amistad II scheda progetto

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amistad II scheda progetto
(Allegato 1)
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Centro Servizi al Volontariato Daunia
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ04180
Regione Puglia
4
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
AMISTAD II
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: Assistenza
Area di Intervento : IMMIGRATI E PROFUGHI - Codifica: A 04
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
6.0 Premessa
Intendiamo con questo progetto dare continuità alle azioni previste nel precedente
Amistad e che attualmente è in fase di partenza, avendo terminato la fase di selezione
dei volontari.
La grave emergenza immigratoria dall’Africa, dall’Afghanistan e dai paesi arabi pone
un senso di responsabilità in tutte quelle organizzazioni no profit che promuovono la
solidarietà e la pace tra i popoli. Pertanto, il CSVDAUNIA vuole con le proprie risorse
e competenze, fornire un supporto a quelle situazioni di emergenza che riguardano le
persone che perseguitate nel loro paese di origine cercano la salvezza in altri Paesi.
La Puglia come le altre regioni meridionali che affacciano sul Mediterraneo hanno un
ruolo delicato e particolare, poiché rappresentano il porto naturale di approdo per
chi vuole raggiungere l’Europa dal mare. Gli sbarchi continui di migliaia di immigrati
ingenera paura e preoccupazione nella popolazione italiana, soprattutto se poi vi è chi
per motivi politici strumentalizza questi fenomeni migratori per i propri interessi
suscitando paura e preoccupazione. Il compito delle organizzazioni no profit, oltre ad
avere un ruolo nel fornire interventi di prima necessità, deve anche prevedere
interventi per sensibilizzare e formare i cittadini italiani ad una maggiore cultura
dell’accoglienza e dell’integrazione multietnica.
Per questo motivo, dato l’attuale evolversi della situazione immigrazione in Italia ed
in particolare al sud intendiamo con Amistad II potenziare l’intervento già previsto
nel primo Amistad prevedendo anche l’utilizzazione dei volontari di servizio civile in
interventi di sensibilizzazione alla cultura dell’integrazione multietnica e della
solidarietà.
Per il titolo del progetto ci siamo ispirati al film AMISTAD di S. Spilberg.
Il regista ricostruisce cinematograficamente la storia del vascello spagnolo Amistad
che portava 53 schiavi africani verso Cuba. Durante il viaggio gli schiavi riescono a liberarsi e
fanno rotta verso l'Africa, ma sono bloccati da una nave americana e mandati sotto processo per pirateria e
l'assassinio dell'equipaggio. A seguito delle difficoltà linguistiche gli schiavi non riescono a far valere i
propri diritti e vengono imprigionati e processati .Parte come un film d'avventure e diventa un dramma
giudiziario: grazie all’impegno di un’avvocato e al capo della rivolta che impara a parlare inglese (non
potendo raccontare la loro storia non potevano difendersi) si scopre che i rivoltosi non sono nati schiavi e
quindi, secondo la Costituzione degli Stati Uniti, avevano il diritto di lottare per la loro libertà (abolita nel
Regno Unito nel 1772, la schiavitù esisteva ancora nel Nordamerica). Appassionata lezione sulla democrazia
nordamericana, sul colonialismo e la schiavitù.
I tanti immigrati che arrivano sulle coste pugliesi a volte vanno incontro a diversi tipi
di discriminazione e a volte vengono anche arrestati per piccoli reati. Una volta in
carcere per loro diventa difficile far valere i propri diritti: a seguito delle difficoltà
linguistiche non riescono ad usufruire dell’avvocato d’ufficio, del supporto degli educatori
e dei servizi dell’area socio sanitaria dei penitenziari. Pertanto vogliamo con il nostro
progetto di servizio civile dare continuità ai servizi INFORMAZIONE PER
IMMIGRATI , limitare le situazioni di discriminazione a cui sono soggetti gli stranieri
che hanno una difficoltà linguistica, e promuovere iniziative di educazione alla
solidarietà e all’integrazione multiculturale.
6.1 : finalità
Il presente progetto, coerentemente con il dettato del comma e) dell’articolo 1 della legge
64/2001, assume come finalità generale il contribuire alla formazione civica, sociale,
culturale e professionale dei giovani che svolgeranno il servizio civile. Per questo motivo,
non solo la formazione (generale e specifica) ma anche l’intero corpo delle attività previste
sono immaginati come un unico percorso trasversale di formazione valoriale e di
apprendistato, teso a concretizzare una esperienza di cittadinanza, di solidarietà, di
comunità e di impegno.
6.5 Soggetto attuatore:
Il 6 marzo 2003 è stata riconosciuta l’iscrizione al registro regionale dei Centri di
Servizio del CSVDAUNIA e nel mese di gennaio del 2005 sono state avviate tutte le
attività..
Il CSVDAUNIA offre gratuitamente la propria opera a tutte le associazioni di volontariato
iscritte e non nel relativo registro regionale.
Tutte le prestazioni sono erogate sotto forma di servizi.
Nella provincia di Foggia attualmente vi sono 4 sportelli territoriali del Csvdaunia :
Sannicandro Garganico, San Severo, Lucera, Troia.
L’attività del CSVDAUNIA si fonda su principi di carattere solidaristico e democratico e
come previsto dalla legge 266/91 il suo scopo è quello di sostenere e qualificare le attività
delle organizzazioni di volontariato della provincia di Foggia attraverso l’erogazione di
prestazioni sottoforma di servizi gratuiti.
In particolare il CSVDAUNIA con il suo operato intende:
• promuovere strumenti ed iniziative atti a favorire la crescita delle organizzazioni di
volontariato;
• promuovere il ruolo propositivo e innovativo delle odv;
• incentivare il legame tra le associazioni di volontariato ed il territorio;
• favorire la crescita di una cultura solidale attraverso la promozione di una
cittadinanza attiva;
• promuovere una maggiore responsabilità rispetto ai problemi emergenti;
• consolidare i rapporti tra le odv, il terzo settore e gli enti locali;
• coinvolgere le odv nella programmazione – gestione dell’attività del CSVDAUNIA;
• promuovere il valore dell’identità e dell’autonomia del volontariato.
