Royal Hotel, Sanremo (IM)

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Royal Hotel, Sanremo (IM)
LUXURY HOTELS
Royal Hotel, Sanremo (IM)
139 anni
all’insegna
del Lusso
Dafne Brentis
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HOTEL
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SCHEDA ALBERGO
Royal Sanremo
L
Corso Imperatrice, 80
18038 Sanremo (IM)
Tel. +39 0184 5391
Fax +39 0184 661445
[email protected]
www.royalhotelsanremo.com
L’albergo di Sanremo, categoria 5 stelle
Lusso, è il riferimento obbligato della
capitale della Riviera dei Fiori fin dal
1872, quando fu inaugurato da Lorenzo
Bertolini, poliedrico albergatore che
aveva già inaugurato l’Hotel Royal
a Courmayeur nella prima metà del
secolo. 126 tra camere e suite, 6 sale
congressi, la modernissima Royal
Wellness, un’offerta enogastronomica
di elevata qualità, il Royal Hotel
non smette mai di stupire
General Manager: Marco Sarloo
Affiliazioni: The Leading Hotelss of the World
Camere: 126 (53 camere doppie standard, 20 camere doppie
superior, 5 camere family, 19 junior suites, 17 junior suites lusso, 12
suites)
Centro congressi: 6 sale congressi da 8 a 300 posti, e per banchetti
da 10 a 280 persone. Sala Palme da 210 metri quadrati, Sala Fiori
di Murano di 280 metri quadrati, Sala Aranci di 75 metri quadrati,
Sala Hibiscus di 93 metri quadrati, Salotto 121 di 33 metri quadrati
e Sala Mimose di 65 metri quadrati
Ristoranti: Fiori di Murano, Corallina con Pool Bar ai bordi della
piscina, Il Giardino, ristorante gourmet
Bar: Bar delle Rose
Royal Welness by e’SPAce
Sport: palestra, campo da tennis, minigolf, piscina
Parco di 16.000 metri quadrati
Parcheggio esterno, anche coperto
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L’
ingegnere Edoardo Varese, classe 1950, dal
dicembre del 2005 è l’amministratore delegato del Royal Hotel di Sanremo, l’albergo
di lusso per antonomasia della famosa cittadina del Ponente ligure.
Edoardo Varese è il pronipote del fondatore dell’albergo, Lorenzo Bertolini. Ne rappresenta la quinta generazione. Bertolini era un valligiano piemontese che aveva imparato il mestiere di albergatore a Torino e che a metà del 1800 fece costruire l’Hotel Royal
di Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, per intercettare la nobiltà europea e gli avventurosi turisti che avevano scoperto la maestà e
la magia della più alta montagna dell’Europa occidentale. L’Italia era
ancora in costruzione, affidata agli intrighi e all’acume del conte di
Cavour, Camillo Benso, e all’ambizione senza freni del giovane re del
regno di Sardegna Vittorio Emanuele II, che la montagna la praticava per la passione della caccia che alternava a quella per le sottane
femminili. Nel 1720 il duca Vittorio Amedeo di Savoia aveva acquisito la Sardegna (e il titolo di re) dagli Asburgo d’Austria dando loro
in cambio la Sicilia, che si era ritrovato a possedere per breve tempo
nel 1713, alla fine della guerra di successione spagnola, una delle ennesime guerre dinastiche che allietavano la vita delle corti europee
dell’epoca. Nel 1815 i Savoia avevano acquisito anche la Serenissima
Repubblica di Genova, fondata nel 1096, vittima delle armate rivoluzionarie francesi guidate dal generale Bonaparte che l’occuparono nel
1796 (anticipando di un anno anche la fine della grande rivale della
repubblica di Genova, Venezia), infine del Congresso di Vienna che
nel 1815 l’attribuì ai Savoia. Lorenzo Bertolini, valligiano perspicace,
colse tutte le opportunità che l’espansione progressiva della dinastia
dei Savoia poteva offrire a imprenditori avveduti e lungimiranti. Fat-
L’ingegnere Edoardo Varese con il General Manager Marco Sarlo (a destra)
ta l’Italia nel 1861, Bertolini fece ingrandire l’albergo di Courmayeur
per poter accogliere la corte che al seguito della regina d’Italia Margherita si trasferiva in estate a Courmayeur. Margherita era la sposa
di Umberto I, il re che era succeduto al padre Vittorio Emanuele II
nel 1878. Monsù Bertolini per la regina Margherita fece costruire il
primo bagno a Courmayeur e fece mettere la corrente elettrica nelle
camere. Margherita era una donna sportiva: nel 1893 arrivò fino alla Capanna Regina Margherita (a lei intitolata) sul Monterosa a 4559
metri di altezza, ancora oggi la più alta capanna dell’Europa occidentale. I napoletani nel 1890 le avevano dedicato l’omonima pizza.
