BANCA POPOLARE FRIULADRIA S.p.A. Sede Sociale Piazza XX

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BANCA POPOLARE FRIULADRIA S.p.A. Sede Sociale Piazza XX
BANCA POPOLARE FRIULADRIA S.p.A.
Sede Sociale Piazza XX Settembre 2 33170 Pordenone
Capitale Sociale € 120.689.285.00 interamente versato
Numero di Iscrizione al Registro Imprese di Pordenone,
Codice Fiscale e Partita Iva 01369030935
Codice ABI 5336 Iscritta all'Albo delle Banche al n. 5391
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Società
soggetta alla Direzione e Coordinamento di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. ed
appartenente al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritta all'Albo dei Gruppi Bancari al
n. 6230.7
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
depositato presso la CONSOB in data 5 giugno 2015 a seguito di approvazione comunicata con
nota n. 0045664/15 del 5 giugno 2015.
Banca Popolare FriulAdria S.p.A. (l’“Emittente” o la “Banca”) ha predisposto il presente
documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”, in cui si devono ritenere comprese
le informazioni indicate come ivi incluse mediante riferimento) in conformità ed ai sensi della
Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetti” o la “Direttiva”) e all’art. 14 del Regolamento
2004/809/CE (il “Regolamento CE”), così come successivamente modificati ed integrati, nonché
degli Schemi allegati a quest’ultimo. Il documento contiene informazioni sull’Emittente per la durata
di dodici mesi a decorrere dalla sua data di approvazione.
Il presente Documento di Registrazione, insieme alla documentazione predisposta per l'offerta e/o
quotazione (ove prevista) degli strumenti finanziari di volta in volta rilevanti, redatta in conformità
alla Direttiva (i.e. la nota informativa sugli strumenti finanziari anche facente parte di programmi di
emissione, che contiene i rischi e le informazioni specifiche connesse agli strumenti finanziari
oggetto dell’offerta (la “Nota Informativa”), la nota di sintesi, contenente in breve i rischi e le
caratteristiche essenziali connessi alla Banca e agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta (la
“Nota di Sintesi”), le condizioni definitive che saranno predisposte dall’Emittente in occasione di
ciascuna emissione e pubblicate prima dell’inizio dell’offerta (le “Condizioni Definitive”) insieme
alla Nota di Sintesi relativa ad ogni singola emissione, nonché la documentazione indicata come
inclusa mediante riferimento nei medesimi), costituisce un prospetto di base ai sensi e per gli effetti
della Direttiva.
L'informativa completa sull'Emittente e sull'offerta e/o quotazione (ove prevista) di strumenti
finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del Documento di
Registrazione, della rilevante Nota Informativa e della documentazione indicata come inclusa
mediante riferimento.
Si veda inoltre il Capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione, per l'esame dei
fattori di rischio con riferimento all’Emittente, e nella rilevante Nota Informativa, per l'esame dei
fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento agli strumenti finanziari
di volta in volta oggetto dell’offerta (i “Titoli”).
La pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il presente Documento di Registrazione è a disposizione del pubblico gratuitamente, dalla
data di pubblicazione dello stesso e per tutta la durata della sua validità, presso la sede
sociale e tutte le filiali dell'Emittente ed è consultabile sul sito Internet dell'Emittente
www.friuladria.it, nonché presso la sua sede legale.
1
INDICE
1.
PERSONE RESPONSABILI..................................................................................................... 4
1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione .................................................... 4
1.2 Dichiarazione di responsabilità ............................................................................................. 4
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................................... 5
2.1 Società di revisione ................................................................................................................ 5
2.2 Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono stati
rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli anni
passati ............................................................................................................................................. 5
3.1
FATTORI DI RISCHIO ...................................................................................................... 6
Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente ................................................ 6
Rischio legato alla crisi economico – finanziaria .................................................................. 6
Rischio di credito ....................................................................................................................... 7
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito ............................................ 7
Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani ................ 8
Rischio di mercato ..................................................................................................................... 9
Rischio di liquidità dell’Emittente........................................................................................... 10
Rischio operativo ..................................................................................................................... 10
Rischio relativo alle controversie legali pendenti ............................................................... 10
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e
finanziario ................................................................................................................................. 11
3.2 DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI ED ECONOMICI SELEZIONATI RIFERITI
ALL’EMITTENTE ............................................................................................................................. 13
4.1
Storia ed evoluzione dell’Emittente................................................................................ 21
4.1.1. Denominazione legale ................................................................................................. 22
4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione .................. 22
4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la
durata sia indeterminata ......................................................................................................... 22
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera,
paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale......... 22
4.1.5 Qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente
rilevante per la valutazione della sua solvibilità .................................................................. 22
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ ....................................................................................... 23
5.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle
principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati ..................................................... 23
5.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi ......................... 28
5.3
6.
Principali mercati............................................................................................................... 28
STRUTTURA ORGANIZZATIVA .......................................................................................... 29
2
6.1 Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che
l’Emittente occupa ....................................................................................................................... 29
6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa
parte............................................................................................................................................... 30
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE .......................................................... 32
7.1
Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente ............................................... 32
7.2 Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere
ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente .......................................................................... 32
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ................................................................................... 33
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO ..................... 34
9.1 Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo ..................... 34
9.2
10.
Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo ............ 38
PRINCIPALI AZIONISTI ...................................................................................................... 39
10.1 Soggetti che controllano l'Emittente ................................................................................ 39
10.2 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione
dell'assetto di controllo dell'Emittente ...................................................................................... 39
11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE ................. 40
11.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati .............................................. 40
11.2
Bilanci.............................................................................................................................. 41
11.3
Revisione delle informazioni finanziarie annuali ...................................................... 41
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di
Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei
conti ........................................................................................................................................... 41
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che
siano state controllate dalla Società di Revisione .............................................................. 41
11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai
bilanci dell’Emittente ............................................................................................................... 41
11.4
Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di
Registrazione ............................................................................................................................... 41
11.5
Informazioni finanziarie infrannuali ........................................................................... 41
11.6
Procedimenti giudiziari e arbitrali................................................................................ 42
11.7
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale
dell’Emittente................................................................................................................................ 42
12.
CONTRATTI IMPORTANTI ................................................................................................ 43
13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E
DICHIARAZIONI DI INTERESSI................................................................................................... 44
13.1
Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti ............................................... 44
13.2
Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi ................................................. 44
14.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ................................................................... 45
3
1.
PERSONE RESPONSABILI
1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione
Banca Popolare FriulAdria S.p.A., con sede in Piazza XX Settembre 2, 33170 Pordenone, si
assume la responsabilità dei dati e delle informazioni contenuti nel presente Documento di
Registrazione.
1.2 Dichiarazione di responsabilità
Il presente Documento di Registrazione è conforme a quello depositato in CONSOB in data 5
giugno 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0045664/15 del 5 giugno 2015.
Banca Popolare FriulAdria S.p.A., attesta che il presente Documento di Registrazione è conforme
agli schemi applicabili del Regolamento CE e, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale
scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e
non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
4
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 Società di revisione
I bilanci di esercizio dell'Emittente chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 e inclusi mediante riferimento
nel presente Documento di Registrazione (cfr. Capitolo 11 del Documento di Registrazione) sono
sottoposti a revisione legale dei conti da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A., con sede
in Roma, via Po 32 (la “Società di Revisione”), in esecuzione della delibera dell'Assemblea dei soci
della Banca del 21 aprile 2012, che ha attribuito alla Società di Revisione società l’incarico per il
periodo 2012 - 2020.
Reconta Ernst & Young S.p.A. è iscritta alla sezione ordinaria del Registro delle Imprese presso la
CCIAA di Roma, n. 00434000584.
L'incarico è svolto ai sensi dell’art. 2409-bis e seguenti del codice civile.
Si segnala che la Società di Revisione ha espresso giudizi senza rilievi sui bilanci dell'Emittente
relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 (per ulteriori informazioni sulle relazioni
della società di revisione cfr. Capitolo 11, Paragrafi 11.3.1 e 11.3.2, del Documento di
Registrazione).
2.2 Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono stati
rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli anni
passati
Nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 e fino alla Data del Documento di
Registrazione non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dall’Emittente alla Società di
Revisione, né la Società di Revisione ha rinunciato all’incarico stesso.
5
FATTORI DI RISCHIO
3.1
FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere attentamente i presenti fattori di rischio, prima di qualsiasi
decisione sull’investimento, al fine di comprendere i rischi generali e specifici collegati all'Emittente
ed agli strumenti finanziari emessi dall'Emittente. Nel prendere una decisione di investimento, gli
investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all'Emittente, ai settori di
attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari proposti. I presenti fattori di rischio
devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Documento di
Registrazione ed ai fattori di rischio di cui alla Nota Informativa. I rinvii a Capitoli e Paragrafi si
riferiscono a capitoli e paragrafi del Documento di Registrazione. Nello svolgimento delle proprie
attività, l'Emittente potrà essere esposto ad una serie di rischi caratteristici del settore bancario. Di
seguito sono sinteticamente esposti alcuni dei rischi significativi che potrebbero influenzare
negativamente la situazione finanziaria ed i risultati operativi dell'Emittente. Alcuni di questi rischi
sono gestiti secondo politiche e procedure di gestione del rischio prestabilite, la maggior parte
delle quali è descritta nella sezione "E – Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di
Copertura" della Nota Integrativa contenuta nel bilancio dell'Emittente relativo all'esercizio chiuso
al 31 dicembre 2014, a disposizione del pubblico ed incluso mediante riferimento nel Documento di
Registrazione, come indicato ai Capitoli 11 e 14.
***************
Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che per l’Emittente non è possibile
determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un’obbligazione
plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap su durata corrispondente), atto a
consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente.
Rischio legato alla crisi economico – finanziaria
Nel corso del 2014 la ripresa del ciclo economico mondiale è proseguita con ritmi moderati: i dati
più recenti mostrano una crescita del PIL mondiale del +3,1% a/a, pressoché in linea con l’anno
precedente e più debole rispetto alle aspettative di inizio anno.
L’espansione dell’economia mondiale è stata disomogenea nelle diverse aree geografiche: gli Stati
Uniti hanno registrato buoni livelli di crescita mentre per l’economia giapponese la fase negativa si è
prolungata oltre le attese. Anche tra i Paesi emergenti il buon andamento dell’economia in Cina e in
India, e la tenuta di gran parte delle economie asiatiche, si sono contrapposte alla debolezza del
Brasile e alla recessione dell’economia russa.
In Europa l’impulso della ripresa è rimasto debole anche nella seconda parte dell’anno, a seguito
della persistente assenza di vitalità nella componente degli investimenti, in un contesto di debolezza
della domanda estera e dei consumi delle famiglie. Ciò si è pertanto tradotto in una crescita del PIL
europeo nel 2014 pari al +0,8% a/a. Inoltre, l’inflazione nell’area Euro è scesa nel corso del 2014,
toccando il punto di minimo nel mese di dicembre, pari al -0,2%, principalmente per effetto del crollo
del prezzo del petrolio.
In tale contesto la Banca Centrale Europea è intervenuta con manovre non convenzionali per far
fronte ai rischi deflazionistici, nonché per stimolare la ripresa dei prestiti all’economia reale. Gli
interventi della BCE hanno riguardato: il taglio del costo del denaro (al minimo storico, con tassi di
rifinanziamento allo 0,05%; in negativo il tasso sui depositi a -0,20%); l’assegnazione agli istituti di
credito di 212 miliardi di euro di liquidità a lungo termine finalizzata all’erogazione del credito
all’economia reale (T-LTRO); l’avvio del programma d’acquisto di titoli ABS e Covered Bond.
Nell’ambito dell’Area Euro l’Italia è tra i Paesi dove la ripresa economica ha stentato maggiormente
ad affermarsi: i dati più recenti confermano che la fase recessiva dell’economia italiana è proseguita
6
FATTORI DI RISCHIO
anche nella seconda parte dell’anno, portando ad una contrazione annua del PIL stimata al -0,4%
rispetto all’anno precedente.