Il CSVDAUNIA ispira la propria azione e la propria gestione a 4 principi fondamentali:
1) Efficienza : questo principio caratterizza il Centro nella gestione dei servizi e nella
gestione delle risorse;
2) vicinanza e prossimità: il CSvdaunia ha aperto 6 sportelli territoriali nella provincia
di Foggia al fine di garantire un punto di riferimento territoriale alle odv in modo da
poter sostenere l’attività delle associazioni anche su base locale ;
3) uguaglianza: Il CSVDAUNIA garantisce l’uguaglianza nell’erogazione dei servizi
alle odv;
4) accoglienza: Il CSVDAUNIA offre i propri servizi dal lunedi al venerdi dalle ore 9.00
alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. E’ possibile chiedere informazioni sui servizi offerti
o porre domande sui temi che riguardano il volontariato. Inoltre le odv possono
chiedere l’utilizzazione sia dell’aula di formazione sia dei diversi strumenti in dotazione
al Centro.
Il CSVDAUNIA fa propri i valori etici riportati
VOLONTARIATO.
nella CARTA DEI VALORI DEL
Prendendo atto dei dati emersi dall’analisi territoriale e dai bisogni emergenti, il
CSVDAUNIA intende presentare un progetto di servizio civile finalizzato a garantire
informazioni utili e tutela legale e fiscale agli immigrati presenti sul territorio di Capitanata
e alle odv che operano a loro favore.
Il Csvdaunia metterà a disposizione del progetto le proprie risorse ed in particolare i
responsabili dell’area consulenza fiscale e legale, che garantiranno un servizio di
consulenze gratuite per i cittadini stranieri in stato di bisogno.
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivo generale:
Favorire l’integrazione nel tessuto sociale, l’accesso ai servizi del territorio e la
tutela dei diritti civili e legali delle cittadine e dei cittadini stranieri presenti sul
territorio di Capitanata.
Criticità/bisogni
Criticità 1.1
scarsa presenza sul territorio di sportelli
informativi per immigrati;
OBIETTIVI
Obiettivo 1.1
Aumentare l’attività di informazione
sul territorio di capitanata per i cittadini
stranieri attraverso l’implementazione
dei giorni e dell’orario di apertura
degli sportelli
Criticità 1.2 mancanza di opportunità
abitative per gli immigrati
Obiettivo 1.2
Implementare il database con le offerte
di locazione per immigrati
Criticità 2.1
Difficoltà del detenuto straniero presso
la C.C. di Foggia ad accedere al diritto
di difesa e di trattamento a seguito dei
suoi problemi linguistici
Obiettivo 2.1
Migliorare la condizione di vita e
garantire il diritto di difesa e di cura
dello straniero detenuto presso la C.C.
di Foggia
Criticità 2.2
Impossibilità economica da parte degli
immigrati ad accedere ad una
consulenza legale o fiscale
Obiettivo 2.2
Potenziare l’attività di consulenza
fiscale e legale a favore dei cittadini
stranieri in stato di bisogno
Criticità 3.1
Clima di ostilità nei confronti degli
immigrati
Obiettivo 3.1.
Implementare l’attività delle odv a
favore degli immigrati attraverso la
promozione di incontri
sull’integrazione multiculturale e la
solidarietà
OBIETTIVO
Obiettivo 1.1
Aumentare l’attività di informazione
per i cittadini stranieri attraverso
l’implementazione dei giorni e
dell’orario di apertura degli sportelli
INDICATORI
Indicatore 1.1
Aumentare
del 60% l’attività di
sportelli informa messi a disposizione
dei cittadini stranieri ;
Obiettivo 1.2
Implementare il database con le offerte
di locazione per immigrati
Indicatore 1.2
Aumentare del 30% il numero delle
offerte di locazione per i cittadini
stranieri
Obiettivo 2.1
Migliorare la condizione di vita e
garantire il diritto di difesa e di cura
dello straniero detenuto presso la C.C. di
Foggia
Indicatore 2.1
Implementare del 50% l’attività di
mediazione culturale e linguistica per i
detenuti
ristretti
nella
Casa
Circondariale di Foggia
Obiettivo 2.2
Potenziare
l’attività
gratuita
di
consulenza fiscale e legale per i cittadini
stranieri in stato di bisogno
Obiettivo 2.3 : Promuovere con le odv
del territorio convegni e incontri di
sensibilizzazione sul tema ’integrazione
multiculturale e la solidarietà
Indicatore 2.2
Aumentare del 30% il numero delle
consulenze legali e fiscali a favore di
immigrati in particolari difficoltà
Indicatore 2.3
Aumentare del 30% il numero dei
convegni
sull’integrazione
multiculturale nella provincia di Foggia
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio
civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo:
8.0 Premessa
Nel territorio di Capitanata vi è una netta sproporzione tra i servizi offerti a favore degli immigrati e il gran
numero di richieste, questo soprattutto nei periodi in cui è presente anche un notevole numero di immigrati
che raggiunge la Capitanata per la raccolta del pomodoro. Sono soprattutto le organizzazioni no profit che si
impegnano a garantire servizi di informazione e altri interventi ai cittadini stranieri, ma la grave crisi di questi
ultimi anni ha ridotto notevolmente le risorse economiche che finanziavano questo tipo di progettualità, e le
attività che vengono offerte attualmente si svolgono per lo più, solo per alcuni giorni alla settimana e per poche
ore al giorno. A seguito della notevole presenza di immigrati nella Provincia di Foggia, alcuni di loro vengono
anche arrestati per piccoli reati.
Pertanto con la nostra progettualità, intendiamo:
1) Dare continuità all’attività dello “sportello Informa per immigrati” ( compreso il database degli
alloggi in locazione per gli immigrati )aperto dal lunedi al venerdi presso il CSVDAUNIA ;
2) Garantire agli immigrati che per diversi motivi vengono arrestati la possibilità di usufruire della
mediazione culturale linguistica e della consulenza legale presso la Casa Circondariale di Foggia;
3) Offrire consulenza fiscale e legale presso la sede del Csvdaunia;
4) promuovere iniziative di sensibilizzazione all’integrazione multiculturale
Il nostro Centro di Sevizi metterà a disposizione del progetto tutte le risorse disponibili necessarie per il
raggiungimento degli obiettivi e metterà a disposizione del progetto i consulenti dell’area legale e fiscale.
