il programma di sala del concerto - Società del Quartetto di Vicenza

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il programma di sala del concerto - Società del Quartetto di Vicenza
106a Stagione Concertistica 15/16
Lunedì 21 Dicembre ore 20:45
Concerto per il Natale
I Piccoli Musici
coro di voci bianche
Mario Mora direttore
“
Programma
Benjamin Britten (1913-1976)
A Ceremony of Carols op. 28
Procession
Wolcum Yole!
There is no Rose
That Yongë Child
Balulalow
As dew in Aprille
This little Babe
Interlude
In Freezing Winter Night
Spring Carol
Adam lay i-bounden
Recession
Antiche melodie inglesi (arr. John Rutter)
Angelus ad virginem - melodia del XIV sec. per coro a tre voci e arpa
Coventry carol - melodia del XVI sec. per soli, coro a tre voci e arpa
Personent hodie - melodia del XVI sec. per coro a tre voci e arpa
***
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
Tre mottetti latini op. 39
Veni domine - per coro a tre voci e organo
Laudate pueri - per coro a tre voci e organo
Surrexit Pastor bonus - per soli, coro a quattro voci e organo
“
I PROTAGONISTI
I PICCOLI MUSICI
mario mora direttore
Luigi Panzeri organo
Francesca Tirale arpa
Quella de I Piccoli Musici è una bella storia di eccellenza musicale italiana
ambientata in un paesino della Provincia bergamasca – 4.500 mila anime –
che si chiama Casazza.
L’idea venne ad un visionario maestro di musica – Mario Mora – che nel
1986, dopo gli studi al Conservatorio (in pianoforte, organo e musica corale) e
un’esperienza didattica alle elementari, pensò di creare una scuola nella Val
Cavallina (dov’era nato e dove viveva) per dare l’opportunità di avvicinarsi
alla musica anche a quei bambini e ragazzi che, data la lontananza, non
avevano la possibilità di raggiungere Bergamo o altri centri della Provincia
bergamasca.
All’inizio la scuola attirò qualche decina di ragazzini della vallata. Poi, anno
dopo anno, le iscrizioni aumentarono e crebbe progressivamente l’offerta didattica, che arrivò ad abbracciare anche lo studio di parecchi strumenti. Oggi
gli allievi sono 280: vengono da 38 diversi Comuni (anche fuori Provincia) e
sono seguiti da 22 insegnanti. S’inizia con la propedeutica intorno ai 4 anni,
poi il canto e la lettura della partitura dai 6 anni e gradatamente i più meritevoli arrivano alle varie formazioni da concerto.
Sì, perché a svilupparsi con successo, in quella piccola scuola di musica di
Casazza, fu soprattutto l’attività corale, autentica passione del maestro Mora.
Una passione che, unita a tanto lavoro assieme ai suoi ragazzi, ha iniziato a
dare i suoi frutti qualche anno più tardi con il titolo di miglior coro italiano
conquistato all’edizione 1995 del Concorso Internazionale di Arezzo (erano parecchi anni che il primo premio non andava ad una formazione italiana).
Nello stesso anno I Piccoli Musici incontrano Papa Giovanni Paolo II, al cospetto del quale cantano per il primo di una serie di Concerti di Natale trasmessi
in mondovisione.
Da lì è iniziata una straordinaria serie di esibizioni prestigiose: i “Piccoli”
hanno cantato per l’ONU a Ginevra (nel 10° anniversario della Convenzione sui
diritti dei fanciulli), per il Presidente della Repubblica Napolitano (in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia), per il grande pubblico
della televisione in cinque edizioni del Concerto di Natale dalla Basilica di
Assisi (il prossimo sarà trasmesso in Eurovisione il 25 dicembre da RAI1) accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI.
A questi exploit sono da aggiungere tournée e partecipazioni a concorsi corali
in mezza Europa, collaborazioni con importanti orchestre sinfoniche, direttori
e registi per grandi concerti e allestimenti operistici (Carmen, Bohème, Turandot, Carmina Burana, Passione secondo Matteo...), varie incisioni discografiche per Sony, Decca, Larus, Stradivarius.
Per i suoi meriti artistici il coro I Piccoli Musici è da anni Ambasciatore Culturale dell’Europa per la Federazione dei Cori dell’Unione.