Fatta eccezione del lento recupero della spesa delle famiglie (+0,3 % a/a), a cui ha contribuito
anche il “bonus irpef” (pari a 80 euro mensili) varato dal Governo per i redditi inferiori a 26 mila
euro, tutte le altre voci della domanda interna hanno avuto un apporto negativo alla crescita
dell’economia del Paese. Significativo è stato il calo della domanda di beni di investimento (-3,3%
a/a investimenti in costruzioni; -1,6% a/a investimenti in macchinari e attrezzature), nonostante le
misure adottate dal Governo e le condizioni di credito progressivamente meno onerose e meno
stringenti. In tale contesto si è confermato il contributo positivo delle esportazioni alla ripresa
economica (+2,0 % a/a), seppur indebolito dal rallentamento dell’economia tedesca e di alcuni
Paesi emergenti, con l’ulteriore aggravante delle sanzioni sull’interscambio tra Unione Europea e
Russia.
Il progressivo affievolirsi delle prospettive di ripresa nel corso dell’anno ha condizionato anche il
mercato del lavoro: i dati più recenti mostrano una disoccupazione al 12,9% a dicembre, in aumento
del +0,3% rispetto all’anno precedente, con una quota di giovani disoccupati che ha raggiunto il
42%.
Il tasso d’inflazione è sceso progressivamente nel corso del 2014, toccando ad agosto il punto di
minimo del -0,2%. Nonostante la ripresa in ottobre (+0,2%), il successivo crollo del prezzo del
petrolio ha confermato le prospettive di un’inflazione molto bassa: in termini medi annui l’inflazione
si è collocata allo 0,2% nel 2014, in significativo calo rispetto al dato registrato nel 2013 (1,3%).
Rischio di credito
L’Emittente è esposto ai rischi relativi all’attività creditizia. In particolare, il rischio di credito è
connesso all’eventualità che l’Emittente o il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole cui
appartiene l'Emittente (il “Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole” o il “Gruppo”) abbiano un
deterioramento della propria solidità patrimoniale e delle proprie prospettive economiche ricondotto
al rischio di perdite derivante dall’eventuale impossibilità o rifiuto da parte della clientela (inclusi gli
Stati sovrani) di onorare le proprie obbligazioni contrattuali, connesse a rapporti di concessione di
finanziamenti, impegni, lettere di credito, strumenti derivati, operazioni in valuta e di altro tipo.
Sebbene l’attività di concessione del credito costituisca il core business della Banca e del
Gruppo, la stessa viene implementata con obiettivo di conseguire una crescita controllata degli
impieghi in tutto il territorio nazionale, attraverso una strategia di assunzione del rischio che
individua le aree geografiche, i segmenti di clientela ed i settori di attività economica ritenuti di
maggiore interesse. Tale strategia, concordata a livello di Gruppo con la controllante Crédit
Agricole S.A., si sostanzia nell’individuazione dei limiti di rischio che possono essere assunti con
l’attività creditizia (rischio di concentrazione settoriale e individuale, etc.), verificandone la
compatibilità con gli obiettivi di budget e di piano industriale.
L’Emittente ritiene che le politiche adottate dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il
rischio di credito; tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il
verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili che potrebbero incidere negativamente sulla capacità
della clientela di onorare le proprie obbligazioni contrattuali con effetti negativi sulla solidità
patrimoniale e sulle prospettive economiche dell’Emittente o del Gruppo.
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito
Si segnala che i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore complessive, registrano nel
2014 una crescita del 39,1%, posizionandosi a € 542 milioni rispetto ai € 390 del 2013. Le
sofferenze nette crescono di 32 milioni (+20,9%) e si attestano a 184 milioni, pari al 2,9%
dell’ammontare dei crediti (2,4% nel bilancio dello scorso anno). Le partite incagliate nette
ammontano a 251 milioni, in aumento di 75 milioni (+42,3%). I crediti ristrutturati netti sono pari a
86 milioni, erano 28 milioni lo scorso anno, e il loro indice di copertura è del 13,2% (9,0% nel
precedente bilancio). In controtendenza i crediti scaduti, pari a 23 milioni, che, al netto delle
svalutazioni, diminuiscono di 12 milioni (-35,0%). L’indice di copertura dei crediti in bonis passa
dallo 0,5% del 2013 all’attuale 0,4%, con un volume decrescente dei crediti lordi vivi verso la
7
FATTORI DI RISCHIO
clientela (diminuiscono le esposizioni lorde in bonis e diminuiscono le rettifiche di portafoglio).Per
maggiori informazioni, si rinvia alle pagine 20 e seguenti della Relazione sulla gestione del bilancio
dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e il successivo Capitolo 3.2 del
presente Documento di Registrazione.
In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata:
Indicatori di rischiosità
creditizia(1)
Dati di
Dati di
sistema
sistema
31.12.14
grandi
31.12.13
grandi
banche al
banche al
31.12.2014(2)
31.12.2013(2)
Variazione
Indicatori
FriulAdria
2014-2013
Crediti deteriorati lordi/Crediti
lordi verso clientela
13,8%
15,8%
10,9%
13,7%
2,9
Crediti deteriorati netti/Crediti
netti verso clientela
8,5%
n.d.
6,2%
10,0%(3)
2,3
Sofferenze lorde/Crediti lordi
verso la clientela
7,4%
8,3%
6,4%
6,9%
1,0
Sofferenze nette/Crediti netti
verso la clientela
2,9%
n.d.
2,4%
4,0%(3)
0,5
Rapporto di copertura dei crediti
deteriorati
42,3%
40,8%
46,3%
37,3%
-4,0
Rapporto di copertura delle
sofferenze
63,4%
56,9%
64,5%
55,0%
-1,1
Sofferenze nette/Patrimonio
totale di vigilanza
41,9%
n.d.
34,4%
n.d.
7,5
Sofferenze nette / Patrimonio
netto
26,0%
n.d.
21,9%
n.d.
4,1
Costo del credito
1,2%
n.d.
1,0%
n.d.
0,2
(1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili
riclassificati di cui alle pagine 24 e 32 del bilancio dell’Emittente.
(2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 e n° 1
del maggio 2014 tavola 3.1 pag. 26
(3) Indicatore riferito al totale sistema e non alla classe comparabile a quella dell’Emittente (Grandi
Banche).
La Banca ha tuttavia perseguito il miglioramento della qualità del credito attraverso il monitoraggio
continuo del portafoglio, valutando il rispetto della strategia di rischio concordata con un’attenzione
particolare verso i maggiori rischi assunti.
Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani
Un ulteriore rischio si sostanzia nella diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli stati
sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni che potrebbero comportare perdite e/o
influenzare negativamente la capacità dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo
diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Al 31 dicembre 2014 il valore di bilancio
dell’esposizione verso Stati sovrani era pari a Euro 948.170 migliaia di cui il 100% concentrato
8
FATTORI DI RISCHIO
sull’Italia: una significativa diminuzione nel merito di credito dell’Italia potrebbe pertanto avere un
impatto negativo sui risultati dell’Emittente stesso.
In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata:
31.12.2014
(in migliaia
di Euro)
FVTPL
(Fair Value
Through
Profit or
Loss)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli di
Stato
Argentini
AFS
(Availablefor-sale
financial
assets)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli
di
Stato
Francesi
31.12.2013
Emit
tente
Rat
ing
S&P
Valore
nominal
e
Valore di
Bilancio
Riserva
di
valutazi
one
Valore
nominal
e
Valore di
Bilancio
Repubblic
a Italiana
BBB-
-
-
-
1
1
-
Repubblic
a
Argentina
CCC-
21
1
-
20
6
-
Repubblic
a Italiana
BBB-
790.000
948.169
6.703
647.500
690.258
- 9.530
Repubblic
a
Francese
AA
-
-
-
50.000
61.868
- 650
790.021
948.170
6.703
697.521
752.133
- 10.180
Totale
Riserva
di
valutazi
one
Rischio di mercato
Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti
dall’Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non
esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un
deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente e/o del Gruppo.
Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book),
che comprende gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, sia al portafoglio bancario (banking book).
Il rischio di mercato relativo al portafoglio di negoziazione deriva dall’operatività di negoziazione sui
mercati di interesse, tassi di cambio e titoli di capitale. Il rischio di mercato nel portafoglio bancario
è influenzato dalle variazioni dei credit spread e dei tassi di interesse nei diversi periodi di
rilevazione. Il processo di gestione del rischio di mercato del portafoglio di negoziazione è
regolamentato nell’ambito della relativa policy del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, introdotta al
fine di identificare i criteri per la gestione dei profili di rischio, le attività da porre in essere per la
corretta applicazione dei criteri, le unità deputate allo svolgimento delle citate attività e le
procedure a supporto delle stesse. Non è disponibile un’indicazione quantitativa (Value at Risk)
dell’esposizione al rischio di mercato.
Per maggiori informazioni sul rischio di mercato si veda la Parte E, Sezione 2, pagine 176 e
seguenti della Nota Integrativa al bilancio dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2014.
9
FATTORI DI RISCHIO
Rischio di liquidità dell’Emittente
Il rischio di liquidità, sia a breve che a medio/lungo termine, è il rischio che, anche causa del
fenomeno delle trasformazione delle scadenze, l’Emittente non sia in grado di far fronte ai propri
impegni di pagamento per l’incapacità di reperire fondi su mercato (funding liquidity risk) e/o di
smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk) e/o che sia costretto a sostenere costi molto elevati
per far fronte a detti impegni.
Il Gruppo adotta una politica di gestione della liquidità di breve termine (o liquidità operativa),
ovvero di gestione degli eventi che impattano sulla posizione di liquidità dell’Emittente e del
Gruppo nell’orizzonte temporale dall’overnight fino ai 12 mesi, che ha l’obiettivo primario del
mantenimento della capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e
straordinari, minimizzandone i costi. Propedeutica a tale politica di gestione della liquidità operativa
è la definizione di un limite di rifinanziamento a breve termine, calibrato utilizzando una
metodologia che mira a garantire un surplus di liquidità sull’orizzonte di un anno in un mercato
caratterizzato da condizioni di stress. Tale limite determina la struttura del rifinanziamento a breve
termine che impone una “non concentrazione” sulle scadenze più corte.
Più in generale, il Gruppo adotta la politica di osservare il sostanziale equilibrio tra le fonti di
raccolta e gli impieghi. Alla luce delle recenti, perduranti tensioni verificatesi sui mercati dei capitali
il Gruppo ha ritenuto di creare delle riserve di liquidità destinate a fronteggiare eventuali periodi di
stress nell’accesso alle consuete fonti di raccolta. L’Emittente ritiene che le politiche adottate ed i
presidi implementati dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il rischio di liquidità.
Tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il verificarsi di eventi
ignoti e imprevedibili che potrebbero incidere negativamente sulla capacità del Gruppo di far fronte
ai propri impegni finanziari.
Per maggiori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi e la
misurazione del rischio di liquidità, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, Sezione 3, pagine
203 e seguenti della Nota Integrativa al bilancio dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31
dicembre 2014, incluso nel presente Documento di Registrazione mediante riferimento ai sensi
dell’art. 11 della Direttiva Prospetti (cfr. Capitolo 11 del Documento di Registrazione).
Rischio operativo
Il rischio operativo è definito come il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure e/o sistemi interni, risorse umane e/o eventi esogeni. Tale definizione
include il rischio legale, ma non quello strategico e di reputazione. Il rischio legale comprende - fra
l’altro - l’esposizione ad ammende, sanzioni pecuniarie o penalizzazioni derivanti da provvedimenti
assunti dall’Organo di Vigilanza, ovvero da regolamenti privati.
Nell’ambito del consolidamento e rafforzamento dei propri presidi a fronte del rischio operativo, il
Gruppo cui appartiene l’Emittente si è da tempo attivato per perseguire: (i) il mantenimento di una
costante conformità ai requisiti che la normativa prevede per l’utilizzo del metodo TSA (Traditional
Standardised Approach) per il calcolo del capitale regolamentare previsto da Basilea 2; (ii) il
monitoraggio dei rischi e delle perdite, tale da permettere un approccio gestionale, soprattutto in
termini di iniziative di mitigazione; (iii) il raggiungimento della conformità ai requisiti che la
normativa prevede per l’utilizzo di metodi AMA (Advanced Measurement Approaches) per il calcolo
del capitale regolamentare.
