Comsubin

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Comsubin
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Comando subacquei ed incursori
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« Mezzo d’assalto è anche un singolo uomo di questo Reparto, nei principali settori sono 10 o
15 anni avanti rispetto alle tecnologie ed alle tattiche esistenti, nelle nostre accademie li
studiamo come un modello, un esempio da seguire[1] »
(Major General Peter Cosgrove, Australian former Chief of Defence Force)
Il Comando Subacquei ed Incursori (conosciuto
anche con l'acronimo di COMSUBIN), il cui nome
ufficiale è Raggruppamento Subacquei ed
Incursori "Teseo Tesei", è il Raggruppamento della
Marina Militare incaricato anche di svolgere le
operazioni di guerra non convenzionale in ambiente
acquatico.
Comando subacquei ed incursori
COMSUBIN
La sede del raggruppamento è situata al Varignano,
il promontorio che costituisce l'estremita' ovest del
porto di La Spezia e subito ad est di Porto Venere.
Indice
1 Organizzazione
2 Il Gruppo Operativo Incursori G.O.I.
2.1 Origini
2.2 Preghiera dell'Assaltatore
2.3 Selezione degli operatori GOI
2.4 Il Corso Ordinario Incursori
2.5 Corso Integrativo
2.6 Ulteriori corsi
2.7 Armi ed equipaggiamenti
2.8 Il Comando Forze Speciali CO.F.S.
3 Il Gruppo Operativo Subacquei G.O.S
3.1 Addestramento
4 Note
5 Voci correlate
6 Collegamenti esterni
Organizzazione
Il Comsubin comprende due reparti operativi
combattenti: il GOI ed il GOS.
■ il GOI, Gruppo Operativo Incursori, è l'unità
di attacco. Le attività attuali comprendono
tutte le tecniche di attacco non convenzionale
ad unità navali in mare, in porto ed alla fonda,
l'abbordaggio di navi, la posa di mine, le
Stemma del Comsubin
Descrizione generale
Attiva
1954 - oggi
Nazione
Italia
Servizio
Marina Militare
Tipo
Reparti speciali
Dimensione
Guarnigione/QG
Il G.O.I. conta circa
150-200 operatori, il
G.O.S. circa 400
operatori
Promontorio del
Varignano (Porto
Venere)
"Dal mare irrompiamo
sul nemico"
Motto
Comandanti
Comandante
corrente
Ammiraglio Giuseppe
Cavo Dragone
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infiltrazioni di personale per missioni HUMINT o di supporto al tiro di artiglierie navali, e le
missioni di attacco diretto ad obiettivi di interesse della Marina Militare. Fino alla creazione di
GIS e NOCS, il Comsubin era l'unica unità italiana addestrata alla liberazione di ostaggi.
■ il GOS, Gruppo Operativo Subacqueo, è l'unità di palombari e sommozzatori specializzata
nella bonifica dalle mine, nella bonifica dai vari ordigni trovati in mare (ad esempio bombe
d'aereo inesplose, munizioni, navi cariche di esplosivo, eccetera), e nel soccorso dei
sommergibili e sottomarini. È compito del GOS anche la difesa subacquea delle unità della
MMI in porto, sia tramite interventi anti-sabotaggio nei confronti di eventuali incursori ostili,
sia tramite controlli delle carene delle navi per accertarsi dell'assenza di ordigni. È il punto di
riferimento italiano per la dottrina e le attrezzature delle immersioni. L'unità è nata nel 1954
dalla riorganizzazione di strutture precedenti. La prima scuola palombari italiana nacque a
Genova nel 1849. Il GOS è stato utilizzato anche per attività di protezione civile, quali il
recupero di un automezzo inabissato in un lago.
Oltre a questi reparti, sono inseriti nel Comando Subaquei ed Incursori anche:
■
■
■
■
il Gruppo Navale Speciale
il Centro Studi
il Gruppo Scuole
il Gruppo Logistico
Il Gruppo Operativo Incursori G.O.I.
Il G.O.I., assieme al reggimento "Col Moschin" dell'Esercito, al "GIS" dei Carabinieri ed alle nuove
Forze Speciali dell'Aeronautica (Incursori) costituiscono le forze speciali delle Forze Armate italiane
(FFAA) dipendenti dal Ministero della Difesa, differenziandosi dalle forze speciali di altre
organizzazioni alle dipendenze di altri Ministeri (ad esempio i NOCS della polizia, alle dipendenze
esclusive del Ministero degli Interni).
