Classe LM-60 delle Lauree magistrali in Scienze della Natura

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Classe LM-60 delle Lauree magistrali in Scienze della Natura
Versione del 31 luglio 2014
Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Natura
Classe LM-60 delle Lauree magistrali in Scienze della Natura
Insegnamenti e altre attività formative:
Anno
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
Corso
Genetica della conservazione
Rappresentazione e analisi dei dati
Geochimica Ambientale
Zoologia ed etologia applicata
Geomorfologia e laboratorio di GIS
mod. 1 - Geomorfologia
mod. 2 - Laboratorio di GIS
Gestione e conservazione della fauna
Gestione flora e vegetazione
Botanica applicata
Economia applicata
Gestione del patrimonio geologico
Ecologia applicata
A scelta dello studente
Internato di Tesi
Prova finale
Corsi a libera scelta
Bioacustica
Gemmologia
Laboratorio di analisi di dati vegetazionali
Laboratorio di dendroecologia
Laboratorio di zoologia
Paleontologia evolutiva
Tecnologie e applicazioni di laboratorio
SSD
BIO/18
SECS-S/02
GEO/08
BIO/05
CFU
6
6
6
6
Sem.
I
I
I
I
GEO/04
GEO/04
BIO/05
BIO/03
BIO/03
SECS-P/06
GEO/02
BIO/07
6
6
12
9
6
6
6
6
9
12
18
II
II
II
I
I
I
II
II
II
SSD
BIO/05
GEO/06
BIO/03
BIO/03
BIO/05
GEO/01
MED/46
CFU
6
6
3
3
3
6
3
Sem.
II
II
II
II
II
II
II
Versione del 31 luglio 2014
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Nome del corso: BIOACUSTICA
6 CREDITI
Docente: Gianni Pavan
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente – Via Taramelli 24
Email di riferimento: [email protected]
Sito internet di riferimento: www.unipv.it/cibra/edu_co rso_ita.html
Programma:
Il corso è teso ad approfondire le conoscenze sul comportamento animale, sulla comunicazione acustica sia
in ambiente terrestre che acquatico, nonché sui sistemi di monitoraggio acustico ambientale utilizzabili sia a
fini di ricerca che di controllo e tutela dell'ambiente, soprattutto nel settore della bioacustica marina con gli
studi sui mammiferi marini.
Si studiano i sistemi di comunicazione acustica in tutte le classi animali e
l’ecolocalizzazione nei mammiferi (pipistrelli e cetacei), delineando gli specifici problemi scientifici e le
linee di ricerca più innovative. A conclusione di una trattazione classica della bioacustica si esaminano gli
aspetti dell’ecologia acustica quali la biodiversità acustica, il paesaggio sonoro e l’inquinamento acustico. Il
corso affronta quindi i problemi tecnici legati alla ricezione, registrazione, analisi e misura dei suoni (dagli
infrasuoni agli ultrasuoni), con particolare attenzione ai sistemi digitali più moderni, ma senza trascurare una
visione storica dell’evoluzione degli strumenti. Il corso si conclude con gli aspetti applicativi (censimenti,
monitoraggi, interazioni uomo-animali, etofarmacologia e neuroscienze, robotica, inquinamento acustico).
A complemento delle lezioni teoriche sono provati strumenti per registrare e analizzare i suoni sia in
laboratorio che sul campo. Il corso è integrato da lezioni e seminari di studiosi esterni.
Modalità di verifica:
Esame orale.
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Nome del corso: BOTANICA APPLICATA
6 CREDITI
Docente: Graziano Rossi
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Sito internet di riferimento: www.labecove.it
Programma:
Aspetti di Ecologia Vegetale – Vengono richiamati i principali temi di Fitogeografia, con speciale
riferimento ai fattori ecologici che determinano i limiti distributivi, quindi un’analisi dei tipi di areale.
Aspetti di Biologia della Conservazione – Si illustreranno i fattori di minaccia alla conservazione
(classificazione IUCN), con approfondimento sul cambiamento d’uso del suolo ed effetto dei cambiamenti
climatici. Si passerà quindi alle metodologie di valutazione del rischio di estinzione, cosa sono e come si
realizzano le Liste Rosse, con esempi. Quindi si esaminerà cosa si intende per conservazione in ed ex situ.
Un approfondimento riguarderà le Banche del Germoplasma, data anche la disponibilità di una di queste in
sede. Traslocazioni – Vengono illustrati i tipi di traslocazioni sulla flora spontanea, implicazioni ecologiche e
tecnico-operative. Si esamineranno casi concreti, con uscite in campo ed analisi di progetti realizzati (Life,
ecc.).
Ecologia della germinazione dei semi – Vengono richiamati la morfologia e l’anatomia del seme. Si
tratteranno i fattori ecologici che influenzano la germinazione, i tipi di dormienza ed i metodi per
interromperla. Si illustreranno le linee di ricerca sulla germinazione dei semi. Nel corso saranno sviluppati
contenuti di normativa sulla conservazione della biodiversità (CBD, GSPC, ESPC; Berna; Whashington
CITES; Dir. Habitat 92/43 CEE).
Modalità di verifica:
Lo studente dovrà superare una prova scritta a cui, solo in caso di superamento dello scritto, seguirà una
prova orale.
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Versione del 31 luglio 2014
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Nome del corso: ECOLOGIA APPLICATA
6 CREDITI
Docente: Renato Sconfietti
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
E-mail di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso mette in evidenza l’importanza della conoscenza dei concetti fondamentali dell’Ecologia nelle
diverse applicazioni delle discipline ecologiche, con particolare riferimento all’utilizzo di bioindicatori e di
altri indicatori ambientali utilizzati per il monitoraggio e le valutazioni della qualità ambientale. Particolare
risalto viene dato alle applicazioni in ecosistemi acquatici, presentando anche diversi casi di studi applicativi.
Ecologia di base e alterazioni antropiche - Richiami dei concetti fondamentali dell’Ecologia di base.
Cenni sulle principali cause di alterazione e inquinamento e loro effetti nei tre comparti ambientali: aria,
acqua, suolo.
Gli ecosistemi acquatici d’acqua dolce - Approfondimento per gli ecosistemi acquatici d’acqua dolce: River
Continuum Concept, processi di autodepurazione, eutrofizzazione, impatti antropici, fenomeni di
inquinamento.
Bioindicatori e monitoraggio ambientale - Bioindicatori e loro applicazioni. Indici di qualità ambientale.
Biomonitoraggio.
Il Deflusso Minimo Vitale – DMV - Definizioni, concetti di base ed evoluzione normativa del DMV nei corsi
d’acqua. Casi di studio.
La fitodepurazione - I principi della fitodepurazione. Tecniche principali. Campi di applicazione. Esempi di
applicazione a realtà particolari.
Ingegneria naturalistica e riqualificazione ambientale - Cenni ai principi e alle tecniche dell’ingegneria
naturalistica. Esempi di applicazione. Interventi di sistemazione idraulica e impatto sugli ecosistemi. Cenni
sulla riqualificazione degli ambienti acquatici naturali e artificiali (es. cave). Interventi di mitigazione degli
impatti.
Applicazioni particolari - Cenni all’impiego di tetti verdi. Le biopiscine.
Casi applicati - Esempi di casi di studio.
Modalità di verifica:
Esame orale.
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Nome del corso: ECONOMIA APPLICATA
6 CREDITI
Docente: Cristina Cordoni
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Lo sviluppo sostenibile nella gestione del patrimonio naturalistico.
Introduzione all’economia - le persone di diritto pubblico, quali gli Enti Parco. I principi fondamentali di
gestione. Il modello di Break Even Point. Il modello strategico del Boston Consulting Group. Il Marchio
collettivo per la valorizzazione del territorio. La nuova economia e il Knowledge Management.
Il Bilancio Sociale e l’ambiente, il caso del Parco del Ticino.
Il modello Swat Analysis applicato alle valenze naturalistiche in Lomellina.
La Resource Based View: Core competences e modalità di realizzazione del vantaggio competitivo. La
mission aziendale e la strategia d’impresa.
Gestione delle Aree naturali protette - la legge 394/91 e la mission dell’Ente Parco: lo sviluppo sostenibile
del territorio. La public governance nella gestione dell’Ente Parco.
Casi di Parchi italiani e stranieri - Il Parco Nazionale del Gran Paradiso: la trasformazione della mission
dell’Ente Parco, la valorizzazione delle Core competences. La Convenzione Europea sul Paesaggio e il Parco
Nazionale delle Cinque Terre.
Versione del 31 luglio 2014
I Parchi Nazionali francesi, evoluzione ed obiettivi della legge n.2006-436. I Parchi Nazionali degli USA: il
ruolo educativo e di coinvolgimento emotivo come mission del Parco. I Parchi Nazionali del Nord-Ovest
Argentino per la valorizzazione sostenibile del Territorio, l’esempio del Parque National de los Cardones.
Modalità di verifica:
Esame scritto.
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Nome del corso: GEMMOLOGIA
6 CREDITI
Docente: Franca Caucia
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso è finalizzato al riconoscimento di minerali qualità-gemma attraverso metodi di analisi ottica e alla
caratterizzazione dell’area giacimentologica di provenienza attraverso l’analisi microscopica delle inclusioni.
Lezioni frontali: Definizione di gemma naturale. Prodotti artificiali e trattamenti di abbellimento mediante
riscaldamento e termodiffusione. Procedimenti di sintesi. Gemmologia sistematica: corindone, berillo,
tormaline, granati e loro varietà; diamante. Sostanze organiche utilizzate come gemme. Certificazione delle
gemme. Laboratorio: Utilizzo di bilancia idrostatica, polariscopio, rifrattometro, spettroscopio del visibile,
dicroscopio, lampada UV, microscopio ad immersione e campo oscuro. Riconoscimento al microscopio delle
principali tipologie di inclusioni. Compilazione di una scheda gemmologica.
Modalità di verifica:
Al termine del corso verrà svolta una prova pratica di laboratorio e una successiva prova orale.
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Nome del corso: GENETICA DELLA CONSERVAZIONE
6 CREDITI
Docente: Antonio Torroni, Anna Olivieri
Sede: Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani”
Email di riferimento: [email protected]; [email protected]
Programma:
Il pool genico e la diversità genetica: come si misurano e come variano nel tempo e nello spazio. La legge di
Hardy-Weinberg e le sue applicazioni. Struttura genetica delle popolazioni: conseguenze della mutazione,
frammentazione, deriva genetica, migrazione, unione assortativa e selezione naturale. Proporzione di loci
polimorfici. Diversità allelica. Eterozigosità media ed eterozigosità attesa. Equilibrio mutazione-selezione. Il
carico mutazionale. I concetti di dominanza e recessività. Misura della diversità genetica a vari livelli di
risoluzione mediante diverse tecniche molecolari: elettroforesi di proteine e diversità allozimica, analisi di
geni/sequenze nucleari, RFLPs, PCR, microsatelliti, sequenziamento, RAPD e AFLPs. Analisi di campioni
museali e DNA antico. Il DNA mitocondriale e le sue peculariarità. Analisi della porzione non ricombinante
del cromosoma Y. DNA barcoding. L’approccio filogeografico applicato allo studio di organismi a rischio di
estinzione: studi recenti estratti dalla letteratura internazionale. Conseguenze genetiche della domesticazione.
Attività di laboratorio: estrazione di DNA, amplificazione mediante PCR, sequenziamento della regione di
controllo del DNA mitocondriale, identificazione molecolare del sesso, analisi di restrizione, classificazione
delle sequenze in aplogruppi e inserimento in un albero filogenetico.
Modalità di verifica:
Esame orale.
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Versione del 31 luglio 2014
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Nome del corso: GEOCHIMICA AMBIENTALE
6 CREDITI
Docente: Elisa Sacchi
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Element cycles and atmospheric pollution. Introduction: flow diagrams, steady state and anthropogenic
perturbations. Phosphorus, carbon, nitrogen, sulphur, oxygen and metal cycles. Atmospheric structure,
atmospheric pollution (gases and particulate matters), main consequences (atmospheric deposition, acid
rains, greenhouse effects, climate change).
Petroleum geochemistry.The carbon cycles: production, accumulations and transformations of the organic
matter. Kerogen formation and characteristics. Chemical characterisation of the source rock: quality, quantity
and maturity of the organic matter, biomarkers, main parameters and analytical techniques. Hydrocarbon
classification: oil and gas generation, oil-oil and oil-source rock correlations, biogas. Introduction to
pollution phenomena. Types of pollutants and perturbations induced, sources, main inorganic and organic
pollutants, movement in soils and groundwater, advection and diffusion, delay, solid-liquid-gas partition
coefficients. Pollution phenomena. Urban waste disposals: genesis and composition of leachate and biogas,
groundwater pollution. Soil pollution: contaminant retention, detection of the anthropogenic input, heavy
metals, organic compounds, remediation techniques. Surface water pollution and eutrophication. Sea water
composition and marine pollution. Groundwater pollution: inorganic and organic compounds, remediation
techniques (reactive barriers, bioremediation). Mine waste and acid mine drainage. Underground pollution
and radioactive waste management. Environmental data treatment and geochemical modelling. Statistical
data treatment e geostatistics.
Il corso prevede la distribuzione di materiale didattico in italiano compresa la registrazione delle lezioni in
italiano.
Modalità di verifica:
L’esame può essere svolto in italiano mediante verifiche scritte o esame orale.
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Nome del corso: GEOMORFOLOGIA E LABORATORIO DI GIS
12 CREDITI
Modulo 1: GEOMORFOLOGIA
6 CREDITI
Docente: Luisa Pellegrini
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Il ruolo degli agenti geomorfologici endogeni e degli agenti geomorfologici esogeni. I fattori condizionatori.
La degradazione meteorica: I processi di alterazione fisica e chimica: le coltri di alterazione. I processi di
versante. L'azione e gli effetti delle acque dilavanti. Coltri detritiche e coltri eluviali, movimenti delle coltri.
Le frane. L'azione modellatrice delle acque correnti: caratteristiche e modalità di azione delle acque correnti.
Forme del paesaggio legate alla deposizione fluviale. Il profilo longitudinale e i profili trasversali delle valli
fluviali. L’andamento planimetrico dei corsi d’acqua. I terrazzi fluviali. Le catture fluviali. Processi della
morfogenesi glaciale. Forme da erosione e da accumulo glaciale. Gli apparati fluvio-glaciali: anfiteatri
morenici e antistanti pianure fluvio-glaciali. Processi e forme delle regioni periglaciali. Il modellamento
eolico. Morfologia delle regioni aride. Morfologia delle regioni sub-aride. I "Pediments". Morfogenesi
marina: l’azione del moto ondoso e delle correnti marine e gli effetti sulle coste. Morfologia e classificazione
delle coste. Il fenomeno carsico: condizioni ed effetti. Le forme carsiche epigee ed ipogee. Esercitazioni:
lettura in chiave geomorfologica di carte topografiche; riconoscimento e interpretazione di forme del
paesaggio su fotografie aeree stereoscopiche. Escursione sul terreno.
Testi consigliati:
Versione del 31 luglio 2014
Al fine della preparazione dell’esame, vengono suggeriti dei testi, siti internet e vengono distribuite le copie
delle slides mostrate a lezione, a seconda degli argomenti, sotto forma cartacea e/o digitale.
Modulo 2: LABORATORIO DI GIS
6 CREDITI
Docente: Francesco Zucca
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Percezione e cognizione dei fenomeni geografici, domini dell’informazione geografica e elementi
dell’informazione geografica. Relazioni topologiche, distribuzioni spaziali,
modelli dell’incertezza:
probabilità e statistica. La geometria terrestre: geoidi, sfere, ellissoidi e datum orizzontali e verticali, sistemi
geografici di coordinate e proiezioni.
Cartografia e visualizzazione. Astrazione dei dati: classificazione, selezione e generalizzazione; le proiezioni
e loro problematiche relativamente alla realizzazione cartografica. Principi della progettazione cartografica.
Tecniche della rappresentazione grafica-spaziale. Web mapping e visualizzazione; visualizzazione della
componente temporale di dati geografici e dell’incertezza. Uso dei modelli per rappresentare informazioni e
dati. Modelli dei dati; progettazione DB e strumenti di modellizzazione, modelli concettuali, logici e fisici.
Operazioni sui dati spaziali: trasformazioni della rappresentazione: modelli dati e conversione formato,
interpolazione, conversioni, generalizzazione e aggregazione e scale. Classificazione e trasformazione di
attributi. Operazioni di query. Operazione sui database spaziali: misure geometriche e analitiche di base, di
point pattern e cluster spaziali. Analisi delle superfici. GIS e GPS.
Sviluppo di DB-GIS con utilizzo software OpenSource.
Modalità di verifica:
L’accertamento dell’effettiva acquisizione dei risultati dell’apprendimento viene effettuato sia attraverso una
prova orale pubblica sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni frontali, esercitazioni ed escursione sia
attraverso presentazioni pubbliche di ricerche brevi svolte dagli studenti in gruppi di lavoro, durante il
periodo di corso, per sviluppare anche una capacità di autovalutazione e confronto, come pure, al termine
del corso, la realizzazione e presentazione di una ricerca personale su temi definiti preliminarmente con il
docente e prova orale su parti del programma.
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Nome del corso: GESTIONE DEL PATRIMONIO GEOLOGICO
6 CREDITI
Docente: Alberto Lualdi
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
E-mail di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso verterà principalmente all’esame dei requisiti e delle caratteristiche necessarie per l’individuazione e
valorizzazione di geositi.
A questo scopo saranno passati in rassegna alcuni esempi – italiani e non – di interesse geologico,
geomorfologico e paleontologico atti a farne comprendere gli elementi fondamentali ed il criterio usato nella
loro determinazione. Il corso si avvarrà di apposite visite di istruzione a Musei e Istituzioni pubbliche nonché
a siti di importanza geologica rilevante. La prova finale sarà costituita da una relazione originale su un
geosito noto o su una sua proposta di istituzione.
Modalità di verifica:
Esame orale.
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Versione del 31 luglio 2014
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Nome del corso: GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA FAUNA
12 CREDITI
Docente: Mauro Fasola (6 CFU), Alberto Meriggi (3 CFU), Claudio Prigioni (3 CFU)
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected], [email protected], [email protected]
Programma:
1) Introduzione alla gestione faunistica: definizioni, i valori della fauna selvatica, interdisciplinarietà della
gestione faunistica, ruolo della corretta gestione faunistica, i paradigmi della conservazione, pianificazione
delle zone protette. 2) Monitoraggio delle popolazioni: scopi, censimenti completi, censimenti per
campionamento, stime indirette, indici d’abbondanza. 3) Dinamica di popolazione: stima dei parametri
demografici, verifica delle differenze tra popolazioni e periodi, analisi della vitalità e tendenza delle
popolazioni. 4) Il prelievo: prelievo ricreativo, commerciale, quantitativo e selettivo, effetti del prelievo,
analisi del prelievo. 5) Il controllo: definizioni, effetti, finalità, quando prevedere il controllo, metodi, etica
del controllo. 6) Immissioni faunistiche: cenni storici, introduzioni, reintroduzioni, ripopolamenti. 7)
Selezione e idoneità dell’habitat: definizioni, analisi della selezione dell’habitat, funzioni di selezione delle
risorse, modelli di valutazione ambientale. 8) Pianificazione faunistica: scopi e finalità, inquadramento
normativo, piani faunistici, integrazioni con gli strumenti di pianificazione territoriale. 9) Miglioramenti
ambientali a fini faunistici: scopi, tipi di miglioramento ambientale, verifica degli effetti sulle popolazioni,
miglioramenti e politica agricola comunitaria. Esercitazioni sul campo. Escursioni.
Modalità di verifica:
Esame orale.
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Nome del corso: GESTIONE FLORA E VEGETAZIONE
9 CREDITI
Docente: Silvia Assini (6 CFU), Francesco Sartori (3 CFU)
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso intende fornire agli studenti concetti, metodi e strumenti per gestire flora e vegetazione. Sono
richiamate alcune nozioni di geobotanica propedeutiche alla comprensione e alla trattazione di problematiche
gestionali incentrate su tre obiettivi principali: conservazione, ripristino e monitoraggio di flora e
vegetazione. Sono esaminati aspetti gestionali relativi ad habitat naturali e semi-naturali (praterie, arbusteti,
boschi, zone umide, zone riparie) rimarcando alcune criticità, quali incendi e specie esotiche invasive.
Particolare approfondimento è dedicato alla Direttiva Habitat e ai piani di gestione ad essa collegati. Sono
poi proposti casi concreti di studio affrontati dal docente e dalla struttura in cui opera, relativi perlopiù al
territorio lombardo, per meglio avvicinare gli studenti alle problematiche discusse durante le lezioni. Il corso
prevede una o due escursioni che generalmente hanno come meta un ambito planiziale (Po e Ticino) oppure
un ambito appenninico (settentrionale) per discutere sul campo gli aspetti gestionali ad essi connessi.
Il corso si conclude con un laboratorio di pianificazione territoriale, nell’ambito del quale sono illustrati
principi operativi su base geobotanica; sono commentati casi di studio e sono realizzate esercitazioni sul
campo, con discussione degli spunti di pianificazione.
Modalità di verifica:
Scritto/orale.
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Nome del corso: LABORATORIO DI ANALISI DI DATI VEGETAZIONALI
3 CREDITI
Versione del 31 luglio 2014
Docente: Francesco Bracco
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Sito internet di riferimento: http://sciter.unipv.eu/site/home.html
Programma:
I dati vegetazionali – Assunti fondamentali del metodo fitosociologico. Limiti e vantaggi della sua
applicazione. Il rilievo fitosociologico come atto fondamentale di raccolta dei dati di vegetazione. I dati del
rilievo fitosociologico: i dati di testata (dati stazionali e strutturali), i dati floristici. La costruzione di tabelle
fitosociologiche analitiche grezze. La sintesi in tabelle fitosociologiche sinottiche.
Protocolli di analisi dei dati vegetazionali – I problemi fondamentali: la definizione di gruppi di rilievi
affini, la identificazione di specie con ruolo differenziale. La tecnica di Ellenberg per la elaborazione
manuale di una tabella fitosociologica grezza. I riferimenti sintassonomici (prodromi e bibliografia). Il
protocollo di analisi di tabelle fitosociologiche mediante strumenti di analisi multivariata: conversione
numerica dei codici fitosociologici; trasformazione dei dati; misure di similarità e dissimilarità;
classificazioni gerarchiche e non gerarchiche; ordinamenti agli autovalori e autovettori; la verifica dei
risultati. Consistenza dei risultati ottenuti attraverso tecniche diverse; controverifica in funzione dei
parametri stazionali o strutturali.
Package disponibili per l’analisi di dati vegetazionali – Vengono presentati i problemi minimi di gestione
dei dati vegetazionali su foglio elettronico; viene introdotto l’uso di alcuni package liberamente distribuiti e
disponibili online utili alle analisi di dati vegetazionali: package PAST, package GINKGO, package
WinTWINS e alcune funzioni della libreria vegan di R.
Modalità di verifica:
Esame orale con discussione di una relazione scritta.
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Nome del corso: LABORATORIO DI DENDROECOLOGIA
3 CREDITI
Docente: Paola Nola
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
E-mail di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso, svolto integralmente in laboratorio, ha carattere pratico, e comporta frequenza obbligatoria. Agli
studenti vengono presentate diverse tematiche di ricerca dendroecologica applicata a problematiche di tipo
ambientale e insieme viene concordato un tema da sviluppare, attraverso le varie fasi caratteristiche della
ricerca:
· Presentazione della problematica affrontata e della bibliografia disponibile
· Modalità di svolgimento del campionamento (con prove pratiche)
· Preparazione dei campioni prelevati
· Acquisizione delle misure
· Sintesi grafica e/o statistica dei dati
· Interpretazione preliminare dei risultati e loro discussione
Modalità di verifica:
Il corso comporta l'acquisizione di una idoneità, per ottenere la quale è necessario partecipare a tutte le
diverse fasi del lavoro.
Può essere richiesta una relazione sulla attività svolta.
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Nome del corso: LABORATORIO DI ZOOLOGIA
Docente: Roberto Sacchi
3 CREDITI
Versione del 31 luglio 2014
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
E-mail di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso ha l’obiettivo di illustrare in modo teorico e pratico due tecniche di largo impiego nella ricerca in
campo zoologico e conservazionistico: la modellizzazione della distribuzione spaziale delle specie e l'analisi
della forma tramite tecniche di morfometria geometrica. Nella prima parte del corso saranno presentati i
concetti base della costruzione di modelli di distribuzione di specie a partire da dati di sola presenza e
caratteristiche ambientali codificate tramite mappe digitali. La seconda parte del corso si prefigge di
insegnare i concetti base della analisi della forma sulla base delle coordinate di punti omologhi di riferimento
(Landmarks) e delle procedure statistiche ad esse applicate che possono essere messe in pratica in qualsiasi
disciplina biologica in cui il fenotipo (forma) e la sua variazione sono le principali fonti di informazione.
Modalità di verifica:
Prova orale.
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Nome del corso: PALEONTOLOGIA EVOLUTIVA
6 CREDITI
Docente: Cinzia Galli
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso si propone di approfondire il significato della disciplina e le sue relazioni con materie abiologiche e
biologiche ad essa correlate. Saranno esaminati i principali processi di fossilizzazione e i tipi più comuni di
conservazione. Si passerà dallo studio del reperto al riconoscimento delle caratteristiche dell’individuo,
dall’individuo alla popolazione, alla associazione floristica e faunistica (con esempi di analisi morfometrica e
studio di popolazione). Saranno analizzati i principali fattori che stanno alla base dell’evoluzione, i legami
filetici e le necessità adattative relativamente ai principali Taxa vegetali ed animali. Un particolare
approfondimento sarà dedicato a Charles Darwin (“Il grande fatto che tutti gli esseri viventi estinti possano
essere classificati con tutti gli esseri viventi attuali, è la naturale conseguenza della discendenza da comuni
progenitori” - L’Origine delle Specie). Saranno proposti esempi di indagine paleontologica utili alla
comprensione dei meccanismi alla base dell’evoluzione, dallo studio del campione alla ricostruzione degli
ambienti deposizionali. Evoluzione dei paleoambienti riconosciuta attraverso lo studio delle associazioni
fossili con esempi relativi ai principali momenti dell’evoluzione: quadro sinottico dal Precambriano
all’Attuale.
Metodi di scavo, recupero, preparazione ed esposizione dei fossili. Disamina delle finalità legate a ricerca,
conservazione e tutela dei fossili sia rispetto al contesto territoriale di rinvenimento sia rispetto al loro
utilizzo in ambito museale.