L’Emittente ritiene che le politiche adottate dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il
rischio operativo. Tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il
verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili, quali danneggiamenti o malfunzionamenti causati da
eventi straordinari, che potrebbero incidere negativamente sul funzionamento dei sistemi posti a
presidio del rischio operativo, causando effetti negativi sulla posizione finanziaria e sui risultati
dell’Emittente.
Per maggiori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi di gestione e
metodi di misurazione del rischio operativo, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, pagine
160 e seguenti, della Nota Integrativa al bilancio dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31
dicembre 2014, incluso nel presente Documento di Registrazione mediante riferimento ai sensi
dell’art. 11 della Direttiva Prospetti (cfr. Capitolo 11 del Documento di Registrazione).
Rischio relativo alle controversie legali pendenti
10
FATTORI DI RISCHIO
Alla data del Documento di Registrazione, l’Emittente è parte di procedimenti giudiziari, civili e
amministrativi, correlati alla propria attività ordinaria, per alcuni dei quali l’Emittente ha costituito
nel proprio bilancio un apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le potenziali passività che
ne potrebbero derivare. A fronte di tali contenziosi, al 31 dicembre 2014 l’Emittente evidenzia un
fondo rischi e oneri per complessivi Euro 7.685 migliaia.
Sebbene sia intrinsecamente difficile prevedere l’esito dei molti procedimenti legali di cui il Gruppo
è parte e, pertanto, non si possa escludere che l’esito sfavorevole di alcuni di essi possa avere
effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale del Gruppo medesimo, a
giudizio della Banca il fondo rischi accantonato è adeguato a far fronte a tali eventuali esiti negativi
e i giudizi in questione, singolarmente considerati, non sono significativi. Per ulteriori informazioni
sulle controversie legali pendenti di cui è parte l’Emittente si rinvia al Capitolo 11, Paragrafo 11.6,
del Documento di Registrazione.
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario
A novembre 2014 è entrato in funzione il sistema unico europeo di vigilanza bancaria (Single
Supervisory Mechanism = SSM). Con questo meccanismo la Banca Centrale Europea (BCE) si
assume il compito di vigilanza su 130 grandi banche sistemiche dell'eurozona. Il Gruppo ricade
sotto la vigilanza della BCE. Occorrerà appurare quali saranno i potenziali effetti dell'introduzione
dell'SSM sul Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole.
L’Emittente è inoltre soggetto ad un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di
vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca d’Italia e CONSOB). Sia la
regolamentazione applicabile, sia l’attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui
aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Inoltre, in qualità di emittente di strumenti finanziari diffusi
tra il pubblico, l’Emittente è chiamata al rispetto di ulteriori disposizioni emanate dalla CONSOB.
Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in
ambito finanziario e bancario, l’Emittente è soggetta a specifiche normative, in tema, tra l’altro, di
antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore).
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di discipline più rigorose da
parte delle autorità internazionali. In tale contesto, a partire dall’1 gennaio 2014, parte della
Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea
III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del
contenimento del grado di leva finanziaria e dell’introduzione di policy e di regole quantitative per
l’attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari.
In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli Accordi di Basilea III
prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime,
ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un common equity tier one ratio pari
almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un tier capital ratio pari almeno al 8,5% e un total
capital ratio pari almeno al 10,5 delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi
includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un cuscinetto di ulteriore capitalizzazione
obbligatoria).
Per quanto concerne la liquidità, gli Accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un
indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la
costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca
per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità
strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”) con orizzonte temporale pari a un anno, introdotto
per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, con un
minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo il
regolamento UE n. 575/2013;
- per l’indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio
2018.
Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, introduce a partire dal 1 gennaio 2015,
un indicatore minimo di leva finanziaria (leverage ratio) pari ad almeno il 3% del totale attività con
l’obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare che i metodi usati per
11
FATTORI DI RISCHIO
la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il fabbisogno di
capitale.
Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai
nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere
significativi.
Tra le novità regolamentari in fase di definizione, si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea
in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e
delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD), che
s’inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di
risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità
nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le “Autorità”) possono adottare per la
risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. In particolare, in base a tale Direttiva,
in caso di apertura di una procedura concorsuale nei confronti di un istituto di credito, si registra il
passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un
sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior (strumenti
ibridi), ai detentori di titoli di debito senior unsecured (non garantiti) e ai depositanti per la parte
eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. bail-in). Di
conseguenza, gli investitori potrebbero subire la svalutazione, con possibilità di azzeramento del
valore nominale, ovvero la conversione in titoli di capitale delle Obbligazioni, anche in mancanza di
una dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione
unico di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato
mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale. La Direttiva è entrata in vigore il 1°
gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è
stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi,
al 1° gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti
finanziari già in circolazione, anche se emessi prima dei suddetti termini.
Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della
Direttiva.
12
3.2
DATI PATRIMONIALI,
ALL’EMITTENTE
FINANZIARI
ED
ECONOMICI
SELEZIONATI
RIFERITI
Si riporta di seguito la tabella contenente i principali indicatori economico-finanziari relativi
all'Emittente, ricavabili dai bilanci di esercizio individuali della Banca relativi agli esercizi chiusi al
31 dicembre 2014 e 2013, assoggettati a revisione contabile completa da parte della Società di
Revisione che ha emesso le proprie relazioni rispettivamente in data 23 marzo 2015 e 21 marzo
2014.
Al riguardo, si precisa che il bilancio di esercizio dell’Emittente chiuso al 31 dicembre 2014 è
stato approvato dall’Assemblea degli azionisti in data 19 aprile 2015.
Si riporta di seguito una tabella contenente gli indicatori della situazione economico-finanziaria
dell'Emittente al 31 dicembre 2014 e quelli relativi all’esercizio 2013.
Tabella 1:
Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali individuali
Fondi Propri e coefficienti di solvibilità
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1
– CET 1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
e al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del
regime transitorio
31.12.2014
31.12.2013 *
678.519
541.371
Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
- 406
-
Elementi da dedurre dal CET1
314.802
98.817
Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
79.031
-
Totale Capitale primario di classe 1 (Common
Equity Tier 1 - CET1)
442.341
442.554
-
-
40.681
-
- 45.287
-
-
-
442.341
442.554
Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali e al lordo degli
elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
-
17.739
Filtri pudenziali del T2 (+/-)
-
- 6.359
Elementi da dedurre dal T2
-
55.099
- 40.681
-
-
-
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
Elementi da dedurre dall’AT1
Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional
Tier 1 - AT1)
Totale Capitale di classe 1 (Tier 1 - T1)
Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
Totale capitale di classe 2 (Tier 2 - T2)
13
442.341
442.554
3.951.934
4.143.738
Common Equity Tier 1 Ratio
11,2%
10,7%
Tier 1 Ratio
11,2%
10,7%
Total Capital Ratio
11,2%
10,7%
Totale fondi propri
Attività di rischio Ponderate
COEFFICIENTI DI CAPITALE
* dati 2013 in Basilea 2, il CET1 è da intendersi come Core Tier1
I dati al 31 dicembre 2014 non sono confrontabili con quelli al 31 dicembre 2013 in quanto la
normativa di riferimento ha subito un radicale cambiamento così come meglio specificato nella
“Parte F - Informazioni sul Patrimonio” del Bilancio al 31.12.2014.
Infatti, a partire dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la regolamentazione di Basilea 3 che, tra
le altre disposizioni, disciplina anche la nuova modalità di determinazione del Patrimonio di
Vigilanza (cosiddetto “Fondi Propri”) e stabilisce per i relativi indicatori patrimoniali differenti livelli
minimi. L’attuazione della nuova disciplina prudenziale seguirà un regime di applicazione
transitorio (cosiddetto “Phased-in”) che, nella maggior parte dei casi, è articolato su 4 anni (dal 1°
gennaio 2014 al 31 dicembre 2017) seppure con alcune importanti eccezioni per le quali sono
previsti tempi di applicazione più lunghi (es. norme transitorie su partecipazioni in assicurazioni,
filtro prudenziale su titoli di stato, grandfathering degli strumenti di capitale non più computabili).
Relativamente alle nuove modalità di composizione dei Fondi Propri le principali novità
riguardano innanzitutto la suddivisione del Tier 1 in Common Equity Tier 1 (CET1) e Tier 1
aggiuntivo. Nel primo comparto rientreranno gli strumenti di maggiore qualità in termini di
capacità di assorbire le perdite e grado di subordinazione in caso di crisi (come ad esempio il
capitale, le riserve, i sovrapprezzi di emissione ecc.) mentre nel secondo verranno classificati
alcune tipologie di strumenti finanziari che avranno un grado di subordinazione superiore a quelli
del CET1, ma inferiore a quelli del Tier 2. Oltre a ciò il CET1 subirà anche un incremento in
termini di volumi rispetto a quanto dettato da Basilea 2 dal momento che verranno inglobate delle
componenti che prima erano classificate nel Tier 2 (ad esempio le leggi speciali di
rivalutazione).Per quanto concerne invece i nuovi livelli minimi riferiti ai coefficienti patrimoniali, il
Common Equity Tier 1 Capital Ratio dovrà essere pari al 4,5% rispetto alle attività di rischio
ponderate, mentre con riferimento al Tier One Capital Ratio la normativa prevede per il 2014 un
periodo di transizione nel quale tale indicatore non dovrà essere inferiore al 5,5% per poi passare
dal 2015 al 6%; il limite del Total Capital Ratio è rimasto invariato all’8%. I dati relativi al Common
Equity Tier 1 (CET1) e il Tier 1 aggiuntivo non sono disponibili in bilancio.
Oltre a stabilire dei livelli minimi di capitalizzazione più elevati, la normativa di Basilea 3 ha anche
previsto l’introduzione del “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore
cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi
patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire
disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito.
Aggiungendo tale buffer i coefficienti patrimoniali assumeranno livelli minimi pari al 7% per il
Common Equity Tier 1 Capital Ratio, all’8,5% per il Tier 1 Capital Ratio ed al 10,5% per il Total
Capital Ratio.
Quindi l’entrata in vigore il 1° gennaio 2014 della nuova disciplina per le banche e le imprese di
investimento (Regolamento UE n. 575/2013; Circ. 285 Banca d’Italia) ha avuto riflessi significativi
sui ratios patrimoniali, producendo impatti sia sulla determinazione dei Fondi Propri che sulla
determinazione delle attività ponderate per il rischio (RWA) e rendendo non significativo il
confronto rispetto al 2013.
Il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2014 si
14
attestano all’11,2%.
In ogni caso la dinamica dei ratios, in aumento se posti in relazione al 2013, è spiegata
principalmente dall’andamento delle attività ponderate per il rischio: al 31 dicembre 2014 i RWA
sono pari a 3.952 milioni in diminuzione rispetto ai 4.144 del 2013.
Si segnala che, a gennaio 2014, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha esercitato e comunicato
a Banca d’Italia la scelta di non includere in alcun elemento dei fondi propri i profitti e/o le perdite
non realizzate provenienti dalle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella
categoria AFS (Banca d’Italia, bollettino di vigilanza n. 12, dicembre 2013).
Risultati del c.d. Comprehensive Assessment
Come già evidenziato tra i fatti di rilievo del 2014, il Gruppo Cariparma, in quanto parte del
Gruppo internazionale Crédit Agricole (Gruppo CA), è stato assoggettato, in via preparatoria al
Single Supervisory Mechanism, all’esercizio del Comprehensive Assessment. Tale esercizio,
condotto dalla Banca Centrale Europea di concerto con l’Autorità di vigilanza italiana con
riferimento alle principali banche italiane, si è concluso sostanzialmente nel luglio 2014, con
pubblicazione dei risultati a livello di Gruppo Crédit Agricole in data 26 ottobre 2014; non sono
state pubblicate articolazioni di tali risultati a livello delle singole banche del Gruppo CA.
Tale esercizio è stato articolato in tre fasi di attività di verifica:
(i) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza;
(ii) un esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review);
(iii) uno Stress Test per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress.
Lo Stress test è stato condotto considerando due scenari ipotetici per il triennio 2014-2016: uno
“di base” (baseline), ripreso dalle previsioni della Commissione europea del febbraio del 2014, e
uno “avverso” (adverse). La simulazione è stata condotta sui dati di bilancio di fine 2013,
modificati per tenere conto dei risultati dell’AQR. Nello scenario di base l’adeguatezza del
capitale delle banche del Gruppo CA è stata valutata rispetto a un requisito dell’8%; nello
scenario avverso il requisito considerato è stato del 5,5%, anche in questo caso superiore al
minimo regolamentare.
