sex in translation

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28 ottobre 2006 delle ore 16:10
SEX IN TRANSLATION
Libreria Coop presso Officine Minganti
Via della Liberazione 15
Arte, cinema, teatro e musica. Gender Bender, festival dedicato agli sconfinamenti del corpo e
dell'identità sessuale, torna anche quest'anno ad accendere la dotta Bologna. Tra opere video
collettive, performance provocatorie, documentari sulla vita di artisti amanti del travestimento.
Ma, complice Halloween, non mancheranno i party...
L’evoluzione è scritta a caratteri cubitali nei
geni di ogni festival che si rispetti. Se poi il
festival in questione è Gender Bender, evento
dedicato alle rappresentazioni del corpo, delle
identità di genere e di orientamento sessuale,
va da sé che la smisurata varietà e la crescente
frequenza di queste trasformazioni forniscano
il giusto apporto al moltiplicarsi delle
aspettative.
Com’è d’obbligo ormai da quattro anni, il 30
ottobre Bologna sarà sconvolta dalla carica di
vitalità che l’ansia creativa degli artisti chiamati
possiede, estendendosi addirittura fuori dai già
moltissimi luoghi deputati all’evento. Non
manca neanche quest’anno la presentazione di
opere di respiro internazionale, come non
mancano presenze illustri (i famigerati special
guest) a guarnire un piatto di per sé già molto
ricco.
Destricted, l’opera video collettiva firmata da
artisti come Marina Abramovic, Matthew
Barney e Sam Taylor-Wood, fa da apripista
nell’elenco delle anteprime nazionali. L’artista
inglese inoltre, ultima nella sequenza dei “senza
restrizioni”, ritorna nella programmazione con
il corto Misfits, che vede la pop star australiana
Kylie Minogue interpretare l’unica registrazione
mai fatta della voce di un cantante castrato.
Ma le sorprese sono tante, cari appassionati di
stranezze, e vanno ben oltre la sfera del video.
La special guest con la esse maiuscola è l’artista
polacca Katarzyna Kozyra, il cui curriculum
non ha bisogno di commenti, dalle
numerosissime presenze nel panorama museale
internazionale alla menzione speciale durante
la 48esima Biennale di Venezia (1999). Il suo
intervento, preparato per l’occasione, viene
inserito nella sezione Speaker’s Corner, che
può vantare anche la possibilità di offrire al
pubblico un incontro diretto con l’artista. Della
medesima sezione non è trascurabile il
documentario prodotto dal britannico Channel
4 Why Men Wear Frocks, dedicato alla vita e
all’opera di Grayson Perry, vincitore del
Turner Prize 2003.
Tra le categorie del festival non manca il teatro.
Da un lato la coreografia di Gisèle Vienne, che
opera per ipotizzare un crimine insieme a
Catherine Robbe-Grillet (moglie del celebre
scrittore e regista); dall’altro la performance
della norvegese Ane lan (selezionata alla
Biennale del teatro diretta da Romeo
Castellucci nel 2005), impegnata nella
comunicazione dell’incongruenza, dell’estraneità.
E poi ancora la musica, che avvalendosi dei due
storici club di Bologna, Estragon e Covo, entra
a far parte della programmazione proponendo
gli Hidden Cameras, folto gruppo di artisti
(oltre che musicisti) dediti alla creazione di veri
propri happening, dalle molteplici sfaccettature
di genere musicale, estetico e sessuale.
indice dei nomi: Daniele Del Pozzo, Romeo
Castellucci, Katarzyna Kozyra, Marina
Abramovic, Sam Taylor-Wood, Matthew
Barney, Claudio Musso, Gisèle Vienne,
Grayson Perry, Kylie Minogue, Abramovic,
Turner
.
Per chi non ne avesse ancora abbastanza ci sono
i party, che contraddistinguono quattro delle
serate dell’intero festival, con particolare
attenzione verso quello della notte di
Halloween. Tutto questo e molto di più, per
un'organizzazione che cerca il connubio tra
quantità e qualità, senza dimenticare (questo è
poco, ma sicuro) il divertimento…
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varie
info: www.genderbender.it
per informazioni: Daniele Del Pozzo - Direttore
[email protected]
Ufficio Stampa Pepita Promoters s.n.c
Tel +39 051 2919805 - fax +39 051 2960653
Cell +39 333. 2366667 - info@pepitapromoters.
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