DELIBERA N. 11
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DELIBERA N. 11
INTERVENTI DEI CONSIGLIERI ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11 IN DATA 21/02/2008 “Approvazione schema di convenzione per esecuzione passaggio pedonale ad uso pubblico all’interno dell’isolato “P” – Comparti NN. 44 e 45 della variante generale al P.D.R. del centro storico – Proprietà Bertasi Ada, Valeria, Barbara, Cristiana e Bertasi Valentino – Autorizzazione alla vendita di parte del terreno di proprietà comunale censito al Catasto al foglio 7, mappale N. 1638 alla stessa ditta” PRESIDENTE: Proposta di delibera Consiglio Comunale N. 11 avente per oggetto “Approvazione schema di convenzione per esecuzione passaggio pedonale ad uso pubblico all’interno dell’isolato “P” – Comparti NN. 44 e 45 della variante generale al P.D.R. del centro storico – Proprietà Bertasi Ada, Valeria, Barbara, Cristiana e Bertasi Valentino – Autorizzazione alla vendita di parte del terreno di proprietà comunale censito al Catasto al foglio 7, mappale N. 1638 alla stessa ditta”. Do la parola all’Assessore Bussola per l’illustrazione. L’Assessore Bussola dà lettura del testo della delibera presente in cartella Ass. BUSSOLA: Credo che conosciate tutti di che si tratta, trattasi dell’approvazione schema di convenzione per quanto concerne la realizzazione di un passaggio pedonale nelle precedenti vie descritte. Poi si tratta di cedere parte del terreno (54,50 metri quadrati) per dare accesso da Via della Filanda alla costruenda zona. Questo si evince dalla tavola e serve appunto perché nel piano di recupero era previsto un collegamento tra Via della Filanda e Via San Valentino che sia pedonale; questo è stato previsto come proprietà privata ma ad uso esclusivo pubblico per quanto concerne la parte superiore. PRESIDENTE: Grazie assessore. Chiedo se ci sono interventi. INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE MOTTA PRESIDENTE: Prego, Assessore Bussola. Ass. BUSSOLA: Io sono qua per cercare di rispondere, vorrei capire cos’è che vuoi. INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE MOTTA PRESIDENTE: Prego, Assessore Bussola. Ass. BUSSOLA: Sono pronto: il pezzo da cedere sono 54 metri, che sono posizionati in Via della Filanda, praticamente è un pezzo di terreno del Comune ceduto dai proprietari precedentemente, è una zona bianca e, poiché si era previsto che nella zona di San Valentino non ci fossero accessi 1 ma si chiude tutta l’area, gli uffici hanno pensato di fare l’entrata dei garages dalla parte della Filanda. Ovviamente il terreno era del Comune e quindi per potere accedere ai garages loro hanno chiesto di acquisire un pezzo di terra dal Comune in Via della Filanda, qui c’è la cartina. Tutto qua. Poiché a San Valentino, come ripeto, si era previsto di chiudere la viabilità e di mantenere tutto pedonabile è stata data questa spiegazione. PRESIDENTE: Consigliere Celli, prego. CELLI: Volevo solo capire, perché 54 metri è una cosa abbastanza irrisoria, volevo capire se questo accesso carraio comprometteva o diminuiva i parcheggi su quell’area su Via della Filanda, perché non lo capisco dagli elaborati grafici ed a memoria visiva mi sembra che ci siano dei parcheggi. Non so se, come al solito, la perizia di stima è stata demandata agli uffici oppure c’è un valore di questa area, perché ogni volta chiedo sempre le stesse cose, che magari la perizia arrivasse insieme con la proposta di delibera, anche per avere noi consiglieri la possibilità di votare in piena serenità, si domanda sempre agli uffici la gestione della valutazione degli immobili che noi dobbiamo vendere come Consiglio Comunale, non guardiamo il benestare per venderli. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Celli. Consigliere Motta, prego. MOTTA: Se non ho capito male stiamo parlando di Via San Valentino, dico male? E Via della Filanda, se non ricordo male il piano di recupero del centro storico che prevede la futura pedonalizzazione di Via San Valentino prevede anche “ad eccezione dei frontisti”, se non ricordo male, se non ricordo male la proprietà Bertasi ha un accesso attualmente carraio costituito da un vecchio portare sul vecchio muro che c’era, almeno risalente al Quattrocento, mi pare di ricordare, quindi è un frontista che ha diritto comunque di accedere a Via San Valentino, perfetto. Quindi non credo che sia una richiesta degli uffici quella di farla entrare da Via della Filanda, sempre per la precisione di quello che diciamo. Poi io ho visto la delibera di Giunta del 7 febbraio 2008 alla quale è allegata, chiamiamola così, una breve relazione di congruità dell’ufficio sul prezzo al metro quadrato di vendita di questi 54,50 metri. Allora io domando: perché in questo caso un pezzettino di strada, come la chiamate nella delibera di Giunta, vale 50 euro al metro quadrato e in Via Ugo Foscolo vale 85 euro al metro quadrato? Eh sì che qui siamo in centro storico e in Via Ugo Foscolo siamo in periferia, quasi in campagna, lo so, il suggerimento è che là ci sono i metri cubi ma lei qua, assessore… sì lo so perché so come gira il mondo e non voe mia farme torpe alcul, questo è il concetto fondamentale, detto in dialetto veronese, come piace a qualcuno, ma qua in questa aula lei ha affermato che quella è la strada e avete votato la cessione di una strada, tanto per essere precisi perché anche io come il Presidente del Consiglio leggo le carte e quando c’è scritto “strada” è strada, perché sennò quella volta là bisognava dare ragione a me, d’accordo? E quella perizia là diceva che vendeva una strada; anche qua vendiamo una strada dove si mettono i parcheggi però, perché se vedete ci sono quattro parcheggi. Allora giusto per la cronaca insomma, comunque 50 contro 85 euro e vedo che è stata fatta una delibera di Giunta il 7 febbraio, più veloci della luce a fare la proposta di delibera! Dopo guardiamo che data ha la proposta di delibera di questa sera. Resta sempre il problema di comprendere perché andiamo a fare una operazione di questo tipo e, soprattutto, qual è l’utilità pubblica di questa operazione. PRESIDENTE: Assessore Bussola, prego. 2 Ass. BUSSOLA: Adesso io non vorrei neanche polemizzare più di tanto, a par te che non fanno parte degli standard questi 54 metri, perché? Perché sono metri in più rispetto agli standard che avevano usato per fare la precedente operazione. Quindi lì non ci sono parcheggi, lì c’è un pezzo di area che è una zona bianca e che non fa parte degli standard, perché gli standard c’erano tutti, anzi quando hanno ceduto l’altra volta avevano ceduto precisamente, me lo sono anche scritto, negli standard era previsto di cedere 1.170 metri nella precedente costruzione e ne hanno ceduti 1.230, di Bertasi. Quindi lì ci sono 60 metri quadri in più rispetto agli standard previsti. Quindi non andiamo ad usare od a ridurre gli standard previsti con questi 54 metri, questo volevo dire. Poi l’altro aspetto è che se l’Amministrazione ritiene più giusto fare un accesso carraio da quella parte per evitare le uscite delle macchine in zona San Valentino credo sia legittimo, non vedo qual è la differenza, voglio dire, se là vogliamo chiudere la strada, se in Via San Valentino vogliamo fare una zona con pochi accessi automobilistici credo sia legittimo dare la possibilità di entrare da Via della Filanda. Per quanto concerne, invece, la valutazione a me è stato detto che in tutte le altre operazioni questo era il prezzo congruo di quella tipologia di terreno e io mi attengo a quello che hanno