Lago di Costanza (Konstanz am Bodensee)
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Lago di Costanza (Konstanz am Bodensee)
italienisch A M B O D E N S E E Lago di Costanza G U I DA alla città e ai suoi monumenti Tourist-Information Konstanz GmbH Bahnhofplatz 13 D-78462 Konstanz am Bodensee Tel. 0049/7531/13 30 30 Fax 0049/7531/13 30 60 e-mail: [email protected] www.konstanz.de Orari d’apertura: da nov. a marzo da lunedì a venerdì e Festa notturna sul lago Annuale il 2 sabato in agosto FEST da aprile a ottobre da lunedì a venerdì ore 9.00-18.30 sabato ore 9.00-16.00 domenica ore 10.00-13.00 Contributo: € 1,00 KONSTANZER SEENACHT ore 9.30-12.30 14.00-18.00 Affittacamere a Costanza: risponditore automatico 0049/7531/1 94 12 © Hans Wagner, Werbeagentur, D-78467 Konstanz Wiss. Beratung und Beschreibung: Dominik Gügel Übersetzung: Vanda Monguzzi Bildnachweis: Hella Wolff-Seybold, Dominik Gügel, Tourist-Information Konstanz GmbH. Papier: Chlorfrei gebleicht. Unser Beitrag zum Umweltschutz. K COSTANZA: UN VIAGGIO PER SCOPRIRE IL PASSATO COSTANZA: UN PAESAGGIO PITTORESCO E UNA STORIA ENTUSIASMANTE ! W Benvenuti a Costanza, città storica sull’omonimo lago. Godete l’atmosfera della nostra città situata in una delle zone piú belle della Germania. Grazie alla sua ricchezza culturale e alle tante opportunità per il tempo libero, Costanza ha molto da offrirVi. Fate un affascinante viaggio nel tempo per rivivere grandi eventi storici e scoprite una città giovane, moderna e vivace sulle sponde dell’omonimo lago e del Reno. Giro breve Giro lungo per il centro storico. Circa 1 ora. Seguire le tracce verdi... nie 36 rstr aße ste Rh C ig Seestraße 34 35 ein Schottenplatz raße e ss iga se Döbele B uz Str fer mi Em A se Tule r. 5 ass rga Neu sse gass e raße 7 erns traß e se ass e Fis 4 3 6 mga ch m ar kt 43 Konzil 2 Marktstätte sse Bahnhofstr. 1 i Hafen Tourist Information Yachthafen Bahnhof Bodanpla li Stadtgarten i lergas Dam tz Hü et lin str aß A Klein Venedig Emmishofer Zoll Kreuzlinger Zoll Grenzübergang Klein Venedig B O D E N S E E swe tr. ne Konzilstraße b ergstr . s sen We leist Augustinerplatz Klein Venedig Emmishofer Zoll ngas iber sti Bodanst sho aß ad g as Bahnhof tz 12 Döbelestraße e str Kon r Laube Yachthafen gu mg 13 Schnetztor Au e lin e 14 Kanz Rathaus raß nst Tourist Information nn Münzg 16 raß et 15 St Hü Step Plat hansz St.- e str. re L ten . . aub Hafen Obermarkt adi ess 17 tr. ma lde er Str gar 45 Bahnhofstr. 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Qui si possono reperire tutte le informazioni utili sulla città. 2 Ex ospedale “Zum Heiligen Geist” e ex 2 Hotel “Zur Krone” A dimostrazione della loro crescente indipendenza i cittadini di Costanza fondarono, nel 1225, un ospedale composto da più edifici, che mantennero la loro funzione fino al 1812, mentre oggi costituiscono un moderno complesso di abitazioni, negozi e uffici. All’interno dell’Ufficio postale si trovano alcune interessanti pitture murali medievali della struttura originaria. L’ex Hotel „Krone” è oggi, come l’adiacente ex ospedale, una parte della residenza per anziani Tertianum. 3 Ex Poste imperiali 3 Edificio rappresentativo dell’età imperiale. Costruito tra il 1888 e il 1891 in stile neorinascimentale. Oggi sede centrale della Cassa di risparmio di Costanza. 4 Ex Hotel “Zum Goldenen Adler” 4 e Piazza Marktstätte Il palazzo dove oggi hanno sede una banca e altri uffici era un tempo l’“Hôtel de l’Aigle”. Come spiegano le iscrizioni sulla facciata classicistica, frequentavano l’albergo non solo eccelse teste coronate e non, ma anche il principe dei poeti Johann Wolfgang von Goethe. Un ospite illustre fu il principe Luigi Napoleone Bonaparte, successivamente imperatore Napoleone III. Un’aquila napoleonica d’oro orientata verso sud-ovest costituisce la punta dell’imponente sporto. Donata da Napoleone III, essa rappresenta il legame tra la città di Costanza e il castello imperiale di Arenenberg nel Thurgau. Da qui, in direzione ovest, si estende il centro turistico della metropoli sul lago, la Piazza Marktstätte. Originariamente “Markt am Gestade” (Piazza del mercato sulla riva), addossata al lago, è oggi una moderna piazza che invita a passeggiare e a fare acquisti. Particolarmente bella è, nella parte nord, la casa tardo medievale “Zum Korb” con finestre gotiche (oggi libreria). 