rennes le chateau

Transcript

rennes le chateau
RENNES LE CHATEAU
Rennes-le-Chateau è una piccola cittadina dei Pirenei nel distretto dell’Aude.
Oggi non si contano attualmente 112 anime tra i suoi abitanti, ma ogni anno
oltre 25.000 visitatori si recano dentro le sue mura. Ricca di misteri e di
numerosi segreti, l"affaire" di Rennes-le-Chateau fece la sua prima comparsa nel
mondo dei media nel 1972, quando il giornalista e ricercatore Henry Lincoln
presentò al pubblico inglese tre documentari per la nota rete televisiva BBC.
Grazie al contributo di Richard Leigh e Michael Baigent ne seguì un best-seller
mondiale, tradotto in oltre 22 lingue, "The Holy Blood and The Holy Grail" e con
oltre sei milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Il mistero legato alla Cittadina di Rennes-le-Chateau ebbe così inizio.
Dai lontani anni Settanta ad oggi il panorama "investigativo" mondiale ha portato
centinaia di curiosi e ricercatori ad interessarsi dei misteri legati a questa
cittadina e due bibliografi inglesi hanno contato solo fino al 1988 non meno di
437 tra libri e pubblicazioni stampate in merito a questo piccolo paese,oggi
possiamo dire che poco manca al raddoppio del numero. Ma che cosa si cela
dietro questo mistero? I primi dati di cui disponiamo risalgono alla fine del XIX
secolo quando un prete di nome Berengere Sauniere venne nominato curato di
questa piccola cittadina. Nato a pochi chilometri da Rennes-le-Chateau, a
Montazel, Sauniere fin da piccolo mostrò un profondo interesse per le arti e la
cultura spingendo i propri genitori a farlo entrare in seminario per poter coltivare
proficuamente tali interessi (ovvero entrando di buon grado in una istituzione che
avrebbe permesso di non gravare ulteriormente sulla sua già numerosa famiglia).
Il 1 giugno 1885 Sauniere, 33enne, viene nominato parroco a Rennes-le-Chateau,
il suo stipendio non è superiore a pochi franchi per anno, talmente pochi da
costringerlo ad iniziare ad andare a caccia e a pesca per poter sopravvivere
decentemente oltre alle scarse donazioni effettuate dai parrocchiani nei suoi
confronti.
Tale condizione durerà per circa sei anni, fino a quando non assunse alle proprie
dipendenze una giovane diciottenne, Marie Denarnaud, che lo aiuterà fino alla
sua morte condividendo con Padre Sauniere i misteri di questo piccolo borgo. La
situazione non era però migliorata e al tutto si aggiunsero grossi problemi
inerenti la piccola chiesetta del paese, oramai quasi diroccata e con gravi
problemi strutturali. Fu però proprio da questa piccola chiesa dedicata a Santa
Maria Maddalena che il mistero sembrò iniziare, un mistero legato al restauro di
un edificio costruito nel 1059 e consacrato nel 1225.
L’antica cittadina di Rennes-le-Chateau era stata ricostruita posteriormente su
un antico sito visigoto del VI secolo dopo Cristo. Antico dominio dei conti di
Razés, dei Marchesi Blanchefort e dei signori di Hautpoul, la cittadina era stata
nei suoi secoli di storia la capitale dell’Impero Visigoto, nonché luogo sacro per le
antiche popolazioni celtiche. Al dominio e al potere seguì però un’epoca buia
caratterizzata nei secoli dalla lenta decadenza del paese, decadenza che condusse
Rennes-le-Chateau a trasformarsi in un "semplice" borgo urbano.
Sauniere, pur disponendo di ben magre finanze, fin dal suo insediamento aveva
cercato di portare avanti un progetto per restaurare la povera chiesa e riportarla
ad uno stato di vivibile utilizzo. Alcune cronache dell’epoca ci raccontano come
durante i periodi invernali, durante la messa, la pioggia entrasse dal soffitto quasi