Il segreto di tanto successo? Regole uguali per tutti, disciplina rigorosa e la
collaborazione dei genitori, che sacrificano ferie e tempo libero per far seguire
ai propri ragazzi le lezioni con il maestro Mora. Ma, prima di tutto, il segreto
di questo “splendido esempio di raffinata musicalità italiana” sta nel clima
che si respira a Casazza, dove l’aspetto umano deve andare di pari passo
con quello artistico. Il coro – dicono alla Scuola di musica dove è nato questo
“miracolo” – porta bambini e ragazzi ad apprezzare tutto ciò che è bello e
autentico: l’amicizia tra loro, l’impegno, la passione, il sacrificio in vista di
un risultato comune.
«Le soddisfazioni più grandi ? Le provo – confessa Mario Mora – quando incontro i miei ex ragazzi che sono diventati adulti e mi accorgo con gioia che
continuano ad avere intatta la passione per il canto e per la musica».
“
NOTE AL PROGRAMMA
Fra il vasto repertorio de I Piccoli Musici, abbiamo pensato di scegliere –
per questo concerto di Natale – un programma che nella prima parte rende
omaggio alla tradizione natalizia britannica e nella seconda ci farà scoprire il
Mendelssohn della coralità, che è non meno importante del Mendelssohn che
conosciamo maggiormente, l’autore di grandi lavori per orchestra.
Straordinario e precoce talento – a soli 21 anni scrisse la celeberrima Symple
Symphony che contribuì a farlo conoscere internazionalmente – Benjamin
Britten è una delle più importanti personalità artistiche del Novecento.
Nella dialettica fra avanguardia e tradizione che ha dominato la cultura musicale del secolo scorso, Britten prese decisamente la strada della tradizione,
senza peraltro rimanervi troppo “invischiato”, grazie alla sua inesauribile
vena creativa. E poi c’è in lui quell’idea “comunitaria” della musica, soprattutto corale, che rimarrà sempre uno dei suoi credo: la musica, secondo Britten, deve essere intesa prima di tutto come un fenomeno sociale, come un
fattore di crescita personale, di sviluppo morale e civile dell’individuo ed è ben
per questo che deve trovare la sua principale dimensione a partire dall’ambiente familiare, fra le mura di casa. Il frequente ricorso ad esecutori non
professionisti e alle voci dei bambini è, d’altro canto, un tratto fondamentale
della visione che gli inglesi hanno della musica corale.
Così non deve stupire se il bellissimo ciclo di dodici canti natalizi (su testi
medievali) dal titolo A Ceremony of Carols, composto nel 1942 durante la
lunga traversata atlantica che lo riportava a casa dagli Stati Uniti, si basa su
un materiale molto semplice, ma che riesce tuttavia a raggiungere una grande
forza comunicativa grazie all’arte del comporre di Britten.
Alla migliore tradizione inglese appartengono anche le tre melodie del XIV e
XVI secolo per coro a tre voci e arpa, mirabilmente arrangiate dal compositore
londinese John Rutter (1945).
I tre mottetti latini op. 39 per coro di voci di soprano e di contralto con
l’accompagnamento dell’organo risalgono ai mesi trascorsi da Felix Mendelssohn in quel di Roma (dal novembre del 1830 al giugno dell’anno successivo) dove il ventunenne compositore tedesco, che prima aveva visitato
Venezia, ha modo di approfondire la polifonia vocale di Palestrina, di De Victoria e di Orlando di Lasso sotto la guida dei migliori studiosi della polifonia
sacra rinascimentale. Felix alloggiava nei pressi della Chiesa di Trinità dei
Monti e dal vicino convento gli giungevano ogni giorno i canti delle monache,
accompagnati da un modesto organista. Quelle suore «che cantavano con le
voci più dolci e limpide del mondo» lo emozionarono così tanto che decise di
scrivere appositamente per loro tre Mottetti, il secondo dei quali (“O Beata”)
fu sostituito qualche anno più tardi con un “Laudate pueri” che entrò pertanto
a far parte dell’opera 39.
Questi tre mottetti presentano dei tratti compositivi abbastanza distinti l’uno
dall’altro. Il “Veni Domine” segue lo schema del mottetto concertato di derivazione seicentesca; il “Laudate pueri” è diviso in due sezioni, la seconda delle
quali (Adagio) propone un alternarsi di tre voci soliste a cappella con l’insieme
corale sostenuto dall’organo; nel “Surrexit Pastor” che chiude il trittico con una
grande tensione emotiva, il coro canta a quattro parti e l’organo si stacca dalla
mera funzione di accompagnamento per ritagliarsi un ruolo di maggior rilievo.
