Biografia - Provincia di Imperia

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Biografia - Provincia di Imperia
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JOAN BAEZ
Joan Baez all'anagrafe Joan Chandos Baez (New York, 9 gennaio 1941) è una cantante
statunitense di musica folk, conosciuta per il suo unico stile vocale, così come per il suo impegno
nei diritti civili e nel pacifismo e per l'unione artistica e sentimentale con Bob Dylan.
Detta l'usignolo di Woodstock dopo la sua celeberrima esibizione al festival nel 1969, Joan Baez è
un'icona del pacifismo e della lotta per i diritti civili, in particolare per l'opposizione alla guerra del
Vietnam. Fra i suoi brani più celebri ci sono Diamonds & Rust, la cover di Phil Ochs, There But for
Fortune e quella dei The Band The Night They Drove Old Dixie Down, così come i brani We Shall
Overcome, Love Is Just a Four-Letter Word, Farewell Angelina, Sweet Sir Galahad, Joe Hill. In
Italia ebbe molto successo la sua interpretazione del brano di Gianni Morandi, C'era un ragazzo che
come me amava i Beatles e i Rolling Stones.
Canta da più di cinquanta anni, in molte lingue. Nonostante sia considerata una folksinger, la sua
musica negli anni ha spaziato anche nel rock, pop, country e gospel. Autrice di molte delle sue
canzoni, è nota anche per le sue interpretazioni dei brani degli amici e colleghi Woody Guthrie, Pete
Seeger, Bob Dylan, The Beatles, Jackson Browne, Paul Simon, The Rolling Stones, Stevie Wonder
e molti altri. Negli ultimi anni interpreta brani di autori quali Steve Earle, Natalie Merchant e Ryan
Adams. Ha un'estensione vocale di tre ottave[1] e un particolarissimo rapido vibrato.
Biografia
Nacque nel borough newyorkese di Staten Island in una famiglia di origine scozzese-messicana. Il
padre era il fisico di origine messicana Albert Vinicio Baez. Il nonno di Joan, il reverendo Alberto
Baez, lasciò la fede cattolica per diventare un pastore metodista e si trasferì negli Stati Uniti quando
Albert aveva solo due anni. Albert crebbe a Brooklyn dove il padre era pastore di una comunità
ispanica.[2] Dopo aver rinunciato a una carriera ecclesiastica, il padre di Joan studiò matematica e
fisica ed è stato co-inventore del microscopio a raggi X e autore dei testi di fisica più usati negli
Usa. In omaggio ai suoi ideali pacifisti, Albert rifiutò però di lavorare al "Progetto Manhattan" per
la costruzione della bomba atomica a Los Alamos, così come durante la guerra fredda rifiutò
sempre importanti lavori per l'industria bellica, cosa che influenzò profondamente l'impegno
pacifista di Joan e della sorella Mimi. In seguito la famiglia Baez si convertì al quaccherismo,
quando Joan era ancora bambina. La professione di Albert Baez è stata portata avanti dal cugino di
Joan, il noto fisico John Baez
La madre di Joan, Joan Bridge Baez (spesso chiamata anche Joan Senior o Big Joan), è nata ad
Edimburgo, in Scozia, seconda figlia di un pastore episcopale e conobbe Albert al ballo della scuola
a Madison, nel New Jersey. Dopo il matrimonio si trasferirono in California. La madre era
professoressa di letteratura.
Joan è la seconda di tre sorelle: la maggiore, Pauline, ha sposato l'artista Brice Marden nel 1960
divorziando dopo la nascita del figlio, il musicista Nick Marden; dal secondo matrimonio è nata la
figlia Pearl Bryan. La minore, Mimi, morta nel 2001 per una rara forma di tumore[3], era stata anche
lei una cantante, chitarrista e attivista (fondando tra l'altro l'organizzazione Bread and Roses[4]).
Vedova del cantautore Richard Fariña, morto in un incidente motociclistico il giorno del 21°
compleanno di Mimi e insieme al quale aveva avuto successo con il brano Pack up Your Sorrows,
nel 1968 si era risposata con Milan Melvin. In riferimento alla loro storia d'amore, Joan scrisse il
brano Sweet Sir Galahad.
Joan Baez ha un figlio, il percussionista Gabriel Harris, ed è nonna di Jasmine, figlia di Gabriel e
della moglie Pamela.
