2011 Italian Ga Rassegna stampa 2011 Italian Gaming Revolution
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2011 Italian Ga Rassegna stampa 2011 Italian Gaming Revolution
Rassegna stampa 2011 Italian Gaming Revolution 15 – 16 dicembre 2011 a cura di Gioco online: Rodano (Aams), Italia e' stata apripista (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 dic - L'Italia ha fatto da "apripista nella definizione degli standard per il gioco online, e siamo molto coinvolti nella discussione a livello comunitario, fungendo piu' da esempio invece di essere vittime di un armonizzazione che forse non ci sara'". Lo ha detto Francesco Rodano, responsabile Aams per gioco a distanza, nel corso del suo intervento al convegno "2011 Italian Gaming Revolution". Dal Libro verde sul gioco online all'armonizzazione del mercato, il passo non sara' comunque breve. "Al momento c'e' una discussione costruttiva comune - si legge su Agipronews - ma non si puo' parlare di armonizzazione. Noi pensiamo che lo Stato debba avere un ruolo forte per creare un'industria con regole certe e che garantisca un livello di protezione dei consumatori molto alto". Uno dei primi passi riguarda l'individuazione di standard comuni. "I possibili standard minimi comuni potranno riguardare la pubblicita', le procedure per identificare i consumatori, l'antiriciclaggio". Il gioco online, ha sottolineato poi Rodano, non rende allo Stato. "Nel 2010 solo 1,7% per il gettito veniva dal gioco online - ha concluso Rodano. Il livello della tassazione deve essere tenuto il piu' basso possibile per consentire al prodotto di essere competitivo sul mercato rispetto alle offerte degli operatori esteri". Red In collaborazione con Agipronews Gioco online: Ue,entro giugno primi passi su standard comuni (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 dic - "La Commissione europea entro giugno dovrebbe mettere a punto un action plan per attuare le indicazioni contenute nel Libro Verde. Nei prossimi due anni verranno definiti i primi standard comunitari". E' quanto dichiara Stefano Mallia, membro del Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC), a margine del convegno "2011 Italian Gaming Revolution" in relazione allo sviluppo del gioco on line. "Il testo, dopo l'approvazione della risoluzione in Parlamento Europeo, verra' esaminato considerando i circa 250 contributi inviati da autorita' nazionali e operatori. Credo che le prime indicazioni operative della Commissione arriveranno entro il 2013, su misure comuni per pubblicita' e marketing, tutela dei consumatori e collaborazione formale tra gli enti regolatori nazionali". Red In collaborazione con Agipronews GIOCHI: RODANO (AAMS), ITALIA APRIPISTA IN DEFINIZIONE STANDARD ONLINE LIBRO VERDE E' STATA LA PRIMA VERA SVOLTA A LIVELLO UE Roma, 15 dic. (Adnkronos) - L'Italia ha fatto da "apripista nella definizione degli standard per il gioco online, e siamo molto coinvolti nella discussione a livello comunitario, fungendo piu' da esempio invece di essere vittime di un armonizzazione che forse non ci sara'". E' quanto ha affermato, come riporta Agipronews, Francesco Rodano, responsabile Aams per gioco a distanza, nel corso del suo intervento al convegno '2011 Italian Gaming Revolution', in corso presso l'Auditorium di via Veneto, a Roma. Dal Libro verde sul gioco online all'armonizzazione del mercato, dunque, il passo non sara' cosi' breve. "Ricordo che le prime riunioni a livello europeo, per la regolamentazione del gioco online furono un disastro, ognuno restava sulle sue posizioni -ha sottolineato Rodano- ci sono volute sei legislazioni per arrivare effettivamente a un primo documento, fino a Barnier e al Libro verde, che e' stata la prima vera svolta a livello comunitario''. ''Al momento -ha aggiunto- c'e' davvero una discussione costruttiva comune, ma di certo non si puo' parlare di armonizzazione. Lo ha detto lo stesso Barnier. Ciascun mercato si e' orientato per regolamentare l'online, che esiste ed e' ampio. Noi pensiamo che lo Stato debba avere un ruolo forte per creare un'industria con regole certe e che garantisca un livello di protezione dei consumatori molto alto". (segue) (Sin/Col/Adnkronos) 15-DIC-11 14:41 NNN GIOCHI: RODANO (AAMS), ITALIA APRIPISTA IN DEFINIZIONE STANDARD ONLINE (2) (Adnkronos) - Per quanto riguarda la regolamentazione, ''ci sono tematiche di lotta al riciclaggio, identificazione e protezione dei giocatori, gestione bonus, regole nel settore delle scommesse e cosi' via -ha proseguito Rodano- e con gli altri Stati ci confrontiamo periodicamente su questi aspetti, e continua contaminazione ci consente di proseguire correttamente sul nostro lavoro''. ''Il Libro verde, dunque -ha rimarcato il responsabile Aams per gioco a distanza- arriva dieci anni dopo il gioco online, ma di sicuro ci consegna un quadro completo dell'intero settore, ed e' una base fantastica per passare ora alla fase due: cioe' una volta creato il dialogo tra Stati si potra' passare alla definizione di standard minimi, per creare situazioni piu' uniformi per operatori che vogliono andare all'estero. Solo creando queste condizioni avremo modo di recuperare quella massa di giocatori che al momento sfugge al controllo". Il gioco online, sottolinea Agipronews, non rende allo Stato. "Nel 2010 solo 1,7% per il gettito veniva dal gioco online -ha concluso Rodano- Il livello della tassazione sul gioco online deve essere tenuto il piu' basso possibile per consentire al prodotto di essere competitivo sul mercato rispetto alle offerte degli operatori esteri". (Sin/Col/Adnkronos) 15-DIC-11 14:59 NNN GIOCHI: TRUCCO (CASINO' ITALIA), SERVE ASSOCIAZIONE CATEGORIA OPERATORI ONLINE DAL PROSSIMO ANNO, BELEN SARA' IL VOLTO DI CASINO' ITALIA Roma, 15 dic. (Adnkronos) - "Per i nuovi operatori dell'online e' necessario istituire un'associazione degli operatori, che dovrebbe rappresentare gli interessi non del gioco in se', ma degli operatori stessi, soprattutto quelli piu' piccoli". E' la proposta - riporta Agipronews - di Marco Trucco, Ceo di Casino' Italia, nel corso del convegno '2011 Italian Gaming Revolution', organizzato a Roma da Business International. "Come la nostra -ha spiegato Trucco- sono tante le realta' entrate da poco nel mercato Le associazioni del gioco fisico, e per le slot e vlt, non ci rappresentano, e serve un'associazione forte che difenda in nostri interessi, vada a rispondere e spiegare che il gioco non e' questa 'bestia' che vogliono dipingere. Sarebbe opportuno investire in questo piuttosto che in promozioni e novita'". Trucco ha approfittato del convegno anche per annunciare che, dal prossimo anno, Belen Rodriguez sara' il volto di Casino' Italia. (Sin/Col/Adnkronos) 15-DIC-11 14:30 NNN GIOCHI: TIRABASSI, SMARTPHONE E TABLET NUOVE FRONTIERE GIOCO ONLINE GIOCATORE 'PIU' SOLLECITATO' DA VARIE POSSIBILITA' IN RETE Roma, 15 dic. (Adnkronos) - Con lo sviluppo di smartphone e tablet si sta definendo un nuovo tipo di giocatore, con "un'accessibilita' piu' facile e frequente al gioco online". Lo ha spiegato, come riporta Agipronews, Christian Tirabassi, senior advisor di Ficom Leisure Advisory e Investment, intervenendo al convegno '2011 Italian Gaming Revolution', organizzato a Roma da Business International. "Mentre l'esperienza fisica e' estremamente limitata, visto che in Italia ci sono solo quattro casino' -ha spiegato Tirabassi- ora esiste un giocatore sollecitato dalle varie possibilita' di gioco online''. ''Questo giocatore non si e' ancora assestato -ha concluso- e si muovera' in base all'evoluzione del mercato. Dunque esiste ancora una grande opportunita' per il mercato italiano, per caratterizzarsi e aiutare il giocatore a posizionarsi". (Sin/Col/Adnkronos) 15-DIC-11 14:26 NNN GIOCHI:ONLINE;AAMS,ITALIA APRIPISTA,LIBRO VERDE SVOLTA IN UE RODANO, STANDARD COMUNI PER PUBBLICITA' E ANTIRICICLAGGIO (ANSA) - ROMA, 15 DIC - L'Italia ha fatto da "apripista nella definizione degli standard per il gioco online, e siamo molto coinvolti nella discussione a livello comunitario, fungendo pi— da esempio, invece di essere vittime di un armonizzazione che forse non ci sar…". Lo ha detto Francesco Rodano, responsabile Aams per gioco a distanza, al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", in corso a Roma, come riporta l'agenzia specializzata Agipronews. Dal Libro verde sul gioco online all'armonizzazione del mercato, dunque, il passo non sar… cos breve. "Ricordo che le prime riunioni a livello europeo, per la