CHE COSA SONO I DOLORI INTERCOSTALI? GRASSI SATURI

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CHE COSA SONO I DOLORI INTERCOSTALI? GRASSI SATURI
Anno IV – Numero 733
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:Lo Psicologo
in Farmacia
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Il colesterolo buono,
in menopausa non lo è
più
3. Salute:4 consigli contro
epidemia di 'collo da
Sms'
Prevenzione e
Salute
4. Che cosa sono i dolori
intercostali?
5. Grassi saturi:
un pericolo per la
fertilità maschile?
6. Intolleranza alimentare:
scopri cos’è e in che
cosa si differenzia da
un’allergia a un cibo
7. Salute e Meteo:stagione
fredda, ogni 10°C in
meno +7% di rischio
infarto
Meteo Napoli
Lunedì 19 Ottobre
 Cielo Nuvoloso
Minima: 15°C
Massima: 18°C
Umidità:
Mattina = 64%
Pomeriggio = 55%
Giovedì 21 Ottobre 2015, S. Donato
Proverbio di oggi………..
‘O munno è munno: chi saglie e chi va a funno!
CHE COSA SONO I DOLORI INTERCOSTALI?
Provare una fitta al costato è dovuto spesso a un piccolo
stiramento delle fasce muscolari che si trovano tra le costole, la
cui funzione principale è quella di consentire l’allargamento e il
restringimento della cassa toracica nei meccanismi della
respirazione.
La contrattura temporanea del muscolo può essere
causata da un movimento brusco o dal sollevamento
di un peso, ma anche semplicemente dai movimenti
involontari della muscolatura stessa.
Il metodo per smascherarli. I medici definiscono questo tipo di dolore
“puntorio”, ossia acuto e localizzato come quello di una puntura, e per
riconoscerne l’origine muscolare chiedono al paziente di respirare
profondamente: con l’inspirazione e l’espirazione la muscolatura intercostale si
rilascia e il dolore diminuisce o scompare del tutto.
Preoccupazione costante del medico è quella di non confondere un dolore
comune e del tutto innocuo come quello intercostale con altri dolori di tipo
puntorio che si presentano alla percezione del paziente in modo simile e che
possono essere causati, invece, da una sofferenza cardiaca.
GRASSI SATURI:
UN PERICOLO per la FERTILITÀ MASCHILE?
La dieta può influenzare la fertilità maschile.
infatti un'alimentazione troppo ricca di grassi saturi
sembra addirittura capace di danneggiare la qualità
del seme, sia la concentrazione spermatica (numero di
spermatozoi presenti in un millilitro di eiaculato) sia la
conta degli spermatozoi che considera oltre che il loro numero anche la loro
morfologia e motilità. Lo dimostra uno studio danese pubblicato sul
American Journal of Clinical Nutrition
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 733
SCIENZA E SALUTE
IL COLESTEROLO BUONO,
IN MENOPAUSA NON LO È PIÙ
Con il cambiamento ormonale si modifica il ruolo protettivo nell’organismo delle
donne. Studio presentato al congresso sul climaterio in corso a Las Vegas
Per anni abbiamo creduto che il colesterolo buono tenesse a bada gli accumuli di quello cattivo.
Esatto, è proprio così. Con un’eccezione: questo non sembrerebbe essere vero per le donne in
menopausa.
A dimostrarlo è uno studio –per ora realizzato su un
numero ristretto di persone- della University of Pittsburgh
Graduate School of Public Health presentato al congresso
della North American Menopause Society in corso a Las
Vegas (Stati Uniti).
QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA COLESTEROLO
BUONO E COLESTEROLO CATTIVO?
Il colesterolo è una molecola fondamentale per il corpo umano.
Sintesi della membrana cellulare, della bile e anche di alcuni ormoni sono solo alcuni dei processi in cui
è coinvolto.
Dati degli Anni 60 hanno mostrato che più sono elevati i suoi livelli è maggiore è il rischio di malattie
cardiovascolari.