Il Gruppo Cariparma ha tenuto conto dell’esito del Comprehensive Assessment nella redazione
dei propri conti annuali, valutando tutti i dati e le informazioni rese disponibili dalla Capogruppo
francese man mano che gli stessi acquisivano i necessari requisiti di attendibilità e integrando
pienamente nel costo del credito 2014 gli impatti derivanti dall’Asset Quality Review (Individual
File Review).
Tabella 2:
Principali indicatori di rischiosità creditizia
Indicatori di rischiosità
creditizia(1)
Dati di
Dati di
sistema
sistema
31.12.14
grandi
31.12.13 grandi banche
banche al
al
31.12.2014(2)
31.12.2013(2)
Variazione
Indicatori
FriulAdria
2014-2013
Crediti deteriorati lordi/Crediti
lordi verso clientela
13,8%
15,8%
10,9%
13,7%
2,9
Crediti deteriorati netti/Crediti
netti verso clientela
8,5%
n.d.
6,2%
10,0%(3)
2,3
15
Sofferenze lorde/Crediti lordi
verso la clientela
7,4%
8,3%
6,4%
6,9%
1,0
Sofferenze nette/Crediti netti
verso la clientela
2,9%
n.d.
2,4%
4,0%(3)
0,5
Rapporto di copertura dei
crediti deteriorati
42,3%
40,8%
46,3%
37,3%
-4,0
Rapporto di copertura delle
sofferenze
63,4%
56,9%
64,5%
55,5%
-1,1
Sofferenze nette/Patrimonio
totale di vigilanza
41,9%
n.d.
34,4%
n.d.
7,5
Sofferenze nette / Patrimonio
netto
26,0%
n.d.
21,9%
n.d.
4,1
Costo del credito
1,2%
n.d.
1,0%
n.d.
0,2
(1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili
riclassificati di cui alle pagine 24 e 32 del bilancio dell’Emittente.
(2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 e n°
1 del maggio 2014 tavola 3.1 pag. 26
(3) Indicatore riferito al totale sistema e non alla classe comparabile a quella dell’Emittente (Grandi
Banche).
L’incidenza dello stock dei crediti deteriorati sul totale crediti a fine esercizio è pari 8,5% rispetto al
6,2% del 2013, con un livello di copertura pari a 42,3%, in ridimensionamento nel confronto con il
46,3% dello scorso anno. Il livello di copertura delle sofferenze nette è pari al 2,9% dell’ammontare
dei crediti in crescita rispetto al 2,4% dello scorso anno. L’indice di copertura è del 63,4%, in
flessione rispetto al 64,5% dell’esercizio precedente.
Nella tabella di seguito è indicata la composizione dei crediti deteriorati; le maggiori rettifiche
addebitate al conto economico. Non sono disponibili, nell’ambito della svalutazione collettiva sul
portafoglio in bonis, modalità di rilevazione in bilancio delle esposizioni creditizie “non performing”,
“forborne” e “forbearance”, secondo le indicazioni emanate dall’EBA negli Impementing Technical
Standard (EBA/ITS/2013/03 del 24 luglio 2014).
31.12.2013
31.12.2013
Rettifiche
di valore
comple
ssive
Esposi
zione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposi
zione
netta
Esposi
zione
lorda
Sofferenze
502.991
381.905
184.086
429.058
276.814
152.244
Incagli
Crediti
ristrutturati
Crediti scaduti /
sconfinanti
316.018
65.257
250.761
231.902
55.711
176.191
98.602
13.046
85.556
30.521
2.740
27.781
22.720
771
21.949
35.021
1.244
33.777
Crediti
deteriorati
Crediti in bonis
940.331
397.979
542.352
726.502
336.509
389.993
5.858.960
20.700
5.838.260 5.962.550
27.121
5.935.429
Totale
6.799.291
418.679
6.380.612 6.689.052
363.630
6.325.422
Voci
Esposi
zione
netta
16
I crediti deteriorati netti, pari a 542 milioni, aumentano di 152 milioni (+39,1%) nel confronto con
l’anno precedente. Le sofferenze nette crescono di 32 milioni (+20,9%) e si attestano a 184 milioni.
L’indice di copertura è del 63,4%, in flessione rispetto al 64,5% dell’esercizio precedente. Le partite
incagliate nette ammontano a 251 milioni, in aumento di 75 milioni (+42,3%). L’indice di copertura
è del 20,6%, contro il 24,0% del 2013. I crediti ristrutturati netti sono pari a 86 milioni, erano 28
milioni lo scorso anno, e il loro indice di copertura è del 13,2% (9,0% nel precedente bilancio). In
controtendenza i crediti scaduti, pari a 23 milioni, che, al netto delle svalutazioni, diminuiscono di
12 milioni (-35,0%). Diminuisce anche il rapporto di copertura che diventa del 3,4% rispetto al 3,6%
dell’anno precedente. L’indice di copertura dei crediti in bonis passa dallo 0,5% del 2013 all’attuale
0,4%, con un volume decrescente dei crediti lordi vivi verso la clientela (diminuiscono le
esposizioni lorde in bonis e diminuiscono le rettifiche di portafoglio).
Tabella 3:
Grandi rischi
Voce (in migliaia di Euro ove applicabile)
31.12.2014
31.12.2013
Variazione
5,8%
6,5%
-0,7
Ammontare nominale complessivo
3.128.860
2.585.743
543.117
Ammontare ponderato complessivo
377.679
412.088
-34.409
8
10
-2
Impieghi ponderati grandi rischi / Impieghi Netti
Numero grandi rischi
Il valore dei grandi rischi non è ritenuto significativo rispetto al valore complessivo dei crediti verso
la clientela dell’Emittente. Si veda la Parte E, pagina 173 della Nota Integrativa al bilancio
dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.
Tabella 4:
Principali dati di conto economico
Voce
(in migliaia di Euro)
31.12.2014
Margine di interesse
162.902
160.433
1,5
Margine di intermediazione
294.676
291.841
1,0
Risultato netto della gestione finanziaria
228.991
238.165
-3,9
Oneri operativi
-178.484
-187.256
-4,7
32.380
28.504
13,6
Utile netto di periodo
31.12.2013
Variazione %
.504
-33,5 ottenuta
L’Emittente ha conseguito un utile netto che si attesta a 32,4 milioni di euro, performance
soprattutto grazie al buon andamento della gestione operativa ordinaria.
La “redditività complessiva” è costituita dall’utile del periodo e dalle variazioni di-33,5
valore delle
attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. La redditività complessiva del 2014
origina un risultato positivo di 38,8 milioni dovuto principalmente all’utile netto ma anche alla
riserva da valutazione di attività finanziarie disponibili per la vendita, che nel 2014 registra un
incremento positivo pari a 8,4 milioni.
Il ROE (utile netto su patrimonio medio netto) si attesta al 4,6 %. Tale performance è stata
conseguita attraverso la positiva tenuta dell'attività bancaria tradizionale. Il Patrimonio netto
contabile al 31 dicembre 2014, comprensivo dell’Utile di esercizio, ammonta a 707.801 migliaia, in
crescita di 13,6 milioni (+2,0%) rispetto ai 694.220 migliaia dello stesso periodo del 2013.
L’aumento è imputabile al miglioramento del risultato economico e alle riprese di valore dei titoli
governativi iscritti nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita.
17
28.504
Gli oneri operativi del 2014 si attestano a 178.484 migliaia, contro le 187.256 migliaia
dell’esercizio precedente, con una sensibile diminuzione di 8,8 milioni.
Tabella 5:
Indicatori di liquidità
Indicatore di liquidità
31.12.2014
31.12.2013
105,0%
113,4%
-
105,6%
n.d.
-
Loan to Deposit Ratio
Liquidity Coverage Ratio
Net Stable Funding Ratio
Variazione
-0,6%
-
Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi vs clientela e
l’ammontare totale della raccolta diretta. L'indicatore al 31/12/2014 evidenzia una riduzione rispetto
all’anno precedente.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacità della Banca di far fronte alle esigenze di
liquidità, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le
attività prontamente liquidabili e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30
giorni.
Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle
Fonti stabili di raccolta con il valore degli impieghi da finanziare. L’indicatore non è disponibile in
quanto entrerà obbligatoriamente in vigore il 1 gennaio 2018.
Il rischio di liquidità è gestito tramite il framework di gruppo predisposto per tutte le entità dalla
capogruppo Crèdit Agricole S.A. L’obiettivo del processo di gestione della liquidità a breve termine
è che l’Emittente sia in grado di soddisfare gli impegni di pagamento per cassa previsti e
imprevisti, in modo tale da non pregiudicare il normale svolgimento del business.
Condizione fondamentale per il perseguimento di tale obiettivo è il mantenimento nel continuo di
un sufficiente equilibrio tra flussi di liquidità in entrata e in uscita. A tal fine è stato definito un limite
di finanziamento a breve termine che mira a garantire un surplus di liquidità sull’orizzonte fino ad
un anno in un mercato caratterizzato da condizioni di stress.
In particolare lo scopo è quello di disciplinare prudentemente la “trasformazione delle scadenze” al
fine di garantire il monitoraggio del:
i) rischio di illiquidità (“funding liquidity risk”), vale a dire il rischio che a seguito di una tensione
finanziaria, l’Emittente non sia in grado di onorare gli impegni assunti; e del
ii) rischio di prezzo di liquidità (“market liquidity risk”): rischio di perdita di margine di interesse
causata da maggiore onerosità del rifinanziamento.
La Banca ha posto in essere presidi per fronteggiare situazioni di crisi che possano determinare
una riduzione degli “attivi liquidi”: riserve di liquidità costituite da fondi che possono essere
convertiti in liquidità sull’orizzonte di breve periodo. Non sono infine presenti finanziamenti
outstanding erogati dalla BCE.
Attività non vincolate disponibili
(in milioni di Euro)
Titoli di Stato a riserva LCR
Crediti eligible Abaco (BCE)
Titoli di Cartolarizzazioni proprie detenuti
Titoli di Covered Bond propri detenuti
Tabella 6:
31.12.2014
31.12.2013
Variazione %
796
-
674
-
18,1%
-
Principali dati di stato patrimoniale
18
Voce
(in migliaia di Euro)
31.12.2014
Raccolta da clientela
6.074.939
5.991.917
1,4
Raccolta indiretta da clientela
6.132.554
5.876.214
4,4
Crediti verso clientela
Posizione interbancaria netta
6.325.422
-628.655
840.849
14.560
0,9
Attività finanziarie
Passività finanziarie
6.380.612
-587.060
1.024.706
11.300
Massa Amministrata
12.207.493
11.868.131
Titoli in circolazione
1.422.454
8.371.679
1.829.355
7.976.447
Capitale Sociale
120.689
120.689
-
Patrimonio netto contabile
707.802
694.220
2,0
Totale attivo
31.12.2013
Variazione %
-6,6
21,9
-22,4
2,9
-22,2
5,0
La massa amministrata, che costituisce l’aggregato delle fonti aziendali complessivamente
amministrate per conto della clientela, ammonta a 12.207 milioni, in linea con i risultati del 2013,
sia in termini di raccolta diretta che della raccolta indiretta. I dati 2014 evidenziano volumi di
impieghi alla clientela in crescita di 0.9% rispetto al 2013. Il breve termine risente maggiormente
della congiuntura economica mentre il medio-lungo termine fa registrare una crescita del 1,8%
rispetto all’anno precedente.
Tabella 7:
Esposizione sui titoli di debito di Governi centrali e/o enti governativi
31.12.2014
(in migliaia
di Euro)
FVTPL
(Fair Value
Through
Profit or
Loss)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli di
Stato
Argentini
AFS
(Availablefor-sale
financial
assets)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli
di
Stato
Francesi
Totale
31.12.2013
Emit
tente
Rat
ing
S&P
Valore
nominal
e
Valore di
Bilancio
Riserva
di
valutazi
one
Valore
nominal
e
Valore di
Bilancio
Repubblic
a Italiana
BBB-
-
-
-
1
1
-
Repubblic
a
Argentina
CCC-
21
1
-
20
6
-
Repubblic
a Italiana
BBB-
790.000
948.169
6.703
647.500
690.258
- 9.530
Repubblic
a
Francese
AA
-
-
-
50.000
61.868
- 650
790.021
948.170
6.703
697.521
752.133
- 10.180
Riserva
di
valutazi
one
19
Si rappresenta che, al 31 dicembre 2014, il valore di bilancio dell’esposizione verso Stati sovrani era
pari a Euro 948 milioni di cui il 100% concentrato sull’Italia (cfr. pagina 37 del bilancio dell’Emittente,
relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014).
