ENTE CARATTERISTICHE PROGETTO AMISTAD
Transcript
ENTE CARATTERISTICHE PROGETTO AMISTAD
(Allegato 1) ENTE 1) Ente proponente il progetto: Centro Servizi al Volontariato Daunia 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ04180 Regione Puglia 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: AMISTAD 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area di Intervento : IMMIGRATI E PROFUGHI - Codifica: A 04 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: 6.0 Premessa Il progetto prende spunto dal film AMISTAD di S. Spilberg, il regista ricostruisce cinematograficamente la storia del vascello spagnolo Amistad che portava 53 schiavi africani verso Cuba. Durante il viaggio gli schiavi riescono a liberarsi e fanno rotta verso l'Africa, ma sono bloccati da una nave americana e mandati sotto processo per pirateria e l'assassinio dell'equipaggio. A seguito delle difficoltà linguistiche gli schiavi non riescono a far valere i propri diritti e vengono imprigionati e processati .Parte come un film d'avventure e diventa un dramma giudiziario: grazie all’impegno di un’avvocato e al capo della rivolta che impara a parlare inglese (non potendo raccontare la loro storia non potevano difendersi) si scopre che i rivoltosi non sono nati schiavi e quindi, secondo la Costituzione degli Stati Uniti, avevano il diritto di lottare per la loro libertà (abolita nel Regno Unito nel 1772, la schiavitù esisteva ancora nel Nordamerica). Appassionata lezione sulla democrazia nordamericana, sul colonialismo e la schiavitù. I tanti immigrati che arrivano sulle coste pugliesi a volte vanno incontro a diversi tipi di discriminazione e a volte vengono anche arrestati per piccoli reati. Una volta in carcere per loro diventa difficile far valere i propri diritti: a seguito delle difficoltà linguistiche non riescono ad usufruire dell’avvocato d’ufficio, del supporto degli educatori e dei servizi dell’area socio sanitaria dei penitenziari. Pertanto vogliamo con il nostro progetto di servizio civile dare continuità ai servizi INFORMAZIONE PER IMMIGRATI e limitare tutte quelle situazioni di discriminazione a cui sono soggetti gli stranieri che hanno una difficoltà linguistica, in particolar modo per quegli immigrati che si trovano detenuti presso la Casa Circondariale di Foggia. 6.1 : finalità Il presente progetto, coerentemente con il dettato del comma e) dell’articolo 1 della legge 64/2001, assume come finalità generale il contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani che svolgeranno il servizio civile. Per questo motivo, non solo la formazione (generale e specifica) ma anche l’intero corpo delle attività previste sono immaginati come un unico percorso trasversale di formazione valoriale e di apprendistato, teso a concretizzare una esperienza di cittadinanza, di solidarietà, di comunità e di impegno. 6.2 Dati di contesto in relazione al settore di intervento indicato L’area interessata alla sperimentazione del progetto è quella della città di Foggia e della sua Provincia che conta circa 682.200 abitanti, con una densità (94,9 ab. per kmq) sensibilmente più bassa di quella media nazionale (199,3) e regionale anche se il tasso di urbanizzazione e elevato poiché oltre la metà della popolazione risiede nei sei comuni con più di 20.000 abitanti. La Provincia di Foggia è la seconda per estensione e la prima in Italia per superficie pianeggiante. La struttura della popolazione foggiana non segue il profilo tipico di molte province meridionali, rilevando un saldo demografico negativo ed una distribuzione per classi di età che colloca Foggia tra le prime province per quota di individui fino ai 14 anni (16,3%) e fra le ultime per il peso degli anziani (17,9%). La provincia di Foggia conta, oltre 66.500 imprese e una struttura produttiva assai frammentata. Il settore dell’agricoltura costituisce il perno del sistema economico foggiano, come evidenziato dalla netta prevalenza delle imprese agricole sul totale provinciale (41,6% e 2° posto nella graduatoria nazionale dopo Benevento), un dato che, sul piano occupazionale, colloca Foggia al terzo posto per numero di addetti in valore assoluto nel settore agricolo. Il reddito disponibile pro-capite si attesta sui 12.712 euro, mentre il livello italiano supera i 17 mila euro. Pertanto, l'attuale immigrazione nel Territorio di Capitanata , come del resto in Puglia, risulta maggiormente legata a fenomeni endorepulsivi dei paesi di origine, piuttosto che a caratteri attrattivi del sistema economico regionale: “per quanto riguarda il nostro territorio, si tratta, quindi, di una migrazione da offerta che trova ragione essenziale nei contesti socio-economici dei paesi di partenza. Ciò vale per coloro che provengono dalle zone Nord africane, ma anche per i numerosi immigrati provenienti da tutta l'area dell’Est-Europa stimolati da una sorta di emigrazione di avventura, anche in zone dove non è presente una concreta domanda di lavoro.” Le opportunità di lavoro offerte dal territorio, infatti, sono piuttosto esigue, come dimostrato dagli elevati livelli di disoccupazione per questo motivo il fenomeno migratorio assume aspetti quasi paradossali, considerando l’apparente contraddittorietà dei fenomeni di immigrazione e disoccupazione, entrambi quantitativamente crescenti. Le opportunità lavorative degli immigrati, in questo quadro, si collocano pertanto in quei settori del mercato del lavoro scartati dagli autoctoni, spesso ben circoscritti, sia a livello territoriale che produttivo, creando sostanzialmente complementarietà e non concorrenzialità con i lavoratori locali. Tuttavia negli ultimi anni sono emersi fenomeni di insofferenza, in particolare nelle fasi di contrazione delle attività agricole. In altri termini quando c’e lavoro – nei picchi delle fasi di raccolta – la presenza dei migranti sembra non costituire un problema che, invece, si presenta e diviene immediatamente rilevante quando tali attività si vanno riducendo e insorgono aspetti di concorrenza tra locali e immigrati e, ancor prima, tra le stesse comunità di migranti, con i “primi arrivati”, (albanesi, polacchi e rumeni), che lamentano la maggior disponibilità degli ultimi arrivati (bulgari) a lavorare in condizioni ancor meno dignitose. La manodopera aggiuntiva degli immigrati permette, a breve termine, in alcune aree o settori strutturalmente deboli e tecnologicamente arretrati, la sopravvivenza di attività economiche