POF 2013-2014 - icscardignosaviomolfetta.it

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Prot. n. 4370- B/18 del 2/12/2013
“In quella parte d’Italia quale ora si chiama terra di Bari, e dagli antichi Japigia o vogliamo
Apulia Peucetia nel più bello et ameno luogo della provincia, nel mezzo fra Bari e Barletta al
presente luoghi famosissimi, appare una penisola battuta da tre lati dalle onde marine la quale
gira intorno poco meno di un miglio nomata dagli antichi et naviganti l’isola di sant’Andrea con
una chiesa antiquissima rinnovata di fresco da le fondamenta, e a quel santo ivi dedicata”
(G. Marinelli – da relazione della città di Molfetta, 1583).
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
PARTE PRIMA
IL NOSTRO ISTITUTO
Il 1° settembre 2012 nasce l’Istituto Comprensivo “R. Scardigno – San D. Savio” di Molfetta, costituito da: la Scuola Secondaria di 1°
Grado “San D. Savio”, le 2 sedi di Scuola Primaria (“R. Scardigno” e “V. Valente”)e le 3 sedi di Scuola dell’Infanzia (“A. Capitini”,
“M. Montessori”, J. Piaget”).
Esso è collocato in una zona periferica del comune di Molfetta, in un quartiere con un’alta densità abitativa, caratterizzato da una
percentuale di madri-lavoratrici un po’ più alta che in altri quartieri e dalla presenza di una popolazione anziana che costituisce
punto di riferimento anche educativo per le mamme lavoratrici che risiedono in zone più periferiche (cura dei bambini affidata ai
nonni). L’economia del quartiere, come quella cittadina, trae le proprie risorse dalle attività impiegatizie, commerciali e dalle libere
professioni.
Nel quartiere sono presenti diversi servizi essenziali: un asilo nido, scuole primarie e secondarie di I grado, scuole superiori con
diversi indirizzi, due palazzetti dello sport, una pista di pattinaggio a rotelle, la piscina comunale, campi da tennis e calcetto, due
parrocchie, varie banche, l’ufficio postale, parchi gioco per i bambini. Nel quartiere risiedono alcune famiglie di origine straniera,
per lo più albanese, e famiglie che hanno provveduto all’adozione internazionale. Si rileva la presenza sul territorio di una CasaFamiglia, pur essendo la scuola punto di riferimento educativo per un’altra Casa-Famiglia situata in un’altra zona.
Nel quartiere si trova l'unica sala cinematografica-teatro funzionante della nostra città: “Odeon”, anche se, nella zona industriale,
e’ presente un cinema multisala: il “Cinestar”. La città usufruisce anche di un teatro all’aperto in area nord di ponente; di una
storica ed attrezzata Biblioteca Comunale con archivio cittadino; del Museo e della Biblioteca Diocesana.
Queste strutture rappresentano, a grandi linee, i punti di riferimento per la maggior parte della popolazione.
LE IMPOSTAZIONI E LE SCELTE DI BASE
CHE COS’E’ IL P.O.F.?
Il Piano dell’Offerta Formativa, comunemente chiamato POF, è stato introdotto per effetto del DPR. 275/99, ed è il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica (cfr Nuovi Curricoli 2012).
Viene elaborato sulla base di:
•
Indirizzi Generali definiti dal Consiglio d’Istituto
•
Autovalutazione d’Istituto;
•
Proposte del Collegio dei Docenti
LINEE D’INDIRIZZO, FINALITÀ E OBIETTIVI
•
Garantire lo star bene a scuola di ciascun alunno;
•
Assicurare a tutti gli alunni l’effettiva possibilità di utilizzare i Laboratori e la Biblioteca dell’Istituto;
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Qualificare l’organizzazione didattica, anche al fine di migliorare il processo di integrazione degli alunni diversamente abili
•
e/o particolarmente svantaggiati, arricchendo l’offerta formativa, sia in orario scolastico, sia con progetti formativi
extracurriculari;
•
Elaborare strumenti e strategie per garantire la continuità educativa e curriculare tra i tre ordini di scuola;
•
Attrezzare in modo adeguato la scuola con sussidi funzionali alle attività didattiche;
•
Ampliare la pratica sportiva, in orario curricolare ed extracurricolare, con la collaborazione di associazioni sportive, anche al
fine di partecipare con rappresentative degli alunni ai giochi sportivi studenteschi;
Fornire un quadro di riferimento per la valutazione degli apprendimenti e della qualità del servizio scolastico erogato in
•
rapporto agli impegni assunti;
Progettare un curricolo verticale attento alla continuità del percorso educativo (dai tre ai quattordici anni) e al raccordo con
•
la Scuola Secondaria di II grado;
Migliorare i rapporti interpersonali tra adulti, al fine di non inficiare il processo di insegnamento/apprendimento rivolto ai
•
bambini;
•
Approfondire la cultura della sicurezza, della prevenzione, della solidarietà, della pace e della convivenza civile;
•
Attivare all’interno della scuola, un processo di progettazione unitaria, favorendo la condivisione di intenti e l’unitarietà
dell’azione di tutti i componenti della comunità scolastica;
Porre particolare attenzione a processi educativi, coinvolgendo anche i genitori alle finalità generali dell’Istituto
•
Comprensivo;
•
Favorire la collaborazione con le altre scuole, con associazioni operanti sul territorio, con l’Ente locale, la Parrocchia e la ASL;
•
Ottimizzare il rapporto scuola-famiglia e territorio.
LA MISSION
Apprendere nel benessere per rispondere ai bisogni formativi degli utenti attraverso:
9
9
9
9
la valorizzazione della persona
l’ascolto
la professionalità
il cambiamento.
Favorire un apprendimento attivo e critico
•
Esercitare il proprio ruolo nell’aiutare l’alunno a sistemare criticamente il proprio sapere;
•
Favorire la partecipazione consapevole di ricerca attiva nell’apprendimento;
•
Preparare i futuri cittadini;
•
Rendere gli alunni consapevoli delle radici storiche della nostra società
Porre attenzione ai linguaggi
•
Far acquisire la competenza del linguaggio informatico come fonte di informazione e di comunicazione e come sostegno al
processo di insegnamento/apprendimento;
•
Potenziare la conoscenza dei linguaggi comunicativi: artistico, iconico, musicale, motorio, multimediale
Porre attenzione alla persona
•
Affermare la centralità della persona che apprende;
•
Promuovere pienamente la persona umana favorendo un clima positivo di relazione e di confronto;
•
Riconoscere e tenere conto della diversità di ognuno in ogni momento della vita scolastica;
•
Prestare attenzione alla situazione specifica di ogni alunno per definire e attuare le strategie più adatte alla sua crescita;.
•
Favorire nei futuri cittadini d’Europa, un apprendimento attivo critico ed efficace;
•
promuovere atteggiamenti di solidarietà, di pace, di rispetto dei diritti umani.
Porre attenzione al territorio
•
Porre attenzione alle risorse del territorio dal punto di vista storico, artistico, economico e sociale;
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•
Raccordarsi con Enti, Istituzioni ed esperti per realizzare forme di collaborazione;
•
Sensibilizzare gli alunni ai problemi del territorio per accrescere la consapevolezza dell’essere cittadino.
Porre attenzione all’efficacia
•
Sostenere la rinnovata professionalità dei docenti quali professionisti promotori dell’apprendimento e valutare i suoi esiti;
•
Potenziare la capacità di autonoma gestione della scuola nel concorrere alla realizzazione delle finalità del sistema educativo
pubblico.
IL CURRICOLO
A seguito della C.M. n° 31 del 18 aprile 2012, il MIUR ha diramato le "Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola
dell'Infanzia e del Primo Ciclo d'Istruzione", con cui la scuola è chiamata a prendere decisioni di tipo didattico ed organizzativo, ad
elaborare specifiche scelte in relazione a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione, con particolare attenzione alla continuità
del percorso educativo dai tre ai quattordici anni, nell'arco del quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli
relazionali.
Il Curricolo è un progetto unico nel quale confluiscono le Indicazioni Nazionali e le scelte della scuola, per realizzare un rapporto
di reciprocità culturale e didattico con l'ambiente che consenta agli alunni di imparare ad essere ed imparare a vivere...imparare
ad imparare e imparare ad inventare.
Il Curricolo si articola attraverso i campi di esperienza, nella Scuola dell'Infanzia e attraverso le aree disciplinari e le discipline
nella Scuola del Primo Ciclo.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE DELL'ISTITUTO: CONTINUITA' E COERENZA
I Docenti dell’Istituto Comprensivo ispirano la loro azione ai principi di continuità e coerenza e adottano una programmazione
bimestrale per classi parallele, divise in quattro unità di apprendimento, partendo da un obiettivo formativo e da un tema
trasversale.
Ogni unità di apprendimento prevede la formulazione di descrittori, di indicatori, di contenuti e attività, l’elenco delle discipline
coinvolte, le metodologie e strategie adottate, la tipologia delle verifiche.
IL CURRICOLO OBBLIGATORIO
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Nella suddivisione dei curricoli operata nell’offerta formativa, il curricolo obbligatorio è composto dai saperi fondamentali
(Curricolo Nazionale declinato in gruppi disciplinari e discipline) e dalla quota riservata alle singole scuole.
Il curricolo disciplinare nella scuola primaria si articola nella seguente ripartizione oraria settimanale:
Disciplina
Min.
Max.