La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi sull'ammontare complessivo delle
attività finanziarie risulta pari al 92,5%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini è di importo
non significativo. Non vi sono investimenti in titoli di debito strutturato emessi da Governi centrali o
locali, né sono presenti finanziamenti a favore dei medesimi soggetti.
20
4.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1
Storia ed evoluzione dell’Emittente
Banca Popolare FriulAdria società per azioni prosegue l’attività della
Popolare di Pordenone costituita il 15 ottobre 1911.
Banca Cooperativa
Negli anni '60 ha inizio la fase espansiva che porta all'incorporazione di due banche locali (la
Cassa Rurale di Valvasone nel '63 e la Cassa Depositi e Prestiti San Giuseppe nel '67) e
all'espansione nell'intera provincia. I dipendenti passano dai 12 del '62 ai circa 500 dei primi anni
'80.
Negli anni '90 l’Emittente estende la propria sfera di influenza nel tessuto economico e finanziario
della regione Friuli Venezia Giulia, intensificando l'operatività anche nel Veneto Orientale
attraverso l’implementazione di una strategia di crescita sia per linee esterne, mediante
successive aggregazioni (la Banca Cooperativa Operaia di Pordenone e la Banca Popolare di
Tarcento nel '90 e la Banca Popolare di Latisana nel '95), sia per linee interne, mediante l’apertura
di nuove filiali. Nel corso di un decennio, gli sportelli dell'istituto passano dai 20 del 1989 ai 94 del
1998.
L'Emittente, nell'attuale forma societaria, è stato costituito in data 24 luglio 1998.
Dal 1° gennaio 1999, l'Emittente entra a far parte del Gruppo Intesa. Dal 1° luglio 2000 vengono
aggregati alla rete FriulAdria anche i 60 sportelli del Banco Ambrosiano Veneto presenti in Friuli
Venezia Giulia. Nasce, in questo modo, una realtà bancaria ad azionariato diffuso nella regione,
con circa 12.500 soci ed oltre 150 filiali.
In seguito alla fusione tra Banca Intesa S.p.A. e Sanpaolo Imi S.p.A., avvenuta il 1° gennaio 2007,
in esecuzione di accordi conclusi nel medesimo anno tra Crédit Agricole S.A. e Intesa Sanpaolo
S.p.A., FriulAdria è uscita dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e, dal 1° marzo 2007, è entrata a
far parte del Gruppo Bancario Italiano Cariparma FriulAdria, ora denominato Cariparma Crédit
Agricole, controllato e soggetto all’attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 e
seguenti del Codice Civile, di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (“Cariparma” o la
“Capogruppo”), a sua volta controllata e soggetta all’attività di direzione e coordinamento, ai
sensi degli artt. 2497 e seguenti del codice civile, di Crédit Agricole S.A..
Nel medesimo anno, sempre in esecuzione degli accordi conclusi nel 2007 da Crédit Agricole S.A.
e Intesa Sanpaolo S.p.A., FriulAdria ha acquisito, con efficacia 1° aprile 2007, n. 29 filiali ex
Banca Intesa in Veneto.
Nel triennio successivo è proseguita la strategia di crescita per linee interne attraverso l’apertura,
nel 2008-2009 di 10 nuove filiali nelle province di Padova, Rovigo, Treviso e Vicenza, nonché, nel
2010, di 2 filiali nei Comuni di Verona e Vicenza.
In data 16 maggio 2011, FriulAdria ha acquisito da Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A. 15
sportelli bancari nelle province di Padova, Vicenza e Treviso.
Al fine di meglio valorizzare la relazione con la clientela, FriulAdria, nel corso del 2014, ha
proseguito il programma di sviluppo del Modello di Servizio Retail, iniziato nel 2013, denominato
"Progetto MO.SER". Un elemento distintivo del modello sono le "agenzie per Te", filiali aperte che
al posto delle casse tradizionali hanno apparecchiature self service, tecnologicamente molto
avanzate. Il nuovo modello di filiale ha lo scopo di porre al centro la relazione con la clientela
Retail, al fine di soddisfarne al meglio le esigenze, attraverso un modello di gestione della
clientela evoluto.
Nel corso del 2014 sono state attivate 20 filiali che si sono aggiunte alle 5 già attivate l'anno
precedente.
Il nuovo Modello di Servizio ha avuto un riscontro positivo della clientela, così come la continua
attenzione posta dalla Banca a tutta la sua clientela e alle sue esigenze.
Alla data del Documento di Registrazione, la rete bancaria dell’Emittente è costituita da 191 filiali
retail, di cui 91 in Veneto; considerando anche i Centri Imprese, l’Area Corporate e i Mercati
21
Private e relativi distaccamenti, i punti vendita al 31 dicembre 2014 erano complessivamente 204
(cfr. Capitolo 5, Paragrafo 5.3, del Documento di Registrazione).
4.1.1. Denominazione legale
La denominazione legale dell'Emittente è Banca Popolare FriulAdria – società per azioni.
4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione
L'Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di Pordenone al numero 01369030935.
L'Emittente è inoltre iscritto all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 5391.
4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la durata sia
indeterminata
L'Emittente è una società per azioni costituita per atto del notaio Francesco Simoncini, rep. n. 9050
del 24 luglio 1998.
La durata dell'Emittente è fissata, ai sensi dell'art. 3 dello Statuto, sino al 31 dicembre 2050 e potrà
essere prorogata.
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese
di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale.
La Banca Popolare FriulAdria S.p.A. è una società per azioni costituita in Pordenone e regolata ed
operante in base al diritto italiano. L'Emittente ha sede legale in Piazza XX Settembre n. 2, 33170
Pordenone; tel. 0434 233111.
4.1.5 Qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente
rilevante per la valutazione della sua solvibilità
Tra la data del Documento di Registrazione e la data di riferimento dell'ultimo bilancio
dell’Emittente sottoposto a revisione legale dei conti e pubblicato, relativo all’esercizio chiuso al 31
dicembre 2014, non si sono verificati eventi sostanzialmente rilevanti per la valutazione della
solvibilità dell’Emittente.
22
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITA’
5.1
Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle
principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati
L’Emittente è una società costituita in forma di società per azioni in data 24 luglio 1998, soggetta
al controllo e all’attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del
codice civile, di Cariparma (cfr. Capitolo 6, Paragrafo 6.2, del Documento di Registrazione), che
esercita l’attività bancaria nel settore della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nelle
sue varie forme.
La Banca opera direttamente nelle regioni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, dove svolge
attività bancaria nel settore della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nelle sue varie
forme, compiendo, con l'osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari
e finanziari, incluse la costituzione e la gestione di forme pensionistiche complementari aperte o
chiuse, nonché ogni altra operazione strumentale o connessa al raggiungimento dello scopo
sociale.
Al 31 dicembre 2014, la rete bancaria dell’Emittente era costituita da 191 filiali retail.
In tale contesto, l’Emittente offre alla propria clientela un’ampia gamma di servizi, essendo attivo
nell’intermediazione creditizia, che consiste per lo più in attività di raccolta ed impieghi nei
confronti di clientela retail, corporate e private, nell’intermediazione finanziaria, nel risparmio
gestito, nel collocamento, nella negoziazione di strumenti finanziari anche mediante trading on
line, nei servizi di incasso e pagamento (anche offerti mediante l’on-line banking) e nel private
banking. Inoltre, offre alla propria clientela prodotti di bancassurance, leasing e factoring.
A)
Attività di intermediazione creditizia
Nell’ambito dell’intermediazione creditizia l’attività dell’Emittente può essere distinta in attività di
raccolta ed in attività di impiego, sia verso clientela retail, corporate e private, sia verso banche.
La Banca ha diversificato la gamma dei prodotti finanziari offerti, rendendoli funzionali alle
specifiche esigenze della clientela. La clientela tradizionale della Banca è costituita da privati e
famiglie, piccole e medie imprese ed enti pubblici, ivi comprese scuole, enti sanitari e Comuni.
Il forte radicamento territoriale della Banca nelle principali aree di attività, nonché la qualità dei
prodotti e dei servizi offerti, hanno permesso una significativa fidelizzazione della clientela.
Al 31 dicembre 2014 la raccolta della Banca, comprensiva della raccolta da banche, ammontava a
Euro 7.003.412 migliaia, di cui Euro 6.074.939 migliaia (pari al 86,7%) da clientela e Euro 928.473
migliaia da banche.
Alla medesima data, il portafoglio impieghi, comprensivo degli impieghi verso banche, ammontava
a Euro 6.772.025 migliaia, di cui Euro 6.380.612 migliaia (pari al 94,9%) da clientela e Euro
341.413 migliaia da banche.
Raccolta da clientela
La raccolta diretta dell’Emittente è espletata attraverso conti correnti, obbligazioni, pronti contro
termine, depositi a risparmio e certificati di deposito. Nelle forme tecniche a breve termine vi è una
prevalenza di conti correnti, mentre nel medio lungo termine è rilevante l’importo delle
obbligazioni.
La raccolta diretta da clientela si attesta a 6.075 milioni, in crescita dell’ 1,4 % rispetto ai 5.992
milioni del 2013.
L’incremento dell’aggregato risulta determinato dalle masse liquide rappresentate dai conti
correnti che, pari a 3.915 milioni, registrano un aumento di 622 milioni (+18,9%), a dimostrazione
della maggiore propensione della clientela verso forme di deposito più liquide. In controtendenza i
depositi che registrano una diminuzione di 120 milioni (-16,0%) sull’anno precedente, così come
le operazioni in pronti contro temine, diminuite di 16 milioni (-22,1%). I titoli in circolazione
23
confermano il trend dello scorso bilancio e diminuiscono di 407 milioni (-22,2%), attestandosi a
1.422 milioni
La seguente tabella indica la ripartizione per forme tecniche della raccolta diretta della Banca al
31 dicembre 2014 e 2013.
Debiti verso clientela
Conti correnti e altri
conti
31.12.2014
(Euro migliaia)
31.12.2013
migliaia)
(Euro
Variazione
(%)
3.915.422
3.293.284
18,9
Depositi
632.311
752.427
-16,0
Finanziamenti
55.552
71.281
-22,1
Altri debiti
49.200
45.570
8,0
4.652.485
4.162.562
11,8
Totale debiti verso
clientela
Titoli in circolazione
Obbligazioni
Altri titoli
Totale titoli in circolazione
31.12.2014
(Euro migliaia)
31.12.2013
(Euro migliaia)
Variazione
(%)
1.229.139
1.564.135
-21,4%
193.315
265.220
-27,1%
1.422.454
1.829.355
-22,2%
Raccolta da banche
La Banca svolge attività di intermediazione con banche italiane ed estere, a seconda delle proprie
esigenze.
La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta da banche dell’Emittente, ripartita per forme
tecniche, rispettivamente al 31 dicembre 2014 e 2013.
31.12.2014
Debiti verso banche
Debiti verso banche centrali
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
Altri debiti
Totale debiti verso banche
(Euro migliaia)
124.275
685.344
100.785
18.069
928.473
31.12.2013
(Euro
migliaia)
306.069
512.902
1.220
23.488
843.679
Variazione
- 181.794
172.442
99.565
- 5.419
84.794
24
Impieghi verso clientela
Il portafoglio impieghi della Banca è composto sia da crediti per cassa a breve termine ed a
medio/lungo termine, sia da crediti di firma. La distribuzione della clientela si concentra in modo
prevalente nel segmento retail.
Lo sviluppo dei crediti alla clientela pari a 6.381 milioni, in aumento rispetto al 2013, conferma
l’attenzione dell’Emittente verso famiglie e imprese.
La seguente tabella indica i dati relativi agli impieghi della Banca verso la clientela, ripartiti per
forme tecniche, al 31 dicembre 2014 e 2013.