regolamentazione del gioco online furono un disastro, ognuno restava sulle sue posizioni - ha detto Rodano - Ci sono volute sei legislazioni per arrivare effettivamente a un primo documento, fino a Barnier e al Libro verde, che Š stata la prima vera svolta a livello comunitario. Al momento c'Š davvero una discussione costruttiva comune, ma di certo non si pu• parlare di armonizzazione''. ''Ciascun mercato si Š orientato per regolamentare l'online, che esiste ed Š ampio. Noi pensiamo che lo Stato debba avere un ruolo forte per creare un'industria con regole certe e che garantisca un livello di protezione dei consumatori molto alto. Per quanto riguarda la regolamentazione ci sono tematiche di lotta al riciclaggio, identificazione e protezione dei giocatori, gestione bonus, regole nel settore delle scommesse e cos via - ha aggiunto Rodano -. E con gli altri Stati ci confrontiamo periodicamente su questi aspetti, e continua contaminazione ci consente di proseguire correttamente sul nostro lavoro". Il gioco online non rende allo Stato. "Nel 2010 solo 1,7% per il gettito veniva dal gioco online - ha concluso Rodano - Il livello della tassazione sul gioco online deve essere tenuto il pi— basso possibile per consentire al prodotto di essere competitivo sul mercato rispetto alle offerte degli operatori esteri". ''Uno dei primi passi, per seguire le linee guida del Libro verde, riguarda l'individuazione di standard comuni. "I possibili standard minimi comuni - ha spiegato Rodano - potranno riguardare la pubblicit…, come si pu• e non pu• fare, le procedure per identificare i consumatori, l'antiriciclaggio, tema che assilla tutti gli operatori e questione che comporta una serie di complicazioni nella gestione dei flussi di gioco. In questi ambiti standard comuni metterebbero tutti sullo stesso piano ed Š in questa direzione che dobbiamo lavorare". (ANSA). RED-VN 15-DIC-11 12:35 NNNN 2011 Italian Gaming Revolution, Merola (Scommesse Italia): "Per poker live servono certezze e trasparenza" Roma, 16 dicembre 2011 Il poker live "va integrato ad altre tipologie di gioco, come il bingo e le videolotteries": è l’opinione di Giuseppe Cutillo (Mag), intervenuto al convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato a Roma da Business International. Una sala dedicata unitamente al poker live "dovrebbe contenere almeno 8-10 tavoli, il che comporterebbe un investimento iniziale difficilmente sostenibile". Inoltre, i costi delle sale lieviterebbero "a causa del personale (almeno un dealer per ogni tavolo)". C’è bisogno quindi di "certezze per l’investimento da parte dei concessionari e di trasparenza all’interno delle sale", aggiunge, sullo stesso tema, l’Amministratore delegato di Scommesse Italia, Angelo Merola. Considerata l’importanza dell’investimento "per creare delle sale esclusivamente per il poker live, con 6-8 tavoli in modalità a torneo", il rischio è che "si vada incontro alle problematiche del bingo" e che "le 1000 licenze ipotizzate dal bando non vengano distribuite". Se il regolmento sul poker live "dovesse svilupparsi diversamente da come ci aspettiamo, il business perderebbe di interesse" per gli operatori, sottolinea Domenico Tresa di Italian Rounders. "Abbiamo cercato di dare alcuni suggerimenti che derivano dalle nostre esperienze e speriamo che le nostre indicazioni siano d’aiuto a chi deve occuparsi della regolamentazione". 2011 Italian Gaming Revolution, Porsia (HBG Gaming): "Bingo vive situazione drammatica, tassazione deve diminuire" Roma, 16 dicembre 2011 La tassazione del bingo "deve scendere ulteriormente", in modo da ottenere "un aumento dei flussi di gioco" e conseguentemente "un aumento dell’occupazione": è l’opinione di Antonio Porsia (presidente di HBG Gaming), intervenuto al convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato a Roma da Business International. Purtroppo la situazione attuale "è drammatica: noi operatori ci eravamo illusi a causa delle agevolazioni ottenute nel 2009 con la riduzione delle tasse da parte dell’Amministrazione", spiega Porsia. Conseguentemente, erano aumentati in maniera esponenziale anche "i flussi occupazionali, con nuove assunzioni e nuove professionalità". A causa della mancata stabilizzazione delle misure in vigore, però, il "sistema rischia di colare a picco, con una grave crisi occupazionale". A partire dal 2009, si era registrata un’impennata del 30% di nuovi assunti nel settore; a partire dal 1° gennaio 2012, invece, questi stessi posti di lavoro sono in bilico. Inoltre, la sopravvivenza delle sale bingo è a rischio non solo a causa dalla concorrenza delle videolotteries. "Non è detto che, se il payout sarà più basso, i giocatori del bingo migreranno verso le vlt. La concorrenza invece potrebbe arrivare dall’online", conclude Porsia. "Siamo consapevoli che il mercato cambi, ma abbiamo bisogno di una sicurezza normativa e di una stabilizzazione della tassazione: se arriva la concorrenza del poker live con una tassazione al 3%, allora per il bingo si tratterà di un omicidio annunciato". 2011 Italian Gaming Revolution, Pucci (Astro): "Slot ancora prime per raccolta, ma tendenza in calo" Roma, 16 dicembre 2011 Anche se il "settore degli apparecchi di intrattenimento è il primo in Italia per quanto riguarda la raccolta", i dati relativi al 2011 sono in calo: lo ha spiegato Massimiliano Pucci (As.tro), nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato a Roma da Business International. "Gli incassi perdono 200 milioni al mese da maggio in poi e non ripeteremo la crescita degli anni passati: l’antico adagio che nei momenti di crisi si giochi di più non vale per il mondo delle slot", spiega Pucci. Il calo della raccolta è dovuto alla mancanza di liquidità "a causa della crisi economica che ha investito tutti i pubblici esercizi". Anche se "concludiamo un anno in cui gli incassi sono in calo", un importante obiettivo raggiunto è stato "il riconoscimento degli operatori con l’istituzione di un albo", che rappresenta "la novità più importante", anche se la sua stesura è un procedimento "molto lungo perchè il numero dei dipendenti del settore è molto elevato". 2011 Italian Gaming Revolution, Pucci (Astro): "Incentivi per macchine più aggiornate, conferenza StatoRegioni per installazioni" Roma, 16 dicembre 2011 Ben venga lo "sconto" sulla tassazione di cui hanno usufruito le slot, "sulla base del fatto che nei prossimi anni è previsto un ammodernamento dei macchinari: sono a favore di un restyling delle macchine sul territorio per continuare a rendere attraente il nostro prodotto, ma attualmente non so quanto le aziende possano investire". Lo ha detto Massimiliano Pucci (As.tro) nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato a Roma da Business International. "Spero che l’Amministrazione venga incontro al settore con alcuni incentivi, ad esempio per la rottamazione delle macchine, in modo da favorire un ammodernamento e un investimento da parte delle aziende". Quello che è certo è che "il primo aspetto da garantire è quello della sicurezza". Secondo Pucci, inoltre, è necessario arrivare a "una conferenza StatoRegioni per eliminare i contenziosi con i comuni in merito alle installazioni delle slot". L’esigenza nasce dal fatto che la normativa attuale è diversa da caso a caso: "in alcuni Comuni non è possibile installare slot, oppure siamo obbligati a spegnerle entro le 16. In altri casi non si possono installare macchine a distanza di pochi metri". Una confusione normativa che rischia di essere un ostacolo per chi si impegna a proporre gioco legale. 