ITALIANO
6
9
MATEMATICA
5
8
SCIENZE
2
3
TECNOLOGIA
1
1
STORIA – GEOGRAFIA
5
7
ARTE E IMMAGINE
1
1
MUSICA
1
1
ED. FISICA
1
1
RELIGIONE CATTOLICA
2
2
LINGUA INGLESE classe I
1
1
LINGUA INGLESE classe II
2
2
LINGUA INGLESE classi III – IV - V
3
3
Il curricolo disciplinare nella scuola secondaria di I Grado si articola nella seguente ripartizione oraria settimanale:
DISCIPLINA
ORE
ITALIANO
5
MATEMATICA
4
SCIENZE
2
TECNOLOGIA
2
STORIA – GEOGRAFIA
4
ARTE E IMMAGINE
2
MUSICA
2
ED. FISICA
2
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVA
1
INGLESE
3
FRANCESE
2
SPAGNOLO
2
APPROFONDIMENTO DISCIPLINARE
1
STRUMENTO MUSICALE
3
IL CURRICOLO LOCALE
Si tratta di una quota riservata alle singole scuole
per introdurre nuove discipline o progetti trasversali o per realizzare
compensazioni tra le discipline. Viene progettato in base alle esigenze e alle inclinazioni degli alunni, affinché possano migliorare
gli apprendimenti di base ed esprimere i talenti che possiedono.
LE ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
Per gli alunni che non si avvalgono dell’IRC sono previste:
- Scuola dell’Infanzia e Primaria: attività laboratoriali
- Scuola Secondaria di I Grado: attività di ricerca – studio individuale
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L’APPROFONDIMENTO
Le specifiche tematiche sono definite in modo dettagliato nei singoli consigli di classe, per meglio rispondere alla specificità delle
diverse realtà (svolgere aspetti della programmazione ordinaria che spesso restano incompiuti, come l’educazione alla convivenza
civile, l’analisi testuale, oppure introdurre nuovi contenuti alla stessa programmazione, come l’esercitazione delle prove INVALSI).
LE SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
LA CONTINUITA'
Le Indicazioni Nazionali hanno portato alla definizione del Curricolo Verticale d'Istituto, garanzia di concreta continuità di
contenuti, di metodi e di criteri di valutazione per l'intero percorso formativo, Infanzia - Primaria - Secondaria di I grado.
Un Istituto Comprensivo non può sottovalutare l'enorme potenziale insito nella sua stessa identità: la continuità deve dunque
rappresentare una sua peculiarità, un aspetto connotativo che consenta di
- attuare azioni di coordinamento in momenti e lavori didattici;
- assicurare una serie di opportunità educative a tutti gli alunni nel loro sviluppo individuale e formativo anche in relazione alle
fasi della crescita;
- definire iniziative comuni per assicurare concretamente la continuità sia verticale che orizzontale;
-agevolare il passaggio dei ragazzi da un segmento scolastico ad un altro, da un gruppo di insegnanti più ristretto ad uno più
ampio;
- mirare ad integrare alunni in difficoltà, diversamente abili, stranieri, incoraggiando la socialità.
Si prevedono, inoltre, incontri tra alunni e docenti delle classi "ponte" e con insegnanti degli istituti di istruzione e formazione
superiori per favorire l'Orientamento e la Continuità anche con le scuole secondarie di II grado. In tal senso, sono state
programmate iniziative con gli istituti del territorio, promuovendo alcune visite agli stessi, ma anche attività concrete da realizzarsi
in una effettiva collaborazione tra le scuole per orientare i ragazzi ad un rapporto più diretto con il corso di studio che andranno a
frequentare.
LA METODOLOGIA
Nel nostro Istituto l’azione didattica ha al centro l’alunno come soggetto di educazione e di apprendimento; la proposta didattica è
pertanto commisurata alle caratteristiche psicologiche e intellettuali del discente.
Nell’impostazione, il metodo di lavoro rispetta i seguenti criteri:
•
coordinamento e coerenza fra i vari insegnamenti, affinché ci sia uniformità negli atteggiamenti e negli stili educativi;
•
impostazione del lavoro didattico in rapporto alla situazione di partenza e attraverso osservazioni e verifiche condotte in
itinere;
•
individualizzazione dell’insegnamento e percorsi differenziati, valorizzando le esperienze e le conoscenze di ciascuno;
•
problematizzazione dei contenuti, affinché diventino effettivamente ambiti di conoscenza ed occasioni di operatività;
•
proposte didattiche rapportate alla comprensione e stimolo alla crescita e alla motivazione degli alunni;
•
approccio alla conoscenza graduale – dal semplice al complesso per stimolare la partecipazione degli alunni al processo di
insegnamento-apprendimento;
•
insegnamento come animazione: la classe è vissuta come laboratorio linguistico, scientifico, tecnologico, musicale, di lettura,
di ricerca storica e geografica e artistico, come luogo di concreto esercizio di vita democratica;
•
priorità alla ricerca ( come mentalità), alla riflessione, al ragionamento;
•
avvio del ragazzo al pensiero critico;
•
orientamento degli allievi attraverso comunicazioni sul metodo, conoscenza degli obiettivi, informazioni sul percorso
(verifiche, valutazione formativa, azioni di recupero, valutazione finale);
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•
lezione frontale alternata con quella dialogata che servirà ad inquadrare i temi e ad indicare le varie coordinate di
approfondimento e di ricerca;
•
ampio uso di schemi e mappe concettuali e cognitive;
•
cooperative learning;
•
utilizzo delle tecnologie multimediali e di lavagne interattive multimediali;
•
essenzialità dei contenuti per una didattica breve.
•
metodo scientifico-esperenziale
La scelta "Laboratoriale"
Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare –
realizzare – valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri e che può essere attivata sia all’interno, sia all’esterno
della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile e
polivalente degli spazi usuali della scuola, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino il processo di esplorazione e
di ricerca: per le scienze, l’informatica, le lingue comunitarie, le attività pittoriche, la produzione musicale, la motricità ecc… Il
nostro Istituto, pertanto, attua la scelta laboratoriale attraverso le iniziative di seguito esplicitate.
LA VALUTAZIONE
L’Istituto Comprensivo pone alla scuola una nuova sfida: la ridefinizione della propria identità, nel rispetto della specificità
educativa di ogni ordine e grado di scuola dell’ intero Istituto.
La scuola contemporanea ha l’obbligo di verificare e valutare non il raggiungimento di obiettivi, quanto la maturazione di
competenze spendibili realmente e a più livelli. Un tale tipo di scuola, perciò, deve attivarsi per garantire un servizio che sia
efficiente ed efficace, trasparente e condiviso dai soggetti destinatari del servizio stesso: alunni, docenti, famiglie.
La valutazione (interna ed esterna) e l’autovalutazione hanno un peso crescente in questo panorama e si presentano come
imprescindibili dal processo di apprendimento in quanto ne evidenziano i punti di forza e i punti di debolezza, da cui ripartire per
migliorare l’offerta educativa – formativa e didattica della scuola.
Il miglioramento riguarderà l’azione didattica, la gestione dei processi di erogazione del servizio e l’insieme delle scelte
organizzative che devono assicurare il conseguimento degli obiettivi stabiliti. Ogni istituzione scolastica può garantire il
raggiungimento degli obiettivi se pone in essere scelte organizzative funzionali ed un adeguato sistema di controllo.
Il modello adottato nella nostra istituzione scolastica, nel rispetto della vigente normativa e della dimensione dell’autonomia,
prevede due tipi di valutazione:
una valutazione interna, di stretta competenza della scuola che interpreta i dati raccolti sull’efficacia del POF,
sui progetti d’Istituto e sulla qualità del servizio scolastico.
una valutazione esterna, di competenza di una autorità centrale che la attua attraverso l’interpretazione dei dati
raccolti dalle prove di apprendimento e dal questionario di sistema (INVALSI)
1. LA VALUTAZIONE INTERNA
La valutazione interna si articola in valutazione didattica, di stretta competenza dei docenti e in autovalutazione d’Istituto che
riguarda l’efficacia dei sistemi educativi adottati dall’intero Istituto.
1.1 La valutazione didattica
Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione… la valutazione precede,
accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su
quelle condotte… assume un preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo.
Indicazioni per il Curricolo
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Il nostro Istituto Comprensivo si pone, a partire da quest’anno, l’obiettivo di individuare criteri formativi ed oggettivi di valutazione
degli alunni che siano condivisi dai tre ordini di scuola facenti parte dell’Istituto.
Al fine di rendere omogenea ed equilibrata la valutazione degli apprendimenti nei tre ordini di scuola e nel rispetto delle proprie
identità educative e didattiche, i nostri docenti hanno condiviso collegialmente i criteri formativi generali da cui partire per la
valutazione in itinere e sommativa degli alunni.
Criteri Formativi
a. PROCESSO DI APPRENDIMENTO
Gli insegnanti attribuiscono “valore” all’aspetto cognitivo. Si valutano i livelli di partenza di ciascun alunno e la progressione negli
apprendimenti rispetto a sé ( valutazione individuale ) e rispetto al gruppo classe ( valutazione oggettiva ).
A tal fine all’inizio dell’anno vengono somministrate prove oggettive di ingresso nelle varie discipline, identiche e per classi
parallele. Sulla base dei risultati ottenuti ogni Consiglio di classe e di interclasse elabora il percorso didattico più adeguato.
Le programmazioni sono flessibili e integrate e/o modificate a seconda delle necessità e verificate con sistematicità attraverso
prove di diversa natura.
b. PARTECIPAZIONE, ATTENZIONE, IMPEGNO, SOCIALIZZAZIONE
Nel processo di valutazione rientrano l’osservazione, il rilevamento e l’annotazione, nei registri personali dei docenti, dei
comportamenti degli alunni nelle ore di attività e del loro atteggiamento nei confronti dello studio.
La partecipazione, l’attenzione , l’impegno sono sinonimi di crescita personale e di senso di responsabilità e corresponsabilità verso
la scuola.
c. COMPORTAMENTO
Ai sensi del DPR 22/06/09 n.122, la valutazione del comportamento degli studenti avviene:
nella Scuola Primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio formulato
secondo le modalità deliberate dal collegio docenti e riportato nel documento di valutazione;
nella Scuola Secondaria di I grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi.