Modalità di verifica:
Brevi relazioni sui materiali osservati, esame orale.
Testi di riferimento:
RAFFI S., SERPAGLI E. (2001) - Introduzione alla Paleontologia, U.T.E.T.
Testi di riferimento per le sintesi sui principali taxa vegetali ed animali:
-STEWART W.N., ROTHWELL G. W. (1993) - Paleobotany and the evolution of plants, Cambridge
University Press, Cambridge, UK.
-ALLASINAZ A. (1999) – Invertebrati fossili, U.T.E.T.
-BENTON M. (2000) - Paleontologia dei Vertebrati, Franco Lucisano Editore.
-BONFIGLIO L. (2005) - Paleontologia dei Vertebrati in Italia, Museo di Storia Naturale di Verona
Per ogni testo vengono indicati i singoli capitoli a cui fare riferimento.
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Versione del 31 luglio 2014
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Nome del corso: RAPPRESENTAZIONE ED ANALISI DATI
6 CREDITI
Docente: Roberto Sacchi
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso si propone di presentare gli strumenti di base per l’analisi dei dati statistici relativi ai più comuni
disegni sperimentali nel campo delle Scienze Naturali. Lo scopo fondamentale è quello di consentire allo
studente di acquisire dimestichezza con l’analisi quantitativa dei dati, mettendolo in grado di svolgere
elaborazioni autonome e di interpretare e presentare correttamente i risultati di tali elaborazioni. L’attenzione
del corso sarà focalizzata su un insieme ridotto di tecniche, ma di largo impiego nella pratica. In particolare,
saranno prese in esame le metodologie di sintesi di una variabile (distribuzioni di frequenze, medie, indici di
variabilità), lo studio della correlazione tra due variabili quantitative, l’adattamento di una retta di
regressione e i modelli lineari. Di ciascuna tecnica saranno illustrati i fondamenti logici e le finalità
conoscitive, mentre saranno posti in secondo piano i dettagli tecnici e le derivazioni matematiche. Il corso
sarà basato sull’utilizzo del software statistico R.
Modalità di verifica:
Esame scritto.
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Nome del corso: TECNOLOGIE E APPLICAZIONI DI LABORATORIO
3 CREDITI
Docente: Enrica Capelli
Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Programma:
Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla conoscenza e alle applicazioni di tecniche di analisi di
laboratorio di tipo diagnostico e identificativo. Verranno fornite le informazioni di base per la produzione, la
purificazione e la conservazione degli anticorpi e per le applicazioni delle tecniche immunologiche nella
identificazione di molecole di interesse nel settore agroalimentare, ambientale e per le patologie animali.
Verranno trattate le tecniche di produzione degli anticorpi e i metodi di caratterizzazione e di dosaggio, i
saggi in fluorescenza, i saggi immunoenzimatici, (EIA, ELISA, Elispot), i saggi radioimmunologici (RIA), il
western blotting, le tecniche immunocitochimiche e immunoistochimiche, la citometria a flusso, le tecniche
di isolamento e di coltivazione di cellule in vitro; l’utilizzo di microarrays immunologici, biochip, microsfere
magnetiche (tecnologia Luminex xMAP), di tipizzazione tessutale. Metodi per lo studio di differenziamento
cellulare, espressione genica, fattori epigenetici di controllo. Metodiche di sequenziamento NGS-Illumina.
Modalità di verifica:
Esame orale.
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_______________________________________________________________________________________
Nome del corso: ZOOLOGIA ED ETOLOGIA APPLICATA
Docente: Giuseppe Bogliani
Sede: Dipartimento Scienze della Terra e dell’Ambiente
Email di riferimento: [email protected]
Sito internet di riferimento: www-3.unipv.it/ecoeto/indexstaff.html
Programma:
6 CREDITI
Versione del 31 luglio 2014
Il corso sviluppa le applicazioni dell’etologia e i concetti della biologia della conservazione, con particolare
attenzione agli animali. I temi sono trattati partendo da un inquadramento generale e procedendo con
approfondimenti, esempi pratici di situazioni e di interventi di restauro.
Conservazione e gestione di: popolazioni (dinamica, piccole popolazioni, metapopolazioni); specie (piani
d’azione specifici); cenosi e habitat (frammentazione, biogeografia insulare, effetto margine, aree protette).
Restauro di popolazioni e habitat. Principi generali ed esempi di buone pratiche.
Aspetti etologici della conservazione.
Attribuzione di un valore conservazionistico, liste rosse; spec.
Aspetti legali a livello globale, europeo, nazionale, regionale. Applicazioni delle convenzioni EU.
Realizzazione di piani di monitoraggio faunistico.
Metodi e tecniche di monitoraggio della biodiversità animale.
Censimenti, campionamenti. Metodi assoluti e metodi relativi. Metodi espert-based.
Analisi e presentazione dei dati.
Modalità di verifica:
Esame orale.
Testi consigliati:
Dispense fornite dal docente e altri testi consigliati.
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Silvia Paola ASSINI
A. Informazioni personali
Ricercatore universitario e Professore aggregato (Settore BIO/03 – Botanica Ambientale e Applicata) presso il
Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università degli Studi di Pavia.
B. Ambiti e filoni di ricerca
 Vegetation science - Flora e vegetazione della Pianura Padana e dell’Appennino settentrionale (fitosociologia).
 Restoration ecology - Rinaturazioni, recuperi ambientali e interventi di incremento della biodiversità (aspetti
botanici) con particolare riferimento al territorio planiziale (ambienti umidi, ambienti ripari, rimboschimenti).
 Urban ecology - Performance di piante autoctone lombarde in ambiente urbano.
Partecipazione a progetti di ricerca (ultimi 10 anni)
 Progetto Primo contributo al censimento della flora esotica in Italia e caratterizzazione della sua invasività con
particolare riferimento alla fascia costiera marina e alle piccole isole, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio, quale referente per la Lombardia (in collaborazione con dott. E. Banfi e dott. G.
Galasso), coordinato dal prof. C. Blasi (2004-2006).
 Progetto Serie della vegetazione d’Italia, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio,
quale referente per la Lombardia (in collaborazione con prof. C. Andreis, Prof. B. Cerabolini, dott.ssa S. Verde),
coordinato dal prof. C. Blasi (2002-2006).
 Progetto Cartografia Floristica della Lombardia, finanziato dalla Regione Lombardia, coordinato dal prof. F.
Sartori (2004-2006).
 Progetto di rinaturazione e riqualificazione ambientale nei tratti interessati dalle fasce fluviali del Bacino del
Fiume Po, finanziato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po (2005-2006).
 Progetto Distribuzione e periodo di fioritura delle specie allergeniche esotiche nel territorio di Monz a, in
collaborazione con l’Associazione Segnavia Wegmarken onlus, finanziato dalla Fondazione Monza e Brianza
(2006).
 Progetto I laghi di cava come regolatori delle emergenze idriche , finanziato dalla Fondazione Cariplo,
responsabile scientifico prof. M. Mancini (Politecnico di Milano, Sede di Cremona) (2007-2008).
 Progetto Interventi di incremento della biodiversità nel PLIS di neo istituzione Parco del Lambro Meridionale e
del Ticinello, finanziato dalla Fondazione Cariplo, responsabile scientifico dott.ssa Silvia Assini (2009-2011).
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
60
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 ASSINI S., 2011 (2006-2007). Tilio platyphylli-Acerion pseudoplatani. In. Andreis C., Sartori F. (eds.),
vegetazione forestale della Lombardia. Inquadramento fitosociologico. Archivio Geobotanico, 12 -13: 29-31.
 ASSINI S., 2013. Habitat 2330: (Inland dunes with open Corynephorus and Agrostis grasslands) problematiche di
conservazione e ipotesi di intervento. Archivio Geobotanico, 14(1-2):23-28.
 ASSINI S., BRACCO F., SARTORI F., 2009. Plant invasion in riparian habitats in northern Italy. In L. CelestiGrapow, F. Pretto, G. Brundu, E. Carli, C. Blasi (eds.), A thematic contribution to the National Biodiversity
Strategy, Plant invasion in Italy an averview, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,
Società Botanica Italiana, Centro di Ricerca Interuniversitario “Biodiversità, Fitosociologia ed Ecologia del
Paesaggio” Università di Roma La Sapienza, p. 15.
 ASSINI S., BRACCO F., CARREA A., VILLANI M., 2010. Stato delle conoscenze floristico -vegetazionali sul
corso planiziale del fiume Po e dei suoi affluenti. Biologia Ambientale, 24(1): 111 -128.
 ASSINI S., MONDINO G.P., VARESE P., BARCELLA M., BRACCO F., 2013. A phytosociological survey of
the Corynephorus canescens (L.) Beauv. communities of Italy. Plant Biosystems, 147(1): 64-78.
(DOI:10.1080/11263504.2012.717547).
 BRACCO F., ASSINI S., VILLANI M., 2013 (2008). Elementi di criticità nella conservazione dei Saliceti a Salix
alba in Pianura Padana. Archivio Geobotanico, 14 (1-2): 43-49.
 CELESTI-GRAPOW L., ALESSANDRINI A., ARRIGONI P.V., ASSINI S., BANFI E., BARNI E., BOVIO M.,
BRUNDU G., CAGIOTTI M., CAMARDA I., CARLI E., CONTI F., DEL GUACCHIO E., DOMINA G.,
FASCETTI S., GALASSO G., GUBELLINI L., LUCCHESE F., MEDAGLI P., PASSALACQUA N.,
PECCENINI S., PRETTO F., POLDINI L., PROSSER F., VIDALI M., VILLANI M.C., VIEGI L., WILHALM
T. & BLASI C., 2010. Non-native flora of Italy: distribution and threats, Plant Biosystems, 144, 1: 12 -28.
 SARTORI F., ASSINI S., 2007. The Po: an overview of the protection and conservation state of alluvial
ecosystems. In: M. Trémolières, Schnitzler A. (eds), Floodplain Protection, Restoration, Management, Why and
how ?, TEC & DOC Editions, pp. 27-36.
Versione del 31 luglio 2014
 VERDE S., ASSINI S., 2011 (2006-2007). Fagion sylvaticae. In: Andreis C., Sartori F. (eds.), Vegetazione
forestale della Lombardia. Inquadramento fitosociologico. Archivio Geobotanico, 12-13: 40-46.
 VERDE S., ASSINI S., ANDREIS C., 2010. Le serie di vegetazione della Regione Lombardia. In C. Blasi (ed.),
La Vegetazione d’Italia, Palombi & Partner, pp. 53-82.
D. Esperienze didattiche
Corsi attuali
Gestione flora e vegetazione (Laurea Specialistica in Scienze della Natura).
Laboratorio di metodi e tecnologie per l’ambiente per la Laurea Triennale in Scienze Biologiche.
Corsi tenuti in passato
Piante Ornamentale per la Laurea Triennale in Scienze e tecnologie per la natura e in Scienze del fiore e del verde.
Lettura e analisi del paesaggio per la Laurea Triennale in Scienze e tecnologie per la natura.
Altro
Nel 2011, ha svolto attività didattica di “Urban Ecology” nell’ambito del Master Degree in “Environmental
Assessment and Integrated Management in Urban Areas” a Shanghai presso la Tongji University.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Membro della Giunta del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente (2012/2015).
F. Altre informazioni
Revisore per: Acta Biologica (2007); Archivio Geobotanico (dal 2007); Landscape and Urban Planning (2008);
Journal of Environmental Biology (2010); iForest – Biogeosciences and Forestry (2010), Plant Biosystems (2013).
Segreteria della rivista internazionale Archivio Geobotanico (2007).
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Giuseppe BOGLIANI
A. Informazioni personali
 Nato a Garlasco (PV) il 19 febbraio 1954
 Laureato in Scienze Biologiche (1981)
 Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali (1988)
 Ricercatore presso il Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia (1990 -2001)
 Professore incaricato di Etologia, Università di Pavia (1995-2001)
 Professore incaricato di Ecologia, Politecnico di Milano (1997-1999)
 Professore associato di Zoologia, Università di Pavia (dal 2001)
 Afferisce al Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente.
B. Ambiti e filoni di ricerca
Ricerche di base
 Variazioni intraspecifiche del comportamento sociale.
 Aspetti adattativi dei comportamenti antipredatori.
 Biologia riproduttiva degli uccelli gregari.
 Ecologia della predazione e della nidificazione in ambienti planiziali.
 Effetti della frammentazione del paesaggio su popolazioni e comunità.
 Ecologia delle cenosi acquatiche delle risaie.
 Biodiversità animale degli ambienti montani e alpini delle Alpi.
Ricerche applicate
 Effetti dell’applicazione delle misure agroambientali dell’Unione Europea sulla biodiversità.
 Messa a punto di indicatori di biodiversità per le aree verdi urbane.
 Applicazione della gestione faunistica a popolazioni e comunità di vertebrati selvatici.
 Sperimentazione di tecniche di mitigazione degli effetti delle asciutte nelle risaie sulla fauna acquatica e sulle
popolazioni di zanzare.
 Individuazione delle aree prioritarie per la conservazione della biodiversità nella Pianura padana lombarda. Si
veda: http://www.flanet.org/Resources/Documents/ELENCO%20PUBBLICAZIONI.htm
 Coordinamento del gruppo di lavoro sulla Rete Ecologica della Regione Lombardia.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
Ha pubblicato i risultati in oltre 130 pubblicazioni scientifiche e in atti di convegni. È autore di 10 libri e di
numerosi articoli di divulgazione naturalistica (Airone, Oasis, Terre Sauvage, Corriere della Sera).
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Ferrari C., Bogliani G. and Von Hardenberg A. 2009. Alpine marmots (Marmota marmota) adjust vigilance
behaviour according to environmental characteristics of their surrounding. Ethology Ecology & Evolution 21: 355364.
 Brambilla M., Casale F., Bergero V., Crovetto G.M., Falco R., Negri I., Siccardi P. and Bogliani G. 2009. GISmodels work well, but are not enough: Habitat preferences of Lanius collurio at multiple levels and conservation
implications. Biological Conservation 142: 2033-2042.
 Bogliani G. 2009. Le ricerche zoologiche delle Scienze Naturali dell'Università di Pavia. Scientifica Acta 3: 3 - 10.
 Bogliani G. 2009. L'uomo e la biodiversità. In Baldizzone G., Caprio E., Scalfari F. (eds.), 2009 - La Biodiversità
della Provincia di Asti. Memorie Associazione Naturalisti Piemontesi.-Vol. X, pp. 9-12.
 Brambilla M., Casale F., Bergero V., Bogliani G., Crovetto G. M., Falco R., Roati M., Negri I. 2010. Glorious
past, uncertain present, bad future? Assessing effects of land-use changes on habitat suitability for a threatened
farmland bird species. Biological Conservation 143, 2770-2778.
 Balboni A., Palladini A., Bogliani G., Battilani M. 2011. Detection of a virus related to betacoronaviruses in
Italian greater horseshoe bats. Epidemiology and Infection 139:216-219.
 Morganti M., Mellone U., Bogliani G., Saino N., Ferri A., Spina F., Rubolini D. 2011. Flexible tuning of departure
decisions in response to weather in black redstarts Phoenicurus ochruros migrating across the Mediterranean Sea.
Journal of Avian Biology 42: 323-334.
 Longoni V. , Rubolini D., Ambrosini R., Bogliani G. 2011. Habitat preferences of Eurasian Bitterns Botaurus
stellaris booming in ricefields: implications for management. Ibis 153: 695-706.
 Bogliani G., Viterbi R., Nicolino M. 2011. Habitat use by a reintroduced population of bearded vultures (Gypaetus
barbatus) in the Italian Alps. Journal of Raptor Research 45: 56-62.
 Panuccio, M., Gustin, M., Bogliani, G. 2011. A comparison of two methods for monitoring migrating broad-
Versione del 31 luglio 2014
winged Raptors approaching a long water crossing. Avocetta 35: 13-17.
 Pasquaretta C., Bogliani G., Ranghetti L., Ferrari C., von Hardenberg A. 2012. The Animal Locator: a new
method for accurate and fast collection of animal locations for visible species. Wildlife Biology 18: 202-214.
 Ceresa F., Bogliani G., Pedrini P., Brambilla M. 2012. Does scarcity reduce the importance of marginal features
for farmland birds? An assessment on Red-backed Shrikes Lanius collurio in the Italian Alps. Bird Study 59: 327334.
 Dumont F., Pasquaretta C., Réale D., Bogliani G., von Hardenberg A. 2012. Flight initiation distance and starting
distance: biological effect or mathematical artefact? Ethology 118: 1051-1062.
 Walzer C., Kowalczyk C., Alexander J. M., Baur B., Bogliani G., Brun J.-J., Füreder L., Guth M.-O., Haller R.,
Holderegger R., Kohler Y., Kueffer C., Righetti A., Spar R., Sutherland W. J., Ullrich-Schneider A., VanpeeneBruhier S. N., Scheure T. 2013. The 50 most Important Questions relating to the Maintenance and Restoration of
an Ecological Continuum in the European Alps. PLoS ONE 01/2013; 8(1):e53139.
 Panuccio M, Agostini N, Baghino L, Bogliani G. 2013. Visible migration of Short-toed snake-eagles: interplay of
weather and topographical features. Journal of Raptor Research 47: 60-68.
 Viterbi R, Cerrato C, Bassano B, Bionda R, von Hardenberg A, Provenzale A, Bogliani G. 2013. Patterns of
biodiversity in the northwestern Italian Alps: a multi-taxa approach. Community Ecology 14: 18-30.
 Panuccio M, Agostini N, Mellone U, Bogliani G (in press). Circannual variation in movement patterns of the
Black Kite (Milvus migrans migrans): a review. Ethology Ecology and Evolution.
 Brambilla A, von Hardenberg A, Kristo O, Bassano B, Bogliani G (in press). Don't spit in the soup: faecal
avoidance in foraging wild Alpine ibex (Capra ibex). Animal Behaviour.
 Chiatante G, Brambilla M, Bogliani G (in press). Spatially explicit conservation issues for threatened bird species
in Mediterranean farmland landscapes. Journal for Nature Conservation.
Libri e capitoli di libri
 Bogliani G. 2009. Il valore adattativo del comportamento. In Capocaccia Orsini L. and Baghino L. (eds.); pp. 6278. Nel mondo elusivo degli uccelli. Quaderni dei Mercoledì Scienza, Amici dell'Acquario di Genova, Erga
Edizioni, Genova, Italy. ISBN 888163577-1
 Bogliani G. 2009. Le risaie sono dei surrogati di zone umide naturali? In A. Cosentino, A. La Posta, A.M.
Maggiore, N. Tartaglini (eds.); pp. 64-70. Paesaggi rurali italiani. Ministero dell'Ambiente della tutela del
territorio e del mare. Techne Editore, Milano.
 Lenna P. e Bogliani G. 2010. Un'esperienza regionale in corso: la rete ecologica della Regione Lombardia. In
Malcevschi S. (ed.); pp. 339-364. Reti ecologiche polivalenti. Il verde Editoriale, Milano. ISBN 978-88-86569-316
 Biasioli M., Genovese S., Monti A., Bogliani G. 2011. Gestione e conservazione della fauna minore. Esperienze e
tecniche di gestione per le specie di interesse conservazionistico e dei loro habitat. Fondazione CARIPLO.
Tipolitografica BG, Rovello Porro (CO). 334 pp.
 Casale F., Brambilla M., Falco R., Bogliani G. 2011. Atlante delle Zone di Protezione Speciale della Lombardia.
Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Regione Lombardia. ISBN 978-88-8134-106-1
 Casale F., Bergero V., Brambilla M., Campana F., Decarli M.L., Falco R., Gini R., Redondi A., Siliprandi, M.,
Tucci R., Crovetto G.M., Bogliani G., 2012. Atlante della biodiversità nelle aree protette del Nord Milanese.
Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Milano. ISBN 978-88-8134-114-6
D. Esperienze didattiche
Docente del Consiglio Didattico di Scienze e tecnologie per la natura, nei corsi della Laurea triennale in Scienze e
Tecnologie per la Natura (Materie: Etologia, Attività interdisciplinare di campo) e della Laurea magistrale in
Scienze della Natura (Materia: Zoologia ed etologia applicata).
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
 Direttore del Master in gestione e Conservazione delle Risorse Naturali, Università di Pavia (2002 -2003)
 Direttore della Summer school: “Advances in Species distribution modelling in ecological studies and
conservation”
 Presidente del Corso di Laurea in Scienze e tecnologie per la natura, Università di Pavia (dal 2010 al 2013)
 Componente della Giunta del Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente (dal 2013).
F. Altre informazioni
Ha tenuto conferenze rivolte al vasto pubblico; ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche di
divulgazione scientifica. Una trattazione analitica delle ricerche svolte da Giuseppe Bogliani e una bibliografia
aggiornata possono essere reperite nella pagina web: http://www.unipv.it/ecoeto/bogliani/bogliani.html
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Francesco BRACCO
A. Informazioni personali
Maturità scientifica a Sondrio (1976); Laurea in Scienze Naturali (1980) presso la Facoltà di Scienze mm.ff.nn.
dell’Università degli Studi di Pavia;
Borsa di studio annuale della Regione Lombardia per studi sull'Oltrepò pavese presso l'Ist. di Botanica dell'Univ. di
Pavia (1983);
Dottore di Ricerca in Sistematica ed Ecologia vegetale (Geobotanica), dottorato con sede presso l’Università degli
Studi di Pavia (1987);
Docente abilitato di ruolo di Scienze chimica e geografia nella scuola secondaria superiore (1986-1991);
Ricercatore universitario di ecologia vegetale della Facoltà di Scienze mm.ff.nn. presso il Dipartimento di Biologia
dell’Università degli Studi di Padova (1991-2001);
Professore associato di Botanica ambientale e applicata nella facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Pavia
(2001-2012) e quindi nel Dip. di Scienze della Terra e dell’Ambiente.
B. Ambiti e filoni di ricerca
Costruzione e gestione di database di dati bibliografici sulla vegetazione
Flora e vegetazione dell’Italia settentrionale con particolare riferimento alla Pianura padana, agli ambienti di acqua
dolce e al complesso di vegetazione fluviali ripari.
Entità di interesse officinale della flora autoctona italiana con riferimento agli aspetti sinecol ogici e geobotanici e al
contenuto di fitocostituenti attivi.
Entità di interesse officinale di origine ecuadoriana e iraniana.
Etnobotanica di popolazioni italiane e ecuadoriane con riferimento alle pratiche terapeutiche tradizionali.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
69 lavori scientifici, 40 abstract; 46 lavori divulgativi (155).
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Martino E., Collina S., Rossi D., Bazzoni D., Gaggeri R., Bracco F., Azzolina O., 20 08 – Influence of the
Extraction Mode on the Yield of Hyperoside, Vitexin and Vitexin-2”-O-Rhamnoside from Crataegus monogyna
Jacq. (Hawthorn). Phytochemical Analysis 19(6): 534-540.
 SBURLINO G., TOMASELLA M., ORIOLO G., POLDINI L., BRACCO F., 2008 – La vegetazione acquatica e
palustre dell’Italia nord-orientale. 2 – La Classe Potametea Klika in Klika et V. Novák 1941. FITOSOCIOLOGIA,
45(2): 3-40.
 SARTORI F., BRACCO F., 2008 - La pianificazione ecologica e territoriale prima e dopo l’introduzione dei
sistemi GIS. ARCHIVIO GEOBOTANICO, 11(1-2): 69-74.
 MARTINO E., BRACCO F., RICCI A., TERZO V.,.2008 – Prime note sulla variabilità del contenuto dei principi
attivi di Melilotus officinalis (L.) Pall. nella vegetazione spontanea della provincia di Pavia (Italia s ettentrionale).
ARCHIVIO GEOBOTANICO, 11(1-2): 75-85.
 ASSINI S., BRACCO F., SARTORI F., 2009 - Plant Invasion in riparian habitats in northern Italy. In CelestiGrapow L., Pretto F-, Brundu G., Carli E., Blasi C. (eds.) A THEMATIC CONTRIBUTION TO THE
NATIONAL BIODIVERSITY STRATEGY. PLANT INVASION IN ITALY, AN OVERVIEW: 15. Ministry for
the Environment, Land and Sea Protection, Nature Protection Directorate. Palombi & Partner, Roma.
 ASSINI S., BRACCO F., CARREA A., VILLANI M., 2010 – Stato delle conoscenze floristico-vegetazionali sul
corso planiziale del Fiume Po. BIOLOGIA AMBIENTALE, 24(1): 1-18.
 Gaggeri R., Rossi D., Hajikarimian N., Martino E., Bracco F., Grisoli P., Dacarro C., Leoni F., Mascheroni G.,
Collina S. and Azzolina O., 2010 - Preliminary Study on TNF α-Blocker Activity of Amygdalus lycioides Spach
Extracts. The Open Natural Products Journal, 3: 20-25. ISSN: 1874-8481.
 VILLANI M.C., BRACCO F., CARLIN S., MARCUCCI R., PROSSER F., TORNADORE N., 2010 –Veneto. In
(Celesti-Grapow L., Pretto F., Carli E., Blasi C. (a cura di) Flora Vascolare Alloctona E Invasiva Delle Regioni
D’italia: 53-60. Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del mare. Centro Stampa Università,
Università degli Studi di Roma La Sapienza.
 SARTORI Francesco., BRACCO Francesco, 2011 - Dinamiche di uso del suolo e biodiversità. In AA.VV. L’uso
del suolo in Lombardia negli ultimi 50 anni: 167-184. ERSAF, Regione Lombardia, Arti Grafiche Vertemati,
Vimercate (MI).
 ASSINI Silvia, MONDINO Gian Paolo, VARESE Paolo, BARCELLA Matteo, BRACCO Francesco, 2012 - A
phytosociological survey of the Corynephorus canescens (L.) Beauv. communities of Italy. Plant Biosystems.
 ARMIJOS Chabaco, LOZANO Manuel, BRACCO Francesco, VIDARI Giovanni, MALAGON Omar, 2012 Plantas sagradas y psicoactivas usadas por los Saraguros en la region sur del Ecuador. Ediloja. Loja, Ecuador. pp.
