Alcune opere di Charles Dickens alla biblioteca Lame

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Alcune opere di Charles Dickens alla biblioteca Lame
Esattamente 200 anni fa, a Portsmouth,
nella costa meridionale dell’Inghilterra,
nasceva Charles Dickens.
Acquerello 7 "x 5" su carta Arches
Don Coker - 19 Mar 2012
http://www.doncokerart.com/blog/?p=810
Per certi versi, Dickens è ancora un contemporaneo …
e ci piace pensare che pure per noi, come per lui,
ai Tempi difficili, seguano le Grandi speranze
dal blog dei Gruppi della Biblioteca di Breda
Alcune opere di Charles Dickens alla biblioteca Lame
Il circolo Pickwick
Nel 1836, Dickens comincia a pubblicare sul Morning Chronicle il
suo primo romanzo. L'editore è Chapman and Hall e il romanzo
si intitola I quaderni postumi del Circolo Pickwick (The
Posthumous Papers of the Pickwick Club), il libro lo rende in
breve assai famoso nel panorama della narrativa inglese.
Dickens, con umorismo e sagacia, inventa un ritratto eccentrico
e nostalgico di un'Inghilterra in un'epoca umana e cordiale,
immagine che verrà capovolta nei successivi romanzi. L'opera
vuole essere un resoconto dei viaggi che il signor Samuel
Pickwick, fondatore del circolo Pickwick, compie, assieme agli
amici Nathaniel Winkle, Augustus Snodgrass e Tracy Tupman,
attraverso l'Inghilterra del primo Ottocento, con l'intenzione di
descriverne gli abitanti, fra situazioni paradossali e personaggi
bizzarri.
Illustrazione di Robert Seymour del 1836 per il 2º capitolo del romanzo,
intitolata Mr. Pickwick in Chase of his Hat, Mr. Pickwick alla caccia del suo cappello
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Oliver Twist
(titolo originale : Oliver Twist; or, the Parish Boy's Progress)
Il suo secondo romanzo. Apparve in prima edizione a puntate
mensili sulla rivista Bentley's Miscellany, dal febbraio 1837
all'aprile 1839, con illustrazioni di George Cruikshank.
È una delle opere più celebri e influenti di Dickens. Fu il primo
romanzo in lingua inglese ad avere come protagonista un
ragazzo e uno dei primi esempi di romanzo sociale. Inedita
per l'epoca fu anche la rappresentazione fortemente antiromantica della vita dei delinquenti e dei poveri. Attraverso un
rovesciamento del romanzo di formazione e un dissacrante
umorismo nero, il romanzo analizza i mali della società inglese
ottocentesca: la povertà, il lavoro minorile, la criminalità
urbana, e la cultura vittoriana.*
Illustrazione di George Cruikshank
per la prima edizione di Oliver Twist
*Potete trovare in biblioteca anche Oliver Twist un film di Roman
Polanski tratto dal romanzo di Charles Dickens
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Barnaby Rudge, pubblicato in Italia anche con il titolo
Barnaby Rudge ossia il morto che attira (Barnaby
Rudge: A Tale of the Riots of Eighty) è un romanzo
storico del 1841.
Nella turbinosa vicenda di Barnaby Rudge emerge un
solo vero protagonista: la folla, all'esplodere dei tumulti
anticattolici di Londra del 1780.
La folla che si lascia travolgere travolgendo tutto e tutti,
animata dal furore cieco del fanatismo e dal desiderio di
vendetta. Intorno ad essa un'eccezionale varietà di
ambienti, personaggi e sentimenti: la trama di oscure
relazioni che lega i destini degli aristocratici Haredale e
Chester, nemici da sempre; la felicità semplice e ignara
di Barnaby, l'idiota, piú saggio di molti suoi compagni di
avventura, con gli affetti e gli entusiasmi, l'amore per la
madre e il mistero che avvolge la figura del padre. La
tragica violenza di Hugh e la ferocia legittimata di
Dennis, il boia. Un'altalena di situazioni comiche,
satiriche, drammatiche, affettuose e patetiche, macabre e truci, che nell'accuratezza della ricostruzione
storica conduce il lettore attraverso orrori e redenzioni, dando vita a un grandioso affresco appassionante
e commosso.