I criteri generali condivisi per la valutazione del comportamento sono:
•
essere cooperativi nel gruppo
•
rispettare persone, ambienti, attrezzature
•
usare linguaggio consono all’ambiente nei confronti di tutte le persone coinvolte nel processo educativo
•
adottare comportamenti adeguati alle situazioni
•
essere responsabili nell’esecuzione del proprio lavoro, a scuola e a casa
•
accettare e rispettare gli altri
•
essere sensibili e cooperativi verso gli alunni diversabili
•
dimostrare autocontrollo nelle situazioni libere da interventi didattici (ricreazione )
L’alunno con i compagni
Scheda di rilevazione del comportamento dell’alunno
Nella cura della propria persona
è disponibile con tutti
è autonomo/a e accurato/a
è disponibile solo con alcuni
è quasi sempre accurato/a
è poco disponibile
è poco accurato/a
non è disponibile
non è accurato/a
L’alunno/a con gli insegnanti
Nei confronti degli impegni scolastici
dimostra un comportamento
è affidabile
corretto/a e disponibile
è quasi sempre affidabile
quasi sempre corretto/a
è poco affidabile
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poco corretto/a
non è affidabile
non corretto/a
Nei confronti delle regole della vita scolastica
Durante l'attività in classe
è sempre rispettoso/a
segue con attenzione
è quasi sempre rispettoso/a
segue con attenzione discontinua e superficiale
è poco rispettoso/a
segue con attenzione solo in alcune discipline
non è rispettoso/a
non riesce a prestare attenzione
Nei confronti dell’ambiente circostante e del materiale
scolastico
Riguardo alla partecipazione
è propositivo
è rispettoso/a
è disponibile alla collaborazione
è poco rispettoso/a
tende ad assumere atteggiamenti di disturbo
è quasi sempre rispettoso/a
va sollecitato a collaborare
non è rispettoso/a
Nei momenti liberi dall’attività didattica
( intervallo, mensa, dopomensa…)
Nel gruppo assume un ruolo
collaborativo e costruttivo
è corretto/a
collaborativo
è quasi sempre corretto/a
poco collaborativo
è poco corretto/a
non collaborativo/a
non è corretto/a
La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere:
- all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;
- ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento;
- alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamento.
1.2 La valutazione nei tre ordini di scuola
Valutare nella Scuola dell’Infanzia significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino, dai 3 ai 5 anni di età,
in modo da poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare per favorirne lo sviluppo e la maturazione.
La valutazione nella Scuola Primaria, elemento pedagogico fondamentale e parte integrante della programmazione didattica, tende
a seguire i progressi degli alunni dai 6 ai 10 anni di età e, contestualmente, consente di operare con flessibilità sul progetto
educativo.
Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella Scuola Secondaria di I grado significa credere che sia possibile, per ogni
alunno, un cammino di crescita e quindi impegnarsi nel controllare le dinamiche di trasformazione nella maturazione della
persona.
Il sistema della valutazione nel nostro Istituto Comprensivo sarà coerente con gli obiettivi ed indicatori del curricolo verticale, in
modo da garantire un effettivo processo di continuità.
L’azione valutativa, quindi, si esplicherà in una serie di processi dinamici finalizzati principalmente alla rilevazione dei livelli di
competenze raggiunte da ciascun alunno.
Il processo di verifica - valutazione, pur essendo continuo perché accompagna ogni fase dell’azione didattica, prevede delle
scansioni convenzionali:
•
Verifica di ingresso per l’accertamento della situazione iniziale;
•
Verifica periodica effettuata dai docenti per le rispettive discipline insegnate;
•
Verifica – valutazione intermedia (I quadrimestre);
•
Verifica – valutazione finale (II quadrimestre).
Gli strumenti di verifica sono rappresentati da:
•
prove pratiche
•
prove oggettive ( ingresso, questionari, esercizi vari… );
•
prove guidate e personalizzate per gli alunni in difficoltà;
•
conversazioni guidate in classe;
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•
produzioni orali, scritte e grafiche
e sono opportunamente integrati da osservazioni significative dirette e sistematiche.
1.3 La valutazione tiene conto dei seguenti criteri:
•
dei livelli di partenza dell’alunno
•
delle conoscenze acquisite;
•
delle competenze raggiunte, anche in riferimento agli obiettivi minimi fissati dai gruppi disciplinari;
•
del metodo di lavoro utilizzato;
•
dell’evoluzione in campo affettivo – relazionale
1.4 Prove oggettive
“ E’ sintatticamente e semanticamente corretto dire che le asserzioni oggettive sono fatte da soggetti. Allora, in modo
corrispondente, potremmo dire che le asserzioni oggettive sono fatte da oggetti. Disgraziatamente queste dannate cose non fanno
asserzioni”. ( Heinz von Foerster)
Per definire i processi di apprendimento ed il raggiungimento dei risultati da parte degli alunni, saranno stabilite prove di verifica
in ingresso- intermedie- finali volte ad accertare le competenze raggiunte in relazione ai parametri precedentemente definiti.
Le prove oggettive più diffuse, strutturate ed elaborate dai docenti, sono:
•
TEST S/M (Scelta Multipla): l’alunno deve scegliere il completamento di una frase tra 3, 4 o 5 alternative
•
TEST V/F (Vero Falso): l’alunno deve indicare se un’affermazione è vera o falsa
•
TEST DI CORRISPONDENZA: l’alunno deve mettere in corrispondenza parole o affermazioni di una colonna con parole o
affermazioni di un’altra colonna
•
TEST DI COMPLETAMENTO: l’alunno deve scegliere tra una lista di parole, poste in calce ad una serie di frasi, quelle esatte
che completino le frasi stesse, laddove vi sono dei vuoti indicati dai puntini.
•
La misurazione si esercita attribuendo alle prove dei punteggi predeterminati. Predeterminata è anche la soglia di
accettabilità, cioè il punteggio limite al di sotto del quale la prova non può essere considerare superata. Si tratta, comunque,
sempre di valutazione formativa, non sanzionatoria.
1.5 Valutazione quadrimestrale degli apprendimenti
Nella Scuola Primaria
I voti in decimi restituiti sulla scheda di valutazione non sono da intendersi come risultato della media aritmetica dei voti in
decimi delle singole prove: essi comprendono anche altri elementi formativi, legati agli indicatori di processo (tempi di
applicazione, autonomia e ritmi di apprendimento).
Anche tali voti quadrimestrali saranno espressi in decimi secondo una scala da 5 a 10, la cui conversione è stabilita nella seguente
tabella:
Indicatori
Descrittori
Conoscenze
Abilità e competenze
Ampie,
Valutazione
complete, Autonomia e sicurezza nell’applicazione anche in situazioni nuove.
particolarmente approfondite
Esposizione rigorosa, ricca, ben articolata.
10
Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività, originalità.
Complete, corrette, approfondite Precisione e sicurezza nell’applicazione in situazioni via via più complesse.
Esposizione chiara, precisa ed articolata.
9
Capacità di sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili.
Corrette,ordinate, strutturate nei Applicazione sostanzialmente sicura in situazioni note.
nuclei fondamentali
Esposizione chiara, abbastanza precisa, lineare.
8
Sintesi parziale con alcuni spunti critici.
Sostanzialmente corrette
Applicazione senza gravi errori in situazioni semplici.
Esposizione semplificata, sostanzialmente corretta.
Parziali ma tali da consentire un Applicazione guidata, ancora incerta, ma in miglioramento rispetto alla
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graduale recupero
situazione di partenza.
Esposizione ripetitiva, imprecisa e parzialmente guidata.
Frammentarie, lacunose
Applicazione scorretta con gravi errori, incompletezza anche degli
elementi essenziali.
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Esposizione scorretta, frammentaria, povertà lessicale
Nella Scuola Secondaria di I Grado
La valutazione dello studente viene effettuata dal singolo docente in occasione delle verifiche in itinere e da parte del Consiglio di
Classe in occasione della valutazione sommativa a conclusione del I e II quadrimestre.
Dall’anno scolastico 2008/09, nella Scuola Secondaria di I grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e la
certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi. Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno
ottenuto un voto non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina. Gli eventuali “debiti”, conseguiti nel secondo quadrimestre, espressi
con la valutazione inferiore a 6/10, sono solo notificati alle famiglie come informazione a supportare il recupero nella discipline
con uno studio autonomo più approfondito e non compaiono sul documento di valutazione.
La valutazione intermedia avviene attraverso prove di verifica di diversa natura, sia scritte che orali. Ciascuna disciplina adotta
griglie di valutazione identiche per classi parallele. Ad esse si aggiungono osservazioni occasionali e sistematiche che
consentiranno di monitorare costantemente il livello reale degli apprendimenti.
L’Esame di Stato, come atto terminale dell’intero curricolo, è oggetto di una particolare attenzione da parte della scuola, onde
pervenire ad una valutazione finale degli alunni corrispondente, il più possibile, al loro percorso didattico – educativo.
Sono previsti alcuni atti preliminari da parte del Consiglio di Classe e dei singoli docenti, nonché la definizione dei criteri per lo
svolgimento e la valutazione delle prove stesse.
In base alle disposizioni di legge, i singoli Consigli di Classe provvedono, in sede di scrutinio finale, a decidere l’ammissione o la
non ammissione degli alunni agli esami di Stato ed elaborano un quadro generale della situazione didattico-educativa della classe,
richiamandosi ai seguenti impegni:
- Presentazione della classe:
Tale relazione descrive le caratteristiche della classe (composizione, presenza di alunni diversamente abili o con DSA, livello socioculturale, storia scolastica, finalità dell’azione didattico-educativa del Consiglio di Classe, obiettivi effettivamente realizzati,
situazione didattico-educativa attuale). Vengono precisati, inoltre, i programmi effettivamente svolti per le varie discipline, sui
quali l’alunno è chiamato a rispondere nel corso dell’esame.
- Svolgimento dell’esame
I docenti preliminarmente agli esami devono elaborare:
- Il consiglio orientativo
- La progettazione delle prove a cura dei Dipartimenti Disciplinari
- I criteri di valutazione delle singole prove scritte e orali
- Il giudizio definitivo
1.6 Valutazione degli alunni con DSA
Per gli alunni con Difficoltà Specifiche di Apprendimento, adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti terranno conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni, ai sensi del D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 art.10.