5 Fontana dell’imperatore e casa 5 “Zum Wolf” Realizzata nel 1897 dallo scultore Hans Baur, perse negli anni 40 le statue originarie. Il Prof. Gernot Rumpf la rinnovò inserendovi numerose allusioni al passato della città. Un pavone a più teste simboleggia p.e. la Chiesa retta contemporaneamente da tre papi. Questa situazione, inaccettabile per gli uomini del medioevo, portò tra l’altro al Concilio di Costanza, che si tenne tra il 1414 e il 1418. A sud-ovest della fontana vi è la casa “Zum Wolf”, risalente al 1774, con la sua facciata rococò, unica a Costanza. 6 Casa “Zum Rosengarten” 6 (Museo Rosgarten) Collocato in un edificio medievale, un tempo sede di corporazioni (tra le altre di macellai, panificatori e farmacisti), il Museo Rosgarten custodisce la più importante raccolta di arte e cultura della regione del Lago di Costanza. Accanto a reperti preistorici, ci sono preziosi esempi d’arte medievale e oggetti d’uso comune fino al 20° secolo. Una sezione di particolare rilievo è quella dedicata alla storia della città nel periodo imperiale e vescovile. 8 Bodanplatz e Bodanstrasse Nel quartiere periferico di Kreuzlingen o Stadelhofen c’erano un tempo il mercato dei bovini e un fossato, originariamente un’area verde all’interno della città, che nel 16°/17° secolo fu lastricata. Come testimonia il nome, vi si svolgeva la vendita del bestiame da macello. La fontana posta nel centro ricorda questa tradizione con il simbolo della corporazione dei macellai, che aveva sede nella casa “Zum Rosgarten” (vedi n. 6). 9 Hüetlinstrasse, casa “Zum Pilgerstab” e il masso svedese Nell’antica „Rossgasse”, citata per la prima volta nel 1312, si trovava una delle numerose stanze da bagno di Costanza. Questa via offre ancora oggi la possibilità di capire come si viveva in un sobborgo. La Hüetlinstrasse deve il suo nome a Karl Hüetlin che fu borgomastro di Costanza dal 1832 al 1849 ed ebbe un ruolo decisivo nella rivoluzione del 1848. L’edificio a sud-ovest, che fa angolo con la Kreuzlingerstrasse, si chiama “Zum Pilgerstab” (“Al bastone del pellegrino”) e ricorda l’importanza di Costanza come 7 Chiesa della Trinità ed 7 ex sinagoga ebraica La chiesa odierna, costruita in forme tardo gotiche, è l’unica parte visibile rimasta del monastero agostiniano fondato nel 1268 all’interno della città, soppresso nel 1802 e pochi anni dopo abbattuto. Oltre agli arredi provenienti dalla chiesa di S. Michele a Zug (Svizzera), meritano attenzione soprattutto le pitture murali volute da re Sigismondo nel 1417/18. A sud-est dell’edificio sacro sorgeva, fino alla criminale distruzione operata dalle SS il 10 nov. 1938, la grande sinagoga della comunità israelitica di Costanza. Nel 1966, un uomo d’affari di origine ebraica fece riedificare il terreno delle rovine. Il nuovo palazzo ospita oggi, tra l’altro, una piccola sala di preghiera e la biblioteca Ernst Bloch. centro di pellegrinaggio nel medioevo, ma anche come tappa sulla strada per Roma, Gerusalemme o Santiago di Compostela. Più a sud, all’imbocco della Otto-Raggenbass-Strasse, si trova il cosiddetto “masso svedese”. Qui, durante la guerra dei trent’anni, gli svedesi furono vittoriosamente respinti. Nella trincea svedese posta di fronte l’audace attentatore di Hitler, Johann Georg Elser fu catturato dai nazionalsocialisti nel 1939 nel tentativo di oltrepassare il confine. 10 Ex chiesa di S. Jodok e ospizio dei pellegrini All’incrocio tra Falkengasse, Emmishofer e Kreuzlingerstrasse sorge, ben visibile, la costruzione tardo gotica della chiesa di S. Jodok (oggi adibita ad abitazioni e uffici). Sul retro, verso nord, l’ex “Albergo Josen” o “Albergo dei poveri” (detto anche “Seelhaus”), formava, assieme alla chiesa, un complesso utilizzato non solo per ospitare chi era di passaggio, ma anche per dare assistenza ai poveri della città. 