AGGIORNAMENTO sulla TERAPIA DIETETICA Pistoia 22.11.2014
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AGGIORNAMENTO sulla TERAPIA DIETETICA Pistoia 22.11.2014
Pistoia 22/11/2014 AGGIORNAMENTO sulla TERAPIA DIETETICA Alessandra De Bellis Raffaella Malagoli Servizio di Diabetologia Ospedale S.Jacopo- Pistoia Percorso della mattinata • Dieta e principi nutritivi • Situazioni patologiche che richiedono una dieta:in particolare obesita’ , diabete, diabete in gravidanza • Cosa e’ opportuno che faccia il MMG (e cosa e’ meglio che NON faccia) • Excursus sulle diete “di moda” DIETA • Dal greco Diaita che significa stile di vita, sinonimo di corretta alimentazione DIETOLOGIA • Lo studio dei fabbisogni e dei modi per fornire all’uomo, attraverso l’alimentazione, una nutrizione idonea e adeguata • La dieta ideale è personalizzata ed impostata in base all’età,al sesso, al peso, al lavoro, alle condizioni di salute e al fabbisogno calorico Nutrienti • • • • • • • Protidi (proteine) Lipidi (grassi) Glicidi (carboidrati o zuccheri) Vitamine e sali minerali Fibre Acqua Alcool Protidi • Funzione plastica (costituiscono lo scheletro di sostegno di organi e strutture complesse e formano gli enzimi) • Essenziale principio nutritivo di ogni dieta ( 12-18% delle Cal Tot.) • Proteine animali • Proteine vegetali • Carenza: attiva la demolizione delle proteine corporee con deciso calo poderale con gravi conseguenze ( marasma infantile nei paesi più poveri) oppure deficit di aminoacidi essenziali con malnutrizione grave Kuashiorkor diffusa tra i bambini dei paesi più poveri • Eccesso: la quota di aminoacidi in eccesso non può essere immagazzinata (come per i grassi) ma deve essere smaltita con un gravoso impegno per il fegato e i reni Lipidi • Funzione di riserva energetica • Apportatori di vitamine liposolubili e acidi grassi essenziali • 25-30% delle Calorie tot. • Lipidi animali • Lipidi vegetali • Carenza :rara, ma può verificarsi per un digiuno protratto; consumate le riserve di zuccheri l’organismo brucia i grassi producendo corpi chetonici nocivi. • Eccesso provoca malattie cardiovascolari Carboidrati • Funzione energetica • Principali componenti di ogni dieta (5065% delle Calorie tot.) • Carboidrati complessi (pane, pasta,ecc) • Carboidrati semplici ( saccarosio, fruttosio, ecc) Carenza: l’organismo attiva 2 strategie compensatorie 1.utilizza come carburante i grassi producendo però corpi chetonici che se in eccesso possono provocare acidosi metabolica abbassando il pH del sangue 2. utilizza come carburante gli aminoacidi sottraendoli alle loro funzioni strutturali. • Eccesso : anch’esso dannoso perché può determinare eccessivi aumenti della glicemia e aumento del peso corporeo Dove si trovano i carboidrati • Come CHO complessi si trovano nei cereali nei legumi e nelle patate. • Come CHO semplici ( associati a proteine, grassi, fibre, pectine) si trovano nella frutta, nel latte, nello yogurt, nello zucchero e nel miele; le verdure contengono una quantità modesta di CHO associati ad elevate quantità di fibre che ne rallentano l’assorbimento. Fibre Si dividono in: • Idrosolubili (frutta,legumi e alcuni ortaggi) • Non idrosolubili ( cereali integrali, ortaggi) • Utili nell’alimentazione per la loro capacità di ridurre e ritardare l’assorbimento di grassi e zuccheri riducendo ad esempio la glicemia; regolano anche l’attività intestinale Acqua • Costituisce circa il 70% del peso corporeo ed è quindi un elemento indispensabile la cui carenza produce effetti dannosi più rapidamente rispetto alla