Il personale è interamente professionista e l'addestramento è molto difficile, in modo da garantire
elevati standard operativi.
Origini
La formazione di gruppi di incursione subacquea si ebbe con la Prima guerra mondiale: utilizzando
mezzi come i MAS gli uomini della Regia Marina portarono a segno numerose azioni contro la flotta
austro-ungarica, infliggendo pesanti perdite al nemico in azioni sensazionali come la storica impresa
di Premuda.
L'origine degli incursori del COMSUBIN va tuttavia ricondotta specificamente agli anni trenta, con
l’impiego sperimentale – oltre ai già rammentati MAS – di mezzi d'assalto speciali. Fino al 1º luglio
1939, però, non era stato costituito un reparto organico ad hoc. In tale data, alla Spezia, nacque la Iª
Flottiglia MAS.
Il raggruppamento di incursori, che nel 1941 fu rinominato Xª Flottiglia MAS, ottenne notevoli
successi in azioni che tuttora sono studiate dalle forze speciali di tutto il mondo; in particolare,
riuscendo ad infiltrarsi nelle munitissime basi avversarie site in Suda, Gibilterra, Alessandria
d'Egitto. L'unità è anche legata al ricordo di Teseo Tesei, un ufficiale caduto in combattimento
insieme a diversi compagni durante una missione nel porto di Malta nel luglio del 1941, mentre
cercava su un siluro a lenta corsa di far saltare un'ostruzione di ingresso; per quella azione Tesei
ottenne la medaglia d'oro alla memoria, lasciando inoltre in dote al reparto gli studi e le realizzazioni
nel campo dei materiali e degli armamenti per operazioni speciali.
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Nel corso del secondo conflitto mondiale gli incursori utilizzarono soprattutto i siluri a lenta corsa,
detti anche "maiali", ed i barchini esplosivi, armamenti dei quali i britannici si affrettarono, a loro
volta, a dotarsi a seguito delle azioni italiane.
Dopo l'8 settembre il gruppo militare fu sciolto e parte
del personale dello stesso confluì nel neonato corpo
denominato Mariassalto (con comandante Ernesto
Forza) proseguendo la guerra al fianco degli alleati. Al
contempo, però, presso la Repubblica Sociale Italiana, e
sotto il “vecchio” nome di Xª Flottiglia MAS, (con
comandante il principe Junio Valerio Borghese), altri
elementi del reparto incursori della Marina continuarono
a operare sotto la bandiera della Repubblica di Salò o
R.S.I.. Nel dopoguerra i reparti (le cui capacità di
sabotaggio erano espressamente vietate dal Trattato di
Un gruppo di Arditi Incursori nel 1952
pace di Parigi del 1947) furono riorganizzati
semiclandestinamente presso l'attuale sede del
Varignano (La Spezia), originariamente con la costituzione di Maricentrosub, da cui sorsero il
Gruppo Gamma (1950) ed i Nuclei SDAI (Sminamento, Difesa, Antimezzi Insidiosi).
Diventarono strutture ufficiali della Marina Militare nel 1952 (dopo la revoca dei vincoli del
Trattato) con la costituzione, sotto il comando del tenente di vascello Massarini, del "Gruppo Arditi
Incursori", successivamente ridenominato MARICENT.ARD.IN, i cui membri, oltre alle operazioni in
mare, venivano addestrati al combattimento in montagna ed alle attività aviolancistiche per
consentire all'unità una preparazione in tutti gli scenari di combattimento. Alcuni operatori del
reparto venivano inviati a frequentare corsi specialistici negli Stati Uniti d'America, in Francia e nel
Regno Unito presso reparti analoghi. Il 15 febbraio 1960 fu ufficialmente costituito il Comando
Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, denominato appunto COMSUBIN.
Preghiera dell'Assaltatore
« Prego bensì che l'una e l'altra cosa,
la vittoria e il ritorno, tu conceda,
ma se una sola cosa, o Dio, darai,
la vittoria concedi sola! »
Selezione degli operatori GOI
I requisiti per partecipare al corso sono pubblicati su Foglio D'Ordini Marina (FOM) edito tra i mesi
di Settembre e Dicembre.
