Introduzione al Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza
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Introduzione al Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza
Introduzione al Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 1 Gli approcci teorici al governo dell’impresa Anni ’30 razionalismo L’obiettivo era l’equilibrio finanziario e lo strumento principale di governo era il budget finanziario Anni ’50 razionalismo strategico Viene introdotto il concetto di strategia e lo strumento principale di governo diviene il piano strategico Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 2 Anni ’70 crisi del razionalismo Crisi dello strumento della pianificazione formale e si afferma il concetto di strategia deliberata. Anni ’90 management strategico Non esiste un approccio prevalente il governo dell’impresa deve prevedere un mix di creatività, razionalità, esperienza GLI STRUMENTI TEORICI SERVONO!!!!!! Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 3 La visione e la missione Progetto di lungo termine cui si ispirano le decisioni strategiche Agisce in un dominio Si connota di valori etici La missione è una sotto articolazione della visione Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 4 Il triangolo della corporate strategy Il Vantaggio aziendale Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 5 Risorse e Business Business si riferisce ai settori nei quali l’impresa opera ASA (Prodotto, Tecnologia, mercato) e SBU Risorse materiali ed immateriali misurate nel breve periodo Condizionano la performance a livello business Si combinano a livello corporate Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 6 Le aree business Nestlè Italia Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 7 L’Organizzazione La struttura: la divisione in unità differenti I sistemi: la somma delle strategie ed elle politiche formalizzate I Processi: routine informali Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 8 La Teoria della Corporate Strategy Andrews: Trasformare le risorse in vantaggio competitivo Strenghts.Weaknesses.Opportunities.Threaths La SWOT analysis rappresenta uno dei primi tentativi di individuare alcune variabili esogene ed endogene rilevanti per la definizione della strategia. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 9 La Teoria della Corporate Strategy La Pianificazione del portafoglio La allocazione e l’utilizzo delle risorse Ipotesi di autofinanziamento!!! La correlazione fra le SBU La reale capacità di previsione Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 10 La pianificazione di portafoglio Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 11 Il Gruppo Averna Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 12 Eastman Kodak Company Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 13 La Teoria della Corporate Strategy La strategia basata sul valore La massimizzazione del valore azionario (price/earnings) La centralità del flusso di cassa EVA Validità delle proiezioni?? Assenza di correlazione tra business diversi Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 14 La Teoria della Corporate Strategy Le strategie di Base (Corporate- Business) La gestione del portafoglio La ristrutturazione Il trasferimento di competenze La condivisione delle attività Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 15 La Teoria della Corporate Strategy La resouce based view Le core competences La capacità di distinguersi I valori immateriali La condivisione La condivisione di una vision e mission Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 16 Resource based strategy La prospettiva fondata sulle risorse vede l’impresa come un insieme eterogeneo di risorse e competenze che rappresentano la base prioritaria per la realizzazione di un vantaggio competitivo e la determinante principale della redditività Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 17 Fondata nel settembre del 1998 da Larry Page e Sergey Brin, Google Inc. ha messo a punto il pluripremiato motore di ricerca Google è il più grande motore di ricerca presente sul Web. Esso conserva inoltre la sua posizione di leader del settore, innovando costantemente le sue funzioni di ricerca. “La nostra filosofia: Mai accontentarsi del meglio” Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 18 Profitti e settore Associati a: Rendita monopolistica: limitazioni nella concorrenza Rendita ricardiana: associati a competenze superiori rispetto ai concorrenti Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 19 Rendita ricardiana Possesso di terre fertili genera profitti superiori anche quando il mercato nel settore del grano era competitivo (Ricardo) Difficile separazione tra i due fenomeni Rendita monopolistica => frutto di competenze interne (barriere entrata, marchi, brevetti, esperienza, economie) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 