Lo spirito del peyote

Transcript

Lo spirito del peyote
Lo spirito del peyote
LO SPIRITO DEL PEYOTE
di Warren L. d'Azevedo
INTRODUZIONE
A Paul Radin, George Leite
e quei sette uomini della nazione Washoe
i quali hanno riferito le parole
che compongono questo libro
Gli uomini le cui parole compongono questo libro erano membri della tribu Washoe, che vive
nelle valli occidentali del Nevada e nelle pendici orientali della Sierra californiana. Erano
seguaci della Chiesa dei Nativi Americani -un piccolo gruppo all'interno della tribu il cui
sacramento era il cactus Peyote -che chiamavano la loro religione la Via del Tipi.
Quando incontrai questi uomini all'inizio degli anni Cinquanta, la religione del Peyote si era
diffusa trs le popolazioni Washoe da appena quindici anni. Benché molte tribù del Nord America
ne fossero a conoscenza perlomeno da un secolo, essa fece il suo ingresso nella zona
occidentale del Nevada quando Sam Orso Solitario tenne i suoi incontri tra i Paiute del nord
verso la fine degli anni Venti.
Nel 1936 un uomo Washoe, Ben Lancaster, ritornò, nella regione dopo una lunga assenza,
annunciando l'intenzione di diffondere la nuova religione tra la sua gente. Insieme al suo amico
Sam Dick, un vecchio sciamano, tenne alcuni incontri nei dispersi insediamenti indiani,
riuscendo a convincere molti membri Washoe e Paiute.
Ben presto, tuttavia, il movimento incontrò la dura reazione da parte di alcuni sciamani
tradizionali che si sentivano oltraggiati, nonché di alcuni ministri del culto e medici bianchi che
sentivano minacciato il loro potere. Molti rinunciarono a partecipare, e i pochi devoti furono
costretti a incontrarsi in località segrete distanti dai villaggi abitati dai bianchi e da tutti coloro
che ne osteggiavano il culto.
Per un certo periodo di tempo, il movimento rimase sulla difensiva e si disperse in piccoli
1 / 38
Lo spirito del peyote
gruppi. Tuttavia, benché frazionati, costoro ritenevano la loro religione come l'unica risposta alla
povertà estrema, all'alcolismo e all'apatia che stavano distruggendo le vite della maggior parte
della loro gente. Non è un caso, quindi, che il motivo che più si impone nei loro racconti abbia a
che vedere con la ricerca di una dignità personale e di un tipo di esistenza più significativo,
compresa la riscoperta dei valori positivi della tradizione indiana che era stata oscurata da un
secolo di conquista e degradazione. Lo scopo non riguarda la salvezza individuale o la ricerca
di un potere personale, ma sempre è indirizzato a uno sforzo collettivo, alla solidarietà reciproca
e all'unità con la natura.
Durante il processo di scrittura delle parole riferite da questi uomini e nella loro presentazione,
ho indirizzato ogni sforzo di cui sono capace per registrare accuratamente, rispettandone il
significato, ciò che ho udito, In quanto estraneo, sarebbe una mia presunzione credere di
riuscire ad afferrare la totalità della realtà di cui essi fanno esperienza, o avventurarmi a parlare
in vece loro. Erano amici miei che hanno fatto di tutto per istruirmi sul loro credo e sui loro
pensieri più profondi. Ho ritenuto un obbligo non intervenire nelle loro parole. Alcuni racconti
furono trascritti direttamente dai nastri registrati durante le sedute di invocazione e di canto
dopo aver superato la profonda riluttanza che, in quel periodo, alcuni partecipanti mostravano
verso simili accorgimenti. Tuttavia, la maggior parte dei racconti provengono dai miei appunti
scritti nel corso di discussioni informali, selezionati, compendiati o riordinati per questa
presentazione.
Molteplici sono le circostanze e le intezioni che hanno guidato la narrazione. In alcuni casi si
tratta di esperienze personali o di insegnamenti in risposta ai miei tentativi affannosi di
comprendere ciò che avevo visto e udito. In altri, di varianti di celebri racconti che i Peyotisti si
scambiano in tutto il paese sia in forma di intrattenimento che di insegnamento morale. Ho
comervato l'anonimità dei narratori e rimosso ogni riferimento diretto a persone viventi o a
luoghi particolari che possano condurre alla loro identificazione.
I Washoe parlano lentamente e con serena dignità, soprattutto in discorsi pubblici. Amano
intercalare lunghe pause riflessive tra una frase e l'altra, ciascuna ponderata per sortire il
maggior effetto e significato, o ripetuta fino a che la cadenza del parlare si incontri con la
disposizione d'animo e il contenuto. Molti di questi racconti conservano la qualità recitativa
degna di simili argomenti. Il lettore noterà anche l'umorismo sottile e talvolta tagliente che
rappresenta un aspetto incontenibile della cultura Washoe, espresso non di rado sotto forma di
improvvisa stoccata satirica nei confronti di atteggiamenti pomposi e incongruenti, così come un
contegno eccessivamente distaccato può esser impiegato per mortificare l'orgoglio e le lotte
competitive.
2 / 38
Lo spirito del peyote
L'aspetto centrale dei racconti rimane comunque la dedizione solenne e rigorosa alla Via del
Peyote, all'emancipazione dell'individualità piu profonda, propria e altrui, dall'ignominia e
dall'impotenza. Il messaggio ruota attorno a una speranza ritrovata e alla scoperta del senso
rinnovato della vita.
La gente Washoe ha compiuto grandi progressi a partire dagli anni Cinquanta. Sono riusciti a
ottenere dei risarcimenti per le usurpazioni dei bianchi delle antiche terre e, attraverso un uso
efficace dei fondi elargiti dai nuovi programmi governativi, hanno rapidamente incrementato il
numero degli alloggi, l'occupazione e migliorato il sistema educativo e l'organizzazione tribale.
Le condizioni disperate del recente passato sembrano quasi dimenticate, e molti giovani sono
appena al corrente della realtà completamente diversa in cui i loro genitori e i loro nonni
conducevano un'esistenza precaria.
Oggi la tribu, che conta circa duemila membri, si autodefinisce come la nazione Washoe. I
giovani hanno cominciato a interessarsi attivamente alle politiche tribali, e molti di costoro
coprono importanti posizioni professionali i direttive nella più vasta comunità. È per questi
giovani, e anche per i loro parenti più anziani, che le parole espresse da alcuni membri della
stessa etnia negli anni Cinquanta possono rivestire un significato più esteso.
La religione del Peyote è tuttora praticata all'interno di un piccolo gruppo di membri Washoe,
ma i suoi seguaci sono ormai presenti in larga maggioranza nella vita comunitaria locale. Gli
antagonismi che caratterizzavano un tempo i rapporti tribali si sono dissolti in favore di una
tolleranza del culto peyotista, visto come una delle molteplici manifestazioni della lotta dei nativi
americani per il rinnovamento dei valori e della dignità di una grande tradizione.
L'incoraggiamento e la guida di molte persone hanno contribuito al mio lavoro, di cui questi
racconti rappresentano solo un frammento. A ciascuna di esse va la mia più ampia gratitudine.
Warren L.d'Azevedo
QUESTA ERBA
3 / 38
Lo spirito del peyote
Quest'erba qui... questo Peyote... questa cosina verde cresce nel deserto. Non c'è acqua dove
cresce, ma dentro ce ne è a sufficienza.Quando lo mangi non ti viene sete. Ti piena. Non hai
fame.
Tutto il mondo è lì dentro. Quando guardo questo bel piccolo Peyote qui la mia mente prega.
Non riesco a pensare a niente di cattivo. Tutto è buono. Lui ti fa vedere tutto quello che c'è da
vedere... tutta la gente nel mondo... tutti gli animali diversi... tutti i posti. Ti fa vedere tutto quello
che sta in cielo... ogni cosa sotto questa terra.
Con questa piccola erba puoi sentire cantare tutti gli indiani nel mondo. Tu senti le loro canzoni
e loro possono sentirti. Trasforma i tuoi occhi in raggi X, e così puoi vedere cosa c'è dentro le
cose. Puoi vedere dentro una persona e accorgerti se è in buona salute o se ha qualche
malattia. Trasforma la tua mente in un telegramma. Puoi spedire i tuoi perisieri a qualche
persona lontana e quella persona può spedirti messaggi. Funziona come l'elettricità. Ecco
perché quando qualcuno ha questa Medicina nel proprio corpo o quando da qualche parte si
tiene una Seduta la gente se ne accorge. Lo sentono anche a venti miglia di distanza. Possono
udire le canzoni e sentire i pensieri della gente.
Il Creatore ha messo quest'Erba sulla Terra per tutta la gente. Ma gli indiani sono gli unici a
sapere come si usa. Gesù cercò di dire alla gente bianca come usarlo. Se lo sono dimenticato,
credo. Loro mangiano un tipo di pane e bevono vino nelle loro chiese. Forse si immaginano che
era quello che Lui voleva dire. Ma Lui si riferiva a quest'Erba... a questa Medicina. Era solo un
uomo come tutti, ma il Creatore gli mostrò la via... gli mostrò dove aveva messo il Peyote sulla
Terra per il bene della gente. Ecco perché abbiamo preso Gesù come uno dei nostri principali
capi in questa Chiesa Indiana del Tipi. Noi diciamo che abbiamo il Peyote, il Creatore e Gesù.
Questo è il nostro modo di credere.
Alcuni bianchi cercano di fare delle leggi contro quest'Erba. Vanno contro la loro stessa vita.
Non la capiscono, e così non vogliono che nessuno la raccolga. Ma non la possono fermare.
Lei cresce dove il Creatore l'ha messa. Cresce nei loro giardini in Texas, in Arizona e in tutto il
Messico. Ce ne sono milioni. Ognuna di queste piccole Erbe verdi canta la propria canzone che
il Creatore le ha dato. Qualsiasi indiano dalla mente limpida può sentirle cantare tutte insieme
se si mette in cammino per raccogliere Medicina. È la musica che il Creatore ha messo su
questa Terra per rendere la mente degli uomini buona e pulita. È fatta per la felicità e la buona
salute.
4 / 38
Lo spirito del peyote
I vecchi indiani non avevano libri come la Bibbia. Non avevano scrittura né libri come i bianchi
per leggere e scrivere quello che credevano; Il Peyote però è come la Bibbia per noi. Il Peyote è
la nostra Bibbia. Quando sono con quest'Erba talvolta essa è come un libro... come girare le
pagine in un libro. Voglio sapere qualcosa, e comincio a sfogliare qui e qui e poi là. Voglio
sapere qualcos'altro, e allora dico: "Che significa questo?". E subito eccolo lì... tutto se ne sta lì
dentro. Con il Peyote funziona in questo modo. E allora penso che i bianchi hanno un tipo di
libro e noi ne abbiamo un altro.
Quando vedi questa piccola Erba tu vedi la nostra Chiesa e la nostra Bibbia. Se rimaniamo
sulla Strada Lei ci assicura che avremo una buona vita. Tutto quello che ci serve per vivere è
proprio qui in questa Medicina che il Creatore ci ha dato.
LA VIA DEL TIPI
Quella che chiamano La Chiesa dei Nativi Ameticani è la Via del Tipi, la Via Indiana. È per tutti
gli indiani. Ma è anche per un altro tipo di gente se si percorre quella Via onesta in pace e
sincerità di mente.
Ho sentito che tutte le tribù indiane hanno qualche loro membro in questa Chiesa. Ogni minuto,
da qualche parte nel mondo, ci sono alcuni membri che tengono degli Incontri. Questo serve a
incrementare i contatti. Quando ci incontriamo nel Tipi, la Medicina ci conduce lungo il Sentiero,
la vera Via Indiana. Se lo facciamo bene... se caritiamo e preghiamo come si deve e teniamo i
nostri pensieri sulla Medicina, Essa ci mette in contatto con tutti quegli altri indiani che cantano
e pregano insieme in altri luoghi. Possiamo vederli come se stessero partecipando alla nostra
Cerimonia. Tutti loro, uomini indiani, graziose donne indiane e bambini anche... lavorano tutti
nella stessa direzione, lungo la Strada del Peyote. Quando l'hai vista una volta non la puoi
dimenticare. La tua mente si volge verso questa via. Non sei piu la stessa persona.
Questa Chiesa qui tiene uniti tutti gli indiani. È quella cosa che ci salva dall'annientamento. Ci
sono ancora tante persone che la ostacolano, suppongo. Ma tutte le volte si fanno passi in
avanti per capirla. Come in questa tribù. I suoi membri hanno avuto grosse difficoltà a causa
della loro credenza. Tutta la tribù era in subbuglio. Alcuni si comportavano come i bianchi e si
vergognavano della loro gente. Alcuni si ubriacavano e si uccidevano a vicenda. I vecchi dottori
avevano paura di noi... dicevano che si usava una specie di potere per ingannare la gente. Ma
avevano solo paura che il Peyote fosse troppo forte per loro. Esso mostrava alla gente come
proteggersi dal cattivo impiego del loro potere. In questa Chiesa della Via del Tipi la gente si
5 / 38
Lo spirito del peyote
riunisce per il bene di tutti: ciascuno non lavora solo per se stesso. Non può usare la Medicina
solo per quello. Deve pensare alla sua famiglia, a tutti gli altri che sono riuniti nel Tipi... e deve
avere pensieri buoni per tutta la gente del mondo, persino per chi gli è nemico.