2011 Italian Gaming Revolution - Usa, poker online: un affare da 1,3 miliardi di dollari Roma, 15 dicembre 2011 Il Poker online made in Usa, nonostante il divieto di gioco su internet, è un affare 1,3 miliardi di dollari l’anno. Il dato, relativo al 2010, è contenuto nello studio realizzato dalla società di consulenza Christiansen Capital Advisor sull’impatto della legalizzazione del gioco online negli Stati Uniti. Il rapporto è stato presentato dall’amministratore delegato Eugene Christiansen nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution" a Roma. La legalizzazione del poker online, ritenuta ormai imminente - il Nevada dovrebbe legalizzare a gennaio le giocate online, anche se entro i confini statali - non avrà effetto sul settore delle lotterie perchè si tratta di due tipologie di gioco differenti che attraggono un target diverso di consumatori: il profilo dei giocatori di poker online statunitensi (il 95% sono uomini, con una media di 28 anni) è completamente differente dagli acquirenti dei biglietti della lotteria (la maggioranza dei quali sono over 35, equamente divisi tra uomini e donne). Secondo i dati presentati, la recessione delle vendite dei tagliandi delle lotterie è partita dal 2007, poco dopo l’introduzione dell’Unlawful Internet Enforcement Act (UIGEA) - entrato in vigore nel 2006 - che vieta il gioco d’azzardo online: se la lotteria avesse sostituito il poker nelle preferenze dei giocatori, si sarebbe invece verificata un’impennata per il settore delle lotterie, attualmente in calo. 2011 Italian Gaming Revolution: il futuro del gioco è la dimensione "social" Roma, 15 dicembre 2011 La rivoluzione genetica del gaming. Questo il tema centrale del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", in corso all’Auditorium di via Veneto a Roma. "Una volta definite le regole adesso si tratta di dare la parola all’offerta, alle proprie nicchie e segmenti, alla frammentazione del mercato, e superare le barriere classiche che ereditiamo da questi anni di dibattito sulla regolamentazione", ha spiegato Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategie aziendali, nell’introduzione al convegno. "Adesso è necessaria una differenziazione, abbattere le barriere, altrimenti il rischio è quello di restare chiusi in quella regolamentazione così ben definita - ha proseguito Carnevale Maffè - Oggi il digitale vuol dire sociale, non semplicemente tecnologia. Il discorso riguarda l’offerta, e la reputazione che il mondo concede all’offerta, prevalentemente sui social network. Dunque tracciate le regole del gioco, impariamo a far diventare questa offerta sociale. Il gioco quando è appoggiato nel contesto sociale e politico, assume i connotati dell’ambiente, come il poker, quando è associato al contesto live, assume i connotati di chi sta giocando e lo sta commentando. Il gioco rimane, dunque, un gesto umano e culturale, ed è giusto che la tecnologia si scateni per studiarne nuove forme di ibridazione". 2011 Italian Gaming Revolution - Gioco online, Usa: futuro "confuso", mai un mercato unico Roma, 25 dicembre 2011 Europa e Stati Uniti hanno un atteggiamento diverso "nei confronti del gioco d’azzardo online". Lo ha spiegato Eugene Christiansen, Ceo della Christiansen Capital Advisor, intervenendo al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", in corso presso l’Auditorium di via Veneto a Roma. "Negli Usa, se si escludono le scommesse ippiche, le scommesse online sono considerate ancora attività illegale. - ha spiegato Christiansen - Si tratta di un atteggiamento che trae origine nel 19/o secolo, ed è parte del proibizionismo degli anni ’20. Ma niente è cambiato negli Usa, ecco perché non ci sarà mai un mercato unico del gioco: prima di tutto perché gli Usa non sono un unico Paese, e ciascuno Stato ha le sue singole leggi sul gioco. Come in Europa anche negli Usa c’è stata una riluttanza da parte di lotterie e monopoli, ma la differenza è che negli Usa non sarà mai autorizzato un mercato comune online, perchè governi faranno di sicuro resistenza". Dunque, secondo Christiansen "il futuro del gioco d’azzardo online negli Usa è poco chiaro e confuso. Dalla Federal Interstate Horse Racing Act del 1978, e dalle leggi degli ultimi anni con cui 22 stati hanno consentito scommesse online a quota fissa, solo sui cavalli. C’è ancora un forte pregiudizio che esiste all’interno del Ministero di Giustizia americano, e non cambierà. Si tratta di un atteggiamento che non ha niente a che vedere con le varie sfumature del gioco d’azzardo". "Uno dei modelli che ha avuto più successo è stato quello dello scambio di scommesse, legalizzate in California e New Jersey, ma sempre solo per i cavalli, non per altri tipi di scommesse come quelle sul calcio ad esempio. Ma non sono state ancore immesse licenze. Dunque tutto procede molto a rilento negli Usa. Per i prossimi anni si sta parlando di legalizzare il poker online, ma non è ancora chiaro se ci sarà una legge unica per il mercato, o ciascuno Stato si muoverà con la sua legislazione. Sarà interessante vedere cosa succederà". 2011 Italian Gaming Revolution - Pittella (Meseuro): "Cooperazione indispensabile per mercato unico degli operatori online" Roma, 15 dicembre 2011 La cooperazione tra enti regolatori è indispensabile per garantire un mercato unico agli operatori dell’online. Lo ha spiegato il vicepresidente del Parlamento Europeo e Presidente della Fondazione Meseuro Gianni Pittella, intervenendo in videoconferenza al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", in corso presso l’Auditorium di via Veneto a Roma. "L’Unione si è posta prima di tutto l’obiettivo di tutelare minori e giocatori, e sul piano della sicurezza del gioco - ha spiegato Pittella - Il Parlamento ha approvato, il mese scorso, una risoluzione che rappresenta un atto di indirizzo per gli Stati per regolamentare gioco online, e di cooperazione per tutelare i consumatori. Un passo importante che darà più certezza agli operatori e più sicurezza ai giocatori". 2011 Italian Gaming Revolution - Mallia (EESC): "Lavorare sulla protezione dei giocatori" Roma, 15 dicembre 2011 "Il settore del gioco online non è un settore economico qualunque, ma di larga portata, che impiega moltissime risorse, ma ha anche un aspetto sociale che suscita molte emozioni, e si è visto nel corso del dibattito sul Libro verde sul gioco online, che ha sollevato molti interventi e pareri dalle varie Nazioni". Così Stefano Mallia, membro dell’European Economic e Social Committee (Comitato che esprime parere dal punto di vista economico e sociale sulla legislazione europea), intervenendo al convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato a Roma da Business International. Nell’ambito del dibattito sul Libro Verde "è molto importante il ruolo dei singoli Stati per lavorare prima di tutto alla protezione dei consumatori - ha spiegato Mallia - Questo perché bisogna considerare il punto di partenza, nei singoli mercati, che non era comune. Quindi è stato necessario stabilire una base da cui partire per stabilire una politica comune. Una questione che si è presentata subito molto chiara, ad esempio, era il fatto che i consumatori non sempre avevano chiaro se si trovavano di fronte a un sito di gioco legale o illegale. Quindi abbiamo proposto che ciascun sito con licenza dovesse avere un’identificazione chiara". "Credo che gli Stati membri si guarderanno gli uni gli altri, e arriveranno a una cooperazione per uniformarsi il più possibile. Parlando di nuove tecnologie e nuovi giochi credo che sia importante portare il mercato nella giusta direzione, che è quella legale, che tutela i consumatori - ha concluso Mallia - Siamo sicuri che gli operatori si confronteranno per creare questo tipo di situazione". 2011 Italian Gaming Revolution - Rodano (AAMS): "Italia apripista nell’online, Libro Verde svolta nell’Ue" Roma, 25 dcembre 2011 L’Italia ha fatto da "apripista nella definizione degli standard per il gioco online, e siamo molto coinvolti nella discussione a livello comunitario, fungendo più da esempio invece di essere vittime di un armonizzazione che forse non ci sarà". E’ il pensiero di Francesco Rodano, responsabile Aams per gioco a distanza, nel corso del suo intervento al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", in corso presso l’Auditorium di via Veneto a Roma. Dal Libro verde sul gioco online all’armonizzazione del mercato, dunque, il passo non sarà così breve. "Ricordo che le prime riunioni a livello europeo, per la regolamentazione del gioco online furono un disastro, ognuno restava sulle sue posizioni - ha detto Rodano - Ci sono volute sei legislazioni per arrivare effettivamente a un primo documento, fino a Barnier e al Libro verde, che è stata la prima vera svolta a livello comunitario. Al momento c’è davvero una discussione costruttiva comune, ma di certo non si può parlare di armonizzazione. Lo ha detto lo stesso Barnier. Ciascun mercato si è orientato per regolamentare l’online, che esiste ed è ampio. Noi pensiamo che lo Stato debba avere un ruolo forte per creare un’industria con regole certe e che garantisca un livello di protezione dei consumatori molto alto". Per quanto riguarda la regolamentazione ci sono tematiche di lotta al riciclaggio, identificazione e protezione dei giocatori, gestione bonus, regole nel settore delle scommesse e così via - ha proseguito Rodano - E con gli altri Stati ci confrontiamo periodicamente su questi aspetti, e continua contaminazione ci consente di proseguire correttamente sul nostro lavoro. Il Libro verde, dunque, arriva dieci anni dopo il gioco online, ma di sicuro ci consegna un quadro completo dell’intero settore, ed è una base fantastica per passare ora alla fase due: cioè una volta creato il dialogo tra Stati si potrà passare alla definizione di standard minimi, per creare situazioni più uniformi per operatori che vogliono andare all’estero. Solo creando queste condizioni avremo modo di recuperare quella massa di giocatori che al momento sfugge al controllo". Il gioco online, infine, non rende allo Stato. "Nel 2010 solo 1,7% per il gettito veniva dal gioco online - ha concluso Rodano - Il livello della tassazione sul gioco online deve essere tenuto il più basso possibile per consentire al prodotto di essere competitivo sul mercato rispetto alle offerte degli operatori esteri". 