carenza alimentare Vitamine • Non hanno valore energetico ma sono necessarie per il buon funzionamento dell’organismo • Sostanze organiche che l’organismo non è in grado di fabbricare da solo. • Ogni vitamina ha un ruolo ben preciso ed insostituibile in determinate reazioni biochimiche che avvengono nell’organismo. • Un tempo erano evidenti notevoli carenze vitaminiche Si suddividono in: • Idrosolubili (vit. C e quelle del gruppo B ) • Liposolubili (vit. A,D,E,K ) Importante suddivisione sia dietetica che farmacologica; infatti un’alimentazione molto povera in grassi può essere deficiente anche in vitamine liposolubili. Sali minerali • Sostanze inorganiche essenziali per l’organismo, nel quale svolgono importanti funzioni di controllo e regolazione dell’attività cellulare. • E’ indispensabile che l’organismo introduca i sali minerali perché quotidianamente vengono eliminati con le urine, con le feci e con il sudore. Alcool • L’alcool fornisce circa 7 Calorie per grammo e viene assorbito molto velocemente dall’organismo. • Un bicchiere di vino a pasto può facilitare la digestione, dosi elevate hanno effetti nocivi sulla salute. Elaborazione e spiegazione della dieta personalizzata • 1. Dati antropometrici • 2. Accurata anamnesi alimentare (cosa mangiano ai pasti, cosa bevono, se fanno spuntini, se mangiano dopo cena…..), luogo di consumo dei pasti, preferenze alimentari • Valutazione esami eventualmente in possesso del paziente • Elaborazione di dieta tenendo soprattutto le abitudini e i gusti del paziente • Programmazione appuntamenti futuri (rinforzo educativo e motivazionale) Situazioni patologiche che richiedono DIETA • • • • • • • • Obesita’ Diabete mellito Diabete in gravidanza Dislipidemie Ipertensione Insufficienza renale Epatopatie ………… Misurazione del grasso corporeo BODY MASS INDEX (BMI) (indice di massa corporea) Peso (kg) BMI = Altezza (metri)2 Classificazione del Sovrappeso e dell’ Obesità in accordo al BMI Normale Sovrappeso Obesità moderata Obesità severa Obesità morbigena Obesità viscerale Classe di Obesità BMI(kg/m2 I II III 18.5-24.5 25.0-29.9 30.0-34.9 35.0-39.9 ≥40 Alto Rischio Uomini donne Circonf. Addome >102 cm >88 cm Ligio 99 Linee Guida Italiane Obesità SOVRAPPESO- OBESITA’ in Toscana • Soggetti adulti in sovrappeso 36,5% (35,6% in Italia) • Soggetti adulti obesi 8,8% (10,4% in Italia) Eccesso ponderale Prevalenze per Regione di residenza - Passi 2010-2013 Pool di Asl:41,8% (IC 95%: 41,5-42,1%) SOVRAPPESO- OBESITA’ in Toscana INVECCHIAMENTO della POPOLAZIONE INCREMENTO OBESITA’ OBESITA’ SARCOPENICA Riduzione massa muscolare: Disabilita’ Riduzione qualita’ della vita Aumento di mortalita’ Aumento della massa grassa Aumento rischio di diabete Aumento complicanze CV Perché si diventa obesi ? Eziologia Multifattoriale. (genetici, ambientali, sociosocio -economici) TOSSICITA’ AMBIENTALE Introito calorico Dispersione energetica Cosa è opportuno che il MMG suggerisca ai pazienti (in attesa di consulto specialistico) Inquadramento del paziente obeso: cosa fare? Anamnesi (familiarita’, farmaci, abitudini alimentari, comportamento alimentare…) E.O. (tipo di obesita’, segni di irsutismo/ipertricosi), PA Esami ematochimici di routine (glicemia, assetto lipidico, ac. urico, transaminasi.) Esami ormonali : TSH, fT4 …………………………………………… Cosa non fare • Eliminare dall’alimentazione giornaliera tutti i farinacei ( pane e pasta) • Sostituire lo zucchero col miele o con lo zucchero di canna • Quando si e’ ecceduto ad un pasto ,saltare quello successivo • Usare prodotti