Evil Overlord List - Sudare Inchiostro

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Evil Overlord List - Sudare Inchiostro
Peter Anspach’s
Evil Overlord List
The Dungeon
traduzione di Mattia Nicchio
This Evil Overlord List is Copyright 1996-­‐1997 by Peter Anspach. If you enjoy it, feel free to pass it along or post it anywhere, provided that (1) it is not altered in any way, and (2) this copyright notice is attached.
Il copyright 1996-­‐1997 di questa Lista del Signore del Male è di Peter Anspach. Se vi piace, sentitevi liberi di farla girare o condividerla ovunque, a condizione che (1) non sia alterata in alcun modo, e che (2) contenga questa annotazione in merito al copyright. The Dungeon – Il Sotterraneo: In questo file sono stati raccolti i punti aggiunti ai primi cento della lista originale. Le liste sarebbero due, Cellblock A e Cellblock B, ma parte dei punti è presente in entrambe, e per questo ho deciso di accorparle in un’unica traduzione. Nota alla traduzione: Nella presente traduzione ho cercato di riprodurre con la massima fedeltà il contenuto del testo originale, mentre la raffinatezza stilistica è stata lasciata in secondo piano. Ho fatto questa scelta nella consapevolezza che la traduzione di un’opera comica difficilmente potrà eguagliare l’originale; la mia intenzione è stata perciò quella di permettere la lettura di questa lista nella sua forma più simile a quella pensata da Peter Anspach. Se sapete l’inglese vi consiglio di leggere l’originale ai seguenti URL: http://www.eviloverlord.com/lists/dungeon_a.html http://www.eviloverlord.com/lists/dungeon_b.html Grazie dell’attenzione, e buon divertimento. L’intera traduzione di quest’opera è stata portata a termine da Mattia Nicchio ([email protected]). Il Sotterraneo
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Non ordinerò al mio fidato luogotenente di uccidere il bambino che è destinato a
sconfiggermi – lo farò io stesso.
Non sprecherò il mio tempo per far sì che la morte del mio nemico sembri un incidente
– non devo rendere conto a nessuno, e gli altri miei nemici non ci crederebbero
comunque.
Renderò chiaro che conosco il significato della parola “pietà”; semplicemente decido di
non mostrarne alcuna.
I miei agenti in incognito non avranno tatuaggi che li identificano come membri della
mia organizzazione, né si richiederà loro di indossare stivali militari o di attenersi a
qualsiasi altro codice d’abbigliamento.
Progetterò io stesso tutti i dispositivi per scatenare la fine del mondo. Se proprio dovrò
assumere uno scienziato pazzo che mi assista, mi assicurerò che sia abbastanza svitato
da non avere mai rimorsi per le sue azioni malvagie, in modo che non cerchi di
rimediare ai danni che ha causato.
Se il mio supremo centro di comando viene attaccato, scapperò immediatamente in una
navicella di salvataggio già approntata per la partenza e dirigerò le operazioni di difesa
da lì. Non aspetterò che le truppe irrompano nel mio sancta sanctorum per fare tutto
questo.
Malgrado non mi importi davvero perché conto di vivere per sempre, ingaggerò
ingegneri che siano capaci di costruirmi una fortezza che, qualora io venissi sconfitto, sia
abbastanza robusta da non crollare al suolo senza un buon motivo strutturale.
Qualsiasi magia e/o tecnologia che può miracolosamente riportare in vita un
personaggio secondario che ha sacrificato la propria vita sarà messa al bando e distrutta.
Farò in modo che giovani e audaci giovanotti/donzelle dall’accento straniero e dagli
abiti di foggia inusuale si arrampichino regolarmente su un qualche monumento nella
piazza principale della mia capitale e mi denuncino, dichiarino di conoscere il segreto
del mio potere, radunino le masse per la ribellione, etc…. In questo modo i cittadini
saranno già stufi della pantomima nel caso in cui il vero eroe dovesse farsi vivo.