Versione del 31 luglio 2014
154. ISBN 978-9942-08-178-0
D. Esperienze didattiche
Ins. Geobotanica per Laurea in Scienze Naturali e mod. Botanica sistematica del corso integrato di Biologia e
fisiologia vegetale per Laurea in Scienze e tecnologie agrarie (Università degli Studi di Padova); mod. Biologia
vegetale e mod. Botanica Farmaceutica per L.s. in Farmacia; mod. Botanica farmaceutica per L. in tecniche
erboristiche; ins. Etnobotanica, ins. Piante Tossiche ornamentali e ins. Approfondimenti di Botanica delle Piante
Officinali (Università degli Studi di Pavia Facoltà di Farmacia, ord 509/99. Moduli di Botanica Farmaceutica e
Metodi di controllo e conservazione della biodiversità e delle risorse naturali nel Master di 2° livello in
Etnobiofarmacia e utilizzo sostenibile della biodiversità (CISTRE, Univ. di Pavia); Modulo Biodiversità vegetale in
zona alpina nel Master in Competitività delle aree alpine (Univ. Catt. Sacro Cuore di Piacenza, Politec n. di Torino e
Univ.di Pavia). Relatore di 46 tesi di laurea in Scienze Naturali e Scienze Biologiche (Univ. di Padova) e di 57 tesi
di Laurea specialistica in Farmacia (Univ. di Pavia); tutore in 20 tirocini finali per la laurea in Tecniche erboristiche
(Univ. di Pavia).
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Vicedirettore del Dipartimento di Ecologia del Territorio (2002-2008)
Presidente Consiglio didattico delle Lauree della Classe 24 presso la Facoltà di Farmacia dell’Università degli studi
di Pavia (2006-2010).
F. Altre informazioni
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Enrica CAPELLI
A. Informazioni personali
Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università di Pavia nel 1978. Ricercatore Confermato SSD MED/46.
Responsabile del laboratorio di Immunologia e Analisi genetiche del D.STA, Dipartimento di Scienze della Terra e
dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Iscritta alla Società Italiana di Immunobiologia Comparata e dello Sviluppo
(SIICS); componente del C.D. della Fondazione CMT, Cura Mininvasiva Tumori-onlus, del gruppo di lavoro
Age.na.s (Agenzia nazionale per i servizi sanitari), per l’elaborazione di linee guida sulla CFS- Chronic Fatigue
Syndrome, del Centro Interdipartimentale per la didattica e la Storia della Scienza dell’ Università di Pavia;
Componente del Centro di Ricerche Interdipartimentale di Etnobiofarmacia (CISTRE) dell’Università di Pavia dal
2004 al 2009. Socio fondatore dell’Associazione di Citologia Sperimentale ed Applicata (ACSA).
B. Ambiti e filoni di ricerca
La ricerca attualmente svolta riguarda l’espressione genica e in particolare il ruolo dei microRNA nella regolazione
post-trascrizionale. Si è dedicata in particolare alla implementazione e allo sviluppo di tecniche di sequenziamento e
analisi di ultima generazione acquisendo nel gruppo di lavoro strumentazione e personale con competenze tecniche
specifiche.
I progetti principali attualmente in corso sono due: Formulazione e Validazione di una nuova classificazione del
carcinoma epatocellulare finanziato dalla Fondazione CMT e dalla Cariplo e svolto in collaborazione con il
Policlinico S. Matteo (Responsabile Dott. S.Rossi-V.Ravetta); Gene expression through determination of DNA
methylation patterns and mRNAs –Unità Operativa UNIPV-AB del Progetto Cariplo: Real time monitoring of liver
oxidative stress injuries by means of an innovative methodology based on integrated au tofluorescence optical
biopsy. Application to transplantation procedure, (Resp. G.Bottiroli).
In passato ha partecipato a ricerche su progetti finalizzati CNR e su progetti FAR riguardanti:
1.I sistemi di riparazione dei danni del DNA indotti da raggi UV in cellule umane;
2.Il mappaggio di geni umani occupandosi in particolare della produzione di ibridi somatici uomo -topo e della loro
caratterizzazione mediante analisi morfologica, cromosomica, immunoenzimatica ed enzimocitochimica;
3.Identificazione di antigeni Qa-simili in cellule umane su linee cellulari T attivate in vitro con diversi induttori e
con immunomodulatori;
4.Isolamento di sottopopolazioni linfocitarie con attività citotossica anti-tumorale (LAK) e della loro
caratterizzazione mediante citochimica, citometria a flusso, microscopia elettronica e biologia molecolare (RTPCR, RFLP e RAPD, DDRT-PCR);
5.Differenziamento di cellule dendritiche da monociti di sangue periferico;
5. Studio genetico di popolazioni del Nord Italia in collaborazione con l’Associazione Donatori di Midollo Osseo
(ADMO) dell’Emilia Romagna utilizzando i marcatori HLA (Human Leukocytes Antigens) con lo scopo di
estendere la mappa degli aplotipi dei donatori e di ricercare tracce genetiche di antiche popolazioni.
6.Studio degli effetti su cellule umane di nuovi principi attivi di interesse farmacologico in fitocomplessi utilizzati
come rimedi empirici nelle medicine tradizionali.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
L’attività di ricerca è attestata da 257 pubblicazioni scientifiche, di cui 90 in estenso,( 70 su rivista, 15 capitoli di
libri, 5 su riviste scientifico divulgative e 166 Atti di Congresso.
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Capelli E.,Curti V., Rossi S. (2013). Exosomes and epigenetic information. Invertebrate Survival Journal
(ISSN:1824-307X) pp. 17 - 17 Vol. 10
 Remonti L., Balestrieri A., Ruiz-González A., Gómez-Moliner B.J., Capelli E, Prigioni C. (2012). Intraguild
dietary overlap and its possible relationship to the coexistence of mesocarnivores in intensive agricultural habitats.
Population Ecology (ISSN:1438-3896) p. 521 - 532 Vol. 54
 Tarantola E., Bertone V., Milanesi G., Capelli E., Ferrigno A., Neri D., Vairetti M, Barni S., Freitas I. (2012).
Dipeptidylpeptidase-IV, a key enzyme for the degradation of incretins and neuropeptides: activity and expression
in the liver of lean and obese rats. European Journal Of Histochemistry (ISSN:2038-8306) p. 254 - 264 Vol. 56
 Balestrieri A, Remonti L, Ruiz-Gonzalez A, Vergara M, Capelli E, Gomez-Moliner B J, Prigioni C (2011). Food
habits of genetically identified pine marten (Martes martes) expanding in agricultural lowlands (NW Italy). Acta
Theriologica (ISSN:0001-7051) p. 199 - 207 Vol. 56
 Tarantola E., Bertone V., Capelli E., Ferrigno A., Vairetti M., Cilio U., Barni S., Freitas I. (2011). Altered
expression and activityof dipeptydilpaptidase-IV in the liver of a rat model of obesity. Proceedings of the 34°
national congress of the italian society of Hystochemistry Luigi Ponzio e figlio, 24- 24, vol.55s1, giugno 7-9, San
Benedetto del Tronto,
Versione del 31 luglio 2014
 Damiani G, Capelli E, Grego E, Tarantola E, Bertone V (2011). Immune system and environmental induced
epigenetic and genetic mutations. 39- 40, vol.8, In:XIIth scientific meeting of the italian Association of
Developmental and Comparative Immunobiology (IADCI). 16-18 febbraio 2011, Monteortone (Padova),
 Capelli E, Zola R, Lorusso L, Venturini L, Sardi F, Ricevuti G (2010). Chronic fatigue syndrome/myalgic
encephalomyelitis: an update. International Journal of Immunopathology And Pharmacology (ISSN:0394-6320) p.
981 - 989 Vol. 23
 Balestrieri A, Remonti L, Frantz AC, Capelli E, Zenato M, Dettori E E, Guidali F, Prigioni C (2010). Efficacy of
passive hair-traps for the genetic sampling of a low-density badger population. Hystrix (ISSN:0394-1914) p. 137 146 Vol. 2.
 Donegani EM, Basilico F, Bolognini D, Borasio P, Capelli E, Cappelletti P, Chiari P, Frigerio M, Gelosa S,
Giannini G, Hasan S, Mattera A, Mauri P, Monti AF, Ostinelli A, Prest M, Vallazza E, Zanini A (2010). A new
method to measure 10b uptake in lung adenocarcinoma in hospital BNCT. In: Rancoita PG, Barone M, Gaddi A,
Price L, Ruchti R., Astroparticle, Particle and Space Physics, detectors and medical physics application:vol 5.
Imperial College Press (ICP), London.
 Lorenzo Lorusso, Svetlana V. Mikhaylova, Enrica Capelli, Daniela Ferrari, Gaelle K. Ngonga, Giovanni Ricevuti
(2009). Immunological aspects of chronic fatigue syndrome.. AUTOIMMUNITY REVIEWS (ISSN:1568-9972)
p. 287 - 291 Vol. 8.
 Enrica Capelli, Patrizia Chiari, Giancarla Alberti, Enrica Lanza, Roberta Zola (2009). Biological aspects of
NOE2 and PhoNeS experiments Biological aspects of NOE2 and PhoNeS experiments. Seminari INFN- Padova.
 Longo MC, Vallazza E, Bari M, Iugovaz D, Orzan G, Rela S, Beorchia M, de Denaro M, Severgnini M, Vidali C,
Vidimari R, Piermattei A, Fidanzio A, Mameli A, Borasio P, Ricardi UDurisi E, Alikaniotis K, Anglesio S, Zanini
A, Borla O, Chiari P, Capelli E, Prest M, Giannini G (2009). Autoradiografia neutronica di tessuti polmonari
umani irradiati presso E-LINAC ospedalieri in studi BNCT. Radiazioni Ricerca E Applicazioni (ISSN:null) p. 4 7 Vol. XII.
 Capelli E, Lorusso L (2009). Una sindrome debilitante: la Fatica Cronica. Tema Farmacia (ISSN:1827-3718) p.
54 - 60 Vol. 11/2009.
 Lorusso L, Mikhaylova SV, Capelli E, Ferrari D, Ngonga GK, Ricevuti G. (2009). Immunological aspects of
chronic fatigue syndrome. Autoimmunity Reviews (ISSN:1568-9972) p. 287 - 291 Vol. 8
 Nano Rosanna , Capelli Enrica, Facoetti Angelica, Benericetti Eugenio. (2009). Immunobiological and
experimental aspects of malignant astrocytoma: a review. Anticancer Research (ISSN:0250-7005) p. 2461 - 2465
Vol. 29
 Capelli E, Panelli S, Damiani G (2009). Identification of a functional motif mobilized by retroelements in mRNA
from activated human lymphocytes.27, vol.6, ISJ-Invertebrate Survival Journal.
D. Esperienze didattiche
Incarichi attuali:
Corso di Tecnologie e applicazioni di laboratorio (3CFU) per il corso di laurea Magistrale in Scienze della Natura;
Patologia Clinica e Tecniche immunologiche- Modulo 2 -Tecniche Immunologiche (3CFU)
Incarichi pregressi:
Laboratorio di Tecniche microbiche e ricombinanti Modulo 1 dal aa 2006-2007; Patologia Generale e
Immunologia, Modulo di Immunologia dal aa 2007-2008.- per il Corso di Laurea in Biologia.
Cultore della materia per l'Insegnamento di Immunogenetica (dal 1989), di Immunologia (dal 1993), di Genetica
(dal 1999) e di Patologia (dal 2002) per la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Lezioni di: Fondamenti di Biologia per il
Master in Tecnologia delle radiazioni ionizzanti, Immunologia e Genetica per le Scuole di Specializzazione in
Tossicologia Forense, Patologia Generale, Patologie dell’Apparato respiratorio, Allergologia ed Immunologia
Clinica, Ematologia; Corsi di didattica della Genetica, Didattica della Biologia e Laboratorio Didattico
Interdisciplinare delle Scienze per la SILSIS (Scuola Interuniversitaria Lombarda per l’insegnamento Superiore)
Docente in Corsi di formazione e aggiornamento per Medici e Biologi (ECM) su tematiche che riguardano colture di
cellule umane, differenziamento cellulare, immunità anti-tumorale, espressione genica, patologie a componente
immunologica, metodiche diagnostiche innovative.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Componente del Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Pavia.
F. Altre informazioni
Relatore in Congressi sulle seguenti tematiche: colture di cellule umane, differenziamento cellulare, immunità antitumorale, espressione genica, patologie a componente immunologica, metodiche diagnostiche innovative.
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Franca CAUCIA
A. Informazioni personali
Franca Caucia è nata a Valenza (Alessandria) il 26/04/1957.
Ha conseguito la laurea i Scienze geologiche presso l’Università di Pavia il 25 luglio 1980, discutendo una tesi
sperimentale dal titolo “Diagnostica dei minerali argillosi mediante diffrattometria X delle polveri. I) Kaoliite,
halloysite, smectite.
E’ stata nominata Ricercatore della Facoltà di Scienze MM, FF, NN dell’Università di Pavia con decorrenza
16/07/1983 ed è stata assegnata al Dipartimento di Scienze della Terra.
Nel novembre 2002 è stata nominata Professore Associato di Mineralogia, ruolo che ricopre attualmente.
B. Ambiti e filoni di ricerca
L’attività scientifica è testimoniata da lavori scientifici pubblicati sia Italia che all’Estero. Ha collaborato e tuttora
collabora con noti ricercatori stranieri. Tale attività scientifica si può ricondurre a cinque filoni principali:
- Ricerche di petrografia sedimentaria : mineralogia, geochimica e geologia delle formazioni argillose; utilizzazione
e applicazioni delle argille; determinazione dell’indice di cristallinità di argille di sedimenti marini; correlazione
tra composizione mineralogica e tessitura di formazioni argillose; indicazioni sui procedimenti di lavorazione e
sulle temperature di cottura di ceramiche antiche.
- Ricerche di gemmologia: studi su campioni naturali e di sintesi finalizzati a correlare le micro tessiture con le
diverse condizioni genetiche e ad individuare metodi diagnostici capaci di distinguere i campioni di sitesi da
quelli naturali; studio di gemme migliorate esteticamente attraverso processi di riscaldamento e ricerca di
parametri utilizzabili per il riconoscimento di gemme naturali con colorazione indotta da riscaldamento; uso degli
elementi cromofori in tracce per caratterizzare l’area giacimento logica di provenienza di un minerale qualità
gemma; messa a punto di uno spettrometro del visibile utili per la distinzione di gemme sintetiche, distinzione che
presenta molte criticità per minerali quali corindoni e berilli; uso di pattern di terre rare per individuare le
caratteristiche genetiche di opali; caratterizzazione di minerali qualità gemma rari o poco conosciuti; i principali
minerali qualità gemma studiati sono i seguenti: opali; granati; corindoni; berilli; cornerupine; fluoriti; tanzaniti;
tormaline
- Cristallochimica di paragenesi eclogitiche e anfibolitiche: caratterizzazione cristallochimica di anfiboli e pirosseni
di alcuni dei più interessanti litotipi; valutazione delle variazioni strutturali in funzione delle sostituzioni isomorfe
di ogni singolo sito e delle condizioni P-T di cristallizzazione; studio degli equilibri di ripartizione degli elementi
fra le fasi mineralogiche presenti
- Cristallochimica dei minerali delle rocce: le principali famiglie di minerali studiati sono le seguenti: anfiboli;
pirosseni; granati; stauroliti; titaniti; carbonati; epidoti.
- Strutture di minerali nuovi: borosilicato vicanite; borato di Ce peprossite.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
65
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 MARTINI, S. & CAUCIA, F. (2009) – Opali di fuoco del Madagascar.Rivista gemmologica Italiana.4 , 2, 91104.
 BERNINI, D., CAUCIA, F. & BOIOCCHI, M. (2009) – Application of the Vis-NIR Avaspec-2048 portable
automatic spectrometer to distinguish GEM quality materials. N. Jb. Miner. Abh.
 CAUCIA, F., GHISOLI, C. & ADAMO, I. ( 2009) – A study on the characteristics of some C- and CT- opals
from Brazil. N.Jb. Miner. Abh. 185 , 3, 289-296.
 BOCCHIO, R., ADAMO, I. & CAUCIA, F. (2009) – Aquamarine from the Masino-Bregaglia Massif, Central
Alps, Italy. 45 , 3, 204-207.
 CASCIONE, I., CAUCIA, F. ADAMO, I. & BORDONI, V. (2010) – Identificazione di acquamarine trattate
termicamente. Rivista Gemmologica Italiana. 5 , 1, 23-31.
 SIMONI, M., CAUCIA, F., ADAMO, I. & GALINETTO, P. (2010) – New Occurrence off ire opal from Bemia,
Madagascar.Gems & Gemology.46, 2, 114-121.
 GHISOLI, C., CAUCIA, F. & MARINONI, L. (2010) – XRPD patterns of opals: A brief review and new results
from recent studies. Powder Diffraction. 25, 3, 274-282.
 BORDONI , V., BOIOCCHI, M. & CAUCIA, F. (2010) A study of Prismatine from Begogo, Madagascar.
Australian GemmologistVVVVVVVVV
 ADAMO, I., GHISOLI, C. & CAUCIA, F. (2010) – A contribution to the study of FTIR spectra of opals. N.
Jb.Miner.Abh: 187, 1, 63-68.
 BERNINI, D., CAUCIA, F. & SPINGARDI, A. (2012) – I vaghi di collana in ambra e almandino. Volume:
Versione del 31 luglio 2014
Archeologia medievale a Trezzo sull’Adda 5, 385-395.
 BOCCHIO, R., ADAMO, I., BORDONI, V., CAUCIA, F. & DIELLA, V. (2012) – Gem-quality zoisite from
Merelani (Northeastern Tanzania): review and new data.Periodico di Mineralogia. 81, 3, 379-391.
 CAUCIA, F., MARINONI, L., BORDOI, V., GHISOLI, C. & ADAMO , I. (2012) – Physical and chimica
properties of some italian opals. Periodico di Mineralogia. 81 , 1, 93-106.
 CAUCIA, F., GHISOLI, C., MARINONI, L. & BORDONI, V. (2012) – Opal, a beautiful gem between myth and
reality. N. Jb.Miner.Abh. 190, 1, 1-9.
 CAUCIA, F., MARINONI, L. & LEONE, A. (2013) – Physical, geochemical and Gemological properties of
opals from Faroe Islands . Periodico di Mineralogia. In press.
 CAUCIA, F, MARINONI, L., LEONE, A., ADAMO, I. (2013) – Investigation on the Gemological, Physical and
Compositional properties of some “Hungarian” Opals. Periodico di Mineralogia. In press
D. Esperienze didattiche
Tra il 1981 e il 2002 ha tenuto le esercitazioni pratiche del Corso di Petrografia Sedimetaria per Scieze geologiche;
ha svolto anche lezioni interne al Corso di Mineralogia per Scienze Naturali e ha tenuto le esercitazioni pratiche di
Morfologia e Ottica dello stesso corso.
Dal 1991 al 2002 ha tenuto in qualità di professore supplente il Corso di Mineralogia Applicata per Scienze
Geologiche e Scienze Naturali. Nel 2001 ha tenuto il corso di Mineralogia per Scienze naturali come professore
supplente.
Tra il 2002 e il 2013 ha tenuto i seguenti corsi: Mineralogia Applicata (Scienze Geologiche); Gemmologia (Scienze
geologiche); per le Scienze Naturali: Mineralogia e gemmologia; Minerali e Rischio Ambientale; Laboratorio di
Mineralogia: riconoscimento macroscopico dei minerali ; Mineralogia; Minerali e Rocce (modulo di Mineralogia).
Tuttora svolge i seguenti compiti didattici: corso di Mineralogia Applicata (Scienze geologiche); Minerali e Rocce
(modulo di Mineralogia, Scienze e Tecnologie per la Natura); Gemmologia con laboratorio (Scienze della Natura).
E’ stata relatrice di 35 tesi di laurea in ambito cristallografico e gemmologico.
E’ stata tutrice di due dottorandi di ricerca in ambito mineralogico-gemmologico.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Negli anni ’90 ha fatto parte della Giunta del Dipartimento di Scienze della Terra.
Ha fatto parte e fa parte tuttora della Commissione Didattica del Consiglio di corso di laurea in Scienze e
Tecnologie per la Natura.
F. Altre informazioni
Dal 2007 è Perito della Camera di Commercio di Pavia per il riconoscimento di minerali e gemme.
Dal 2009 fa parte dal Comitato Scientifico della Rivista Mineralogica Italiana
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Cristina CORDONI
A. Informazioni personali
Titoli Accademici:
- Dottorato di Ricerca in Scienze Merceologiche, 1999
- Laurea in Economia e Commercio, 1992
- Cultore della materia per il SSD SECS P/13 Scienze Merceologiche, Facoltà di Economia
B. Ambiti e filoni di ricerca
Partecipazione a ricerche dell’Università degli Studi di Pavia:
- PRIN 2008, “Estratti naturali da piante medicinali e tessili-tintorie: caratterizzazione ed usi innovativi di ortica,
daphne, lavanda e tannini da castagno”.
- “Implementazione dei contenuti dell’etichettatura dei prodotti gastronomici tipici, come strumento di diffusione
delle peculiarità dell’area: analisi di fattibilità per alcuni risi pregiati della Lomellina”, A.A. 2007/2008.
- “Le valenze naturalistiche in Lomellina: volano di avvio di percorsi ecoturistici certificati, per la crescita
economica e la riconoscibilità dell’area” A.A. 2006/2007.
- “Fattibilità ed elementi di valutazione per lo sviluppo sostenibile di aree montane o marginali”, 2005/2006.
- “Bilancio sociale”, 2003.
- “Analisi di strumenti economici relativi ad una intelligibilità delle tariffe di servizi e di bilancio di esercizio per
una corretta politica ambientale”, A.A. 1995/96.
- Progetto Strategico CNR “Sistemi naturali ed antropici. Identificazione, caratterizzazione e recupero di aree
contaminate” (1995/1996).
- “Metodologie per l’individuazione di discariche abusive e nuovi criteri di localizzazione di siti per lo smaltimento
di rifiuti tossici e nocivi”.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
oltre 40
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 C. Cordoni, V. Vaccari “Implementation of label contents of gastronomic typical products as a tool of spread of
zone characteristics: feasibility analysis for some fines lomellina rices”, Journal of Commodity Science,
Technology and Quality 2009, 48 (I), 17-36 – ISSN 1971 4483
 C. Cordoni, D. Pignone, V. Vaccari “The energy valorization of dejections from livestock breeding: sustainable
planning in the Lombardy region”, Journal of Commodity Science, Technology and Quality 2009, 48 (III) 249 268, ISSN 1971 4483
 V. Vaccari, C. Cordoni, G. Cambiaso “Integration of purification processes and value creation of organic waste: a
contribution to sustainable development”, 17th IGWT Symposium 2010 International Conference on Commerce
“Facing the Challenges of the Future: Excellence in Business and Commodity Science”, Proceedings Volume II,
pp 1206-1211, Bucharest – Romania 21-25/09/10, Special issue of the Romanian Journal “Calitatea – acces la
success”, Year 11, No. 116, September 2010, ISSN 1582-2559
 C. Cordoni, V. Vaccari “Sustainable pathways for liquid waste management”, Journal of Commodity Science,
Technology and Quality 2010, 49 (II) 73-82, ISSN 1971 4483
 V. Vaccari, C. Cordoni “Specificità naturalistiche: opportunità di sviluppo sostenibile”, “I sistemi di gestione
ambientale per lo sviluppo eco-sostenibile del territorio”, a cura di G.Manca, M.A.Franco, A.Tola, Arkadia
Editore, Cagliari, 2010, pp 241-246, ISBN 978 88 96412 27 5
 C. Cordoni “Le valenze naturalistiche in Lomellina: volano di avvio di percorsi ecoturistici certificati, per la
crescita economica e la riconoscibilità dell’area.”, “Scoprire le identità. Un viaggio esperienziale attr averso i
territori” a cura di S.Luraghi, A.Zucchella, Pavia University Press Ed., Pavia, 2010, pp 121 -136, ISBN 978-8896764-03-9
 C. Cordoni, I. Manco, V. Percivalle “The VER’s Certification: sustainability action for anaerobic digestion from
animal manure” Journal of Commodity Science, Technology and Quality 2011, 50 (I) 5-22, ISSN 1971 4483
 C. Cordoni, F. D’Oria “RAEE: elementi di valutazione”, XXV Congresso Nazionale di Scienze Merceologiche
“Contributo delle Scienze Merceologiche per un Mondo Sostenibile” CD ROM Atti, Trieste-Udine 26-28/09/11,
pp 305-312, ISBN 978-88-8420-705-0
 V. Vaccari, C. Cordoni, I. Manco, A. Valvassori “Analysis required for the optimal performance of a biogas plant”
Proceedings 18th IGWT Symposium Technology and Innovation for a Sustainable Future: a Commodity Science
Perspective, 24-28th September 2012 Rome Editor: Roberto Merli ISBN 978-88—286-269-5
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D. Esperienze didattiche
- titolare dei corsi di “Economia Aziendale”, A.A. 2012/2013, per Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e
Protesi Dentaria, Corso di Laurea triennale in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica;
- titolare del corso di “Economia Applicata”, dall’A.A. 2011/2012 Corso di Laurea in Tecniche della Fisiopatologia
cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare;
- titolare del corso di “Economia Applicata”, dall’A.A. 2004/2005 Corso di Laurea Magistrale in Scienze della
Natura;
- titolare del corso di “Scienze Merceologiche”, A.A. 2009/2010 e 2010/2011 Co rso di Laurea in Dietistica;
- titolare del corso di “Governo e Valorizzazione delle Risorse naturali”, A.A. 2011/2012 Corso di Laurea in
Management;
- attività seminariale presso Master di II livello in “Competitività delle Aree Alpine”, coordinato dall’Unive rsità
Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con l’Università degli studi di Pavia A.A. 2004/2005 ;
- titolare del corso di “Gestione Integrata dei Rifiuti”, dall’A.A. 2003/2004 all’A.A.2010/2011, Corso di Laurea
Triennale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente;
- titolare del corso di “Economia Aziendale”, A.A. 2003/2004 e 2004/2005 Corsi di Laurea Triennale in Scienze e
Tecnologie per l’Ambiente e la Natura;
- Attività seminariale presso Master di I livello in “Sicurezza, Igiene e Qualità degli Alimenti”, coordinato
dall’Università degli Studi di Pavia, A.A. 2003/2004 e 2004/2005.
- Relatore di tesi presso la Facoltà di Scienze MMFFNN dall’A.A. 2004/2005 aventi ad oggetto studi sulla
sostenibilità connessa con le varie fasi della gestione dei rifiuti e dei reflui, la certificazione ambientale e la
certificazione VER, la valorizzazione energetica delle biomasse di scarto e le fonti energetiche rinnovabili,
l’inquinamento luminoso.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
F. Altre informazioni
Attività di consulenza:
- Convenzione Federmanager, Università di Pavia “Una ricerca sul ruolo del manager nella strategia di impresa”,
Ottobre 2007.
- Convenzione Regione Lombardia, CESTEC, Università di Pavia per la redazione del “Programma per la riduzione
del rifiuto biodegradabile da collocare in discarica”, Aprile 2004.