11 Kreuzlingerstrasse lato nord e casa “Zur Felsenburg” Se la parte sud-ovest della Kreuzlingerstrasse serviva fino al 16° secolo per l’assistenza ai pellegrini (come testimoniano i nomi delle case, p.e. “Zum eng[e]lischen Gruss”, “Al saluto angelico”), nella parte nord, verso la Schnetztor, si trovava il quartiere dei conciatori. Le dritte ed alte capriate delle case che costeggiano la via su entrambi i lati, testimoniano ancora oggi che queste erano originariamente officine di artigiani. Un bell’esempio di questa architettura tipica è la cosiddetta “Felsenburg” (oggi adibita a enoteca e ad abitazioni) con la sua facciata tardo medievale. Nella casa di fronte, al n. 8, da notare uno sporto retto da una figura con un coltello da conciatore. 12 Schnetztor 12 Porta con serraglio eretta nel 14° secolo per delimitare il confine meridionale della città. Oltre alle torri Pulverturm e Rheintor (vedi n. 35) è l’unica costruzione difensiva medievale conservatasi a Costanza. 13 Museo Hus 13 Il palazzo, risalente al 15°/16° secolo, fu per molto tempo l’alloggio del riformatore boemo Jan Hus, giustiziato assieme al fratello di fede Hieronymus da Praga durante il Concilio di Costanza. Acquisito nel 1923 dai Musei praghesi, ospita al suo interno un memoriale (vedi n. 15). 14 Ex chiesa di S. Paolo e casa 14 “Zum weissen Pfau” Sotto ai vescovi Konrad (934-.975) e Gebhard (979-995), in seguito santificati, Costanza fu ampliata come una “seconda Roma”. A cominciare dalla chiesa di “S. Paolo fuori le mura” i visitatori che giungevano in città fino al 19° secolo ammiravano le imitazioni delle cinque grandi basiliche romane (vedi n. 17, S. Lorenzo; n. 25, Cattedrale di S. Maria; n. 30, S. Giovanni e n. 36, Dimora di Pietro). Nell’odierno centro culturale K9 si possono ancora notare diversi dettagli del precedente edificio sacro. Fuori, una bella croce decorata ne ricorda il cimitero. La piazza antistante la chiesa di S. Paolo è chiusa a est da un moderno grande magazzino, la cui facciata riporta l’iscrizione “Zum weissen Pfau” (“Al pavone bianco”) che si riferisce a tre case demolite (“Zum Weingarten”, “Zum weissen Pfau” e “Zur Nussschale”). Il “pavone” era il più bel palazzo barocco a nord delle Alpi. Esempi dei suoi ricchi soffitti stuccati si possono ancora vedere nell’edificio odierno. 15 Casa “Zum Delphin” 15 Hieronymus da Praga, amico e sostenitore del riformatore praghese Jan Hus (vedi n. 13), abitò in questa casa del primo Trecento. Hus invece visse fino alla sua cattura 1415 nella casa “Zur roten Kanne” accanto (Hussenstraße 22). 16 Municipio 16 Costituito da più edifici storici, ha un interessante cortile interno di impronta rinascimentale italiana. L’edificio centrale del complesso, risalente al 16° secolo, era la sede della corporazione dei tessitori di lino (“Zur Salzscheibe”; ingresso da Kanzleistrasse o da Blätzle Platz). La sala del consiglio si trova invece nel palazzo tardo medievale “Zum Thurgau” (entrata da Hussenstrasse). La pittura della facciata su Kanzleistrasse (1864) raffigura scene importanti della storia cittadina, così come i dipinti murali nell’atrio del 1° piano (1898). Al 2° piano si trova la galleria del municipio, dove si tengono mostre temporanee. 