Yohji Yamamoto Dopo essersi laureato in legge alla università di

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Yohji Yamamoto Dopo essersi laureato in legge alla università di
Yohji Yamamoto
Dopo essersi laureato in legge alla università di Keio nel 1966, Yamamoto prosegue i propri studi di
design della moda alla Bunka Fashion College. Dopo aver presentato le proprie creazioni pret-aporter nel 1977, debutta a Parigi nel 1981, Yamamoto diventa rapidamente uno degli stilisti più
influenti sulla scena dell'alta moda. Le sue principali linee di abbigliamento Yohji Yamamoto
(unisex) e Y's, ottengono un grande successo commerciale, soprattutto a Tokyo, anche se entrambi
marchi sono venduti anche nelle boutique a New York, Parigi e Anversa.
Nel 1989, il regista Wim Wenders realizza un documentario sulla vita e la professione di
Yamamoto, intitolato Appunti di moda e di viaggio.
In anni più recenti Yamamoto ha avviato diverse collaborazioni con marchi come Adidas (una linea
di abbigliamento sportivo chiamata Y-3), Hermès, Mikimoto e Mandarina Duck, che hanno
aumentato il bacino di utenza del brand giapponese, permettendogli di aprire nuovi negozi nel
mondo, e la prima boutique Y-3 a New York. Inoltre collaborazioni con artisti di vario genere
(Elton John, i Placebo, Takeshi Kitano, per il quale ha realizzato i costumi per i film Brother, Dolls
e Zatoichi[1]), Pina Bausch e Heiner Müller), hanno dato l'occasione allo stilista di mostrare
differenti lati della sua estetica.
Fra i clienti di Yamamoto si possono citare Herbie Hancock, Chris Lowe, Pete Wentz, Steve
McQueen, la stilista Donna Karan, e l'attore Justin Theroux. Yamamoto ha anche disegnato i
costumi di scena per i concerti di Jean Michel Jarre.
« Lo stile è l'arte di mischiare, di mettere in valore e di governare esteticamente ciò che uno ama. Per
quel che mi riguarda, mi piace associare allo chic dei creatori quel che vado trovando al mercato delle
Pulci. Scegliere è la nostra ultima libertà. Indossare gli abiti di certi stilisti è come cambiare vita.
Quando qualcuno mi dice: "Yohji, desidero portare i tuoi vestiti", gli rispondo: "Attento, non fidarti.
Non è così semplice". » (Intervista di Yohji Yamamoto su Elle del 1999[2])
Lo stile Yamamoto venne definito dalla stampa "moda post-atomica"[2], per via dei tagli irregolari e
degli ampi squarci che caratterizzano i suoi abiti. Dal 1983, la moda Yamamoto (insieme a quella di
Rei Kawakubo), inizia a influenzare le passerelle occidentali. Già dalla metà degli anni ottanta, gli
viene riconosciuto dai suoi colleghi il titolo di "maestro"[2]. Nelle collezioni del 1997 rende
omaggio a Chanel e Dior, invertendo le proprie tendenze innovative, e recuperando canoni e stilemi
della moda tradizionale
http://www.yohjiyamamoto.co.jp
Fonte: Wikipedia