2011 Italian Gaming Revolution - Rodano (AAMS): "Standard comuni per pubblicità e antiriciclaggio" Roma, 15 dicembre 2011 Uno dei primi passi, per seguire le linee guida del Libro verde, riguarda l’individuazione di standard comuni. "I possibili standard minimi comuni, - ha spiegato Rodano nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International"- potranno riguardare la pubblicità, come si può e non può fare, le procedure per identificare i consumatori, l’antiriciclaggio, tema che assilla tutti gli operatori e questione che comporta una serie di complicazioni nella gestione dei flussi di gioco. In questi ambiti standard comuni metterebbero tutti sullo stesso piano ed è in questa direzione che dobbiamo lavorare". 2011 Italian Gaming Revolution - Rodano (AAMS): "Italia apripista nell’online, Libro Verde svolta nell’Ue" Roma, 15 dicembre 2011 L’Italia ha fatto da "apripista nella definizione degli standard per il gioco online, e siamo molto coinvolti nella discussione a livello comunitario, fungendo più da esempio invece di essere vittime di un armonizzazione che forse non ci sarà". E’ il pensiero di Francesco Rodano, responsabile Aams per gioco online, nel corso del suo intervento al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato da Business International all’Auditorium di via Veneto a Roma. Dal Libro verde sul gioco online all’armonizzazione del mercato, dunque, il passo non sarà così breve. "Ricordo che le prime riunioni a livello europeo, per la regolamentazione del gioco online furono un disastro, ognuno restava sulle sue posizioni - ha detto Rodano - Ci sono volute sei legislazioni per arrivare effettivamente a un primo documento, fino a Barnier e al Libro verde, che è stata la prima vera svolta a livello comunitario. Al momento c’è davvero una discussione costruttiva comune, ma di certo non si può parlare di armonizzazione. Noi pensiamo che lo Stato debba avere un ruolo forte per creare un’industria con regole certe e che garantisca un livello di protezione dei consumatori molto alto. Per quanto riguarda la regolamentazione ci sono tematiche di lotta al riciclaggio, identificazione e protezione dei giocatori, gestione bonus, regole nel settore delle scommesse e così via - ha proseguito Rodano - E con gli altri Stati ci confrontiamo periodicamente su questi aspetti, e continua contaminazione ci consente di proseguire correttamente sul nostro lavoro. Il Libro verde, dunque, arriva dieci anni dopo il gioco online, ma di sicuro ci consegna un quadro completo dell’intero settore, ed è una base fantastica per passare ora alla fase due: cioè una volta creato il dialogo tra Stati si potrà passare alla definizione di standard minimi, per creare situazioni più uniformi per operatori che vogliono andare all’estero. Solo creando queste condizioni avremo modo di recuperare quella massa di giocatori che al momento sfugge al controllo". Il gioco online, infine, non rende allo Stato. "Nel 2010 solo 1,7% per il gettito veniva dal gioco online - ha concluso Rodano - Il livello della tassazione sul gioco online deve essere tenuto il più basso possibile per consentire al prodotto di essere competitivo sul mercato rispetto alle offerte degli operatori esteri". Uno dei primi passi, per seguire le linee guida del Libro verde, riguarda l’individuazione di standard comuni. "I possibili standard minimi comuni, - ha spiegato ancora Rodano - potranno riguardare la pubblicità, come si può e non può fare, le procedure per identificare i consumatori, l’antiriciclaggio, tema che assilla tutti gli operatori e questione che comporta una serie di complicazioni nella gestione dei flussi di gioco. In questi ambiti standard comuni metterebbero tutti sullo stesso piano ed è in questa direzione che dobbiamo lavorare". 2011 Italian Gaming Revolution - Tirabassi: "Smartphone e tablet nuove frontiere del gioco online" Roma, 25 dicembre 2011 Con lo sviluppo di smartphone e tablet si sta definendo un nuovo tipo di giocatore, con "un’accessibilità più facile e frequente al gioco online". Lo ha spiegato Christian Tirabassi, senior advisor di Ficom Leisure Advisory e Investment, intervenendo al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International". "Questo nuovo giocatore è stato sollecitato in maniera chiara e trasparente - ha spiegato Tirabassi - Mentre l’esperienza fisica, è estremamente limitata, visto che in Italia ci sono solo quattro casinò, ora esiste un giocatore sollecitato dalle varie possibilità di gioco online. Questo giocatore non si è ancora assestato, e si muoverà in base all’evoluzione del mercato. Dunque esiste ancora una grande opportunità per il mercato italiano, per caratterizzarsi e aiutare il giocatore a posizionarsi". 2011 Italian Gaming Revolution - Tirabassi: "Italia esempio per la regolamentazione del gioco online" Roma, 15 dicembre 2011 "L’Italia ha fatto da apripista per il nuovo modello regolamentazione del gioco online. La Francia la sta seguendo, e a breve anche la Spagna dovrebbe orientarsi in questa direzione, per far sì che tutto il ’.com’ possa emergere e svilupparsi". Così Christian Tirabassi, senior advisor di Ficom Leisure Advisory e Investment, nello spiegare lo sviluppo del business online in Europa, intervenendo al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International. "Anche Germania, Danimarca e Estonia stanno guardando a regolamentazione online, per cui si può dire che modello a livello europeo si sta delineando. - ha spiegato Tirabassi - E’ chiaro da parte delle aziende e degli investitori che bisogna seguire modello di licenza di ogni paese, che è uno sforzo importante per ogni operatore ma concede una stabilità normativa per operatore che garantisce certezze all’interno del mercato". Il trend di raccolta sia in Italia che all’estero è positivo - ha concluso Tirabassi - E di certo la stabilità garantisce nuove certezze". 2011 Italian Gaming Revolution - Mallia (EESC): "Commissione Europea: entro giugno 2012 action plan su standard comuni per il gioco online" Roma, 15 dicembre 2011 "La Commissione europea entro giugno dovrebbe mettere a punto un action plan per attuare le indicazioni contenute nel Libro Verde. Nei prossimi due anni verranno definiti i primi standard comunitari". E’ quanto dichiara Stefano Mallia, membro del Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC), a margine del convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato da Business International. "Il testo, dopo l’approvazione della risoluzione in Parlamento Europeo, verrà esaminato considerando i circa 250 contributi inviati da autorità nazionali e operatori. Credo che le prime indicazioni operative della Commissione arriveranno entro il 2013, su misure comuni per pubblicità e marketing, tutela dei consumatori e collaborazione formale tra gli enti regolatori nazionali". 2011 Italian Gaming Revolution - La Torre (Evolution Gaming): "L’innovazione nell’online deriva dal gambling" Roma, 15 dicembre 2011 "La maggiore innovazione nell’online deriva proprio dal gambling, che ha portato le prime vere innovazioni su internet. Lo stesso live gaming nasce proprio nella scia dello sviluppo di internet: tutto è iniziato con le email, poi è arrivata la chat, e ora siamo solo ed esclusivamente in real time". Così Gionata La Torre, Ceo di Evolution Gaming, sul tema del live gaming nell’ambito del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International. "La potenza del live gaming è spiegata dai numeri. "In Europa il casinò tradizionale online cresce del 29%, mentre il live in sè cresce del 150%. Quindi vuol dire che in un mercato del betting online in contrazione, il live betting sale sempre - ha proseguito La Torre - Noi abbiamo cercato la nostra nicchia di mercato, e abbiamo deciso di fare solo live. Abbiamo sempre cercato di innovare su quello che abbiamo già e presto porteremo nuove novità. Ad esempio in Uk, presto, avremo le live slot". 