AMERICA IN MOTO: PRO-RIDE
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AMERICA IN MOTO: PRO-RIDE
trip USA testo Pierpaolo Bucci foto Marco Frino Nello stato di New York la popolazione ha il pollice verde. Ogni villetta ha la sua porzione di giardino curata maniacalmente fuga dalla CITTà 066 lowride magazine AMERICA IN MOTO: PRO-RIDE Obbligatoria la sosta nel tempio OCC a Newburgh Un selfie a Niagara Falls non càpita ogni giorno Benvenuti allo stabilimento Harley-Davidson di York I ponti all’uscita di New York catapultano in un’altra dimensione. Il passaggio dalla frenesia metropolitana alla quiete della campagna è immediato; in mezzo alle rosseggianti colline popolate di zucche cesellate ad arte per la notte di Halloween, l’universo custom riserva ai protagonisti del Pro Ride ancora grandi sorprese. 067 lowride magazine trip USA Una delle ultime creazioni di OCC è la Robert Skip new york Work in progress Corvette. Dalla resina al metallo è tutto fatto in casa. AMERICAN CHOPPER ANDO’ IN ONDA PER 8 ANNI! Il gigante e la bambina: Aldina supera alla grande la prova del fuoco sulle highways statunitensi Esposti tutti i chop a tema più famosi della serie TV La 9/11 Memorial Bike Black Widow, protagonista dei primi due episodi 2003 GLI ANNI PASSANO per tutti MA NON PER L’INOSSIDABILE SENIOR Il press agent OCC illustra un progetto Lamborghini lbany sorge a poche decine di miglia dalla Grande Mela, lungo la direttrice disegnata dal fiume Hudson che tende leggermente a nordovest. Nella cittadina apprezziamo soprattutto una buona birra condivisa in serata presso un luogo conosciuto dagli abitanti come Pump Station. Tutelato per il suo interesse storico, un tempo lo stabilimento ospitava l’enorme cisterna d’acqua della città, sfruttando la vicinanza del cosiddetto “fiume del nord”. Oggi è la sede della C.H. Evans Brewing Company: qui ci si rilassa alla grande, è il posto ideale per ristorarsi dopo una lunga e convulsa giornata di viaggio. I nostri ritmi sono serrati come a volte piace fare a Marco Mencaccini, “manager” di questo Pro Ride e boss di Kanaloa Viaggi. Lungo la strada che ci ha condotti nella minuscola capitale dello stato di New York, abbiamo fatto una sosta a Newburgh. Il nome di questa ridente località della contea di Orange suonerà sconosciuto ai più, ma non agli aficionados della A 068 lowride magazine lo showroom OCC include DINER E PISTA DA BOWLING! saga televisiva American Chopper, la cui ultima puntata andò in onda cinque anni fa. Si trova qui il quartier generale della famiglia Teutul, protagonista dell’omonima serie andata in onda su Discovery Channel. Canale a suo tempo preso di mira da band di rock comico come i Bloodhound Gang che, travestiti da scimmia, ne parodiavano i documentari a sfondo naturalista. Da allora il canale è passato dagli animali in estinzione agli pseudo reality ambientati nelle officine, facendo la fortuna di costruttori più o meno talentuosi. Le liti di Paul Senior & Sons sono solo un ricordo ma indubbiamente, anche grazie a quelle pantomime, il mondo del custom s’è avvicinato al grande pubblico diventando popolare. A molti ragazzini è venuta voglia di sporcarsi le mani in officina. Arrivati al 14 di Crossroad Court rimaniamo a bocca aperta, un fiume di denaro dev’essere passato da queste parti e qualche pepita d’oro è rimasta: lo showroom ha le dimensioni di uno shopping mall di provincia. Il vecchio Paul non rinuncia a un addetto stampa che ci riceve con tutti gli onori nel mezzo dell’esposizione: decine e decine gli enormi chopper a tema, kitsch e ispirati a oggetti di varia natura e uso quotidiano come lamette da barba, tosaerba, estintori, slitte di Santa Claus e chi più ne ha più ne metta. Montano bicilindrici intonsi da due litri, creando un pandemonio meccanico inutilizzato ma di sicuro effetto: per qualcuno di noi è meglio di Disneyland. Una porticina su cui campeggia il tipico “staff only” ci conduce in officina. Le visite guidate avvengono durante la pausa pranzo e questa non fa Il flusso dei vecchi fans della serie televisiva è continuo e organizzato 069 lowride magazine trip USA new york eccezione. Intorno ai ponti non c’è nessuno ma nel giro di pochi minuti arrivano Rick Petko e Christian Welter, personaggi storici della serie rimasti fedeli a Senior ai tempi della definitiva separazione dal figlio Paul. Con noi viaggia Paolo di Mizio, progettista meccanico