Ottobre 2013 AMPLIAMENTO GARDALAND HOTEL RESORT

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Ottobre 2013 AMPLIAMENTO GARDALAND HOTEL RESORT
Ottobre 2013
AMPLIAMENTO
GARDALAND HOTEL RESORT
PROGETTO DEFINITIVO
INDICE
Introduzione .......................................................................................................................3
Ubicazione dell’intervento. ...............................................................................................3
Inquadramento generale dell’intervento di progetto ......................................................3
Inquadramento urbanistico...............................................................................................4
Descrizione delle preesistenze.........................................................................................4
Descrizione del progetto d’ampliamento.........................................................................5
Elementi della consistenza edile ......................................................................................6
Movimenti terra ..............................................................................................................6
Fondazioni ......................................................................................................................6
Strutture ..........................................................................................................................7
Tamponature ed infissi esterni .....................................................................................7
Le coperture ...................................................................................................................7
Finiture interne ...............................................................................................................9
Le aree esterne...............................................................................................................9
La dotazione degli impianti...............................................................................................9
Utilities ..........................................................................................................................10
Impianti elettrici............................................................................................................10
Impianti speciali ...........................................................................................................12
Impianti di riscaldamento e condizionamento...........................................................13
Fabbisogno energetico................................................................................................15
Il Ciclo delle acque .......................................................................................................17
Impianto idrico sanitario..............................................................................................18
Impianto idrico antincendio ........................................................................................19
Impianto idrico d’irrigazione .......................................................................................19
Impianto di smaltimento acque piovane ....................................................................19
Impianto fognario .........................................................................................................20
Il crono programma .........................................................................................................21
Le fasi di costruzione ......................................................................................................21
Relazioni specialistiche...................................................................................................22
Introduzione
La presente relazione costituisce una guida tecnica di accompagnamento alla lettura del
progetto dell’ampliamento dell’esistente hotel della Gardaland s.r.l., in Castelnuovo del
Garda (VR).
Tale guida sarà orientata all’evidenziazione degli aspetti progettuali di maggior influenza
rispetto all’ambiente circostante, analizzando le scelte che, pur nella forzante del
costruendo, hanno potuto agire nel verso del rispetto o, quanto mento della
consapevolezza, dello sfondo in cui la nuova opera andrà ad inserirsi.
Ubicazione dell’intervento.
La nuova opera sarà ubicata nella zona denominata Palù, nella zona occidentale del
Comune di Castelnuovo del Garda, in fregio ad un estremo della Via Derna, strada di
rapida connessione ai parcheggi del parco divertimenti Gardaland.
Inquadramento generale dell’intervento di progetto
L’intervento consiste nell’ampliamento dell’esistente Gardaland Hotel Resort, andando ad
aumentare l’offerta di camere della zona e consentire così una migliore godibilità della
visita al Parco divertimenti.
Tale ampliamento andrà nella direzione di un incremento del numero di stanze, con
dimensioni tali da poter ospitare un nucleo famigliare composto sino a quattro unità e da
un centro congressi con annesso ristorante.
La “fisicità” dell’intervento sarà tale da impegnare l’altra metà del lotto di terreno, ora
occupato dall’hotel esistente in modo che, a completamento ultimato, l’hotel risulterà
un’unica struttura alberghiera, avente un solo ricevimento ed i servizi comuni connessi.
Inquadramento urbanistico
L’area dove insite l’attuale hotel ed il suo ampliamento fanno parte della zonizzazione D5e
- “Aggregazioni turistiche alberghiere” - dello strumento urbanistico generale del Comune.
Tale zona è stata oggetto, nel 2001, di un Piano di lottizzazione che una volta approvato
ha consentito, attraverso permessi di costruzione rilasciati ad hoc, la costruzione degli
edifici esistenti.
Le intervenute nuove disposizioni in tema urbanistico, che hanno portato al vigente Piano
degli Interventi, non hanno modificato, ovviamente, le previsioni urbanistiche della zona
che consente ancora l’ampliamento dell’hotel esistente, usufruendo delle cubature e
superfici residue; pertanto a livello comunale, propedeutica alla costruzione dell’hotel resta
solo il permesso di costruzione relativo.
Descrizione delle preesistenze
Gli edifici preesistenti costituiscono l’hotel e la piscina scoperta a servizio dell’albergo.
L’hotel esistente è costituito da quattro edifici collegati da un porticato più un quinto a
servizio della sola piscina; tre edifici ospitano solo camere, mentre il quarto, un po’ più
grande dei precedenti, ospita le aree comuni dedicate agli ospiti (reception, sale
conferenze, ristorante, bar, convenience store, suite) e le aree dedicate al personale (back
office, spogliatoi, depositi, magazzini, ecc.).
I dati relativi all’hotel esistente sono riassunti nella seguente scheda di riepilogo:
Superficie dell’intero sedime
77.681
Superficie impegnata dall’hotel esistente
Stanze realizzate
circa la metà
247
mq
Posti letto
518
Parcheggi auto disponibili
276
Volumi edifici realizzati
48.732
mc
Superfici coperte da edifici
6.113,70
mq
Descrizione del progetto d’ampliamento
Come precedentemente accennato l’ampliamento del Gardaland Hotel Resort, consiste
nella realizzazione di 3 corpi camere e di un quarto edificio destinato a ristorante e sala
congressi.
L’ampliamento così costituito sarà collegato al preesistente hotel con dei porticati (del tutto
simili a quelli esistenti) in modo che non ci sarà soluzione di continuità con la struttura
alberghiera esistente che continuerà a mettere in comune gli spazi pubblici dedicati.
L’occasione
del
progetto
d’ampliamento
completerà
l’edificabilità
del
sedime
razionalizzando e ampliando gli spazi dedicati ai parcheggi che da 276 disponibili,
passeranno a complessivi 490 posti auto.
Con riferimento alla scheda di riepilogo dell’hotel esistente, l’omologa per l’ampliamento
risulta così essere:
Stanze realizzate
243
Superficie netta stanza
27
Posti letto
972
Parcheggi auto disponibili
214
Volumi edifici realizzati
47.860 1
1
mq
mc
Il progetto dell’edificio ristorante/congressi deve ancora essere approvato dal Cliente. Si ritiene che comunque i dati
plano volumetrici resteranno circa invariati.
Superfici coperte da edifici
5.562,00 1
mq
Superficie sale congressi
550
mq
ca 400 posti
Superficie sala ristorante
325
mq
ca 250 posti
Elementi della consistenza edile
Di seguito si andranno brevemente a descrivere i materiali e le tecnologie che si intendono
impiegare per la costruzione del progetto d’ampliamento.
Movimenti terra
Preliminarmente alla realizzazione degli edifici e segnatamente alle fondazioni, verrà
asportato e stoccato in loco lo strato superficiale vegetale, di circa un metro, che previa
vagliatura e miscelazione con sabbia verrà riutilizzato per la formazione delle aree verdi di
progetto.
Il
materiale
proveniente
dallo
scavo
dell’interrato
al
ristorante
sarà
in
parte
momentaneamente stoccato per essere riutilizzato come nocciolo del sistema di dossi di ri
- sagomature delle aree verdi ed in parte verrà utilizzato come materiale di colmata in
discarica o in cantieri vicinori.
Fondazioni
La natura della geologia dei suoli suggerisce l’impiego di fondazioni da realizzarsi con
colonne di ghiaia vibrocompattata cementata (CGVC) per gli appoggi strutturali degli edifici
su plinti isolati e travi rovesce, così come già realizzate per l’esistente hotel.
Tale sistema di fondazioni apporterà un miglioramento del terreno di appoggio delle
fondazioni senza l’introduzione di materiali diversi da quelli in loco: infatti il sistema CGVC
introduce ne suolo delle colonne “ecologiche” di ghiaia che nell’atto della loro infissione
compattano e migliorano, dal punto di vista geotecncico, il terreno in situ.
Migliore descrizione del sistema di fondazione è riportata nell’allegata relazione geologica
e geotecnica a corredo del progetto.
Strutture
Le strutture portanti degli edifici saranno in calcestruzzo armato, composte secondo telai
spaziali di travi e pilastri, ad eccezione delle coperture che saranno realizzate in acciaio. I
solai saranno del tipo a lastre prefabbricate (predalle) con getti di calcestruzzo in opera di
solidarizzazione. Il sistema scelto risponde ad esigenze di antisismicità e velocità di
costruzione.
Tamponature ed infissi esterni
Le tamponature verso l’esterno saranno realizzate in mattoni di conglomerato cementizio
rivestiti verso l’esterno da pannelli di polistirolo (densità 40 Kg/mc) e rasati – tecnologia
cappotto - , con isolante e lastre di cartongesso verso l’interno, tali che in accoppiata ai
serramenti in alluminio a taglio termico e vetri isolati, garantiranno, nel complesso, la
resistenza termica adeguata e voluto.
L’accortezza della posa in opera sarà determinante per il rispetto dei parametri progettati.
Il cappotto garantirà, altresì, l’eliminazione dei ponti termici dei solai e travi di bordo.
Esternamente, gli edifici avranno un sistema di decorazioni, ininfluenti dal punto di vista
tecnologico e termico, in continuità agli edifici esistenti in modo da rappresentare, al
termine del completamento, un unico complesso alberghiero.
Le coperture
Le coperture degli edifici e dei passaggi coperti saranno a falde rivestite da tegole di
laterizio, in continuità agli edifici esistenti. Le precipitazioni atmosferiche saranno collettate
e raccolte in un apposito serbatoio della capacità di circa 50 mc al fine di poter essere
riutilizzare per gli scarichi dei bagni e l’irrigazione delle aree verdi estese per circa 30.000
mq.
Finiture interne
Le pareti interne, quasi tutte completamente in cartongesso, saranno tinteggiate. I
pavimenti saranno in ceramica e/o legno.
Le aree esterne
Oltre il 70% delle aree esterne sono state previste destinate a verde con la riproposizione
del paesaggio circostante ed in costanza della macchia verde realizzata con l’hotel
esistente. Tale scelta ha imposto l’uso di pavimentazioni grigliate carrabili anche per le
aree destinate ai parcheggi. Pertanto, la residua area esterna oltre al verde, ridotta al
minimo, è rappresentata dalle lingue di strade bitumate, tra l’altro necessarie al solo
raggiungimento dei parcheggi e trasporto dei rifornimenti giornalieri delle camere
(biancheria, minibar, ecc.)
La dotazione degli impianti
L’ampliamento dell’esistente hotel sarà dotato degli stessi impianti attualmente in uso
dall’hotel esistente. Tali nuovi impianti si integreranno con gli esistenti in modo da
consentirne una gestione unitaria.
Segnatamente agli impianti di climatizzazione le scelte che si andranno ad operare per
l’ampliamento (che si propongono secondo due scenari) si ripercuoteranno sulla classe
energetica dell’hotel esistente. In particolare, come meglio verrà descritto nel paragrafo
dedicato, la climatizzazione dell’ampliamento può avvenire con impianto geotermico che
utilizza le acque di falda autorizzate con Decreto Regionale nr. 20 del 24.01.2006 per
moduli 0,10 e lasciare inalterata la situazione dell’hotel esistente (scenario 1) oppure
estendere l’uso dell’impianto geotermico anche all’hotel esistente (scenario 2), chiedendo
un incremento a 0,2 moduli di emungimento delle acque sotterranee alla Regione Veneto
il che comporterebbe un’elevazione dell’attuale classe energetica dell’hotel esistente da G
a D.
Utilities
L’area dove dovrà sorgere l’ampliamento dell’hotel è già servita dalle utenze per il
funzionamento dell’hotel esistente e le stesse risultano idonee all’ampliamento. In
particolare risulta:
energia elettrica
disponibile alla cabina posta immediatamente al di fuori del
lotto oggetto d’intervento.
gas
disponibile dal punto di consegna posto al margine del lotto
acqua
disponibile dai due pozzi in concessione al Proprietario
dell’hotel oltre che dall’allaccio alla rete idrica pubblica.
Impianti elettrici
L’albergo sarà alimentato da una cabina elettrica di trasformazione attrezzata con due
trasformatori isolati in resina della potenza di 800 kVA. L’energia sarà prelevata da una
esistente una cabina di consegna ENEL.
Per la alimentazione delle utenze non interrompibili verrà installata una unità di potenza
statica UPS con commutazione a tempo zero, alimentata da batterie.
Nell’albergo esistente è installato un gruppo elettrogeno della potenza di 400 kVA; da
detto gruppo sarà derivata una linea elettrica per alimentare le utenze preferenziali del
secondo complesso alberghiero.
In osservanza del DLgs 28/11, il complesso sarà dotato di un impianto per produrre
energia elettrica da fonti rinnovabili, mediante un campo Fotovoltaico con potenza di picco
di 80 kWp.
Le utenze dell’albergo saranno protette da quadri elettrici di distribuzione realizzati in
forma modulare conforme a CEI 17/13-1 dotati di interruttori magnetotermici e differenziali
in grado di garantire la protezione ed il coordinamento previsto dalle norme CEI.