In particolare il colesterolo LDL, quello comunemente chiamato “cattivo”, accumulandosi a livello delle
arterie contribuisce notevolmente allo sviluppo di infarti e ictus.
Dato che il colesterolo non è solubile nel sangue, per essere trasportato ha bisogno di associarsi a una
serie di proteine ed è proprio il legame con le LDL –una classe particolare- a renderlo così nocivo.
Per contro quando si lega alle HDL –quelle del colesterolo buono- gli effetti sono benefici.
ECCO IN QUALE MOMENTO IL COLESTEROLO
BUONO NON SEMBRA FUNZIONARE PIÙ
Alcuni studi recenti hanno teorizzato che nell’età della menopausa, complice uno squilibrio ormonale,
l’effetto protettivo del colesterolo buono venga meno.
Per testare questa ipotesi gli scienziati statunitensi hanno “arruolato” oltre 200 donne per verificare
l’andamento dei valori dell’HDL e lo sviluppo di placche aterosclerotiche a livello delle arterie.
Dalle analisi, effettuate nell’arco di 9 anni, è emerso che nonostante aumentassero i livelli di
colesterolo buono aumentava anche l’accumulo di grasso.
Un risultato inatteso che ridimensiona –almeno per le donne in menopausa- il ruolo protettivo del
colesterolo buono.
Prossimo passo sarà ora quello di verificare quanto ottenuto su un campione più ampio di donne e,
soprattutto, se all’aumentare dei livelli corrisponde un’aumentata incidenza di infarti e ictus.
(Salute, La Stampa)
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Anno IV – Numero 733
PREVENZIONE E SALUTE
INTOLLERANZA ALIMENTARE: SCOPRI COS’È e in che
COSA si DIFFERENZIA da UN’ALLERGIA a un CIBO
Sono sempre di più le persone che sono convinte di essere intolleranti a un
alimento, magari sulla base di test diagnostici privi di basi scientifiche solide.
Il risultato è l’eliminazione, senza una reale giustificazione, di numerosi cibi con il rischio di adottare
una dieta squilibrata, di certo più nociva che salutare.
Si tratta solo di ipersensibili immaginari?
«Molti confondono le allergie con le intolleranze alimentari, ma sono due cose diverse — precisa
Marzia Duse, direttore dell’unità di Immunologia Pediatrica alla Sapienza di Roma.
L’ALLERGIA È UNA REAZIONE
AVVERSA SOSTENUTA DA
MECCANISMI IMMUNOLOGICI
LE INTOLLERANZE ALIMENTARI SONO INVECE
REAZIONI AVVERSE AL CIBO NON MEDIATE
DAL SISTEMA IMMUNITARIO
L’esempio più tipico è quello dell’intolleranza al lattosio.
Ecco quali sono i sintomi specifici e cosa fare per stare meglio.
Quali sono le intolleranze alimentari: Le intolleranze alimentari sono tutte le reazioni
avverse al cibo che non sono mediate dal sistema immunitario. A seconda della possibile causa
vengono distinte in tre gruppi principali:
 Enzimatiche: Derivano dall’incapacità di metabolizzare alcune sostanze per la mancanza o la
carenza di particolari enzimi. L’es. più tipico è quello dell’intolleranza al lattosio.
 Farmacologiche: I disturbi sono dovuti a un’eccessiva reattività a determinate sostanze presenti in alcuni
cibi. Per esempio caffeina, capsaicina (peperoncino), etanolo, istamina.
 Tossiche: Sono associate ad alcuni additivi aggiunti agli alimenti come solfiti (vino), glutammato di sodio,
addensanti (dolci, caramelle), dolcificanti (aspartame, sorbitolo).
Sintomi e diagnosi:
I disturbi sono molto variabili, spesso intestinali, ma possono
riguardare anche altri organi. A differenza di quanto accade in caso di allergia, i disturbi non si
manifestano subito dopo l’ingestione degli alimenti, ma possono insorgere anche col tempo.