interamente bucato, bagnando sia Sauniere che i fedeli raccolti. Una piccola
raccolta di fondi venne avviata nel paese per iniziare la ristrutturazione della
chiesa. Sauniere, privo di eccessivi scrupoli e di forte tempra, si coinvolse in
prima persona per risparmiare sui costi della manovalanza. Si iniziò
smantellando alcune pareti ed il tetto ormai totalmente distrutti. I lavori
sembravano procedere alacremente e Sauniere, a detta delle scarne cronache del
tempo, è l’artefice del lento recupero di questa piccola parrocchia.
Quando l’attenzione del prete e degli operai venne rivolta al restauro dell’altare
maggiore il mistero e le scoperte iniziano susseguendosi fino ai giorni odierni.
L’altare possedeva infatti una lastra di marmo, datata al XII secolo, posta in
corrispondenza di una colonna di legno altrettanto vecchia. Quando si procedette
a rimuovere la lastra di marmo ci si accorse che la colonna alla sua base
possedeva delle cavità. Incuriositi da questa strana scoperta il prete e gli operai si
ritrovarono poco dopo davanti ai loro occhi tre oppure quattro pergamene (le due
versioni dipendono dalle varie fonti) probabilmente redatte dal precedente curato.
Le strane pergamene erano state disposte all’interno di alcuni cilindri con i sigilli
dell’Ordine dei Cavalieri Templari portando le date del 1270 e del 1274.
Questo quanto la tradizione e le testimonianze ottenute nella metà del ‘900
permisero di appurare sul ritrovamento di queste strane pergamene.
L’emozione di Sauniere per questa scoperta lo portò sicuramente a ricordare le
antiche leggende del posto che raccontavano come un grosso tesoro fosse stato
nascosto nei pressi della sua cittadina dai Cavalieri Templari e/o dagli eretici
Catari. La speranza di trovare oro e gemme all’interno dei cilindri venne delusa
quando il curato si trovò davanti a delle pergamene vergate in latino. La delusione
probabilmente fu maggiore quando il giovane Sauniere si accorse che due di
queste pergamene sembravano riportare fedelmente alcuni brani tratti dal
vangelo di Luca. Le varie versioni oggi "disponibili" di questo mistero ci
raccontano però come dopo la prima delusione Sauniere si fosse rivolto al proprio
superiore, Mons. Felix Billard, che indirizzatolo a Parigi gli avrebbe permesso di
decifrare le misteriose pergamene. Una volta venuti alla luce, i messaggi
sembrarono richiamarsi ad un tesoro sepolto e ad un corpo inumato nella zona di
Rennes-le-Chateau.
"A DAGOBERT II ROI ET A SION EST CE TRESOR ET IL EST LA MORT"(trad.: "A
Dagoberto II Re e a Sion appartiene questo tesoro ed egli è la morte") seguito da
un altro messaggio altrettanto criptico rinvenuto nella seconda
pergamena,"BERGERE PAS DE TENTATION QUE POUSSIN TENIERS GARDENT
LA CLEF PAX DCLXXXI PAR LA CROIX ET LE CHEVAL DE DIEU J’ACHEVE CE
DAEMON DE GARDIEN A MIDI POMMES BLEUES" (trad.: "Pastorella, nessuna
tentazione, che Poussin e Teniers tengono la chiave. Pace 681. Per la croce e
questo cavallo di Dio io compio questo demone guardiano a mezzogiorno. Mele
azzurre").
Un messaggio che allora, come forse anche oggi, potrebbe sembrare insulso e
privo di significato ma che contestualizzato nel Redhae, la regione di Rennes-leChateau, potrebbe assumere ben chiari significati. Le altre due pergamene
rinvenute da Sauniere sembravano essere invece delle genealogie, secondo alcuni
a testimonianza di una sopravvivenza della dinastia francese dei Merovingi,
secondo altri inerenti legami di sangue tra antiche famiglie della zona. È proprio
da questi legami di sangue che successivamente si ipotizzeranno scenari curiosi