- Convenzione Regione Lombardia, CESTEC, Università di Pavia per la redazione del “Piano Regionale per la
gestione dei rifiuti speciali”, Dicembre 2003.
- Convenzione Regione Lombardia, Università di Pavia e ARPA Lombardia per la “Individuazione delle priorità di
intervento su siti contaminati presenti sul territorio della Regione Lombardia”, Dicembre 2002.
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Mauro FASOLA
A. Informazioni personali
Mauro Fasola studied Biological Sciences at the University of Pavia (Italy), where he carried out research and
teaching since his graduation in 1973, except for research stages at the Centro Pirenaico Biologia Experimental,
Spain (1973), at the Department of Zoology, Oxford University (1977), at the Station Biologique, Camargue, France
(various periods from 1986 to 1996), and for a sabbatical leave in Yemen (2010).
Presently, he is Full Professor at the Pavia University.
Mother language: Italian. Fluent in French and English, and Spanish.
Personal data: born 15 July 1950, 2 daughters.
B. Ambiti e filoni di ricerca
Basic researches encompassed ecology, ethology, zoogeography and ecotoxicology of Vertebrates (birds, mammals,
reptiles, amphibians, marine fish) and of spiders and insects. Research themes: adaptive reproductive behaviours,
sexual selection, resource use, niche, community structure and competition, population dynamics, phylogeography,
eco-physiology, environmental contamination.. Researches were conducted in Italy, France, Spain, Greece and
Albania, in collaboration with local research institutions, and outside Europe, in tropical Africa and in Asia.
Applied professional activities for nature conservation and management included: studies on game management for
the Regione Lombardia (1978-80); planning of nature conservation in the Ticino Natural Park, NW Italy (1980-83);
environmental impact assessment of hydrological works along the River Po, Italy (1980); colonial waterbirds
protection in the Po Delta National Park, Italy (1993-95); planning and management of of Nature Reserves in NW
Italy, and applied researches on the the biodiversity of rice fields (1988-2002).
Responsibility of international programs included:
 Leader of the Research Unit “Predators and krill” for the Italian Antarctic Research Program, (ENEA 1997 -98)
 General coordinator of the Research Program INCO-DC “Coastal and inland wetlands in China and Pakistan:
pollutant levels and effects”, funded by the European Union, with 5 partners from China, Pakistan, and Spain
(1998-2002)
 General coordinator of the Program “Community development and environmental conservation of Lake Turkana”,
for the Italian Ministero Affari Esteri, in partnership with National Museums of Kenya, and KW (2003-2006)
 Coordinator of the Animal Ecology Unit within the project “Sustainable development and biodiversity
conservation of the Socotra Archipelago, Yemen” funded by the Cooperazione Italiana (2008-2010);
 Coordinator of the Animal Ecology Unit within the project “Institutional support for sustainable biodiversity
conservation” funded by the Cooperazione Italiana and IUCN in Albania (2011-2013).
These activities provided a wide experience in field research and in collaboration within multidisciplinary and
international research teams, and skills in dealing with the related organizational aspects, in various environments,
wetlands throughout Southern Europe and Africa, forests and deserts through Africa, and wetlands in Asia.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
The results of these researches have been published in 200 papers in refereed scientific journals, plus contributions
to symposia proceedings and specialized publications (Web of Knowledge citation report from 1993 to 2011: 119
papers listed, 1422 citations in 1145 papers, h-index= 19).
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Galeotti P, Rubolini D, Pupin F, Sacchi R, Altobelli E, Nardi PA & Fasola M. 2009. Presence of rivals reduces
mating probability but does not affect ejaculate size in the freshwater crayfish Austropotamobius
italicus.Behaviour 146: 45-68.
 Barbanera F, Zuffi MAL, Guerrini M, Gentilli A, Tofanelli S, Fasola M, Dini F. 2009 Molecular phylogeography
of the asp viper Vipera aspis (Linnaeus 1758) in Italy: evidence for introgressive hybridization and mitochondrial
DNA capture. Molecular Phylogenetics Evolution 52: 103-114.
 Rubolini D, Ambrosini R, Romano M, Caprioli M, Fasola M, Bonisoli-Alquati A, Saino N. 2009. Within-clutch
egg size asymmetry covaries with embryo sex in the yellow-legged gull Larus michahellis. Behav. Ecol.
Sociobiol. 63: 1809-1819.
 Galeotti P, Rubolini D, Sacchi R, Fasola M. 2009. Global changes and animal phenotipic responses: melaninbased plumage redness of scops owls increased with temperature and rainfall during the last century. Biology
Letters 5: 532-534.
 Fasola M, Rubolini D , Merli E, Boncompagni ,E, Bressan U. 2010. Long-term trends of heron and egret
populations in Italy, and the effects of climate, human-induced mortality, and habitat on population dynamics.
Population Ecology 52: 59-72.
 Bonisoli Alquati A, Rubolini D, Romano M, Cucco M, Fasola M, Caprioli M, Saino N. 2010. Egg antimicrobials,
Versione del 31 luglio 2014
embryo sex and chick phenotype in the yellow-legged gull. Behav. Ecol. Sociobiol. 64: 845-855.
 Saino N, Romano M, Caprioli M, Ambrossini R, Rubolini D, Fasola M. 2010. Sex allocation in yellow-legged
gulls (Larus michahellis) depends on nutritional constrains on production of large last eggs. Proc. R. Soc. B 277:
1203-1208
 Pellitteri-Rosa D. Sacchi R, Galeotti P. Marchesi M. Fasola M. 2010. Do Hermann's tortoises (Testudo hermanni)
discriminate colours? An experiment with natural and artificial stimuli. Italian Journal Zoology 76: 481 -491.
 Saino N, Romano M, Rubolini D, Caprioli M, Ambrosini R, Fasola M. 2010. Food supplementation affects egg
albumen content and body size asymmetry among yellow-legged gull siblings. Behav. Ecol. Soc. 64: 1813-1821.
 Galeotti P, Pellitteri-Rosa D, Sacchi R, Gentiilli A, Pupin F, Rubolini D, Fasola M. 2010. Sex-, morph- and sizespecific susceptibility to stress measured by haematological variables in captive common wall lizard Podarcis
muralis. Comparative Biochemistry Physiology, Part A-Molecular Integrative Physiology: 157: 354-363.
 Fasola M, Brangi A. 2010. Consequences of rice agriculture for waterbirds population size and dynamics.
Waterbirds 33, Special Publication 1: 160-166.
 Sacchi R, Scali S, Pellitteri-Rosa D, Pupin F, Gentilli A, Tettamanti S, Cavigiolo L, Racina L, Maiocchi V,
Galeotti P, Fasola M. 2010. Photographic identifications in reptiles: a matter of scales. Amphibia-Reptilia 31: 489502.
 Razzetti E, Sindaco R, Grieco C, Pella F, Ziliani U, Pupin F, Elisa Riservato, Pellitteri -Rosa D, Butikofer L,
Suleiman AS, Al-Aseily Ba, Carugati C, Boncompagni E, Fasola M. 2011 Annotated checklist and distribution of
the Socotran archipelago herpetofauna (Reptilia). Zootaxa 2826: 1-44.
 Bellati A, Pellitteri-Rosa D, Sacchi R, Nistri A, Galimberti A, Casiraghi M, Fasola M , Galeotti P. 2011.
Molecular survey of morphological subspecies revel new mitochiondrial lineages in Podarcis muralis /(Squamata:
Lacertidae) from the Tuscan Archipelago (Italy). J. Zool. Sist. Evol Res. 49: 240 -250.
 Saino N, Romano M, Caprioli M, Ambrosini R, Rubolini D, Fasola M. 2011. Hatching asynchrony and offspring
sex: an experiment on maternal effects in the yellow-legged gull. Ethology Ecology Evolution 23: 300-317.
 Serra L, Pirrello S, Caprioli M, Griggio M, Andreotti A, Romano A, Pilastro A, Saino N, Sacchi R, Galeotti P,
Fasola M, Spina F, Rubolini D. 2012.Seasonal decline of offspring quality in the European starling Sturnus
vulgaris: an immune challenge experiment. Behav. Ecol. Sociobiol. 66: 697-709.
 Sindaco R, Metallinou M, Pupin F, Fasola M, Carranza S. 2012. Forgotten in the ocean: systematics,
biogeography and evolution of the Trachylepis skinks of the Socotra Archipelago. Zoologica Scripta.
 Gómez-Diaz E, Sindaco R, Pupin F, Fasola M, Carranza S. 2012. Origin and in situ diversification in
Hemidactylus geckos of the Socotra Archipelago. Molecular Ecology 21: 4074-4092.
 De Marchi G, Fasola M, Chiozzi G, Bellati A, Galeotti P 2012. Sex discrimination of Crab Plovers (Dromas
ardeola) by morphometric traits. Waterbirds 35: 332-337.
 Sacchi R, Pellitteri Rosa D, Bellati A, Scali S, Tronconi D, Galeotti P, Fasola M. 2012. Biological correlates of
two dorsal color pattern types in the Common Wall Lizard, Podarcis muralis (LAURENTI, 1768), (Squamata:
Sauria: Lacertidae). Herpetozoa 25: 3-11.
 Galeotti P, Bernini G, Locatello L, Sacchi R, Faosla M, Rubolini D. 2012. Sperm traits negatively covary with size
and asymmetry of a secondary sexual trait in a freshwater crayfish. PLoS ONE 7(8): e43771.
doi:10.1371/journal.pone.00437.
 Attorre F, De Sanctis M, Farcomeni A, Guillet A, Scepi E, Vitale M, Pella F, Fasola M. 2012. On the use of
Spatial Ecological Modelling as a tool for improving the assessment of geographic range size of threatened
species. Journal for Nature Conservation. xx: xx-xx. http://dx.doi.org/10.1016/j.jnc.2012.10.001
 Saino N, Romano M, Caprioli M, Fasola M, Lardelli R, Micheloni P, Scandolara C, Rubolini D, Gianfranceschi L.
2013. Timing of molt of barn swallows delayed in a rare Clock genotype. Peer j 1: e17; DOI 10.7717/peerj.17
D. Esperienze didattiche
Courses on Zoology, Ecotoxicology, and Nature conservation.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Appointed Director of the Dipartimento di Biologia Animale (2000-2006), Director of the Centro Interdipartmentale
Bioacustica e Ricerche Ambientali (since 2006), and President of the Consiglio Didattico Scienze Naturali (20072010).
F. Altre informazioni
Other scientific activities included: editor of the national ornithological journal Avocetta (1981-1990); responsibility
for the organization of 5 national and international symposia on zoological and ecological subjects; membership to
Boards of the “Waterbird Society”, of the “European Ornithologist Union”, and of several national scientific
societies; membership to the CITES Commission with the Italian Ministero Agricoltura (since 200-20063).
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Cinzia GALLI
A. Informazioni personali
La sottoscritta GALLI CINZIA dichiara di possedere il seguente curriculum professionale:
- di essere in possesso del Diploma di Laurea in Scienze Geologiche (indirizzo paleontologico) conseguito presso
l'Università degli Studi di Pavia il 29/3/1984 con la votazione di 110/110;
- di essere dipendente a tempo indeterminato presso il comune di Cremona con la qualifica di Funzionario Tecnico
Conservatore del Museo Civico di Storia Naturale di Cremona a partire dal 1/7/1987;
- di collaborare per la tutela dei beni paleontologici con la Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia
(Ministero per i beni e le attività culturali) a partire dal 1997;
- di aver tenuto presso l’Università degli Studi di Pavia:
*corso di Paleontologia vegetale negli anni accademici 2001/2002 e 2002/2003;
*n.25 seminari Paleontologia 2 a supporto all’insegnamento del corso nell’anno accademico 2003/2004;
*corso di Paleontologia dei vertebrati negli anni accademici 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008/09;
*corso di Paleontologia evolutiva negli anni accademici 2009/10, 2011/12, 2012/13
B. Ambiti e filoni di ricerca
Le attività scientifiche nel settore di competenza (paleontologia) sono in gran parte il frutto della collaborazione, che
a partire dal 1984 si è instaurata con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Pavia.
Nel ruolo di Conservatore del Museo Civico di Storia Naturale di Cremona a partire dal 1987 ho svolto e svolgo
attività di conservazione, ricerca e didattica, principalmente rivolte a collezioni museali ed a te matiche geopaleontologiche e naturalistico-ambientali, in collaborazione con studiosi di discipline complementari, in particolare
relativamente allo studio dell’evoluzione della Pianura Padana.
Progettazione e realizzazione di allestimenti museali permanenti con impegno scientifico pluriennale, laboratori
didattici sperimentali e mostre temporanee.
A questo proposito l’allestimento di mostre temporanee è legato non solo a collezioni museali o storia delle
discipline scientifiche, ma anche ad argomenti relativi alla tutela e conservazione del patrimonio ambientale
(Corredate da sintetici opuscoli illustrativi dal 1988 vengono proposte con scansione regolare, minimo una mostra
ogni anno, negli ultimi anni anche più mostre ogni anno, spesso presentate in occasione di manifestazioni ed eventi
nazionali e internazionali. Delle 40 mostre di argomento scientifico, di cui 4 paleontologiche, in particolare una è
stata dedicata a Darwin e alla struttura della teoria dell’evoluzione in occasione del bicentenario dalla nascita.
L'attività scientifica viene svolta in collaborazione e con il supporto di strutture universitarie, musei scientifici e, per
quanto riguarda la tutela dei beni paleontologici, con la Soprintendenza per I Beni archeologici della Lombardia.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
20 paleontologiche; 20 curatela/redazione, 40 didattico-divulgative
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
La produzione scientifica degli ultimi cinque anni è stata rivolta alla realizzazione di progetti di carattere
paleontologico-museale:
 Progettazione e realizzazione (nell’ambito del Progetto Educare a Scienza e Tecnologia) del Laboratorio
sperimentale “La Pianura oltre la Pianura: evoluzione e biodiversità in Pianura Padana”con abbinato corso di
aggiornamento e guida per insegnanti di scienze (a disposizione dal 2008)
 Co-Progettazione del percorso scientifico del “Museo-laboratorio del paesaggio padano” la cui struttura
complessiva in Cascina Stella è stata aperta al pubblico nel 2009.
 Progettazione e realizzazione della mostra “Darwin 1809-2009” alla quale era abbinato un corso di aggiornamento
e una guida per gli insegnanti di scienze (struttura della teoria dell’evoluzione)
 Progettazione e realizzazione del nuovo allestimento del Museo Civico di Storia Naturale (2010-11) aperto al
pubblico nella nuova sede dal 13 dicembre 2011
 Revisione scientifica di collezioni museali (2012)
D. Esperienze didattiche
Presso l’Università degli Studi di Pavia:
*corso di Paleontologia vegetale negli anni accademici 2001/2002 e 2002/2003;
*n.25 seminari Paleontologia 2 a supporto all’insegnamento del corso nell’anno accademico 2003/2004;
*corso di Paleontologia dei vertebrati negli anni accademici 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008 /09
*corso di Paleontologia evolutiva nell’anno accademico 2009/10, 2011/12, 2012/13
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Presso il Museo di Storia Naturale di Cremona:
L’attività didattica è rivolta sia a studenti di ogni ordine e grado sia ad insegnanti di scienze per i quali vengono
organizzati ogni anno scolastico corsi di aggiornamento a tema.
Dopo aver partecipato come relatore a corsi di aggiornamento organizzati da I.R.R.S.A.E Lombardia (negli anni
scolastici *1988/89 - *1989/90 - *1990/91), dai successivi anni scolastici ad oggi, ho direttamente organizzato e per
le lezioni di competenza tenuto, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche preposte e coadiuvata da docenti
universitari che collaborano costantemente con il museo, corsi di aggiornamento teorici e pratici per docenti
dell’area scientifica uno per ogni anno scolastico.
- Progetti sperimentali di ‘didattica delle scienze’:
“Educare al sistema territorio: conservare e valorizzare il contesto ambientale” si articola in una serie di percorsi,
sviluppati nei diversi cicli scolastici, tutti con lo scopo di costruire una conoscenza che permetta di avere
consapevolezza del proprio contesto ambientale in tutte le fasce di età.
I progetti sono pluriennali e prevedono: corsi di formazione rivolti agli insegnanti, lezioni e laborat ori sperimentali
rivolti agli studenti. Le attività didattiche sono svolte in parte sul ‘campo’.
- supporto scientifico a studenti e laureandi delle università limitrofe principalmente di Pavia, Parma e Milano
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
F. Altre informazioni
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Alberto LUALDI
A. Informazioni personali
Professore Associato, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente
B. Ambiti e filoni di ricerca
L’attività di ricerca di Alberto Lualdi ha interessato diverse tematiche di ricerca.
Sinteticamente, tale attività può essere così schematizzata:
- ricerche biostratigrafiche e di ricostruzione ambientale inerenti il margine settentrionale del bacino pliocenico
padano;
- ricerche stratigrafico-sedimentologiche in terreni cartonatici mesozoici e paleogenici delle Alpi Marittime italo francesi;
- ricerche stratigrafico-sedimentologiche in terreni triassici e giuresi di aree extra-Pennidiche, i.e. nelle Alpi
Meridionali, nei dominii provenzali ed in Sardegna;
- studi sedimentologici e sulla diagenesi di superfici deposizionali caratterizzate da “eventi rari”.
Più in generale, le tematiche indicate si inseriscono in un piano generalizzato di studio di un argomento “madre” che
si può complessivamente indicare come ‘modalità di annegamento delle piattaforme carbonatiche e loro evoluzione,
sia nella piccola scala (diagenesi, eventi-rari, studio di dettaglio delle lacune, ecc.) sia nel loro divenire temporale’.
Pertanto l’attività di ricerca alterna pubblicazioni di carattere puntuale e di particolare analisi ad altri di carattere più
generale e sintetici. Nell’ultimo decennio si è iniziata una nuova linea di ricerca che prevede l’utilizzo delle
glauconiti quali indicatori di facies e sub-facies; in questo ambito sono state portate a termine ricerche inerenti
successioni cretacee dell’Autoctono delfinese del sud-est della Francia. Un ulteriore tema di ricerca si è focalizzato
sulle tematiche inerenti la definizione delle dinamiche del rifting mesozoico nelle Alpi Marittime. Il progetto di
ricerca si è incentrato sulle successioni sedimentarie dell’area ligure che evidenziano l’evoluzione del margine
europeo. In particolare una linea specifica di ricerca verte a dettagliare l’evoluzione sedimentaria di questo comparto
crostale al fine di una sua migliore caratterizzazione geodinamica nell’intervallo Triassico superiore -Dogger.
Attualmente sono ancora in fase di ultimazione ricerche relative ad orizzonti diastemici del Giurassico del Delfinese
e del Cretaceo provenzale, atte ad inquadrare la dinamica deposizionale ed il contesto geodinamico complessivo di
questi settori crostali.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
72
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 DECARLIS A. & LUALDI A. 2009 – A sequence stratigraphic approach to a Middle Triassic shelf-slope complex
of the Ligurian Alps (Ligurian Briançonnais, Monte Carmo-Rialto unit). Facies, 55, 267-290.
 DECARLIS A. & LUALDI A: 2011 – Synrift sedimentation on the northern Tethys margin: an example from the
Ligurian Alps (Upper Triassic to Lower Cretaceous, Prepiedmont domain, Italy). Int. J. Earth Sci. (Geol.
Rundsch.) 100,1589-1604.
 DECARLIS A. & LUALDI A. 2008 – Stratigraphy and deposition of Lower Cretaceous condensed deposits in the
Maritime Alps (Nice arc, SE France). Boll. Soc. Geol. It., 127 13-24.
 DECARLIS A. & LUALDI A. 2008 – Late Triassic-Early Jurassic paleokarst from the Ligurian Alps and its
geological significance (Siderolitico Auct., Ligurian Briançonnais domain). Swiss J. Geosci. 101,579-593.
D. Esperienze didattiche
Dal 1982 Alberto Lualdi svolge attività didattica per i corsi di Laurea in Scienze Geologiche e di Scienze e
Tecnologie per la Natura essendo titolare di corsi sia del triennio di base che del biennio della laurea specialistica.
L’attività didattica è stata svolta presso l’Università degli Studi di Pavia e, nel triennio 1998-2001, presso
l’Università degli Studi di Bari. Oltre ai corsi istituzionali, lo scrivente ha seguito come relatore o co -relatore circa
un centinaio fra Tesi di Laurea e di Dottorato.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
F. Altre informazioni
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Alberto MERIGGI
A. Informazioni personali
Nato a Pavia il 3 Gennaio 1954, si è laureato in Scienze Biologiche nell’A.a. 1975-76 presso l’Istituto di Zoologia
dell'Università degli Studi di Pavia con una tesi sul successo dei ripopolamenti di Starna (Perdix perdix). Dal 1977
ha svolto la sua attività prima presso l’Istituto di Zoologia, poi presso il Dipartimento di Biologia Animale e, dal 1°
gennaio 2012, presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia.
B. Ambiti e filoni di ricerca
1) Gestione, pianificazione faunistica e tutela delle popolazioni naturali di uccelli e mammiferi.
2) Dinamica di popolazione e analisi dei fattori influenzanti.
3) Esigenze ecologiche e preferenze ambientali di uccelli e mammiferi.
4) Modellizzazione delle relazioni habitat-popolazioni e sviluppo di modelli di valutazione ambientale.
5) Coesistenza e competizione in popolazioni simpatriche di specie affini.
6) Sviluppo e adattamento alle situazioni locali dei metodi di censimento della fauna selvatica.
7) Comportamento alimentare dei predatori terrestri e loro influenza sulle popolazioni delle specie preda.
8) Effetti delle misure agro-ambientali e dei miglioramenti ambientali sulla fauna degli ecosistemi agricoli.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
92 di cui 44 articoli su riviste ISI, 14 articoli su riviste nazionali e 34 libri o parti di libri.
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Vidus Rosin A., Montagna A., Meriggi A., Serrano Perez S. 2009. Density and habitat requirements of sympatric
hares and cottontails in northern Italy. Hystrix – Italian Journal of Mammalogy 20: 101-110.
 Giordano M., Meriggi A. 2009. Use by small mammals of short-rotation plantations in relation to their structure
and isolation. Hystrix – Italian Journal of Mammalogy 20: 127-135.
 Vidus Rosin A., Meriggi A., Pella F., Zaccaroni M. 2010. Demographic parameters of reintroduced grey
partridges in central Italy and the effect of weather. European Journal of Wildlife Research. 56:369 -375
 Vidus Rosin A., Meriggi A., Serrano Perez S. 2010. Density and habitat requirements of introduced Eastern
cottontail Sylvilagus floridanus in northern Italy. Acta Theriologica 55: 139-151
 Vidus Rosin A., Meriggi A., Cardarelli E,. Serrano Perez S, Mariani Corradelli C, Barba A 2011. Habitat overlap
between sympatric European hare Lepus europaeus and Eastern cottontail Sylvilagus floridanus in northern Italy.
Acta Theriologica 56: 53-61.
 Cardarelli E,. Meriggi A., Brangi A., Vidus Rosin A. 2011. Effects of arboriculture stands on European hare
Lepus europaeus habitat use in an agricultural area of northern Italy. Acta Theriologica 56: 229–238
 Fattorini L., Giordano M., Marcheselli M., Meriggi A. 2011. Species abundance and diversity index estimation in
point transect sampling using composite approach. Environmetrics 22: 587–596
 Meriggi A., Brangi A., Schenone L., Signorelli D., Milanesi P. 2011. Changes of wolf (Canis lupus) diet in Italy
in relation to the increase of wild ungulate abundance. Ethology Ecology & Evolution 23: 195-210
 Modesto P., Cava P.L., Peletto S., Colussi S., Vidus Rosin A., Meriggi A., Acutis P.L. 2011. Evaluation of genetic
variability in Brown hare populations from two protected areas in northern Italy. Hystrix – Italian Journal of
Mammalogy 22: 257-268.
 Milanesi P., Meriggi A., Merli E. 2012. Selection of wild ungulates by wolves Canis lupus (L. 1758) in an area of
the Northern Apennines (North Italy). Ethology Ecology & Evolution 24: 81-96
 Nelli L., Meriggi A., Vidus Rosin A. 2012. Effects of Habitat Improvement Actions (HIAs) and reforestations on
Pheasants (Phasianus colchicus) in northern Italy. Wildlife Biology 18: 121-130.
 Vidus Rosin A., Lizier L., Meriggi A., Serrano-Perez S. 2012. Habitat selection and segregation by two sympatric
lagomorphs: the case of European hares (Lepus europaeus) and Eastern cottontails (Sylvilagus floridanus) in
northern Italy. Acta Theriologica 57: 295-304.
 Chiatante G., Meriggi A., Giustini D., Baldaccini N.E. 2013. Density and habitat requirements of red-legged
partridge on Elba Island (Tuscan Archipelago, Italy). Italian Journal of Zoology
 Nelli L., Franzoi A., Meriggi A. In stampa. Habitat selection by rock ptarmigan (Lagopus muta helvetica) in
Veglia-Devero Natural Park (Italy): a small-scale study. Wildlife Biology.
 Franceschi S., Nelli L., Pisani C., Franzoi A., Fattorini L., Meriggi A. In stampa. A Monte Carlo Appraisal of Plot
and Distance Sampling for Census of Black Grouse and Rock Ptarmigan Populations in Alpine Protected Areas.
Journal of Wildlife Management.
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D. Esperienze didattiche
Svolge attività didattica in corsi universitari, corsi di specializzazione, master e dottorati ed è stato docente in corsi
per operatori faunistici organizzati da vari Enti con lezioni su diversi aspetti della Biologia dei Vertebrati. È relatore
di tesi di laurea triennale e magistrale di Scienze naturali e Scienze biologiche e di tesi di Master. Attualmente è
professore a contratto di “Gestione e Conservazione della Fauna”, I anno della Laurea Magistrale in Scienze della
Natura, percorso in “Gestione sostenibile del patrimonio naturalistico”.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
È rappresentante dell’Università di Pavia nel "Centro Interuniversitario per la Ricerca sulla Selvaggina e sui
Miglioramenti Ambientali a Fini Faunistici" con sede a Firenze.
F. Altre informazioni
- È stato responsabile scientifico e coordinatore di 49 studi e ricerche finanziati da enti pubblici.
- Ha fatto parte del Comitato Editoriale delle riviste "Journal of Wildlife Research", "Journal of Mountain Ecology IBEX" e “Avocetta” ed è stato ”Associate Editor” della rivista di teriologia "Hystrix – Italian Journal of
Mammalogy".