Non mi affiderò a contorte macchinazioni che prevedono che la brigata dell’eroe arrivi
nel mio sancta sanctorum prima che la trappola scatti.
Offrirò agli oracoli la scelta di lavorare per me o di essere giustiziati.
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Non mi affiderò completamente a formule magiche “del tutto affidabili” che possano
essere neutralizzate da talismani poco appariscenti.
Farò in modo che l’entrata della mia fortezza sia di grandezza standard. Se da un lato
un doppio portone istoriato alto venti metri di certo impressiona le masse, dall’altro è
difficile da chiudere in fretta in caso di emergenza.
Non accetterò mai una sfida lanciatami dall’eroe.
Non combatterò da solo contro un nemico fino a quando tutti i miei soldati non saranno
morti.
Se catturerò l’astronave dell’eroe, la terrò sulla pista d’atterraggio con la rampa
abbassata, solo alcune guardie pro forma attorno, e una tonnellata di esplosivi
programmati per saltare in aria appena la navicella sarà abbastanza lontana da non
danneggiare la mia con l’onda d’urto.
Non importa quando io desideri la vendetta, non ordinerò mai ad un sottoposto:
«Lascialo. È mio!»
Se avrò dell’equipaggiamento che svolge una funzione importante, non sarà attivato da
una leva che qualcuno potrebbe far scattare cadendoci sopra per sbaglio quando è
mortalmente ferito.
Non tenterò di uccidere l’eroe piazzando una creatura velenosa nella sua stanza. Finirà
solo per uccidere accidentalmente uno dei miei goffi scagnozzi.
Visto che niente è più irritante di un eroe che ti sconfigge servendosi di basilari
conoscenza di matematica, tutte le mie armi personali saranno modificate per sparare
un colpo in più rispetto alla versione standard.
Se entro in possesso di un manufatto che possa essere usato solo dai puri di cuore, non
tenterò lo stesso di usarlo.
Le torrette della mia fortezza non ruoteranno abbastanza da poter dirigere il fuoco
all’interno o l’una contro l’altra.
Se decido di tenere una sfida di abilità aperta al pubblico, ai contendenti sarà richiesto
di togliersi i mantelli con cappuccio e di radersi la barba prima di entrare.
Prima di rapire uno scienziato e costringerlo a lavorare per me, condurrò investigazioni
sulla sua prole e mi assicurerò che non abbia né una figlia bella ma ingenua disposta a
tutto pur di riportarlo a casa, né un figlio che lavora nello stesso campo ma che non
vede da anni a causa di un litigio.
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Qualora dovessi davvero decidere di uccidere l’eroe in un’elaborata camera della morte
a prova di fuga (livello dell’acqua che sale, sabbia che riempie la stanza, muri che si
avvicinano, etc…) non lo lascerò solo cinque-dieci minuti prima della sua morte
“imminente”; me ne starò invece nei paraggi e, trovando un punto d’osservazione o
usando una telecamera, mi godrò la fine del mio avversario.
Invece di avere una sola navicella di salvataggio, che l’eroe può facilmente individuare e
seguire, lancerò simultaneamente alcune dozzine di diversivi per fargli perdere le mie
tracce.
Le guardie delle prigioni avranno la loro dispensa piena di un’ampia varietà di gustose
squisitezze che consegnerà spuntini alle guardie in servizio. Le guardie saranno anche
informate che accettare cibo o bevande di qualsiasi altra provenienza causerà la loro
esecuzione.
Non impiegherò robot come agenti di distruzione se c’è anche una sola possibilità che
vengano riprogrammati o se le loro batterie sono montate esternamente e facilmente
removibili.
Malgrado la deliziosa ironia, non costringerò due eroi a lottare l’uno contro l’altro
nell’arena.