altrimenti destinate ad uscire dal mercato. Il costo della manodopera straniera, infatti, e decisamente più basso di quello della manodopera locale. Sia perche gli immigrati, a causa del loro ridotto potere contrattuale, si accontentano di bassi salari pur di lavorare; sia perche, quando vengono assunti con contratti totalmente o parzialmente irregolari, consentono al datore di lavoro di evadere (totalmente o parzialmente) le contribuzioni previdenziali e fiscali. Inoltre, la caratteristica dell’offerta di lavoro in Capitanata ostacola la formazione di comunità di immigrati: i lavoratori vengono assunti con contratti brevi, della durata di qualche mese appena. Non trasferiscono quindi la famiglia, non stringono nuove amicizie, non progettano il futuro nel territorio. Per questa ragione, se e facile trovare gruppi di lavoratori della stessa nazionalità che convivono o lavorano per una azienda nel periodo della raccolta, non e possibile registrare nella provincia di Foggia comunità di provenienza straniera che ivi si siano organizzate. Il CSVDAUNIA intende affrontare le criticità emerse dall’analisi territoriale nel seguente modo: punti di criticità Azione Attività volontari Mediazione linguistica I volontari difficoltà di accedere al diritto Per i detenuti della raccoglieranno la di difesa e di cura per gli Casa Circondariale di richiesta di mediazione stranieri detenuti che hanno Foggia linguistica da parte dei difficoltà linguistiche detenuti presso la casa circondariale di Foggia e individueranno il mediatore tra le proprie risorse o tra quelle delle associazioni no profit del territorio che dispongono di mediatori linguistici e culturali Sportello informa per I volontari gestiranno lo immigrati sportello informativo scarsa presenza sul territorio di che sarà funzionante dal sportelli informativi per lunedi al venerdi sia di immigrati; mattina che di pomeriggio Realizzazione di database consultabile su internet di tutte le offerte di locazione a immigrati mancanza di opportunità abitative per gli immigrati precarietà e debolezza lavorativa degli immigrati; Impossibilità economica da parte degli immigrati ad accedere ad una consulenza fiscale; consulenza legale e fiscale I volontari raccoglieranno le richieste di consulenza fiscale e legale degli immigrati e provvederanno a concordare con i consulenti esperti dell’ area fiscale e legale del CSVDAUNIA le giornate in cui poter fare le consulenze. 6.4 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.4.1 destinatari diretti: I destinatari diretti del progetto saranno n. 100 detenuti stranieri con difficoltà linguistiche ristretti presso la Casa Circondariale di Foggia e n. 500 cittadini stranieri presenti su tutto il territorio della provincia di Foggia che a seguito delle loro gravi situazioni di disagio, necessitano di sostegno, consulenza legale e fiscale, orientamento e accesso alle informazioni, in modo da realizzare pienamente il loro stato di diritto. La consistenza quantitativa dei destinatari diretti del progetto è meglio descritta successivamente nel box7, in particolare nelle tabelle relative ai risultati attesi. 6.4.2 beneficiari indiretti: n. 10 associazioni no profit che sul territorio si occupano di immigrazione; n. 3 Comuni in cui è più massiccia la presenza dei cittadini stranieri: Foggia, Cerignola, Rignano Garganico. n. 1 Casa Circondariale di Foggia 6.5 Soggetto attuatore: Il 6 marzo 2003 è stata riconosciuta l’iscrizione al registro regionale dei Centri di Servizio del CSVDAUNIA e nel mese di gennaio del 2005 sono state avviate tutte le attività.. 7) Obiettivi del progetto: Obiettivo generale: Favorire l’integrazione nel tessuto sociale, l’accesso ai servizi del territorio e la tutela dei diritti civili e legali delle cittadine e dei cittadini stranieri presenti sul territorio di Capitanata. Criticità/bisogni Criticità 1.1 scarsa presenza sul territorio di sportelli informativi per immigrati; OBIETTIVI Obiettivo 1.1 Aumentare l’attività di informazione sul territorio di capitanata per i cittadini stranieri attraverso l’implementazione dei giorni e dell’orario di apertura degli sportelli Criticità 1.2 mancanza di opportunità abitative per gli immigrati Obiettivo 1.2 Implementare il database con le offerte di locazione per immigrati Criticità 2.1 Difficoltà del detenuto straniero presso la C.C. di Foggia ad accedere al diritto di difesa e di trattamento a seguito dei suoi problemi linguistici Obiettivo 2.1 Migliorare la condizione di vita e garantire il diritto di difesa e di cura dello straniero detenuto presso la C.C. di Foggia Criticità 2.2 Impossibilità economica da parte degli immigrati ad accedere ad una consulenza legale o fiscale Obiettivo 2.2 Potenziare l’attività di consulenza fiscale e legale a favore dei cittadini stranieri in stato di bisogno OBIETTIVO Obiettivo 1.1 Aumentare l’attività di informazione per i cittadini stranieri attraverso l’implementazione dei giorni e dell’orario di apertura degli sportelli INDICATORI Indicatore 1.1 Aumentare del 60% l’attività di sportelli informa messi a disposizione dei cittadini stranieri ; Obiettivo 1.2 Implementare il database con le offerte di locazione per immigrati Indicatore 1.2 Aumentare del 30% il numero delle offerte di locazione per i cittadini stranieri Obiettivo 2.1 Migliorare la condizione di vita e garantire il diritto di difesa e di cura dello straniero detenuto presso la C.C. di Foggia Indicatore 2.1 Implementare del 50% l’attività di mediazione culturale e linguistica per i detenuti ristretti nella Casa Circondariale di Foggia Obiettivo 2.2 Indicatore 2.2 Potenziare l’attività gratuita di Aumentare del 30% il numero delle consulenza fiscale e legale per i consulenze legali e fiscali a favore di cittadini stranieri in stato di bisogno immigrati in particolari difficoltà 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.0 Premessa Nel territorio di Capitanata vi è una netta sproporzione tra i servizi offerti a favore degli immigrati e il gran numero di richieste, questo soprattutto nei periodi in cui è presente anche un notevole numero di immigrati che raggiunge la Capitanata per la raccolta del pomodoro. Sono soprattutto le organizzazioni no profit che si impegnano a garantire servizi di informazione e altri interventi ai cittadini stranieri, ma la grave crisi di questi ultimi anni ha ridotto notevolmente le risorse economiche che finanziavano questo tipo di progettualità, e