- È stato membro del "Partridge, Quail and Francolin Specialist Group” della “Species Survival Commission”
dell’IUCN e dei direttivi dell’Associazione "Alessandro Ghigi" per lo studio della Biologia e Conservazione dei
Vertebrati e dell’Associazione Teriologica Italiana.
- É socio dell’Unione Zoologica Italiana, nel cui ambito è stato due volte membro della Commissione Fauna.
-Coordina l'attività di laureati in Scienze Biologiche e Naturali impegnati in ricerche finanziate da enti pubblici.
-È “Tutor” di studenti di dottorato, assegnisti e di borsisti dell’Università di Pavia e di altre Unive rsità
-È consulente editoriale (referee) per le riviste scientifiche AVOCETTA, ACQUA E ARIA, ACTA
THERIOLOGICA, ANIMAL BIODIVERSITY AND CONSERVATION, BIOLOGICAL CONSERVATION,
ETHOLOGY ECOLOGY AND EVOLUTION, EUROPEAN JOURNAL OF WILDLIFE RESEARCH, FOLIA
ZOOLOGICA, GIBIER FAUNE SAUVAGE, HYSTRIX – ITALIAN JOURNAL OF MAMMALOGY, IBEXJOURNAL OF MOUNTAIN ECOLOGY, IBIS, ITALIAN JOURNAL OF ZOOLOGY, JOURNAL OF APPLIED
ECOLOGY, JOURNAL OF MAMMALOGY, JOURNAL OF WILDLIFE MANAGEMENT, JOURNAL OF
WILDLIFE RESEARCH, MAMMALIA, MAMMALIAN BIOLOGY, ORYX, PLOS ONE, WILDLIFE
BIOLOGY, WILDLIFE BIOLOGY IN PRACTICE.
-Ha tenuto, su invito, conferenze e seminari presso le università di Urbino, Firenze, Modena, Pisa, Torino, Siena e
Milano e presso vari Musei e Associazioni naturalistiche e culturali.
-Ha partecipato su invito dell'Institut National pour la Recherche Agronomique (Francia) a una rete europea di
laboratori per lo studio dell'ecologia della Starna, quale specie indicatrice dello stato degli ecosistemi agricoli.
-Ha fatto parte, su invito del Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, di una rete di Unità Operative
per la ricerca finalizzata "Integrazione Ambiente, Agricoltura e Fauna Selvatica".
-Ha svolto attività di consulenza per diverse Amministrazioni regionali e provinciali su problematiche di gestione
della fauna selvatica.
-Ha fatto parte della rete di rilevatori indicata dall'Unione Zoologica Italiana per il progetto BioItaly e della
commissione ministeriale per il progetto BioItaly.
-Fa attualmente parte del “Gruppo di lavoro sul coniglio selvatico nell’area mediterranea” al quale afferiscono
ricercatori e tecnici francesi, spagnoli, portoghesi e italiani.
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Paola NOLA
A. Informazioni personali
Laurea in Scienze Naturali il 19.11.1986 (Univ. Pavia)
Corso di perfezionamento in Geobotanica (Univ. Pavia - a.a. 1987-88)
Dottorato di Ricerca in Sistematica ed Ecologia Vegetale (IV Ciclo), in cotutela Italia-Francia con la partecipazione
di Univ. Pavia; Univ. St. Jérôme, Marsiglia e Univ. Viterbo (2.07.1992)
Attività di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Biotecnologie Agrarie ed Ambientali dell'Università di
Ancona (periodo 1.4.1993 - 31.3.1994)
Ricercatore Universitario presso Dip. Ecologia del Territorio, Univ. Pavia, dal 1.01.1997 al 30.09.2006
Professore associato presso Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente, Univ. Pavia, dal 1.10.2006
Stage di perfezionamento e aggiornamento all’estero:
- Nuove metodologie in campo dendroecologico e analisi densitometrica (1996) Univ. St. Jérôme, Marsiglia, Francia
- Methods in dendroecological analysis (1998) Univ. St. Jérôme, Marsiglia, Francia
- Chronology building and cross-dating (2001) Univ. St. Jérôme, Marsiglia, Francia
- Tecniche dendroecologiche negli studi di monitoraggio a lungo termine (2004) WSL, Birmensdorf, Svizzera
- Numerical methods in dendroecology (2004) CEREGE - Aix-en-Provence, Francia
B. Ambiti e filoni di ricerca
L’attività di ricerca, principalmente svolta nel campo della dendroecologia, riguarda i seguenti temi:
- Analisi delle interazione tra accrescimento annuale e animali (ungulati selvatici, insetti defogliatori)
- Studio delle interazioni tra Hedera helix e accrescimento della pianta ospite (Fagus sylvatica e Quercus robur)
- Studio della struttura e della dinamica forestale, realizzato in numerose aree permanenti in diverse regioni
dell’Italia settentrionale
- Analisi delle relazioni tra clima e accrescimento annuale, ambito nel quale sono state realizzate delle ampie sintesi
del comportamento dendroclimatico di diverse specie (genere Quercus nel bacino mediterraneo, Pinus cembra
nell’arco Alpino, Abies alba nell’intero territorio italiano)
- Analisi della variabilità temporale e spaziale delle relazioni clima-accrescimento in relazione al climate change
- Ricostruzioni climatiche di temperature e precipitazioni
Inoltre, vengono condotti studi in collaborazione nell’ambito di altre discipline, tra cui: Elaborazioni di dati floristici
e vegetazionali; Impostazione e gestione di banche dati, per la raccolta, l’archiviazione e l’elaborazione di dati
ecologici di diversa natura; Studi per la conservazione di beni culturali, contribuendo tramite il riconoscimento
specifico di campioni lignei appartenenti a opere d’arte, a partire dalle caratteristiche anatomiche del legno.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
110
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Castagneri D., Garbarino M., Nola P. (2013). Host preference and growth patterns of ivy (Hedera helix L.) in a
temperate alluvial forest. PLANT ECOLOGY (ISSN:1385-0237)
 Carrer M., Nola P., Motta R. (2012). Significant mean and extreme climate sensitivity of Norway spruce and silver
fir at mid-elevation mesic sites in the Alps . PLOS ONE (ISSN: 1932-6203) Vol. 7
 Castagneri D., Nola P., Cherubini P., Motta R. (2012). Temporal variability of size– growth relationships in a
Norway spruce forest: the influences of stand structure, logging, and climate. CANADIAN JOURNAL OF
FOREST RESEARCH (ISSN:1208-6037) p. 550 - 560 Vol. 42
 Carrer M., Nola P., Motta R., Urbinati C. (2010). Contrasting tree-ring growth to climate responses of Abies alba
toward the southern limit of its distribution area. OIKOS (ISSN: 0030-1299) p. 1515 - 1525 Vol. 119
 Castagneri D., Lingua E., Vacchiano G., Nola P., Motta R. (2010). Diachronic analysis of individual-tree mortality
in a Norway spruce stand in the Eastern Italian Alps. ANNALS OF FOREST SCIENCE (ISSN:1286-4560) 67: 1-8
 Corona C., Guiot J., Edouard J. L., Chaliè F., Buntgen U., Nola P., Urbinati C. (2010). Millennium-long summer
temperature variations in the European Alps as reconstructed from tree rings. CLIMATE OF THE PAST
(ISSN:1814-9324) p. 379 - 400 Vol. 6
 Motta R., Berretti R., Castagneri D., Lingua E., Nola P., Vacchiano G. (2010). Stand and coarse woody debris
dynamics in subalpine Norway spruce forests withdrawn from regular management. ANNALS OF FOREST
SCIENCE (ISSN:1286-4560) p. 803 - Vol. 67
 Motta R., Nola P., Berretti R. (2009). The rise and fall of the black locust (Robinia pseudoacacia L.) in the Siro
Negri Forest Reserve (Lombardy, Italy): lesson learned and future uncertainties. ANNALS OF FOREST
SCIENCE (ISSN:1286-4560) p. 410 - 419 Vol. 66
 Lingua E., Cherubini P., Motta R., Nola P. (2008). Spatial structure along an altitudinal gradient in the Italian
Central Alps suggests competition and facilitation among coniferous species. JOURNAL OF VEGETATION
SCIENCE (ISSN:1100-9233) p. 425 - 436 Vol. 19
Versione del 31 luglio 2014
 Nicault A., Alleaume S., Brewer S., Carrer M., Nola P., Gutierrez E., Edouard J.L., Urbinati C., Guiot J. (2008).
Mediterranean drought fluctuation during the last 500 years based on tree-ring data. CLIMATE DYNAMICS
(ISSN:0930-7575) p. 227 - 245 Vol. 31
D. Esperienze didattiche
Componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Ecologia sperimentale e Geobotanica - Dip.
Ecologia del Territorio (ora Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente), Univ. Pavia (dal 2003 ad oggi)
Attività didattica frontale nei Corsi di Laurea (Fac.Scienze MM.NN.FF. - Univ. Pavia): titolare di numerosi
insegnamenti all’interno di Corsi di Laurea quadriennale (LQ), triennale (LT), specialistica (LS) e magistrale (LM),
secondo i diversi ordinamenti che si sono succeduti, in ambito naturalistico e biologico.
Insegnamenti attuali:
Botanica generale - 9 CFU - LT Scienze e Tecnologie per la Natura
Ecologia vegetale – modulo 1 - 3 CFU - LT Scienze Biologiche
Laboratorio di dendrocronologia - 3 CFU - LT Scienze e Tecnologie per la Natura
Laboratorio di dendroecologia - 3 CFU - LM Scienze della Natura
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Vice-Presidente del Consiglio Didattico della classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la
Natura, dal 2007 al 2013
F. Altre informazioni
Attività organizzative nell’ambito dei Corsi di Studio
- Realizzazione della Guida dello studente e organizzazione delle attività didattiche delle lauree triennali e magistrali
per il Consiglio Didattico in Scienze e Tecnologie per la Natura (2002-2013)
- Responsabile, per il Consiglio didattico in Scienze e tecnologie per la Natura, dell’aggiornamento dei dati relativi
al budget di Facoltà e ai punti organico, necessari alla programmazione dell’utilizzo delle risorse dei settori
scientifico-disciplinari BIO (2003-2012)
- Componente della Commissione Didattica, con compiti specifici relativi all’avvio organizzativo e normativo dei
nuovi ordinamenti didattici, secondo il D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 (dal 2004-2013)
- Responsabile della programmazione didattica e della stesura dei Piani di Studio per i Corsi di Laurea Triennale in
Scienze e Tecnologie per la Natura e Laurea Magistrale in Scienze della Natura (2008-2013)
- Delegata per la compilazione della sezione OFF della Banca Dati ministeriale, relativamente ai Corsi di Laurea
Triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura e Laurea Magistrale in Scienze della Natura (2011-2013) Attività
organizzative nell’ambito del Dipartimento
- Responsabile di diverse attività inerenti la valutazione della Ricerca Scientifica.
- Delegata del Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestr i, nell’ambito del progetto SIR
(Sistema Informativo per la Ricerca), con responsabilità nella raccolta dei dati, del loro inserimento in banca dati
SIR e della loro validazione (periodo 1998-2007)
- Superutente del Dipartimento di Ecologia del Territorio in relazione al catalogo informatico UGOV (dal 2008)
- Referente del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente per le attività inerenti il processo di Valutazione
quinquennale della Ricerca VQR 2004-2010 (2012)
Partecipazione a commissioni di valutazione scientifica per il conseguimento di tito li post-laurea di varia natura.
Docteur en Science Univ. Marseille (Francia - 16.12.1996), Master of Science, Mediterranean Agronomic Institute
of Chania , Creta, Grecia (1999); European PhD (1999)
Valutazione comparativa per Ricercatore Universitario, settore E01D (Ecologia vegetale), Università degli Studi di
Torino (G.U. n. 38 del 15.05.2001)
Valutazione comparativa per Ricercatore Universitario - Fac. di Scienze MM.FF.NN., settore BIO/03 (Botanica
ambientale e applicata), Università degli Studi di Torino (G.U. n. 100 del 17/12/2004)
Ammissione al Corso di dottorato di ricerca in Ecologia sperimentale e geobotanic a - XII ciclo nuova serie (XXVI
ciclo) - (G.U. - IV^ serie speciale n. 50 del 25/06/2010)
Attività editoriale e di revisione scientifica
Dal 2002 Associated Editor della rivista internazionale Dendrochronologia (rivista indicizzata ISI e Scopus).
Attività di Revisore scientifico per numerose riviste internazionali e nazionali tra cui: Journal of Vegetation Science,
Radiocarbon, Tree Ring Research, Plant Ecology, Plant Biosystem (Taylor & Francis), iForest, Archivio
Geobotanico, Il Naturalista Valtellinese, Acer, Forest@, Silva Paedemontis
Indici bibliometrici
- ISI - Web of Science: N. pubblicazioni 18, Citazioni 318, h-index 10
- Scopus: N. pubblicazioni 20, Citazioni 349, h-index 10
- Google Scholar: N pubblicazioni 43, Citazioni 606, h-index 13
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Anna OLIVIERI
A. Informazioni personali
Ricercatore a tempo determinato di tipo b (senior) (RTDb) BIO/18 Genetica – Università di Pavia – Dipartimento di
Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani”.
e-mail: [email protected]; Tel: +39 0382985553; Fax: +39 0382528496.
LUOGO E DATA DI NASCITA: Castel San Giovanni (PC), 5 luglio 1980.
ISTRUZIONE:
Gennaio 2009: Dottore di Ricerca in Scienze Genetiche e Biomolecolari – Università di Pavia.
Gennaio 2005: Laurea con Lode in Scienze Biologiche – Università di Pavia. Votazione: 110/110 con lode.
ESPERIENZA PROFESSIONALE RECENTE:
30 Dicembre 2013 – oggi: Ricercatore a tempo determinato di tipo b (senior) (RTDb) BIO/18 Genetica – Università
di Pavia.
01 Dicembre 2013 – 29 Dicembre 2013: Ricercatrice a Tempo Determinato di tipo a (junior) – Università di Pavia –
come coordinatrice nazionale di un progetto “FIRB Futuro in Ricerca – 2012” (RBFR126B8I). Titolo del progetto:
Storia genetica dell'Italia: analisi genomica di uomini e animali domestici.
01 Dicembre 2010 – oggi: Ricercatrice a Tempo Determinato – Università di Pavia – come responsabile di Unità di
un progetto “FIRB Futuro in Ricerca – 2008” (RBFR08U07M). Titolo del progetto: Uomini e animali domestici:
storie genetiche parallele.
Esperienze all’estero: Novembre 2007 – Febbraio 2008: Borsa di Studio EMBO "Short Term Fellowship" per
attività di ricerca (90 giorni) presso l’Estonian Biocentre della University of Tartu (Estonia) nel laboratorio diretto
dal Prof. Richard Villems.
B. Ambiti e filoni di ricerca
OBIETTIVI DI RICERCA PRINCIPALI: La sua attività di ricerca si focalizza su tre ambiti principali:
(1) Analisi della variabilità di mtDNA e nDNA nelle popolazioni umane, per chiarire origini, evoluzione e rotte di
migrazione; (2) Analisi della variabilità di mtDNA e nDNA in animali (bovini e cavalli), per migliorare la
conoscenza sugli eventi di domesticazione che hanno portato alle attuali distribuzione e variabilità genetica; (3)
Ruolo della variabilità dell’mtDNA in patologie umane e fenotipi complessi.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
co-autrice di un totale di 37 pubblicazioni in riviste ISI internazionali, di cui una (de Saint Pierre et al. 2012) come
corresponding author (ultimo nome) e cinque come primo autore (in Achilli et al. 2008 e 2012 in condivisione).
Questi articoli godono di un numero complessivo di più di 1000 citazioni accademiche, che corrispondono a un
attuale ISI h-index pari a 14.
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Costa MD, Pereira JB, Pala M, Fernandes V, Olivieri A, Achilli A, Perego UA, Rychkov S, Naumova O, Hatina J,
Woodward SR, Khong Eng K, Macaulay V, Carr M, Soares P, Pereira L, Richards MB (2013) A substantial
prehistoric European ancestry amongst Ashkenazi maternal lineages. Nat Commun, vol. 4; p. 2543.
 Olivieri A, Pala M, Gandini F, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Woodward SR, Grugni V, Battaglia V, Semino
O, Achilli A, Richards MB, Torroni A (2013) Mitogenomes from two uncommon haplogroups mark Late
Glacial/postglacial expansions from the Near East and Neolithic dispersals within Europe. PLoS One, vol. 8; p.
e70492.
 Achilli A, Olivieri A, Soares P, Lancioni H, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Nergadze SG, Carossa V,
Santagostino M, Capomaccio S, Felicetti M, Al-Achkar W, Penedo MC, Verini-Supplizi A, Houshmand M,
Woodward SR, Semino O, Silvestrelli M, Giulotto E, Pereira L, Bandelt HJ, Torroni A (2012) Mitochondrial
genomes from modern horses reveal the major haplogroups that underwent domestication. Proc Natl Acad Sci U S
A, vol. 109; p. 2449-2454.
 Cerezo M, Achilli A, Olivieri A, Perego UA, Gómez-Carballa A, Brisighelli F, Lancioni H, Woodward SR,
López-Soto M, Carracedo A, Capelli C, Torroni A, Salas A. (2012) Reconstructing ancient mitochondrial DNA
links between Africa and Europe. Genome Research, vol. 22; p. 821-826.
 de Saint Pierre M, Gandini F, Perego UA, Bodner M, Gómez-Carballa A, Corach D, Angerhofer N, Woodward
SR, Semino O, Salas A, Parson W, Moraga M, Achilli A, Torroni A*, Olivieri A* (2012) Arrival of Paleo -Indians
to the southern cone of South America: new clues from mitogenomes. PLoS One, vol. 7; p. e51311.
*These authors contributed equally to the work.
 Pala M, Olivieri A, Achilli A, Accetturo M, Metspalu E, Reidla M, Tamm E, Karmin M, Reisberg T, Hooshiar
Versione del 31 luglio 2014
Kashani B, Perego UA, Carossa V, Gandini F, Pereira JB, Soares P, Angerhofer N, Rychkov S, Al-Zahery N,
Carelli V, Sanati MH, Houshmand M, Hatina J, Macaulay V, Pereira L, Woodward SR, Davies W, Gamble C,
Baird D, Semino O, Villems R, Torroni A, Richards MB (2012) Mitochondrial DNA signals of late glacial
recolonization of Europe from near eastern refugia. American Journal of Human Genetics, vol. 90; p. 915-924.
 Achilli A*, Olivieri A*, Pala M, Hooshiar Kashani B, Carossa V, Perego UA, Gandini F, Santoro A, Battaglia V,
Grugni V, Lancioni H, Sirolla C, Bonfigli AR, Cormio A, Boemi M, Testa I, Semino O, Ceriello A, Spazzafumo
L, Gadaleta MN, Marra M, Testa R, Franceschi C, Torroni A (2011) Mitochondrial DNA backgrounds might
modulate diabetes complications rather than T2DM as a whole. PLoS One, vol. 6; p. e21029.
*These authors contributed equally to the work.
 Pala M, Achilli A, Olivieri A, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Sanna D, Metspalu E, Tambets K, Tamm E,
Accetturo M, Carossa V, Lancioni H, Panara F, Zimmermann B, Huber G, Al-Zahery N, Brisighelli F, Woodward
SR, Francalacci P, Parson W, Salas A, Behar DM, Villems R, Semino O, Bandelt H-J, Torroni A (2009).
Mitochondrial haplogroup U5b3: A distant echo of the Epipaleolithic in Italy and the legacy of the early
Sardinians. American Journal of Human Genetics, vol. 84; p. 814-821.
 Achilli A*, Olivieri A*, Pellecchia M, Uboldi C, Colli L, Al-Zahery N, Accetturo M, Pala M, Hooshiar Kashani
B, Perego UA, Battaglia V, Fornarino S, Kalamati J, Houshmand M, Negrini R, Semino O, Richards M, Macaulay
V, Ferretti L, Bandelt H-J, Ajmone-Marsan P, Torroni A (2008). Mitochondrial genomes of extinct aurochs
survive in domestic cattle. Current Biology, vol. 18; p. R157-R158.
*These authors contributed equally to the work.
 Olivieri A, Achilli A, Pala M, Battaglia V, Fornarino S, Al-Zahery N, Scozzari R, Cruciani F, Behar DM,
Dugoujon JM, Coudray C, Santachiara-Benerecetti AS, Semino O, Bandelt H-J, Torroni A (2006). The mtDNA
legacy of the Levantine Early Upper Palaeolithic in Africa. Science, vol. 314; p. 1767-1770.
D. Esperienze didattiche
2014: Docente del corso di Genetica (3CFU), Corso di Laurea in Scienze Biologiche, Università di Pavia.
2011 – 2013: Correlatrice di tesi per studenti di Biotecnologie e Biologia, Università di Pavia.
2010 – 2011: Docente di Genetica della Conservazione, Corso di Laurea in Scienze Naturali, Università di Milano.
2009 – 2011: Titolare di seminari didattici per il corso di Genetica della Conservazione, Corsi di Laurea in Scienze
Naturali e Scienze Biologiche, Università di Pavia.
2005 – 2009: Tutore di Genetica e Bioinformatica per i Corsi di Laurea in Biotecnologie e Scienze Biologiche,
Università di Pavia.
2008: “Cultore della Materia” per i corsi di Genetica, Università di Pavia.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
F. Altre informazioni
PREMI E RICONOSCIMENTI:
Giugno 2011: Selezionata da Fondazione Cariplo e dal Scientific Review Panel of the Council for the Lindau Nobel
Laureate Meetings per partecipare al 61° Convegno dei Nobel Laureates a Lindau, Germania – dedicato ai temi di
Fisiologia e Medicina.
Maggio 2011: Vincitrice di una “Mela d’Oro” alla XXIII edizione del Premio Marisa Bellisario per giovani
ricercatori.
Giugno 2009: Vincitrice di una delle 5 borse di studio nazionali “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”.
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Gianni PAVAN
G. Informazioni personali
Gianni Pavan, nato a Pavia il 21-09-1960, residente in Via Mirko Cerise 4 - 27100 Pavia
Università degli Studi di Pavia, Centro Interdipartimentale CIBRA (Centro Interdisciplinare di Bioacustica e
Ricerche Ambientali), Via Taramelli 24, 27100 Pavia Email [email protected] Web http://www.unipv.it/cibra
Ricercatore confermato BIO/07, in servizio dal 29-12-1994 al 28-02-2006 presso il Dipartimento di Urbanistica
della Facoltà di Architettura dell’Università IUAV di Venezia (settore disciplinare E03 - Ecologia, Antropologia e
Genetica - ora BIO/07), dal 1-03-2006 in servizio al Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali
dell’Università di Pavia. Afferente al Dipartimento di Biologia Animale dal 2006 al 2011; da novembre 2011
afferisce al Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dal 2012.
Ricercatore associato ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN dal 2003.
H. Ambiti e filoni di ricerca
Sintesi delle linee di ricerca attuali
Studio della comunicazione acustica e dell’ecolocalizzazione; sviluppo di strumenti, software e metodi per l’analisi
dei segnali bioacustici; monitoraggio acustico della biodiversità in ambienti terrestri e marini; registrazione e studio
dei paesaggi sonori di ambienti terrestri a fini scientifici e divulgativi; analisi dei dati acustici da diverse piattaforme
subacquee (AMADEUS-ANTARES, SMO-SN1, SMO-ONDE2) con INFN e INGV; metodi di riduzione
dell’impatto del rumore sui mammiferi marini.
Progetti di ricerca, finanziamenti e crociere oceanografiche
Nel 2006 ha creato la Banca Dati Nazionale sugli spiaggiamenti di cetacei per incarico del Minister o dell’Ambiente
(http://mammiferimarini.unipv.it), che dirige e mantiene tuttora con anche il sostegno del Ministero della Salute e di
ACCOBAMS. Responsabile dell’unità operativa dell’Università di Pavia del progetto Europeo LIDO (Listening
Into Deep Ocean) coordinato dall’Università Poliecnica della Catalogna (UPC, Spagna) dal 2007 al 2009.
Dal 1991 ha partecipato a oltre 20 crociere di ricerca oceanografica per lo studio dei mammiferi marini, per lo studio
e verifica di nuovi sistemi di detection, e per l’implementazione di metodi di mitigazione degli impatti acustici da
sonar e airgun. Tra queste le crociere SIRENA organizzate dal NURC con finanziamenti ONR e le crociere sismiche
in Oceano Pacifico e Atlantico della Columbia University – LDEO. È stato Principal Investigator (PI) nel progetto
“Bioacoustic Characterization of the Mediterranean Sea” 1999-2003 finanziato dall’Office of Naval Research (US);
partecipa al progetto EDA POMM (2010-2013) come consulente della Marina Militare Italiana per lo sviluppo di
banche dati e strumenti per la protezione dei mammiferi marini Ha partecipato al progetto NATO URC SOLMAR
(1999-2004) e MMRMP (2008-2012), per lo studio e sviluppo di strumenti e protocolli operativi per la protezione
dei mammiferi marini rispetto alle emissioni sonar militari. Responsabile della gestione e analisi di dati bioacustici
nel progetto NEMO-ONDE dell’INFN (dal 2004) per sviluppo di una piattaforma subacquea per la ricezione e lo
studio dei segnali acustici emessi dai mammiferi marini. Partecipazione al progetto FIRB SMO con INFN e INGV
(dal 2012) per lo sviluppo di Submarine Multidisciplinary Observatories.
Altri progetti di ricerca
CORINE Biotopes Italia (1986-1989), catalogazione e georeferenziazione di siti naturalisticamente interessanti
rilevati da letteratura e cartografia storica.
Ha partecipato ai progetti europei SILENV (2010) e GIONHA (2010) (subcontract to CIBRA).
BRS 2012. Behavioural Response Study sullo Zifio con Università di St Andrews (con finanziamenti ONR)
Marine Strategy – collabora con ISPRA alla raccolta ed elaborazione di dati sui mammiferi marini dei mari italiani.
International Whaling Commission – collabora alla redazione dei rapporti annuali per l’IWC sullo stato delle
popolazioni di cetacei dei mari italiani; è stato membro della commissione scientifica all’IWC nel 2004 e 2006.
Principali collaborazioni Nazionali: INFN, INGV, Univ. di Parma, Univ. di Torino, Univ. di Milano, Univ. di
Roma, Univ. di Catania, Univ. di Messina, Centro Studi Cetacei, Ministero Ambiente, Ministero della Salute,
Ministero Agricoltura e Foreste, ISPRA, ARPAT, IZS, MMI, CSSN. Internazionali: NATO URC, CMRE, ONR
(US), Columbia University e LDEO (US), NMFS (US), WHOI (US), Cornell Univ. (US) St.Andrews University
(UK), Università di Tolone Sud Var (LSIS) (F), ACCOBAMS, ASCOBANS.