Tutti i membri delle mie Legioni del Terrore avranno uniformi di sartoria confezionate
su misura. Se l’eroe stordisce uno dei miei soldati e gli ruba l’uniforme, la taglia
sbagliata lo farà scoprire.
Non posizionerò mai la chiave di una cella appena al di fuori della portata del
prigioniero.
Prima di nominare qualcuno mio fidato luogotenente, condurrò accurate indagini sul
suo passato.
Se vengo a sapere che la mia bellissima consorte, che accesso alla mia fortezza,
frequenta l’eroe, la farò giustiziare. È spiacevole, ma è più facile procurarsi nuove
consorti che nuove fortezze, e magari la prossima starà più attenta alla riunione di
orientamento.
Se starò scappando su un grosso camion e l’eroe mi starà inseguendo su una piccola
auto sportiva italiana, non aspetterò che l’eroe mi si affianchi per cercare di spingerlo
fuori strada mentre tenta di arrampicarsi sul camion, bensì inchioderò quando è ancora
dietro di me (una rudimentale conoscenza della fisica può rivelarsi piuttosto utile).
Il mio marchingegno per scatenare la fine del mondo avrà un dispositivo tecnologico
avanzatissimo chiamato condensatore in caso qualcuno dovesse disgraziatamente
staccare la spina all’ultimo secondo (se avrò accesso ad una tecnologia davvero avanzata,
includerò un dispositivo di continuità chiamato batteria).
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Se costruirò una bomba, farò in modo di ricordarmi quale cavo dev’essere tagliato per
disattivarla e farò tutti i cavi rossi.
Prima di spendere i fondi disponibili in gargoyle giganti, archi gotici o altri elementi
architettonici decorativamente minacciosi, vedrò se ci sono spese militari in cui
impiegare il budget extra.
I passaggi verso il mio territorio e al suo interno saranno ben illuminati con luci
fluorescenti. Purtroppo l’atmosfera spettrale andrà perduta, ma le mie pattuglie di
sorveglianza saranno più efficienti.
Se, sedendo nel mio accampamento, sento un ramoscello spezzarsi, comincio a indagare
e trovo una piccola creatura dei boschi, manderò comunque degli esploratori giusto per
andare sul sicuro (se poi scompaiono nel fogliame, non manderò un’altra pattuglia:
userò il napalm).
Insegnerò alle mie guardie di cercare sempre il vaso da notte, quando controllano una
cella che sembra vuota. Se il vaso da notte è ancora lì, allora il prigioniero è scappato e
loro possono entrare e cercare indizi. Se il vaso da notte non c’è, allora il prigioniero o è
appollaiato sopra l’architrave e sta aspettando di colpirli con il pitale, oppure ha deciso
di portarlo con sé come souvenir (nel qual caso è ovviamente molto disturbato e non
rappresenta alcuna minaccia). In ogni caso, non ha senso entrare nella cella.
In alternativa a non avere bambini, avrò molti bambini. I miei figli maschi saranno
troppo occupati a lottare per il trono per rappresentare una vera minaccia, e le figlie
saboteranno i tentativi delle altre di conquistare l’eroe.
Se avrò figli e di conseguenza nipoti, mi terrò sempre accanto la mia nipotina di tre
anni. Quando l’eroe entrerà per uccidermi, gli chiederò di spiegare prima alla bambina
perché è necessario uccidere il suo amato nonnino. Quando l’eroe si lancerà in un
pistolotto sulla moralità ben al di là delle sue capacità di comprensione, quello sarà per
la bambina il segnale per tirare la leva e farlo cadere nel pozzo dei coccodrilli.
Dopotutto, ai bambini piccoli piacciono i coccodrilli quasi quanto ai Signori del Male,
ed è importante passare del tempo di qualità con i nipoti.
Se una delle mie figlie riesce davvero a conquistare l’eroe e mi sfida apertamente, mi
congratulerò con lei per la sua scelta e dichiarerò un giorno di festa nazionale per
celebrare il suo matrimonio e proclamare l’eroe mio erede. Tutto questo probabilmente
basterà a distruggere la relazione. Se così non sarà, almeno sarò sicuro che nessun eroe
attaccherà le mie Legioni del Terrore mentre stanno tenendo una parata in suo onore.
