L`orologio della vita

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L`orologio della vita
Conoscenza
L’orologio della
vita
di Gudrun Dalla Via
utta la vita è ritmo: si svolge in movimenti e tempi che si ripetono
con modalità caratteristiche. Lo possiamo osservare nel macrocosmo con il variare delle stagioni, con l’alternarsi di giorno e notte,
con le maree. E nel nostro microcosmo personale possiamo notare il
battere ritmico del cuore, il movimento del respiro, le fasi di sonno e veglia, per citare solo qualche esempio. Ma forse ci accorgiamo maggiormente dell’esistenza del ritmo quando questo si sfasa, per esempio con
il batticuore per una forte emozione, o con il sonno disturbato a causa di
un viaggio attraverso i fusi orari.
La vita moderna rischia di allontanarci dai nostri ritmi naturali e innati, al punto che durante le ore di lavoro spesso non sappiamo neppure se
fuori è già buio, oppure se piove. Conoscere i momenti personali di
massima energia può invece essere utile per programmare al meglio gli
impegni di lavoro o di tipo sportivo e persino gli orari dei pasti.
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Fasi di massima energia e fasi di debolezza, picchi emozionali e momenti di apatia,
grande vivezza intellettuale e periodi di fiacca. Questo è il normale alternarsi dei
nostri ritmi nell’arco della giornata. E tutto ciò non avviene per caso. Ognuno di noi
ha un personale “orologio” che detta il tempo ai bioritmi. Conoscerli vuol dire
lavorare meglio, mangiare meglio, dormire meglio. Insomma: vivere meglio
Già settant’anni fa i bioritmi personali venivano applicati nelle industrie svizzere per abbassare la percentuale di incidenti e per aumentare
la resa lavorativa. In Giappone diverse società assicurative praticano
premi ridotti alle aziende che ricorrono all’uso dei bioritmi per i loro dipendenti, e vi sono delle organizzazioni di tassisti che pretendono l’osservazione di questi nell’assegnazione dei turni. Anche scegliendo la
data per un intervento chirurgico si dovrebbe tenere conto del diagramma personale, quantomeno per il bioritmo fisico, per ridurre il rischio di
complicazioni.
Un esempio di calcolo dei bioritmi, con le
curve che definiscono i tre flussi: fisico (F)
emotivo (E) e intellettuale (I).
Fisico, emotivo, intellettuale: tre ritmi individuali
A porre le basi per la conoscenza di due importanti bioritmi umani furono il dottor Wilhelm Fließ dell’Università di Berlino e il dottor Hermann Swoboda dell’Università di Vienna, circa un secolo fa.
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Conoscenza
Essi avevano osservato su migliaia
di pazienti delle variazioni cicliche e ricorrenti nei sintomi fisici e
psicologici e determinarono così
che un ciclo di 23 giorni riguarda i
fenomeni fisici come la salute, la
resistenza alla fatica, la forza, la
vitalità, mentre un altro ciclo, di
28 giorni, si riferisce alla sfera delle emozioni.
Una ventina di anni dopo, il dottor Alfred Teltscher dell’Università di Innsbruck individuò un ciclo di 33 giorni per le variazioni
individuali in campo intellettuale:
memoria, capacità di ragionamento e di apprendimento. Questi studi sono stati ripetuti e confermati da altri ricercatori.
E per i giorni critici?
Meglio consultare
i bioritmi
I ritmi “partono” il giorno della
nascita in curve che resteranno
sempre identiche, per tutta la vita.
Nel grafico si vede che la curva è
divisa a metà da una linea orizzontale. Nei giorni sopra la linea,
la persona ha a disposizione una
quantità maggiore di energia rispetto ai giorni che si trovano in
basso. I momenti di passaggio da
una fase all’altra, cioè quando la
curva taglia la linea orizzontale,
sono in genere di grande instabilità energetica e pertanto considerati critici.
Quando è possibile si dovrebbero
evitare gli interventi chirurgici
durante la fase critica fisica, e se si
può scegliere tra diverse date per
dare un esame, certamente si sceglierà un giorno nella fascia alta
del diagramma e comunque non
un giorno critico, cioè di passaggio tra una fase e l’altra.