le attività che vengono offerte attualmente si svolgono per lo più, solo per alcuni giorni alla settimana e per poche ore al giorno. A seguito della notevole presenza di immigrati nella Provincia di Foggia, alcuni di loro vengono anche arrestati per piccoli reati. Pertanto con la nostra progettualità, intendiamo: 1) Dare continuità all’attività dello “sportello Informa per immigrati” ( compreso il database degli alloggi in locazione per gli immigrati )aperto dal lunedi al venerdi presso il CSVDAUNIA ; 2) Garantire agli immigrati che per diversi motivi vengono arrestati la possibilità di usufruire della mediazione culturale linguistica e della consulenza legale presso la Casa Circondariale di Foggia; 3) Offrire consulenza fiscale e legale presso la sede del Csvdaunia; Il nostro Centro di Sevizi metterà a disposizione del progetto tutte le risorse disponibili necessarie per il raggiungimento degli obiettivi del progetto e metterà a disposizione del progetto i consulenti dell’area legale e fiscale. La nostra scelta progettuale nasce dalla consapevolezza che attualmente la grave emergenza umanitaria rappresentata dai notevoli flussi migratori richiede l’impegno di tutte le forze attive del territorio che con uno spirito di forte collaborazione devono intervenire per migliorare le condizioni di vita di tanti stranieri che vivono in situazioni di grave sfruttamento, povertà e marginalità sociale. 8.1 Complesso delle attività previste dal progetto per il raggiungimento degli obiettivi: Il progetto che intendiamo presentare, sarà strutturato su 2 piani di attuazione : Piano di attuazione 1 : INFORMARE Piano di attuazione 2 : : TUTELARE Ciascuno dei piani di attuazione sopra indicato ha al suo interno la realizzazione delle seguenti azioni: Piano di attuazione 1- INFORMARE Azione 1.1.1 – SPORTELLO INFORMA PER IMMIGRATI Azione 1.2.1 – DATABASE LOCAZIONE ALLOGGI Piano di attuazione 2 - TUTELARE Azione 2.1.1 - MEDIAZIONE CULTURALE E LINGUISTICA NELLA CASA C. DI FOGGIA Azione 2.1.2. – CONSULENZA LEGALE E FISCALE Alle attività sopra elencate si aggiungono la formazione dei volontari in servizio civile che coprirà i primi 3 mesi di attuazione del progetto e prevederà un modulo riguardante i risschi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SCN, , come meglio esplicitato al punto 40 del presente formulario. Mentre l’attività di formazione integrativa sul tema della pace e della legalità si svolgeranno nel 4° e 5° mese. Piano di Attuazione A : INFORMARE Obiettivo 1.1: Aumentare l’attività di informazione per i cittadini stranieri Azione 1.1. 1– sportello informa per immigrati : Attività 1.1.1.1– Aggiornamento di tutti gli indirizzi e i numeri telefonici delle organizzazioni no profit, che operano nella Capitanata, e che offrono : servizi di accoglienza, mensa e altri supporti di prima necessità per i cittadini stranieri. Attività 1.1.1.2 – elaborazione depliant informativo in tre lingue: arabo, inglese e francese in cui vengono riportati tutti gli indirizzi e i numeri telefonici delle organizzazioni che offrono, accoglienza, mensa e altri servizi di prima necessità per i cittadini stranieri. Attività 1.1.1.3 - avvio e gestione dell’ attività di front office dello sportello informativo; Obiettivo 1.2: implementare un database con le offerte di locazione immobili Azione 1.2.1: Database alloggi immigrati Attività 1.2.1.1 - contattare le agenzie immobiliari di Foggia e provincia e consultare giornali per raccogliere offerte di locazione immobili, verificando la disponibilità dei proprietari a dare in locazione l’immobile a cittadini stranieri; attività 1.2.1.2 – gestione e aggiornamento di database consultabile presso lo sportello informa e su internet delle offerte di locazione alloggi . Il database sarà consultabile sul sito del CSVDAUNIA: wwwcsvdaunia.it PIANO DI ATTUAZIONE B : TUTELARE Obiettivo 2.1 migliorare le condizioni di vita e garantire il diritto di difesa e di cura dello straniero detenuto presso la C.C. di Foggia attraverso l’implementazione dell’ l’attività di mediazione culturale e linguistica Azione 2.1.1 : mediazione linguistica e culturale presso la Casa Circondariale di Foggia Attività 2.1.1.1: individuazione delle associazioni che hanno al loro interno mediatori linguistici e culturali e realizzazione di un banca dati con i loro indirizzi l’associazione di appartenenza e la loro disponibilità ; Attività 2.1.1.2: raccolta delle richieste di mediazione da parte di detenuti con problemi linguistici ristretti presso la casa circondariale di Foggia e coordinamento con il personale dell’area trattamentale della casa circondariale. Obiettivo 2.2 potenziare l’ attività di Consulenze legali e fiscali per i cittadini stranieri in stato di bisogno Azione 2.2.1 : Consulenze legali e fiscali Attività 2.2.1.1: pubblicizzazione dell’attività gratuita di consulenza legale e fiscale offerta dal CSVDAUNIA ai cittadini stranieri in situazioni di bisogno; Attività 2.2.1.2: Raccolta richieste delle consulenze legali e fiscali fatte dai cittadini stranieri e mediazione con i consulenti che comunicano le loro disponibilità. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività del progetto Attività 1.1.1.2 elaborazione depliant informativo Professionalità Un grafico pubblicitario Responsabile area comunicazione Csvdaunia Ruolo nell’attività Sarà il responsabile dell’attività di elaborazione e stampa del depliants informativo e coordinerà i volontari di s.c. nell’attività di ricerca delle informazioni utili e li coinvolgerà attivamente nell’elaborazione grafica Numero 1 (sarà disponibile 10 ore alla settimana per un mese) Un mediatore culturale di lingua araba e un mediatore culturale di lingua afghana operano da molti anni nell’ambito della mediazione culturale. Attività 2.1.1.1 mediazione Messi a disposizione culturale nella Casa dell’ odv Arcisolidarietà Circondariale di Foggia Attività 1.1.1.3 attività di front office e gestione sportello informativo Attività 1.1.1.3 attività di front office e gestione sportello informativo Attività 1.1.1.3 attività di front office e gestione dello sportello informativo Addetta area ricerca CSVDAUNIA contratto a progetto buona conoscenza lingua inglese Responsabile servizi logistici di base Del Csvdaunia Collaboreranno alle attività di mediazione culturale sia nell’attività di sportello che nell’attività presso la C. C. di Foggia . (disponibile 15 ore settimanali) Affiancherà