La dorsale dell’impianto elettrico sarà costituita da canaline metalliche zincate posata
all’interno dei fabbricati. In dette canalizzazioni dorsali saranno posati cavi elettrici di tipo:
FG7(0)M1 non propaganti l'incendio e a contenuta emissione di gas tossici e corrosivi.
Gli impianti terminali utilizzatori dell’albergo saranno realizzati con apparecchi ad incasso
di tipo “civile” . Saranno predisposti i necessari punti luce ed un congruo numero di punti
presa.
Gli impianti elettrici nei locali tecnici saranno realizzati con tubazioni ed apparecchi in vista
con grado di protezione, minimo, IP 44.
Tutti gli apparecchi illuminanti saranno a LED. Il livello di illuminazione artificiale per gli
ambienti dell’edificio sarà determinato seguendo i valori di illuminamento medio mantenuto
Em fissati dalla norma di riferimento : UNI 12464.1.
Onde assicurare un facile e sicuro esodo delle persone in caso di mancanza di energia
elettrica dalla rete, saranno installati apparecchi illuminanti autoalimentati autonomi con
lampade LED.
Gli impianti dell’albergo saranno completati da un sistema equipotenziale cui saranno
collegati i conduttori di terra in partenza verso i punti di utenza e tutte le masse e le masse
estranee dell'impianto.
Si è proceduto ad un calcolo di verifica della probabilità di fulminazione , eseguito in
conformità alle norme CEI EN 62305-1, il cui risultato ha stabilito che i singoli fabbricati
del complesso sono da considerarsi autoprotetti .
I carichi ed i consumi di energia elettrica stimati sono :
Potenza installata: 1.000 kW
Potenza massima assorbita: 650 kW (picco estivo)
Energia attiva (consumo annuale) : 2.200.000 kWh
Parte di questa energia andrà a beneficio dell’esistente hotel che, grazie ai generatori con
pompe di calore geotermiche, vedrà ridursi i consumi invernali di gas metano.
Impianti speciali
L’albergo per poter raggiungere gli obbiettivi di rendimento energetico fissato dalla norma
UNI 15232 sarà dotati di sistemi di supervisione e controllo di building automation.
Rimanendo la reception nell’attuale albergo tutti gli impianti speciali saranno una
estensione delle esistenti centrali e reti bus che dovranno essere opportunamente
modificate ed implementate.
La gestione dell’albergo sarà assistita da un sistema computerizzato su PC e terminali di
camera che controlleranno: presenza, temperatura e sicurezza delle camere.
Per il controllo ed il comando degli impianti tecnologici e generali (condizionamento, stato
dei quadri elettrici, comando luci parti comuni, allarmi ascensori, ecc.) dell’albergo sarà
istallato, come estensione dell’esistente, un sistema di supervisione e controllo.
I servizi igienici delle camere e delle parti comuni ( servizi per disabili) saranno dotati di un
pulsante o tirante di chiamata che sarà connesso al sistema centralizzato di gestione delle
camere.
L’esistente albergo è già dotato di un sistema di ricezione televisiva che sarà modificato,
ampliato e reso disponibile ai nuovi impianti.
Il segnale televisivo terrestre e satellitare
sarà distribuito in tutte le camere e le aree comuni del bar, ristorante e sala convegni.
Ciascuna camera sarà attrezzata con: una linea fonia categoria 3,
ed una linea dati in
categoria 6. Per la raccolta e trasmissione di detti servizi ciascun edificio sarà dotato di un
Rack in armadio. Questi Hub saranno collegati con il sistema TL TD dell’esistente albergo
mediante trasmissione in fibra ottica ed in rame.
Tutti gli edifici saranno protetti da impianto di rilevazione fumi antincendio che sarà gestito
da una centrale analogica (slave) che dialogherà con la centrale principale dell’esistente
albergo. Il sistema di allarme sarà integrato da pulsanti di manuali a rottura del vetro e
pannelli di segnalazione ottico acustici secondo norma UNI 9795.
Gli accessi ai vari edifici saranno protetti di un sistema di video sorveglianza con
l’installazione di telecamere indirizzate su porte IP e collegate alla rete dati .
Impianti di riscaldamento e condizionamento
L’impianto per la climatizzazione estiva e invernale dell’edificio sarà caratterizzato da
ventilconvettori a soffitto e aria primaria in ogni ambiente climatizzato.
Ciascun ventilconvettore avrà una doppia batteria ad acqua per eseguire un trattamento di
pre-raffreddamento gratuito con l'acqua di pozzo sfruttando l'effetto gratuito del freecooling. Ogni batteria sarà dotata di valvola di regolazione dedicata in modo da poter
permettere un controllo di temperatura autonomo per ciascuna stanza.
Nei servizi igienici saranno installati ulteriormente dei scaldasalviette in acciaio con valvola
motorizzata E/I.
E’ garantito il ricambio forzato dell’aria primaria attraverso immissione di aria trattata nelle
camere e ripresa dai servizi igienici attraverso una unità di trattamento aria centralizzata
dotata di recuperatori di calore, posizionata nel sottotetto dello stabile.
L'Uta sarà dotata di sezione ventilante di ripresa, recuperatore a flussi incrociati, sezione
filtrante, sezione di trattamento e sezione ventilante di mandata. Saranno installati due
silenziatori sull'UTA (uno sulla mandata e uno sulla ripresa) al fine di mantenere negli
ambienti un livello di pressione sonora inferiori ai limiti imposti dalle normative vigenti (in
particolare dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997).
La nuova centrale termofrigorifera sarà caratterizzata da nr. 2 generatore termici collegati
in parallelo ed alimentati elettricamente. I generatori saranno pompe di calore
geotermiche con nr. 2 pozzi dedicati.
Il salto termico tra acqua prelevata dalla falda e acqua reimmessa in corso d’acqua
superficiale sarà pari a 10°C; tale salto termico permette di evitare l’integrazione di
potenza termo frigorifero con pompe di calore condensate ad aria.
Allo stato attuale è autorizzato un prelievo di acqua di falda pari a 10 l/s medio giornaliero
annuo. Tale portata d’acqua corrisponde a 315.360 mc acqua/anno prelevabili dalla falda.
Tale volume di acqua è sufficiente a gestire i fabbisogni idrici e irrigui dell’albergo esistente
e dell’ampliamento. In aggiunta a ciò è sufficiente a gestire la climatizzazione geotermica
del solo ampliamento. Per poter coprire anche l’edificio esistente con climatizzazione
geotermica è necessario incrementare il valore autorizzato di prelievo a 20 l/s medio
giornaliero annuo. Qualora tale incremento non fosse autorizzato, o fosse autorizzato solo
in parte, l’edifico esistente sarà dipendente, in termini di climatizzazione, alle caldaie e ai
gruppi frigoriferi esistenti.
In realtà si sottolinea che comuqnue le caldaie esistenti devranno intervenire a servizio
dell’edificio esistente quando la temperatura dell’aria esterna scende sotto 0°C. Infatti
l’impianto esistente è alimentato per tali valori dell’aria esterna, con acqua di mandata a
70°C, valore non raggiungibile dalle pompe di calore.
Le pompa di calore saranno dimensionate per essere collegate al circuito dell’edificio
esistente, attraverso una linea di tubazioni preisolate interrate ed uno scambiatore a
piastre predisposto e ai nuovi impianti con nuove tubazioni dedicate.
Saranno presenti le valvole motorizzate di commutazione estate/inverno degli impianti e
un sistema di regolazione in grado di gestire le temperature di mandata dell’acqua a tutti i
circuiti.
Si sottolinea che il sistema di regolazione sarà in grado di valutare, in funzione della
temperatura dell’aria esterna e al carico termico richiesto, se prelevare l'energia termica
necessaria all’edificio esistente dalla pompa di calore geotermiche o integrare con le
centrali esistenti per esempio nei momenti di massima richiesta di carico.
Il riscaldamento sarà prodotto da pompa di calore in parte condensate con acqua di falda
(acqua - acqua) ed in parte condensate ad aria (aria - acqua).
Analogamente in fase estiva il sistema di regolazione provvederà a gestire il prelievo di
energia frigorifera a servizio dell’edificio esistente dalle pompe di calore geotermiche
oppure dai gruppi frigoriferi esistenti condensati ad aria.
Carichi termici massimi calcolati (Metodo RTS - ASHRAE Handbook 2001):
Potenza frigorifera totale: 1.300 kW
Potenza termica totale: 1.200 kW
Fabbisogno energetico
L’edificio così come è stato modellizzato attraverso il software risulta in classe energetica
A (ai sensi del Decreto 26 giugno 2009); infatti il fabbisogno di energia primaria in
funzionamento continuo è pari a 31,10 kWh/mq anno, mentre il fabbisogno limite ai sensi
del D.lgs. 311/2006 è pari a 65.4 kWh/mq anno.
1. CLASSE ENERGETICA GLOBALE DELL’EDIFICIO
Edificio di classe:
A
2. GRAFICO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE GLOBALE E
PARZIALI 3. QUALITA’ INVOLUCRO PROPOSTA
(RAFFRESCAMENTO)
I
II
III
IV
V
4.Metodologie di calcolo adottate
5. CLASSIFICAZIONE ENERGETICA GLOBALE DELL’EDIFICIO
SERVIZI ENERGETICI
INCLUSI NELLA
Riscaldamento
CLASSIFICAZIONE
V
Raffrescamento
O
Acqua calda sanitariaV
Il Ciclo delle acque
Come precedentemente accennato le fonti di approvvigionamento idrico dell’ampliamento,
unite a quelle dell’esistente hotel, saranno costituite prevalentemente dalle acqua di falda
sotterranea emunta per mezzo dei due pozzi esistenti e autorizzati, fermo restando la
connessione all’acquedotto comunale che viene e verrà utilizzato per usi eccezionali.
L’occasione dell’ampliamento dell’hotel consentirà l’integrazione idrica attraverso il
collettamento e stoccaggio delle acque meteoriche che verrà così riutilizzata per scopi
irrigui e alimentazione delle cacciate dei wc, così come rappresentato in figura.
Impianto idrico sanitario
L’acqua calda sarà prodotta tramite bollitori verticali con scambiatori interni. Il fluido
primario sarà prodotto dalla pompa di calore che sarà di tipo bivalente, quindi in grado di
produrre fluido ad alta temperatura anche nel funzionamento estivo attraverso ulteriori 2
tubazioni di collegamento.
Con questo tipo di pompa di calore, la produzione dell’acqua calda sanitaria nella fase
estiva avverrà tramite recupero del calore gratuito di condensazione.
E’ prevista una rete di distribuzione di acqua potabile fredda, in acciaio zincato isolato,
corrente nel controsoffitto del corridoio, che andrà a servire i vari utilizzi, gruppi di servizi.
Si prevede il ricircolo dell’acqua calda sanitaria con pompe dedicate.
L'acqua per il risciacquo dei wc sarà totalmente proveniente da una rete di distribuzione
dedicata alimentata esclusivamente da apposite cisterne interrate che avranno il compito
di raccogliere le acque meteoriche.
L'energia termica per la produzione dell'acqua calda sanitaria è stata così calcolata:
Calcolo energia (Norma UNI TS 11300):
Con 960 posti letto totali ed un consumo di 80lt/g derivano un utilizzo totale di 76.800 lt/g
ed un'energia utile per la produzione di acqua calda sanitaria di 814,33 con MWh/anno.
Considerando le perdite per i rendimenti di erogazione (95%) e il rendimento di accumulo
(98.9%) possiamo stimare un fabbisogno di energia primaria di 921 MWh/anno.
La portata di punta (norma UNI 9182) dell'impianto sanitario è così calcolata:
acqua fredda : 17.5 l/s
acqua calda totale: 11.4 l/s
acqua calda + fredda totale: 18 l/s
Impianto idrico antincendio
Tutti i nuovi volumi saranno corredati di un impianto antincendio: idrico – rilevazione
incendi – porte a tenuta REI – filtri – compartimentazioni - presidi.
La rete idranti UNI 45 sarà collegata direttamente ad acquedotto comunale.
Si prevedono estintori portatili da incendio, di tipo approvato dal Ministero dell'interno,
distribuiti in modo uniforme nell'area da proteggere in modo da facilitarne il rapido utilizzo
in caso di incendio; gli estintori saranno ubicati in posizione facilmente accessibile:
lungo le vie di esodo, in prossimità degli accessi, in prossimità di aree a maggior pericolo.
Saranno garantite le seguenti caratteristiche idrauliche minime:
per gli idranti DN 45, una portata per ciascun idrante non minore di 120 l/min ad una
pressione residua di almeno 2 bar, considerando simultaneamente operativi non meno di
3 idranti nella posizione idraulicamente più sfavorevole.
Impianto idrico d’irrigazione
L'impianto di irrigazione sarà alimentato principalmente da un sistema di recupero delle
acque meteoriche, attraverso una risorsa gratuita (acqua piovana) che sarà stoccata in
una o più cisterne interrate per poter essere sfruttata quando richiesto.
La portata di acqua necessaria per l'irrigazione considerando le precipitazioni può essere
cosi stimata: area verde 30.000 mq x 100 lt/mq = 3000 mc/anno
Impianto di smaltimento acque piovane
Le acque delle precipitazioni atmosferiche saranno convogliate con una rete interrata di
tubi e pozzetti, verso un accumulo che dopo una filtrazione e sedimentazione riutilizzerà le
medesime per utilizzarle per l’irrigazione e gli scarichi dei servizi igienici.