L’unica intolleranza alimentare per cui esiste un test diagnostico mirato è quella al lattosio
(breath test). I numerosi test non convenzionali spesso proposti non hanno alcuna validità
scientifica. Negli altri casi in cui si sospetta una reazione avversa al cibo, in genere il primo passo da fare è
escludere la presenza di un’allergia alimentare, eseguendo i tradizionali test cutanei (skin prick test) e sierologici
(ricerca IgE specifiche
Sintomi specifici - Intolleranza
Sintomi specifici - Intolleranza ai solfiti:
I solfiti sono spesso indicati in etichette con sigle
al lattosio:
quali E-220, E-221, E-222 ecc..
Dove si trova: latte, creme, burro non
Dove si trova: vino, succhi di frutta, salse, frutta secca,
chiarificato, formaggi freschi
Sintomi: crampi addominali, diarrea, flatulenza, crostacei
Sintomi: disturbi respiratori, prurito, orticaria
gonfiore addominale
Sintomi specifici
addensanti
-
Intolleranza
agli Sintomi specifici - Intolleranza all’istamina
Dove si trova: alcuni pesci, formaggi, vini rossi, estratto
Dove si trovano: caramelle, creme, budini, gelati, di lievito di birra
Sintomi: nausea, vomito, diarrea, crampi intestinali,
formaggi molli
vampate di calore, sensazione di bruciore e formicolio
Sintomi: dermatite, asma, rinite, orticaria
in bocca, orticaria, mal di testa
i
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Sintomi
specifici
Intolleranza alla tiramina
Anno IV – Numero 733
Sintomi specifici - Intolleranza
alla caffeina
Dove
si
trova:
formaggi
(camembert e cheddar), aringhe marinate, salsa di Dove si trova: caffè, bevande a base di
cola
soia
Sintomi: mal di testa, aumento della pressione, Sintomi: ansia, attacchi di panico
palpitazioni, vampate di calore, sudorazione
Sintomi
specifici
- Sintomi specifici - Intolleranza al glutammato
Intolleranza all’etanolo
di sodio
tachicardia,
sonnolenza
Dove si trova: bevande alcoliche
Sintomi: colore e rossore della
pelle,
nausea,
vomito,
abbassamento della pressione,
Dove si trova: carni in scatola, alimenti preconfezionati,
dadi, piatti della cucina orientale
Sintomi: mal di testa, senso di costrizione al torace, nausea,
bruciore alla parte posteriore del collo (sindrome del
ristorante cinese)
Le cure.
Mentre gli allergici devono in genere eliminare del tutto il cibo incriminato, le persone con
un’intolleranza alimentare possono spesso tollerarne piccole quantità senza sviluppare sintomi. La dose
eventualmente tollerabile è del tutto individuale. La dieta deve essere considerata come una medicina. Non
bisogna abusarne, soprattutto quando si ha a che fare con bambini: quando si intraprende una dieta si eliminano
per qualche settimana, sotto controllo medico, i cibi responsabili del disturbo, sostituendoli con altri capaci di
soddisfare le esigenze nutrizionali dell’organismo. Dopo il periodo di astinenza, si deve provare a reintrodurre in
modo graduale questi alimenti. Qualora sia presente un’intolleranza primaria al lattosio, di solito, si procede
eliminandolo per poi reintrodurlo lentamente. Un’altra opzione per tollerare il lattosio consiste nell’utilizzo di
integratori alimentari a base di lattasi prima dei pasti. (Salute, Corriere)
SALUTE e METEO: ARRIVA la STAGIONE FREDDA con i suoi
PERICOLI, ogni 10°C IN MENO +7% di RISCHIO INFARTO
Il cardiologo apre gli occhi sui pericoli della stagione fredda: focus sul rischio infarto
Finita l’estate, a breve potremmo già fare i conti con i primi freddi. Buone notizie
per chi non tollera il caldo eccessivo, ma cattive se si considera che, secondo i
medici, il gelo rappresenta un vero rischio per la salute di cuore e arterie.