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TESTI
Benjamin Britten A Ceremony of Carols op. 28
1. PROCESSION
Hodie Christus natus est:
hodie Salvator apparuit:
Hodie in terra canunt angeli:
Iaetantur archangeli:
Hodie exsultant justi dicentes:
gloria in excelsis Deo.
Alleluia!
1. PROCESSIONE
Oggi Cristo è nato,
oggi è apparso il Salvatore;
oggi in terra cantano gIi angeli,
si allietano gli arcangeli dicendo:
gloria a Dio nell’alto dei cieli.
Alleluia!
2. WOLCUM YOLE!
Wolcum be thou hevenè king,
Wolcum, born in one morning,
Wolcum for whom we sall sing!
Wolcum Yole!
Wolcum be ye, Stevene and Jon,
Wolcum, Innocentes everyone,
Wolcum, Thomas marter one,
Wolcum Yole!
Wolcum be ye, good Newe Yere,
Wolcum, Twelfthe Day both in fere,
Wolcum, seintes lefe and dere,
Wolcum Yole!
(Wolcum be ye) Candelmesse,
(Wolcum be ye) Quene of bliss,
Wolcum bothe to more and lesse.
Wolcum Yole!
Wolcum be ye that are here,
Wolcum alle and make good cheer.
Wolcum alle another yere.
Wolcum Yole!
2. BENVENUTO SALVATORE!
Benvenuto, benvenuto,
benvenuto tu che sei nato Re,
benvenuto Salvatore,
benvenuto, nato un mattino.
Benvenuto, per te canteremo!
Benvenuti Stevene e Jon,
benvenuti tutti gli Innocenti,
benvenuto Thomas martire.
Benvenuto, buon Nuovo Anno;
arriva il giorno dell’Epifania.
Benvenuti i santi.
Madre della luce, regina della gioia.
Benvenuti i potenti e gli umili.
benvenuto tu che sei qui,
benvenuti e siate allegri.
A tutti un nuovo anno.
Benvenuto!
3. THERE IS NO ROSE
There is no rose of such vertu
As is the rose that bare Jesu.
Alleluia.
For in this rose conteinèd was
Heaven and earth in litel space,
Res miranda
By that rose we may well see
There be one God in persons three,
Pares forma.
The aungels sungen the shepherds to:
Gloria in excelsis Deo!
Gaudeamus.
Leave we all this werldly mirth,
And follow we this joyful birth.
Transeamus.
3. NON C’È ROSA
Non c’è rosa di tale virtù
come la rosa che porta Gesù.
Alleluia.
Perché questa rosa conteneva il cielo
e la terra in piccolo spazio.
Cosa ammirabile.
Vicino a quella rosa possiamo ben vedere
che è un solo Dio in tre persone.
Appare l’Invisibile.
Gli angeli cantano ai pastori:
Gloria a Dio nell’alto dei cieli!
Gioiamo.
Lasciamo tutti questa allegria terrena
e seguiamo la nascita gioiosa.
Andiamo.
4a. THAT YONGË CHILD
That yongë child when it gan weep
With song she lullèd him asleep:
That was so sweet a melody
It passèd alle minstrelsy.
The nightingalë sang also:
Her song is hoarse and nought thereto:
Whoso attendeth to her song
And leaveth the first then doth he wrong.
4a. QUEL PICCOLO BIMBO
Quando piangeva quel piccolo bimbo
Ella lo cullava fino ad addormentarlo
ed era una melodia così dolce
da superare qualsiasi menestrello.
Anche l’usignolo cantava
ma la sua canzone è roca e insignificante.
Chi ascolta la sua canzone
tralasciando la prima, sbaglia.
4b. BALULALOW
O my deare hert, young Jesu sweit,
Prepare thy creddil in my spreit,
And I saIl rock thee to my hert,
And never mair from thee depart.
But I sall praise thee evermoir
With sanges sweit unto they gloir:
The knees of my hert sall I bow,
And sing that richt Balulalow!
4b. NINNA NANNA
O mio tesoro, piccolo dolce Gesù,
prepara la tua culla nella mia anima
ed io ti cullerò sul mio cuore
e non mi separerò mai da te.
Ma d’ora in poi ti loderò
con dolci canti sulla tua gloria;
piegherò le ginocchia del mio cuore
e canterò ninna nanna.
5. AS DEW IN APRILLE
I sing of a maiden
That is makèles:
King of all kings
To her son she ches.
He came al so stille
There his moder was,
As dew in Aprille
That falleth on the grass.