La nostra scelta progettuale nasce dalla consapevolezza che attualmente la grave emergenza umanitaria
rappresentata dai notevoli flussi migratori richiede l’impegno di tutte le forze attive del territorio che con uno
spirito di forte collaborazione devono intervenire per migliorare le condizioni di vita di tanti stranieri che
vivono in situazioni di grave sfruttamento, povertà e marginalità sociale.
8.1 Complesso delle attività previste dal progetto per il raggiungimento degli obiettivi:
Il progetto che intendiamo presentare, sarà strutturato su 2 piani di attuazione :
• Piano di attuazione 1 : INFORMARE
• Piano di attuazione 2 : : TUTELARE
Ciascuno dei piani di attuazione sopra indicato ha al suo interno la realizzazione delle seguenti azioni:
Piano di attuazione 1- INFORMARE
Azione 1.1.1 – SPORTELLO INFORMA PER IMMIGRATI
Azione 1.2.1 – DATABASE LOCAZIONE ALLOGGI
Piano di attuazione 2 - TUTELARE
Azione 2.1.1 - MEDIAZIONE CULTURALE E LINGUISTICA NELLA CASA C. DI FOGGIA
Azione 2.2,1. – CONSULENZA LEGALE E FISCALE
Azione 2.3.1 – CONVEGNI E INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE SUI
TEMI DELL’INTERCULTURA E DELL’INTEGRAZIONE MULTICULTURALE.
Alle attività sopra elencate si aggiungono la formazione dei volontari in servizio civile che coprirà i primi 3
mesi di attuazione del progetto e prevederà un modulo riguardante i rischi connessi all’impiego dei volontari
nei progetti di SCN, , come meglio esplicitato al punto 40 del presente formulario. Mentre l’attività di
formazione integrativa sul tema della pace e della legalità si svolgeranno nel 4° e 5° mese.
AZIONI TRASVERSALI PER IL SCN specificamente rivolte ai ragazzi volontari in servizio
Accoglienza dei volontari in SCN
La prima accoglienza dei volontari in servizio civile viene effettuata nel giorno di immissione in servizio,
presso la sede del CSVDAUNIA, riunendo i volontari partecipanti al progetto. Durante l’incontro viene
presentato l’ente e viene illustrato il progetto e le sue finalità per grandi linee, vengono presentate le figure
impegnate insieme ai volontari nella realizzazione dei progetti, consegnati loro i materiali amministrativi
necessari per l’invio del progetto. Segue una seconda fase di ascolto relativa alle richieste, esigenze e domande
poste dai volontari agli enti.
Inserimento dei volontari in SCN
La fase di inserimento dei volontari sarà graduale e passerà attraverso una fase di avvio all’operatività in senso
stretto del progetto, durante la quale è fondamentale il ruolo dell’OLP, la cui attenzione è quasi completamente
rivolta a sostenere e coordinare le prime attività dei volontari.
Formazione Generale
Questa fase ha inizio con il primo modulo della formazione generale, realizzata nei primi mesi di servizio, e
si sviluppa in moduli che si alternano ad intervalli con la formazione specifica. La formazione specifica viene
svolta nella sede del CSVDAUNIA.
Formazione Specifica
La formazione specifica, avrà due momenti, pre e post inserimento. L’obiettivo della formazione è quello di
sensibilizzare e formare i volontari alle attività previste dal presente progetto di SCN declinando i suoi
contenuti nella realtà operativa reale in cui saranno impiegati. Essa darà gli strumenti adatti per gestire le
diverse attività ed i processi connessi alle attività specifiche previste dal progetto fornendo anche il know-how
necessario per gestire al meglio il rapporto con i diversi soggetti. Nel corso della formazione saranno date
anche informazioni di tipo teorico sul ruolo delle strutture, pubbliche e private presenti sul territorio, e sulle
reti di collaborazione in cui sono interessate. Alcuni incontri formativi avranno la scopo di arricchire e dal
punto di vista motivazionale i volontari in SCN. La formazione specifica sarà argomentata nei box 39), 40) e
41).
Monitoraggio
Le attività di monitoraggio avverranno attraverso l’utilizzo di diversi strumenti secondo quanto descritto nei
relativi box 20) e 42)
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Attività del progetto
Attività 1.1.1.2
elaborazione depliant
informativo
Professionalità
Un grafico pubblicitario
Responsabile area
comunicazione Csvdaunia
Ruolo nell’attività
Sarà il responsabile
dell’attività di elaborazione
e stampa del depliants
informativo e coordinerà i
volontari di s.c. nell’attività
di ricerca delle
informazioni utili e li
coinvolgerà attivamente
nell’elaborazione grafica
(sarà disponibile 10 ore
alla settimana per un mese)
Numero
1
Un mediatore culturale di
lingua araba e un mediatore
culturale di lingua afghana
operano da molti anni
nell’ambito della
mediazione culturale.
Attività 2.1.1.1 mediazione
Messi a disposizione
culturale nella Casa
dell’ odv Arcisolidarietà
Circondariale di Foggia
Attività 1.1.1.3 attività di
front office e gestione
sportello informativo
Attività 1.1.1.3 attività di
front office e gestione
sportello informativo
Attività 1.1.1.3 attività di
front office e gestione
dello sportello informativo
Addetta area ricerca
CSVDAUNIA
contratto a progetto
buona conoscenza lingua
inglese
Responsabile servizi
logistici di base
Del Csvdaunia
Attività 2.1.1.2 raccolta - Avvocato Consulente
richieste per consulenze Legale
legali all’interno della casa Contratto a prestazione
circondariale di foggia
occasionale con il
CSVDAUNIA
Attività 2.2.1.2 raccolta
richieste per consulenze
legali da parte degli
immigrati con difficoltà
economiche
Ragioniere
commercialista
Consulente fiscale
Contratto a prestazione
occasionale
con il CSVDAUNIA
Responsabile area
Attività
2.3.1.1:
consulenza : prestazione
individuazione
delle
professionale
associazioni di volontariato
CSVDAUNIA
che lavorano a favore degli
immigrati, creazione della
rete sociale
Collaboreranno alle attività
di mediazione culturale sia
nell’attività di sportello che
nell’attività presso la C. C.
di Foggia .