Illustrazione di Hablot Cavaliere Browne,
noto anche come Phiz.
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David Copperfield
Pubblicato nel 1849-1850.
Come quasi tutti i lavori di Dickens, il romanzo è uscito
a puntate mensili su un giornale di proprietà dello
scrittore, riscuotendo un successo enorme. Molti
elementi del romanzo si ispirano ad eventi accaduti
all'autore; esso, infatti, si può considerare
l'autobiografia romanzata della vita del grande scrittore
ottocentesco. L'opera inoltre viene considerata una
industrial novel, perché in essa si riflette la miseria
vissuta durante la rivoluzione industriale, quando era
diffuso lo sfruttamento delle donne e dei bambini nelle
fabbriche.
La zia Betsey Trotwood in una tavola originale di Phiz del 1850.
Casa Desolata è il nono romanzo di C.D. pubblicato per
la prima volta mensilmente fra il marzo 1852 ed il
settembre 1853. Nasce così il romanzo giudiziario,
quello che diverrà poi il nostro moderno Procedural
Thriller. Tutto ruota attorno alla farraginosa macchina
giudiziaria, alle lungaggini dei processi, alle conseguenze sulla vita delle persone innocenti vittime di
un’incriminazione affrettata, alla spregiudicatezza di certi avvocati alla ricerca solo del successo e del
facile sensazionalismo.
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Tempi difficili fu pubblicato per la prima volta
nel 1854. Il libro è un romanzo di critica sociale,
finalizzato ad evidenziare le pressioni socioeconomiche che molte persone stavano subendo.
Non è ambientato a Londra come Dickens avrebbe
voluto, ma a Coketown ("Città del carbone"):
un'immaginaria città industriale. Il romanzo ebbe
critiche sia positive che negative da molti letterati
dell’epoca tra cui F.R. Leavis, George Bernard
Shaw, e Thomas Macaulay
immagine dal blog:
http://blog.libero.it/angolodijane/10613464.html
Grandi
speranze.
L'opera fu pubblicata per la prima volta a puntate settimanali, dal 1º
dicembre 1860 ad agosto 1861 sulla rivista All the Year Round, periodico
diretto dallo stesso Dickens. È considerato uno dei più grandi e più
sofisticati romanzi dell'autore inglese, nonché uno dei suoi più popolari;
ha avuto inoltre più di 250 adattamenti sul palcoscenico e sullo
schermo. Grandi speranze appartiene al genere detto "Bildungsroman",
romanzo di formazione.
Miss Havisham ed Estella in compagnia di Pip in un’illustrazione di H. M. Brock (1901 – 1903)
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Il nostro comune amico
pubblicato anche con il titolo L'amico comune (Our Mutual Friend).
Durante un viaggio all'estero, John
Harmon scopre di aver ereditato una fortuna in seguito alla morte del padre, un ricco imprenditore, a
una condizione: sposare Bella Wilfer, una donna che John non conosce, altrimenti la somma verrà
versata ai coniugi Boffin, ex-domestici del padre. Mentre sta tornando in Inghilterra, durante il viaggio per
nave egli confida ad un ufficiale di bordo l'idea di assumere una falsa identità . . .
Molti critici letterari ritengono "Il nostro comune amico" il romanzo più complesso dell'autore inglese. I
suoi ultimi "resti" di illusioni sul ruolo progressista della borghesia sono ormai scomparsi. Il libro è
stato paragonato ad un caleidoscopio, attraverso il quale Dickens analizza classi sociali e persone.
Le due città
Racconto di due città (A Tale of Two Cities) è un romanzo
storico del 1859. Insieme a Barnaby Rudge è l'unico
romanzo storico scritto da Dickens. Con più di 200 milioni di
copie, è considerato il libro(romanzo) più venduto di sempre;
è ambientato a Parigi e Londra durante la Rivoluzione
francese e negli anni del Regime del Terrore. In esso vengono
rappresentati la sottomissione del proletariato francese
all'oppressione dell'aristocrazia negli anni precedenti la
rivoluzione, e la successiva brutalità dei rivoluzionari nei primi
anni della rivoluzione.