2011 Italian Gaming Revolution, Di Feo (bwin.party):"Necessaria maggiore convergenza tra le regolamentazioni" Roma, 15 dicembre 2011 "In molti Stati, dopo la regolamentazione dell’online, si crea un livello di competizione elevato. Questo perché al momento ci sono pochi Stati regolamentati e una fortissima domanda degli operatori. Dal nostro punto di vista credo che bwin.party sia uno dei pochi a riuscire ad avere una posizione importante in tutti i maggiori mercati regolamentati". Questa l’opinione di Paolo Di Feo, Southern region director di Bwin.party, intervenuto al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International. "Credo che sarebbe un beneficio per tutto il sistema se si riuscisse a trovare maggiore convergenza tra le varie regolamentazioni. I mercati locali nascenti potrebbero avere dimensioni troppo piccole, e al momento entrare in più mercati regolamentati è quasi impossibile se non si hanno fortissime capacità - ha concluso Di Feo - Attualmente l’operatore che entra su un mercato conosce bene il Paese dove sta andando. Ritengo che questa sia l’unica soluzione per posizionarsi correttamente, altrimenti è molto difficile". 2011 Italian Gaming Revolution, Geraci (Ad 888.it): "L’interazione social è la nuova frontiera del gioco" Roma, 15 dicembre 2011 "Quando mi hanno detto vieni a occuparti di giochi, avrebbero fatto meglio a dirmi vieni a gestire una società di informatica, perché le risorse tecnologiche da utilizzare, oggi, per il gioco online, sono davvero notevoli, accanto a quelle economiche". Così Pierfrancesco Geraci, Amministratore Delegato di 888.it, racconta la sua esperienza nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International. "Entrando nel mercato nella seconda metà del 2011 ci troviamo di fronte a una situazione in cui alcuni dei sottosegmenti sono ben definiti e sarebbe ambizioso trovare spazio in questo segmento - ha spiegato Geraci - Essendoci già operatori validi per il poker, abbiamo deciso di partire con il casinò. Un prodotto che ha parametri e regole ben definite e una serie di caratteristiche che possono essere variate nei limiti della legge. In questo contesto è necessario trovare canali di distribuzione innovativi, incrementare l’interazione con i clienti. I social network rappresentano, da questo punto di vista, la frontiera più innovativa. In questo momento i social network possono essere utilizzati in maniera non convenzionale, e qui si torna al discorso della tecnologia - ha peoseguito Geraci - I social network possono colmare lacune nel contatto con i clienti, possono essere utilizzati dall’azienda per parlare con il cliente, e questo conferisce una connotazione di onestà e rende più umano il contatto con il cliente. Ma non solo. C’è un altro aspetto: esiste l’informazione convogliata ai clienti dalle aziende, e quella convogliata da altri clienti che sembrano tali ma in realtà sono pagati dalle aziende. Si tratta di un aspetto su cui fare molta attenzione". 2011 Italian Gaming Revolution, Trucco (Ceo Casinò Italia): "Serve un’associazione di categoria per gli operatori italiani del gioco online" Roma, 15 dicembre 2011 "Per i nuovi operatori dell’online è necessario istituire un’associazione degli operatori, che dovrebbe rappresentare gli interessi non del gioco in sé, ma degli operatori stessi, soprattutto quelli più piccoli". E’ la proposta di Marco Trucco, Ceo di Casinò Italia, nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International. "Come la nostra, sono tante le realtà entrate da poco nel mercato - ha spiegato Trucco - Le associazioni del gioco fisico, e per le slot e vlt, non ci rappresentano, e serve un’associazione forte che difenda in nostri interessi, vada a rispondere e spiegare che il gioco non è questa ’bestia’ che vogliono dipingere. Sarebbe opportuno investire in questo piuttosto che in promozioni e novità". Trucco ha approfittato del convegno anche per annunciare che, dal prossimo anno, Belen Rodriguez sarà il volto di Casinò Italia. 2011 Italian Gaming Revolution, D’Aloia (People’s Poker): "Competizione nel network preserva l’investimento del giocatore" Roma, 15 dicembre 2011 Per contrastare una multinazionale del gioco è necessario diversificare l’offerta. E People’s Poker lavora molto su questa differenziazione". Così Fabrizio D’Aloia, presidente di Microgame, nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International". "Abbiamo creato un concetto di network che è un mix di marketing, tecnologia e servizi, che contiene 160 brand che si presentano, di fatto, come 160 prodotti differenti - ha detto D’Aloia parlando di People’s Poker - Questo permette di preservare l’investimento che fa il giocatore nel conoscere la piattaforma tecnologica perché i dati dimostrano che se un operatore abbandona questo network il cliente immediatamente si riposiziona. Quindi c’è una sana competizione nel network stesso".People’s Poker punta molto l’attenzione sul giocatore "che deve vedere il poker non come un prodotto che gli permette di guadagnare soldi, ma come qualcosa che permette di far emergere la sua personalità e le sue caratteristiche - ha proseguito D’Aloia Così come il poker online serve a far emergere campioni che poi andranno a giocare nei maggiori casinò europei, fino a Las Vegas"."Molti ci davano per spacciati perché dicevano che il cash non sarebbe sopravvissuto - ha concluso D’Aloia - Invece ce l’abbiamo fatta perché le caratteristiche del prodotto sono solo una delle cose che l’utente valuta, tutte le altre componenti sono emozionali, e riusciamo a gestirle quotidianamente grazie al feedback tentacolare che ci arriva. People’s dunque, diventerà un brand per una vasta varietà di prodotti, perché il consumatore ha fiducia in un marchio che gli ha permesso l’accesso a un nuovo mondo". 2011 Italian Gaming Revolution, Geraci (Ad 888.it): "Partenza slot può raddoppiare mercato casinò online" Roma, 15 dicembre 2011 Con la partenza delle slot online il mercato del casinò online made in italy potrebbe raddoppiare. È quanto ritiene Pierfrancesco Geraci, AD di 888.it, a margine del convegno "2011 Italian Gaming Revolution". "Speriamo l’offerta di slot parta al più presto - ha detto Geraci - nel mondo dei casinò online, a livello globale, rappresentano circa la metà del mercato. Partire con le slot significa togliere incassi al mercato illegale, inoltre un raddoppio del volume sui giochi da casinò avrebbe un effetto considerevole anche per la quota destinata all’Erario". 2011 Italian Gaming Revolution, Rusi (Cogetech): "Anagrafe conti gioco ha stroncato anomalie nel gioco online" Roma, 15 dicembre 2011 L’anagrafe di gioco prevista dalla Legge Comunitaria è stato un punto di svolta che ha eliminato la gran parte delle anomalie nell’online. Lo dice ad Agipronews, a margine del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", Enrico Rusi, Web Operations Director di Cogetech. "I comportamenti irregolari sono stati eliminati quasi del tutto. Grazie all’incrocio dei dati con l’Agenzia delle Entrate le anomalie sono quasi del tutto sparite, dalla collusion (una ’combine’ tra due utenti nei tornei di poker, ndr), al money dumping (lo spostamento di grosse somme di denaro in maniera immediata fra diversi conti gioco, ndr). - spiega Rusi L’unico rischio consistente resta quello di ’furto di identità’, ma in quel caso il lavoro da fare è più a monte". 2011 Italian Gaming Revolution, Di Feo (bwin.party): "Partite comuni con altri Paesi per far crescere ancora il poker online" Roma, 15 dicembre 2011 Tornei e partite di poker online tra i giocatori italiani e quelli di altri Paesi, con normativa simile, per offrire montepremi più ricchi e sfide più avvincenti. E’ una delle possibili misure per ampliare ulteriormente il mercato, come dichiara ad Agipronews, a margine del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", Paolo Di Feo, Southern Region Director di bwin.party. "La convergenza delle diverse normative nazionali potrebbe aprire la strada alla liquidità condivisa, per dare ulteriore slancio al poker online. E’ una ipotesi su cui puntiamo molto". Altro tema sottolineato da Di Feo la necessità "considerare come parte della filiera anche i fornitori di servizi di gioco, estendendo i controlli dei Monopoli di Stato. E’ indispensabile per ridurre sempre di più il margine per il gioco non autorizzato. Ci sono soggetti che operano legalmente come fornitori per il mercato italiano, che allo stesso tempo hanno anche un’offerta .com". 