Noi non parliamo di potere come fanno i vecchi dottori. Parliamo solo della Medicina. La
Medicina è piu grande di qualsiasi altra cosa perché era qui prima di tutte le cose. Noi non
vogliamo il potere dei dottori. La Via del Tipi ci insegna ad aiutarci a vicenda e a vivere da veri
indiani su questa bellissima Terra.
Adesso la gente nella tribu si è accorta come viviamo. Non andiamo in giro ubriachi urlando. I
nostri bambini sono sani. Non creiamo problemi. Non diciamo di essere meglio degli altri.
Viviamo solo in maniera serena e facciamo quello che ci sembra giusto. Ecco perché oggi la
gente ci rispetta. Perche si accorgono del rispetto che abbiamo per noi stessi. Noi vogliamo
essere forti nella mente e nel corpo come quei vecchi indiani di tanto tempo fa. Vogliamo vivere
su questa Terra in pace e con mente rispettosa di tutte le cose che il Creatore vi ha messo.
Ci prendiamo cura di tutto nel Tipi. Questo è il significato della Via del Tipi. Abbiamo un modo
speciale di pregare, lì dentro. Quando organizziamo una Cerimonia c'è un motivo particolare...
non per starsene seduti. I membri vengono per fare qualcosa. Hanno un lavoro da fare. Devono
concentrarsi su questo. Se qualcuno è malato dobbiamo aiutarlo. Ognuno di noi deve prestare
la sua opera e la sua attenzione altrimenti le cose non andranno per il verso giusto. Quando
cantiamo e preghiamo con la Medicina tutti devono collaborare. Serve a connetterci con la
Medicina. La Medicina indica la Via e ogni persona cerca di concentrarsi per imboccare la
Strada e svolgere il lavoro. Se qualcuno non fa la sua parte blocca anche tutti i suoi amici.
Osservi quel Tipi da fuori e non sembra così grande. Ma quando entri dentro è come se il
mondo intero fosse lì. È come se tutti gli indiani del mondo fossero lì presenti. Tu puoi uscire da
lì e vedere tutto quello che c'è. I partecipanti possono spostarsi dovunque e vedere cosa sta
succedendo in giro. Se lavorano bene possono essere di aiuto per chi si trova lontano. È la
Medicina che fa questo. Se c'è sufficiente intesa tutto è possibile. Talvolta penso che se tutti gli
indiani lavorassero insieme non ci sarebbe nulla che non potremmo fare. Chiunque in questo
mondo potrebbe vivere una buona esistenza ed essere in buona salute. Potrebbe nascere un
vero rapporto tra gli uomini. Penso che potremmo far cessare la lotta tra la gente. Potremmo
fermare una guerra. Potremmo fermare la tubercolosi e le malattie veneree e tutte quelle cose
che uccidono la gente.
6 / 38
Lo spirito del peyote
Ma non puoi fare questo solo con le vecchie vie. Deve essere la Via giusta. In questo Tipi le
cose sono predisposte alla maniera giusta. È la Via che abbiamo imparato da quegli antichi
indiani... la Via Che la Medicina ci ha indicato. Lì dentro devi concentrare la tua mente se vuoi
essere di aiuto. Ogni cosa lì dentro c'è per un motivo... ogni cosa ha un significato. Nessuno
conosce i motivi di tutte le cose. Si impara qualcosa tutte le volte.
Questo Tipi ha un significato. Gli indiani ci vivono per tenersi al caldo e asciutti. È formato da
quattro grossi pali che rappresentano i diversi popoli della Terra. Sono uniti al vettice come lo
sono tutti i popoli... un giorno tutti andremo a incontrarci al vertice. L'ho sentito dire anche dai
membri di altre tribu. Questo è ciò che ti mostra la Medicina. Quei pali sono i quattro angoli del
mondo...Nord, Sud, Est, Ovest. Il Tipi è sempre rivolto verso Est. Per noi è la direzione
principale. Ma ogni direzione ha un proprio significato. Anche tutti quegli altri paletti hanno un
significato, ma ancora non lo conosco. La tela che vi mettiamo sopra rappresenta una pelle di
daino o di bisonte o di qualche tipo di animale con cui gli indiani sono in contatto da epoche
lontane. Non riusciamo piu ad andare d'accordo con questi bravi animali come eravamo soliti...
e così dobbiamo usare questa tela.
Dentro il Tipi ogni cosa deve avere un posto speciale... deve essere un Modo speciale. Questa
qui è una vera Chiesa. Quando i membri vanno a una Cerimonia ogni cosa deve essere al suo
posto. Colui che conduce la Cerimonia, il Capostrada, entra dentro con i suoi aiutanti e ripulisce
tutto il terreno. Deve essere soffice e gradevole. Fanno poi la stessa cosa fuori tutt'intorno al
Tipi. Poi entrano dentro a preparare la Luna. Usiamo della sabbia pulita di fiume per far questo.
La parte aperta della Luna e le punte devono essere rivolte verso Est. Devi schiacciare la punta
e tracciare una linea sulla Luna da un'estremità all'altra. Al centro della sabbia fai un piccolo
segno. È lì che il Capostrada mette il proprio Capo Peyote quando ha inizio la Cerimonia. Il
Capo Peyote è come il Sole e la linea sulla Luna è il percorso del Sole nel cielo. Così mi è stato
detto.
Anche il Capofuoco ha molto da fare. Deve tagliare e accatastare legna sufficiente per tutta la
notte. Se rimane senza non è una buona cosa per la Cerimonia. Significa che non è molto
buono per quel lavoro. Egli deve alimentare quel Fuoco per tutta la notte. Questa è la nostra
vita. Il Fuoco e la Luna e il Capo Peyote al loro posto... sono le cose principali che dobbiamo
tenere a mente.
Poi viene il tamburo. Anche il Capotamburo deve essere pronto. Deve smontare il tamburo e
ricominciare daccapo tutte le volte, così ad ogni Cerimonia c'è sempre un nuovo tamburo. Per
prima cosa slega la pelle e la lava bene. Poi ci mette del carbone nuovo e acqua fresca. Infine
la lega di nuovo. Deve essere fatto in modo giusto altrimenti non suona bene. Quando lega la
7 / 38
Lo spirito del peyote
pelle tutti e sette i sassolini devono essere al loro posto sì che la corda in fondo formi una
stella... così tira in modo uniforme da tutte le parti. Se non fa bene il suo lavoro la corda si
allenta e il suono del tamburo si guasta. Ad ogni Cerimonia quel tamburo ha un ruolo
importante. L'uomo che ne mette insieme le parti si prende tutte le responsabilità.
Gli altri aiutanti sono il Capocedro e la Ragazza dell'Acqua. Il Capocedro deve procurare un po'
di ginepro. Lo usiamo per rendere il fumo più fragrante. Gli indiani da queste parti lo usano
sempre per ripulire le loro case e per eliminare le malattie. Quando lo mettiamo nel Fuoco del
Tipi tutti cominciano a sentirsi meglio. Talvolta usiamo la salvia, ma non riusciamo a trovare
quella giusta qui intorno.
Di solito la Ragazza dell'Acqua è la moglie del Capostrada o qualcuna della sua famiglia. Deve
essere una donna in gamba. Anche lei deve darsi molto da fare. È lei che porta l'acqua a
mezzanotte. Tutti dipendono da lei per questo compito. Deve pregare e mantenere la mente
buona come l'acqua dolce. Al mattino deve essere pronta a servire la Colazione del Peyote...
solo cibo indiano come il granturco, la carne e la frutta. Prega il cibo perché tenga unita la vita
della gente.
Quando tutto è pronto gli aiutanti e i partecipanti arrivano davanti al Tipi. Il Capostrada prega
per la Cerimonia e mostra a tutti come fare... come comportarsi nel modo giusto. È il primo a
entrare e si siede alla testa della Luna... verso Ovest. Poi tutti gli altri lo seguono. Devono girare
intorno sul lato sinistro...devono girare a quel modo. Si mettono a sedere dove desiderano.
Rimangono lì per tutta la durata della Cerimonia. Non fa differenza dove, solo le donne e i nuovi
partecipanti si sistemano in fondo se c'è gran folla. L'uomo che deve cantare sta seduto di
fronte al Fuoco. Gli aiutanti del Capostrada hanno però un loro posto speciale. Il Capotamburo
sta alla sua destra e il Capocedro alla sua sinistra. Il Capofuoco se ne sta su vicino all'ingresso
per avere la legna a portata di mano e per provvedere alla pulizia del pavimento. Anche la
Ragazza dell'Acqua deve rimanere in quella zona perché deve essere pronta a fare la sua
parte.
Tutti i membri dipendono da questi aiutanti. Se vogliono fare qualcosa durante la Cerimonia,
devono seguire le regole. Se escono, devono sempre girare dalla parte sinistra. Quando
vogliono pregare o ricevere il fumo chiedono il permesso al Capo. Ogni cosa si svolge a quel
modo... un Modo solo. Il tamburo e le canzoni seguono la stessa Via.
Anche la Medicina segue la stessa via. Dipende dal Capo far rispettare le regole. Lui dice a tutti
8 / 38
Lo spirito del peyote
di prendere quello di cui hanno bisogno... quello che possono maneggiare. Dipende da loro. Il
Capostrada controlla tutta la situazione... è il suo lavoro. Non è che sia migliore di tutti gli altri.
Deve solo fare quel lavoro... fare che ogni cosa vada sulla Via giusta. Lui sa quando è l'ora di
iniziare... come partire. Sa quando è l'ora della Chiamata dell'Acqua di Mezzanotte e quando
quella della colazione. Conosce le canzoni e le preghiere giuste per queste cose. Indica ai
partecipanti la Via del reciproco aiuto. Tiene la mente ferma sui reali motivi di quella Cerimonia.
È lui che si prende cura della Medicina.
È un piacere vedere tutti quegli indiani lavorare insieme durante la Cerimonia. Si mettono in
cammino tutti insieme lungo la Strada. Dentro il Tipi sanno chi sono e quello che devono fare.
Non ci sono estranei lì dentro... niente padroni né servi. Ognuno riceve le stesse opportunità.
Chi intraprende la Via del Tipi è un indiano uguale a tutti gli altri. Quando escono dalla
Cerimonia il nuovo giorno che li aspetta è pulito e buono. Sono forti e sanno cosa devono fare.
IL MIO EQUIPAGGIAMENTO
Da queste parti sono uno dei pochi a essersi procurato un'equipaggiamento completo. Ci vuole
molto tempo a mettere insieme un pezzo dopo l'altro. Non puoi andare e comprarti la roba.
Alcuni lo fanno. Ma non è un equipaggiamento. È solo un inganno. Un tipo di equipaggiamento
del genere ti può dare un sacco di problemi. Ogni cosa che lo compone è importante. Devi
conoscere la tua anima. Non puoi prenderlo da qualcun altro.
Da tre anni circa sono un Capostrada. Prima sono stato un membro di questa Chiesa per
venticinque anni... sin da quand'ero bambino. Per tutti questi anni non ho fatto altro che
imparare. Ma ancora non conosco tutte quante le cose. Credo che qui la gente mi rispetti.
Pensano che io li posso aiutare in qualche modo. Quando cominciarono a chiedermi di tenere
degli incontri non ero troppo sicuro di farcela. Ma sono stato aiutato da quei ragazzi lassù
nell'Idaho. Sembra che le mie Cerimonie siano andate bene. Tutti quanti sono rimasti contenti.
Ero felice di poter usare già da allora il mio equipaggiamento. Quando conduci una Cerimonia
vuoi che tutto sia, al suo posto... niente di artificiale... ogni cosa nella maniera, che ti hanno
insegnato.
9 / 38
Lo spirito del peyote
Questa piccola valigia qui ha tutte le cose principali che ci servono. L'ho presa giù a Carson per
dieci verdoni, Non è troppo bella... è fatta di una specie di cartone. Ma quando rimedio un po' di
pelle di daino abbastanza grande la ricoprirò completamente. Non posso usare qualsiasi tipo di
questa pelle. Voglio andare a procurarmela da solo, così sono sicuro che è fatta bene. Quando
compri la pelle di daino giù al negozio non c'è modo di sapere come è stata aggiustata. Non è
troppo bello averne di quel tipo. Dovrebbe essere lavorata alla maniera indiana.