Illustrazione di
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Hablot Cavaliere Browne,
noto anche come Phiz.
Senza Uscita
Nel 1867 due grandi amici, Charles Dickens e Wilkie Collins, scrissero questo romanzo. Siamo a
Londra, davanti alla ""ruota"" dove vengono deposti i bambini abbandonati. Una madre velata indaga sul
nome che hanno dato al suo bambino. Ne segue uno scambio di persona, che dà l'avvio a una girandola
di peripezie: un amore contrastato, un delitto nella neve, uno che sembrava amico e non lo è, uno che
sembrava morto e non lo è. . .
Martin Chuzzlewit (titolo originale The Life and Adventures of Martin
Chuzzlewit ).
E’ difficile raccontare sommariamente la trama del romanzo, sono
presenti tanti e tali personaggi che si rischia di dimenticarne qualcuno.
Il protagonista, il vecchio Martin Chuzzlewit, uomo ricchissimo che si
sente attorniato da una massa di parenti e conoscenti che ritiene mirino
esclusivamente al suo denaro, decide di allevare un’orfana che si
prenda cura di lui senza attendersi altro riconoscimento che la sua
educazione ed il suo mantenimento. . .
Incisione di Phiz per Martin Chuzzlewit
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Il pigro viaggio di due apprendisti oziosi
di Wilkie Collins, Charles Dickens
Il libro, autobiografico, offre il resoconto divertito delle avventure di due passeggeri spensierati tra
campagna e piccole città lungo le tappe dell'appena nata rete ferroviaria inglese, il libro è punteggiato da
alcune short story fantastiche o del mistero e del soprannaturale, narrate durante le soste del viaggio.
Impressioni italiane (conosciuto anche come
Impressioni d'Italia o Pictures from Italy ) è un diario
di viaggio del 1846. Dickens trasse parte del materiale
dalle lunghe lettere scritte dall'Italia agli amici, in
particolare al suo futuro biografo John Forster. Nel
1844-1845, Dickens prese una pausa dalla scrittura di
romanzi e si recò in Francia e in Italia con la famiglia.
Si stabilì a Genova, prima ad Albaro e poi a Villa delle
Peschiere, e da qui si recò nelle principali città: Roma,
Napoli (con il Vesuvio ancora molto attivo), Firenze,
Bologna, e Venezia. Nel suo libro di impressioni,
Dickens ritrae una nazione di grandi contrasti: tra
edifici grandiosi vi è la desolazione urbana, mentre la
vita quotidiana scorre accanto ad antichi monumenti.
Ma è la pittoresca vita di strada italiana che cattura la
sua immaginazione.
G. Ravegnani, Veduta della Certosa di Bologna dall'interno, litografia in Albo
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Perdersi a Londra
Perdersi a Londra è una raccolta di due racconti scritti rispettivamente nel 1853 e nel 1860. Essa
comprende i racconti: Perdersi a Londra e Passeggiate notturne. Nel primo racconto: un bambino
"davvero molto piccolo, di età e di statura" viene condotto da "Qualcuno", una persona di cui ha
dimenticato il nome, a fare un giro all'interno della chiesa londinese di Saint Giles per smentire la sue
bizzarre idee su tale edificio; tuttavia, dopo poco tempo il bambino perde di vista il suo
accompagnatore. . . Nel secondo racconto: un uomo, per combattere l’insonnia, decide di prender sonno
girovagando di notte per la sua città; assiste al momento in cui i suoi abitanti si chiudono nelle loro case,
e gode della compagnia dei passanti, spesso ubriachi, che a volte non lo notano nemmeno, e del
gabelliere del Waterloo Bridge.
