Urlo anno 3 n°5
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Urlo anno 3 n°5
Rubriche Around the music CAPAREZZA—Verità supposte Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista, Caparezza supera la prova e ne fa uno ancor più bello dell’esordio. Hip hop che contempla tutti i significati di ogni parola e che per meno di un’ora fa dimenticare la disperata situazione italiana, ormai collassata tra volgarità poco divertenti e incredibile inutilità di ogni gruppo che si affaccia sul genere in maniera commerciale. Caparezza, lui no, perché viene dalla luna, si impossessa delle frasi e le comanda perfettamente, spesso cercando un’improbabile disimpegno. Se faccio polemica sono carne da macello, ma non può fare a meno di esprimere idee personali importanti, “Nessuna Razza”, “Dagli all’untore” e il singolo potentissimo “Follie Preferenziali”, contro la guerra in maniera sia totale che specifica . Della poesia me ne fotto, sempre più convinto che il suo ruolo sia quello di pungere chiunque, anche quando rivanga nel passato e afferma l’avversione verso il divertimento come droga (“Fuori dal tunnel”). La nostra era diventa ostentazione stupida di capacità televisive (“L’età dei figuranti”) e l’occidente ha vinto (“Giuda Me”), tante sciagure e problemi a volte nascosti da metafore enormi (“Nel paese dei balordi”) tutti riguardanti una mentalità completamente sbagliata (quella italiana, ad esempio) che porta a prese di coscienza estreme. Caparezza vince l’oscar degli aforismi, distruggendo un mondo prosaico senza usare la poesia, ma sfruttando l’espressione che, a livello sonoro, abbina la ritmicità delle figure retoriche a basi musicali splendido. MEGANOIDI—Outside the loop stupendo sensation Vi ricordate i meganoidi ( quelli di “ supereroi” e “meganoidi”) sono tornati con il loro secondo album che si intitola “Outside the loop stupendo sensation”. Questo album, cantato quasi completamente in inglese (non tanto bene a dire il vero ) si discosta quasi completamente dal sound che li ha resi famosi ( lo ska) e abbraccia l ‘ hard core e il crossover. A questo cambiamento di genere è dovuta la mancanza di singoli ( a dir la verità e uscito il singolo “ zeta reticoli” che, secondo me , rimarrà l’ unico dell’ album). Nonostante questo cambiamento di genere ,l’album, che dura meno di 40 minuti no è da disprezzare. Voto 3 su 5. Voto 4.5 su 5 Anno XI N° 5 Pagina 7 Rubriche FRANKIE HI NRG MC—Ero un autarchico A sei anni da “La morte dei miracoli” e a ben undici da “Verba Manent”, torna Frankie Hi Nrg Mc, l’icona nostrana in fatto di Rispetto e Credibilità del ‘potere alla parola’ di lontana memoria. Bene, Frankie da alle stampe questo “Ero un autarchico”. Grande è l’attesa, famelico l’ascolto. Argomenti trattati: Politica, Media e Consumismo. ovvero i temi caldi di questi Nuovi Anni Globali (oltre a ben 2 testi diretti contro discografia e discografici ‘Chiedi chiedi‘ e ‘L’inutile‘). E lo fa come d'abitudine con estrema cognizione di causa e lucidità. Con testi 10 gradini sempre sopra la media. Con alcuni episodi da applausi, su tutte l’iniziale “Rap lamento” e “Generazione di mostri” . Alcuni spezzoni (splendidi) di discorsi campionati (“Voci di piazza”), alcune pesanti cadute di tono e tensione (‘Terrificanti‘ e ‘Sana e Robusta‘), episodi ottimi nelle intenzioni ma non altrettanto conclusi (‘Gli accontentabili‘ e ‘Le perdute ali dell’olecrano’). Sicuramente nessun singolone epocale alla ‘FightdaFaida’. Punto A capo. Giudizio: a lungo andare e nel complesso “Ero un autarchico” resta un disco che non spacca Un disco che scivola via (bene) lasciando però veramente troppo poco rispetto a quanto (tanto, tantissimo) in passato ha saputo lasciare Frankie. Forse ci si aspettava troppo. Lecito. Forse rimane sempre valida quella canzoncina che diceva “non fare di me un idolo mi brucerò, se divento un megafono m’incepperò”. Forse chissà. L’impressione è di un disco troppo suonato, più che addolcito Voto 4 su 5 (perché è lui) - Depression Tony - III D Liceo - Il battito della Questo tipo di musica elettronica è nata in Olanda ed è stata poi fatta conoscere al popolo italiano dal più grande dj Claudio Lancinhouse. È stata “importata” attorno agli anni 90, il primo locale in cui si poteva ascoltare il sound di questa musica è stato il Number One a Brescia, conosciuto come il “locale