Le acque di prima pioggia derivanti dai parcheggi con superfici superiori a 2.000 mq
saranno trattate prima di essere stoccate.
Da una verifica condotta presso il Consorzio di Bonifica Veronese, l’eventuale esubero
delle acque di precipitazione non contenute dagli stoccaggi, potrà essere sversato nei
fossi di confine, come per altro già accade per l’hotel esistente, con portate massime di
[verificare] l/sec.
Impianto fognario
All’interno dell’edificio saranno previste reti di scarico, in polietilene ad alta densità, del tipo
insonorizzato in modo da rispettare i limiti in materia di rumore di impianti a funzionamento
discontinuo imposti dal DPCM 05/12/1997.
Le reti di scarico delle acque usate sono dimensionate in funzione del metodo delle unità
di scarico previsto dalla Norma UNI 12056. Con il carico contemporaneo, che nel caso
degli ospedali è
Qr  0,7  Qt
la portata di scarico di punta stimata di 240 camere
d'albergo è di 20,58 l/s.
Le acque nere provenienti dai servizi igienici saranno convogliate verso una stazione di
raccolta e pompaggio alla fognatura comunale.
Il crono programma
Come indicato nei capitoli precedenti, l’ampliamento dell’esistente Gardaland Hotel è
costituito da tre corpi camere (indicati con le lettere A, B e C) e dall’edificio CongressiRistorante.
Per ragioni di opportunità si darà corso immediato alla costruzione di due dei tre corpi
camere (segnatamente i corpi A e B) più l’edificio Congressi-Ristorante e si differirà la
costruzione del corpo camere C in modo che l’assetto definitivo possa essere completato
nei cinque anni successivi al rilascio del permesso di costruire da parte del Comune di
Castelnuovo del Garda (VR).
Viene data evidenza del programma lavori nell’apposito elaborato grafico.
Le fasi di costruzione
Durante
i
due
periodi
di
costruzione
dell’ampliamento dell’hotel, stimato in circa
due anni il primo e in uno il secondo, l’area
di cantiere sarà completamente recintata ed
il prevedibile incremento di traffico pesante
sarà regolamentato in base alla stagione,
cercando di arrecare il minor disturbo al circostante. In particolare i mezzi di
approvvigionamento del cantiere utilizzeranno preferibilmente la strada indicata con la
lettera A nella figura, che non consente, a differenza della strada indicata con B,
l’attraversamento di centri abitati e strade strette.
Lungo la direttrice A saranno installati sistemi di lavaggio delle ruote dei mezzi per evitare
polvere e spargere sedimenti indesiderati sul nastro stradale.
Relazioni specialistiche
Di seguito sono riportate le relazioni specialistiche a corredo del presente progetto.
Progetto definitivo
AMPLIAMENTO
HOTEL GARDALAND S.R.L.
COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR)
Relazione energetica
impianti elettrici
INDICE
1
PREMESSA ...............................................................................................................................3
2
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...............................................................................................3
3
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FOTOVOLTAICO .................................................................4
3.1 Dimensionamento dell’impianto fotovoltaico .......................................................4
3.2 Caratteristiche dell’impianto fotovoltaico .............................................................4
3.3 Calcolo del rendimento dell’impianto fotovoltaico................................................4
3.4 Altezza dell’orizzonte ..........................................................................................6
4
GESTIONE E SUPERVISIONE DEGLI IMPIANTI ....................................................................8
4.1 Parametri di valutazione......................................................................................8
4.2 Classi di efficienza BAC (Building Automation and Control) ...............................8
4.3 Valutazione delle classi energetiche ...................................................................9
4.4 Stima del risparmio energetico............................................................................9
4.5 Classe energetica del complesso alberghiero...................................................11
5
ILLUMINAZIONE CON LED....................................................................................................12
5.1 Caratteristiche delle lampade a LED.................................................................12
5.2 Rendimento delle lampade a LED.....................................................................12
1
PREMESSA
La presente relazione tecnica intende illustrare gli interventi che si intendono adottare per ridurre i
consumi di energia elettrica dell’edificio in progetto.
I consumi di energia elettrica, elemento insostituibile per il funzionamento di tutti gli impianti
dell’albergo, dipendono in gran parte dalle richieste e dalle caratteristiche delle apparecchiature
installate (condizionamento, televisori, frigoriferi, lavastoviglie, ecc.)
I risparmi conseguibili con intervento diretto sugli impianti elettrici sono:
-
Autoproduzione di energia elettrica da fotovoltaico
-
Gestione e supervisione degli impianti
-
Installazione di apparecchi illuminanti a basso consumo
2
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Le principali norme di riferimento in materia di risparmio energetico elettrico e fonti rinnovabili
relative agli impianti elettrici sono:
-
Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla
promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva
abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE.
-
Norma UNI UN 15193 Prestazione energetica degli edifici - Requisiti energetici per
illuminazione
-
Norma UNI UN 15232 Prestazione energetica degli edifici - Incidenza dell'automazione,
della regolazione e della gestione tecnica degli edifici. Guida CEI 205-18
pag.
3
3
3.1
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FOTOVOLTAICO
Dimensionamento dell’impianto fotovoltaico
In osservanza del DLgs 28/11, devono essere installati impianti per produrre energia elettrica da
fonti rinnovabili, di potenza P ≥ S/K (kW), dove:
S rappresenta la superficie in pianta del livello terra dell’edificio
K (m2/kW) è un coefficiente variabile in base alla data di richiesta del titolo edilizio, che nel caso in
esame è pari a:

K = 65 dal 01/01/2014 al 31/12/2016;
Il complesso alberghiero, costituito da quattro edifici, presenta una superficie complessiva in pianta
di 5200 mq.
Da cui la potenza elettrica richiesta è di 5200 / 65 = 80 kWp
3.2
Caratteristiche dell’impianto fotovoltaico
Per una potenza di 80kWp prevedendo l’impiego di pannelli fotovoltaici con celle in silicio
policristallino in moduli da 250Wp è necessario installarne: 320. (80.000 / 250).
La superficie coperta dal campo fotovoltaico, avendo i pannelli dimensioni di: 1650x990mm.
(1,64mq.), sarà quindi di circa 525 mq. (320 * 1,64).
L’ impianto di produzione da fotovoltaico sarà installato su una porzione della copertura dei
parcheggi esterni.
L’impianto è destinato ad operare in regime di scambio sul posto ai sensi della Deliberazione 3
giugno 2008 - ARG/elt 74/08 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
3.3
Calcolo del rendimento dell’impianto fotovoltaico
Per il calcolo del rendimento fotovoltaico dell’ impianto si è utilizzato il software di simulazione
messo a disposizione dall’Unione europea e consultabile sul sito: re.jrc.ec.europa.eu, che
rappresenta un valido strumento per poter stimare il rendimento in termini economici dello stesso.
La stima del simulatore è attendibile in quanto validata dall’Unione europea.
Di seguito si riporta il risultato del calcolo.
pag.
4
Comune: Castelnuovo del Garda
Latitudine:
45°26'28" Nord,
Longitudine:
10°45'29" Est
Potenza nominale del sistema FV: 80kWp
Inclinazione dei moduli:
35gradi
Stima di perdite di sistema:
14 %
Orientamento (azimuth) dei moduli: 10gradi ( deviazione inserita per compensare gli scostamenti
dal sud ideale.)
Angolo fisso
Mese
Ed
Em
Hd
Hm
1
154.00
4760
2.41
74.8
2
244.00
6840
3.93
110
3
294.00
9120
4.98
154
4
320.00
9600
5.56
167
5
356.00
11100
6.36
197
6
357.00
10700
6.50
195
7
379.00
11700
6.95
216
8
348.00
10800
6.40
198
9
305.00
9160
5.44
163
10
220.00
6810
3.73
116
11
159.00
4770
2.59
77.6
12
146.00
4530
2.31
71.5
Anno
274.00
8320
4.77
145
Ed: Produzione elettrica media giornaliera dal sistema indicata (kWh)
Em: Produzione elettrica media mensile dal sistema indicata (kWh)
Hd: Media dell'irraggiamento giornaliero al metro quadro ricevuto dai panelli del sistema (kWh/m2)
Hm: Media dell'irraggiamento al metro quadro ricevuto dai panelli del sistema (kWh/m2)
La produzione complessiva annuale stimata sarà di: 12 x 8320 = 99.840 kWh
pag.
5
3.4
Altezza dell’orizzonte
Azimuth
Hh
Azimuth
Hsun,w
Azimuth
Hsun,s
-180.0
-172.5
-165.0
-157.5
-150.0
-142.5
-135.0
-127.5
-120.0
-112.5
-105.0
-97.5
-90.0
-82.5
-75.0
-67.5
-60.0
-52.5
-45.0
-37.5
-30.0
-22.5
-15.0
-7.5
0.0
7.5
15.0
22.5
30.0
37.5
45.0
52.5
60.0
67.5
75.0
82.5
90.0
97.5
105.0
112.5
120.0
127.5
135.0
142.5
150.0
157.5
165.0
172.5
2
3
2
1
2
2
2
1
2
4
4
2
2
2
2
2
1
0
1
1
1
1
0
0
0
0
0
0
0
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
1
-180
-162
-146
-133
-122
-113
-106
-99
-93
-88
-83
-78
-73
-68
-63
-58
-53
-47
-41
-35
-28
-22
-15
-7
0
7
15
22
28
35
41
47
53
58
63
68
73
78
83
88
93
99
106
113
122
133
146
162
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
6
10
13
16
18
20
21
21
21
20
18
16
13
10
6
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
-180
-173
-165
-158
-152
-145
-139
-133
-127
-122
-117
-112
-107
-102
-97
-92
-87
-81
-74
-67
-58
-47
-34
-18
0
18
34
47
58
67
74
81
87
92
97
102
107
112
117
122
127
133
139
145
152
158
165
173
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
7
12
16
22
27
32
37
42
48
53
57
61
65
67
68
67
65
61
57
53
48
42
37
32
27
22
16
12
7
2
0
0
0
0
0
0
0
0
pag.
6
180.0
2
180
0
180
0
Hh: Altezza orizzonte (gradi)
Hsun,w: Altezza sole (21 dicembre)
Hsun,s: Altezza sole (21 giugno)
PVGIS (c) Comunità europee, 2001-2012
pag.
7
4
GESTIONE E SUPERVISIONE DEGLI IMPIANTI
La norma EN 15232 a come scopo stabilire l'impatto della building automation sul rendimento
energetico degli edifici ed è valida sia per gli esistenti che per quelli in via di progettazione o
ristrutturazione.
Questa normativa, permette di classificare le prestazioni energetiche in base alle funzioni svolte
dall’impianto elettrico (automazione degli impianti di riscaldamento, controllo dell’illuminazione,
comando di tende oscuranti, ecc. ) ed all’ambiente di installazione.
Scopo della norma è l’integrazione del settore della gestione e supervisione nella processo di
certificazione energetica.
4.1
Parametri di valutazione
La norma EN 15232 usa alcuni parametri ed acronimi per valutare le funzioni di regolazione,
automazione e gestione tecnica degli edifici:
BACS, Building Automation and Control Systems
Sistema di automazione degli impianti tecnici di edificio conforme alle Norme EN ISO 16484 del
CEN/TC 247.
HBES “Home and Building Electronic System”,
Sistema elettronico per la casa e l’edificio.
TBM, Technical building management
Parte della gestione di edificio relativa al funzionamento, manutenzione e gestione degli impianti
tecnici per la verifica della loro efficienza energetica. Comprende funzioni di misura, registrazione e
verifica della tendenza dei consumi, rivelazione degli allarmi e diagnostica relative all’uso improprio
di energia.
4.2
Classi di efficienza BAC (Building Automation and Control)
La norma EN 15232 definisce quattro classi di efficienza energetica (A, B, C, D) per la valutazione
delle prestazioni dell'automazione. Classificazioni valide sia per gli edifici residenziali che per quelli
non residenziali:
-
-
-
Classe D “NON ENERGY EFFICIENT”: comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di
automazione e controllo, non efficienti dal punto di vista energetico;
Classe C “STANDARD” (classe di riferimento): corrisponde agli impianti dotati di sistemi di
automazione e controllo degli edifici (BACS) “tradizionali”, eventualmente dotati di BUS di
comunicazione, comunque a livelli prestazionali minimi rispetto alle loro reali potenzialità;
Classe B “ADVANCED”: comprende gli impianti dotati di un sistema di automazione e
controllo (BACS) avanzato e dotati anche di alcune funzioni di gestione degli impianti
tecnici di edificio (TBM) specifiche per una gestione centralizzata e coordinata dei singoli
impianti;
Classe A “HIGH ENERGY PERFORMANCE”: corrisponde a sistemi BAC e TBM “ad alte
prestazioni energetiche” cioè con livelli di precisione e completezza del controllo
automatico tali da garantire elevate prestazioni energetiche all’impianto.
pag.