Italian Stranding Network – gestione della Banca Dati Nazionale sugli spiaggiamenti di mammiferi sulle coste
italiane su incarico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
I. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
Ha pubblicato oltre 160 lavori (1983-2013).
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Panigada S., Pavan G., Borg J.A., Galil B.S., Vallini C. 2008. Biodiversity impacts of ship movement, noise,
grounding and anchoring. Pp. 9-56 in Abdulla A., Linden O. (Eds). Maritime traffic effects on biodiversity in the
Mediterranean Sea: Review of impacts, priority areas and mitigation measures. IUCN Centre for Mediterranean
Versione del 31 luglio 2014
Cooperation, Malaga, Spain.
 Zimmer W.M.X., Pavan G., 2008 Context driven detection/classification of Cuvier’s beaked whale (Ziphius
cavirostris). In: New Trends for Environmental Monitoring Using Passive Systems. IEEE Proc.
 Riccobene G. et al., 2009. Long-term measurements of acoustic background noise in very deep sea. Nucl. Instr.
and Meth. A. 604 (2009) S149-S157.
 Obrist M.K., Pavan G., Sueur J., Riede K., Llusia D. and Márquez R., 2010. Bioacoustic approaches in
biodiversity inventories. In: Manual on Field Recording Techniques and Protocols for All Taxa Biodiversity
Inventories, Abc Taxa, Vol. 8: 68-99.
 Azzellino A., Lanfredi C., D'Amico A., Pavan G., Podestà M., Haun J., 2011. Risk mapping for sensitive species
to underwater anthropogenic sound emissions: model development and validation in two Mediterranean areas.
Marine Pollution Bulletin 63: 56-70.
 Mazzariol S., Di Guardo G., Petrella A. , Marsili L., M. Fossi C., Leonzio C., Zizzo N., Vizzini S., Gaspari S.,
Pavan G., Podesta` M., Garibaldi F., Ferrante M., Copat C., Traversa D., Marcer F., Sabina Airoldi S., Frantzis A.,
De Beraldo Quiro´ s Y., Cozzi B., Fernandez A., 2011. Sometimes Sperm Whales (Physeter macrocephalus)
Cannot Find Their Way Back to the High Seas: A Multidisciplinary Study on a Mass Stranding. PLoS ONE 6(5):
e19417. doi:10.1371/journal.pone.0019417
 Polidori C., Pavan G., Ruffato G., D’Asís J., Josè Tormos J.; 2013. Common features and species-specific
differences in stridulatory organ and stridulation patterns of velvet ants (Hymenoptera: Mutillidae). Zoolische
Anzeiger (Elsevier)
 Favali P. et al., 2013. NEMO-SN1 Abyssal Cabled Observatory in the Western Ionian Sea. IEEE Journal of
Oceanic Engineering 01/2013 38(2): 358 – 374.
 La Manna G., Manghi M., Pavan G., Lo Mascolo F., Sarà G.; Behavioural strategy of common bottlenose dolphins
(Tursiops truncatus) in response to different kinds of boats in the waters of Lampedusa Island (Italy). Aquatic
Conserv: Mar. Freshw. Ecosyst.
J. Esperienze didattiche
Inizia nel 1981 a partecipare alle attività scientifiche e didattiche dell'Istituto di Entomologia dell'Università di Pavia
allestendo un laboratorio di bioacustica. Nel 1989 partecipa alla costituzione del Centro Interdisciplinare di
Bioacustica con la creazione di un laboratorio di bioacustica marina finanziato dal Ministero della Marina
Mercantile. Dal 1992 al 1994 è Professore a contratto dell'Università di Pavia per insegnare bioacustica nel corso di
"Entomologia". Dal 1994 al 2004 all’Università IUAV di Venezia, nel ruolo di ricercatore, ha in affidamento vari
corsi fondamentali e opzionali, tra cui “Ecologia” e “Conservazione e Restauro dell’Ambiente”. Nel 2006, in ruolo
all’Università di Pavia, attiva il corso di “Bioacustica terrestre e marina” (opzionale, 4 crediti) per la laurea
magistrale in Scienze della Natura; nell’A.A. 2010-2011 il corso diventa “Bioacustica” con 6 crediti. È stato docente
del corso “Impact of anthropogenic noise on marine environmental” nell’INTERNATIONAL EXPO MASTER in
“Coastal-marine Integrated Management” dello IUSS di Pavia. Ha tenuto corsi in varie università e per enti non
universitari sui temi della Bioacustica Terrestre, della Bioacustica Marina, e della Biologia Marina (cetacei). Fa
parte del collegio di tutor del Dottorato in Biologia del Comportamento (dal XXIII al XXVIII Ciclo) presso il Dip.
di Biologia Evolutiva e Funzionale dell’Università di Parma ed è stato tutor di 2 tesi di Dottorato. Nel 2011 è stato
Visiting Professor presso “LSIS - DYNI” (Laboratoire des Sciences de l'Information et des Systèmes - DYNamique
de l'Information) dell’Università di Tolone Sud-Var. È stato membro della commissione di esame di Dottorato
all’Univ. di Loughborough (UK) nel 1997 e all’Univ. di Paris-Sud Orsay (F) nel 2000. È stato tutor per una tesi di
Master Degree all’Università di Bremen (Germania) nel 2009 e all’Università di Ghent (Belgio) nel 2012. Ha
contributo alla realizzazione di oltre 60 tesi di laurea e dottorato e attualmente sta seguendo 10 tes i di Laurea
triennali e magistrali, nonché tesi di dottorato nelle Università di Milano Messina, Catania, Tolone, Lubiana.
K. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
È stato membro del Consiglio Scientifico del Centro di Bioacustica dal 1991 al 2006; dal 2007 è Presidente del
CIBRA (Decreto Rettorale 462/07 del 9/3/2007).
L. Altre informazioni
Ha presentato lavori a oltre 130 convegni e ha organizzato 6 convegni internazionali. Chairman IBAC
(International Bio Acoustic Council) 1996-2007. Membro del comitato Direttivo del “Centro Studi Cetacei“ 19992003. Membro fondatore del “Centro Studi Cetacei e Tartarughe Marine” nel 2003. Membro del comitato
redazionale della rivista Bioacoustics dal 1997. Membro della delegazione scientifica italiana ai congressi
dell’International Whaling Commission: 56th IWC, 2004 e 58 th IWC, 2006, su invito del Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali. Dirige la BDS e il centro di coordinamento della rete nazionale di monitoraggio degli
spiaggiamenti per conto del Ministero dell’Ambiente e del Ministero della Salute. Membro dell’International
Working Group on Marine Noise creato da ACCOBAMS e ASCOBANS
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Luisa PELLEGRINI
A. Informazioni personali
Laureata in Scienze Geologiche presso l’Università di Pavia nel gennaio 1973, dopo aver usufruito di un contratto di
ricerca dal novembre 1984 e aver ricoperto il ruolo di ricercatore dall’agosto 1980, è attualmente professore
associato (SSD GEO04, settore concorsuale 04 A3).
B. Ambiti e filoni di ricerca
L’attività di ricerca svolta dalla prof. Luisa Pellegrini si è sviluppata su temi a prevalente carattere geomorfologico e
geomorfologico applicato, con particolare riguardo alla morfogenesi fluviale e all’evoluzione oro -idrografica, alla
cartografia geomorfologica e alle applicazioni della geomorfologia negli studi relativi al dissesto idrogeologico e
alla pericolosità e rischio ad esso connessi. Gli studi hanno riguardato prevalentemente aree dell’Appennino
settentrionale, della pianura padana e, marginalmente, del Bacino Terziario Piemontese oltre che delle Alpi
lombarde. In questi ultimi anni, sono stati sviluppati studi relativi a temi di Geoarcheologia, che riguardano
particolarmente i rapporti tra il paesaggio fisico e il popolamento antico. La partecipazione al progetto PRIN
“Geositi nel paesaggio italiano: ricerca, valutazione e valorizzazione" ha consentito di eseguire studi per la
valorizzazione del patrimonio geomorfologico della Lombardia. La Val Trebbia è stata oggetto di ricerche per
quanto attiene alla valutazione dei geositi e per sperimentazioni di tipo didattico, anche con l’applicazione di
tecniche dendrocronologiche e dendrogeomorfologiche. Analogamente, nel pavese e nel piacentino si sono svolte
ricerche, nel settore Geologia e Turismo (nell’ambito del progetto di rilevante interesse nazionale “Il patrimonio
geomorfologico come risorsa per un turismo sostenibile. Esempi ed applicazioni in aree alpine ed appenniniche”),
volte alla definizione di itinerari turistici (anche per la realizzazione di “Musei diffusi”) che valorizzino l’aspetto
geografico fisico del territorio, senza tralasciarne la componente artistica e socioambientale. In relazione alle
competenze acquisite riguardo alla dinamica fluviale e all’identificazione di metodologie di individuazione e stima
degli elementi che influenzano e condizionano l’evoluzione dei corsi d’acqua, sono state sviluppate ricerche
riguardanti la dinamica recente e attuale di alvei fluviali in Italia centro-settentrionale volte a individuare le cause
delle variazioni, le tendenze evolutive e le implicazioni applicative. Queste ricerche si sono avvalse dei contributi di
due progetti PRIN “Dinamica recente ed attuale di alvei fluviali in Italia centro-settentrionale: tendenze evolutive,
cause ed implicazioni applicative” (2005) e “Tendenze evolutive attuali e possibili modificazioni future di alvei
fluviali appenninico-padani” (2007) dei quali Luisa Pellegrini è stata responsabile scientifico per l’unità di Pavia.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
81
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Bollati I., Pelfini M. , Pellegrini L., 2012. A geomorphosites selection method for educational purposes: a case
study in Trebbia valley (Emilia Romagna, Italy). Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 35, 1, 23-35
 Bollati I., Pelfini M., Pellegrini L., Bazzi A. & Duci G., 2011. Active geomorphosite and educational application:
an itinerary along Trebbia River (Northern Apennines, Italy). In Reynard E., Laigre L. & Kramar N. (Eds) Les
géosciences au service de la société. Actes du colloque en l’honneur du Professeur Michel Marthaler, 24-26 juin
2010, Lausanne. Géovisions, 37. Institut de géographie, Université de Lausanne, 219-233. ISBN 978-2-94036812-9
 Dall’Aglio P.L., Marchetti G., Pellegrini L., Ferrari K., 2011. Correlazioni tra geografia fisica e urbanistica
antica: il caso della pianura padana centrale. Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., SerieA, 116, 85-94. doi
10.2424/ASTSN.M.2011.08
 Zizioli D., Boni P., Pellegrini L., Zucca F., 2011. Un approccio morfometrico per l’analisi delle evidenze di
neotettonica nella Liguria occidentale. Atti Tic. di Scienze della Terra. Serie speciale, 11, New Press Ed., Como,
67-73 ISSN 1724-0077
 Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., 2011 Channel adjustments and implications for river management and
restoration. Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 34, 145-152.
 Rinaldi M., Surian N., Pellegrini L., Maraga F., Turitto O., 2010. Attuali conoscenze sull’evoluzione recente di
corsi d’acqua del Bacino Padano ed implicazioni per la gestione e riqualificazione fluviale . Biologia Ambientale,
24 (1), 29-40. ISSN 1129-504X. Atti XVIII congresso S:ItE., Parma 1-3 settembre 2008, sessione speciale
“Aggiornamento delle conoscenze sul bacino idrografico Padano”, a cura di P. Viarioli, F. Puma e I. Ferrari
 Maraga F., Anselmo V., Bellardone G., Dutto F., Filippi F., Pellegrini L., 2010. Characters of fluvial risk in Po
alluvial plain. Rend. Online Soc. Geol. It., 11, 603-604
 Pellegrini L. & Boni P. & Vercesi P.L., 2010. Geoturism and geomorphological hazard: the Rocca d’Olgisio case
Versione del 31 luglio 2014
study (Northern Apennine, Italy). Geology of the Adriatic Area, GeoActa, Special Publication, 3, 179-187
 Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., Audisio C., Duci G., Maraga F., Teruggi L.B., Turitto O., Ziliani L., 2009.
Towards a channel evolution model for alluvial rivers in Italy. 27 th IAS Meeting of Sedimentology, Alghero,
Italy, 31-34. ISBN 978-88-6025-123-7
 Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., 2009. Linee guida per l’analisi geomorfologica degli alvei fluviali e delle loro
tendenze evolutive. Cleup, Padova, 80 pp., ISBN: 9788861294998
 Duci G. & Pellegrini L., 2009. Human influence on channel adjustment. A contribution from three case studies. 7 th
International Conference on Geomorphology (ANZIAG), 6-11 July 2009, Melbourne, Australia
 Dallagiovanna G., Maino M., Pellegrini L., Seno S., 2008 - Carta Geologica della Regione Liguria alla scala
1:10000; 228130, Monte Spinarda. Progetto CARG, Foglio 228 Cairo Montenotte.
 Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., Audisio C., Maraga F., Teruggi L., Turitto O., Ziliani L., 2009. Channel
adjustments in northern and central Italy over the last 200 years . In: James L.A., Rathburn S.L., Whittecar G.R.
(eds.), Management and Restoration of Fluvial Systems with Broad Historical Changes and Human Impacts ,
Geological Society of America Special Paper 451, 83-95, ISSN 00721077, DOI: 10.1130/2009.2451(05).
 Pellegrini L., Maraga F., Turitto O., Audisio C. & Duci G., 2008. Evoluzione morfologica di alvei fluviali mobili
nel settore occidentale del Bacino Padano. Il Quaternario, Italian Journal of Quaternary Sciences, 21, 1B, pp.251266.
D. Esperienze didattiche
Dal 1993 a tutt’oggi è stata titolare degli insegnamenti qui di seguito elencati. Attuale ordinamento: Geomorfologia
(9CFU) per la Laurea Triennale in Scienze Geologiche; Modulo di Geomorfologia Applicata (6CFU) del corso di
Geomorfologia Applicata e Impatti Geoambientali (9CFU) per la laurea Magistrale in Scienze Geologiche
Applicate; Geomorfologia (6CFU) per la Laurea Magistrale in Scienze della Natura. Precedenti ordinamenti per i
corsi di Laurea in Scienze Geologiche e Scienze Naturali: Geomorfologia, Fotogeologia; Telerilevamento, Sistemi
Informativi Territoriali; Geologia Storica.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Tra gli incarichi ricoperti e le funzioni svolte, si annoverano: 2005: Membro della Giunta del Dipartimento di
Scienze della Terra, Università di Pavia; Novembre 2003 – ottobre 2009: Membro del Consiglio di Amministrazione
dell’Università di Pavia; Novembre 2001 - Oggi: Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Scienze della
Terra, Università di Pavia; 1992-1997: Membro del Senato Accademico Integrato, Università di Pavia
F. Altre informazioni
È membro dell’A.I.Geo. (Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia) ed è stata eletta come
componente del relativo Consiglio Direttivo per il triennio 2013 -2016, ricoprendo la carica di Vice-presidente;
A.I.T. (Associazione Italiana di Telerilevamento); A.I.QUA. (Associazione Italiana per lo studio del Quaternario);
IAEG (International Association for Engineering Geology and the Environment); G.F.G. (Group Français de
Géomorphologie); G&T (Geologia e Turismo); SIGEA (Società italiana di Geologia Ambie ntale).
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Claudio PRIGIONI
G. Informazioni personali
Nato a Sommo (PV) l'11.2.51, laureato in Scienze Biologiche nel 1974 (110/110 e lode). In qualità di professore a
contratto dell'Università degli Studi di Pavia, svolge la sua attività presso il Dipartimento di Scienze della Terra e
dell’Ambiente, via Taramelli 24, 27100 Pavia; tel. 0382.987974; e-mail: [email protected]
H. Ambiti e filoni di ricerca
a) ecologia comportamentale dei Vertebrati con particolare riferimento ai fattori influenzanti distribuzione, dinamica
di popolazione, selezione di habitat e comportamento alimentare. Questa linea di ricerca è attualmente incentrata sui
mammiferi carnivori con particolare riguardo alla lontra ed ad altri Mustelidi;
b) valutazione della qualità ecologica di vari ambienti, da quelli di pianura a quelli alpini, mediante indici sintetici e
indicatori chiave riferiti a specie vertebrate; conservazione della biodiversità e delle specie rar e e minacciate;
c) pianificazione territoriale, gestione delle risorse naturali, progettazione di riserve naturali e parchi, rinaturazione e
riqualificazione ambientale attraverso interventi di ripristino e mitigazione dell'impatto prodotto da opere e s trutture
sull'ambiente naturale;
d) impatto della fauna selvatica sull’economia agricola con particolare riferimento alle metodiche di accertamento e
di prevenzione dei danni causati da varie specie vertebrate, con particolare riferimento alla nutria.
I. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
174 su riviste nazionali e internazionali, di cui le più recenti sono di seguito elencate.
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 REMONTI L., BALESTRIERI A., PRIGIONI C. - 2007. Role of fruits in the diet of small mustelids (Mustela sp.)
from the western Italian Alps. Eur. J. Wildl. Res., 53: 35–39.
 PRIGIONI C., REMONTI L., BALESTRIERI A. 2007. Habitat selection of the Eurasian badger (Meles meles) in
an agricultural area of northern Italy. In Prigioni C. & Sforzi A. (eds). Abstracts V European Congress of
Mammalogy, Hystrix It. J. Mamm., (n.s.), Vol. I-II, Supp. (2007): p. 341.
 PRIGIONI C., REMONTI L. & BALESTRIERI A. 2007. Decline and recovery in otter Lutra lutra populations in
Italy. Mammal Rev., 37 (1): 71–79.
 PRIGIONI C., BALESTRIERI A. & REMONTI L. 2007. Espansione dell’areale della Lontra (Lutra lutra) in
Italia meridionale. Atti del Convegno Nazionale Fauna Problematica: Conservazione e Gestione. Montefiascone
(VT).
 BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2007. The red fox - Trichinella relationship: a review of past
and recent evidence. Hystrix It. J. Mamm. (n.s.) 18 (1): 17-38.
 BALESTRIERI A., PRIGIONI C., PEDRONI C., REMONTI L., PIERALLINI R., MORETTI M. 2007. A
summer survey of cave-dwelling bats in the Southern Ticino Canton (Switzerland). Hystrix It. J. Mamm. (n.s.) 18
(2): 205-214.
 PRIGIONI C., BALESTRIERI A., REMONTI L., CAVADA L. 2008. Differential use of food and habitat by
sympatric carnivores in the eastern Italian Alps. Italian Journal Zoology. 75(2):173-184.
 BALESTRIERI A., RUIZ-GONZÁLEZ A., REMONTI L. GÓMEZ-MOLINER B.J., GOLA L., PRIGIONI C.
2008. A non-invasive genetic survey of the pine marten (Martes martes) in the western river Po plain (Italy):
preliminary results. Hystrix It. J. Mamm. (n.s.) 19 (1): 77-80.
 BALESTRIERI A., RUIZ-GONZÁLEZ A., REMONTI L. GÓMEZ-MOLINER B.J., GOLA L., PRIGIONI C.
2008. Colonization of the western river Po plain by the pine marten (Martes martes). Hystrix It. J. Mamm. (n.s.)
Supp. 2008: 70.
 BALESTRIERI, A., REMONTI, L, SMIROLDO G., PRIGIONI C., REGGIANI G. 2008. Surveying otter Lutra
Lutra distribution at the southern limit of its Italian range. Hystrix It. J. Mamm. (n.s.), 19(2): 165-173.
 REMONTI L., PRIGIONI C., BALESTRIERI A, SGROSSO S, PRIORE G 2008. Trophic flexibility of the otter
(Lutra lutra) in southern Italy. Mammalian Bology, 73: 293-302.
 REMONTI, L., PRIGIONI, C., BALESTRIERI, A., SGROSSO, S. & PRIORE, G. 2008. Distribution of a
recolonising species may not reflect habitat suitability alone: the case of the Eurasian otter (Lutra lutra) in
southern Italy. Wildlife Research, 35: 798–805.
 BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2009. Exploitation of food resources by the Eurasian badger
(Meles meles) at the altitudinal limit of its Alpine range (NW Italy). Zoological Science, 26(12): 821-827.
Versione del 31 luglio 2014
 BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2009. Habitat selection in a low-density badger Meles meles
population: a comparison of radio-tracking and latrine surveys. Wildl. Biol., 15: 1-7.
 BALESTRIERI A., REMONTI L., RUIZ-GONZÁLEZ A., GÓMEZ-MOLINER B.J., VERGARA M.,
PRIGIONI C. 2009. Range expansion of the pine marten (Martes martes) in an agricultural landscape matrix (NW
Italy). Mamm. Biol., (doi:10.1016/j.mambio.2009.05.003).
 REMONTI L., PRIGIONI C., BALESTRIERI A., SGROSSO S., PRIORE G. 2009. Eurasian otter (Lutra lutra)
prey selection in response to a variation of fish abundance. Italian Journal of Zoology (in press).
 REMONTI L., BALESTRIERI A., PRIGIONI C 2009. Altitudinal gradient of Eurasian otter (Lutra lutra) food
niche in Mediterranean habitats. Canadian Journal of Zoology, 87(4): 285–291.
 SMIROLDO G., BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2009. Seasonal and habitat-related variation of
otter Lutra lutra diet in a Mediterranean river catchment (Italy). Folia Zoologica, 58(1): 87–97.
 PRIGIONI C., SMIROLDO G., REMONTI L., BALESTRIERI A. 2009. Distribution and diet of reintroduced
otters (Lutra lutra) on the river Ticino (NW Italy). Hystrix It. J. Mamm., 20(1): 45-53.
 MUCCI, N., (omissis) PRIGIONI, C. et. al. 2010. Genetic diversity and landscape genetic structure of otter
(Lutra lutra) populations in Europe. Conserv Genet DOI 10.1007/s10592-010-0054-3.
 BALESTRIERI A., REMONTI L., RUIZ-GONZÁLEZ A., VERGARA M., CAPELLI E., GÓMEZ-MOLINER
B.J., PRIGIONI C. 2010. Food habits of genetically identified pine marten (Martes martes) expanding in
agricultural lowlands (NW Italy). Acta Theriol, DOI 10.1007/s13364-010-0015-8
 BALESTRIERI, A., REMONTI, L., PRIGIONI, C. 2011. Assessing carnivore diet by faecal samples and stomach
contents: a case study with Alpine red foxes. Cent. Eur. J. Biol., 6(2): 283-292.
 REMONTI L., BALESTRIERI A., SMIROLDO G., PRIGIONI C. 2011. Scent marking of key food sources in the
Eurasian otter. Ann. Zool. Fennici 48: 287–294.
 REMONTI L., BALESTRIERI A., PRIGIONI C. 2011. Percentage of protein, lipids, and carbohydrates in the diet
of badger (Meles meles) populations across Europe. Ecol Res, 26: 487–495
 REMONTI L., BALESTRIERI A., RUIZ-GONZÁLEZ A., GÓMEZ-MOLINER B.J., CAPELLI E., PRIGIONI C.
2012. Intraguild dietary overlap and its possible relationship to the coexistence of mesocarnivores in intensive
agricultural habitats. Popul. Ecol., DOI 10.1007/s10144-012-0326-5
 BALESTRIERI A., REMONTI L., VEZZA P., PRIGIONI C., COPP G.H. 2013. Do non-native fish as prey
favour the conservation of the threatened indigenous Eurasian otter? Freshwater Biology, doi:10.1111/fwb.12102.
 BALESTRIERI A., REMONTI L., CAPRA R.B., CANOVA L., PRIGIONI C. 2013. Food habits of the stone
marten (Martes foina) (Mammalia: Carnivora) in plain areas of Northern Italy prior to pine marten (M. martes)
spreading. Italian Journal of Zoology, dx.doi.org/10.1080/11250003.2012.730067.
 HYSAJ E., BEGO F., PRIGIONI C., BALESTRIERI A. (in press). Distribution and marking intensity of the
Eurasian otter,Lutralutra,on the River Drinos (southern Albania). Folia Zoologica.
J. Esperienze didattiche
2008- (in corso) - Docente degli insegnamenti: Laboratorio di Pianificazione territoriale (corso di Gestione e
conservazione della fauna, Laurea Magistrale in Scienze della Natura), Biologia delle popolazioni e comunità
(Laurea magistrale in Biologia Sperimentale e Applicata, Curriculum Biologia ambientale e biodiversità)
2005-2008 - Docente degli insegnamenti: Zoogeografia (Classe delle Lauree n. 12), Analisi e Gestione degli
Ecosistemi (Laurea specialistica in Biologia Sperimentale e Applicata, Classe n. 6/S).
1985-2005 - Docente degli insegnamenti: Zoogeografia (Scienze Biologiche), Zoogeografia (Scienze Biolo giche,
moduli Zoogeografia e Zoologia Applicata, Biogeografia (Scienze naturali, modulo di Zoogeografia).
2003-2008 - Docente della Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario
(S.I.L.S.I.S.) per l'insegnamento di Laboratorio di Scienze per il Sostegno.
K. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
L. Altre informazioni
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Graziano ROSSI
A. Informazioni personali
Nato ad Alfonsine (Ravenna) il 6 settembre 1960. Tel. uff. 0382 984854 - Fax 0382 34240 E-mail
[email protected] Siti internet: www.unipv.it/labecove; www.floraconservation.com
Istruzione e formazione
1985: Laurea in Scienze Naturali, Università degli Studi di Bologna
1991: Dottorato di Ricerca in Sistematica ed Ecologia Vegetale (Geobotanica), III ciclo, Università degli
Studi di Pavia.
Buona conoscenza della lingua inglese.
Posizioni professionali e attività accademiche
 1/4/1991-3/4/1994: ricercatore universitario nel gruppo di discipline N. 73 Ecologia Vegetale presso l’Universi tà
degli Studi di Pavia.
 3/4/1994-31/01/2001: ricercatore confermato afferente al Settore Scientifico -Disciplinare E01D, Ecologia
Vegetale presso l’Università degli Studi di Pavia.
 Dal 1/2/2001: Professore Associato afferente al Settore Scientifico -Disciplinare BIO/03 Botanica Ambientale e
Applicata presso l’Università degli Studi di Pavia.
B. Ambiti e filoni di ricerca
L'attività di ricerca si svolge nell'ambito della Botanica Ambientale ed Applicata e ha come oggetto le specie
spontanee e le comunità vegetali, soprattutto in ambienti di altitudine (Alpi, Appennini, Himalaya), ma
occasionalmente anche planiziali in Italia (Pianura Padana), nonché, per alcuni progetti specifici, in Europa, Asia
(Nepal) e America (USA; Repubblica Dominicana).