Studio: ha rilevato che ogni 10°C di calo della temperatura il rischio di infarto del
miocardio, quello più grave, aumenta del 7%. “Abbiamo studiato gli effetti della
temperatura sulla salute del cuore a Winnipeg, una delle grandi città più fredde del mondo”.
Abbiamo dimostrato che esiste una chiara relazione tra temperatura giornaliera e rischio di infarto più
grave, ed è la prima volta che questo preciso legame viene studiato.
Ma questo rischio può essere anticipato fino a due giorni prima dell’attacco di cuore vero e proprio,
grazie alle previsioni meteo”.
Un altro lavoro punta il dito sulle temperature basse: sarebbero associate anche a un aumento del
rischio di ictus ischemico nei pazienti con fibrillazione atriale. La ricerca, suggerisce che il clima rigido
è un problema sottovalutato per la salute e merita più attenzione.
Secondo i dati, anche una diminuzione di 5°C della temperatura media giornaliera possono fare la
differenza, forse a causa della maggiore viscosità e coagulabilità e del plasma sanguigno.
E’ possibile dunque mettere in pratica misure preventive per i pazienti con fibrillazione atriale prima
che si verifichi l’ictus, come terapie anticoagulanti adeguati e una riduzione dell’esposizione al freddo
attraverso abbigliamento e riscaldamento adeguati”. (AdnKronos)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 733
SCIENZA E SALUTE
SALUTE: L'ORTOPEDICO,
4 CONSIGLI CONTRO EPIDEMIA DI 'COLLO DA SMS'
Sono ormai parte della nostra vita, ma possono rivelarsi insidiosi soprattutto per
collo e schiena.
Ecco perché è fondamentale "abituarsi ad alzare il
cellulare e il tablet:
 quando si guarda un video, si naviga in internet, si
scrive un messaggio bisogna fare in modo che lo
schermo sia all’altezza degli occhi e non costringa
dunque il collo a piegarsi.
Posizionare lo smartphone sul tavolo,
per esempio, è sbagliato".
Parola di Carlo Felice De Biase, ortopedico responsabile
Uos Ortopedia e traumatologia dell'Arto superiore all'Ospedale San Carlo di Roma, che interviene con
4 consigli contro l'epidemia di 'collo da sms'.
 "Anche quando si segue un programma alla Tv o si digita alla tastiera del computer - la testa
deve stare il più diritta possibile e non piegata di lato o in basso".
 Terzo errore da evitare: tenere il cellulare fra orecchio e spalla, piegando il capo di lato e
alzando l'omero. Il rischio, infatti, è sempre quello di creare contratture.
 "La cosa migliore è usare l’auricolare o comunque reggere l’apparecchio con la mano".
 Quarto: occhio quando si è a letto armati di tablet o cellulare, per leggere le ultime mail o
rispondere alle chat.
"In questi casi mantenere una corretta posizione è ancora più difficile, e l’uso di apparecchiature
elettroniche con schermo luminoso ostacola il sonno", dice De Biase.
"L’errore più comune e anche più deleterio riguarda la posizione in cui si tengono questi dispositivi
tipo il cellulare.
Nella maggior parte dei casi, infatti, la persona non sistema lo schermo davanti agli occhi, ma più in
basso, se non addirittura di lato, rispetto al proprio viso.
Ciò significa che, per guardarlo, è costretta a piegare il collo in avanti, in una posizione innaturale.
Il risultato è che il carico che i muscoli di spalle e collo sono costretti a sopportare aumenta - prosegue
l'ortopedico – Se, normalmente, quando lo sguardo è dritto davanti a sé, il peso della testa (pari a circa
cinque-sei chilogrammi) è correttamente distribuito sull’intera colonna vertebrale, quando il collo è
piegato in avanti tutto il carico ricade sul tratto cervicale della colonna".
Risultato? "Sovraccarico del trapezio e dei muscoli lunghi del collo", aggiunge De Biase.
"La posizione scorretta in cui si tengono tablet e smartphone oppure si guarda la tv, se ripetuta nel
tempo può finire con il causare delle contratture a carico dei muscoli del tratto cervicale o dei trapezi.