dell’impossibile”. La Hard Core è una musica che va ballata in modo frenetico tirando calci e pugni, pogando e facendo le famigerate piramidi umane che possono raggiungere altezze di 3 metri. La Hard Core si divide in due tipi di musica, ossia la Hard Core Warriors e la Hard Core Gabber. La prima presenta canzoni non cantate e può avere anche 360 bpm. La Hard Core Gabber invece presenta canzoni cantate con 180 bpm; alcuni la definiscono una musica che deriva dalla commerciale. I seguaci di questa musica prendono il nome di Warriors o Gabber a seconda del tipo di musica ascoltata. Il popolo Hard Core veste Lonsdale, Australian, RTC (derivante dal gruppo Rotterdam Terror Corps), MH (Master of HardCore) e, stando alle ultime tendenze, Napapijri. - Bysca - III A Igea - Pagina 8 Quel mazzolin di fiori (che emana strani odori) Quel mazzolin di fiori Che vien dalla montagna L’ho lasciato sul balcone fuori E in un secondo il Sandro me lo magna Ooh me sciagurato Mio mazzetto mai avrei dovuto lasciarti dimenticato Nei miei pensieri Tu sempre il primo eri Perché prima di andare a letto Ti bagnavo con acqua del gabinetto Così facendo tu robusto diventavi E il didietro mi grattavi Nuovi aromi tu emanavi Povero Sandro che mangiar ti volle Senza pensare al gesto folle Si era dimenticato Che su te avevo cacato Anno XI N° 5 Rubriche Frammenti musicali SOLUZIONI 1] Sere nere – Tiziano Ferro 2] Shut up – Black Eyed Peas 3] Dragostea din tei - Haiducii 4] Hysteria - Muse 5] Un attimo di pace – Eros Ramazzotti appena dal tuo tenero nascondiglio, alla fine di questa cena tu mi dici che aspetti un figlio. Lui ti ha detto che non è pronto e che è suo non lo puoi provare, ti ha lasciata da sola e intanto tu da sola non sai che fare… 3] Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi a volare e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare un I complimenti vanno a Paolo Frigo V C Liceo (5), Jessi- sottile dispiacere E di notte passare con lo sguardo la collina ca&Silvia II B Erica (5), Sara Martinelli III A Igea (4), Leti- per scoprire dove il sole va a dormire Domandarsi perché zia Candiotta I B Liceo (4) e Giudo Bianco III A Igea (4)!!! quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte I più appassionati si saranno sicuramente accorti che il nu- per vedere se poi e' tanto difficile morire… mero minimo di canzoni da indovinare per poter vincere era sceso a 3 su 5: ho deciso ciò per far sì che arrivassero più 4] Cinque giorni che ti ho perso, quanto freddo in questa vita, soluzioni, ma stavolta non sarà necessario poiché sono dav- ma tu non mi hai cercato più, troppa gente che mi chiede, vero facilissime! Ora vi lascio con un indizio: di seguito tro- scava dentro la ferita e in me non cicatrizzi mai, faccio male verete i frammenti di 5 canzoni che sono in giro già da molto anche a un amico che ogni sera è qui, gli ho giurato di ascoltempo, quindi rispolverate i vostri ricordi e mettetevi tarlo, ma tradisco lui e me, perché quando tu sei ferito non all’opera per trovare il titolo di almeno 4 testi…mente; pen- sai mai oh mai se conviene più guarire o affondare giù per na-tastiera; nome, cognome, classe; autore, titolo(in ordine) sempre… → Reda! 5] Quella sua maglietta fina tanto stretta al punto che mi im1] Le notti non finiscono all'alba nella via le porto a casa in- maginavo tutto e quell'aria da bambina che non glielo detto sieme a me, ne faccio melodia e poi mi trovo a scrivere chi- mai ma io ci andavo matto e chiare sere d'estate, il mare, i lometri di lettere sperando di vederti ancora qui. Inutile par- giochi e le fate e la paura e la voglia di essere nudi, un bacio lare sai, non capiresti mai seguirti fino all'alba e poi, vedere a labbra salate, il fuoco quattro risate e far l'amore giù al fadove vai mi sento un po' bambino ma con te lo so non finirà ro...ti amo davvero, ti amo lo giuro...ti amo, ti amo davvero! il sogno di sentirsi dentro a un film… E lei, lei mi guardava con sospetto, poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto ed io, io non ho mai capito niente… 2] Ho capito è una cosa seria e poi ora non puoi parlare, vengo a prenderti io stasera quando esci da lavorare. Una breve - Carmen telefonata, lo sai bene che siamo amici, non è vero che sei - III A Igea sbagliata, siamo tutti un po’ più infelici. E ti ascolto parlare Anno XI N° 5 Pagina 9