A inizio anni Settanta Lorenzo Bertolini aveva individuato e acquistato un vasto appezzamento di ulivi prospicienti la passeggiata a
mare appena costruita a Sanremo, a pochi chilometri dal recente
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confine con la Francia stabilito dopo la cessione di Nizza e la Savoia a seguito degli accordi che avevano indotto Napoleone III, l’imperatore dei francesi, a intervenire in Italia nel 1859 con un esercito di
80.000 uomini per aiutare il piccolo Piemonte a battere l’impero austroungarico. La seconda guerra d’indipendenza non era andata secondo gli auspici: la sanguinosa battaglia del giugno 1859 a Solferino,
in vista del Lago di Garda, dove rimasero sul terreno oltre 30.000 caduti oltre alle migliaia che morirono nei giorni successivi per l’assenza di cure, indusse Napoleone III e la sua controparte, il kaiser Francesco Giuseppe, ad accordarsi sulla pace. Al Piemonte, che voleva il
Lombardo-Veneto (che comprendeva anche il Friuli), fu ceduta la sola
Lombardia. Cavour si dimise per protesta. L’anno successivo sarà Garibaldi a portare a termine l’impresa con la sua fortunata cavalcata da
Marsala a Teano, sul confine tra gli Stati della Chiesa e il regno delle
Due Sicilie, consegnando a re Vittorio Emanuele II, che gli era andato incontro con l’esercito piemontese, l’intera penisola ad esclusione
di Roma e del Nordest. I Savoia dovranno aspettare il 1866 per avere
Veneto e Friuli, gentile omaggio dei Prussiani che avevano disfatto gli
austroungarici a Sadowa, e il 1918, dopo il massacro di 650.000 soldati italiani nella prima guerra mondiale, per acquisire anche Trento e Trieste. Già che c’erano, si impossesseranno anche del Sud Tirolo austriaco e della Dalmazia slava. Così si usava nell’Europa delle
teste coronate. La cessione di Nizza alla Francia aveva avuto una
spiacevole ricaduta per il vicino principato di Monaco gestito dalla famiglia Grimaldi dal 1341, quando Carlo I aveva conquistato
la rocca con un colpo di mano. Acquisita Nizza, la Francia non voleva uno Stato cuscinetto sul confine meridionale con il nuovo regno d’Italia. Carlo III dovette accettare l’amputazione di due terzi
del principato con l’annessione alla Francia di Mentone e Roccabruna. L’enclave monegasca risultava così interamente circondata
dalla Francia. In cambio, Carlo III ebbe enormi vantaggi fiscali e
la possibilità di creare una città ex novo lungo la Corniche, Monte-Carlo, votata al turismo e al gioco d’azzardo. Lorenzo Bertolini
aveva seguito con grande attenzione la nuova moda dell’aristocrazia e della ricca borghesia di passare l’inverno sulla Riviera alternandola all’estate in montagna. Sanremo possedeva un clima particolarmente mite e allo stesso tempo asciutto, oltre a essere vicino alla più famosa Costa Azzurra francese. Nel 1871 era arrivato
a Sanremo il primo treno. Guarda caso, gli appezzamenti acquistati da Bertolini erano in posizione dominante e assai vicini alla stazione ferroviaria. La passeggiata a mare si chiamava allora,
come oggi, corso Imperatrice, intitolata all’imperatrice di Russia
Maria Alexandrovna, che aveva donato alla città le palme che l’avrebbero abbellita e caratterizzata in futuro. Russi e inglesi rappresentavano il turismo più ricco e aristocratico che frequentava
Sanremo. I Russi giunsero a farvi costruire una deliziosa chiesa