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Ordinerò alle mie guardie di disporsi in linea quando sparano, in modo che non si
sparino l’una con l’altra se l’eroe si accuccia. Inoltre ordinerò ad alcune di loro di
sparare sopra, sotto e ai lati, in modo che l’eroe non possa mettersi in salvo con un
balzo.
L’arredamento delle mie celle sotterranee non comprenderà tubi esposti. È vero che
contribuiscono a creare l’atmosfera tetra, ma sono anche buoni conduttori di vibrazioni
e un sacco di prigionieri conoscono il codice Morse.
Se il mio servizio di sorveglianza nota una qualsiasi navicella priva di equipaggio o
apparentemente innocua in un posto dove non dovrebbe essere, la navicella sarà
vaporizzata all’istante invece di essere portata a bordo.
Classificherò i miei luogotenenti in tre categorie: non fidato, fidato e completamente
fidato. La promozione alla terza categoria sarà assegnata solo postuma.
Prima di schernire i miei nemici per aver perso tempo con un dispositivo per fermarmi
che non potrà sicuramente funzionare, farò in modo di avere una copia del progetto ed
assicurarmi che non possa effettivamente funzionare.
Le funi che sostengono cavi, tubi e lampade non saranno legati accanto a finestre aperte
o a rampe di scale, e i candelieri saranno appesi ben vicini al soffitto.
Finanzierò ricerche per sviluppare armi tattiche e strategiche che coprano una vasta
gamma di esigenze, in modo che le mie scelte non siano limitate a “combattimento
corpo a corpo” e “far esplodere il pianeta”.
Non mi farò passare per un dio. Quella rischiosa posizione sarà riservata al mio fidato
luogotenente.
Dirò al mio stilista che, quando si tratta di accessori, l’armatura si abbina bene con
tutto.
I posti di lavoro nelle mie Legioni del Terrore saranno assegnati secondo principi di pari
opportunità. Al contrario, quando si profetizzerà che nessun uomo può sconfiggermi,
terrò a mente l’aumento di ruoli non assegnati secondo la tradizionale divisione dei
compiti.
Insegnerò alle mie Legioni del Terrore adeguate tecniche di ricerca. In particolare, se
staranno cercando dei fuggitivi e qualcuno griderà “Presto! Sono andati da quella
parte!”, dovranno accertarsi dell’identità del provvidenziale informatore prima di
gettarsi all’inseguimento.
Se vengo a sapere che c’è qualche eroe nelle mie terre, non ucciderò il suo mentore,
insegnante, e/o migliori amici per nessun motivo.
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Se riuscirò a intrappolare l’eroe e la sua brigata, non aspetterò fino a quando la mia
super-arma sarà carica per finirli se avrò a disposizione mezzi più convenzionali.
Ogni volta che verranno architettati piani che includano un calendario, ne postdaterò il
completamento tre giorni dopo il giorno effettivamente fissato, e non mi preoccuperò
troppo se il calendario verrà rubato.
Scambierò le etichette della mia cartella di piani top-secret e di quella delle mie ricette
di famiglia. Immaginate la sorpresa dell’eroe quando decodifica i piani rubati e trova le
istruzioni per fare l’Insalata di Patate della Nonna.
Se irrompo nel quartier generale dei ribelli e lo trovo deserto ad eccezione di uno strano
dispositivo lampeggiante, non avanzerò per indagare; correrò via come un fulmine.
Prima di essere accettate nelle mie Legioni del Terrore, le potenziali reclute dovranno
superare test dell’udito e di visione periferica, ed essere in grado di riconoscere il suono
di un ciottolo tirato per distrarle.