i volontari nell’attività di sportello informa mettendo a disposizione la sua buona conoscenza della lingua inglese . Disponibile 15 ore settimanali Affiancherà i volontari di s.c. nell’attività dello sportello informa illustrando il funzionamento dei vari strumenti messi a disposizione dal CSVDAUNIa Contratto a tempo determinato CON IL csvdaunia disponibile circa 10 ore alla settimana) 2 1 1 Attività 2.1.1.2 raccolta - Avvocato Consulente richieste per consulenze Legale legali all’interno della casa Contratto a prestazione circondariale di foggia occasionale con il CSVDAUNIA Attività 2.2.1.2 raccolta richieste per consulenze legali da parte degli immigrati con difficoltà economiche Ragioniere commercialista Consulente fiscale Contratto a prestazione occasionale con il CSVDAUNIA Realizzerà le consulenze legali selezionate dai volontari del s.c. (disponibile 10 ore alla settimana) Realizzerà le consulenze fiscali selezionate dai volontari del s.c. (disponibile 10 ore alla settimana) 1 1 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari saranno impiegati per tutte le attività previste dal progetto che non riguardino attività dirigenziali, ma sempre attraverso percorsi strutturati in funzione di un integrazione dei volontari trasversale alle attività. Ciò permetterà di affiancare sempre il volontario a personale specifico attento e dedicato a seconda delle funzioni di volta in volta agite. I volontari avranno nei primi mesi tutti le stesse mansioni in modo da poter scoprire al termine anche dei percorsi formativi le attitudini e le propensioni per poi dar mansioni più specifiche e coerenti con gli obiettivi da raggiungere. L’affiancamento dei volontari agli operatori permetterà una maggiore attenzione e cura nella relazione personale. L’orario di servizio sarà modulato, a seconda delle necessità, all’interno della fascia oraria dalle ore 8:30 alle 19:30, prevedendo talvolta attività con turni serali. Le attività saranno coordinate e monitorate dal responsabile di progetto (OLP) e da esperti nel settore che presteranno opera di ausilio, tra queste anche alcuni dei partner di progetto. In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: Piani di attuazione Azioni / Attività Piano di attuazione 1 Azione 1.1.1. SPORTELLO INFORMA PER IMMIGRATI Attività 1.1.1.1 –Aggiornamento di tutti gli indirizzi e i numeri telefonici delle organizzazioni no profit che operano in Capitanata ; Attività 1.1.1.2 – Elaborazione depliants informativo in tre lingue: inglese, francese e arabo; Attività 1.1.1.3 – avvio e gestione dell’attività di front office dello sportello informativo Ruolo I volontari di s.c., coordinati dagli operatori del CSVDAUNIA, provvederanno ad individuare tutte le organizzazioni che forniscono servizi ai cittadini stranieri e provvederanno a raccogliere numeri telefonici ed indirizzi. Coordinati dal responsabile dell’area comunicazione provvederanno ad elaborare graficamente il depliant informativo destinato ai beneficiari del progetto. Affiancati dal responsabile dell’area logistica e dell’addetto alla ricerca del CSVDAUNIA, avvieranno e gestiranno lo sportello informa. I volontari provvederanno a ricercare gli annunci di locazione di immobili nella città di Foggia e nella Azione 1.2.1: DATABASE provincia e contatteranno i proprietari per verificare la ALLOGGI IMMIGRATI loro disponibilità a locare l’immobile ad immigrati. Attività 1.2.1.1 - contattare le agenzie Inseriranno i dati dell’immobile ed il prezzo nel database immobiliari di Foggia e provincia e consultare informatico che sarà consultabile sia presso la sede del giornali per raccogliere offerte di locazione progetto, sia sul sito internet del CSVDAUNIA immobili, verificando la disponibilità dei proprietari a dare in locazione l’immobile a L’attività di aggiornamento del database sarà svolto mediamente ogni sessanta giorni cittadini stranieri; attività 1.2.1.2 – gestione e aggiornamento di In questa attività saranno affiancati dalla responsabile database consultabile presso lo sportello Dei servizi logistici e di base del CSVDAUNIA informa e su internet delle offerte di locazione alloggi . Il database sarà consultabile sul sito del CSVDAUNIA: wwwcsvdaunia.it Piano di attuazione 1 Piano di attuazione 2 Azione 2.1.1 MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI FOGGIA Attività 2.1.1.1: L’attività riguarda l’individuazione delle risorse UMANE presenti sul territorio di Capitanata riguardo alla mediazione linguistica e culturale. I volontari di s.c. rileveranno quali sono le associazioni che dispongono di mediatori culturali e ne faranno una banca dati da utilizzare all’occorrenza . Nel momento in cui vi è una richiesta da parte degli operatori della casa circondariale di Foggia, che rilevano da parte di detenuti stranieri difficoltà linguistiche tali da non poter utilizzare l’assistenza legale e i servizi dell’area Attività 2.1.1.2: raccolta delle richieste di trattamentale i volontari di s.c. coordineranno tutte le fasi mediazione da parte di detenuti con problemi necessarie per l’attività di mediazione . linguistici ristretti presso la casa circondariale di Foggia Azione 2.2.1 CONSULENZE LEGALI E FISCALI Attività 2.2.1.1- pubblicizzazione del’attività gratuita di consulenza legale e fiscale Attività 2.2.1.2 raccolta richieste consulenze legali e fiscali fatte dai cittadini stranieri e mediazione con i consulenti che comunicano le loro disponibilità I volontari provvederanno a pubblicizzare l’attività di consulenza legale e fiscale e raccoglieranno le richieste di consulenza da parte dei beneficiari. Successivamente, provvederanno a contattare i responsabili dell’area consulenza e concorderanno con loro la data della consulenza. Per ultimo, informeranno il beneficiario del giorno e dell’ora in cui sarà possibile avere la consulenza presso la sede del CSVDAUNIA. I volontari nel percorso del s.c. realizzeranno le seguenti attività fondamentali: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; - partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. In seguito ai Criteri aggiuntivi previsti dalla Regione Puglia verranno realizzate le seguenti attività: 1.2 Impegno a favorire la partecipazione dei volontari alle iniziative sul SC organizzate o promosse dalla Regione . Il CSVDaunia si impegnerà a far si che questa loro partecipazione sia continua e proficua. In particolare il CSVDAUNIA riconoscerà ai volontari il tempo dedicato alla partecipazione alle iniziative della Regione Puglia quale orario di servizio e contribuirà alle spese di viaggio. 