Perchè il Metodo Montessori?

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Perchè il Metodo Montessori?
Esperienze di scuole e nidi
d’infanzia ad indirizzo Montessori
in zone ad alta complessità
a cura di Doriana Allegri
Direzione Scuola, Sport e Politiche Giovanili
Coordinamento Tecnico dei Servizi per l'Infanzia Comunali e
Privati Via di Francia 3 - 5° piano -
Metodo Montessori , perchè?
In Italia Maria Montessori , in passato, insieme alle
sue teorie è stata guardata:
•
con diffidenza e pregiudizio soprattutto da parte
dell’ambiente accademico e dalle istituzioni
•
con disprezzo o con estremo consenso da parte
della critica.
In seguito , visto il grande
successo riscosso all’estero
è riemerso l’interesse con
relativo entusiasmo
Negli anni ’90 gli studi e gli approfondimenti hanno
definitivamente rivalutato il suo operato, i suoi
principi pedagogici e didattici,considerandola
la prima, fra i pedagogisti del 900 del nostro Paese.
Per questo, negli ultimi anni, è fervente lo studio
sulla Montessori che rientra nell’Università come
oggetto di corsi accademici, riaccende dibattiti,
ritorna oggetto di pubblicazione
Grazie alle recenti conoscenze psicopedagogiche si
sono riscoperte le concezioni psicologiche e
pedagogiche alla base del suo metodo,cogliendone
l’estrema capacità anticipatoria e l’attualità delle sue
intuizioni scientifiche
da ciò la ripresa del suo metodo educativo e
l’attenzione verso la ricerca
Studi Montessori
ricerca
storico filologica
archivistico - ermeneutica
sperimentale – applicativa
didattica
Per ciò che riguarda la ricerca storico filologica
archivistico – ermeneutica il mondo accademico, in
particolar modo, ha condotto studi che hanno
evidenziato l’evoluzione del metodo, la sua
modernità e l’innovazione
In particolare il CESMON (Centro Studi
Montessoriani Accademico) cerca di stabilire
relazioni di modernità del metodo attuato nel
contesto odierno , con indagini del tipo descrittivo
Tali indagini prevedono la ricezione di fonti e opere
per delineare vita e pensiero di Montessori ,
determinare la relazione tra educazione e pace, la
concezione dell’evoluzione del pensiero
infantile,l’osservazione del metodo in azione,
dell’ambiente, dei processi psicologici, cognitivi,
motori ed affettivi in vista di analisi anche di tipo
comparativo
Il secondo tipo di ricerca è quasi assente in Italia ,
mentre risulta essere piuttosto frequente all’estero,
soprattutto negli Stati Uniti .
In questi Paesi si raccolgono dati empirici sulla
qualità degli apprendimenti, sull’efficacia dei processi
mentali ed emotivi, sulla relazione con l’ambiente
Nel nostro paese mancano dati riguardanti
sperimentazioni significative sui risultati
dell’istruzione negli istituti che applicano il metodo
Montessori
La ricerca italiana dovrebbe mettere in relazione
l’educazione tradizionale con quella montessoriana
e studiare la loro corrispondenza verificando la
validità del metodo
Attività sperimentali e ricerche applicative vengono
messe in atto direttamente dagli insegnanti negli
istituti montessoriani studiando le indicazioni
didattiche suggerite da Montessori, concretizzando il
metodo e trovando nuovi campi di applicazione tanto
da renderlo innovativo e rivisitato in chiave moderna
E’ in questo filone che si inserisce l’esperienza dei nidi
e delle scuole d’infanzia genovesi
fattori per valutare l’utilità del metodo
Montessori
Punti di forza
-il metodo Montessori risulta sempre attuale
-permette la formazione completa del soggetto
-il soggetto si appropria delle competenze in linea con l’educazione permanente
-si forma al rispetto, alle responsabilità, alla socializzazione, alla condivisione,alla
democrazia, all’indipendenza, al senso del valore dell’impegno e del lavoro, alla
risoluzione dei problemi e soprattutto ad imparare
-le competenze si formano attraverso le esperienze di vita quotidiana
Opportunità
-aprire la mente dei bambini ed aiutarli nell’autoformazione del loro essere, per essere
pronti alle sfide della vita all’interno della società
-la possibilità di formare le competenze attraverso le esperienze quotidiane
cos’è il metodo Montessori
L’idea del metodo rivoluzionario di Maria Montessori
è che il bambino vada lasciato libero di esplorare il
suo mondo, con la certezza che ci sia un impulso
imperscrutabile in lui che lo spinga verso
l’apprendimento.