2011 Italian Gaming Revolution, D’Aloia (Microgame): "Tornei e cash, si va verso stabilizzazione" Roma, 15 dicembre 2011 L’apertura del cash game ha reso completo il mercato italiano del poker online. "Adesso ognuno può trovare la sua strada: il ritorno dei giocatori verso il gioco a torneo credo sia fisiologico, segue il periodo di lancio del cash in cui tutti hanno voluto provare la novità". Lo dice ad Agipronews Fabrizio D’Aloia, presidente di Microgame, a margine del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato da Business International. Secondo D’Aloia il settore "si avvia ad una sostanziale stabilizzazione. La vera novità per l’online sarà l’arrivo delle slot, a cui guardiamo con estremo interesse. 2011 Italian Gaming Revolution, Postiglione (Ad Neomobile Gaming): "Mobile e tv nel futuro del gioco online" Roma, 15 dicembre 2011 Sono il mobile e la tv il futuro del mercato italiano del gaming. "La specificità del mercato italiano nel gaming è caratterizzata dal fattore culturale: l’Italia è tra i Paesi in cui c’è il più elevato numero di smartphone rispetto alla popolazione", segnala Francesco Postiglione, amministratore delegato di Neomobile Gaming, nel corso del convegno "2022 Italian Gaming Revolution" organizzato da Business International a Roma. "Il mobile resta un media che permette di portare il gioco ovunque, quindi l’utente ha più tempo di giocare perché ha sempre il dispositivo con sè"; la possibilità di raggiungere ovunque e in qualsiasi momento il cliente è il punto di forza del mobile, che "richiede un investimento costante". Altrettanto forte la sinergia tra tv e gaming, soprattutto "in un Paese in cui c’è il digitale. In Italia ancora non è possibile piazzare le proprie scommesse con il telecomando, ma con il digitale sicuramente sarà possibile: l’idea è buona ma anche molto costosa", conclude Postiglione. 2011 Italian Gaming Revolution: Il mobile payment opportunità per il gaming Roma, 15 dicembre 2011 La "penetrazione molto forte degli smartphone e delle app" (un italiano su 2 ne possiede uno), unita al mobile payment, "può essere un’opportunità per il settore del gaming": lo ha spiegato, durante il convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato da Business International a Roma, il vicepresidente del Consorzio Movincom, Enrico Sponza. Nel momento in cui sarà possibile "giocare e ricaricare il proprio conto di gioco online con lo smartphone", alcuni "operatori del gaming potrebbero decidere di diventare potenziali operatori di pagamento". E’ in questa direzione che si muove "Mobile Pay", un consorzio tra operatori mobili - spiega Lorena Franzini, responsabile mobile payment di Wind - che tratta "solo beni digitali (giochi, software, giornali online, film e musica) e che permette di acquistare un servizio digitale da un’unica piattaforma. Stiamo valutando di sviluppare un rapporto di partnership con i concessionari che hanno già una licenza Aams", ha concluso Franzini. 2011 Italian Gaming Revolution, Rusi (Cogetech): "In Italia i 3/4 degli utenti giocano meno di 500 euro al mese" Roma, 15 dicembre 2011 In Italia manca una relazione trasversale tra operatori e affiliati, così come avviene all’estero: gli affiliati puri sono pochissimi e bisogna far capire loro quali sono le esigenze degli operatori italiani": è l’opinione di Enrico Rusi, Web Operations Director di Cogetech, intervenuto al dibattito "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato da Business International a Roma. "Perdere un cliente sul web è estremamente semplice", sottolinea. "In Italia i 3/4 degli utenti giocano meno di 500 euro al mese e la maggior parte del movimento è gestita dal 25% dei giocatori. Secondo le nostre stime un buon 50% dei giocatori arriva dal territorio" e far calare questa percentuale a favore dell’online "sarà difficile". Inoltre "il mercato italiano presenta delle differenze sostanziali rispetto al . com perchè gli operatori sono responsabili delle attività che svolge il partner". Per questo, "insieme all’affiliato dobbiamo trovare modi innovativi di acquisire clienti, magari stringendo accordi con le compagnie telefoniche", ha spiegato. 2011 Italian Gaming Revolution, Trucco (Ceo Casinò Italia): "Vietare le forme di promozione del gioco online dei casinò stranieri" Roma, 15 dicembre 2011 In Italia "gli affiliati puri si contano sulle dita di una mano": nella Top 15 in Europa, figura soltanto un affiliato italiano, a testimonianza che si tratta di un mercato gestito da un’affiliazione ibrida. Lo ha spiegato Marco Trucco, amministratore delegato di Casinò Italia, intervenendo al convegno "2011 Italian Gaming Revolution" organizzato a Roma da Business International. Oggi, i siti stranieri di gioco online "non hanno interesse ad adeguarsi al settore italiano", visto che "continuano ad essere visibili sul mercato italiano attraverso i banner" pubblicitari, "rubando" traffico nei confronti dei domini .it. Per "prevenire quest’emorragia di giocatori, bisognerebbe vietare le forme di promozione del gioco online dei casinò stranieri, in modo da per poter offrire agli affiliati un accordo che garantisca loro visibilità, in cambio della promozione per i casinò italiani con il .it". Questo provvedimento "abbatterebbe la pressione competitiva degli operatori stranieri e permetterebbe agli italiani di non perdere traffico di utenti". 2011 Italian Gaming Revolution, Geraci (Ad 888.it): "Gioco e tv: strategia di marketing punta a brand riconoscibili" Roma, 15 dicembre 2011 Una strategia di marketing mirata e un accordo di partnership con un broadcaster: è questa la visione di 888.it, descritta dall’amministratore delegato Pierfrancesco Geraci nel corso del convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International. "Già da un paio d’anni abbiamo ipotizzato una fusione tra gioco e tv". L’obiettivo è “offrire ai giocatori qualcosa di familiare, abbiamo pensato allo sviluppo di un gioco di sorte a quota fissa con il brand del format televisivo di Affari Tuoi", spiega Geraci che, con 888.it ha stretto un accordo con Endemol. In futuro saranno utilizzati anche altri format. Per ora, però, 888.it non punterà sulle celebrities, "legate soprattutto a un evento specifico piuttosto che a una strategia di marketing" di lunga durata, ha concluso Geraci. 2011 Italian Gaming Revolution, Caressa (PokerItalia24): "Scommesse virtuali: alta potenzialità per trasmissione in tv" Roma, 15 dicembre 2011 Trasformare l’esperienza di gioco in qualcosa di televisivo: è questo l’obiettivo di PokerItalia24 descritto dal direttore Maurizio Caressa, intervenuto al convegno "2011 Italian Gaming Revolution", organizzato a Roma da Business International. Ad esempio, "le scommesse virtuali, una delle future innovazioni nel portafoglio giochi, sono un prodotto con caratteristiche potenzialmente molto adatte alla trasmissione in tv”, ha sottolineato Caressa. Il futuro del gioco in tv è rappresentato da "un vero e proprio game show, un palinsesto che presenta varie esperienze di gioco con l’obiettivo di allargare il numero di utenti e fidelizzare gli spettatori". Bingo nelle future sale da poker live, Codere e Hbg prudenti Roma,16 Dicembre Come vedono gli operatori del bingo l'arrivo del poker live nelle loro sale? È il quesito posto da Gioconews.it a margine del panel di oggi inserito nella due giorni di convegno capitolino Italian Gaming Revolution. Cauto interesse da parte di Imma Romano, di Codere: "Siamo naturalmente interessati a tutti i prodotti di gioco ma prima dobbiamo ben comprendere cosa nel caso andremmo a fare introducendoli. Il bingo infatti è un gioco a sé, non possiamo inserire tutti gli altri giochi rischiando magari di tralasciare proprio questo". Antonio Porsia, presidente di Hbg, sottolinea da par suo: "Si tratterebbe di un'offerta in più, auspicabile in un settore, quelle delle sale bingo, dove si fa già gioco controllato. Occorre però fare in modo che ci sia una regolamentazione che sia allo stesso tempo chiara e flessibile. Se infatti si introduce il poker, tassato al 3 percento, mentre per il