Carmen l`«Elettra» al Blu Note - Azienda Sanitaria Regionale del

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Carmen l`«Elettra» al Blu Note - Azienda Sanitaria Regionale del
QUOTIDIANO INDIPENDENTE
Ed. MO
Giovedì 4 Marzo 2010
S. Casimiro
Anno LXVII- Numero 62
M OLISE
Direttore Responsabile: Angelo Perfetti - Reg. Trib. di Isernia n. 131/07 del 22/11/2007 - Società Editrice: Molise Informazione S.r.l., Roma, via Claudio Monteverdi, 16 - Stampa: Litosud
S.r.l. Roma, via Carlo Pesenti, 130 - Resp. tratt. dati: Angelo Perfetti - Redaz. IS: loc. Nunziatella (86170) - Tel. 0865/414367 - Redaz. CB: corso V. Emanuele, 11 (86100) - Tel. 0874/412278
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Il provvedimento riguarda l’ex manager dell’Asrem Verrecchia, il funzionario Montanaro e un altro molisano
Black Hole, tre prosciolti
Larino Erano indagati nell’inchiesta sulla malasanità in Basso Molise
n Black Hole: il Gup del
Tribunale di Larino proscioglie con formula piena l'ex
manager dell'Asrem Basso
Molise Mario Verrecchia dalle accuse contestate dalla
Procura di Larino: falso ideologico coinvolto nell'indagine sulla sanità in Molise.
Non luogo a procedere per
"insussistenza del fatto" anche l'altro funzionario dell'
azienda sanitaria, Carmen
Montanaro, ed una terza
persona. La posizione della
quarta indagata, invece,
non è stata valutata nel corso dell'udienza svoltasi ieri.
‘ a pagina 7
Carmen l’«Elettra» al Blu Note
Termoli
Salvata
dalla «morte
apparente»
di Antonella Salvatore
‘ a pagina 7
‘
ILTEMPO
Montenero - Larino - Campomarino
Giovedì 4 Marzo 2010
7
La decisione è stata presa dopo alcune ore di camera di consiglio. Parte dell’indagine trasferita a Bari
Black Hole, smontato il castello accusatorio
Larino Prosciolto Mario Verrecchia. Non luogo a procedere per Carmen Montanaro
n LARINO Inchiesta «Black Hole»: il Gup del Tribunale di Larino
proscioglie con formula piena l'ex
manager dell'Asrem Basso Molise
Mario Verrecchia dalle accuse contestate dalla Procura di Larino: falso ideologico coinvolto nell'indagine sulla sanità in Molise.
La decisione è stata ufficializzata nel primo pomeriggio di ieri dai
giudici a conclusione di alcune
ore di camera di consiglio.
Non luogo a procedere per «insussistenza del fatto» anche l'altro
funzionario dell'azienda sanitaria
coinvolto nella stessa inchiesta
«Black-Hole», Carmen Montanaro,
difesa dall'avvocato Antonio De
Michele ed una terza persona.
La posizione della quarta indagata, invece, non è stata valutata nel
corso dell'udienza svoltasi ieri ma
sarà oggetto di un'altra seduta preliminare entro breve tempo.
L'udienza è durata qualche ora ed
ha calamitato le attenzioni generali dei presenti per l'intera mattinata.
Il proscioglimento dei tre indagati tra cui l'allora direttore generale
dell'Asrem della costa molisana ha
soddisfatto i difensori: gli avvocati
Antonio De Michele, Egidio Iannucci e Castaldi di Napoli.
Il penalista termolese, a conclusione dell'udienza di ieri, a «caldo» ha sottolineato l'importanza
di tale decisione per gli indagati
ed anche per l'intero procedimento giudiziario.
INFO
Sentenza
Dunque
il primo
«round»
giudiziario
della mega
indagine che
coinvolse nel
2006 politici,
amministratori, sindaci,
medici,
professionisti locali,
imprenditori
ed informatori farmaceutici si è concluso con
un proscioglimento pieno
degli indagati
«Vorrei far rilevare come il castello accusatorio proposto per
l'inchiesta Black Hole ogni qualvolta perviene al vaglio di un giudice
evidenzia delle crepe - ha dichiarato De Michele - Ciò è successo sia
in occasione del Riesame che del
vaglio della Suprema Corte di Cassazione ed infine in occasione dell'
udienza preliminare del 30 novembre 2009 quando il gup ritenne
l'incompetenza dei giudici di Larino e quindi anche della Procura
frentana trasmettendo gli atti alla
Procura di Bari».
Dunque il primo «round» giudiziario della mega indagine che
coinvolte nel 2006 politici, amministratori, sindaci, medici, professionisti locali, imprenditori ed informatori farmaceutici si è concluso con un proscioglimento pieno
degli indagati.
Gli altri 100 indagati sono stati
trasferiti, per competenza, agli inquirenti pugliesi che ora dovranno
riprendere le fila dell'intero primo
e secondo capitolo e decidere il
«da farsi».
Nel frattempo, come ampiamente detto, ieri si è conclusa la prima
a fase a Larino.
Una sentenza di proscioglimento con formula piena per Verrecchia e di «insussistenza dei fatti»
anche per l’altro funzionario che
ha dunque, pre adesso, soddisfatto i legali dei coinvolti nella vicenda.
