Relazione 2014 sull`attività del 2013
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Relazione 2014 sull`attività del 2013
Azienda U.L.S.S. 12 Veneziana Dipartimento Dipendenze Direttore Dott. Alessandro Pani Unità Operative: SER.D. Venezia Terraferma / SER.D. Venezia Centro Storico Mestre Via Calabria 15-17 Tel. 041.260.8250 Fax: 041.260.8240 Venezia Dorsoduro 1463 30123 Venezia Tel. 041.529.5862 Fax: 041.529.5884 Mail: [email protected] ; [email protected] – PEC [email protected] Relazione sull’attività del 2013 2013 Osservatorio Locale sulle Dipendenze Patologiche Alberto Bottaro1, Alberto Favaretto2, Novella Ghezzo3, Alberto Manzoni4 Francesca Paruzzolo5, Luigi Siviero6, Sabrina Tripodi7 1 Psicologo, psicoterapeuta, Comunità Terapeutica Ce.I.S. “Don L. Milani”, Mestre Educatore professionale, Comune di Venezia, Assessorato alle Politiche Sociali e Rapporti con il Volontariato, Direzione Politiche Sociali Partecipative e dell'Accoglienza, Servizio Promozione Inclusione Sociale, UOC Riduzione del Danno 3 Medico chirurgo, specialista in Tossicologia Medica, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D. Venezia Terraferma, U.O.S. Area Integrazione 4 Referente gestione flussi informativi, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D. Venezia 5 Psicologo, psicoterapeuta, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D. Venezia, Sezione Giovani 6 Coordinatore Comunità Terapeutica Emmaus, Zelarino 7 Psicologo, Comunità di Venezia s.c.s. 2 Indice della relazione Capitolo Prefazione 1. Il contesto internazionale 1.1. Il contesto mondiale: la relazione UNODC 1.2. Il contesto europeo: la relazione EMCDDA 2. Il contesto nazionale e regionale 2.1. La relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze 2.2. La relazione al Parlamento su alcolismo e problemi alcolcorrelati 2.3. Il sistema di sorveglianza PASSI: alcol e fumo in Regione Veneto 2.3.1. Il consumo di alcol in Veneto 2.3.2. L’abitudine al fumo in Veneto 3.1. II contesto locale: utenti in carico ai due Servizi 3.1.1. Tossicodipendenti a Mestre 3.1.2. Tossicodipendenti a Venezia 3.1.3. Alcolisti a Mestre 3.1.4. Alcolisti a Venezia 3.1.5. Il gioco d’azzardo patologico (GAP) 3.1.6. Tabagisti 3.1.7. Detenuti 3.2. Il contesto locale: gli inserimenti nelle Comunità Terapeutiche 3.2.1. Ce.I.S. di Mestre 3.2.1.1. Ce.I.S. di Mestre – Pronta Accoglienza Confine 3.2.1.2. Ce.I.S. di Mestre – Comunità Contatto 3.2.1.3. Ce.I.S. di Mestre – Villa Soranzo 3.2.2. Comunità di Venezia 3.2.2.1. Comunità di Venezia – Giovani e Adulti 3.2.2.2. Comunità di Venezia – Mamme con bambini 3.2.2.3. Alcune considerazioni 3.2.3. Emmaus 3.3. Osservazioni qualitative 3.3.1. L’Area giovani di Mestre 3.3.2. L’Area giovani di Venezia 3.3.3. Iniziative di prevenzione indicata a favore di adolescenti ad alto rischio di uso di sostanze, svolte dalla U.O.S. Prevenzione Dipendenze, Ser.D. Mestre 3.3.4. Gli interventi nelle scuole a Venezia 3.4. Il contesto locale: indicatori sul “sommerso” 3.4.1. Bacino d’utenza 3.4.2. L’attività di Riduzione del Danno 3.4.2.1 Persone che hanno usufruito del centro diurno Drop-In 3.4.2.2 Dati di attività dell'unità di strada 3.4.2.3 Dati di attività unità di strada Tips & Tricks 3.4.3. L’attività di contrasto delle Forze dell’Ordine 3.4.4. Accessi al Pronto Soccorso 3.4.4.1. Accessi della popolazione generale 3.4.4.2. Accessi degli utenti dei due Ser.D. Conclusioni Pag 2 4 4 10 15 15 19 21 21 22 23 23 26 30 30 31 34 35 41 41 41 42 43 44 44 46 47 48 50 50 52 53 55 57 57 60 60 64 68 70 72 72 74 78 Prefazione (a cura di Francesca Paruzzolo) Questo rapporto, relativo all’anno 2013, presenta degli arricchimenti rispetto alla precedente relazione per l’anno 2012. Pagina 2 di 78 Si è potuto contare, infatti, sull’acquisizione delle osservazioni sul contesto mondiale (relazione UNOCD), di una ricognizione sul Gioco d’Azzardo Patologico e sul Tabagismo a livello locale e sugli utenti tossicodipendenti ristretti presso i due Istituti Carcerari veneziani. L’osservazione del contesto locale risulta più completa perché corredata dagli indicatori sul “sommerso” che riguardano l’attività del Drop-in, dell’Unità di Strada e della stessa nei contesti di festa (Tips & Tricks). Tutto ciò ha permesso un affinamento del lavoro “conoscitivo e valutativo“, premessa imprescindibile per la “programmazione nell’ambito delle dipendenze nel territorio del Dipartimento”, come recita l’atto costitutivo dell’OLDP (Osservatorio Locale Dipendenze Patologiche). Si segnalano alcuni punti salienti della presente relazione: • Relazione UNODC 2014: la significativa correlazione inversa tra interventi di riduzione del danno ed infezione HIV: all'aumentare dei primi si osserva una riduzione dei casi di infezione e viceversa (come sta accadendo nei Paesi più colpiti dalla crisi economica); • Relazione Emcdda 2014: in Europa, nel 2013, permangono segnali di stabilizzazione e talvolta anche trend negativi rispetto alla disponibilità e al consumo di sostanze stupefacenti, sia tra la popolazione generale che tra quella giovanile, ma i dati vanno letti con la dovuta precauzione perché i segnali di preoccupazione non mancano, come il sempre più pervasivo diffondersi di nuove droghe sintetiche (in particolare stimolanti sintetici) molto più pericolose delle droghe a base vegetale. • Relazione al Parlamento 2014: in Italia si registrano segnali di stabilità per il consumo di sostanze tra la popolazione generale, mentre per la popolazione giovanile (15-19 anni) si rileva una tendenza all’incremento dei consumi per alcune sostanze come la Cannabis, la cui prevalenza è tornata ai livelli elevati del 2008, e per gli stimolanti il cui uso è incrementato negli anni dal 2011 al 2014. In Italia, la diffusione di sostanze stimolanti sintetiche è ancora a livelli molto bassi. • SerD Mestre: a fronte di un'utenza saldamente attestata su fasce d'età "avanzate" (>40), la metà dei nuovi utenti è <30; i cannabinoidi sono la sostanza primaria d'elezione fino a 19 anni, poi l'eroina diventa sostanza primaria per tutte le successive fasce d'età; la cocaina come sostanza primaria è del tutto marginale, leggermente più significativa nella fascia 3539; • SerD Venezia: è evidente, in valori relativi, una marcata differenza nella distribuzione per sesso (le donne sono più giovani degli uomini); circa metà dell'utenza ha più di 39 anni, e metà dei nuovi utenti è <30. Anche a Venezia i cannabinoidi come sostanza primaria prevalgono largamente fino a 19 anni, sono poi soppiantati dall'eroina; la cocaina, a differenza di Mestre, è molto più rappresentata come sostanza primaria, e raggiunge quasi il 20% nella fascia 20-24. • Il gioco d'azzardo ha visto un afflusso di utenti prevalentemente di genere maschile, con un'età media di 50 anni, ma è da segnalare un'elevatissima dispersione (range 23-79); ampiamente sottorappresentata l'utenza femminile, malgrado la percezione che il fenomeno non sia affatto estraneo alle donne (fattore ampiamente documentato in letteratura); • Detenuti: circa un quarto sono giovani <25, valore circa triplo della media regionale e nazionale; c'è un’elevata prevalenza di assuntori di eroina (41%) e cocaina (35%), anche se tra i più giovani (<24) sono molto rappresentati i consumatori di cannabinoidi (comunque in misura minore dei consumatori di eroina e cocaina): spicca quindi un maggiore radicamento nell'uso di sostanze "pesanti" tra i giovani detenuti; • Accessi al Pronto soccorso: della popolazione generale per intossicazione da alcol e droghe: circa 1/4 hanno riguardato persone <24, quasi equamente ripartiti tra ragazzi (26) e ragazze (23, che però sono 1/3 del totale degli accessi femminili); circa il 60% degli accessi sono stati considerati in situazione critica o comunque compromessa (codici rossi o gialli) al triage; il 75% degli accessi è stato attribuito ad intossicazione da alcol, percentuale che si avvicina al 100% degli accessi per persone di età <25 • Comunità di Venezia s.c.s: le due comunità terapeutiche gestite dalla cooperativa Comunità di Venezia s.c.s., “Villa Renata” per giovani adulti e “Casa Aurora” per mamme con bimbi, mostrano, per l’anno 2013, una buona durata media dei programmi in relazione Pagina 3 di 78 • • • alla ritenzione in trattamento, considerevoli percentuali di successo dei trattamenti (con punte del 75% per il programma terapeutico per madri con figli) e buoni risultati in relazione allo svezzamento dalle terapie sostitutive e dagli psicofarmaci. Comunità Emmaus: a conferma dei dati relativi all’anno 2012, l’offerta si è orientata sempre più verso la fascia d’utenza definita “cronica”. La proposta di cambiamento e l’impegno richiesto all’ospite hanno avuto un riscontro positivo: oltre il 42% degli utenti dimessi dalla Comunità sono stati accompagnati nel reinserimento in società anche attraverso i tirocini lavorativi. Unità operativa Riduzione del danno del Comune di Venezia: nell'annualità a cui fa riferimento il presente report si sono rilevati target sommersi che con difficoltà riescono ad accedere ai servizi per scarsa motivazione o per soglia di accesso troppo elevata rispetto alla condizione di vita. In particolare si tratta di giovani e giovanissimi consumatori che non riconoscono la problematicità del proprio consumo e persone straniere che, per la condizione di fragilità amministrativa e per le condizioni di vita ad alta marginalità, non riescono a mantenere i protocolli trattamentali previsti. Prevenzione: a livello scolastico ha subito un’ulteriore contrattura, specie per le scuole del centro storico, a causa di una sensibile diminuzione del personale da poter dedicare. Continua invece, specie nel centro storico, l’attività di prevenzione delle malattie infettive in collaborazione con l’Unità Operativa di Malattie Infettive, e la collaborazione con i Consultori Familiari per il benessere delle donne. 1. Il contesto internazionale 1.1. Il contesto mondiale: la relazione UNODC8 Gli sforzi effettuati ad oggi per attuare la Dichiarazione politica ed il Piano d’Azione hanno consentito di conseguire alcuni successi notevoli, compresa la riduzione della coltivazione illegale di droga mediante iniziative di sviluppo sostenibile e miglioramenti nel trattamento della distribuzione. Ci sono stati anche degli innegabili peggioramenti, non ultimo l’impulso alla coltivazione di oppio in Afghanistan, la violenza associata al commercio illecito di droga, e la crescente instabilità di regioni, comprese l’Africa occidentale ed orientale, che sono ancora vulnerabili al traffico nonché all’aumento dei livelli di coltivazione ed uso locale. Appare evidente, nella discussione sulle riviste scientifiche di alto livello e nelle risultanze di questo rapporto, che non ci sono risposte semplici a questo problema. Un approccio equilibrato si poggia su risposte basate sulle evidenze, con una forte enfatizzazione sulla salute pubblica, ed include misure focalizzate su prevenzione, trattamento, integrazione e riabilitazione sociale. Rimangono forti differenze nell’erogazione di servizi, dato che ogni anno solo un utilizzatore problematico di droga su sei accede ai servizi per i trattamenti delle dipendenze. I cambiamenti della produzione e del commercio internazionale delle sostanze chimiche pongono delle sfide difficili. Tuttavia, le prove dimostrano che le misure per controllare i precursori chimici hanno avuto un impatto tangibile nel ridurre la loro diversione per la realizzazione illecita di droghe, e questa deve rimanere un’importante strategia di controllo dei rifornimenti. Sulla base di ampie informazioni sui rifornimenti, così come sulle (relativamente limitate) nuove informazioni sulla domanda, si può concludere che complessivamente la situazione globale rispettivamente alla prevalenza di uso illecito di droghe ed uso problematico di droga è generalmente stabilizzata, poiché l’aumento del numero complessivo di assuntori di droga è commisurato all’aumento della popolazione mondiale. Ciò detto, ogni regione evidenzia peculiarità proprie rispetto alle specifiche sostanze. La poliassunzione, che viene generalmente considerata l’uso di due o più sostanze nello stesso momento od in sequenza, rimane la maggior preoccupazione, sia dal punto di vista della salute pubblica che sotto il profilo del controllo degli 8 United Nations Office On Drugs And Crime, Vienna - World Drug Report 2014 (United Nations publication, Sales No. E.14.XI.7). E-mail: [email protected] – Testo originale in lingua inglese, traduzione a cura di Alberto Manzoni Pagina 4 di 78 stupefacenti. L’uso di droga continua ad esigere un pesante pedaggio, con la perdita di preziose vite umane e di anni di attività di molte persone. Si stima che siano state rilevate 183.000 morti drogacorrelate nel 2012 (range: 95.000-226.000). Questa cifra corrisponde ad un tasso di mortalità di 40.0 morti per milione (range: 20.8-49.3) tra la popolazione di età 15-64. Si stima che globalmente, nel 2012, tra i 162 ed i 324 milioni di persone, corrispondenti al 3.5-7.0 per cento della popolazione mondiale tra i 15-64 anni, abbia usato una droga illecita – principalmente cannabis, oppioidi, cocaina o del gruppo anfetamino-simili – almeno una volta nell’anno precedente. Anche se la popolazione generale considera i cannabinoidi la droga illecita meno dannosa, c’è stato un considerevole aumento nel numero delle persone che, nell’ultimo decennio, hanno richiesto un trattamento per disturbi da uso di cannabinoidi, in particolare nelle Americhe, in Oceania ed in Europa. Ciononostante, gli oppiacei sono rimasti la sostanza primaria d’abuso di gran lunga prevalente tra quanti hanno richiesto un trattamento in Asia ed in Europa, così come lo è stato la cocaina nelle Americhe. Stima sul numero globale di assuntori di diverse sostanze (2012) Numero di assuntori (milioni) Prevalenza (percentuale) Sostanza Valore Limite Limite Valore Limite Limite stimato inferiore superiore stimato inferiore superiore Cannabis 177.63 125.30 227.27 3.8 2.7 4.9 Oppioidi 33.04 28.63 38.16 0.7 0.6 0.8 Oppiacei 16.37 12.80 20.23 0.35 0.28 0.43 Cocaina 17.24 13.99 20.92 0.37 0.30 0.45 ATS (*) 34.40 13.94 54.81 0.7 0.3 1.2 Ecstasy 18.75 9.4 28.24 0.4 0.2 0.6 (*) ATS: stimolanti di tipo anfetaminico Fonte: stime basate sui questionari del report annuale UNODC Con riferimento all’uso iniettivo di droghe, l’Ufficio delle Nazioni Unite per la droga e la criminalità (UNODC), il Programma comune delle Nazioni Unite per l’HIV/AIDS (UNAIDS), la Banca Mondiale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), estraendo i dati disponibili più recenti, stimano che il numero di persone che assumono droghe per via iniettiva è di 12.7 milioni (range: 8.9-22.4 milioni). Questo corrisponde ad una prevalenza dello 0.27 per cento (range: 0.190.48 per cento) della popolazione in età 15-64. Il problema è particolarmente grave nell’Europa orientale e sudorientale, dove il tasso di assunzione per via iniettiva è 4.6 volte più alto della media globale. L’utilizzo condiviso di materiali per l’assunzione iniettiva rende le persone che si iniettano droghe particolarmente vulnerabili all’HIV ed all’epatite C. Si stima che in media il 13.1 per cento del numero complessivo di persone che assumono droghe per via iniettiva sia affetto da HIV. UNODC, la banca mondiale, WHO e UNAIDS sono arrivati congiuntamente a stimare che globalmente il numero di persone che assumono droghe per via iniettiva affette da HIV sia di 1.7 milioni (range: 0.9-4.8 milioni). Questa situazione è particolarmente acuta in due regioni del mondo, Asia sud-occidentale ed Europa orientale e sud-orientale, dove si stima che la prevalenza dell’HIV tra le persone che assumono droghe per via iniettiva sia, rispettivamente, del 28.8 e 23.0 per cento. Si stima che più della metà delle persone che assumono sostanze per via iniettiva sia affetta da epatite C. L’HIV tra le persone che si iniettano droghe può essere affrontato mediante l’implementazione di un ampio pacchetto, basato sulle evidenze, di nove interventi, come componente di ciò che è conosciuto anche come “servizi di riduzione del danno”: è questa la principale componente della risposta globale per bloccare l’aumento dell’HIV. Di questi, i quattro interventi più efficaci per la prevenzione, cura e trattamento dell’HIV sono i programmi relativi ad aghi e siringhe, le terapie sostitutive con oppioidi (od altro trattamento per la dipendenza da droghe basato sulle evidenze nel caso di persone che iniettano droghe non oppioidi), test e consulenza per l’HIV, terapia antiretrovirale. La diffusione dei quattro interventi più efficaci è maggiore nell’Europa occidentale e centrale, dove gli interventi di riduzione del danno sono stati aumentati nel corso di un decennio, portando alla riduzione del numero di nuove diagnosi di HIV tra gli assuntori di stupefacenti per via iniettiva ed alle morti dovute a AIDS attribuibili all’uso non sicuro Pagina 5 di 78 di droghe per via iniettiva. Tuttavia, la recente epidemia di HIV tra assuntori per via iniettiva in alcune parti d’Europa dimostra come la situazione epidemiologica dell’HIV possa cambiare molto rapidamente in aree dove i servizi e gli interventi vengono ridotti. Gli oppiacei e gli oppioidi sono in vetta alla lista delle droghe che causano il maggior peso di malattie e decessi droga-correlati a livello mondiale. Per il terzo anno consecutivo l’Afghanistan, che su scala mondiale è il maggior coltivatore di papaveri da oppio, ha registrato un aumento dell’area coltivata (da 154.000 ettari nel 2012 a 209.000 ettari nel 2013). Inoltre c’è la prova dell’espansione di Myanmar nella coltivazione di papaveri, anche se meno pronunciata. Cocaina. Mentre la produzione ed il traffico di cocaina hanno avuto un grave impatto nell’emisfero occidentale, ci sono indicazioni che la disponibilità globale di cocaina sia diminuita. La superficie stimata per la coltivazione delle piante di coca al 31 dicembre 2012 era la più bassa sin dall’inizio delle stime disponibili nel 1990: 133.700 ettari, in diminuzione del 14% rispetto alla stima del 2011. I sequestri complessivi di cocaina sono aumentati a 671 tonnellate nel 2012, rispetto alle 634 tonnellate del 2011. Cannabinoidi. La coltivazione e produzione di piante di cannabis (“marijuana”) rimane assai diffusa, mentre la produzione della resina di cannabis (“hashish”) rimane circoscritta in alcuni Paesi del nord Africa e dell’Asia centrale e sud-occidentale. In Afghanistan, malgrado la riduzione dell’area coltivata a cannabis, la produzione potenziale di resina di cannabis del 2012 era maggiore che nel 2011 grazie alla maggiore resa per ettaro. L’utilizzo globale di cannabinoidi sembra essere diminuito, cosa che essenzialmente riflette la riduzione stimata nell’uso di cannabinoidi in Europa occidentale e centrale. Stimolanti di tipo anfetaminico. Mentre è difficile quantificare la produzione mondiale di stimolanti di tipo anfetaminico, continua ad aumentare il numero di laboratori per la produzione di stimolanti di tipo anfetaminico, in prevalenza metamfetamine, soggetti a chiusura. La produzione di metamfetamine in Nord America si è espansa di nuovo, e si rileva un aumento di laboratori per la produzione di metamfetamine smantellati tra Stati Uniti e Messico. Su un totale di 141 tonnellate di stimolanti di tipo anfetaminico sequestrati complessivamente, la metà sono stati sequestrati in Nord America ed un quarto nell’Asia orientale e sud-orientale. I sequestri di “ecstasy” sono aumentati nel 2012, ed i maggiori sequestri di ecstasy si sono verificati nell’Asia orientale e sud-orientale, seguita dall’Europa (sud-orientale, occidentale e centrale), che globalmente hanno cumulato l’80% dei sequestri di ecstasy. Nuove sostanze psicoattive e mercato virtuale. Mentre internet continua ad essere utilizzato come mezzo per trafficare stupefacenti e per il commercio illecito di precursori chimici, è aumentato l’utilizzo del cosiddetto “dark-net”. Il dark-net costituisce un mercato virtuale, inaccessibile con le ricerche web, dove è difficile per le autorità di polizia identificare i proprietari e gli utilizzatori dei siti web, dato che le loro identità rimangono nascoste grazie a sofisticati mezzi di occultamento. Questo rende il “dark-net” un porto sicuro per acquirenti e venditori di droghe illegali, che commerciano principalmente con una valuta digitale (bitcoin). Mentre non è chiaro l’ammontare complessivo delle transazioni di droghe che avvengono nel “dark net”, il valore delle transazioni, così come la gamma di droghe disponibili, sembra essere in aumento. Lo smantellamento di un sito “dark” importante, il “Silk Road”, ha rivelato che il sito aveva un valore complessivo dei ricavi pari a 1.2 miliardi di dollari con un’operatività di circa 2-5 anni. Ci sono prove dell’esistenza di un mercato di nicchia sul “dark net” per le nuove sostanze psicoattive nonché per cannabinoidi di alta qualità, eroina, MDMA e cocaina. Criminalità droga-correlata. I reati registrati dalle autorità in relazione all’uso personale ed al traffico di droghe, accertati separatamente, hanno evidenziato un incremento nel periodo 2003-2012, in contrasto col trend discendente dei reati contro la proprietà e dei crimini violenti. Tuttavia, la percentuale di autori di reati droga-correlati che erano anche assuntori di sostanze con reati correlati all’uso di sostanze è rimasta stabile, pur in presenza di un aumento di assuntori di sostanze nel periodo. A livello mondiale, i reati droga-correlati sono di gran lunga associati alla cannabis. I reati correlati al traffico di droga variano in funzione del tipo di droga e dei sistemi di approvvigionamento delle diverse regioni. Controllo dei precursori. La maggior parte delle droghe, che siano di origine vegetale o sintetica, ha bisogno di sostanze chimiche per essere trasformata nel prodotto finale. Mentre le sostanze chimiche sono solo uno dei componenti richiesti per la produzione clandestina di droghe di Pagina 6 di 78 origine vegetale (eroina e cocaina), costituiscono componente essenziale delle droghe illecite di origine sintetica. In relazione all’aumento della produzione di droghe sintetiche, il controllo di questi prodotti chimici, noti come precursori, sta emergendo come strategia basilare per il controllo dell’approvvigionamento dato che gli approcci tradizionali, come l’eradicazione delle colture illegali e lo sviluppo alternativo, non possono essere applicati alle droghe sintetiche. Impatto del controllo dei precursori sull’approvvigionamento di droghe. Le misure adottate per il controllo dei precursori chimici hanno avuto un effetto tangibile nella riduzione della deviazione delle sostanze chimiche verso la produzione illecita di droghe, come può essere rilevato con varie tecniche di analisi: 1) aumento della quantità di sostanze chimiche non deviate. Il numero di spedizioni fermate prima della diversione è drasticamente aumentato, e la confisca dei precursori della Tabella I è aumentata di 12 volte dal periodo 1990-1992 al periodo 2010-2012; 2) alti tassi di intercettazione. Confrontando i sequestri con la stima del totale del quantitativo deviato verso la produzione illecita, si vede che circa il 15% del potassio permanganato (range 10-28%) ed il 15% dell’anidride acetica (range 7-22%) sono stati intercettati nel periodo 2007-2012. Le diversioni internazionali equivalgono circa al 2% del commercio internazionale di potassio permanganato ed allo 0.2% del commercio internazionale di anidride acetica; 3) maggiori quantità di precursori sequestrati confrontati con il volume dei sequestri delle sostanze prodotte grazie ai precursori. I sequestri dei precursori dell’ecstasy, espressi come quantità di ecstasy che avrebbero potuto produrre (equivalenti al prodotto finale), sono stati circa superiori di un quinto rispetto ai sequestri di ecstasy nel periodo 2007-2012; 4) ridotta disponibilità di droga dovuta al controllo dei precursori. Possono essere citati tre esempi in cui il controllo dei precursori sembra aver ridotto il rifornimento di precursori e aver portato alla conseguente riduzione nella disponibilità di droga. Il primo è la contrazione del mercato della dietilammide dell’acido lisergico (LSD), che può essere attribuita almeno in parte al controllo dei precursori di LSD. Il secondo esempio è la riduzione dell’uso di ecstasy in molti paesi, associata ad una minor purezza della sostanza, correlata alla minor disponibilità dei principali precursori della droga nel periodo 2007-2010. Il terzo è che il miglioramento del controllo dei precursori del metaqualone sembra aver portato ad una riduzione della sua disponibilità e di conseguenza del suo uso negli ultimi due decenni; 4) prezzi sul mercato illegale. Mentre i prezzi dell’anidride acetica nel mercato legale negli ultimi anni hanno oscillato tra 1$ e 1.5$ al litro, il prezzo dell’anidride acetica in Afghanistan è aumentato nel corso degli anni, raggiungendo talvolta picchi di $430 per litro (2011) partendo da $8 nel 2002. L’aumento dei prezzi può essere collegato al miglioramento del controllo dei precursori. Questo ha avuto un impatto anche sul costo di produzione dell’eroina. La proporzione dell’anidride acetica sul costo totale di produzione dell’eroina in Afghanistan è salito dal 2% del 2002 al 26% del 2010 prima di scendere al 20% nel 2013. Uso di droghe e genere. Quasi tutte le rilevazioni sull’uso di droghe indicano che l’uso di droghe quali oppiacei e