Al corso possono partecipare i militari che alla data di inizio del corso non abbiano superato il
ventisettesimo anno di età, inquadrati nel ruolo Marescialli, nel ruolo Sergenti (Capi) e ruolo Truppa
in Servizio Permanente (Sottocapi, raramente i Comuni) di tutte le categorie (incluso Infermieri), ed
il personale in ferma breve triennale per i corsi specificati nel FOM.
I candidati dovranno risultare idonei alla visita medica per l'ammissione alla componente subacquea
(categoria Incursori).
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Il Corso Ordinario Incursori
Si svolge al Varignano, insegna il silenzio, la tenacia, la pazienza. Il suo è un programma di
addestramento della durata di circa un anno che finisce con l’agognato "Basco Verde" e l’inizio di
una vita unica, eccezionale: essere un operatore delle Forze Speciali della Marina Militare. Tutte le
attività del corso prevedono una gradualità negli impegni e seguendo giorno dopo giorno gli
istruttori, con una adeguata motivazione e spirito di sacrificio, l'allievo potrà supere test che ritiene
oltre le tue possibilità, farà cose che considera oltre la sua portata. Il corso, della durata di un anno,
inizia nel mese di Maggio ed è suddiviso in un periodo di accentramento, in tre fasi addestrative ed
una fase finale.
Accentramento
L’accentramento al Corso occupa due settimane. L’aspirante allievo deve sostenere delle visite
mediche presso l’infermeria di Comsubin ed affrontare i primi ostacoli del corso: le prove fisiche e
di acquaticità. Superate queste prove l’aspirante Allievo può iniziare l’addestramento vero e proprio.
Prima fase (Combattimento a terra)
La prima fase dura 12 settimane. Gli allievi sono sottoposti ad una progressiva ma intensa
preparazione fisica, con allenamenti nella corsa, ginnastica a corpo libero, nel nuoto e iniziati al
combattimento terrestre ed alla topografia. Le attività diventano sempre più impegnative mano a
mano che le settimane passano. Gli Allievi parteciperanno a prove settimanali di marcia veloce
(prima in scarpe da ginnastica e quindi in tenuta operativa), percorso di guerra, scramble, marce
topografiche ed operative.
Seconda fase (Combattimento in acqua)
Dopo aver completato la prima fase, l’allievo ha dimostrato agli istruttori di essere in grado di
approfondire l’addestramento. La seconda fase dura 13 settimane. In questo periodo, l’allenamento
fisico continua, ma l’attività è dedicata essenzialmente al nuoto di superficie ed a quello subacqueo
con l’impiego dell’autorespiratore ad ossigeno. Dalle prime sedute di istruzione tenute in vasca
operativa gli allievi imparano a nuotare in coppia in immersione. La capacità di effettuare il nuoto
operativo mette l’allievo in grado di portare a termine missioni di attacco navale, capacità questa che
distingue gli Incursori della Marina Militare dagli operatori di altre forze speciali.
Terza fase (combattimento anfibio)
La fase dura 12 settimane e l’attività preminente è incentrata sulla navigazione di superficie, sbarco,
presa di terra ed infiltrazione nelle varie tipologie di costa, ivi compresa quella rocciosa, mentre
continua l’addestramento nella navigazione campale, nelle pattuglie. Vengono impartiti
addestramenti all’impiego degli esplosivi, delle armi e all’esecuzione di ricognizioni e attacchi ad
obiettivi terrestri. La preparazione fisica continua e gli allievi vengono testati nell’esecuzione di
brevi ma intense esercitazioni.
Quarta fase
L’ultima fase dura 15 settimane e gli allievi sono impegnati nella preparazione ed esecuzione delle
esercitazioni finali, eseguite nel massimo realismo, e negli esami di fine corso. Ai promossi viene
consegnato, con una semplice quanto indimenticabile cerimonia, l’ambito "Basco Verde" suggello
del brevetto di Incursore della Marina Militare.
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Dopo il Corso ordinario i neo-brevettati incursori non ancora "combat ready" conseguono il brevetto
di paracadutismo con la fune di vincolo, presso il CAPAR di Pisa, effettuando un corso della durata
di 4 settimane.