Una donna della provincia di Isernia affetta da rara patologia
è stata salvata al reparto di cardiologia dell’ospedale San Timoteo
Antonella Salvatore
n TERMOLI Affetta da una
rara patologia che le determinava uno stato di morte
apparente, viene salvata
dall'equipe cardiologica del
San Timoteo di Termoli che
le diagnostica la malattia e
la guarisce con l'impianto
di un pace-maker particolare. Protagonista dell'episodio, una donna di 55 anni
residente in provincia di
Isernia. La cinquantacinquenne, apparentemente sana, dall’età di 18 anni soffriva di gravi disturbi che ne
determinavano uno stato di
morte apparente. Una patologia piuttosto rara e difficile da diagnosticare scoperta
nei giorni scorsi dai medici
del reparto cardiologico dell'
ospedale di Termoli. La malata prima di approdare nel
nosocomio adriatico aveva
girato diversi ospedali senza che nessuno fosse mai
riuscito ad individuare le
cause della malattia. «Tutti
gli accertamenti davano un
esito negativo tant’è che si
pensava soffrisse di disturbi
di tipo neurologico e le cure
andavano in questa direzione - ha fatto sapere il primario di Cardiologia Emilio
Ospedale
La donna
adesso
gode
di ottima
salute
Musacchio in una nota Una volta cadde improvvisamente per terra rompendosi un piede. Negli ultimi mesi la situazione è andata peggiorando. In questi casi avviene una paralisi del cuore.
Si ferma il sistema cardiovascolare nonostante tutti i parametri degli esami cardiologici risultino normali. Questa patologia è impossibile
da diagnosticare anche ad
un dettagliato esame medi-
I disturbi
L’intervento
Provocavano
É stato effettuato
una sorta
dal primario
di morte apparente
Emilio Musacchio
co post-mortem». La donna
da qualche giorno era ricoverata nell’uoc di Cardiologia sotto stretta osservazione quando è stata colta da
un altro «attacco». A questo
punto è intervenuto il primario Musacchio che ha
provveduto ad impiantare
nella paziente un particolare tipo di pace-maker. La
donna adesso è perfettamente guarita e gode di ottima salute.
CRO:BLACK HOLE
2010-03-03 16:30
BLACK HOLE: EX MANAGER ASREM PROSCIOLTO DAVANTI GUP LARINO
LARINO (CAMPOBASSO)
(ANSA) - LARINO (CAMPOBASSO), 3 MAR - Il Gup del Tribunale di Larino
ha prosciolto con formula piena l'ex manager dell'Asrem di
Termoli-Larino Mario Verrecchia dalle accuse contestate dalla
Procura di Larino: falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta
"Black Hole" sulla sanità in Molise. La decisione è stata
ufficializzata nel primo pomeriggio, a conclusione di alcune ore di
camera di consiglio.
Assolto "perché il fatto non sussiste" anche l'altro funzionario
dell'azienda sanitaria e una terza persona. La posizione della
quarta persona indagata, invece, non è stata valutata oggi, ma sarà
oggetto di un'altra udienza preliminare.
Soddisfatto il difensore di Verrecchia, il penalista di Termoli
(Campobasso) Antonio De Michele.
Si è conclusa così l'udienza preliminare sul troncone dell'indagine
sulla sanità rimasto di competenza del Tribunale molisano. Gli altri
100 indagati sono stati trasferiti, per competenza, al Tribunale di
Bari. (ANSA).
YM8-SAS/RST
S43 S44 QBKX
6
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 4 Marzo 2010
CAMPOBASSO
All’università Cattolica
Marzo, il mese
per la medicina
del dolore
PRESSO il Poliambulatorio dell’Università Cattolica di Campobasso,
oggi, a partire dalle 14,
si svolgerà la prima seduta
dell’ambulatorio
gratuito di Medicina del
Dolore. Una iniziativa
promossa dal Dipartimento di Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore. Non è necessario prenotare, è sufficiente recarsi direttamente
all’ambulatorio.
Per informazioni è possibile chiamare il numero
0874.312.300.
Ci saranno altre tre sedute giovedì 11, 18 e 25
marzo.
Anche quest’anno l’Università Cattolica di
Campobasso propone, in
occasione del mese della
Donna, per tutto il mese
di marzo, l’Ambulatorio
di Medicina del Dolore
aperto alle donne del territorio e dei loro bisogni.
Tutte le donne potranno richiedere un consulto
di tipo algologico per situazioni sia di dolore di
recente insorgenza che di
tipo cronico.
Si porrà particolare
attenzione a tutte quelle
situazioni di dolore cronico che riguardano prettamente la sfera ginecologica, quali condizioni di
endometriosi, dolori perimestruali, dolori pelvici
cronici, le condizioni algiche di pertinenza osteoarticolare, di origine
post-menopausale e reumatologica: l’osteoporosi,
l’artite reumatoide e le
sindromi fibromialgiche.
Infine si aprirà una ’finestra’ sulla cefalea che
tanto spesso accompagna
la vita della donna, ma
che può ricevere una risposta terapeutica adeguata, appunto con un
sorriso ed un ramo di mimosa in mano.
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 4 Marzo 2010
AGNONE-ALTO MOLISE
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IN PRIMO PIANO
Agnone - Il presidente Lommano non esclude azioni eclatanti di protesta in caso di tagli
AGNONE - A combattere
la battaglia per salvare l’ospedale di Agnone dalla
mannaia dei tagli annunccati anche la Lega Sannita. Tuona il presidente Lorenzo Lommano: «Difenderemo con i denti il ’San
Francesco Caracciolo’».
