Stratigrafia di un Natale

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Stratigrafia di un Natale
Stratigrafia di un Natale
Diario di scavo del giorno: 16 dicembre 2011 (venerdì)
VIA AURELIA 1334
Stratigrafia di un Natale
Descrizione dei lavori svolti durante la giornata:
Sono le 8.55 minuti. Forse è arrivato il freddo. Sono in macchina che aspetto. Mi trovo in un ampio
parcheggio. E’ deserto. Davanti a me la grande scritta colorata “TOYS CENTER GIOCATTOLI”
troneggia minacciosa sopra l’edificio quadrato. La guardo intimorita. E’ lì che sono diretta.
Sono passati 10 minuti, altre macchine cominciano ad arrivare. Si fermano e attendono, proprio
come me. Sono genitori che hanno disertato il lavoro per qualche ora, nonni intraprendenti ma un
po’ preoccupati, giovani zii in eterna competizione, cari amici allo sbaraglio. Uno scambio di
sguardi d’intesa e timidi sorrisi ci infonde il reciproco coraggio di affrontare questa impresa.
Qualcuno fuma una sigaretta, qualcun’altro parla al telefono, qualcun’altro ancora, più audace,
passeggia nervosamente davanti all’ingresso ancora inaccessibile. L’enorme scritta verde
“ENTRATA” non lascia dubbi: sarà lì che traghetteremo lasciando l’obolo a…Mangiafuoco.
Apro la borsa: ma dove ho messo la lettera per Babbo Natale? E il post-it giallo? E quello scontrino
dietro il quale ho frettolosamente appuntato quel nome?
Sono le 9.35 minuti. Gli occupanti delle auto, come automi, cominciano a uscire. Esco anch’io.
La saracinesca grigia si alza rumorosa, il sipario si apre. Una tintinnante musica natalizia ci
accoglie. Spaesati cominciamo a guardarci intorno. Il distinto signore accanto a me esita qualche
istante, poi, estrae dalla tasca del suo cappotto grigio un prezioso blocchetto contenente infinite
immagini ritagliate da cataloghi di giocattoli. Con il mio post-it giallo, lo scontrino riciclato e la
lettera sgualcita per Babbo Natale sono davvero una principiante. Non mi scoraggio, avanzo di
qualche metro. Scelgo la corsia da percorrere. Sfilo sotto gli sguardi inespressivi di eserciti di
cicciobelli, barbie e winxs. Mi dirigo sul fondo, sotto la scritta “GIOCHI DI SOCIETA’”. Ma
guarda! Lo Scarabeo, il Monopoli, il Cubo di Rubrik. C’è anche L’Allegro Chirurgo…in
Corsia? Che efficienza questi moderni dottori! Allegro Chirurgo di 30 anni fa che intervenivi solo
in sala operatoria, dovunque tu sia finito, sei antiquato, scaduto, andato!
Un uomo con i baffi, poco più avanti, guarda la scatola del Risiko con un nostalgico sorriso. Prova
a convincere la donna accanto a sé che sarebbe davvero un bel regalo. Lei però è categorica e gli
elenca una serie di futili motivi che lo inducano, senza dubbio alcuno, a preferire nella scelta Il
Laboratorio di Ben 10. A malincuore l’uomo ripone il gioco sullo scaffale, con rispetto e
riconoscenza. Si concede un ultimo sguardo e si allontana sconfitto. Risiko, sei carta straccia, “tutto
tattica e carri armati”, un rudere tra le sterpaglie!
Fedele alla lettera che porto con me, cerco Il Labirinto. Eccolo! L’ho trovato. La confezione riporta
la scritta “25° anniversario”. Mi è andata bene, il pericolo Laboratorio di Ben 10, almeno per
quest’anno, è scongiurato. Felice, lo prendo. Procedo più avanti. Incrocio una signora con gli
occhiali. E’ disperata. Non riesce a trovare una Scan to Go. Il ripiano di fronte a lei è pieno di
piccole autovetture, ma quella che sta cercando manca all’appello. Leggo il terrore nei suoi occhi.
L’anziano signore che l’accompagna cerca di confortarla mostrandole in alternativa il modellino di
un’auto sportiva rossa fiammante. Lei lo schernisce e senza neanche degnarlo di uno sguardo,
continua a rovistare nervosamente sperando in un miracolo. L’anziano signore, scuotendo la testa,
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si allontana e con poca convinzione restituisce al settore a fianco quel gioiello della meccanica. Ehi!