Corso Integrativo
Dura dai sei agli otto mesi, gli operatori sono introdotti alle tecniche e tattiche del Gruppo Operativo:
presa di terra, discesa da elicottero "fast rope", tiro in movimento, addestramento al fuoco di squadra,
stage che puntano a raffinare le tecniche col fucile d'assalto, combattimento a terra, operazioni con
elicotteri; attacco navale; stage per il combattimento urbano per le azioni speciali in ambienti ristretti
(all'interno di un edificio o di una nave); impiego di esplosivi e razzi; procedure di ispezione a navi
mercantili.
Ulteriori corsi
La formazione degli incursori, che non si può mai definire conclusa, prosegue anche durante
l'impiego presso il reparto operativo. Con la frequenza di ulteriori corsi di specializzazione, sia in
Italia che all’estero, i singoli operatori potranno incrementare il loro bagaglio di conoscenze,
compatibilmente con le loro attitudini specifiche e con le necessità organiche del reparto, ampliare le
loro possibilità d’intervento e approfondire specifiche professionalità. Quelli che si svolgono in Italia
sono:
■ Corso di Paracadutismo con la Tecnica della Caduta Libera (TCL) che si svolge presso il
Centro Addestramento Paracadutismo (CAPAR) di Pisa per un periodo compreso tra le cinque
e le sei settimane, durante le quali si effettuano lanci ad apertura comandata da una altezza
massima di 3-4000 metri (10.000 piedi).
■ Corso Avanzato di Paracadutismo, della durata di 3-4 settimane, per l’appredimento delle
tecniche per lanci ad alta quota (di 7.000-11.000 metri) con ossigeno ad apertura a quote basse
– HALO (High Altitude Low Opening) o con apertura ad alta quota e navigazione sotto vela –
HAHO (High Altitude High Opening).
■ Corso tiratore scelto
■ Corso FAC (Forward Air Controller), per abilitazione alle missioni missioni FAC (Forward
Air Controller), per la direzione a terra degli attacchi aerei e la designazione ai piloti degli
obiettivi, tenuto presso la Scuola di Aerocooperazione dell’Aeronautica Militare, della durata
di cinque settimane, tre teoriche e due pratiche. Tale qualifica è limitata agli elementi in
possesso del necessario livello di conoscenza della lingua inglese (che può essere conseguita
con la frequenza del corso avanzato alla SLLE di Perugia). Di norma, il corso è seguito da
quello di Controllore del Fuoco per Operazioni Speciali (CF/OS) di ulteriori tre settimane.
Tutto ciò prelude all’abilitazione alla funzione di Laser Target Marking (FAC/LTM) per
l’impiego dei designatori laser in dotazione al reggimento. L’addestramento all’impiego dei
relativi designatori laser avviene con corsi di un paio di settimane, che si tengono nei
principali poligoni alleati, in Sardegna come all’estero, o addirittura in occasione delle
missioni esterne, durante la permanenza dei distaccamenti in teatro.
■ Corso disattivatore di congegni esplosivi.
■ Corso comunicazioni.
■ Corso di istruttore militare di alpinismo.
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Altri corsi quali interprete di aerofotografia, fotografo subacqueo, abilitazione all’impiego
dell’autorespiratore ad aria fino a 40 mt., e molti altri di perfezionamento svolti all’estero presso
l’International Special Traning Center – ISTC di Pfullendorf, in Germania, la scuola delle Forze
Speciali della NATO, completano la preparazione dell'incursore di marina che comunque è in
continuo addestramento per mantenere e migliorare le capacità operative per tutto il periodo in cui è
"combat ready".
Armi ed equipaggiamenti
Ciascun operatore dispone di:
Pistola Glock 17
Pistola Beretta 92SB - FS
Pistola subacquea Heckler & Koch HK P-11
Arma lunga fucile Beretta AR70/90, attualmente
solo per uso addestrativo
■ Arma lunga fucile Colt M4, anche associato al
lanciagranate M203
■ Pistola mitragliatrice Beretta M12, in via di
dismissione
■ Pistola mitragliatrice HK MP5, in varie versioni
(anche silenziate)
■
■
■
■
COMSUBIN in parata
Armi di squadra:
■
■
■
■
■
■
Mitragliatrice leggera FN Minimi 5.56mm
Mitragliatrice M60E3 7,62mm
Mitragliatrice MG 42/59 7.62mm
Mitragliatrice Browning M2 12.7mm solo su automezzi
Lanciagranate automatico H&K AGS 40mm
Lanciarazzi controcarro Instalaza C-90 (si tratta di un sistema individuale e spalleggiabile "usa
e getta" di origine spagnola che ha soppiantato il precedente lanciarazzi ricaricabile
"Blindicide" di origine belga).