Vive a Woodside in California con l'anziana madre."[5] Un altro cugino di Joan, Peter Baez, è un
attivista per l'uso terapeutico della cannabis.[6]
A causa del lavoro di Albert nell'assistenza sanitaria e nell'UNESCO, la famiglia si spostò di
frequente, sia attraverso gli Stati Uniti, sia in Francia, in Svizzera, in Italia e in Vicino Oriente,
incluso l'Iraq, dove vissero nel 1951. Joan, allora di soli dieci anni, fu molto colpita dalla povertà e
dalle condizioni di vita della popolazione di Baghdad. Vide animali e persone picchiati a morte,
bambini senza gambe che chiedevano l'elemosina. Anni dopo scrisse che sentiva una certa affinità
con quei mendicanti e che la sofferenza della gente di Baghdad divenne una parte di lei. Trasferitasi
negli USA, la Baez è stata oggetto di discriminazione razziale per le sue origini messicane.[7]
Carriera musicale
Primi anni
Un amico del padre le regalò un ukulele; imparò a suonare 4 corde, cosa che le permise di suonare il
rhythm and blues, che ascoltava a quell'epoca, nonostante le grosse paure dei genitori che
pensavano che la musica l'avrebbe portata nel giro della droga.[8] All'età di otto anni, ascoltò per la
prima volta un concerto del musicista folk Pete Seeger e rimase fortemente attratta da questa
musica, imparando presto a suonare i brani del repertorio di Seeger. Una delle sue prime
performance pubbliche fu a Saratoga in California, per un gruppo giovanile di Temple Beth Jacob,
una congregazione di Redwood City. Un filmato in 8mm di quell'esibizione è stato recentemente
scoperto. Nel 1957, Joan acquistò la sua prima chitarra Gibson per 50 dollari.
La scena musicale in Massachussets
Nei tardi anni cinquanta Albert Baez accettò un lavoro al MIT di Boston, dove si trasferì con la
famiglia. In quel periodo la città era al centro della scena musicale folk. Joan iniziò a frequentare la
locale università e ad esibirsi nei club della zona, spesso al Club 47 Mount Auburn di Cambridge
(in cui si esibì per la prima volta nel 1958), dove veniva pagata 20 dollari a serata per due sere a
settimana. All'epoca pensò di cambiare il suo nome in Rachel Sandperl (Sandperl era il cognome
della sua insegnate del liceo e mentore, la pacifista Ira Sandperl) or Mariah (dalla canzone "They
Call The Wind Maria" del The Kingston Trio), ma poi pensò che l'avrebbero accusata di rinnegare il
suo nome ispanico. Con altri artisti che si esibivano al club incise il suo primo disco, Folksingers
'Round Harvard Square. Più tardi Joan incontrò Bob Gibson e la regina della musica folk Odetta,
che Joan definisce come sua maggiore ispiratrice assieme a Marian Anderson a Pete Seeger. Gibson
invitò Joan Baez a cantare con lui nel 1959 al Newport Folk Festival, dove interpretarono due
duetti: Virgin Mary Had One Son e We Are Crossing Jordan River; in seguito all'esibizione molti
iniziarono a parlare della "Madonna scalza" con una voce straordinaria; l'esibizione fece ottenere a
Joan un contratto con la Vanguard Records. Anche se la Columbia Records aveva tentato di
scritturarla, la Baez dichiarò in seguito che sentiva che una casa discografica minore le avrebbe dato
maggiore libertà.
Il debutto e gli anni sessanta
La carriera artistica di Joan inizia nel 1959, con la sua partecipazione al Newport Folk Festival e
l'incisione, l'anno successivo, del suo primo album, Joan Baez, per una grossa casa discografia, la
Vanguard Records. Era una raccolta di ballate folk e blues eseguite per sola voce e chitarra, che
trovò un moderato successo di pubblico. L'album venne prodotto da Fred Hellerman, dei The
Weavers, che produsse molti album di Joan Baez. L'album contiene molte celebri Child Ballads
come "Mary Hamilton" e fu inciso in soli 4 giorni nella sala da ballo del Manhattan Towers Hotel di
New York. L'album include anche il brano in spagnolo El Preso Numero Nueve, che sarebbe poi
apparso nel 1974 nell'album in spagnolo Gracias a la Vida.
