Dieci orientamenti emergenti nel Dharma occidentale.

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Dieci orientamenti emergenti nel Dharma occidentale.
Dieci orientamenti emergenti
nel Dharma occidentale.
Da un certo numero di anni ormai, sto osservando l’orientamento religioso ed il
trapianto del Buddhismo asiatico nel fertile campo del mondo occidentale. Dal mio
particolare punto di vista, ho potuto osservare quelli che chiamerei gli Orientamenti
del Buddhismo Occidentale.
Parlare dell’emergente Buddhismo Occidentale, è come descrivere una trama
composta da molti fili colorati intrecciati in un più vasto insieme. Ci sono gruppi
che sembrano enfatizzare maggiormente il Buddhismo monastico, altri il
Buddhismo laico, sia esso rituale o semplicemente spartano. Altri prediligono il
Buddhismo etnico, altri la meditazione silenziosa, altri i mantra o le recitazioni, altri
il Buddhismo mistico, intellettuale, o infine anti -intellettuale.
Alcune persone sono attratte dai ritiri, altri dall’eremitaggio, altri dal Buddhismo
impegnato.
Il Maestro vietnamita Thich Nhat Hanh ha detto: “Le forme del Buddhismo devono
cambiare, per far sì che l’essenza del Buddhismo resti immutata”. Questa essenza
consiste di principi vivi e vitali che non possono essere definiti con formule rigide.
Nel suo libro “Il risveglio dell’Occidente” Stephen Batchelor scrive: “Il Buddhismo
non può essere definito in alcuno dei seguenti modi: un sistema etico, una filosofia,
una psicologia, una religione, una fede o un’esperienza mistica, una pratica
devozionale, una disciplina di meditazione, una psicoterapia. Per quanto possa
includere tutte queste cose”.
Penso che non esista realmente qualcosa che si possa definire “buddhismo”, ci sono
solo i Buddhisti. Quando parlo dei dieci orientamenti del Buddhismo Occidentale,
perciò, lo faccio con una certa riserva: dobbiamo ricordare che si tratta di
orientamenti emergenti e che ci sono ancora molti modi per completare
ulteriormente questa visione.
Orientamento 1. Buddhismo basato sulla meditazione ed orientato
sperimentalmente.
Come occidentali, ci rivolgiamo al Buddhismo prevalentemente per la meditazione
e la contemplazione, con lo scopo di migliorare la nostra qualità della vita.
Desideriamo portare più consapevolezza in quello che facciamo. Normalmente
siamo attratti dal Buddhismo non per lo studio accademico, ma perché vogliamo
una trasformazione personale, un’esperienza religiosa diretta e più compassione
nella nostra vita quotidiana. Il Dharma non è solo qualcosa in cui credere, ma
qualcosa che facciamo.
Orientamento 2. Buddhismo soprattutto orientato ai laici.
Anche se c’è indubbiamente un certo spazio per la vita monastica tradizionale, sia a
breve che a lungo termine, il buddhismo occidentale è più orientato al laicismo di
quanto non lo sia mai stato storicamente. I praticanti portano con sé le proprie
relazioni, la famiglia e il lavoro nei centri di Dharma, nel tentativo di portare più
significato nella propria vita.
Orientamento 3. Uguaglianza fra i sessi.
Nello sforzo di superare le strutture e le culture patriarcali tradizionali, abbiamo già
fatto grandi progressi nel sostenere le donne allo stesso modo degli uomini nei ruoli
di direzione e di insegnamento. Ci sono sempre più insegnanti donne e stanno
fornendo alcuni dei migliori insegnamenti. L'uguaglianza fra i sessi rimane un
ideale, ma sembra ora più raggiungibile. Tutti noi – uomini e donne -- abbiamo
un'occasione per recuperare ed affinare i nostri aspetti più femminili e praticare un
Buddhismo in cui mantenere il corpo e la mente in un maggior equilibrio. Stiamo
provando ad imparare dal passato per non ripetere inconsciamente gli errori di altri.
Orientamento 4. Buddhismo democratico ed egualitario.
Il Buddhismo occidentale ha bisogno di evolversi in un modo molto meno
istituzionalizzato e gerarchico e molto più democratico. Quasi per definizione, la
crescita personale e gli interessi più puri del singolo saranno enfatizzati in maggior
misura che non la crescita e la conservazione delle istituzioni.
Orientamento 5. Buddhismo essenziale, semplice e demistificato.