Linee di ricerca
Ecologia vegetale: studio degli effetti dei cambiamenti del clima e dell'uso del suolo sulla flora e sulla vegetazione
in aree di montagna. Monitoraggio a lungo termine della flora di alta quota in plot permanenti (progetti GLORIA e
LTER-Italia), per investigare la sua risposta al cambiamento climatico e (in aree distinte) all'impatto antropico
(calpestio). Effetti degli eventi climatici estremi nelle aree alpine (ondate di calore), nei plot permanenti di LTERItalia (Appennino Settentrionale). Migrazione in alta quota della flora alpina e nivale nelle aree alpine (Alpi, Italia;
Montagne Rocciose, Colorado, USA). Ecologia dei semi: studio di dormienza, germinazione, rigenerazione e
insediamento delle plantule in pieno campo, in rapporto anche al cambiamento climatico; i numerosi fenomeni
riscontrati aprono la possibilità di svolgere indagini applicate e modellizzazione. Influenza dei cambiamenti d'uso
del suolo su comunità target di piante alpine, con riferimento speciale alle praterie delle Alpi. Modellizzazione della
nicchia di specie e comunità vegetali target nei territori alpini.
Conservazione delle piante: a) Inventari e liste rosse - Liste Rosse della flora italiana, in grandi progetti di studio
in Italia (in connessione con la Società Botanica Italiana e il Ministero dell'Ambiente Italiano, MATTM) e in Europa
(IUCN Red List for EC and East Europe). Applicabilità delle categorie e dei criteri IUCN alle popolazioni
periferiche isolate. Proposta di integrazione dell'approccio biogeografico nella valutazione regionale IUCN per le
liste rosse. b) Strategie di conservazione - Definizione di modelli di reintroduzione basati su di un approccio
scientifico per taxa target (Isoetes malinverniana come caso di studio). Valutazione critica delle attività di
traslocazione a livello globale, per definire le migliori pratiche. Messa a punto di linee guida per le traslocazioni
della flora spontanea minacciata a livello regionale (Regione Lombardia) e nazionale (Ministero dell'Ambiente
italiano). Conservazione ex situ della flora spontanea, delle CWR e delle landraces. Studio degli effetti antropici
nelle aree alpine sulle specie e sulle comunità vegetali e definizione delle migliori pratiche per la pianif icazione del
turismo per renderlo poco impattante (eco-turismo). Definizione di strategie di gestione basate su un approccio
scientifico per le praterie nelle Alpi, negli habitat prioritari della rete Natura 2000. Studio dei problemi
conservazionistici delle landraces in ambito agro-alimentare. Messa a punto di linee guida per il recupero
ambientale con speciale riferimento ad attività estrattive. Definizione di strategie di conservazione ex situ e
implementazione o progettazione di nuove infrastrutture in paesi in via di sviluppo, nei Caraibi (Repubblica
Dominicana) e in Asia (Himalaya, Nepal).
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
Circa 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, di cui circa 40 sono su riviste con impact factor.
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Parolo G., Rossi G. (2008). Upward migration of vascular plants following a climate warming trend in the Alps.
Basic and Applied Ecology, 9(2): 100-107.
 Rossi G., Parolo G., Ulian T. (2009). Human trampling as threat factor for the conservation of peripheral plant
populations. Plant Biosystems, 143: 104-113.
 Rossi G., Parolo G., Ferrarini A. (2009). A rapid and cost-effective tool for managing habitats of the European
Versione del 31 luglio 2014
Natura 2000 network: a case study in the Italian Alps. Biodiversity And Conservation, 18: 1375-1388.
 Godefroid S., Piazza C., Rossi G., Buord S., Stevens A.-D., Aguraiuja R., Cowell C., Weekley C.W., Vogg G.,
Iriondo J.M., Johnson I., Dixon B., Gordon D., Magnanon S., Valentin B., Bjureke K., Koopman R., Vicens M.,
Virevaire M., Vanderborght T. (2011). How successful are plant species reintroductions? Biological Conservation,
144(2): 672-682.
 Mondoni A., Rossi G., Orsenigo S., Probert R.J. (2012). Climate warming could shift the timing of seed
germination in alpine plants. Annals Of Botany, 110: 155-164.
 Pauli H., Gottfried M., Dullinger S., Abdaladze O., Akhalkatsi M., Alonso J.L.B., Coldea G., Dick J., Erschbamer
B., Calzado R.F., Ghosn D., Holten J.I., Kanka R., Kazakis G., Kollar J., Larsson P., Moiseev P., Moiseev D.,
Molau U., Mesa J.M., Nagy L., Pelino G., Puscas M., Rossi G., Stanisci A., Syverhuset A.O., Theurillat J -P.,
Tomaselli M., Unterluggauer P., Villar L., Vittoz P., Grabherr G. (2012). Recent Plan Diversi ty Changes on
Europe's Mountain Summits. Science, 336: 353-355.
 Ardenghi N.M.G., Signorini M.A., Parolo G., Rossi G., Pignotti L., Vitek E., Foggi B. (2013). Typification of
names of taxa belonging to Festuca arundinacea (≡Schedonorus arundinaceus) aggregate (Poaceae) in Hackel's
herbarium (W). Phytotaxa, 84(2): 55-59.
D. Esperienze didattiche
Dal 01.04.1991 ha svolto attività didattica di ricercatore: esercitazioni in vari corsi e laboratori di Botanica per Sc.
Naturali e Sc. Biologiche. Dal 2001 ad oggi ha svolto attività didattica in qualità di Professore Associato: docenza
nei corsi di Ecologia Vegetale e Botanica Applicata per Scienze Naturali e Scienze Biologiche. Per tre anni ha
insegnato, come supplente, Botanica Sistematica nel Corso di Laurea triennale di Tecniche Erboristiche, presso la
Facoltà di Farmacia. Attualmente docente nelle lauree triennali di Scienze e Tecnologie per la Natura ed in quelle
specialistiche di Scienze della Natura, nonché nella laurea triennale di Scienze Biologiche con insegnamenti di
Botanica Ambientale ed Applicata.
Dal 1999 è stato tutore di 7 tesi di Dottorato di ricerca in Ecologia sperimentale e Geobotanica (XIV-XXVII ciclo,
con sede a Pavia). È stato controrelatore, nell'esame finale, di due tesi di Dottorato di ricerca, come richiesto dalle
Università dove i candidati hanno svolto il corso di Dottorato: Universat Wien, Austria; Universidad Rey Juan
Carlos, Madrid, Spagna.
Ha svolto su invito seminari e lezioni sulla conservazione in/ex situ della flora spontanea presso corsi di Dottorato in
varie sedi universitarie (Bologna, Parma, Ferrara).
È stato ed è in parte ancora attualmente responsabile dell'attività di ricerca di cinque assegnisti di ricerca
dell'Università di Pavia.
Nel corso dell'AA 2002/3 ha curato l'ideazione, l'organizzazione e la didattica per la parte botanica di un master di
primo livello, di durata annuale, in "Gestione e conservazione delle risorse naturali", in collaborazione con i colleghi
del Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Pavia, a cui hanno aderito 37 studenti. Ha fatto parte sia del
Collegio dei docenti che della Commissione didattica di questo master. Ha seguito come tutore interno anche una
relazione finale di master. Nell'AA 2003/4 ha collaborato all'ideazione di un nuovo master di primo livello, dal titolo
"Gestione e conservazione dell'ambiente e della fauna", che ha ricevuto il finanziamento da parte del Fondo Sociale
Europeo, tramite la Regione Lombardia.
È stato responsabile dell'attività di ricerca di 10 borsisti per attività di ricerca dell'Università di Pavia e di un borsista
per attività di ricerca della FLA.
È inoltre:
 Tutore esterno per il Corso di Dottorato in Ecologia Vegetale dell'Università di Parma.
 Membro di commissioni d'esame per l'ammissione ai corsi di dottorato o per il rilascio del titolo di Dottore di
ricerca in varie Università italiane (Pavia, Parma, Ferrara, Genova, Torino).
 Membro del Consiglio Didattico del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per la Natura e del Corso di Laurea
in Scienze Biologiche dell'Università di Pavia.
 Dal 2004 al 2013: membro del Consiglio Docenti del Corso di Dottorato in Ecologia Sperimentale e Geobotanica
dell'Università di Pavia.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Presidente del Consiglio didattico di Scienze e Tecnologie per la Natura dal 6 Giugno 2013.
F. Altre informazioni
 Responsabile scientifico del Laboratorio di Ecologia vegetale e conservazione delle piante del Dipartimento di
Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Pavia; si occupa del coordinamento dell'attività di ricerca e
didattica che vi si svolge, dirigendo un gruppo attualmente composto da 13 giovani ricercatori non strutturati.
 Dal 1999 collabora con i Royal Botanic Gardens (Kew, UK), Millennium Seed Bank Project, per la conservazione
ex situ della flora italiana, europea e mondiale.
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Elisa SACCHI
A. Informazioni personali
Nata a Torino il 29 settembre 1965, la dott.ssa Elisa Sacchi si è laureata in Scienze Geologiche nel 1990 ed ha
ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Geochimica nel 1995. Dal marzo 2002 è in servizio come ricercatore presso
il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia.
B. Ambiti e filoni di ricerca
Per lo svolgimento della sua attività di ricerca, sviluppatasi nel campo della geochimica ambientale, ha beneficiato
di numerose borse di Studio, erogate da Istituzioni italiane e straniere. Ha inoltre lavorato come consulente presso
enti italiani esteri ed internazionali (INFN, ANDRA, OCDE Nuclear Energy Agency, Australian Nuclear Science
and Technology Organisation) per la valutazione dell'idoneità delle formazioni geologiche ad ospitare rifiuti tossici
e nocivi, e per il monitoraggio dell'inquinamento radiochimico. Occasionalmente, collabora come “Esperto” con
l’International Atomic Energy Agency in progetti di cooperazione tecnica con i PvS, per lo studio delle risorse
idriche sotterranee e per la formazione del personale.
I principali ambiti di suo interesse sono lo studio dei fenomeni di inquinamento di aria, acque, sedimenti e suoli, i
fenomeni d'interazione acqua-roccia, e le applicazioni ambientali della geochimica isotopica. Dal 1999 è membro
della Società Geochimica Italiana e dal 2013 è Associate Editor della rivista scientifica “Applie d Geochemistry”.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
24 articoli su riviste internazionali ISI, 4 capitoli di monografie o monografie, 9 articoli su riviste italiane, più di 50
contributi ed abstract presentati a convegni internazionali
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 BARROS GRACE V., MAS-PLA J., OLIVEIRA NOVAIS T., SACCHI E., ZUPPI G. M. (2008) - Hydrological
mixing and geochemical processes characterization in an estuarine / mangrove system using environmental tracers
in Babitonga Bay (Santa Catarina, Brazil). Continental Shelf Research, 28 (4 -5), 682-695
DOI:10.1016/j.csr.2007.12.006
 PERRONE U., FACCHINELLI A., SACCHI E. (2008) - Phosphorus dynamics in a small eutrophic Italian lake.
Water, Air and Soil Poll., 189, 335-351, DOI: 10.1007/s11270-007-9551-5
 SACCHI E., ZUPPI G.M., PIZZINO L., QUATTROCCHI F., LOMBARDI S. (2008) - Fluid geochemistry as
indicator of tectonically-related, deep water circulations in the Sardinian Rift-Campidano Graben: new insights
from environmental isotopes. Aquatic Geochem., 14, 301-319, DOI: 10.1007/s10498-008-9038-z
 PISCOPO D., GATTIGLIO M., SACCHI E., DESTEFANIS E. (2009) - Tectonically-related fluid circulation in
the San Casciano dei Bagni - Sarteano area (M. Cetona Ridge - Southern Tuscany): a coupled structural and
geochemical investigation. Ital.J.Geosci. (Boll.Soc.Geol.It.), 128/2, 575-585, DOI : 10.3301/IJG.2009.128.2.575
 RE V., FAYE S.C., FAYE A., FAYE S., GAYE C.B., SACCHI E., ZUPPI G.M. (2011) - Water quality decline in
a coastal aquifer under anthropic pressure: the case of a suburban area of Dakar (Senegal). Environmental
Monitoring and Assessment, 172, 605-622, DOI : 10.1007/s10661-010-1359-x
 BARTOLI M., RACCHETTI E., DELCONTE C.A., SACCHI E., SOANA E., LAINI A., LONGHI D., VIAROLI
P. (2012) - Nitrogen balance and fate in a heavily impacted watershed (Oglio River, Northern Italy): in quest of
the missing sources and sinks. Biogeosciences 9, 361-373, DOI:10.5194/bg-9-361-2012
D. Esperienze didattiche
Dalla presa di servizio, ha insegnato Geochimica delle Acque e Ambientale per le Lauree Triennali, ed è
ufficialmente incaricata degli insegnamenti di Geochimica Ambientale per le Lauree Specialistiche svolti per le
Scienze Geologiche e per le Scienze Naturali.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Referente Erasmus per gli studenti di Scienze Geologiche e Scienze Geologiche Applicate .
F. Altre informazioni
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Roberto SACCHI
A. Informazioni personali
Comincia la sua formazione all’Università Statale di Milano, dove consegue la laurea con il massimo dei voti in
Scienze Biologiche con una tesi sull’eco-etologia dell’assiolo (Comportamento territoriale ed attività di canto
nell’Assiolo) in collaborazione con l’Università di Pavia (Dr P. Galeotti). Nel 2001 ottiene una borsa di studio per
studiare diversi aspetti morfologici, immunologici e comportamentali nella riproduzione nei Cheloni. Nel 2002
vince il Bando per progetti di ricerca per giovani ricercatori” promosso dall’Università di Pavia. Completa i suoi
studi nel 2004 con una tesi di dottorato sull’ecologia comportamentale di tre specie di Testudinidae europei sotto la
supervisione del Prof. P. Galeotti. Nello stesso anno ottiene un Assegno di Ricerca quadriennale presso il
Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Pavia per approfondire alcuni aspetti relativi alla
comunicazione acustica e olfattiva nella Testudo hermanni. Nel 2005 è nominato Coadiutore alla didattica presso
l’Università di Pavia per i corsi di Zoologia Applicata e dei Vertebrati ed Ecologia del Comportamento per Scienze
Biologiche. Nel 2009 vince un posto da ricercatore a tempo indeterminato presso il Dipartimento di Biologia
Animale dell’Università di Pavia. Attualmente svolge attività di ricerca nel campo dell’ecologia comportamentale
dei Rettili approfondendo tematiche legate al polimorfismo cromatico, alla selezione sessuale e alla selezione
dell’habitat. Collabora attivamente con diversi enti ed istituti nazionali e internazionali tra cui il Museo di Storia
Naturale di Miliano, Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa, l'Università di Oxford
(Department of Zoology) e il Museo Nacional de Ciencias Naturales di Madrid Membro della Societas
Herpetologica Italica (SHI), è autore di oltre sessanta pubblicazioni scientifiche ISI; è stato assistant editor della
rivista Avocetta dal 2004 al 2007 e della rivista ISI Acta Herpetologica dal 2006 al 2012. Dal 2013 è assistant editor
della rivista ISI Amphibia-Reptilia.
B. Ambiti e filoni di ricerca
Svolge la propria attività scientifica nel campo della ecologia comportamentale, bioacustica e biologia
evoluzionistica.
Linee di ricerca:
 Competizione intrasessuale maschile, scelta del partner, investimento riproduttivo materno, scelta criptica
femminile in relazione agli attributi paterni e allocazione spermatica in gambero di fiume
(Austropotamobius pallipes)
 Selezione sessuale con particolare attenzione ai meccanismi di scelta sessuale pre e post-copula mediante
l'osservazione diretta di popolazioni in natura e la realizzazione di esperimenti in laboratorio. I modelli
animali utilizzati sono uccelli e rettili
 Analisi delle caratteristiche ambientali influenzanti i processi di selezione dell’habitat in specie rettili e
anfibi, e potenziali implicazioni gestionali e conservazionistiche.
 Sviluppo di modelli di distribuzione spaziale (Ecological Spatial Modelling) e modelli di nicchia ecologica
tramite l'utilizzo di sistemi GIS
 Bioacustica, con particolare attenzione al significato adattativo dei segnali emessi in contesti socio-sessuali.
I modelli animali analizzati sono stati uccelli, rettili e anfibi;
 Analisi della morfologia tramite approcci di Morfometria geometrica con particolare attenzione alle
relazioni tra Plasticità fenotipica, variabilità genetica e adattamento
 Evoluzione e mantenimento del del polimorfismo cromatico in uccelli e rettili
 Filogeografia di rettili e anfibi
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni: 134 tra il 1997 e il 2013, di cui 61 Articoli scientifici su riviste internazionali
indicizzate (ISI)
Elenco delle pubblicazioni più significative:
 MangiacottiM., Scali S., Sacchi R., Bassu L., Nulchis V., Corti C. 2013. Combining information-theoretic model
comparison and spatial distribution models to assess the effects of anthropogenic habitat alteration at different
scales. PloS ONE (in press)
 Sacchi R., Pellitteri-Rosa D., Bellati A., Di Paoli A., Ghitti M., Scali S., Galeotti P., Fasola M. 2013. Colour
variation in the polymorphic common wall lizard (Podarcis muralis): an analysis using the RGB colour system.
Zool. Anz. (in press).
 Sacchi R., Hardersen S. 2012. Wing length allometry in Odonata - differences between families in relation to
migratory behaviour. Zoomorphology (in press)
 Sacchi R., Pellitteri-Rosa D., Capelli A., Ghitti M., Di Paoli A., Bellati A., Scali S., Galeotti P., Fasola M. 2012.
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Studying the reproductive biology of the common wall lizard using ultrasonography. J. Zool. 287: 301-310.
 Sacchi R., Scali S., Pellitteri-Rosa D., Pupin F., Gentilli A., Tettamanti S, Cavigioli L., Racina L., Maiocchi V.,
Galeotti P., Fasola M., 2010. Photographic identification in reptiles: a matter of scales. Amphibia-Reptilia, 31:
489-502.
 Galeotti P., Rubolini D., Sacchi R., Fasola M. 2009. Global changes and animal phenotypic responses: plumage
redness of scops owls increased with temperature and rainfall during the last century. Biology Letters, 5: 532-534.
 Sacchi R., Pupin F., Gentilli A., Rubolini D., Galeotti G., Scali S., Fasola M. 2009. Male-male combats in a
polymorphic lizard: residency and size, but not colour, affect fighting rules and contest outcome. Aggressive
Behavior, 35: 274-283.
 Galeotti P., Rubolini D., Pupin F., Sacchi R., Altobelli E., Nardi P., Fasola M. 2009. Presence of rivals reduces
mating probability but does not affect ejaculate size in the freshwater crayfish Austropotamobius italicus.
Behaviour, 146: 45-68.
D. Esperienze didattiche
2013-oggi: Ecologia Applicata, Università di Pavia
2008-oggi: Rappresentazioni ed analisi dei dati, Università di Pavia
2009-oggi: Statistica applicata, Scuola di dottorato di in Ecologia Sperimentale e Geobotanica, Università di Pavia
2006-2007: Seminari nell’ambito di Master di I livello, Università di Milano Bicocca
2005-2010: Bioindicatori e Biosensori, Università di Pavia.
Ha seguito più di 35 tesi di laurea per 4 Università italiane differenti.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
Membro della Commissione giudicatrice del concorso di ammissione al corso di dottorato di ricerca in ECOLOGIA
SPERIMENTALE E GEOBOTANICA – XIV CICLO NUOVA SERIE (XXVIII CICLO).
F. Altre informazioni
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Francesco SARTORI
A. Informazioni personali
Luogo di nascita: Castelleone (CR) – Italia
Data di nascita: 04/01/1943
Stato civile: coniugato
Nazionalità: italiana Residenza: via Bologna n° 3 - 27100 PAVIA - ITALIA
Tel. Uff. 0382 984855
Fax 0382 34240
e-mail: francesco [email protected]
Lingue straniere: francese, scolastico, parlato e scritto; conoscenze essenziali di spagnolo, portoghese e inglese.
Istruzione e formazione
1962 - Maturità scientifica
1970 - Università degli Studi di Pavia, laurea in Scienze naturali
Attività accademiche
1972-1983 assistente alla cattedra di Botanica, università degli studi di Pavia
1983-2002 professore associato di Botanica sistematica, università degli studi di Pavia
2002-2005 professore straordinario di Botanica ambientale e applicata (SSD BIO/03), università degli studi di Pavia
Dal 2005 professore ordinario di Botanica ambientale e applicata (SSD BIO/03), università degli studi di Pavia
B. Ambiti e filoni di ricerca
Studi di geobotanica pura e applicata in Pianura Padana, in particolare lungo i grandi fiumi, sulle Alpi centrali e
occidentali, nell’Oltrepò pavese, sull’Isola di Montecristo, in Svizzera, Kenya, Argentina, Brasile e Costa Rica.
Descrizioni floristiche e vegetazionali, con approfondimenti sul dinamismo della vegetazione e sulle
rappresentazioni cartografiche; messa a punto di un metodo innovativo di forestazione con finalità naturalistiche
detto delle “macchie seriali di vegetazione”.
Linee di ricerca
Geobotanica - Studi fitosociologici, soprattutto riguardanti le foreste alpine (cembrete e faggete) e padane (quercoulmeti). Studi sul dinamismo della vegetazione dei calanchi dell’Appennino settentrionale. Realizzazione di carte
della vegetazione in zona alpina (Valle Aosta), padana (Parco Lombardo Valle del Ticino) e mediterranea (Isola di
Montecristio).
Gestione di aree protette - Partecipazione, come esperto geobotanico, alla redazione di piani di gestione di 9
riserve naturali . Responsabile, coordinatore e redattore del Piano Boschi del Parco lombardo della Valle del Ticino.
Pianificazione territoriale – Partecipazione come esperto geobotanico a: Piano del verde dell’Aeroporto
Internazionale della Malpensa, Greenway Milano – Pavia e Voghera Varzi, piano regolatore del comune di Cornate
d’Adda, di Mezzago e di Pavia, Master plan dei navigli lombardi. Responsabile e coordinatore: Progetto di
riqualificazione ambientale delle fasce fluviali del Po da Torino al Delta, Progetto di cartografia floristica de lla
Regione Lombardia, Progetto di revisione scientifica del monitoraggio dei SIC della Lombardia e della provincia
Verbania Cusio Ossola. Scientific advisor di un progetto di cooperazione del Ministero degli affari esteri in Kenya
(Lago Turkana).
Geobotanica applicata – Studi pionieristici di Valutazione di Impatto ambientale applicati ad un’opera (pista di
prova pneumatici della società Pirelli) e alle scelte di pianificazione territoriale (Parco Lombardo della Valle del
Ticino). Studi di impatto ambientale relativi a: piattaforma di inertizzazione di sostanze tossiche nocive, progetto di
campo golf, progetto di canale navigabile Cremona – Po – Milano. Progettazione di interventi di qualificazione
ambientale quale compensazione derivanti da uno studio di VAS in seguito all’ampliamento di una raffineria ENI.
Studi su aree forestali lombarde percorse dal fuoco e redazione di un manuale di intervento. Valutazione degli
interventi di qualificazione ambientale realizzati nell’area di Seveso, inquinata dalla diossina. Progetto INTERREG
“Studio degli habitat 6210 “formazioni erbose seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo
(Festuco-Brometalia)” e delle specie Myosotis rehsteineri e Lindernia procumbes nel territorio del Parco del
Ticino e loro gestione“. Redazione di una monografia descrittiva dei tipi forestali della Regione Lombardia.
Divulgazione botanica – Testi e responsabilità scientifica del filmato “Riserva Naturale Siro Negri – Cuore di
natura”. Stesura e sviluppo del progetto, finanziato dal MIUR, di applicazione del Qr code alla cartellonistica
dell’Orto Botanico di Pavia.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
Circa 180 pubblicazioni su libri e riviste nazionali e internazionali
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Assini S., Sartori F., 2007 - The Po: an overview of the protection and conservation state of alluvial
 ecosystems. In: Trémolières M., Schnitzler A., (eds.) Floodplain Protection, Restoration, Management.
 Why amd How?: 27-36. Paris.
 Sartori F., Bracco F., 2008 – La pianificazione ecologica territoriale prima e dopo l’introduzione dei sistemi GIS.
Archivio Geobotanico, 11 (1-2): 69-74.
 Andreis C., Sartori F., 2009 - Sintassonomia dei boschi lombardi. Natura bresciana, Ann. Mus. Civ. Sc. Nat.,
Brescia, 36: 173-178.
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 Andreis C., Sartori F. (eds.), 2011 – Vegetazione forestale della Lombardia. Inquadramento fitosociologico.
Archivio Geobotanico (12-13): 1 – 215.
 Sartori F., 2011 – Macchie seriali e agricoltura pittorica. Paysage (8): 69.
 Sartori F., Bracco F., 2012 – Land cover trends and biodiversity. In: ERSAF: Land cover changes in Lombardy
over the last 50 years. Milano: 169 -184.
 7. Sartori F., 2013 - Diffusione di specie dovute all’uomo. In: T.M. Smith, R.L. Smith, Elementi di ecologia, ed.
italiana: 192 – 194.
D. Esperienze didattiche
1973-1981 tiene corsi di Botanica generale e sistematica organizzati dall’Università di Pavia per conto del
Dipartimento della Pubblica Educazione della Repubblica del Canton Ticino volti al conseguimento della Patente di
Scuola maggiore per gli insegnanti del Canton Ticino.
197-2000 Docente di Botanica sistematica, Corso di Laurea in Scienze Naturali, Università di Pavia
1978-2000 docente di Geobotanica nel Corso di Laurea in Scienze naturali.
Dall’a.a. 1980-81 all’a.a. 1985-86, tiene lezioni e esercitazioni in “Sistemazione e conservazione della copertura
vegetale” agli iscritti alla Scuola di Specializzazione in Conservazione della natura e pianificazione ecologica
territoriale dell’Università di Pavia. L’insegnamento cessa con la sospensione dell’attività della Scuola.
Dal 2000 Docente di Geobotanica e di corsi con varie denominazioni nell’ambito della Botanica applicata nei corsi
di laurea triennali in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura e nei corsi di laurea magistrali di Scienze della
natura.
1983-2004 docente nel Dottorato di ricerca in Ecologia sperimentale e Geobotanica.
1999-2009, docente di Didattica della Botanica nella Scuola Interuniversitaria di Specializzazione per
l’Insegnamento Secondario (S.I.L.S.I.S.), indirizzo Scienze Naturali.