Il suo secondo disco, Joan Baez, Vol. 2 (1961) diventa disco d'oro, così come i successivi dischi dal
vivo Joan Baez in Concert, Part 1 e Part 2 pubblicati nel 1962 e 1963. Joan Baez, Vol. 2 contiene
brani tradizionali, mentre i due dischi live, a differenza dei normali album live, contengono solo
brani inediti; in quel concerto per la prima volta la Baez interpretò anche una cover di Bob Dylan.
In quegli anni Joan Baez emerge come esponente del revival del root-folk statunitense, presentando
ai suoi concerti un allora meno famoso Bob Dylan (col quale rimase sentimentalmente legata dal
1962 al 1965) e ispirando altre cantanti quali Joni Mitchell, Bonnie Raitt, Emmylou Harris e Judy
Collins.
Joan Baez inizia ad avere successo commerciale con il brano There But For Fortune, scritto da Phil
Ochs, che entra nella top ten nel Regno Unito nel 1965. Influenzata dalla cosiddetta British
Invasion, inizia a fare un maggiore uso della chitarra acustica nell'album Farewell Angelina, che
contiene molti brani di Bob Dylan interpretati in chiave più tradizionale. Dopo essersi affermata
nello stile della "folksinger with guitar", la Baez decide di sperimentare e si affida al compositore
Peter Schickele, che fornisce un'orchestrazione classica ai suoi tre album successivi: Noël (del 1966,
che contiene carole natalizie in inglese, tedesco e francese) Joan (1967) e Baptism (del 1968, un
album concettuale dove la Baez alterna il canto alla lettura di poesie di James Joyce, Federico
García Lorca and Walt Whitman).
Durante questo periodo, in cui la guerra del Vietnam e la lotta per i diritti civili negli Stati Uniti
diventano temi al centro dei dibattiti politici e sociali, Joan Baez comincia a spostare la sua
attenzione su di essi, fino a rendere la sua musica ed il suo attivismo politico sostanzialmente
inseparabili. La sua esecuzione di We Shall Overcome alla marcia di Martin Luther King a
Washington la unisce definitivamente a quell'inno.
Iniziò inoltre nei suoi concerti ad esprimere più esplicitamente la propria contrarietà alla guerra in
Vietnam (anche attraverso il brano pacifista di Pete Seeger Where Have All the Flowers Gone?)
annunciando pubblicamente la propria obiezione fiscale alle spese militari, rifiutandosi di pagare il
6% delle tasse - la quota destinata al ministero della difesa - e incoraggiando l'obiezione di
coscienza al servizio militare. Nel 1965 fonda l'Institute for the Study of Nonviolence.
Nel 1968 sposa David Harris, un esponente del movimento pacifista imprigionato per la sua
renitenza alla leva; il matrimonio durerà fino al 1973 e dall'unione nascerà un figlio. Harris, fan di
musica country, sposta lo stile di Joan verso il country-rock più complesso di David's Album. Nel
1968 a Nashville incide due album: Any Day Now(un brano composto esclusivamente da cover di
Dylan, fra cui il brano "Love Is Just A Four-Letter Word", mai inciso da Dylan) e l'album country
David's Album. Sempre in quell'anno pubblica la sua prima autobiografia, Daybreak.
Nel 1969 Joan Baez si esibisce al festival di Woodstock, ottenendo una risonanza musicale e
politica a livello planetario, in special modo dopo la diffusione dell'omonimo film-documentario
dedicato al festival. Da allora la Baez venne soprannominata l'usignolo di Woodstock.
Negli anni sessanta la Baez inizia a comporre alcune canzoni, a cominciare da Sweet Sir Galahad e
A Song For David (scritta dopo l'arresto del marito per diserzione).
Anni settanta
Dopo undici anni con la Vanguard Records, nel 1971 Joan abbandona la casa discografica che
l'aveva lanciata, dopo l'album Blessed Are..., che contiene la hit di successo, scritta da Robbie
Robertson, The Night They Drove Old Dixie Down, cover dei The Band. Nel 1972 con l'album
Come from the Shadows, la Baez passa alla A&M Records, dove resta per quattro anni e sei album.