Di tanto in tanto varierò la mia routine quotidiana e non sarò troppo abitudinario. Per
esempio, eviterò di bere un sorso di vino o di suonare un gong ogni volta che sto per
finire un nemico.
Se rubo qualcosa di davvero importante per l’eroe, non lo esporrò pubblicamente.
Quando pianificherò una spedizione, sceglierò per i miei uomini un percorso che non
attraversi un territorio coperto da una fitta e frondosa vegetazione opportunamente
situato vicino al campo dei ribelli.
Ingaggerò un luogotenente incredibilmente stupido e incompetente, ma mi assicurerò
che sia in possesso di informazioni sbagliate quando lo manderò a catturare l’eroe.
In qualità di datore di lavoro favorevole alle pari opportunità, ingaggerò varie guardie
del corpo non udenti. In questo modo, nel caso dovessi parlare in confidenza a
qualcuno, mi basterà dare loro le spalle invece di mandarle tutte fuori dalla stanza.
Se i ribelli riescono a ingannarmi, prenderò nota di quello che hanno fatto in modo da
non continuare a farmi imbrogliare sempre con lo stesso trucchetto.
Se apro i reclutamenti per trovare qualcuno che gestisca i miei sistemi informatici, e la
mia scelta è tra il brillante programmatore a capo del più grande complesso tecnologico
internazionale e un odioso cretino quindicenne che sta cercando di fare colpo sulla
ragazza dei suoi sogni, prenderò il moccioso e lascerò che l’eroe si becchi il genio.
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Pianificherò in anticipo cosa fare con ciascuno dei miei nemici nel caso fossero catturati.
In questo modo non dovrò mai ordinare che qualcuno venga legato mentre decido
quale sarà il suo destino.
Se avrò enormi sistemi informatici, prenderò almeno tante precauzioni quante ne
prenderebbe una piccola azienda e includerò cose come antivirus e firewall.
Sarò un despota rispettoso delle pari opportunità e mi assicurerò che il terrore e
l’oppressione siano distribuite omogeneamente, non solo contro un gruppo in
particolare che formerebbe poi il nucleo della ribellione.
Non situerò una base in un vulcano, caverna, o in nessun’altra ubicazione in cui sarebbe
ridicolmente facile bypassare la sorveglianza calandosi dall’alto.
Permetterò alle guardie di operare con un sistema di turni flessibile. In questo modo se
qualcuno ha sonno può chiedere di essere sostituito, lasciare la posizione, farsi un
pisolino e tornare riposato e attento per
Malgrado sia divertente, non confesserò al rivale dell’eroe di essere stato io a
commettere l’azione efferata di cui incolpa l’eroe.
Se sto penzolando appeso al bordo di un precipizio e l’eroe mi tende la mano, non
tenterò di tirarlo giù con me. Lascerò che mi tragga in salvo e lo ringrazierò
debitamente; poi tornerò alla mia fortezza e ordinerò che venga giustiziato.
Farò esorcizzare la mia fortezza regolarmente. Malgrado i fantasmi nei sotterranei
garantiscano l’atmosfera appropriata, tendono a fornire preziose informazioni una volta
placati.
Aggiungerò vernice indelebile all’acqua del fossato. Non tratterrà nessuno dal nuotare
da una sponda all’altra, ma anche le guardie più ottuse dovrebbero essere in grado di
capire quando qualcuno è entrato così nel castello.
Se uno scienziato con una figlia bella e nubile si rifiuta di lavorare per me, non terrò la
figlia in ostaggio. Mi offrirò invece di pagare il suo matrimonio e gli studi di suo figlio.
Se avrò messo l’eroe con le spalle al muro e sarò sul punto di finirlo e lui dirà: «Dietro di
te!», non mi girerò dicendo: «Non ti aspetti di imbrogliarmi con questo vecchio trucco,
vero?». Invece farò un passo di lato e farò mezzo giro su me stesso. In questo modo
potrò ancora tenere la mia arma puntata contro l’eroe e controllare l’area che era alle
mie spalle; inoltre qualsiasi cosa stesse venendo verso di me sarà diretta verso di lui.