1.3 Impegno ad inviare la relazione di monitoraggio e valutazione predisposta dalla Regione Il CSVDAUNIA si impegna a conclusione del progetto di redigere relazione di monitoraggio e valutazione utilizzando il format predisposto e di inviarla alla Regione . Corso di Primo Soccorso della durata di n. 12 ore che sarà realizzato nei primi 3 mesi di servizio e i volontari non dovranno sostenere alcun onere di spesa. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Flessibilità di orario. Flessibilità ad articolare l’orario anche nel fine settimana. Disponibilità al lavoro di gruppo. Disponibilità a recarsi presso altre sedi per la partecipazione ad incontri, seminari, attività formative che saranno organizzate nell’ambito del progetto, cosi come già Previsto nel box 8.0 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Sede di attuazione del progetto Comune 1 CSVDAUNIA Foggia N. 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Indirizzo Via L. Rovelli 48 Cod. N. vol. per ident. sede sede 75185 4 Cognome e Data di nome nascita Laronga Carlo C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Data Cognom di e e nome nasci ta C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Tra i compiti istituzionali del CSVDAUNIA,vi è anche la promozione e diffusione del Servizio civile Nazionale, grazie anche alla sua articolazione territoriale . Sul sito www.csvdaunia.it dal 2005, oltre al link del Servizio civile Nazionale vengono pubblicate nella sezione delle notizie tutti i bandi e le informazione attinenti al servizio civile nazionale. Inoltre, dal 2005 il CSVDAUNIA ha attivato uno sportello di consulenza sul servizio civile nazionale. Le notizie sul servizio civile ed anche articoli di approfondimento curati dall’area consulenza sono stati pubblicati sul bollettino CSVDAUNIA INFORMA ; La promozione del progetto di Servizio civile Nazionale: AMISTAD vedrà la pubblicazione della notizia sul sito WWW.CSVDAUNIA.it con una pagina di approfondimento. Inoltre ci sarà un’assidua operazione di pubblicizzazione del progetto sia per quanto riguarda l’affissione di manifesti promozionali in punti cruciali di passaggio quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e particolari luoghi di aggregazione giovanile come pub, bar, librerie; sia per quanto riguarda la distribuzione di volantini da parte di personale addetto. Infine saranno pubblicate campagne promozionali sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, e emittenti radiofoniche con esplicito riferimento al progetto presentato dal CSVDAUNIA. Il CSVDAUNIA dopo sei mesi dall’avvio del progetto AMISTAD organizzerà un convegno provinciale sui temi dell’integrazione e dei diritti degli immigrati e pubblicizzerà l’attività del progetto di servizio civile. 1 Ore dedicate all’attività di pubblicizzazione: Realizzazione apposite pagine su sito web: 5 ore Realizzazione manifesti e volantini: 6 ore Affissione 6 ore manifesti promozionali: Volantinaggio: 10 ore Stand presso la festa del volontariato 6 ore Convegno provinciale sui diritti degli immigrati 5 ore Totale: 38 ore 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Si rimanda ai criteri di selezione elaborati dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, definiti ed approvati con determinazione del Direttore Generale del 30 maggio 2002. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: L’attività di Monitoraggio del progetto è realizzata in coordinamento con le attività di monitoraggio e valutazione delle attività di formazione dei volontari. L’analisi sull’andamento del progetto, nonché sul monitoraggio e valutazione della formazione dei volontari coinvolge: - i volontari in servizio civile, partecipanti al progetto e beneficiari delle attività di formazione. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: uso del computer (attività 1.1.1.1. – attività 1.1.1.3) 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: 24) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Per lo svolgimento delle attività dei volontari in Servizio civile, la sede CSVDAUNIA di Foggia è dotata delle seguenti risorse tecniche e strumentali che saranno utilizzate nello svolgimento delle seguenti Azioni : Azioni Risorse tecniche e strumentali 1.1.1. Sportello informa per immigrati n. 1 stanza n. 1.pc 1.2.1 Database alloggi immigrati n. 1 Stampanti laser n. 2 telefoni fax n. 2 scrivanie n. 1 Fotocopiatrice collegata con i PC 2.1.1 mediazione linguistica e n. 1 automobile culturale presso la Casa Circondariale carburante di Foggia n.1 pc n. 1 stampante 2.1.2. Consulenze legali e fiscali n. 1 stanza n. 1.pc n. 1 telefono fax n. 2 scrivania Abbonamento riviste del settore per l’approfondimento. Riepilogo delle strutture e degli strumenti in uso al progetto Risorsa 1) Stanze: Risorsa 2) Scrivanie: Risorsa 3) Telefoni, fax: Risorsa 4) Computer, posta elettronica, internet: Risorsa 5) Fotocopiatrice: Risorsa 6) Automezzi: Automobile Risorsa 7) Carburante: Risorsa 8) Abbonamenti a Libri, riviste e giornali quotidiani per le attività di facilitazione della lingua italiana e ricerca del lavoro: Risorsa 09 ) Fotocamera digitale per la documentazione delle attività: Risorsa 10) stampanti laser 2 4 3 3 1 1 n.q. 1 1 2 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 25) Eventuali crediti formativi riconosciuti: nessuno 26) Eventuali tirocini riconosciuti : nessuno 27) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: L’acquisizione delle competenze permetterà ai volontari di acquisire capacità proprie nella comprensione dei fenomeni che determinano l’immigrazione e gli interventi di supporto nei paesi di accoglienza determinati dall’attuale sistema legislativo. Inoltre, i volontari acquisiranno competenze nell’attività di front office e miglioreranno le loro conoscenze della lingua inglese. In generale i volontari di servizio civile acquisiranno un esperienza che potrà costituire titolo preferenziale nell’ambito del Terzo Settore; Associazione EURO FORM LAVORO ONLUS , ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE , Collabora all’attività di Formazione Specifica e riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da lettera di partenariato, sottoscritta in data 28/07/2014 e qui acclusa. Formazione generale dei volontari 28) Sede di realizzazione: Sede centrale del CSVDAUNIA Via Rovelli n. 48 Foggia Aula attrezzata per la formazione. 29) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà effettuata in proprio da Csvdaunia, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti. 30) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI 31) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale. La formazione generale si svolgerà entro i primi 180 giorni di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole. Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento. Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento. Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: - è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; 32) Contenuti della formazione: Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. La formazione generale si svolgerà entro i primi 180 giorni di servizio e avrà inizio in concomitanza con l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 3 moduli, per la durata totale di 46 ore. Di seguito si propone la progressione dei moduli, che segue criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore realizzazione del progetto e solo alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai contenuti previsti dalle Linee Guida. MACRO AREA 1: Valori e identità del SCN Moduli: 1. L’identità del gruppo e patto formativo. (3h) Questo primo modulo costituisce un fondamentale momento di accoglienza e conoscenza dei volontari avviati al progetto di S.C. 2. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà(3h) 3. Il dovere di difesa della Patria (3h) 4. La difesa civile non armata e non violenta (3h) 5. la normativa vigente e la Carta d’impegno etico(3h) Questi quattro moduli formativi seguono la medesima progressione proposta dalle linee Guida; sono qui articolati in un unico blocco per la stretta interconnessione dei contenuti, ma saranno, naturalmente, realizzati in diverse giornate formative Durata complessiva 15 ore MACROAREA 2: LA CITTADINANZA ATTIVA Moduli: 1) La formazione civica (4h) 2) La solidarietà e le forme di cittadinanza (4h) i temi relativi a questi due moduli sono sottesi al mondo della solidarietà organizzata e delle forme di cittadinanza attiva, che questa assume. Una particolare attenzione sarà dunque data alla introduzione delle forme di cittadinanza, propedeutica alla più dettagliata e successiva trattazione delle realtà associative, così come previste dal sistema legislativo italiano: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale 3) La protezione civile (4 h) . Per quanto riguarda il tema della protezione civile, questo vedrà, accanto alla presentazione del Sistema di protezione civile nazionale, anche la trattazione del ruolo ricoperto dal volontariato impegnato in questo ambito 4) La rappresentazione dei volontari . (3h) Durata complessiva 15 ore MACRO AREA 3 : IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL S.C. 1. Presentazione dell’ Ente Csvdaunia (3h) 2. Il lavoro per progetti. (3h) Con questo modulo formativo si forniranno nozioni relative al lavoro per progetti, utile a consegnare ai volontari strumenti volti ad una loro prima positiva autonomizzazione relativamente alla programmazione ed organizzazione delle attività in cui sono inseriti. 3. L’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure (3h) 4. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del S.C. (3h) 5. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (4h) DURATA COMPLESSIVA 16 ore 33) Durata: 46 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 34) Sede di realizzazione: CSVDAUNIA - Corso del Mezzogiorno n. 10 - Foggia Aula attrezzata pe la formazione 35) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con formatori dell’ente 36) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Formatore A : Cognome e nome : Laronga Carlo Nato il 26/12/1966 a Torremaggiore Formatore B: Cognome e nome: Delle Vergini Ludovico Nato il 19/06/1976 a San Marco in Lamis Formatore C: Cognome e nome: Bottaccio Michele Nato il 06/01/1974 a Foggia Formatore D: Cognome e nome: Tarollo Costantino Nato il 02.09.1970 a San Severo Formatore E: Cognome e nome: Quitadamo Fabio Nato il 20/01/1977 a Foggia 37) Competenze specifiche del/i formatore/i: Formatore A : Cognome e nome : Laronga Carlo Titolo di studio: Laurea in giurisprudenza conseguita presso l’Università di Bologna Ruolo ricoperto presso l’ente: Direttore del CSVDAUNIA Competenze nel settore: esperienza decennale di gestione e programmazione attività nel no profit e profonda conoscenza delle attività del CSVDAUNIA. Formatore B: Cognome e nome Delle Vergini Ludovico Titolo di studio: Laurea in psicologia conseguita presso l’Università di Urbino Ruolo ricoperto presso l’ente : Responsabile area formazione Competenze nel settore: Esperienza come docente in diversi corsi di Formazione, psicologo con esperienza nel campo della comunicazione e formazione ; Formatore C: Cognome e nome: Bottaccio Michele Titolo di studio: Laurea in Informatica conseguita presso l’Università degli studi di Bari Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile area Documentazione e informazione del CSVDAUNIA; Competenze nel settore : Docente corsi di informatica, ideazioni grafiche consulente informatico, Formatore D: Cognome e nome: Tarollo Costantino Titolo di studio: Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari Ruolo ricoperto presso l’ente: Consulente Legale Competenze nel settore : avvocato con esperienza decennale nella materia civile, amministrativo . lavoro e previdenza. Formatore E: Cognome e nome: Quitadamo Fabio Titolo di studio: Laurea in Economia e commercio conseguita presso L’Università di Foggia Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile progettazione sociale Competenze nel settore: Project manager per le organizzazioni no profit, coordinatore nell’area progettazione sociale del CSVDAUNIA 38) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 39) Contenuti della formazione: Si prevede un periodo formativo di 80 ore in cui ai volontari sarà illustrato il contesto in cui essi si troveranno ad operare, il tipo di situazioni e di realtà territoriali con cui si dovranno confrontare, le esigenze degli utenti/fruitori. Con la formazione specifica si cercherà di preparare al meglio i volontari in servizio civile al tipo di esperienza che dovranno svolgere facendo leva sia sulle risorse interne dell’ente quindi i soci e propri volontari, e sia sulla possibilità