Capitan Omicidio
In occasione del duecentesimo anniversario della nascita
di Charles Dickens, l’editore Orecchio Acerbo rinfresca un
classico del suo catalogo. Capitan Omicidio, tratto da una
raccolta di racconti The Uncommercial Traveller (inedito in
Italia), in cui Dickens, un po’ come il nostro Calvino,
ricerca e rielabora le storie e le fiabe del suo passato,
andando a scavare nel repertorio delle bambinaie
dell'epoca.
Un inedito Barbablù, nella straordinaria versione di
Dickens. La sua risposta ai libri edificanti per ragazzi, che
detestava, e che liquidava come "letteratura che rende
stupidi". Un capolavoro dell'humor nero che fonde
magistralmente ironia e grottesco. Sognanti e poetiche, le immagini di Fabian Negrin, proiettano il
racconto in una dimensione dove tutto è possibile. Un libro pirotecnico che lascia col fiato sospeso, fino a
quando l'astuzia femminile non farà letteralmente sparire il perfido capitano. (In biblioteca è presente l’edizione del
2006. Lettura dai 6 anni in su. . . )
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Racconti di fantasmi
è una raccolta di racconti fantastici senza le
ambientazioni tipiche della narrativa gotica
( castelli, abbazie ecc...), ma ambienti anonimi,
dimessi della vita quotidiana. I titoli che fanno
parte di questa raccolta sono: Il segnalatore;
Da leggersi all'imbrunire; Confessione trovata in
una prigione al tempo di Carlo II; Il barone di
Grogzwig; Storia dei folletti che rapirono un
becchino; Canto di Natale.
(Alla biblioteca Lame esiste l'edizione Theoria,
1982 che contiene l'introduzione di Vincenzo
Cerami)
Il Canto di Natale (A Christmas Carol), noto anche come Cantico di Natale o Ballata di Natale, è un
romanzo breve di genere fantastico del 1843, è una delle opere più famose e popolari.
È il più importante della serie dei Libri di Natale “The Christmas Books”, una serie di storie che include
anche:
Le campane (The Chimes, 1845); Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth, 1845); La battaglia
della vita (The Battle for Life, 1846); Il patto col fantasma (The Haunted Man, 1848)*
*I titoli sono presenti in diverse edizioni per informazioni consultare il catalogo
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?sysb=UBOBL
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Alcune opere riguardanti Dickens
Nello specchio del romanzo: Dickens, Flaubert, Thomas Mann - Peter Gay.
Attraverso l'esplorazione del mondo, della capacità inventiva e della personalità di tre grandi autori della
narrativa realistica otto-novecentesca, l'autore mostra come la commistione di realtà storica e finzione
letteraria renda unica la loro opera, cogliendone una caratteristica comune: il risentimento e la ribellione
contro la loro stessa classe sociale. Se Dickens esaspera le trasformazioni dell'Inghilterra vittoriana, Flaubert
impiega le sue risorse stilistiche per "vendicarsi" dell'ipocrisia borghese, mentre Mann riesce a costruire uno
specchio che riflette un ritratto caricaturale del ceto medio e della sua cultura decadente. Un universo in cui la
realtà storica, trasfigurandosi, si fa capolavoro letterario.
Una gioia antica e nuova: scritti su C.Dickens e la letteratura - G. K. Chesterton. Marietti 1820, 2011.
"Non esiste miglior critico dickensiano del signor Chesterton" - queste le parole di T. S. Eliot.
Chesterton ha amato Dickens fin da bambino, continuando ad attingere alle sue opere come si attinge ad una
fontana di gioia costante. Diventato a sua volta uno degli scrittori più celebri del suo tempo, venne
proclamato presidente della società dickensiana e realizzò una prefazione per ciascuna opera di Dickens.
Queste prefazioni, raccolte e riordinate in un volume, costituiscono una splendida introduzione ai personaggi
e ai temi di Dickens e una seria di inesauste intuizioni ed affondi sul mistero della creazione artistica, sul
valore dell'umorismo e della pietà, senza mai dimenticare spunti e polemiche di graffiante attualità politicosociale.