8
4.3
Valutazione delle classi energetiche
La norma EN 15232 definisce i metodi per la valutazione del risparmio energetico conseguibile in
edifici ove vengano impiegate tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti
tecnologici e dell’impianto elettrico. La EN 15232 fa riferimento e completa tutta una serie di norme
che in modo specifico, per ogni singola tipologia di impianto, definiscono un metodo di calcolo
analitico per determinare il risparmio energetico.
Tali norme appartengono alle serie EN 15000 e EN 12000 e trattano i seguenti tipi di impianti:
• Riscaldamento (BACS/HBES)
• Raffrescamento (BACS/HBES)
• Ventilazione e condizionamento (BACS/HBES)
• Produzione di acqua calda (BACS/HBES)
• Illuminazione (BACS/HBES)
• Controllo schermature solari (tapparelle e luce ambiente) (BACS/HBES)
• Centralizzazione e controllo integrato delle diverse applicazioni (TBM)
• Diagnostica (TBM)
• Rilevamento consumi / miglioramento dei parametri di automazione (TBM)
La Norma EN 15232 consente quindi di determinare il risparmio energetico conseguibile grazie
all’uso dei sistemi di gestione e controllo automatico degli impianti BACS, HBES e TBM.
La valutazione è basata su fattori di efficienza “BAC factors”; metodo che impiega una procedura
di calcolo su base statistica tabellare che consente di effettuare una stima con un ottimo grado di
approssimazione.
4.4
Stima del risparmio energetico
La tabella seguente riporta una valutazione del risparmio ottenibile con l’impiego dei sistemi di
controllo BACS e TBM utilizzando il metodo di calcolo con fattori di efficienza BAC legati al
consumo annuale dei seguenti impianti di un edificio:
 condizionamento (riscaldamento/raffreddamento),
 illuminazione
 ventilazione.
Ogni fattore è stato calcolato seguendo i relativi standard.
Al fine della valutazione vengono calcolati due set di fattori di efficienza BAC (fBAC,hc e fBAC,e).
Il primo relativo alla climatizzazione, il secondo relativo all'illuminazione e dispositivi ausiliari.
pag.
9
Fattore di efficienza BAC per l'energia termica fBAC,hc e elettrica fBAC,e
Fattori di efficienza BAC fBAC,hc
Fattori di efficienza BAC fBAC,e
D
C
B
A
Nessuna
autom.
Autom.
base*
Autom.
avanzata
Autom.
completa
D֜A
D֜B
C֜A
C֜B
Uffici
1.51
1.10
1
0.80
0.93
0.70
0.87
54%
36%
47%
27%
30%
30%
20%
20%
Sale lettura
1.24
1.06
1
0.75
0.94
0.35
0.89
60%
53%
40%
29%
50%
50%
25%
25%
Scuole
1.20
1.07
1
0.88
0.93
0.80
0.86
33%
25%
27%
18%
20%
20%
12%
12%
Ospedali
1.31
1.05
1
0.91
0.95
0.86
0.90
34%
18%
31%
13%
14%
14%
9%
9%
Alberghi
1.31
1.04
1
0.85
0.96
0.68
0.92
48%
36%
43%
21%
32%
32%
25%
15%
Ristoranti
1.23
1.08
1
0.77
0.95
0.68
0.91
45%
35%
37%
26%
32%
32%
23%
23%
Negozi
1.56
1.08
1
0.73
0.95
0.47
0.91
62%
44%
53%
32%
40%
40%
27%
27%
1.10
1.08
1
0.88
0.93
0.81
0.92
26%
15%
20%
14%
19%
8%
12%
7%
Risparmio adottando le classi:
Edifici non residenziali
Edifici residenziali
Case
Appartamenti
altri residenziali
monofamiliari
condominio
pag.
10
4.5
Classe energetica del complesso alberghiero
Il complesso alberghiero che si intende realizzare sarà dotato di un sistema di gestione alberghiera
(gesthotel) e di un sistema di controllo e supervisione degli impianti tecnologici e generali che
comprende:
Illuminazione:
-
regolazione del flusso luminoso in base alla quantità di luce naturale a disposizione
comandi manuali ed automatici (rilevazione presenze)
ON-OFF totale automatico e/o manuale a seconda che i corpi illuminanti siano installati
nelle camere o nei corridoi o nei servizi.
comando e regolazione delle luci delle parti comni.
Riscaldamento/raffrescamento:
-
comando e regolazione in base alle informazioni provenienti da sonde di temperature e
rivelatori di presenza
controllo dello stato di aperto/chiuso di porte e finestre
interblocco tra funzione di riscaldamento e raffrescamento
controllo avanzato delle temperature di mandata in base alle richieste effettive e alla
temperatura ambiente
automatizzazione dei ricambi d’aria
Supervisione e controllo:
-
controllo guasti dei quadri elettrici
controllo guasti degli impianti
visualizzazione dei consumi
Applicando il metodo di calcolo basato su fattori di efficienza “BAC factors il complesso alberghiero
è classificato in classe A.
pag.
11
5
ILLUMINAZIONE CON LED
Grazie ai miglioramenti tecnologici degli ultimi anni le lampade a LED sono ormai divenute una
realtà che ha reso obsolete le attuali sorgenti.
Superati nelle lampade di ultima generazione i problemi di riscaldamento, di colore della luce e di
abbagliamento, questo dovuto alla elevata radianza o brillantezza dell'emissione; il tutto
accompagnato da un sensibile riduzione dei costi rende le lampade a LED la soluzione ideale di
una moderna installazione illuminotecnica.
Il nuovo complesso alberghiero sarà completamente illuminato con sorgenti a LED.
5.1
Caratteristiche delle lampade a LED
Il LED (light emitting diode) è un componente elettronico che al passaggio di una corrente minima
emette una luce priva di raggi infrarossi ed ultravioletti. La generazione della stessa luce viene
ottenuta attraverso semiconduttori e non utilizzando un filamento o gas. Quindi l'illuminazione è
più efficiente e ha una maggiore durata e sostenibilità.
5.2
Rendimento delle lampade a LED
Oggi sono presenti sul mercato lampade a LED dall’efficienza luminosa di oltre: 100 lumen per
Watt, un valore estremamente elevato, ormai uguale o superiore a quello delle normali lampade a
fluorescenza, e ben superione ai 15/20 lm/W della lampadine tradizionali.
Le grandi case produttrici stanno per uscire sul mercato con lampade a LED da 200lm/w il che
significherà entro breve, paragonato ad una tradizionale istallazione con lampade fluorescenti una
doppia efficienza luminosa ovvero: ottenere il medesimo livello di illuminazione con la metà
dell’energia.
Le lampade a LED hanno una durata di vita estremamente lunga, da 50.000 a oltre 100.000 ore,
ed inoltre hanno bassi costi di manutenzione, in quanto una lampada a LED continua a funzionare
anche nel caso in cui uno o più elementi si danneggiano.
Le lampade a LED non emettono UV e quindi non danneggiano i colori degli arredi.
I LED sono costituiti da polvere di silicio, non contengono gas nocivi alla salute e non hanno
sostanze tossiche, a differenza delle fluorescenti e delle lampade a scarica. L’assenza di mercurio
e piombo ne consente lo smaltimento tra i rifiuti indifferenziati. Presentano quindi anche un ridotto
inquinamento ambientale.
Una caratteristica importante delle lampade a LED inserite in un ambiente dotato di gestione
automatica è la caratteristica di accensione immediata e di essere totalmente dimmerabili.
pag.
12
Progetto preliminare
AMPLIAMENTO
HOTEL GARDALAND S.R.L.
COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR)
Relazione tecnica
impianti elettrici
Luglio 2013
INDICE
1 PREMESSA ................................................................................................................. 3 1.1 Analisi dell'intervento ................................................................................... 3 2 CRITERI PROGETTUALI .............................................................................................. 3 3 DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ....................................................... 4 3.1 Potenza installata........................................................................................ 4 3.2 Utenze principali ......................................................................................... 4 3.3 Potenza assorbita ....................................................................................... 5 3.4 Disponibilità e consegna dell’energia ............................................................ 5 3.5 Alimentazioni di emergenze e sicurezza ........................................................ 5 3.6 Autoproduzione da fonti rinnovabili ............................................................... 6 3.7 Protezione contro le scariche atmosferiche ................................................... 6 3.8 Normative di riferimento............................................................................... 6 4 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ......................................................... 7 4.1 Cabina primaria di consegna linea M.T. ........................................................ 7 4.2 Linea M.T. di collegamento tra cabine ........................................................... 7 4.3 Cabina di trasformazione M.T. / b.t. .............................................................. 7 4.4 Impianti equipotenziali ................................................................................. 7 4.5 Quadri elettrici ............................................................................................ 7 4.6 Rete elettrica ............................................................................................. 9 4.7 Impianti elettrici civili.................................................................................... 9 4.8 Dotazioni delle camere .............................................................................. 10 4.9 Impianto nei locali tecnici, e magazzini ........................................................ 10 4.10 Apparecchi illuminanti ............................................................................... 10 4.11 Impianto di illuminazione di emergenza ....................................................... 11 4.12 Impianti equipotenziali ............................................................................... 11 4.13 Sganci di emergenza ................................................................................. 12 4.14 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche ........................... 12 4.15 Impianto di produzione fotovoltaica ............................................................. 12 5 IMPIANTI SPECIALI ................................................................................................... 13 5.1 Impianto gestione albergo .......................................................................... 13 5.2 Impianto di chiamata ................................................................................. 13 5.3 Sistema di supervisione ............................................................................ 13 5.4 Impianto ricezione televisiva ...................................................................... 13 pag.
1
5.5 Cablaggio fonia e dati ................................................................................ 14 5.6 Sistema rilevazione fumi antincendio ........................................................ 14 5.7 Sistema controllo TVCC ........................................................................... 14 pag.
2
1
PREMESSA
Oggetto del presente progetto preliminare è la realizzazione dei nuovi impianti elettrici di
distribuzione dell’energia e degli impianti speciali di segnalazione , gestione e controllo a servizio
dell'ampliamento dell'Albergo di proprietà di Gardaland s.p.a. nel comune di Castelnuovo del
Garda (VR).
1.1
Analisi dell'intervento
Il complesso alberghiero è costituito da quattro edifici: uno destinato a ristorante e centro
congressi, gli altri tre ospiteranno le camere per una capienza complessiva di 243 (3x81) stanze.
L’edifico adibito a ristorante prevede tre piani fuori terra e un interrato. Gli edifici camere saranno
costituiti da un corpo di forma rettangolare di tre piani fuori terra con un sottotetto che ospiterà le
attrezzature tecnologiche quali: UTA e accumuli per acqua sanitaria.
2
CRITERI PROGETTUALI
Nella progettazione dell'impianto elettrico si sono adottati provvedimenti previsti dalle norme CEI
atti a garantire la massima sicurezza delle persone e delle cose ed in particolare:
1. Protezione contro i contatti diretti mediante l’adozione di opportuni interblocchi meccanici e
l’adozione di un grado di protezione minimo non inferiore ad IP2X.
2. Protezione contro i contatti in diretti mediante: collegamenti equipotenziali a tutte le masse e/o
masse estranee, isolamento rinforzato con cavi di classe, collegamento del conduttore di
protezione di tutte le masse a portata di mano, inserimento su tutti i circuiti dei dispositivi a
corrente differenziale.
3. Protezione contro i sovraccarichi mediante l’installazione sui circuiti di interruttori automatici
magnetotermici atti a proteggere le condutture; coordinando la sezione dei cavi e le tarature
degli interruttori.
4. Protezione contro le correnti di corto circuito mediante l’installazione, all'inizio della condutture,
di interruttori automatici magnetotermici.
5. Protezione delle linee in cavo in relazione alla loro lunghezza massima assicurata dai dispositivi di protezione e verificata per mezzo di apposite tabelle fornite dai costruttori degli
apparecchi e comunque sempre secondo quanto indicato dalla normativa CEI UNEL.
6. Impiego di condutture realizzate secondo quanto indicato nelle norme CEI 64.8 e più precisamente cavi non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi e corrosivi e
comunque rispondenti alle CEI 20-22 e CEI 20-37.
7. Caduta di tensione massima inferiore a quella indicata dalla normativa CEI 64.8; i valori ricavati
per il calcolo sono stati desunti dalla tab. 5.1 UNEL 35023.
pag.