cannabinoidi è più probabile per gli uomini che per le donne. Tuttavia la differenza di genere si riduce quando si considerano i dati sull’abuso di farmaci. In cinque nazioni recentemente sottoposte a rilevazione (Australia, USA, Spagna, Afghanistan urbano e Pakistan), l’uso illecito di droghe è più comune tra gli uomini che tra le donne, ma l’uso non medico di farmaci con effetto stupefacente è quasi equivalente se non maggiore tra le donne. Considerando contemporaneamente le stime combinate di queste cinque rilevazioni, l’uso illecito di farmaci è considerevolmente diverso tra i due sessi, poiché circa metà delle donne con un uso di droghe nell’anno precedente aveva assunto farmaci, mentre questo riguardava solo un terzo degli uomini. Impatto sociale e sanitario – Uso problematico di droghe e domanda di trattamento. Il bisogno di trattamento per disturbi da uso di sostanze e dipendenza riflette il livello di problematicità del consumo. Tuttavia, l’analisi dei tipi di droghe che contribuiscono alla richiesta di trattamento può suggerire informazioni sulle droghe che hanno l’impatto più negativo sulla salute in ciascuna regione. Anche se la popolazione generale può percepire i cannabinoidi come la meno pericolosa delle droghe illecite, tra il 2003 ed il 2012 è aumentato il totale delle ammissioni a trattamenti per cannabinoidi nell’Europa occidentale e centrale (dal 19% al 25%), in Europa orientale e sudorientale (dall’8% al 15%), America latina e Caraibi (dal 24% al 40%) e Oceania (dal 30% al 46%). Gli oppioidi dominano la richiesta di trattamento in Europa orientale e sudorientale nonché in Asia. La cocaina è la sostanza che maggiormente contribuisce alla richiesta di trattamento nelle americhe, in particolare America latina e Caraibi. L’uso di ATS (stimolanti di tipo anfetaminico) è responsabile di una considerevole proporzione di domanda di trattamento in Asia e Pagina 7 di 78 Oceania. Globalmente, si stima che ogni anno circa un sesto degli assuntori problematici di droghe faccia una richiesta di trattamento. Il programma unitario delle nazioni Unite su HIV e AIDS (UNAIDS) rileva che il numero di nuovi casi di HIV tra le persone che si inietta droghe (PWID) rimane elevato, costituendo circa il 40% delle nuove infezioni in alcuni paesi, cosa che comporta un compito sempre più arduo per la sanità pubblica. Uno studio recente sulla quota di malattia derivante dalla dipendenza da droghe stima che nel 2010 sono stati persi 1.980.000 anni di vita come conseguenza dell’uso non sicuro di droghe per via iniettiva, a causa delle morti premature come conseguenza dell’infezione HIV, ed altri 494.000 anni di vita sono stati persi a livello mondiale a causa dell’infezione da epatite C. La prevalenza di droghe per via iniettiva, con un tasso di 4.6 volte sulla media globale, è di gran lunga maggiore nell’Europa orientale e sudorientale, dove si stima che l’1.26% della popolazione in età 15-64 abbia recentemente iniettato droghe. In quella sottoregione, tassi particolarmente elevati di assunzione di droghe per via iniettiva sono stati osservati nella Federazione Russa (2.29%), nella Repubblica Moldova (1.23%), in Bielorussia (1.11%) ed Ucraina (0.88-1.22%). Due regioni spiccano per l’elevata prevalenza di HIV tra le persone che iniettano droghe. Nell’Asia sud-occidentale si stima che il 28.8% delle persone che iniettano droghe sia affetto da HIV, cosa che riflette prevalentemente l’elevata prevalenza di HIV tra le persone che iniettano droghe in Pakistan. In Europa orientale e sudorientale si stima un tasso del 23% di HIV tra le persone che iniettano droghe, cosa che riflette principalmente l’elevata prevalenza osservata sia nella Federazione Russa (range: 18.4-30.7%) che in Ucraina (21.5%). Ci sono alcune eccezioni al trend discendente generale dei nuovi casi di HIV tra le persone che iniettano droghe in Europa, che dimostrano come, relativamente all’epidemia di HIV, la situazione può cambiare molto rapidamente. La Grecia (Atene) e la Romania hanno recentemente rilevato aumenti significativi dei casi di HIV tra le persone che iniettano droghe. Droga tra i detenuti ed implicazioni per la salute. Si stima che, a livello mondiale, ci siano quotidianamente più di 10.2 milioni di persone trattenute in carcere (inclusa la custodia cautelare), con numeri in aumento in ogni continente. Tuttavia, i tassi della popolazione detenuta sono molto diversi da regione a regione e tra zone diverse dello stesso continente. Molti di questi detenuti sono incarcerati per reati connessi all’uso, al possesso od allo spaccio di droghe. L’uso di droghe e l’uso iniettivo di droghe sono entrambi molto presenti tra la popolazione detenuta, spesso più che tra la popolazione generale. L’EMCDDA riferisce che la proporzione di detenuti che ha utilizzato sostanze illecite durante la detenzione nelle singole nazioni europee (prevalentemente nell’Europa occidentale e centrale) ha oscillato dal 4 al 56%, con 11 nazioni che hanno riferito prevalenze del 20% o superiori. Inoltre, i Paesi hanno rilevato prevalenze di detenuti, che hanno assunto droghe per via iniettiva durante la detenzione, oscillanti dallo 0.7 al 31%, con sette nazioni che hanno riferito tassi di uso iniettivo del 7% o superiori. Criminalità droga-correlata (infrazioni alla normativa sugli stupefacenti). In base alle informazioni disponibili, durante il periodo 2003-2012 sono aumentati sia il numero di persone arrestate o sospettate di uso personale che il numero di assuntori di sostanze illecite: il primo gruppo circa del 32%, il secondo approssimativamente di 1/5. Rispetto alla popolazione generale, il tasso di persone arrestate, o incriminate, per infrazioni collegate al possesso od all’uso personale è aumentato del 18%, mentre la stima della prevalenza degli assuntori di stupefacenti (come percentuale della popolazione nella fascia d’età 15-64) è rimasta sostanzialmente stabile.Gli aumenti nei reati droga-correlati erano inoltre palesemente reati relativi al traffico di droga, mentre gli altri tipi di reato sono diminuiti. Questi indicatori, malgrado risentano di un elevato livello di incertezza, suggeriscono che, nel periodo 2003-2012, la proporzione generale di assuntori di stupefacenti che sono stati arrestati per possesso per uso personale ha oscillato dal 3 al 4%. Questo suggerisce che l’aumento nei tassi di criminalità per possesso finalizzato all’uso personale è dovuto all’aumento nel numero totale degli assuntori di stupefacenti. Confrontando l’importanza relativa delle varie droghe nei dati sui reati droga-correlati, la cannabis è chiaramente la droga prevalente nei casi di possesso per uso personale, seguita dagli ATS (stimolanti di tipo anfetaminico). Tendenze attuali. Sebbene il rifornimento globale e la domanda possano essere globalmente in declino nel lungo periodo, il mercato illecito degli oppiacei è lungi dall’essere stazionario, specialmente quando vengono presi in considerazione i trends di più breve periodo. C’è una crescente evidenza di cambiamenti significativi nel flusso di eroina dall’Afghanistan, del fatto che l’eroina afghana sta diventando più disponibile in mercati di consumo diversi da quello Pagina 8 di 78 tradizionale dell’Europa, e dell’interrelazione tra mercato lecito ed illecito degli oppioidi (inclusi gli oppiacei). Mercati europei e loro correlazione con l’Afghanistan. Sembra che il flusso di eroina attraverso la tradizionale rotta dei Balcani, dall’Afghanistan all’Europa centrale ed occidentale attraverso la Repubblica Islamica dell’Iran e la Turchia, si sia ridotto negli ultimi anni. Vari fattori possono aver contribuito alla riduzione dei sequestri lungo questa rotta, incluso il successo dell’attività di contrasto nelle principali nazioni di transito e la riduzione della richiesta nel mercato di destinazione. Basandoci sulle stime UNODC, il numero degli assuntori di oppiacei nell’Europa centrale ed occidentale si è ridotto di circa un terzo dal 2003 al 2012 (da 1.6 a 1.13 milioni). In ogni caso, nel 2011 e 2012, ci potrebbe essere stato un certo deficit nel rifornimento disponibile di eroina (a cui potrebbe essere già stato posto rimedio), dato che il prezzo rapportato alla purezza dell’eroina ha subito un mutamento tra il 2010 ed il 2011 ed ha mantenuto livelli crescenti nel 2012. Tuttavia, la riduzione del flusso di eroina attraverso la rotta dei Balcani sembra essere stato accompagnato da una corrispondente riduzione della domanda. La corrispondente diminuzione potrebbe aver stimolato lo sviluppo di rotte alternative a quella dei Balcani (fattore questo suggerito da altre evidenze) per rifornire l’Europa, verosimilmente attraverso il Vicino e Medio Oriente e l’Africa, od anche direttamente dal Pakistan, suggerendo che la cosiddetta “Rotta Sud” si stia espandendo. Cocaina: analisi del mercato. Complessivamente, gli ultimi indicatori sul rifornimento suggeriscono che la disponibilità complessiva di cocaina sia diminuita nel medio termine. Tuttavia, nel 2012 ci sono stati segni di appiattimento o addirittura di un rimbalzo in alcuni mercati. Si stima che la coltivazione globale del cespuglio di coca sia diminuita di circa un quarto tra il 2007 ed il 2012. Tuttavia, non è chiaro se il declino graduale sia una conseguenza della contrazione della domanda complessiva oppure rappresenti un ritorno all’equilibrio successivo al surplus verificatosi nel 2007. In realtà, l’area complessivamente coltivata, che nel periodo 2003-2006 è stata abbastanza stabile a 153.000-157.000 ettari, è tornata a quei livelli nel 2010 e 2011. La successiva riduzione del 2012 ha ridotto l’area coltivata totale ai suoi livelli più bassi dall’inizio delle stime disponibili (1990). Tuttavia, la significatività della recente riduzione è ridotta dai miglioramenti dell’efficienza del processo di produzione della cocaina, che si pensa siano stati conseguiti nel lungo periodo. In Europa occidentale e centrale gli indicatori del rifornimento globale suggeriscono un possibile rimbalzo della disponibilità di cocaina. Seguendo una chiara diminuzione dal picco del 2006, i sequestri di cocaina hanno raggiunto la punta minima nel 2009 a 53 tonnellate per risalire a 71 tonnellate nel 2012. L’aumento del 2012, tuttavia, è stato concentrato in poche importanti nazioni di transito, in particolare Belgio e Spagna e, a livelli inferiori, il Portogallo, mentre le nazioni di maggior consumo, come Francia, Germania e Italia hanno registrato una diminuzione. Tuttavia, la purezza della cocaina al dettaglio è aumentata in alcune nazioni con mercati di considerevoli dimensioni, come Francia, Germania e Regno Unito. La disponibilità apparentemente in aumento in Europa (se confermata dalla realtà), potrebbe essere riconducibile ad un aumento dei rifornimenti provenienti dal Perù, e se il trend dell’utilizzo continua a divergere dal trend della disponibilità, potrebbe sollevare una domanda relativamente alla quota-parte della cocaina in ingresso in Europa destinata ai mercati emergenti esterni a quelli tradizionali dell’Europa occidentale e centrale. Panoramica sulla cannabis. La coltivazione della cannabis rimane molto diffusa nella maggior parte delle regioni, annoverando sia la coltivazione personale che le fattorie su larga scala con annessi negozi all’ingrosso, cosa che rende difficile stimare i livelli complessivi di coltivazione e produzione della cannabis. Mentre la pianta di cannabis viene coltivata quasi in ogni nazione del mondo, la produzione della resina di cannabis è circoscritta solo ad alcune nazioni del nord africa e dell’Asia mediorientale e sudoccidentale. Sulla base delle stime disponibili sulla coltivazione e produzione, in Afghanistan nel 2012 la superficie totale coltivata a cannabis era di 10.000 ettari, in calo rispetto ai 12.000 ettari del 2011. Ma la produzione potenziale di resina, a causa della maggior resa per ettaro, è stata stimata in 1400 tonnellate nel 2012, a fronte di 1300 tonnellate nel 2011. La riduzione del prezzo della resina di cannabis in Afghanistan, tra il dicembre 2011 ed il dicembre 2012, supporta l’ipotesi di un possibile incremento della disponibilità di prodotto nell’arco di tempo. Pagina 9 di 78 1.2. Il contesto europeo: la relazione EMCDDA9 (a cura di Sabrina Tripodi) PREMESSA Prima di addentrarci nell’analisi della situazione delle tossicodipendenze nel territorio dell’Ulss 12 Veneziana desideriamo, come l’anno scorso, condividere una sintesi dei principali trend relativi al consumo di sostanze in Europa e dei trend relativi alle domande di trattamento che pervengono ai servizi territoriali dei paesi europei coinvolti nell’indagine annuale dell’Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze (European Monitoring Centre on Drugs and Drug Addiction – EMCDDA, 2014). Prendiamo come punto di riferimento la pubblicazione “Tendenze e sviluppi” del pacchetto pubblicato annualmente dall’Osservatorio (Report Annuale dell’EMCDDA). Il report è uscito nel 2014 e fa riferimento, in alcuni casi, ai dati raccolti nel 2013 e in altri casi ai dati raccolti nel 2012. Questi dati vengono raccolti da 22 paesi attraverso indagini su campioni di popolazione “statisticamente rappresentativi”, punto di partenza per le stime sulla popolazione generale. Le fasce d’età considerate per l’analisi relative alle prevalenze di consumo di sostanze stupefacenti sono le seguenti: 1. 2. 3. Adulti (15-64 anni): circa 340 milioni di Europei (il 42% della popolazione complessiva); Giovani adulti (15-24 anni); Studenti (15-16 e 17-18 anni). Come l’anno scorso, anche nell’anno di riferimento 2013 permangono segnali di stabilizzazione in Europa e, per certi versi, anche trend negativi rispetto alla disponibilità e al consumo di sostanze stupefacenti sia tra la popolazione generale sia tra la popolazione giovanile, ma questi dati vengono comunque letti con la dovuta prudenza dal momento che l’attenzione è sempre vigile e i segnali di preoccupazione non mancano. In particolare, in uno scenario sempre più variegato, “complesso e in continua evoluzione”, si assiste al diffondersi di nuove droghe sintetiche, molto più pericolose delle sostanze a base vegetale, che stanno progressivamente prendendo il posto degli oppiacei la cui disponibilità e consumo sono in netta riduzione in molti paesi europei (Emcdda, 2014 p. 6). CONSUMO DI SOSTANZE STUPEFACENTI: POPOLAZIONE GENERALE Tenendo conto del consumo nella popolazione generale (15-64) di Cannabis, Cocaina, Amfetamine ed Ecstasy “Almeno una volta nella vita” (lifetime prevalence), le stime parlano di circa 80 milioni di europei adulti (1/4 della popolazione degli adulti) che hanno consumato sostanze illecite almeno una volta nella loro vita. La maggior parte dichiara di aver consumato cannabis (77 milioni; circa 3 punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente). Le stime sono molto inferiori per coloro che dichiarano di aver consumato altre droghe: 14,5 milioni per la Cocaina; 11,4 milioni per le Amfetamine e 10,6 milioni per l’Ecstasy. La prevalenza “una tantum” non rispecchia il reale consumo di sostanze stupefacenti da parte della popolazione generale, ma dà un’idea della pervasività della loro diffusione e della loro disponibilità per la popolazione. Un’informazione più aderente alla situazione realistica è resa meglio dalle dichiarazioni degli intervistati sul consumo più recente (ultimi 12 mesi) o più intensivo (ultimi 30 giorni). In particolare, con l’espressione “consumo quotidiano o quasi quotidiano” di sostanza, si intende un consumo su 20 o più giorni nel mese precedente l’indagine conoscitiva. 9 EMCDDA = European Monitoring Centre for Drugs and Drug Abuse, Osservatorio europeo, Lisbona Pagina 10 di 78 Per visualizzare in un colpo d’occhio le tendenze relative al consumo di sostanze principali, nella popolazione generale, dagli anni 90 a quelli più recenti, si vedano i grafici sotto riportati. Cannabis Cocaina Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di cannabis tra i giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014 Anfetamine Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di cocaina tra i giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014 Ecstasy Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di anfetamine tra i giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014 Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di ecstasy tra i giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014 Come si evince dai grafici, per 3 tipologie di sostanze su 4 (Cocaina, Anfetamine ed Ecstasy) è in corso, negli ultimi anni, una netta tendenza al ridimensionamento del consumo da parte dei giovani adulti (15-34 anni), in particolare per quanto riguarda la prevalenza d’uso nel “corso dell’ultimo anno”. Per la Cannabis, invece il ridimensionamento si registra soltanto per 2 paesi come Regno Unito e Spagna. Salta agli occhi anche qualche controtendenza: il consumo di Cocaina è in crescita in Svezia, Francia ed Estonia ma in netta riduzione in tutti gli altri paesi, mentre l’uso di Amfetamine è in crescita solo in Svezia. L’unico paese dell’Unione Europea a raccogliere sistematicamente i dati sull’uso di Catinoni sintetici, come il Mefredone, è il Regno Unito che registra un lieve decremento nell’uso di tale sostanza stimolante dal 2012 al 2013. Per quanto riguarda l’uso di Oppiacei, già da qualche anno si registra un calo per quanto riguarda le nuove iniziazioni a questa sostanza (Emcdda 2014, p. 44). A proposito di Oppiacei, la relazione Pagina 11 di 78 dell’Osservatorio fa notare che nel 2012 più del 10% dei consumatori di Oppiacei si sono sottoposti al trattamento per l’abuso di sostanze diverse dall’Eroina e in particolare: Metadone, Buprenorfina e Fentanil. Per quanto riguarda l’Eroina, il numero di consumatori problematici si è quasi dimezzato dal 2007 (anno in cui si è toccato l’apice delle nuove richieste di trattamento: 59.000) al 2012 (anno in cui le nuove richieste di trattamento sono state 31.000). È in calo il consumo di sostanze per via parentale, comunemente associato al consumo di oppiaci: questa tendenza è in atto dal 2006. Secondo l’Osservatorio Europeo, l’uso di droghe è tra le principali cause di morte per i giovani europei. La morte può avvenire sia per cause dirette (overdose) sia per cause indirette come incidenti, malattie e violenze (Emcdda, 2014 p. 48). CONSUMO DI CANNABIS PREVALENZA Consumo di Cannabis tra i giovani europei (15-34) Secondo le stime dell’EMCDDA, 14,6 milioni di giovani europei (15-34) (in particolare l’11,2 % dei 15-34enni) hanno consumato Cannabis nel corso dell’ultimo anno (di cui 8,5 milioni di età compresa tra i 15 e i 24 anni, che rappresenta il 13,9%). In otto paesi sono state segnalate tendenze in calo, mentre in altri paesi si è registrato un aumento della prevalenza nell’ultimo anno (in particolare: Danimarca, Finlandia e Svezia) Una minoranza significativa di consumatori di Cannabis consuma questa sostanza in modo intensivo (quasi quotidianamente): si tratta dell’1% degli adulti europei. Più di 2/3 di queste persone rientra nella fascia d’età compresa fra i 15 e i 34 anni e, in questa classe di età, più di tre quarti sono di sesso maschile. Consumo di Cannabis tra gli studenti europei (15-16) Nel 2011, secondo le indagini più recenti dell’ESPAD, il consumo di Cannabis tra i ragazzi di 15 e 16 anni si configurava nel seguente modo: 24% lifetime prevalence, 20% nell’ultimo anno, 12% nel mese precedente. Per una minoranza di studenti si tratta di un consumo più frequente: il 2% dichiara di averla consumata 10 o più volte nel mese precedente l’indagine. Per quanto riguarda la tendenza europea complessiva, il consumo di Cannabis tra gli studenti è aumentato tra il 1995 e il 2003, è diminuito leggermente nel 2007 e da allora è rimasto stabile. TRATTAMENTI Poco meno dell’1% dei consumatori abituali di Cannabis la consuma per più di 20 giorni nel mese precedente. La Cannabis è stata segnalata come droga primaria per il primo accesso al trattamento da 59.000 pazienti (dati 2012). CONSUMO DI COCAINA PREVALENZA La Cocaina è la sostanza stimolante più assiduamente consumata in Europa, anche se la Pagina 12 di 78 maggior parte dei consumatori si trova in un ristretto numero di paesi. Secondo le stime dell’Osservatorio Europeo, circa 2,2 milioni di giovani adulti (l’1,7 % di questa fascia d’età) ha consumato Cocaina nel corso dell’ultimo anno (prevalenze lievemente inferiori, di 0,2 punti percentuali, rispetto ai dati dell’anno scorso). Si osservano delle riduzioni nei livelli di consumo in 11 paesi che hanno condotto indagini più recenti (2013). Una minoranza di consumatori, in particolare nei 4 paesi con le più alte prevalenze di consumo, usa questa sostanza in modo problematico: in Germania la stima relativa alle persone che usano Cocaina in modo problematico è dello 0,20%. In Italia: 0,26%, in Spagna: 0,40% e in Regno Unito: 0,49%. TRATTAMENTI La Cocaina è riportata come droga primaria dal 14% di tutti i pazienti che si sono sottoposti a un trattamento nel 2012 (55.000) e dal 18% di quelli che sono entrati in cura per la prima volta (26.000), in leggero calo rispetto ai dati dell’anno precedente. Il picco di richieste di trattamento per Cocaina (prima richiesta di trattamento) è stato nel 2008 (38.000) per poi abbassarsi progressivamente ed arrivare a 26.000 nel 2012. Soltanto 2.300 nuovi consumatori di Cocaina o Crack come droga primaria (-700 rispetto all’anno precedente) si sono sottoposti a trattamento nel 2012; di cui circa i 2/3 nel Regno Unito, e gran parte dei rimanenti in Spagna e nei Paesi Bassi (Emcdda 2014, p. 39). CONSUMO DI AMFETAMINE Le Amfetamine e la Metamfetamina sono stimolanti fortemente correlati ma le Amfetamine sono più diffuse mentre l’uso di Metamfetamina è presente soltanto in Repubblica Ceca e Slovacchia. PREVALENZA Si stima che nell’ultimo anno, 1,2 milioni di giovani adulti (15-34) abbiano consumato Amfetamine. Tra il 2007 e il 2012 i livelli di prevalenza nel consumo di queste sostanze si sono mantenuti bassi con tendenza alla diminuzione progressiva. In Rep. Ceca e Slovacchia il consumo di Amfetamine e Metamfetamine è radicato da più tempo. Le stime più recenti riportano una prevalenza di consumo problematico pari allo 0,42% in Rep. Ceca (2012) e allo 0,21% in Slovacchia (2007). TRATTAMENTI In Europa circa il 6% dei pazienti che si sono sottoposti ad un trattamento terapeutico nel 2012 segnala le Amfetamine come droga primaria (25.000 pazienti di cui 10.000 entrati in trattamento per la prima volta). CONSUMO DI ECSTASY Pagina 13 di 78 L’Ecstasy è una sostanza sintetica conosciuta anche come MDMA, il cui consumo è tradizionalmente associato ai contesti ricreativi notturni e alla dance music elettronica. PREVALENZA Si stima che nell’ultimo anno, 1,3 milioni di giovani adulti (15-34) abbiano consumato Ecstasy nell’ultimo anno. In Europa il consumo di Ecstasy ha raggiunto l’apice nell’arco di tempo 20002005, per poi ridursi progressivamente. Negli ultimi anni solo la Bulgaria ha registrato un aumento della prevalenza d’uso. TRATTAMENTI I pazienti in trattamento per la prima volta per il consumo problematico di Ecstasy sono relativamente pochi: sono solo 550, in Europa, i pazienti entrati in trattamento per la prima volta che dichiarano l’ecstasy come droga primaria. CONSUMO DI STIMOLANTI SINTETICI Come detto precedentemente, la Cocaina, le Amfetamine e l’Ecstasy sono gli stimolanti illeciti più frequentemente consumati in Europa, ma negli ultimi anni si stanno sempre più diffondendo altre sostanze sintetiche meno note fra cui le Piperazine (per esempio BZP) e i Catinoni sintetici (per esempio Mefedrone e MDPV), che sono consumati in modo illecito per i loro effetti stimolanti. In particolare i Catinoni sintetici, tra cui il Mefedrone, hanno occupato uno spazio importante nel mercato degli stimolanti illeciti in alcuni paesi. A tutt’oggi però soltanto il Regno Unito ha effettuato indagini su queste droghe. Secondo i dati più recenti, l’1,1 % degli adulti (di età compresa fra i 16 e i 59 anni) in Inghilterra e in Galles avrebbe dichiarato di avere consumato Mefedrone nell’ultimo anno, facendone la quarta droga illegale più consumata. Tra i giovani di 16-24 anni la prevalenza di consumo negli ultimi 12 mesi è stata simile alla prevalenza dell’Ecstasy (3,3%), la terza droga più consumata in questa classe d’età. Più in generale, in Europa continuano a essere segnalate mortalità e morbilità associate al Mefedrone, anche se a livelli ancora bassi. Alcuni paesi segnalano l’assunzione per via parenterale di Mefedrone, MDPV e altri Catinoni sintetici tra i gruppi di consumatori problematici di stupefacenti e pazienti in trattamento (Ungheria, Austria, Romania, Regno Unito). CONSUMO DI OPPIACEI Gli oppiacei sono ancora responsabili della maggior parte delle morti e delle patologie causate dal consumo problematico di sostanze in Europa. L’oppiaceo più conosciuto e diffuso è l’eroina ma anche le sostanze sintetiche come Buprenorfina, Metadone e Fentanil cominciano a diffondersi sempre più nel mercato illegale. PREVALENZA Pagina 14 di 78 Si stima che ci siano in Europa 1,3 milioni di adulti (15-64), consumatori problematici di Oppiacei (0,4%). Le stime sulla prevalenza variano da meno di 1 consumatore ogni 1.000 abitanti a prevalenze medie (2 - 5 ogni 1.000) in Germania e Italia a prevalenze più elevate (> 5) soprattutto in paesi come Slovenia, Regno Unito e Malta. TRATTAMENTI I consumatori di Oppiacei (soprattutto Eroina) come droga primaria rappresentano il 46% (- 2% rispetto al 2011) di tutti i consumatori che nel 2012 si sono sottoposti a trattamento specialistico (180.000) e al 26% di quelli che sono entrati in trattamento per la prima volta. Il picco dei nuovi eroinomani si è raggiunto nel 2007 (59.000) e da allora è in calo in quasi tutti i paesi europei (nel 2011 erano 41.000 e, nel 2012, 31.000). DECESSI CORRELATI AGLI STUPEFACENTI Il consumo delle sostanze stupefacenti è una delle principali cause di mortalità tra i giovani europei, sia direttamente in seguito a overdose sia indirettamente a causa di malattie, incidenti, violenze e suicidi connessi al consumo di droghe. La maggior parte degli studi longitudinali su gruppi di consumatori problematici di stupefacenti mostrano tassi di mortalità tra l’1 e il 2% all’anno. Secondo una recente analisi dell’Emcdda, ogni anno in Europa muoiono tra i 10.000 e i 20.000 consumatori di oppiacei. Tali decessi si concentrano soprattutto fra i maschi di età compresa fra i 30 e i 40 anni; tuttavia l’età, i tassi di mortalità e le cause di morte mutano nel tempo e da un paese all’altro (ad esempio in Estonia si è registrato un forte incremento di decessi per overdose negli ultimi anni dovuto alla maggiore diffusione e uso di un Oppiaceo sintetico molto potente, il Fentanil). Complessivamente, nel 2012 sono stati segnalati circa 6.100 decessi per overdose che rappresentano – 400 decessi rispetto al 2011 e con un forte calo rispetto ai 7.100 registrati invece nel 2009. Tuttavia, la situazione varia per i singoli paesi, alcuni dei quali riportano ancora una tendenza all’aumento. 