Motonautica - Il Mondiale di F1 riparte dall`inedita Kazan In Russia c

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Motonautica - Il Mondiale di F1 riparte dall`inedita Kazan In Russia c
Motonautica - Il Mondiale di F1 riparte dall’inedita Kazan
In Russia c’è il rientro di Lagiannella (e anche di Gillman?)
I cinque italiani in gara a Kazan (da sinistra a destra): Francesco Cantando, Alex Carella, Valerio Lagiannella, Rinaldo Osculati e Davide Padovan
KAZAN (Tatarstan, Russia), 12 luglio – Fanno tredici. Ma, dopo San Pietroburgo e Mosca, il Mondiale motonautico di F1 approda di nuovo in Russia
per strade e… acque meno battute del solito e, comunque, in location, come si dice adesso, sempre cariche di storia. Tocca a Kazan, città situata
nella Russia centrale europea, alla confluenza del Volga con il Kazanka, che il mondo conosce soprattutto per l’icona della Madonna che è stata
protettrice di tutte le Russie, anche se fermarsi lì sarebbe davvero riduttivo. Perché, se fosse qui il momento, bisognerebbe parlare di una città
fondata dai Bulgari del Volga tra l’XI e il XIII secolo, con una origine del toponimo davvero curiosa. La traduzione letterale della parola tatara qazan
è infatti caldaia (o calderone) oppure potrebbe derivare da qazğan, con significato di fossato, canale. Sembra che i tatari ritengano il nome
collegato alla similarità geografica della loro città con una padella, data la collocazione in una zona depressionale, sotto il livello del territorio
circostante. Una leggenda più romantica ci racconta la storia di una principessa tatara che avrebbe perduto nel fiume una padella o un vassoio
d'oro, mentre lo stava lavando, nel luogo dove in seguito sarebbe sorta la città. Una storia che sembra una favola per una città divenuta islamica
ma che, da sempre, ha fatto dell’ecumenismo la sua forza lungo un percorso cominciato da Gensin Khan e poi passato attraverso Ivan IV Il
Terribile (a lui è dedicato il Cremlino locale, che l’Unesco nel 2000 ha proclamato patrimonio dell’umanità). Un cammino conclusosi, in tempi
recenti, con i tormenti della Russia comunista, quella che non ha mai cancellato la fede cristiana ortodossa della gente che, il 21 luglio 2005, ha
potuto tornare a pregare nella ricostruita Cattedrale dell’Annunciazione, dove è stata posata la copia dell’icona perduta della Madonna di Kazan
(una storia, per questa immagine sacra, iniziata nel 1209), restituita alla Russia da Papa Giovanni Paolo II poco prima di morire.
SUL LAGO KABAN - Facile, vero?, farsi prendere la mano quando dovremmo solo fermarci alla terza prova stagionale del Mondiale, quello che sin
qui ha visto la doppietta del Team Qatar (uno-due di Jay Price e del piacentino Alex Carella a Doha e a Portimao) e che, sul lago Kaban (in realtà
una serie di tre laghi collegati tra loro, nel cuore della città, nati migliaia di anni fa nell’alveo antico del Volga che ora scorre a qualche km di
distanza), per quanto riguarda gli italiani, propone una interessante novità: il rientro all’attività agonistica di Valerio Lagiannella. Il 38enne pilota
padano (nato a Milano il 21 aprile 1973, fino a 35 anni ha vissuto a Merate prima di trasferirsi a
Bergamo, anche se la prospettiva a breve, diciamo entro l’autunno, è il rientro definitivo a Milano per
continuare l’attività di famiglia legata ai libri e alle librerie) sarà la seconda guida del Team Singha,
diventando per il resto della stagione il compagno stabile di Francesco Cantando che, nei primi due
appuntamenti dell’anno, era stato affiancato da Stefano Paoletti (uno che continua a farsi le ossa nel
Mondiale e nel Tricolore della F. 1000 International) e da Ivan Brigada. Un distacco, quello di Valerio,
durato quasi due anni (ultime gare a dicembre 2009 negli Emirati), dopo una ancor breve carriera
cominciata il 22 maggio 2005 a Portimao (16°), potendo contare, come miglior piazzamento, sul sesto
posto centrato in gara-1 a San Pietroburgo 2009. Ventiquattro le gare in carnet, comprese quelle in
cui… non è partito («Vero, ho patito diversi guai tecnici, mentre mi piace sottolineare che non sono
Valerio Lagianella con lo scafo del Team
mai stato coinvolto in un pur lieve incidente») e una carriera a singhiozzo «per causa del lavoro che
800 Doctor nella gara-1 di San
non mi ha mai permesso di dare continuità a quello che resta un hobby e, nello stesso tempo, la cosa
Pietroburgo 2009, quando, con il 6°
più
bella che amo fare al mondo. La passione per la motonautica è nata per caso, le barche mi hanno
posto, centrò il miglior risultato della
sempre affascinato, ma tutto è cominciato davvero per caso andando in barca con gli amici per
carriera. Ora rientra con il Team Singha
divertimento. Poi ho comprato una piccola barca da turismo e un’estate, sul lago di Garda, mentre
giravamo, ci siamo trovati vicini ad un campo di gara di scafi da corsa. Non vi dico quanto mi è piaciuto: da lì, in pratica, è nata l’avventura
agonistica, a scuola con i team di Fabrizio Bocca e Fabio Comparato. Solo qualche dettaglio (e i soliti intoppi creati dal lavoro) non mi hanno
permesso quest’anno di iniziare subito la stagione, ma adesso voglio proprio farle tutte. E non solo per questo 2011; le prospettive vanno oltre,
anche sfruttando i consigli di Francesco Cantando che, non scordiamocelo, ha l’entusiasmo di un ragazzino, ma è di fatto, in acqua e fuori, il
veterano del Circo Blu. Scontato il fatto che io abbia ancora molto da imparare, ma vorrei proprio fare meglio di quanto ho fatto finora».