quanto incredibili ma, fino ad oggi, inverificabili.
Nel corso degli anni diversi detrattori hanno cercato di smitizzare il mistero di
questa cittadina affermando che sia le pergamene che il mistero nato negli anni
successivi al 1970 erano unicamente il frutto di abili operazioni commerciali di
Lincoln e colleghi insieme ad un curioso giornalista di nome Gerarde de Sede. Se
forse è possibile rinvenire realmente nel materiale di questi autori fattori "di
disturbo" o semplici illazioni gratuite, è bene ricordare che comunque l’enigma
sorto dietro questa cittadina viene fatto risalire direttamente alla giovane
perpetua di Sauniere, Marie Denarnaud, quindi direttamente a chi Sauniere
aveva confidato parte delle proprie scoperte e dei propri affari
Le scoperte però non sembrarono finire poiché gli scavi continuarono, questa
volta in gran segreto e senza l’aiuto degli operai. Sauniere riuscì infatti a scoprire
una antica cripta posta sotto l’altare maggiore della chiesa e le ossa di due non
ben precisati individui con alcuni monili e armi indosso. Tale scoperta è stata
recentemente suffragata da non meno di due spedizioni che sono riuscite ad
identificare, attraverso l’utilizzo di "georadar", proprio sotto l’altare maggiore della
cappella una piccola struttura artificiale perfettamente quadrata insieme ad
un’altra simile posta sotto la oggi nota come Torre di Magdala Ma le scoperte non
sarebbero finite perché se la cripta degli Hautpoul-Blanchefort conteneva i resti di
tutti i membri di quella famiglia, cosa era nascosto nella tomba della Marchesa
Marie d’Hautpoul-Blanchefort, dell’adiacente cimitero?
Forse in questo momento Sauniere capì che nella tomba del cimitero c’era
qualcun altro o qualcos’altro. Fatto è che la scoperta di queste pergamene sembrò
risanare totalmente i debiti e la situazione finanziaria del giovane Sauniere che
iniziò a disporre di ingenti somme di denaro per la ristrutturazione della chiesa e
per uso personale, in totale distonia con la vita di un povero prete di campagna.
La vita del giovane curato cambiò talmente che i lavori di restauro non solo
furono rinvigoriti, ma divennero addirittura sfarzosi, quasi principeschi; cosa
assai strana per una piccola parrocchia sperduta nelle brulle colline del sud della
Francia.
Le migliorie alla chiesa sembrarono anche portare all’introduzione di alcuni
inquietanti particolari. Sul portale d’entrata, alzando gli occhi, l’attenzione del
turista moderno è viene attirata immediatamente da un particolare macabro ed
inquietante.
Sull’architrave del piccolo portale si può leggere una non certo allegra: "Terribilis
est locus iste" (trad. lat. "questo è un luogo terribile").
All’interno della chiesa le stazioni della Via Crucis, oltre che ad essere disposte
nel senso contrario rispetto alla norma, presentano alcune anomalie degne della
migliore tradizione esoterica.
Dentro quasi tutte le stazioni sono stati infatti inseriti piccoli particolari, visibili
solamente all’occhio esperto, che sembrano voler richiamare l’attenzione verso
una conoscenza sottile, segreta, nascosta nei particolari. Anche le due statue ai
lati dell’altare presentano quello che potrebbe essere un messaggio codificato
nella religione e sia San Giuseppe che la Vergine Maria reggono in braccio un
bambino. Due bambini che la tradizione gnostica ed esoterica ci indicano come i
due Messia, quello Sacerdotale e quello Regale dell’antica Israele e che alcune
tradizioni identificano come Gesù e San Giovanni Battista. E che dire del demone
Amodeo Custode del Tesoro di Salomone ,presente all'interno della chiesa