2. Il contesto nazionale e regionale 2.1. La relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze (a cura di Sabrina Tripodi) Dopo l’analisi della situazione delle tossicodipendenze nel contesto europeo, e prima dell’analisi del contesto veneziano, desideriamo, come l’anno scorso, dare uno sguardo ai principali trend relativi al consumo di sostanze e alle domande di trattamento in Italia, prendendo in esame l’annuale Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze (Dipartimento Politiche Antidroga, 2014). POPOLAZIONE GENERALE Per osservare velocemente la situazione dei consumi di sostanze stupefacenti nella popolazione generale in Italia (adulti 19-64 anni) e valutarne le tendenze di consumo negli ultimi anni, proponiamo un grafico riassuntivo con le tendenze in atto relative al consumo delle droghe più diffuse. Pagina 15 di 78 Così come nel resto d’Europa, anche in Italia – ma in questo caso in riferimento alla popolazione generale (19-64 anni) – si registra la tendenza ad una progressiva riduzione o stabilizzazione dei consumi dal 2008 fino ai giorni nostri. Tali tendenze non sono però confermate per i giovani negli anni dal 2011 al 2014. In particolare, lo studio Espad - SPS Dipartimento Politiche Antidroga, relativo al consumo di droga tra le giovani generazioni, rileva che dal 2011 al 2014 sono state riportate prevalenze di consumo più elevate per gli stimolanti (sia naturali ma soprattutto sintetici). GIOVANI STUDENTI Per quanto riguarda l’uso di sostanze in Italia nella popolazione studentesca (15-19 anni) si può fare affidamento su dati più recenti (ultima rilevazione nel 2014). Dalla Relazione al Parlamento del 2014 si evince che vi sono tendenze all’incremento dei consumi per alcune sostanze come la Cannabis (la cui prevalenza di consumo è tornata ai livelli elevati del 2008) e per gli stimolanti il cui uso è incrementato negli anni dal 2011 al 2014 (si veda il grafico successivo), mentre sembrano essersi stabilizzati i livelli di prevalenza relativi all’uso di Cocaina ed Eroina. Per quanto riguarda gli stimolanti, il 2% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha fatto uso di Ecstasy e Amfetamine nell’ultimo anno. Una percentuale simile (2,2%) dice di averli provati almeno una volta nella vita. Il consumo aumenta con il crescere dell’età, fino a raggiungere il 2,8% tra i 19enni. Elevati i consumi anche per LSD, Ketamina e Allucinogeni. Cifre confermate anche dall’analisi delle acque reflue che il Dipartimento politiche antidroga ha affidato all’Istituto Mario Negri di Milano: da cui risulta incrementato il consumo di Ecstasy, Metamfetamine e Ketamina, che passa da 2,2 a 3,3 milligrammi al giorno. Ma a essere più diffuso è un consumo misto di droghe diverse, il cosiddetto policonsumo, soprattutto tra i giovani. Il mix prevede soprattutto l’associazione di droghe “down” con droghe “up”: Cannabis e Metanfetamine, per esempio, per controbilanciare gli effetti dell’una e delle altre e trovare un “equilibrio” più funzionale. Pagina 16 di 78 TRATTAMENTI I soggetti tossicodipendenti che necessiterebbero un trattamento specialistico sono circa 461.000 (461.500 nel 2012) e rappresentano l’11,9 per 1.000 residenti italiani di età compresa tra i 15 e i 64 anni. Di questi, 295.936 (7,2 per 1.000 residenti) non sono in trattamento presso i servizi di assistenza e si suddividono in circa 50.000 dipendenti da oppiacei (1,3 per 1.000 residenti), circa 62.000 da cocaina (1,6 per 1.000 residenti) e circa 170.000 da cannabis (4,4 per 1.000 residenti). Le regioni con un maggior numero di consumatori sono, in ordine decrescente: Liguria, Molise, Toscana e Sardegna, con livelli di prevalenza superiori a 6,0 per 1.000 residenti di età compresa tra 15 - 64 anni. Per considerare ad un colpo d’occhio la situazione dei trattamenti in Italia, si consideri il grafico seguente che riassume molto bene le proporzioni tra utenti in trattamento e utenti che necessiterebbero di trattamento ma non si accostano ai servizi. Pagina 17 di 78 Per quanto riguarda i dati sui trattamenti di sostanze stupefacenti in Italia, la Relazione riporta che il 50,6% degli utenti assistiti presso i servizi nel 2013 è in trattamento farmacologico integrato, mentre il restante 49,4% è in trattamento psico-socio-riabilitativo. Interessante notare come nel 2013 il reinserimento lavorativo ed il completamento dell’istruzione scolastica siano stati indicati quali obiettivi prioritari da quasi la totalità delle Regioni e delle Pubbliche Amministrazioni, secondo quanto riportato nei questionari standard dell’Osservatorio Europeo. I COSTI SOCIALI E SANITARI DELLE TOSSICODIPENDENZE In conclusione ci sembra interessante sottolineare i costi sociali del consumo di sostanze stupefacenti (che includono i costi per l’acquisto di droghe, i costi per far rispettare la legge, i costi sociosanitari per la presa in carico e i costi per la perdita di produttività). Tutti questi costi sono stati stimati per il 2012 pari a 15,81 miliardi di euro, corrispondenti all’1% del PIL. Il costo imputabile all’acquisto delle sostanze rappresenta il 56% del totale dei costi sociali. I costi derivanti dalla perdita di produttività rappresentano il 26,0%, pari a 4,12 miliardi di euro. Il 64,4% va alla perdita di produttività, il 15,1% dei costi sono dovuti alla morte prematura e per il 20,5% si tratta di perdita per incidenti stradali. I costi socio-sanitari rappresentano il 9,8% del totale (1,55 miliardi di euro) e sono così suddivisi: il 47,1% per l’assistenza dei soggetti presso i Servizi territoriali per le dipendenze, il 30,1% per la cura delle malattie infettive droga-correlate, ed il 16,5% per l’assistenza nelle strutture socio-riabilitative. I costi ascrivibili alle attività di contrasto totalizzano circa 1,33 miliardi di euro (8,4% del totale), di cui il 57,2% va collegato alla detenzione, il 15,5% alle attività delle forze dell’ordine, il 27,3% alle attività dei tribunali e delle prefetture. Pagina 18 di 78 CROLLO DELLA SPESA PER LE MISURE DI PREVENZIONE Altro tema che ci preme sottolineare in questa sede è che, nel 2013, il DPA rileva un crollo degli investimenti regionali nell’area della prevenzione, in particolare della prevenzione universale (44,2%), ma anche in quella selettiva10, pari a -38,9%, sottolineandone le ricadute negative sul piano sociale. Infatti la Relazione fa notare come queste cifre assumano particolare rilevanza in considerazione dell’aumento del consumo di Cannabis e di altre sostanze stimolanti, registrato nel 2013 e nel 2014 tra i giovani della fascia 15-19 anni. La Relazione sottolinea che proprio per queste sostanze gli interventi di prevenzione rivestono un’importanza fondamentale e sono particolarmente più efficaci quanto più giovane è il target cui si rivolgono. 2.2. La relazione al Parlamento su alcolismo e problemi alcolcorrelati (a cura di Carmela Rizza11) Il consumo di alcol rappresenta un importante problema di salute pubblica. L’alcol continua, non solo negli anziani, a rappresentare uno dei principali fattori di rischio per la salute dell’uomo essendo, anche attraverso consolidati nuovi modelli del bere associati all’intossicazione (binge drinking), il principale fattore di mortalità prematura tra i giovani sino a 24 anni di età a causa delle correlazioni dirette con l’incidentalità stradale alcol-correlata. Nonostante l’innalzamento dell’età minima legale per la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche, circa un milione di bambini, adolescenti e giovani al disotto dei 18 anni ricevono e consumano bevande alcoliche non ottemperando alle linee guida per una sana alimentazione che impongono consumo zero al di sotto dei 18-20 anni. L’uso di alcol è associato direttamente o indirettamente al rischio d’insorgenza di oltre 200 malattie e condizioni patologiche, inclusi numerosi tipi di cancro. A livello nazionale numerose leggi e piani d’indirizzo (Legge 125/2001; Piano nazionale Alcol e Salute, PNAS; Piano Nazionale Prevenzione, PNP), hanno nel corso degli anni sottolineato l’esigenza centrale dei flussi informativi specifici particolarmente sentita da tutte le regioni e le province autonome italiane. Dodici paesi (40%), inclusa l’Italia, hanno riferito di avere un divieto totale di consumo di alcol negli istituti di assistenza sanitaria e negli edifici scolastici; una limitazione parziale è stata indicata da alcuni paesi anche per eventi sportivi o nel tempo libero (es: concerti nei parchi, nelle strade, sui mezzi pubblici e in alcuni spazi detti alcohol-free). In Italia, ancora per l’anno in corso per consumo a rischio ci si riferisce alla definizione della WHO, un consumo giornaliero medio di oltre 20grammi di alcol puro per le donne (1-2 bicchieri) e di oltre 40 per gli uomini (2-3 bicchieri). Tuttavia sebbene il consumo di un bicchiere di vino a tavola, contestualmente ai pasti, è generalmente considerato in Italia, come in molti paesi occidentali, parte integrante dell’alimentazione e in generale della vita sociale, si è assistito nel corso degli anni ad un cambiamento delle abitudini di consumo alcolico della popolazione a causa della internazionalizzazione dei consumi, di una forte spinta commerciale sostenuta da modalità pervasive, e di fortissimi investimenti relativi al marketing delle pubblicità di alcolici. Si considerano comportamenti rischiosi anche il consumare bevande alcoliche lontano dai pasti o assumere grandi quantità di alcol in un arco di tempo ristretto (binge drinking). L’analisi dei trend dei consumatori binge drinker è stata condotta, separatamente per i due sessi, sulla popolazione di età superiore a 11 anni a partire dall’anno 2003, anno in cui è stata introdotta per la prima volta la domanda specifica nell’indagine multiscopo sulle famiglie. 10 La prevenzione universale dell’uso di sostanze psicoattive si indirizza senza distinzione a tutti i membri di una comunità sociale senza considerare specifici segmenti sociali o soggetti a rischio (gruppi o individui vulnerabili). A questi fanno invece riferimento rispettivamente la prevenzione selettiva e mirata. 11 Medico chirurgo, specialista in Tossicologia clinica, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D. Mestre, U.O.S. Area Clinica Pagina 19 di 78 Nell’anno 2012, il 78,3% degli uomini e il 51,8% delle donne di età superiore ad 11 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica per un totale di quasi 35 milioni di individui. I consumatori di vino nel 2012 sono pari al 51,9% della popolazione di età superiore a 11 anni con una marcata differenza di genere (M:65,6%; F:39,1%). I consumatori di birra nel 2012 sono il 45,8% della popolazione; gli uomini consumatori di birra risultano circa il doppio delle consumatrici di birra (61,0% vs 31,5%). Gli aperitivi alcolici sono consumati nel 2012 dal 31,5% della popolazione di età superiore a 11 anni (M:41,9%; F:21,7%). Gli amari risultano essere consumati nel 2012 dal 26,3% della popolazione di età superiore a 11 anni e la prevalenza tra gli uomini è più del doppio di quella rilevata tra le donne (M:39,1%; F:14,5%). I liquori e i superalcolici risultano essere consumati nel 2012 dal 23,95 della popolazione di età superiore a 11 anni, e anche per queste tipologie di bevande si osserva una marcata differenza di genere (M:35,5%; F:13,1%). La situazione nel Veneto La prevalenza dei consumatori di almeno una bevanda alcolica e di quelli di vino, aperitivi alcolici e superalcolici è superiore alla media nazionale per entrambi i sessi a cui si aggiunge quella delle consumatrici di birra; tra queste ultime si evidenzia inoltre un incremento delle consumatrici di aperitivi alcolici rispetto al 2011 mentre in entrambi i sessi si osserva una diminuzione dei consumatori di amari. Gli indicatori relativi ai comportamenti a rischio sono tutti al di sopra dei valori medi nazionali e si registra una diminuzione dei consumatori fuori pasto e di quelli a rischio per il criterio ISS tra soli uomini. Consumo di alcol tra i giovani La prevalenza dei consumatori fra i ragazzi di sesso maschile si registra per la birra, con quasi un ragazzo su due che ha dichiarato di averne consumato nel corso dell’anno (46,8%) seguita dagli aperitivi alcolici (37,3%). A decorrere dal 2012 è stata introdotto in Italia il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di anni 18, multato con la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1000 euro. Successivamente, grazie alla risoluzione del Ministero dello Sviluppo Economico è stato ribadito che il divieto di bevande alcoliche ai minori di 18 anni vale anche per le attività di somministrazione come bar, pub, ristoranti, locali da ballo e simili. Alla luce di questa importante modifica è stato deciso per questa pubblicazione di monitorare separatamente i giovani per i quali il consumo dovrebbe essere pari a zero (prima l’età legale per poter consumare bevande alcoliche era pari a 16 anni) al fine di individuare i target di popolazione verso i quali indirizzare delle efficaci politiche di prevenzione. Sicurezza stradale tra i giovani Le norme italiane in merito alla guida in stato d’ebbrezza sono molto severe e sono state modificate nel corso degli ultimi anni, soprattutto per i più giovani. Il reato è punito con diverse sanzioni a seconda del tasso alcolemico del conducente riscontrato al momento del fermo. La legge stabilisce attualmente il limite di 0,5grammi/litro di alcol nel sangue; nel nuovo codice della strada approvato nel 2010, è stata introdotta la tolleranza zero per i conducenti con meno di 21 anni, per i neopatentati che hanno la patente da meno di 3 anni e per i conducenti professionali o di autoveicoli con patente C, D, E. Campagna di comunicazione contro l’abuso di alcol e la guida La campagna sviluppata del Ministero della Salute “la vita è sempre una anche se hai bevuto“ è stata svolta in collaborazione con l’ONA-CNESPS con gli obiettivi di informare sui rischi connessi al consumo di alcol e prevenire i fenomeni di abuso da parte dei giovani, con attenzione particolare alla guida in stato d’ebbrezza. Per dissuadere i ragazzi si è cercato di utilizzare il loro linguaggio ed entrare nel loro mondo con l’applicazione per smartphone ”adrenalina pura“, che è stata scaricata da decime di migliaia di ragazzi. Calcolare il tasso alcolemico incrociando i dati di ciò che si è bevuto con peso, altezza, e sesso della persona e giocare a un quiz con domande sulla musica e sul consumo di alcol sono le parti principali dell’applicazione. Pagina 20 di 78 Consumo di alcol tra gli anziani Con l’avanzare dell’età non sempre si tiene presente che il fisico risponde diversamente rispetto alla tossicità dell’alcol. In particolare i cambiamenti sopraggiunti dell’organismo dopo i 65 anni rendono gli anziani più vulnerabili all’alcol perché si riduce la capacità di metabolizzare (digerire) l‘alcol, si riduce la quantità di acqua presente nell’organismo e di conseguenza si ha una minore capacità di diluire l’alcol e tollerarne gli effetti. Nel 2012 il 59,9% degli ultra 65enni ha consumato almeno una bevanda alcolica con una marcata differenza di genere (M:79,6%; F45,2%). Mortalità alcol-attribuibile L’ONA-CNESPS dell’ISS, in accordo con quanto previsto con la statistica Derivata ISS-00034, formalmente inclusa nel Piano Statistico Nazionale previsto 2012-2013 e con gli obiettivi previsti del progetto CCM del Ministero della Salute “L’alcol in Italia e nelle Regioni“ ha analizzato la mortalità alcol-attribuibile relativa all’anno 2010, utilizzando la base dei dati della mortalità in Italia dell’Istat, le abitudini di consumo di bevande alcoliche e popolazione residente. Le cause di morte sono state suddivise in tre categorie: i. Malattie totalmente alcol-attribuibili: la categoria contiene patologie codificabili secondo ICD10, per cui la causa di morte è totalmente dovuta al consumo di alcol; ii. Malattie parzialmente alcol-attribuibili: categoria con patologie secondo ICD10, per cui la causa di morte è solo parzialmente attribuibile ad un consumo dannoso di alcol (es: Ka mammella, cirrosi epatica); iii. Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol-attribuibili: la categoria contiene le cause di morte non legate a patologie croniche ma che, in base alle attuali conoscenze scientifiche, sono parzialmente attribuibili ad un consumo dannoso di alcol (ad esempio incidenti stradali, suicidio e omicidio). 2.3. Il sistema di sorveglianza PASSI: alcol e fumo in Regione Veneto Il sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) è rivolto alla popolazione adulta, con l’obiettivo di stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province Autonome hanno aderito al progetto. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle Asl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per Asl) con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale. Dall’inizio della sorveglianza, aprile 2007, alla fine del 2011, nel Veneto, sono state intervistate circa 25.000 persone. 2.3.1. Il consumo di alcol in Veneto Il 64 % degli intervistati dichiara di essere bevitore, ossia di aver consumato negli ultimi 30 giorni almeno un’unità di bevanda alcolica. Il consumo di alcol è più diffuso tra gli uomini, nella fascia di età più giovane e nelle persone con alto livello di istruzione e nessuna difficoltà economica. Più di un quinto degli intervistati (23,8%) può essere classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio o perché fa un consumo abituale elevato (5,1%) o perché bevitore fuori pasto (12,1%) o perché bevitore binge (12,7%) oppure per una combinazione di queste tre modalità. Il consumo di alcol a maggior rischio è associato in maniera statisticamente significativa con la giovane età (18-24 anni) il sesso maschile e la cittadinanza italiana, senza un particolare gradiente socio-economico. Nello stesso periodo temporale 2010-13, nel pool di ASL le percentuali di bevitori a maggior rischio sono del 17%. Pagina 21 di 78 Tab. 2.3.1.1 – Consumo di alcol in Veneto – Caratteristiche socio-demografiche dei bevitori Età Sesso Istruzione Situazione economica Cittadinanza 18 - 24 53% Uomini 32% Nessuna/Media 16% Molte difficoltà 20% Italiana 24% 25 - 34 33% Donne 16% Media inferiore 21% Qualche difficoltà 21% Straniera 14% 35 - 49 18% Media superiore 26% Nessuna difficoltà 26% 50 - 69 17% Laurea 26% L’atteggiamento degli operatori sanitari. Nella regione Veneto, solo una piccola parte degli intervistati (20 %) riferisce che un operatore sanitario si è informato sui comportamenti in relazione al consumo di alcol. La percentuale di bevitori a maggior rischio che ha ricevuto il consiglio di bere meno da parte di un operatore sanitario è del 6 %. Tra i fattori di rischio comportamentali il consumo di alcol rappresenta l’abitudine di cui si ha meno consapevolezza. Tab. 2.3.1.2 – Consumo di alcol in Veneto – Bevitori a maggior rischio contattati da operatori sanitari Bevitori contattati Consumo abituale elevato 15% Consumo binge 7% Consumo fuori pasto 6% Alcol e guida. Secondo i dati 2013 del sistema di sorveglianza PASSI relativi alla Regione Veneto, tra i bevitori di 18-69 anni che hanno guidato l’auto/moto negli ultimi 12 mesi, il 9% dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol, cioè dopo avere bevuto nell’ora precedente almeno due unità alcoliche. La guida sotto l’effetto dell’alcol è un comportamento riferito più spesso dagli uomini (13%) che dalle donne (3%), nella fascia d’età 18-24 e nelle persone con un basso livello di istruzione. Non ci sono differenze relative alla fascia di reddito e nazionalità. Nel 2013 nel pool di Asl il 9% di intervistati dichiara di aver guidato sotto effetto dell’alcol. 2.3.2. L’abitudine al fumo in Veneto L’abitudine al fumo di sigaretta – In Veneto il 23% degli adulti 18-69 anni fuma sigarette12. Il 20% è invece ex fumatore13 e il 56% non ha mai fumato14. Nel 2013 la percentuale di fumatori è inferiore rispetto a quella del quadriennio 2010-2013 nel pool di Asl Passi (28%). L’abitudine al fumo è più diffusa negli uomini che nelle donne (rispettivamente 27% e 19%), nei 18-24enni (29%) e nei 25-34enni (29%), nelle persone con una scolarità media-inferiore (28%) e in quelle con molte difficoltà economiche riferite (37%). Dal 2008 al 2013 la proporzione di giovani fumatori (tra i 18 e 24 anni) si è sensibilmente ridotta, passando dal 32% al 28%, con una diminuzione di circa 4 punti percentuali. Il numero di sigarette fumate in media al giorno è pari a 11. Tra i fumatori, il 20% è un forte fumatore (più di un pacchetto di sigarette al giorno). Il 3% è invece un fumatore occasionale (meno di una sigaretta al giorno). Tab. 2.3.2.1 – Abitudine al fumo in Veneto – Caratteristiche socio-demografiche dei fumatori Età Sesso Istruzione Situazione economica Cittadinanza 18 - 24 29% Uomini 27% Nessuna/Media 15% Molte difficoltà 37% Straniera 24% 25 - 34 29% Donne 19% Media inferiore 28% Qualche difficoltà 26% Italiana 23% 35 - 49 23% Media superiore 23% Nessuna difficoltà 19% 50 - 69 20% Laurea 19% L’atteggiamento degli operatori sanitari. Tra gli intervistati che negli ultimi 12 mesi hanno avuto un contatto con un operatore sanitario, al 43% è stato chiesto se fumano e tra i fumatori 12 Fumatore = persona che ha fumato più di 100 sigarette nella sua vita e che fuma tuttora o che ha smesso di fumare da meno di sei mesi. 13 Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma e che ha smesso da oltre 6 mesi. 14 Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e che attualmente non fuma. Pagina 22 di 78 il 48% ha ricevuto il consiglio di smettere. Nella maggior parte dei casi il consiglio è stato dato a scopo preventivo (21%). Tab. 2.3.2.2 – Abitudine al fumo in Veneto – Finalità del consiglio di smettere di fumare Finalità del consiglio a smettere A scopo preventivo 21% Motivi di salute 14% Per entrambe le ragioni 17% Nessun consiglio 48% Smettere di fumare. Tra chi fumava nei 12 mesi precedenti l’intervista, il 47% ha tentato di smettere e di questi, l’80% ha fallito (fumava al momento dell’intervista), l’11% stava ancora tentando di smettere (non fumava al momento dell’intervista, ma aveva smesso da meno di 6 mesi), mentre il 9% è riuscito a smettere (non fumava al momento dell’intervista e aveva smesso da oltre 6 mesi e meno di un anno). Tra le persone che hanno tentato di smettere di fumare nell’ultimo anno, indipendentemente dall’esito del tentativo, il 94% l’ha fatto da solo, il 2% ha fatto uso di farmaci e l’1% ha partecipato a incontri o corsi organizzati dalle ASL. Tab. 2.3.2.3 – Abitudine al fumo in Veneto – Esiti del tentativo di smettere di fumare Esito del tentativo Tentativo riuscito 9% Tentativo in corso 11% Tentativo fallito 80% 3.1. II contesto locale: utenti in carico ai due Servizi 3.1.1. Tossicodipendenti a Mestre I tossicodipendenti in trattamento presso il Ser.D. di Mestre, secondo i dati restituiti dalla nuova piattaforma informativa MFP 5.0 (Multi Functional Platform), entrata in funzione a marzo 2013, sono stati nel corso dell’anno 698, con un rapporto F/M pari a 1/6.1 (nel 2012 il valore nazionale era pari a 1:5.8). Le fasce d’età prevalenti (40-44 e 45-49) evidenziano un progressivo invecchiamento della popolazione assistita, in linea con quanto evidenziato nella Relazione al Parlamento per l’anno 2014: “l’Italia presenta, rispetto agli altri stati europei, il più elevato numero di utenti in trattamento con età superiore a 39 anni, che può indicare una maggiore tendenza alla cronicizzazione delle situazioni di dipendenza”. Tab. 3.1.1.1 – Tossicodipendenti Mestre per fascia d’età e sesso Sesso Fascia età Totale M F 25 8 33 15-19 47 16 63 20-24 84 12 96 25-29 63 9 72 30-34 77 13 90 35-39 126 16 142 40-44 106 18 124 45-49 44 3 47 50-54 21 2 23 55-59 7 1 8 >59 600 98 698 TOTALE Pagina 23 di 78 Graf. 3.1.1.1 – Tossicodipendenti Mestre per fascia d’età e sesso SerD Mestre - Utenti per sesso e fascia d'età - Valori relativi per sesso 25,0 Valore % per sesso 20,0 15,0 Maschi Femmine 10,0 5,0 0,0 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 Fascia d'età I “nuovi utenti” (“soggetti nuovi assoluti ammessi”, ossia persone che per la prima volta sono state prese in carico dal Servizio) rappresentano il 22.5% dell’utenza complessivamente seguita nell’anno, valore superiore sia al dato nazionale (17.2%) che a quello regionale (18.1%) desumibile dalla Relazione al Parlamento (tab. 11, pag. 29). In controtendenza rispetto al dato nazionale, invece, la distribuzione per classi d’età (fig. 40, pag. 32): al Servizio mestrino, infatti, la fascia d’età prevalente (20-24) si attesta su valori ben più bassi del valore nazionale (>39). Tab. 3.1.1.2 – Tossicodipendenti Mestre per fascia d’età e sesso – Nuovi utenti SESSO FASCE DI ETA' SOGGETTI 2a - Sogg. nuovi assoluti ammessi (SNA) 2b - Sogg. nuovi (per la UO) ammessi (SNB) M F TOT <=19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 >44 138 19 157 20 19 23 20 19 24 32 16 2 18 0 1 4 1 4 2 6 L’esame delle principali caratteristiche socio-demografiche (stato civile, scolarità, condizione professionale) risente di due criticità: da un lato, come già evidenziato, l’implementazione del nuovo sistema informativo nel corso dell’anno, e l’importazione dei dati dai precedenti sistemi informativi, ha negativamente influito sulla qualità del dato (di qui, l’alto numero di dati mancanti); dall’altro, queste variabili non sono prese in considerazione nelle ultime relazioni al Parlamento, quindi manca la possibilità di un confronto. Malgrado queste criticità, spicca la bassa scolarità degli utenti: uno è privo di qualsivoglia tutolo di studio, 40 (5.7%) hanno conseguito la sola licenza elementare. Pagina 24 di 78 Tab. 3.1.1.3 – Tossicodipendenti Mestre per stato civile e sesso Sesso Stato civile Totale M F 292 40 332 Nessuno (celibe/nubile) 37 13 50 Coniugato/convivente 7 2 9 Separato-a 26 5 31 Divorziato-a 3 0 3 Vedovo-a 235 38 273 Non dichiarato 600 98 698 TOTALE Tab. 3.1.1.4 – Tossicodipendenti Mestre per scolarità e sesso Sesso Scolarità Totale M F 1 0 1 Nessuno 37 3 40 Licenza elementare 224 37 261 Scuola media inferiore 32 4 36 Scuola professionale 2-3 anni 49 11 60 Diploma di maturità 1 0 1 Diploma universitario 7 0 7 Laurea 249 43 292 Sconosciuto 600 98 698 TOTALE Quanto alla condizione professionale, i dati disponibili evidenziano, contrariamente a quanto si riteneva in passato, che le persone occupate (stabilmente o saltuariamente) sono più numerose dei disoccupati (205 vs 164). Sostanza primaria prevalente si conferma essere l’eroina (402 utenti su 489 noti, pari all’82%), valore assai superiore al dato nazionale (71.5%). Tab. 3.1.1.5 – Tossicodipendenti Mestre per condizione professionale e sesso Sesso Condizione professionale Totale M F 129 10 139 Occupato stabilmente 54 12 66 Occupato saltuariamente 136 28 164 Disoccupato 22 8 30 Studente 1 2 3 Economicamente non attivo 44 3 47 Altro 214 35 249 Non noto / non risulta 600 98 698 TOTALE Tab. 3.1.1.6 – Tossicodipendenti Mestre per sostanza primaria d’abuso e sesso Sesso Sostanza primaria Totale M F 347 55 402 Eroina 3 0 3 Metadone 7 2 9 Altri oppiacei 14 4 18 Cocaina 0 1 1 Amfetamine 1 0 1 Ecstasy ed analoghi 1 2 3 Benzodiazepine 34 6 40 Cannabinoidi 1 0 1 Altre sostanze illegali 11 0 11 Alcol 181 28 209 Non noto / Non risulta 600 98 698 TOTALE La suddivisione della sostanza primaria per fascia d’età consente di verificare che, se da un lato l’uso prevalente degli oppiacei contraddistingue le fasce d’età più “anziane” e dei cannabinoidi le fasce più “giovani”, dall’altro l’eroina è la sostanza primaria d’abuso per quasi un terzo dei giovani (età 15-19) e per la metà dei giovani adulti (20-24). Tab. 3.1.1.7 – Tossicodipendenti Mestre per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Frequenze Fascia_eta Sostanza primaria Totale 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 10 34 62 37 45 84 82 32 13 3 402 Eroina 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 3 Metadone 0 0 0 1 0 3 4 1 0 0 9 Altri oppiacei 0 2 0 1 6 3 4 2 0 0 18 Cocaina 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 Amfetamine 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 Ecstasy ed analoghi 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 3 Benzodiazepine 17 7 5 4 1 4 2 0 0 0 40 Cannabinoidi 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 Altre sostanze illegali 0 0 0 1 4 1 4 0 1 0 11 Alcol 5 20 28 27 32 45 28 10 9 5 209 Non noto / Non risulta 33 63 96 72 90 142 124 47 23 8 698 TOTALE Pagina 25 di 78 Osservando la distribuzione delle frequenze per fascia d’età, si evidenzia che nella fascia 1519 la sostanza primaria più appetita è costituita dai cannabinoidi, mentre per tutte le altre fasce d’età l’eroina è di gran lunga la sostanza più rappresentata; la cocaina appare più discontinuamente, e sembra coinvolgere maggiormente le persone in età 35-39 anni. Tab. 3.1.1.8 – Tossicodipendenti Mestre per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Valori relativi per fascia d’età Fascia_eta Sostanza primaria 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 30,3% 54,0% 64,6% 51,4% 50,0% 59,2% 66,1% 68,1% 56,5% 37,5% Eroina 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,4% 0,0% 2,1% 0,0% 0,0% Metadone 0,0% 0,0% 0,0% 1,4% 0,0% 2,1% 3,2% 2,1% 0,0% 0,0% Altri oppiacei 0,0% 3,2% 0,0% 1,4% 6,7% 2,1% 3,2% 4,3% 0,0% 0,0% Cocaina 3,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Amfetamine 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Ecstasy ed analoghi 0,0% 0,0% 1,0% 1,4% 1,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Benzodiazepine 51,5% 11,1% 5,2% 5,6% 1,1% 2,8% 1,6% 0,0% 0,0% 0,0% Cannabinoidi 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,1% 0,0% 0,0% Altre sostanze illegali 0,0% 0,0% 0,0% 1,4% 4,4% 0,7% 3,2% 0,0% 4,3% 0,0% Alcol 15,2% 31,7% 29,2% 37,5% 35,6% 31,7% 22,6% 21,3% 39,1% 62,5% Non noto / Non risulta 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% TOTALE Quanto alla provenienza geografica, si osserva che l’accesso al Servizio è appannaggio semi-esclusivo dei connazionali; ridottissima la presenza di altri cittadini comunitari, mentre i cittadini extracomunitari (29, pari al 4.15%) provengono per quasi un quarto dall’area del Maghreb (8 utenti tra Tunisia, Marocco e Algeria). Tab. 3.1.1.9 – Tossicodipendenti Mestre per nazionalità/cittadinanza e sesso Sesso Nazionalità / cittadinanza Totale M F Italia 570 95 665 Cittadini Comunitari Croazia 1 0 1 Germania 1 0 1 Romania 1 0 1 Slovenia 1 0 1 Cittadini Extra - comunitari Afghanistan 1 0 1 Albania 3 0 3 Algeria 1 0 1 Argentina 1 0 1 Bangladesh 2 0 2 Brasile 1 0 1 Georgia 2 0 2 Jugoslavia (Serbia, Montenegro) 1 2 3 Macedonia 1 0 1 Marocco 1 0 1 Moldavia 4 0 4 Siria 1 0 1 Tunisia 6 0 6 Ucraina 1 0 1 Venezuela 0 1 1 600 98 698 TOTALE 3.1.2. Tossicodipendenti a Venezia I tossicodipendenti in trattamento presso il Ser.D. di Venezia, secondo i dati restituiti dalla nuova piattaforma informativa MFP 5.0 (Multi Functional Platform), entrata in funzione a marzo Pagina 26 di 78 2013, sono stati nel corso dell’anno 436, con un rapporto F/M pari a 1/3.8 (nel 2012 il valore nazionale era pari a 1:5.8). La fascia d’età prevalenti (45-49) da un lato conferma il progressivo invecchiamento della popolazione assistita, in linea con quanto evidenziato nella Relazione al Parlamento per l’anno 2014: “l’Italia presenta, rispetto agli altri stati europei, il più elevato numero di utenti in trattamento con età superiore a 39 anni, che può indicare una maggiore tendenza alla cronicizzazione delle situazioni di dipendenza”, dall’altro rispecchia il quadro demografico cittadino (vd. § 3.4.1). Tab. 3.1.2.1 – Tossicodipendenti Venezia per fascia d’età e sesso Fascia Sesso Totale età M F <15 1 1 2 15-19 20 7 27 20-24 22 15 37 25-29 44 16 60 30-34 50 19 69 35-39 42 11 53 40-44 51 10 61 45-49 61 9 70 50-54 41 2 43 55-59 10 0 10 >59 4 0 4 TOTALE 346 90 436 Graf. 3.1.2.1 – Tossicodipendenti Venezia per fascia d’età e sesso SerD Venezia - Utenti per sesso e fascia d'età - Valori relativi per sesso 25,0 Valore % per sesso 20,0 15,0 Maschi 10,0 Femmine 5,0 0,0 <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 Fascia d'età I “nuovi utenti” (“soggetti nuovi assoluti ammessi”, persone che per la prima volta sono state prese in carico dal Servizio) rappresentano il 12.4% dell’utenza complessivamente seguita nell’anno, valore inferiore sia al dato nazionale (17.2%) che a quello regionale (18.1%) desumibile dalla Relazione al Parlamento (tab. 11, pag. 29). In controtendenza rispetto al dato nazionale, invece, la distribuzione per classi d’età (fig. 40, pag. 32): al Servizio lagunare, infatti, la fascia d’età prevalente (20-24), che rappresenta un terzo dei nuovi utenti, si attesta su valori ben più bassi del valore nazionale (>39). Pagina 27 di 78 Tab. 3.1.2.2 – Tossicodipendenti Venezia per fascia d’età e sesso – Nuovi utenti SESSO FASCE DI ETA' SOGGETTI M F TOT <=19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 >44 2a - Sogg. nuovi assoluti ammessi (SNA) 37 17 54 12 10 13 9 5 1 4 2b - Sogg. nuovi (per la UO) ammessi (SNB) 18 15 33 3 6 7 6 5 2 4 L’esame delle principali caratteristiche socio-demografiche (stato civile, scolarità, condizione professionale) risente, come già evidenziato poc’anzi, di due criticità: da un lato l’implementazione del nuovo sistema informativo nel corso dell’anno, e l’importazione dei dati dai precedenti sistemi informativi, ha negativamente influito sulla qualità del dato (di qui, la presenza di dati mancanti); dall’altro, queste variabili non sono prese in considerazione nelle ultime relazioni al Parlamento, quindi manca la possibilità di un benchmarking. Malgrado queste criticità, spicca la bassa scolarità degli utenti: uno è privo di qualsivoglia tutolo di studio, 32 (7.3%) hanno conseguito la sola licenza elementare. Tab. 3.1.2.3 – Tossicodipendenti Venezia per stato civile e sesso Sesso Stato civile Totale M F Nessuno (celibe/nubile) 207 54 261 Coniugato/convivente 71 17 88 Separato-a 31 3 34 Divorziato-a 24 8 32 Vedovo-a 2 3 5 Non dichiarato 11 5 16 TOTALE 346 90 436 Tab. 3.1.2.4 – Tossicodipendenti Venezia per scolarità e sesso Sesso Scolarità Totale M F Nessuno 1 0 1 Licenza elementare 29 3 32 Scuola media inferiore 224 52 276 Scuola professionale 2-3 anni 25 10 35 Diploma di maturità 46 18 64 Diploma universitario 2 0 2 Laurea 4 2 6 Sconosciuto 15 5 20 TOTALE 346 90 436 Quanto alla condizione professionale, i dati disponibili evidenziano, contrariamente a quanto si riteneva in passato, che le persone occupate (stabilmente o saltuariamente) sono più numerose dei disoccupati (197 vs 167). Sostanza primaria prevalente si conferma essere l’eroina (314 utenti su 403 noti, pari al 77.9%), valore decisamente superiore al dato nazionale (71.5%). Tab. 3.1.2.5 – Tossicodipendenti Venezia per condizione professionale e sesso Sesso Condizione professionale Totale M F Occupato stabilmente 126 12 138 Occupato saltuariamente 48 11 59 Disoccupato 121 46 167 Studente 28 6 34 Economicamente non attivo 7 7 14 Altro 8 4 12 Non noto / non risulta 8 4 12 TOTALE 346 90 436 Tab. 3.1.2.6 – Tossicodipendenti Venezia per sostanza primaria d’abuso e sesso Sesso Sostanza primaria Totale M F Eroina 248 66 314 Metadone 6 2 8 Altri oppiacei 4 2 6 Cocaina 27 7 34 Benzodiazepine 1 0 1 Altri ipnotici e sedativi 2 0 2 Altri allucinogeni 7 0 7 Cannabinoidi 24 4 28 Alcol 3 0 3 Non noto / Non risulta 24 9 33 TOTALE 346 90 436 La suddivisione della sostanza primaria per fascia d’età consente di verificare che, se da un lato l’uso prevalente degli oppiacei si distribuisce in maniera “bimodale” tra le fasce 30-34 e 45-49 e quello dei cannabinoidi nella fascia più “giovane” (15-19), dall’altro l’eroina è la sostanza primaria d’abuso per più di un terzo dei giovani (età 15-19) e per quasi due terzi dei giovani adulti (20-24). Pagina 28 di 78 Tab. 3.1.2.7 – Tossicodipendenti Venezia per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Frequenze Fascia_eta Sostanza primaria Totale <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 0 10 24 46 52 37 46 53 35 8 3 314 Eroina 0 0 0 0 2 1 2 2 0 1 0 8 Metadone 0 0 0 0 1 1 0 4 0 0 0 6 Altri oppiacei 0 0 7 6 5 6 5 3 2 0 0 34 Cocaina 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 Benzodiazepine 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 2 Altri ipnotici e sedativi 0 0 0 0 1 0 0 2 4 0 0 7 Altri allucinogeni 2 16 2 5 0 1 0 2 0 0 0 28 Cannabinoidi 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 3 Alcol 0 1 4 3 7 7 4 3 2 1 1 33 Non noto / Non risulta 2 27 37 60 69 53 61 70 43 10 4 436 TOTALE Osservando la distribuzione delle frequenze per fascia d’età, si evidenzia che nelle fasce <15 e 15-19 la sostanza primaria più appetita è costituita dai cannabinoidi, mentre per tutte le altre fasce d’età l’eroina è di gran lunga la sostanza più rappresentata; la cocaina appare più discontinuamente, e sembra coinvolgere maggiormente le persone in età 20-24 e 35-39 anni. Tab. 3.1.2.8 – Tossicodipendenti Venezia per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Valori relativi per fascia d’età Fascia_eta Sostanza primaria <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 Eroina Metadone Altri oppiacei Cocaina Benzodiazepine Altri ipnotici e sedativi Altri allucinogeni Cannabinoidi Alcol Non noto / Non risulta 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 37% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 59% 0% 4% 65% 0% 0% 19% 0% 0% 0% 5% 0% 11% 77% 0% 0% 10% 0% 0% 0% 8% 0% 5% 75% 3% 1% 7% 0% 0% 1% 0% 1% 10% 70% 2% 2% 11% 0% 0% 0% 2% 0% 13% 75% 3% 0% 8% 2% 2% 0% 0% 3% 7% 76% 3% 6% 4% 0% 1% 3% 3% 0% 4% 81% 0% 0% 5% 0% 0% 9% 0% 0% 5% 80% 10% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 10% 75% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 25% TOTALE 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Quanto alla provenienza geografica, si osserva che l’accesso al Servizio è appannaggio semi-esclusivo dei connazionali; ridottissima la presenza di altri cittadini comunitari (2 persone) nonché dei cittadini extracomunitari (6 persone). Tab. 3.1.2.9 – Tossicodipendenti Venezia per nazionalità/cittadinanza e sesso Sesso Nazionalità / cittadinanza Totale M F Italia 340 88 428 Cittadini Comunitari Francia 1 0 1 Romania 1 0 1 Cittadini Extra - comunitari Georgia 1 0 1 Lituania 1 0 1 Afghanistan 1 0 1 Ucraina 1 0 1 Australia 0 1 1 Zambia 0 1 1 TOTALE 346 90 436 Pagina 29 di 78 3.1.3. Alcolisti a Mestre Tab. 3.1.3.1 Alcolisti Mestre – Utenti totali per sesso e fasce d’età GIA’ IN CARICO O NUOVI UTENTI TOTALE Fasce d'età RIENTRATI maschi femmine maschi femmine 0 1 0 0 1 < 19 3 0 3 3 9 20 - 29 4 4 7 4 19 30 - 39 7 1 13 14 35 40 - 49 9 3 14 8 34 50 - 59 3 1 6 0 10 > 59 26 10 43 29 108 Totale Tab. 3.1.3.2 Alcolisti Mestre – Utenti totali per bevanda d’abuso BEVANDA MASCHI FEMMIN 1. Superalcolici 2 5 2. Aperitivi, amari, digestivi 2 2 3. Vini 48 21 4. Birra 17 11 Totale 69 39 Utenti che fanno uso anche di sostanze stupefacenti o psicotrope 14 Utenti che abusano o fanno uso improprio di farmaci: 8 Tab. 3.1.3.3 Alcolisti Mestre – Trattamenti attuati nell’anno Trattamenti attuati presso il Servizio Trattamento medico-farmacologico ambulatoriale Trattamento psicoterapeutico: individuale Trattamento psicoterapeutico: di gruppo o familiare Counseling all'utente o alla famiglia Inserimento nei gruppi di auto/mutuo aiuto Trattamento socio-riabilitativo Inserimento in comunità di carattere resid. o semiresid. Ricovero ospedaliero o day-hospital per sindrome di dipendenza da alcool Ricovero ospedaliero o day-hospital altre patologie alcoolcorrelate Ricovero in casa di cura privata convenzionata per sindrome di dipendenza da alcool Ricovero in casa di cura privata convenzionata altre patologie alcoolcorrelate n. n. soggetti trattamenti 71 71 71 71 0 0 54 54 54 54 71 71 11 11 11 11 11 11 1 1 0 0 Pagina 30 di 78 3.1.4. Alcolisti a Venezia L’operatività in campo alcologico dell’Ospedale Fatebenefratelli, non limitata alla disintossicazione ed avvio riabilitativo, ha selezionato l’utenza che si è rivolta al nostro Servizio. Molti dei pazienti a noi inviati nell’anno 2013 risultavano multiproblematici, gravati da interventi giudiziari coattivi, fallimenti di reiterati precedenti trattamenti, comorbilità psichiatrica. Il loro trattamento ha richiesto quindi interventi complessi ed integrati, non limitati all’alcoldipendenza. Tab. 3.1.4.1 Alcolisti Venezia – Utenti totali per sesso e fasce d’età GIA’ IN CARICO O NUOVI UTENTI TOTALE Fasce d'età RIENTRATI maschi femmine maschi femmine 0 0 0 0 0 < 19 1 0 0 0 1 20 - 29 0 2 9 1 12 30 - 39 1 5 11 1 18 40 - 49 3 0 4 2 9 50 - 59 3 1 4 2 10 > 59 8 8 28 6 50 Totale Tab. 3.1.4.2 Alcolisti Venezia – Utenti totali per bevanda d’abuso BEVANDA MASCHI FEMMIN 1. Superalcolici 0 0 2. Aperitivi, amari, digestivi 5 2 3. Vini 26 10 4. Birra 5 2 Totale 36 14 Utenti che fanno uso anche di sostanze stupefacenti o psicotrope 2 Utenti che abusano o fanno uso improprio di farmaci: 4 Tab. 3.1.4.3 Alcolisti Venezia – Trattamenti attuati nell’anno Trattamenti attuati presso il Servizio Trattamento medico-farmacologico ambulatoriale Trattamento psicoterapeutico: individuale Trattamento psicoterapeutico: di gruppo o familiare Counseling all'utente o alla famiglia Inserimento nei gruppi di auto/mutuo aiuto Trattamento socio-riabilitativo Inserimento in comunità di carattere resid. o semiresid. Ricovero ospedaliero o day-hospital per sindrome di dipendenza da alcool Ricovero ospedaliero o day-hospital altre patologie alcoolcorrelate Ricovero in casa di cura privata convenzionata per sindrome di dipendenza da alcool Ricovero in casa di cura privata convenzionata altre patologie alcoolcorrelate n. n. soggetti trattamenti 44 46 5 5 2 2 26 30 5 6 4 4 2 2 2 2 0 0 1 1 0 0 3.1.5. Il gioco d’azzardo patologico (GAP) (a cura di Leonardo Duminuco15 e Silvano Felisati16) Il gioco d’azzardo in generale ha assunto negli ultimi anni dimensioni rilevanti. Il numero di soggetti affetti da gioco azzardo patologico è in aumento. Secondo la Relazione Annuale al Parlamento sulle Dipendenze del 2011 il gioco patologico riguarderebbe l’1% della popolazione generale italiana e circa il 5% è a rischio di sviluppare tale patologia. 15 16 Educatore Professionale, Dipartimento Dipendenze, Ser.D. Venezia Terraferma, servizio Informa Gioco Sociologo, Dipartimento Dipendenze, Ser.D. Venezia Terraferma, servizio Informa Gioco Pagina 31 di 78 Il Ser.D. di Venezia Terraferma offre con “Informa Gioco” un punto di consulenza orientamento e trattamento delle dipendenze da giochi d’azzardo (slot, bingo, lotto, Casinò, scommesse, etc.): La presa in carico del paziente e dei familiari prevede: Colloqui individuali e familiari; Corsi per giocatori d’azzardo in difficoltà e per i loro famigliari; Gruppo di aiuto e sostegno per evitare le ricadute nel gioco patologico; Incontri di formazione per familiari. Il servizio, inoltre, realizza interventi sul territorio e nelle scuole, finalizzati alla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi derivati dal gioco d’azzardo. Inoltre, l’Informagioco è attivo nell’ambito della ricerca, della valutazione dei programmi terapeutici e della formazione degli operatori dei servizi sociali e socio sanitari e fa parte del gruppo di lavoro regionale sul gioco d’azzardo patologico, al quale aderiscono diversi rappresenti di servizi pubblici e del privato sociale. Una particolare attenzione è riservata ai contatti con i servizi residenziali (progetti e contatti con il privato e cliniche specializzate). InformaGioco è aperto tutti i giorni su appuntamento, è gratuito, l’accesso è diretto tramite appuntamento telefonico senza la richiesta del MMG e si garantisce la massima tutela della privacy. In 7 anni l’Informagioco ha accolto circa 400 giocatori patologici. La fascia di età maggiormente interessata è quella superiore ai 40 anni (73%) ma un 22 % ha età inferiore e sembra in crescita l’accesso di soggetti appartenenti alla popolazione giovanile di maggiore età I ceti sociali di appartenenza sono eterogenei. Nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti con una occupazione stabile (57%) e solo il 9% è disoccupato. I coniugati sono il 44%, i conviventi il 7% e i separati/divorziati l’11%. Per quanto attiene alla scolarità il 44% ha frequentato la media inferiore (44%) , il 25% è in possesso di un titolo di studio medio superiore e il 2% è laureato. Nel maggior numero dei casi la dipendenza da gioco si è riconducibile all’utilizzo di slot machines e Video Lottery (VLT) (58%) nei bar e nelle sale giochi. I giochi da Casinò sono praticati dal 24% dei giocatori patologici. In percentuali inferiori sono utilizzati altri giochi: gratta e vinci, lotto, superenalotto e scommesse. Il 41% dei soggetti dichiarava, al momento dei primi colloqui, di giocare quotidianamente e un altro 46% una o più volte la settimana. Al momento del primo accesso circa la metà dei casi segnala un indebitamento per sostenere le spese di gioco, mentre un 16% dichiarava di spendere circa ¾ delle proprie entrate. Nell’offerta e nel consumo di gioco d’azzardo si sta verificando un’importante trasformazione. Si può giocare sempre di più, ovunque e senza interruzione: Casinò Sale corse/scommesse Bar Ricevitoria Cellulare Casa propria, se si dispone di un collegamento a internet e di una carta di credito, o persino di un cellulare I nuovi giochi d’azzardo individuano un nuovo modo di giocare: solitario decontestualizzato (ad ogni ora ed in ogni luogo) globalizzato con regole semplici e universalmente valide Pagina 32 di 78 pertanto a bassa soglia di accesso e con evidenti rischi di sconfinamento in forme di gioco problematico e patologico. Il mercato del gioco si rivolge anche ad un pubblico apparentemente lontano dall’azzardo: adolescenti, casalinghe e pensionati. Nel 33% dei casi è la famiglia a contattare inizialmente il servizio e nel 41% dei casi l’invio avviene da parte dei servizi socio sanitari e/o socio assistenziali del territorio (MMG, Servizi Sociali, Psichiatria, CSM, Volontariato), con i quali si mantengono rapporti costanti. Dopo i primi colloqui, viene proposto al paziente di optare tra l’astinenza totale dal gioco o il gioco controllato, scegliendo con i familiari, sulla base delle proprie condizioni di reddito, la cifra che è autorizzato a spendere. Al fine di sostenere il paziente nel programma, si propone che egli autorizzi i familiari a controllare le proprie disponibilità economiche mediante, ad esempio, la consegna del bancomat, la verifica dei movimenti bancari, l’eventuale inibizione all’accesso ai Casinò (Venezia, Nova Gorica), la continua rendicontazione delle spese. La famiglia viene sostenuta poiché il giocatore potrebbe incorrere in comportamenti che espongono lo stesso nucleo familiare ad ulteriori rischi e danni causati dalla rincorsa al danaro, sia in forma lecita (banca, finanziarie, richiesta di prestiti a conoscenti …) che illecita (furti domestici e non, usura, truffe ecc.). Nell’intento di accrescere il senso di responsabilità, si raccomanda il rispetto delle condizioni stabilite con i familiari e con il servizio. Nello sviluppo del progetto il paziente e la famiglia vengono sostenuti mediante counselling con colloqui individuali, di coppia e familiari. Inoltre, in alcuni casi, viene offerta l’opportunità di partecipare al gruppo motivazionale di giocatori condotti da due operatori del Servizio, con cadenza settimanale per la durata di almeno un anno. Infine, il Servizio si fa carico di attivare la rete sociale mediante la collaborazione con altri servizi del territorio. PAZIENTI IN TRATTAMENTO NEL 2013 Nel corso del 2013 sono stati trattati 82 pazienti, di cui il 20% femmine e l’80% maschi (fig. 3.1.5.1). L’età media di questi pazienti è di 50 anni con un range molto ampio (min. 23 anni max 79). Il 20% dei pazienti risiede in contesti territoriali di Ulss limitrofe a quelli dell’Ulss 12 Veneziana (tab. 3.1.5.1). I pazienti residenti nel comune di Venezia sono 58 (70,7%) (tab. 3.1.5.2). 51 sono i pazienti entrati in trattamento nel corso del 2013 e 31 quelli in trattamento con primo accesso in un periodo precedente (fig. 3.1.5.3). Pagina 33 di 78 Graf. 3.1.5.1 Suddivisione per genere – Pazienti in trattamento nel 2013 Femmine 20% Maschi 80% Tab. 3.1.5.1 Età dei pazienti in trattamento nel 2013 età Media Deviazione std. min - max 50,2 14,7 23 - 79 Graf. 3.1.5.2 - Provenienza per territorio Azienda Ulss CHIOGGIA 4% MIRANO 15% S. DONA' DEL PIAVE 1% TREVISO 1% VENEZIANA 79% Tab.3.1.5.2 - Provenienza per territorio Az. Ulss Comune di residenza – valori assoluti CHIOGGIA 2 DOLO 2 IESOLO 1 LEGNARO 1 MARCON 6 MARTELLAGO 1 MIRA 3 MIRANO 2 MOGLIANO VENETO 1 QUARTO D'ALTINO 1 SCORZE' 2 SPINEA 2 VENEZIA 58 Totale complessivo 82 Graf. 3.1.5.3 - Pazienti in trattamento dagli anni precedenti e pazienti entrati in trattamento nel 2013 Pazienti già in trattamento 38% Nuovi pazienti 62% Pagina 34 di 78 3.1.6. Tabagisti Tab. 3.1.6.1 Tabagisti – Utenti per sesso e fasce d’età Fascia Età M F Totale 1 0 1 20-24 0 2 2 30-34 1 5 6 35-39 5 6 11 40-44 10 9 19 45-49 4 6 10 50-54 2 12 14 55-59 6 9 15 >59 TOTALE 29 49 78 Tab. 3.1.6.2 Tabagisti – Utenti per stato civile Stato civile M F Totale 1 4 5 Separato/a 13 23 36 Coniugato/a 6 6 12 Non coniugato/a 0 2 2 Convivente 2 4 6 Divorziato/a 0 5 5 Vedovo/a 4 4 8 Non riferito 3 1 4 Non noto TOTALE 29 49 78 Tab. 3.1.6.3 Tabagisti – Utenti per scolarità Scolarità M F Totale 9 12 21 Non risulta/non risponde 0 3 3 Elementari 4 5 9 Medie inferiori 1 3 4 Scuola profession. 