Si allarga il fronte di chi
si oppone alla soppressione
o comunque al forte ridimensionamento del nosocomio cittadino. Su Facebook
la discussione impazza, e
si lanciano proposte, anche
eclatanti, come uno sciopero della fame da iniziare
quanto prima. E ora le
adesioni arrivano anche
dalla società, dalla politica.
La Lega Sannita, per bocca
del presidente Lommano,
si dice pronta a tutto.
«Siamo certi che il presidente della Giunta regionale Iorio è consapevole
che l’ospedale di Agnone,
così come quelli di Venafro
e di Larino, è parte integrante della storia, dei costumi e della cultura molisana e quindi si adopererà
con slancio perché queste
strutture ospedaliere non
vengano soppresse».
Se invece, come pare ormai inevitabile, questi centri sanitari periferici dovessero essere «cancellati
dal panorama regionale, continua
il
presidente
Lommano, forzando un po’
«Siamo pronti a lottare»
Lega sannita in trincea
Il movimento si schiera a difesa dell’ospedale
«Saremo sempre
in prima linea
per difendere
il diritto
alla salute
dei cittadini»
Il presidente Lorenzo Lommano
I commenti su Facebook
E Cacciavillani: «Stop al clientelismo»
Oggi l’incontro
con il personale
Caracciolo,
«Salviamo la struttura
il parere
ma basta sprechi»
Il sindaco di Poggio Sannita prende posizione
di chi
ci lavora
AGNONE - Tra i sindaci
pronti a battersi, in tutte
le sedi, per difendere l’ospedale, anche Tonino
Palomba, primo cittadino
di Poggio Sannita.
In un commento su Facebook, il sindaco scrive:
«Giovedì 18 febbraio all’ospedale ’Caracciolo’ di
Agnone è nato mio figlio
Karol. Io e mia moglie
Iwona desideriamo condividere la profonda gratitudine che, in un momento
fondamentale e prezioso
della nostra vita, abbiamo
voluto esprimere ai primari, al personale medico e a
tutti gli operatori dei reparti di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria, non
solo per la professionalità
e la competenza, ma per la
cura e la gentilezza con
cui sono stati assistiti
Iwona ed il piccolo Karol.
Una gioia arricchita dalla
possibilità di averla vissuta nella nostra terra. Lunga vita all’ospedale di
Agnone, lunga vita a tutti
noi che ci battiamo per difenderne la sopravvivenza.
Ma, se mi è concesso, dico
anche stop a sprechi, nepotismi, speculazioni e facile demagogia intorno al
nostro ospedale».
Un altro esponente politico che ha lasciato commenti su Facebook è Maurizio Cacciavillani, consigliere comunale di minoranza ad Agnone: «Io credo che non bisogna condurre una battaglia di retroguardia per salvare l’ospedale di Agnone. E’ ne-
AGNONE - Il gruppo
consiliare Nuovo Sogno
Agnonese incontra il
personale medico, paramedico ed amministrativo del ’Caracciolo’ per
discutere del futuro
dell’ospedale di Agnone. L’appuntamento è
per oggi pomeriggio,
dalle ore 17, presso la
sala dei Filippini. L’incontro è propedeutico
alla formulazione di
«una proposta seria da
sottoporre all’attenzione
del commissario e del
sub commissario».
Il sindaco Palomba
cessario avanzare una
proposta concreta nell’ottica di una riorganizzazione
complessiva della sanità
molisana. Se Agnone e
l’Alto Molise continueranno a spopolarsi non sarà
più
giustificabile
una
struttura come quella attuale. Quindi non dobbiamo solo alzare barricate
contro la chiusura dell’ospedale, ma cercare soluzioni di sviluppo per
Agnone a 360 gradi. Solo
così lo salveremo. Forse
un primo passo in questa
direzione dovrebbe farlo
proprio la politica smettendo di accontentare i
singoli con il solito clientelismo e iniziando a progettare ad alto livello».
Francesco Bottone
la mano - si creerebbero
gravissime e strumentali
sommosse di popolo che farebbero solo danni ai cittadini. Non è la prima volta
che ci battiamo per salvaguardare e difendere il diritto alla salute, per difendere quello che è dei molisani e che per nessuna ragione può essere loro tolto,
perché ai molisani puoi togliere tutto, ma non gli
ospedali. Noi della Lega
Sannita saremo in prima
linea ad Agnone per difendere l’ospedale. Siamo disposti anche a fare le barricate».
tive al traffico e agli inci-
Rinviata l’udienza per l’ultimo indagato della tranche di Larino
Black Hole non luogo
a procedere per tre posizioni
SI è tenuta ieri mattina nei locali del tribunale di Larino l’udienza per le posizioni
della complessa inchiesta Black Hole che
erano state stralciate dall’impianto accusatorio portante. Sotto la lente sono finite
le posizioni di Filomena Iurescia che ha
dovuto rispondere per le false dichiarazioni rese al Pm in merito all’aggressione
dell’ex primario di ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli. In questo caso
la sentenza del gup Aldo Aceto è stata
rinviata al 17 marzo perché l’avvocato
Luigi Greco ha fatto notare che, ancora
una volta, mancavano i documenti che attestassero il reato contestato. Per quanto
riguarda invece le posizioni di Antonio
Lepore, Mario Verrecchia e Carmen
Montanaro invece c’è stato il non luogo a
procedere. La decisione del giudice Aldo
Aceto è arrivata dopo un’ora di discussioni
in aula. Accolte in toto le posizioni degli
avvocati Egidio Iannucci e Antonio De
Michele. Sotto la lente d’ingrandimento
la concessione di un certificato di invalidità oculare concesso dal medico larinese.