reggendo l'acquasantiera...? Non volendo essere blasfemi, altri ricercatori hanno
avanzato la curiosa ipotesi che questo doppio lignaggio volesse significare anche
una discendenza diretta dalla famiglia di Cristo, identificata da alcuni nei
Desposini
Ipotesi e teorie sono sempre ben accette, ma nel caso di Rennes-le-Chateau forse
se ne è abusato troppo. I dati scarni di cui i ricercatori sono oggi in possesso
permettono di delineare un quadro che sicuramente possiede tutti i crismi per far
ipotizzare un vasto coinvolgimento di uomini e mezzi (anche segreti).
L’approssimazione ha giocato molte volte contro il mistero di Rennes-le-Chateau,
portando autori o curiosi a trarre conclusioni errate e a pubblicarle come dati di
fatto. Ma le curiosità non finiscono perché Sauniere era solito annotare tutto ciò
che accadeva sul suo diario personale, e alla data del 29-9-1891 si legge:
"Visto il curato di Nevian - presso Gelis - vicino a Carrière - visto Cros e Secret".
"Secret" come nome di persona non esiste, forse Sauniere voleva dire proprio
"segreto"? Aveva parlato ai curati delle vicine città di un segreto? Tutto
sembrerebbe collegarsi qualcosa scoperto da Sauniere nella chiesa. Ma che cosa?
Si è supposto che potesse trattarsi del tesoro dei Cavalieri Templari, di quello
portato via dalla roccaforte Catara di Monsegur.
Secondo altri autori un libro scritto da un contemporaneo di Sauniere, Padre
Boudet, potrebbe indicare la presenza di un tesoro nascosto in ben 12 posti nelle
vicinanze di Rennes-le-Chateau. Una delle ipotesi più in voga tra i cristiani
gnostici è quella che Gesù Cristo non sia morto sulla croce, ma che abbia finito i
suoi giorni in Linguadoca, trasferendosi insieme alla Maddalena, che sarebbe
divenuta sua sposa e da cui avrebbe avuto dei figli dai quali sarebbe nata la
dinastia merovingia.
Si paventa, come abbiamo già detto, la presenza Templare, Catara, addirittura del
tesoro dei visigoti trafugato nel saccccheggio di Roma.
Alcuni autori ipotizzano che si tratti del tesoro di Blanche de Castille, altri del
tesoro stesso del Tempio di Salomone trafugato dai Romani dopo il saccheggio di
Gerusalemme.
Alcuni ricercatori si sono spinti ad affermare che il tesoro non fosse altro che il
vero corpo di Gesù Cristo inumato nel vicino Monte Cardou (contrazione di "corps
de Dieu", il corpo di Dio).
Altri dicono invece che l’Arca dell’Alleanza sia nascosta nel vicino villaggio di
Arques. Ma l’ipotesi forse più famosa e più accreditata è quella che nella tomba
falsa della marchesa Marie d’Hautpoul-Blanchefort fosse stata nascosta Maria
Maddalena e le ripetute raffigurazioni della santa in una chiesa così piccola,
l’adorazione particolare che Saunière aveva per lei, nonché un quadro del pittore
Poussin porterebbero ad ipotizzare proprio questo.
Non è semplice oggi capire e spiegare un mistero di oltre duecento anni fa. Molti
indizi hanno condotto cercatori di tesori o semplici appassionati su false piste,
portandoli addirittura nel passato ad usare la dinamite per creare buche nel
terreno. Oggi invece si è cercato di smitizzare, e forse anche turistizzare il posto
trasformandolo in certi casi in un fenomeno "da far vedere".
Il mistero reale che però si nasconde in questa piccola cittadina forse non ha
trovato ancora la reale risposta. Che Sauniere lo abbia custodito, scoperto o
semplicemente sfruttato interessa relativamente, quello che i ricercatori di oggi,
come di allora, agognano è capire la matrice ed il significato del mistero stesso.
Una tradizione, un retaggio o più semplicemente una conoscenza tramandata