2/3 anni 12 17 29 Medie superiori 0 2 2 Diploma universitario 3 7 10 Laurea TOTALE 29 49 78 Tab. 3.1.6.4 Tabagisti – Utenti per condizione professionale Professione M F Totale 4 14 18 Occupato stab. Indipendente 1 0 1 Occupato saltuariamente 1 1 2 Disoccupato/a 1 1 2 Condizione non professionale 10 17 27 Dipendente 8 10 18 Non rilevata 4 5 9 Altro 0 1 1 Casalingo/a TOTALE 29 49 78 Tab. 3.1.6.5 Tabagisti – Utenti per provenienza Provenienza M F Totale 21 42 63 Comune ULSS 12 6 5 11 Provincia di Venezia 0 2 2 Regione Veneto 2 0 2 Fuori regione TOTALE 29 49 78 3.1.7. Detenuti I detenuti tossicodipendenti ristretti presso i due istituti veneziani (Casa Circondariale e Istituti Penali Femminili), secondo i dati restituiti dalla nuova piattaforma informativa MFP 5.0 (Multi Functional Platform), sono stati in tutto 351 (tab. 3.1.7.1). non sono disponibili dati specifici per un confronto, in quanto la relazione annuale al Parlamento non evidenzia dati socio-demografici sui tossicodipendenti detenuti, mentre il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, nel sito web del Ministero della Giustizia, non distingue i detenuti tra tossicodipendenti e non, tranne che per quanto attiene ai dati cumulativi relativi alle presenze (nel 2013: totale 62.563, di cui 14.879 tossicodipendenti) ed agli ingressi (nel 2013: totale 59.390, di cui 16.543 tossicodipendenti). Nelle prossime tre tabelle, conseguentemente, per avere un minimo di benchmark (per quanto scarsamente significativo, in quanto vengono confrontate due popolazioni diverse), sono raffrontati i valori locali (tossicodipendenti ristretti negli istituti veneziani) con quelli regionali e nazionali relativi alla popolazione generale. A livello locale, il rapporto di composizione F/M è pari a 1:5.6, sostanzialmente in linea con quanto già visto relativamente ai due Servizi ambulatoriali. Ben diversa la suddivisione per fasce d’età: i detenuti tossicodipendenti locali infraventicinquenni rappresentano il 25% della popolazione, a fronte del 9.7% regionale e dell’8.4% nazionale; speculare la ripartizione nella fascia d’età più anziana (>44); le altre due fasce più rappresentative a livello locale (35-39 e 40-44) appaiono invece poco significative a livello regionale e nazionale. Pagina 35 di 78 Tab. 3.1.7.1 – Detenuti per fascia d’età e sesso – Confronto dato locale, regionale, nazionale Valori assoluti Valori % Fascia Dato locale Dati DAP Aulss 12 Veneto Italia età M F Totale Veneto Italia 22 6 28 8,0% 15-19 289 5.281 9,7% 8,4% 53 7 60 17,1% 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 > 44 Non rilev. TOTALE 49 41 62 71 0 0 298 8 11 7 14 0 0 53 57 52 69 85 0 0 351 445 8.578 501 10.200 453 9.970 414 9.157 866 19.331 1 19 2.969 62.536 16,2% 15,0% 13,7% 14,8% 16,9% 16,3% 19,7% 15,3% 15,9% 24,2% 13,9% 14,6% 0,0% 29,2% 30,9% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% 100,0% Graf. 3.1.7.1 - Detenuti Istituti veneziani per fascia d’età e sesso Detenuti Istituti veneziani - Utenti per sesso e fascia d'età Valori relativi per sesso 30,0 Valori % per sesso 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 15-19 20-24 25-29 30-34 Fascia d'età 35-39 40-44 Maschi Femmine La ripartizione per stato civile, a sua volta, vede i detenuti assistiti da questo Servizio posizionarsi su valori assai distanti da quelli della popolazione generale regionale e lievemente inferiori al dato nazionale per quanto attiene alla condizione di celibe/nubile, nonché di coniugato/convivente; di fatto, peraltro, queste forti differenze potrebbero attribuirsi alla elevata prevalenza di dati mancanti. Tab. 3.1.7.2 – Detenuti per stato civile e sesso – Confronto dato locale, regionale, nazionale Valori assoluti Valori % Dato locale Dati DAP Aulss Stato civile Veneto Italia 12 M F Totale Veneto Italia Nessuno (celibe/nubile) 113 12 125 1.439 24.339 35,6% 48,5% 38,9% Coniugato/convivente 29 5 34 954 25.279 9,7% 32,1% 40,4% Separato-a 8 2 10 152 2.787 2,8% 5,1% 4,5% Divorziato-a 13 3 16 120 1.669 4,6% 4,0% 2,7% Vedovo-a 3 0 3 17 602 0,9% 0,6% 1,0% Non dichiarato 132 31 163 287 7.860 46,4% 9,7% 12,6% TOTALE 298 53 351 2.969 62.536 100,0% 100,0% 100,0% Anche il confronto per la scolarità risente dell’alta prevalenza di dati mancanti, peraltro pesantemente rappresentata anche a livello regionale e nazionale; la scolarità prevalente, comunque, sembrerebbe essere la licenza media inferiore; migliore tra gli assistiti locali la condizione relativa all’alfabetizzazione di base (in Veneto il 2.7% è privo di titolo di studio od è analfabeta, a livello Pagina 36 di 78 nazionale la prevalenza sale al 3.8%) nonché alla scolarità superiore (4% di laureati “locali” a fronte dell’1.5% regionale e 0.9% nazionale). Tab. 3.1.7.3 – Detenuti per scolarità e sesso – Confronto dato locale, regionale, nazionale Valori assoluti Valori % Dato locale Dati DAP Scolarità Aulss 12 Veneto Italia M F Totale Veneto Italia Nessuno 0 0 0 52 1.701 0,0% 1,8% 2,7% Analfabeta 0 0 0 28 677 0,0% 0,9% 1,1% Licenza elementare 23 3 26 322 7.132 7,4% 10,8% 11,4% Scuola media inferiore 101 17 118 1.376 20.333 33,6% 46,3% 32,5% Scuola professionale 2-3 anni 19 2 21 41 386 6,0% 1,4% 0,6% Diploma di maturità 1 0 1 180 3.297 0,3% 6,1% 5,3% Diploma universitario 1 0 1 0 0 0,3% 0,0% 0,0% 14 0 14 45 576 4,0% 1,5% 0,9% Laurea Sconosciuto 139 31 170 925 28.434 48,4% 31,2% 45,5% TOTALE 298 53 351 2.969 62.536 100,0% 100,0% 100,0% La condizione professionale prevalente appare, sia pur in presenza di un 25% di dati mancanti, quella di assenza di lavoro (31.1% di disoccupati) o di condizione occupazionale poco classificabile secondo i canoni “standard” (23.1% di “altro”): poco meno del 18% risultano occupati stabilmente o saltuariamente. Tab. 3.1.7.4 – Detenuti Istituti veneziani per condizione professionale e sesso Sesso Totale Totale Condizione professionale (V.A.) (%) M F Occupato stabilmente 44 2 46 13,1% Occupato saltuariamente 15 2 17 4,8% Disoccupato 93 16 109 31,1% Studente 4 1 5 1,4% Economicamente non attivo 3 1 4 1,1% Altro 63 18 81 23,1% Non noto / non risulta 76 13 89 25,4% TOTALE 298 53 351 100,0% Sostanza primaria prevalente è l’eroina, più tra le donne (43.4%) che tra gli uomini (40.9%); cocaina, cannabinoidi ed alcol, invece, appaiono invece distribuiti in maniera uniforme; di appannaggio maschile, invece, le sostanze primarie meno rappresentative (metadone da strada, ecstasy, benzodiazepine). Tab. 3.1.7.5 – Detenuti Istituti veneziani per sostanza d’abuso primaria e sesso Frequenze Valori % Sostanza primaria M F Totale M F Totale Eroina 122 23 145 40,9% 43,4% 41,3% 1 0 1 0,3% 0,0% 0,3% Metadone Cocaina Ecstasy ed analoghi Benzodiazepine Cannabinoidi Alcol TOTALE 106 1 1 55 12 298 19 0 0 9 2 53 125 35,6% 35,8% 35,6% 1 0,3% 0,0% 0,3% 1 0,3% 0,0% 0,3% 64 18,5% 17,0% 18,2% 14 4,0% 3,8% 4,0% 351 100,0% 100,0% 100,0% L’eroina come sostanza primaria sembrerebbe prevalere tra le fasce d’età più anziane (35-39 e 40-44); più uniformemente distribuita la cocaina, con andamento “bimodale” la distribuzione dei cannabinoidi, più rappresentati tra le fasce esterne (<24 e >39) e meno significativi nelle fasce centrali. Pagina 37 di 78 Tab. 3.1.7.6 – Detenuti Istituti veneziani per sostanza d’abuso primaria e fascia d’età - Frequenze Fascia d'età - Frequenze Sostanza primaria Totale 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 Eroina 11 23 17 24 36 34 145 Metadone 0 0 0 0 1 0 1 10 22 27 19 22 25 125 Cocaina 0 0 0 1 0 0 1 Ecstasy ed analoghi 0 0 0 0 0 1 1 Benzodiazepine 6 15 13 7 7 16 64 Cannabinoidi 1 0 0 1 3 9 14 Alcol TOTALE 28 60 57 52 69 85 351 La distribuzione delle sostanze primarie d’abuso per singola fascia d’età consente di evidenziare che, tra i tossicodipendenti detenuti più giovani (<30), contrariamente a quanto normalmente affermato sulla stampa, le sostanze più frequenti sono eroina e cocaina, più frequente la prima tra i detenuti <25, più frequente la seconda nella fascia 25-29 (unica nella quale la cocaina supera l’eroina in valore relativo). Per nessuna fascia d’età i cannabinoidi risultano la sostanza primaria prevalente. Più della metà dei detenuti nella fascia 35-39 privilegia l’eroina come sostanza primaria. Tab. 3.1.7.7 – Detenuti Istituti veneziani per sostanza d’abuso primaria e fascia d’età – Valori relativi per fascia Valori % per fascia d'età Sostanza primaria Totale 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 Eroina Metadone Cocaina Ecstasy ed analoghi Benzodiazepine Cannabinoidi Alcol TOTALE 39,3% 0,0% 35,7% 0,0% 0,0% 21,4% 3,6% 38,3% 0,0% 36,7% 0,0% 0,0% 25,0% 0,0% 29,8% 0,0% 47,4% 0,0% 0,0% 22,8% 0,0% 46,2% 0,0% 36,5% 1,9% 0,0% 13,5% 1,9% 52,2% 1,4% 31,9% 0,0% 0,0% 10,1% 4,3% 40,0% 0,0% 29,4% 0,0% 1,2% 18,8% 10,6% 41,3% 0,3% 35,6% 0,3% 0,3% 18,2% 4,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Negli Istituti di pena veneziani la presenza di connazionali è lievemente più elevata rispetto al valore nazionale (69.2% vs. 66.2%); leggermente inferiore rispetto al valore di raffronto, invece, la presenza di cittadini comunitari nonché di cittadini extra-comunitari (graf. 3.1.7.2). Pagina 38 di 78 Graf. 3.1.7.2 - Detenuti per macroarea geografica di provenienza – Raffronto tra Istituti veneziani e valore nazionale Detenuti per macroarea geografica di provenienza 70,0% 60,0% Frequenze (%) 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Cittadini italiani Cittadini Comunitari Macroarea di provenienza Cittadini Extracomunitari Venezia Italia Quanto alla provenienza per Paese, si evidenzia una marcata disomogeneità tra le distribuzioni di frequenza sia per i cittadini comunitari che per i cittadini extracomunitari. Per i primi, unico tratto in comune sembra essere la marcata prevalenza di cittadini rumeni sia a livello locale che in ambito nazionale; per i secondi appaiono prevalentemente rappresentati, sia pure con diverse distribuzioni, i cittadini provenienti dall’area del Maghreb (in particolare Marocco e Tunisia) e dall’Albania. Pagina 39 di 78 Tab. 3.1.7.8 – Detenuti per nazionalità/cittadinanza e sesso Valori assoluti Totale Nazionalità / cittadinanza Sesso Totale nazionale M F Italia 197 46 243 40.682 Cittadini Comunitari per Paese di provenienza 2 0 2 79 Germania Polonia 1 1 2 181 Romania 8 0 8 3.504 Repubblica Ceca 1 0 1 31 Ungheria 2 0 2 34 Cittadini altri Stati Unione Europea 992 0 0 0 Totale cittadini Comunitari 14 1 15 3.716 Cittadini Extra - comunitari per Paese di provenienza Albania 8 0 8 2.845 Algeria 1 0 1 541 Bangladesh 1 0 1 60 Bosnia-Erzegovina 0 1 1 189 Brasile 1 0 1 157 Cile 1 0 1 114 Colombia 1 0 1 134 Georgia 2 0 2 216 India 1 0 1 130 Iran 1 0 1 42 Jugoslavia (Serbia, Montenegro) 3 0 3 120 Marocco 12 1 13 4.060 Moldavia 4 0 4 241 Nigeria 2 0 2 865 Russia 1 0 1 65 Sry Lanka 1 0 1 51 Svizzera 1 1 2 26 Tunisia 25 0 25 2.627 Ucraina 1 1 2 190 Venezuela 2 0 2 44 Non noto / non risulta 18 2 20 15 Cittadini altri Stati extra - comunitari 0 0 0 4.301 Totale cittadini extra - comunitari 87 6 93 17.033 TOTALE Detenuti 298 53 351 61.431 Valori % Aulss Italia 12 13,3% 2,1% 13,3% 4,9% 53,3% 94,3% 6,7% 0,8% 13,3% 0,9% 0,0% 26,7% 100,0% 100,0% 8,6% 16,7% 1,1% 3,2% 1,1% 0,4% 1,1% 1,1% 1,1% 0,9% 1,1% 0,7% 1,1% 0,8% 2,2% 1,3% 1,1% 0,8% 1,1% 0,2% 3,2% 0,7% 14,0% 23,8% 4,3% 1,4% 2,2% 5,1% 1,1% 0,4% 1,1% 0,3% 2,2% 0,2% 26,9% 15,4% 2,2% 1,1% 2,2% 0,3% 21,5% 0,1% 0,0% 25,3% 100,0% 100,0% Infine, quanto ai reati contestati nell’ambito della normativa sugli stupefacenti, osserviamo che a livello nazionale la maggior parte dei procedimenti penali (sia pendenti che sfociati in condanna passata in giudicato) insistono nell’area delle violazioni dell’art. 73 D.P.R. 9.10.1990, n. 309, ossia attengono alla produzione e traffico illecito di stupefacenti; meno rappresentativi, in termini quantitativi, i fenomeni associativi legati al traffico illecito di sostanze stupefacenti e, a gradare, le violazioni legate all’attività di “proselitismo” (agevolazione all’uso e coinvolgimento di minorenni). Pagina 40 di 78 Tab. 3.1.7.9 – Procedimenti penali ex D.P.R. 9.10.1990, n. 30917, e s.m.i., artt. 7318, 7419, 7920, 8221 Stato delle tossicodipendenze ai sensi del d.p.r. 309/1990 - Dati Art. 73 DPR Art. 74 DPR Art. 79 DPR Art. 82 DPR 309/1990 309/1991 309/1992 309/1993 nazionali Procedimenti penali pendenti contro noti presso Procure e Uffici giudicanti Numero procedimenti pendenti 75.903 4.412 184 94 Numero persone 172.206 47.714 485 166 Procedimenti penali definiti con almeno 1 condanna passata in giudicato presso Uffici giudicanti Num. proced. definti con almeno 1 condanna passata in giudicato 25.822 969 29 15 Numero imputati con condanna passata in giudicato 35.989 5.338 69 47 3.2. Il contesto Terapeutiche locale: gli inserimenti nelle Comunità 3.2.1. Ce.I.S. di Mestre 3.2.1.1. Ce.I.S. di Mestre – Pronta Accoglienza Confine Tab. 3.2.1.1.1 – Pronta Accoglienza “Confine” – Utenti per fascia d’età Fasce d'età <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 >39 Totale Utenti V.A. V.% 0 0,00 3 3,85 9 11,54 10 12,82 13 16,67 13 16,67 30 38,46 78 100,00 I 78 utenti hanno effettuato complessivamente 98 ingressi. Tab. 3.2.1.1.2 – Pronta Accoglienza “Confine” – Utenti per provenienza Provenienza per territorio Territorio V.A. V.% Ser.D. Ulss 12 Veneziana 22 28,21 Ser.D. Regione Veneto 37 47,44 Ser.D. Fuori Regione 19 24,36 D.S.M. Ulss 12 Veneziana 0 0,00 D.S.M. Regione Veneto 0 0,00 Totale 78 100,00 17 D.P.R. 9.10.1990, n. 309: Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza. 18 D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 73: Produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope. 19 D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 74: Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope. 20 D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 79: Agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. 21 D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 82: Istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona minore. Pagina 41 di 78 Tab. 3.2.1.1.3 – Pronta Accoglienza “Confine” – Uscite dalla Comunità per motivazione Motivo d'uscita Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Carcerazione Invio altre strutture Totale Utenti V.A. V.% 0 0,00 31 34,44 0 0,00 28 31,11 3 3,33 28 31,11 90 100,00 Tab. 3.2.1.1.3 – Pronta Accoglienza “Confine” – Uscite dalla Comunità per durata e range permanenza Durata media Range (mesi) Range e durata del programma per motivo d'uscita anni mesi Min Max Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Carcerazione Invio altre strutture n.a. n.a. 0,1 0,1 0,2 0,3 0,1 n.a. 0,8 0,6 2,4 4,1 1,5 n.a. 0,5 0,0 0,1 2,6 0,0 2,6 6,4 8,7 7,2 4,7 3.2.1.2. Ce.I.S. di Mestre – Comunità Contatto Tab. 3.2.1.2.1 – Comunità “Contatto” – Utenti per fascia d’età Fasce d'età <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 >39 Totale Utenti (V.A.) V.A. F 0 0 1 0 1 0 2 1 5 0 10 1 29 1 48 3 Utenti (V.%.) M F 0,00 0,00 2,08 0,00 2,08 0,00 4,17 33,33 10,42 0,00 20,83 33,33 60,42 33,33 100,00 100,00 I 48 utenti hanno effettuato complessivamente 75 ingressi. Tab. 3.2.1.2.2 – Comunità “Contatto” – Utenti per provenienza Provenienza per territorio Territorio V.A. V.% Ser.D. Ulss 12 Veneziana 17 33,33 Ser.D. Regione Veneto 17 33,33 Ser.D. Fuori Regione 16 31,37 D.S.M. Ulss 12 Veneziana 0 0,00 D.S.M. Regione Veneto 0 0,00 N.R. 1 1,96 Totale 51 100,00 Pagina 42 di 78 Tab. 3.2.1.2.3 – Comunità “Contatto” – Uscite dalla Comunità per motivazione Motivo d'uscita Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Carcerazione Invio altre strutture Totale Utenti V.A. V.% 0 0,00 10 18,87 10 18,87 15 28,30 1 1,89 17 32,08 53 100,00 Tab. 3.2.1.2.4 – Comunità “Contatto” – Uscite dalla Comunità per durata e range permanenza Durata media Range (mesi) Range e durata del programma per motivo d'uscita anni mesi Min Max Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Carcerazione Invio altre strutture n.a. n.a. 0,3 0,3 0,6 0,0 0,6 n.a. 4,2 3,5 7,0 0,6 6,7 0,1 0,1 1,2 0,6 0,1 n.a. 15,0 16,9 21,8 0,6 17,5 3.2.1.3. Ce.I.S. di Mestre – Villa Soranzo Tab. 3.2.1.3.1 – “Villa Soranzo” – Utenti per fascia d’età Fasce d'età <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 >39 Totale Utenti (V.A.) M F 0 0 0 0 6 0 16 1 23 6 30 2 82 29 157 38 Utenti (V.%.) M F 0,00 0,00 0,00 0,00 3,82 0,00 10,19 2,63 14,65 15,79 19,11 5,26 52,23 76,32 100,00 100,00 I 195 utenti hanno effettuato complessivamente 271 ingressi. Tab. 3.2.1.3.2 – “Villa Soranzo” – Utenti per provenienza Provenienza per territorio Territorio V.A. V.% Ser.D. Ulss 12 Veneziana 9 4,62 Ser.D. Regione Veneto 49 25,13 Ser.D. Fuori Regione 99 50,77 Autoinserimento (privato) 38 19,49 Totale 195 100,00 Pagina 43 di 78 Tab. 3.2.1.3.3 – “Villa Soranzo” – Uscite dalla Comunità per motivazione Motivo d'uscita per sesso Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Carcerazione Ingresso altre strutture Verifica Non rilevato Totale Uscite (V.A.) M F 0 0 5 1 4 1 152 25 1 0 4 4 14 1 2 0 182 32 Uscite (%) M F 0,00 0,00 2,75 3,13 2,20 3,13 83,52 78,13 0,55 0,00 2,20 12,50 7,69 3,13 1,10 0,00 100,00 100,00 Tab. 3.2.1.3.4 – “Villa Soranzo” – Uscite dalla Comunità per durata e range permanenza Durata media Range (mesi) Range e durata del programma per motivo d'uscita anni mesi Min Max Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Carcerazione Ingresso altre strutture Verifica Non rilevato n.a. n.a. 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 n.a. 2,7 2,0 2,7 0,8 1,9 0,2 0,1 n.a. 0,1 0,1 0,0 0,8 0,2 0,0 0,0 4,7 15,8 12,3 0,8 5,0 1,2 0,2 3.2.2. Comunità di Venezia (a cura di Sabrina Tripodi) 3.2.2.1. Comunità di Venezia – Giovani e Adulti C.T. “Villa Renata” Lido Venezia Nel corso del 2013, la Comunità Terapeutica “Villa Renata” del Lido di Venezia, gestita dall’Ente “Comunità di Venezia Società Cooperativa Sociale”, ha avuto in carico 70 pazienti, di cui 52 maschi e 18 femmine. Il numero di nuovi ingressi (cioè pazienti entrati nella nostra comunità per la prima volta) è stato di 31 su 70 (pari al 44 %), mentre i restanti 39 pazienti erano già in carico dagli anni precedenti (56%). La maggioranza degli ospiti, sia maschi che femmine, sono giovani di ambo i sessi: in particolare, i pazienti della fascia d’età 18-29 anni hanno rappresentato – nel 2013 – il 73% dei maschi e l’89% delle femmine. Gli over 30 (sia uomini che donne) hanno invece rappresentato circa il 20% della popolazione in carico. Pagina 44 di 78 Utenti per sesso e fasce d'età Maschi Femmine Fasce d'età V.A. V.% V.A. V.% <15 0 0,00 0 0,00 15-19 3 5,77 3 16,67 20-24 19 36,54 8 44,44 25-29 16 30,77 5 27,78 30-34 9 17,31 2 11,11 35-39 1 1,92 0 0,00 >39 4 7,69 0 0,00 Totale 52 100,00 18 100,00 Provenienza per territorio Territorio Ser.D. Ulss 12 Veneziana Ser.D. Regione Veneto Ser.D. Fuori Regione D.S.M. Ulss 12 Veneziana D.S.M. Regione Veneto Totale V.A. 9 48 13 0 0 70 V.% 12,86 68,57 18,57 0,00 0,00 100,00 Per quanto riguarda la provenienza per territorio, la maggior parte degli utenti (68%) proviene dai Serd della Regione Veneto, quasi il 13% proviene dall’Ulss 12 Veneziana (Serd centro storico e Serd terraferma) ed il 18% proviene dai Serd fuori regione. Per quanto riguarda la terapia all’ingresso, la maggior parte dei pazienti (83%) è arrivata con una terapia di sostituzione e/o una terapia farmacologica per la stabilizzazione dell’umore e per il contenimento dell’ansia, mentre il 17% di essi (tutti maschi) è arrivato senza prescrizioni di terapie sostitutive e/o farmacologiche. Terapia all'ingresso per sesso metadone metadone/psicofarm. subutex subutex/psicofarmaci psicofarmaci Alcover + Psicofarmaci NO Terapia Totale Maschi V.A. V.% 3 5,77 11 21,15 1 1,92 2 3,85 23 44,23 0 0 12 23,08 52 100 Femmine V.A. V.% 0 0 12 66,67 0 0 1 5,56 3 16,67 2 11,11 0 0 18 100 Totale residenti V.A. V.% 3 4,29 23 32,86 1 1,43 3 4,29 26 37,14 2 2,86 12 17,14 70 100 Per quanto riguarda la terapia all’uscita, dei 30 dimessi, la maggior parte (56%) esce dal programma con una terapia farmacologica (in questi casi, si tratta per la maggior parte di utenti che hanno interrotto il programma o sono stati allontanati), mentre un buon 44% ne esce senza terapia: in particolare le persone che hanno completato il programma di cura o che sono state dimesse con dimissioni concordate. Terapia all'uscita per sesso metadone metadone/psicofarm. subutex subutex/psicofarmaci psicofarmaci Alcover + Psicofarmaci NO Terapia Totale Maschi V.A. V.% 0 0 0 0 12 0 12 24 0 0 0 0 50 0 50 100 Femmine V.A. V.% 0 0 0 0 5 0 1 6 0 0 0 0 83,33 0 16,67 100 Totale residenti V.A. V.% 0 0 0 0 17 0 13 30 0 0 0 0 56,67 0 43,33 100 Per quanto riguarda il success rate, cioè le percentuali di successo dell’intervento specialistico proposto, la comunità Villa Renata si attesta su percentuali leggermente più basse dell’anno precedente: dei 30 dimessi nell’anno 2013, in 16 casi si è trattato di trattamenti completati con Pagina 45 di 78 successo o dimissioni concordate (53%, cioè 6 punti percentuali in meno rispetto al 2012) mentre le interruzioni di programma hanno rappresentato il 33% ( + 2 punti percentuali rispetto al 2012) e le espulsioni e gli allontanamenti il 13% (+ 3%) del totale. Utenti Motivo d'uscita Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Totale V.A. V.% 12 4 10 40,00 13,33 33,33 4 13,33 30 100,00 Range e durata del programma per motivo d'uscita Dimissioni concordate Durata media anni 1,86 Range (mesi) mesi Min Max 24,50 2,60 45,77 Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento 1,61 0,79 19,54 9,60 6,33 1,87 46,13 14,73 Trattamento Concluso 3,66 44,53 36,43 60,23 Il dato positivo è che la ritenzione in trattamento mostra una buona durata media (infatti la durata media dei programmi interrotti è di 9 mesi circa). La ritenzione in trattamento risulta molto alta, invece, nei casi di programmi terminati con dimissioni concordate e trattamento concluso (24 mesi in media nel primo caso e 44 mesi, in media, nel secondo caso). 3.2.2.2. Comunità di Venezia – Mamme con bambini C.T. “Casa Aurora” Mestre Venezia Nel 2013, la Comunità Terapeutica “Casa Aurora” (sede di Venezia e Mestre) ha avuto in carico 38 donne, di cui 2 inviate dal Centro di Salute Mentale dell’Ulss 12 Veneziana e 1 da un CSM del territorio regionale. I nuovi ingressi sono stati 14 su 38, rappresentando il 37% del totale, mentre le donne già in carico dagli anni precedenti sono state 24 (cioè il 63% del totale). I minori, in trattamento residenziale assieme alle loro madri, sono stati 31, di cui 14 nuovi ingressi, cioè il 45% del totale. L’età media delle donne in trattamento in Casa Aurora è più alta rispetto all’età media delle ospiti di sesso femminile in trattamento in Villa Renata: infatti è di 31 anni, contro i 24 anni delle ospiti di sesso femminile presenti in Villa Renata (e contro la media dei 26 anni degli ospiti totali della Villa). In ogni caso, negli ultimi anni, anche l’età media delle donne di Casa Aurora si è progressivamente abbassata e, nel 2013, le giovani donne sotto i 30 anni di età (fascia d’età 18-29 anni) hanno rappresentato la netta metà del campione, cioè il 50% esatto del totale. Utenti in carico per fasce d'età Donne Fasce d'età V.A. V.% <15 0 0,00 15-19 1 2,63 20-24 6 15,79 25-29 12 31,58 30-34 8 21,05 35-39 7 18,42 >39 4 10,53 Totale 38 100,00 Provenienza per territorio Territorio Ser.D. Ulss 12 Veneziana Ser.D. Regione Veneto Ser.D. Fuori Regione D.S.M. Ulss 12 Veneziana D.S.M. Regione Veneto Totale V.A. V.% 7 18,42 21 55,26 7 18,42 1 2,63 2 5,26 38 100,00 Per quanto riguarda la terapia sostitutiva e farmacologica all’ingresso in comunità, la maggioranza del campione (84%) ne assume e, in particolare: metadone a scalare (52%), psicofarmaci (21%) o terapie miste (sostitutivi e psicofarmaci). Pagina 46 di 78 Donne Terapia all'ingresso V.A. 20 2 1 1 8 6 38 metadone metadone/psicofarmaci subutex subutex/psicofarmaci psicofarmaci NO Totale Terapia all'uscita V.% 52,63 5,26 2,63 2,63 21,05 15,79 100,00 Donne V.A. metadone metadone/psicofarmaci subutex subutex/psicofarmaci psicofarmaci NO Totale V.% 3 5 8 37,50 62,50 100,00 Per quanto riguarda la terapia al momento delle dimissioni, la maggioranza delle dimesse (62%) non assume alcuna terapia mentre un 37% esce dalla comunità in trattamento psicofarmacologico. Range e durata del programma per motivo d'uscita Durata media Range (mesi anni Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso mesi Min Motivo d'uscita Max 2,31 28,10 4,00 52,20 2,88 35,09 25,63 44,83 Dimissioni concordate Espulsione/allontanamento Interruzione Trattamento Trattamento Concluso Totale Donne V.A. 2 6 8 V.