(disponibile 15 ore
settimanali)
Affiancherà i volontari
nell’attività di sportello
informa mettendo a
disposizione la sua buona
conoscenza della lingua
inglese .
Disponibile 15 ore
settimanali
Affiancherà i volontari di
s.c. nell’attività dello
sportello informa
illustrando il
funzionamento dei vari
strumenti messi a
disposizione dal
CSVDAUNIA
Contratto a tempo
determinato CON IL
csvdaunia
disponibile circa 10 ore alla
settimana)
Realizzerà le consulenze
legali selezionate dai
volontari del s.c.
(disponibile 10 ore alla
settimana)
Realizzerà le consulenze
fiscali selezionate dai
volontari del s.c.
(disponibile 10 ore alla
settimana)
Faciliterà i contatti con le
odv che sul territorio si
occupano di immigrazione
(disponibile 5 ore alla
settimana)
2
1
1
1
1
1
Attività 2.3.1.2: attività di
coordinamento
per
realizzazione
convegni
sull’integrazione
multietnica e incontri di
sensibilizzazione
sulla
solidarietà e la multi cultura.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I volontari saranno impiegati per tutte le attività previste dal progetto che non riguardino attività dirigenziali,
ma sempre attraverso percorsi strutturati in funzione di un integrazione dei volontari trasversale alle attività.
Ciò permetterà di affiancare sempre il volontario a personale specifico attento e dedicato a seconda delle
funzioni di volta in volta agite. I volontari avranno nei primi mesi tutti le stesse mansioni in modo da poter
scoprire al termine anche dei percorsi formativi le attitudini e le propensioni per poi dar mansioni più
specifiche e coerenti con gli obiettivi da raggiungere. L’affiancamento dei volontari agli operatori permetterà
una maggiore attenzione e cura nella relazione personale.
L’orario di servizio sarà modulato, a seconda delle necessità, all’interno della fascia oraria dalle ore 8:30 alle
19:30, prevedendo talvolta attività con turni serali. Le attività saranno coordinate e monitorate dal responsabile
di progetto (OLP) e da esperti nel settore che presteranno opera di ausilio, tra queste anche alcuni dei partner
di progetto.
In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti
attività con il ruolo descritto:
Piani di attuazione
Azioni / Attività
Piano di attuazione 1
Azione 1.1.1. SPORTELLO INFORMA
PER IMMIGRATI
Attività 1.1.1.1 –Aggiornamento di tutti gli
indirizzi e i numeri telefonici delle
organizzazioni no profit che operano in
Capitanata ;
Attività 1.1.1.2 – Elaborazione depliants
informativo in tre lingue: inglese, francese e
arabo;
Ruolo
I volontari di s.c., coordinati dagli operatori del
CSVDAUNIA, provvederanno ad individuare tutte le
organizzazioni che forniscono servizi ai cittadini stranieri
e provvederanno a raccogliere numeri telefonici ed
indirizzi.
Coordinati dal responsabile dell’area comunicazione
provvederanno ad elaborare graficamente il depliant
informativo destinato ai beneficiari del progetto.
Affiancati dal responsabile dell’area logistica e
dell’addetto alla ricerca del CSVDAUNIA, avvieranno e
gestiranno lo sportello informa.
Attività 1.1.1.3 – avvio e gestione
dell’attività di front office dello sportello
informativo
I volontari provvederanno a ricercare gli annunci di
locazione di immobili nella città di Foggia e nella
Azione
1.2.1:
DATABASE
provincia e contatteranno i proprietari per verificare la
ALLOGGI IMMIGRATI
loro disponibilità a locare l’immobile ad immigrati.
Attività 1.2.1.1 - contattare le agenzie Inseriranno i dati dell’immobile ed il prezzo nel database
immobiliari di Foggia e provincia e consultare informatico che sarà consultabile sia presso la sede del
giornali per raccogliere offerte di locazione progetto, sia sul sito internet del CSVDAUNIA
Piano di attuazione 1
immobili, verificando la disponibilità dei
proprietari a dare in locazione l’immobile a
cittadini stranieri;
attività 1.2.1.2 – gestione e aggiornamento di
database consultabile presso lo sportello
informa e su internet delle offerte di locazione
alloggi . Il database sarà consultabile sul sito
del CSVDAUNIA: wwwcsvdaunia.it
Piano di attuazione 2
Azione
2.1.1
MEDIAZIONE
LINGUISTICA E CULTURALE PRESSO
LA CASA CIRCONDARIALE DI FOGGIA
Attività 2.1.1.1:
L’attività riguarda l’individuazione delle
risorse UMANE presenti sul territorio di
Capitanata riguardo alla mediazione linguistica
e culturale.
L’attività di aggiornamento del database sarà svolto
mediamente ogni sessanta giorni
In questa attività saranno affiancati dalla responsabile
Dei servizi logistici e di base del CSVDAUNIA
I volontari di s.c. rileveranno quali sono le associazioni
che dispongono di mediatori culturali e ne faranno una
banca dati da utilizzare all’occorrenza .
Nel momento in cui vi è una richiesta da parte degli
operatori della casa circondariale di Foggia, che rilevano
da parte di detenuti stranieri difficoltà linguistiche tali da
Attività 2.1.1.2: raccolta delle richieste di non poter utilizzare l’assistenza legale e i servizi dell’area
mediazione da parte di detenuti con problemi trattamentale i volontari di s.c. coordineranno tutte le fasi
linguistici ristretti presso la casa circondariale necessarie per l’attività di mediazione .
di Foggia
Azione 2.2.1
CONSULENZE LEGALI E FISCALI
Attività 2.2.1.1- pubblicizzazione del’attività
gratuita di consulenza legale e fiscale
Attività 2.2.1.2
raccolta richieste consulenze legali e fiscali
fatte dai cittadini stranieri e mediazione con i
consulenti che comunicano le loro
disponibilità
AZIONE 2.3.1 - REALIZZAZIONE
CONVEGNI SULL’INTERCULTURA E
L’INTEGRAZIONE INTERETNICA
Attività
2.3.1.1:
individuazione
delle
associazioni di volontariato che lavorano a
favore degli immigrati, creazione della rete
sociale
Attività 2.3.1.2: attività di coordinamento per
realizzazione
convegni
sull’integrazione
I volontari provvederanno a pubblicizzare l’attività di
consulenza legale e fiscale e raccoglieranno le richieste di
consulenza da parte dei beneficiari.
Successivamente, provvederanno a contattare i
responsabili dell’area consulenza e concorderanno con
loro la data della consulenza.
Per ultimo, informeranno il beneficiario del giorno e
dell’ora in cui sarà possibile avere la consulenza presso la
sede del CSVDAUNIA.
I volontari individueranno le odv e le altre organizzazioni
no profit che lavorano a favore degli immigrati e
proporranno loro l’organizzazione di convegni e
momenti di sensibilizzazione sul tema dell’integrazione
multiculturale e sul tema dell’accoglienza e ddella
solidarietà mettendo a disposizione le risorse logistiche
del Csvdaunia per l’organizzazione.
multietnica e incontri di sensibilizzazione sulla
solidarietà e la multi cultura.
I volontari nel percorso del s.c. realizzeranno le seguenti attività fondamentali:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida
della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità
pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e
successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro;
- partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo
box 17.
In seguito ai Criteri aggiuntivi previsti dalla Regione Puglia verranno previste le
seguenti attività:
I volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alle iniziative di Servizio Civile
promosse dalla Regione Puglia e il CSVDaunia si impegnerà a far si che questa loro partecipazione sia
continua e proficua.
In particolare il CSVDAUNIA riconoscerà ai volontari il tempo dedicato alla partecipazione alle
iniziative della Regione Puglia quale orario di servizio e contribuirà alle spese di viaggio.
Il Csvdaunia si impegna a inviare alla regione a conclusione del progetto la relazione di monitoaraggio
e valutazione da redigere nel format predisposto dalla Regione stessa.
I volontari di S.C. parteciperanno a un corso di primo soccorso della durata di n. 12 ore che sarà
realizzato nei primi quattro mesi di servizio e i volontari non dovranno sostenere alcun onere di spesa.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
2
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
2
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Flessibilità di orario.
Flessibilità ad articolare l’orario anche nel fine settimana.
Disponibilità al lavoro di gruppo.
Disponibilità a recarsi presso altre sedi per la partecipazione ad incontri, seminari,
attività formative che saranno organizzate nell’ambito del progetto, cosi come già
Previsto nel box 8.0
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
1 CSVDAUNIA
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Comune
Foggia
Indirizzo
Via L. Rovelli 48
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cod.
ident.
sede
N. vol. per
sede
75185
4
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
Laronga 26/12/ LRNCRL66T26
Carlo
1966
L273O
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato
Data
Cognom
di
e e nome nasci
ta
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
18) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per lo svolgimento delle attività dei volontari in Servizio civile, la sede
CSVDAUNIA di Foggia è dotata delle seguenti risorse tecniche e strumentali che
saranno utilizzate nello svolgimento delle seguenti Azioni :
Azioni
Risorse tecniche e strumentali
1.1.1. Sportello informa per
n. 1 stanza
immigrati
n. 1.pc
n. 1 Stampanti laser
1.2.1 Database alloggi immigrati
n. 2 telefoni fax
n. 2 scrivanie
n. 1 Fotocopiatrice collegata con i PC
2.1.1 mediazione linguistica e
n. 1 automobile
culturale presso la Casa Circondariale
carburante
di Foggia
n.1 pc
n. 1 stampante
2.2.1. Consulenze legali e fiscali
n. 1 stanza
n. 1.pc
2.3.1. Realizzazione convegni
n. 1 telefono fax
interculturali e integrazione multetnica n. 2 scrivania
Abbonamento riviste del settore
per l’approfondimento.
Riepilogo delle strutture e degli strumenti in uso al progetto
Risorsa 1) Stanze:
2
Risorsa 2) Scrivanie:
4
Risorsa 3) Telefoni, fax:
3
Risorsa 4) Computer, posta elettronica, internet:
3
Risorsa 5) Fotocopiatrice:
1
Risorsa 6) Automezzi: Automobile
1
Risorsa 7) Carburante:
n.q.
Risorsa 8) Abbonamenti a Libri, riviste e giornali quotidiani per le
1
attività di facilitazione della lingua italiana e ricerca del lavoro:
Risorsa 09 ) Fotocamera digitale per la documentazione delle
1
attività:
Risorsa 10) stampanti laser
2
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
19) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
.
20) Eventuali tirocini riconosciuti :
21) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
L’acquisizione delle competenze permetterà ai volontari di acquisire capacità
proprie nella comprensione dei fenomeni che determinano l’immigrazione e gli
interventi di supporto nei paesi di accoglienza determinati dall’attuale sistema
legislativo.
Inoltre, i volontari acquisiranno competenze nell’attività di front office e
miglioreranno le loro conoscenze della lingua inglese.
In generale i volontari di servizio civile acquisiranno un esperienza che potrà
costituire titolo preferenziale nell’ambito del Terzo Settore;
L’ IISS GIANNONE, Collabora all’attività di Formazione Specifica e riconosce e
certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento dell’anno di
servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come
da lettera di partenariato, sottoscritta in data 28/07/2014 e qui acclusa.
Formazione generale dei volontari
22) Sede di realizzazione:
Sede centrale del CSVDAUNIA Corso del Mezzogiorno n. 10 Foggia
Aula attrezzata per la formazione.
23) Modalità di attuazione:
La formazione generale sarà effettuata in proprio da Csvdaunia, presso la propria
sede, con formatori propri e formatori esperti.
24) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e
verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a
trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso”
formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco
in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più
complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare
una effettiva occasione di crescita personale.
La formazione generale si svolgerà entro i primi 180 giorni di servizio, in modo
da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole.
Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e
metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi
protagonisti del processo di apprendimento.
Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile
fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento.
Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:
- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli
obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali,
lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;
- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze
relazionali e comunicative
- il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e
strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per
avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che
relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di
accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed
esplicite) proprio grazie al lavoro formativo;
- infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali
esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai
partecipanti.
Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed
al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui
periodici con i formatori.
Saranno inoltre promosse occasioni di scambio e condivisione con i volontari del
CSVDAUNIA e delle associazioni che aderiscono, in relazione ad alcuni contenuti
emersi nel corso del percorso formativo e con particolare riferimento a quelli sui temi
dell’integrazione iteretnica, dell’ accoglienza e della solidarietà.
In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 70% del
monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della
Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile
nazionale.
Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere a dinamiche non formali (per un
monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 40%).
In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, nel decimo e
nell’ultimo modulo.
Certificazione e monitoraggio formazione generale:
1) Certificazione tramite sistema informativo Helios nei tempi stabiliti
(100% nel 180° giorno di servizio civile)
2) Predisposizione e tenuta registri della formazione generale con
l’indicazione dei moduli, firma volontari e formatore generale.
3) Monitoraggio interno formazione
26) Contenuti della formazione:
Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi
moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la
formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile
2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche
del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte.
La formazione generale si svolgerà entro i primi 180 giorni di servizio e avrà inizio
in concomitanza con l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 3 moduli, per la
durata totale di 46 ore. Di seguito si propone la progressione dei moduli, che segue
criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore realizzazione del progetto e solo
alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai contenuti previsti
dalle Linee Guida.
MACRO AREA 1: Valori e identità del SCN
Moduli:
1. L’identità del gruppo e patto formativo. (3h)
2.
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà(3h)
3. Il dovere di difesa della Patria (3h)
4. La difesa civile non armata e non violenta (3h)
5. la normativa vigente e la Carta d’impegno etico(3h)
Durata complessiva 15 ore
MACROAREA 2: LA CITTADINANZA ATTIVA
Moduli:
1) La formazione civica (4h)
2) La solidarietà e le forme di cittadinanza (4h)
3) La protezione civile (4 h)
4) La rappresentazione dei volontari . (3h)
Durata complessiva 15 ore
Modulo 3 : IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL S.C.
1. Presentazione dell’ Ente Csvdaunia (3h)
2. Il lavoro per progetti. (3h)
3. L’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure (3h)
4. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del S.C. (3h)
5. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (4h)
Questo modulo avrà la durata di 16 ore
27) Durata:
46 ore.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
28) Sede di realizzazione:
CSVDAUNIA - Corso del Mezzogiorno n. 10 - Foggia
Aula attrezzata pe la formazione
29) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con formatori dell’ente
30) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Formatore A :
Cognome e nome : Laronga Carlo
Nato il 26/12/1966 a Torremaggiore
Formatore B:
Cognome e nome: Delle Vergini Ludovico
Nato il 19/06/1976 a San Marco in Lamis
Formatore C:
Cognome e nome: Bottaccio Michele
Nato il 06/01/1974 a Foggia
Formatore D:
Cognome e nome: Tarollo Costantino
Nato il 02.09.1970 a San Severo
Formatore E:
Cognome e nome: Quitadamo Fabio
Nato il 20/01/1977 a Foggia
31) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Formatore A :
Cognome e nome : Laronga Carlo
Titolo di studio: Laurea in giurisprudenza conseguita presso l’Università di Bologna
Ruolo ricoperto presso l’ente: Direttore del CSVDAUNIA
Competenze nel settore: esperienza decennale di gestione e programmazione attività nel
no profit e profonda conoscenza delle attività del CSVDAUNIA.
Formatore B:
Cognome e nome Delle Vergini Ludovico
Titolo di studio: Laurea in psicologia conseguita presso l’Università di Urbino
Ruolo ricoperto presso l’ente : Responsabile area formazione
Competenze nel settore: Esperienza come docente in diversi corsi di Formazione,
psicologo con esperienza nel campo della comunicazione e formazione ;
Formatore C:
Cognome e nome: Bottaccio Michele
Titolo di studio: Laurea in Informatica conseguita presso l’Università degli studi di Bari
Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile area Documentazione e informazione del
CSVDAUNIA;
Competenze nel settore : Docente corsi di informatica, ideazioni grafiche consulente
informatico,
Formatore D:
Cognome e nome: Tarollo Costantino
Titolo di studio: Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari
Ruolo ricoperto presso l’ente: Consulente Legale
Competenze nel settore : avvocato con esperienza decennale nella materia civile,
amministrativo . lavoro e previdenza.
Formatore E:
Cognome e nome: Quitadamo Fabio
Titolo di studio: Laurea in Economia e commercio conseguita presso L’Università di
Foggia
Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile progettazione sociale
Competenze nel settore: Project manager per le organizzazioni no profit, coordinatore
nell’area progettazione sociale del CSVDAUNIA
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche
attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che
l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:
Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di
omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche;
Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;
Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in
autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti,
permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere
l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di
gruppo”
Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si
presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si
simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
33) Contenuti della formazione:
Si prevede un periodo formativo di 80 ore in cui ai volontari sarà illustrato il contesto
in cui essi si troveranno ad operare, il tipo di situazioni e di realtà territoriali con cui
si dovranno confrontare, le esigenze degli utenti/fruitori. Con la formazione specifica
si cercherà di preparare al meglio i volontari in servizio civile al tipo di esperienza
che dovranno svolgere facendo leva sia sulle risorse interne dell’ente quindi i soci e
propri volontari, e sia sulla possibilità offerta dagli altri enti partner di mettere a
disposizione le proprie risorse di conoscenza attraverso cui costruire percorsi
formativi tematici il cui obiettivo è quello di trasferire competenze specifiche ai
volontari che presentano uno stesso fabbisogno formativo.
Le attività formative sono caratterizzate da tre fasi: una prima fase è dedicata alla
conoscenza del volontario, alla valutazione iniziale delle sue capacità e potenzialità e
alla definizione del suo fabbisogno formativo;successivamente si passa alla fase di
progettazione delle attività formative autonome o programmate in partnership con gli
altri enti e infine sono monitorati i percorsi formativi lungo il loro svolgimento e
valutati in termini di soddisfazione del volontario e di ricadute positive sull’ente.