DEBUTTANTE DI RITORNO - Lagiannella, insomma, vestirà i panni del debuttante di ritorno e, a confortare le sue ambizioni, ci pensa anche Alex
Carella, il piacentino del Team Qatar che ha debuttato nel Mondiale di F1 solo un anno fa, ma ha già in bacheca un bilancio da star: un terzo posto
iridato, una vittoria e ben 6 podi in sole 10 gare disputate! In questa stagione, tanto per gradire, è scattato con due secondi posti, sempre alle
spalle del suo team leader, Jay Price, per un leit motiv che potrebbe ripresentarsi anche sulle acqua del Lago
Kaban, dove potenza (e affidabilità) di scafi e propulsori potrebbero (dovrebbero?) fare la differenza. Un problema
per Francesco Cantando che, non avendo ancora a disposizione la nuova Blaze fatta in casa, dovrà di nuovo
affidarsi alla (vecchia) Dac, che di miracoli non può prometterne più di tanti. Qualche spunto in più, in questo
senso, potrebbe arrivare dalla Baba di Davide Padovan (Team Mad Croc), lo stesso scafo (con qualche cavallo in
meno?) a disposizione di Rinaldo Osculati (Team Nautica). Su un circuito di 1.972 metri (sei boe, di cui una a destra)
che dovrebbe presentarsi più che veloce, curiosamente, non ci sarà quello che, almeno sulla carta, dovrebbe essere
il pilota più rapido di tutti, vale a dire Ahmed Al Hameli (Team Abu Dhabi) che qui a Kazan resterà fermo al paddock
per il cartellino rosso rimediato dopo la ripetuta serie di sciocchezze, al semaforo verde e dopo alcuni giri quando
andò goffamente all’attacco di Marit Stromoy, messe in mostra in Portogallo. Il posto di Al Hameli, almeno per
questa gara poi si vedrà, e la notizia sarebbe davvero clamorosa, potrebbe essere occupato da Scott Gillman, lo
statunitense che, dopo i guai cardiaci di alcune stagioni fa, ha dovuto per forza di cose attaccare il casco al chiodo,
per vestire i panni (apprezzati) di team manager per la squadra di Abu Dhabi. Un grande uomo, amato da tutti gli avversari, e un pilota ancora
migliore, se si può, che ha lasciato il segno nella storia della F1, come raccontano freddamente i numeri: 4 titoli iridati, 89 gare disputate in 10 anni
di carriera con 23 vittorie (meglio di lui solo Guido Cappellini), 53 podi e 28 pole position. E adesso in trepidante attesa: a ore, infatti, dovrebbe
arrivare il verdetto dei severissimi esami medici a cui si è sottoposto a Montecarlo, presso la sede dell’Uim. Scontato il fatto che, se Gillman
dovesse davvero rientrare qui a Kazan - con la città ancora scossa dalla tragedia della nave da crociera «Bulgaria» avvenuta domenica mattina nei
pressi del villaggio di Siukeievoa, sul bacino del Volga, a una ottantina di km dalla capitale del Tatarstan (dove oggi, martedì, è stata rispettata una
giornata di lutto nazionale -, il tasso del Mondiale accrescerebbe a dismisura, mettendo a dura prova tutti gli avversari su un circuito che a Scott
potrebbe essere particolarmente congeniale. Ma circuito veloce vuol dire chiamare all’appello anche Sami Selio, Jonas Andersson e Shaun
Torrente che, però, dovrà gestirsi con attenzione per il doppio giallo a sua volte rimediato sul Rio Arade. E Marit Stromoy? La prima pole
femminile di Portimao è passata alla storia, ma la cura con cui il veneziano Fabio Comparato ha sin qui preparato lo scafo numero 4 continua ad
essere un pericolo per tutti. Per la cinquina di casa nostra sarà un weekend difficile, molto difficile, ma sicuramente entusiasmante.