Sono utilizzate, inoltre, esplosivi e cariche da demolizione di vario genere.
Per le trasmissioni sono impiegati apparati di alto contenuto tecnologico: radio palmari e terminali
satellitari.
Veicoli terrestri: Iveco VM 90.
Imbarcazioni speciali: Futura Commando; RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) di tipo Hurricane.
Inoltre, data la prerogativa del reparto orientato all'attacco navale, il GOI è dotato di mezzi subacquei
insidiosi moderni concepiti, sviluppati e costruiti in Italia che traggono le loro origini concettuali (sia
tecniche che operative) dagli S.L.C. (siluri a lenta corsa, chiamati anche "maiali") e dai
minisommergili CA/CB impiegati dagli arditi incursori della Regia Marina durante la seconda guerra
mondiale. Infine, per determinate operazioni di infiltrazione via mare, gli operatori del GOI possono
contare anche sull'utilizzo dei sommergibili del COMFORSUB (Comando forze subacquee).
Il Comando Forze Speciali CO.F.S.
È stato richiesto di spostare questa pagina a Comando interforze per le operazioni de
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Motivo: Il COFS è un comando interforze sovraordinato al comsubin che comprende, come
necessità di dedicare una voce specifica a tale istituzione, ovvero eliminare il paragrafo dal voce.
Se sei un utente registrato, puoi spostare (http://it.wikipedia.org/w/index.php?
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Il CO.F.S. nasce nel 2004, ha sede a Roma, è il comando che si occupa della pianificazione delle
operazioni speciali per tutte le F.S. e F.O.S. Italiane; è posto alla diretta dipendenza del Capo di Stato
Maggiore della Difesa.
■ 9º Reggimento d'Assalto Incursori Paracadutisti “Col Moschin” - Esercito Italiano
■ Gruppo Intervento Speciale - Carabinieri
■ Gruppo Operativo Incursori del Comando Subacquei e Incursori Teseo Tesei – Marina
Militare
■ 17° Stormo Incursori – Aeronautica Militare
■ 4° Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger “Monte Cervino” - Esercito Italiano
■ 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi Folgore - Esercito Italiano
Il Gruppo Operativo Subacquei G.O.S
Il personale del G.O.S. è abilitato a:
■ immersioni autonome fino a 60 metri con respiratore ad aria;
■ immersione assicurata alla superficie, con l’impiego dello scafandro da Palombaro fino a 60
metri ad aria;
■ immersione fino a 250/300 metri con l’ausilio di impianti integrati imbarcati sulle navi del
Gruppo Navale Speciale, con impiego di miscele respiratorie ad elio-ossigeno e con tecniche
di intervento in saturazione;
■ soccorso sommergibili sinistrati con: Campana Mc Cann fino a 130 metri; Minisommergibile
fino a 300 metri; immersioni con scafandro rigido articolato (ADS) fino a 300 metri.
Questo personale è tutto volontario, caratterizzato da duro addestramento e da doti di elevatissima
professionalità e dedizione, basti pensare all’equilibrio psico-fisico ed alle conoscenza richieste agli
operatori "IMMERSIONI PROFONDE" che svolgono attività fino a 250/300 metri di profondità.
Addestramento
Il corso di formazione e addestramento è molto duro e selettivo, viene effettuato presso il Gruppo
Scuole e dura circa un anno: alla fine si ottiene il basco celeste da palombaro ed il relativo brevetto.
Note
1. ^ - L'Espresso, 1 novembre 2007, pag.42
.
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Voci correlate
■ Caimani del Piave
Collegamenti esterni
■ Il COMSUBIN sul sito della Marina Militare
(http://www.marina.difesa.it/comsubin/index.asp)
Categorie: Marina Militare | Forze speciali | Golfo della Spezia | Architetture militari della provincia
della Spezia | [altre]
■ Ultima modifica per la pagina: 11:46, 30 mag 2010.
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