Si tenga presente che comunque i volontari saranno affiancati oltre che dall’OLP dagli
operatori (dipendenti o volontari) dell’ente che potranno continuamente fornire le
spiegazioni necessarie per espletare le attività previste.
MODULO 1:
FORMAZIONE INFORMAZIONE SUI RISCHI
CONNESSI
ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI NEI PROGETTI DI S.C.N. E PRESENTAZIONE DEL
PROGETTO, DELL’ENTE E DEL PROGRAMMA DI FORMAZIONE
Argomenti principali: Rischi connessi all’impiego dei volontari di S.C.N. , analisi
dei fabbisogni formativi , accoglienza dei volontari e presentazione del progetto,
costruzione del gruppo e analisi del progetto, storia e mission dell’ente proponente.
Temi da trattare:
I formatori illustreranno dapprima ai volontari i rischi connessi all’impiego nei
progetti di servizio civile e il tipo di servizio per il supporto all’utenza erogato
dall’ente. L’obiettivo è quello di informare i volontari sui rischi connessi all’attività
di servizio civile e fare comprendere le finalità, la struttura e le figure professionali
del progetto di servzio civile
Analisi Dei Fabbisogni Formativi
L’ente dovrà essere in grado di individuare quelle conoscenze e competenze utili al
volontario per lo svolgimento di compiti e delle funzioni a lui preposte e per lo
sviluppo della sua professionalità.
Per fare ciò occorre conoscere approfonditamente gli interessi, le motivazioni, le
abilità e le potenzialità del volontario, per arrivare a costruire una mappa professionale
che ruota intorno a quattro dimensioni chiave:
- ciò che sei (bilancio di personalità)
- cosa sai fare (attitudini personali e professionali)
- cosa puoi fare (potenzialità)
- cosa speri di fare (obiettivi)
Una volta effettuata questa valutazione professionale si confrontano le competenze
possedute con quelle che vengono richieste. Si valutano gli aspetti in linea con la
figura del volontario, quelli in eccedenza e le lacune che saranno oggetto delle attività
di formazione e aggiornamento professionale.
Accoglienza dei volontari e presentazione del progetto
Questa fase sarà caratterizzata dall’accoglienza dei volontari, con una presentazione
dell’articolata struttura della sede locale del progetto, una breve carrellata di tutte le
figure professionali che ruotano intorno alla sede, la conoscenza dei Giovani del
Servizio Civile e delle loro attitudini, l’ascolto delle necessità, le motivazioni e gli
interessi individuali, le aspettative e i contributi di ogni singolo volontario, le storie e
il vissuto del volontario.
Storia e mission dell’ente proponente
- la storia della sede e i suoi principi ispiratori;
- il radicamento nel territorio;
-
-
condivisione dell’esperienze e progetti passati dell’ente attraverso la visione
dei vissuti dei volontari e degli operatori dell’ente, documentazione video e
fotografica;
presentazione dei giovani in servizio civile ai volontari e/o dipendenti
dell’ente proponente (e viceversa).
Durata: n. 12 h
Questo modulo si svolgerà entro 20 giorni dall’avvio del progetto di servizio
civile.
Formatore A : Laronga Carlo
MODULO 2: MODELLI COMUNICATIVI E RELAZIONALI
Argomenti principali: modelli comunicativi e relazionali e psicologia
Temi da trattare:
- Modelli comunicativi e relazionali
- Intercultura: la costruzione sociale dello straniero
- La condizione psicologica dell’immigrato e il disturbo di adattamento
Durata: n. 12 h
Formatore B: Delle Vergini Ludovico
MODULO 3 : I DIRITTI DEGLI IMMIGRATI : LEGISLAZIONE E
REGIME DETENTIVO
Argomenti principali: legislazione nazionale di riferimento
Temi da trattare:
La normativa in materia di immigrazione, asilo e contro la discriminazione:
- Leggi Bossi-Fini, DDL Amato, Nuova Legge sulla Cittadinanza
- Introduzione su come si legge una legge
- Principi generali delle leggi
- Aree di intervento che la legge disciplina
- Permesso di soggiorno: pratiche per ottenerlo, rinnovarlo e i criteri che lo regolano
- Ricongiungimento familiare
- Reati commessi da immigrati
- il diritto di difesa del cittadino straniero
- Casi in cui è prevista l'espulsione
Durata: n.12 h
Formatore D : Costantino Tarollo
MODULO 4: BANCHE DATI E GESTIONE INTERNET DELLO
SPORTELLO
Argomenti principali: caratteristiche delle banche dati e del portale internet dello
sportello
Temi da trattare:
- Le banche dati di supporto allo sportello
- Progettazione e Costruzione di banche dati e di centri di documentazione e
loro aggiornamento
- Progettazione, Costruzione di Questionari (definizione del target, domande
aperte/chiese, come erogarlo, come intervistare un utente)
-
Lezioni pratiche di inserimento dati
Durata: 12 h
Formatore C : Bottaccio Michele
MODULO 5: PROGETTAZIONE SOCIALE
Argomenti principali: il modulo si propone di far acquisire le conoscenze e le
competenze di base sulla progettazione e i suoi vari stadi utilizzando una metodologia
con cui costruire progetti utili rispetto ai bisogni e alle caratteristiche del contesto in
cui di opera. I soggetti partecipanti alla fine del percorso avranno acquisito autonomia
nell’elaborazione di progetti legati al sociale e alla didattica, potranno analizzare le
ricadute sociali ma anche valutare i risultati raggiunti.