Non mi affiderò ad enti esterni per svolgere delle funzioni fondamentali.
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Se mai dovessi costruire un dispositivo per trasferire l’energia dell’eroe in me, mi
assicurerò che non possa funzionare al contrario.
Decreterò che tutta la paglia debba essere trasportata in balle ben pressate. Qualsiasi
carro di paglia ammucchiata cerchi di passare per un posto di blocco verrà incendiato.
Non terrò nessun tipo di celebrazione pubblica all’interno delle mura del mio castello.
Tutti gli eventi aperti al pubblico saranno tenuti nel padiglione per le feste situato più
avanti lungo la strada.
Prima di usare un qualsiasi dispositivo che trasferisca energia nel mio corpo, installerò
un limitatore di tensione.
Ingaggerò un insegnante di recitazione. L’eroe penserà che si tratti di un caso di
scambio di identità quando si troverà davanti al mio accento del Minnesota (se tutti
parlano americano) o della Cornovaglia (se tutti parlano inglese britannico).
Se mai catturerò un nemico famoso per essere sempre sfuggito grazie a ingegnosi e
fantastici piccoli gadget, ordinerò una completa perquisizione degli orifizi corporei e gli
confischerò tutti gli oggetti personali prima di gettarlo nelle mie segrete.
Non escogiterò nessun intrigo in cui la parte A consista nel convincere con l’inganno
l’eroe ad aiutarmi e la parte B nel ridere di lui e lasciarlo solo con le sue
apparecchiature.
Non terrò sfarzosi banchetti durante una carestia. Le buone pubbliche relazioni con gli
ospiti non valgono la pena di avere cattive pubbliche relazioni con le masse.
Incanalerò parte dei profitti che ho ottenuto con azioni malvagie in alcuni progetti di
rinnovamento urbano. Benché i quartieri poveri aggiungano un tocco pittoresco d’altri
tempi a tutte le città, contengono spesso alleati inaspettati per gli eroi.
Non dirò mai all’eroe: «Sì, sono stato io, ma non sarai mai in grado di provarlo a quel
vecchio idiota incompetente.». Si dà il caso che quel vecchio idiota incompetente sia
proprio dietro la tenda.
Se il mio mago/scienziato pazzo mi dice di aver quasi ultimato la mia super-arma ma
che ha ancora bisogno di alcuni test, aspetterò che i test vengano completati. Nessuno
ha mai conquistato il mondo usando una beta version.
Non nominerò un mio parente nella cerchia dei miei consiglieri. Non solo il nepotismo è
la causa della maggior parte degli insuccessi nelle politiche di ogni tipo, ma procura
anche guai con le autorità per le Pari Opportunità.
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Se sceglierò qualcuna come mia consorte, in seguito non la informerò che è stata
rimpiazzata da una donna più giovane e attraente.
Se sto usando come ostaggio la ragazza dell’eroe e sto tenendo la sua vita appesa a un
filo mentre sto fronteggiando l’eroe, mi concentrerò su di lei e non su di lui. L’eroe non
farà niente di azzardato mentre il suo vero amore è tenuto in ostaggio. D’altra parte, il
fatto che lei sia stata debole, ottusa, ingenua e generalmente inutile fino a quel punto
non ha avrà rilevanza sulle sue azioni al momento del culmine drammatico.
Farò fare varie mappe ridicolmente sbagliate dei passaggi segreti della mia fortezza, e
ingaggerò viaggiatori affinché le affidino a vecchi eremiti.
Non userò degli ostaggi come esca per una trappola. A meno che non li si usi per la
negoziazione o come scudi umani, non ha senso portarseli dietro.
Ingaggerò un tiratore scelto che stia pronto all’entrata della mia fortezza. Il suo lavoro
sarà sparare a chiunque cavalchi fino alla fortezza per sfidarmi.