Un uomo dovrebbe andare a caccia da solo per procurarsi le cose che la sua anima ritiene
giuste per lui. Non si esce così tanto per colpire a casaccio. Per prima cosa egli tiene fermi i
suoi pensieri. Parla con quei daini, così loro sanno cosa ha in mente... cosa cerca. Non va a
divertirsi o a provare i suoi limiti. Fa solo quello che deve fare. Quando colpisce uno dei suoi
fratelli, prega. Lo ringrazia e gli dice di non avere cattivi pensieri contro di lui. In questo modo
tutto va bene e le cose continuano il loro corso.
C'è un modo particolare per togliergli la pelle e tagliare la carne. L'azione è lenta e premurosa
così lui si accorge che non lo stai prendendo in giro. Non devi sporcare tutt'intorno. Quando
getti qualcosa ripulisci. Quelle parti di lui che scarti le metti sotto qualche pietra o altre cose.
Devi essere molto premuroso. Poi ci parli e gli dici cosa hai fatto.
Questo è il modo giusto. Se segui le regole avrai una buona carne e la migliore pelle. Se conci
quella pelle alla maniera indiana diventerà forte, soffice e bianca. L'animale a cui è stata tolta
sarà sempre dalla tua parte. Non ti creerà alcun problema. Questo è il tipo di pelle che voglio
sulla mia valigia. Allora anche l'equipaggiamentO che sta dentro è buono.
Qui ci sono le cose principali che ci tengo. Questa scatoletta contiene i Capi Peyote. Quando è
piena ci frugo dentro e prendo quelli piu grossi. Sono i più vecchi. Sono quelli che talvolta senti
cantare quando crescono. Questo qui bello grosso è adesso il mio Capo speciale. Quando lo
metto sulla Luna ci metto della salvia sotto... è il suo materasso. Ho cercato di convincere mia
moglie a cucire delle perline su di un pezzo di pelle di dai- no. Lo sa fare molto bene. Ho visto
un tipo del Colorado che teneva il suo capo su un materasso fatto a quella maniera. Era
veramente bello. Forse mia moglie lo farà quando se lo sente.
Tengo la mia mente fissa sul mio bottone Capo per tutto il tempo della Cerimonia. Talvolta Lui
mi dice qualcosa... cosa ho fatto di sbagliato o come posso evitare un luogo cattivo. Talvolta
quella peluria bianca che esce fuori dalla sua testa comincia a scintillare in maniera così
abbagliante che mi fanno male gli occhi. Come il sole. Diventa sempre più grossa fino a quando
10 / 38
Lo spirito del peyote
ogni cosa è luminosa come la luce del giorno. Riesco a vedere bene fuori dal Tipi e tutt'intorno.
Riesco a vedere tutto lo spettacolo.
Alcuni dicono che preferiscono mangiare i loro bottoni Capo solo quando hanno bisogno di un
aiuto speciale. Io non l'ho mai fatto. Quando diventano secchi li metto in questa scatoletta dove
tengo il nuovo Capo pronto per l'uso. In questo modo quelli vecchi vedono quello che sta
succedendo e aiutano il nuovo Capo.
Ho qui con me due ventagli. Sono piume di aquila. Ho cominciato a usare l'aquila un paio di
anni fa. Penso che sono abbastanza grande ora. Non è bene usarle se siamo troppo giovani.
Questa qui la uso io stesso. Le piume sono un po' consumate, e non hanno quelle belle perline
e quei gioielli come quell'altra. Però mi è stata data dal tipo che mi ha fatto vedere come si
conduce una Cerimonia. È sceso dall'Idaho a darci una mano. Ha usato questo ventaglio per
lungo tempo. Gli fu dato da un tipo in Sud Dakota. E così lo uso quando lavoro.
Quest'altro ventaglio è molto bello. Ogni piuma è cucita con le perline e con la pelle di daino. Lo
ha fatto uno del membri della Chiesa. Lo ha fatto abbastanza bene. Lo uso quando devo dare
l'inizio alla cerimonia del Tipi dando un cenno con il bastone a quello che deve cantare.
Ho qui un bastone che mi sono fatto da solo. È di mogano di montagna. È avvitato qui nel
mezzo cosi lo posso smontare e mettere nel mio equipaggiamento. Alcuni mettono sopra la sua
punta dei peli o delle piume e ci attaccano delle perline tutt'intorno. Ma ho sentito che un
bastone del genere serve solo per condurre gli affari. Deve essere forte per tenerti saldo
quando ti trovi sulla Strada. Non c'è bisogno di metterci tutta quella roba.
Questi sonagli ce li ho da un sacco di tempo. Questo qui fu fatto da un tipo di Bridgeport che
veniva spesso alle cerimonie. Ha fatto proprio un bel lavoro. Quelle in cima alla zucca scavata
sono piume di colibrì. Le perline sul manico sono fissate come ho visto fare in alcuni vecchi
sonagli. I Colori dei cerchi vanno da toni scuri a quelli più brillanti... come le cerimonie... dalla
Notte al Mattino. E le piume qui sopra sono il sorgere del Sole. Questi due qui non sono così
elaborati. Però è da tempo che ce l'ho. Li ho avuti da un membro quando cominciai a venire alle
Cerimouie. Lui dice che erano stati di un vecchio indiano dello Utah.Queste zucche svuotate
sono proprio vecchie. Il suono è pulito,.. ci sono molti canti lì dentro. Mi piace suonarli.
11 / 38
Lo spirito del peyote
E questa cesta qui... ecco una bella cesta Washoe.L'ha fatta mia moglie. E l'ha decorata anche
con tutte queste perline. Non ci sono più molte donne da queste parti che possono farlo. Ci
tengo alcune cose speciali. Qui c'è il mio fischietto. Sono pochi quelli che ce l'hanno di osso di
zampa d'aquila come questo. Me lo dette il mio amico dell'Idaho.
Dentro la valigia tengo anche questo sacchettino di salvia. È diversa dalla salvia di queste parti.
Questa ha foglie schiacciate e manda un odore forte. Io la mischio col tabacco che dò da
fumare ai partecipanti. Talvolta ne butto un po' sul fuoco. Però ci vado piano. Viene da lontano,
da qualche parte laggiù all'est. Porto sempre il Bull Durham da fumare. Non mi piace che si
fumino quelle sigarette da bianchi durante le Sedute. Questo Bull Durham qui è come il vero
tabacco indiano. Te lo devi rollare da solo in queste cartine marroni. Cosi mi è stato insegnato.
È per questo che lo porto sempre con me.
Questi qui, questi emblemi, sono d'argento puro. Questo qui è l'Uccello d'Acqua e quest' altro è
la Luna. C'era un tipo a Smith Valley che usava i dollari per farli. Come vedi ci sono alcuni che
ce li hanno ancora. Quando vado alle cerimonie li porto con me. In questa scatola da fiammiferi
ci sono delle stellette. Quando trovo dei sassolini luccicanti o delle perline o delle sfere di ottone
ce li riunisco tutti insieme. Questo nel caso che qualcuno cada dalla zucca svuotata. Devono
avere la giusta misura e essere del tipo giusto per avere un buon suono. Devono esserci sette
stelline lì dentro altrimenti il sonaglio suona male. Ti può rovinare il canto.
Qui sopra ci metto questa piccola coperta per tenerci il mio equipaggiamento durante la
Cerimonia. La presi tempo fa in Arizona. Viene dal Messico, credo. La stendo davanti a me e ci
metto ogni cosa che mi serve per la seduta ciascuna al posto giusto. In quel modo si
mantengono pulite e tutti possono vederci quello che ho. Loro sanno che non nascondo
niente... è tutto lì davanti in bella mostra.
Qui ci sono altre bacchette per il tamburo... ognuna leggermente diversa... magari più pesante,
o più lunga... in tanti modi. Talvolta ti va di cambiarla con una diversa. Nella Seduta c'è chi
preferisce una bacchetta particolare. Voglio essere pronto in casi del genere.
Il mio tamburo è un po' pesante da portare con le altre cose. Lo tengo in questo sacco quando
non lo uso... insieme alla pelle e la corda e quei sassetti che servono a tirarla... così ogni cosa è
al suo posto quando mi serve. Questa vecchia pentola fa proprio al caso. Ce le portarono una
volta i minatori. Hanno delle piccole gambe e il ferro è di quello forte, suona come una campana
quando ci picchi sopra. Ormai non le trovi più. Un tipo mi voleva pagare cinquanta verdoni per
12 / 38
Lo spirito del peyote
questa. Ma il suo valore è un altro. Gli ho detto di andarsi a cercare un bianco così gli trova un
tamburo.
Solo una cosa mi manca ora per completare l'equipaggiamento. Ho provato a cercare un
grande Tipi; Ho usato finora quello di un mio amico che puoi vedere laggiù all'accampamento
vicino al fiume. È abbastanza vecchio e la tela è piena di buchi. C'è un posto giù a Reno dove
fanno dei gran bei Tipi. Quello che mi piace viene circa cento verdoni. Non ce la faccio proprio.
Uno di questi giorni però vado giù e parlo con quella gente. Magari mi fanno pagare un po' alla
volta. Se avessi il mio Tipi potrei organizzare le Cerimonie dovunque. Certe volte vado in posti
dove non ci sono Tipi. Dobbiamo allora incontrarci all'aperto o a casa di qualcuno. Non ci sono
molti Tipi nelle nostre zone... forse tre o quattro. E di solito sono troppo piccoli.
Questo qui invece è proprio adatto per le mie Sedute. Lo posso impacchettare e andare
ovunque ci sia qualcuno interessato a organizzare una seduta. Devo essere sempre pronto a
spostarmi. Quel gruppo giù a Bridgeport manda un invito, devo essere pronto. Della gente giù in
California pare abbia bisogno di un Capo, devo andarci. Se qualcuno nei dintorni mi chiede di
organizzare una Cerimonia non posso rifiutarmi. Anche se ho lavorato tutto il giorno devo
andare. Magari prendo un po' di Medicina così mi sento di nuovo forte. Poi vado all'acqua
termale per pulirmi e pregare un po'. Questo mi rimette in forma e così posso lavorare tutta la
notte. Talvolta se qualcuno è malato grave devo prolungare la Cerimonia per due o tre notti.
Devo tenermi in forma anche per questo.
La cosa principale per un Capostrada è mantenere la mente e il corpo sani. Se sei malato o hai
qualcosa per la testa non è buono per la gente. L'altra cosa principale è avere il tuo
equipaggiamento a posto. Di queste cose sei tu responsabile. Devi sapere cosa fare con
ciascuna di esse. Devi sapere come funzionano... devi essere in grado di fidarti di loro. Non
puoi usare una cosa che hai raccolto chi sa dove, Tu devi conoscerla bene e anche lei deve
conoscerti.
Se fai qualche errore dipende da te. Magari qualcuno muore, oppure una malattia o un cattivo
pensiero si liberano dalla tua anima. A quel punto ti metti nei guai con la gente e, ti cacciano
via. la Medicina ti colpirà duramente se accade questo. Ti mostra che sei impreparato e allora
devi prendere tempo e rafforzarti. Se succede questa cosa ti devi esaminare molto bene.
Controlli il tuo equipaggiamento e vedi se c'è qualcosa di storto lì dentro. Non puoi correre
rischi. Questa Medicina è buona ma non ci puoi giocare. Lei continua a spingerti verso la Via
giusta. Se non ce la fai, è bene che rinunci a essere una guida.
13 / 38
Lo spirito del peyote
La Medicina è la cosa più importante di tutte. È la nostra vita. Nessuna di tutte queste cose che
ho qui può fare molto senza l'Erba che ci dà il Creatore. Un Capostrada deve badare anche a
questo. Non ha senso discutere sul tipo di equipaggiamento se non c'è la Medicina per la gente.
Proprio adesso ne siamo un po' sprovvisti da queste parti. Ci sono rimasti solo un po' di bottoni
secchi. Un paio di settimane fa dei miei amici in California mi hanno dato alcune piante fresche.
Ma sono già finite.
Sto pensando di farmele spedire. Talvolta si fa. C'è questo posto a Mirando City in Texas, non è
caro. Hanno tutti i tipi che vuoi... bottoni secchi, piante tritate. Le puoi comprare anche fresche.
Gli spedisci i soldi, e te le fanno avere. Talvolta succede che non sono proprio buone, oppure te
ne mandano poche. Inoltre non ci piace andare all'ufficio postale. Può essere spiacevole se si
mettono a controllare. Il modo migliore è quello di andare da soli a cercare l'Erba. Così sai cosa
hai tra le mani. Allora sì che fai la cosa giusta.
Forse qualcuno dovrà andare gìu in Texas. La maggior parte dei membri è abbastanza
squattrinata ora come ora. Se trovo un paio di gomme e aggiusto il radiatore forse la mia
macchina ce la può fare. Se nessun altro lo può fare è giusto che lo faccia io.