Può comparire così una fastidiosa cervicalgia muscolo tensiva, un’infiammazione locale, con un dolore
che parte dal collo e si irradia alle spalle e, nei casi più gravi, alle braccia, rendendo difficoltosi i
movimenti. Alla base - conclude - c’è proprio una piccola alterazione delle strutture meccaniche
(muscoli, legamenti, dischi intervertebrali, articolazioni) situate nel primo tratto della
colonna".AdnKronos Salute)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 733
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: CONVEGNO
Giovedì 22 Ottobre, ore 9.00
ORDINE: LO PSICOLOGO IN FARMACIA
Da novembre lo psicologo in farmacia
Tale iniziativa, completamente gratuita sia per i farmacisti che per i cittadini, si articolerà in cinque
settimane durante l’anno, ciascuna dedicata ad un tema pregnante per la salute pubblica, che di seguito si
elencano:
COME ADERIRE:
Adesione
il farmacista che
Periodo
Argomento
(barrare
X)
intenda aderire, anche
Stili di vita e salute: il fumo e le cattive abitudini
solo parzialmente per 9 – 14 Novembre 2015
L’alimentazione nell’equilibrio mente-corpo
18 – 23 Gennaio 2016
alcune delle settimane
La nascita e il benessere nella relazione genitori/figli
sopra riportate, ne
21 – 26 Marzo 2016
dovrà
dare
La lunga vita, malattia cronica e sostegno ai caregiver
16 – 21 Maggio 2016
comunicazione tramite
Cura di se nell’equilibrio mente corpo
12 – 17 Settembre 2016
le seguenti modalità,
entro il 22 Ottobre:
1. Inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]
2. Restituendo la presente timbrata e firmata a mezzo fax al numero 081/5520961.
Nella pagina successiva l’elenco delle farmacie che ad oggi hanno aderito
al progetto “Lo psicologo in Farmacia”.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
PAGINA 6
Anno IV – Numero 733
ADESIONI PROGETTO "LO PSICOLOGO IN FARMACIA" – CITTÀ NAPOLI
ACAMPORA
AL DUOMO Ciardiello
ALFANI
ANNECCHINO
AUGUSTEO
BOCCHETTI
BORDOGNI
BOSCIA
CALABRESE Fuorigrott
CALABRESE - Soccavo
CALICCHIO
CANNONE Del Vecchio
CARELLA RUSSO
CARRATURO
CARRATURO
CARRATURO
CARRATURO
CAUTIERO
Anna
Raffaele
Errico
Bianca
Salvatore
Flavia
Pierluigi
Carlo
Eleonora
Eleonora
Giovanna
Domenico
Emilia
Davide
Renato
Paola
Giuseppe
CIAMILLO
DE ANGELIS MIANO
DE ANGELIS MIANO
DE FALCO
DE NIGRIS
DI LULLO-LORITO
FLORIO
GRECA
GUARINO
IORIO
LAMAGNA-STAIANO
LEONE
MAZZONE
MINELLA
MONACO
MORRA
NATALE
PALMIERO
Simona
Ornella
Eva
Giovanni
Raffaele
Giuseppe
Ettore e Patrizia
Mario e Fabio
Vincenzo
Riccardo
Flora
Gaetano
Bianca