offerta dagli altri enti partner di mettere a disposizione le proprie risorse di conoscenza attraverso cui costruire percorsi formativi tematici il cui obiettivo è quello di trasferire competenze specifiche ai volontari che presentano uno stesso fabbisogno formativo. Le attività formative sono caratterizzate da tre fasi: una prima fase è dedicata alla conoscenza del volontario, alla valutazione iniziale delle sue capacità e potenzialità e alla definizione del suo fabbisogno formativo;successivamente si passa alla fase di progettazione delle attività formative autonome o programmate in partnership con gli altri enti e infine sono monitorati i percorsi formativi lungo il loro svolgimento e valutati in termini di soddisfazione del volontario e di ricadute positive sull’ente. Si tenga presente che comunque i volontari saranno affiancati oltre che dall’OLP dagli operatori (dipendenti o volontari) dell’ente che potranno continuamente fornire le spiegazioni necessarie per espletare le attività previste. MODULO 1: FORMAZIONE INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI NEI PROGETTI DI S.C.N. E PRESENTAZIONE DEL PROGETTO, DELL’ENTE E DEL PROGRAMMA DI FORMAZIONE Argomenti principali: Rischi connessi all’impiego dei volontari di S.C.N. , analisi dei fabbisogni formativi , accoglienza dei volontari e presentazione del progetto, costruzione del gruppo e analisi del progetto, storia e mission dell’ente proponente. Temi da trattare: I formatori illustreranno dapprima ai volontari i rischi connessi all’impiego nei progetti di servizio civile e il tipo di servizio per il supporto all’utenza erogato dall’ente. L’obiettivo è quello di informare i volontari sui rischi connessi all’attività di servizio civile e fare comprendere le finalità, la struttura e le figure professionali del progetto di servzio civile Analisi Dei Fabbisogni Formativi L’ente dovrà essere in grado di individuare quelle conoscenze e competenze utili al volontario per lo svolgimento di compiti e delle funzioni a lui preposte e per lo sviluppo della sua professionalità. Per fare ciò occorre conoscere approfonditamente gli interessi, le motivazioni, le abilità e le potenzialità del volontario, per arrivare a costruire una mappa professionale che ruota intorno a quattro dimensioni chiave: - ciò che sei (bilancio di personalità) - cosa sai fare (attitudini personali e professionali) - cosa puoi fare (potenzialità) - cosa speri di fare (obiettivi) Una volta effettuata questa valutazione professionale si confrontano le competenze possedute con quelle che vengono richieste. Si valutano gli aspetti in linea con la figura del volontario, quelli in eccedenza e le lacune che saranno oggetto delle attività di formazione e aggiornamento professionale. Accoglienza dei volontari e presentazione del progetto Questa fase sarà caratterizzata dall’accoglienza dei volontari, con una presentazione dell’articolata struttura della sede locale del progetto, una breve carrellata di tutte le figure professionali che ruotano intorno alla sede, la conoscenza dei Giovani del Servizio Civile e delle loro attitudini, l’ascolto delle necessità, le motivazioni e gli interessi individuali, le aspettative e i contributi di ogni singolo volontario, le storie e il vissuto del volontario. Storia e mission dell’ente proponente - la storia della sede e i suoi principi ispiratori; - il radicamento nel territorio; - condivisione dell’esperienze e progetti passati dell’ente attraverso la visione dei vissuti dei volontari e degli operatori dell’ente, documentazione video e fotografica; - presentazione dei giovani in servizio civile ai volontari e/o dipendenti dell’ente proponente (e viceversa). Durata: n. 12 h Questo modulo si svolgerà entro 20 giorni dall’avvio del progetto di servizio civile. Formatore A : Laronga Carlo MODULO 2: MODELLI COMUNICATIVI E RELAZIONALI Argomenti principali: modelli comunicativi e relazionali e psicologia Temi da trattare: - Modelli comunicativi e relazionali - Intercultura: la costruzione sociale dello straniero - La condizione psicologica dell’immigrato e il disturbo di adattamento Durata: n. 12 h Formatore B: Delle Vergini Ludovico MODULO 3 : I DIRITTI DEGLI IMMIGRATI : LEGISLAZIONE E REGIME DETENTIVO Argomenti principali: legislazione nazionale di riferimento Temi da trattare: La normativa in materia di immigrazione, asilo e contro la discriminazione: - Leggi Bossi-Fini, DDL Amato, Nuova Legge sulla Cittadinanza - Introduzione su come si legge una legge - Principi generali delle leggi - Aree di intervento che la legge disciplina - Permesso di soggiorno: pratiche per ottenerlo, rinnovarlo e i criteri che lo regolano - Ricongiungimento familiare - Reati commessi da immigrati - il diritto di difesa del cittadino straniero - Casi in cui è prevista l'espulsione Durata: n.12 h Formatore D : Costantino Tarollo MODULO 4: BANCHE DATI E GESTIONE INTERNET DELLO SPORTELLO Argomenti principali: caratteristiche delle banche dati e del portale internet dello sportello Temi da trattare: - Le banche dati di supporto allo sportello - Progettazione e Costruzione di banche dati e di centri di documentazione e loro aggiornamento - Progettazione, Costruzione di Questionari (definizione del target, domande aperte/chiese, come erogarlo, come intervistare un utente) - Lezioni pratiche di inserimento dati Durata: 12 h Formatore C : Bottaccio Michele MODULO 5: PROGETTAZIONE SOCIALE Argomenti principali: il modulo si propone di far acquisire le conoscenze e le competenze di base sulla progettazione e i suoi vari stadi utilizzando una metodologia con cui costruire progetti utili rispetto ai bisogni e alle caratteristiche del contesto in cui di opera. I soggetti partecipanti alla fine del percorso avranno acquisito autonomia nell’elaborazione di progetti legati al sociale e alla didattica, potranno analizzare le ricadute sociali ma anche valutare i risultati raggiunti. Temi da trattare: Programmi Regionali, Nazionali e Comunitari Metodologia della Progettazione Sociale: concetti fondamentali nella progettazione e gestione di progetti La gestione per progetti come strategia di lavoro Il ciclo di vita del progetto L’ideazione del progetto (analisi del contesto, dei bisogni, obiettivi generali e specifici, destinatari, attività, metodologie e risultati, il quadro logico del progetto e la scheda di progetto) La pianificazione del progetto (articolazione del lavoro, diagramma WBS, pianificazione