I CANTI
La maniera in cui uno canta ti dice che tipo di persona è. Se canta bene, può aiutare la gente. Il
suo canto entra dappertutto e la Medicina può lavorare. Cantare è come pregare... è la stessa
cosa. Quando qui si canta c'è un motivo. Questa è la Via Indiana. Un canto non è solo per
divertirsi, ha uno scopo. Viene dalla mente, Se hai buoni pensieri quel canto esce dal tuo corpo
pulito e forte. È come pregare... come il Fumo di Cedro. Il tamburo e il sonaglio trasportano il
canto da tutte le parti. Il canto entra nelle cose... nella gente... li irrobustisce. È una vibrazione
che cambia le cose tutt'intorno, le connette bene...come la preghiera... come quando le piume
del tuo ventaglio sono piene di quel buon Fumo di Cedro e lo spingi verso gli altri, cosi si
sentono puliti e in salute.
Tutti i canti in questa Chiesa sono buoni. Non ci sono cattivi canti a meno che qualcuno abbia
pensieri cattivi. Forse certi canti hanno un suono più bello, o magari una persona canta meglio
di un'altra. Ma al canto questo non importa. Esso dipende dalla persona e dai suoi pensieri. Te
ne accorgi subito.
14 / 38
Lo spirito del peyote
Uno deve dare il meglio di sé. Provo a ripetere un canto che una volta ho ascoltato. Provo a
imitarlo come si deve. È difficile cantarlo alla maniera giusta. Richiede un lungo respiro. Questi
canti del Peyote sono diversi dai nostri vecchi canti Washoe. Quei vecchi canti sono lenti.
Invece i canti del Peyote sono veloci e la tua voce deve andare molto in alto e poi giù in basso.
È diverso dai vecchi canti Washoe. Così si impara il modo giusto di cantare imitando quello che
si è sentito.
Talvolta il canto non esce fuori alla maniera giusta. La tua mente non è ancora pronta per
questo. Qualcosa ti afferra la gola come una mano che ti soffoca. Questo vuol dire che la
Medicina ti avverte che non sei pronto... o forse c'è qualcosa fuori posto che intralcia la tua via.
È bene che tu preghi e aspetti di purificarti. C'era una volta un membro che cercò di mettere i
suoi canti su di un registratore. Quando ebbe finito di cantare non c'era niente dentro il nastro.
Forse quell'apparecchio non voleva i suoi canti. Forse la Medicina non dette il permesso a quei
canti di venire registrati... c'era qualcosa che non andava. Quel tipo non aveva la mente a
posto. È la stessa cosa quando ti manca il respiro in un canto, Vuol dire che non sei pronto.
Devi aspettare e diventare forte.
Ci sono quelli che durante le Cerimonie cantano qualsiasi canzone che conoscono. Non dico
che è sbagliato, purché si faccia bene. Ma ci sono certi canti per ogni momento della
Cerimonia... certi canti per l'Inizio, per Mezzanotte, per il Mattino e per il Congedo. Quando
conosci il modo giusto di cantare devi conoscere anche il momento giusto per farlo. I canti
funzionano meglio se segui la Via della Chiesa. Ma questo dipende dalla persona e dalla sua
conoscenza. Non ci piace essere troppo rigidi in queste cose. Vogliamo dare a ciascuno la sua
possibilità. Tutti i canti sono buoni se si dà il meglio di se stessi. Il Capostrada ha invece delle
responsabilità maggiori. Lui deve sapere quali canti sono giusti per i diversi momenti della
Cerimonia. È il suo lavoro.
Noi non siamo rigidi come alcuni membri della Chiesa di altre tribù. Loro dicono che devi fare le
cose in un cetto modo altrimenti non ti fanno partecipare alle loro Cerimonie. Se vai per pregare
o cantare alla tua maniera, loro dicono "No, devi farlo in un modo solo". Si comportano come se
tu non fossi un buon membro. Noi non crediamo a queste cose. Chi vuole venire alle nostre
Cerimonie per il proprio bene e per quello degli altri è sempre il benvenuto. Questa è la via
tranquilla. È la via di Ben Lancaster. La prima volta che lui venne qui nessuno conosceva i veri
canti della Chiesa. Molti non conoscevano neppure i vecchi canti indiani. Così Ben cominciò a
chiedere alla gente di cantare qualsiasi canzone che conosceva... canzoni indiane, canzoni
hillbilly, canti gospel. In seguito tutti cominciarono a imparare i veri canti del Peyote; Questi
sono i migliori da cantare nelle Cerimonie. Ma non impediamo a nessuno di cantare quello che
conosce. l'unica cosa da fare è che deve cantarlo quattro volte. Da queste parti il numero
quattro è importante. Se qualcuno se lo dimentica, cerchiamo di ricordarglielo.
15 / 38
Lo spirito del peyote
Un'altra cosa che Ben fece quando dette inizio a questa Chiesa è che permise alle donne di
cantare. Credo che lo fece perché le donne erano i suoi migliori aiutanti quando cominciò a
predicare. Penso che gli piacciono le donne. Ma ci hanno detto che questa non è la Via. Solo gli
uomini sono incaricati dei canti. Le donne possono pregare e aiutarli a cantare in certi momenti.
Ma è l'uomo che conduce il canto. Questa è la regola. E noi adesso la seguiamo. Le donne
sono molto importanti per la Chiesa. senza di loro non si possono fare le Cerimonie. Gli uomini
non ci possono andare da soli. C'è la donna che deve implorare l'Acqua e ci sono le donne che
preparano la Colazione. Anche loro devono pregare bene. Se un uomo non ha una donna al
suo fIanco è per lui un male.
Talvolta le donne ti aiutano quando canti. Allora i tuoi canti sono buoni. Le donne
accompagnano i tuoi canti con voce acuta, Questa è una cosa molto buona. Solo allora il canto
viaggia diritto e pulito. Se al tuo fianco ci sono queste aiutanti sicuramente il tuo canto sarà
molto buono.
Il tipo che ti batte il tamburo è il tuo principale aiutante. Se è troppo veloce o troppo lento ti può
rovinare il canto. Puoi giudicare un uomo da questo... se è tuo amico o se la sua mente è leale.
La cosa migliore è farsi accompagnare col tamburo da qualcuno di cui ti fidi e che conosci da
lungo tempo. Il tamburo ha il compito di seguirti, ma anche tu lo seguirai. Il tamburo porta
lontano il canto. Deve essere ben accordato e l'acqua e il carbone devono mischiarsi bene. Il
tamburino deve scuotere il tamburo e mantenere la pelle bagnata... questo cambia il suono
della sua battuta. Può soffiare sulla pelle per farci andare l'aria e produrre quel suono profondo.
Deve sapere come muovere il pollice sulla sommità del tamburo. È un dono. Quando la
Medicina ti fa il dono di usare bene il tamburo Essa penetra attraverso il corpo e così puoi
essere di aiuto. Non puoi impararlo in cinque anni... devi continuare a provare fino a che ti attiva
spontaneamente. Se preghi bene, il Maestro Supremo ti ascolterà e ti aiuterà a suonare bene il
tamburo. Quando canti con un amico che tambureggia bene i tuoi canti sono migliori.
Il tuo sonaglio è importante quanto il tamburo. Devi avere una zucca svuotata con il suono
appropriato alla tua voce. Devi provare un sacco di zucche svuotate prima che trovi quella
giusta. Quando trovi il suono te ne accorgi dal modo in cui segue il tuo canto. Quando il suono è
giusto è come se il sonaglio suonasse per conto suo. È come se le tue mani stessero ferme. È
la stessa cosa quando il suono del tamburo è giusto. La bacchetta va per conto suo.
Il suono vibrante che senti talvolta nel Tipi è la Medicina che lavora... non è solo l'uomo che
canta che lo produce... lo produce la Medicina e i buoni pensieri. Vuol dire che tutto va bene.
Vuol dire che stai creando buone connessioni. Solo ora i pali della tenda traballano. È un buon
segno. A questo punto la cerimonia è sulla Strada. Allora tutti imboccano la Via giusta. Gli
16 / 38
Lo spirito del peyote
anziani che da lungo tempo frequentano le sedute... uomini saggi... loro possono dare l'avvio a
quel suono. Hanno quel suono indiano nella voce, quello vero. La Medicina li aiuta.
Noi diciamo che tutti i canti Sono buoni se una persona intende usarli bene. Ma questi canti del
Peyote... questi canti della Chiesa... sono i migliori canti che noi della Via del Tipi conosciamo.
Hanno origini lontane. Sono stati provati da tutti gli indiani per lungo tempo. È la cosa migliore
usarli in queste occasioni. Non è necessario conoscere cosa significano quelle parole. Non
sono parole comuni. Forse appartengono al linguaggio di un'altra tribù. Forse provengono da un
linguaggio che alcune genti parlavano tanto tempo fa su questa Terra, o forse vengono da un
posto che non conosciamo. Ma questo non ci interessa. Noi impariamo solo quei canti e li
cantiamo alla maniera in cui li abbiamo ascoltati. In questo modo tu sai di non sbagliare.
Io non conosco tutti i significati dei miei canti. Non mi sforzo di capire quelle parole. Cerco solo
di cantarli bene. Conosco soltanto i miei sentimenti. Li canto come una melodia... i miei pensieri
escono fuori. Alcuni canti hanno un suono felice. Alcuni hanno un tipo di suono triste. Ma è solo
il tuo modo di sentirli quando li impari e li canti. È una sensazione, ecco tutto. Non c'è bisogno
di parlarne. Sai quando un canto è buono.
Talvolta si usano parole della propria lingua se il canto lo permette. Gli Shoshoni e i Paiute lo
fanno spesso. Ma la lingua Washoe è troppo lenta... le parole che hanno il significato giusto
sono troppo lunghe per esservi inserite. Ma se ti fa piacere è bene provare. Il canto può essere
anche modificato un po'. Si possono capire allora molte cose interessanti.
Talvolta nei canti si mettono delle parole inglesi... come "Jesus only one" o"Jesus coming now".
Anche questo va bene.
Ci vengono messe perché alcune persone hanno Gesù nella loro mente. Anche questo va
bene.
Alcuni usano un canto speciale che hanno creato loro... gli piace cantarlo in modo speciale.
Magari hanno solo due o tre canti che usano per tutto il tempo. Cantano la stessa cosa persino
quattro volte durante la cerimonia e per tutta la notte ripetono i medesimi canti. Dicono che sono
quelli giusti per loro. Se è questo che vogliono fare va bene. Altri ancora desiderano imparare
molti canti così non usano mai lo stesso per tutta la durata della Cerimonia. Ogni uomo ha la
17 / 38
Lo spirito del peyote
sua via da seguire. È lui che la sceglie... basta solo che sia onesto nei suoi pensieri.
Alcuni dicono che sono in grado di afferrare i canti...li sentono e questi entrano dentro di loro
così li possono cantare per la prima volta. Successe una volta anche a me e so che è così.
Improvvisamente sentii quel canto, era come se fosse tutto nella mia testa. Iniziai a cantarlo
come se mi ci fossi preparato da lungo tempo. È uno dei miei canti principali. Lo canto quando
ho bisogno di un aiuto speciale. Funziona sempre bene. l'uomo da cui lo ascoltai era un mio
caro amico di Fort Hall. Me lo cantò una volta quando non stavo tanto bene. Mi dette sette
piccoli bottoni verdi e cominciò a cantare. Mi sentii subito bene e quel canto mi entrò nella testa
e uscì dalla mia gola. Non ho mai avuto problemi con esso... l'ho sempre cantato alla maniera
giusta. Da allora è sempre stato un canto speciale per me.
Talvolta una persona può sentire nella propria testa un canto che non ha mai ascoltato. Subito
lo afferra e si mette a cantarlo. Questo non mi è mai successo, ma so che può succedere
perché ci sono dei tipi che non si sono mai allontanati e non possono conoscere tanti canti,
però improvvisamente mentre stai ascoltandoli se ne escono fuori con un nuovo canto che non
conosci. Loro dicono che gli è venuto spontaneo. Vuole uscir fuori e sono costretti a captarlo.
Vuoi dire Che la Medicina sta aiutando quella persona. Mi piace ascoltare questo genere di
canti... se hai fiducia nella persona che lo canta. Riesci a capire davvero quella persona mentre
lo sta cantando.
Sono molto attento al modo in cui un uomo canta. So tutto di una persona dal modo in cui
canta. Ogni canto fa parte della mia anima. Non può essere migliore di me. Così quando canto,
non è come alla radio o tanto per passare il tempo. Cerco di dare il meglio di me stesso. Non
canto semplicemente una canzone... faccio un viaggio. Quando canto prego nel Tipi e
m'incammino su quella Strada.
LA CREAZIONE
Ci sono degli indiani da queste parti che dicono che il Coyote ha creato la gente. Ma questa è
solo un'altra di quelle vecchie storie. Lo hanno sentito dire dagli anziani. Forse credono a tutto
quello che sentono. Se è questo che vogliono, va bene, ma non vuol dire che è vero. Gli anziani
pensano che il Coyote era il grande protagonista da queste parti nei tempi che furono. Ma
queste vecchie storie non hanno niente di reale. Sono cose che si raccontano ai bambini per
farli dormire o quando ci si vuole divertire tra di noi.
