laboratorio teatrale ridi pagliaccio
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laboratorio teatrale ridi pagliaccio
L LA AB BO OR RA AT TO OR RIIO OT TE EA AT TR RA AL LE E R RIID DII PPA AG GL LIIA AC CC CIIO O Associazione Culturale non a scopo di lucro regolarmente registrata c/o l’Ufficio del Registro di Grosseto ai sensi dell’art.36 del C.C. il 9 novembre 1994 Compagnia affiliata alla Federazione Italiana Teatro Amatori (F.I.T.A.) Sede Legale: via Ticino 26b - 58100 Grosseto Recapito Telefonico e Postale c/o il pres. Giacomo Moscato via Labriola 15 -58100 Grosseto Tel. 333 - 6140794. Partita IVA: 01141930535 [email protected] - www.ridipagliaccio.it Grosseto, 28 dicembre 2015 OGGETTO: PRESENTAZIONE “Non ci resta che ridere 2016” (ottava edizione) Gent.ma spettatrice/Gent.mo spettatore, il Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio – in collaborazione con la Federazione Italiana Teatro Amatori, in co-organizzazione con il Comune di Grosseto/Assessorato alla Cultura e con la sponsorizzazione della Banca della Maremma – è lieto di presentarLe l’ottava edizione del festival NON CI RESTA CHE RIDERE Festival di Teatro Comico (… e Tragicomico!) della Città di Grosseto Segnalando che il costo di ogni biglietto sarà di € 10,00 e che sarà possibile acquistare un “carnet nominativo a 5 spettacoli” (al costo di € 40,00), siamo lieti di ricordare agli insegnanti che l’abbonamento a questo festival teatrale costituisce requisito per accedere al bonus di € 500,00 destinato alla formazione annuale dei docenti. Sperando di averLa come nostra spettatrice/spettatore, approfittiamo per porgerLe i nostri più calorosi auguri di BUONE FESTE! il Presidente prof. Giacomo Moscato domenica 17 gennaio 2016 ore 17.00 LA AD DA AM MA AD DII CH HE EZ Z MA AX XIIM M di Georges Feydeau - regia Riccardo Rombi a cura della Compagnia “Instabile dei Dintorni” di Roccastrada domenica 7 febbraio 2016 ore 17.00 PLLA AZ ZA AS SU UIIT TE E di Neil Simon - regia Massimo Masini a cura del “Laboratorio dello Spettacolo” di Follonica domenica 13 marzo 2016 ore 17.00 e ore 21.00 (in doppia replica) ILL PPA AP PO OC CC CH HIIO O di Samy Fayad - regia Claudio Matta a cura della Compagnia “Il Teatraccio” di Grosseto domenica 10 aprile 2016 ore 17.00 e ore 21.00 (in doppia replica) DEECCAAM ME ER RO ON NE E da Giovanni Boccaccio - regia Fabio Cicaloni e Andrea Ferrari a cura della Compagnia “I Teatranti di Fabio Cicaloni” di Grosseto domenica 8 maggio 2016 ore 17.00 e ore 21.00 (in doppia replica) ILL M ME ED DIIC CO OD DE EII P PA AZ ZZ ZII di Eduardo Scarpetta - regia Giacomo Moscato a cura del Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio di Grosseto domenica 17 gennaio 2016 ore 17.00 LA AD DA AM MA AD DII CH HE EZ Z MA AX XIIM M di Georges Feydeau - regia Riccardo Rombi a cura della Compagnia “Instabile dei Dintorni” di Roccastrada con Paolo Banfi Susanna Bartali Gioia Biondi Andreina Guerra Giovanni La Porta Giacomo Lattanzi Simonetta Maffei Gemma Marianelli Mariano Martone Loretta Pizzetti Stefano Ricca Simona Storti Ezio Vecchioni adattamento e regia Riccardo Rombi Il dottor Petypon, dopo una notte di bagordi, si sveglia sotto il divano e scopre di essersi portato a casa una ballerina del Moulin Rouge, la Môme Crevette. Aiutato dall’amico Mongicourt, Petypon cerca disperatamente di sbarazzarsi della Môme nascondendo la sua presenza alla moglie Gabrielle. Ogni suo tentativo, però, fallisce miseramente, e quando a casa si presenta suo zio, il Generale Petypon du Grelé, Petypon è costretto a fargli credere che la Môme sia sua moglie. I due vengono così invitati al ricevimento