che ha un certo feeling con tecnologia e modernità: ha la bava alla bocca. L’attrezzatura è notevole, ci sono un paio di water jet cutter grandi come un’auto di segmento medio, piegatubi e piegatrici per lamiere da cantiere navale. Reparto resine e reparto vernici sono tutti rigorosamente separati, in ordine e operativi. Non si tratta di un set televisivo, ai bei tempi di roba qui se n’è costruita e tanta. Attualmente OCC continua a sfornare kit bike in serie limitata con una certa 070 lowride magazine ripartiamo dopo LA VISITA A orange county chopper regolarità. Incudini e piccoli torni di Brooklyn sembrano lontani anni luce ma anche queste magniloquenti sfaccettature dell’universo custom hanno fascino. Prima di abbandonare l’officina per passare all’enorme ristorante adiacente Paul Senior fa capolino e si concede per due scatti e qualche battuta; anche sotto questa angolazione, rispetto ai customizer del centro di New York siamo su un altro pianeta. A fare il gran signore ci pensa Marco Mencaccini che offre il pranzo a tutti, cucina rigorosamente yankee e anche di discreta qualità, con quel tocco di gusto dubbio ma irresistibile. Sul pane degli hamburger il logo OCC è inciso a fuoco, stile marchiatura dei bovini; siamo negli States, baby! A pancia piena decidiamo di visitare anche il capannone semivuoto di Paul Design, lui non si fa trovare ma nello show business la cortesia è sacra, quindi manda un dipendente a fare gli onori di casa. Tra i macchinari inutilizzati si scorgono le moto da solista fatte dal giovane Teutul. Una delle ultime, costruita per sconfiggere suo padre e Jesse James in un Biker Build Off del 2011, presenta megaruote da 30 pollici e finiture aeronautiche. In quanto a dimensioni dei cerchi Teutul Junior ha anticipato tendenze piuttosto attuali. Non potendo fare una foto di gruppo con il figliol prodigo saltiamo in sella e con la testa siamo già a York, pregustando la visita dello stabilimento Harley-Davidson. Dopo una sosta logistica ad Albany incappiamo nella mania suicida di un cervo che distrugge l’auto di appoggio in cui viaggiavo a causa dell’influenza insieme a Stefano, l’interprete. Un imprevisto annunciato: gli animali selvatici che attraversano la strada rappresentano un serio problema nel traffico locale, la strada è disseminata dai resti di procioni, scoiattoli, cerbiatti e altra fauna locale. Basta uscire dai grandi centri urbani per scoprire quanto la natura resti preponderante negli States. I tanti animali caduti sul nastro d’asfalto sono il sintomo di quanto sia rigogliosa. Tra uno slalom e l’altro arriviamo ad Ithaca attraversando anche l’incantevole campus dell’antichissima Cornell University. Mentre gli altri sono a cena cerco di rimettermi in sesto dalla sindrome influenzale, New York è l’unica grande città dell’omonimo stato. Tutto il resto è natura e piccole aree urbane 071 lowride magazine trip USA new york Marco Tocci, Marco Bizzaglia e Francesco di Custom Planet USA e Canada in un solo scatto. L’escursione in elicottero sul Niagara ha un prezzo abbordabile Lo stabilimento di York è automatizzato. Qui vengono assemblati Touring, Softail, e CVO Percorso didattico sulla catena di montaggio Alba ed Ezio sono al secondo viaggio USA LE CASCATE DEL NIAGARA SONO UN INCREDIBILE SPETTACOLO che corona IL nostro VIAGGIO Marco Zaccariello, al centro, è un viaggiatore instancabile. Questo è il suo primo tour americano in moto 072 lowride magazine godendo gli agi degli alberghi americani di una certa classe. La prossima volta eviterò di ordinare una pizza in camera; un reggimento di alpini non basterebbe a finirla e non è compreso nei 26 dollari del conto. Trangugio metà del disco volante e una manciata di leggendarie pillole “fever reducer”, il mattino seguente devo assolutamente rimettermi in sella alla Ultra Limited. Vogliamo arrivare di buon’ora alle Niagara Falls e non ho la minima intenzione di farlo appollaiato in un van. Le spettacolari cascate che uniscono i laghi Erie e Ontario s’intravedono già da molto lontano per gli spruzzi d’acqua nebulizzata che si propagano nel cielo. Costituiscono una meta prediletta degli americani in viaggio di nozze e recano intatto il fascino del film “Niagara” interpretato da Marylin Monroe; sono il punto d’incontro tra due paesi, USA e Canada, contigui eppure profondamente diversi. Mentre il nostro Marco è impegnato a fotografare le cateratte