31.12.2014
(Euro
migliaia)
Crediti verso clientela
- Conti correnti
31.12.2013 (Euro
migliaia)
Variazione %
645.299
731.639
-11,8
- Mutui
4.069.652
3.999.652
1,8
- Anticipazioni e finanziamenti
1.122.799
1.203.627
- 6,7
542.352
389.993
39,1
510
511
-0,2
6.380.612
6.325.422
0,9
- Crediti deteriorati
- Crediti rappresentati da titoli
Crediti verso clientela
%
Impieghi verso banche
La seguente tabella indica i dati relativi agli impieghi della Banca verso banche, ripartiti per forme
tecniche, al 31 dicembre 2014 e 2013.
Crediti verso banche
Crediti verso banche
centrali
Conti correnti e depositi
liberi
Depositi vincolati
31.12.2014 (Euro
migliaia)
31.12.2013 (Euro
migliaia)
-
-
Variazione
-
196.343
37.307
159.036
64.550
70.803
- 6.253
Altri finanziamenti
80.520
106.914
- 26.394
Titoli di debito
-
Totale crediti verso
banche
341.413
215.024
126.389
B) Attività di Intermediazione Finanziaria
Le attività di negoziazione sui mercati finanziari possono essere svolte dalla Banca sia per conto
25
proprio sia per conto della clientela. In tal modo la Banca persegue il duplice obiettivo di una
efficiente pianificazione finanziaria nella gestione ed ottimizzazione dei rischi finanziari dei
portafogli di mercato monetario, valutario ed obbligazionario e di una elevata capacità di servizio
a favore della rete di dipendenze e quindi del cliente. L’Emittente svolge anche attività di vendita
di prodotti derivati a copertura dei rischi tassi e cambi della clientela e attività di negoziazione
cambi per conto della clientela.
C) Raccolta indiretta
L’Emittente è attivo nel settore del risparmio gestito con un’ampia gamma di prodotti e servizi che
includono gestioni patrimoniali mobiliari e fondi comuni di investimento . L’Emittente distribuisce,
inoltre, polizze assicurative del ramo vita e danni.
La raccolta indiretta, espressa a valori di mercato, è pari a 6.133 milioni, in aumento del 4,4% nel
confronto con i 5.876 milioni del bilancio precedente.
Il patrimonio gestito (fondi e gestioni) ammonta a 1.861 milioni, con una crescita significativa di
367 milioni rispetto lo scorso anno (+24,6%). Medesimo il trend del risparmio assicurativo che
raggiunge i 2.306 milioni rispetto i 1.972 milioni del 2013 (+17,0%). La raccolta amministrata si
attesta a 1.966 milioni e subisce, invece, una contrazione del 18,5% pari a 445 milioni, a
conferma della nuova propensione dei risparmiatori verso prodotti di risparmio gestito con un
miglior rapporto rischio/redditività
La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta indiretta effettuata dalla Banca sia nel
risparmio gestito sia in quello amministrato.
31.12.2014
(Euro migliaia)
31.12.2013
(Euro migliaia)
Variazione
Assoluta
(%)
- Patrimoni gestiti
1.860.910
1.493.926
366.984
24,6
- Prodotti assicurativi
2.305.990
1.971.620
334.370
17,0
Totale Risparmio Gestito
4.166.900
3.465.546
701.354
20,2
Raccolta amministrata
1.965.654
2.410.668
-445.014
-18,5
Raccolta indiretta
6.132.554
5.876.214
256.340
4,4
D) Leasing e factoring
La Banca offre alla propria clientela prodotti e servizi c.d. “parabancari”, quali la
commercializzazione di contratti di leasing e di factoring e prodotti assicurativi a mezzo di accordi
di collaborazione con intermediari specializzati, in particolare con le società prodotto del Gruppo
Crédit Agricole.
Bancassurance
I prodotti assicurativi vengono commercializzati tramite la rete di sportelli dell’Emittente e
comprendono i tradizionali rami Danni e Vita. Per quanto attiene al ramo Danni, sono
commercializzate le coperture multi rischi per RC Auto, Casa ed Infortuni. Per il ramo Vita, alcune
tipologie di prodotti sono caratterizzate da un elevato contenuto finanziario e strutturate ai fini della
distribuzione attraverso il canale bancario.
Leasing e Factoring
Sempre più crescenti le sinergie con le società prodotto, nel corso dell’anno, l’attività con Crédit
Agricole Leasing Italia ha registrato volumi stipulati in crescita del +21% rispetto al 2013. L’intensa
collaborazione con Crédit Agricole Commercial Finance, ha portato a maggiori segnalazioni e a
26
una conseguente crescita degli impieghi e del turnover, in crescita del +9% sull’anno precedente a
oltre 251 milioni di euro
E) Rete distributiva
La Banca eroga servizi attraverso un’articolata ed integrata rete multicanale. Al 31 dicembre 2014
tale rete era costituita dai seguenti canali:

Rete tradizionale di sportelli - Complessivamente l’articolazione territoriale della Banca
risultava costituita, al 31 dicembre 2014, da 204 insediamenti operativi.

Rete di ATM e POS - La Banca dispone di una rete capillarmente diffusa nel territorio di
sportelli ATM (Sportelli Automatici abilitati all’erogazione di contante ed alla fornitura di servizi
elettronici) e POS (Terminali Points of Sale) installati presso esercizi commerciali per il
pagamento elettronico degli acquisti attraverso l’utilizzo di carte di credito e di debito. Tutti gli
sportelli ATM ed i terminali POS sono collegati con la rete nazionale ed i principali circuiti
internazionali e consentono pertanto l’utilizzo sia delle carte emesse dalla Banca sia di quelle
di altre banche ed emittenti.

Carte di debito, credito e di pagamento – La Banca offre alla propria clientela una carta di
debito utilizzabile sui circuiti nazionali Bancomat/PagoBANCOMAT® e sui circuiti
internazionali Cirrus e Maestro. Grazie all’adozione della metodologia di verifica OLI (on line to
issuer), l’autorizzazione al pagamento viene rilasciata previa verifica dell’effettiva disponibilità
del conto corrente, con pressoché totale riduzione del rischio. La Banca propone inoltre alla
clientela delle carte prepagate, rilasciabili anche a non titolari di conto corrente, di cui alcune in
edizioni speciali destinate a sostenere attività solidali (es. Fondazione Veronesi, Associazione
Il Pellicano). Per quanto riguarda le carte di credito, l’offerta della Banca è basata sui prodotti
a saldo di CartaSi, che propone con un proprio lay out autorizzato. L’offerta delle carte di
pagamento si completa con Cartèsia, la carta di credito a rimborso rateale emessa in issuing
diretto.

Canali distributivi multimediali (e-banking) - Nel perseguimento della strategia di
realizzazione e sviluppo del programma di offerta multicanale, l'Emittente mira ad offrire
servizi di e-banking rivolti sia ai privati che alla clientela aziendale e professionale
dell'Emittente nel rispetto degli standard corporate banking interbancario (CBI) omologati
dall’ABI. L'Emittente offre servizi da attivare su richiesta della clientela che consentono tra
l'altro di acquisire informazioni su conti correnti e dossier titoli e impartire ordini dispositivi,
limitati per importo e modalità, utilizzando mezzi di comunicazione a distanza.
Per privati sono disponibili servizi di phone banking, mobile alert, internet e mobile banking
(Nowbanking) che consentono di acquisire informazioni sui conti correnti, carte bancomat, dossier
titoli, finanziamenti, nonché impartire disposizioni di pagamento, ricevere sms alert e attivare
direttamente online alcuni dei prodotti bancari.
I servizi dedicati alle aziende sono invece due:
- Nowbanking Piccole Imprese, l’innovativa offerta multicanale rivolta alle piccole/medie aziende e
ai liberi professionisti, che comprende il nuovo servizio internet banking sviluppato secondo le
logiche web 2.0 e che permette di gestire sia rapporti aziendali sia rapporti personali con un unico
strumento, il servizio di phone banking e il mobile alerting;
- Corpor@te, la piattaforma multibanca dedicata alle imprese corporate che rispetta la normativa
ABI riguardante il Corporate Banking Interbancario (CBI), offre un ampio ventaglio di funzionalità
informative e dispositive.
Inoltre a disposizione di tutta la clientela e nell’ottica di evoluzione di modello di servizio, le nuove
filiali evolute mettono a disposizione un’area self dove privati e aziende possono, in totale
autonomia risparmiando tempo e denaro, effettuare le principali operazioni bancarie come bonifici,
pagamenti e versamenti.
27

Rete di unità di private banking - Questo servizio, per il grado di sofisticazione richiesto ed il
tipo di clientela al quale si rivolge, rappresenta la naturale evoluzione del know-how acquisito
nell’ambito della gestione personalizzata dei patrimoni. Nel 2000 la Banca ha introdotto unità
dedicate esclusivamente all’attività di Private Banking, adeguando così la propria struttura alla
crescente domanda di questi servizi finanziari presentati ed offerti in ambienti caratterizzati da
maggior riservatezza e accoglienza. Al 31 dicembre 2014, risultavano operanti 4 centri Private
Banking.

Rete unità corporate banking - offrono alla Clientela Imprese un servizio qualificato e
tempestivo che si basa su:
- efficienza, rapidità decisionale, flessibilità,
- disponibilità di prodotti e servizi sofisticati e innovativi,
- forti competenze tecniche degli operatori.
Al 31 dicembre 2014 risultavano operanti 3 Poli Affari e 6 Mercati d’Impresa.
5.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi
L'Emittente non ha introdotto prodotti non rientranti nelle categorie usualmente commercializzate,
che concorrano significativamente al margine di redditività.
5.3
Principali mercati
Il tradizionale bacino operativo dell’Emittente è quello della Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto
in cui opera in tutte le province.
Nel corso del 2014, l’Emittente ha operato con 191 filiali retail.
L’organico aziendale al 31 dicembre 2014 risultava composto da 1.566 dipendenti senza tenere
conto né dei lavoratori atipici, né delle rettifiche per la presenza di distacchi attivi o passivi (cfr. i
Dati di Sintesi a pagina 18 del bilancio dell’Emittente relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2014).
28
6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1 Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che l’Emittente
occupa
A partire dal 1° marzo 2007 l'Emittente fa parte del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole ed
è controllata e soggetta all’attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 e seguenti
del Codice Civile, di Cariparma, a sua volta controllata e soggetta all’attività di direzione e
coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile, da Crédit Agricole S.A..
Le attività di Crédit Agricole S.A. sono articolate in 7 settori operativi: Banca retail in Francia –
Casse regionali; Banca retail in Francia – LCL (Le Crédit Lyonnais); Banca retail internazionale;
Servizi finanziari specializzati; Gestione di patrimoni (asset management), assicurazioni e private
banking; Banca di credito finanziario e di investimento (corporate and investment banking), ai quali
si aggiunge l’attività di Gestione per conto proprio e di terzi.
Banca retail in Francia – Casse regionali
Le Casse regionali di Crédit Agricole offrono prodotti e servizi bancari e finanziari di varia natura,
compresi servizi di pagamento, depositi bancari e prodotti di risparmio, assicurazioni sulla vita,
prestiti, in particolare operazioni di credito ipotecario e al consumo, alle imprese e ai
professionisti, servizi parabancari e di gestione del patrimonio. Le Casse regionali offrono, altresì,
una vasta gamma di prodotti assicurativi IARD e di previdenza, in aggiunta al ramo assicurativo
vita.
Banca retail in Francia – Rete LCL
Questa divisione raggruppa le attività delle rete LCL in Francia; è caratterizzata da una forte
presenza nelle aree urbane e dalla segmentazione della base di clientela. La divisione è articolata
in quattro attività: banca retail per privati, banca retail per professionisti, servizi di gestione e
intermediazione finanziaria per la clientela privata e per le imprese. L’offerta bancaria comprende
tutti i prodotti e i servizi bancari, inclusi servizi di gestione patrimoniale e assicurativa.
Banca retail internazionale
Questa divisione comprende le società controllate e collegate estere - integrate globalmente o
attraverso il metodo del patrimonio netto - principalmente operanti nel settore della banca retail.