18 / 38
Lo spirito del peyote
È una storia diversa quella che ho sentito dire dagli indiani di questa Chiesa. Loro non parlano
del Coyote o del Lupo o di tutti quegli altri animali che girano da queste parti impegnati nelle
loro cose. Non si sprecano per questo genere di storie. Loro vogliono i fatti.
Da questi ho sentito dire che fu il creatore a fare l'uomo... quello che noi chiamiamo Detumu, la
Guida, l'Altissimo, il Supremo. È colui che chiamano il Dio. Il Dio voleva fare gli uomini. Così
raccolse del fango e dell'argilla e la modellò secondo l'immagine di una persona. La mise sotto il
sole per cuocerla. Voleva creare un indiano... un pellerossa. Ma quella prima argilla che fece
non venne bene... non era abbastanza cotta. Beh, credo che per Lui andava bene lo stesso, e
infatti ci soffiò il Suo respiro vitale e la trasformò in una persona. Poi la mise da parte e provò
con un'altra. Stava ancora tentando di fare un indiano.
Così ne modellò un altra e la mise al sole a cuocere. Ce la lasciò un po' di più. Aveva la pelle
giallastra, ma ugualmente ci soffiò il Suo respiro vitale e la mise accanto a quell'altra. C'erano
ora il bianco e il giallo.
Ma Lui pensava ancora a quell'altro... al pellerossa. Così ne tirò fuori un'altra... un'argilla a
immagine d'uomo. La mise al sole e ce la tenne un po' di più. Ma ce la lasciò un po' troppo a
lungo: Era diventata un po' troppo scura... un po' troppo bruciata. Comunque era lì e così decise
di dargli la vita... ci soffiò il Suo respiro vitale e la mise insieme alle altre.
Volle tentare di nuovo. Questa volta l'avrebbe fatta bene... proprio del colore che voleva... con
la pella rossa. E ci riuscì. Era perfetta.
Il Dio disse: "Questo qui è proprio quello che volevo fare". Così ci soffiò sopra il Suo respiro
vitale e l'argilla prese a vivere. La mise quindi accanto alle altre. Adesso doveva pensare a
distribuirli sulla Terra. Mise quella bianca laggiù in fondo e quella gialla dall'altra parte. Quella
nera la mise laggiù dove è caldo. Gli indiani stavano bene qui dove vivono ora. Il Dio gli dette il
potere di avere bambini e di generare diversi popoli come quelli che ci sono oggi.
Questa è la storia che ho ascoltato da quella gente. È possibile che sia vera. C'è quell'altra
storia che racconta che Dio ha fatto solo un uomo e poi ha fatto una donna con la costola
dell'uomo. Per me non ha molto senso. Per quale motivo doveva fare del male a quell'uomo?
Questa è la storia dei bianchi. Forse anch'essa è vera. Ma non spiega molto. Spiega solo un
19 / 38
Lo spirito del peyote
tipo di gente... i bianchi. Quell'altra storia spiega i quattro tipi diversi di popoli nel mondo. Mi
sembra proprio la più vera.
Il numero quattro è dappettutto. In ogni cosa c'è il quattro. I quattro angoli della Terra, noi
diciamo. Il quattro è necessario se si vuole che le cose funzionino bene. Proprio come nelle
Cerimonie, quattro di ogni cosa... quattro cose per cominciare. Anche il Tipi ha quattro pali... i
pali principali. Quei quattro pali che lo reggono significano i quattro diversi popoli del mondo e le
quattro direzioni del mondo. Essi si uniscono insieme nel vertice e rappresentano tutta la gente
del mondo e come tutti andranno a riunirsi nello stesso posto... tutti insieme: Un giorno tutti
quanti si ritroveranno unici... un solo tipo di gente... un solo posto. Ma questo non accadrà nel
nostro tempo. E' molto lontano ancora... lontano nel tempo.
PIUME
Una delle cose più belle nel mondo sono le piume. Talvolta sono così graziose che si stenta a
credere che sono cresciute a quel modo da un uccello. Non ci si stanca mai di guardarle.
Quando le metti tutte insieme per farne un ventaglio sembra di contemplare tutte le albe del
mondo nello stesso istante.
Ma devi stare attento con le piume. Ognuna ha la sua speciale caratteristica e il suo potere
particolare. Ognuna appartiene a quell'uccello da cui proviene e non te lo puoi dimenticare. Non
devi prenderti gioco delle piume come se niente fosse. Devi conoscere come maneggiarle. Un
uomo deve sapere cosa è meglio per lui e con cosa può avere a che fare. Se cerca di
accumulare troppo o di andare troppo veloce si può fare del male.
Come l'Aquila. Si deve andare cauti con le piume d'aquila. Alcuni si comportano come se le
piume d'aquila fossero per tutti. Ma non va bene. Si deve essere preparati per queste. Anche se
uno è un Capostrada non significa che può usarle. Questo deve essere chiaro. Se frequenti
questa Chiesa da lungo tempo, la Medicina è in grado di fattelo vedere. Una volta avevamo un
Capostrada che si procurò delle piume d'aquila e ci voleva fare un ventaglio degno di lui. Si
mise due di queste piume tra i denti mentre le stava legando insieme. Ma le girò alla maniera
sbagliata ed esse spezzarono i suoi due denti davanti. Si devono girarle in senso orario, ma lui
le girò al contrario. Non era pronto per queste. Così le mise da parte in attesa di imparare la
lezione. Ma anche così lui potrebbe non essere pronto. Non tutti possono usarle.
20 / 38
Lo spirito del peyote
Forse c'era qualcosa di sbagliato nel modo in cui aveva preso quelle piume. Non puoi andare a
uccidere un'aquila come un semplice cacciatore. In questo modo subirai dei danni. Devi
prenderle in modo che l'aquila non se ne abbia a male. Magari l'aquila prima o poi ne farà
cadere qualcuna, così potrai raccoglierla. E tu la ringrazierai. Talvolta ne trovi una morta. Puoi
prendere le sue piume solo se preghi l'aquila e le fai sapere che non hai niente a che fare con la
sua morte. Ai vecchi tempi alcuni indiani di queste zone sapevano dove le aquile nidificavano
lassù sulle rocce. Bene, se erano accorti e conoscevano la maniera giusta, potevano
arrampicarsi e trovare le piume dappertutto. Ma se non sapevi come parlare a quelle aquile
rischiavi di non tornare più giù. Ho saputo che c'erano alcuni tanto tempo fa che riuscivano a
salire fin lassù a cacciare le aquile e a strappare un paio delle loro piume. Ma dovevano essere
abbastanza forti e conoscere la maniera giusta. Forse erano guerrieri o una specie di dottori.
Non ho mai conosciuto nessuno di questi tempi che fa cose simili.
Non mi piace scherzare con le piume d'aquila. Una volta un uomo me ne dette un mazzo di
diversi tipi. Ce n' erano due lunghe nere di un'aquila messicana, così disse. Ce n'erano alcune
marroni bordate di una specie di rosso e bianco. E ce n'erano alcune del tipo giallo e marrone
che sono simili a quelle delle aquile di queste zone. Ma non volli toccarne nessuna. Avevano
tutte un aspetto forte e brillante. Dissi a quel tipo di riprendersele, perché non sapevo da dove
venivano e potevano appartenere a una poiana o a chissà cos'altro. Mi disse che anche lui non
ne sapeva molto. Non so cosa ci fece, però non l'ho mai viste nel suo ventaglio. Non so perché
aveva cercato di darmele.
Non mi piace neppure confondermi con strolaghe, gufi o falchi. Non mi sembrano adatti per me.
Alcuni invece li usano. Mi piace cercare ogni tipo di piuma colorata di uccelli come il fagiano, il
gallo cedrone, il pappagallo. Talvolta mi procuro quelle piccole piume di colibrì. Mi piace avere
colori brillanti nel mio ventaglio. Ho cercato di procurarmi alcune piume di pavone, ma ancora
non sono riuscito a trovarle. Talvolta quando scendo a San Francisco vado a dare un'occhiata
in quel posto dove tengono tutti questi animali. C'è questo posto, là, dove puoi trovare tutti i tipi
di uccelli del mondo. Ce ne sono di veramente grandiosi. Succede che qualche volta delle
piume cadano in terra e allora ti precipiti a raccoglierle. Ma non gli va che tu faccia così da
quelle parti. Una volta sono stato anche investito da un'auto. Comunque c'era un tipo che
lavorava lì e di solito mi conservava le piume quando puliva le gabbie. Me ne ha regalate tante.
Ma poi ha smesso di lavorarci e da allora non ho più avuto fortuna.
Ho cercato anche di strappare qualche piuma dai pavoni che girellano lì intorno. Ma
quell'uccello è molto furbo, e non ti lascia avvicinare abbastanza per prendergliele. Penso che
neppure se ne accorgerebbe se tu gliene strappassi una soltanto. Ho provato anche a seguirli
da vicino per vedere se ne facevano cadere qualcuna. Ho parlato un po' con loro. Ma senza
buoni risultati. Non sono mai riuscito a prenderne una.
21 / 38
Lo spirito del peyote
Ci sono alcuni che preferiscono un solo tipo di piume per il loro ventaglio. Dicono che devi
usarne solo un tipo così quando lo apri hai una visione chiara e voli come quell'uccello da cui
provengono le piume. Loro dicono che se ne usi troppi tipi diversi il ventaglio apparirà come un'
accozzaglia di piume di gallina e la tua mente comincerà a svolazzare in qua e là e a chiocciare
come una gallina quando usi il ventaglio. Beh, questo è il loro modo, credo. Non dico che non
vada bene. Il mio invece è un bel ventaglio con ogni sorta di brillanti piume colorate di
grandezza variabile. Quando lo apro o lo metto in evidenza mi sembra di riunire insieme tutte le
cose buone del mondo... tutte quelle belle cose luccicanti che gli uccelli vedono quando volano
lontano in altri luoghi. Però faccio attenzione al genere di piume che uso. Non ne prendo una
sola perche l'ho trovata. Ci penso un po', e poi prendo un po' di Medicina e la osservo. Talvolta
c'è una piuma che non sembra quella giusta. Quando l'ho trovata era graziosa, ma quando mi
metto a osservarla con determinazione non è piu quella di prima e allora non voglio più toccarla.
Forse quella piuma proviene da una specie di uccello a cui non posso avvicinarmi, o forse
quell'uccello da cui viene per qualche motivo ha avuto cattivi pensieri sulla sua piuma. Devi
stare attento a questa cosa altrimenti potresti avere dei problemi con il tuo ventaglio. Se non sai
quello che stai facendo sei sempre in pericolo. Questo è il motivo per cui tu devi dipendere dalla
Medicina. Essa ti può mostrare tutte le cose.
Le piume che più mi piacciono sono quelle di gazza. Ho uno speciale ventaglio fatto solo di
piume di coda di gazza. Tutti se ne accorgono e sanno che è il mio ventaglio. Quelle piume
sono in un certo modo adatte a me. Sono di un nero luccicante come il cielo quando non c'è la
luna, e tu puoi scorgere tante piccole stelle. Uso quel ventaglio solo qualche volta quando mi
sento a posto. Mi ci è voluto un sacco di tempo per procurarmi quelle piume. Tutte le volte che
me ne vado in giro dò sempre un' occhiata intorno per vedere se ne trovo qualcuna. I vecchi
indiani Washoe dicono che la gente amava usare piume di gazza tanto tempo fa. I guerrieri
infilavano una piuma nei loro capelli quando andavano in guerra. Erano tipi duri e questa era la
loro regola.
Le gazze sono uccelli forti. Persino i grossi uccelli e gli animali se ne stanno alla larga da loro.
Le ho viste rincorrere cani e falchi che cercavano di nutrirsi del loro cibo. Sono anche molto
furbe. Quando non sei lì a cacciarle ti girellano intorno come galline. Ma quando sei alla ricerca
delle loro piume, se ne accorgono, e non ti fanno avvicinare. Quando mangio la Medicina
talvolta si avvicinano così tanto che devo scacciarle via. Loro sanno che non ho intenzione di
uccidere o infastidire chicchessia quando ho la Medicina.
Una volta però ero seduto sotto quell'albero. Quattro grosse gazze mi stavano saltellando
intorno guardandomi con astuzia. Se mi muovevo facevano un gran baccano e svolazzavano
un po' più in là. Così decisi di non muovermi. Rimasi lì seduto osservandole e cercando di avere
pensieri amichevoli nella mia testa. Si avvicinarono ancora comportandosi come se io non ci
fossi. Poi quella più grossa cominciò a frugare con il becco in qua e in là e a pulirsi come sono
22 / 38
Lo spirito del peyote
solite fare. Le altre cominciaroho a fare la stessa cosa. Infine ciascuna di loro si strappò una
grossa piuma dalla coda e la fece cadere proprio lì davanti a me. Io stesso gliel'ho visto fare. Le
piume non caddero semplicemente sulla terra. Furono tirate via con i loro becchi. Poi si misero
a schiamazzare come se stessero ridendo di me e volarono sopra l' albero. Beh, non mi mossi
proprio. Mi misi solo a guardarle come uno che non ha fretta di fare alcunché. Cominciarono a
fare un, gran fracasso in attesa che io facessi la mia mossa. Ma quando videro che non ero uno
di quegli stolti indiani pronto a fare il loro gioco, dopo un po' se ne volarono via. Se mi faccio
vedere troppo interessato e mi precipito ad afferrare quelle piume non smetterebbero mai di
ridere. Sono tipi maligni in un certo modo, gli piace farti fare la figura dello stolto.