3
3
DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
3.1
Potenza installata
Le potenze delle utenze elettriche installate nel complesso alberghiero sono le seguenti:
UTENZE ELETTRICHE
N°
Potenza
installata
Kw
Coefficiente
utilzzazione
K
Potenza
assorbita
Kw
Edificio A
servizi scantinato
bar
congressi
cucina
lavapiatti e servizi
sala ristorante
uffici
condizionamento
1
1
1
1
1
1
1
1
10
20
20
80
40
25
10
35
0,6
0,8
0,8
0,7
0,7
0,6
0,6
1
6,0
16,0
16,0
56,0
28,0
15,0
6,0
35,0
Edificio B - camere
Edificio C - camere
Edificio D - camere
1
1
1
180
180
180
0,55
0,55
0,55
99,0
99,0
99,0
Esterni e servizi
1
20
0,8
16,0
pompe calore geo
pompe sollevamento da
pozzi
pompe ricircolo
2
1
200
70,00
1
1
400,0
70,0
1
41,00
1
41,0
Potenza complessiva installata
3.2
1.002,00
Utenze principali
Le potenze installate, su indicate, sono calcolate sulla stima delle seguenti utenze principali:
ASC/R
Ascensore ristorante
10
MC/R
Montacarichi cucina
15
B-ASC1
Ascensore edifico camere B - n.1
6
B-ASC2
Ascensore edifico camere B - n.2
6
C-ASC1
Ascensore edifico camere C - n.1
6
C-ASC2
Ascensore edifico camere C - n.2
6
D-ASC1
Ascensore edifico camere D - n.1
6
D-ASC2
Ascensore edifico camere D - n.2
6
UTA/CH
Unità trattamento aria Conference Hall
15
pag.
4
UTA/CU
Unità trattamento aria Cucina
7
UTA/RI
Unità trattamento aria Ristorante
15
UTA/B
Unità trattamento aria Edificio camere B
12
UTA/C
Unità trattamento aria Edificio camere C
12
UTA/D
Unità trattamento aria Edificio camere D
12
GPC1
Gruppo pompa di calore 1
200
GPC2
Gruppo pompa di calore 2
200
PZ1
Pompa sollevamento pozzo 1
35
PZ2
Pompa sollevamento pozzo 2
35
Pompa scambiatori falda (coppie 1+R)
11
Pompa secondario caldo e freddo (coppie 1+R)
30
PSC 1/4
PS 1/8
3.3
Potenza assorbita
La potenza complessiva installata pari a : 1000 kW potrà essere ridotta di un ulteriore coefficiente
di contemporaneità di circa il 70% per una potenza assorbita dal complesso di circa: 700 kW.
Detta potenza sarà resa disponibile per messo di una cabina elettrica di trasformazione attrezzata
con due trasformatori isolati in resina di potenza sufficiente a garantire una riserva “fredda”.
Il sistema elettrico avrà le seguenti caratteristiche:
Potenza installata
2
trasformatori
800 kVA
Sistema di alimentazione elettrica
I°
categoria
Sistema di collegamento a terra
T N
-S
Sistema di distribuzione
3F+N+T
Tensione primaria
20.000 V
Tensione della rete di distribuzione
400
V+N
Frequenza
50Hz
Valore di corrente di picco in MT
12,5
kA
Valore di corrente di corto circuito lato BT
38,5 kA
3.4
Disponibilità e consegna dell’energia
A confine della proprietà è installata una cabina di consegna ENEL che alimenta l’esistente
albergo. Detta cabina sarà modificata ed attrezzata con nuovi scomparti MT per alimentare la
seconda cabina di trasformazione.
3.5
Alimentazioni di emergenze e sicurezza
pag.
5
Nell’albergo esistente è installato un gruppo elettrogeno della potenza di 400 kVA; da detto gruppo
sarà derivata una linea in cavo, di adeguata sezione, per alimentere le utenze preferenziali del
secondo complesso alberghiero.
Per la alimentazione delle utenze non interrompibili verrà installata una unità di potenza statica
UPS con commutazione a tempo zero, alimentata da batterie.
3.6
Autoproduzione da fonti rinnovabili
In osservanza del DLgs 28/11, il complesso sarà dotato di un impianto per produrre energia
elettrica da fonti rinnovabili, mediante un campo Fotovoltaico di potenza di picco di 60 kWp.
Il campo fotovoltaico sarà installato sulle tettoie del parcheggio .
3.7
Protezione contro le scariche atmosferiche
Si è proceduto ad un calcolo di verifica della probabilità di fulminazione , eseguito in conformità alle
norme CEI EN 62305-1, il cui risultato ha stabilito che i singoli fabbricati del complesso sono da
considerasi autoprotetti .
3.8
Normative di riferimento
-
DM 37/08
-
Norma CEI 0-16
-
Norma CEI 0-21
-
Norma CEI 17-13
-
Norma CEI 64-8
-
Norma CEI 81-04
-
Norma CEI 82-25
-
Norma CEI EN 62305-1
pag.
6
4
4.1
CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
Cabina primaria di consegna linea M.T.
La cabina di consegna sarà modificata per alimentare il nuovo complesso alberghiero.
La cabina di consegna sarà attrezzata installando scomparti di media che dovranno garantire la
protezione contro l’arco interno sul fronte del quadro fino a 12.5kA x 0.7s. (CEI 17-6 app. AA,
classe accessibilità di tipo A, criteri da 1 a 6);
Gli scomparti saranno tra loro indipendenti e costituiti da cubicoli di acciaio con apparecchiature
isolate in aria di tipo e qualità uguale a quelli attualmente installati a cui saranno accoppiati.
4.2
Linea M.T. di collegamento tra cabine
Attraverso una serie di cavidotti interrati esterni si collegherà la cabina di consegna energia ENEL,
posta a confine di proprietà, con il locale che accoglierà la cabina di trasformazione, ricavato nello
scantinato dell’edificio ristorante.
La connessione di Media Tensione sarà realizzata con cavi unipolari in rame conformi alle Norme
CEI 20-13, tipo RG7H1R, con grado di isolamento 12/20 kV.
4.3
Cabina di trasformazione M.T. / b.t.
Le apparecchiature elettriche della cabina di trasformazione saranno installate in un locale ricavato
nello scantinato dell’edifico A: Ristorante e Sala congressi. La cabina di trasformazione sarà
attrezzata con due trasformatori isolati in resina della potenza nominale di 800 kVA. La cabina di
trasformazione sarà attrezzata installando scomparti di media che dovranno garantire la
protezione contro l’arco interno sul fronte del quadro fino a 12.5kA x 0.7s. (CEI 17-6 app. AA,
classe accessibilità di tipo A, criteri da 1 a 6).
Gli scomparti saranno tra loro indipendenti e costituiti da cubicoli di acciaio con apparecchiature
isolate in aria. La cabina sarà completata di tutte le necessarie connessioni di potenza ed, nonché
delle necessarie connessioni equipotenziali, del dispersore esterno e dei dispositivi di sicurezza
previsti dal DPR 547/55. I due trasformatori saranno collegati al quadro generale di distribuzione
con un sistema rigido con barre compatte quadri polari da 1600 A.
4.4
Impianti equipotenziali
Gli impianti della cabina saranno completati da un sistema equipotenziale cui saranno collegati i
conduttori di terra in partenza verso i punti di utenza e tutte le masse e le masse estranee
dell'impianto.
In prossimità del quadro generale sarà realizzato il "nodo equipotenziale" dell'impianto.
4.5
Quadri elettrici
Il quadro di distribuzione principale di B.T. a valle dei trasformatori, sarà del tipo Power Center con
cubicoli segregati in forma 4 secondo norma CEI Norme CEI 17-13/1 con correte di C.to C.to di 39
kA ( due trasformatori da 800 kVA in parallelo).
pag.
7
Le utenze dell’albergo saranno protette da quadri elettrici di distribuzione realizzati in forma
modulare conforme a CEI 17/13-1 dotati di interruttori magnetotermici e differenziali in grado di
garantire la protezione ed il coordinamento previsto dalle norme CEI.
I quadri elettrici principali e secondari installati saranno:
Generali
QE GBT C2
Quadro distribuzione Bassa Tensione - cabina 2
QE UPS
Quadro distribuzione prefenziali da UPS
QE GE
Quadro distribuzione prefenziali da G. E.
QE AUX C2
Quadro ausiliari e servizi - cabina 2
QE SFV
Quadro stringhe impianto Fotovoltaico
QE CFV
Quadro interfaccia impianto Fotovoltaico
Impianti meccanici
QE CDZ
Quadro centrale del condizionamento
QE POM
Quadro centrale pompe scambiatori
QE POZ
Quadro pompe dai pozzi
Edificio A Pizzeria - conference
QE SSC 1
Quadro scantinato zona 1
QE SSC 2
Quadro scantinato zona 2
QE EST
Quadro esterni
QE BAR
Quadro BAR
QE CR
QE SCR
QE RI
Quadro della conference hall
Quadro servizi della conference hall
Quadro del ristorante
QE SRI
Quadro servizi del ristorante
QE CU
Quadro cucina
QE FCU
QE PE
Quadro frigoriferi della cucina
Quadro servizi e spogliatoi del personale
QE UFF
Quadro degli uffici
QE ZT1
Quadro locali tecnici zona 1
QE ZT2
Quadro locali tecnici zona 2
QE STA
Quadro sottotetto
Edificio B - Camere (3x27)
QE PT/B
Quadro piano terra camere
QE P1/B
Quadro piano primo camere
QE P2/B
Quadro piano secondo camere
QE P3/B
Quadro servizi del piano terzo sottotetto
QE UTA/B
Quadro centrale condizionamento
QE PRU/B
Quadro gestione e supervisione
pag.
8
Edificio C - Camere (3x27)
QE PT/C
Quadro piano terra camere
QE P1/C
Quadro piano primo camere
QE P2/C
Quadro piano secondo camere
QE P3/C
Quadro servizi del piano terzo sottotetto
QE UTA/C
Quadro centrale condizionamento
QE PRU/C
Quadro gestione e supervisione
Edificio D - Camere (3x27)
QE PT/D
Quadro piano terra camere
QE P1/D
Quadro piano primo camere
QE P2/D
Quadro piano secondo camere
QE P3/D
Quadro servizi del piano terzo sottotetto
QE UTA/D
Quadro centrale condizionamento
QE PRU/D
Quadro gestione e supervisione
4.6
Rete elettrica
La dorsale dell’impianto elettrico sarà costituita da canaline metalliche zincate posata all’interno dei
fabbricati.
In dette canalizzazioni dorsali saranno posati cavi elettrici di tipo: FG7(0)M1 non propaganti
l'incendio (Norme CEI 20-22 II) e a contenuta emissione di gas tossici e corrosivi (Norme CEI 2037 parte 1).
Le derivazioni terminali saranno realizzate con conduttori NO7G9-K.
4.7
Impianti elettrici civili
Gli apparecchi di uso civile saranno tipo componibile montati su cassette
incassate dotati di placche metalliche od in resina su supporto isolante .
rettangolari
Tutte le derivazioni avranno origine solo dalle scatole di derivazione ancorate generalmente a parete e chiuse esclusivamente con coperchio fissato a mezzo di opportune viti.
Le giunzioni dei conduttori dovranno essere effettuate con l’esclusivo impiego di morsetti a vite
secondo le modalità previste dalla norma CEI 23-20.
La distribuzione elettrica sarà realizzata con conduttori unipolari flessibili (tipo NO7G9-K), entro
tubazioni protettive in PVC, con colori normalizzati per neutro e terra .
I collegamenti tra i conduttori dovranno esclusivamente effettuarsi a mezzo di appositi morsetti a
vite del tipo preisolato rispettando le sezioni massime previste dalla norma CEI 23-14.
Per la realizzazione dei punti luce del tipo incassato a soffitto e/o parete verranno impiegate delle
tubazioni in PVC corrugato flessibile o tubazioni in PVC rigido serie pesante aventi un diametro
minimo di 20 mm.
L'altezza da pavimento finito per i punti di utenza viene fissato in :
- m. 0,80/1,00 per i punti di comando.
- m. 0,30/0,40 per le prese.
I punti presa e di comando saranno realizzati con tubo corrugato serie pesante flessibile colore
pag.
9
nero diametro 20 mm., conduttori N07VK sezione 1,5 mmq per la portata di 10A e 2,5 mmq per
quella di 15A (salvo diversa specifica), scatola in resina e organi di comando (es. interruttori,
deviatori) del tipo da concordare con la D.L.
4.8
Dotazioni delle camere
Le camere dell’albergo saranno attrezzate con i seguenti impianti elettrici :
n.1 centralino protezione di stanza magnetotermico e differenziale;
n.1 punto luce comando a relè per lo spot antibagno;
n.1 punto luce comando a relè lampada a terra con presa 2x10A+T;
n.1 punto luce invertito comando luce;
n.1 punto luce deviato comando luce;
n.2 punti luce interrotti bagno;
n.3 punti comando luci testaletto;
n.9 punti presa 2x10 /16 A+T;
n.2 punti presa UNEL P31 2x16 A+T;
n.1 punto presa rasoio con trasformatore 110/220V;
n.1 punto asciugacapelli pensile;
n.1 punto presa TV;
n.5 prese telefoniche;
n.2 prese dati RJ45;
n.1 alimentazione fan coils pensile;
n.2 alimentazione elettrovalvole termo regolazione;
n.1 punto termostato e sonda ambiente
n.1 punto variatore di velocità
4.9
Impianto nei locali tecnici, e magazzini
Gli impianti elettrici nei locali tecnici saranno realizzati con tubazioni ed apparecchi in vista con
grado di protezione, minimo, IP 44.
Le prese a spina per l'alimentazione di utilizzatori portatili dovranno essere del tipo normalizzato
CEE con interruttore di blocco e fusibili di protezione in contenitore in lega leggera o in materiale
plastico, installate su appositi pannelli fissati a parete.