He came al so stille,
To his moder’s bour,
As dew in Aprille
That falleth on the flour.
He came al so stille
There his moder lay,
As dew in Aprille
hat falleth on the spray.
Moder and mayden
Was never none but she:
Well may such a lady
Goddes moder be.
5. COME RUGIADA IN APRILE
Io canto di una vergine
senza macchia:
il Re dei Re è suo figlio.
Egli venne là
dov’era sua madre.
Come rugiada in aprile
che cade sull’erba
al seno di sua madre,
come rugiada in Aprile
che cade a terra Egli
venne là dove
sua madre stava
come rugiada in Aprile
che si posa sui rami.
Madre e Vergine non fu mai
nessuna se non lei:
tale Signora
ben può essere
la Madre di Dio
6. THIS LITTLE BABE
This little Babe so few days old,
Is come to rifle Satan’s fold;
All hell doth at his presence quake,
Though he himself for cold do shake;
For in this weak unarmèd wise
The gates of hell he will surprise.
With tears he fights and wins the field,
His naked breast stands for a shield;
His battering shot are babish cries,
His arrows looks of weeping eyes,
His martial ensigns Cold and Need,
And feeble Flesh his warrior’s steed.
6. QUESTO PICCOLO BIMBO
Questo piccolo bimbo, di cosi pochi giorni
è venuto per lottare contro la gente di Satana.
Tutto l’inferno trema alla sua presenza,
anche se egli stesso trema per il freddo
perché cosi debole e disarmato.
Egli sorprenderà i cancelli dell’inferno.
Egli combatte con le lacrime
e vince la battaglia
Il suo petto nudo fa da scudo,
i suoi tuonanti spari sono strilli di bimbo,
le sue frecce occhi piangenti,
i suoi segni marziali il freddo e la povertà
His camp is pitchèd in a stall,
His bulwark but a broken wall;
The crib his trench, haystalks his stakes;
Of shepherds he his muster makes;
And thus, as sure his foe to wound,
The angel’s trumps alarum sound.
My soul, with Christ join thou in fight;
Stick to the tents that he hath pight.
Within his crib is surest ward;
This little Babe will be thy guard.
If thou wilt foil thy foes with joy,
Then filt not from this heavenly Boy.
e la sua debole carne
è la sua spada da guerriero.
Il suo campo è posto in una stella,
il suo baluardo un muro sbrecciato,
la sua greppia è la sua trincea,
i fili di paglia i suoi pilastri.
Egli è il Signore dei pastori
e, sicure di ferire il suo nemico,
le trombe degli angeli danno allarme.
O anima mia, unisciti a Cristo nella lotta,
stai nelle tende che Lui ha piantato.
Nella sua greppia è il luogo più sicuro.
Questo piccolo bimbo sarà la tua guardia.
Se tu vuoi sconfiggere
i tuoi nemici con gioia
allora non separarti da questo
Celeste Bambino.
7 INTERLUDE (harp solo)
7 INTERLUDIO (solo per arpa)
8. IN FREEZING WINTER NIGHT
Behold, a silly tender babe,
In freezing winter night,
In homely manger trembling lies;
Alas a piteous sight!
The inns are full; no man will yield
This little pilgrim bed.
But forced he is with silly beasts
In crib to shroud his head.
This stable is a Prince’s court,
This crib his chair of State;
The beasts are parcel of his pomp,
The wooden dish his plate.
The persons in that poor attire
His royal liveries wear;
The Prince himself is come from heav’n;
This pomp is prizèd there.
With joy approach, O Christian wight,
Do homage to thy King;
And highly praise his humble pomp,
Wich he from Heav’n doth bring.
8. IN UNA NOTTE GELIDA
Guarda, un piccolo e tenero bambino,
in una notte gelida,
giace tremante in una mangiatoia.
Ahimè, una scena pietosa!
Le locande sono piene,
nessuno concederà un letto
a questo piccolo pellegrino.
Egli è costretto a ripararsi con le bestie
Questa stalla è la corte,
questa greppia il suo Stato,
gli animali sono parte del suo fasto,
questo recipiente è il suo piatto.
I poveri indossano la sua livrea.
Il Principe è venuto dal cielo.
Questo fasto lì è apprezzato.
Avvicinatevi con gioia, Cristiani,
fate omaggio al vostro Re
e lodate altamente la sua umile gloria
che Egli porta dal cielo.
9. SPRING CAROL
Pleasure it is
To hear iwis,
The Birdès sing.