Spiegherò alle mie Legioni del Terrore che le spade sono armi da corpo a corpo e le
pistole no. A chiunque provi a tirare una spada al nemico o a bastonarlo con la pistola
sarà riservata un’esecuzione sommaria.
Terrò a mente che un qualsiasi mio punto debole è da rivelarsi a qualcuno solo quando
strettamente necessario. Terrò anche a mente che non è mai strettamente necessario.
Non stringerò alleanze con chi è più potente di me. Una persona del genere sarebbe
solamente capace di fare il doppio gioco e ingannarmi nel mio momento di gloria.
Stringerò quindi alleanze solo con chi è più debole di me. Allora sarò io a fare il doppio
gioco e ingannarli nel loro momento di gloria.
In tempi di pace, alle mie Legioni del Terrore non sarà permesso di sdraiarsi in giro
bevendo idromele e mangiando cinghiale arrosto. Sarà invece richiesto loro di obbedire
al mio dietista e al mio istruttore di aerobica.
Tutti i serpenti giganti che fungono da guardiani in laghi sotterranei saranno dotati di
occhiali sportivi per evitare lesioni agli occhi.
A tutte le vecchiacce con il dono della preveggenza saranno fatti gratuitamente lifting
facciali, acconciature e manicure, e saranno dati loro guardaroba di Donna Karan.
Questo dovrebbe distruggere per bene la loro credibilità.
Non assumerò un mago malvagio se ha dei baffi poco curati.
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Ingaggerò un’intera pattuglia di guardie cieche. Questo non solo è in linea con la mia
natura di datore di lavoro attento alle pari opportunità, ma si rivelerà utile quando
l’eroe diventerà invisibile o spegnerà l’unica fonte di luce presente.
Tutte le riparazioni saranno eseguite dal personale di manutenzione interno. Qualsiasi
presunto “riparatore” si presenti alla fortezza sarà scortato nei sotterranei.
Quando le mie Legioni del Terrore parcheggeranno il loro veicolo per effettuare la
ricognizione a piedi, almeno un uomo dovrà restare di guardia.
I dipendenti avranno roulotte per le visite coniugali che potranno usare a condizione
che chiamino un sostituto e segnino che stanno andando in pausa sul tabellone dei turni.
Dato ciò, chiunque venga sorpreso a pomiciare in un armadio avendo lasciato sguarnita
la sua posizione verrà fucilato.
I membri delle mie Legioni del Terrore frequenteranno seminari di Allenamento alla
Sensibilità. Fa bene alle pubbliche relazioni essere gentili e cortesi nei confronti della
popolazione quando non si è impegnati a seminare caos e distruzione.
Non sposerò in nessuna circostanza una donna che so essere una strega sleale,
cospiratrice e traditrice solo perché sono pronto a tutto pur di perpetuare la mia linea di
discendenza. Possiamo comunque uscire insieme, naturalmente.
Tutte le stanze degli ospiti saranno piene di cimici e saranno monitorate in modo che io
possa tenermi aggiornato su ciò che gli invitati, ai quali avrò per qualche ragione
permesso di girovagare per la mia fortezza, stanno davvero tramando.
Se non sarò contento del mio ingegnere in capo, lo farò fucilare, non imprigionare nel
sotterraneo in mezzo alle trappole che lui stesso ha contribuito a progettare.
Non manderò battaglioni composti interamente di robot o scheletri contro eroi che si
fanno scrupoli ad uccidere esseri viventi.
Non indosserò mantelli lunghi e pesanti. Benché siano un abbigliamento che lancia un
chiaro messaggio, hanno la fastidiosa tendenza di restare chiusi nelle porte o far
inciampare durante una fuga.
Se un essere malvagio esige una vittima sacrificale che abbia una particolare qualità,
farò i dovuti controlli per assicurarmi che la suddetta vittima abbia tali requisiti prima del
sacrificio, non affidandomi ai successivi risultati (specialmente se la qualità in questione
è la verginità e la vittima è la ragazza dell’eroe).
Se proprio dovrò mettere un timer digitale sul mio dispositivo per la fine del mondo, ne
comprerò uno che non abbia anomalie di meccanica quantistica. Molte delle marche sul
mercato offrono prodotti che tengono perfettamente il tempo mentre li stai osservando,
ma che se ti giri per un paio di minuti e poi torni a guardarli sono avanzati solo di un
paio di secondi.
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Se le mie Legioni del Terrore saranno sconfitte in una battaglia, mi ritirerò con calma e
mi riorganizzerò invece di mandare una spedizione a casaccio per assassinare l’eroe.
Se starò indossando attorno al collo la chiave delle manette ai polsi dell’eroe e la sua ex
ragazza dice di voler diventare la mia amante e siamo tutti soli nella mia stanza da letto
e lei mi offre un bicchiere di vino, rifiuterò educatamente l’offerta.
Non prenderò in mano un antico manufatto che brilla di luce propria per poi gridare:
«Il suo potere è mio, ora!». Prenderò invece delle pinze, trasferirò il manufatto in un
contenitore per materiali pericolosi e lo farò trasportare ai miei laboratori per studiarlo.
Sarò molto selettivo nell’ingaggiare gli assassini. Chiunque tenterà di abbattere l’eroe
non appena lui gli avrà voltato le spalle non sarà neanche preso in considerazione per il
posto.
Qualunque sia il mio unico punto debole, fingerò di averne un altro. Per esempio, potrei
ordinare che tutti gli specchi vengano tolti dalle pareti del palazzo, trasalire e gridare
ogni volta che qualcuno mi mette davanti uno specchio, ecc…. Alla resa dei conti,
quando l’eroe tirerà fuori uno specchio e lo avvicinerà alla mia faccia, la mia reazione
sarà: «Hmm… ho bisogno di farmi la barba.»
I miei generatori di campi di forza saranno situati dentro lo scudo che generano.
Mi riservo il diritto di far giustiziare qualsiasi scagnozzo sembri essere un po’ troppo
intelligente, potente o ambiguo. Tuttavia, se dovessi agire in questo modo, poi non
urlerò: «Ma perché sono circondato da questi cretini incompetenti?»
Farò installare un estintore in ogni stanza – tre, se la stanza contiene equipaggiamento
indispensabile o sostanze chimiche instabili.
Costruirò macchinari che quando sono sovraccarichi semplicemente si spengano, invece
di spazzare via tutti i miei scagnozzi in un’esplosione o peggio far scattare una reazione
a catena. Farò questo utilizzando dispositivi chiamati “limitatori di tensione”.
Spiegherò alle mie guardie che la maggior parte delle persone hanno gli occhi sulla
parte anteriore della testa, e che perciò mentre si sta cercando qualcuno non ha senso
sfoderare l’arma e indietreggiare lentamente lungo il corridoio.
Avrò a mia disposizione uno staff di detective competenti. Se vengo a sapere che
qualcuno in un certo villaggio sta complottando contro di me, farò scoprire chi è invece
di radere al suolo l’intero villaggio in un attacco preventivo.
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229.
230.
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Non userò mai come esca per una trappola la vera esca.
Se l’eroe dichiara di volermi confessare il suo amore pubblicamente o in privato, gli
ricorderò che una dichiarazione firmata dal notaio andrà altrettanto bene.
Se avrò escogitato molte macchinazioni diaboliche per distruggere l’eroe, le farò partire
tutte nello stesso momento invece di aspettare che falliscano una dopo l’altra.
Non rimanderò nessun rituale che possa garantirmi l’immortalità.
Ai guardiani mitologici sarà ordinato di chiedere ai visitatori nome, scopo della visita e
se hanno un appuntamento invece di fare antichi indovinelli.