Insieme a questa anche la posizione dell’ex
dirigente della Asl 4 Basso Molise che
avrebbe usufruito di un certificato non veritiero sull’uso della cintura di sicurezza
in automobile. In questo caso gli avvocati
De Michele e Iannucci hanno chiesto il
non luogo a procedere in base ad alcune
prove documentali mostrate in aula che
attestavano l’effettività delle patologie riscontrate nei soggetti che avrebbero usufruito dei presunti falsi certificati. Si chiude in questo modo la parte bassomolisana
di Black Hole. Resta in piedi l’impianto accusatorio portante che riguarda il resto
delle posizioni individuate dagli inquirenti
nel corso degli anni di indagine. Posizioni
che sono state riunificate in un unico procedimento al vaglio dei magistrati di Bari.
Mic. Bev.
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 4 Marzo 2010
TERMOLI-LITORALE
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La patologia la portava
a perdere improvvisamente i sensi
tanto da sembrare deceduta
IL FATTO DEL GIORNO
L’équipe di Cardiologia diretta dal professor Emilio Musacchio le ha impiantato un pace-maker
Quasi 40 anni di ’morte apparente’
UNA rara patologia che la
portava ad avere stati di
morte apparente. Una patologia che si è sviluppata
da quando lei aveva 18
Emilio Musacchio
Una donna 55enne della provincia
di Isernia salvata al San Timoteo
anni. Tutto per quasi 40
anni quando, 55enne, è
stata salvata dal reparto
di Cardiologia del San Timoteo di Termoli diretto
dal professor Emilio Musacchio.
La donna, originaria
della provincia di Isernia,
dall’età di 18 anni soffriva
di gravi disturbi che improvvisamente la portavano ad uno stato di morte
apparente. Una patologia
piuttosto rara e difficile
da diagnosticare.
La 55enne ha girato diversi ospedali senza che
nessuno fosse mai riuscito
ad individuare le cause
del suo male, anche perché il cuore, esaminato a
fondo in tutti i suoi aspetti, ogni volta risultava
sempre sano e senza alcun
problema.
Accertamenti,
quindi,
inutili che hanno portato i
medici a pensare che, in
realtà, la donna soffrisse
di disturbi neurologici e a
trovare cure che si indirizzassero in questo senso.
Una situazione che negli
ultimi mesi era andata
peggiorando tanto che una
volta la donna cadde per
terra rompendosi un piede.
«In questi casi - afferma
il professor Emilio Musacchio - avviene una paralisi del cuore. Si ferma
il sistema cardiovascolare
nonostante tutti i parametri degli esami cardiologici risultino normali. Questa patologia è impossibile
da diagnosticare anche ad
un dettagliato esame medico post-mortem».
La donna, a quel punto,
ha deciso di farsi ricoverare presso l’Uoc di Cardiologia dell’ospedale San Timoteo in cura proprio dal
professor Musacchio che
l’ha tenuta sotto stretto
controllo. Improvvisamente nella giornata di lunedì
la 55enne ha avuto un malore e, a detta del personale medico e infermieristico, sembrava morta.
Musacchio è immediatamente intervenuto e, grazie ad alcuni accorgimenti
tecnici, è riuscito ad individuare la patologia ed
immediatamente ha prov-
veduto ad impiantare nella paziente un particolare
tipo di pace-maker. Un intervento che è riuscito a
salvare la vita alla donna
che, dopo tanti anni, ha
eliminato i suoi gravi problemi e adesso gode di ottima salute.
Michela Bevilacqua
NUOVO oggi MOLISE
Giovedì 4 Marzo 2010
LARINO-CASACALENDA
Larino - Difesa dell’ospedale, bagarre in consiglio comunale
Vietri, dibattito acceso
L’aula affronta con toni forti la discussione
La minoranza si spacca al momento del voto
LARINO - Si è svolto lo
scorso martedì il consiglio
comunale avente all’ordine del giorno un unico
punto: situazione dell’ospedale Vietri di Larino.
Assise caratterizzata
da toni accesi e continui
scambi di accuse tra maggioranza e opposizione,
conclusasi con un esito
del tutto inaspettato: al
momento della votazione
finale del documento a difesa dell’ospedale Vietri,
elaborato e approvato lo
scorso 8 Febbraio all’unanimità in commissione sanità, la componente di minoranza si è spaccata in
due tronconi esprimendo
tre voti contrari: Di Lena,
Di Bello, Puchetti, e due
favorevoli Cataffo e Pizzi.
Un risultato che evidenzia nel complesso la debolezza e la mancanza di solidità dell’opposizione su
questioni, come la sanità,
di interesse fondamentale
per la comunità.
Per quanto riguarda i
contenuti oggetto del documento, diverse sono le
proposte mirate al rilancio del nosocomio frentano: medicina generale filo
conduttore della strategia
di rilancio e sviluppo del
ruolo dell’ospedale Vietri;
valorizzazione del reparto
di oculistica quale polo
d’eccellenza regionale; implementazione delle unità
operative di lungodegenza
e riabilitazione; potenziamento della chirurgia generale; attivazione di almeno due posti letto di terapia intensiva; completamento del centro di ossigenoterapia iperbarica e
piena operatività dello
stesso; attivazione di un
centro di neuropsichiatria
infantile e di riabilitazione dell’età evolutiva; completamento dell’Hospice;
reintegrazione
dell’area
materno infantile e valorizzazione del laboratorio
analisi.