Nel 1971 lavora assieme al compositore Peter Schickele nei brani Rejoice in the Sun e Silent
Running, per la colonna sonora di 2002: la seconda odissea, film della Universal Studios che si
rivela un flop. L'album del 1973 Where Are You Now, My Son? contiene il brano omonimo di 23
minuti che copre l'intero lato B dell'album, un brano metà cantato e metà recitato, che documenta
l'avventura vietnamita della Baez nel 1972, quando, durante il Natale, si unisce a una delegazione
pacifista che attraversa il Vietnam del Nord sia per chiedere il rispetto dei diritti umani nello stato,
sia per consegnare la posta e gli auguri natalizi ai prigionieri di guerra statunitensi. Durante il suo
soggiorno si scatena su Hanoi il "bombardamento di Natale" ordinato da Richard Nixon: per undici
giorni la città viene bombardata ininterrottamente.
Nel 1971 la Baez lavora, assieme al compositore Ennio Morricone, alla celeberrima colonna sonora
del film Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo, all'interno della quale è inserito il brano-inno di
successo Here's to you oggetto, fra l'altro, di molte cover in diverse lingue.
Nel 1974 incide l'album in lingua spagnola Graçias a la Vida, dove interpreta canzoni tradizionali
sudamericane, fra cui il brano Gracias a la vida di Violeta Parra che dà il titolo all'album, che
riscuote un enorme successo negli Usa e in Sudamerica. Nel 1975 incide il suo album più venduto,
Diamonds & Rust, con il brano che dà il titolo all'album, un racconto della sua relazione finita male
con Bob Dylan. Dopo l'album Gulf Winds, totalmente scritto da lei, e l'album live From Every
Stage, passa alla CBS Records per la quale incide nel 1977 Blowin' Away e nel 1979 Honest
Lullaby.
Nei primi anni settanta, Joan dedica molto del suo tempo a sostenere la fondazione della branca
statunitense di Amnesty International. Denuncia inoltre le violazioni dei diritti umani nel Vietnam
comunista attraverso la pubblicazione (il 30 maggio 1979) di una lettera aperta in cui accusa il
regime di avere creato un incubo. Si reca nel 1981 in Cile, Brasile e Argentina, ma in nessuno dei
tre paesi le viene permesso di esibirsi: i governi locali non desiderano che le sue opinioni sulla
tortura e sulle sparizioni raggiungano il vasto pubblico che altrimenti avrebbe. Un film dello
sfortunato tour, There but for Fortune è stato trasmetto dal canale televisivo pubblico statunitense
(la Public Broadcasting Service) nel 1982.
Anni ottanta e novanta
Nel 1980 riceve la laurea honoris causa in lettere dalla Antioch University e Rutgers University per
l'attivismo politico e l'"universalità della sua musica". Nel 1983 per la prima volta partecipa ai
Grammy Awards interpretando il brano di Bob Dylan, Blowin' in the Wind, cantata da lei per la
prima volta nel 1968. Apre la parte di concerto di Filadelfia del Live Aid del 1985 e tiene negli anni
successivi diversi concerti a sostegno di altre cause civili, tra cui l'attività di Amnesty International.
Nel 1984 si ritrovò senza una casa discografica che le producesse l'album Live -Europe '83 e rimase
senza casa discografica negli Usa fino all'album del 1987 Recently, prodotto dalla Gold Castle
Records. Nel 1987 la sua seconda autobiografia And a Voice to Sing With venne inserita dal New
York Times fra i bestseller dell'anno. In quegli anni tenne concerti pacifisti in Israele e nella Striscia
di Gaza.
Nel 1988 realizza il tour Three Voices (recentemente rilasciato sull'omonimo DVD), assieme alla
cantante popolare e attivista argentina Mercedes Sosa e al cantautore tedesco Konstantin Wecker. In
quel tour la Baez interpreta, fra gli altri brano, il brano di Sting, dedicato alle donne vittime del
regime cileno, Ellas danzan solas; fra i duetti con gli altri due colleghi, spicca l'indimenticabile
interpretazione di Graçias a la vida, il brano di Violeta Parra che la Baez aveva già inciso
nell'omonimo album e che ora reinterpreta, con un nuovo arrangiamento, assieme a Mercedes Sosa,
anche lei celebre interprete del brano.[9]
Nel 1989 si esibisce a un festival musicale comunista in Cecoslovacchia, il Bratislavská lýra e in
quell'occasione incontra il futuro presidente Vaclav Havel, a cui permise di trasportare la sua
chitarra, per evitare che venisse arrestato dagli agenti governativi. Durante la performance, salutò i
membri del movimento Charta 77, un gruppo dissidente per i diritti umani; il suo microfono venne
staccato improvvisamente e la Baez proseguì il concerto a cappella. Havel indica Joan Baez come
una grande ispirazione per la Rivoluzione di velluto che portò al rovesciamento del regime
comunista nel paese.