delle attività diagramma di Gantt, risorse economiche, budget) La realizzazione del progetto (team, comunicazione, monitoraggio e valutazione) La chiusura del progetto L’arte del progettare “dal bando al progetto”: la redazione e la gestione di un progetto Il ciclo di finanziamento di un progetto Le fasi propedeutiche alla redazione del progetto (ricerca programma di finanziamento, il bando, sviluppo dell’idea, ricerca di partner) La compilazione del formulario (i controlli) La gestione di un progetto finanziato (valutazione e approvazione, gestione amministrativa e economico-finanziaria) La chiusura del progetto (relazione finale, rendicontazione economicofinanziaria) Sperimentazioni in gruppi ed esercitazioni Presentazione di esperienze concrete Presentazione e studio di casi di studio Esercitazioni operative Durata: n.16 h Formatore E : Quitadamo Fabio Modulo 6 : elementi di informatica Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office suddiviso nei seguenti learning object: 5 per WORD: Avviare Word, Iniziare a lavorare, Posta elettronica, La formattazione del testo, Stampa del documento; 4 per EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule; 5 per INTERNET: Avviare Internet, Introduzione al web, Come si naviga, Funzioni di supporto, Posta elettronica; 4 per POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle diapositive, Gli oggetti; 6 per ACCESS: avviare Access, concetti generali, le tabelle, le query, le maschere, le macro e le altre funzioni di Access Durata 16 h Formatore C : Bottaccio Michele Ì 40) Durata: 80 h entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto di servizio civile Altri elementi della formazione 41) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il monitoraggio e la valutazione della formazione generale e specifica è realizzata dall’Ente CSVDAUNIA . I volontari e l’ Olp sono facilitati nel descrivere e condividere, nelle diverse fasi del percorso di formazione, alcuni aspetti ritenuti significativi utili al monitoraggio della formazione nonchè del progetto. L’Ente CSVDAUNIA raccoglie e organizza il materiale per la formazione, gli elaborati e le riflessioni dei soggetti coinvolti con incontri con i volontari egli Olp. Il monitoraggio e la valutazione della formazione è realizzata in coordinamento con le attività di monitoraggio del progetto. Il confronto dei dati rilevati durante il monitoraggio e la valutazione del percorso formativo (generale e specifico) ha funzione di reindirizzo in ottica migliorativa in vista della nuova progettazione. Il piano di monitoraggio sulla formazione si prefigge i seguenti obiettivi specifici con funzione di controllo finalizzato al miglioramento1 della formazione erogata ai volontari: a) monitoraggio di quantità Sia per la formazione generale che per quella specifica è prevista la rilevazione dei seguenti dati quantitativi raccolti e forniti dagli OLP : elenco volontari partecipanti, n. ore di presenza per ciascuno dei partecipanti, luogo di svolgimento e date e orari degli incontri previsti dai due percorsi formativi (generale e specifico), registro dei volontari partecipanti al corso con firme di inizio e fine lezione, segnalazione degli assenti e delle rispettive motivazioni, firme dei formatori presenti in aula, nominativi degli esperti intervenuti corredati di curriculum, indicazione delle tematiche trattate e delle metodologie utilizzate. Registri della formazione generale contenenti moduli, firma volontari e formatore generale. Certificazione e monitoraggio tramite il sistema informatico Helios nei tempi stabiliti (entro 180° giorno per la formazione generale) b) monitoraggio di qualità Il monitoraggio e la valutazione della qualità della formazione generale e specifica rileva e analizza: 1. le reazioni dei partecipanti, 2. l’apprendimento/cambiamento, che può essere registrato nell’ambito delle conoscenze, della capacità, e della condotta, 3. l’attività di docenza (chiarezza, efficacia, professionalità), 4. i metodi didattici. Le prove di verifica della formazione generale sono realizzate, con una tempistica definita, e l’utilizzo di strumenti di rilevazione rivolti ai volontari destinatari dell’azione formativa, secondo le seguenti modalità: 1 Ministero della Solidarietà Sociale – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, Circolare 24 maggio 2007 prot. UNSC/21346/II.5 – “Monitoraggio sulla formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale” Questionario di ingresso, volto a rilevare la situazione di partenza di ciascun formando e le aspettative che nutre sia rispetto al servizio sia in rapporto alla formazione generale e specifica. Discussione in gruppo di quanto emerso con i giovani volontari partecipanti alla formazione. Questionario di metà percorso volto a fare il punto su quanto acquisito da ciascun partecipante e sul grado di soddisfazione in relazione alle modalità di realizzazione della formazione. Questionario di Fine percorso elaborato ad hoc, focus group con i giovani volontari finalizzato all’elaborazione di un Bilancio finale dell’esperienza formativa. La valutazione della formazione specifica avviene attraverso prove di verifica strutturate (test, questionari, prove pratiche) a cura del singolo formatore secondo la seguente connessione logica: COMPETENZE ATTESE → TEST → COMPETENZE ACQUISITE c) valutazione funzionale della formazione La valutazione dell’esperienza formativa, sia generale che specifica, ha finalità di: restituzione ai volontari di aspetti significativi emersi nella formazione collegati al progetto ed al Servizio Civile Nazionale, con la finalità di ragionare con i volontari sulle differenze che si riscontrano tra le loro aspettative e l’inizio dell’avvio del progetto, accompagnare i volontari nella rielaborazione di quanto avvenuto dall’inizio al termine del servizio (capacità acquisite previste e non, rispondenza del progetto alle esigenze del volontario/a), in funzione anche della certificazione delle competenze . fornire indicazioni utili per rielaborare le difficoltà incontrate in ottica migliorativa sia per il progetto che per i singoli volontari. Le competenze specifiche acquisite dai volontari dall’azione formativa sono inserite nel dossier personale del volontario a cura degli operatori che svolgono l’attività di bilancio delle competenze. Data 29/08/2014 Il Responsabile legale dell’ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente