50 ANNI DAL LANCIO DELLO SPUTNIK: UN OMAGGIO AL PROF

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50 ANNI DAL LANCIO DELLO SPUTNIK: UN OMAGGIO AL PROF
Bologna, 29 gennaio 2007
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA – DIPARTIMENTO DI ASTRONOMIA
ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA – OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI BOLOGNA
50 ANNI DAL LANCIO DELLO SPUTNIK:
UN OMAGGIO AL PROF. GIAMPIETRO PUPPI
Proposta di manifestazioni da realizzare nell’autunno 2007
Sputnik I (1957)
“Ricordo bene dove mi trovavo
quando l'Era Spaziale ebbe inizio. In
quel ottobre del 1957 ero uno
studente di dottorato in astronomia
presso l'Università di Chicago...Ero
sicuro che un giorno i voli spaziali
sarebbero stati possibili...nonostante
questo lo Sputnik 1 mi colse di
sorpresa. Non avevo immaginato che
i sovietici avessero potuto superare
gli Stati Uniti...I sogni di visionari
scienziati e scrittori, Kostantin
Tsiolkovsky, Goddard, Von Braun,
H.G. Wells, Edgar Rice Burroughs,
stavano per essere realizzati...”
(Carl Sagan, Dream Are Maps:
Exploration and Human Purpose,
The Planetary Report, 1992)
Premessa:
Il satellite Sputnik-1 fu lanciato dal cosmodromo di Baykonur il 4 ottobre 1957 alle ore 20.12
italiane. Era composto da una sfera di alluminio di 58 cm di diametro, pesante 83,6
chilogrammi ed era dotato di quattro antenne lunghe circa 4 metri. Un piccolo trasmettitore a
bordo emetteva il caratteristico "bip bip", che fu ricevuto dalle stazioni a terra per tre
settimane dopo il lancio e fino all’esaurimento delle batterie che portava con se. Il satellite
restò in orbita fino al 4 gennaio 1958, quando bruciò al rientro nell'atmosfera.
Il lancio dello Sputnik-1 fu un evento storico di portata planetaria: per la prima volta, un
oggetto costruito dall'uomo varcò i confini dell'atmosfera terrestre dando inizio all’era
spaziale.
Da quella storica missione ad oggi, nel mondo sono stati lanciati ben 6.445 satelliti (di cui
3.138 ancora in orbita), 144 sonde per l'esplorazione interplanetaria e 251 missioni di
astronavi e navette con a bordo complessivamente 449 astronauti.
L’anniversario dei 50 anni dalla prima missione spaziale è un evento, che può permettere di
avvicinare il grande pubblico ai grandi progressi compiuti dall’uomo nella conoscenza dei
misteri dell’universo, del Sistema solare e della Terra e di fargli conoscere i servizi e le nuove
tecnologie che grazie alla ricerca spaziale può godere.
L'Italia, in particolare, dal 1957 ad oggi ha lanciato 20 satelliti (tra cui i primi "San Marco"
per le ricerche scientifiche ed i "Sirio" e "Italsat" per le telecomunicazioni) e i 4 astronauti
Franco Malerba, Umberto Guidoni, Maurizio Cheli e Roberto Vittori.
In un contesto bolognese va innanzitutto ricordato il prof. Giampietro Puppi, recentemente
scomparso. Professore universitario e direttore dell’allora Istituto di Fisica, sotto il profilo
professionale Puppi lascia un immenso patrimonio di scoperte scientifiche. Basti ricordare un
suo famoso lavoro del 1948, che fornì una prima chiave interpretativa dei decadimenti
nucleari basata sulla quasi uguaglianza delle costanti di accoppiamento delle interazioni
deboli la cui rappresentazione grafica prende il nome di “triangolo di Puppi”. Come maestro
istruì allievi di talento che oggi sono scienziati di valore e questo gli fruttò prestigiosi titoli
accademici quali membro dell’Accademia dei Lincei. ebbe intuizioni imprenditoriali che
sfociarono in imprese di grande successo dimostrando d’un tempo visione e concretezza.
Anche con la città e la politica ebbe feconde visitazioni e costantemente, fin dai lontani anni
’60, ribadì il concetto di ricerca scientifica imprescindibilmente legata allo sviluppo
industriale oltre che motore del progresso tecnologico, sociale e culturale. Egli contribuì a
fondare localmente gruppi di istruzione e di ricerca sia nell’Università che esterni (es. INFN e
CNR), da cui scaturirono IRA (Istituto di Radioastronomia) e IASF (Istituto di Astrofisica
Spaziale e Fisica Cosmica), che oggi sono parte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. A
livello europeo egli contribuì alla costituzione prima di ESRO e poi di ESA (European Space
Agency), promuovendo lo studio della Fisica, dell’Astrofisica e le osservazioni della Terra
dallo spazio, in campo nazionale e internazionale; contribuì inoltre alla fondazione e gestione
dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Obiettivi:
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Diffusione della cultura scientifica: la corsa alla conquista dello spazio ha rivestito
un’importanza fondamentale sia nell’apertura di nuovi temi di indagine scientifica, sia
nella applicazione dei progressi tecnologici resi possibili grazie ad essa ed oggi utilizzati
da tutti, i casi più eclatanti sono quelli delle telecomunicazioni e dei sistemi di
rilevamento della posizione sulla superficie terrestre. Si possono trarre esempi anche
dalla vita di ogni giorno, come i sistemi spaziali radar adattati per rilevare fessure nei
tetti e nelle pareti di pozzi minerari; sistemi spettrografici in grado di riconoscere e
confrontare più di 30.000 colori diversi e sfumature in campo tessile; padelle per
friggere antiaderenti e addirittura un macchinario di imballaggio in grado di deporre una
patatina fritta in un sacchetto senza romperla. Ma non bisogna dimenticare i vantaggi
tratti dalla ricerca di base anche in campi apparentemente non correlati (es. medicina
con gli studi in condizioni di microgravità).
L’occasione della ricorrenza del lancio del primo satellite artificiale consente di attirare
l’attenzione del pubblico sul rapporto tra scienza, tecnologia, società e costume.
Cosa significò lo Sputinik per la società, il grande dibattito che in quei tempi si realizzò
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sui sistemi del mondo che si confrontavano e che contraddistinse tutta la ricerca spaziale
sino alla conquista della Luna e alla caduta del regime sovietico e alla fine della guerra
fredda. Oggi, in un tempo in cui la gente si chiede se la tregua in cui si vive sia
terminata con l'11 settembre, è auspicabile affrontare una meditazione anche politica.
Collegamento alla storia locale scientifica e no: Attualmente a Bologna sono presenti
tre enti che fanno capo all’Istituto Nazionale di Astrofisica e che vantano numerosi
riconoscimenti e collaborazioni a livello internazionale. Si tratta dell’Osservatorio
Astronomico, dell’Istituto di Radioastronomia e dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e
Fisica Cosmica – questi ultimi due diretta conseguenza dell’opera del prof. Giampietro
Puppi – che con i loro diversi campi di interesse coprono gran parte dei settori di studio
della odierna astronomia. Oltre a questi enti a Bologna opera anche il Dipartimento di
Astronomia dell’Università di Bologna erede della Specola dell’Istituto delle Scienze
voluta da Luigi Ferdinando Marsili negli anni venti del ’700. La celebrazione dei 50
anni del lancio dello Sputnik sarà quindi occasione per i cittadini bolognesi di
avvicinarsi a tali strutture, entrando in contatto con i ricercatori che vi operano,
approfondendo la conoscenza delle loro attività e acquisendo una maggiore
consapevolezza delle attuali conquiste scientifiche.
Collegamento con le scuole: mediante apposite conferenze e l’attivazione di rapporti
con il CSA di Bologna per consentire alle scuole la possibilità di visite guidate da
astronomi, si intende dedicare particolare attenzione alla diffusione ai vari livelli
scolastici di tutte quelle tematiche sopra presentate. In modo particolare sarà occasione
per gli studenti degli ultimi anni per avvicinarsi alle discipline che potrebbero scegliere
per perfezionare i loro studi e quindi poter valutare in modo più consapevole nel
ventaglio di opportunità che l’Università offre.
Modalità di realizzazione:
Il progetto prevede diverse iniziative centrate sulla ricorrenza del primo lancio da parte
dell’uomo di un satellite artificiale, lo Sputnik I:
a) 2 ottobre – 5 novembre 2007, mostra dal titolo “L’uomo, la terra e lo spazio” che
intende illustrare non solo la storia della corsa alla conquista dello spazio utilizzando le
pagine dei quotidiani e dei periodici del tempo, ma anche il risultato di questa corsa con
spettacolari immagini prese dallo spazio della Terra e della sua superficie (mostrando in
dettaglio Bologna e la sua provincia), oltre a belle immagini astronomiche catturate
dall’Hubble Space Telescope e dalle sonde interplanetarie;
b) 2-3 ottobre 2007, convegno dal titolo “Il prof. Giampietro Puppi e 50 anni dello
Sputnik” articolato in diverse sessioni dedicate a:
- La figura del Prof. Giampietro Puppi, delineata grazie a interventi dei suoi collaboratori
e studenti
- Storia del lancio, del periodo in cui avvenne e dei successivi sviluppi della ricerca
spaziale (Anni 50: storia, eventi, cultura; Lo Sputnik tra Guerra Fredda e Globalizzazione;
L’uomo e lo spazio, la sfida infinita; Il programma San Marco; La conquista della Luna;
Dopo la Conquista della Luna: il tramonto dell’era spaziale?)
- La scienza e l’industria (La ricerca scientifica nell’era spaziale; L’informatica e la
ricerca spaziale; Le tecnologie spaziali al servizio della Terra; La tecnologia spaziale al
servizio dei cittadini; Opportunità commerciali per l'industria spaziale)
- L’ astronomia nell’era spaziale (L’esplorazione dei pianeti; L’uomo nello spazio; Marte
e la sua colonizzazione; Il telescopio Hubble; L'astronomia oggi: le nuove astronomie).
c) 2 ottobre 2007, “I miei ricordi dello Sputnik”. Discussione con personaggi del
giornalismo, della cultura e della scienza chiamati a confrontarsi sul significato politico,
scientifico e di costume di quel giorno, riproponendo, quando possibile, le emozioni che
provarono in quella storica occasione.