17 Piazza Obermarkt 17 Con la Marktstätte (vedi n. 4), la più importante piazza della Costanza imperiale e uno dei luoghi dove avvenivano le esecuzioni nel medioevo. A nord è chiusa dagli edifici “Zum Egli” e “Zum Kemlin” (cammello) documentati come alberghi fin dal 1419. Il nome odierno, “Hotel Barbarossa”, ricorda la “Pace di Costanza” siglata dall’imperatore Federico I, detto il Barbarossa, nel 1183. Accanto, a destra, un palazzo tardo gotico. Il dipinto della facciata, del 1900, raffigura la donazione al conte Federico di Norimberga della marca di Brandeburgo. Al piano terra si trova una colonna di legno con lo stemma di famiglia e il nome del suo fondatore: “Haffen von Lindow”, dal quale deriva il nome dell’edificio: “Zum hohen Hafen”. A sud dominano la piazza i palazzi “Malhaus” e “Fischgrat”, che compongono un complesso documentato per la prima volta nel 1293 col nome di “Gemalhus” (casa sulla piazza delle esecuzioni) e adibito dal 14° secolo a farmacia. Da notare è lo sfarzoso sporto tardo rinascimentale proveniente dalla casa “Zum Strahl” (in Rosgartenstrasse 34). A ovest chiudono la piazza la casa del 1601 “Zum grossen Mertzen”, dal frontone riccamente decorato (stemma della famiglia Atzenholz) e, al di là del Viale Laube, la chiesa evangelica di Lutero costruita nel 1865. All’interno dell’edificio a nord-est, a sinistra della Feuergasse, si trovano i resti della chiesa di S. Lorenzo del 10° secolo. 18 Edifici sulla Wessenbergstrasse / Piazza S. Stefano / Münzgasse L’edificio d’angolo, a sud-ovest, è costituito dalle case “Zum vorderen Mohren” (su Wessenbergstrasse) e “Zum hinteren Mohren” (su Piazza S. Stefano), nella quale si trova, dalla metà del 18° secolo, una farmacia. Ancora più a ovest, un po’ arretrato, sorge l’“Hotel Zeppelin” dipinto a tinte vivaci. Costruito nel 1904 e un tempo chiamato “Zum deutschen Haus”, è stato per un breve periodo sede di un istituto bancario. Di fronte, a destra, la navata centrale della chiesa francescana tardo gotica, riconvertita a sala cittadina nel 1844. Sulla parete dell’antico coro si nota un rilievo realizzato da Johannes Grützke sulla rivoluzione del 1848. Sempre sulla Wessenbergstrasse, a nord-est, la casa “Zum Esel” è ornata da un dipinto murale barocco di Karl Jakob Stauder: “La fuga in Egitto”. Esso dà un’idea chiara di come venivano dipinte le case di Costanza fino al 19° secolo. A destra, all’angolo con Münzgasse, sorge il rappresentativo palazzo patrizio medievale “Zum hohen Hirschen” (14° secolo) con graziosi sporti gotici. 19 Casa natale Henri Dufour Henri Guillaume Dufour, generale, politico e scienziato, sicuramente il più famoso fondatore della moderna Svizzera, vide la luce nella casa tardo gotica “Zum Falke” nel 1787. Figlio di emigranti ginevrini, trascorse alcuni anni a Costanza ed intrattenne stretti rapporti con la famiglia Bonaparte residente nel vicino castello di Arenenberg nel Thurgau. 20 Ex monastero francescano e lato sud di Piazza S. Stefano Secondo monastero dell’ordine dei mendicanti di Costanza, costruito attorno al 1250 (vedi n. 17, n. 29 e n. 37). Vivendo secondo la regola di S. Francesco d’Assisi, esso fu chiamato per un periodo anche “Convento degli scalzi”. Dopo la riforma fu ricostruito in stile barocco tra il 1688 e il 1727. Soppresso nel 1788, fu utilizzato in fasi successive come caserma, palazzo municipale e stabilimento balneare pubblico. Oggi ospita una sala cittadina e una scuola. A sud-est della chiesa di S. Stefano, sulla Wessenbergstrasse, la casa “Zum Tiergarten” (farmacia) è uno degli esempi più belli di architettura residenziale barocca. 21 Chiesa di S. Stefano e lato nord di Piazza 21 S. Stefano La chiesa, attualmente in forme tardo gotiche, dovette essere in origine un edificio sacro tardo romano del 3° secolo d.C. In seguito più volte distrutta e ricostruita. Durante il Concilio di Costanza (14141418) sede della Sacra Rota. Riformata tra il 1527 e il 1549, perse gli arredi e i tesori originari, che andarono distrutti. Dal 1550 risistemata secondo il credo cattolico. Dal 1770 più volte rimaneggiata. All’interno sono di particolare interesse: - Coro: stalli del 1270 circa, vetrate tardo gotiche delle finestre ad arco a tutto sesto. Tabernacolo dello scultore olandese Hans Morinck (1594). Figure barocche degli apostoli della vicina chiesa dei francescani (vedi n. 18 e n. 20). Dipinti sul soffitto del pittore della corte vescovile Frank Ludwig Hermann (posteriori al 1770). - Navata centrale: ciclo rinascimentale degli apostoli sulle