Alcune valutazioni sono
state espresse dal Sindaco Giardino e dall’assessore alla sanità Quici in merito al ruolo che l’ospedale
di Larino potrebbe svolgere nell’ottica di una futura integrazione delle pro-
prie
funzionalità
con
quelle offerte dall’Università di Medicina, attraverso una cooperazione
che miri a portare la ricerca sul territorio sfruttando i reparti d’eccellenza presenti all’interno del
nosocomio frentano: su
tutti l’oculistica.
Ampia discussione è
stata riservata alla questione del laboratorio di
biologia molecolare del
Vietri; a tal proposito,
l’assessore Quici si è detto
sicuro del fatto che il laboratorio non sarà smantellato. "A breve - ha affermato - sarà presentata
la proposta elaborata dalla commissione nominata
ad hoc e costituita dai tre
direttori dei laboratori regionali che avrà l’obiettivo di realizzare una maggiore interconnessione tra
le unità eliminando le
spese inutili".
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Ieri, 14:58 • Termoli • Cronaca
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Black Hole, tre proscioglimenti ed un rinvio
Verrecchia con il suo legale Iannucci
Si dividono ancora la posizioni relative al fascicolo di Black Hole rimasto a Larino.
Per l'episodio di false dichiarazioni rese al pm da Filomena Iurescia in merito all'aggressione dell'ex
primario di ginecologia dell'ospedale San Timoteo di Termoli la sentenza del gup Aldo Aceto è
stata rinviata al 17 marzo.
Questo perché l'avvocato Luigi Greco ha fatto notare che, ancora una volta, mancavano i documenti
che attestassero il reato contestato. Per quanto riguarda invece le posizioni di Antonio Lepore,
Mario Verrecchia e Carmen Montanaro invece c'è stato il non luogo a procedere.
La decisione del giudice Aldo Aceto è arrivata alle 14.40 in punto. Dopo un'ora di discussioni in
aula. Accolte in toto le posizioni degli avvocati Egidio Iannucci e Antonio De Michele.
Sotto la lente d'ingrandimento la concessione di un certificato di invalidità oculare concesso dal
medico larinese. Insieme a questa anche la posizione dell'ex dirigente della Asl 4 Basso Molise che
avrebbe usufruito di un certificato non veritiero sull'uso della cintura di sicurezza in automobile. In
questo caso gli avvocati Antonio De Michele ed Egidio Iannucci hanno chiesto il non luogo a
procedere.
Lo hanno fatto in base ad alcune prove documentali mostrate in aula che attestassero l'effettività
delle patologie riscontrate nei soggetti che avrebbero usufruito dei presunti falsi certificati. La parte
larinese di Black Hole svanisce come una bolla di sapone. Ora bisogna attendere cosa diranno i
giudici baresi per l'inchiesta principale. I documenti non sono ancora stati inviati dai giudici di
Larino. Smontate le accuse della procura di Larino.
torna indietro
Soffre per quasi 40 anni di morte apparente, salvata al San
Timoteo
Una donna di 55 anni di origini isernine è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico dal
professor Emilio Musacchio e dalla sua equipe per curare un raro caso di "morte apparente". Per quasi
40 anni la donna ha sofferto di continui disturbi che la portavano a perdere conoscenza con tanto di
arresto del sistema cardiovascolare. Ora le è stato impiantato un particolare tipo di pace-maker.
Da quasi 40 anni soffriva di una malattia
apparentemente incredibile. Sveniva, improvvisamente,
dando l’impressione di essere morta, tanto che il sistema
cardiovascolare si fermava per alcuni secondi. Solo ora,
grazie a un intervento compiuto nel reparto di
cardiologia del San Timoteo, la vita di questa isernina di
55 anni tornerà ad essere normale. Si tratta dello
straordinario caso di morte apparente curato nei giorni
scorsi al San Timoteo dal professor Emilio Musacchio.
La paziente, una donna di 55 anni della provincia di
Isernia, era affetta da una rara patologia. La donna,
Il professor Emilio Musacchio
apparentemente sana, dall’età di 18 anni soffriva di
gravi disturbi che improvvisamente la portavano ad uno stato di morte apparente. «Una patologia
piuttosto rara e difficile da diagnosticare – spiegano i medici del nosocomio termolese - La
cinquantacinquenne ha girato diversi ospedali senza che nessuno fosse mai riuscito ad individuare le
cause del suo male, anche perché il cuore, esaminato a fondo in tutti i suoi aspetti, ogni volta risultava
sempre sano e senza alcun problema».
Tanto che, per anni, si è pensato ad un disturbo al cervello anziché al cuore. «Tutti gli accertamenti –
continuano i medici - davano un esito negativo tant’è che si pensava soffrisse di disturbi di tipo
neurologico e le cure andavano in questa direzione. Una volta – raccontano - cadde improvvisamente
per terra rompendosi un piede. Negli ultimi mesi la situazione è andata peggiorando.
Il professor Musacchio ha quindi deciso di ricoverare la donna nell’U.O.C. di Cardiologia dell’ospedale
San Timoteo e di tenerla sotto stretta osservazione. «In questi casi – afferma il professor Musacchio –
avviene una paralisi del cuore. Si ferma il sistema cardiovascolare nonostante tutti i parametri degli
esami cardiologici risultino normali. Questa patologia è impossibile da diagnosticare anche ad un
dettagliato esame medico post-mortem».
La svolta si è avuta solo qualche giorno fa. «Improvvisamente nella giornata di lunedì la 55enne ha
avuto un malore e, a detta del personale medico e infermieristico, sembrava morta. E’ immediatamente
intervenuto il professor Musacchio che, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici è riuscito ad individuare la
patologia ed immediatamente ha provveduto ad impiantare nella paziente un particolare tipo di pacemaker. Un intervento che è valso a salvare la vita alla donna che, dopo tanti anni, ha eliminato i suoi
gravi problemi e adesso gode di ottima salute».
Quotidiano d’informazione del Molise
Con LA STAMPA nelle province di Campobasso, Isernia e in alcuni centri dell’Abruzzo
Anno XI N° 62 - Euro 1,00
Direttore responsabile Fausto Siconolfi
Giovedì 4 febbraio 2010
Larino
Sensazionale
Black Hole,
prosciolto
il manager
Verrecchia
Caso di morte
apparente,
donna salvata
al San Timoteo
Insieme ad altri due
Operata da Musacchio
servizio a pagina 26
servizio a pagina 13
Giovedì 4 marzo 2010
Agnone - Alto Molise 11
Nel pomeriggio l’incontro organizzato dal gruppo consiliare “Nuovo Sogno Agnonese”
Mobilitazione per l’ospedale
Lommano della Lega Sannita: “Difenderemo il Caracciolo con i denti”
VITTORIO LABANCA
AGNONE. Oggi pomeriggio
alle 17.00 presso il palazzo
dei Filippini l'incontro promosso dal gruppo consiliare
"Nuovo Sogno Agnonese"
con il personale medico e paramedico e quello amministrativo sul tema "Quale futuro per l'ospedale di Agnone".
Ieri mattina, intanto, Agnone è
stata tappezzata di manifesti
per sensibilizzare tutti a recarsi domenica prossima dalle
8.00 alle 20.00 presso il gazebo che verrà montato in piazza XX Settembre per una raccolta firme a sostegno del San
Francesco Caracciolo organizzato dal gruppo telematico
"Il cittadino c'è" che in questo
modo prende sostanza fisica
come movimento d'opinione.
"Abbiamo raccolto oltre 600
adesioni su Facebook per la
sanità di Agnone, ora vorremo
vedere se i numeri "aleatori"
diventeranno "materiali" e se
esiste davvero il convincimento di tutti che l'ospedale,
la sanità altomolisana non deve essere intaccata" sostengono gli amministratori dell'account. Alcuni sindaci hanno
già dichiarato "guerra" con
Lorenzo Lommano
provocazioni e affermazioni
forti. Come Tesone di Pietrabbondante, Monaco di Capracotta, De Simone vicesindaco
di Pescopennataro. Altri hanno assicurato che a breve sosterranno con forza e pubblicamente il "diritto alla salute"
come Borrelli sindaco di Belmonte del Sannio. Un movimento di opinioni che splafona anche i confini territoriali
dell'Alto Molise. A difesa del
San Francesco Caracciolo Lorenzo Lommano leader della
Lega Sannita. "Difenderemo
con i denti l'ospedale di Agno-
ne" tuona sicuro Lommano.
"Siamo certi -aggiunge- che il
presidente della Giunta Regionale on. Michele Iorio, è
consapevole che l'ospedale di
Agnone, così come quelli di
Venafro e di Larino, sono parte integrante della storia, dei
costumi e della cultura molisana e pertanto, si adopererà
con slancio perché queste
strutture ospedaliere non vengano soppresse". Lo spinoso
problema è sentito davvero
dal presidente della Lega Sannita che nell'Alto Molise è conosciuto ed ha tantissimi ami-
ci. "Gli ospedali molisani se
cancellati dal panorama regionale, creerebbero gravissime e
strumentali sommosse di popolo che farebbero solo danni
ai cittadini -commenta ancora
Lommano- Non è la prima
volta che assumiamo le nostre
responsabilità davanti al popolo molisano per salvaguardare e difendere il diritto alla
salute, a difendere quello che
è dei molisani e che per nessuna ragione può esserci tolto,
perché ai molisani puoi togliere tutto ma non gli ospedali.
Noi della Lega Sannita saremo in prima linea ad Agnone
per difendere l'ospedale San
Francesco Caracciolo, struttura questa che tra l'altro, vanta
delle professionalità sia nel
campo medico che paramedico di straordinaria preparazione e capacità e per tutti, non
ce ne vogliano gli altri, il prof.
Nicola Iavicoli. Se ce ne sarà
bisogno - ha concluso Lommano - noi della Lega Sannita
difenderemo con i denti
l'ospedale di Agnone, siamo
disposti anche a fare le barricate e a fomentare il popolo
anche se, dubitiamo che si arrivi a questo, perché il Presidente Iorio ha sempre detto
Isernia
Giovedì 4 marzo 2010
Via Pio La Torre, 7 - 96170 Isernia - Tel. 0865 410275 - Fax 0865 451767 - E-mail: [email protected]
Una donna di 55 anni residente nella provincia di Isernia era affetta da una patologia molto grave
Morte apparente, il medico la salva
Nel reparto di cardiologia del San Timoteo le hanno impiantato un particolare pace - maker
ISERNIA. Era affetta da una
rara patologia che la faceva
cadere in uno stato simile alla
morte, dopo tanti anni di lotta
contro la malattia è stata salvata all’ospedale San Timoteo
di Termoli.