senza zucchero Adiposità intra-addominale e metabolismo del glucosio Glucosio 1 9 Area 1 1,2 1 1 1 1,2 1,2 1,2 1 1 1 pmol/L pmol mmol/L 12 1,2 1200 1,2 800 Area 1 15 6 Insulina 1,2 1,2 1,2 400 3 1,2 1,2 0 0 0 60 120 Tempo (min) Non-obeso 180 Obeso bassa IAA 0 60 120 Tempo (min) 180 Obeso alta IAA IAA: intra-abdominal adiposity Differenza significativa tra 1non-obeso, 2obeso con bassi livelli di grasso viscerale AT Pouliot et al 1992 Utilizzazione di glucosio insulino-mediata (mg/kg massa magra mass/min) Adiposità intra-addominale e insulino resistenza 15 p<0.005 10 5 0 0 Banerji et al 1999 2 4 Volume di tessuto adiposo viscerale (L) 6 L’obesità addominale aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 Rischio relativo 24 20 16 12 8 4 0 <71 71–75.9 76–81 81.1–86 86.1–91 91.1–96.3 >96.3 Girovita (cm) Carey et al 1997 Diabete in ITALIA e in TOSCANA • Prevalenza del diabete in Italia: 5-6% (dal 2001 al 2012 dal 3.9% al 6%, dati ISTAT) • Prevalenza del diabete in Toscana: 7% (Nord:4,9%, Centro 5,5%, Sud 6,2%) Proiezioni al 2030: >15% Fisiopatologia del DM T2 Deficit secretorio Insulino resistenza Pancreas T. Adiposo Muscolo Fegato Adiponectina TNFα α e Resistina Lipolisi Alterata secrezione, Ridotto contenuto insulinico Gluconeogenesi Ipoinsulinemia FFA IPERGLICEMIA Utilizzazione del glucosio Relazione tra circonferenza addominale e pressione arteriosa 80 78 < 88 >/= 88 76 74 135 72 < 23.2 23.2-26.6 Terzili di BMI > 26.6 Pressione sistolica Pressione diastolica 82 130 125 < 88 >/= 88 120 115 110 < 23.2 Poirer et al 2005 23.2-26.6 Terzili di BMI > 26.6 Adiposità intra-addominale e dislipidemia Trigliceridi Colesterolo HDL 310 60 186 mg/dL mg/dL 248 124 45 62 30 0 Magro Basso Alto Grasso viscerale (Soggetto obeso)) Pouliot et al 1992 Basso Alto Grasso viscerale (Soggetto obeso)) Magro Cosa è opportuno che il MMG suggerisca ai pazienti (in attesa di consulto specialistico) Strategie terapeutiche per il diabetico obeso • Modificazioni dello stile di vita (alimentazione e attivita’ fisica) • Terapia con metformina (se non controindicata) 150 minuti/settimana di attivita ’ fisica aerobica di intensita’ moderata (almeno 3 volte a settimana) Total glucose disposal during insulin clamp (µ µmol/kg LBM/min) Calo ponderale migliora la sensibilita’insulinica 45 * 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Before weight loss *P < 0.05 compared with before weight loss Error bars = SE n = 12; BMI at baseline 33.4 ± 1.1 kg/m2 Subjects received a 6-week very low calorie diet After weight loss Franssila-Kallunki, et al. Am J Clin Nutr 1992;55:356–361. Calo ponderale - - Una strategia mirata ad un calo ponderale anche modesto (5-10% del peso iniziale) e’ sufficiente a : ridurre gli eventi cardiovascolari, la mortalita’ per malattie cardiovascolari per ogni causa in pazienti con precedenti IMA (BMJ, 1992), Abbassare la mortalita’ per ogni causa di > 20% in pazienti con DM2 (Am J Epidemiol 1998) Diminuire il rischio di sviluppo di DM2 in soggetti in sovrappeso (NEJM 2001) Migliora ipertensione, dislipidemia, controllo glicemico (Diab Care 1993). Aumento del dispendio energetico • Invito a muoversi maggiormente (non necessariamente movimento strutturato in attivita’ sportive vere e proprie) Esercizio aerobio migliora la sensibilita’ insulinica * 200 Pre-training Post-training 2 (mg/m .min) 150 100 50 † 0 Total body glucose uptake Hepatic glucose production Glucose clamp *P < 0.01 vs. pre-training, †P < 0.05 vs. pre-training n = 7, moderately obese patients following a 6-week exercise training