In prevalenza, nel Buddhismo occidentale, sono assenti i riti complessi ed esoterici,
i rituali arcani per soli iniziati. Gli insegnanti occidentali tendono ad enfatizzare
soprattutto l’essenza più che la forma, e a valorizzare gli insegnamenti che sono
applicabili alla vita quotidiana. È perciò prevalente un orientamento verso il mondo
ordinario più che al trascendente, con particolare enfasi all’integrazione della
pratica di Dharma con la vita quotidiana tramite la consapevolezza e la
compassione.
Orientamento 6. Non settario.
La maggior parte degli occidentali sembra aver maturato un sincero apprezzamento
per diversi metodi e tecniche di meditazione di diverse tradizioni.
Abbiamo visto come la politica, la ricerca del potere e l’inclinazione settaria,
abbiano creato il caos nell’ambito delle diverse comunità religiose.
Abbiamo compreso come sia importante sforzarci con diligenza di non cadere nelle
stesse trappole.
In quanto praticanti, siamo generalmente interessati ad estendere ed approfondire la
nostra esperienza delle varie e differenti pratiche spirituali buddhiste. Penso sia
possibile affermare con sicurezza che c’è un vero apprezzamento dei benefici del
non settarismo, dell’ecumenismo e dell’arricchimento reciproco. Infatti, molti
insegnanti stanno già sintetizzando il meglio delle diverse tradizioni.
Orientamento 7. Psicologicamente abile.
C’è un crescente apprezzamento nello spiegare i principi buddhisti entro lo stile
della psicologia. Fede e devozione sono importanti e utili per alcuni, ma l’interesse
maggiore è per lo sviluppo spirituale individuale e il benessere psicologico ed
emozionale. Gli studenti del Dharma sono stimolati a portare la spiritualità nelle
loro vite e non ad usare la spiritualità per evitare i problemi personali. Stiamo
lavorando su noi stessi con un gran numero di strumenti e metodi interdisciplinari.
La psicoterapia e il Buddhismo sono sempre più utilizzati in modo complementare.
Orientamento 8. Esploratore
In linea con la nostra educazione scientifica, il domandare e l’investigare sono
incoraggiati. Ci sforziamo di essere dinamici e di guardare in avanti. Mi sembra
che il Dharma contemporaneo sia innanzitutto un Dharma non dogmatico, che
domanda, interroga, è razionale e dedicato ad esaminare e cogliere autonomamente
la vera natura delle cose. Il Dharma Occidentale sta cercando di andare oltre il
dogma, l’isolamento, l’isolazionismo ed il pensiero fondamentalista.
Orientamento 9. Orientamento alla Comunità
Attraverso la condivisione dei nostri interessi culturali, etici e spirituali, ci
rafforziamo come comunità spirituale così come nelle nostre relazioni personali.
C’è una grande enfasi sulla necessità di un Sangha nel senso di una Comunità più
vasta che non l’avere per riferimento un leader o una singola guida religiosa.
Un giorno Ananda chiese al Buddha: “E’ vero che il Sangha, la comunità spirituale,
è metà della vita santa?”
Il Buddha rispose: “No, Ananda, il Sangha è l’intera vita santa”.
Amici spirituali, amicizia spirituale e semplice amichevolezza – questa è la vita
santa. Nell’Occidente sempre più persone esprimono il loro bisogno personale di
crescita spirituale, la sfida del Sangha oggi è portare accrescimento e stimolo
spirituale per le future generazioni.
Orientamento10. Coscienza ecologica e sociale.
Gandhi una volta disse: “Coloro che dicono che la religione non ha nulla a che
vedere con la politica, non capiscono la religione”. Sempre più, come buddhisti, ci
sforziamo di accrescere ed estendere il nostro senso di responsabilità morale e
sociale includendo gli altri, particolarmente coloro che soffrono di ingiustizie e
privazioni. Siamo anche in cerca di modi per esprimere la nostra profonda
preoccupazione per la natura. Il Sangha laico contemporaneo è una “Lobby
interdisciplinare per la Saggezza e la Compassione”.
Il Dharma è già adatto al modo di vivere Occidentale. Non ha bisogno di essere
complicato, misterioso o elaborato. Il Buddhadharma è la vita ordinaria ed include
ogni cosa, dalla meditazione e lo yoga dei rapporti interpersonali alla pratica della
famiglia.
Fra le altre cose, è connesso con il rapporto mente – corpo, per cui include
insegnamenti sulla retta alimentazione, il retto esercizio fisico e il coltivare il senso
dello humor. Uno dei miei Maestri, Dudjom Rinpoche, una volta disse: “Il Dharma
non è strano. È come i blue jeans: vanno bene per ogni occasione, ogni giorno.
Vanno bene per lavorare, vanno bene per la scuola. Potete indossarli ad una festa,
per cavalcare, per ogni occasione”.
Lama Surya Das
Fonte: American Buddhist Center