1.7 Certificazione delle competenze e profilo dello studente
Al termine di ogni ordine di scuola sono descritte e certificate le competenze acquisite dagli alunni. L’obiettivo generale della
scuola, a conclusione del primo ciclo d’istruzione, è costituito dal raggiungimento delle seguenti competenze:
•
Padronanza nella lingua italiana;
•
Esprimersi in modo elementare in inglese;
•
Comunicazione essenziale in una seconda lingua comunitaria;
•
Affrontare problemi e situazioni attraverso il pensiero razionale;
•
Orientarsi nello spazio e nel tempo;
•
Buone competenze digitali, usare le tecnologie della comunicazione;
•
Essere capace di procurarsi nuove informazioni.
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POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
•
Imprenditorialità e spirito di iniziativa
Le valutazioni relative all’acquisizione delle competenze vengono effettuate per quadrimestre e collegialmente da ogni team
assegnato alle classi. Gli scrutini sono effettuati, in seduta congiunta, dai docenti contitolari delle rispettive classi, al termine del I e
del II quadrimestre.
1.8 Autovalutazione d’Istituto
Il nostro Istituto attiva una serie di processi di autoanalisi e autovalutazione finalizzati a potenziare l’efficacia e l’efficienza del
servizio erogato nel suo insieme e pertanto tendono a valutare la qualità dell’organizzazione ed il grado di soddisfazione degli
utenti.
I livelli della verifica, saranno attuati con l’utilizzo di appositi questionari somministrati ad alunni, docenti, genitori e personale
ATA nella fase finale, allo scopo di individuare i punti di forza, su cui far leva per un continuo sviluppo, e i punti di debolezza del
sistema,dai quali cogliere preziose indicazioni per promuovere processi migliorativi mirati.
2. LA VALUTAZIONE ESTERNA - INVALSI
Con la Circ. n° 86 del 22 ottobre 2009, il MIUR rende obbligatoria la somministrazione delle prove agli alunni di alcune classi di
Scuola Primaria e Secondaria di I grado .
LA CONTINUITA’, L’ORIENTAMENTO, L’OPEN DAY
Per la continuità sono stati elaborati progetti specifici da attuarsi con la collaborazione dei docenti dei tre ordini di istruzione,
coordinati dalle Funzioni Strumentali.
L’attività di orientamento sarà sviluppata attraverso l’individuazione di strumenti e modalità atti a rilevare interessi, motivazioni,
atteggiamenti e attitudini dei singoli alunni.
Per le classi terze della Scuola Secondaria di I grado, al fine di guidare l’alunno a compiere scelte responsabili ed efficaci, in vista di
una formazione umana e professionale rispondente alle attitudini e alle potenzialità di ciascuno, saranno realizzate sia iniziative
interne alla scuola, sia scambi d’informazioni con le scuole secondarie di II grado presenti sul territorio e non, nell’ambito
dell’orientamento.
I CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE
“Strumento musicale” è, a tutti gli effetti, una disciplina curricolare e l’insegnante di strumento, in
sede di valutazione periodica e finale, esprime un giudizio analitico sul livello di apprendimento
raggiunto da ciascun alunno, per la valutazione globale.
Il Corso di “Strumento”, nell’ambito dell’Indirizzo Musicale, ha durata triennale ed è gratuito. Offre lo
studio di sette strumenti musicali di area classica; al corso si accede con un’apposita prova fisicoattitudinale (orientativo-attitudinale) predisposta dalla scuola per gli alunni di quinta classe Primaria
che, all’atto dell’iscrizione, abbiano manifestato la volontà di frequentare i corsi. Gli alunni preselezionati frequenteranno il Corso Musicale nelle ore pomeridiane, con lezioni frontali e di gruppo
(due – tre alunni), con due rientri pomeridiani (1,5 ore ciascuno), in una fascia pomeridiana compresa tra le 13,00 e le 18,30
circa, dal lunedì al venerdì.
In base alle attitudini manifestate durante l’esame fisico-attitudinale e, quando possibile, alle preferenze dell’alunno, ad ognuno
viene assegnato uno strumento che dovrà studiare per l’intero triennio. La normativa prevede che lo studio dello strumento non
rimanga fine a se stesso, ma venga inserito all’interno di contesti più ampi relativi al raggiungimento degli obiettivi formativi
generali della Scuola Secondaria di I grado, collaborando in maniera interdisciplinare con gli altri saperi e favorendo l’acquisizione
di competenze specifiche.
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POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
Nell’ambito dell’autonomia didattico-organizzativa, la scuola ha sempre dato ampio spazio alle attività di musica d’insieme o di
gruppo, che ogni anno si concretizzano nel progetto “Orchestra”, che vede impegnati circa 90 alunni di II e III classe, frequentanti i
corsi ad indirizzo musicale.
LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE
SCOLASTICA E DELLO SVANTAGGIO
Lo svantaggio socio-culturale è una situazione che deve essere contenuta per non compromettere le potenziali capacità
d'apprendimento e di relazione dell'alunno.
La scuola crea le condizioni per l’uguaglianza, offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari ed
ambientali deprivate. L'attività scolastica è articolata in modo che siano accettate e valorizzate le diversità, per assicurare a tutti gli
alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento.
Per prevenire fenomeni di insuccesso scolastico, l’Istituto utilizza strategie operative per agevolare l'emergere nei bambini di una
loro "disponibilità ad apprendere", nel rispetto del pieno sviluppo delle proprie capacità.
L’INTEGRAZIONE E L’INCLUSIONE
In continuità con quanto già indicato nei Piani dell’Offerta Formativa degli anni passati sotto il titolo “Integrazione” e in
ottemperanza a quanto prescritto dalla recente normativa in materia (Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e Circolare
Ministeriale n° 8 del 6 marzo 2013 – Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica - Indicazioni operative) il nostro Istituto intende assumere un concreto impegno programmatico per
l’inclusione, basato:
•
sulla lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento da perseguire nel senso della trasversalità
dell’inclusione nell’insegnamento curricolare, nella gestione delle classi, nell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,
nelle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
•
sulla definizione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti;
•
sull’impegno a partecipare ad azioni di formazione/prevenzione a livello territoriale.
•
sulla personalizzazione degli interventi didattici;
•
sull’eventuale utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative
•
sull’individuazione di obiettivi minimi disciplinari
La tradizionale differenziazione abilità/disabilità non rispecchia più pienamente la complessa realtà delle nostre classi: ogni
alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali (in sigla BES) rispetto ai quali è
comunque necessario che la scuola offra adeguata e personalizzata risposta.
Va quindi:
•
•
potenziata la cultura dell’inclusione,
riconosciuta l’ampiezza dei fattori di potenziale svantaggio scolastico (svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di
apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dall’appartenenza a culture diverse)
•
e ampliato il campo di intervento e responsabilità dell’intera comunità educante.
Si sottolinea comunque che tutto ciò implica per tutti la necessità di lavorare sinergicamente su tre direzioni:
1) Il clima della classe
E’ compito degli insegnanti essere attenti ai bisogni di tutti gli alunni, accettare le diversità degli alunni e valorizzarle come
arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, creare relazioni socio-affettive positive, non
avere comportamenti discriminatori.
2) Le strategie didattiche e gli strumenti
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La progettualità didattica volta all’inclusione prevede l’utilizzo di strategie e metodologie quali: l’apprendimento cooperativo, il
lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, la suddivisione del tempo in tempi, l’apprendimento per scoperta, l’uso di attrezzature e
software specifici.
I docenti possono predisporre i documenti per lo studio in formato elettronico per facilitare gli alunni che utilizzano i computer.
3) L’apprendimento-insegnamento
L’alunno è protagonista dell’apprendimento indipendentemente dalle sue capacità, potenzialità e limiti ed è auspicabile la
costruzione attiva della conoscenza con l’attivazione di personali strategie di approccio al sapere, nel rispetto di ritmi e stili di
apprendimento secondo i meccanismi di autoregolazione. E’ valido il ricorso alla metodologia dell’apprendimento cooperativo.
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Con il termine Disturbo Specifico dell’Apprendimento, in breve D.S.A. ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche ed in
particolare a: Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia.
La nostra scuola mette in atto, nel rispetto della Legge 170/2010, tutte le iniziative necessarie ad individuare, sostenere e
supportare gli alunni con DSA e le loro famiglie, partendo da una attenzione alle singole difficoltà che ci permette di riconoscere e
guidare, verso un percorso diagnostico precoce, gli alunni che presentano difficoltà specifiche legate agli apprendimenti di base
della letto - scrittura.
Il rapporto di collaborazione scuola-famiglia è importante per tutti i nostri alunni ma diventa fondamentale per quelli con
diagnosi di DSA . I genitori vengono guidati e formati su quelli che sono gli aspetti fondamentali dei DSA, per poter collaborare alla
stesura del PDP e quindi attuare con i docenti un piano di intervento sistematico per aiutare gli alunni a superare le “specifiche
difficoltà”.
Per ogni alunno la scuola attiva strategie educative mirate, compilando il Piano Didattico Personalizzato in collaborazione con la
famiglia avvalendosi, ove sia possibile, della presenza di tecnici che seguono il percorso diagnostico e riabilitativo.
Particolare attenzione è data alle iniziative di formazione e ai progetti di screening cos’ come previsto dalle indicazioni operative
della Legge 170 dell’8 ottobre 2010.
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
“Arricchiamoci delle nostre reciproche diversità” - Paul Valery
Un’attenzione particolare è posta alle tematiche dell’handicap attraverso:
•
l’elaborazione di progetti finalizzati all’elevamento della qualità dell’integrazione;
•
l’individuazione di strumenti tecnologici e sussidi didattici specifici per ottimizzare l’intervento educativo;
•
il collegamento continuo con le famiglie e le diverse agenzie educative presenti sul territorio (Asl, Enti Locali, associazioni);
•
la realizzazione di momenti di confronto e di riflessione tra docenti specializzati e curriculari per individuare
congiuntamente adeguate modalità di intervento, in risposta agli specifici bisogni di ogni singolo alunno;
•
•
la ricerca continua e costante di risorse (umane, finanziarie e progettuali) utili a “fare integrazione” nel migliore dei modi;
l’attivazione di percorsi didattici e/o laboratori curriculari ed extracurriculari che prevedono l’organizzazione di lavori di
gruppo per alunni diversamente abili;
•
per ogni alunno la scuola attiva strategie educative mirate, compilando il Piano Educativo Personalizzato, in collaborazione
con la famiglia, avvalendosi, della presenza di tecnici che seguono il percorso diagnostico e riabilitativo.