Temi da trattare:
• Programmi Regionali, Nazionali e Comunitari
Metodologia della Progettazione Sociale: concetti fondamentali nella progettazione e
gestione di progetti
• La gestione per progetti come strategia di lavoro
• Il ciclo di vita del progetto
• L’ideazione del progetto (analisi del contesto, dei bisogni, obiettivi generali e
specifici, destinatari, attività, metodologie e risultati, il quadro logico del
progetto e la scheda di progetto)
• La pianificazione del progetto (articolazione del lavoro, diagramma WBS,
pianificazione delle attività diagramma di Gantt, risorse economiche, budget)
• La realizzazione del progetto (team, comunicazione, monitoraggio e
valutazione)
• La chiusura del progetto
L’arte del progettare “dal bando al progetto”: la redazione e la gestione di un progetto
• Il ciclo di finanziamento di un progetto
• Le fasi propedeutiche alla redazione del progetto (ricerca programma di
finanziamento, il bando, sviluppo dell’idea, ricerca di partner)
• La compilazione del formulario (i controlli)
• La gestione di un progetto finanziato (valutazione e approvazione, gestione
amministrativa e economico-finanziaria)
• La chiusura del progetto (relazione finale, rendicontazione economicofinanziaria)
Sperimentazioni in gruppi ed esercitazioni
• Presentazione di esperienze concrete
• Presentazione e studio di casi di studio
• Esercitazioni operative
Durata: n.16 h
Formatore E : Quitadamo Fabio
Modulo 6 : elementi di informatica
Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto
Office suddiviso nei seguenti learning object:
5 per WORD: Avviare Word, Iniziare a lavorare, Posta elettronica, La
formattazione del testo, Stampa del documento;
4 per EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule;
5 per INTERNET: Avviare Internet, Introduzione al web, Come si naviga, Funzioni
di supporto, Posta elettronica;
4 per POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle
diapositive, Gli oggetti;
6 per ACCESS: avviare Access, concetti generali, le tabelle, le query, le
maschere, le macro e le altre funzioni di Access
Durata 16 h
Formatore C : Bottaccio Michele
Ì
34) Durata:
80 h entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto di servizio civile
Altri elementi della formazione
35) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il monitoraggio e la valutazione della formazione generale e specifica è realizzata
dall’Ente CSVDAUNIA .
I volontari e l’ Olp sono facilitati nel descrivere e condividere, nelle diverse fasi del
percorso di formazione, alcuni aspetti ritenuti significativi utili al monitoraggio della
formazione nonchè del progetto. L’Ente CSVDAUNIA raccoglie e organizza il
materiale per la formazione, gli elaborati e le riflessioni dei soggetti coinvolti con
incontri con i volontari egli Olp.
Il monitoraggio e la valutazione della formazione è realizzata in coordinamento
con le attività di monitoraggio del progetto. Il confronto dei dati rilevati durante il
monitoraggio e la valutazione del percorso formativo (generale e specifico) ha funzione
di reindirizzo in ottica migliorativa in vista della nuova progettazione.
Il piano di monitoraggio sulla formazione si prefigge i seguenti obiettivi
specifici con funzione di controllo finalizzato al miglioramento1 della formazione
erogata ai volontari:
a) monitoraggio di quantità
Sia per la formazione generale che per quella specifica è prevista la rilevazione dei
seguenti dati quantitativi raccolti e forniti dagli OLP :
elenco volontari partecipanti,
n. ore di presenza per ciascuno dei partecipanti,
luogo di svolgimento e date e orari degli incontri previsti dai due percorsi
formativi (generale e specifico),
registro dei volontari partecipanti al corso con firme di inizio e fine lezione,
segnalazione degli assenti e delle rispettive motivazioni, firme dei formatori
presenti in aula,
nominativi degli esperti intervenuti corredati di curriculum,
indicazione delle tematiche trattate e delle metodologie utilizzate.
b) monitoraggio di qualità
Il monitoraggio e la valutazione della qualità della formazione generale e specifica
rileva e analizza:
1. le reazioni dei partecipanti,
2. l’apprendimento/cambiamento, che può essere registrato nell’ambito delle
conoscenze, della capacità, e della condotta,
3. l’attività di docenza (chiarezza, efficacia, professionalità),
4. i metodi didattici.
Le prove di verifica della formazione generale sono realizzate, con una tempistica
definita, e l’utilizzo di strumenti di rilevazione rivolti ai volontari destinatari dell’azione
formativa, secondo le seguenti modalità:
• Questionario di ingresso, volto a rilevare la situazione di partenza di ciascun
formando e le aspettative che nutre sia rispetto al servizio sia in rapporto alla
formazione generale e specifica. Discussione in gruppo di quanto emerso con i
giovani volontari partecipanti alla formazione.
1
Ministero della Solidarietà Sociale – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Nazionale per il Servizio Civile,
Circolare 24 maggio 2007 prot. UNSC/21346/II.5 – “Monitoraggio sulla formazione generale dei volontari in servizio
civile nazionale”
• Questionario di metà percorso volto a fare il punto su quanto acquisito da ciascun
partecipante e sul grado di soddisfazione in relazione alle modalità di realizzazione
della formazione.
• Questionario di Fine percorso elaborato ad hoc, focus group con i giovani volontari
finalizzato all’elaborazione di un Bilancio finale dell’esperienza formativa.
La valutazione della formazione specifica avviene attraverso prove di verifica
strutturate (test, questionari, prove pratiche) a cura del singolo formatore secondo la
seguente connessione logica:
COMPETENZE ATTESE
→
TEST →
COMPETENZE ACQUISITE
c) valutazione funzionale della formazione
La valutazione dell’esperienza formativa, sia generale che specifica, ha finalità di:
restituzione ai volontari di aspetti significativi emersi nella formazione collegati
al progetto ed al Servizio Civile Nazionale, con la finalità di ragionare con i
volontari sulle differenze che si riscontrano tra le loro aspettative e l’inizio
dell’avvio del progetto,
accompagnare i volontari nella rielaborazione di quanto avvenuto dall’inizio al
termine del servizio (capacità acquisite previste e non, rispondenza del progetto
alle esigenze del volontario/a), in funzione anche della certificazione delle
competenze .
fornire indicazioni utili per rielaborare le difficoltà incontrate in ottica
migliorativa sia per il progetto che per i singoli volontari.
Le competenze specifiche acquisite dai volontari dall’azione formativa sono inserite nel
dossier personale del volontario a cura degli operatori che svolgono l’attività di bilancio
delle competenze.
Data
Il Responsabile legale dell’ente /