20 Quindi Anni ’80: strategia come selezione di settori, segmenti di mercato, in cui acquisire un vantaggio competitivo Anni ’90: strategia non si basa sull’imitazione del comportamento dei concorrenti ma sulla valorizzazione delle proprie differenze Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 21 Vantaggio competitivo Ricerca e valorizzazione di caratteristiche distintive Implementazione di una strategia che riconosca e sviluppi le caratteristiche distinte di ogni impresa Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 22 Michael Eisner: presidente 1984 Declino utili netti e calo quotazioni in borsa per 4 anni consecutivi 1984 e 1988: incremento fatturato, crescita utili e quotazioni in borsa Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 23 Strategia Nessun cambiamento rilevante Venne attuato il piano strategico così come pianificato Principali iniziative: Epcot Center, Tokyo Disneyland, Touchstone Films, Canale televisivo Disney, acquisizione di Arvida Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 24 Cosa successe? Mobilitazione risorse di base Grazie alla società immobiliare Arvida Diversificazione in settore residenziale, grandi eventi congressuali e villaggi turistici Alberghi, centri di villeggiatura, realizzazione nuove attrazioni, nuovo parco tematico e nuovo studio Disney Mgm Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 25 Inoltre …. Sfruttamento cineteca Disney: Riedizione di classici Vendita videocassette e licenze per pacchetti Marketing più efficace Successo del parco di Tokyo ha portato alla nascita di EuroDisneyland Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 26 Infine Riorganizzazione studio cinematografico Espansione etichetta Touchstone Ingresso mercato adolescenti e adulti Maggiore utilizzo impianti Reclutamento registi, produttori, sceneggiatori Principale risorsa? Fedeltà di persone di età e paesi diversi legati al nome e ai personaggi Disney Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 27 Strategia basata su risorse e competenze Problemi metodologici 1. 2. 3. 4. Selezione di competenze e risorse Garantire il pieno sfruttamento Difendere la propria posizione Acquisire nuove risorse Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 28 Risorse e vantaggio competitivo Tangibili Intangibili Finanziarie Tecnologia Fisiche Reputazione Umane Cultura Competenze e conoscenze specializzate Capacità di interazione e di comunicazione Fattori critici di successo del settore Motivazione Strategia Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza Capacità organizzative 29 Risorse tangibili Finanziarie e fisiche Quali opportunità sussistono per economie nella finanza, nelle scorte e negli investimenti fissi? Quali sono le possibilità per un migliore impiego delle risorse esistenti? Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 30 Risorse finanziarie Capacità di indebitamento Capacità di investimento Capacità di autofinanziamento Capacità di far fronte a fluttuazione di domanda e di profitti Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 31 Risorse fisiche Dimensione e localizzazione impianti e attrezzature Flessibilità impianto Riserve materie prime Scala ed età media impianti Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 32 Risorse intangibili Tecnologia, reputazione, cultura Tecnologia: brevetti, licenze, esperienza, copyright, laboratori di ricerca, R&S, innovazione Reputazione: rapporto clienti, marche, qualità, affidabilità, sicurezza, rispetto ambientale, politiche sociali Cultura aziendale Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 33 Risorse umane Come valutare le risorse umane? Strumento del modello di competenze: identificazione di un profilo (competenze, attitudini, conoscenze) associato ad ogni categoria di lavoratore Es 4 parametri: raggiungimento obiettivi, capacità soluzione problemi, interazione con gli altri, lavoro di gruppo Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 34 Dalle risorse alle competenze distintive Selznick: competenze distintive (abilità rispetto ai concorrenti) Ansoff: competenze distintive (analizzare le basi delle strategie di sviluppo delle imprese) Hamel e Prahalad: competenze centrali o core competence (contribuiscono alla creazione di valore per il consumatore o all’efficienza nelle modalità di offerta servizio – formano le basi per entrare in un nuovo mercato) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 35 Dai comportamenti competitivi a quelli di sviluppo Le fonti delle risorse sono interne al settore? E gli impieghi delle risorse in eccesso? Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 36 Il settore - settore merceologico/manifatturiero criterio della sostituibilità dal lato dell’offerta: il settore è costituito da tutte le imprese che offrono prodotti o servizi aventi le stesse caratteristiche merceologiche ovvero si avvalgono delle stesse tecnologie produttive, ricorrono agli stessi mercati d’acquisto e di vendita (criterio dell’omogeneità) - settore economico criterio della sostituibilità del bene o del servizio offerto (sostituibilità dal lato della domanda): il settore è costituito dalle imprese che offrono prodotti o servizi intercambiabili (elasticità incrociata) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 37 I CONFINI DEL SETTORE Imprese con omogeneità tecnologica Imprese che coprono bisogni omogenei Imprese con omogeneità di input Imprese del settore Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza Imprese con omogeneità commerciali 38 Area Strategica d’Affari I confini dell’ASA possono essere individuati attraverso la combinazione di tre dimensioni: • i clienti • i bisogni espressi dai clienti • le tecnologie utilizzate per soddisfarli Bisogni Clienti Tecnologia Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 39 Il Raggio d’Azione Integrazione verticale Dimensione Geografica Combinazione prod mkt Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 40 Lo Sviluppo nel settore Aumento della scala di produzione Produzione di beni affini Esplorazione di mercati esteri Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 41 Economie di scala Ec. Scala = riduzione del costo medio unitario del prodotto o servizio derivante da un aumento della dimensione dell’impianto Migliore sfruttamento delle dotazioni tecnologiche comuni Sconti con i fornitori Divisione del lavoro ed ec. di apprendimento Economie di coordinamento Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 42 Economie di scala di lungo periodo Cmu Curva di inviluppo DOM Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza DEM Capacità produttiva 43 Dimensione Ottima Minima (DOM): è Ia dimensione ottimale minima, quella che segna l'inizio del tratto di curva parallelo Dimensione Efficiente Massima (DEM): rappresenta il punto a partire dal quale Ia curva ricomincia a risalire, cioè Ia dimensione oltre Ia quale non si è più efficienti da un punto di vista economico perché il costo medio unitario di produzione tende ad aumentare. Allorché si abbia un unico punto di minimo del costo medio (e dunque una curva non a L ma a U) la dimensione ottima minima coinciderà con la dimensione efficiente massima (DOM = DEM). Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 44 Le Economie da esperienza La replicabilità L’apprendimento La trasferibiltà delle conoscenze Le diseconomie Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 45 Lo sviluppo per adiacenza Aree Geografiche Step di filiera Canali Business Prodotti Segmenti di clientela Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 46 Vincoli all’aumento di dimensioni La tendenza dell'impresa a non andare oltre una determinata dimensione deriva da almeno due cause fondamentali: 1) il vincolo imposto dal mercato: l'impresa deve valutare il tasso di crescita della domanda; 2) il vincolo tecnico-economico che impone di non superare una certa soglia dimensionale (Es.: assenza sul mercato di materiali necessari per la costruzione di impianti dalle dimensioni non standardizzate) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 47 Le economie di verietà o raggio d’azione “E’ più economico combinare due o più linee di prodotti in un’unica azienda” La condivisione dei costi fissi L’ottimizzazione Umbrella branding Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 48 I Vantaggi della varietà Raggio d’azione Clienti, Canali brand comuni Attività CV Comuni A livello di Business Diminuzione dei costi Qualità Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 49 Le esternalità di rete L’azienda si costringe a crescere stimolando esasperatamente la domanda E-Bay Microsoft Sono: Aperti Lo sviluppo dell’aziend attravrso quello del settore Chiusi Calibrato sull’azienda Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 50 La crescita per diversificazione Descrive le scelte di sviluppo in ASA diverse Tipi di diversificazione: Conglomerata allontanamento radicale dal core business Correlata stretta vicinanza strategica al core business Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 51 Nuovi Attuali Prodotti La logica tradizionale (Ansoff) Svil. Prodotto Diversificazione Espansione Svil. Mercato Attuali Nuovi Mercati Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 52 Le ragioni dello sviluppo esterno Penrose ’50 Incentivi esterni (opportunità) es editoria Incentivi interni (potenzialità) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 53 Potenzialità Esigenza e/o opportunità di realizzare economie di scala e/o scopo; Eccesso di capacità (es. disponibilità di risorse finanziarie, marchio); Risorse immobilizzate; Frazionamento del rischio La gestione di un portafoglio attività diversificato consente di mantenere il livello dei flussi di cassa omogeneo nonostante la ciclicità settoriale Possibilità di realizzare sinergie tra risorse tangibili e intangibili di diversi business Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 54 Opportunità Opportunità di mercato in cui l’impresa possiede un rilevante vantaggio competitivo; Calo della domanda nel business attuale Elevati costi di transazione Politiche pubbliche (es privatizzazioni e liberalizzazioni) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 55 Matrice Risorse/Mercati Hamel e Prahalad considerare un’impresa presente in più settori non come un portafoglio di business unit ma un portafoglio di risorse”. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 56 Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 57 Il contesto di riferimento • Il mercato postale europeo è da tempo interessato da un importante fenomeno di liberalizzazione che impone alle aziende, processi di ridefinizione degli obiettivi strategici, all’interno di una sempre più marcata concorrenza del mercato. • A livello europeo, la totale apertura del mercato postale viene proposta dalla Commissione Europea, a far data dal 1°gennaio 2009. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 58 Le forze che agiscono sull’industria postale DOMANDA TECNOLOGIA • Posta tradizionale in calo, mentre cresce ancora la posta commerciale • E-Substitution e necessità di gestire soluzioni complesse • Nuovi prodotti e servizi • Crescita del corriere espresso internazionale INDUSTRIA INDUSTRIA POSTALE POSTALE INTERNAZIONALIZZAZIONE REGOLAMENTAZIONE • Alcuni tra i maggiori operatori crescono all’estero nel business logistica e pacchi tramite acquisizioni • Processo di liberalizzazione e decisioni della UE • Si formano partnership per migliorare il servizio e l’accesso ai mercati internazionali Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 59 Lo sviluppo del mail in Europa: andamento tendenziale Volumi postali: variazioni medie % 2,0% 1,0% 0,6% 0,9% 0,8% 0,1% 0,0% -0,2% -0,3% -1,0% -1,0% -2,0% 90-95 95-00 2001 2002 2003 2004 2005E Il business della corrispondenza ha raggiunto una fase di maturità del proprio ciclo di vita Corso di Corporate Strategy Prof. Pitney Francesco Fonti: Bowes Calza (2006) 60 Le dinamiche di competizione del mercato della corrispondenza Ricerca Ricerca di di economie economie di di scala scala nelle nelle fasi fasi di di accettazione accettazione ee recapito recapito IlIl rischio rischio più più concreto concreto èè rappresentato rappresentato dalla dalla perdita perdita di di volumi volumi di di Posta Posta Massiva Massiva ee di Posta Registrata di Posta Registrata Accettazione Sorting Trasporto Sorting Recapito I fattori critici sono la relazione con i Grandi Clienti e le modalità di accettazione a minor costo unitario Il fattore critico è l’abbassamento dei costi unitari di recapito I Grandi Clienti Business sono quelli che permettono di ottenere alti volumi a bassi costi di accettazione e perciò rappresentano per i competitor il target più attrattivo Le destinazioni urbane, Aree Metropolitane e Capoluoghi di provincia, sono quelle che presentano il più basso costo di recapito La competizione si concentrerà su quei segmenti in grado di garantire margini più alti Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 61 Il posizionamento strategico dei principali operatori postali 1. Espansione sui mercati internazionali • Sviluppo del segmento CELogistica-Pacchi • Sviluppo delle attività di M&A Declino del mail: - E-Substitution - Nuovi prodotti - Modifica della domanda DIVERSIFICAZIONE (modalità prevalenti) • Sviluppo dei Serv. Finanz. 2. Consolidamen to sul mercato nazionale • Valorizzazione del network (gestione diretta della rete) Operatori rappresentativi Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza PI - La Poste 62 Modelli di business dei principali operatori postali - 2005 % di fatturato per segmento 3,1% 9,4% 7,8% 22,7% 14,9% 8,1% Altri ricavi 13,7% Servizi Finanziari 16,2% Logistica 41,6% 19,1% 52,8% 5,4% 36,8% 75,7% Corriere Espresso e Pacchi 58,2% 49,9% 39,4% 25,2% Royal Mail La Poste Poste Italiane* TNT Corrispondenza DPWN *) Dato gestionale ottenuto consolidando PosteVita e BancoPosta Fondi con il metodo equity (impatto solo su proventi finanziari e non linea per linea di Conto Economico); introduzione principi IAS dal 2005 Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza Fonte: Bilanci 2005 operatori 63 I principali modelli di diversificazione DPWN e TNT rappresentano un modello di diversificazione geografica globale CAGR Ricavi totali per diversificazione geografica 2005-1998 48.279 17,1% 50% 6,6% 16.031 10.105 4,5% 37% 2,3% 63% 6,0% 7.409 43% 84,5% 98% 50% 57% 2% 1998 2005 1998 Ricavi Esteri 2005 Ricavi Nazionali Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 64 I principali modelli di diversificazione Ricavi totali per diversificazione di business PI e La Poste rappresentano, un modello con alcuni punti