Joan incise altri due album con la Gold Castle, Speaking of Dreams (1989) e la compilation
Brothers in Arms (1991), dopodiché passò alla Virgin Records per incidere Play Me Backwards nel
1992, prima che la compagnia venisse rilevata dalla EMI. Con la Guardian incise l'album live Ring
Them Bells nel 1995 e l'album studio Gone from Danger nel 1997.
Nel 1993 viaggia in Bosnia-Herzegovina per sensibilizzare sulle sofferenze della popolazione. È
stata la prima artista ad esibirsi a Sarajevo dallo scoppio della guerra civile. Nell'ottobre 1993 è la
prima artista ad esibirsi professionalmente nell'ex penitenziario di Alcatraz a San Francisco per
l'associazione di beneficenza della sorella, Mimi Fariña, Bread and Roses. Tornò nuovamente ad
Alcatraz nel 1996.
Anni duemila
Nel 2001 la Vanguard Records ha nuovamente rilasciato i primi 13 album di Joan Baez, incisi fra
1960 e 1971. Il suono è in digitale e sono presenti delle bonus track inedite e delle note scritte da
Arthur Levy. Allo stesso modo i suoi 6 album con la A&M sono stati rilasciati nel 2003.
Nel 2003 è stata giudice del 3° Independent Music Awards per supportare gli artisti indipendenti.
[10]
L'album del 2003, Dark Chords on a Big Guitar, contiene brani composti da artisti molto più
giovani; dal concerto del novembre 2004 alla Bowery Ballroom di New York è stato inciso l'album
live Bowery Songs (2005).
Nell'agosto del 2005 partecipa in Texas al movimento di protesta pacifista avviato da Cindy
Sheehan, il mese successivo canta Amazing Grace durante il "Burning Man festival" come parte di
un tributo alle vittime dell'uragano Katrina e nel dicembre 2005 partecipa alla protesta contro
l'esecuzione di Tookie Williams. Nel 2006 assieme a Julia Butterfly Hill va a vivere su un albero in
un parco collettivo di 5,7 ettari dove dal 1992 circa 350 immigrati latino-americani vivono
coltivando frutta e verdura. Lo scopo è protestare contro lo sfratto degli abitanti per abbattere il
parco e costruire uno stabilimento industriale[11]. È anche molto attiva nella protesta contro
l'invasione americana dell'Iraq e durante i due mandati di George W. Bush, aprirà tutti i suoi
concerti all'estero con la frase, ogni volta nella lingua locale, Chiedo scusa per quello che il mio
governo sta facendo al mondo. Fra i brani del periodo c'è anche Christmas in Washington di Steve
Earle, in cui la Baez chiede ai vecchi miti e compagni di lotta (Malcolm X, Martin Luther King,
Emma Goldman, Joe Hill; nella versione live Emma Goldman viene sostituita con Mahatma
Gandhi) di tornare per aiutarla a resistere.
Il 13 gennaio 2006 canta ai funerali del cantante Lou Rawls, accompagnata da Jesse Jackson, Stevie
Wonder e altri nell'esecuzione di Amazing Grace. Il 6 giugno si unisce a Bruce Springsteen nel suo
concerto a San Francisco ed insieme interpretano il brano di Springstee "Pay Me My Money
Down." A settembre incide una nuova versione live del suo brano Sweet Sir Galahad per l'XM
Artist Confidential CD di Starbucks. In questa nuova versione cambia le parole "here's to the dawn
of their days" in "here's to the dawn of her day", come omaggio alla defunta sorella Mimi Fariña; il
brano del 1969 infatti parla della relazione della sorella con il secondo marito, Milan Melvin.
Sempre nel 2006, a sorpresa, la Baez appare alla cerimonia d'apertura della conferenza
internazionale Forum 2000 a Praga; l'esibizione della Baez è stata tenuta nascosta all'ex presidente
Vaclav Havel finché non è salita sul palco, in quanto Havel è un grande ammiratore dell'artista sia
musicalmente che politicamente. Durante la successiva visita della Baez a Praga, nel 2007, i due si
sono reincontrati e la Baez si è esibita al "Lucerna hall", un edificio costruito dal nonno di Havel.