programme DeFronzo et al. Diabetes 1987;36: 1379–1385. Cosa non fare • Eliminare dall’alimentazione giornaliera tutti i farinacei ( pane e pasta) • Sostituire lo zucchero col miele o con lo zucchero di canna • Quando si e’ ecceduto ad un pasto ,saltare quello successivo • Usare prodotti senza zucchero • Consumare caramelle o zucchero in caso di ipoglicemia lieve Strategie terapeutiche per il diabetico obeso • Modificazioni dello stile di vita (alimentazione e attivita’ fisica) • Terapia con metformina (se non controindicata) Therapeutic Actions of Metformin: correcting the Pathophysiology of type 2 Diabetes Pancreas Impaired Insulin secretion Increased glucose production Decreased glucose uptake Hyperglycaemia Liver Muscle – + Metformin Diabete Gestazionale IV International Workshop Conference on GDM, 1997 Diabetes Care ,1998 Intolleranza ai carboidrati di vario grado e severità, con inizio o primo riconoscimento durante la gravidanza IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI • Identificare pazienti che necessitano di un intervento terapeutico per prevenire le complicanze maternofetali • Identificare pazienti ad elevato rischio di sviluppare il diabete tipo 2 52 Cosa è opportuno che il MMG suggerisca alle pazienti (in attesa di consulto specialistico) Ottimizzare il peso prima della gravidanza Modificazione dello STILE di VITA • • • • in USA il 35% donne in eta’ fertile e’ obesa in Italia 10% in Toscana il 5% anche moderate riduzioni del peso modificano incidenza GDM Obesita’ • • • • - riduce la fertilita’ - riduce la qualita’ oocitaria - aumenta rischio di aneuploidia - insulinoresistenza riduce la recettivita’ endometriale, aumenta rischio di aborto • maggior rischio di malformazioni • maggior rischio di danno placentare (preeclampsia) CICLO INTERGENERAZIONALE dell’OBESITA’ Adolescente Obeso Adulto Obeso/Diabetico/Sindrome Metabolica Obesita Fetale e Neonatale Obesita’ Materna DIABETE GESTAZIONALE: TRATTAMENTO DIETA INSULINA ESERCIZIO FISICO ASSICURARE UNA NUTRIZIONE ADEGUATA RIPARTIZIONE DEI NUTRIENTI 1600-2000 Kcal/die 20 % Proteine 27-30% Lipidi 50-55% CHO complessi e fibre Incremento Ponderale nelle Obese in Gravidanza • • • • Le obese al massimo devono aumentare 5 Kg Attenzione alla carenza di carboidrati (chetosi) Attenzione alla restrizione proteica Attenzione ai deficit nutrizionali (alterazioni cognitive nel bambino) Lavoriamo prima della GRAVIDANZA Fondamentale BMI pre-concepimento ATTIVITA’ FISICA E DIABETE GESTAZIONALE Numerosi studi osservazionali chiaramente indicano che una regolare attività fisica prima e durante la gravidanza riduce il rischio di diabete gestazionale Dempsey, JC et al. Diabetes Res Clin Pract. 66 , pp. 203-215. Dempsey, JC et al. Am J Epidemiol. 159 , pp. 663670] Zhang, C. et al . Arch Intern Med. 166 , pp. 543-548. Oken et al E., Obstet Gynecol. 108 , pp. 1200-1207. Dye, TD et al. , Am J Epidemiol. 146 , pp. 961-965. Prevalenza del Diabete Mellito tipo 2 in donne con pregresso Diabete Gestazionale 60 47% 50 40 26% 30 20 10% 10 0 1°Trim. Controlli 2°Trim. pGDM normopeso 3°Trim. pGDM obese O’Sullivan, Boston Gestational Study 1984 Le donne con pregresso diabete gestazionale nel corso degli anni devono controllare: la glicemia il profilo lipidico il peso corporeo la pressione arteriosa Quale dieta consiglio?? Dieta VEGETARIANA Caratteristiche: rigorosa esclusione di carni di origine animale - Motivazioni MORALI - Motivazioni AMBIENTALI-SOCIALI - Motivazioni SALUTISTICHE - Diverse VARIANTI: latte-ovovegetariana, latto-vegetariana,ovovegetariana