bingo resta una tassazione al 24 percento, parleremmo davvero di un omicidio premeditato a quest'ultimo settore!". Romano (Codere): "Occorre una legge per il bingo terrestre" Roma, 16 dicembre "Il Bingo è un'epopea senza fine. Già dall'inizio gli impegni erano piuttosto gravosi e abbiamo subito avuto difficoltà. Da 232 sale in 4 anni c'è stato un vero declino con la chiusura di 113 sale". Così Imma Romano, responsabile relazioni esterne del Gruppo Codere, introduce il suo intervento durante il convegno romano 2011 Italian Gaming Revolution. "Tra il 2009 e il 2010 non sono state aperte sale e nel 2008 ne sono state chiuse 46. L'anno nero. Aams ha sempre accolto le esigenze di sale difficili da gestire e molto più complesse di semplici sale scommesse. Nel 2009 si è tentato un esperimento che però va sempre rivisto e non trova mai la quadratura. Quest'anno ci aspettavamo una legge, ma non è accaduto nulla di tutto questo. I vantaggi sono andati ai players e non al concessionario. Un vantaggio è stata l'affidabilità delle sale bingo per la sicurezza e per ospitare giochi come è stato per le vlt. Si è notato un incremento della raccolta e delle presenze. Di questi aspetti si dovrebbe tenere maggiore conto. Il 2011 ha visto l'arresto delle chiusure delle sale ed è già un segnale. Ma bisogna fare ancora molto. Ci sono migliaia di dipendenti, un mondo che ruota attorno al Bingo. Dobbiamo pensare che 4.000 persone sanno fare questo lavoro e se lo perdono avranno grosse difficoltà. Torneremo al payout al 58%, ma i rischi sono enormi. Aams ci è vicina e speriamo di ottenere qualche risultato". L'incertezza è tanta, non solo per questo settore. "Basti pensare - sottolinea il moderatore del convegno, Alessio Crisantemi, direttore di Gioco News - che non abbiamo ancora una delega ai giochi tra i sottosegretari all'economia. L'onorevole Giuliano Barbolini ha lanciato un messaggio di solidarietà per gli operatori del gioco". Maffè (Univ. Bocconi): “Occorre trasparenza di dati di tipo anglosassone” Roma, 16 Dicembre "Il dibattito deve aprirsi sull'open data, sulla trasparenza dei dati di stampo anglosassone e derivante dalle direttive europee". Questo quanto afferma Carlo Alberto Carnevale Maffè, Docente Strategie Aziendali SDA Bocconi, durante il convegno '2011 Italian Gaming Revolution'. "Come sono trattati i dati di Sogei? Non sarebbe preferibile rendere pubblici i dati per calibrare meglio il mercato o si teme di perdere qualche posizione vantaggiosa? Nei paesi anglosassoni si preferisce analizzare i dati e scoprire le eventuali collusioni e frodi. Le scommesse sulle lotte di Sumo furono protette dalle frodi proprio grazie a questo approccio che, ripeto, e' anche quello della comunità europea", conclude. Italian Gaming Revolution 2011, Ulissi (Freshfields Bruckhaus): “Gioco fisico, serve trasparenza su awp” Roma, 16 Dicembre Roma - Si parla di gioco fisico, e delle sue relazioni con quello online, nella seconda giornata di convegno 2011 Italian Gaming Revolution che si svolge all'auditorium di via Veneto con l'organizzazione di Business International e la media partnership di Gioconews.it. A prendere la parola è Luca Ulissi, socio di Freshfield Bruckhaus: "Il gioco fisico riguarda prevalentemente i numeri con slot e awp. Non a caso la questione si incentra nella gara per le concessioni introdotta dalla legge della stabilità. Due temi sono molto interessanti ed erano stati richiesti a gran voce: trasparenza completa introdotta in maniera rigorosa e solidità finanziaria e patrimoniale.C'è stato un problema di mutamento dei requisiti che sono stati contestati perché adatti forse ad altri mercati. Lo Stato potrebbe ottenere 135 milioni di euro dalla gara e si tratta di un dato molto importante in questo momento storico. Importante anche la creazione dell'elenco dei soggetti della filiera. Un elemento molto importante per quello che riguarda la trasparenza anche se l'elenco non è ancora online sul sito dei Monopoli di Stato. Vanno prodotte certificazioni antimafia, Tulps perché le awp sono soggette a rischi essendo molto estese sul territorio". Ulissi sollecita inoltre "Norme specifiche per controllare la filiera e far operare i soggetti in modo analogo. Un'altra intrusione comunque corretta per il settore è l'obbligo di segnalazione all'Antitrust. Ai Monopoli vanno i diritti di proprietà intellettuali dei sistemi sviluppati dai concessionari. Un'ulteriore rigidità nella gestione dei sistemi che uniformerebbe l'approccio al mercato". Caressa, POKERItalia24: 'Seguire l'esempio del poker per la comunicazione del gioco online' Roma, 15 Dicembre Roma - "Negli ultimi tempi si è assistito ad una massificazione del gaming in particolare con l'esplosione del gioco online. Anche a livello tv i semplici spot da soli rischiano di assomigliarsi tutti un pò. Per questo occorre un'evoluzione anche nella comunicazione", ha spiegato nel corso del suo intervento al 2011 Italian Gaming Revolution, Maurizio Caressa, Head of Channel, POKERItalia24. E ha proposto anche alcune soluzioni per modificare il trend comunicazionale che pare assopire le idee del settore del gioco: "Un esempio è quello di trasformare l'esperienza di gioco in format televisivi. Il poker si è rivelato in questo un gioco principe che ha tutte le caratteristiche per essere uno show". E per altri giochi? Caressa non vede particolari problemi anzi: "Questa possibilità si può allargare anche ai giochi di casinò o alle prossime corse virtuali dei cavalli. L'importante è riuscire ad abbattere le barriere all'entrata attraverso volti riconoscibili e noti. Insomma occorre spettacolarizzare il più possibile l'esperienza di gioco online". Enrico Rusi, Cogetech: "Con i casinò online dobbiamo innovare il reperimento clienti" Roma, 15 Dicembre "In Italia, fino all'arrivo dei casinò games, le affiliazioni online non hanno avuto mai un gran peso perche' gli affiliati erano quasi esclusivamente dal terrestre. Ancora oggi l'impatto territoriale e' ancora molto forte e ancora oltre il 50 percento anche se con l'avvento dei casino sono entrati anche dei programmi di affiliazione sostanzialmente provenienti dalle punto com". Ha esordito così Enrico Rusi, Web Operations Director, Cogetech per intervenire al 2011 Italian Gaming Revolution di Roma. E poi ancora: "E' cosi' che i concessionari di gioco si mettono in cerca di affiliati ma per rapporti di partnership che risulti strategica per l'operatore, e ovviamente all'interno delle regole previste da Aams. E' evidente che il tema principale e' il costo di affiliazione: abbiamo un tre quarti degli utenti che giocano meno di 50 euro. In Italia il 95 percento del movimento e' fatto da un quarto degli utenti. Bisogna trovare modi innovativi per acquisire clienti". Marco Trucco, CasinòItalia: 'I team pro poker non servono a nulla' Roma, 15 Dicembre "Non ho fatto un team pro poker, anche se ero abituato a questo tipo di attivita' proveniendo da una punto.com (Everest Poker, ndr) però quello che ho potuto vedere anche da altre esperienze è che si ottiene in questo modo una grande visibilità ma che poi rimane fine a se stessa, visto che il target a cui si rivolge questo tipo di visibilità è un target di giocatori esperti e quindi probabilmente già fidelizzati". Marco Trucco, CEO, Casinò Italia, ha lanciato una provocazione bella e buona nel corso del convegno romano 2011 Italian Gaming Revolution organizzato da Business International con la media partnership di Gioconews.it. Considerando la caccia allo sponsor da parte dei poker players italiani è strenua e continua e che la risposta delle room che investono centinaia di migliaia di euro per i tornei live e per la promozione della sala da gioco è prontissima, le parole di Trucco suoneranno controcorrente per molti operatori e giocatori.Tuttavia si tratta di una riflessione da approfondire anche se, è ovvio, il team pro qualora venisse costituito con i criteri corretti è in grado di generare ritorno effettivi alla room (qualche pro famoso e players in grado di grindare online a livelli professionistici). Ma Trucco insiste: "Ho evitato con la mia azienda di fare questo tipo di investimenti essendo molto 'online oriented' ed evitando quindi di partire con delle zavorre. Al contrario, ho cercato di portare idee nuove e nuove strategie: ad esempio, ho ritenuto utile tradurre in cinese il nostro intero sito visto che in Italia i cinesi regolarmente cittadini sono oltre 400mila oppure muovermi con testimonial del calibro