Crédit Agricole S.A. vanta una presenza molto significativa come banca retail in Europa, in
particolare nei paesi della zona Euro e, in misura più limitata, in Africa/Medio Oriente e America
Latina.
Servizi finanziari specializzati
Questa divisione comprende le entità del Gruppo che forniscono prodotti e servizi bancari ai
privati, professionisti, imprese ed enti locali in Francia e all’estero. In particolare, tale divisione
comprende i servizi di credito al consumo - principalmente attraverso Sofinco e Finaref in Francia
e attraverso emanazioni o partnership all’estero (tra cui Agos Ducato) – di locazione finanziaria
per il tramite principale del gruppo Crédit Agricole Leasing e Factoring.
Asset management, assicurazioni e private banking
Questa divisione comprende: servizi di gestione di fondi comuni d’investimento e di gestione
patrimoniale (asset management), forniti principalmente attraverso il gruppo Amundi (75% CAsa e
25% Societé Générale); servizi finanziari per i clienti istituzionali attraverso CACEIS, controllata
specializzata; attività assicurative attraverso Crédit Agricole Assurances, che in Italia opera per il
ramo vita attraverso CaVita, e per ramo danni attraverso CA Assicurazioni; servizi assicurativi
parabancari; servizi di private banking, offerti prevalentemente attraverso Banque de Gestion
Privée Indosuez (BGPI) e divisioni di Crédit Agricole CIB (Crédit Agricole Suisse, Crédit Agricole
Luxembourg, Crédit Foncier de Monaco)
29
Banca di credito finanziario e d’investimento
Tale divisione si suddivide in due grandi filoni di attività, svolte essenzialmente da Crédit Agricole
CIB:
la banca dei mercati e d’investimento, che raggruppa l’insieme delle attività sui mercati dei
capitali, il settore equity (intermediazione, contratti a termine), il mercato primario e la consulenza
in materia di fusioni e acquisizioni;
(i)
(ii)
la banca di finanziamento, che comprende le attività di finanziamento bancario tipico e la
finanza strutturata: finanza di progetto, finanziamenti nel settore immobiliare e nel settore
alberghiero, gestione di distressed assets.
Gestione per conto proprio e di terzi
Questa divisione consiste principalmente nelle attività svolte da Crédit Agricole S.A. in quanto
organo centrale del gruppo Crédit Agricole S.A e comprende la gestione di attività/passività e dei
debiti legati alle acquisizioni di controllate o di partecipazioni finanziarie.
Comprende, inoltre, la gestione dei proventi delle attività di private equity, dei risultati delle attività
di diverse altre società del gruppo Crédit Agricole S.A., nonché dei dividendi o di altri rendimenti e
oneri di Crédit Agricole S.A. sulle proprie partecipazioni e altri titoli non consolidati (ad esclusione
della rete bancaria internazionale).
Inoltre, Crédit Agricole S.A. consolida gli effetti netti dell’integrazione fiscale dei Gruppi Crédit
Agricole S.A. e Crédit Lyonnais nonché le differenze tra le aliquote “standard” applicabili a ciascun
settore di attività e le aliquote fiscali reali applicabili a ciascuna controllata.
6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa parte
L'Emittente appartiene al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi
Bancari al n. 6230.7. È soggetto al controllo e all’attività di direzione e coordinamento di Cariparma
ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile.
Si riporta di seguito uno schema riassuntivo della struttura del Gruppo Bancario Cariparma Crédit
Agricole al 31 dicembre 2014.
30
Il perimetro del gruppo si compone anche delle società a destinazione specifica Mondo Mutui
Cariparma S.r.l. (19%), Sliders S.r.l. (100%) e Cariparma OBG S.r.l. (60%) consolidate
integralmente.
31
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1
Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente
Non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data
dell'ultimo bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, sottoposto a revisione legale
e pubblicato.
7.2
Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere
ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente
Successivamente alla pubblicazione dell'ultimo bilancio della Banca sottoposto a revisione e
pubblicato, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, non si sono verificati tendenze,
incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni
significative sulle prospettive dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso.
32
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
Il presente Documento di Registrazione non include previsioni o stime degli utili.
33
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO
9.1 Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo
Di seguito è riportata l'elencazione dei membri degli organi di amministrazione, direzione e
controllo dell'Emittente alla data di approvazione del Documento di Registrazione e delle cariche
ricoperte in altre società.
Consiglio di Amministrazione:
Cognome e nome
Chiara Mio*
Ariberto Fassati*
Jean Yves Barnavon
Hugues Brasseur
Carica
ricoperta
Incarichi in altre società ove significativi riguardo
all’interno di
all’Emittente
FriulAdria
Consigliere di:
- Eurotech SpA;
- Zignago Vetro SpA;
- MCZ Group SpA;
- C.C.I.A.A. di Pordenone
Consigliere e amministratore delegato di Anteo Srl;
Sindaco effettivo di Danieli & C. Officine
Meccaniche SpA.
Presidente CdA e Presidente CE di:
- Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza
Vice
S.p.A;
Presidente e
Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
membro del
Vice Presidente di Cassa di Risparmio della Spezia
Comitato
S.p.A;
Esecutivo
Consigliere di:
- AMUNDI SGR S.p.A.;
- Associazione Bancaria Italiana (ABI) Fondo
Interbancario di Tutela dei Depositi.
Direttore Generale di Caisse Regionale de Savoie;
Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
- Crédit Agricole Finacements Suisse SA;
- Crédit Agricole Indosuez Private Banking;
Consigliere di:
- Crédit Agricole Private Banking;
- Compagnie des Alpes;
- CA Technologies;
Consigliere
- CA Services;
- Sacam Participations;
- Scicam
Vice Presidente di FRACA;
Sindaco di:
- SETAM;
- S3V;
Membro del Consiglio di Sorveglianza di CA Titres;
Gestore di CA Rhone Alpes Investissements.
Direttore Generale Vicario di Cariparma SpA
Consigliere e Consigliere di:
Membro del
- Crédit Agricole Assicurazioni SpA;
- Crédit Agricole Leasing Italia Srl;
Comitato
- Crédit Agricole Vita SpA;
Esecutivo
- Idia Srl;
- CA Agro-Alimentare SpA;
- Fiere di Parma SpA.
Presidente e
Membro del
Comitato
Esecutivo
34
Gianpietro Benedetti
Consigliere
Presidente e Amministratore delegato di Danieli &
C. Officine Meccaniche SpA;
Presidente di:
- SIND International SpA;
- Danieli Automation SpA;
- Danieli Co. Ltd;
Consigliere di Acciaierie Bertoli Safau SpA;
Amministratore Unico di Thuya Srl.
Jean Louis Delorme
Jean-Philippe Laval
Giampiero Maioli
Daniele Marini
Andrea Oddi
Consigliere
Presidente di Caisse Régionale de FrancheCompte;
Consigliere di:
- Crédit Agricole S.A.;
- Caisse Locale de la Petite Montagne;
- AGRICA;
- IFCAM;
- GDFPE.
Consigliere e Consigliere di Cassa di Risparmio della Spezia SpA
Membro del Responsabile supervisione banche retail italiane
controllate da Crédit Agricole
Comitato
Esecutivo
Senior Country Officer del Gruppo Crédit Agricole
per l’Italia
Membro del Comitato Esecutivo di Crédit Agricole
Sa
Amministratore Delegato, membro del Comitato
Esecutivo e Direttore Generale di Cariparma SpA;
Presidente del Consiglio di Amministrazione di CA
Agro-Alimentare SpA
Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione
di:
- Crédit Agricole Vita SpA;
Consigliere e
- Amundi SGR SpA;
Membro del
Consigliere e;
Comitato
Consigliere e membro del Comitato Esecutivo di:
Esecutivo
Cassa di Risparmio della Spezia SpA;
Consigliere di:
- Agos Ducato SpA;
- FCA Bank SpA;
- Credit Agricole Leasing Italia Srl;
Consigliere, membro del Comitato Esecutivo e del
Comitato di Presidenza dell’ Associazione Bancaria
Italiana (ABI)
Membro dello Strategic Board della Fondazione Ca’
Foscari
Consigliere,
Membro
effettivo
/
Comitato Parti
Correlate
Consigliere,
Consigliere di:
Membro
- Solving Efeso Sa
Effettivo
- Campo Marzio Costruzioni SpA;
Comitato Parti
- Elledent Srl;
Correlate
- Società sportiva de Carso e dei campi golf –
SpA.
Senior Advisor of the Board di Mangiarotti Spa.
35
Antonio Paoletti
Giovanni Pavan
Guy Proffit
Presidente di:
- C.C.I.A.A. di Trieste
- Aries – Azienda speciale della C.C.I.A.A. di
Trieste;
- Terziaria – Centro di assistenza tecnica
Consigliere,
della Confcommercio di Trieste Srl
Membro
- Società di Servizi dell’Unione Commercianti
Supplente
della Provincia di Trieste Srl;
Comitato Parti
- Aquila di Calimala X Srl.
Correlate
- Uniontrasporti
Amministratore Delegato e Vicepresidente membro
del Comitato Esecutivo di Confidi Trieste – società
cooperativa consortile.
Presidente di:
- C.C.I.A.A. di Pordenone;
- Fondazione Pordenonelegge.it;
- Centro Multimediale di Pordenone;
Vice
Presidente di:
Consigliere,
- C.I.F.E. – Consorzio Imprese Friulane Edili;
Presidente
- Fabbrica Modello di Pordenone Srl;
Comitato Parti
Consigliere
di:
Correlate
- Polo Tecnologico di Pordenone società
consortile per azioni;
- Comet scrl;
- Consorzio Universitario di Pordenone.
Consigliere
Presidente di C.R. Brie Picardie;
Vice Presidente e Consigliere di Caisse Locale de
Dammartin en Goële;
Membro del Comitato Esecutivo di SACAM
Assurances Caution;
Consigliere di Crédit Agricole Home Loan SFH.
Collegio Sindacale:
Cognome e nome
Giampaolo Scaramelli
Roberto Branchi
Carica
ricoperta
all’interno
di FriulAdria
Presidente
Sindaco
effettivo
Incarichi in altre società ove significativi riguardo
all’Emittente
Presidente Collegio Sindacale di:
- Cimolai Technology SpA;
- Armando Cimolai Centro Servizi srl.
Presidente del Collegio Sindacale di:
- Sitael SpA;
- Blackshape SpA;
- Kamplan SpA;
- Calzaturificio Jumbo SpA;
Sindaco effettivo di:
- 2S Srl;
- Samo Industries Srl;
- Rigoni di Asiago Srl;
- Vision SpA;
- Inda Srl;
- Concorde Srl;
- Samo SpA;
- Marcolini Marmi SpA;
- Giochele Srl;
Amministratore Unico di:
- Ced Contract Srl;
- Spank Srl;
- Whiterock Srl;
Presidente Consiglio di Amministrazione di:
- Unistudio Advisory Srl;
- Corus Corporate Finance SpA.
.
36
Alberto Guiotto
Andrea Martini
Sindaco effettivo di:
- Vendorplast SpA;
- FLO SpA;
- Valline Srl;
- Fora SpA;
Sindaco
effettivo
Sindaco
effettivo
Antonio Simeoni
Sindaco
effettivo
Membro del Consiglio di Sorveglianza di SNATT
Logistica SpA;
Consigliere di:
- Campus Srl;
- HI-FOOD SpA;
- Borgo Felino Servizi Srl.
Presidente del Collegio Sindacale di:
- Cosma SpA;
- Interporto Centro Ingrosso di Pordenone
SpA;
- Società di Macinazione SpA;
Sindaco di:
- Assoservizi Srl;
- Bofrost Italia SpA;
- CA Agro-Alimentare SpA;
- Forma 2000 SpA;
- Assoservizi Srl;
- Bofrost Italia SpA;
- Veneta Cucine SpA;
- Jesol Dolce Srl;
- Seek & Partners SpA;
- Associazione Casa dello Studente “A.
Zanussi” di Pordenone.
Presidente di Supim Srl;
Vice Presidente di:
- Omnia Srl;
- Immobiliare Terunum Srl;
Amministratore e Legale Rappresentante di Simeoni
& Partners Servizi Contabili Srl.
Tutti gli Amministratori e i Sindaci elencati sopra sono domiciliati per la carica presso la sede
legale dell'Emittente e resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio
2016.