Bidone arrugginito, credi di poter competere con un’autovettura che cammina solo se sfiori la sua
carrozzeria con una carta colorata? Sei un ferrovecchio, cibo per “sfasciacarrozze”!
Il negozio è oramai pieno di gente. La signora con l’abito viola ha le idee chiare, cerca Dragonoid.
Va diretta al reparto. Sa dove trovarlo! L’istruttore dell’ “Aurelia Nuoto” (è qui anche lui) naviga
invece in acque sconosciute. Fissa a distanza di sicurezza il reparto su quattro ruote. Le braccia
incrociate dietro la schiena tradiscono il suo sguardo deciso e attento. Una coppia di amabili nonni,
poco più a destra, tenta di sopravvivere alla lingua inglese. Cercano gli SFAILENDER, no, gli
SCHIFANDER, no, i PRITENDER: “Sì, bonasera. Annarì, quelli erano i cantanti di quanno ero
regazzino!” dice lui. “Oddio, e mo’?” conclude lei. Mi rubano un tenero sorriso e mi allontano a
malincuore.
Continuo la mia ricerca nel reparto ACTION FIGURES. Iron Man è il mio obiettivo. Gormiti,
Tartarughe Ninja, Power Rangers Samurai. Del piccolo uomo di plastica e della sua super
armatura rossa e gialla…nessuna traccia. Missione fallita? Decido di chiedere informazioni per
avere la certezza della bruciante sconfitta. La signorina dello STAFF, (Dio benedica la cubitale
scritta bianca sul retro della sua maglietta) emette la temuta sentenza: “Signora (cioè io), è un
articolo di due anni fa. E’ un prodotto che non ordiniamo più”. Riesco solo a dire: “la ringrazio” e
poi penso: due anni fa? Solo due anni fa! Uomo d’acciaio sei plastica da riciclare, occasione da
mercatino, rimanenza di magazzino!
Sezione stratigrafica:
Il mio incedere adesso è lento e distratto. Mi fermo e rifletto. Penso al cesto dei giochi in camera di
Luca e alla stratigrafia che lo caratterizza. Di colore blu e forma cilindrica, il cesto è alto circa 0,90
m e presenta un diametro di circa 0,40 m. Il primo livello, partendo dall’alto, ha uno spessore di
circa 0,30 m. E’ uno strato incoerente, composto da giocattoli recenti di piccole e medie dimensioni
che vengono maneggiati più frequentemente. Facili da prendere, sempre a portata di mano, sono
subito pronti all’uso. Il secondo livello, avente uno spessore di circa 0,20 m, è costituito da oggetti
antichi e recenti di varie dimensioni. Anch’esso incoerente, mediamente addensato, non viene quasi
mai intaccato da interventi di manipolazione moderni. L’ultimo livello, a me più caro, (spessore
0,40 m) è caratterizzato da uno strato sciolto formato da materiali antichi, in particolare, pezzi di
aeromobili, ruote di autovetture, frammenti plastici di supereroi, lacerti di strutture in lego. Sono
deposti nel “sottocesto”, in giacitura primaria.
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Relazione finale
L’analisi attenta dei resti ci suggerisce, per quest’ultimo livello, una datazione compresa tra i
2 e i 5 anni d.L. (d.L. sta per “dopo la nascita di Luca”). E’ uno strato molto importante per
l’inquadramento del contesto in cui si trova, un deposito di amabili resti che copre una vita a due, si
lega a preziosi momenti e si appoggia a ciò che non vogliamo dimenticare. Anche per questo Santo
Natale, il cesto è pronto ad accogliere nuovi componenti. E’ in arrivo un nuovo accumulo! Genitori,
nonni, zii, amici cari, coraggio! Non smettiamo di sperare e confidiamo, per una volta soltanto, in
un fugace scavo clandestino. La mano di Luca che faticosamente taglia gli strati del cesto blu
nell’affannosa ricerca anche di un solo piccolo frammento sedimentato sul fondo, vorrà dire che
nulla è perduto e che il nostro passato è ancora in buone mani.
La voce proveniente dall’altoparlante mi ricorda che sono ancora qui e tra le tante cose che
ci sta comunicando, ce n’è una, importantissima, che vorrei condividere con tutti voi, Babbi Natali
alle prime armi: “quest’anno, mi raccomando, trovato il giocattolo...non dimenticate di comprare le
batterie!”.
Un Genitore Disertore
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