Raffaele Chiulli, presidente
dell’Uim, premia Alex
Carella: per il piacentino, già
sei podi in sole 10 gare di F1
Il programma di Kazan (ora locale, 2 ore in più rispetto all’Italia) - Sabato 16 luglio, ore 10: prove libere F1; ore 11.15: prove libere F4-S; ore
11.50: prove cronometrate F4-S; ore 15: gara-1 della F4-S; ore 16: qualificazioni F1. Domenica 17 luglio, ore 10: prove libere F1; ore 11.15: prove
libere F4-S; ore 11.50: prove cronometrate F4-S; ore 14.10: gara-2 della F4-S; ore 15.45: parata; ore 16: GP del Tatarstan di F1.
Sul web – Prove cronometrate e gara in diretta sul sito del Mondiale: http://www.f1h2o.com
Mondiale 2011 (dopo 2 gara): 1. Price (Usa, Team Qatar) punti 40; 2. Carella (Ita, Qatar) 30; 3. Chiappe (Fra, Ctic China) 21; 4. Al Qamzi (Eau, Abu
Dhabi) 16; 5. Padovan (Ita, Mad Croc) e Torrente (Usa, Sweden) 9; 7. Selio (Fin, Mad Croc), Cantando (Ita, Singha) e Andersson (Sve, Sweden) 7; 10.
Benavente (Por, Atlantic) 4; 11. Stromoy (Nor, Nautica) 3; 12. Tourre (Fra, Atlantic) 2; 13. Brigada (Ita, Singha) 1.
Le gare già disputate - GP Doha (Qatar): 1. Price (Usa, Team Qatar); 2. Carella (Ita, Qatar); 3. Chiappe (Fra, Ctic China). GP di Portimao (Por): 1.
Price (Usa, Team Qatar); 2. Carella (Ita, Qatar); 3. Al Qamzi (Eau, Abu Dhabi).
Le gare ancora da disputare - 16-17 luglio: Kazan (Tatarstan, Russia); 29-30 luglio: Kiev (Ucraina); 1-2 ottobre: Liuzhou (Cina); 8-9 ottobre:
Nanyang (Cina); 5-6 novembre: Cina-3 (date e località da definire); 8-9 dicembre: Abu Dhabi (Eau); 15-16 dicembre: Sharjah (Eau).
Tre italiani d’assalto a Kazan (da sinistra a destra): Francesco Cantando (Team Singha), Davide Padovan (Mad Croc) e Rinaldo Osculati (Nautica)
La curiosità – Dodici gare in Russia, tre successi per Cappellini e Gillman
località
San Pietroburgo (9)
San Pietroburgo
data
9 luglio 1995
9 giugno 1996
vincitore
CAPPELLINI Guido (Ita)
CAPPELLINI Guido (Ita)
secondo
WERNER Michael (Ger)
LEPPALA Pertti (Fin)
terzo
JONES Jonathan (Gbr)
WERNER Michael (Ger)
San Pietroburgo
San Pietroburgo
San Pietroburgo
San Pietroburgo
San Pietroburgo
San Pietroburgo
San Pietroburgo
Mosca (3)
Mosca
Mosca
8 giugno 1997
24 maggio 1998
30 maggio 1999
14 giugno 2008
8 agosto 2009
9 agosto 2009
11 luglio 2010
24 agosto 1997
23 agosto 1998
8 agosto 1999
GILLMAN Scott (Usa)
LEPPALA Pertti (Fin)
GILLMAN Scott (Usa)
CANTANDO Francesco (Ita)
Gara sospesa dopo l’11° giro per le avverse condizioni atmosferiche
ANDERSSON Jonas (Sve)
SELIO Sami (Fin)
PRICE Jay (Usa-Qat)
AL HAMELI Ahmed (Eau)
ANDERSSON Jonas (Sve)
SELIO Sami (Fin)
SELIO Sami (Fin)
CARELLA Alex (Ita)
CAPPELLINI Guido (Ita)
GILLMAN Scott (Usa)
LEPPALA Perti (Fin)
BOCCA Fabrizio (Ita)
GILLMAN Scott (Usa)
CAPPELLINI Guido (Ita)
ROGGIERO Massimo (Ita)
DESSERTENNE Philippe (Fra)
COMPARATO Fabio (Ita)
CHIAPPE Philippe (Fra)
AL QAMZI Thani (Eau)
PRICE Jay (Usa-Qat)
LEPPALA Pertti (Fin)
CAPPELLINI Guido (Ita)
COMPARATO Fabio (Ita)