colonne. Pitture murali del 19° secolo. - Navata laterale nord: pitture murali del tardo 15° secolo e un epitaffio del periodo del concilio. - Tribuna: organo neo barocco del 1936. - Altri arredi interessanti dal 16° al 20° secolo. A nord della chiesa sorgono begli edifici del medioevo e della prima era moderna. Tra questi (da est verso ovest) p.e. le case “Zum Ritter”, “Zum weissen Bock”, “Zum schwarzen Bock” e “Die mordere Katz”. Quest’ultima fungeva da maestoso portale d’ingresso alla proprietà della corporazione patrizia „Zur Katz”, che arrivava fino a Katzgasse (vedi n. 24). Di fianco a sinistra l’ex ospedale vescovile detto anche “Kleinspital”. 22 Lanzenhof Palazzo del 14° secolo di proprietà di nobili, deve il suo nome alla famiglia Lanz von Liebenfels. Dal 1686 al 1698 e poi dal 1713 al 1715 sede staccata dell’Università di Friburgo. L’edificio, più volte rimaneggiato, è oggi utilizzato dalla Procura della Repubblica e vi si trovano ancora interessanti pitture murali gotiche e neogotiche. Visita consentita solo su prenotazione. 23 “Arco di trionfo” di Costanza o 23 “Fontana Lenk” Peter Lenk, uno dei più noti scultori contemporanei della zona del Lago di Costanza, originario di Bodman, ha voluto affrontare, con la realizzazione di questa fontana, il tema della follia della nostra società, ma anche della fruizione del tempo libero. Con triviali caricature ha reso irriconoscibili oltre 30 personaggi più o meno noti, gettando simbolicamente un ponte tra passato e presente (vedi n. 44). 24 Centro culturale am Münster 24 Un complesso costituito da diversi edifici medievali e una costruzione nuova. Con le sue attrezzature e le nuove sale multifunzionali è un centro culturale per la città e i dintorni. Accanto alla biblioteca civica, alla Galleria Wessenberg e all’Associazione artistica, gli interessanti locali ospitano anche l’Università popolare e un caffè-ristorante. Vi si tengono mostre temporanee. Da vedere nell’interno: - il grandioso atrio con pitture murali tardo medievali sulla parete sud. - La cosiddetta “Wessenberghaus” (abitazione dell’ultimo vicario generale di Costanza e del vicario reggente della diocesi Ignaz Heinrich von Wessenberg, 1774-1860). Nella prima metà del 19° secolo il più importante “salotto” dell’area di lingua tedesca insieme al castello di Arenenberg nel Thurgau. - La torre-abitazione romanica nel cortile interno del complesso. - La casa tardo gotica “Zur Katz” (sede di una corporazione patrizia di Costanza, costruita nel 1424 sul modello di Palazzo Vecchio a Firenze) con pitture murali e maestose sale. 25 Cattedrale di Nostra Signora 25 Duomo della diocesi di Costanza, soppressa nel 1821. Sulle rovine della preesistente fortificazione tardo romana fu eretta, non più tardi del 7° secolo, una prima cattedrale, che subì in seguito varie modificazioni. Dopo la riforma fu più volte rimaneggiata e rinnovata. L’ultimo intervento fu la costruzione, nel 1856, della torre poligonale. Tra il 1414 e il 1418 vi si riunì il Concilio ecumenico. Di particolare rilievo nell’interno: - cripta: risalente al 9°/10° secolo con 4 dischi d’oro originali della parete esterna del coro. Il “Majestas Domini”, il pezzo più grande di questo tesoro, unico nel mondo cristiano, risale al periodo attorno all’anno 1000. - Rotonda Mauritius: struttura circolare costruita attorno al 940 su modello della Chiesa del Sepolcro di Cristo a Gerusalemme. Al centro il Santo Sepolcro restaurato nel 13° secolo. Nel medioevo, punto di arrivo e partenza di grandi pellegrinaggi p.e. sul “Cammino svevo” per Santiago di Compostela. Pitture murali e statue gotiche e rinascimentali. - Chiostro: resti del 13°/15° secolo. Nella cappella di S. Silvestro dipinti murali tardo gotici. - Cappella di S. Corrado: struttura del 13° secolo con altare del vescovo Hugo von Hohenlandenberg (16° secolo). - Coro di S. Tommaso: torricella scalare gotica detta “Schnegg” riccamente ornata con statue. - Coro est: stalli gotici riccamente intagliati. Madonna romanica del 13° secolo. - Navata centrale: colonne monolitiche romaniche dell’11° secolo, cancellata del 1680. - Cappella Welser: capolavoro di scultura tardo gotica. - Lato ovest: organo rinascimentale (primo Cinquecento) e pitture murali di varie epoche - Atrio: doppio portale tardo gotico e “Grande Cristo di Costanza”. La cattedrale custodisce numerosi altri tesori, che tuttavia possono essere visti solo durante le visite guidate regolarmente effettuate nei mesi estivi. Su prenotazione sono possibili visite con guida anche in altri periodi. 