Destinazione del contributo:
Il contributo richiesto alla Fondazione sarà destinato alla realizzazione dell’evento serale,
della mostra e del convegno.
L’iniziativa è stata pensata in modo modulare, così da consentirne la realizzazione anche a
livelli di finanziamento diversi. Si ritiene che i tre eventi corrispondano a tre livelli di
approfondimento diversi. La mostra si rivolge alla cittadinanza e alle scuole come messaggio
concreto a favore della diffusione della cultura scientifica. L’incontro serale ha lo scopo di
trasmettere al pubblico le emozioni, le suggestioni e le speranze che sono seguite al lancio del
primo satellite. Il convegno consente di raccogliere intorno ad una discussione comune
specialisti di vari settori, studiosi e amici di un grande scienziato, G. Puppi , dando maggiore
visibilità all’iniziativa nel campo degli “addetti ai lavori” – che apprezzeranno il ricordo di un
collega e maestro tanto illustre – e, allo stesso tempo, fornendo un livello di approfondimento
maggiore per il grande pubblico.
Risultati attesi:
L’esistenza degli enti che si dedicano alla ricerca scientifica nelle nostre città e abbastanza
nota, ma raramente si conoscono le attività che essi svolgono, anche quando queste hanno
un’importanza rilevante nel contesto scientifico internazionale. Celebrare con orgoglio un
illustre scienziato concittadino sarà occasione di una maggiore diffusione delle conoscenze
scientifiche ed una maggiore consapevolezza della direzione in cui sta progredendo la
comprensione del mondo, strumento che favorisce nei cittadini un atteggiamento più critico e
indipendente di fronte ai vari problemi che gli si propongono.
La realizzazione di un convegno sulla figura di Giampietro Puppi e sul tema
dell’esplorazione spaziale è, dunque, occasione per mettere a confronto studiosi di diverse
discipline su temi quali la storia moderna e contemporanea dell’astronomia e della scienza, e
soprattutto, del rapporto che quest’ultima ha con la società, i costumi e la politica, stimolando
l’intervento del pubblico su un argomento di grande attualità.
Destinatari finali dell’intervento

Studenti,

Cittadini in generale

Studiosi
Ambito territoriale dell’iniziativa oggetto del contributo:
Provincia di Bologna, per quanto riguarda studenti e pubblico in genere, ma è previsto anche
l’intervento di studiosi internazionali.
Tempi di realizzazione:
1) Tempo complessivo: l’appuntamento rilevante dell’iniziativa sono le giornate del 2 e 3
ottobre, vigilia della ricorrenza del lancio dello Sputnik. La sera del 2 ottobre sarà
dedicata alla discussione “I miei ricordi dello Sputnik”, organizzata in un luogo centrale
e noto per i cittadini di Bologna. Il giorno seguente sarà dedicato al convegno “19572007. 50 anni nello spazio”. La mostra “L’uomo, la terra e lo spazio” sarà inaugurata la
sera del 2 ottobre e rimarrà aperta fino ai primi giorni di novembre, per un periodo
complessivo di circa un mese.
2) Fasi dell’iniziativa: si rimanda alle modalità di realizzazione.
Aspetti innovativi e caratteristiche sperimentali del progetto:
Il progetto si lega ad una serie di attività che l’Osservatorio Astronomico organizza già da
diversi anni nel territorio cittadino, nel tentativo di far conoscere la propria attività e di
diffondere la cultura scientifica. L’unicità dell’occasione – la celebrazione di un illustre
scienziato bolognese e i 50 anni della prima sonda spaziale – e il carattere innovativo in
ambito locale del tentativo di sensibilizzazione del pubblico verso il tema del rapporto tra
scienza e società, rendono il progetto un campo di prova per testare e, allo stesso tempo,
favorire il coinvolgimento dei cittadini verso tematiche che stanno acquisendo sempre più
rilevanza sul piano dell’opinione pubblica.
Reti di collegamento previste con altre organizzazioni o gruppi informali:
Si prevede la collaborazione con:
- Redazioni di quotidiani nazionali e locali per la ricerca e riproduzione delle pagine dedicate
alla ricerca spaziale
- Dipartimento di Storia della Scienza per comuni progetti di ricerca, tesi, tirocinio per
studenti interessati all’argomento
- Sistema Museale di Ateno
Coinvolgimento di enti locali, enti pubblici e privati ovvero accordi per collaborazioni:
È coinvolto direttamente nell’iniziativa l’Istituto Nazionale di Astrofisica con:
- INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna,
- INAF-Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Bologna.
Richiesta di patrocinio:
- Comune di Bologna,
- Provincia di Bologna,
- Regione Emilia-Romagna.