Così rimasi seduto in silenzio per lungo tempo. Presi un po' di Medicina e pregai quelle piume.
Erano molto belle, le piu belle che avessi mai visto. Iniziai a cantare solo con la mia anima
finquando mi sentii veramente bene. Poi raccolsi le piume e le aprii a ventaglio. Cantai ancora
un po' e poi le portai dentro casa. Gli uccelli fecero di nuovo visita e rimasero sull'albero per un
paio d'ore. Rimasero in silenzio...accovacciati lassù a osservare le cose. Dopo quel giorno non
ho più rivisto quei quattro uccelli, ma ho la sensazione di poter trovare belle piume di gazza
dovunque io vada. Quando qualcuno vuole quel tipo di piume viene sempre da me.
Un'altra cosa ho notato da quella volta. Le gazze non fanno più baccano quando si avvicinano a
me. Se mi faccio vedere, smettono di schiamazzare. Tutti lo notano ormai.
DUE AMICI
C'erano due indiani in Oklahoma... dalle parti di Tulsa, credo. Erano amici da lungo tempo, da
quando erano bambin. E quando crebbero andarono a scuola e poi si diplomarono.
Condividevano le stesse cose dei bianchi. Quei due tipi sapevano che certi indiani prendevano
quella Medicina, quell'Erba. Dicevano che chiunque mangia quel Peyote è pazzo e che era un
male che gli indiani lo facessero.
Quei due amici si promisero che non sarebbero mai andati a una Cerimonia o avrebbero
mangiato quel Peyote. Dissero anche che avrebbero fatto qualsiasi cosa per ostacolare quella
cattiva abitudine.
Poi i due amici non si videro più per lungo tempo perché dovettero andare a lavorare in luoghi
23 / 38
Lo spirito del peyote
diversi.
Uno dei due si trovava ormai da lunghi anni in Kansas quando si ammalò e quasi ci lasciò la
pelle. Andò dai dottori bianchi che gli dissero che non erano ancora state inventate le medicine
che potevano curare la sua malattia. Gli dissero anche che rischiava di morire di quel male. Era
così depresso che non sapeva più cosa fare.
Un giorno gli dissero che da quelle parti alcuni indiani stavano organizzando una Cerimonia
proprio per aiutare le persone malate. Stava così male che si dimenticò delle antiche promesse
e così decise di andarci. Partecipò a una di quelle Cerimonie e vide molti indiani che
mangiavano quella Medicina e ascoltò canti e preghiere. Anche lui ne mangiò e pregò e loro
pregarono per lui e cominciò a sentirsi un po' meglio. Continuò ad andare a quelle Cerimonie, e
ben presto la sua salute migliorò, nonostante i dottori bianchi gli avessero detto che sarebbe
morto.
Cominciò a credere e a seguire quella Via. Si pentì di non aver mai pensato alla sua gente per
tutti quegli anni che aveva cercato di vivere alla maniera bianca. Si fece crescere i capelli e
visse alla maniera indiana.
Molto tempo dopo il suo vecchio amico si trovava in Kansas e sentì parlare delle Cerimonie.
Pensò che forse ci sarebbe andato tanto per rendersi conto della cosa. Si presentò a un
incontro e vide tutti quegli indiani accovacciati intorno al fuoco nel Tipi. Fu sorpreso nel sentirli
cantare tutti quei bei canti e nel vederli felici di vivere alla vecchia maniera indiana. Cominciò a
rammaricarsi dei cattivi pensieri che aveva avuto per quella gente. Prese un po' di quella
Medicina che lo fece sentir meglio.
Per tutto il tempo se ne stette seduto accanto al suo vecchio amico. Ma non lo riconosceva. Alla
fine osservò quell'uomo vicino a lui e disse: "Credo di conoscerti... credo di averti visto da
qualche parte". E il suo amico disse: "Sì, sono il tuo vecchio amico. Andavamo a scuola
insieme. Ti ricordi quando ci promettemmo di non venire mai in questi posti? Ma ora siamo qui
tutti e due".
Allora l'altro rispose: "Ora mi ricordo di te. Sei l'amico che non vedo da lungo tempo!".
24 / 38
Lo spirito del peyote
E guardò il suo amico che aveva lunghi capelli come gli indiani di ora, e che stava bene e
conosceva la Via Indiana. E rimase lì con lui.
LO STRANIERO NELLA TRIBU'
Da un po' di tempo ormai si è unito alla nostra chiesa un nuovo membro. Se ne sta seduto
laggiù. Tutti voi lo conoscete. Si è sposato con quella giovane donna, una mia cugina che vive
dalle parti di Minden. Ha cercato sempre di andare d'accordo con tutti. Che io sappia non ha
mai avuto problemi con nessuno dal primo giorno della sua permanenza. È venuto direttamente
dal paese di Ute per stabilirsi qui. Non parla la nostra lingua, e talvolta la gente sembra quasi
che lo voglia evitare perché molti si ostinano a parlare Washoe in sua presenza.
Un giorno viene da me e mi dice di parlare a suo nome alla gente del posto. Vuole che io dica
alla gente che è venuto ad abitare con noi perché gli piace il nostro modo di vivere e gli piace
questo bel paese pulito tra le montagne. Dice che ha partecipato ad altre Cerimonie quand'era
nella sua tribù e che ha vissuto anche con tribù diverse. Dice che alcune di queste non vogliono
aver a che fare con i Washoe... dice che è difficile andarci d'accordo... sono molto chiuse. Dice
di aver visto molti piu litigi in quelle tribù che non qui. La gente è tranquilla da queste parti e non
ti crea troppi problemi. Ha deciso quindi di sposarsi e di vivere in questo paese. Quando parla
della gente Washoe si riferisce ai membri della Chiesa e a tutti quelli che vengono alle
Cerimonie. Lui dice che non riesce ad andare d'accordo con le altre persone. C'è troppo
alcolismo e violenza e fanno di tutto per non farti sentire a tuo agio.
Ormai è un po'di tempo che è qui però ha la sensazione di essere sempre uno straniero. La
gente non parla molto con lui e nessuno va a fargli visita per salutarlo. Persino alcuni parenti
stretti di sua moglie non si fanno vedere troppo a casa sua. Lui dice che talvolta si sente solo.
Pensa che forse ce l'abbiano con lui.
Beh, gli ho detto: "Non te la devi prendere. La gente qui non è cattiva. Non hanno niente contro
di te. Devono solo abituarsi alla tua presenza". Gli ho detto che non è il solo ad avere questi
problemi. Conosco alcuni ìndiani Washoe che si sentono isolati tra la propria gente.., come se
fossero stranieri nella propria tribù. Questo perché la gente spesso non ha buoni pensieri come
quelli che abbiamo qui nella nostra Chiesa. La Medicina ci dice che chiunque si impegna a
vivere alla maniera giusta e a seguire la Via del Peyote fa parte della nostra famiglia. Nessuno è
straniero in questo Tipi.
25 / 38
Lo spirito del peyote
Taluni se lo dimenticano talvolta. In questa Chiesa non esistono tribù diverse e gente dal colore
della pelle diverso. Adesso dobbiamo impegnarci nella nuova Via. Questa è la nuova Via
Indiana... la Nuova Via del Tipi. Si rivolge a tutte le persone che desiderano venire qui in pace e
con buoni propositi. Nessuno viene cacciato via. Se è gente buona, sono come nostri fratelli e
sorelle.
Questo io gli ho detto. E gli ho raccontato la storia di quel vecchio capo guerriero di cui ci
avevano riferito, che viveva lassù a Long Valley vicino a Honey Lake. Egli era metà Washoe e
metà Paiute. Si sentiva appartenente a entrambe le tribù. A quei tempi però c'erano molci
dissidi fra le tribù. C'erano molti dissidi anche con gli uomini bianchi. Quando i Washoe avevano
problemi con i Maidu, quel vecchio capo li guidava contro di loro. Se i Paiute avevano problemi
con i Maidu o i PittRiver aiutava i Paiute. Se qualche tribù indiana aveva problemi con gli uomini
bianchi, le aiutava. Ma quando c'erano dei dissidi fra i Paiute e i Washoe, lui non sapeva da che
parte andare. Si confondeva, non se la sentiva di guerreggiare contro i membri della sua
famiglia.
Quel vecchio rifletteva su tutto questo. Dopo averci pensato per lungo tempo cominciò a
rendersi conto che combattere e uccidere era sbagliato, Non riteneva che fosse giusto che un
indiano uccidesse un altro indiano, e cominciò anche a pensare che fosse sbagliato uccidere
chiunque. Iniziò allora a parlare contro la guerra e disse che la gente doveva vivere insieme
come una famiglia unita.
Bene, quell'uomo ebbe dei guai come li hanno alcuni di noi. La gente cominciò a ridergli in
faccia. Alcuni non vollero più averci a che fare. Alcuni si arrabbiarono anche e cercarono di
cacciarlo via. Persino la sua famiglia quasi lo abbandonò. Non era più il capo guerriero ma solo
un vecchio lasciato a se stesso.
Quel vecchio però aveva avuto una grande idea. Se fosse stato qui tra noi avrebbe saputo
come insegnarci a essere dei veri membri di questa Chiesa.
Così quando questo mio fratello viene da me gli racconto questa storia. E gli dico di non
preoccuparsi affatto. Dai a questa gente qui una possibilità, gli dico.
26 / 38
Lo spirito del peyote
GESU' E L'ASINO
C'era una volta un uomo che si spacciava per Gesù Cristo. un Kiowa, credo, che veniva da est
da non so dove. È veramente successo, mi è stato detto.
Una volta quest'uomo arrivò da quella gente laggiù e disse: "Sono Gesu Cristo. Eccomi qui.
Sono proprio Lui. Sono quello che voi pregate sempre. Gente, raccoglietevi laggiù in quel
campo. A una certa ora io comparirò. Voi raccoglietevi laggiù e portate dei fiori e stendeteli sul
mio cammino. Gente, siate pronti alla mia venuta, e inginocchiatevi. Verrò in groppa al mio
asino.
Beh, quella gente ci credette. Dissero: "Ti aspetteremo".
Il mattino seguente erano tutti lì in sua attesa. Lo videro arrivare in groppa al suo asino. Tutti
quanti si inginocchiarono per vedere Gesù Cristo in persona. Alcuni deposero i fiori tutt'intorno
perché lui potesse camminarci sopra. E quando si fece più vicino chiusero gli occhi in segno di
venerazione.
C'era un bambino che stava facendo la punta al suo bastone. Il ragazzino si guarda intorno per
assicurarsi che nessuno lo veda. Quando Gesù e il suo asino si avvicinano il bambino colpisce
l'asino nel posteriore. L'asino fa un salto e fugge via calpestando Gesù Cristo. Gesù Cristo
cominciò a imprecare è a rincorrere il bambino.
La gente alzò lo sguardo e disse: "Che succede? Questo Gesù sta imprecando. Che specie di
Gesu è mai questo?".
Ma uno di loro disse: "Non vi arrabbiate, gente. Gesù Cristo non dice queste cose. È solo uno
sbaglio. Non ha mai detto cose simili in passato. Questa è la prima volta che lo ha fatto. Il primo
errore che ha commesso".
27 / 38
Lo spirito del peyote
E così la gente non disse altro.
Una volta, molto tempo dopo, capitò che lo stesso personaggio si facesse di nuovo vedere in
zona. Era venuto per predicare alla gente la Bibbia e tutte quelle cose lì. Aveva assicurato il suo
asino a un palo con una lunga fune. Gesù stava parlando alla gente.
Anche questa volta c'era lo stesso ragazzino. Cominciò a urlare: "Hei, gente, c'è un grosso
incendio da quella parte!".
Tutti si misero a correre per domare l'incendio. Anche Gesù Cristo si mise a correre. Saltò sul
suo asino. L'asino cominciò a correre per tutta la lunghezza della fune. Fino a quando Gesù non
cadde sopra la testa dell'animale.
Allora la gente disse: "Quel tipo non è Gesù".
E così quell'uomo ritornò a casa e si rase le basette e ricomparve tra quella gente come uno di
loro.
L'idea in questa storia è che non ci si deve spacciare per Gesù. Se si fa un errore del genere la
gente non si fiderà più di noi.