% 25,00 75,00 100,00 Per quanto riguarda le percentuali di successo dell’intervento specialistico proposto da Casa Aurora, ci si attesta su percentuali molto interessanti: delle 8 donne dimesse nell’anno 2013, in 6 casi si è trattato di un trattamento completato con successo o dimissioni concordate (75%), mentre per 2 donne su 8 (25%) si è trattato di interruzione del programma e conseguente affido del/dei minore/i a parenti della famiglia d’origine o a famiglie esterne. I minori affidati/adottati nel 2013 sono stati 3 su 10 (30%). I restanti 7 sono stati invece dimessi con successo dalla comunità, insieme alle loro madri (70%). Minori in carico per fasce d'età Ingressi (V.A.) Fasce d'età M F <1 2 5 1-3 9 8 4-5 1 2 6 - 11 4 6 Totale 16 21 Range e durata della permanenza dei minori per motivo d'uscita Affido/Adozione Dimesso/a con madre Totale Ingressi (%) M F 12,50 23,81 56,25 38,10 6,25 9,52 25,00 28,57 100,00 100,00 Sesso M F 1 4 5 Durata media Range (mesi) (mesi) Min Max 2 14,51 3,53 27,13 3 31,47 19,43 40,63 5 3.2.2.3. Alcune considerazioni Alcune considerazioni in merito alle percentuali di successo dei trattamenti. Un primo punto da riconoscere è che i nostri “success rate” si collocano nella media europea e internazionale, in alcuni casi superandola ampiamente, come nel caso di Casa Aurora che, nel 2013, registra un 75% di trattamenti completati con successo. Pagina 47 di 78 A proposito di medie internazionali, per commentare i dati presentati, vorremmo far riferimento ad una pubblicazione del National Institute on Drug Abuse americano del 2012 (Nida, 2012)22, in cui si sottolinea che la percentuale media di ricaduta nell’uso di sostanze, dopo un trattamento di riabilitazione dalle tossicodipendenze, varia dal 40% al 60% e dipende dal fatto che la dipendenza patologica si profila come una malattia cronica, con decorsi molto simili a quelli di altre malattie croniche come l’asma, il diabete e l’ipertensione, dove le abitudini comportamentali e gli aspetti motivazionali giocano un ruolo fondamentale nell’eventuale ricomparsa dei sintomi. In ogni caso, secondo l’autorevole parere del Nida, le ricadute nell’uso di sostanze dovrebbero essere considerate non un fallimento del programma di riabilitazione ma piuttosto un segnale della necessità di integrare o ri-aggiustare la tipologia di trattamento o attivare programmi alternativi per andare incontro alle reali e personali esigenze di ogni paziente. 3.2.3. Emmaus (a cura di Luigi Siviero) Tab. 3.2.3.1 - Utenti in carico nell’anno per fascia d’età Fasce d'età <15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 >49 Totale Utenti V.A. V.% 0 0,00 0 0,00 1 2,44 6 14,63 5 12,20 7 17,07 11 26,83 7 17,07 4 9,76 41 100,00 Dalla tabella si può notare come ancor più dell’anno precedente, quando l’età degli utenti in carico era prevalentemente tra i 40 e 49 anni, l’età attuale sia prevalentemente nelle fasce d’età 40-44 anni e 45-49 anni. Tab. 3.2.3.2 - Utenti in carico nell’anno per provenienza territoriale Provenienza per territorio Territorio V.A. V.% Ser.D. Ulss 12 Veneziana 15 36,59 Ser.D. Regione Veneto 25 60,98 Ser.D. Fuori Regione 1 2,44 D.S.M. Ulss 12 Veneziana 0 0,00 D.S.M. Regione Veneto 0 0,00 Totale 41 100,00 Gli utenti inseriti nella Comunità Emmaus nel corso dell’anno 2013 provengono quasi totalmente dal territorio regionale. 22 National Institute on Drug Abuse (2012), Principles of Drug Addiction Treatment: A Research-Based Guide (Third Edition). Disponibile su: http://www.drugabuse.gov/publications/principles-drug-addiction-treatment Pagina 48 di 78 Tab. 3.2.3.3 – Terapie all’ingresso in Comunità Terapeutica Utenti Terapia all'ingresso V.A. metadone suboxone alcover nessuna / nessuna delle precedenti Totale 26 1 8 18 53 V.% 49,06 1,89 15,09 33,96 100,00 Dati riferiti a 53 ingressi, 5 persone entrate 2 volte, 3 persone 3 o più volte Tab. 3.2.3.4 – Terapie in corso all’uscita dalla Comunità Terapeutica Utenti Terapia all'uscita V.A. metadone suboxone alcover nessuna / nessuna delle precedenti Totale 12 1 5 17 35 V.% 34,29 2,86 14,29 48,57 100,00 Tab. 3.2.3.5 – Terapie in corso alla dimissione dalla Comunità Terapeutica Motivo d'uscita Utenti V.A. Dimissioni concordate Interruzione Trattamento (*) Trattamento Concluso Totale 1 19 15 35 V.% 2,86 54,29 42,86 100,00 * comprende: abbandono (14), allontanamento (2), sospensione (2), arresto/detenzione (1) La tabella evidenzia che, se dell’oltre il 54% degli utenti che ha interrotto il trattamento più dei 2/3 hanno abbandonato volontariamente il percorso intrapreso, più del 42% degli utenti è riuscito a portare a termine il percorso terapeutico concordato con il Servizio inviante. Tab. 3.2.3.6 – Range e durata del programma per motivo di dimissione Durata media Range (mesi) Range e durata del programma per motivo d'uscita anni mesi Min Max Dimissioni concordate Interruzione Trattamento Trattamento Concluso 0,1 0,6 1,4 1,1 6,8 17,4 1,1 0,1 0,2 1,1 88,0 83,2 Osservazioni qualitative A conferma dei dati relativi all’anno 2012, quelli sopracitati evidenziano che l’offerta della Comunità Emmaus si è orientata sempre più verso la fascia d’utenza definita “cronica”. La proposta di cambiamento e l’impegno richiesto all’ospite hanno avuto un riscontro positivo in oltre il 42% degli utenti che sono usciti dalla Comunità Emmaus accompagnati nel reinserimento in società anche attraverso i tirocini lavorativi. Tale strumento ha permesso agli ospiti di misurarsi non solo con la capacità di rispettare orari e relazioni in ambito lavorativo, ma anche di confrontarsi con i propri limiti e capacità lavorative residue; oltre a rendersi almeno in parte economicamente autonomi. La Comunità Terapeutica Emmaus è una struttura gestita dalla Fondazione di Religione Opera S. Maria della Carità, ente ecclesiastico civilmente riconosciuto e senza scopo di lucro, che fornisce nel territorio Veneziano molteplici Servizi alla Persona. Pagina 49 di 78 La Comunità Emmaus accoglie persone di diverse età, estrazione sociale e cultura perché considera la dipendenza sintomo di un malessere interiore e soggettivo; le persone accolte vengono dunque accompagnate ad acquisire consapevolezza dei propri limiti, dei propri bisogni e di strategie che li aiutino a non ricorrere all’utilizzo di sostanze. 3.3. Osservazioni qualitative 3.3.1. L’Area giovani di Mestre (a cura di tutti i componenti dell’équipe Giovani: Adriana Bottazzo, Leonardo Duminuco, Franco Gallina, Carmela Rizza, Chiara Salandin, Annunziata Salluce, Alessandro Szamko, Giorgio Trinciarelli) Ci sembra opportuno iniziare dalla raccolta di alcuni dati quantitativi, indicativi dei flussi di utenza seguiti dall’équipe giovani del SerD di Mestre-VE. ACCESSI e PRESE IN CARICO COMPLESSIVE Nell’anno 2013 sono stati accolti 42 casi, di cui 35 nuovi e 7 reingressi. Dei 42 casi, 20 sono minori e tutti non conosciuti al Servizio (18 consumatori di sostanze e due consumatori di alcool). 1 caso di nuovo accesso è stata una partner di giovane consumatore (consulenza). 22 sono stati i casi di giovani accolti, dei quali 15 sono nuovi accessi e 7 sono dei reingressi. I casi in carico (cioè con almeno 1 prestazione nel corso del 2013) sono 131 + 7 (casi seguiti presso Sosta in Corsa)=138. Di questi, 88 sono di genere maschile e 43 di genere femminile, cioè, nell’universo, 67,1% sono i ragazzi e 32.9 % sono ragazze (dal calcolo sono stati esclusi i casi seguiti presso Sosta in Corsa cioè 5 ragazze e 2 ragazzi). Nell’universo dei casi in carico nel 2013, il 21% è seguito per problemi prevalenti di consumo di cannabinoidi. INSERIMENTI PRESSO COMUNITA’ TERAPEUTICHE RESIDENZIALI (CTR) Nel corso del 2013 ci sono state 35 persone presenti in programmi di Comunità Terapeutica Residenziale, di queste: - 12 hanno interrotto prematuramente il programma, - 1 ha portato a termine secondo gli accordi. Tra gli utenti in trattamento presso una CTR: - 4 utenti usufruiscono di un programma alternativo al carcere ( art. 94); - 2 utenti hanno un programma di messa alla prova disposto dal Tribunale per i Minorenni; - 2 utenti risiedono presso una CTR per svolgervi un programma madre-bambino disposto con decreto emesso dal Tribunale per i Minorenni. Possiamo osservare, dunque, che è solo una minoranza degli utenti (26.7%) ad accedere al programma comunitario residenziale per motivi giudiziari. Alla Comunità Terapeutica Diurna del SerD, sita a Campalto, hanno avuto accesso 2 utenti, di cui 1 ha svolto un programma alternativo alla detenzione. DIAGNOSI E TRATTAMENTO DI UTENTI CONSUMATORI DI CANNABINOIDI Alcune osservazioni particolarmente urgenti sono quelle relative alla fascia di utenza giovane che presenta un consumo prevalente e, spesso, esclusivo, di cannabinoidi: la nostra attività nel corso degli ultimi due anni è stata volta alla sperimentazione di forme accurate ed aggiornate sia di diagnosi che di trattamento dei pazienti con abuso o dipendenza da cannabinoidi: tale trattamento non può prescindere dal coinvolgimento dei familiari, in più modi, soprattutto centrati sul recupero o acquisizione delle funzioni genitoriali. Vi è necessità di aumento degli scambi con altre agenzie e analoghe istituzioni di cura e della implementazione dei dispositivi educativi e psicoterapeutici gruppali. Si rileva, a tal proposito, una certa carenza di efficacia dei tradizionali dispositivi clinici ambulatoriali (psicoterapie individuali di Pagina 50 di 78 tipo verbale), che ci porta a verificare, nei giovani utenti e nel loro ambito di vita: una particolare difficoltà a scegliere di smettere di fumare cannabis, una scarsa motivazione a smettere, la presenza di una diffusa cultura sulla presunta scarsa nocività del consumo di cannabinoidi, che incide anche sui genitori e familiari, che sembrano sottovalutare la rilevanza del problema e, parallelamente, alcune forme di allarmismo familiare notevolmente controproducenti. Ci sembra importante che il Dipartimento sviluppi eventi e crei occasioni di conoscenza degli effetti e della nocività della cannabis, oggi in commercio, nei punti nodali della rete dei servizi. L’uso di sostanze nei più giovani avviene spesso in contesti multiproblematici, quali difficoltà familiari economiche e di relazione, insuccessi scolastici, difficoltà di ingresso nella società. Questo insieme di situazioni si unisce, quindi, alle problematiche della crescita e del desiderio di trasgressione, oltre, naturalmente, alle eventuali problematiche psicologiche del singolo. Si osserva un elevato numero di figli di stranieri e stranieri, che si avvicinano alle sostanze per una particolare difficoltà nella situazione del ricongiungimento familiare (uno dei momenti critici del progetto migratorio). Differenti modalità di uso e di tipologia di sostanze, a tal proposito, si rilevano a seconda dell’Area di provenienza: nei giovani provenienti dall’Europa dell’Est c’è una tendenza all’abuso di alcool ed all’uso endovenoso di oppiacei, quasi fosse ancora sconosciuto l’uso mediante aspirazione dei vapori (uso più protettivo e culturalmente trasmesso in Europa Occidentale); nei giovani provenienti dal Nord Africa è invece più diffuso il consumo di cannabinoidi. E’ notevole il dato che descrive come, nel 2013, su 42 nuovi accessi, 11 sono stati di utenti stranieri. UTENTI MINORENNI Un altro argomento di riflessione è la quantità di valutazioni di minorenni, che ci viene richiesta dall’USSM, ospiti di Comunità Educative del nostro territorio. Per tutti, anche per questi ultimi appena citati, si procede con il consolidato protocollo di valutazione (quattro colloqui di valutazione con il minore, comprensivi di eventuale test psicodiagnostico, con uno psicologo; quattro colloqui di valutazione con i genitori o il tutore, svolti da un secondo psicologo; visita medica, esame dei metaboliti urinari, colloquio con l’Assistente Sociale). Alla fine della fase di valutazione, si effettua un colloquio congiunto con il giovane ed i genitori con i due psicologi per restituire le ipotesi diagnostiche ed impostare il trattamento, qualora necessario. Nell’eventualità venga ipotizzato un programma di intervento complessivo, viene proposto un percorso di psicoterapia individuale ed eventualmente un percorso educativo ed un sostegno di tipo sociale. In molti casi, anche ai genitori (o familiari, ad esempio i fratelli) viene proposto un percorso di sostegno psicologico e/o educativo. Il tempo minimo, da noi verificato, per un trattamento efficace comporta una durata di almeno 24 mesi. Il numero di minori che, per la prima volta, accedono al Servizio è in aumento: infatti gli accessi di minori al Servizio sono stati: 17 nel 2011, 17 nel 2012 e 20 nel 2013. I problemi alcool correlati dei minori che accedono al servizio sono abusi alcoolici piuttosto che dipendenze, spesso nella forma di binge-drinking. Si osserva un aumento di problemi legati all’uso di cannabis e ad una relativa diminuzione dei problemi correlati all’uso di oppiacei. L’UTENZA CON PROBLEMI GIUDIZIARI Nel 2013 sono stati gestiti 37 casi di utenti con problematiche giudiziarie seguiti al Servizio, pari al 28,2% del totale. TIPOLOGIA DI INTERVENTI MULTIMODALI I pazienti sono stati seguiti dal punto di vista medico con farmaci sostituivi degli oppiacei e non e con monitoraggio tossicologico delle urine; dal punto di vista psicologico gli utenti sono stati trattati esclusivamente mediante colloqui individuali, mentre per i genitori si sono svolti percorsi di accompagnamento anche in gruppo ed un ciclo di incontri informativi dedicati; dal punto di vista educativo sono stati seguiti pazienti e familiari per le problematiche di inserimento lavorativo, di sostegno scolastico, sostegno alle funzioni genitoriali e di sviluppo di competenze relazionali; dal Pagina 51 di 78 punto di vista sociale sono stati seguiti pazienti e familiari per le problematiche giudiziarie, di inserimento in CTR, di raccordo con la rete dei Servizi della Municipalità, dell’USSM , dell’UEPE e del Tribunale di Sorveglianza. Abbiamo osservato, nel corso dell’anno, un potenziamento della rete, con una migliorata capacità di collaborazione con altri servizi del territorio e dell’Azienda ULSS , in particolare con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Inoltre, molte segnalazioni di minori in difficoltà arrivano al Servizio da varie agenzie del territorio: pensiamo ciò dipenda da un buon radicamento del Servizio del territorio e da una sua buona visibilità nel contesto cittadino. Si presume che le segnalazioni descrivano anche, però, un aumento del disagio familiare e dei più giovani in particolare. Sono in aumento, inoltre, le richieste di valutazione da parte dell’USSM di minori che commettono reati. OSSERVAZIONI, PROGETTI E CRITICITA’ E’ urgente ed indispensabile un ampliamento dei dispositivi educativi, anche utilizzando i mezzi di comunicazione della fascia giovanile, quali social-network, contatti via WhatsApp e sms, siti web creati appositamente per informazioni e dibattiti: questo perché i giovani sono poco avvicinabili con gli strumenti tradizionali della cura ambulatoriale. Compito per il prossimo periodo è quello di ampliare le conoscenze teoriche e le tecniche di intervento sia psicologiche che sociali ed educative, per offrire il più ampio ventaglio di cure efficaci e individualizzate per l’utente e per la sua famiglia. In particolare sarebbe utile una maggior condivisione degli interventi educativi e di quelli psicoterapeutici. Inoltre è fondamentale offrire dispositivi gruppali di cura e sostegno. A tal proposito una delle criticità risiede nella difficoltà di integrazione delle competenze nell’équipe di lavoro, con tendenza ad operare in modi non sinergici. Sembra molto opportuno, oltre a ciò, la possibilità di svolgere visite e colloqui con gli utenti più giovani in una sede dedicata, non coincidente con la sede del SerD. Altra criticità si trova nella sede dedicata agli interventi con l’utenza più giovane, che sarebbe agevolata da uno stabile separato dal Servizio. Altra criticità appare l’età elevata degli operatori dell’équipe, dove da tempo non vi sono ricambi o acquisizioni di nuovo personale di una fascia d’età più giovane e dunque più vicina alla cultura degli utenti. 3.3.2. L’Area giovani di Venezia (a cura di Francesca Paruzzolo) L’anno 2013 vede confermate la maggior parte delle osservazioni presenti nella relazione relativa all’attività svolta nell’anno precedente. In dettaglio: è ancora aumentata la percentuale di ragazzi e ragazze presi in carico per abuso di cannabinoidi, sia con accessi volontari, che per invio da parte dell’USSM. Il trattamento più efficace rimane quello multidisciplinare e multimodale, che interviene cioè su più aspetti della personalità e del comportamento quotidiano. Si conferma l’imprescindibilità di un coinvolgimento dei genitori, sia per la raccolta dei dati anamnestici e per le osservazioni che essi riportano sui figli, sia per operare una modifica delle dinamiche familiari e dell’approccio ideologico da parte di quest’ultimi al contatto con le cosiddette droghe leggere da parte dei loro figli. La presa in carico ha una durata media di circa 18 mesi, durante i quali si osservano importanti e fondamentali cambiamenti nel percorso di crescita. Si può affermare che la presa di coscienza progressiva e guidata dagli esperti - dell’effettiva problematicità dell’abuso di cannabinoidi e delle conseguenze negative sulla formazione della personalità, costituisce un elemento portante di tutto il percorso riabilitativo. E’ continuata l’attività di collaborazione con le Municipalità e si è delineata la necessità di una maggiore comunicazione con gli Assessorati preposti al benessere del giovane cittadino, nella convinzione, condivisa tra gli operatori dell’ASL e del Comune, che sia sempre più necessario Pagina 52 di 78 un intervento di tipo ambientale, volto a introdurre un diverso approccio alla gestione del divertimento da parte dei ragazzi. L’attività di prevenzione, pur avendo subito una ulteriore contrazione dovuta alla carenza di personale, ha mantenuto la modalità interservizi in collaborazione con il Consultorio Giovani, spostando il proprio livello di intervento dall’universale all’indicata. Il punto di ascolto “la BITTA” aperto presso alcune scuole secondarie di secondo grado del territorio veneziano, ha visto affluire ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 18 anni con problematiche relative al percorso evolutivo. In alcuni casi si è reso necessario l’invio ai Servizi per gli adolescenti. 3.3.3. Iniziative di prevenzione indicata a favore di adolescenti ad alto rischio di uso di sostanze, svolte dalla U.O.S. Prevenzione Dipendenze, Ser.D. Mestre (a cura di Daniela Orlandini23 e Fabio Frascone24) CONSULENZA PREVENTIVA Attività di consultazione specifica rivolte agli adulti significativi a diretto contatto con adolescenti che presentano specifici fattori di rischio rispetto ai comportamenti d’uso/abuso di sostanze psicoattive. La consulenza ha come finalità quella di intervenire sui percorsi di iniziazione e di stabilizzazione dell’uso di sostanze attraverso un approccio psico-educativo a sostegno del ruolo dell’adulto che si trova di fronte all’adolescente che sta attraversando uno specifico momento di difficoltà. La consulenza prevede, ove necessario, il collegamento con l’area clinica giovani del SerD e il lavoro di rete con i servizi territoriali. L’attività di consulenza si differenzia a seconda che i richiedenti siano genitori, docenti o operatori di servizi. Consulenza preventiva rivolta ai genitori Genitori preoccupati per il comportamento del figlio, con sospetti o certezze di uso di sostanze psicoattive, possono chiedere una consulenza per informazioni, orientamento e counselling rispetto ai problemi educativi e all’uso/abuso di droghe in adolescenza. Il percorso di consulenza inoltre prevede una valutazione dei fattori di rischio dell’uso di sostanze e della possibile stabilizzazione del consumo, di valutazione e attivazione delle risorse familiari ed ambientali. La consulenza può riguardare anche altri familiari o tutori. Territorio di riferimento comuni Venezia Terraferma, Comuni di Marcon e Quarto d’Altino. distretti Distretti Socio-Sanitari 3 e 4 Il servizio di consultazione è gratuito, non è richiesta l’impegnativa e vi si accede previo appuntamento telefonico. E’ attiva una Segreteria telefonica 041.260.8808 presso la quale è possibile lasciare un messaggio per essere richiamati. Operatori al 2013 Dott..ssa Daniela Orlandini Ass.Soc. Fabio Frascone INTERVENTI CON I FAMILIARI DI GIOVANI A RISCHIO Le consulenze preventive hanno riguardato prevalentemente genitori, dei quali una parte consistente separati/divorziati per i quali si è reso a volte necessario effettuare incontri disgiunti. Gli stranieri visti sono stati inviati da altri servizi e non spontaneamente. 23 24 Psicologa, psicoterapeuta, Responsabile U.O.S. Prevenzione Dipendenze, Ser.D. Mestre Assistente sociale, U.O.S. Prevenzione Dipendenze, Ser.D. Mestre Pagina 53 di 78 Tab. 3.3.3.1 Familiari per fasce d’età Fascia età al 31/12/13 M 0 <40 4 40-44 26 45-49 34 50-54 20 55-59 8 >59 10 Non Rilevato TOTALE 102 F 6 19 41 36 15 8 12 137 Tab. 3.3.3.3 Familiari per cittadinanza Cittadinanza Albania 1 Bangladesh 1 Colombia 1 Italia 223 Moldavia 6 Romania 2 Tunisia 2 Turchia 2 Ucraina 1 TOTALE 239 Tab. 3.3.3.5 Familiari per scolarità Scolarità Non risulta/non risponde Elementari Medie inferiori Scuola professionale biennale/triennale Medie superiori Diploma universitario Laurea TOTALE Tab. 3.3.3.7 Familiari per provenienza Provenienza 207 Comune ULSS 12 25 Provincia di Venezia 6 Regione Veneto 1 Fuori regione TOTALE 239 TOTALE 6 23 67 70 35 16 22 239 Tab. 3.3.3.2 Familiari per inizio accesso Inizio accesso Entro il 31/12/2012 189 Primo semestre 2013 26 Secondo semestre 2013 24 TOTALE 239 Tab. 3.3.3.4 Familiari per professione Professione Occupato stab. Indipendente Occupato saltuariamente Disoccupato/a In condizione non professionale Dipendente Non rilevata Altro Casalingo/a TOTALE 220 0 3 1 4 1 10 239 22 4 0 1 47 148 4 13 239 Tab. 3.3.3.6 Familiari per stato civile Stato civile M F TOTALE 19 33 52 Separato/a 63 68 131 Coniugato/a 0 3 3 Non coniugato/a 3 2 5 Convivente 6 7 13 Divorziato/a 4 2 6 Vedovo/a 7 21 28 Non riferito 0 1 1 Non noto TOTALE 102 137 239 Tab. 3.3.3.8 Familiari per fonte d’invio Fonte d'invo Altri reparti ospedalieri Altri servizi ULSS Altri servizi pubblici non ULSS Altro Familiari Magistratura Medico di medicina generale Medico privato Municipalità Chirignago Zelarino Municipalità Marghera Municipalità Mestre carpenedo Scuola Segnalazioni Prefettura (artt. 75-121) Servizio privato sociale / volontariato Spontaneo TOTALE 3 5 16 32 1 11 10 1 3 1 1 40 2 2 111 239 Pagina 54 di 78 3.3.4. Gli interventi nelle scuole a Venezia (a cura di Francesca Paruzzolo) Nell’anno 2013 (si intenda a.s 2012/13) il Ser.d del Centro storico ha continuato il lavoro di prevenzione interservizi in collaborazione con il Consultorio Giovani, con il progetto “PORTOLANO: una bussola per crescere”, che prevede interventi di prevenzione delle condotte a rischio ed è diretto agli allievi della 2° superiore. L’intervento si compone di 6 incontri in classe (4 di due ore e 2 di un’ora ciascuno), durante i quali vengono attivati dei percorsi di pensiero gruppali finalizzati ad aumentare la percezione dei rischi (in ambito relazionale, affettivo, sessuale e nei contatti con le sostanze di abuso) attraverso la rappresentazione di situazioni tipo che consentono ai ragazzi di giungere più preparati alle situazioni reali. Nell’anno scolastico 2012/13 si è dovuto ulteriormente contrarre il numero dei ragazzi raggiunti dal progetto a causa di una sensibile diminuzione del personale dedicato. Si allegano i dati dell’a.s. 2012/13. Tab. 3.3.4.1 Interventi nelle scuole a Venezia – Interventi gruppali INTERVENTI GRUPPALI presentaz punto ascolto Grado / Scuola grado (1) SCUOLE superiori superiori superiori superiori n. n. n. n. n. n. n. n. classi incontri alunni incontri insegnanti incontri genitori incontri (2) FOSCARINI ALGAROTTI SARPI CIF 28 65 10 9 4 56 61 1200 1 20 9 160 4 61 55 2 2 10 9 3 3 2 3 Tab. 3.3.4.2 Interventi nelle scuole a Venezia – Attività di consultazione e ascolto CONSULTAZIONE ASCOLTO Grado / Scuola grado (1) SCUOLE superiori superiori superiori superiori (3) n. n. n. n. n. alunni incontri insegnanti incontri genitori n. incontri (2) FOSCARINI ALGAROTTI SARPI CIF 10 10 8 28 14 22 14 61 4 1 1 2 4 2 1 2 PROGETTO Punto di Ascolto “LA BITTA” GRUPPO INTERSERVIZI “PORTOLANO” Consultorio Giovani + Ser.D. Sezione Giovani SERVIZI PROPONENTI: Consultori Giovani Sostengono i giovani (dai 14 ai 24 anni), in termine di prevenzione e cura, nel processo di formazione dell’identità psicosessuale nei suoi aspetti fisici, psicologici e relazionali. Aiutano i ragazzi a prendersi cura della sfera sessuale ed affettiva nonché nelle difficoltà nel rapporto con i coetanei, partner e genitori. Pagina 55 di 78 Sostengono nel compito educativo le figure adulte di riferimento. Ser.D. Sezione Giovani La Sezione Giovani del Ser.D. si occupa di ragazzi (14-24 anni), e dei loro genitori, che hanno contatti con le sostanze o presentano dipendenze non chimiche. I colloqui di valutazione e di trattamento vengono effettuati in spazi dedicati all’adolescente e al giovane adulto. La valutazione e il trattamento vengono effettuati con un approccio multidisciplinare Obiettivi Mettere a disposizione degli studenti uno spazio individuale di facile e veloce accesso all’interno della propria scuola nel quale poter portare i propri pensieri e dubbi sulla crescita – sia del corpo che della mente. Destinatari Studenti delle cinque classi (3 nel caso del CIF) delle scuole secondarie di II grado. Contenuti Ogni studente potrà portare i propri problemi connessi alla crescita – sia del corpo che della mente, le esperienze, i motivi di crisi, e trarre beneficio dal sostegno, dal consiglio e dall’ascolto comprensivo di una persona adulta e competente. Metodologia Per ogni scuola verranno dedicate 2 ore settimanali per un periodo di due mesi all’inizio dell’anno e successivamente altre due ore settimanali per due mesi verso la fine dell’anno scolastico. Sarà necessario che la scuola: - individui uno spazio idoneo, non necessariamente troppo appartato - inserisca nel proprio sito internet l’avviso di questa opportunità per gli studenti indicando le modalità di accesso ed iscrizione che verranno concordate con gli operatori ulss prima dell’inizio dell’anno scolastrico - organizzi, all’inizio dell’a.s., una riunione assembleare con gli studenti nella quale gli operatori descriveranno il progetto “LA BITTA” Verifica - numero di accessi al Punto di Ascolto - evoluzione positiva delle situazioni meno complesse - intercettazione precoce delle situazioni più problematiche con accesso ai Servizi per Adolescenti Chi svolgerà l’intervento ULSS 12 Veneziana – gruppo interservizi (Consultorio Giovani, Ser.D. Sezione Giovani, ): 2 operatori provenienti dai 2 Servizi, uno con formazione sanitaria e l’altro con formazione psico-sociale Pagina 56 di 78 3.4. Il contesto locale: indicatori sul “sommerso” 3.4.1. Bacino d’utenza Il 2013 conferma il trend, ormai in atto da anni, di un progressivo innalzamento dell’età media (ponderata) della popolazione residente nel Comune di Venezia, che in alcuni quartieri (in particolare Lido-Malamocco e Dorsoduro-Santa Croce-San Polo-Giudecca) rasenta ormai, per la popolazione generale, i 50 anni (valore già superato dalla popolazione femminile in tutto il centro storico veneziano). Decisamente inferiore l’età media della popolazione degli altri comuni inclusi nel territorio dell’Aulss 12 Veneziana, in particolare il Comune di Marcon. Della diversa distribuzione dell’età media della popolazione risente l’età media dei cittadini residenti nel territorio dei due Ser.D.: relativamente più giovani i cittadini residenti nel territorio di competenza del Ser.D. di Mestre (45.93), più anziani i cittadini residenti nel territorio di competenza del Ser.D. di Venezia (48.54). Tab. 3.4.1.1 – Età media per sesso e quartiere Età medie per sesso e quartiere 1 S.Marco-Castello-S.Elena-Cannaregio 2 Dorsoduro-S.Polo-S.Croce-Giudecca 3 Lido-Malamocco-Alberoni 4 Pellestrina-S.Pietro in Volta 5 Murano-S.Erasmo 6 Burano-Mazzorbo-Torcello 8 Favaro-Campalto 9 Carpenedo-Bissuola 10 Mestre Centro 11 Cipressina-Zelarino-Trivignano 12 Chirignago-Gazzera 13 Marghera-Catene-Malcontenta TOTALE Comune di Venezia Comune di Cavallino Treporti Comune di Marcon Comune di Quarto d'Altino RESIDENTI SERT VENEZIA RESIDENTI SERT MESTRE RESIDENTI AULSS 12 - M+F Popol. 