Nell’Istituto è presente il GLH (Gruppo di Lavoro Handicap) che ha il compito di coordinare la presenza dei vari enti chiamati a
garantire l’ attuazione del diritto allo studio.
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L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
CON CITTADINANZA NON ITALIANA
Nell’intento di facilitare l’ingresso degli alunni stranieri, favorire un clima di accoglienza e promuovere la comunicazione fra
scuola-famiglia e territorio, il nostro istituto ha concordato la seguente prassi condivisa in tema di accoglienza di alunni figli di
migranti:
•
i docenti della classe in cui l’alunno è inserito valutano le competenze acquisite, al fine di individuare i bisogni specifici di
apprendimento;
•
approntano un programmazione individualizzata che permetta all’alunno di
•
acquisire un lessico di base, privilegiando la lingua per comunicare (l’italiano è infatti per loro L2);
•
quando possibile realizzano un progetto di alfabetizzazione di lingua italiana da svolgere in orario scolastico (in questa
prima fase vengono utilizzate le ore eccedenti della classe/plesso o le ore aggiuntive di docenza);
•
privilegiano il tempo classe, pieno di stimoli e relazioni e, solo nella fase iniziale, prevedono alcune ore di insegnamento
individualizzato fuori dalla classe;
•
individuano modalità di semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina.
Sono previsti, altresì, interventi di mediatori linguistici e culturali con compiti di accoglienza e mediazione nei confronti degli
insegnanti e con la famiglia.
PARTE SECONDA
IL TEMPO SCUOLA
Scuola dell’Infanzia
Tempo scuola: considerate le richieste delle famiglie, all’atto dell’iscrizione, l’orario di funzionamento della Scuola dell’Infanzia è
stabilito in 40 ore settimanali, con servizio di refezione dal lunedì al venerdì.
L’orario delle attività educative, sempre per cinque giorni settimanali, sarà il seguente: ore 8,00 – 13,00 nei periodi di mancata
erogazione del servizio di refezione scolastica da parte dell’Amministrazione Comunale, ore 8,00 – 16,00 nei periodi di attivazione
del servizio di refezione scolastica.
Al fine di garantire interventi frontali su piccoli gruppi, le insegnanti organizzano il proprio orario di servizio settimanale (25 ore)
in modo flessibile, effettuando, di norma, 5 ore di servizio giornaliero, ad eccezione di un giorno alla settimana in cui svolgono
mezz’ora in più da recuperare la settimana successiva, alternativamente.
Scuola Primaria
La Scuola Primaria, al fine di fornire risposte adeguate alle esigenze espresse dalle famiglie e dal territorio in cui opera, ha al suo
interno due soluzioni didattiche ed organizzative : Tempo Pieno e Tempo Normale ,
Nelle classi a tempo normale è presente una docente prevalente affiancata da docenti con competenze specifiche in diverse
discipline. Il tempo scuola è fissato in 27 ore settimanali e articolato nel seguente modo: dal lunedì al giovedì dalle 8,00 alle 13,30;
il venerdì dalle 8,00 alle 13,00.
Nelle 6 classi a tempo pieno, al fine di salvaguardare la pari dignità professionale e la condivisione delle responsabilità,
l’organizzazione delle classi si struttura secondo un’equa distribuzione delle ore e delle discipline tra due docenti curriculari, a cui
si affiancano i docenti specialisti (Sostegno, Religione, Lingua Inglese). Il tempo scuola è fissato in 40 ore settimanali, dal lunedì al
venerdì, dalle 8,00 alle 16,00. Il dopomensa è organizzato dai docenti secondo modalità funzionali alle esigenze dei bambini.
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POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
Durante il periodo di mancata erogazione del servizio di refezione scolastica, le classi a tempo pieno effettuano il medesimo orario
delle classi a tempo normale.
Le ore eccedenti l’orario frontale sono utilizzate per:
-attività di supporto all’azione didattica in classi con presenza di alunni con BES;
-attività di recupero per piccoli gruppi di alunni con difficoltà di apprendimento;
-attività di recupero individualizzato da parte degli insegnanti di classe in possesso del titolo di specializzazione per l’integrazione
di alunni con gravi disabilità, con riduzione del rapporto di insegnamento integrativo;
-attività di arricchimento dell’offerta formativa:
-attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica;
-visite d'istruzione;
-sostituzione docenti assenti fino ad un massimo di 5 giorni (CCNL vigente, art. 28).
Scuola Secondaria di 1° Grado
Il tempo scuola per gli alunni della scuola secondaria di I grado è di complessive 30 ore settimanali, di cui 1 ora di
approfondimento, su sei giorni (dal lunedì al sabato), in orario antimeridiano (8,00 – 13,00). Gli alunni frequentanti i Corsi
Musicali effettuano due rientri (1,5 ore ciascuno), in una fascia pomeridiana compresa tra le 13,00 e le 18,30 circa, dal lunedì al
venerdì, per un tempo scuola complessivo di 33 ore settimanali.
L’ORGANIZZAZIONE
La didattica si articola in discipline la cui scansione oraria è formulata da un docente incaricato dal Dirigente scolastico, in
coerenza con gli obblighi di servizio dei docenti, nel rispetto del diritto ad apprendere degli alunni ed in relazione alle Indicazioni
Nazionali del Curricolo obbligatorio. Ogni docente, così come previsto dal CCNL, ha l’obbligo di prestare 18 ore di servizio di
cattedra settimanale in non meno di 5 giorni.
La collocazione oraria delle discipline che prevedono le prove scritte – italiano e matematica - nella sessione unica degli Esami di
Stato, deve prevedere almeno due ore consecutive (e mai più di tre, fatta eccezione per la lingua italiana).
Per l’insegnamento della lingua straniera, tale criterio va applicato preferibilmente alle classi terze e su richiesta del docente. I
docenti di arte hanno fatto espressa richiesta di unire le due ore settimanali previste, per motivi organizzativi e didattici. E’ prevista:
•
l’ alternanza, per quanto possibile, tra discipline pratiche e discipline teoriche durante l’arco della settimana in modo che mai
ad alcune discipline siano riservate sempre le ore iniziali o terminali,
•
la distribuzione omogenea del carico orario, evitando di appesantire particolarmente l’orario di una giornata di lezioni,
•
la creazione del minor numero possibile di ore libere nell’arco della giornata e della settimana, nell’orario dei docenti.
Ai docenti è fatta esplicita richiesta di flessibilità nell’orario, in riferimento alle ore libere che, per spontanea decisione del docente,
possono essere destinante alla copertura delle supplenze
garantendo equilibrio durante tutto l’arco della settimana, le ore a disposizione sono considerate eccedenze.
Le iniziative di approfondimento curriculare sono costituite da percorsi didattici con precise modalità e cadenze temporali,
collegati alla programmazione annuale delle classi e finalizzati ad approfondire le conoscenze, superando le singole discipline
secondo un principio di trasversalità.
Sono individuati dai docenti, a cui è stato assegnato l’approfondimento, in collegamento con la programmazione annuale.
Criteri generali
Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi
•
•
disponibilità per l’organizzazione delle classi a tempo pieno;
garantire la continuità didattica e nel plesso, salvo i casi di evidente conflittualità tra i colleghi del team e/o tra docenti e
genitori, ritenuta dal DS pericolosa per l’immagine della scuola e per la serenità degli alunni;
•
considerare il numero delle ore eccedenti, al fine di evitare la scissione dell’ambito antropologico;
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•
possibilità di esprimere la propria richiesta in ordine alla disciplina da coprire;
•
esigenze personali motivate;
•
graduatoria di Istituto;
•
esperienze maturate in ambiti specifici;
•
turnazione per l’assegnazione delle classi a tempo pieno nella scuola primaria e delle ore residue ai docenti di lettere nella
scuola media
Criteri per la formazione delle sezioni
•
Alunni eterogenei per età;
•
Equa distribuzione degli alunni che hanno frequentato la sezione primavera;
•
Equa distribuzione di alunni anticipatari in sezioni il cui numero complessivo sia inferiore o pari a 23
•
Max un bambino per sezione proveniente da comunità di accoglienza
Criteri per la formazione delle classi (Scuola Primaria)
•
equa distribuzione degli alunni anticipatari (nati cioè da gennaio ad aprile) in tutte le classi prime;
•
inserimento in classi differenti di piccoli gruppi di alunni (4 o 5) provenienti dalla stessa sezione di scuola dell’infanzia;
•
equa distribuzione in classe tra bambini e bambine;
•
valutazione delle abilità e competenze nonché delle norme comportamentali degli alunni finalizzata alla formazione di
gruppi di livello equivalenti ed eterogenei.
Criteri per la formazione delle classi (Scuola Secondaria di I Grado)
•
Eterogeneità (per fasce di livello)
•
Frequenza di fratelli/sorelle nello stesso corso
•
Richieste famiglie comunque non vincolanti
•
Equa distribuzione di maschi e femmine
•
Piccoli gruppi provenienti dalla stessa classe di scuola primaria
Criteri per l’inserimento degli alunni diversamente abili:
•
indicazioni fornite dagli insegnanti del precedente ordine di scuola o della classe di provenienza;
•
indicazioni fornite dagli operatori della ASL;
•
presenza nella classe di compagni;
•
presenza di insegnanti con preparazione specifica;
•
individuazione del gruppo-classe più idoneo sul piano relazionale;
•
turnazione.