di rito greco ortodosso nel 1913, sempre su desiderio dell’Imperatrice Madre Maria Feodorovna, una chiesa in puro stile bizantino. La chiesa è sopravvissuta sia alle traversie politiche legate alla caduta dei Romanov in Russia che ai bombardamenti di Sanremo della seconda guerra mondiale ed è tuttora funzionante. Nella
cripta sono sepolti dal 1921 i corpi dei reali del Montenegro, Nicola I, Petrovic´-Njegoš e sua moglie, la Regina Milena (sepolta nel
1923), i genitori di Elena di Savoia, e due figlie di questi ultimi.
Nel 1872 Lorenzo Bertolini inaugura l’Hotel Royal di Sanremo,
con la facciata Liberty rivolta a Sud, verso il mare, per garantire
La struttura si rivolge a una clientela d’elite che ricerca un albergo esclusivo
sia dal punto di vista strutturale, sia per la qualità dei servizi offerti
L’offerta enogastronomica si articola in tre ristoranti: il classico Fiori
di Murano, il Corallina con Pool Bar a bordo piscina e Il Giardino per cene
a lume di candela nel parco
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il migliore irraggiamento delle camere. L’albergo è destinato a diventare nei quarant’anni successivi il ritrovo preferito dei migliori nomi
dell’aristocrazia e della finanza europea della Belle Epoque. Progettista
dell’albergo è l’architetto A. Cantù. Il regno d’Italia diventerà terreno
di caccia per la famiglia Bertolini che arriverà a possedere alberghi a
Milano, Firenze, Napoli, Aosta, Courmayeur e Sanremo. Durante la seconda guerra mondiale l’albergo fu bombardato e subì danni considerevoli. Mario Bertolini, nipote di Lorenzo, ne curò il perfetto restauro.
L’albergo riaprì nel Natale del 1946. L’anno successivo fu inaugurato
il suggestivo ristorante Fiori di Murano e nel giugno del 1948 fu ultimata anche l’incantevole piscina esterna riempita con acqua di mare.
Fu una delle prime piscine d’albergo in Europa. Il progetto porta le
firme di Giò Ponti e di Mario Bertolini. “Mio nonno pensò la piscina
come un laghetto alpino” spiega Edoardo Varese. “Con le forme mosse tipiche di un lago naturale. Anche il fondo della piscina, realizzato
con un mosaico, ha un andamento mosso sempre per imitare un invaso naturale, ed è dotata di scogli veri. Vi fu immessa acqua di mare con un impianto di pompaggio che la prelevava direttamente dal
mare antistante.” È dell’inizio degli anni Novanta la realizzazione del
quinto piano dell’albergo con tutte le camere che si affacciano verso
il mare, dotate inoltre di grandi terrazze.
UN LEADING HOTEL
Il Royal Hotel di Sanremo fa parte del prestigioso consorzio alberghiero volontario dei Leading Hotels of the World fin dalla sua venuta in
Italia all’inizio degli anni Settanta del 1900. L’albergo è circondato
da un parco subtropicale di 16.000 metri quadrati con la panoramica piscina d’acqua di mare riscaldata a 27 gradi. L’edificio si innalza
La proprietà
investe in
continuazione
sulla qualità della
struttura, sul
miglioramento
dei servizi e sulla
formazione del
personale
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per cinque piani e propone 126 fra camere e suite, di cui 53 camere
doppie standard, 20 camere doppie superior, 5 camere family, 19 junior suite, 17 junior suite lusso, 12 suite. La maggior parte delle camere sul lato Sud ha il balcone e la vista sul mare.