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SEI GUFO O ALLODOLA?
Al momento della nascita si mette in moto un altro ritmo, di tipo
circadiano, che si svolgerà sempre identico ogni giorno, per
tutta la vita. Molte funzioni del nostro organismo sono strettamente legate a questo ritmo, così come molte abitudini: sonnoveglia, assunzione del cibo, ecc. Abbiamo ovviamente delle ottime possibilità di adattamento e di ricupero, per cui i nostri ritmi
di nascita non sono un vincolo assoluto. Tuttavia, è bene tenerne conto per la gestione di diversi aspetti della vita quotidiana.
In ogni famiglia vi sono “gufi” e “allodole”, cioè persone che
restano alzate volentieri fino a tarda ora ma faticano a svegliarsi al mattino, mentre altre si svegliano presto ma vengono colte
da sonnolenza nelle ore della serata.
Ebbene, i gufi non sono pigri come insinuano le allodole; hanno
semplicemente dei ritmi circadiani (della giornata) diversi, solitamente a causa dell’ora di nascita. Il nostro livello di energia
ALLODOLE
GUFI
mezzogiorno
tarda mattinata
verso le 15.30
verso le 3.30
sentirsi più ricettivi
sentirsi più produttivi
temperatura più alta
temperatura più bassa
verso le 18
tarda mattinata e tarda serata
verso le 20
verso le 6
mattina
tempo preferito
per l’esercizio fisico
ritmo cardiaco più alto
ritmo cardiaco più basso
disturbi da fuso orario
consumo di caffè-tè
sera
verso le 11
verso le 3
maggiori
minore
verso le 18
verso le 7
minori
maggiore
Fonte: www.dietamed.it
comincia a salire gradualmente dopo circa un’ora dal momento
della nascita per raggiungere un primo picco alla decima ora.
Segue un calo, ed un altro picco alla sedicesima ora. Quindi un
bambino nato a mezzanotte (le nascite naturali avvengono
quasi tutte durante la notte), probabilmente si sveglierà presto
al mattino, per il resto della sua vita.
Raggiungerà il culmine delle proprie facoltà fisiche e psichiche
intorno alle dieci del mattino. Alle ore tredici avrà un certo vuoto
d’energia, però ricupera velocemente, per essere nuovamente
al meglio delle prestazioni intorno alle sedici. Dopo le ore ventuno, si sentirà probabilmente stanco, con una forte propensione di andare a letto.
Chi invece è nato alle dieci del mattino comincia solitamente ad
“ingranare” intorno alle undici, sarà attivissimo nelle ore del
tardo pomeriggio e alla sera e anche fino a tarda notte.
Tu ed io: ci intendiamo?
IMAPARIAMO DAI CINESI
La medicina tradizionale cinese (MTC) ha molto da insegnarci.
I cinesi hanno osservato con molta attenzione i cicli della natura, già millenni fa. Tra l’altro hanno notato che gli organi del
nostro corpo funzionano ritmicamente, con una aumentata attività che, per tutti gli esseri umani, cade nelle stesse ore del
giorno o della notte e dura per due ore. Questo orologio ci permetterà di comprendere perché le coliche di cistifellea ci colgono più facilmente e in modo più violento tra le 11 di sera e l’una
di notte, mentre le crisi d’asma o gli attacchi di tosse si verificano prevalentemente tra le tre e le cinque del mattino e gli
attacchi cardiaci sembrano avere una “preferenza” per le ore
alte della mattina, o ancora, perché l’orario più tipico per lo
svuotamento dell’intestino è al mattino, intorno alle sette.
È pure molto interessante osservare la corrispondenza di questi stessi orari con lo zodiaco per regolare meglio il momento
dell'assunzione di vari tipi di cibi.