Fa parte, in qualità di esperto, del comitato di referenti internazionale per giudicare una tesi di dottorato, redatta da
Christian Roulier, discussa presso l’Università di Neuchâtel e dal titolo “Typologie e dynamique des zones alluviales
de la Suisse” (1996).
E’ tutore di 10 tesi di dottorato di ricerca in Geobotanica, poi denominato Ecologia sperimentale e geobotanica.
Nell’ambito del programma Erasmus segue 3 tesi di laurea per studenti della School of Biological Sciences
dell’università di Swansea e una tesi dell’Università di Nice-Sophia Antipolis UFR “Espaces & Cultures”.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Atene o
1999- 2002 Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Scienze Naturali, Facoltà di Scienze Matematiche
Fisiche Naturali dell’Università di Pavia.
2002- 2004 Presidente del Consiglio Didattico della Classe delle lauree in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la
natura.
2002- 2008 direttore del Dipartimento di Ecologia del territorio, Università di Pavia. Nello stesso periodo è membro
del Collegio dei Direttori di Dipartimento dell’Università di Pavia
Dal 1999 Direttore Riserva Naturale integrale B.co Siro Negri
Dal 1999 è direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Pavia.
Dal 2004 fa parte del Comitato tecnico – scientifico del Sistema museale dell’Università di Pavia.
F. Altre informazioni
Principali spedizioni botaniche di ricerca, raccolta piante e collaborazioni internazionali
1989: spedizione Etnobotanica in zone del Río Negro (Venezuela) e del Río Amazonas ( Brasile e Perù), in
collaborazione con New York Botanical Garden..
1990: Escursione geobotanica di 33 giorni nel SW dell’Australia, organizzata dalla Società Internazionale di Studio
della Vegetazione.
1992: Escursione di geobotanica di 35 giorni in Cina, organizzata dalla Società Internazionale di Studio della
Vegetazione.
1995-1997: 3 soggiorni di studio di 20 giorni della savana del Kenya (Lago Naivasha),
2002-2003: 3 soggiorni di studio di 15 giorni ciascuno nella zona predesertica del Lago Turkana (Kenya), in
collaborazione con il Museo di Storia naturale di Nairobi e con il Kenya Wildlife Service (incarico del Ministero
degli Esteri italiano).
2004, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2010: soggiorni di 2/4 settimane per studio e collezione piante in Argentina
(Provincia di Salta). Sviluppo di rapporti di collaborazione in settore ecoturistico e etnobotanico con l’Università
Cattolica di Salta.
2009: partecipazione al VIII Simposio internazionale di Etnobotanica (Xalapa, Messico) con escursione scientifica
in località dello Yucatan, stato di Vera Cruz.
2011: partecipa al IX Simposio internazionale di Etnobotanica (Iquitos, Perù) con escursione scientifica a Cuzco.
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Renato SCONFIETTI
A. Informazioni personali
Nato a Pavia il 22 giugno 1958. Diploma di Maturità scientifica nel 1977, laurea in Scienze Biologiche nel 1982
all’Università di Pavia con 110/110 e lode con tesi dal titolo “Biocenosi intermareali nella laguna di Venezia:
ricerche dinamiche sperimentali a Punta Salute”, dottore di ricerca (I ciclo) nel 1987 in Scienza dell’Ambiente
presso l’Università di Parma (consorziata con Bologna e Pavia) con tesi dal titolo “Ecologia di popolamenti
estuariali a Crostacei Peracaridi nl tratto lagunare del fiume Dese (mare Adriatico, laguna di Venezia)”.
- Dal 1987 "cultore della materia" per "Ecologia" ed "Idrobiologia" presso la Facoltà di Scienze dell'Università di
Pavia, e membro di commissione d’esame per le stesse materie.
- Borsa post-dottorato a Pavia nel 1991-1993 per analisi ecologiche di ambienti laterali fluviali.
- Professore a contratto nel 1993-’94 all'interno del corso di "Ecologia" per Scienze Biologiche, sempre
all'Università di Pavia. Negli a.a. 1995-’96, 1996-’97 e 1997-’98 coadiutore didattico in sostegno al corso di
“Ecologia” per Scienze Naturali all’Università di Pavia.
- Nel periodo 1995-2001 titolare di contratti di collaborazione con il Laboratorio di Ecologia delle Acque interne ed
estuariali dell’Università di Pavia.
- Dal 1 settembre 2002 ricercatore per il settore disciplinare BIO/07 - Ecologia della Facoltà di Scienze MM, FF,
NN dell’Università di Pavia, prima nel Dip. di Genetica e Microbiologia e poi, dal 1 novembre 2004, nel Dip. di
Ecologia del Territorio e degli Ambienti terrestri, che dal 1 gennaio 2011 è confluito nel Dip. di Scienze della Terra
e dell’Ambiente.
Afferisce al Consiglio Didattico di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura.
Sposato nel 1982 con Marisa. Ha 5 figli.
B. Ambiti e filoni di ricerca
- Ricerca di base ed applicata in ecosistemi acquatici estuariali e lagunari (fino al 2010) e dulcicoli, focalizzando
l’attenzione sugli indicatori di qualità ambientale e sul monitoraggio.
- Consulenze tecniche relative a valutazione di impatto ambientale e paesaggistico, Deflusso Minimo Vitale nei
corsi d’acqua, riqualificazioni ambientali, valorizzazione naturalistica in ambiti antropizzati.
- Educazione ambientale
Dal 2011 Coordinatore scientifico del progetto cofinanziato dalla Fondazione Cariplo “Riqualificazione
idromorfologica ed eccologica del fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in Comune di Pavia”.
Capofila: Comune di Pavia; partner finanziatore: AIPO; sostenitori: Parco del Ticino e STER.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
circa 100
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
ambito scientifico:
 SCONFIETTI R., P AGANELLI D., 2012 - IMPaL: proposta di un metodo di rapid assessment per la definizione della
qualità paesaggistica delle lanche fluviali. Biologia ambientale, 26 (2): 23-31.
 P ESCI I., SCONFIETTI R., P AGANELLI D., 2011 - Studio sperimentale sull’accrescimento individuale di una
popolazione di Leucojum aestivum L. in ambiente sorgivo di terrazzo a Pavia (Lombardia). Studi Trent. Sci. Nat.,
89: 77-82.
 TODESCHINI S., PAPIRI S., SCONFIETTI R., 2011 - Impact assessment of urban wet-weather sewer discharges on the
Vernavola river (Northern Italy). Civil Engineering and Environmental Systems, First published on: 13 June 2011
(iFirst)
 SCONFIETTI R., P AGANELLI D., P ESCI I., 2009. Indagini preliminari sulla fauna macrobentonica di microhabitat
sorgivi di terrazzo fluviale a Pavia. Studi Trent. Sci. Nat., 86: 75-76
 ambito applicativo:
 SCONFIETTI R., P AGANELLI D., P ESCI I., 2012. Recupero della funzionalità e delle connessioni ecologiche in
sistemi laterali fluviali: un esempio di progettazione lungo il fiume Ticino a Pavia (Lombardia). Atti II Convegno
Italiano sulla Riqualificazione Fluviale, Bolzano (abstract)
 SCONFIETTI R., 2012 - Biodiversità in piazza: l’esempio virtuoso di Piazza Gandhi a Sedriano. Bioarchitettura, 78:
36-41.
 SCONFIETTI R., SALAMONE M., 2012 - Un bosco ... in piazza a Sedriano. Un riuscito connubio tra natura, paesaggio
e arredo urbano. Architetti, 4: 13.
 SCONFIETTI R., 2013 - Il Parco del Navigliaccio a Borgarello. Un esempio di urbanizzazione secondaria di qualità.
L’Ufficio Tecnico, 5: 20-25.
ambito didattico-divulgativo:
Versione del 31 luglio 2014
 SCONFIETTI R., P ESCI I., 2009 - Alla foce della Vernavola ... tra natura, campagna e città. CREA-Comune di Pavia,
ISBN 978-88-86022-00-2, PI-ME Editrice, Pavia: 112 pp.
 SCONFIETTI R., P ESCI I., STORCHI T., 2010 - Su e giù per la Vernavola, a Pavia ... parchi, campi e ambienti d’acqua.
CREA-Comune di Pavia, ISBN 978-88-86022-05-7, Graphia Studio Pavia: CD-rom
D. Esperienze didattiche
- A partire dall’a.a. 2002-2003 docente incaricato del corso di “Ecologia” per la classe 27, laurea triennale in
Scienze e Tecnologie per la Natura. Negli anni successivi incaricato per altri corsi relativi ad applicazioni nel settore
degli indicatori ecologici di ambienti acquatici, in particolare il corso di Ecologia applicata dall’a.a. 2010 -2011.
- Negli a.a. 2002-2003, 2003-2004 e 2004-2005docente incaricato dei corsi di “Ecologia” e “Laboratorio di
Ecologia” presso il corso di laurea triennale in Scienze dell’ambiente e del territorio, Facoltà di Scienze MM, FF,
NN dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
- Dall’a.a. 2004-2005 sino alla chiusura della Scuola nel 2010 docente incaricato corsi di “Didattica dell’ecologia”,
“Laboratorio didattico di ecologia” e di “Laboratorio didattico di scienze ambientali” alla SILSIS (Scuola
Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario) di Pavia per la classe A0/59.
- Dall’a.a. 2007-2008 docente incaricato di Ecologia applicata nel corso di laurea in Ingegneria dell’Ambiente e del
Territorio presso la sede di Mantova dell’Università di Pavia.
- Correlatore e relatore di numerose tesi di laurea In Scienze naturali, Scienze biologiche e Ingegneria ambientale.
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
- Dal 2007 responsabile del Centro di Monitoraggio Ambientale della roggia Vernavola (CeMAV) in convenzione
tra Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente e Comune di Pavia.
- Dal 2010 vice-direttore del Centro interdipartimentale di Ricerca sulle Acque (CRA) dell’Università di Pavia.
F. Altre informazioni
- Dal 1991 è iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi.
- Nel periodo 1991-2002 insegnante di Scienze in scuole medie inferiori e superiori. Abilitato prima e poi vincitore
di concorso per il ruolo statale alla docenza per le classi A0/59 (Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali) e
A0/60 (Scienze naturali, chimica e geografia). Fino al 2011 docente di Scienze a titolo volontario in una classe del
Liceo classico paritario “S. Giorgio” di Pavia.
- Dal 1993 docenza e coordinamento per il C.R.E.A. (Centro Regionale di Educazione Ambientale) del Comune di
Pavia in corsi di aggiornamento ad insegnanti in diversi ordini di scuola relativi all’utilizzo di indicatori biologici
nelle acque correnti e allo studio di ecosistemi lentici fluviali applicato alla didattica scolastica. Progetti di
educazione ambientale in ambito scolastico.
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Versione del 31 luglio 2014
CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Antonio TORRONI
A. Informazioni personali
Antonio Torroni, nato a Roma nel 1961, è professore ordinario di Genetica (dal 2000) dell'Università di Pavia. Si è
laureato all'Università "La Sapienza" di Roma in Scienze Biologiche (1984) e ha conseguito il titolo di Dottore di
Ricerca in Scienze Genetiche presso l'Università di Pavia (1988). E' stato Postdoctoral fellow (1989) e poi Assistant
Professor (1990-2004) presso il Department of Genetics and Molecular Medicine, Emory University School of
Medicine, Atlanta (USA).
Ha insegnato e condotto attività di ricerca come Ricercatore Universitario anche presso il Dip. di Genetica e
Biologia Molecolare dell'Università "La Sapienza" di Roma (1994-1998) e come Professore Associato presso
l'Istituto di Chimica Biologica dell'Università di Urbino (1998-2000).
B. Ambiti e filoni di ricerca
Il suo principale interesse di ricerca riguarda lo studio della variabilità genetica, in particolare del DNA
mitocondriale, in popolazioni umane ed animali.
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
E' autore di 165 lavori su riviste internazionali, con oltre 12.500 citazioni complessive. L'attuale h-index (ISI) è 61.
Molte di queste pubblicazioni sono comparse su riviste di particolare prestigio e hanno ricevuto grande attenzione
dalla comunità scientifica internazionale.
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Perego UA, Achilli A, Angerhofer N, Accetturo M, Pala M, Olivieri A, Hooshiar Kashani B, Ritchie KH, Scozzari
R, Kong Q-P, Myres NM, Salas A, Semino O, Bandelt H-J, Woodward SR, Torroni A. Distinctive Paleo-Indian
migration routes from Beringia marked by two rare mtDNA haplogroups. Curr Biol 19:1 -8 (2009).
 Achilli A, Bonfiglio S, Olivieri A, Malusà A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Ajmone -Marsan P, Liotta
L, Semino O, Bandelt HJ, Ferretti L, Torroni A. The multifaceted origin of taurine cattle reflected by the
mitochondrial genome. PLoS One 4:e5753 (2009).
 Pala M, Achilli A, Olivieri A, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Sanna D, Metspalu E, Tambets K, Tamm E,
Accetturo M, Carossa V, Lancioni H, Panara F, Zimmermann B, Huber G, Al-Zahery N, Brisighelli F, Woodward
SR, Francalacci P, Parson W, Salas A, Behar DM, Villems R, Semino O, Bandelt HJ, Torroni A. Mitochondrial
haplogroup U5b3: a distant echo of the Epipaleolithic in Italy and the legacy of the early Sardinians. Am J Hum
Genet 84:814-821 (2009).
 Fornarino S, Pala M, Battaglia V, Maranta R, Achilli A, Modiano G, Torroni A, Semino O, SantachiaraBenerecetti AS. Mitochondrial and Y-chromosome diversity of the Tharus (Nepal): a reservoir of genetic
variation. BMC Evol Biol 9:154 (2009).
 Ghelli A, Porcelli AM, Zanna C, Vidoni S, Mattioli S, Barbieri A, Iommarini L, Pala M, Achilli A, Torroni A,
Rugolo M, Carelli V. The background of mitochondrial DNA haplogroup J increases the sensitivity of Leber’s
hereditary optic neuropathy cells to 2,5-hexanedione toxicity. PLoS One 4: e7922 (2009).
 Soares P, Achilli A, Semino O, Davies W, Macaulay V, Bandelt HJ, Torroni A, Richards MB. The
archaeogenetics of Europe. Curr Biol 20: R174-R183 (2010).
 Perego UA, Angerhofer N, Pala M, Olivieri A, Lancioni H, Hooshiar Kashani B, Carossa V, Ekins JE, GómezCarballa A, Huber G, Zimmermann B, Corach D, Babudri N, Panara F, Myres NM, Parson W, Semino O, Salas A,
Woodward SR, Achilli A, Torroni A. The initial peopling of the Americas: a growing number of founding
mitochondrial genomes from Beringia. Genome Res 20:1174-1179 (2010).
 Bonfiglio S, Achilli A, Olivieri A, Negrini R, Colli L, Liotta L, Ajmone -Marsan P, Torroni A, Ferretti L. The
enigmatic origin of bovine mtDNA haplogroup R: sporadic interbreeding or an independent event of Bos
primigenius domestication in Italy? PLoS One 5:e15760 (2010).
 Achilli A, Olivieri A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Carossa V, Perego UA, Gandini F, Santor o A, Battaglia V,
Grugni V, Lancioni H, Sirolla C, Bonfigli AR, Cormio A, Boemi M, Testa I, Semino O, Ceriello A, Spazzafumo
L, Gadaleta MN, Marra M, Testa R, Franceschi C, Torroni A. Mitochondrial DNA backgrounds might modulate
diabetes complications rather than T2DM as a whole. PLoS One 6:e21029 (2011).
 Al-Zahery N, Pala M, Battaglia V, Grugni V, Hamod MA, Hooshiar Kashani B, Olivieri A, Torroni A,
Santachiara-Benerecetti AS, Semino O. In search of the genetic footprints of Sumerians: a survey of Ychromosome and mtDNA variation in the Marsh Arabs of Iraq. BMC Evol Biol 11:288 (2011).
 Hooshiar Kashani B, Perego UA, Olivieri A, Angerhofer N, Gandini F, Carossa V, Lancioni H, Semino O,
Woodward SR, Achilli A, Torroni A. Mitochondrial haplogroup C4c: a rare lineage entering America through the
ice-free corridor? Am J Phys Anthropol 147:35-39 (2012).
 Karachanak S, Carossa V, Nesheva D, Olivieri A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Grugni V, Battaglia V, Achilli A,
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Yordanov Y, Galabov AS, Semino O, Toncheva D, Torroni A. Bulgarians vs the other European populations: a
mitochondrial DNA perspective. Int J Leg Med 126:497-503 (2012).
 Achilli A, Olivieri A, Soares P, Lancioni H, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Nergadze SG, Carossa V,
Santagostino M, Capomaccio S, Felicetti M, Al-Achkar W, Penedo MC, Verini-Supplizi A, Houshmand M,
Woodward SR, Semino O, Silvestrelli M, Giulotto E, L. Pereira, Bandelt H-J, Torroni A. Mitochondrial genomes
from modern horses reveal the major haplogroups that underwent domestication. Proc Natl Acad Sci USA
109:2449-2454 (2012).
 Bodner M, Perego UA, Huber G, Fendt L, Röck AW, Zimmermann B, Olivieri A, Gómez-Carballa A, Lancioni H,
Angerhofer N, Bobillo MC, Corach D, Woodward SR, Salas A, Achilli A, Torroni A, Bandelt JH, Parson W.
Rapid coastal spread of First Americans: novel insights from South America’s Southern Cone mitochondrial
genomes. Genome Res 22: 811-820 (2012).
 Gómez-Carballa A, Olivieri A, Behar DM, Achilli A, Torroni A, Salas A. Genetic continuity in the Franco Cantabrian region: new clues from autochthonous mitogenomes. PLoS One 7:e32851 (2012).
 Achilli A, Iommarini L, Olivieri A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Reynier P, La Morgia C, Valentino ML, Liguori
R, Pizza F, Barboni P, Sadun F, De Negri AM, Zeviani M, Dollfus H, Moulignier A, Ducos G, Orssaud C,
Bonneau D, Procaccio P, Leo-Kottler B, Fauser S, Wissinger B, Amati-Bonneau P, Torroni A, Carelli V. Rare
primary mtDNA mutations and probable synergistic variants in Leber’s Hereditary Optic Neuropathy. PLoS One
7:e42242 (2012).
 Cerezo M, Achilli A, Olivieri A, Perego UA, Gómez-Carballa A, Brisighelli F, Lancioni H, Woodward SR,
López-Soto M, Carracedo A, Capelli C, Torroni A, Salas A. Reconstructing ancient mitochondrial DNA links
between Africa and Europe. Genome Res 22: 821-826 (2012).
 Behar DM, van Oven M, Rosset S, Metspalu M, Loogväli E-L, Silva NM, Kivisild T, Torroni A, Villems R. A
"Copernican" reassessment of the human mitochondrial DNA tree from its root. Am J Hum Genet 90: 675-684
(2012).
 Pala M, Olivieri A, Achilli A, Accetturo M, Metspalu E, Reidla M, Tamm E, Karmin M, Reisberg T, Hooshiar
Kashani B, Perego UA, Carossa V, Gandini F, Pereira JB, Soares P, Angerhofer N, Rychkov S, Al -Zahery N,
Carelli V, Sanati MH, Houshmand M, Hatina J, Macaulay V, Pereira L, Woodward SR, Davies W, Gamble C,
Baird D, Semino O, Villems R, Torroni A, Richards MB. Mitochondrial DNA signals of Late Glacial
recolonisation of Europe from Near Eastern refugia. Am J Hum Genet 90:915-924 (2012).
 Bonfiglio S, Ginja C, De Gaetano A, Alessandro Achilli A, Olivieri A, Colli L, Tesfaye K, Agha SH, Gama LT,
Cattonaro F, Penedo MCT, Ajmone-Marsan P, Torroni A, Ferretti L. Origin and spread of Bos taurus: new clues
from mitochondrial genomes belonging to haplogroup T1. PLoS One 7:e38601 (2012).
 Grugni V, Battaglia V, Hooshiar Kashani B, Parolo S, Al-Zahery N, Achilli A, Olivieri A, Gandini F, Houshmand
M, Hossein Sanati M, Torroni A, Semino O. Ancient migratory events in the Middle East: new clues from the Ychromosome variation of modern Iranians. PLoS One 7: e41252 (2012).
 de Saint Pierre M, Gandini F, Perego UA, Bodner M, Gómez-Carballa A, Corach D, Angerhofer N, Woodward
SR, Semino O, Salas A, Parson W, Moraga M, Achilli A, Torroni A, Olivieri A. Arrival of Paleo -Indians to the
Southern Cone of South America: new clues from mitogenomes. PLoS One 7: e51311 (2012).
 Caporali L, Ghelli AM, Iommarini L, Maresca A, Valentino ML, La Morgia C, Liguori R, Zanna C, Barboni P, De
Nardo V, Martinuzzi A, Rizzo G, Tonon C, Lodi R, Calvaruso MA, Cappelletti M, Porcelli AM, Achilli A, Pala
M, Torroni A, Carelli V. Cybrid studies establish the causal link between the mtDNA m.3890G>A/MT-ND1
mutation and optic atrophy with bilateral brainstem lesions. Biochim Biophys Acta (Molecular Basis of Disease)
1832:445-452 (2013).
D. Esperienze didattiche
Ha insegnato vari corsi del SSD BIO/18 - Genetica presso l'Università della Calabria (1990-1991), l'Università "La
Sapienza" di Roma (1994-1998), l'Università di Urbino (1998-2000) e l'Università di Pavia (2000-oggi).
E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
ProRettore alla Ricerca (dal 2010) dell'Università di Pavia. E' stato coordinatore del Dottorato in Scienze Genetiche
e Biomolecolari (2002-2011), direttore della Scuola di Dottorato in Scienze della Vita "Camillo Golgi" (2006-2010)
ed è attualmente (dal 2011) coordinatore del Dottorato in Genetica, Biologia Molecolare e Cellulare.
F. Altre informazioni
Revisore abituale per oltre 30 riviste internazionali e numerose agenzie ed enti di ricerca nazionali ed internazionali.
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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Francesco ZUCCA
A. Informazioni personali
Francesco Zucca
nato ad Monza il 06/07/1965
cittadinanza: italiana
residente in Milano - Via Corno di Cavento 19, 20148
Codice Fiscale: CCFNC65L06F704X
Mail: [email protected]
B. Ambiti e filoni di ricerca
Le sue ricerche riguardano
-l'uso di tecnologie di telerilevamento attive (SAR e LIDAR) per l'identificazione di processi geologici e
geomorfologici a diverse scale spaziali e temporali e l'uso di dati del telerilevamento ottico per il mapping di
elementi geolitologici e processi e forme geomorfologici in particolare in ambito di catene e vulcani attraverso
anche l'assimilazione e la fusione tra dataset complementari;
-l'analisi e la produzione di modelli digitali 3D in alta risoluzione di pareti rocciose verticali attraverso apparati
LIDAR (obliquo aereo e Terrestrial Laser Scanner) e fusione con dati geofisici (di contatto, prossimali e telerilevati)
e di terreno per definire litotipi, reologie e processi geologici e geormofologici in analisi anche multitemporale;
-analisi multitemporali di ambiti costieri-deltizi attraverso datasets telerilevati attivi e passivi per definizione di trend
di evoluzione e ricerca di forzanti morfo-idro-ecologiche
-analisi multiscala di Critical Zone per la misura di flussi di massa ed energia in ambiti eterogenei.
-ricerca in tecniche di analisi spaziale realizzata in GIS e di VGI (Volunteered Geographic Information systems)
C. Pubblicazioni
Numero totale delle pubblicazioni:
89
Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:
 Ninfo A., Zizioli D., Meisina C., Castaldini D., Zucca F., Luzi L., De Amicis M. (2012). The survey and mapping
of sand-boil landforms related to the Emilia 2012 earthquakes: preliminary results. ANNALS OF GEOPHYSICS
(ISSN:2037-416X) p. 727 - 733 Vol. 55.
 Zizioli Davide, Boni Paolo, Pellegrini Luisa, Zucca Francesco (2011). Un approccio morfometrico per l’analisi
delle evidenze di neotettonica nella Liguria occidentale. ATTI TICINENSI DI SCIENZE DELLA TERRA. SERIE
SPECIALE (ISSN:1724-0077) p. 67 - 73 Vol. 11.
 Dávila-Hernández Norma, Lira Jorge, Capra-Pedol Lucia, Zucca Francesco (2011). A normalized difference
lahar index based on Terra/Aster and Spot 5 images: an application at Colima Volcano, Mexico. REVISTA
MEXICANA DE CIENCIAS GEOLOGICAS (ISSN:1026-8774) p. 623 - 637 Vol. 28.
 NOTTI DAVIDE,GARCIA-DAVALLILO JUAN CARLOS,HERRERA GERARDO,MORA OSCAR (2010).
Assessment of the performance of X-band satellite radar data for landslide mapping and monitoring: Upper Tena
valley case study. NATURAL HAZARDS AND EARTH SYSTEM SCIENCES (ISSN:1561-8633) p. 1865 - 1875
Vol. 10.
 HERRERA
GERARDO,NOTTI
DAVIDE,GARCIA-DAVALILLO
JUAN
CARLOS,MORA
OSCAR,COOKSLEY GERAINT,SANCHEZ MONICA, ALAIN ARNAUD,CROSETTO MICHELE (2010).
Landslides analysis with C- and X- band satellite SAR data: the Portalet landslide area. LANDSLIDES
(ISSN:1612-510X) p. 1 - 12 Vol. 7.
 Norini Gianluca., De Beni Emanuela, Andronico Daniele, Polacci Margherita, Mike Burton, Zucca Francesco
(2009). The 16 November 2006 flank collapse of South-East Crater at Mount Etna, Italy: study of the deposit and
hazard assessment. JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH (ISSN:0148-0227).
 Meisina C., Zucca F., Notti D., Colombo A., Savio G., Giannico C., Bianchi M. (2008). Geological interpretation
of PSInSAR data at regional scale. SENSORS (ISSN:1424-8220) p. 7469 - 7492 Vol. 8.
D. Esperienze didattiche
Docente dei corsi di
 Telerilevamento, Analisi Spaziale e Cartografia Tematica (L.M. Scienze Geologico Applicate)
 Modulo GIS del corso GIS E ANALISI CARTOGRAFICHE (L. Triennale Scienze Geologiche)
 Modulo Laboratori di GIS del corso Geomorfologia e Lab. GIS (L.M. Scienze della Natura)
Versione del 31 luglio 2014
E. carichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo
F. Altre informazioni
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