di nozze di un’altra nipote del Generale, durante il quale la Môme si farà beffe della provinciali signore presenti al castello. Una volta rientrati a casa, la verità verrà pian piano a galla…. Riccardo Rombi domenica 7 febbraio 2016 ore 17.00 PLLA AZ ZA AS SU UIIT TE E di Neil Simon - regia Massimo Masini a cura del “Laboratorio dello Spettacolo” di Follonica con Gianluca Orlandini Antonella Rossi Roberta Biagini Federico Giusti Cinzia Scimé Andrea Telesio adattamento e regia Massimo Masini Il matrimonio… poi la coppia alla prova del “logorio” del tempo, le eterne ed immutabili dinamiche del rapporto a due sono il filo conduttore e l’anima di “Plaza Suite” di Neil Simon, che da quarant’anni fa divertire il pubblico di tutto il mondo. Originariamente costituita da tre pièces distinte, sono due gli atti unici portati in scena in questa versione. Al centro di questo racconto, resiste indifferente e sempre uguale a se stessa la suite 719 del Plaza Hotel di New York, dove si svolgono le due vicende. Ognuno di noi ha in fondo pensato, ogni volta che è entrato in una stanza d’albergo, a quello che deve essere accaduto lì dentro, alle lacrime, ai sorrisi rappresi in quei muri. Neil Simon dà corpo a questa sensazione condensando in quel luogo di passaggio le storie “esemplari” di coppie “normali”. E’ questa presunta normalità, resa attraverso un perfetto meccanismo teatrale, che riesce a sollecitare nel pubblico un processo di identificazione che si stempera sull’onda del puro divertimento, lasciando un retrogusto vagamente amaro. Abbiamo scelto questo testo perché moderno, “fresco”, un condensato di raffinata ed incredibile ironia “alla Simon”, pieno di gags irresistibili e supportato da una scrittura eccezionale, ancora oggi moderna e sofisticata. Massimo Masini domenica 13 marzo 2016 ore 17.00 e ore 21.00 (in doppia replica) ILL PPA AP PO OC CC CH HIIO O di Samy Fayad - regia Claudio Matta a cura della Compagnia “Il Teatraccio” di Grosseto con Giuseppe Di Maggio Giovanni Formisano Benedetto D’Alessio Ernesto Picolli Enzo Belardini Gianluca Lepore Geremia Petrucci Italo Guida Angela Schiavone Virginia Corongiu Rosa Ascione Daniela Maddaluno Maria De Michele Giovanna Zizzo Monia Perasole Nunzia Di Pietro adattamento e regia Claudio Matta Testo storico di Samy Fayad rappresentato per la prima volta nel 1970 a Napoli dalla compagnia di Nino Taranto. L’azione si svolge nello studio legale dell’ Avvocato Russolillo ove piombano i coniugi Amelia e Michele Adinolfi intenti in una guerra familiare causata dal ritrovamento di una ricevuta di un albergo di Cremona che fa emergere il sospetto di un tradimento avvenuto anni addietro. Al chiarimento si troveranno partecipi tutti i personaggi abituali frequentatori dello studio legale:La bigotta zia Margherita, gli aiutanti dell’Avvocato, Lettieri e Caruso già alle prese con casi precedenti: la barba di San Cipriano,lo struzzo, un monaco,la pensione di zia Margherita, Don Maglione, i gemelli e i piselli verdi e gialli. Dalle indagini spuntano nuovi personaggi la cui presenza servirà a dipanare il mistero del tradimento e la soluzione del Papocchio finale. Il finale inatteso e esilarante, farà riflettere su come la vita può essere piena di sorprese. Claudio Matta domenica 10 aprile 2016 ore 17.00 e ore 21.00 (in doppia replica) DEECCAAM ME ER RO ON NE E da Giovanni Boccaccio - regia Fabio Cicaloni e Andrea Ferrari a cura della Compagnia “I Teatranti di Fabio Cicaloni” di Grosseto con Fabio Cicaloni Nicola Draoli Fabrizio Cattarulla Andrea Ferrari Bernardino Tartaglia adattamento e regia Fabio Cicaloni e Andrea Ferrari Una compagnia