Criteri per l’inserimento degli alunni con cittadinanza non italiana:
•
evitare la concentrazione degli alunni stranieri di nazionalità diverse in una stessa classe, favorendo la loro equa
distribuzione in tutte le classi;
•
tener conto del numero complessivo di alunni per classe e di quelli non italofoni già inseriti;
•
valutare la complessità del gruppo-classe: presenza di alunni diversamente abili e tipologia di handicap, situazioni di
svantaggio non certificate, numero di alunni stranieri italofoni già inseriti, dinamiche di gruppo particolari (talvolta la
presenza del docente di sostegno potrebbe essere una risorsa in più);
•
tener conto della presenza nella classe di alunni provenienti dallo stesso Paese: la circostanza può facilitare la mediazione
culturale di un compagno con l’altro.
Criteri per l’ammissione degli alunni
Scuola dell’Infanzia
•
Orfano di entrambi i genitori o in situazione di adozione
p. 12
•
Famiglia monoparentale
p. 5
•
Per ogni fratello inferiore all’11° anno di età, convivente con il bambino
p. 1
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•
Per ogni fratello inferiore all’11° anno di età, frequentante una scuola dell’infanzia o primaria
p. 1
dell’Istituto
•
Padre disoccupato da oltre 3 mesi e madre casalinga
•
Entrambi i genitori sono emigrati
p. 10
•
Uno dei genitori è emigrato
p. 4
p. 2
•
La madre accudisce una persona inferma convivente
( art. 33 L. 104/92 )
p. 1
•
Se manca uno dei genitori per separazione e l’altro lavora fuori casa
p. 5
•
Nucleo familiare residente fuori zona con nonni residenti nella zona di appartenenza della scuola
p. 1
(solo per la graduatoria fuori zona)
•
Se i genitori svolgono attività lavorativa nella zona di appartenenza della scuola (solo per la
p. 1
graduatoria fuori zona)
•
Entrambi i genitori lavorano fuori casa
p. 2
Scuola Primaria
•
Provenienza da questo istituto; 2 p
•
Avere fratelli frequentanti l’istituto; 2 p.
•
Essere orfano di uno o di entrambi i genitori; 2 p.
•
Risiedere nella zona della scuola; 2 p.
•
I genitori svolgono attività lavorativa nella zona; 1 p.
•
I nonni risiedono nella zona; 1p.
Tempo pieno
•
Fratelli che frequentano il tempo pieno o la scuola dell’infanzia; 4 p.
•
Fratelli che frequentano questo istituto; 2 p.
•
Entrambi i genitori lavorano- avere nonni o svolgere attività lavorativa in zona; 2p.
•
Situazioni di disagio documentate; 1 p.
•
Residenti in zona; 1p.
Scuola Secondaria di I grado
•
Provenienza da questo istituto; 2 p
•
Avere fratelli frequentanti l’istituto; 2 p.
•
Essere orfano di uno o di entrambi i genitori; 2 p.
•
Risiedere nella zona della scuola; 2 p.
•
I genitori svolgono attività lavorativa nella zona-i nonni risiedono nella zona; 1 p.
•
Alunno di madrelingua; 1p.
Corsi di spagnolo
•
Alunno di madrelingua; 4 p.
•
Genitori di madrelingua; 3 p.
•
Precedente frequenza del corso di spagnolo di fratelli; 2 p.
•
Provenienza da questo istituto; 1 p
Corsi musicali
•
Graduatoria a seguito di esame fisico-attitudinale
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LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione dell’Istituto è organizzata in due settori distinti: tecnico (interno alla scuola) e funzionale alla socializzazione
delle esperienze didattiche (esterno).
Le attività e le iniziative relative a questi due settori, elencate di seguito, sono curate dai docenti assegnatari delle funzioni
strumentali.
Documentazione interna
- ricerca, analisi, selezione, archiviazione e distribuzione di materiali didattici reperiti in rete;
-
rielaborazione (schede sintetiche) dei progetti e delle esperienze significative;
- archiviazione di tutti i materiali prodotti nelle sedi delle scuole su supporti di vario tipo.
Documentazione esterna e visibilità
La scuola dispone di un proprio sito web: www.icscardignosaviomolfetta.it che, organizzato nelle varie sezioni dedicate ai genitori,
ai docenti, ai progetti, alla Biblioteca dei Ragazzi ecc., viene costantemente aggiornato con la documentazione multimediale delle
attività didattiche e degli eventi che si svolgono nell’Istituto, offrendo quindi ampi spazi di visibilità all’esterno della progettualità
didattica come della struttura organizzativa. La dimensione comunicativa all’esterno si realizza anche attraverso l’invio della
newsletter Comunic@mici, in versione e-mail, come foglio informativo bimestrale della vita della scuola, e la posta elettronica
[email protected], alla quale le famiglie possono fare riferimento in qualsiasi momento per richieste, considerazioni,
suggerimenti ecc.
IL TERRITORIO COME SPAZIO DI RICERCA
E PROIEZIONE
La scuola si impegna a proseguire il lavoro di ricerca e di proiezione culturale, collegato al territorio, già iniziato nel passato.
Essa intende la città e il territorio come risorsa culturale, fonte di sapere e di identità; pertanto, promuove la conoscenza, la
valorizzazione e la difesa dei beni storici, artistici, culturali ed ambientali non solo tra gli alunni, ma attraverso le loro iniziative
(mostre, incontri, pubblicazioni etc.) anche presso il più ampio pubblico cittadino. Per la realizzazione di tale indicazione la scuola
si impegna a collaborare con la Regione Puglia , l’ Ente Locale, l’ASL, le Istituzioni scolastiche (progetti in rete).
LA SICUREZZA
Parlare di “sicurezza” nella scuola significa richiamare due ordini di problemi, che con l’applicazione del D.Lgs 81/2008 (Testo
unico Salute e Sicurezza) sono emersi con sempre maggior evidenza: uno di tipo strutturale e tecnico organizzativo, collegato alle
condizioni di sicurezza degli edifici, agli adeguamenti, alla valutazione dei rischi, alla realizzazione del piano di sicurezza, al
sistema complessivo di gestione della sicurezza nella scuola richiesto dalle leggi; l’altro di tipo educativo e formativo riguardante
la promozione negli alunni della conoscenza delle problematiche della sicurezza dal punto di vista della salute.
E’ necessario affrontare le emergenze educative della nostra società, sempre più complessa, identificando l'educazione al benessere,
quale strategia privilegiata per cogliere gli aspetti educativi presenti in tutte le discipline di studio, così come emerge, sia dalle
nuove Indicazioni per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, che, dal “Piano per il Benessere dello
studente (2007/2010)”, programma sperimentale nazionale promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione. Particolare
attenzione la scuola pone all’ “Educazione alla salute e all’ambiente”, intesa :
•
come bisogno di star bene con se stessi, con gli altri e con l'ambiente;
•
come educazione alla “sicurezza”: corretto rapporto dell'individuo con l'ambiente domestico, con quello di lavoro (la scuola),
con il cibo (educazione alimentare) e con lo spazio urbano;
•
come educazione stradale: strumento fondamentale per lo sviluppo del comportamento individuale e di gruppo, perché
contribuisce alla crescita continua e progressiva anche sotto il profilo del comportamento sociale;
•
come promozione della salute: stato di benessere che riguarda tutti gli aspetti, le dimensioni, i soggetti della vita scolastica.
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LA PRIVACY
Questo Istituto Comprensivo, secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n.196 (codice in materia di
protezione dei dati personali) prevede che le persone fisiche siano tutelate rispetto al trattamento dei dati personali.
Secondo il Codice, tale trattamento è improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza, nonché di tutela della riservatezza e
dei diritti
PARTE TERZA
LE RISORSE UMANE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Tutte le docenti della Scuola dell’Infanzia sono in possesso del Diploma di Istituto Magistrale nonché della doppia abilitazione
all’insegnamento nei due ordini di scuola conseguite tramite concorsi. Un buon numero di insegnanti curriculari sono in possesso
del titolo di specializzazione sia della Scuola dell’Infanzia che Primaria. Si evidenziano, inoltre, competenze musicali e motorie.
Dal punto di vista informatico, 4 docenti hanno conseguito “la Patente Europea” anche se nella realtà gran parte è comunque in
grado di utilizzare con padronanza il PC.
Le insegnanti di nuova generazione, non ancora immesse nei ruoli, hanno una formazione universitaria che include la
specializzazione polivalente per entrambi gli ordini di scuola.
E’ presente una docente impegnata in attività di formazione sia a livello locale che nazionale (formatrice naz. AID) nonché una
docente esperta in adozioni con competenze sull’Intercultura.
SCUOLA PRIMARIA
Tutti i docenti hanno conseguito la maturità magistrale e sono in possesso dell’abilitazione all’insegnamento nella Scuola Primaria.
Si evidenziano competenze a livello musicale, grafico-pittorico e informatico.
Oltre alle insegnanti di sostegno, alcune docenti curriculari sono in possesso anche del titolo di specializzazione polivalente. Sono
presenti, inoltre, 12 docenti specializzati nell’insegnamento della lingua inglese. 11 insegnanti possiedono il titolo di laurea.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Tutti i docenti della Scuola Secondaria di I grado sono in possesso di Laurea e di abilitazione all’insegnamento per la scuola
secondaria di I grado, e molti anche per la scuola secondaria di II grado, conseguita tramite concorso a cattedra o con corso
abilitante. I docenti, oltre alle competenze specifiche della propria disciplina, hanno inoltre competenze tecnologiche, artistiche,
musicali, teatrali, motorie e linguistiche che esprimono a più livelli e in più contesti.