The deer in the dale,
The sheep in the vale,
The corn springing.
God’s purvayance
For sustenance,
It is for man.
Then we always
To give him praise
And thank him than.
9. CANTO DI PRIMAVERA
So bene
che è piacevole
sentire gli uccelli cantare,
i cervi e le pecore
nella valle,
il grano che germoglia,
provvidenza di Dio
per il nostro sostentamento.
Tutto ciò
è per l’uomo.
Quindi diamo a Dio
Iode e ringraziamento.
10. ADAM LAY I-BOUNDEN
Deo gracias!
Adam lay i-bounden
Bounden in a bond;
Four thousand winter
Thought he not to long.
And all was for an appil,
An appil that he tok,
As clerkès finden
Written in their book.
Ne had the appil take ben,
The appil take ben,
Ne haddè never our lady
A ben hevenè quene.
Blessèd be the time
That appil take was.
Therefore we moun singen
Deogracias!
Anon.
10. GRAZIE A DIO
Grazie a Dio!
Adamo giace legato,
legato in catene:
Quattromila inverni
non pensava di desiderare.
Grazie a Dio!
E tutto fu per una mela,
una mela che egli prese,
come gli uomini di chiesa
trovano scritto nel loro libro.
Grazie a Dio!
Se la mela non fosse stata presa
la nostra signora
non sarebbe stata regina.
Benedetto sia il momento
in cui la mela fu presa,
perciò cantiamo, cantiamo.
Grazie a Dio!
11. RECESSION (as Procession)
11. RECESSION (in Processione)
Antiche melodie inglesi (arr. John Rutter)
Angelus ad virginem
Angelus ad virginem subintrans in conclave,
Virginis formidinem demulcens inquit
«Ave! Ave, Regina Virginum;
caeli terraeque Dominum
concipies et paries intacta salutem
hominum;
tu porta caeli facta, Medela criminum».
«Th’angel to the Virgin said, ent’ring into
her bower,
for dread of quaking of this maid,
he said ‘Hail’, with great honoure.
‘Hail!’ be thou queen of maidens mo,
Lord of heaven and earth also,
conceive thou shalt, and bear withal
the Lord of might, heal of all mankind.
He will make the gate of heaven bright,
med’cine of all our sin».
«Quomodo conciperem quae virum
non cognovi? Qualiter infringerem
quod firmamente vovi?»
«Spiritus Sancti gratia perficiet
haec omnia; ne timeas, sed gaudeas,
secura quod castimonia manebit
in te pura Dei potentia».
L’Apparizione dell’Angelo a Maria
L’Arcangelo apparso furtivamente nella stanza
di Maria e percepito il suo timore, le disse:
«Ave, Ave o Regina delle Vergini;
Sebbene ancora vergine sino ad ora,
concepirai e partorirai il Signore del cielo
e della terra, la Salvezza dell’umanità;
Tu, sei stata eletta a ingresso del cielo,
rimedio dei peccati».
«Come potrò concepire, dal momento
che non ho conosciuto un uomo?
Come potrò infrangere il voto
che con fermezza ho sigillato?»
«La grazia dello Spirito Santo
compirà tutto questo.
Non temere, bensì gioisci
perché la castità resterà in te illibata,
attraverso la grande potenza divina».
Coventry Carol
Lully, lulla, thou little tiny child,
By, by, lully, lullay.
NINNA NANNA
Ninna nanna piccolino,
ninna nanna.
O sisters too, how may we do for to preserve
this day this poor youngling
for whom we do sing, By by, lully lullay?
Herod the king, in his raging,
charged he hath this day his men of might,
in his own sight, all young children to slay.
Anche voi sorelle, che possiamo fare per evitare
questo giorno a questo bimbo
per il quale cantiamo la ninna nanna?
Il re Erode, nella sua malvagità,
ha incaricato i suoi uomini potenti di ammazzare,
davanti ai suoi occhi, tutti i bambini.
That woe is me, poor child for thee!
And ever morn and day,
for thy parting neither say nor sing,
By by, lully lullay!
Che sventura per te povero piccolo!
Non ti saluteremo né canteremo
la ninna nanna
per la tua partenza.
Personent Hodie
Personent hodie voces puerulae,
laudantes jucunde qui nobis est natus,
summo Deo datus, et de virgineo ventre procreatus.
In mundo nascitur, pannis involvitur,
praesepi ponitur stabulo brutorum,
rector supernorum.