attraverso determinate famiglie. È questo forse il veicolo attraverso cui questo
mistero si è dipanato nei secoli.
Ma a che cosa si riferiva questo mistero?
Abbiamo cercato di vedere quali siano le ipotesi che gli appassionati e gli studiosi
di Rennes-le-Chateau hanno proposto fino ad oggi. Non ne siamo sicuri, ma forse
tra quelle ipotesi esiste una risposta, la tassello-chiave di un puzzle che non ha
trovato ancora fine.
Una delle chiavi del mistero di Rennes Le Chateau sta nel fatto che questo luogo e
i suoi antichi abitanti sarebbero legati alla cosiddetta «eredità messianica» , cioè
alla discendenza che partita da Gesù avrebbe dato vita alla dinastia dei
Merovingi.
Poi scalzati i Merovingi dalla dinastia dei Carolingi, quella di Carlo Magno, per
intenderci, questa «eredità» sarebbe sopravvissuta clandestinamente, grazie
all’opera di un ordine segreto e attivo ancora oggi.
Bene si è sempre pensato che il Priorato di Sion, nel corso dei secoli, avesse
celato proprio a Rennes Le Chateau le prove della leggenda che abbiamo appena
ricordato.
Il vero Priorato di Sion è stato fondato a Rennes le Chateau solo a metà del 1600
Negare che il Priorato di Sion abbia avuto e abbia ancora oggi il ruolo che molte
inchieste, e ora anche romanzi, gli attribuiscono non vuol dire però che intorno a
Rennes le Chateau si muovano forze e interessi oscuri.
Si può ipotizzare che sia stato avviato un discorso strategico che mira a screditare
la religione cattolica? Perché o tutto è vero (ma fino ad oggi mancano i riscontri
storici e archeologici) oppure qualcuno sta cercando, con un certo successo, di
seminare dei dubbi? E se questo fosse vero chi può essere?
Magari l’avversario principe del Cristianesimo?
Rennes le Chateau è la casa del Diavolo?
Ma anche senza scomodare il Maligno c’è chi è convinto che grandi interessi e
organizzazioni con fini ancora non chiari stiano sfruttando l’interesse che suscita
in tutto il mondo la storia di Rennes Le Chateau .
Se c’è una cosa che a Rennes Le Chateau non manca sono gli interrogativi.
Anche senza il Priorato di Sion qui le cose che non tornano sono numerosissime.
Una delle più clamorose è sotto questa Torre. Pochi anni fa, è venuto alla luce il
diario di un capomastro di Rennes che aveva svolto tutti i lavori per Sauniere,
compresa la costruzione della torre di Magdala.
Nel diario di quel capomastro, gli eredi hanno trovato una nota in cui l’uomo
racconta di aver ricevuto l’ordine da Sauniere di nascondere una cassa sotto
questa torre. Nel 2001, indagini con il red scan hanno evidenziato che
effettivamente sotto questa torre c’era un parallelepipedo (una cassa).
Poiché per molto tempo ricercatori più o meno improvvisati hanno scavato,
spesso senza autorizzazioni, in tutta la zona per cercare i segreti di Sauniere, in
questa area è proibito ogni scavo dal 1965.
Il Sindaco di Rennes spiega che gli scavi sono stati proibiti perché si temeva
l’arrivo di frotte di investigatori improvvisati i cui lavori avrebbero potuto
danneggiare le strutture. Il tesoro di Sauniere forse era in parte composto da beni
e preziosi ritrovati fortunosamente.
Ma probabilmente era anche composto da antichi documenti, il cui contenuto
però ci è ancora ignoto.
Così come è ancora poco noto che in questa regione altri sacerdoti, negli stessi
anni di Sauniere, vissero esperienze simili alla sua: strane frequentazioni,
ricchezze improvvise, problemi con le autorità ecclesiastiche.
Coustaussa è un paesino a soli 8 km. da Rennes Le Chateau. Nella canonica di
questa Chiesa, venne assassinato il curato Gélis la sera del 31 ottobre 1897. Le