Principi della DIETA VEGANA • Esclude TOTALMENTE prodotti animali e loro derivati (carne, pesce, latte, latticini, uova, miele, pappa reale) • PROTEINE: soia (soia rossa, natto, tempeh, tofu), derivati del grano contenenti proteine (seitan, fu) • ALGHE ricche di sali minerali (attenzione a ipertiroidismo) • CEREALI (avena, farro, frumento, couscous, kamut, mais,miglio,orzo,riso,grano saraceno) Principi della dieta VEGANA • VERDURE sempre di stagione • DOLCIFICANTI: malto, succo d’agave, sciroppo d’acero, melassa da barbabietola , stevia) • CONDIMENTI: semi di sesamo e girasole, zenzero… • BEVANDE: te verde, te’ privo di teina (kukicha) • FRUTTA SECCA in quantita’ moderate (mandorle) QUALI PROTEINE ??????? QUALI PROTEINE ??????? Carenze principali • • • • Vitamina B12 Vitamina D Calcio Zinco DIETA DUKAN Fase di ATTACCO: consumo di PROTEINE (5-10 gg secondo entita’ di peso da perdere) Fase di CROCIERA :PROTEINE alternata a VERDURE In queste 2 fasi ASSENZA TOTALE DI CARBOIDRATI Fase di CONSOLIDAMENTO:si introducono CARBOIDRATI (non > 2 vv/sett e 1 frutto al gg FASE di STABILIZZAZIONE: dieta libera e 1 volta/sett solo proteine Dieta Chetogenica • • • • Riduzione dei carboidrati nella dieta Aumento delle proteine e dei grassi Conseguente produzione di corpi chetonici (acetone, idrossibutirrato e acetoacetato) In assenza di –CHO: • Glucosio si forma a partire da AA (gluconeogenesi) • Glucosio si forma a partire dai LIPIDI con formazione dei corpi chetonici • Se elevati: abbassamento pH, acidosi metabolica • Att.ne attivita’ fisica • FORZATURA METABOLICA Diete Dissociate • Basate sulla consumazione o di pasti ricchi di proteine o di verdura o di frutta o di carboidrati senza associare le varie categorie di nutrienti Dieta a zona Le regole della «Zona» • ZONA: fascia di benessere psico fisico • ZONA :range di concentrazione ottimale dell’insulina nel sangue • Aspetto essenziale: moderare la glicemia, ottimizzare rapporto INSULINA/GLUCAGONE e rapporto EICOSANOIDI infiammatori/non infiammatori Caratteristiche 1) In ogni pasto si devono assumere le giuste proporzioni di carboidrati, proteine e grassi (il rapporto in CALORIE deve essere 40%-30%-30%). 2) La giornata si compone di almeno 3 pasti principali e 2 spuntini. 3) E' necessario ridurre il più possibile il consumo di dolci, pane, pasta, riso e cereali raffinati ad alto indice glicemico, cioè forti stimolatori d'insulina. 4) E' necessario mangiare molta verdura e frutta a basso indice glicemico, cioè carboidrati che stimolano gradatamente l'insulina. 5) Per avere una risposta ormonale adeguata, uno spuntino dev'essere composto almeno da un blocchetto di carboidrati, proteine e di grassi. Dieta WEIGHT WATCHERS - Programma suddiviso in settimane con menu’ giornalieri - Esercizio fisico come sana abitudine quotidiana - Partecipazione a gruppi di supporto - Diario alimentare con annotazione piccoli «sgarri» Dieta SCARSDALE • Dieta da circa 1000 calorie al giorno con il 43% proteine. Diete «lampo» (non regimi alimentari stabili) • Del «fantino» :è iperproteica e dunque consente di perdere circa 2/3 kg in altrettanti giorni, ma con il rischio di recuperarli nel breve tempo successivo. • Del minestrone : permette di perdere 5 Kg, e se prolungata di poco anche fino a 7 o 8 Kg in altrettanti gg (ipoproteica), frutta e verdura …..senza inseguire modelli assurdi…… …e usando….. Grazie per l’attenzione GRAZIE per l’ATTENZIONE La gestione del paziente nella pratica clinica quotidiana Alessandra De Bellis Ospedale S.Jacopo Pistoia