determinato gli uffici e non posso io decidere quanto e come modificare la perizia. Ho risposto anche a Celli quando diceva se fa parte degli standard, credo che ho già risposto, perché quella era una porzione di terreno che era oltre agli standard delle costruzioni precedenti. PRESIDENTE: C’è Motta e poi Celli. MOTTA: Io vorrei capire di che cosa stiamo parlando, assessore, stiamo parlando di centro storico, sa? Stiamo parlando di Piano di recupero del centro storico, allora si faccia spiegare dagli uffici cosa c’entrano gli standard nel Piano di recupero del centro storico, perché se vogliamo dire le cose come vengono le diciamo come vengono, se vogliamo essere precisi siamo precisi, quando parliamo di centro storico e di costruzioni del centro storico non parliamo di standard urbanistici, stiamo scherzando o stiamo parlando di cose amministrative serie? No perché gli standard a cui facciamo riferimento quando facciamo il Piano di recupero del centro storico generale sono gli standard da piano, da Piano Regolatore e non da Piano di recupero del centro storico, perché dopo è legittimo tutto, infatti io non discuto della legittimità, mica ho detto che è illegittimo, io discuto del merito e nel merito ritengo sia perlomeno dubbio quello che stiamo facendo, dal mio punto di vista, fino a prova contraria io ho diritto di avere la mia idea, non è affatto vero che abbiamo venduto strade a 10 euro al metro quadrato, le abbiamo vendute tutti a prezzi superiori e, guarda caso, fuori dal perimetro del centro storico, dove vendere 54 metri quadrati in centro storico per consentire un agevole accesso carraio ha un valore enorme per le costruzioni che andiamo a fare, non un valore miserrimo residuale come se vendessimo un relitto stradale di qualsiasi tipo, perché consentire a questi signori di entrare con le macchine negli appartamenti che andranno a costruire attraverso una porzione di terreno che oggi noi gli vendiamo a 2 euro bucati è dare un grande valore a quello che andranno a costruire, perché se il Piano di recupero del centro storico prevede il pedonale su Via San Valentino loro non possano più con la macchina e non fanno i garages, come non li fa Chiesa, visto che ha il passaggio pedonale in mezzo alla corte, d’accordo? Come non li fanno altri, dove il Piano di recupero del centro storico ha previsto delle servitù di passo in mezzo alle corti. È semplice, purtroppo queste sono le scelte dell’Amministrazione, guarda caso andiamo nella direzione opposta a quello che abbia mo fatto nel Piano di recupero del centro storico. Io faccio delle rilevazioni oggettive, cioè guardo come sono trattate queste cose secondo come si chiamano i proprietari e secondo i tecnici che hanno alle spalle. 3 Dico quello che penso eh, non è che dico delle cose diverse, dico esattamente quello che penso ed è quello che l’oggettività delle delibere di questo Consiglio ha fatto vedere: Chiesa ha una servitù che passa attraverso la sua corte e non ci farà più i garages in quella corte quando farà il Pia no di recupero del centro storico, d’accordo? I signori Bertasi si trovano con un accesso carraio che dà su San Valentino Pedonale e noi gli vendiamo 54 metri quadrati per avere un accesso carraio da Via della Filanda a 2 euro bucati. Questo è quello che rilevo, poi sulla legittimità se voi la votate è legittima, non sono mica io qua che devo discutere della legittimità, quando discuto di legittimità dico che non si può fare, secondo il mio punto di vista, perché io conto sempre uno finché sono qua, uno solo, non conto mica dieci eh! Però io non ho parlato di legittimità, ho parlato di opportunità e ho parlato anche di questioni oggettive come stanno, lette le carte. Abbiamo venduto 176 metri quadrati di strada a Piazza Europa