IL DOTTORE INDIANO E IL CAPO PEYOTE
Da est vennero qui una volta alcuni indiani. Mi raccontarono questa storia perchè mi rendessi
conto che meglio sarebbe non prendersi gioco della Medicina.
Una volta un dottore indiano si presentò a una loro Cerimonia. Da quelle parti organizzano delle
vere Cerimonie così loro dicono, con il Tipi di vera pelle di daino e una graziosa Luna bianca al
28 / 38
Lo spirito del peyote
centro e il tipo giusto di Salvia e di Cedro. Arrivò questo dottore indiano e disse che voleva
entrare nel Tipi per vedere cosa stavano facendo con quella Medicina. Il Capostrada di quella
gente non disse nulla, ma si meravigliò della sua richiesta. Sapeva che quei dottori indiani
usavano differenti medicine di potere. Essi erano fedeli alle vecchie tradizioni e soprattutto
impiegavano molti trucchi. A loro non interessa la gente... vogliono solo mostrare il loro potere.
Non capiscono la Medicina che usiamo per il bene della gente.
Bene, quel dottore indiano venne alla Cerimonia. Tutti erano seduti intorno alla Luna. Quando il
capostrada mise il suo Capo Peyote sulla Luna e cominciò a invocarlo, il dottore indiano si mise
a ridere.
Disse: "Guardate cosa faccio!" e si mise a fissare il Capo Peyote sulla Luna. Mentre lo stava
fissando scosse la testa avanti e indietro e la fece roteare. Poi, tutto d'un tratto, quel grosso
bottone di Peyote si sollevò e cominciò a roteare come una moneta intorno al fuoco. Poi roteò
verso il dottore, s'infilò su per la sua gamba e andò a finire dentro la tasca della sua camicia. A
quel punto il dottore si mise a ridere di fronte a tutti i pattecipanti.
Il Capostrada iniziò a piangere e implorare il dottore di rimettere il suo Capo Peyote sulla Luna.
Ma lui continuò a ridere e disse: "Posso usare la vostra Medicina per tutti i trucchi che voglio!".
Allora il Capostrada disse in tono serio: "Sei stato invitato qui come un amico e tuttavia hai fatto
una cosa del genere. Ti stai prendendo gioco della nostra Medicina e la tratti senza rispetto. Ci
hai fatto vergognare. Ti imploro di rimetterla al suo posto. Essa è utile per la nostra salute e la
nostra vita. Se hai a cuore la tua salute e la tua vita ti imploro di rimetterla a posto. Io hon ti
posso punire, però il mio Capo Peyote sa cosa fare".
Ma il dottote indiario continuò a ridere e andò via. Due anni dopo, si ritrovò paralizzato. Non
poteva camminare. Per il resto della sua vita l'unica maniera per spostarsi da un posto a un
altro era quella di rotolarsi in continuazione. Doveva rotolarsi proprio come aveva fatto fare alla
Medicina.
LE PREGHIERE
29 / 38
Lo spirito del peyote
Come può un indiano pregare alla maniera di un bianco? L'uomo bianco prende le sue
preghiere dai libri... vecchi libri di cose di migliaia di anni fa. Non deve neppure pensarci sopra.
Le dice e basta e crede che questo gli faccia bene. Può essere un ubriacone di lunga data, fare
tutta una serie di cose non buone, avere tutta una serie di cattivi pensieri sulla gente. Ma poi
può camminare dritto dentro quella Chiesa e recitare una di quelle preghiere e sentirsi a posto.
Chiunque può entrare in quelle Chiese quando vuole e uscire senza che nulla gli sia successo.
Ma qui gli indiani non hanno libri, e non pensano a cose di tanto tempo fa. Abbiamo solo la
nostra mente e i nostri pensieri, e pensiamo a quello che è successo oggi, tra la gente.
Pensiamo a quello che è giusto qui davanti a noi, a quello che è successo durante il giorno
quando il sole brillava e la gente era occupata in quello che deve fare tutti i giorni. Pensiamo a
questo, e a come ci siamo comportati durante il giorno, Pensiamo solo a quello che è nelle
nostre menti di volta in volta... se siamo in buona forma.. Noi non abbiamo vecchi libri che ci
raccontano vecchie cose. Vogliamo sapere le cose nuove che succedono di giorno in giorno.
Vogliamo sapere del Sole e della Terra e di questa gente qui. Questo è ciò che conta ed è
questo che ci interessa. Questo è ciò con cui dobbiamo lavorare. È tutto quello che abbiamo. E
vogliamo fare qualcosa che sia adeguato a questo.
È difficile per un indiano pregare. Lui non ha una preghiera che gli è stata data e che deve
recitare. Deve pensarci da solo. Essa deve uscire direttamente dalla sua mente. È per questo
che ci deve pensare a lungo. Deve essere quella giusta. Se lui non è a posto o le parole non
sono giuste, possono rivoltarsi contro di lui e dargli un calcio nel sedere. Talvolta succede che
le parole non escono fuori; perche c'è qualcosa che le trattiene. Non è buona cosa recitare una
preghiera se non la sentiamo con il cuore. Non si deve dirla se non si è a posto. Le parole non
escono fuori. Se si recita qualcosa tanto per la bellezza del suono, si può ferire qualcuno,
oppure la preghiera potrebbe rivolgersi contro di te e colpirti duro. Si deve stare seduti e
aspettare che venga fuori dal corpo alla maniera giusta. Forse non basta. Allora vuol dire che
c'è qualcosa di veramente sbagliato dentro di te. Non si può costringerla a venire fuori. Se si
vive alla maniera giusta forse troverà il modo prima o poi di uscire fuori.
Un uomo ha molte sensazioni dentro di se... piu di quelle che potrebbe afferrare in una volta.
Deve aspettare e impegnarsi rispettando il suo pensiero e la sua vita. Esse vengono fuori
durante il canto, la preghiera e vivendo alla maniera giusta. Si deve lavorare duro per lungo
tempo... ripulire la propria mente. Si deve far riposare la mente su cose buone... sulle altre
persone e su quello che si desidera di buono per loro. Devi pensare alla tua vita e a come
vorresti essere. Allora sentirai quella sensazione entrare dentro di te. Ti verrà voglia di piangere.
Un adulto non può piangere a meno che venga colpito nel profondo. Beh, è proprio così...
Come se tu fossi colpito nel profondo. Come se tu sentissi pietà per te stesso, per un uomo che
non è stato giusto, e che non ha fatto niente di buono per se e per gli altri. La sensazione esce
fuori spontanea dal tuo corpo. Non puoi fermarla. Con essa vengono le parole. Le parole
30 / 38
Lo spirito del peyote
vengono direttamente dal corpo. Allora cominci a parlare in maniera buona come non hai mai
fatto prima. Ti senti forte e buono come un vero uomo. E ti senti abbastanza forte per aiutare
altre persone. Questo è ciò che significa la vera preghiera indiana. È una connessione... una
vera connessione con qualcosa. Non pensi più solo a te stesso. Non ti preoccupi di queste
cose. Tu pensi alle grandi cose buone.
Talvolta passa lungo tempo prima che accada di nuovo. Spesso i tuoi sentimenti non sono forti.
Ma ci devi lavorare sodo.
Questo è ciò che quegli indiani intendono per pregare.
Un indiano non può entrare nella sua Chiesa come fanno i bianchi. Quando vai a una
Cerimonia del Peyote, non ci vai solo per fare una visita. Ci vai per lavorare, e se hai qualcosa
nella tua mente che non è giusto, beh, è qualcosa di cui ti devi preoccupare. Quel Peyote non è
delicato con te come lo è quella Bibbia. Gesù visse migliaia di anni fa, ma quel Peyote vive
tuttora. Cresce ancora adesso, e sarà duro con te se non sei pronto a riceverlo. Dicono che
Gesù morì e risuscitò. Dicono che quel Gesu era un buon uomo, Era solo un uomo come noi.
Ma il Peyote era già allora presente. Ti può uccidere o darti nuova vita. Tutto dipende da te. Nel
momento in cui prendi quel Peyote Lui lavora su di te alla ricerca di te stesso.
Questo è il modo in cui gli indiani hanno sempre pensato. Talvolta devi pagare per ciò che hai
fatto. Potresti dire qualcosa o fare qualcosa e pensare di farla franca. Ma non puoi. Talvolta...
magari dopo lungo tempo... quando ti sei dimenticato di tutto quello che hai detto e fatto, tutto ti
ritornerà indietro. Il Peyote ti fa pensare a questa possibilità. Può essere duro con te se non sei
in buona forma. Ti fa pagare il conto. Ti costringe a pensare su tutto. Ti mostra quello che devi
fare. Non puoi sfuggire... non puoi prenderlo in giro. Se ci provi, avrai dei grossi guai.
Talvolta la Medicina è troppo forte per chi ha appena iniziato. Si fugge via perché non la si può
affrontare. Talvolta un uomo che da lungo tempo ha partecipato alle Cerimonie abbandona tutto
perché ha fatto qualcosa, e sa quanto duro può essere il Peyote se vuole fare ritorno. Lo può
affrontare oppure no. Dipende dalla persona. Ma se non lo affronta, andrà sempre più giù.
sprofonderà lentamente con nient'altro che polvere in mano. Sarà vivo a metà fino a che morirà
e non sarà più un uomo.
31 / 38
Lo spirito del peyote
LO STRANIERO E IL RAGNO
Una volta uno straniero venne ad una di quelle grandi Cerimonie del Tipi. Si mise a sedere
mentre tutti cantavano e pregavano. La gente non si fidava di lui. Erano sospettosi che avesse
dei cattivi pensieri perché se ne stava seduto silenzioso e con lo sguardo rivolto verso il basso.
Alla fine uno dei membri disse che aveva visto un grosso ragno sbucar fuori dalla Luna accanto
al Capo Peyote. Disse che aveva visto il ragno muoversi lentamente intorno al cerchio e poi
arrampicarsi lungo la gamba dello straniero e infilarsi dentro la tasca della sua camicia. Lo
straniero sembrava non averlo notato.
Tutti si misero a guardare e a chiedersi che cosa sarebbe successo. L'uomo che aveva visto la
scena e ne aveva riferito agli altri disse che doveva essere un segno dei cattivi pensieri dello
straniero. Aspettarono tutta la mattina per vedere cosa avrebbe fatto il ragno. Ma non successe
niente.
Alla fine, durante una pausa della Cerimonia, l'uomo chiese allo straniero: "Perché non frughi
nella tua tasca e vedi cosa c'è?". Lo straniero rimase in silenzio, ma fece quello che l'uomo gli
disse. Tutti gli tenevano gli occhi addosso. Infilò la sua mano nella tasca e frugò dappettutto.
Alla fine tirò fuori un grosso fazzoletto di seta avvolto.
Tutta la gente era in subbuglio e pronta a cacciarlo via. Quindi lo guardarono in malo modo e
dissero: "Vediamo un po' cosa hai in quel fazzoletto!".
Lo straniero aprì il suo fazzoletto. Dentro c'era un gran bel Peyote verde... un Capo Peyote.
Allora tutti si sentirono in colpa perché ora sapevano che cos'era quel ragno. Era il Peyote che
mostrava a quella gente la natura dei loro pensieri.
LEALE CON LA MEDICINA
32 / 38
Lo spirito del peyote
La Medicina può fare molto per te. Quando partii per la guerra in Europa i miei amici mi dettero
un grosso bottone di Peyote da portare sempre con me. Talvolta mi spedivano anche un po' di
Medicina essiccata per tenermi su. Beh, sono stato in Francia, in Germania e in Africa. Ho visto
gente morta da tutte le parti come se fosse la fine del mondo. Ma sono riuscito a passarci
indenne senza neppure una ferita. Solo una volta mi sono preso un bello spavento. Quella volta
dovevo saltare e nascondermi dentro un fosso lungo una strada perché gli aerei ci stavano
sparando addosso. Mentre me ne stavo li acquattato un mucchio di carri armati cominciò ad
avvicinarsi alla strada. II rumore era quello del temporale più terrificante che avessi mai visto. Il
mondo intero stava tremando e pensai di essere arrivato alla fine. Ma avevo il mio Peyote Capo
nella mano e cominciai a cantare il mio canto con tutto il fiato che avevo. Subito smisi di aver
paura. Il mondo intorno si fece silenzioso, e i carri armati continuarono a marciare come se
stessero correndo sulla sabbia soffice senza motori.
Fu allora che imparai quanto forte è ta Medicina se si è il tipo giusto di persona. Si deve
diventare leali con se stessi se vogliamo che Essa ci aiuti. Dicono che è come l'elettricità. Ti
passa attraverso e senti che tutto funziona. Ci puoi spedire telegrammi a qualcuno che vive
lontano. Ma mi hanno detto che la Medicina non è per giocare... per spaventare la gente o
lasciarla a bocca aperta. Essa è per la salute e la felicità di tutti i popoli indiani. Quello che si
deve rammentare è vivere una vita felice e aiutare le altre persone. Dicono che questo Tipi non
è una casa di dottori... è una Chiesa.