26 Ex collegio dei gesuiti e chiesa di 26 S. Corrado Istituto fondato nel 1604, a seguito della controriforma, per gli allievi dell’ordine chiamato anche “Societas Jesu”. Dopo la chiusura, liceo classico. La sua chiesa è un esempio eccelso di architettura sacra del tardo rinascimento e del primo barocco nelle regioni meridionali di lingua tedesca. Oggi chiesa di culto cattolico antico e locali dell’amministrazione statale. Visita consentita solo su prenotazione. 27 Teatro 27 Ex edificio scolastico del collegio dei gesuiti, costruito nel 1610. Già nel 17° secolo vi si tenevano rappresentazioni teatrali. Per questa tradizione teatrale di lunga data, il teatro di Costanza rappresenta uno dei più antichi esempi di palcoscenico in territorio di lingua tedesca. 28 Domprobstei 28 Al posto del cosiddetto “Kleinspital” (vedi n. 21) fu costruito, nel 1609, un edificio di rappresentanza e sede amministrativa dei principi vescovi. Più tardi palazzo della famiglia von Fingerlin e sede dell’amministrazione del circondario. Da notare nell’interno la Hauskapelle (comunità russo-ortodossa) e una sfarzosa sala rococò. Oggi utilizzato come ufficio notarile statale. Visita consentita solo su prenotazione. 29 Monastero domenicano Zoffingen Fondato nel 1257. L’unico monastero di Costanza che sopravvisse alla secolarizzazione poiché ospitava, dal 1775, una scuola femminile (vedi n. 34). Nel laborioso quartiere Niederburg l’incantevole chiesa del monastero è un luogo di pace e raccoglimento interiore. Il monastero non è accessibile al pubblico, mentre la piccola chiesa è parzialmente visitabile. 30 Ex chiesa di S. Giovanni Quarta chiesa della cosiddetta “seconda Roma” voluta da S. Corrado nel 10° secolo (vedi n. 14). Fino alla sua soppressione nel 1813 fu la parrocchia del quartiere Niederburg (vedi n. 34). Da allora più volte profondamente trasformata, è oggi utilizzata, tra l’altro, a fini gastronomici. 31 Casa “Zum Kunkel” Risalente alla fine del 13° secolo, appartenne in origine a un chierico della vicina chiesa di S. Giovanni. Nella casa sono sparse preziose ed uniche pitture murali gotiche. - Ingresso: “Lotta delle virtù contro i vizi” (parete nord-ovest: tardo 13° secolo) - 2° piano: “Ciclo di Parsifal” (parete laterale sud: attorno al 1310), “Affreschi di tessitori” (parete laterale nord; circa 1310), “Organi sensoriali dell’uomo” e “La battaglia di Sansone con il leone” (parete laterale est: anteriori al 1316). Assieme ai dipinti murali dell’ex monastero domenicano (vedi n. 37), quelli della casa “Zum Kunkel” sono gli esempi più belli del notevole patrimonio artistico sacro e profano di Costanza. Accessibile solo durante le visite guidate speciali organizzate dall’Azienda di promozione turistica. 32 Casa dei canonici Blarersch Documentata sin dal 1267 come abitazione. Tuttavia la parte esterna della rappresentativa costruzione risale al 17° secolo. Dal 1846 Palazzo di giustizia (prima tribunale di corte del Baden, oggi tribunale regionale). Rinnovato internamente dopo un incendio. Di particolare rilievo è il bel portale rinascimentale con una artistica raffigurazione di S. Giacomo. 33 Tettikofer Hof Dal 1418 imponente palazzo di diverse famiglie nobili di Costanza. Il portale tardo gotico risale al 1483, lo sporto al rinascimento. 