non si vive di solo pane
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non si vive di solo pane
non si vive di solo pane l’imprenditrice del vino confessa un segreto. Il regista ricorda il primo bicchiere (e l’ultimo film). la giornalista racconta il suo passato da astemia brindo dopo il tg di MAURA RADAELLI foto di MAX MONTINGELLI per A 212 Nella foto grande, da sinistra lo chef Walter Miori con Camilla Lunelli, Maria Concetta Mattei e Maurizio Nichetti; qui sopra, altre immagini degli ospiti in cucina e a tavola. invitati: Camilla lunelli (responsabile comunicazione Ferrari spumanti) maria concetta mattei (giornalista televisiva) maurizio nichetti (regista, attore) alla locanda margon di trento 213 non si vive di solo pane Le ricette della Locanda Margon Uovo in crosta di pane su fonduta Ingredienti per 4 persone Qui sopra, Maria Concetta Mattei con Maurizio Nichetti; in basso, Nichetti, Camilla Lunelli e Mattei: per loro, aperitivo nel vigneto. «Mio marito è astemio», confessa Camilla Lunelli. «Un bel guaio, l’azienda vinicola è della mia famiglia. E poi a me piace bere, ma con moderazione, che me ne faccio di una bottiglia tutta per me?». I suoi compagni di tavola la confortano: non è mai troppo tardi. «Ho cominciato a 35 anni», racconta Maurizio Nichetti. «Giravamo uno spot, continuavano a offrirci vino, ed ero l’unico a bere acqua. Mi hanno preso per sfinimento. Accetto un bicchiere e per non pensarci più lo mando giù d’un fiato». Da buon mimo, recita la scena a gesti. «Alzo gli occhi, e mi accorgo che tutti invece annusavano, cincischiavano, centellinavano. Era un vino pregiatissimo e molto alcolico, che mi ha lasciato tramortito. Ma mi ha redento dal peccato di essere astemio». «Io mi sono convertita prima», interviene Maria Concetta Mattei. «Lavoravo alla sede Rai di Trento. A un pranzo un personaggio importante sta per riempirmi il bicchiere, io dico no grazie. Mi guarda malissimo e, scuotendo la testa: 214 “Pecà, mi eri inscì simpatica”». Con il cibo, invece, non ho mai avuto problemi. Nichetti: «Mangio di tutto, e quando sono via da Milano per lavoro preferisco i residence agli alberghi: ai fornelli mi arrangio da solo. Fatti bene, anche gli spaghetti al pomodoro sono una golosità. Ma la mia passione restano i dolci». «Io me la cavo bene con lo strudel» interviene Mattei conquistandosi un’occhiata di ammirazione. «E con tutte le specialità locali, sono una trentina doc». (Nonostante il nome: «Mi hanno chiamata Maria Concetta perché suonava originale»). «Quando vengo qui in vacanza mi rilasso e metto su qualche chilo. E la regista mi sgrida: “Hai le gambe da sudtirolese”». Anche Camilla Lunelli è trentina, mentre Maurizio Nichetti si è guadagnato una specie di cittadinanza onoraria come direttore artistico del Festival del cinema della montagna («Molto migliorato grazie a lui», interviene Lunelli). A tavola sfilano uovo in crosta, orzotto, canederlotto al tartufo: nessuno 5 uova intere e un tuorlo, 15 g di farina, 2,5 dl di latte, 150 g di formaggio di malga morbido a pezzetti, 50 g di formaggio grana grattugiato, 100 g di pane nero grattugiato, olio per friggere, 15 g di burro, sale, pepe Fate rassodare 4 uova per 5 minuti e raffreddatele in acqua fredda per mezz’ora. Per la fonduta, fate sciogliere il burro in una casseruola e aggiungete la farina, il latte caldo versandolo a filo, i formaggi, il tuorlo, sale e pepe e lasciate su fuoco basso per qualche minuto sempre mescolando, fino a ottenere una crema liscia e vellutata. Sgusciate le