teatrale di girovaghi si trova a Firenze nell’estate del 1630 a mettere in scena alcune novelle del Boccaccio. Il Decamerone offre loro la possibilità di riflettere sull’umanità rappresentata dall’autore, ma, al contempo, lo spunto per giocare sulle storie più piccanti, irriverenti e più spassose che la letteratura ci abbia mai regalato. Fra prove di scena, costumi improvvisati e allestimenti da teatro popolare e commedia dell’arte, i teatranti di oggi diventano i teatranti di allora, ma un colpo di scena rovinerà l’audace impresa. Il Decamerone è la rappresentazione di tutta l’umanità con le sue astuzie, penose nefandezze e umane debolezze, un contenitore di canovacci strutturati per una compagnia da commedia dell’arte, ma anche una delle opere più vere e autentiche di tutta la nostra letteratura, in quanto carnale e brutale nel suo raccontare l’essere umano. E’ un’opera che ci ricorda di essere vivi e che ci invita a vivere in un momento storico come il nostro in cui tutto è difficile e duro, ma lo vuol fare anche muovendoci a ridere, e non certo per leggera frivolezza, quanto più per consapevole e studiata ironia che si fa vitale. Finché racconteremo storie e finché saremo lì ad ascoltarle come l’onesta brigata del Decamerone, allora saremo certi che ancora viviamo e che esiste sempre un motivo per guardare avanti e vivere fino in fondo la nostra esistenza. Un inno alla vita, dunque, quello che Boccaccio ci alita ancora a distanza di quasi sette secoli, per ricordarci che sta a noi chiuder fuori l’appestato mondo dei corrotti di carne e di spirito per ricreare un universo puro, fatto di semplicità bella e vera. Fabio Cicaloni domenica 8 maggio 2016 ore 17.00 e ore 21.00 (in doppia replica) ILL M ME ED DIIC CO OD DE EII P PA AZ ZZ ZII di Eduardo Scarpetta - regia Giacomo Moscato a cura del Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio di Grosseto con Ciro Sbrulli Gianluca Guelfi Fabrizio Bonifazi Laura Sbrana Adorni Anna Davì Luca Peretti Andrea Strati Gianni Saracini Marco Frassinetti Gabriele Fanciulli Antonio Ambrosini Daniela Giaquinto Katia Fini Clarissa Cardoso Eleonora Guelfi adattamento e regia Giacomo Moscato Don Felice Sciosciammocca, ricco proprietario terriero (nonché primo cittadino) di un paesino della provincia campana, ha un nipote, Ciccillo, che mantiene a Napoli: quest’ultimo, dopo aver ottenuto dallo zio tutti i soldi necessari per gli studi universitari, ottiene anche le ingenti somme di denaro necessarie per aprire una clinica psichiatrica in città. Tutto procede bene, finché lo zio non decide di andare a verificare con mano il frutto dei suoi cospicui investimenti, gettando letteralmente nel panico Ciccillo! “Il medico dei pazzi” (insieme a “Miseria e nobiltà”) è il capolavoro assoluto di Eduardo Scarpetta, padre – con la sua strepitosa comicità di carattere – di tutta la commedia napoletana successiva, da quella dei fratelli De Filippo a quella di Totò, fino ad arrivare, per certi aspetti, a quella di Troisi e di Siani. Tuttavia, la cosa che, a mio avviso, rende pressoché unico questo testo è che – a differenza della grandissima maggioranza del resto del teatro partenopeo – è dotato di meccanismi comici talmente perfetti ed universali da poter prescindere dal dialetto originale. Innamorato da sempre della cultura, dello spirito e del dialetto napoletani, ho dunque tradotto in italiano la commedia, rendendola accessibile a tutti e lasciando che la sua dirompente carica comica venisse fuori dalle caratterizzazioni esilaranti dei personaggi, dal travolgente gioco di equivoci e dal sapiente intreccio di situazioni spassose. Giacomo Moscato