Tutti i componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale risultano in possesso
dei requisiti di onorabilità e professionalità nonché dell’insussistenza di cause di incompatibilità
(interlocking) previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, da ultimo verificate dal
Consiglio di Amministrazione del 17 aprile 2015.
Tutti i componenti del Collegio Sindacale risultano, altresì, iscritti al Registro dei Revisori contabili.
Direzione generale:
Cognome e
nome
Carica ricoperta
all’interno di
FriulAdria
Roberto Ghisellini
Direttore
Generale
Gérald Grégoire
Vice
Direttore
Generale
Incarichi in altre società ove significativi
riguardo all’Emittente
Consigliere di Crédit Agricole Assicurazioni S.p.A.
/
37
9.2
Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo
La circostanza che i componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo della Banca
ricoprano analoghe cariche in altre società potrebbe dar luogo a potenziali situazioni di conflitto di
interesse. Pertanto, dette situazioni sono gestite nel rispetto degli artt. 2391 e 2391 bis codice
civile, nonché degli. articoli 53 e 136 del Testo Unico Bancario nonché dell'art. 36 della Legge n.
214/2011.
Per le informazioni sulle “Operazioni con parti correlate” dell’Emittente, si rinvia alla Parte H della
Nota Integrativa del bilancio dell’esercizio 2014 dell’Emittente.
38
10.
PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 Soggetti che controllano l'Emittente
L'Emittente è controllato da Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. che detiene l’80,17%
del capitale sociale. Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, escludendo la
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., i principali 10 azionisti dell'Emittente detengono
lo 0,8% del capitale sociale, mentre i primi 50 azionisti detengono il 2,1% del capitale sociale.
10.2 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione
dell'assetto di controllo dell'Emittente
L'Emittente non è a conoscenza di accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data
successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente medesimo.
39
11.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE
11.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Le informazioni relative al patrimonio ed alla situazione economico-finanziaria della Banca
incluse nel Documento di Registrazione sono ricavabili dai bilanci di esercizio della Banca relativi
agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013, assoggettati a revisione contabile completa da
parte della Società di Revisione che ha emesso le proprie relazioni rispettivamente in data 23
marzo 2015 e 21 marzo 2014.
Il bilancio dell’Emittente relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 è stato approvato
dall’Assemblea dei soci della Banca tenutasi in data 19 aprile 2015.
I dati relativi all’esercizio 2014 sono posti a confronto con quelli relativi all’esercizio 2013.
I bilanci degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 sono inclusi mediante riferimento nel
presente Documento di Registrazione ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti e sono
disponibili sul sito internet dell’Emittente www.friuladria.it (cfr. Capitolo 14 del Documento di
Registrazione).
Per comodità di consultazione dei bilanci di esercizio della Banca inclusi per riferimento nel
presente Documento di Registrazione, si riporta di seguito una tabella contenente indicazione
delle pagine da cui sono tratte le informazioni finanziarie incluse presente Documento di
Registrazione.
Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2014:
Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31.12.2014,
assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi allegati::
CAPITOLO
PAGINE
Dati di sintesi e indicatori di bilancio
18
Relazione sulla gestione
20
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della società di revisione
Prospetti contabili
Nota integrativa
66
71
72
79
Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2013:
Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31.12.2013,
assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi allegati:
CAPITOLO
PAGINE
Dati di sintesi e indicatori di bilancio
18
Relazione sulla gestione
20
56
Relazione del Collegio Sindacale
59
Relazione della società di revisione
Prospetti contabili
Nota integrativa
60
67
40
11.2
Bilanci
L'Emittente non redige bilanci consolidati. Nel presente Documento di Registrazione sono inclusi
mediante riferimento ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti i bilanci della Banca relativi
agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013.
11.3
Revisione delle informazioni finanziarie annuali
Le informazioni finanziarie relative agli esercizi 2014 e 2013 sono state sottoposte a certificazione
da parte della società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A., che ha espresso un giudizio
senza rilievi con apposite relazioni incluse mediante riferimento nel presente Documento di
Registrazione (cfr. precedente Paragrafo 11.1).
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di
Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei conti
La Banca attesta che sia i bilanci relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013 sono stati
sottoposti a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione, che ha espresso un
giudizio senza rilievi con apposite relazioni, rispettivamente, in data 23 marzo 2015 e in data 21
marzo 2014, incluse mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione ai sensi
dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti unitamente ai relativi bilanci (cfr. precedente Paragrafo
11.1).
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che siano
state controllate dalla Società di Revisione
Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare che siano state controllate dalla
Società di Revisione diverse dalle informazioni finanziarie tratte dai bilanci individuali relativi agli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013.
11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai bilanci
dell’Emittente
Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare tratte da documenti diversi dai
bilanci relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013.
11.4
Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione
Le ultime informazioni finanziarie relative all'Emittente incluse nel presente Documento di
Registrazione sono tratte dal bilancio della Banca relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2014.
11.5
Informazioni finanziarie infrannuali
Alla data di pubblicazione del Documento di Registrazione, l’Emittente non ha pubblicato
informazioni finanziarie successive a quelle incluse nel bilancio della Banca relativo all’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2014.
Fermo quanto precede, si segnala che l'Emittente provvede alla predisposizione e alla
pubblicazione di relazioni semestrali. Tali relazioni sono disponibili sul sito internet dell’Emittente
www.friuladria.it
La relazione finanziaria, relativa al semestre chiuso al 30 giugno 2015, sarà sottoposta a revisione
limitata da parte della Società di Revisione.
Per l’informativa infrannuale relativa al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole, gli investitori
sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul sito Internet
www.cariparma.it. La relazione semestrale del Gruppo è pubblicata anche sul sito internet
www.friuladria.it.
41
11.6
Procedimenti giudiziari e arbitrali
Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l’Emittente è parte di procedimenti
giudiziari, civili e amministrativi, per alcuni dei quali l’Emittente ha costituito nel proprio bilancio un
apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le potenziali passività che ne potrebbero derivare.
Al 31 dicembre 2014, tale fondo ammontava a complessivi Euro 7.685 migliaia in diminuzione
rispetto al fondo di Euro 11.732 migliaia di cui al bilancio relativo all’esercizio 2013. Nella
costituzione del fondo, l’Emittente ha tenuto in considerazione (i) i potenziali rischi connessi alla
singola controversia e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l’accantonamento di
passività per rischi probabili e quantificabili.
Gli accantonamenti netti sono pari a 4,1 milioni, in crescita di 1,5 milioni rispetto all’anno scorso.
Gli accantonamenti netti che hanno caratterizzato l’esercizio si possono ricondurre alle cause
passive per 3,1 milioni e ad altri accantonamenti per 0,9 milioni.
Tra la data di approvazione del Documento di Registrazione e la data di riferimento dell’ultimo
bilancio approvato dall’Emittente e sottoposto a revisione legale dei conti, relativo all’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2014, non si sono verificati eventi che abbiano causato variazioni
significative rispetto alla situazione descritta sopra.
Relativamente al contenzioso fiscale, è in corso un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate
relativamente ad un Avviso di Liquidazione di Imposta di Registro con cui l’amministrazione
finanziaria ha provveduto a riqualificare quale cessione di azienda l’operazione di conferimento di
sportelli bancari effettuata nel 2007 da parte di Intesa SanPaolo cui seguì, da parte della
conferente, la cessione delle partecipazioni a Cariparma. L’ammontare del contenzioso, che vede
coinvolti a vario titolo in solido tutti i soggetti interessati anche diversi da Banca Popolare
FriulAdria, ammonta a 4,1 milioni, oltre interessi. Su questa vicenda, è stata pronunciata sentenza
favorevole di 2° grado, cui ha fatto seguito l’appello da parte dell’Agenzia in Cassazione. Tenuto
conto della sentenza favorevole, ed alla luce di specifici pareri raccolti all’origine presso primari
Studi Legali, si è ritenuto di non procedere ad alcun accantonamento al riguardo.
Nel corso del 2014 si è instaurato un contenzioso, sempre in tema di imposta di registro e con
uguali motivazioni, relativamente alla analoga operazione effettuata nel 2011 con lo stesso
Gruppo Intesa Sanpaolo, con una richiesta complessiva di circa 2,05 milioni, oltre interessi. A tale
contestazione non possono che estendersi le stesse considerazioni sopra formulate.
Nel corso del 2013, Banca Popolare FriulAdria è stata oggetto di una ispezione generale da parte
dell’Agenzia delle Entrate, cui ha fatto seguito la notifica di un Processo Verbale di Constatazione
(PVC). Rispetto alle ipotesi di contestazione presenti nel PVC, in un’ottica di riduzione del costo
del contenzioso, le stesse sono state definite nell’ambito di una specifica istanza di adesione,
contenendo in tal modo l’onere conseguente ad un valore prossimo a 0,1 milioni di euro. Dalla
istanza restano escluse le ipotesi di contestazione relative ai prezzi di trasferimento con società
estere contenuti nel documento, e che potrebbero portare ad un accertamento in termini di
imposte per circa 0,5 milioni più sanzioni ed interessi. Si ritiene che le ipotesi di contestazione non
siano condivisibili, sussistendo valide ragioni a supporto dei comportamenti tenuti dalla Banca. Di
conseguenza, non si è proceduto ad alcun accantonamento al riguardo.
11.7
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente
Tra la data di approvazione del Documento di Registrazione e la data di riferimento dell’ultimo
bilancio, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, approvato dall’Emittente e sottoposto a
revisione legale, non si sono verificati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria e
commerciale dell’Emittente.
42
12.
CONTRATTI IMPORTANTI
L'Emittente non ha concluso contratti importanti al di fuori del normale svolgimento dell’attività,
che potrebbero comportare per l’Emittente un'obbligazione o un diritto tale da influire in misura
rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei
possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.
43
13.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI
13.1
Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti
Il presente Documento di Registrazione non contiene pareri o relazioni provenienti da terzi in
qualità di esperti, con l'eccezione della relazione delle Società di Revisione di cui al Capitolo 11,
Paragrafo 11.3.1.
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni provenienti da terzi.
All’Emittente non è assegnato alcun giudizio di rating da parte di agenzie internazionali a ciò
deputate. Giudizi di rating sono assegnati alla Capogruppo Cariparma da parte delle Agenzie
internazionali Moody’s e Standard & Poors.
13.2
Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi
Non Applicabile.
44
14.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Dalla data di approvazione del presente Documento di Registrazione e per tutta la durata della sua
validità, i seguenti documenti sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale
dell'Emittente, in Piazza XX Settembre, 2, 33170 Pordenone, presso tutte le filiali e sul sito web
www.friuladria.it dell'Emittente:

Atto costitutivo;

Statuto dell’Emittente;

Fascicolo del Bilancio di Esercizio di FriulAdria per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014
assoggettato a revisione contabile completa e relativi allegati;

Fascicolo del Bilancio di Esercizio di FriulAdria per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013
assoggettato a revisione contabile completa e relativi allegati;

il presente Documento di Registrazione, depositato presso la CONSOB in data 5 giugno
2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0045664/15 del 5 giugno 2015
ed eventuali supplementi allo stesso.
L’Emittente provvederà a fornire gratuitamente a ciascun soggetto che richiederà il presente
Documento di Registrazione, dietro espressa richiesta dello stesso, oltre a una copia del
Documento di Registrazione medesimo, anche copia di ciascuno dei documenti contenuti
nell’elenco precedente.
Tali richieste dovranno essere inviate all'Emittente, all’attenzione dell’Ufficio Segreteria Generale,
in Piazza XX Settembre, 2, 33170 Pordenone o via e-mail all'indirizzo [email protected].
Si invitano i potenziali investitori a leggere il Documento di Registrazione congiuntamente
alla documentazione a disposizione del pubblico indicata nel precedente elenco al fine di
ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni finanziarie e all'attività
dell'Emittente.
Con riferimento all'informativa infrannuale ed ogni altra informazione societaria rilevante
per la valutazione della solvibilità e delle prospettive dell'Emittente e del Gruppo Bancario
Cariparma Crédit Agricole, l'Emittente si impegna a mettere a disposizione, e gli investitori
sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sui siti Internet
www.friuladria.it (sito dell’Emittente), www.cariparma.it nonché www.credit-agricole.com.
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