L’offerta enogastronomica si articola in tre ristoranti: il classico Fiori
di Murano, caratterizzato da eleganti lampadari di vetro di Murano,
unici quanto originali per forma e distribuzione al centro e lungo la
volta del soffitto; il Corallina con Pool Bar ai bordi della piscina per il
pranzo e con servizio di snack durante la giornata da aprile a ottobre;
Il Giardino, ristorante gourmet per cene a lume di candela nel parco,
da giugno a settembre. Il Bar delle Rose è collocato tra gli spazi comuni del piano terra con piano bar tutte le sere. Completano la dotazione del piano terra il salone fumatori con una selezione di pregiati
sigari e la sala per il bridge e per la lettura.
Per l’attività congressuale il Royal Hotel offre 6 sale congressi da 8 a
300 posti, e per banchetti da 10 a 280 persone: la nuova Sala Palme
da 210 metri quadrati, la Sala Fiori di Murano di 280 metri quadrati,
la Sala Aranci di 75 metri quadrati, la Sala Hibiscus di 93 metri quadrati, il Salotto 121 di 33 metri quadrati e la Sala Mimose di 65 metri quadrati al primo piano. La Sala Palme è stata dotata di tecnologia
all’avanguardia con un particolare studio del sistema di trattamento
dell’aria finalizzato al mantenimento costante del microclima ideale,
oltre a una sala regia. Il decor è classico con lampadari in cristallo e
un sistema di lampade fluorescenti a luce indiretta che, grazie a un
sofisticato programma gestito elettronicamente, adatta l’intensità luminosa in base alla luce esterna mantenendo un adeguato standard di luce all’interno della sala che è anche modulabile in due aree separate.
Ultimo nato il Royal Wellness situato al piano giardino, gestito da
e’SPAce, società specializzata in Welness negli alberghi. I trattamenti si avvalgono dei prodotti firmati Decléor, Payot e Tauleto. Il Wellness Royal (800 metri quadrati) propone nell’area secca quattro cabine per i massaggi (tra cui la vasca Nuvola), una sala fitness, il salone
hair stylist Cassarino Staff; l’area umida di 300 metri quadrati comprende invece una grande vasca idromassaggio con percorso e giochi
d’acqua, sauna, biosauna, hammam, docce sensoriali, area relax con
tisaneria. L’ambiente si caratterizza per la pietra a vista, gli specchi
color oro e bronzo sono incorniciati da pavimenti in frassino bruno e
pareti color moka con sfumature fino al nero. L’area wellness è stata
progettata dall’architetto Paolo Ruggeri, del gruppo Erredesign, coadiuvato dagli architetti Michele Chiappa e Stefania Pellegrini, e in loco dall’architetto Maurizia Biasibetti. Oltre alla palestra, gli sportivi
hanno a disposizione un campo da tennis e il minigolf. A cinque chilometri dall’albergo c’è anche il Circolo Golf degli Ulivi con 18 buche.
Da giugno a ottobre l’albergo offre anche una spiaggia convenzionata
a uso gratuito a 200 metri con cabine, lettini e ombrelloni.
WORK IN PROGRESS
Il Royal Hotel di Sanremo ogni anno propone alla sua clientela novità
e restyling al fine di mantenere intatto sia il fascino che l’eccellenza
che lo contraddistinguono fin dal lontano 1872, l’anno dell’apertura.
L’ultimo intervento ha riguardato il restyling di 40 camere; il progetto è stato affidato allo studio Erredesign, il cui staff si è occupato delle più importanti realizzazioni in albergo degli ultimi anni. Le nuove
camere accostano eleganza e tecnologia, tessuti di nuova generazione e materiali pregiati. Le Fablier ha realizzato letti, comodini, boiserie, armadi, tavolini, scrittoi, sedie e poltroncine. Molti arredi sono
Le 40 camere
rinnovate di
recente abbinano
eleganza e
tecnologia,
tessuti di nuova
generazione e
materiali pregiati
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A destra una
camera.