A dicembre 2006 è apparsa al concerto di natale dell'Oakland Interfaith Gospel Choir a Oakland
(California), al teatro Paramount; in quell'occasione ha cantato Let Us Break Bread Together,
Amazing Grace e O Holy Night.
Nel 2006 viene annunciata la nuova edizione dell'album del 1995 Ring Them Bells, che contiene
memorabili duetti con Dar Williams, Mimi Fariña, The Indigo Girls e Mary Chapin Carpenter,
assieme a un libretto di 16 pagine e 6 altri brani, fra cui Love Song to a Stranger, You Ain't Goin'
Nowhere, Geordie (nella versione solista in inglese), Gracias a la vida, The Water Is Wide e Stones
in the Road.
Nel 2007 viene pubblicato un duetto della Baez con John Mellencamp, dal titolo Jim Crow,
disponibile sull'album di Mellencamp, Freedom Road. Sempre nel 2007, la Baez ha ricevuto il
Grammy Lifetime Achievement Award ed è apparsa alla cerimonia dei Grammy, presentando la
performance delle Dixie Chicks.
Il 22 luglio 2008 la Baez si è esibita, assieme a Vinicio Capossela nell'evento Live for Emergency in
Piazza San Marco a Venezia per sostenere Gino Strada ed Emergency. In agosto, a Santa Monica, si
è esibita in un duetto con She harmonized with the duetto con Gerry Marsden dei Gerry and the
Pacemakers nel brano di Hedy Wests, "500 Miles." Nell'ottobre 2008 ha poi presentato il nuovo
album Day After omorrow, prodotto da Steve Earle, nel corso della trasmissione Che tempo che fa
di Fabio Fazio, dove ha interpretato dal vivo Un mondo d'amore. L'album è stato il suo maggiore
successo commerciale dal 1979 (Honest Lullaby) ed è stato candidato a un Grammy.
Nel giugno 2009 pubblica su Youtube un video in cui canta We Shall Overcome con alcune strofe in
farsi per solidarietà con il popolo iraniano durante la repressione delle manifestazioni di popolo
contro le frodi elettorali del regime di Ahmadinejad[12].
Impegno politico e sociale
Anni cinquanta
Nel 1956 Joan ascoltò per la prima volta Martin Luther King parlare di non violenza e diritti civili,
alcuni anni dopo i due sarebbero diventati amici e avrebbero marciato assieme in molte
manifestazioni.
Nel 1957, a sedici anni, Joan commette il primo atto di disobbedienza civile, rifiutando di lasciare la
sua classe alla Palo Alto Senior High School nella California del nord, per una simulazione di
evacuazione per attacco aereo; al suono della campanella gli studenti dovevano tornare al loro
rifugio antiaereo e fingere di essere sopravvissuti a un attacco nucleare. Ritenendolo un atto di
propaganda governativa, la Baez proseguì a leggere il suo libro rifiutandosi di lasciare l'aula e
venne punita dagli insegnati e ostracizzata dalla comunità come sospetta "infiltrata
comunista"[senza fonte]
Diritti civili
Negli anni del movimento per i diritti civili, Joan affiancò Martin Luther King per la protezione
degli studenti afroamericani a Grenada, nel Mississippi, e si unì a King nella sua marcia da Selma to
Montgomery (marcia citata nel brano Christmas time in Washington), in Alabama, cantando per i
partecipanti nella città di St. Jude, dove si erano accampati per la notte. La registrazione del brano
"Birmingham Sunday" (scritta dal cognato Richard Farina), è parte della colonna sonora del film di
Spike Lee 4 Little Girls su quattro ragazze uccise in un attentato a una chiesa afroamercicana da
parte di un gruppo razzista nel 1963. Alla marcia su Washington, Martin Luther King fa riferimento
più volte a Joan Baez e alla sua interpretazione dell'inno dei diritti civili, scritto da Pete Seeger, We
Shall Overcome. Lo cantò di nuovo alla Sproul Plaza durante e manifestazioni alla UC Berkeley e
in molte altre proteste.
Nel 1966, Joan Baez si schiera con Cesar Chavez e i contadini immigrati della California, nella loro
lotta per migliori condizioni di lavoro; Joan cantò in sostegno della United Farmworkers Union
(UFW) nel 1966 e nel 1972 è al fianco di Chavez durante i suoi 24 giorni di digiuno;
l'interpretazione di We shall overcome durante il digiuno è inserita nel film sulla UFW Si Se Puede
(It can be done).
