Marco Lodola nasce a Dorno (Pavia) il 4 aprile 1955 e dopo gli studi
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Marco Lodola nasce a Dorno (Pavia) il 4 aprile 1955 e dopo gli studi
Marco Lodola nasce a Dorno (Pavia) il 4 aprile 1955 e dopo gli studi liceali completa il suo percorso formativo presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze e presso l'Accademia di Brera a Milano. Inizia a proporre i suoi lavori a metà degli anni Settanta con opere in cui descrive, con colori decisi e accesi e con un'iconografia sottratta ai rotocalchi e simile a quella impiegata dai pop artisti Tom Wesselmann, Alex Katz e David Hockney, i personaggi sottratti al mondo della canzone e della musica in voga in quegli anni. Agli inizi degli anni Ottanta fonda con un gruppo di artisti, che si avvalgono di materiali nuovi e inusitati in arte, il movimento Nuovo Futurismo di cui si occupa per primo il critico Renato Barilli che col tempo ne diviene il principale teorico e sostenitore. Per la prima volta Lodola inizia ad impiegare, nel produrre i suoi lavori, dei sottili fogli di perspex con cui riproduce e ritaglia delle figure prelevate al mondo della danza -singole ballerine o coppie di figure danzanti- alternando spazi trasparenti a zone vivacemente colorate al verso con smalti industriali. È del 1985 la prima mostra personale allestita a Genova presso la galleria La Polena. L'iconografia impiegata incomincia a dilatarsi verso altri settori e dal mondo della danza l'artista inizia a proporre opere in cui è manifesta un'attenzione nuova per il nuoto sincronizzato, le pin up e altre immagini pop. Sul finire degli anni Ottanta, oltre alle esposizioni già elencate con il movimento dei Nuovi Futuristi, è invitato ad altre mostre collettive con temi diversi come La pittura verso gli anni Ottanta alla Galleria Civica di Gallarate, Cravatte al Museo a Palazzo Inghirami di Milano, Anniottanta presentata da R.Daolio al Castel Sismondo di Rimini, Dopo il concettuale curata da L.Caramel a Palazzo delle Albere di Trento, Effetto placebo all'ICAF Arte Fiera di Londra e Nuove acquisizioni alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Bologna. Nel 1993 espone all'Istituto Italiano di Cultura di Londra e l'anno successivo è invitato dal Governo della Repubblica popolare Cinese ad allestire una personale nei locali degli Ex Archivi della Città Imperiale di Pechino. Illustra le copertine dei libri editi da Einaudi dal suo "quasi omonimo" scrittore romano Marco Lodoli, mentre un suo disegno viene utilizzato per illustrare la copertina di un volume della collana dei Classici Feltrinelli curata da A.Busi. Partecipa ad esposizioni e a progetti di importanti aziende industriali quali Swatch, Coca Cola, Harley Davidson, FrancioFrancis, Biagiotti, Byblos, Nonino, Carlsberg e Vini Ferrari. Per la collezione Illy Caffè progetta e realizza sei tazzine ballerine in ceramica. Nella seconda parte degli anni Novanta inizia ad esporre negli Stati Uniti dove il suo singolare modo di rileggere la pop art ha un grande successo riscontrato nella grande partecipazione di pubblico alle mostre personali allestite al Boca Museum di Boca Raton, a Miami in Florida e nella galleria Marisa del Re di New York. Partecipa su invito ad alcune importanti mostre collettive come Giovane Arte Contemporanea curata da L. Somaini e C. Cerritelli allestita al Castello di Sartirana, Martinetti e il movimento Futurista curata da M. Vescovo a Palazzo Guasco di Alessandria e Marilyn Monroe al Palazzo della Civiltà di Roma. Sempre nel 1996 partecipa su invito alla XII Quadriennale di Roma e nel 1997 è invitato alla VI Biennale di scultura a Montecarlo e ad una manifestazione associata alla XLVII Biennale di Venezia intitolata UNIMPLOSIVE ART - Verso la nuova Classicità promossa dalla Regione Sicilia. Su incarico della Saatchi & Saatchi esegue i disegni per le affiches dell'opera lirica Tosca di Puccini utilizzati in Piazza del Popolo a Roma. Realizza i pannelli scenografici per i concerti degli 883 di Max Pezzali e inventa per i Timoria il logo e la copertina del CD. Il suo rapporto con quest'ultimo gruppo musicale si concretizza con l'avvio di un tour multimediale, in cui avviene un singolare connubio tra arte, musica e spettacolo, allestendo l’OPEN ART TOUR in quattro grandi sedi espositive a Trevi, Pavia, Montecarlo e Lucca. Con l'avvento del nuovo secolo il suo repertorio iconografico si allarga comprendendo fiori, alzate con frutti vari, motociclette e automobili, biciclette e pin up. Nel 2000, su incarico del Teatro Massimo di Palermo, realizza Gli avidi lumi, quattro totem luminosi alti sei metri raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone; altre sculture luminose sono esposte permanentemente nelle piazze di Montecarlo, Riccione, Faenza, Bologna, Paestum, Udine, San Paolo del Brasile, alla Versiliana e a Pavia nel Castello Visconteo. Nel 2001 è incaricato di curare l'immagine del Carnevale di Venezia, nel 2005 realizza un manifesto per le Olimpiadi Invernali di Torino, il logo per la trasmissione televisiva "Speciale per voi di Renzo Arbore e la maglia rosa per l'88° Giro d'Italia. Inoltre disegna la nuova insegna per il Roxy Bar di Red Ronnie, realizza l'immagine per il centenario del movimento pacifista di Gandhi, il logo per il 50° dell'ARCI, l'immagine per il 70° Maggio Fiorentino, e ancora l'immagine per i 100 anni di Fiat Avio e il centenario della Juventus. L'ultima sua "fatica" è la recente decorazione con scatole luminose LODOLARISTON della facciata del Teatro Ariston in occasione della 58° Edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. In tutti questi anni hanno scritto sul suo lavoro, tra gli altri, Vergine, Bossaglia, Caramel, Maschera, Seveso, Somaini, Quintavalle, Accade, Pontiggia, Carli, Sala, Calabrese, Denice, Tacchella, Restany, Coen, Bonito Oliva, Strano, Fiz, Crispoldi, Cherubini, Vescovo, Mammi, Hunter, Dorfles, Sgarbi, Daverio, Riva, Deho, Beatrice. [Biografia di RINO TACCHELLA]