Gli armadi,
le boiserie e tutti
gli elementi da
incasso realizzati
su misura sono
in finitura
laccata bianca
pennellata
a mano
Il Royal Hotel
dispone anche
di un attrezzato
centro congressi
con 6 sale per
meeting da 8 a
300 posti e per
banchetti da 10 a
280 persone
leggerendola non solo grazie ai colori morbidi, sull’avorio, ma soprattutto con un’interpretazione assai originale della boiserie, che incorpora i cavi elettrici, riducendo l’ingombro degli armadi. All’opposto, i
bagni hanno esaltato la loro funzionalità grazie ai grandi box doccia
a tutta parete. L’eleganza esclusiva dei bagni è sempre garantita inoltre dall’impiego del marmo di Carrara sia per i pavimenti che per fasciare le pareti, oltre che per il top dei lavelli. Le suite hanno doppi
bagni, un vano con la vasca e i sanitari, l’altro vano con il box doccia
e i sanitari. I televisori lcd di ultima generazione hanno sia la PayTv
che la Tv interattiva oltre al collegamento Internet tramite tastiere a
raggi infrarossi. Tutto l’albergo è wireless. Dal gennaio 2009 Marco Sarlo è diventato il General Manager del Royal Sanremo. Classe
1957, genovese, Sarlo ha frequentato la scuola alberghiera di Alassio e ha diretto prestigiosi alberghi in Italia e all’estero. “Dirigere un
albergo come il Royal Hotel significa avere la piena consapevolezza
dell’importanza sia della sua storia che del suo ruolo. La nostra è stata
e continua a essere una clientela esclusiva che si aspetta un albergo
esclusivo sia come struttura e comfort ambientale che per la qualità
dei servizi offerti. Far parte della Leading Hotels of the World, di cui
siamo stati soci fondatori per l’Italia, significa anche qui avere il doppio ruolo di albergo che funge da traino e nello stesso tempo di albergo che si confronta con il meglio dell’hotelleria mondiale già all’interno del consorzio. La proprietà investe in continuazione sul miglioramento dei servizi, su nuovi servizi, sulla struttura, e soprattutto sulla
qualità del personale. Abbiamo appena concluso un corso di formazione sugli standard Leading cui hanno partecipato 80 nostri collaboratori. In seno alla Leading abbiamo un punteggio superiore all’80
per cento che intendiamo far salire ulteriormente. Ciò si inserisce in
una strategia di posizionamento e riposizionamento di mercato continuo a livello mondiale che ci ha impegnato in azioni di marketing in
giro per il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti all’Asia.”
■
in legno massiccio, altri in listellare, tutti comunque personalizzati.
Gli armadi, le boiserie e tutti gli elementi da incasso realizzati su misura riprendono le linee della collezione Le Gemme ispirata all’800
francese e sono in finitura laccata bianca pennellata a mano. Scrittoi, sedie, poltroncine, invece, sono in finitura classica e marchiati a
fuoco Le Fablier. Per le nuove camere sono stati scelti i materassi di
nuova concezione Memoform, la cui particolarità è quella di adattarsi
e modellarsi a seconda delle diverse posture che si assumono durante il sonno riducendo drasticamente le tensioni e lo stress sul corpo.
Altra scelta di tendenza: il letto bianco con il piumone tra secondo e
terzo lenzuolo. Particolare attenzione è stata attribuita anche alla domotica che garantisce all’interno delle camere un controllo costante
della temperatura e dell’illuminazione; i moduli sono stati progettati e installati da Tecnovox, azienda alessandrina. L’architetto Ruggeri ha saputo rileggere con grande creatività il lay out della camera al-
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