31/12/2013 M F M+F 46,62 51,23 49,10 47,01 51,22 49,28 47,67 51,23 49,59 44,61 48,02 46,34 46,62 50,48 48,67 48,75 52,01 50,39 44,86 47,83 46,39 45,05 49,19 47,26 44,50 49,52 47,19 44,57 48,26 46,52 43,78 47,39 45,64 43,23 47,28 45,32 45,18 49,34 47,38 43,89 45,66 44,79 40,41 41,50 40,96 41,62 44,36 43,02 46,48 50,36 48,54 43,91 47,78 45,93 44,74 48,63 46,78 Popol. 31/12/2012 M F M+F 46,42 51,01 48,90 46,70 50,98 49,01 47,40 50,87 49,28 44,03 47,85 45,96 46,45 50,25 48,48 48,49 51,65 50,09 44,51 47,61 46,11 44,82 48,99 47,04 44,43 49,49 47,13 44,16 47,99 46,17 43,46 47,10 45,33 43,08 47,05 45,11 44,95 49,15 47,16 43,85 45,55 44,72 40,30 41,29 40,80 41,46 44,08 42,80 46,26 50,15 48,33 43,71 47,61 45,75 44,54 48,45 46,59 Pagina 57 di 78 Graf. 3.4.1.1 – Età media per sesso e quartiere Età media per sesso ed area 51,00 50,00 49,00 Età media 48,00 47,00 46,00 45,00 44,00 43,00 42,00 41,00 40,00 Residenti Residenti Residenti Residenti Residenti Residenti SerD SerD SerD SerD Aulss Aulss Venezia - Mestre - Venezia - Mestre Totale Totale Maschi Maschi Femmine Femmine maschi femmine Area di riferimento e sesso 2013 2012 Pagina 58 di 78 Quanto alle frequenze dei residenti per fasce d’età, osserviamo la presenza di più di 60.000 residenti di età inferiore ai 25 anni, dei quali 25.000 rientrano nella fascia d’età 15-24 considerata di riferimento per gli interventi delle due Aree Giovani attivate nei due Servizi. Tab. 3.4.1.2 – Popolazione residente per sesso e fasce d’età – Valori assoluti VALORI ASSOLUTI -15 15-19 20-24 25-29 Residenti SerD Venezia 5.722 1.909 1.966 2.104 M Residenti SerD Mestre 13.568 4.501 4.458 4.747 Residenti Ulss 12 19.290 6.410 6.424 6.851 Residenti SerD Venezia 5.450 1.734 1.924 2.022 F Residenti SerD Mestre 12.559 4.153 4.447 4.820 Residenti Ulss 12 18.009 5.887 6.371 6.842 Residenti SerD Venezia 11.172 3.643 3.890 4.126 TOT Residenti SerD Mestre 26.127 8.654 8.905 9.567 Residenti Ulss 12 37.299 12.297 12.795 13.693 30-34 2.225 5.571 7.796 2.280 5.224 7.504 4.505 10.795 15.300 35-39 2.891 6.994 9.885 3.147 6.715 9.862 6.038 13.709 19.747 40-44 3.715 8.039 11.754 3.795 8.031 11.826 7.510 16.070 23.580 TOT≤ ≤44 TOT≥ ≥45 15-44 14.810 20.532 25.882 34.310 47.878 49.614 49.120 68.410 75.496 14.902 20.352 32.500 33.390 45.949 60.995 48.292 66.301 93.495 29.712 40.884 58.382 67.700 93.827 110.609 97.412 134.711 168.991 Tab. 3.4.1.3 – Popolazione residente per sesso e fasce d’età – Valori relativi VALORI % -15 15-19 20-24 25-29 Residenti SerD Venezia 12,33 4,11 4,24 4,53 M Residenti SerD Mestre 13,92 4,62 4,57 4,87 Residenti Ulss 12 13,40 4,45 4,46 4,76 Residenti SerD Venezia 10,31 3,28 3,64 3,83 F Residenti SerD Mestre 11,74 3,88 4,16 4,51 Residenti Ulss 12 11,27 3,68 3,99 4,28 Residenti SerD Venezia 11,25 3,67 3,92 4,16 TOT Residenti SerD Mestre 12,78 4,23 4,36 4,68 Residenti Ulss 12 12,28 4,05 4,21 4,51 30-34 4,79 5,71 5,42 4,31 4,88 4,70 4,54 5,28 5,04 35-39 6,23 7,17 6,87 5,95 6,28 6,17 6,08 6,71 6,50 40-44 8,00 8,25 8,17 7,18 7,51 7,40 7,57 7,86 7,76 TOT≤ ≤44 TOT≥ ≥45 15-44 31,91 44,24 55,76 35,19 49,11 50,89 34,13 47,54 52,46 28,20 38,51 61,49 31,22 42,97 57,03 30,22 41,49 58,51 29,93 41,19 58,81 33,12 45,90 54,10 32,07 44,36 55,64 Σ Popol. 46.414 97.492 143.906 52.852 106.944 159.796 99.266 204.436 303.702 Pagina 59 di 78 3.4.2. L’attività di Riduzione del Danno (a cura di Alberto Favaretto) L'attività dell'Unità operativa Riduzione del danno ha proseguito nelle progettualità di diretto contatto con l'utenza come l'anno precedente. Oltre alla continuativa attività del centro diurno drop in, ha potenziato le uscite sul territorio tramite gli operatori di strada che intervengono direttamente nei luoghi della città in cui si svolge il fenomeno del consumo delle sostanze stupefacenti. Il progetto di ricerca e contatto delle persone straniere, grazie anche alla presenza del mediatore, sta facendo emergere le persone consumatrici che non si rivolgono ai servizi a causa della loro condizione spesso di irregolarità e per questo più a rischio di altri. Anche il progetto rivolto ai giovani consumatori, difficili da contattare ed agganciare per la loro bassa percezione del rischio e quindi consapevolezza del loro spesso problematico uso e abuso di sostanze, ha evidenziato come la città sia un punto di richiamo anche per molti giovani delle Asl limitrofe. Per questo si è intensificato il lavoro di rete con i servizi per le tossicodipendenze della provincia di Venezia, anche se non si è ancora sempre tradotto in invii o accompagnamenti. 3.4.2.1 Persone che hanno usufruito del centro diurno Drop-In Nel 2013 hanno usufruito del drop in 531 persone diverse, il 44,3% di esse si è rivolta anche all'unità di strada. Tab. 3.4.2.1.1 – Persone che hanno usufruito del servizio PERSONE DIVERSE N° % Solo drop in 296 55,7 Drop in e Unità di Strada 235 44,3 TOTALE 531 100,0 Il 34,3% delle donne ha meno di 25 anni, il 19,5% in più rispetto alla stessa fascia di età degli uomini. Le donne straniere sono 12 (il 17,1% delle donne totali). Il 7,2% degli uomini italiani ha meno di 25 anni; tra gli uomini migranti tale percentuale sale al 20,9%. Nel 2012 la percentuale dei giovani italiani superava quella degli stranieri. Tab. 3.4.2.1.2 – Persone che hanno usufruito del servizio – Caratteristiche anagrafiche Caratteristiche SESSO FASCE D'ETA' anagrafiche N° % 14-24 (v.a.) 14-24 (%) >24 (v.a.) >24 (%) Totale % M 461 86,8 68 14,8 393 85,2 461 100,0 F 70 13,2 24 34,3 46 65,7 70 100,0 TOTALE 531 100,0 92 17,3 439 82,7 531 100,0 Il 60% (N° 152) degli uomini migranti proviene dal Nord Africa, tra questi (N° 114) il 75% proviene dalla Tunisia e (N° 77) il 30% proviene dall'Europa Orientale. 9 donne provengono da paesi dell'Est Europa (Romania, Moldavia) e 4 dichiarano uso di sostanze stupefacenti (alcol, eroina). Tab. 3.4.2.1.3 – Persone che hanno usufruito del servizio – Cittadinanza CITTADINANZA SESSO Italia % Estero % Totale % M 208 45,1 253 54,9 461 100,0 F 58 82,9 12 17,1 70 100,0 TOTALE 266 50,1 265 49,9 531 100,0 Per quanto riguarda la situazione abitativa: nel 2013 il 42% delle persone ha casa. Rispetto l'anno precedente la percentuale è calata del 7%. Nel 2012 il 49% era con casa. Nel 2011 la maggior parte degli utenti frequentanti il Drop In aveva casa probabilmente, si pensava, perché non sono più stati offerti, durante le aperture, i servizi legati all'igiene personale (docce, lavatrici, deposito Pagina 60 di 78 bagagli). Se sommiamo i senza dimora con chi ha situazione precaria, quest'anno vediamo un numero significativo di persone che non vivono in casa (il 59%, il 10% in più rispetto al 2012. Tab. 3.4.2.1.4 – Persone che hanno usufruito del servizio – Situazione abitativa SESSO Situazione Abitativa M % c.v. su totale M F % c.v. su totale F TOTALE % totale c.v. Senza dimora 237 51,7 23 32,9 260 49,2 Situazione precaria* 29 6,3 6 8,6 35 6,6 Casa 192 41,9 41 58,6 233 44,1 Non risponde 303Totale 461 70 531 TOTALE CASI VALIDI 458 100,0 70 100,0 528 100,0 Per quanto riguarda il consumo di sostanze psicoattive, sono considerate solo le prime sostanze dichiarate dall'utenza al momento del primo contatto. Tab. 3.4.2.1.5 – Persone che hanno usufruito del servizio – Sostanze d’abuso dichiarate SESSO SOSTANZE M % c.v. M F % c.v. F Totale % c.v. su totale Alcol 45 11,7 3 4,8 48 10,7 Alcol e cannabinoidi 16 4,2 1 1,6 17 3,8 Alcol e coca 1 0,3 0 0,0 1 0,2 Alcol e altro 1 0,3 0 0,0 1 0,2 Eroina 103 26,8 27 43,5 130 29,1 Eroina metadone 12 3,1 1 1,6 13 2,9 Eroina alcol 4 1,0 1 1,6 5 1,1 Eroina cocaina 23 6,0 3 4,8 26 5,8 Eroina ketamina 1 0,3 0 0,0 1 0,2 Eroina e cannabis 3 0,8 0 0,0 3 0,7 Eroina cocaina altro 11 2,9 5 8,1 16 3,6 Eroina psicofarmaci 1 0,3 0 0,0 1 0,2 Eroina più tutto 2 0,5 0 0,0 2 0,4 Eroina subutex 1 0,3 1 1,6 2 0,4 Cocaina 7 1,8 2 3,2 9 2,0 Cocaina e cannabinoidi 4 1,0 0 0,0 4 0,9 Metadone 14 3,6 1 1,6 15 3,4 metadone altro 2 0,5 1 1,6 3 0,7 Subutex 6 1,6 0 0,0 6 1,3 subutex altro 2 0,5 0 0,0 2 0,4 Cannabinoidi 41 10,6 2 3,2 43 9,6 Psicofarmaci 4 1,0 0 0,0 4 0,9 Psicofarmaci alcol 1 0,3 2 3,2 3 0,7 Ex tox 0 0,0 1 1,6 1 0,2 Policonsumo 5 1,3 3 4,8 8 1,8 Tutte 13 3,4 1 1,6 14 3,1 Nessuna 62 16,1 7 11,3 69 15,4 Non risponde 76 884 Totale 461 70 531 TOTALE CASI VALIDI 385 100,0 62 100,0 447 100,0 Primi contatti Tab. 3.4.2.1.6 – Primi contatti per semestre SESSO Primi contatti M % F % TOTALE % totale 1° semestre 108 85,7 18 14,3 126 100,0 2° semestre 70 90,9 7 9,1 77 100,0 TOTALE 178 87,7 25 12,3 203 100,0 Pagina 61 di 78 Tab. 3.4.2.1.7 – Primi contatti – Modalità di conoscenza del servizio COME HA SAPUTO DEL SERVIZIO? N° % c.v. Amici, conoscenti, parenti 165 81,3 Altro (passaparola, in strada, per caso, ecc.) 9 4,4 UdS 4 2,0 Farmacia via Piave 5 2,5 Servizio docce 5 2,5 SD 4 2,0 servizi 2 1,0 casa ospitalità 1 0,5 Municipalità Marghera 1 0,5 Ufficio stranieri 1 0,5 non si sa 6 3,0 TOTALE CASI VALIDI 203 100,0 Tra le persone contattate per la prima volta nel 2013: il 24,1% ha un'età compresa tra i 15 e i 24 anni, nel 2012 la percentuale ammontava al 43,8%; la percentuale della fascia tra i 25 e i 29 anni è simile a quella del 2012 (15,8%); il 36% consuma eroina, ed il 25% alcol, mentre nel 2012, il 54% consumava eroina ed il 6% alcol. Tab. 3.4.2.1.8 – Primi contatti – Fasce d’età ETA' N° % < 15 0 0,0 15 - 19 8 3,9 20 - 24 41 20,2 25 - 29 35 17,2 30 - 34 23 11,3 35 - 39 29 14,3 40 - 44 29 14,3 45 - 49 20 9,9 > 49 18 8,9 TOTALE 203 100,0 Tab. 3.4.2.1.9 – Primi contatti – Cittadinanza CITTADINANZA N° % Italia 70 34,5 Medioriente 1 0,5 Europa orientale 59 29,1 Europa occidentale 3 1,5 Nord Africa 56 27,6 Asia 9 4,4 Centro America 2 1,0 Sud America 3 1,5 TOTALE 203 100,0 Tab. 3.4.2.1.10 – Primi contatti – Situazione abitativa SITUAZIONE ABITATIVA N° % c.v. Senza dimora 130 64,4 precaria 11 5,4 Casa 61 30,2 Non risponde 1TOTALE 203 TOTALE CASI VALIDI 202 100,0 Pagina 62 di 78 Tab. 3.4.2.1.11 – Primi contatti – Zona di provenienza attuale DOVE VIVE ORA? N° % Centro storico 10 4,9 Terraferma 155 76,4 Fuori comune 33 16,3 Fuori regione 4 2,0 Non si sa 1 0,5 TOTALE 203 100,0 Tab. 3.4.2.1.12 – Primi contatti – Sostanze dichiarate SOSTANZE Alcol Alcol e cannabis Eroina Eroina e altro Eroina e cocaina Eroina cocaina e altro Cocaina Cocaina e altro Metadone Cannabinoidi policonsumatori Nessuna Non riponde/non si sa TOTALE TOTALE CASI VALIDI N° 33 7 34 5 11 8 1 2 3 14 4 39 42 203 161 % c.v. 20,5 4,3 21,1 3,1 6,8 5,0 0,6 1,2 1,9 8,7 2,5 24,2 100,0 Invii ed accompagnamenti Gli invii hanno coinvolto 77 persone diverse. Tab. 3.4.2.1.13 – Invii ed accompagnamenti – Frequenze per semestre Invii nell'anno N° richieste % 1° semestre 74 52,1 2° semestre 68 47,9 TOTALE 142 100,0 Tab. 3.4.2.1.14 – Invii ed accompagnamenti – Area della domanda Tab. 3.4.2.1.15 – Invii ed accompagnamenti – Modalità di invio MODALITA' INVIO N° INVII % Contattato servizio 119 41,3 Fissato appuntamento 111 38,5 Accompagnamento 58 20,1 TOTALE* 288 100,0 AREA DOMANDA Medico-sanitaria Legale - amministrativa Posto letto - dormitorio Prime necessità (vestiti, cibo, coperte, ecc. ) Economica Altro CT/strutture TOTALE N° richieste % 121 85,2 9 6,3 4 2,8 0 0,0 5 3,5 3 2,1 0 0,0 142 100,0 Tab. 3.4.2.1.16 – Invii ed accompagnamenti – Esito dell’invio ESITO N° % Positivo 93 65,5 Negativo* 48 33,8 Non si sa 1 0,7 TOTALE 142 100,0 Le cause degli esiti negativi sono tutte imputabili alle persone che hanno fatto la richiesta (ad es. la persona non si presenta all'appuntamento). Servizi individuati per rispondere alla domanda Tab. 3.4.2.1.17 – Servizi individuati – Comune di Venezia COMUNE DI VENEZIA N° Servizio immigrati 2 UOC Senza dimora 3 Servizio rifugiati 1 Servizio abitativo 1 Totale COMUNE 7 % 28,6 42,9 14,3 14,3 57,1 Tab. 3.4.2.1.18 – Servizi individuati – Azienda Ulss 12 Veneziana AZIENDA ASL 12 N° % Ser.D. Mestre/Venezia 17 16,7 Gruppo C 49 48,0 Malattie infettive 12 11,8 Ambulatorio immigrati 1 1,0 Pronto soccorso - 118 4 3,9 Ospedale Mestre 3 2,9 CUP 4 3,9 Consultorio 6 5,9 Anagrafe sanitaria 6 5,9 Totale ASL 12 102 100,0 Pagina 63 di 78 Tab. 3.4.2.1.19 – Servizi individuati – Altri Enti / Organizzazioni ALTRI N° % Emergency 20 60,6 Inps 1 3,0 Insula 2 6,1 CAF 3 9,1 Agenzia lavorativa 1 3,0 Altre ASL (Ser.D. Mogliano) 1 3,0 Sportello immigrati cgl 1 3,0 Gea, AVV di strada 2 6,1 Rivolta centro sociale 1 3,0 Avv privato 1 3,0 Totale ALTRI 33 100,0 Tab. 3.4.2.1.20 – Servizi individuati – Totale invii RIEPILOGO SERVIZI/SOGGETTI COMUNE DI VENEZIA ASL 12 ALTRI TOTALE N° INVII % 7 4,9 102 71,8 33 23,2 142 100,0 3.4.2.2 Dati di attività dell'unità di strada Risorse: presenza in strada e contatti Rispetto al 2012, il numero di uscite è aumentato del 37,5% e il numero di ore del 49,9%. Già nel 2012, rispetto al 2011, il numero di uscite era aumentato del 77,4% e il numero di ore del 33,8%. Tab. 3.4.2.2.1 – Attività Unità di Strada – Riepilogo uscite, ore e contatti per semestre Media USCITE / Media ORARIA / ANNO 2013 N° Uscite N° Ore Contatti Primi Contatti accessi all'UdS accessi all'UdS 1° semestre 183 313 1632 63 8,9 5,2 2° semestre 173 363 1758 39 10,2 4,8 TOTALE 356 676 3390 102 9,5 5,0 Le uscite in cui sono stati fatti contatti sono 216. Tab. 3.4.2.2.2 – Attività Unità di Strada – Contatti per fascia d’età 14/24 anni % > 24 anni % Tot persone diverse ANNO 2013 119 25,9 340 74,1 459 Tab. 3.4.2.2.3 – Attività Unità di Strada – Target delle uscite ANNO 2013 N° Uscite N° Ore Contatti Primi Contatti TD attivi Medina Giovani TOTALE 128 144 84 356 247 273 156 676 1422 1164 804 3390 21 53 28 102 Media USCITE / Media ORARIA / accessi all'UdS accessi all'UdS 11,11 5,76 8,08 4,26 9,57 5,15 9,52 5,01 Le uscite di contatto e aggancio con la nuova riorganizzazione sono iniziate tra aprile e maggio 2012: la voce Altro rappresenta lo spazio temporale tra gennaio e l'avvio operativo dei nuovi progetti. Persone diverse che hanno usufruito dell’unità di strada. Tab. 3.4.2.2.4 – Attività Unità di Strada – Persone diverse che hanno usufruito dell’unità di strada PERSONE DIVERSE UdS e Solo UdS % % Totale % totale Drop in 224 48,8 235 51,2 459 100,0 Nel 2013 hanno usufruito dell'unità di strada 459 persone diverse; di queste il 51,2% si è rivolta anche al drop in. Pagina 64 di 78 Caratteristiche anagrafiche Tab. 3.4.2.2.5 – Attività Unità di Strada – Caratteristiche anagrafiche – Sesso SESSO M % F % Totale % totale 402 87,6 57 12,4 459 100,0 Tab. 3.4.2.2.6 – Attività Unità di Strada – Caratteristiche anagrafiche – Fasce d’età ETA' SESSO 14 - 24 anni % > 24 anni % Totale % totale M 88 21,9 314 78,1 402 100,0 F 31 54,4 26 45,6 57 100,0 TOTALE 119 25,9 340 74,1 459 100,0 Tab. 3.4.2.2.7 – Attività Unità di Strada – Caratteristiche anagrafiche – Cittadinanza CITTADINANZA SESSO Italia % Estero % Totale % totale M 219 54,5 183 45,5 402 100,0 F 52 91,2 5 8,8 57 100,0 TOTALE 271 59,0 188 41,0 459 100,0 Il 17,8% degli uomini italiani ha meno di 25 anni (il 19,3% nel 2012). L'80,3% (N° 147 M ) degli uomini immigrati proviene dal Nord Africa (dalla Tunisia sono l'83%) e il 14,75% da paesi dell'Est Europa (queste percentuali sono simili al 2012). Il 54,4% delle donne ha meno di 25 anni. In questa fascia di età sono tutte italiane tranne 2 (dalla Danimarca e dalla Croazia). Le altre donne migranti provengono dalla Romania, Repubblica Ceca e Polonia. Situazione abitativa Tab. 3.4.2.2.8 – Attività Unità di Strada – Situazione abitativa SITUAZIONE ABITATIVA Senza dimora Situazione precaria* Casa Non risponde Totale TOTALE CASI VALIDI % c.v. su M tot. M 146 36,96203 22 5,56962 227 57,46835 7402 395 100 SESSO % c.v. su F tot. F 14 24,5614 2 3,508772 41 71,92982 057 57 100 % totale c.v. 160 35,39823 24 5,309735 268 59,29204 7459 452 100 Totale * ospite da amici, casa dell'ospitalità, ct, camera in affitto. Per quanto riguarda la situazione abitativa, il 57,5% degli uomini vive in casa; tra le donne tale percentuale sale al 71,9%. Il 42,6% degli uomini è senza dimora o comunque vive in una situazione precaria. Tra le donne la percentuale scende al 28,1%. Nell'insieme il 40,7% delle persone ha un problema abitativo (casi validi). Consumo di sostanze psicoattive Pagina 65 di 78 Tab. 3.4.2.2.9 – Attività Unità di Strada – Consumo di sostanze dichiarato SOSTANZE N° % Alcol 3 2,9 Alcol e cannabinoidi 5 4,9 Eroina 13 12,7 Eroina cannabinoidi 1 1,0 Eroina metadone 1 1,0 Eroina cocaina 1 1,0 Eroina subutex cannabinoidi 1 1,0 Cannabinoidi 23 22,5 Cocaina 1 1,0 Cocaina cannabinoidi 2 2,0 Metadone 3 2,9 Subutex 3 2,9 Subutex minias 1 1,0 Policonsumo 22 21,6 Psicofarmaci 2 2,0 Psicofarmaci alcol cannabinoidi 1 1,0 Non risponde 14 13,7 Nessuna 5 4,9 TOTALE 102 100,0 Primi contatti Tab. 3.4.2.2.10 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per semestre e sesso SESSO ANNO 2013 M % F % TOTALE % totale 1° semestre 54 85,7 9 14,3 63 100,0 2° semestre 37 94,9 2 5,1 39 100,0 TOTALE 91 89,2 11 10,8 102 100,0 Tab. 3.4.2.2.11 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per modalità di conoscenza del servizio COME HA SAPUTO DEL SERVIZIO? N° % Amici, conoscenti, parenti 20 19,6 Da noi/uds 72 70,6 Carcere 1 1,0 dalla strada 6 5,9 Non si sa 3 2,9 TOTALE 102 100,0 Tab. 3.4.2.2.12 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per zona del contatto ZONA CONTATTO N° % Zona Piave - Mestre 37 36,3 Cà Marcello 10 9,8 Sabbioni 1 1,0 Bissuola 3 2,9 Marghera 9 8,8 Candiani 20 19,6 Olimpia 1 1,0 Einaudi 4 3,9 Querini 16 15,7 Non si sa 1 1,0 TOTALE 102 100,0 Caratteristiche anagrafiche, situazione abitativa e sostanze psicoattive Tab. 3.4.2.2.13 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per fascia d’età Fasce di età N° % < 15 0 0,0 15 - 19 17 16,7 20 - 24 27 26,5 25 - 29 23 22,5 30 - 34 12 11,8 35 - 39 6 5,9 40 - 44 7 6,9 45 - 49 7 6,9 > 49 3 2,9 TOTALE 102 100,0 Tab. 3.4.2.2.14 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per cittadinanza CITTADINANZA N° % Italia 49 48,0 Nord Africa 48 47,1 Eu orientale 5 4,9 TOTALE 102 100,0 Pagina 66 di 78 Tab. 3.4.2.2.15 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per attuale zona di provenienza DOVE VIVE ORA? N° % Centro storico 2 2,0 Terraferma 86 84,3 Fuori comune 11 10,8 Non si sa 3 2,9 TOTALE 102 100,0 Tab. 3.4.2.2.16 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per situazione abitativa SITUAZIONE ABITATIVA N° % Senza dimora/precaria 27 26,5 Casa 72 70,6 Non si sa 3 2,9 TOTALE 102 100,0 Tab. 3.4.2.2.17 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per sostanze dichiarate SOSTANZE N° % Alcol 3 2,9 Alcol e cannabinoidi 5 4,9 Eroina 13 12,7 Eroina cannabinoidi 1 1,0 Eroina metadone 1 1,0 Eroina cocaina 1 1,0 Eroina subutex cannabinoidi 1 1,0 Cannabinoidi 23 22,5 Cocaina 1 1,0 Cocaina cannabinoidi 2 2,0 Metadone 3 2,9 Subutex 3 2,9 Subutex minias 1 1,0 Policonsumo 22 21,6 Psicofarmaci 2 2,0 Psicofarmaci alcol cannabinoidi 1 1,0 Non risponde 14 13,7 Nessuna 5 4,9 TOTALE 102 100,0 Invii e accompagnamenti Tab. 3.4.2.2.18 – Attività Unità di Strada – Invii ed accompagnamenti per semestre ANNO 2013 N° richieste % 1° semestre 39 40,6 2° semestre 57 59,4 TOTALE 96 100 2012 34 100 2011 22 100 2010 0 300 Tab. 3.4.2.2.20 – Attività Unità di Strada – Invii ed accompagnamenti per modalità di invio MODALITA' INVIO N° INVII Contattato servizio 79 Fissato appuntamento 79 Accompagnamento 54 Visita (ospedale, domicilio, ecc.) 4 TOTALE 216 Tab. 3.4.2.2.19 – Attività Unità di Strada – Invii ed accompagnamenti per area della domanda AREA DOMANDA N° richieste % Posto letto - dormitorio 0 0,0 Legale - amministrativa 7 7,3 Medico-sanitaria 88 91,7 Economica 0 0,0 Strutture-CT 0 0,0 Altro 1 1,0 TOTALE 96 100,0 % 36,6 36,6 25,0 1,9 100,0 Tab. 3.4.2.2.21 – Attività Unità di Strada – Invii ed accompagnamenti per esito ESITO N° % Positivo 63 65,6 Negativo 33 34,4 TOTALE 96 100,0 Servizi individuati per rispondere alla domanda Pagina 67 di 78 Tab. 3.4.2.2.22 – Attività Unità di Strada – Servizi individuati per rispondere alla domanda – Comune di Venezia COMUNE N° % drop in 1 25,0 Servizio immigrati 3 75,0 Totale COMUNE 4 100,0 Tab. 3.4.2.2.23 – Attività Unità di Strada – Servizi individuati per rispondere alla domanda – Azienda Ulss 12 Veneziana ASL 12 N° % CUP 4 5,0 Ser.D. Mestre 8 10,0 Anagrafe sanitaria 2 2,5 Consultorio Mestre 2 2,5 Flemming 1 1,3 Gruppo C 56 70,0 Malattie infettive 5 6,3 Ospedale Angelo 2 2,5 Totale ASL 12 80 100,0 Tab. 3.4.2.2.24 – Attività Unità di Strada – Servizi individuati per rispondere alla domanda – Altre strutture ALTRO N° % Emergency 7 58,3 Altre ASL 5 41,7 TOTALE 12 100,0 Tab. 3.4.2.2.25 – Attività Unità di Strada – Servizi individuati per rispondere alla domanda – Totali SERVIZI N° INVII % Servizi COMUNE 4 4,2 Servizi ASL 12 80 83,3 Altro 12 12,5 TOTALE 96 100,0 3.4.2.3 Dati di attività unità di strada Tips & Tricks (interventi nei contesti di festa) RISORSE - Presenza agli eventi e contatti Tab. 3.4.2.3.1 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Interventi, presenze e contatti per semestre N° N° ore di Media inter- Media oraria / Anno 2013 N° contatti venti / contatti interventi presenza contatti 1° semestre 6 41 759 126,5 18,5 2° semestre 4 34 660 165,0 19,4 TOTALE 10 75 1419 141,9 18,9 Anno 2012 13 92,5 1619 125,0 18,0 Anno 2011 20 148 4682 234,0 32,0 Anno 2010 30 193 7023 234,1 36,4 Interventi, contatti e colloqui Tab. 3.4.2.3.2 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Interventi, contatti e colloqui % colloqui su Interventi Stima contatti Colloqui EVENTI e/o LOCALI LUOGHI n° contatti N° % N° % N° % Drum&bass Pop Corn Marghera 1 10,0 10 0,7 9 3,3 90,0 Made in Berlin Pop Corn Marghera 1 10,0 49 3,5 0 0,0 0,0 AltaVoz Rivolta Marghera 7 70,0 1260 88,8 233 85,3 18,5 Do Not Friday Tag Mestre 1 10,0 100 7,0 31 11,4 31,0 TOTALE COMPLESSIVO 10 100,0 1419 100,0 273 100,0 19,2 Ci sono inoltre: 2 interventi effettuati nell'ambito della campagna HIV 1 intervento effettuato nell'ambito del progetto Candiani Forum Tutti con banchetto informativo. Persone soccorse per crisi o malori Nel 2013 sono state soccorse 40 persone per crisi o malori, che sono il 30% in più rispetto il 2012. Pagina 68 di 78 Nel 2012 sono state soccorse 28 persone per crisi o malori, il 51% in meno rispetto l'anno precedente (55 persone). Gli interventi relativi ai malori si sono conclusi positivamente per 35 persone; di una persona non si sa l'esito e per 4 persone si sono conclusi negativamente (uno al pronto soccorso, in un caso è venuto il padre, degli altri non è stato registrato il dato). Tab. 3.4.2.3.3 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Persone per sesso SESSO N° % M 28 70 F 12 30 TOTALE 40 100 Tab. 3.4.2.3.4 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Persone per fascia d’età ETA' N° % 15/25 37 92,5 > 25 3 7,5 TOTALE 40 100,0 Tab. 3.4.2.3.5 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Persone per sostanze dichiarate SOSTANZE ** N° % MDMA 5 12,5 MDMA - coca - keta 1 2,5 Alcol e MDMA 4 10,0 Alcol e cannabis 9 22,5 Alcol e ketamina 3 7,5 Alcol ketamina cannabis 1 2,5 