a 85 euro al metro quadrato, vendiamo 54 metri quadrati di strada, secondo quello che dici tu, per l’accesso ad una autorimessa a 50 euro al metro quadrato, perché questa è la delibera di Giunta che avete fatto il 7 febbraio. Io questo rilevo, per cui credo che sul piano del merito quello che è stato spiegato non mi ha convinto, poi fate quello che ritenete legittimo, perché nessuno discute da questo punto di vista! PRESIDENTE: Consigliere Celli, prego. CELLI: Brevemente, volevo solo fare una precisazione su quello che era il mio intervento, cioè io non avevo mai parlato di standard, forse sono stato frainteso, io volevo capire se quell’accesso carraio porta via dei posti auto su quell’area lì, poi se li porta via ed è stato scelto così prendo atto, però siccome non lo capisco dall’elaborato grafico e non lo vedo così volevo semplicemente capirlo, insomma, se qualcuno sa, perché mi sembra che lì sia usuale parcheggiare delle auto, insomma. PRESIDENTE: Assessore Bussola, prego. Ass. BUSSOLA: Sì, siamo tutti sensibili ai parcheggi ma lì c’è una aiola e non c’è un posto macchina, lì c’è una aiola, potete vederlo anche dalle fotografie, ci sono qua, c’erano in cartella, c’è una documentazione amplissima, ne discutiamo ma bastava guardare, è molto semplice. È chiaro che nel momento in cui gli si dà questa opportunità questo è, quindi se c’è da cedere si cede il terreno perché? Perché fanno un passo carraio, poi possiamo discutere se costa poco o se costa molto, se è giusto o se è sbagliato, io non entro nel merito della perizia, e non parlo di illegittimità o legittimità, qui c’è una aiola, quindi negli standard erano previsti dei parcheggi e rimangono tali, non si tira via nessun parcheggio, solo che si cambia l’entrata, certo, certo sì, non c’è dubbio. Per forza, per forza! Non li facciamo volare. Esce il Consigliere Pasetto PRESIDENTE: Consigliere Pozzani, prego. INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE POZZANI POZZANI: Scusi Pozzani, deve parlare al microfono, non abbiamo sentito niente, porti pazienza! POZZANI: Non ho ancora imparato a fare l’opposizione, Presidente, mi scusi. Volevo capire qual è la differenza che c’è tra il primo elaborato, l’elaborato in alto e quello sotto, sostanzialmente, perché sopra abbiamo un attraversamento carraio, cos’è esistente 4 l’attraversamento carraio, Bussola, quello sopra? Allora schema allegato progetto fabbricato, la parte alta, c’è scritto “attraversamento carraio”, poi sotto scompare quell’elemento con una grafia diversa, peraltro qui abbiamo una serie di alberature che po i spariscono, cioè qual è il progetto che viene realizzato? Non ho capito, quello sotto? Quindi quello sopra lo stato di fatto… PRESIDENTE: Prego, Assessore Bussola. Ass. BUSSOLA: Quello sotto. Quella sotto è la richiesta di costruzione, quello sopra… bravo! POZZANI: Di solito si fa uno stato di fatto e uno stato di progetto e quindi si capisce com’è la realtà dei luoghi dello stato di fatto, giusto collega Motta? E poi si fa lo stato di progetto, là risulta esserci attualmente un attraversamento carraio, cioè quello là è lo stato di fatto dei luoghi adesso, cioè l’attraversamento carraio c’è già? Ass. BUSSOLA: No. POZZANI: Adesso ho capito, di assessori come Pennacchioni ce ne vorrebbe dieci! Perché sennò io non riesco a… Esce il Consigliere Pozzani PRESIDENTE: Chiedo se ci sono altri interventi. Scusate ma io devo fare il mio ruolo, chiedo se ci sono altri interventi. Assessore Bussola, prego. Ass. BUSSOLA: Io rispondo: quello sopra è uno schema allegato al permesso di costruire, quello sotto invece è quello concordato con gli uffici, quindi quello sopra è la richiesta fatta dal proprietario, quella sotto è il risultato delle richieste degli uffici. Questo, in