L'altro viaggio in Italia: dal Cinquecento al Duemila: scrittori europei descrivono il Bel Paese, lettura di
Moro Silo
audiolibro
Dal Cinquecento ad oggi, da Montaigne al giovane cronista inglese Tobias Jones, passando per i reportage di
Montesquieu, Goethe e Dickens, Gautier e Walter Benjamin, le parole chiave per la descrizione del popolo
italiano suonano curiosamente contemporanee: accanto alle sempre belle donne italiane troviamo corruzione,
prostituzione, volgarità, burocrazia elefantiaca, nepotismo, lentezza, povertà delle masse, arroganza e lusso
dei potenti, cieca dedizione alla causa papalina, sciatteria e sporcizia, trasandatezza e astuzia.
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Sembra che l'Italia sia una nazione caratterizzata da un elemento fondante e universale: la frode e la
speculazione a danno del prossimo. Accantoniamo per un momento la retorica classica degli italiani brava
gente, maestri di cucina, navigatori e campioni di generosità. Costeggiamo, piuttosto, il nostro lato oscuro.
Osserviamolo, tracciamone i confini e i tratti distintivi.
Who's who in Dickens, Donald Hawes, Routledge, 2002
"Who's Who in Dickens" is an accessible guide to the many characters in Charles Dickens' fiction. Dickens'
characters have become a vital part of our cultural heritage--Scrooge has become a by-word for stinginess,
Uriah Heap for unctuousness. From the much loved Oliver Twist to the fact-grubbing Mr Gradgrind, the
obstinate Martin Chuzzlewit to the embittered Miss Haversham, this book covers the famous and lesser
known characters in Dickens. Providing an easy-to-use A-Z layout, physical and psychological profiles of the
characters, a critical look at the characters by past and present commentators, and bibliographical
references, "Who's Who in Dickens" is an essential purchase for all who read and love the work of Charles
Dickens.
Picnic al cimitero e altre stranezze. Un romanzo su Charles Dickens
- Marie-Aude Murail
Marie-Aude Murail è una grandissima appassionata di Charles Dickens.
Charles Dickens ha scritto nei suoi libri molto di quanto aveva vissuto e Marie-Aude Murail racconta il tutto
come fosse un romanzo, un suo romanzo, con la leggerezza e la sagacia che la contraddistinguono e che, lei
dice, forse ha imparato proprio da quel grande maestro. (Lettura per ragazzi ma non solo . . .)
Non sono elencati alcuni titoli presenti in edizioni ridotte.
Le descrizioni delle opere sono frutto delle ricerche in biblioteca e in internet in particolare sono stati utilizzati
maggiormente i seguenti siti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Dickens
http://www.einaudi.it
http://www.ibs.it/
Enciclopedia Garzanti della Letteratura, 2007
http://www.orecchioacerbo.com/editore/index.php?option=com_oa&vista=catalogo&id=46
http://cultura.panorama.it/libri/Charles-Dickens-Capitan-Omicidio-contro-i-libri-edificanti-e-quel-tipo-di-letteratura-per-ragazzi-che-rende-stupidi
articolo di di Ilaria Cairoli
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NOTE
Il Capitano Bravocore :
un'avventura per le vacanze opera del tenente colonnello Robin Redforth di anni 9
Il Capitano Bravocore
È un bambino, ma comanda una nave di pirati. Capitan Bravocore non ha paura di niente e di nessuno.
Navigando per i mari del mondo, vive ogni genere di avventure: tra salvataggi e matrimoni, incursioni e
tradimenti, ritroverà mamma e papà. Ma un vero pirata può davvero lasciare la sua nave e tornare a
casa?
Questo racconto fu scritto da Dickens nel 1867.
E’ il terzo di quattro racconti chiamati “Avventure per le Vacanze”
(Holiday Romance). Originariamente fu pubblicato negli Stati Uniti, in un
giornalino per bambini.
Si presenta come un racconto scritto da un bambino di 9 anni, ma il tono
leggero non nasconde comunque l’affiorare dei temi sociali cari a Dickens.
E’ quindi godibile in uguale misura sia da parte del bambino che
dell’adulto.
(tratto dalle note editoriali del volume)