Si tratta della storia di una
donna di 55 anni della provincia di Isernia, apparentemente
sana ma che, dall’età di diciotto anni, soffriva di gravi disturbi di cui nessuno riusciva
a comprendere l’origine. Aveva girato diversi ospedali e
cliniche, ma i medici non individuavano la causa del suo
male.
Il cuore le era stato esaminato
a fondo ma risultava essere
perfettamente sano, tanto da
far sospettare l’esistenza di
una patologia di tipo neurolo-
Il San Timoteo a Ternoli. A destra il professore Mustacchio
gico. Ultimamente però il suo
stato è andato peggiorando,
solo qualche giorno fa il presentarsi dell’ennesima crisi ne
ha reso necessario il ricovero
presso il Reparto di Cardiologia dell’ospedale di Termoli,
diretto dal professor Emilio
Mustacchio, il quale la teneva
sotto stretto controllo.
Improvvisamente lunedì scorso, la donna ha avuto l’ennesimo forte malore ed è caduta in
uno stato di morte apparente
tale che lo stesso personale
medico ed infermieristico ne è
rimasto impressionato.
Il professor Mustacchio in
quell’occasione è riuscito a
stabilire una diagnosi e a curare la cinquantacinquenne attraverso l’impianto di un particolare tipo di pace-maker.
Ora, dopo lunga sofferenza, la
signora è finalmente salva e
può tornare ad una vita normale che forse non aveva mai
avuto prima. «In questi casi –
ha commentato il direttore del
Reparto di Cardiologia del
San Timoteo – avviene una
paralisi del cuore. Si ferma il
sistema cardiovascolare nono-
stante tutti i parametri degli
esami cardiologici risultino
normali. Questa patologia è
impossibile da diagnosticare
anche ad un dettagliato esame
medico post mortem». AlDe
26 Larino Basso Molise
Giovedì 4 marzo 2010
La decisione del gup Aceto per Mario Verrecchia, Antonio Lepore e Carmen Montanaro
Falso ideologico, assolti
Non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste
LARINO. Non luogo a procedere perchè il fatto non sussite. Questa la nuova pronuncia favorevole nei confronti
dell'ex manager della Asl
Basso Molise Mario Verrecchia da parte di un giudice del
tribunale frentano. E così dopo l'assoluzione dal reato di
abuso d'ufficio in merito alla
vicenda legata al primariato
della ginecologia di Termoli,
ieri mattina il gup Aldo Aceto
ha disposto, nei confronti del
professionista sul quale pendeva l'accusa di falso ideologico in merito al presunto uso
in deroga di una cintura di sicurezza, il non luogo a procedere perchè il fatto come prospettato dalla procura non
sussiste. Un fatto, come si ricorderà inserito nella maxi inchiesta della procura frentana,
quella per intenderci dell'inchiesta sul presunto malaffare
nella sanità bassomolisana, l'inchiesta Black
Hole ed estrapolato
dal maxi procedimento dallo stesso giudice
Aceto che ha disposto
sempre ieri mattina
anche il non luogo a
procedere nei confronti della dottoressa Carmen Montanaro accusata del medesimo reato di Verrecchia e
l'oculista larinese del
Vietri Antonio Lepore,
accusato a sua volta di falso
ideologico in merito alla compilazione di quello che la procura riteneva una certificazione medica non corretta. Presente in aula, come sempre
del resto, lo stesso Verrecchia
accompagnato dai suoi difensori di fiducia Egidio Iannucci e Andrea Castaldo che anche in questa ulteriore vicenda giudiziaria del loro difeso
sono riusciti a far cadere ogni
accusa, come fatto anche nel
recente passato. Tutti i difensori all'uscita dall'aula hanno
visibilmente espresso la propria soddisfazione, in particolare abbiamo raccolto le dichiarazioni dell'avvocato Antonio De Michele, difensore
della dottoressa Carmen
Montanaro, che sorridendo ha
affermato "il castello accusatorio messo in
piedi
della
procura, quello di Black
Hole ha subito
un nuovo colpo dinanzi al
vaglio di un
giudice, l'ennesimo dopo
che sia il tribunale
del
Riesame, che
la Cassazione
che lo stesso
giudice frentano avevano
lasciato intendere rispettivamente che non esistevano gravi indizi di colpevolezza, la
prova dell'associazione a delinquere, l'incompetenza del
giudice ergo quella della procura che ha condotto le indagini". Dunque la pronuncia di
non luogo a procedere scrive
la parola fine su una delle tanti vicende finite nella maxi in-
chiesta sul presunto malaffare
nella sanità bassomolisana, un
procedimento che dopo la decisione di Aceto aspetta ancora di essere fissato per la nuova udienza preliminare a Bari.
Per la cronaca, sempre ieri
mattina, dinanzi al gup Aceto
c'era da discutere anche la
posizione della assistente sociale dipendente del San Timoteo Maria
Filomena Iurescia accusata dalla procura di aver
reso false informazioni
alla stessa. Su
questa posizione il giudice ha disposto un rinvio
tecnico al 17
marzo per acquisire altra
documentazione.