Guerra in Vietnam
Sempre presente alle marce dei diritti civili, il suo impegno è aumentato con la guerra in Vietnam.
Nel 1964 incitò pubblicamente alla resistenza fiscale, trattenendo il 6% delle sue tasse, la
percentuale normalmente destinata ai fondi militari. Nel 1965, assieme al suo mentore Ira Sandperl,
fondò l'Istituto per lo studio della Nonviolenza e nei suoi concerti incitava alla diserzione. Arrestata
due volte nel 1967[13] per aver bloccato l'ingresso dell'Armed Forces Induction Center di Oakland,
in California, è rimasta in carcere per più di un mese.
Ha partecipato a molte marce contro la guerra, proteste a New York organizzate dal Vietnam Peace
Parade Committee, a cominciare dalla Fifth Avenue Peace Parade del marzo del 1966,[14] ed altre
importanti iniziative fra cui nel 1967 un libero concerto al Monumento a Washington, contestato dal
movimento conservativo delle Daughters of the American Revolution e che attrasse 30,000 persone
per ascoltare il messaggio pacifista della Baez,[15], ancora nel 1969 le proteste del Moratorium to
End the War in Vietnam, fino alla celebrazione di Phil Ochs, "The War is Over", nel maggio 1975 a
New York.[16]
Nel Natale 1972, si unì a una delegazione pacifista (fra cui vi era l'avvocato per i diritti umani
Telford Taylor), che attraversava il Vietnam del Nord, per sostenere i diritti umani e per consegnare
la posta di natale ai prigionieri di guerra americani. Mentre si trovava ad Hanoi vi fu il
"Bombardamento di Natale" durante il quale la città venne bombardata ininterrottamente per 11
giorni. Negli anni settanta aiutò la fondazione di una sezione americana di Amnesty International.
Le sue critiche alle violazioni dei diritti umani da parte del governo vietnamita la resero sempre più
critica del regime e il 30 maggio 1979 pubblicò su quattro grandi giornali americani un'inserzione
pubblicitaria di una pagina intera,[17] denunciando la barbarie del regime comunista, il che la
allontanava da parte della sinistra americana che sosteneva in tutto e per tutto il governo vietnamita.
In una lettera di risposta, Jane Fonda disse che non aveva le prove delle denunce della Baez relative
alle atrocità del Partito Comunista di Kampuchea.
Diritti umani
La sua esperienza in Vietnam la porta a fondare il suo proprio gruppo per la difesa dei diritti umani,
Humanitas International, che si occupa di denunciare le oppressioni dei governi sia di destra che di
sinistra. Nel 1981 le sue critiche ai diritti umani di Chile, Brazil e Argentina le impediscono di
esibirsi in quei paesi; mentre si trovava in quei paesi venne tenuta sotto sorveglianza e minacciata di
morte. Un film dello sfortunato tuour There but for Fortune, venne mostrato sulla PBS nel 1982.
In seguito intraprese un secondo viaggio nel sudest asiatico per portare medicinali nella Cambogia
occidentale e partecipò a una conferenza umanitaria delle Nazioni Unite a Kampuchea (Cambogia).
Il 17 luglio 2006, la Baez ha ricevuto il Distinguished Leadership Award dalla Legal Community
Against Violence ed è stata indetta una cena in suo onore per il suo impegno costante contro ogni
tipo di violenza.
Diritti di gay e lesbiche
Joan Baez ha avuto un grande ruolo nelle battaglie per i diritti civili degli omosessuali; nel 1978 si
esibì in molti concerti di beneficenza contro la Proposizione 6 (detta anche "Iniziativa Briggs"), che
proponeva il licenziamento di tutti gli insegnati omosessuali dalle scuole pubbliche della California.
Nello stesso anno partecipò a marce commemorative per l'omocidio del supervisore del comune di
San Francisco, Harvey Milk. Negli anni '90 è apparsa assieme all'amica Janis Ian a un concerto di
beneficenza per la National Gay and Lesbian Task Force, una lobby gay, e si è esibita alla San
Francisco Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender Pride March. Il suo brano Altar Boy and the
Thief, dall'album del 1977 Blowin' Away, è dedicato ai suoi fans gay.