Così ho sempre cercato di essere leale e di seguire la Medicina. Non dico di essere andato
molto lontano. Sto solo continuando a camminare. Forse quando sarò vecchio imparerò
qualche cosa. Ma alcuni sembra che non rispettino chi si impegna. È come se qualcuno non
voglia che tu ce la faccia. Talvolta proprio per questo non partecipo a tutte le Cerimonie. La
cosa non mi fa star bene, perché è come se non valessi niente. Ma poi il mio amico mi dice che
devo insistere e non scoraggiarmi. Lui dice che verrà il momento che tutte le cose saranno di
nuovo a posto. Io gli credo.
Il mio amico segue questa Strada da più tempo di me. Credo di avere cominciato piuttosto
male. Avevo infatti molto lavoro da fare. Non dico che i miei pensieri siano ancora schietti. Un
paio di settimane fa ho fatto un sogno durante la Cerimonia. Ho visto quattro grossi Peyote...
quattro Capi. Ognuno era nella sua scatola dentro quella sabbia grigia che si trova in Texas. I
Capi venivano da diverse direzioni verso il Tipi. Venivano navigando attraverso l'aria e poi si
allineavano in fila lungo la direttrice Est Ovest. Era come se stessero lì seduti, in attesa che
qualcuno facesse qualcosa... forse quello di prender posto lì accanto o qualcos'altro.
Ne ho parlato con il mio amico. Gli ho detto che forse quei grossi Peyote Capo cercavano di
33 / 38
Lo spirito del peyote
mostrarmi che la gente in queste Cerimonie non era soddisfatta del modo in cui si comportano i
leader. Forse altre persone vorrebbero essere Capostrada ma non riescono a dirlo e queste
visioni raccontano i loro pensieri. Forse vuol dire che dobbiamo prendere una decisione.
Questo è ciò che ho detto al mio amico. Ma lui mi ha risposto che devo rendere schietta la mia
mente su questa cosa. Mi ha detto che non si tratta di fare sostituzioni. Le cose vanno bene
come sono. Il Peyote mi stava dicendo che tutte le Sue vie sono buone e non si tratta di
sceglierne qualcuna. Mi stava dicendo che chi è onesto con la Medicina ha il suo Capo Peyote
e ogni capo è buono quanto l'altro. Ecco perché erano tutti in un'unica fila... allineati. Il Capo di
ogni uomo è uguale e buono, ma ogni uomo è diverso, c'è chi è lontano dalla Strada e chi è
abbastanza vicino. Adesso ho idee chiare nella mia mente sulla gente che qui è in disaccordo.
Ci sono alcuni che non mi dicono quello che gli passa per la testa. Forse pensano che cerco di
usare vie diverse per via di quello che si mormora su di me da qualche parte. Mi conoscono da
lungo tempo eppure è possibile che lo pensino. Ho saputo che non è questo il modo in cui la
vera Medicina ci insegna a pensare. Non si devono trattenere cattivi pensieri su di un altro
membro. Si deve essere diretti con lui, cosi ti può rispondere. Da giovane mi piaceva ascoltare il
tuono e mi ero creato un canto speciale. Non sapevo cosa voleva dire ma sembrava che mi
procurasse un sacco di guai. Allora cominciai a spaventarmi. Quando iniziai a venire alle
Cerimonie non mi piaceva più ascoltare i tuoni. Ma continuavo a cantare il mio canto. Quando
cantavo pensavo che niente poteva danneggiarmi.
Una volta durante una Cerimonia stavo cantando la mia canzone quando il tamburo si avvicina
a me. Un tipo che conoscevo, un mio amico, pensavo, mi accompagnava con il tamburo. Allora
non avevamo il Tipi... solo delle coperte tirate su per il vento; Il cielo era scuro e cristallino...
niente nuvole, si potevano vedere tutte le stelle. Stavo cantando e osservavo il cielo con gli
occhi semichiusi. Ma c'era qualcosa di buffo nel tamburo. Non suonava come doveva. Il suono
era come una specie di brontolio tipico del tuono... o come un grande generatore acceso sul
cielo. Infine alcune gocce d'acqua schizzarono la mia faccia e le braccia. Sembrava pioggia, ma
il cielo era limpido. Guardai quel tipo che mi accompagnava col tamburo. Mi sorrideva come se
sapesse quello che stava accadendo. Non ci capivo più niente. Non mi sentivo a mio agio con
lui. Pensai che forse era il tamburo a schizzare acqua su di me, ma non ero bagnato. Mi
impaurii, così con più forza continuai a cantare. Tutto ritornò come prima, e mi sentii meglio.
Nessun altro alla Cerimonia se ne era accorto. Eppure ci penso spesso.
Dopo la Cerimonia questo tipo che mi accompagnava con il tamburo mi dice se volevo
trascorrere la notte a casa sua laggiù alla Valle dell'Antilope. Ci arrivammo quando ormai era
buio. Era una vecchia capanna isolata vicino alla pianura salata. Una volta entrati dentro
34 / 38
Lo spirito del peyote
parlammo per un po' e poi lui mi disse che doveva andare al villaggio a prendere non so che. Mi
invitò a sistemarmi in uno dei giacigli della capanna per riposare. Da lungo tempo ormai mi ero
addormentato quando qualcosa mi risvegliò d'improvviso. Sentii che qualcosa camminava
intorno alla casa tra i cespugli di salvia. Guardai fuori dalla finestra ma non riuscii a scorgere
niente. D'improvviso la cosa cominciò a correre tutt'intorno alla capanna. Urlai il nome del mio
amico, ma lui non rispose.
Fu allora che sentii qualcosa salire sulla veranda. Stava grattando la porta. Penso che forse è il
mio amico, e cosi apro la porta. Di fronte a me stava la testa di un grande Coyote con tutti i peli
rizzati e gli occhi simili a pezzi di carboni ardenti. Detti un colpo alla porta e gliela richiusi in
faccia. Tanto era il terrore che non riuscivo a respirare. Cominciai a cantare la mia canzone a
squarciagola. Concentrai la mia mente sulla Medicina e iniziai a implorarla perché mi salvasse.
Ben presto sentii i passi allontanarsi. Poco più tardi sentii l'abbaiare di alcuni Coyote
accompagnato da un lungo ululato. Non riuscii a chiudere occhio per il resto della notte... me ne
stavo seduto nella capanna a prendere la Medicina e a cantare.
Il mattino seguente, verso l'alba, fa ritorno il proprietario del posto. Disse che la macchina si era
rotta e che era dovuto rimanere in paese tutta la notte. Mi chiede se sto bene. "Si sto bene",
dico. Ma non gli racconto nulla di quella notte. Cominciò a guardarsi intorno come se avesse
perso qualcosa. Uscì fuori e controllò la veranda e il terreno. Poi lo vidi raccogliere qualcosa in
mezzo ai cespugli di salvia. Se lo infilò nella tasca e tornò indietro. "Beh, ora sai dove abito...
puoi ritornare quando vuoi", disse.
Voleva accompagnarmi a casa con la sua macchina. Gli dissi: "No, mi piace camminare". Non
ci sono più ritornato, e quando quel tipo veniva alle Cerimonie me rie stavo lontano. Non l'ho più
visto da tanto tempo.
Non ho mai cercato di farmi un'idea su quello che è successo. Ho fatto di tutto per essere leale
con la Medicina e non avere cattivi pensieri su quell'uomo. Questo è ciò che la Medicina ti
insegna. Se ho la possibilità prego per lui. Io penso che forse è nei guai. Cercava di tenermi
all'oscuro di qualcosa. Se era leale con la Medicina non lo avrebbe fatto. Sarebbe venuto da me
a raccontarmi tutto. Ma non lo ha mai fatto.
Un'altra volta, durante una Cerimonia, stavo pregando con forza perchè c'erano tante cose che
mi assillavano. La Cerimonia era dentro il Tipi ma quando alzai gli occhi vidi il cielo... un blu
reale e intenso come se stessi scrutando dentro lo spazio vuoto. Poi sentii qualcosa venire giù a
35 / 38
Lo spirito del peyote
una certa altezza dalle mie spalle, venir giù dalle altezze del cielo. Alzai gli occhi e c'era una
grossa croce come quella su cui venne crocifisso Gesù. Era grande come non ne avevo mai
viste... grande come un palazzo... non come quelle che la gente mette intorno al collo. Veniva
giù dal cielo appesa a due grosse catene. Non riuscivo a vedere da dove venivano le catene,
Poi, mentre scendeva giù, ci fu un turbinio di lampi e un boato di tuoni. Le saette si fecero
bianche e attraversarono il cielo tagliando d'un colpo solo quelle grosse catene. La croce
cominciò a Cadere lentamente e a inclinarsi verso di me. Stava cadendo lentamente proprio su
di me.
Mi impaurii e aprii gli occhi. Dovetti scuotermi più volte. Ritornai dentro il Tipi, e vidi che nulla
era cambiato. Non so cosa significhi quel sogno. Forse vuol dire che quella cosa non è per me.
Forse era una specie di avvertimento. Il fulmine aveva la luce bianca... non la saetta blu che di
solito vedo.
Ma in quella stessa Cerimonia vidi altre cose. Passata la Mezzanotte c'era un uomo che
cantava. Il suo canto era molto bello. Chiesi al Capo di spostare il fumo su di me e pregai per
tutte le persone malate che erano lì. Pregai anche per me stesso. Pregavo per imparare la
verità, così che la mia mente divenisse limpida. Pregavo la Medicina perché aiutasse i poveri
indiani stolti come me. Pregavo per sentirmi forte e buono. Beh, proprio mentre stavo finendo,
osservai il fuoco e vidi un meraviglioso ventaglio con piume chiazzate di bianco e marrone
come quelle di aquila o di falco. Era veramente grazioso, come guardare delle piume attraverso
la luce. Le piume erano tutte distese uniformemente... proprio come si deve. Era come se ci
fosse una luce diurna scintillante sull'altro lato del ventaglio. Riuscivo a vedere re con chiarezza
attraverso di esso. Dall'altra parte era un uomo di un gran bell'aspetto dalla pelle chiara. Se ne
stava eretto e portava un copricapo come un vero indiano... fatto di graziose piume. Aveva un
viso minuto... un uomo veramente aggraziato... con una sorta di orgoglio e serietà nel
portamento.
Stava cantando una bellissima canzone. Era come il canto che quel membro della Chiesa stava
cantando. Era come se quell'uomo stesse cantandolo. Ma era anche il mio canto. Quando
guardai le piume sulla testa dell'uomo, vidi una luce blu provenire dalla sua testa come un
fulmine che si squarci... allargandosi a mò di ventaglio e così scintillante che mi abbagliò. Ma
non c'erano tuoni. Non so se quella cosa era reale o solo nella mia mente. Ma era potente; e
capii che si trattava della cosa vera che la Medicina mi voleva mostrare. Sentii come se stessi
andando dall'altra parte e vidi quello che la Medicina aveva da dirmi.
Ne parlai con i miei amici. Mi dissero di non preoccuparmi. Dissero che stavo facendo passi in
avanti... stavo imparando sempre di più. Dissero che forse quello che ho visto alla Cerimonia mi
36 / 38
Lo spirito del peyote
avverte che il mio canto va bene se solo lo uso per il bene di me stesso e della gente. Loro
dissero che forse il Peyote cerca di insegnarmi che non si dovrebbero temere le antiche usanze
indiane se solo si usano in maniera giusta. Forse la Medicina cambia tutto questo e lo trasforma
in una cosa buona. Tutto dipende dall'essere leali con la Medicina.
PICCOLO GLOSSARIO
Peyote: Il cactus del Peyote, Lophophora williamsii, il sacramento della religione del Peyote. È
una piccola pianta senza spine, con presenza di ciuffi, che cresce nelle regioni semidesertiche
dal Texas al New Mexico, nel nord e nel centro-sud del Messico.
Tipi: Il luogo d'incontro tradizionale della congregazipne del Peyote.
Stella: Simbolo tradizionale che rappresenta le stelle del cielo e i setti disegni puntiformi creati
alla base del sostegno di ferro del tamburo dove la pelle di daino viene adeguatamente
allungata e fissata con cinghie.
Sonaglio: strumento ricavato da una zucca svuotata con impugnatura e adornato di perline,
usato per accompagnare i canti del Peyote.
Ventaglio: Il ventaglio di piume che riveste un significato profondo nelle cerimonie del Peyote.
Fuoco: Il fuoco sacro della cerimonia del Peyote.
Luna: Altare di terracotta a forma di luna crescente delle Sedute del Peyote, solcato da una
linea che suggerisce la Strada del Peyote. La Luna Cenere ha una forma crescente più piccola
formata raccogliendo insieme le braci accumulate dal fuoco.
37 / 38
Lo spirito del peyote
Peyote Capo: La larga corona essiccata del Peyote tenuta come emblema speciale e guida dal
leader peyotista.
38 / 38