Alcol e cocaina 1 2,5 Alcol 12 30,0 Alcol ketamina MDMA 1 2,5 Non rilevato 3 7,5 TOTALE 40 100,0 ** Sono le sostanze che le persone (o gli amici) riportano di aver assunto. Tab. 3.4.2.3.6 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Collaborazione con personale sanitario COLLABORAZIONI CON N° % PERSONALE SANITARIO * SI 8 80 NO 2 20 TOTALE 10 100 * Croce Azzurra Riepilogo persone soccorse (2008 – 2013) Tab. 3.4.2.3.7 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Totale persone soccorse per anno SESSO 2008 2009 2010 2011 2012 2013 TOTALE % M 5 23 49 43 16 28 164 69 F 3 14 20 12 12 12 73 31 TOTALE 8 37 69 55 28 40 237 100 Tab. 3.4.2.3.8 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Totale persone soccorse per fascia d’età ETA' N° % 15/25 211 89,0 > 25 26 11,0 TOTALE 237 100,0 Tab. 3.4.2.3.9 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Totale persone soccorse per esito ESITO N° % Positivo 218 92,0 Negativo 8 3,4 Non si sa 11 4,6 TOTALE 237 100,0 Pagina 69 di 78 Tab. 3.4.2.3.10 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Totale persone soccorse per sostanza dichiarata SOSTANZE N° % Alcol 100 42,2 Alcol e mdma 27 11,4 Alcol e cannabinoidi 29 12,2 Cannabis 2 0,8 Alcol, coca e Md 1 0,4 Alcol e cocaina 1 0,4 Ketamina 14 5,9 Ketamina e cocaina 1 0,4 Mix (3 o più sostanze) 13 5,5 Mdma 22 9,3 Mdma e ketamina 1 0,4 Mdma, alcol e cannabis 4 1,7 Mdma e cannabis 1 0,4 Alcol e ketamina 9 3,8 Eroina 1 0,4 Lsd 2 0,8 Non chiaro 9 3,8 TOTALE 237 100,0 3.4.3. L’attività di contrasto delle Forze dell’Ordine L’attività di contrasto messa in atto dalle Forze dell’Ordine evidenzia che le sostanze più sequestrate sono i cannabinoidi, sia a livello provinciale che nazionale (si evidenzia, peraltro, la ben diversa ripartizione relativa tra Hashish e Marijuana a livello provinciale e nazionale). Sia per i cannabinoidi che per eroina e cocaina i sequestri appaiono concentrati (in ambito provinciale) in alcuni mesi, in particolare novembre, dicembre ed aprile, fatto che potrebbe far ipotizzare un numero contenuto di quantitativi ingenti piuttosto che un’azione capillare esitata in quantitativi limitati ma numerosi. Curiosa, se si sofferma l’attenzione sull’affollamento delle località turistiche del litorale, la riduzione dei quantitativi sequestrati nei mesi di luglio ed agosto. Pagina 70 di 78 Tab. 3.4.3.1 – Attività di contrasto delle Forze dell’Ordine – Anno 2013 – Confronto dati provinciali e nazionali ANNO 2013 - Dato provinciale Cannabis Amfetaminici Totale droga Mese Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Tot/anno %/sostanza sequestrata Eroina (Kg) Cocaina (Kg) (kg) 32,239 3,758 48,418 66,842 42,537 12,791 0,899 1,609 3,339 3,542 84,058 84,595 384,627 100,00 1,101 3,027 1,915 6,959 0,009 0,588 0,038 0,102 0,037 0,378 0,539 6,860 21,553 5,60 0,114 0,060 4,117 2,207 0,774 0,028 0,054 0,681 0,598 0,032 0,258 0,014 8,937 2,32 Amfetami- Amfetami- Ecstasy Hasish (Kg) Marijuana (Kg) Piante (nr) ne (Kg) ne (nr) (nr) 0,039 0,011 4,338 1,803 0,195 10,614 0,000 0,526 2,093 0,045 10,896 0,000 30,560 7,95 32,984 0,659 38,047 55,871 41,558 1,550 0,806 0,299 0,609 2,881 73,155 77,720 326,139 84,79 Gennaio 2.222,776 72,087 267,990 1.034,307 824,945 Febbraio 3.835,941 59,681 307,264 269,412 3.160,222 Marzo 4.886,094 130,206 373,241 638,672 3.619,493 Aprile 19.956,782 41,167 332,378 18.085,120 1.486,639 Maggio 4.842,253 53,027 513,299 1.228,394 2.949,033 Giugno 3.300,234 24,798 373,613 728,935 1.968,000 Luglio 4.159,029 18,725 121,318 943,697 3.071,273 Agosto 880,669 17,942 219,445 100,129 483,704 Settembre 9.596,749 27,861 535,855 8.103,492 926,896 Ottobre 3.761,001 150,796 156,491 1.032,699 2.338,748 Novembre 4.056,752 68,668 1.214,750 730,216 1.914,580 Dicembre 7.167,808 65,425 285,931 2.688,445 3.952,387 Tot/anno 68.666,088 730,383 4.701,575 35.583,518 26.695,920 %/sostanza 100,00 1,06 6,85 51,82 38,88 Provincia di Venezia 0 0,000 0 0 0,000 0 0 0,000 0 27 0,000 0 0 0,000 0 16 0,009 0 4 0,000 0 2 0,000 0 8 0,000 0 0 0,004 0 0 0,000 0 3 0,000 0 60 0,013 0 0,00 Dato nazionale 592 2,119 0 1.416 0,187 0 1.730 0,441 0 932 4,541 63 2.676 0,106 7 6.673 0,327 109 20.947 0,390 0 104 11,634 202 12.923 0,092 28 34.412 27,773 9 461 0,349 45 273 7,601 6 83.139 55,560 469 0,08 0 0 0 0 0 0 0 17 0 0 0 0 17 LSD (nr) Operazion i (nr) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 38 198 0 236 21 7 18 22 27 13 9 20 17 22 25 15 216 80 40 373 40 222 3 178 10 152 1.303 387 59 282 7 224 135 1.720 89 453 48 362 282 19 26 4.452 2.042 1.506 1.201 1.589 1.485 1.823 1.556 1.452 1.587 1.818 1.854 1.466 1.251 18.588 Persone denunciate Totale 32 12 21 27 29 12 13 25 16 38 34 16 275 Arresto (nr) 21 12 21 23 25 8 8 17 11 28 22 11 207 Libertà (nr) 11 0 0 4 4 4 5 7 5 10 10 5 65 2.164 1.683 468 1.896 1.476 393 2.287 1.846 428 2.278 1.816 396 2.682 2.055 583 2.737 2.055 602 2.132 1.664 456 2.079 1.430 640 2.448 1.757 682 2.679 1.971 686 2.294 1.670 598 1.716 1.295 403 27.392 20.718 6.335 Di cui Irreperibilità (nr) 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 0 3 Minori (nr) Stranieri (nr) 4 0 1 2 5 1 0 4 0 0 4 0 21 12 12 12 13 12 6 8 12 6 12 22 9 136 13 116 27 90 13 88 66 120 44 104 80 90 12 64 9 89 9 93 22 97 26 83 18 74 339 1.108 762 662 788 843 965 846 703 679 875 852 836 609 9.420 Pagina 71 di 78 3.4.4. Accessi al Pronto Soccorso Questa sezione è stata redatta grazie alla collaborazione di Francesca Fantinato25 e Alessandro Pani26. 3.4.4.1. Accessi della popolazione generale Nota introduttiva. La ricerca è stata fatta sugli accessi della popolazione generale, rilevando le diagnosi di dimissione aventi codici ICD-9 rientranti nelle patologie di competenza del Ser.D.: 291 – Sindromi psicotiche indotte da alcool 292 – Psicosi indotte da droghe 303 – Sindrome di dipendenza da alcool 304 – Dipendenza da droghe 305 – Abuso di droghe senza dipendenza 965 – Avvelenamento da analgesici, antipiretici e antireumatici 967 – Avvelenamento da sedativi e ipnotici 969 – Avvelenamento da sostanze psicotrope Sono stati esclusi, da questa rilevazione, gli utenti in trattamento nei due Servizi nel corso dell’anno (i cui accessi sono discussi nel paragrafo successivo). Una successiva verifica ha peraltro consentito di evidenziare che, su 188 accessi, 14 sono stati effettuati da 12 cittadini già seguiti in passato da almeno uno dei due Servizi ed uno da una persona successivamente inviata al SerD dal Medico competente per valutazione dell’idoneità lavorativa (c.d. “mansioni a rischio”). Il punto d’accesso più utilizzato è il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Venezia, malgrado la minore popolazione di riferimento (tab. 3.4.4.1.1); le fasce d’età maggiormente rappresentate sono quella più anziana (>59), con il 17% di accessi, e quella dei “giovani adulti” (20-29), cumulativamente con il 27.1% di accessi (tab. 3.4.4.1.2). Dei 5 accessi effettuati da infraquindicenni, tre si riferiscono a quattordicenni ed uno ad un tredicenne; il quinto ad una bambina di quindici mesi per “riferita somministrazione incongrua di xanax (circa 30gtt) accidentale”. Tab. 3.4.4.1.1 – Accessi per struttura Punto d'accesso Frequenza % 1 - Mestre 88 46,8% 2 - Venezia 97 51,6% 3 - PPI Lido 3 1,6% 100,0% Totale 188 Tab. 3.4.4.1.2 – Accessi per fascia d’età e sesso Sesso Totale Fascia d'età (VA) Uomini Donne 1=≤15 2 3 5 2=15-19 7 8 15 3=20-24 17 12 29 4=25-29 12 10 22 5=30-34 12 5 17 6=35-39 11 3 14 7=40-44 10 5 15 8=45-49 10 7 17 9=50-54 12 4 16 10=55-59 3 3 6 11=>59 17 15 32 Totale (VA) 113 75 188 60,1% 39,9% 100,00% Totale (%) Totale (%) 2,7% 8,0% 15,4% 11,7% 9,0% 7,4% 8,0% 9,0% 8,5% 3,2% 17,0% 100,0% I giorni più interessati dagli accessi sono la domenica (in particolare, dalla mezzanotte alle 4) e, a seguire, il martedì ed il sabato; in colore, gli incroci giorno/fascia oraria più interessati dagli accessi per le cause ricercate (tab. 3.4.4.1.3). 25 P.O. Area Controllo Direzionale e Budget, UOC Controllo di Gestione, Azienda ULSS 12 Veneziana Direttore del Dipartimento per le Dipendenze, Azienda ULSS 12 Veneziana, medico chirurgo specialista in Tossicologia Medica 26 Pagina 72 di 78 Tab. 3.4.4.1.3 – Accessi per giorno della settimana e fascia oraria Fascia Oraria Accettazione Giorno Totale Totale Accettazione (VA) (%) 0,00-3,59 4,00-7,59 8,00-11,59 12,00-15,59 16,00-19,59 20,00-23,59 1-DOMENICA 21 6 5 3 6 4 45 23,9% 2-LUNEDì 4 0 1 0 2 5 12 6,4% 3-MARTEDÌ 11 6 4 5 7 9 42 22,3% 4-MERCOLEDÌ 2 0 1 4 1 8 16 8,5% 5-GIOVEDÌ 3 2 0 4 1 4 14 7,4% 6-VENERDÌ 2 2 3 5 6 10 28 14,9% 7-SABATO 5 4 2 3 8 9 31 16,5% Totale (VA) 48 20 16 24 31 49 188 100,0% 25,5% 10,6% 8,5% 12,8% 16,5% 26,1% 100,0% Totale (%) La causale più frequente rientra nella descrizione generica “altro” (tab. 3.4.4.1.4); 26 accessi (14%) hanno visto l’utilizzo di ambulanza (terrestre od acquea) con medico a bordo (tab. 3.4.4.1.5), 131 hanno richiesto comunque l’utilizzo di ambulanza (terrestre od acquea), 21 soggetti sono giunti con mezzo proprio e due accompagnati dalle Forze dell’Ordine. Tab. 3.4.4.1.4 – Accessi per causale Causale V.A. % 2-ALTRO 168 89,4% 3-AUTOLESIONISMO 6 3,2% 4-INCIDENTE DOMESTICO 2 1,1% 5-INCIDENTE IN ALTRI LUOGHI 2 1,1% 7-INCIDENTE STRADALE 1 0,5% 10-INTOSSICAZIONE 9 4,8% Totale 188 100,0% Tab. 3.4.4.1.5 – Accessi per mezzo d’arrivo Mezzo d'arrivo 1-ALTRO 2-AMBULANZA 118 CON MEDICO 3-AMBULANZA 118 SENZA MEDICO 5-AMBULANZA PUBBLICA 6-AUTONOMO (MEZZO PROPRIO) 8-FORZE DELL'ORDINE 9-IDROAMBULANZA 118 CON MEDICO 10-IDROAMBULANZA 118 SENZA MEDICO Totale V.A. % 8 4,3% 12 6,4% 60 31,9% 5 2,7% 21 11,2% 2 1,1% 14 7,5% 66 35,1% 188 100,0% Le modalità di invio (tab. 3.4.4.1.6) riflettono, sostanzialmente, il mezzo utilizzato per l’accesso. Un indicatore, seppure indiretto, dei livelli di intossicazione raggiunti da alcune persone è costituito dai “codici colore27” assegnati al triage (tab. 3.4.4.1.7): 29 casi sono stati classificati con il codice rosso (suggestivo di una importante compromissione dei parametri vitali), e solo 31 (16.5%) con il codice bianco. Tab. 3.4.4.1.6 – Accessi per modalità di invio Modalità di Invio 3.MEDICO DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE 4.MEDICO SPECIALISTA 5.TRASFERITO DA ALTRO ISTITUTO 6.OPERATORE 118 O PUBBLICO 7.DECISIONE PROPRIA (GENITORE SE MINORENNE) 9.ALTRO Totale V.A. % 1 0,5% 1 0,5% 1 0,5% 158 84,0% 25 13,3% 2 1,1% 188 100,0% Tab. 3.4.4.1.7 – Accessi per codice Codice al Triage V.A. % 1=BIANCO 31 16,5% 2=VERDE 48 25,5% 3=GIALLO 80 42,6% 4=ROSSO 29 15,4% Totale 188 100,0% La maggior parte degli accessi ha avuto, come causa scatenante, l’abuso di alcol (semplice, o associato a sindrome psicotica o delirium): associando le tre diagnosi, si arriva al 75% degli accessi (tab. 3.4.4.1.8); conseguentemente residuali gli accessi indotti da droghe (senza o con psicosi, cumulativamente 8%), l’avvelenamento da oppiacei (7.4%) e da farmaci (4.3%). 27 I codici colore gravità (triage): in analogia con i criteri definiti dal decreto del Ministero della Sanità del 15 maggio 1992, articolati in quattro categorie ed identificati con colore sono: codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima, accesso immediato alle cure; codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile pericolo di vita; codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili; codice bianco: non critico, pazienti non urgenti; (Fonte: http://www.salute.gov.it Temi e professioni > Assistenza, ospedale e territorio > 118 e Pronto Soccorso > I codici colore gravità (triage)). Pagina 73 di 78 Tab. 3.4.4.1.8 – Accessi per diagnosi di dimissione Sesso Totale Totale (%) Uomini Donne (VA) 2 0 2 1,1% 3 1 4 2,1% 3 3 6 3,2% 7 2 9 4,8% 87 48 135 71,8% 7 7 14 7,4% 2 6 8 4,3% 2 8 10 5,3% 113 75 188 100,0% 60,1% 39,9% 100,0% Diagnosi Dimissione (ICD9) 291 - Sindromi psicotiche indotte da alcool 2910 - Delirium da astinenza da alcool 292 - Psicosi indotte da droghe 305 - Abuso di droghe senza dipendenza 3050 - Abuso di alcool 9650 - Avvelenamento da oppiacei e narcotici correlati 967 - Avvelenamento da sedativi e ipnotici 969 - Avvelenamento da sostanze psicotrope Totale (VA) Totale (%) Interessante l’esame dell’associazione tra diagnosi di dimissione e fascia d’età (tab. 3.4.4.1.9): pur ricordando, dalla tabella precedente, che 3 accessi su 4 sono riconducibili all’abuso di alcol, osserviamo che nella fascia 15-19 ben 14 accessi su 15 sono associati all’abuso di alcol, così come 26 accessi su 29 nella fascia successiva (20-24), nonché 14 su 14 (il 100%!) nella fascia 35-39 ed infine 6 su 6 (ancora il 100%!) nella fascia 55-59. Tab. 3.4.4.1.9 – Accessi per diagnosi di dimissione e fascia d’età Diagnosi Dimissione (ICD9) 291 - Sindromi psicotiche indotte da alcool 2910 - Delirium da astinenza da alcool 292 - Psicosi indotte da droghe 305 - Abuso di droghe senza dipendenza 3050 - Abuso di alcool 9650-Avvelenamento oppiacei e narcotici 967 - Avvelenamento da sedativi e ipnotici 969 - Avvelenamento da sostanze psicot. Totale (VA) Totale (%) FASCIA_ETA ≤15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 0 0 0 1 2 1 0 1 5 0 0 1 0 14 0 0 0 15 0 0 0 1 26 1 0 1 29 0 0 0 2 18 0 1 1 22 0 0 1 2 10 4 0 0 17 1 0 0 0 13 0 0 0 14 0 0 2 2 7 2 1 1 15 1 0 1 0 10 2 2 1 17 0 3 1 0 10 1 0 1 16 2,7 8,0 15,4 11,7 9,0 7,4 8,0 9,0 8,5 0 1 0 0 5 0 0 0 6 0 0 0 1 20 3 4 4 32 3,2 17,0 Totale Totale (VA) (%) 2 1,1 4 2,1 6 3,2 9 4,8 135 71,8 14 7,4 8 4,3 10 5,3 188 100,0 100,0 3.4.4.2. Accessi degli utenti dei due Ser.D. Il punto d’accesso più utilizzato dagli utenti dei due Servizi è quello mestrino, anche se il ristretto margine di differenza tra i due punti d’accesso, se rapportato al numero di utenti in carico presso i due Servizi, suggerisce una maggior propensione all’accesso da parte degli utenti veneziani, ovvero una tendenza alla “migrazione” da parte degli utenti mestrini. La distribuzione degli accessi per sesso e fascia d’età segue, sostanzialmente, la distribuzione degli utenti. Pagina 74 di 78 Tab. 3.4.4.2.1 – Accessi per struttura V.% Punto d'accesso V.A. 1 - Mestre 535 53,23 2 - Venezia 3 - PPI Lido Totale Tab. 3.4.4.2.2 – Accessi per fascia d’età e sesso V.A. V.% Fascia d'età F M TOT F M TOT 1=≤15 0 3 3 0,0 0,4 0,3 2=15-19 5 15 20 2,5 1,9 2,0 3=20-24 15 43 58 7,5 5,3 5,8 4=25-29 16 95 111 8,0 11,8 11,0 5=30-34 48 80 128 24,0 9,9 12,7 6=35-39 21 86 107 10,5 10,7 10,6 7=40-44 53 144 197 26,5 17,9 19,6 8=45-49 18 135 153 9,0 16,8 15,2 9=50-54 11 120 131 5,5 14,9 13,0 10=55-59 5 33 38 2,5 4,1 3,8 11=>59 8 51 59 4,0 6,3 5,9 Totale (VA) 200 805 1005 100,0 100,0 100,0 441 43,88 29 2,89 1005 100,00 Gli utenti in carico evidenziano, a differenza della popolazione generale, una predilezione per il giovedì e, a seguire, il lunedì, in orari diurni: le fasce orarie più utilizzate sono quelle del mattino (8-12) e del primo pomeriggio (12-16). Di fatto, le frequenze maggiori attengono ai giorni ed orari di apertura al pubblico dei due Servizi. Tab. 3.4.4.2.3 – Accessi per giorno della settimana e fascia oraria Fascia Oraria Accettazione Giorno Totale Accettazione 0,00-3,59 4,00-7,59 8,00-11,59 12,00-15,59 16,00-19,59 20,00-23,59 1-DOMENICA 10 6 27 27 23 20 113 2-LUNEDì 12 6 51 43 34 19 165 3-MARTEDÌ 11 10 39 25 33 20 138 4-MERCOLEDÌ 16 8 45 31 29 22 151 5-GIOVEDÌ 7 3 41 46 45 31 173 6-VENERDÌ 8 11 34 25 36 17 131 7-SABATO 9 10 40 35 21 19 134 Totale (VA) 73 54 277 232 221 148 1005 Totale (%) 7,3% 5,4% 27,6% 23,1% 22,0% 14,7% 100,0% Scarsamente significativo l’esame delle causali d’accesso, data la preponderanza della voce generica “altro”; tra le causali note, spiccano le aggressioni e gli incidenti, del tutto residuali le intossicazioni. Gli accessi avvengono prevalentemente con mezzo proprio (la metà); si rileva comunque una quota di accessi in ambulanza (terrestre od acquea) con medico a bordo (circa 10%, minore della popolazione generale). Tab. 3.4.4.2.4 – Accessi per causale Causale F 1-Aggressione 13 2-Altro 3-Autolesionismo 4-Incidente domestico 5-Incidente in altri luoghi 6-Incidente sportivo 7-Incidente stradale 8-Incidente sul lavoro 9-Infortunio non INAIL 10-Intossicazione 11-Rientri medicazioni INAIL Totale M Totale 24 37 160 645 10 16 7 18 5 33 0 12 3 20 1 20 0 0 1 7 0 10 200 805 805 26 25 38 12 23 21 0 8 10 1005 Tab. 3.4.4.2.5 – Accessi per mezzo d’arrivo Mezzo d'arrivo F 1-Altro 25 2-Ambulanza 118 con medico 3-Ambulanza 118 senza medico 4-Ambulanza privata 5-Ambulanza pubblica 6-Autonomo (mezzo proprio) 7-Eliambulanza 118 8-Forze dell'Ordine 9-Idroambulanza 118 con medico 10-Idroambulanza 118 senza medico Totale M Totale 93 118 6 23 44 154 0 1 2 14 90 412 0 0 1 15 6 17 26 76 200 805 29 198 1 16 502 0 16 23 102 1005 Più della metà degli accessi sono su base volontaria, circa un terzo con l’intervento di un operatore 118; del tutto residuali gli invii su proposta del medico di medicina generale o di altri Pagina 75 di 78 medici. Le criticità assegnate al triage vedono, rispetto alla popolazione generale, una minor prevalenza dei codici-colore più problematici (giallo e rosso). Tab. 3.4.4.2.6 – Accessi per modalità di invio Modalità di Invio 1.Medico di Medicina generale 3.Medico di continuità assistenziale 4.Medico specialista 5.Trasferito da altro Istituto 6.Operatore 118 o pubblico 7.Decisione propria (genitore se minorenne) 9.Altro Totale F 6 M Totale 31 37 0 2 3 15 0 7 80 286 107 446 4 18 200 805 2 18 7 366 553 22 1005 Tab. 3.4.4.2.7 – Accessi per codice Codice al Triage F M Totale 1=BIANCO 91 385 476 2=VERDE 55 235 290 3=GIALLO 51 152 203 4=ROSSO 3 31 34 9=Non eseguito 0 2 2 Totale 200 805 1005 L’esame delle diagnosi di dimissione è ostacolata dalla larga prevalenza di condizioni non definite (codici ICD9 da 780 a 799) oppure non registrate: cumulativamente, circa i ¾ degli accessi rientrano in una delle due condizioni. Tra le dimissioni diagnosticate, spiccano in maniera evidente i traumatismi e gli avvelenamenti (11.9%) e, a seguire, i disturbi mentali (3.2%). Tab. 3.4.4.2.8 – Accessi per diagnosi di dimissione registrata Classificazione ICD 9 - Macrocategoria 1. Malattie infettive e parassitarie (001-139) 2. Tumori (140 - 239) 3. Malattie endocrine, nutrizionali, metaboliche e disturbi immunitari (240-279) 4. Malattie del sangue e degli organi ematopoietici (280-289) 5. Disturbi mentali (290-319) 6. Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi (320-389) 7. Malattie del sistema circolatorio (390-459) 8. Malattie dell'apparato respiratorio (460-519) 9. Malattie dell'apparato digerente (520-579) 10. Malattie del sistema genitourinario (580-629) 11. Complicazioni della gravidanza del parto e del puerperio (630-677) 12. Malattie della cute e del sistema sottocutaneo (680-709) 13. Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (710-739) 14. Malformazioni congenite (740-759) 15. Alcune manifestazioni morbose di origine perinatale (760-779) 16. Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti (780-799) 17. Traumatismi e avvelenamenti (800-999) Non indicata Totale F M Totale Tot.% 2 1 3 0,3 1 0 1 0,1 0 3 3 0,3 0 0 0 0,0 2 30 32 3,2 3 6 9 0,9 1 7 8 0,8 3 5 8 0,8 1 10 11 1,1 0 1 1 0,1 0 0 0 0,0 0 10 10 1,0 5 19 24 2,4 0 0 0 0,0 0 0 0 0,0 138 543 681 67,8 23 97 120 11,9 19 73 92 9,2 200 805 1005 Nel tentativo di restituire significatività alle informazioni comunque contenute nei tracciati record prodotti dai tre punti di pronto intervento, sono stati utilizzati i contenuti dei campi testo “Motivo d’arrivo” e “Diagnosi dimissione”, associando le informazioni allo scopo di ricostruire la presumibile ragione che ha indotto l’utente ad accedere al pronto soccorso. Da questa ricostruzione (pur con la consapevolezza dei limiti di una deduzione per tabulas priva di un effettivo contatto clinico col paziente) si osserva che traumatismi ed avvelenamenti da un lato, disturbi mentali dall’altro, contribuiscono cumulativamente quasi alla metà del totale degli accessi; a seguire, in ordine di prevalenza, le malattie della cute e le malattie dell’apparato digerente. Le sottoclassificazioni desumibili dai campi testuali evidenziano una non trascurabile frequenza di eventi traumatici, ovvero in concomitanza di gravidanza, ed un’importante presenza di problemi odontoiatrici: un’analisi più approfondita sarà oggetto di futura rilevazione specifica. Pagina 76 di 78 Tab. 3.4.4.2.9 – Accessi per motivazione desunta dai dati testuali Classificazione ICD 9 - Macrocategoria 1. Malattie infettive e parassitarie (001-139) 2. Tumori (140 - 239) 3. Malattie endocrine, nutrizionali, metaboliche e disturbi immunitari (240-279) 4. Malattie del sangue e degli organi ematopoietici (280-289) 5. Disturbi mentali (290-319) 6. Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi (320-389) 7. Malattie del sistema circolatorio (390-459) 8. Malattie dell'apparato respiratorio (460-519) 9. Malattie dell'apparato digerente (520-579) 10. Malattie del sistema genitourinario (580-629) 11. Complicazioni della gravidanza del parto e del puerperio (630-677) 12. Malattie della cute e del sistema sottocutaneo (680-709) 13. Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (710-739) 14. Malformazioni congenite (740-759) 15. Alcune manifestazioni morbose di origine perinatale (760-779) 16. Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti (780-799) 17. Traumatismi e avvelenamenti (800-999) Non indicata Totale F 2 1 0 0 65 6 5 6 15 10 10 9 8 0 0 14 46 3 200 M Totale Tot.% 10 12 1,2 1 2 0,2 4 4 0,4 5 5 0,5 175 240 23,9 26 32 3,2 32 37 3,7 24 30 3,0 64 79 7,9 9 19 1,9 0 10 1,0 78 87 8,7 51 59 5,9 0 0 0,0 0 0 0,0 82 96 9,6 213 259 25,8 31 34 3,4 805 1005 Incrociando le informazioni della tabella precedente con le fasce d’età degli utenti, osserviamo che le due cause d’accesso prevalenti poc’anzi evidenziate (traumatismi ed avvelenamenti, disturbi mentali) si distribuiscono in maniera non uniforme tra le diverse fasce d’età: i primi sembrano interessare tendenzialmente (pur se non uniformemente) le fasce più giovani, i secondi le fasce più “anziane”. Tab. 3.4.4.2.10 – Accessi per motivazione desunta dai dati testuali e fascia d’età Classificazione ICD 9 - Macrocategoria 1. Malattie infettive e parassitarie 2. Tumori 3. Malattie endocrine, nutrizionali, metabol. e disturbi immun. 4. Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 5. Disturbi mentali 6. Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi 7. Malattie del sistema circolatorio 8. Malattie dell'apparato respiratorio 9. Malattie dell'apparato digerente 10. Malattie del sistema genitourinario 11. Complicazioni della gravidanza del parto e del puerperio 12. Malattie della cute e del sistema sottocutaneo 13. Malattie del sistema osteomusc. e del tessuto connettivo 14. Malformazioni congenite 15. Alcune manifestazioni morbose di origine perinatale 16. Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti 17. Traumatismi e avvelenamenti Totale Totale per fascia d'età (%) Fasce d'età ≤15 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 3 0,3 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59 1 0 0 0 5 0 0 0 1 1 1 1 1 0 0 2 6 19 2,0 1 0 1 3 2 3 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 5 20 21 27 35 52 20 33 1 8 5 2 5 7 2 1 6 5 4 5 1 5 0 5 1 2 10 7 2 6 9 6 4 15 17 11 4 1 2 2 2 4 2 3 1 4 1 0 0 0 4 13 13 7 17 17 9 0 6 7 4 11 12 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 10 6 11 23 18 14 10 27 48 28 52 40 30 53 108 125 104 194 148 123 5,5 11,1 12,9 10,7 20,0 15,2 12,7 0 0 1 0 10 0 2 2 7 0 0 0 5 0 0 3 7 37 3,8 Pagina 77 di 78 1 0 0 0 15 2 8 1 3 1 0 6 4 0 0 5 11 57 5,9 Conclusioni Come noto, tra i compiti specifici dell’Osservatorio locale c’è anche quello di “fornire elementi utili a stimolare e orientare la programmazione degli interventi territoriali sul fenomeno”. Per questa ragione, riteniamo di evidenziare che, anche alla luce dell’operatività del 2014 (quantunque non oggetto di questa relazione), elementi utili a fini programmatori sono principalmente: i. il blocco quasi totale della prevenzione universale e indicata nelle scuole per carenza di personale; ii. la carenza di interventi di carattere specificatamente educativo con i genitori presso il Servizio e con i ragazzi in ambito ambientale per le note difficoltà del Comune di Venezia; iii. il rischio che le note difficoltà economiche del Comune di Venezia inducano una riduzione degli interventi della U.O. Riduzione del Danno; iv. aggancio dei consumatori ancora sconosciuti ai Servizi: sarebbe utile interfacciare il Dipartimento per le Dipendenze con il Dipartimento di Urgenza ed Emergenza, sia per migliorare la qualità dei dati (verosimile sottostima del fenomeno nella popolazione generale) che per studiare modalità di approccio atte a favorire l’indirizzamento ai Servizi, soprattutto dei più giovani; sotto questo profilo, preoccupa la progressiva riduzione dei servizi di “Sosta in Corsa”; v. la prevalenza di accessi al Pronto Soccorso degli utenti in carico in orari di apertura dei due Ser.D. appare elevata, meritevole di approfondimento anche in termini di riorganizzazione dei Servizi; vi. l’invecchiamento dell’utenza, e l’elevata prevalenza di lungo assistiti, suggeriscono di “tesaurizzare” il lavoro del Coordinamento Veneziano Riabilitazione (Co.Ri.) e valutare l’implementazione di modelli d’intervento elaborati in quella sede; vii. l’elevata prevalenza di giovani, soprattutto stranieri, tra i detenuti suggerisce di rivedere, anche alla luce dei cambiamenti organizzativi intercorsi dalla data di redazione, l’implementazione del protocollo loro rivolto. 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