Cause ambientaliste
Il giorno dell'Earth Day, nel 1998, Joan Baez e l'amica Bonnie Raitt sono salite in cima ad una
sequoia per fare vista all'attivista ambientalista Julia Butterfly Hill,[18] che si era accampata lì per
proteggere l'albero dagli speculatori. Nel 2006, di nuovo assieme a Julia Butterfly Hill, va a vivere
su un albero in un parco collettivo di 5,7 ettari dove dal 1992 circa 350 immigrati latino-americani
vivono coltivando frutta e verdura. Lo scopo è protestare contro lo sfratto degli abitanti per
abbattere il parco e costruire uno stabilimento industriale.
Guerra in Iraq
Nel 2003 la Baez si è esibita davanti a centinaia di migliaia di persone in due proteste contro
l'invasione americana dell'Iraq, a San Francisco (lo stesso aveva fatto nel 1991 per la Guerra del
Golfo). Nell'agosto 2003, è stata invitata da Emmylou Harris (che definisce la Baez come la sua più
grande ispiratrice) e Steve Earle ad unirsi a loro a Londra al concerto per contro le mine antiuomo.
Nel 2004 si unita a Michael Moore nel Slacker Uprising Tour nei college americani, incoraggiando
i giovani a votare per canditati pacifisti. Nel 2005 la Baez è apparsa nella protesta contro la gerra in
Texas, nata per iniziativa diCindy Sheehan. Sempre nel 2005 ha cantato Swing Low, Sweet Chariot
e Amazing Grace a Black Rock City durante il Burning Man festival, come tributo alle vittime di
New Orleans dell'Uragano Katrina, per poi continuare a esibirsi a Washington ad altre
manifestazioni contro la guerra.[19] Durante la presidenza Bush, in tutti i concertim la Baez dedica a
Michael Moore il brano Joe Hill e, nelle date all'estero, prima di iniziare il concerto, dice nella
lingua locale: Chiedo scusa per quello che il mio governo sta facendo al mondo!
Opposizione alla pena di morte
Nel dicembre 2005, Joan Baez è apparsa alla protesta del Carcere di San Quintino in California,
contro l'esecuzione di Tookie Williams.[20] In quell'occasione ha cantato Swing Low, Sweet Chariot,
la stessa canzone che aveva cantato, sempre a San Quintino, nel 1992 per protestare contro
l'esecuzione di Robert Alton Harris, il primo uomo ad essere ucciso in California dopo la
reintroduzione della pena di morte.
Povertà [modifica]
Il 23 maggio 2006, la Baez si unì di nuovo a "Butterfly" Hill in un sit-in su di una sequoia alla
South Central Farm, in una periferia povera di Los Angeles ed insieme vi hanno trascorso la notte,
protestando contro l'espropriazione ai danni dei contadini e la demolizione della più grande fattoria
della città. Poiché la maggior parte dei contadini sono immigrati sudamericani, la Baez interpretò
molte volte brani dal suo album spagnolo del 1974 Gracias a la Vida, fra cui Gracias a la vida e No
Nos Moverán.
Elezioni presidenziali 2008
Nella sua carriera la Baez non si è mai lasciata coinvolgere dai partiti politici, ma il 3 febbraio 2008
scrisse una lettera all'editore del San Francisco Chronicle per sostenere Barack Obama nelle
Elezioni presidenziali statunitensi del 2008. Scrisse:
« In
tutti questi anni ho scelto di non essere coinvolta nei partiti politici...ma oggi la cosa più
responsabile da fare è cambiare il mio atteggiamento. Se qualcuno può navigare le acque
contaminate di Washington, sollevare i poveri e chiedere ai ricchi di condividere la loro ricchezza,
quello è il senatore Barack Obama »
[21]
Suonando sul palco del Glastonbury Festival nel giugno 2008, la Baez disse che uno dei motivi per
cui le piace Obama è che le ricorda un suo vecchio amico: Martin Luther King.[22] Prima di Obama
la Baez non aveva mai appoggiato un candidato politico.
Popolo iraniano
Nel giugno 2009 pubblica su Youtube un video in cui canta We Shall Overcome con alcune strofe in
farsi per solidarietà con il popolo iraniano durante la repressione delle manifestazioni di popolo
contro le frodi elettorali del regime di Ahmadinejad[12]. Lo ha registato a casa sua e ha caricato il
video su YouTube [1] e sul suo sito personale.