di Belen Rodriguez che l'anno prossimo stringerà un accordo con noi". Fabrizio D'Aloia, Presidente, Microgame: "La nostra forza è la differenziazione del prodotto" Roma, 15 Dicembre "Il gioco online rappresenta il servizio, non e' un approccio al giocatore. Attualmente il profitto del gioco online deriva per l'80 percento dal cash e il 30 percento dal torneo. Per People's network la forza sta nella differenziazione in quanto lo stesso servizio viene offerto in 160 prodotti differenti perche' tanti sono i marchi racchiusi nella nostra rete. Abbiamo livelli di servizio totalmente differenti e questi portano a conoscere la piattaforma tecnologica da parte dell'utente. Si ha una totale fidelizzazione del prodotto e del brand con una competizione sana all'interno del network con una possibilita' di marketing a due livelli: locale e centralizzato. Peoples inoltre non e' soltanto online ma anche 'live', con giocatori che possono partecipare ai maggiori tornei sui casinò, senza contare poi la relazione con le Wsop di Las Vegas". E' l'intervento di Fabrizio D'Aloia, Presidente, Microgame, intervenuto in chiusura del panel mattutino all'Italian Gaming Revolution di Roma organizzato da Business International. Marco Trucco, Ceo Casinoitalia.it: "No ai team pro poker, meglio Belen Rodriguez e serve una lobbying degli operatori online" Roma, 15 Dicembre "Non ho fatto un team pro poker, anche se ero abituato a questo tipo di attivita' proveniendo da una punto.com (Everest Poker, ndr) però quello che ho potuto vedere anche da altre esperienze è che si ottiene in questo modo una grande visibilità ma che poi rimane fine a se stessa, visto che il target a cui si rivolge questo tipo di visibilità è un target di giocatori esperti e quindi probabilmente già fidelizzati". Marco Trucco, CEO, Casinò Italia, lancia subito una provocazione come nel suo stile vulcanico a livello comunicazionale. "Ho quindi evitato con la mia azienda di fare questo tipo di investimenti essendo molto 'online oriented' ed evitando quindi di partire con delle zavorre. Al contrario, ho cercato di portare idee nuove e nuove strategie: ad esempio, ho ritenuto utile tradurre in cinese il nostro intero sito visto che in Italia i cinesi regolarmente cittadini sono oltre 400mila". E con una propensione molto accentuata al gambling. Marco Trucco ha anche lanciato un appello nel corso del suo intervento all'Italian Gaming Revolution: "Serve un'associazione di categoria che rappresenti gli operatori del gioco online perchè non credo che quelle esistenti, che rappresentano in genere gli operatori di slot o vlt, possano rappresentare gli interessi degli operatori online. Credo che in questo momento sia assolutamente indispensabie per fare lobbying e per rappresentare il settore dell'online soprattutto in un momento in cui il gioco online si trova a subire attacchi mediatici del tutto inopportuni". E come ciliegina sulla torta ha annunciato in anteprima che dal prossimo anno sara' testimonial di Casino' Italia la splendida modella e showgirl Belen Rodriguez. Postiglione, AD, NeoMobile Gaming: "I players vanno portati sulle piattaforme mobile, questo è il nostro obiettivo" Roma, 15 Dicembre "Oggi e' il primo giorno di campagna attiva con il nostro marchio NeoMobile Gaming. Puntiamo sui casino' games e crediamo che il mercato possa presentare aspettative di successo. Il giocatore mobile non e' il giocatore web ma verra' attratta una nuova fascia di clientela, che sara' sempre una nicchia e non colpira' quella dei classici giochi via web". Ritaglia il segmento di mercato dei casinò games con questo intervento, Francesco Postiglione, Amministratore Delegato, NeoMobile Gaming, nel corso di Italian Gaming Revolution 2011. Ma cosa è importante ora? "Di sicuro la posizione del cliente: l'obiettivo è quello di far registrare il cliente sul mobile, farlo transitare dal portale web e portarlo a giocare sul mobile 'anyway' e 'anytime'. Il tempo speso per giocare al cellulare e' lo stesso di quello passato al pc. Bisogna poi tenere conto che proprio ora ci sara' un notevole cambio macchine con il prossimo Natale", ha concluso Postiglione. Paolo Di Feo, bwin.party: "Liquidità internazionale necessaria per il poker online" Roma, 15 Dicembre "Tra gli interventi necessari a livello internazionale per lo sviluppo del gioco online c'e' senza dubbio quello della liquidita' internazionale che ritengo fondamentale in particolare per lo sviluppo del poker online. Questo e' uno degli interventi maggiormente auspicabili perche' indispensabile, anche se la sua attuazione e' evidentemente complessa". Ha parlato così nel corso del suo intervento Paolo Di Feo, Southern Region Director di bwin.party all'interno di Italian Gaming Revolution 2011, il convegno organizzato da Business Internationale (e con partner Agipronews e Gioconews.it), all'auditorium di via Veneto a Roma. Il tema della liquidità, sia essa nazionale o che in futuro si allarghi all'internazionalità, sarà comunque oggetto di reale e accesa discussione da qui ad un paio di anni. Di Feo, manager capace di un gruppo di livello mondiale, ha già scrutato il futuro. E la prospettiva per la sopravvivenza e sussistenza, ancor prima dello sviluppo, del settore del poker online 'dot it' e di qualsiasi legislazione Ue, è quello di aprirsi alla clientela estera. "Un processo complesso", ha giustamente stigmatizzato Di Feo, ma auspicabile e percorribile al di là delle evidenti criticità. Il fatto che già se ne parli è un segnale comunque positivo. "Per una corretta regolamentazione del mercato online - prosegue Di Feo - e' senza dubbio necessario intervenire sulla tassazione, attraverso l'instaurazione di asset sostenibili, ma oltre a questo e' necessario garantire regole certe e incentivare la competizione". "La regolamentazione è ciò che influisce maggiormente sui modelli di gestione del business e diventa pertanto molto difficile operare su piu' stati se questi hanno, come oggi, delle regolamentazioni differenti. Sarebbe necessaria una maggiore somiglianza tra le regole di vari paesi". Italian Gaming Revolution 2011, Rodano (Aams): “Standard gioco online, Italia apripista in Europa” Roma, 15 Dicembre Roma - "Parlare di armonizzazione delle regole sul gioco online a livello europeo è probabilmente prematuro". È il parere del responsabile dell'Ufficio per il gioco online di Aams, Francesco Rodano, che così interviene al convegno 2011 Italian Gaming Revolution in corso si svolgimento oggi e domani all'auditorium di via Veneto con l'organizzazione di Business International e la media partnership di Gioconews.it. Italian Gaming Revolution 2011, Pittella (parl. Europeo): "Necessità di regolamentazione europea del gioco online" Roma, 15 Dicembre "C'è la necessità di dare una regolamentazione al settore del gioco online a livello europeo soprattutto in ottica di tutela dei minori e dei consumatori, controllo della sicurezza e ordine pubblico, sostegno allo sport e lotta al gioco illegale". Ha aperto così Gianni Pittella Vicepresidente del Parlamento Europeo e Presidente della Fondazione Meseuro, con un videomessaggio, il primo panel del convegno 2011 Italian Gaming Revolution in corso si svolgimento oggi e domani all'auditorium di via Veneto con l'organizzazione di Business International e la media partnership di Gioconews.it. "Il parlamento ha approvato una risoluzione poi approvata dalla commissione per rafforzare la cooperazione a livello europeo sul gioco online per la tutela dei minori, per combattere la dipendenza e per gli altri obiettivi sopra citati". Giochi: Tirabassi, smartphone e tablet nuove frontiere gioco online Roma, 15 dic. (Adnkronos) - Con lo sviluppo di smartphone e tablet si sta definendo un nuovo tipo di giocatore, con "un'accessibilita' piu' facile e frequente al gioco online". Lo ha spiegato, come riporta Agipronews, Christian Tirabassi, senior advisor di Ficom Leisure Advisory e Investment, intervenendo al convegno '2011 Italian Gaming Revolution', organizzato a Roma da Business International. "Mentre l'esperienza fisica e' estremamente limitata, visto che in Italia ci sono solo quattro casino' -ha spiegato Tirabassi- ora esiste un giocatore sollecitato dalle varie possibilita' di gioco online''. ''Questo giocatore non si e' ancora assestato -ha concluso- e si muovera' in base all'evoluzione del mercato. Dunque esiste ancora una grande opportunita' per il mercato italiano, per caratterizzarsi e aiutare il giocatore a posizionarsi".