In questo giorno proclamino
In questo giorno la terra risuoni con il canto
che i bambini intonano al Signore,
Cristo Re, venuto al mondo per salvarci,
Lui che ci è stato donato dal Padre.
Il suo il destino sarà la nostra gioia:
il Signore dei cieli nasce sulla terra
avvolto dai panni in una mangiatoia,
dimora degli umili.
La divina stella cometa conduce a Lui i Re Magi
che, inginocchiandosi ai suoi piedi,
posano i loro doni quali oro, incenso e mirra,
lo pregano ed adorano.
In questo giorno le voci dei fanciulli proclamino
Colui che è nato, donato dal sommo Dio,
generato dal ventre virgineo.
Tutti cantino come angeli, pregando Cristo,
il Re dei cieli, venuto sulla terra per salvarci
e donarci Pace e amore. Lode a te dal profondo.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli.
Perdidit spolia princeps infernorum.
Magitres venerunt, parvulum inquirunt,
Bethlehem adeunt, stellulam sequendo,
Ipsum adorando, aurum,
thus et myrrham ei offerendo.
Omnes clericuli, pariter pueri,
cantent ut angeli:
«Advenisti mundo, laudes tibi fundo.
Ideo gloria in excelsis Deo.»
SURREXIT PASTOR BONUS
Surrexit Pastor bonus
qui animam suam posuit
pro ovibus suis,
et pro grege suo
mori dignatus est.
Alleluja.
Tulerunt Dominum meum
et nescio ubi posuerunt eum.
Si tu sustulisti eum,
dicito mihi et ego tollam.
Surrexit Christus spes mea
praecedet vos in Galilaeam,
Alleluja.
“
ADESTE FIDELES
Tutti:
Adeste fideles læti triumphantes,
venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite adoremus (per tre volte)
Dominum.
Coro:
En grege relicto humiles ad cunas,
vocati pastores adproperant,
et nos ovanti gradu festinemus.
Venite adoremus (per tre volte)
Dominum.
Tutti:
Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.
Venite adoremus (per tre volte)
Dominum.
Coro:
FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY Tre mottetti op. 39
VENI DOMINE
Veni Domine et noli tardare.
Relaxa facinora plebi tuae,
et revoca dispersos in terram tuam.
Veni Domine et noli tardare.
Excita Domine potentiam tuam
et veni ut saIvos nos facias.
Veni Domine et noli tardare.
VIENI SIGNORE
Vieni Signore e non tardare.
Perdona i peccati del tuo popolo
e raduna i dispersi nelIa tua casa.
Vieni Signore e non tardare.
Signore, manifesta la tua potenza
e vieni a salvarci.
Vieni Signore e non tardare.
LAUDATE PUERI
Laudate pueri Dominum,
laudate nomen Domini.
Sit nomen Domini benedictum
ex hoc nunc et usque in saecula.
Beati omnes qui timent Dominum
qui ambulant in viis ejus.
Beati omnes qui timent Dominum.
LODATE SERVI
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome deI Signore,
ora e sempre.
Beati quanti temono il Signore
e camminano nelle sue vie.
Beati quanti temono il Signore.
È RISORTO IL BUON PASTORE
È risorto il buon Pastore,
che ha offerto la vita
per le sue pecore
e per iI suo gregge
è andato incontro alla morte,
Alleluja!
Hanno portato via il mio Signore
e non so dove lo hanno posto.
Se I’hai portato via tu,
dimmelo e io andrò a prenderlo.
Cristo, mia speranza, è risorto
e vi precede in Galilea.
Alleluja!
Pro nobis egenum et fœno cubantem
piis foveamus amplexibus;
sic nos amantem quis non redamaret?
Tutti:
Venite adoremus (per tre volte)
Dominum. I PROSSIMI CONCERTI
GIOVEDì
31
DICEMBRE
ore 22:00
CONCERTO DI SAN SILVESTRO fuori abbonamento
OTO - ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO
ALEXANDER Janiczek direttore e violino
conduce la serata ELISA SANTUCCI
Biglietti: INTERO euro 50 / RIDOTTO OVER65 euro 40 / RIDOTTO UNDER30 euro 20
SABATO
9
GENNAIO
ore 20:45
INTEGRALE DEI TRII DI BEETHOVEN secondo concerto
HèSPEROS PIANO TRIO
Biglietti: INTERO euro 20 / RIDOTTO OVER65 euro 15 / RIDOTTO UNDER30 euro 10,60
La 106a Stagione Concertistica della Società del Quartetto è realizzata grazie a
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