IGT debutta al New York Stock Exchange

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IGT debutta al New York Stock Exchange
Marzo - Aprile 2015
IGT debutta al New York Stock Exchange
Martedì 7 aprile il colosso dei giochi nato dalla fusione tra GTECH e IGT ha esordito
a Wall Street, registrando un buon debutto. Il titolo ha chiuso la prima giornata di
negoziazioni sul New York Stock Exchange a 20 dollari, in linea rispetto al
corrispondente valore di chiusura nell’ultimo giorno di quotazione a Milano di
GTECH S.p.A.
Marco Drago, Presidente del Gruppo De Agostini, insieme a Marco Sala, CEO di
IGT Plc, Lorenzo Pellicioli, CEO di De Agostini S.p.A., Paolo Ceretti, Direttore
Generale di De Agostini S.p.A. e al top management della neonata IGT, ha
partecipato alla cerimonia della campanella dal balconcino che dà sul parterre della
Borsa americana, alle ore 9,30 in punto, segnando l’avvio della quotazione al
NYSE.
GTECH S.p.A. il 1° aprile aveva comunicato che tutte le condizioni sospensive della
fusione transfrontaliera di GTECH nella società controllata di diritto inglese
International Game Technology PLC erano state soddisfatte e il 2 aprile è stato
l’ultimo giorno di quotazione delle azioni GTECH sul Mercato Telematico Azionario
di Borsa Italiana. La fusione ha avuto effetto da martedì 7 aprile e
immediatamente dopo è stata completata l’acquisizione della società statunitense
International Game Technology. Nello stesso giorno le azioni GTECH detenute
dagli azionisti GTECH sono state concambiate con azioni International Game
Technology PLC in base al rapporto di uno ad uno, mentre le azioni di
International Game Technology sono state scambiate con un corrispettivo in parte
in denaro e in parte in azioni di International Game Technology PLC, sulla base del
relativo rapporto di cambio.
Il 2 aprile, inoltre, 17 delle 20 banche facenti parte del sindacato relativo al
contratto di finanziamento senior, avevano incrementato i propri impegni a
disposizione di GTECH S.p.A. in misura proporzionale a quelli iniziali, portando la
linea di credito revolving in dollari USA a 1.800 milioni da 1.500 milioni e la linea
di credito revolving in Euro a 1.050 milioni da 850 milioni.
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