Le derivazioni ai punti luce saranno realizzate da apposite cassette e tubazioni in PVC rigido
fissate a parete e a soffitto con appositi collari in acciaio, complete di raccordi filettati.
I conduttori saranno in rame elettrolitico unipolari o multipolari con isolamento in PVC e guaina
esterna in PVC tipo FG7 sia per le derivazioni F.M. che per le derivazioni luce.
L’impianto elettrico di illuminazione sarà eseguito installando plafoniere a LED di tipo stagno IP
55 con corpo e diffusore in resina.
4.10
Apparecchi illuminanti
Tutti gli apparecchi illuminanti saranno a LED.
pag.
10
La tipologia degli apparecchi illuminanti è riportata sui specifici disegni e nelle schede tecniche
allegate al progetto.
Il livello di illuminazione artificiale per gli ambienti dell’edificio sarà determinato seguendo i valori di
illuminamento medio mantenuto Em fissati dalla norma di riferimento : UNI 12464.1 “Illuminazione
di dei posti lavoro interni“.
4.11
Impianto di illuminazione di emergenza
Onde assicurare un facile e sicuro esodo delle persone in caso di mancanza rete, viene prevista
una fonte di illuminazione sussidiaria mediante apparecchi illuminanti autoalimentati.
L'impianto ha origine dai vari quadri di zona ed è costituito da linee dorsali in cavo posato entro
canale in acciaio zincato o tubazioni e da corpi illuminanti autonomi con LED.
Gli apparecchi illuminanti saranno corredati di lampada fluorescente, batteria al Ni-Cd,
raddrizzatore, inverter e dovrà essere del tipo "sempre accesa" svolgendo così le seguenti
funzioni:

illuminazione di emergenza in caso di mancanza rete

illuminazione notturna

illuminazione di sicurezza per segnalare i percorsi o le vie di esodo.
In prossimità delle uscite e saranno installati cartelli segnalatori retro illuminati dotati di idonei
pittogrammi bianco verdi conformi alla norma EN 1838.
Anche gli apparecchi posti in corrispondenza di uscite, passaggi e scale devono essere muniti di
apposito pittogramma secondo la vigente normativa.
Tutti gli apparecchi saranno equipaggiati di scheda elettronica con circuiti a microprocessore in
grado di dialogare con un sistema centralizzato di controllo tramite un doppino BUS.
4.12
Impianti equipotenziali
L'impianto di terra sarà unico e generale, composto da picchetti e piatto di acciaio zincato,
ispezionabile, posto in intimo contatto con il terreno e che realizzeranno il collegamento elettrico
con la terra. I picchetti dovranno essere inoltre collegati ai ferri delle fondazioni. Tutte le strutture
metalliche interessate (masse e/o masse estranee) come utilizzatori, motori, prese a spina, corpi
illuminanti, quadri elettrici, canalizzazioni, struttura fabbricato, saranno collegate saldamente ad un
conduttore di protezione il quale viene ancorato al nodo o collettore equipotenziale principale.
Dallo stesso si dipartiranno dei conduttori di terra sia verso gli elementi di dispersione disposti
all'esterno del fabbricato. Il conduttore di protezione e/o equipotenziale, avrà grado di isolamento
pari al conduttore di fase, colori di identificazione giallo-verde e sezione come dalla tabella 54 F
dell'art. 543.1.2 della Norma CEI 64-8/5. I collegamenti e le connessioni tra le varie parti metalliche
saranno eseguiti secondo quanto previsto dalle normative. All'interno del fabbricato verranno
adottate le prescrizioni delle norme CEI ed in particolare:
- messa a terra del polo centrale delle prese, dei cassonetti dei corpi illuminanti, delle carcasse
dei quadri elettrici e più in generale delle masse metalliche;
- installazione nei quadri di interruttori a protezione differenziale;
- collegamento equipotenziale di tutte le masse estranee, più specificatamente, dei tubi di adduzione dell'acqua calda e fredda, del gas, dei tubi di scarico (se metallici), dei tubi all'interno delle
centrali tecnologiche, delle carcasse delle macchine di trattamento aria e di condizionamento.
In particolare i conduttori equipotenziali principali dovranno avere una sezione non inferiore alla
metà di quella del conduttore di protezione principale dell' impianto, con un minimo di 6 mmq se è
pag.
11
prevista una protezione meccanica, 4 mmq se non è prevista la stessa. La protezione dai contatti
indiretti dovrà essere realizzata impiegando interruttori automatici differenziali coordinati con
l’impianto di terra secondo la formula: Ra<= 50/Ia.
4.13
Sganci di emergenza
Tutta l’attività sarà soggetta allo sgancio di emergenza delle alimentazioni elettriche.
La posizione definitiva potrà variare in fase esecutiva in funzione dell’esatta posizione richiesta dal
comando dei VV.FF.
4.14
Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche
Si è stabilito che fabbricato è da considerarsi autoprotetto, saranno comunque installati dei
limitatori di sovratensione per limitare la fulminazione indiretta degli apparati e della rete elettrica.
4.15
Impianto di produzione fotovoltaica
Si è prevista l’installazione di un impianto di produzione da fotovoltaico su una porzione della
copertura dei parcheggi esterni.
Il campo fotovoltaico sarà costituito da n. 320 moduli in silicio policristallino con potenza di 250Wp
che realizzeranno una potenza nominale complessiva dell’impianto pari a 80,00 kWp.
L’impianto sarà completo di; cavi FG21M21, quadri di stringa, quadro di campo, inverter di
potenza con dispositivo di interfaccia a commutazione forzata, limitatori di sovratensione sia sul
lato c.c. che su quello c.a., gruppo di misura dell’energia prodotta.
L’impianto è destinato ad operare in regime di scambio sul posto ai sensi della Deliberazione 3
giugno 2008 - ARG/elt 74/08 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
pag.
12
5
5.1
IMPIANTI SPECIALI
Impianto gestione albergo
La gestione dell’albergo sarà assistita da un sistema computerizzato su PC e terminali di camera
che controlleranno: presenza, temperatura e sicurezza delle camere.
Gli impianti installati saranno una estensione della esistente rete bus di gestione alberghiera
rimanendo la centrale di controllo nella attuale reception, che dovrà essere opportunamente
modificata.
Ciascuna camera sarà attrezzata con:
n.1 scheda di rete bus per la gestione,
n.1 pannello comandi per il comando della temperatura,
n.1 tasca porta badge per l’attivazione dei carichi dall’interno,
n.1 lettore trasponder per l’apertura della porta elettrica dall’esterno,
n.1 sensore temperatura,
n.1 sensore fumo,
n.1 contatto magnetico alle finestre ed alla porta di ingresso.
n.1 elettroserratra alla porta di ingresso.
n.1 contatto magnetico al frigorifero.
Il sistema controllerà anche gli accessi principali e quelli dei corridoi degli edifici che saranno tutti
dotati di lettore di badge, contatto magnetico ed elettroserratura.
5.2
Impianto di chiamata
I servizi igienici delle camere e delle parti comuni ( servizi per disabili) saranno dotati di un
pulsante o tirante di chiamata che sarà connesso al sistema di gestione delle camere.
L’allarme sarà inviato dai servizi ad un posto di controllo presidiato.
5.3
Sistema di supervisione
Per il controllo ed il comando degli impianti tecnologici e generali (condizionamento, stato dei
quadri elettrici, comando luci parti comuni, allarmi ascensori, ecc.) dell’albergo sarà istallata, come
estensione dell’esistente un sistema di supervisione e controllo.
Il sistema comprenderà apparecchi interconnessi con cavo bus, di tipo e qualità uguale a quelli
attualmente installati a cui saranno accoppiati.
5.4
Impianto ricezione televisiva
L’esistente albergo è già dotato di un sistema di ricezione televisiva che sarà modificato, ampliato
e reso disponibile ai nuovi impianti.
Il segnale televisivo terrestre e satellitare sarà distribuito in tutte le camere e le aree comuni del
bar, ristorante e sala convegni.
pag.
13
5.5
Cablaggio fonia e dati
Ciascun edificio sarà dotato di un Rack in armadio metallico rack 19” 42 passi per posa a
pavimento, realizzati con montanti in lamiera di acciaio, pareti laterali e posteriori asportabili, con
porta anteriore con pannello trasparente.
I quattro Hub dell’ampliamento saranno collegato con il sistema TL TD dell’esistente albergo
mediante trasmissione in fibra ottica ed in rame.
Ciascuna camera sarà attrezzata con:
-
Una linea fonia comune con cavo utp a 2 coppie, categoria 3, in parallelo tra le prese della
camera
Una linea dati con cavo utp a 4 coppie, in categoria 6.
Il cablaggio della rete fonia e dati dovrà essere certificato secondo le indicazioni dettate dalla
classe D della normativa ISO/IEC11801.
5.6
Sistema rilevazione fumi antincendio
La rete di protezione antincendio del nuovo complesso sarà asservita ad una centrale analogica
(slave) che dialogherà con la centrale principale dell’esistente albergo che sarà opportunamente
modificata per gestire il tutto.
Il sistema rilevazione fumi antincendio sarà costituita da un Loop in cavo LSZH - UNI9795, cui
saranno collegate le varie apparecchiature in campo ( sensori, pulsanti, ecc. ) che partendo dalla
centrale saranno su di essa richiusi formando anelli chiusi.
Il sistema automatico sarà integrato da pulsanti di allarme manuale a rottura del vetro dotato di Led
di segnalazione e di circuito di identificazione. L’allarme incendio verrà lanciato tramite pannelli
ottico acustico con cartello monitore incorporato in conformità con le normative EN54.2 ed UNI
9795.
5.7
Sistema controllo TVCC
Gli accessi ai vari edifici saranno protetti di un sistema di video sorveglianza con l’installazione di
telecamere indirizzate su porte IP e collegate alla rete dati .
L’esistente albergo è già dotato di un sistema di controllo TVCC che sarà modificato, ampliato e
connesso ai nuovi impianti.
Il sistema sarà completato dai necessari alimentatori cavi e collegamenti.
pag.
14
Progetto definitivo
AMPLIAMENTO
HOTEL GARDALAND S.R.L.
COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR)
Relazione energetica
impianti meccanici
INDICE
1 PREMESSA ................................................................................................................. 2 2 ANALISI DELL'INTERVENTO ....................................................................................... 2 3 RELAZIONE DI CALCOLO ENERGETICO ..................................................................... 6 3.1 Dispersioni invernali .................................................................................... 6 3.2 Riepilogo dispersioni invernali .................................................................... 19 3.3 Rientrate estive ......................................................................................... 20 3.4 Riepilogo carichi estivi sensibili .................................................................... 1 3.5 Aria primaria ............................................................................................... 2 3.6 Riepilogo potenze per aria primaria .............................................................. 3 1
PREMESSA
La presente relazione tecnica costituisce la “diagnosi energetica” dell’edificio in progetto.
L’attività di diagnosi energetica è finalizzata alla caratterizzazione energetica dell’edificio preso in
esame e alla valutazione di interventi che riducano le spese energetiche e di gestione dell’edificio
stesso.
Le fasi della diagnosi energetica si possono di seguito riassumere:
Modellizzazione dell’edificio attraverso software di calcolo
Analisi dei consumi storici e futuri dell’edificio
Valutazione attraverso software dei consumi energetici dell’edificio a regime intermittente
Confronto tra i dati storici di consumo e i risultati della modellizzazione attraverso software
Proposta di interventi finalizzati al risparmio energetico dell’edificio
La presente diagnosi energetica è stata realizzata utilizzando i metodi di calcolo prescritti nelle
Norme UNI TS 11300.
2
ANALISI DELL'INTERVENTO
Oggetto del presente progetto definitivo è la realizzazione dei nuovi impianti di climatizzazione
estiva ed invernale e degli impianti idrico-sanitari dell'ampliamento dell'Albergo di proprietà di
Gardaland s.p.a. nel comune di Castelnuovo del Garda (VR).
Il nuovo complesso preso in esame è costituito da tre edifici di forma rettangolare. Ogni fabbricato
sarà composto da tre piani fuori terra un sottotetto adibito ad ospitare attrezzature tecnologiche
quali UTA e accumuli per acqua sanitaria.
In zona limitrofa sarà costruito un ulteriore edificio adibito a ristorante di tre piani fuori terra e un
interrato dove saranno predisposti i nuovi locali tecnologici quali nuova centrale termofrigorifera e
locale trasformatori elettrici.
L’edificio è stato modellizzato attraverso il software Mc4. Tale software è dotato di certificazione
rilasciata dal CTI di scostamento massimo dei risultati del 5% rispetto ai corrispondenti parametri
determinati con l’applicazione dei pertinenti riferimenti nazionali (così come richiesto dal Decreto
26 giugno 2009).
Pag. 3
Le immagini seguenti mostrano la modellizzazione 3D dell’edificio tramite software Mc4.
Modello 3d – vista
Modello 3d – vista
Pag. 4
Le immagini seguenti, inoltre, mostrano la modellizzazione in 3D dell’edificio con evidenziate le
frontiere disperdenti.