di contatto LA POSTE 19.329 15.978 98 3.730 3,9% 32 4.367 3,2% 3.689 10,4% 6.087 2.247 157 2.630 9.429* 284 3.926 510 387 9.903 2000 Servizi Postali 11.242 2,6% 2005 Corriere Espresso e Pacchi 3.927 4.709 2000 2005 Servizi Finanziari 5,8% 8,3% 5,7% 3,7% Altri ricavi Fonte: Bilanci operatori Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 65 Risorse e redditività Risorse e competenze Opportunità di inserimento in nuovi settori Corporate Strategy Redditività dell’Azienda Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 66 Un mancato trasferimento di competenze Benetton Acquisizione di controllo Acquisizione Nordica Asolo Mondosolaris Kastle Prince Acquisizione 50% RollerBlade Benetton Sport System Un fallimento ne segui una rifocalizzazione!! Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 67 Quanto diversificare? Rendite marginali Fattori specifici Fattori non specifici Distanza della div Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 68 Modalita: Fusione Vantaggi Velocità di ingresso nel settore Elimina il potenziale concorrente nell’ASA Si evita la crescita di comp nell’ASA Svantaggi Sono costose Come gestire l’integrazione? Assorbimento Preservazione Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 69 Come integrare? Necessità di interd. Strat Bassa Necessità di autonomia org Alta Preservazione Simbiosi Alta Bassa Holding Assorbimento Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 70 Sviluppo Interno Vantaggi Velocizza le decisioni Stadi iniziali del CVP Migliore riferimento delle immaterialità Migliore visione di insieme delle risorse corporate Svantaggi Risorse Diseconomie Lentezza Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 71 Alleanze Vantaggi Costi Velocità Flessibilità Svantaggi Diffidenza e opportunismo Fronteggiamento delle crisi Il controllo dell’alleanza Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza Cannibalismo 72 Come organizzare la crescita? La crescita per via interna Gerarchia La crescita per via esterna Il mercato Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 73 La scelta del mercato I Benefici “La mano invisibile” e la massimizzazione della ricchezza delle nazioni Migliore elaborazione delle informazioni Assenza di infrastrutture Incentivi alle capacità Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 74 I costi di transazione Opportunismo Specificità delle risorse (piccoli numeri) Localizzazione Risorse fisiche Capitale umano Incertezza Alta frequenza delle transazioni Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 75 I costi della transazione Inseparabilità delle risorse Il mercato delle informazioni Conoscenze tacite non trasferibili Il potere di mercato Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 76 La scelta della gerarchia I Benefici Unicità di comando e di indirizzo Scelte di lungo periodo Assunzione di responsabilità nella filiera Dimensione Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 77 I costi della gerarchia La Burocrazia I costi di condizionamento I Costi di Agenzia (Moral Hazard) Asimmetria interessi Informazioni private Incertezza Selezione avversa Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 78 Costi benefici mercato/gerarchia Costi Benefici Mercato Gerarchia Efficienza informativa Forti incentivi Autorità Coordinamento Costi di transazione Inseparabilità Mercato informazioni Conoscenze tacite Potere di mercato Burocrazia Costi di Agenzia Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 79 Un continuum Gerarchia MKT Alleanze Contrattazioni di mercato Contratti long term Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza Joint Venture Integrazione 80 Il processo decisionale Disaggregazione della CV Origine del Vantaggio Competitivo Il Fallimento del mercato Il Coordinamento Incentivi Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 81 Il flow chart decisonale Vantaggio Competitivo No Fallimento del mercato No Coordinamento No Si Si Si Incentivi No Gerarchia Si Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza Mercato 82 Modelli di corporate governance La letteratura in materia di Corporate Governance ritiene che gli attuali sistemi economici delle nazioni più sviluppate siano riconducibili a due modelli fondamentali: modello anglo-americano (outsider system) modello renano e latino (insider system) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 83 Modelli di corporate governance (segue) Sistema aziendale Sistemi basati sul mercato Sistemi basati sulle relazioni Outsider systems Insider systems Tipo angloamericano Tipo latino Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza Tipo renano 84 Outsider system Sistemi basati sul mercato, tipici delle culture anglosassoni, quali Stati Uniti, Gran Bretagna e Irlanda, che hanno in comune il fatto di essere regolati da un sistema legislativo basato sulla common law. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 85 Outsider system (segue) Caratteristiche: mercati finanziari efficienti titoli quotati/prezzo come segnale di performance possibilità di takeover frammentazione del capitale concentrazione del potere nel management contendibilità del management Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 86 Outsider system (segue) Questa tipologia di sistema ha come riferimento aziendale le public companies, cioè imprese caratterizzate da: un elevatissimo numero di azionisti; nessun socio detentore di una quota elevata di azioni tale da garantirgli il controllo delle società; esercizio del controllo da parte del management, da cui deriva la separazione tra proprietà e controllo; la contendibilità del controllo (concreta possibilità di perdita del controllo da parte di chi lo esercita, anche senza il suo consenso); la riallocazione del controllo societario affidata al mercato. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 87 Outsider system...(segue) Implicazioni della separazione tra proprietà e controllo: i managers più capaci, ma privi di capitale di rischio, hanno la possibilità di gestire un’impresa con efficienza, allontanando a volte gli eredi, spesso meno capaci dei fondatori maggiore discrezionalità del management, che è possibile ridurre attraverso il ricorso all’indebitamento Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza informazione parziale e incompleta a disposizione dei finanziatori (asimmetrie informative) costi di agenzia short termism, derivante da un’esasperata concentrazione sulla performance a breve, che ostacola progetti di ampio respiro 88 Insider system Sistemi basati sulle relazioni, piuttosto che sull’efficienza del mercato, in cui si persegue la massimizzazione del valore dell’impresa. Il ruolo di chi governa l’impresa è quello di bilanciare i contributi e gli interessi dei vari gruppi di individui che hanno interesse per l’azienda. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 89 Insider system (segue) 2 tipologie di sistemi: di tipo renano (germanico) di tipo latino Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 90 Sistema di tipo renano Sistema tipico di Paesi quali Germania, Austria e Paesi Scandinavi, con le seguenti caratteristiche: presenza di pochi grandi azionisti che hanno una forte influenza sulla gestione aziendale sistema legislativo basato sulla civil law il ruolo del mercato azionario è meno rilevante rispetto ai sistemi angloamericani le banche e i lavoratori sono attori cruciali nel sistema impresaCorso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 91 Caso tedesco Le società per azioni tedesche si caratterizzano per: la netta separazione tra le funzioni gestionali svolte dal Vorstand (Consiglio di Amministrazione) e quelle di controllo affidate all’Aufsichtsrat (Consiglio di Sorveglianza); l’assemblea, quale organo degli azionisti, nomina i membri dell’organo di controllo, i quali nominano, controllano e consigliano il Vorstand; la legislazione tedesca presuppone il principio collegiale nei processi decisionali dell’organo amministrativo; Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 92 Caso tedesco (segue) l’amministratore delegato è, quindi, primus inter pares, non può dare ordini agli altri membri del Consiglio di Amministrazione, come avviene per il CEO americano; i rappresentanti dei lavoratori hanno il diritto di rappresentanza nell’organo di controllo (co-determinazione). anche se i finanziatori non hanno diritto ad essere rappresentati nell’organo di controllo, i rappresentanti delle grandi banche hanno un peso notevole. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 93 Sistema di tipo latino Sistema tipico di Paesi quali Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, con le seguenti caratteristiche: grande presenza di imprese familiari presenza di azionisti di riferimento che limitano l’autonomia del management sistema legislativo basato sulla civil law mercati borsistici sottosviluppati il ruolo della banche e dei lavoratori nella gestione aziendale non è così forte come nel Corso di Corporate Strategy 94 sistema renano Prof. Francesco Calza La corporate governance nell’ambito del contesto italiano L’Italia risulta essere un caso anomalo rispetto al modello di corporate governance In Italia,infatti, non sono presenti intermediari finanziari di dimensioni paragonabili a quelle di un sistema “banco centrico”, né esiste un mercato azionario caratterizzato da adeguati livelli di liquidità, ampiezza ed efficienza come quello americano. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 95 La corporate governance nell’ambito del contesto italiano (segue) Caratteristiche del sistema paese italiano: le PMI rappresentano l’ossatura portante del sistema; assenza di vere e proprie public companies; presenza di grandi imprese familiari; quotazione sul mercato azionario limitata; forte presenza storica dello Stato e degli enti locali; la banche e le istituzioni finanziarie non hanno di Corporate Strategy un’importanza Corso rilevante nel sistema. Prof. Francesco Calza 96 La corporate governance nell’ambito del contesto italiano (segue) Caratteristiche del modello di corporate governance di una PMI: squilibrio a vantaggio dell’azionista che normalmente è coinvolto nella gestione aziendale l’informazione e i principi contabili sono molto deboli il finanziamento è in prevalenza sotto forma di credito (banche e fornitori) i creditori hanno scarso potere di disciplina: i fornitori per ragioni commerciali, le banche perché frazionate un costante monitoring da parte delle banche sarebbe necessario per limitare il moral hazard Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 97 La corporate governance nell’ambito del contesto italiano (segue) Caratteristiche del sistema di corporate governance italiano: proprietà familiare gruppi piramidali grande presenza di imprese pubbliche elevato rischio di collusione tra proprietà e management della società mancanza di controlli efficaci sull’operato del management Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 98 La corporate governance nell’ambito del contesto italiano (segue) Caratteristiche della struttura proprietaria: le famiglie e le imprese individuali possiedono oltre la metà delle imprese; esiste una correlazione positiva tra concentrazione proprietaria e dimensioni d’impresa: tanto è più grande un’impresa tanto maggiore è la quota azionaria detenuta dal soggetto controllante; la partecipazione delle persone fisiche alla proprietà avviene in genere in forma non anonima; modesta presenza negli assetti proprietari di istituzioni finanziarie. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 99 La corporate governance nell’ambito del contesto italiano (segue) Nel nostro Paese la Borsa ha tuttora un peso molto modesto. Anche nelle grandi imprese quotate sono ben identificabili nuclei di controllo di carattere familiare. La gran parte delle imprese private di non piccola dimensione è ancora assente dalla Borsa e si caratterizza per un controllo su stretta base familiare: es. Ferrero, Lavazza, Barilla, Marcegaglia. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 100 Chi esercita il potere di governo dell’impresa La concezione ristretta di corporate governance, consente di approfondire l’analisi su chi detiene il potere di governo dell’impresa, Che rapporto esiste, quindi, tra proprietà del capitale apportato nell’impresa e titolarità del potere di governo, ovvero tra soggetto legittimato dalla forma giuridica dell’impresa e potere di governo dell’impresa stessa? Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 101 Teoria dell’agenzia Principale Accordo (segue) Agente L’agente ha il dovere fiduciario di agire nell’interesse del principale. L’obiettivo è quello di sviluppare l’accordo tra i due soggetti in modo tale da rendere massima l’utilità del principale. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 102 Costi di agenzia Si tratta di costi (sopportati dai principali) relativi alla messa a punto e all’applicazione di sistemi di controllo, monitoraggio e incentivo sull’operato del management, nel tentativo di ridurne il comportamento opportunistico ed allineare gli interessi di questi a quelli degli azionisti. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 103 Costi di agenzia (segue) L’evidenza empirica dimostra che i costi di agenzia: crescono significativamente in presenza di managers non azionisti; sono inversamente proporzionali all’entità del pacchetto azionario detenuto dal management; aumentano al crescere di azionisti non managers; diminuiscono al crescere dell’azione di monitoraggio svolta dalle banche. Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 104 Le cause del fallimento della Corporate Governance Mass. Profitti vs Mass. Crescita Diversificazione del rischio CAPM Avversione al rischio dei managers Trinceramento del management Opportunismo Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 105 Il contesto e l’Agenzia Antitrust Cash flows e ciclo di vita Le attese degli azionisti Retribuzioni dirigenziali L a distanza degli azionisti Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 106 Il triangolo della corporate strategy Il Vantaggio aziendale Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 107 La gestione Il Controllo Merceto e gerarchia Potere e Agenzia La coesione dei diversi business Portafoglio Risorse e competenze Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 108 Il contesto organizzativo Dipende dall’Alta Direzione Indirettamente influenza le decisioni dei manager sottoposti Comprende gli elementi della struttura org. Dei processi che influiscono sul modo in ci le decisioni vengono prese Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 109 Gli elementi del contesto