In questo senso, la curiosità del bambino è il vero
motore dell’apprendimento che lo porterà a
sviluppare al massimo tutte le proprie capacità.
L’ambiente educativo
E’ necessario intervenire intenzionalmente
 sulla predisposizione dell’ambiente educativo che
deve essere organizzato e preparato ad accogliere i
bambini,
 sulla scelta e utilizzazione del materiale di sviluppo
 sulla ridefinizione del ruolo e della funzione
dell’educatore.
E’ l’ambiente, quindi, il primo elemento a rivestire
per la Montessori un ruolo fondamentale per lo
sviluppo e la crescita dei bimbi.
La casa dei bambini
La scuola Montessori, é simile all’ambiente di vita del
bambino, è organizzata in modo tale da suscitare
l’interesse nei bambini e venire incontro al bisogno di
movimento, di scoperta e di esplorazione autonoma.
I bambini devono avere la possibilità di venire
direttamente in possesso degli oggetti e dei materiali
di cui, in quel particolare momento, sentono il
bisogno, prelevandoli da tavoli, da armadi, da scaffali
che siano “alla loro portata” e che non li costringano
a ricorrere all’aiuto dell’educatore.
Gli arredi devono essere pensati per i piccoli, costruiti
all’insegna della leggerezza
Nelle scuole montessoriane vengono utilizzati piatti
di ceramica, bicchieri di vetro, soprammobili fragili: i
bambini sono così invitati a coordinare i movimenti
con esercizi quotidiani di autocontrollo,
autocorrezione e prudenza
L’organizzazione dell’ambiente accompagna il
bambino ad acquistare coscienza delle proprie
capacità

a scoprire via via l’uso delle sue mani (la mano per
la Montessori è l’organo dell’intelligenza),
 a rassicurare la deambulazione,
 a diventare perciò sempre più indipendente.
I campi di interesse sono rivolti principalmente alle
“attività di vita pratica” legate alla cura della persona
e alla cura dell’ambiente:
 lavarsi, vestirsi, allacciare, spolverare, travasare,
stirare, lavare, sbucciare, spremere, trasportare,
apparecchiare…
il bambino perfeziona l’esperienza sensoriale facendo
“ordine” nelle proprie scoperte, usando i materiali
predisposti a questo scopo.
Egli può scegliere liberamente le attività che sono
sempre a sua disposizione, collocate alla sua altezza
e che dovrà riordinare dopo l’uso.
Il bambino vuole fare da solo, perciò le attività sono
individuali e rispettano tempi, modalità e ritmi di
ciascuno.
I bambini, piccoli o grandi, hanno libertà di scelta
delle attività in un ambiente sempre accuratamente
preparato e imparano ad assumersi le responsabilità
del riordino degli oggetti usati e il rispetto per il
lavoro dei compagni.
Il bambino è invitato a mantenere l’ordine
dell’ambiente, a non sciupare il lavoro del compagno,
a rispettare le scelte e i ritmi degli altri, perchè
interiorizzi a poco a poco che la libertà ha confini
precisi, e deve avere come limite I’interesse collettivo.
• la Montessori propone un docente che svolge con
estrema competenza un ruolo di mediazione tra il
bambino e l’ambiente educativo, aiutandolo,
sostenendolo e consigliandolo, ma mai imponendosi
e sostituendosi a lui.
• L’educatore quindi ha il compito importante di
preparare l’ambiente e successivamente di
presentare il materiale che verrà messo a
disposizione dei bambini.
il ruolo di protagonista spetta al bambino
l’insegnante non è una figura “assente”:
pur rispettando e adeguandosi nel suo progetto
formativo a quello che è l’autonomo itinerario di
sviluppo evolutivo del bambino,
suo compito qualificante e impegnativo è quello di
seguire seriamente e scientificamente l’evolversi
dello sviluppo infantile.