uova sode quindi passatele nella farina poi nell’uovo rimasto, sbattuto, e infine nel pane grattugiato. Friggetele velocemente in olio ben caldo finché diventano dorate e servitele sulla fonduta. non si vive di solo pane Qui sopra, lo chef Walter Miori ai fornelli. Insalatina Margon Ingredienti per 4 persone 4 pomodori, zucchero, limone, un cucchiaio di trito aromatico (aglio, timo, maggiorana e alloro), un mazzo di asparagi verdi, 4 filetti di coniglio, 4 fette di pancetta, maggiorana, olio extravergine d’oliva, sale, pepe Nadine Gordimer che aveva lottato contro l’apartheid, la gente in fila ore sotto il sole per votare, un diritto che molti di noi ormai considerano una seccatura». Anche Nichetti è innamorato del suo lavoro. «Faccio mille cose, dagli spot all’operetta», dice. «A luglio dirigerò per Canale 5 Dottor Clown, un film sulla risoterapia con Massimo Ghini». Senza Angela Finocchiaro, la sua musa storica? «Non so, ma per lei sarei disposto a modificare la sceneggiatura. È una delle poche attrici con un senso innato della comicità. Poi, sto lavorando a una specie di Saranno famosi in versione cartoon per Rai 1». Mattei sorride. «I bambini di un’amica mi chiamano “la mamma di Tom e Jerry” perché nella programmazione televisiva vengo subito dopo. Una sera indossavo una collana e loro hanno detto “che bel collare”». Siamo al dessert, lo spumante è un demi-sec. Camilla Lunelli lo assapora soddisfatta: «La vita è troppo breve per bere vini mediocri». Il motto di famiglia? «No, lo diceva Goethe». chic & doc una stella michelin nel regno delle bollicine Cucina del territorio rivisitata con raffinatezza, ingredienti d’eccellenza e dolci fantasiosi. Da accompagnare con i vini (non solo spumanti) di una cantina fornitissima (Locanda Margon, via Margone 15, Trento, tel. 0461349401; menu degustazione 55 euro, vini esclusi; menu bollicine, 5 portate con 5 spumanti, 70 euro). Home economist Paola Volpari, foto Luca Colombo/Xl si tira indietro. Neanche davanti ai calici di bollicine (il regista, scherzando, chiede scusa per aver scelto acqua liscia). «Ferrari è lo spumante ufficiale del Quirinale e ha fan illustri», racconta Lunelli. «Andy Warhol gli ha dedicato un disegno schizzato su un piatto, Elton John l’ha scelto due anni fa per la festa degli Oscar; lo amano Bruce Willis e De Niro». Mostra una bottiglia con l’etichetta in cinese. «Significa “L’Italia saluta la Cina”, l’ex presidente Ciampi ne ha bevuta una con il sindaco di Shanghai. Anche questo serve per i buoni rapporti con gli stati esteri». Beve un goccio di rosé. «Come la “diplomazia del ping pong” di tanti anni fa. Ma con le bollicine al posto delle palline». Mattei racconta che anche Oriana Fallaci amava lo spumante e parla con passione di giornalismo. «Apprezzo sempre più occuparmi di approfondimento, ma mi manca il lavoro sul campo. Penso ancora al reportage per le prime elezioni multirazziali in Africa», ricorda con un sorriso. «L’incontro con Tuffate i pomodori in acqua bollente per un minuto circa poi spellateli. Tagliateli in 4, privateli dei semi, conditeli con zucchero, succo di limone, sale, pepe e il trito aromatico e passate in forno già a 90° per 2 ore. Pulite gli asparagi e lessateli. Rosolate la carne salata e pepata, profumatela con la maggiorana tritata e avvolgetela nella pancetta. Passate in forno già a 180° per 4 minuti poi fatela riposare per 3 minuti circa. Tagliatela a fettine e adagiatela sugli asparagi tagliati e conditi. Guarnite con i pomodori, insaporite con olio e servite.