34 Monastero domenicano di S. Peter an 35 Torri Rheintor e Pulverturm e riva nord- der Fahr e quartiere Niederburg occidentale del Reno Il comvento dominicano S. Pietro “an der Fahr” aveva i suoi radici nel duecento in una comunita di donne (a metà del 13° secolo). Più tardi i suoi occupanti adottarono la regola di S. Domenico. Nel 1785 unito al confinante monastero domenicano Zoffingen (vedi n. 29). Il convento, con la sua scuola femminile, è il centro religioso del cosiddetto quartiere Niederburg, il più antico di Costanza, che si estende dal Reno a nord alla cattedrale a sud. La denominazione “an der Fahr” (al traghetto) ricorda l’antico collegamento con traghetto esistente nella zona. Niederburg, con le sue intricate viuzze e le molte case risalenti al 13° secolo, è una delle zone più belle di Costanza. Una passeggiata serale per le numerose taverne è particolarmente suggestiva. La Rheintor, porta nord della città, fu costruita attorno al 1200 a difesa del ponte medievale (vedi n. 12). Davanti, scultura nepomucena barocca (copia). Seguendo il corso del Reno verso nordovest si incontra la Pulverturm, torre nordoccidentale delle fortificazioni cittadine, costruita all’inizio del 14° secolo. Per alcuni periodi fu usata anche come carcere cittadino. Di fronte alla Rheintor sorge il ricovero per barche in stile Bauhaus del circolo canottieri Nettuno, a sinistra di questo il circolo ufficiali del 6° reggimento di fanteria del Baden dell’imperatore Federico III. Poco oltre sorge il complesso termale aperto nel 1937. Gli edifici che si susseguono procedendo verso ovest sono di proprietà di aziende industriali, in parte ancora oggi produttive, che si insediarono qui fin dall’inizio del 19° secolo. 36 Ex convento Petershausen e case in stile liberty della Seestrasse Per completare il progetto della “seconda Roma” di S. Corrado (vedi n. 14) un suo successore, il vescovo Gebhard, più tardi santificato, fondò, nel 938, sull’altra riva del Reno l’abbazia benedettina Petershausen (Dimora di Pietro), nome e posizione della quale furono ispirate alla Basilica di S. Pietro a Roma. Ricostruito dopo un incendio catastrofico nel 12° secolo, il convento fu quasi completamente risistemato in stile barocco tra il 1763 e il 1769 e poco dopo, nel 1802, soppresso. Successivamente fu per breve tempo utilizzato come castello e poi come sede delle unità del reggimento di stanza nella città (dalla metà del 19° secolo fino al ritiro delle truppe francesi nel 1978). Sull’area sorgono oggi diverse strutture: - il Museo archeologico regionale del Baden-Württemberg con le sue vaste raccolte inerenti la storia della Germania sud-occidentale (edificio del convento; ala est e ala centrale). - l’Archivio municipale di Costanza nella parte ovest del medesimo edificio. - la Scuola musicale di Costanza (prelatura). - la direzione di polizia (caserma). - varie amministrazioni cittadine (palazzo Torkelbau). - la giunta provinciale di Costanza. A est di Sternenplatz (così chiamata per l’albergo medievale “Zum Sternen”, abbattuto) si susseguono lungo la Seestrasse una serie di case in stile liberty fra le più belle della Germania sudoccidentale. 37 Ex convento domenicano o dei 37 predicatori (Steigenberger Inselhotel) Convento dell’ordine dei mendicanti fondato nel 1235. Vi operò Heinrich Seuse, il noto mistico tedesco. Nell’antica navata della chiesa (oggi sala delle feste) ricche pitture murali del primo e del tardo gotico, in parte fra le più antiche del genere in Europa (anteriori al 1276). Di estremo interesse il chiostro medievale con dipinti murali del tardo 19° secolo. Dopo la soppressione del convento (1785), stamperia di stoffe e banca della famiglia Macaire e casa natale del pioniere dei dirigibili conte Ferdinand von Zeppelin (1838). Dal 1875 hotel; dopo il 1966 fu per breve tempo anche la sede della nuova Università di Costanza. Visitabile su prenotazione o durante le visite guidate speciali organizzate dall’Azienda di promozione turistica. 