ORGANIGRAMMA
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Nicoletta Paparella
organizzazione didattica
servizi amministrativi/ausiliari
Docenti Collaboratori:
D.S.G.A. dott.ssa Gadaleta Angela Gaetana
Gadaleta Francesca Nicoletta
6 Assistenti Amministrativi
Borsci Clelia Anna Maria
12 Collaboratori Scolastici
Funzioni Strumentali:
Area 1: Gestione POF e Curricolo
Area 2- Valutazione
Area 3: Territorio e Visite di istruzione
20
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
Area 4: Sito Web e Newsletter
Area 5: Sostegno agli Studenti
ORGANI COLLEGIALI
8 genitori
Consiglio di Istituto
8 docenti
Presidente: Genitore
1 ATA
Dirigente Scolastico
Collegio dei Docenti
Presidente: Dirigente Scolastico
Tutti i docenti in servizio presso la scuola
2 genitori
Giunta esecutiva
1 Docente
Presidente: Dirigente Scolastico
1 ATA
DSGA
Consiglio d’intersezione (Scuola dell’Infanzia)
Docenti di classe o sezione
Consiglio d’Interclasse (Scuola Primaria)
Rappresentanti genitori
Consigli di Classe (Scuola Secondaria di I Grado)
Presidente: DS o suo delegato
Comitato di valutazione del servizio
Presidente: Dirigente Scolastico
n. 1 docente per la scuola dell’Infanzia
n. 1 docente per la scuola Primaria
n. 2 docenti per la scuola Secondaria
DS, rappresentanti genitori, docenti, componente Consiglio di
Commissione Mensa
Istituto.
Docente Funzione Strumentale
n. 6 docenti (3 curriculari e 3 specialisti)
G.L.H. d’Istituto
n. 3 genitori rappresentanti;
rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’ASL
Il Dirigente Scolastico si avvale della collaborazione di uno staff di coordinamento composto dai Collaboratori del Dirigente, dalle
Funzioni Strumentali, dai Coordinatori di Plesso e dai Coordinatori dei Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione per valutare,
adattare e migliorare le attività connesse alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa ed individuare procedure efficaci e
condivise nella gestione dell’istituzione scolastica.
Le F.S. partecipano agli incontri dello staff di direzione per preparare l’o.d.g. del Collegio dei Docenti, predisporre le proposte che
saranno oggetto di delibera da parte del Collegio e per momenti di verifica dell’organizzazione della scuola.
LE RISORSE MATERIALI
Nell’Istituto sono presenti:
•
Biblioteca Magistrale, ubicata nel plesso “R. Scardigno”;
•
2 Biblioteche dei Ragazzi: una situata presso la sede “R. Scardigno” e l’altra presso la sede “V. Valente” con circa 6.000 tra
libri, audio e videocassette, cd rom;
•
3 palestre e campetto di pallavolo e basket
•
2 laboratori scientifici allestiti con finanziamenti dei Fondi Strutturali FESR;
•
aule attrezzate per l’esecuzione di laboratori grafico – pittorici e manipolativi;
•
2 laboratori multimediali di cui uno implementato per fungere anche da laboratorio linguistico, (Fondi Strutturali FESR)
21
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
•
ogni aula e padiglione delle scuole primarie saranno serviti da copertura per accesso ad internet tramite wireless (in fase di
allestimento, Fondi Strutturali FESR)
•
laboratori musicali (Fondi Strutturali FESR)
•
postazioni multimediali situate nei plessi di scuola dell’infanzia e nelle classi, con priorità a quelle frequentate da alunni
disabili o con Disturbi Specifici di Apprendimento, con adeguati supporti tecnologici;
•
LIM in quasi tutte le classi;
•
diversi sussidi tecnologici quali notebook, stampanti, videoproiettori, fotocamere e videocamere digitali e oltre 100 software
disciplinari e interdisciplinari;
•
•
due refettori;
Aula fornita di materiale strutturato per il sostegno psico-pedagogico con annessa piccola biblioteca specifica, computer +
stampante.
•
Aula Magna.
•
Ambulatorio medico
•
Apparecchi registratori per l’ascolto e relativo materiale
•
Postazioni mobili TV + videoregistratore o lettore DVD
•
Apparecchi di sussidio didattico: fotoincisore, fotocopiatrice, episcopio, lavagne multimediali e proiettori. Impianti e
attrezzature per video conferenze.
IL CALENDARIO SCOLASTICO: adattamenti 2013/14
Il Consiglio d’Istituto ha adottato il seguente calendario scolastico:
Inizio anno scolastico 13/09/2013 (Infanzia, Primaria e Secondaria); chiusura 09/06/2014 (Primaria e Secondaria) 28/06/2014
(Infanzia)
Sospensione attività didattica: 2 novembre
Festività natalizie: 23 dicembre-6 gennaio
Festività Pasquali: 17 aprile-22 aprile
3-4 marzo, 26 aprile, 2-3 maggio, 2 giugno
LE SCELTE GENERALI,
DI GESTIONE ED AMMINISTRAZIONE
L’attività di gestione e di amministrazione deve rispettare i principi di semplificazione, trasparenza, buon andamento, ferma
restando la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali e deve uniformarsi ai criteri di efficienza, efficacia,
economicità.
Ai sensi degli artt. 4 – 5 Capo II Legge 7/8/90 n. 241, l’Ufficio di Segreteria è articolato in unità organizzative cui, su proposta del
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, sentito il
personale ATA, vengono assegnati una o due unità di assistenti
amministrativi con il compito di assolvere ogni adempimento inerente l’istruttoria relativa a ciascun tipo di procedimento. L’orario
di lavoro del personale ATA e dei collaboratori scolastici deve essere funzionale all’orario di servizio e di apertura all’utenza.
L’Ufficio di segreteria è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e per due pomeriggi settimanali
(martedì e giovedì) dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
Nelle giornate del sabato, il personale di segreteria, unitamente al DS e al DSGA, presterà servizio presso la sede distaccata “San D.
Savio”
22
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e in qualsiasi giorno,
previo appuntamento.
Il personale amministrativo effettua il proprio servizio tutti i giorni:
•
2 settembre – 9 giugno: dalle ore 7,30 alle ore 14,06 (con diverse scansioni);
•
10 giugno – 30 giugno: orario flessibile funzionale alle esigenze organizzativo-didattiche della scuola;
•
1° luglio - 31 agosto: dalle ore 7,30 – alle ore 13,30.
La scuola resterà chiusa nei seguenti giorni: 7 settembre 2013; 02 novembre 2013; 24-31 dicembre 2013; 4 gennaio 2014; 19
aprile 2014; 26 aprile 2014; 3 maggio 2014; 14 agosto 2014; tutti i sabato dei mesi di luglio (5-12-19-26) e di agosto (2-9-16-
23-30) 2014.
PIANO ANNUALE ATTIVITA’/PROGETTI
PROGETTO
TIPOLOGIA
ALUNNI
TEMPI
COLLABORAZIONI
“IMPARIAMO L’INGLESE CON
BILLY JOE”
curricolare
scuola dell’ infanzia
Dicembre - maggio
ASSOCIAZIONE “BILLY
JOE”
LAB. “IL VENTO”
curricolare
Scuola dell’infanzia
Febbraio - maggio
Ass. “Terrae”
2
TOPOLINO di BIBLIOTECA
extracurrico
lare
3
ALTERNANZA SCUOLALAVORO: “METTERSI IN GIOCO”
1
4
5
6
7
8
BIMBIMBICI
EDUCARE ATTRAVERSO LO
SPORT
GIO. MO.VI.
NATALE E I DIRITTI NEGATI
DIRITTI……….FINO AL CUORE
scuola dell’infanzia bambini
di 5 anni
Febbraio - maggio
ESPERTO ESTERNO
curricolare
“M. Montessori”
Dicembre - maggio
Liceo psico-pedagogico
Molfetta
extracurrico
lare
scuola dell’infanzia- primaria
Maggio
e sec. di i grado
scuola primaria classi I – II Gennaio - maggio
III
curricolare
curricolare
curricolare
curricolare
9
NATALE INSIEME…. CON
L’ORCHESTRA
extracurricolare
10
NATALE “Diritti fino al cuore” –
“I diritti negati”
curriculare ed
extracurricolare
DIRITTI ANIMATI
PORTIAMO LA MUSICA NEL
NOSTRO MONDO
11
12
scuola primaria classi IV-V. Gennaio - maggio
primaria
plesso V. Valente
primaria
plesso R. Scardigno
scuola sec.- classi I
ASD ATLON CENTER
MOLFETTA
PALLAVOLO MOLFETTA e
PEGASO ‘93
Novembre-dicembre
Novembre dicembre
Novembre-dicembre
scuola primaria classi V secondaria classi I
Novembre-dicembre
curricolare
Scuola primaria Classi II
Anno scolastico
ESPERTO ESTERNO
curricolare
Scuola primaria Classi II
Gennaio - maggio
ESPERTO ESTERNO
Scuola primaria
Gennaio - maggio
ASTRA, PALLAVOLO
MOLFETTA
13
GIOCO SPORT A SCUOLA
extracurricolare
14
15
16
ED. STRADALE: PIEDIBUS
CRESCERE CON LA MUSICA
TRA STORIA E TRADIZIONE
SPETTACOLO SULLA SHOAH
“Senza nome”
Spettacolo “Ai miei tempi”
LABORATORIO “Il Sale”
LABORATORIO STORICO
LAB. ARCHEOLOGIA
curricolare
curricolare
curricolare
Scuola primaria
Scuola primaria IV A – IV B
Scuola primaria VE – V F
Aprile
Gennaio-maggio
Gennaio-maggio
ESPERTO ESTERNO
ESPERTO ESTERNO
curricolare
Scuola primaria classi IV - V
29 gennaio
Ass. Teatro dei CIPS
curricolare
curricolare
curricolare
curricolare
Scuola primaria classi terze
Scuola primaria classi IV
Scuola primaria classi terze
Scuola primaria classi terze
Gennaio
Marzo-aprile
Marzo – aprile
Aprile - maggio
Ass. cult. “KUZIBA”
Ass. culti. “TERRAE”
Ass. cult. “TERRAE”
Ass. “ANTIQUA MATER”
17
18
19
20
21
23
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
23
24
SPERIMANTALE
LAB. NATURALISTICO E LAB. DI
MANIPOLAZIONE
SCACCHI A SCUOLA
TUTTI A SCUOLA
extracurricolare
curricolare
25
NOTTE BIANCA TRA I LIBRI
extracurricolare
26
DIRITTI ALL’OPERA
curriculare
22
27
28
NATALE in…. COMPRENSIVO
PROGETTO CONTINUITA’
D’ISTITUTO
curricolare
extracurricolare
extracurricolare
scuola sec.- classi I,II,III.
extacurricolare
Curric. ed extrac.