Frontiere disperdenti – vista
Frontiere disperdenti – vista
Pag. 5
Frontiere disperdenti – particolare piano intermedio
3
3.1
RELAZIONE DI CALCOLO ENERGETICO
Dispersioni invernali
Il presente paragrafo descrive come sono state calcolate le dispersioni invernali delle diverse zone
in oggetto e i risultati derivanti da nr.1 edificio tipo nella stagione invernale.
Pag. 6
AMBIENTI NON RISCALDATI
Ambiente: (pt-U1)Confine
4-locali tecnici
Tipo
Descrizione
Piano: terra
U
Sup.
U-lin
Lungh.
[W/(m²·K)]
[m²]
[W/(m·K)]
[m]
Inf.
H iu
H ue
[m³/h]
[W/K]
[W/K]
Esterno
Parete
muro esterno
0,326
19,06
0
0
6,214
Esterno
Pavimento
pavimento controterra
0,711
9,66
0
0
6,866
Esterno
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna
(isol. parte intermedia)
0,525
6,5
0
0
3,415
Esterno
Ponte termico
GF01 - Pavimento su terreno con
isolamento esterno - parete isolata
esternamente
0,8
12,86
0
0
10,286
Esterno
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno,
isolante sul lato esterno)
0,075
12
0
0
0,9
Zona
riscaldata
Parete
divisorio
1,684
19,06
0
32,099
0
Zona
riscaldata
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno,
isolante parte intermedia)
-0,05
6
0
-0,3
0
Zona
riscaldata
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno,
isolante sul lato esterno)
0,075
6
0
0,45
0
Zona
riscaldata
Soffitto
soffitto interpiano
0,516
9,66
0
4,979
0
Totali [W/K]:
37,228
27,68
Tau [H ue /(H iu +H ue )]:
0,426
Pag. 7
Ambiente: (p2-U1)Confine
6-locali tecnici
Tipo
Descrizione
Piano: secondo
U
Sup.
U-lin
Lungh.
[W/(m²·K)]
[m²]
[W/(m·K)]
[m]
Inf.
H iu
H ue
[m³/h]
[W/K]
[W/K]
Esterno
Parete
muro esterno
0,326
19,03
0
0
6,202
Esterno
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno,
isolante sul lato esterno)
0,075
12
0
0
0,9
Esterno
Ponte termico
IW6 - Parete interna-Soffitto esterno
(isol. esterno)
0,05
6,34
0
0
0,317
Esterno
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna
(isol. parte intermedia)
0,525
6,49
0
0
3,409
Esterno
Ponte termico
R02 - Solaio esterno (isol. esterno)Parete esterna (isol. intermedio)
0,75
6,34
0
0
4,757
Esterno
Soffitto
copertura piana
0,283
9,61
0
0
2,715
Zona
riscaldata
Parete
divisorio
1,684
19,03
0
32,042
0
Zona
riscaldata
Pavimento
pavimento interpiano
0,481
9,61
0
4,622
0
Zona
riscaldata
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno,
isolante parte intermedia)
-0,05
6
0
-0,3
0
Zona
riscaldata
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno,
isolante sul lato esterno)
0,075
6
0
0,45
0
Totali [W/K]:
36,813
18,3
Tau [H ue /(H iu +H ue )]:
0,332
Pag. 8
RIEPILOGO PER AMBIENTI
LEGENDA
SIMBOLO
UNITÀ DI
MISURA
U
[W/(m²·K)]
U-Lin
[W/(m·K)]
Lungh.
[m]
SUPERFICIE NETTA DELLA FRONTIERA
Sup.
[m²]
INCREMENTO DI SICUREZZA
Inc.
[%]
DIFFERENZA DI TEMPERATURA
∆T
[°C]
Disp.
[W]
DEFINIZIONE
TRASMITTANZA
TRASMITTANZA LINEICA
LUNGHEZZA DEL PONTE TERMICO
DISPERSIONI TERMICHE
Ambiente: (pt-U1)- 1 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Sud
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Struttura princ
muro esterno
Finestra
FIN. 1.80x2.65
Ponte termico
164,2
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
0,326
102,72
0
0
0
25
837,2
1,383
61,49
0
0
0
25
2125,3
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
115,3
0
25
0
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
54,81
0
25
719,4
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
3
0
25
3,8
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
6
0
25
11,2
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-3,8
Esposizione
Est
Incr. [%]
15
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
20,06
0
0
0
25
188
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
3,23
0
0
0
25
128,3
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
7,19
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
6
0
25
12,9
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
7,84
0
25
118,3
Esposizione
Nord
Incr. [%]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
Struttura princ
muro esterno
0,326
105,74
0
0
0
25
1034,2
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
57,24
0
0
0
25
2374,8
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
106,8
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
6
0
25
13,5
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
54,63
0
25
860,4
∆T
Disp.
23,29
162,98
∆T
Disp.
Pag. 9
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
Esposizione
Ovest
Incr. [%]
Tipo
Descrizione
U
Struttura princ
muro esterno
Finestra
0
0,05
12
0
25
18
10
Sup. L. [m²]
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
0,326
44,03
0
0
0
25
394,7
FIN. 1.80x2.65
1,383
3,22
0
0
0
25
122,6
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
7,18
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
9
0
25
18,6
47,25
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
15,75
0
25
227,4
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,1
Amb. Conf.
controterra
Temp.[°C]
-5
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
pavimento controterra
0,219
1029,06
0
0
0
25
5639,7
Ponte termico
GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno
- pa
0
0
0,8
136,49
0
25
2729,7
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (pt-U1)- 4
Temp.[°C]
9,3
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
divisorio
1,684
11,51
0
0
0
10,7
206,7
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
10,7
-1,6
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
10,7
2,4
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
1029,06
11,51
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
17777
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
17777
Ambiente: (pt-U1)- 2 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Nord
Incr. [%]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Struttura princ
muro esterno
Finestra
FIN. 1.80x2.65
0,326
7,09
0
0
0
25
69,3
1,383
4,77
0
0
0
25
197,9
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
8,9
0
25
0
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
6
0
25
9
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,5
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
4,1
0
25
64,6
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,7
Esposizione
Ovest
Incr. [%]
10
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
U-Lin
Lungh.
Sup.
Inc
.
Inc
.
11,86
∆T
Disp.
10,5
∆T
Disp.
Pag. 10
Struttura princ
muro esterno
0,326
10,5
0
0
0
25
94,1
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,1
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,2
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
3,5
0
25
50,5
Amb. Conf.
controterra
Temp.[°C]
-5
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
pavimento controterra
0,292
33,57
0
0
0
25
245
Ponte termico
GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno
- pa
0
0
0,8
7,45
0
25
149,1
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
33,57
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
883,9
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
883,9
Ambiente: (pt-U1)- 3 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Sud
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Struttura princ
muro esterno
Finestra
FIN. 1.80x2.65
0,326
7,08
0
0
0
25
57,7
1,383
4,77
0
0
0
25
164,9
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
8,9
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
6
0
25
11,2
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
4,1
0
25
53,8
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-3,8
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
3
0
25
3,8
Esposizione
Est
Incr. [%]
15
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
15,96
0
0
0
25
149,6
Inc
.
11,85
∆T
Disp.
15,96
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,5
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,3
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
5,32
0
25
80,3
Amb. Conf.
controterra
Temp.[°C]
-5
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
pavimento controterra
0,362
33,38
0
0
0
25
301,8
Ponte termico
GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno
- pa
0
0
0,8
11,86
0
25
237,2
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (pt-U1)- 4
Temp.[°C]
9,3
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
U-Lin
Lungh.
Sup.
Inc
.
33,38
7,77
∆T
Disp.
Pag. 11
Struttura princ
divisorio
1,684
7,77
0
0
0
10,7
139,6
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
10,7
2,4
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
10,7
-1,6
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
1199,2
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
1199,2
Ambiente: (pt-U1)- 5 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Est
Incr. [%]
15
Sup. L. [m²]
10,5
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
10,5
0
0
0
25
98,4
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,3
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,5
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
3,5
0
25
52,8
Esposizione
Nord
Incr. [%]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
7,05
0
0
0
25
68,9
11,82
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
4,77
0
0
0
25
197,9
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
8,9
0
25
0
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
6
0
25
9
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,5
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
4,09
0
25
64,4
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,7
Amb. Conf.
controterra
Temp.[°C]
-5
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Struttura princ
pavimento controterra
0,292
33,57
0
0
0
25
244,8
Ponte termico
GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno
- pa
0
0
0,8
7,44
0
25
148,8
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
33,57
Disp.
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
889,5
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
889,5
Ambiente: (p1-U1)- 2 - Zona
Esposizione
Sud
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
188,47
Pag. 12
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
122,22
0
0
0
25
996,1
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
66,26
0
0
0
25
2290,2
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
124,2
0
25
0
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
125,64
0
25
1649,1
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
12
0
25
22,5
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
6
0
25
-7,5
Esposizione
Est
Incr. [%]
15
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
54,52
0
0
0
25
511
57,75
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
3,23
0
0
0
25
128,3
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
7,19
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
12
0
25
25,9
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
6
0
25
-8,6
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
38,5
0
25
581,1
Esposizione
Nord
Incr. [%]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
121,68
0
0
0
25
1190
188,46
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
66,78
0
0
0
25
2770,6
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
124,6
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
12
0
25
27
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
6
0
25
-9
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
125,64
0
25
1978,8
Esposizione
Ovest
Incr. [%]
10
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
54,53
0
0
0
25
488,8
57,75
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
3,22
0
0
0
25
122,6
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
7,18
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
12
0
25
24,7
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
6
0
25
-8,3
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
38,5
0
25
555,8
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (pt-U1)- 4
Temp.[°C]
9,3
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
pavimento interpiano
0,481
10,14
0
0
0
10,7
52
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 6
Temp.[°C]
11,7
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
soffitto interpiano
0,516
10,09
0
0
0
8,3
43,2
10,14
10,09
Pag. 13
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 7
Temp.[°C]
22
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
soffitto interpiano
0,516
7,04
0
0
0
-2
-7,3
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
7,04
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
13416,6
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
13416,6
Ambiente: (p2-U1)- 3 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Sud
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Struttura princ
muro esterno
Finestra
FIN. 1.80x2.65
Ponte termico
143,55
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
0,326
86,58
0
0
0
25
705,6
1,383
56,98
0
0
0
25
1969,6
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
106,6
0
25
0
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
48
0
25
630
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
6
0
25
7,5
Esposizione
Est
Incr. [%]
15
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
30,6
0
0
0
25
286,8
Disp.
33,83
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
3,23
0
0
0
25
128,3
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
7,19
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
9
0
25
19,4
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
11,35
0
25
171,3
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,3
Esposizione
Nord
Incr. [%]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
113,69
0
0
0
25
1111,9
175,7
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
62,01
0
0
0
25
2572,7
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
115,7
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
9
0
25
20,2
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,5
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
58,72
0
25
924,8
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
6
0
25
9
Esposizione
Ovest
Incr. [%]
10
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
20,07
0
0
0
25
179,9
23,29
Pag. 14
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
3,22
0
0
0
25
122,6
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
7,18
0
25
0
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,2
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
7,84
0
25
113,2
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
3
0
25
4,1
Esposizione
Tetto piano esterno
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
copertura piana
0,283
1022,58
0
0
0
25
7222,4
Ponte termico
R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is
0
0
0,75
125,46
0
25
2352,4
Ponte termico
IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno)
0
0
0,05
52,04
0
25
65,1
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 6
Temp.[°C]
11,7
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
divisorio
1,684
11,52
0
0
0
8,3
161
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
8,3
-1,2
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
8,3
1,9
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 7
Temp.[°C]
22
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
divisorio
1,684
7,93
0
0
0
-2
-26,7
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
1022,58
11,52
7,93
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
18748,5
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
18748,5
Ambiente: (p2-U1)- 4 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Sud
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Struttura princ
muro esterno
Finestra
FIN. 1.80x2.65
0,326
7,07
0
0
0
25
57,6
1,383
4,77
0
0
0
25
164,9
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
8,9
0
25
0
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
4,1
0
25
53,8
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
3
0
25
3,8
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
6
0
25
11,2
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-3,8
Esposizione
Est
Incr. [%]
15
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
15,96
0
0
0
25
149,6
Inc
.
11,84
∆T
Disp.