Francesca
Rosaria
Fulvio
Nicola
Panarea Sud ESPOSITO
PANTANO
PELUSO
RAGNO
RAUCCI
RICCIARDI
ROMANO
RUSSO DI RUSSO
San CARLO
S. GERARDO di De Angelis
SALVATI
SOLLO
STABILE - Flegrea
TALIENTO
TERRANOVA BARBERIO
TRANFAGLIA
VITALE
Agostino
Daniela
Luigi
Roberto
Carmengilda
Michele
Vincenzina
Lidia
sas
Giuseppina
Veronica
Vincenzo
Maria Luisa
Francesca
Riccardo
Natalia
Consiglia
ADESIONI PROGETTO "LO PSICOLOGO IN FARMACIA" - PROVINCIA
AFRAGOLA
AFRAGOLA
ARZANO
ARZANO
BACOLI
BACOLI
BACOLI
BACOLI
BAIA
BOSCOREALE
BRUSCIANO
CALVIZZANO
CALVIZZANO
CASALNUOVO
CASAMARCIANO
CASANDRINO
CASORIA
CASORIA
CICCIANO
CICCIANO
CRISPANO
ERCOLANO
ERCOLANO
ERCOLANO
FORIO D'ISCHIA
FRATTAMINORE
GIUGLIANO
GIUGLIANO
GRAGNANO
GRAGNANO
LIVERI
MARANO
MARANO
MARANO
MARIGLIANO
MASSALUBRENSE
MASSA SOMMA
RENTA
DI GIACOMO
CANTONE
ZUCCONELLI
COLESANTI
GUARDASCIONE
NUZZO
PECCERELLA
DEL PORTO
SORRENTINO
COMUNALE
CACCIAPUOTI
DE FALCO
CANTONE
CAVACCINI
VIVO
CERCIELLO
MEROLA
CELENTANO
DE PALMA
AGATIELLO
CUNETTA
DE SANCTIS
OLIVIERO
CIRILLO
BARBATO LETIZIA
CONTE
DI RUSSO
SCHETTINO
VINGIANI
DE LUCA
DI RUSSO
IANNACCHERO
MORRICA
AURIEMMA
CELENTANO
PISANO
Emmanuel
S. Matteo
Raffaele
Mariateresa
Laura
Ermelinda
Claudio
Aldo
Catello
Pesce
Giuseppe
Giuseppe
Domenico
Ciro
Gabriella
San Pio
Carmela
Erminia
Antica
Francesca Maria
Silvana
Mariarosaria
Maria Elisabetta
Annunziata
Mariarosaria
Annabella
Francesco
Michele
Giovanni
Raffaella
Nicola
Marcella
Patrizia
Enrico
Giovanni
MELITO
MELITO
META
MUGNANO
MUGNANO
MUGNANO
NOLA
OTTAVIANO
PALMA CAMPANIA
PALMA CAMPANIA
PIANO SORRENTO
POLLENA TROCCHIA
POMIGLIANO D.
POMIGLIANO D.
POMIGLIANO D.
PORTICI
PORTICI
PORTICI
PORTICI
PORTICI
POZZUOLI
POZZUOLI
S.ANTIMO
S. ANTONIO ABATE
S. GENNARO
S. GENNARO
S. GIORGIO Cremano
S. SEB. VESUVIO
SANT'ANASTASIA
SANT'ANASTASIA
SORRENTO
SORRENTO
STRIANO
Torre ANNUNZIATA
Torre ANNUNZIATA
TORRE DEL GRECO
TORRE DEL GRECO
VILLARICCA
SGRAVO
TANCREDI
DE SIMONE
PALOSCHI
MARRONE
S. BIAGIO SCIORIO
VISCONTI
LEONE
MORRA
MORRA
IROLLA
DI SAPIO
ALFA
PAGLIARULO
SAN FELICE
ALDI
BRIGNOLA
BRIGNOLA
DI FRAIA
ROTOLI
ANDREOZZI
AURISICCHIO
VERDE
DI MAGGIO
LAURI
DICHIARANTE
ARIEMMA
LOPEZ
CERCIELLO
DE LUCA
FARFALLA
LIMONE
DEL CORE
Centrale PALOMBA
Rovigliano PALOMBA
PISANO
PISANO
GALDIERO
Maria
Chiara
Giuseppe
Maria Rosaria
Rosaria
Angela
Pietro
Nicola
Lucio
Lucio
Rita
Antonio
Sas
Oreste
sas
Gaia
Giovanni
Sergio
Patrizia
Brigida
Elisa
Giuseppe
Margherita
Annamaria
Maria Luisa
sas
Elena
Ciro
San Pio
Armando
…
Renata
Grazia
Maria
Maria
Giovanni
Giovanni
Sara