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Informazioni aggiuntive
20 aprile 2011
Il 16 marzo 2011 è ricorso il terzo anniversario di una protesta nel monastero di Kirbi durante la
quale le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 10 tibetani. Nel 2008, diverse zone abitate da
tibetani sono state interessate da manifestazioni che pur essendo, nei primi giorni, pacifiche sono
state duramente represse dalle autorità.
Phuntsok è il secondo monaco del monastero di Kirti a essersi immolato. Un altro monaco,
identificato come Tapey, si è dato fuoco nel febbraio 2009, in segno di protesta contro l’ordine che
vietava ai monaci di prendere parte a un festival di preghiera tradizionale. Secondo notizie non
confermate, le forze di sicurezza avrebbero picchiato Phuntsok mentre cercavano di spegnere il
fuoco; in base ad altre, sempre non confermate, invece gli agenti avrebbero aperto il fuoco contro
Tapey mentre era avvolto dalle fiamme. Tapey è sopravvissuto, ma si ignora dove sia.
Secondo l’agenzia di stampa Xinhua, le forze di sicurezza l’hanno condotto di corsa in ospedale,
dopo aver spento le fiamme sul suo corpo. Poco dopo, i monaci di Kirti lo avrebbero rapidamente
prelevato dall’ospedale e ricondotto in monastero. Organizzazioni per i diritti umani (Ong), tra cui
International Campaign for Tibet e Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia, contestano
questa versione dei fatti.
Secondo loro, le forze di sicurezza hanno versato tanta acqua su Phuntsok fino a causarne la
morte, il 17 marzo. Dal 19 marzo in poi, le autorità hanno sospeso le funzioni religiose nel
monastero di Kirti e dal giorno dopo hanno dato inizio a una campagna di educazione patriottica
nel monastero. Le forze di sicurezza controllano i movimenti dentro e fuori il monastero e a causa
di questo rigido controllo, i monaci potrebbero trovarsi senza cibo.
Le autorità hanno annunciato che il 12 aprile alcuni monaci più giovani sarebbe stati spostati dal
monastero di Kirti per ricevere un’educazione patriottica. Secondo alcune informazioni, gli abitanti
del luogo sono riusciti a evitarne il trasferimento, bloccando l'ingresso del monastero. Secondo le
fonti delle Ong, alcune persone non identificate sono state arrestate e rimangono in custodia
cautelare nella contea di Ngaba, oltre a Choepel Lobsang, Lobsang Ngodup, Dhonyoe Dorjee,
Tenzin Gyamtso, Lobsang Tsepak, A-dor, Dorjee, Palko, Woesel Dorjee, Lobsang Dhargay e
Lobsang Tsondue.
Nel monastero di Kirti ci sono circa 2500 monaci.