Residenza Teatrale Suburbia Compagnia: Nudoecrudo Teatro

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Residenza Teatrale Suburbia Compagnia: Nudoecrudo Teatro
Residenza Teatrale
Suburbia
SUBURBIA-RESIDENZA TEATRALE è un progetto
di Nudoecrudo Teatro che si sviluppa in una
geografia di luoghi d’interesse artistico e
culturale, la settecentesca Villa Arconati ed il
Borgo agricolo di Castellazzo, alle porte di
Milano. Nudoecrudo teatro si distingue per una
forte politica di progettazione per il territorio,
che dal 2006 ha dato vita al Festival Suburbia,
di cui l’omonimo progetto di Residenza è la
naturale evoluzione. Accanto alla produzione
artistica, il progetto incontra la comunità
grazie alla proposta di spettacoli, a percorsi di
formazione per lo spettatore ed allo sviluppo
di collaborazioni con le realtà artistiche,
sociali e le istituzioni scolastiche del territorio.
L'attenzione e l'interesse verso le altre
esperienze artistiche ha portato alla nascita
del bando di concorso-censimento Up_neA, per
giovani compagnie teatrali e progetti di teatro
sociale.
Nudoecrudo lavora su una ricerca attorno ai
minimi termini del teatro: il lavoro dell’attore,
l’urgenza comunicativa, il rapporto col
Pubblico inteso come comunità estesa in cui
opera. Una poetica che, rifuggendo gli
armamentari della retorica, coniuga profondità
e leggerezza, impegno civile e sperimentazione
e cerca una strada originale per rapportarsi
con le forme e la sostanza della contemporaneità.
SUBURBIA-RESIDENZA
TEATRALE is a project by
nudoecrudo teatro, that
develops in
artistical,historical and
cultural places such as the
eighteenth-century Villa
Arconati and the agricultural
suburb to the doors of the city
of Milan called Castellazzo.
Nudoecrudo teatro's strong
policy of working in connection with the territory gave
birth in 2006 to Suburbia
Festival.
Nudoecrudo teatro research
concentrates around theatre
least terms: the actor's work
and the relation with the
audience meant to be a
community of individuals,
together with the need of a
clear communication. A poetic
that tries to keep together
depth and lightness, looking
for a new, original and
contemporary language.
Compagnia: Nudoecrudo Teatro
contatti
post Nudoecrudo Teatro
Palazzo Seccoborella, P.zza C.A. Dalla Chiesa 30, Bollate (MI)
web www.nudoecrudoteatro.org
email [email protected] - [email protected]
tel +39 02.39 54 53 29 +39 320.63.070.29
Lo spettacolo
The show
L’Isola. Una storia di immigrazione (The Island. A tale about
immigration)
“Un mattino, gli abitanti dell’isola trovarono un uomo sulla spiaggia, là dove le correnti e il destino avevano spinto la sua zattera.
L’uomo li vide e si alzò in piedi. Non era come loro.” Così si apre la vicenda dello straniero senza nome che approda all’isola degli
uomini massicci e floridi. Ci siamo imbattuti, quasi per caso, nell’opera dello scrittore ed illustratore svizzero Armin Greder, nelle due
graphic novels La città e L’isola, ed abbiamo raccolto la sfida di tradurle in teatro, in carne ed ossa, senza tradirne lo spirito. L'isola,
una lirica e livida favola dell’esclusione. Una storia di tutti i giorni, come recita il sottotitolo, che mette in scena una parabola
paradigmatica dell’immigrazione clandestina senza alcuna auspicata integrazione ad allietare il finale. Riallacciandoci alla tradizione
orale e comunitaria della favola, abbiamo mosso alla ricerca di una nuova narrazione in cui la poesia fosse affidata, oltre che alla
potenza evocativa della storia, all’uso della luce e dell’ombra, alla suggestione visiva, alla tecnica vocale ed alla vibrazione rarefatta
di un minuzioso lavoro di sonorizzazione. A tutti i naufragati alla ricerca di un mondo in cui vivere.
“One morning, the islanders
found a man on the beach, where the streams and fate drove his raft. He saw them and stood up. He was different.” This is how the
story of the stranger begins: a man without name lands in the island of the prosperous and stocky men. We found almost for a mere
chance the work of the swiss drawer and writer Armin Greder, and we bet on the chance to turn it into theatre, into flesh and bones,
without betraying its inner spirit. The Island, a liryc and livid tale of exclusion. As the title itself says, is a story about immigration, a
paradigmatic parable about clandestin immigration, without any wished integration, with no happy end. Going back to the story-telling
tradition, we moved towards a research about a new way of story-telling, using light and shadow, visual arts, vocal technique and a
detailed sound engineering. For all those wrecked searching for a world to live in.
In repertorio (repertory): Sullapelle - remix teatrale dell’Antigone, Sull’Italia calavan le bombe, Stillicidio del contemporaneo,
TOX dichiarazioni di dipendenza, Umana Commedia, Barbablù- fiaba nera a più voci, La città. L'Isola. Un dittico.