Ore*
organo**
segno zodiacale
1-3
fegato
acquario
3-5
polmone
pesci
5-7
intestino crasso
ariete
7-9
stomaco
toro
9-11
milza-pancreas
gemelli
11-13
cuore
cancro
13-15
intestino tenue
leone
15-17
vescica
vergine
17-19
rene
bilancia
19-21
maestro del cuore
scorpione
21-23
triplice riscaldatore
sagittario
23-1
vescica biliare
capricorno
* Le due ore di “massima attività” sono in genere seguite da altre due
ore di bassa energia o di calma. Per quel che riguarda la digestione, si
può dire che nei periodi sotto l'influenza di una costellazione dell'elemento terra (capricorno, toro, vergine) l'organismo utilizza il sale più che in
altri momenti; chi soffre di ipertensione dovrebbe tenerne conto. Nei
periodi sotto l'influenza dell'elemento acqua (pesci, cancro, scorpione)
l'organismo utilizza meglio i carboidrati: da tener presente in caso di
sovrappeso (ridurre o evitare il consumo di carboidrati nelle ore 3 - 5; 1113; 19-21; eventualmente spostare leggermente gli orari dei pasti!). I
momenti sotto l'influenza dell'elemento aria (acquario, gemelli, bilancia)
sono particolarmente sensibili ai grassi, quelli dell'elemento fuoco (ariete, leone, sagittario) alle proteine.
** Non sempre i concetti anatomici della medicina cinese corrispondono a quelli occidentali; sono soprattutto in riferimento alle funzioni energetiche ed ai meridiani (usati anche in agopuntura ed altri approcci terapeutici).
Conoscere i momenti del ritmo
emotivo permette di comprendere
meglio eventuali alti e bassi nell’umore proprio e altrui. È molto
interessante confrontare le curve
di due persone: una forte corrispondenza tra le curve dei bioritmi è indice di una maggiore compatibilità di coppia. Del resto, se
accade spesso che uno dei due è
molto motivato mentre l’altro
preferisce restare nel proprio guscio, oppure uno è al massimo
dell’energia fisica quando l’altro si
trova in una fase critica, è più difficile programmare delle iniziative in comune e gustare appieno il
tempo libero. Lo stesso vale, anche se in modo meno marcato, per
il bioritmo intellettuale. Alcuni
software per computer danno la
possibilità di vedere contemporaneamente i tre bioritmi di due
persone e programmare così in
modo ottimale le iniziative in comune.
Costruirsi il proprio
diagramma
Vi sono dei ritmi identici per tutti
noi. Per esempio, alcuni farmaci
sono molto più efficaci in determinate ore del giorno rispetto ad
altre; la pressione sanguigna, la
temperatura corporea e la secrezione ormonale sono soggette a
variazioni, a seconda dell’ora del
giorno. Inoltre, le fasi lunari e altri
fattori planetari hanno una certa
influenza sulle nostre reazioni
psicofisiche.
Ci sono poi le variabili individuali, negli orari della giornata e nei
bioritmi di tipo fisico, emotivo e
intellettuale.
Come destreggiarsi per saper cogliere i momenti migliori in cui
svolgere determinate attività o
prendere impegni particolari?
Un programma per il computer
permette di vedere i grafici senza
dover fare alcun calcolo: basta inserire la data di nascita e poi scorrere fino alla data di previsione.
Un diagramma dei ritmi personali circadiani è facile da realizzare e
da tenere nell’agenda, fino a
quando si acquisisce confidenza
con i propri alti e bassi.
Ad ogni pasto
il suo momento
Il ritmo circadiano condiziona
anche gli orari del pasto. Se infatti mangiamo nei momenti di
energia disponibile, digeriamo
bene e senza fatica. Se invece assumiamo del cibo quando il livello di energia del bioritmo personale è basso, questo cibo rischia di
“andare in “magazzino”, cioè … in
cuscinetti adiposi. Nei momenti
di bassa energia, tendiamo anche
ad essere più stanchi e forse più
pessimisti. Tenere un diario per
una settimana annotando i momenti di “alto” e “basso” durante la
giornata può essere utile per rendersi conto meglio del proprio
comportamento ed eventualmente fare qualche adattamento
nelle abitudini quotidiane.
LIBRI
G. Iannuzzo: Cicli della natura e ritmi
biologici. Red Edizioni, 2002, pp.176,
14.50 €.
P. West: I bioritmi. Guida quotidiana
per ottenere un rendimento ottimale.
Edizioni Astrolabio, 1996, pp. 108, 8.26 €.
K. Tatai: I bioritmi. Ed. Mediterranee,
1989, 186 pp., 12.91 €.
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