Vietri, la proposta unitaria non ha l’unanimità
LARINO. Proposta unitaria sulla
salvaguardia dei servizi esistenti e
valorizzazione delle specializzazioni
mediche dell'ospedale frentano in vista dell'ormai prossima riorganizzazione sanitaria. Colpo di scena l'altra
sera in consiglio comunale, la proposta non viene approvata all'unanimità ma fa registrare i voti contrari dei
consiglieri di minoranza Pasquale Di
Lena, Pino Puchetti e Antonio Di
Bello. Voti contrari, giunti al termine
dell'ennesima assise civica caratterizzata dal fuoco incrociato di battute, epiteti, frasi dettate forse più dal
nervosismo del momento che da altro ma che comunque hanno influito
non poco sull'andamento della seduta che ha rischiato più volte di naufragare. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere Antonio Di
Bello che ha proposto un'interrogazione sul comodato gratuito dei locali della sede consiliare. Dopo il suo
intervento è toccato al presidente
della commissione sanità del Comune, Paolo Mancini illustrare il contenuto della proposta "un documento
articolato e condiviso che si basa
sulla salvaguardia dell'Ospedale affinché rimanga un polo d'eccellenza
regionale partendo dal presupposto
che alla base della riorganizzazione
sanitaria ci sia un criterio di complementarietà e funzione integrata fra i
due stabilimenti ospedalieri TermoliLarino, perché entrambe le strutture
possano mantenere e valorizzare le
loro qualità specialistiche. Siamo
convinti che non basta chiudere un
ospedale per avere un risparmio. Ribadiamo quindi fortemente il nostro
no ad ulteriori tagli per il Vietri di
Larino". L'intervento di Mancini ha
dato il via libera alla discussione,
agli interventi degli
altri consiglieri a cominciare
da quelli di
minoranza
che
non
hanno risparmiato
critiche alla maggioranza, al
sindaco Giardino e al suo vice Quici
rei, a loro dire, di essere addirittura,
per usare le parole del consigliere Di
Lena 'pappagalli di Iorio'. Il primo
intervento più acceso è stato quello
di Pino Puchetti che ha sottolineato
come non sia più il tempo di fare
proposte ma di avere risposte "chiedo al sindaco di avere informazioni
su ciò che sta accadendo perché è un
nostro diritto saperlo. Lei ha il dovere di farci dire da Iorio che cosa ha in
serbo per il nostro ospedale". Stessa
posizione quella espressa dal consigliere Idv Antonio Di Bello "ci
aspettiamo dal sindaco o dal suo vice che ci dicano come sta la situazione Sanità". E' toccato al sindaco
Giardino prendere la parola, non
senza sottolineare, quello che ha definito "un modo provocatorio di procedere. Devo dire con soddisfazione- ha affermato- che
da 22 mesi
stiamo parlando
di
questa storia
ma l'assessore Quici
sta monitorando la situazione tutti i giorni,
24 ore su
24.Il Presidente Iorio mi ha detto di
attendere perché ogni incontro (lo si
ricorda Giardino delegato dal consiglio ha chiesto per ben due volte
un'audizione a Iorio per parlare del
futuro del Vietri n.d.r.) oggi sarebbe
prematuro. La situazione è in divenire. A tutti dico di tenere alta la guardia e il futuro credo non sarà così nero come si vuole prospettare. Giardino ha anche affermato di aver fatto
notare le scelte sbagliate "non è ser-
vito risparmiare un milione
e 200 mila euro con i tagli
dell'area materno infantile
perché abbiamo tolto un
servizio importantissimo
che a conti fatti ha comportato ulteriori voci di spesa
sui bilanci della sanità molisana. Anche Cataffo, vice
presidente della commissione sanità, pur votando alla fine a favore della proposta non si è risparmiato nel ribadire tutti i dubbi legati
al futuro del presidio ospedaliero
frentano, alla struttura residuale, come l'ha definita, della sanità molisana insieme al Santissimo Rosario di
Venafro "la proposta è ok, ma restano le responsabilità politiche, è impossibile che un sindaco e il suo vice non sappiamo nulla di quello che
sta accadendo". Dello stesso tenore
anche l'intervento del consigliere
Ruggiero Pizzi (l'altro firmatario
della proposta) che ha esordito "abbiamo capito che tutto è in itinere ma
dove andiamo?Che cosa ci dobbiamo aspettare? Non possiamo restare
passivi, Iorio non può ignorarci, non
può ignorare un suo sindaco di centrodestra e la cosa più grave è che
non c'è nessuna reazione da parte vostra. Dovete avere uno scatto d'orgoglio". Toni accesi soprattutto sugli
scambi di vedute tra Di Lena e Giar-
dino prima e Di Lena e Quici dopo.
All'affermazione del sindaco, che asserisce "se servisse stare in consiglio
comunale per risolvere la situazione
Vietri starei qui 7 giorni su 7", Di
Lena ribadisce seccamente accusandolo di destabilizzare il consiglio
"siete i pappagalli di Iorio". Il sindaco ha detto delle cose gravissime.
Non avete rispetto della gente e della comunità. Questo in fieri è un dire
e non dire nulla. Non siete più sopportabili." "Il problema della sanità chiude Quici- è un problema serio e
se l'ospedale chiude rimetterò io la
mia delega di assessore alla sanità".
Alla fine la proposta come detto è
stata votata non all'unanimità come
era giusto attendersi ma solo dalla
maggioranza e dai due consiglieri di
minoranza membri della commissione sanità, ossia Cataffo e Pizzi, il
primo capogruppo in consiglio di
Larino Viva e il secondo capogruppo
del Pd.