38 Municipio vecchio Eretto nel 1484, fu in seguito più volte modificato. Degno di nota il doppio portale tardo gotico sovrastato dallo stemma di Ulrich Gryfenberg (stemma imperiale fiancheggiato dai santi patroni della città, Corrado e Pelagio, e dagli stemmi della diocesi e della città di Costanza). 39 Zollernstrasse con un complesso di case medievali Sul lato nord la casa editrice e stamperia Stadler, costruita nel 1905. A est di questa meritano attenzione la casa “Zum guten Hirten” con il rilievo della porta risalente al 1608, e il sottostante atelier ed abitazione della famosa pittrice di corte del Baden Marie Ellenrieder . Le facciate del lato sud mostrano resti di porticati che rimandano all’uso originario di tenervi una parte del mercato del pesce (vedi n. 40). 40 Hohes Haus Il più antico palazzo medievale, costruito nel 1294. Le finestre a sesto acuto testimoniano chiaramente l’origine gotica. Al suo interno si trovano invece frammenti di pitture murali risalenti al tardo romanico. Le raffigurazioni di un mercato del pesce sulla facciata est e di un gruppo di invitati a nozze sul lato nord (ambedue del 1935) sono copie di una cronaca illustrata tardo medievale del Concilio di Costanza. 41 Casa “Zum goldenen Löwen” La pittura del 1580 circa sulla facciata di questa caratteristica casa dà una chiara idea della policromia degli edifici tardo medievali. Sebbene gli ornamenti furono per lo più ricostruiti, vi si può riconoscere l’alto standard artistico delle decorazioni originali. 42 Casa “Zur alten Katz” e quartiere ebraico medievale Questo grazioso edificio (sporto rifatto) sulla ex “Sammlungsgasse” apparteneva alla corporazione patrizia “Zur Katz” prima che essa occupasse il nuovo palazzo a fianco del duomo (vedi n. 24). Dopo il 1424 l’edificio fu venduto alla comunità ebraica di Costanza che vi allestì una sala di preghiera, ma solo per breve tempo. Fonti medievali parlano di quartieri ebraici tra l’odierna Münzgasse e la Salmansweilergasse e anche nella Rosgartenstrasse (vedi n. 6). Non ne restano comunque testimonianze tangibili. 44 Statua di “Imperia” sul lago 44 La grande statua, alta nove metri e pesante 18 tonnellate, dell’artista Peter Lenk (vedi n. 23) ricorda un’omonima cortigiana italiana del 16° secolo. Honoré de Balzac, il famoso scrittore francese, trasferì nella finzione letteraria lo storico personaggio italiano a Costanza facendole un monumento letterario nell’opera “Le sollazzevoli istorie”. La figura, con le braccia aperte e rivolte verso l’alto, tiene nelle mani le figure di due giullari, i quali portano sul capo le insegne del potere secolare e spirituale, la corona imperiale e la tiara papale. 45 Stazione centrale 43 Kaufhaus am Hafen 43 Il cosiddetto “edificio del Concilio” fu eretto nel 1388 per il deposito dei cereali e il commercio con l’Europa del sud e servì per alcuni periodi anche come sede della nota fiera del lino di Costanza. Durante il Concilio (1414-1418), dall’8 all’11 nov. 1417, vi si adunò al primo piano il conclave che elesse papa, col nome di Martino V, il cardinale Otto Colonna. In seguito piú volte rimaneggiato, viene utilizzato dall’inizio del 20° secolo come sala per concerti e manifestazioni. Costruita tra il 1860 e il 1863 sotto la direzione dell’architetto del Baden Leonhart, la stazione, con la sua torre neogotica, ricorda gli importanti legami esistenti nel medioevo tra Costanza e Firenze. A Palazzo Vecchio si trova un affresco raffigurante la città tedesca; il palazzo dei Medici fu quindi un’altra volta (vedi n. 24) il modello per un edificio locale. Altre cose interessanti da vedere ed escursioni nei dintorni: A Sea Life Center, “Bodensee-Arena” e cittadina di Kreuzlingen B Hussen-Stein, quartiere Paradies e Gottlieben (passeggiata) C Seestrasse e passeggiata all’Isola di Mainau D direzione traghetto, Isola di Mainau e dintorni E direzione università e Wollmatingen F direzione Svizzera (S. Gallo, Zurigo, castello di Arenenberg, Stein am Rhein, Sciaffusa) ed anche Isola di Reichenau (UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanita) e Radolfzell