NEWSPAPERGAME
extracurricolare
30
Piano Integrato PON Azione C1 –
FSE – 2013 - 367
extracurricolare
32
PROGETTO SCENOGRAFIA
PROGETTO MOVIMENTO
CORPOREO
33
PROGETTO ORCHESTRA
extracurricolare
34
AVVIAMENTO AL LATINO
COSTRUIAMO IL MONDO DI SAN
FRANCESCO
GIOCHI SPORTIVI
STUDENTESCHI
LA CONOSCENZA del MARE
extracurricolare
curriculare e
extracurricolare
35
36
37
Aprile - maggio
Scuola primaria III D
Gennaio-maggio
Scuola primaria Classi IV - V Gennaio - maggio
Scuola primaria: classi III –
Maggio
IV - V
Scuola primaria classi prime Febbario - maggio
Scuola primaria classi I,II,
Novembre-dicembre
III,IV e scuola sec.
Scuola infanzia, primaria e
Gennaio - maggio
sec. di I grado
Primaria classi V;
Anno scolastico
Sec. classi I D – I G - terze
Classi III – IV – V di scuola
primaria
Gennaio- maggio
Classi II – III di scuola sec. di
I grado
scuola sec.- II, III classi
Febbraio-maggio
29
31
Scuola primaria classi terze
CNGEI
ESPERTO ESTERNO
ESPERTO ESTERNO
ESPERTI ESTERNI
Febbraio-maggio
scuola secondaria - corsi
musicali
scuola sec. classi terze
Anno scolastico
Marzo-maggio
scuola sec. classi I- II
Febbraio-marzo.
scuola secondaria di I grado
Febbraio-marzo
curricolare
Scuola Sec.classi I B, I E
Anno scolastico
extracurricolare
Ass. Cult. “TERRAE”
38
DIPENDENZA dalle
TECNOLOGIE
curricolare
Scuola Sec. classi I A, II E III
B,I E II F,III C, IIID, III E.
Anno scolastico
39
EDUCAZIONE alla LEGALITA’
curricolare
Scuola secondaria di I grado
Anno scolastico
40
EDUCAZIONE alla SALUTE
curricolare
Scuola sec. classe III B .
Anno scolastico
41
IMMIGRAZIONE
curricolare
Scuola sec. classe
III A
Anno scolastico
42
ALIMENTAZIONE
MEDITERRANEA
curricolare
Scuola sec. classe II C II G
Anno scolastico
43
EDUCAZIONE FINANZIARIA
curricolare
Scuola sec. II E
Anno scolastico
44
SPETTACOLI IN LINGUA
INGLESE
curricolare
Scuola sec. classi terze
Marzo - maggio
45
LABORATORI STORICI
curricolare
Scuola sec. di I grado
Marzo - maggio
Ass. “Mille splendidi soli”
POLIZIA di
STATO,POLIZIA
POSTALE,CARABINIERI.
MIUR - BANCA D’ITALIA
Ass. cult. “RE-ARTE”
LE VISITE D’ISTRUZIONE
Le visite d’istruzione hanno lo scopo di favorire la formazione culturale, sociale e civile degli alunni. Esse costituiscono iniziative
complementari delle attività curricolari della scuola, pertanto, tendono a precisi obiettivi sia sul piano didattico – culturale, sia su
quello dell’educazione alla salute e allo sport. Inoltre, esse contribuiscono a migliorare il livello di socializzazione tra gli alunni e
tra gli alunni e i docenti, in una dimensione di vita diversa dalla normale routine scolastica.
Si distinguono in:
24
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
•
visite a piedi per la conoscenza del territorio circostante;
•
visite d’istruzione all’interno dell’orario di lezione, normalmente impiegate per visite a musei e/o a particolari ambienti
naturali o urbani, in ambito provinciale;
•
visite d’istruzione per l’intera giornata per la conoscenza di luoghi, o per occasioni culturali in ambito regionale e, più
raramente, nazionale;
•
visite d’istruzione con pernottamento per un massimo di 4 giorni
Le uscite sono state selezionate in base ai seguenti criteri:
•
la corrispondenza con la progettazione curricolare;
•
la conoscenza del territorio dal vicino al lontano;
•
la multidisciplinarietà.
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA-
DESTINAZIONE
DATA
ORARIO
N. ALUNNI
N. DOCENTI
Minervino Murge
27 aprile
9,30-14,30
23+25
4
53
Minervino Murge
28 aprile
9,30-14,30
21+25
5
51
Minervino Murge
29 aprile
9,30-14,30
20+27
5
52
Minervino Murge
9 maggio
9,30-14,30
23+24
5
52
Minervino Murge
maggio
9,30-14,30
26+25
4
55
CLASSE
MONTESSORI
N. ASSISTENTI
/GENITORI
TOT.
VISITATORI
Corsi A-B
MONTESSORI
Corsi C-D
PIAGET
Corsi A-C
PIAGET
Corso B
CAPITINI
Corso C
CAPITINI
Corsi A e B
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA-
DESTINAZIONE
DATA
ORARIO
N. ALUNNI
N. DOCENTI
CLASSE
SCARDIGNO
Mass. La Grotta
metà
Intera
1A–1B–1
Ruvo-Corato
aprile
giornata
VALENTE
Mass. La Grotta
metà
Intera
1D – 1 E
Ruvo-Corato
aprile
SCARDIGNO
Frantoio Molfetta
9
2D
con scuolabus
dicembre
13,15
N. ASSISTENTI
TOT.
/GENITORI
VISITATORI
59
6
8
73
giornata
35
5
4
44
8,15-
40
3
8
50
37
6
2
45
45
4
2
51
37
6
2
45
C
VALENTE 2 E
SCARDIGNO
Pulo di Molfetta
aprile
8,00-
3A–3D
con scuolabus
maggio
13/13,30
SCARDIGNO
Pulo di Molfetta
aprile
8,00-
3B–3C
con scuolabus
maggio
13/13,30
SCARDIGNO
Museo Civico
20 – 13
8,00-
3 A-3 D
Molfetta con
maggio
13/13,30
23-16
8,00-
13/13,30
45
4
2
52
aprile
Orario
37
5
2
44
scuolabus
SCARDIGNO
3 B-3 C
Museo Civico
Molfetta con
maggio
scuolabus
SCARDIGNO
Foce dell’ Ofanto
25
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
4A–4B
scolastico
SCARDIGNO
Foce dell’Ofanto e
aprile
Intera
4C–4D
saline
V. VALENTE
Foce dell’Ofanto e
aprile
Orario
4E – 4F
saline
SCARDIGNO
Eataly Bari
18 marzo
Eataly Bari
26 marzo
Orario
Eataly Bari
25 marzo
Orario
Canosa
fine aprile
Intera
maggio
giornata
fine aprile
Intera
36
2
2
40
Orario
20
3
1
24
17
4
1
22
19
3
1
23
35
4
6
45
38
5
3
46
44
5
4
53
36
5
6
47
19
2
1/3
25
scolastico
scolastico
5A5C
SCARDIGNO
45
scolastico
4D
SCARDIGNO
2
scolastico
4C
SCARDIGNO
7
giornata
4A
SCARDIGNO
36
Canosa
5B–5D
maggio
giornata
VALENTE
Museo Virtuale
fine aprile
Intera
5E-5F
Ercolano
maggio
giornata
SCARDIGNO
Pinacoteca di Bari
marzo
Orario
aprile
scolastico
marzo
Orario
5B–5C
SCARDIGNO
Cittadella
5D
Mediterranea
scolastico
della Scienza Bari
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
SCUOLA-
DESTINAZIONE
DATA
ORARIO
N. ALUNNI
N. DOCENTI
CLASSE
N.
TOT.
ASSISTENTI
VISITATORI
/GENITORI
1A
Foggia museo di
dicembre
storia naturale
1A
Pollino
orario
2
22
20
2
22
aprile-
intera
maggio
giornata
27 gennaio
orario
20
2
22
66
4
70
25
2
27
64
4
68
46
3
49
46
3
49
21
2
23
43
3
46
23
2
25
91
8
99
1A
Ipercoop Bari
1B–1C–1E
Otranto – Grotte
aprile-
intera
di Zinzulusa
maggio
giornata
Ipercoop
29 marzo
1E
20
scolastico
14
scolastico
orario
scolastico
1D–1F–1
Castel del Monte –
aprile-
intera
G
Trani
maggio
giornata
1C–1E
Bari – Orto
aprile –
orario
Botanico
maggio
scolastico
Bari – Museo della
aprile –
orario
Scienza
maggio
scolastico
Ipercoop
8 febbraio
orario
1C–1E
2E
scolastico
2E–2D
2A
Corato Divella
aprile -
orario
pastificio
maggio
scolastico
Ipercoop Bari
25/02/2014
orario
scolastico
2 A- 2 C- 2 E
Napoli
maggio
intera
26
POF 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “R. SCARDIGNO - SAN D. SAVIO”
giornata
–2G
3A – 3B – 3C
Showville Bari
27 marzo
3F
Planetario Fiera
aprile
orario
3F
Ipercoop
15 marzo
orario
1^- 2^-3^
Campo Felice
3-7 marzo
aprile -
– 3D – 3E –3F
orario
149
6
155
30
2
32
30
2
32
5 giorni
10
1
3 giorni
24
2
26
scolastico
del Levante - Bari
scolastico
scolastico
2
13
(Giochi sportivi
studenteschi)
3^ A
Roma
maggio
3^ C – 3^ E
Parma-Firenze
aprilemaggio
4 giorni
44
3
47
3^ B – 3^ D –
Concorsi musicali
aprile
1 giorno
81
8
89
3^ F
Napoli
3^ B – 3^ D –
Campobasso
maggio
2 giorni
81
8
89
3^ F
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Nicoletta Paparella
27