• L’intervento educativo della maestra, dunque, è
tutt’altro che diretto: è più passivo che attivo; è un
orientamento tra diverse possibilità; è una figura
sempre pronta a fungere da ascoltatore, da
osservatore e da stimolo discreto.
• L’educatore deve saper cogliere il giusto momento
per intervenire
• La maestra non insegna al bambino la sua verità,
non cerca di travasare in lui il suo sapere ma dirige le
attività del bambino, quelle attività che gli
permettono di sviluppare il suo spirito in modo libero
“Aiutami a fare da me!”
è un aforisma che riassume l’intero metodo di
Maria Montessori.
Richiama gli educatori a non interferire con
impazienza nello sviluppo dei bambini, a non
sovrapporre la nostra domanda al loro personale
percorso, ma a fornire ai bambini gli aiuti opportuni,
nei tempi opportuni, come risposta ai continui e
differenti bisogni: i bambini imparano da soli.
Un impulso vitale naturale spinge infatti il bambino
ad agire per conoscere ed apprendere attraverso la
personale esperienza.
“Un’azione
pedagogica
efficace sui teneri bambini
è quella di aiutarli ad avanzare
su vie di indipendenza,
intesa in maniera da iniziarli
a quelle prime forme di attività
che consento loro
di bastare a se stessi”
Maria Montessori
l’esperienza genovese in una zona
ad alta complessità
Asilo nido Acquarello
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L’asilo nido Acquarello si trova all’interno di un quartiere di Genova (Certosa)
caratterizzato da una realtà socio – economica - culturale molto vivace e in
continuo cambiamento.
Da alcuni anni il territorio è stato oggetto di una forte immigrazione da parte di
popolazioni provenienti da paesi diversi che hanno portato alla formazione di un
nuovo e più variegato ambiente sociale costituito da nuove culture, religioni e
lingue diverse.
il nido diviene uno degli ambienti primi in cui le diversità s’incontrano e convivono.
I bambini inseriti nelle sezioni vivono giornalmente esperienze d’intercultura e
crescono nel rispetto di tutti.
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Nella sezione Montessori sono presenti 24 bambini di età eterogenea con 4
educatrici.
L ambiente opportunamente organizzato- uso del Materiale scientifico- libera
scelta –bambino capace.
Tutti i motivi di attività sono ad altezza e a disposizione del bambino in modo che
possa scegliere in piena libertà l’attività che gli interessa in quel momento; gli
oggetti sono belli e attraenti in modo che stimolino il bambino al lavoro.
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Nell’ambiente sezione si trovano:
Il Materiale scientifico costruito da Maria Montessori e idoneo ai bambini del nido:
Materiale per il senso visivo:Incastri solidi-Spolette dei colori-Torre rosa-Scala dei
prismi-Aste della lunghezza-Cassettiera degli incastri
Materiale per il senso tattile:Tavolette liscio e ruvido-Lettere smerigliate
Materiale per il senso stereognostico Sacchetto stereognostico
scuola infanzia Garrone
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La Scuola infanzia Garrone è ubicata nella zona di San Quirico in una villa
d’epoca, con ingresso in un giardino
Gli abitanti di San Quirico sono una buona realtà di “paese” e si dimostrano
sempre attenti e costruttivi verso le risorse culturali del loro quartiere ed aperti
all’ integrazione delle numerose famiglie di altre nazionalità che vi abitano.
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La scuola infanzia Garrone si ispira al pensiero Montessoriano “aiutiamoli a fare
da soli”.
Ogni bambino viene accolto nel rispetto della sua individualità, portatore di
caratteristiche ed esigenze specifiche che diventano la base da cui partire per un
buon percorso di crescita.
I bambini sono soggetti attivi, impegnati in un processo di interazione con i
compagni, gli adulti e l’ambiente.
L’attenta cura alle relazioni, all’aspetto affettivo-emotivo accanto alla didattica,
permette un lavoro “circolare” in cui ogni bambino è al centro della sua personale
esperienza di crescita.
Come stare bene a tavola:
Caposaldo del metodo Montessoriano con l’obiettivo di far acquisire ai bambini
semplici regole di comportamento al momento del pasto tenendo conto di alcuni
punti fondamentali: il rispetto della tavola e dei commensali, utilizzo corretto delle
posate; tutto ciò visto come primo requisito per apprezzare e valorizzare i cibi al
momento del pasto.

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