indagini non portarono alla scoperta dell’assassino ma furono ugualmente utili.
Infatti dopo la morte del sacerdote vennero ritrovate enormi quantità di denaro
un po’ ovunque: in due casseforti in canonica ma anche sotto il pavimento, dietro
un muro, nel camino, tra i libri, sotto il letto e, addirittura, nel gabinetto.
Come aveva avuto tutto quel denaro un semplice curato di campagna…? E,
soprattutto, perché l’assassino non ha preso neanche il denaro che era in bella
vista? Perché è stato ucciso Gélis, l’amico di Sauniere?
Sulla tomba di Gélis, dopo la sua morte, tra le sue cose vennero ritrovati simboli
esoterici. Così come sulla sua lapide c’è il simbolo di un’antica e misteriosa setta
tardomedievale: i Rosa Croce.
Ma la cosa ancora più singolare è che questa tomba è disposta in modo diverso
dalle altre. Tutte le altre lapidi guardano a nord mentre quella di Gélis è l’univa
rivolta a sud. In direzione della collina dove sorge Rennes Le Chateau…
Inoltre Ritornando a Saunière si infittisce di più il mistero se si considera che
Marie Dénarnaud avrebbe, stranamente, comperato la bara di Bérenger Saunière
cinque giorni prima della morte del prete!
Il 17 gennaio, 1917, Saunière, allora nel suo 65esimo anno, subì un improvviso
infarto. La data del 17 gennaio è forse sospetta... ma ciò che rende sospetto
l'infarto di Saunière il 17 gennaio è che i suoi parrocchiani dichiararono che
cinque giorni prima, il 12 gennaio, egli era sembrato in eccellenti condizioni di
salute per un uomo della sua età. Eppure il 12 gennaio, secondo una ricevuta ,
Marie Dénarnaud aveva ordinato una bara per il suo padrone.
Ma non è finita qui.
Quando Saunière giaceva sul suo letto di morte, un prete fu chiamato da una
vicina parrocchia per ascoltare la sua ultima confessione ed amministrargli gli
ultimi riti. Il prete arrivò in tempo e si ritirò nella camera del malato.
Secondo dichiarazioni di testimoni oculari, ne uscì presto, visibilmente scosso.
Nelle parole di un resoconto, "non sorrise mai più".
Nelle parole di un altro, sprofondò in un’acuta depressione che durò diversi mesi.
Che questi racconti siano esagerati o no, il prete, presumibilmente sulla base
della confessione di Saunière, rifiutò di amministrargli l’estrema unzione. Il 22
Gennaio Saunière morì senza essere assolto. La mattina seguente il suo corpo fu
posto seduto su una poltrona sul cortile della Torre Magdala, coperto con un
abito vistoso adornato di nappe scarlatte. Uno ad uno, certi visitatori non
identificati sfilarono davanti, molti di loro prelevando una nappa per ricordo
dall’indumento del morto.”

Documenti analoghi

pdf 572 kb

pdf 572 kb anche quello trafugato durante il sacco di Roma (410 d.C.) dal loro re Alarico; oppure

Dettagli

Rennes le Chateu - Sophia Arcanorum

Rennes le Chateu - Sophia Arcanorum lettere e, dopo aver disegnato una badava a spese. Da queste riugrande M, sospendono il volo e si nioni conviviali non ci si alzava fermano in quella posizione, fa- certo insoddisfatti; basta osser...

Dettagli

pdf 340 kb

pdf 340 kb Bérenger Saunière è un giovane curato, originario della zona, destinato ad una brillante e rapida carriera ecclesiastica. Il suo diretto superiore, il vescovo di Carcassonne Félix Arsène Billard, q...

Dettagli

La ricostruzione immaginaria della rivelazione fatta da Sauniere a

La ricostruzione immaginaria della rivelazione fatta da Sauniere a donna vestita di nero, che entrò con fare misterioso nella canonica e ne uscì con atteggiamento austero e composto dopo alcune ore. Chi fosse e perché fosse venuta a far visita all’abate Sauniere n...

Dettagli