in elicottero, alcuni di noi insieme a Mencaccini A YORK nascono LE harley CHE STIAMO GUIDANDO... decidono di entrarvi letteralmente dentro a bordo dello storico servizio di battelli Maid Of The Mist. Una minicrociera emozionante e indimenticabile all’inseguimento di un arcobaleno perenne. Dopo la romantica doccia da diciassette dollari puntiamo verso la vicina Buffalo. Si tratta di una veloce sosta tecnica ma abbiamo giusto il tempo di timbrare il cartellino presso il leggendario Anchor Bar, primo ristorante nella storia ad includere le chicken wings nel menù seguendo un’infuocata ricetta ordita negli anni 60 da Teressa (con due esse) Bellissimo, manco a dirlo italiana. Nel bar sono appese come prosciutti belle europee tra cui Ducati, Moto Guzzi e Triumph. Purtroppo siamo orfani del fotografo, è il suo turno di ammalarsi e il sottoscritto può solo raccontare descrivendo: le alette con il massimo grado di piccantezza si chiamano “Only the brave” e vanno mangiate lontano da fiamme libere. Dopo una notte di incubi alati, finalmente il giorno seguente arriviamo a York. Una serie di rotonde portano all’ingresso dello stabilimento in cui si assemblano Touring, Softail e tutti i CVO. Come spesso accade da queste parti a guidarci è un dipendente in pensione. Ha la faccia scavata da solchi e mastica le parole come fossero tabacco; ci aspettiamo da un momento all’altro che le sputi a terra, magari chiedendoci cosa facciamo nel suo territorio. In effetti gli “stranieri” sono bene accetti purché non facciano foto, durante il percorso guidato siamo controllati a vista da un’altra arzilla ottantenne, la controfigura di 073 lowride magazine trip USA L’ESPERIENZA PRO-RIDE SI ripeterà visitando i GRANDI DEL CUSTOM CALIFORNIANO new york Il gruppo si rilassa nei dintorni di Lancaster: il feudo Amish è un’oasi di pace e tranquillità Tour guidato in una antica fattoria Amish Calamity Jane. Intenzionati a rispettare le regole facciamo un giro lungo la catena di montaggio; i Road Glide sono le star del momento, molti presentano un’etichetta con scritto a chiare lettere “Italy”. Ebbene sì, le nostre amatissime Harley sono assemblate ancora qui, anche quelle col tachimetro tarato in chilometri. La filiera è tecnologica ma il giro è suggestivo: il reparto telai è molto interessante e nell’area verniciatura di Custom Vehicle Operations tante operazioni sono manuali... Nelle battute finali del viaggio c’è un appuntamento estraneo alle moto ma stimolante: quello con gli Amish di Lancaster. In questa città della Pennsylvania esiste una delle più corpose comunità di discendenti degli svizzeri seguaci del vescovo Jakob Ammann, ma il desidero di entrare in contatto con loro impone rispetto: niente foto. Dobbiamo accontentarci di una visita turistica in una ex fattoria Amish. Qui un’altra guida non più nel fiore degli anni spiega i mille modi in cui i nostri amici in abito scuro riescono ad aggirare certe regole. Un esempio su tutti è la bicicletta. Il mezzo a pedali è vietato perché favorirebbe troppo 074 lowride magazine velocemente l’allontanamento dei membri dalla comunità, quindi ogni bravo Amish è dotato di monopattino. In pratica fuggire diventa solo una questione di tempo... Anche il nostro sta finendo e dobbiamo tornare a New York per imbarcarci su un volo diretto in Italia. Ma un altro Pro-Ride è già in cantiere per la prossima estate, stavolta per far visita ai grandi nomi della West Coast: dalla A di Arlen alla R di Roland... Restate sintonizzati su LowRide per conoscere gli sviluppi del viaggio. Viaggia Libero è la formula base di tour USA proposta da Kanaloa america Viaggi. Marco Mencaccini in moto pianifica volo, sistemazione per 7 notti e noleggio Harley-Davidson o Indian a partire da poco meno di 2.000 euro a persona. Be-Twin è la naturale evoluzione con itinerari mirati all’approfondimento della cultura pop americana: gastronomia, natura, corsi di fotografia day by day e aspetti custom. Appuntamenti fissi alla presenza di un interprete e alberghi sono in comune, ma resta la possibilità individuale di variare i percorsi. All’esperienza on the road si affianca quindi quella formativa, il primo Be-Twin è previsto in California con un FoodRide alla scoperta delle cantine vinicole della splendida Napa Valley. www.americainmoto.it, tel. 06 9334183 Sicura e agile, sul suo Heritage Pamela è una apripista d’eccezione 075 lowride magazine