Struttura Organizzativa Sist. Pian. e controllo Organgramma Funzioni a livello centrale Gruppi ad hoc Meccanismi per i conflitti Pianificazione strategica Budgeting Sist. Inf. Az Allocazione delle ris Prezzi di trasferimento Gestione R.U. Cultura e stile Selez e for, personale Incentivaz rendimento Variabili per il controllo Ruolo dell’alta direzione Cultura Azioni simboliche Stle gestionale Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 110 La progettazione del contesto L’allineamento interno Es. impostazione in base alla veriabile divisionale Orientamento allo sviluppo corporate La progettazione contingente Assenza di impostazione di fondo Adeguamento al mercato ed alle situazioni contingenti Impossibilità di proporre un modello esaustivo! Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 111 La struttura organizzativa Le regole del gioco: Allocazione del potere decisionale La struttura dell’informazione I meccanismi di controllo La struttura organizzativa Organigrammi Allineare autorità e responsabilità Sub ottimalità organizzativa Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 112 Sistemi e processi Il controllo Trade off centralizzare – decentralizzare I costi di agenzia Il controllo dei risultati Il controllo del comportamento Il controllo da clan Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 113 Sistemi e processi (2) La coesione I vantaggi da condivisione e coesion Trasferimento delle capacità e delle risorse Coordinamento delle attività Compartecipazione Intervento dall’alto I costi della coesione Compromesso Inflessibilità Incentivazione Complessità Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 114 Struttura e visione Paradigma struttura performance Diversificazione correlata e non Accentramento/decentramento organizz Competizione interna Disponibiltà delle risorse Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 115 I compiti dell’alta direzione (1) Elabora una visione Trasversale ai business Unificante Di lungo periodo Non avulsa dal contesto dell’impresa Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 116 Custodisce le risorse Individuazione Ottica di portafoglio Budgeting e trade off Svolge le funzioni generali Redazione dei report Rapporto con gli azionisti critici Relazioni pubbliche, comunicazione esterna Tesoreria e servizi informatici Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 117 Progetta il contesto organizzativo La struttura e i suoi adeguamenti Il controllo e regolazione Il controllo basato sui risultati (logica oggettiva) Il controllo basato sul comportamento Parametri di bilancio Variabili uniche Le relazioni tra manager Conoscenza del business La combinazione dei due Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 118 La coesione Trasferimento di risorse e capacità Chi trasferisce? Dove si sviluppano le risorse? Il coordinamento delle attività Quali attività coordinare? Ruolo dei centri di costo Trade off gerarchia coordinamento Convincere, favorire, agevolare, sostenere Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 119 Centralizzare Decentralizzare Ruolo del livello corporate nello sviluppo Il trasferimento di risorse Gioielli della corona Manuale delle procedure Rete informale Best practices Incentivare Imporre Ruolo del livello corporate nel trasferimento Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 120 Il coordinamento delle attività Caratteristiche 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Processo formalizzato Condivisione di singole attività Centralizzazione decisionale Indicazione del comportamento Assegnazione responsabilità Attività di persuasione consulenza Coordinamento informazioni Consenso delle unità operative Flusso bilanciato informazioni 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Sistemi Struttura organizzativa Gerarchia Manuale Schema delle autonomie dec Unità ad hoc Consigli Integratore Rete di rapporti inter pers. Affidato agli interessi personali Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 121 Il coordinamento delle strategie tra SBU I posizionamenti Matrice e mappa dei posizionamenti La competizione multipla Lo stesso concorrente in più Business Tolleranza reciproca Allocazione delle risorse Coordinare la competizione in più mercati Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 122 Lavori di gruppo Non ha senso un gruppo di uno: è deprimente Non è diverso dall’esame Max 15 pagine riassunte in 4 Lucidi o ppt Descriva un problema: internaz. Fusione, acquisizione, ridimensionamento, privatizza. Indice: Presentazione del gruppo (Governance e storia) Presentazione del problema strategico Soluzione (anche solo da fonti di cronaca) Analisi (cosa è successo secondo voi?) Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 123 Parti non fatte del testo 1.1, Appendice B al cap. 4, Appendice D al cap 6, Corso di Corporate Strategy Prof. Francesco Calza 124