sintesi. PRESIDENTE: Consigliere Motta, prego. MOTTA: Quindi que llo sopra è il progetto secondo la previsione del Piano di recupero del centro storico vigente? PRESIDENTE: Prego, Assessore Bussola. Ass. BUSSOLA: Ho detto che quello sopra è lo schema allegato al permesso di costruire, che sarà stato previsto anche nel Piano di recupero, gli uffici probabilmente hanno deciso di modificare, per esigenze di viabilità e di carrabilità, quel progetto e quindi quello che conta è il secondo, in pratica. PRESIDENTE: Consigliere Motta, prego. MOTTA: Esiste già il permesso a costruire? Ass. BUSSOLA: Ovviamente dopo la delibera, dopo la convenzione approvata, o no? PRESIDENTE: Consigliere Motta, prego. 5 MOTTA: Allora Francesco, con tutto l’affetto, se non è una roba che tu conosci fai rispondere all’assessore che sa qualcosa. Mi hai appena detto che lo schema sopra è allegato al permesso a costruire, mi hai detto così, il permesso a costruire è la concessione edilizia, d’accordo? Quindi significa che esiste un permesso a costruire, d’accordo? Io seguo quello che tu dici, taco il musso dove me dise il paron, se mi dici che quello sopra è allegato… PRESIDENTE: Chiedo al Geom. Pennacchioni, visto che è qua, se può fare un intervento, per cortesia, chiarificatore. Ass. PENNACCHIONI: Quando è stata presentata la domanda di permesso di costruire allegata ai progetti dell’edificio c’era anche la sistemazione davanti, secondo quanto previsto dal Piano di recupero, cioè l’uso pubblico della parte pedonale da cedere al Comune. Successivamente, siccome era previsto comunque che per la cessione di area pubblica, passaggio pedonale ad uso pubblico, ci sia una convenzione con i disegni esecutivi delle opere da eseguire l’ufficio ha fatto delle richieste ben precise al riguardo e naturalmente l’elaborato è stato adeguato a quanto richiesto dall’ufficio. Naturalmente, visto che esistevano già degli elaborati presentati in Comune, seppure non riguardanti le opere di urbanizzazione per il passaggio pubblico ma allegati ad una domanda di costruire, sull’elaborato sono rappresentati entrambi, anche se effettivamente la parte sotto dell’elaborato è quella definitiva, quella concordata con gli uffici, quella a cui è stato allegato un computo metrico estimativo, un preventivo di spesa e naturalmente anche le opere che si vanno ad eseguire su quell’area, che ha bisogno di essere convenzionata prima di rilasciare il permesso di costruire, perché nel regolamento del centro storico è previsto che adesso esistono passaggi ad uso pubblico venga convenzionata con i proprietari, i quali si impegnano a fare ed a cedere al Comune l’uso pubblico, in effetti è stata frazionata, quella lì verrà ceduta ad uso pubblico e sarà appunto ad uso di tutti quanti. PRESIDENTE: Grazie. Chiedo se ci sono altri interventi. Se non ci sono altri interventi chiedo se ci sono dichiarazioni di voto. Se non ci sono dichiarazioni di voto pongo in votazione la proposta di delibera al Consiglio Comunale N. 11, avente per oggetto “Approvazione schema di convenzione per esecuzione passaggio pedonale ad uso pubblico all’interno dell’isolato “P” – Comparti NN. 44 e 45 della variante generale al P.D.R. del centro storico – Proprietà Bertasi Ada, Valeria, Barbara, Cristiana e Bertasi Valentino – Autorizzazione alla vendita di parte del terreno di proprietà comunale censito al Catasto al foglio 7, mappale N. 1638 alla stessa ditta”: chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Esito della votazione: presenti e votanti N. 16, favorevoli N. 11, contrari N. 1 (Motta), astenuti N. 4 (Carollo, Celli, Amantia, Piccoli). Approvato dal Consiglio Comunale. Escono i Consiglieri Piccoli, Celli e Motta IL PRESIDENTE F.to Marco Fasoli IL SEGRETARIO F.to Augusto Ferraro 6