15,96
Pag. 15
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,3
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,5
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
5,32
0
25
80,3
Esposizione
Tetto piano esterno
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
copertura piana
0,283
33,36
0
0
0
25
235,6
Ponte termico
R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is
0
0
0,75
9,27
0
25
173,7
Ponte termico
IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno)
0
0
0,05
16,08
0
25
20,1
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 6
Temp.[°C]
11,7
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
divisorio
1,684
7,74
0
0
0
8,3
108,1
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
8,3
-1,2
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
8,3
1,9
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
33,36
7,74
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
1057,7
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
1057,7
Ambiente: (p2-U1)- 7 - locali tecnici
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Sud
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Struttura princ
muro esterno
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
Ponte termico
Ponte termico
Esposizione
Ovest
Incr. [%]
Tipo
Descrizione
U
Struttura princ
muro esterno
Ponte termico
7,93
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
0,326
7,93
0
0
0
27
69,8
0
0
0,075
3
0
27
6,1
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
2,72
0
27
38,5
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
3
0
27
4,1
10
Sup. L. [m²]
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
0,326
7,55
0
0
0
27
73,1
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
27
6,7
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
3
0
27
4,5
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
2,59
0
27
40,4
Esposizione
Tetto piano esterno
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
copertura piana
0,283
6,65
0
0
0
27
50,7
Ponte termico
R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is
0
0
0,75
5,16
0
27
104,5
Ponte termico
IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno)
0
0
0,05
5,23
0
27
7,1
7,55
6,65
Pag. 16
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p1-U1)- 2
Temp.[°C]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
pavimento interpiano
0,481
6,65
0
0
0
2
6,4
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 9
Temp.[°C]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
divisorio
1,684
7,55
0
0
0
2
25,4
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 3
Temp.[°C]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
divisorio
1,684
7,93
0
0
0
2
26,7
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
6,65
7,55
7,93
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
463,8
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
463,8
Ambiente: (p2-U1)- 8 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Nord
Incr. [%]
20
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Struttura princ
muro esterno
Finestra
11,86
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
0,326
7,09
0
0
0
25
69,3
FIN. 1.80x2.65
1,383
4,77
0
0
0
25
197,9
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
8,9
0
25
0
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
6
0
25
9
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
4,1
0
25
64,6
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,7
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,5
Esposizione
Ovest
Incr. [%]
10
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
10,5
0
0
0
25
94,1
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,2
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,1
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
3,5
0
25
50,5
Esposizione
Tetto piano esterno
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
copertura piana
0,283
33,57
0
0
0
25
237,1
Ponte termico
IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno)
0
0
0,05
18,5
0
25
23,1
Ponte termico
R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is
0
0
0,75
7,45
0
25
139,7
10,5
33,57
Pag. 17
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
889,7
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
889,7
Ambiente: (p2-U1)- 9 - Zona
Unità Immobiliare: Gardaland Hotel
Esposizione
Sud
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
11,83
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
7,33
0
0
0
25
59,7
Finestra
FIN. 1.80x2.65
1,383
4,51
0
0
0
25
155,7
Ponte termico
W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol.
e
0
0
0
8,7
0
25
0
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
4,09
0
25
53,7
Ponte termico
IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c
0
0
0,05
6
0
25
7,5
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-3,8
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
5,6
Esposizione
Ovest
Incr. [%]
10
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
muro esterno
0,326
15,96
0
0
0
25
143,1
Ponte termico
C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte
0
0
-0,05
3
0
25
-4,1
Ponte termico
C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la
0
0
0,075
3
0
25
6,2
Ponte termico
IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm
0
0
0,525
5,32
0
25
76,8
Esposizione
Tetto piano esterno
Incr. [%]
0
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
copertura piana
0,283
33,35
0
0
0
25
235,6
Ponte termico
R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is
0
0
0,75
9,26
0
25
173,7
Ponte termico
IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno)
0
0
0,05
16,08
0
25
20,1
Amb. Conf.
Esposizione verso locale (p2-U1)- 7
Temp.[°C]
22
Sup. L. [m²]
Tipo
Descrizione
U
Sup.
U-Lin
Lungh.
Inc
.
∆T
Disp.
Struttura princ
divisorio
1,684
7,77
0
0
0
-2
-26,2
Volume [m³]
Infiltrazione [Vol/h]
Portata d’aria [m³/h]
∆T [°C]
15,96
33,35
7,77
Dispersione [W]
Incremento per intermittenza () [W]:
Dispersioni [W]:
903,7
Apporto della ventilazione [W]:
0
TOTALE [W]:
903,7
Pag. 18
RIEPILOGO PER ZONE
LEGENDA
SIMBOLO
UNITÀ DI
MISURA
VOLUME
Vol.
[m³]
TEMPERATURA BULBO SECCO
T bs
[°C]
UMIDITÀ RELATIVA
U.R.
[%]
SUPERFICIE NETTA DELLA FRONTIERA
Sup.
[m²]
DISPERSIONI TERMICHE
Disp.
[W]
APPORTO DELLA VENTILAZIONE SENSIBILE
Sens.
[W]
DEFINIZIONE
3.2
Riepilogo dispersioni invernali
Potenze delle zone
Zona
climatizzata 20/26-Gardaland Hotel
locale
Hotel
sfatorito
22/20-Gardaland
Aria interna
Aria trattata
Ventilazione
Vol.
T bs
U.R.
T bs
U.R.
Portata
Disp.
Sens.
Umid.
Appor.
Tot.
[m³]
[°C]
[%]
[°C]
[%]
[m³/h]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
10.201
20,0
60
100
55.766
55.766
20
22,0
60
100
464
464
56.230
56.230
Totali [W]:
Pag. 19
RIEPILOGO PER UNITA’ IMMOBILIARE
Unità immobiliare: Gardaland Hotel
Cod.
Descrizione
Temp.
Volume
Disp. + Vent.
[m³]
[W]
[°C]
(pt-U1)- 1
Zona
20,0
3.087,19
17.777
(pt-U1)- 3
Zona
(pt-U1)- 5
Zona
20,0
100,14
1.199
20,0
100,71
890
(pt-U1)- 2
Zona
20,0
100,71
884
(p1-U1)- 2
Zona
20,0
3.443,21
13.417
(p2-U1)- 3
Zona
20,0
3.067,75
18.749
(p2-U1)- 8
Zona
20,0
100,71
890
(p2-U1)- 9
Zona
20,0
100,05
904
(p2-U1)- 4
Zona
20,0
100,07
1.058
(pt-U1)- 4
locali tecnici
20,0
28,97
(p2-U1)- 6
locali tecnici
20,0
28,83
(p2-U1)- 7
locali tecnici
22,0
19,94
464
Totale unità immobiliare:
10.278,29
56.230
3.3
Rientrate estive
Il presente paragrafo descrive come sono state calcolate le rientrate estive delle diverse zone in
oggetto e i risultati derivanti da nr.1 edificio tipo nella fase estiva.
CALCOLO DEI CARICHI ESTIVI ED INVERNALI (Metodo RTS - ASHRAE Handbook 2001)
Comune di
PESCHIERA DEL GARDA
Indirizzo
Committente
Progettista
Progetto per la realizzazione di
Altezza sul l.d.m
[m]
68,00
Latitudine
[°N]
45,26
Longitudine
[°]
-10,41
Meridiano di riferimento
[DEG]
-15
Condizioni esterne di progetto
Inverno
Estate
Temperatura b.s.
[°C]
-5
31,5
Temperatura b.u.
[°C]
-6
23,8
Umidità Relativa
[%]
76,0
53,8
Pag. 20
Escursione termica giornaliera
[°C]
11
Fattore di foschia
[0.85 ÷ 1]
0,85
Riflettività ambiente circostante
[0 ÷ 1]
0,2
LEGENDA
Inverno
Corrisponde al periodo di riscaldamento
Estate
Corrisponde al periodo di raffreddamento
Pag. 21
Esposizioni
CARATTERISTICHE ESPOSIZIONI
Descrizione
controterra
Tipo
Orient.
Incl.
Temp. b.s.
Incr.
[°]
[°]
[°C]
[°C]
[%]
Controterra
0
180
20
0
0
Sud
Esterna
180
90
0
Est
Esterna
90
90
15
Nord
Esterna
0
90
20
Ovest
Esterna
270
90
10
Tetto piano esterno
Esterna
0
0
0
Pavimento esterno
Esterna
0
180
0
LEGENDA:
Orientamento: 0 ̊= Nord , 90 ̊= Est , 180 ̊= Sud , 270 ̊= Ovest
Inclinazione: 0 ̊÷60 ̊ = tetti o soffitti , 61 ̊÷90 ̊ = pareti verticali , 91 ̊÷180 ̊ = pavimenti)
Temperature b.s.: Valide soltanto per esposizione di tipo Interna e Controterra
Pag. 22
Profili orari
CARATTERISTICHE DEI PROFILI ORARI
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Temperatura [°C] - GIORNO INVERN
18
18
16
16
16
16
18
18
20
20
20
20
18
18
20
20
20
20
18
18
18
16
16
16
26
26
26
26
28
28
28
28
28
28
Temperatura [°C] - GIORNO EST
28
28
28
28
28
28
28
28
26
26
26
26
30
30
Percentuale [%] - occup.
0
0
0
0
0
0
0
100
100
100
80
30
30
30
30
30
50
50
50
50
100
100
100
50
50
100
100
100
100
100
50
0
0
0
50
50
70
85
100
100
100
100
80
100
100
100
100
100
100
100
50
50
50
100
80
80
80
100
100
100
100
100
100
50
50
50
70
85
100
100
100
100
80
100
100
100
100
100
100
100
100
80
Percentuale [%] - ILLUMINAZIONE DEGENZA
50
50
50
50
50
Percentuale [%] - APPARECCHIATURE DEGENZA
50
50
50
50
50
50
50
50
100
100
100
100
100
100
Percentuale [%] - PERSONE - HOTEL
100
100
100
100
100
100
100
100
100
80
80
30
30
30
30
30
50
50
50
50
80
80
100
100
Percentuale [%] - ILLUMINAZIONE HOTEL
50
50
50
50
Percentuale [%] - APPARECCHIATURE - HOTEL
50
30
30
30
30
30
30
50
100
100
100
100
100
100
100
ZONE
DATI GENERALI
Profilo orario di funzionamento
Tipo di impianto
Descrizione
Estate
Inverno
Gardaland Hotel -climatizzata 20/26
ESTATE VENTIL
INVERNO VENTIL
Gardaland Hotel -locale sfatorito 22/20
ESTATE VENTIL
INVERNO VENTIL
Gardaland Hotel -NR
Non climatizzata
CONDIZIONI INTERNE DI PROGETTO
Temp. b.s.
U.R.
Diff. T
Diff. U.R.
Incr. Intermitt. [≥1]
Descrizione
[°C]
[°C]
[%]
[%]
[°C]
[%]
Gardaland Hotel -climatizzata 20/26
26
20
50
60
1
10
1
1
Gardaland Hotel -locale sfatorito 22/20
20
22
50
60
1
10
1
1
Gardaland Hotel -NR
30
VENTILAZIONE
Profilo orario di funzionamento
Descrizione
Temp. ingresso aria in
ambiente b.s.
Temp. ingresso aria in
ambiente b.u.
[°C]
[°C]
[°C]
[°C]
Gardaland Hotel -climatizzata 20/26
0
0
0
0
Gardaland Hotel -locale sfatorito 22/20
0
0
0
0
Gardaland Hotel -NR
0
0
0
0
AMBIENTI
DATI GENERALI E VENTILAZIONE
Cod.
Descrizione
Zona
Area
H
Ventil.
[m²]
[m]
[m³/h]
Infiltrazioni
[m³/h]
[m³/h]
(pt-U1)- 1
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
1029,06
3
0
0
0
(pt-U1)- 2
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
33,57
3
0
0
0
(pt-U1)- 3
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
33,38
3
0
0
0
(pt-U1)- 4
locali tecnici
Gardaland Hotel -NR
9,66
3
0
0
0
(pt-U1)- 5
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
33,57
3
0
0
0
(p1-U1)- 2
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
1147,74
3
0
0
0
(p2-U1)- 3
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
1022,58
3
0
0
0
(p2-U1)- 4
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
33,36
3
0
0
0
(p2-U1)- 6
locali tecnici
Gardaland Hotel -NR
9,61
3
0
0
0
(p2-U1)- 7
locali tecnici
Gardaland Hotel -locale
sfatorito 22/20
6,65
3
0
0
0
(p2-U1)- 8
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
33,57
3
0
0
0
(p2-U1)- 9
Zona
Gardaland Hotel -climatizzata
20/26
33,35
3
0
0
0
Persone
App.Sens.
App.Lat.
[n.]
[W]
[W]
CARICHI INTERNI - PERSONE
Cod.
Descrizione
Profilo orario
(pt-U1)- 1
Zona
100
65
40
occup.
(pt-U1)- 2
Zona
3
65
40
occup.
occup.
(pt-U1)- 3
Zona
3
65
40
(pt-U1)- 4
locali tecnici
0
0
0
(pt-U1)- 5
Zona
3
65
40
occup.
(p1-U1)- 2
Zona
112
65
40
occup.
(p2-U1)- 3
Zona
100
65
40
occup.
(p2-U1)- 4
Zona
3
65
40
occup.
(p2-U1)- 6
locali tecnici
0
0
0
(p2-U1)- 7
locali tecnici
1
65
40
occup.
(p2-U1)- 8
Zona
3
65
40
occup.
(p2-U1)- 9
Zona
3
65
40
occup.
Pag. 25
CARICHI INTERNI – APPARECCHIATURE
Cod.
Descrizione
Sens.
Lat.
R/S
[W]
[W]
[n.]
Profilo orario
(pt-U1)- 1
Zona
10290,6
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(pt-U1)- 2
Zona
335,7
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(pt-U1)- 3
Zona
333,8
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(pt-U1)- 4
locali tecnici
0
0
0
(pt-U1)- 5
Zona
335,7
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(p1-U1)- 2
Zona
11477,4
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(p2-U1)- 3
Zona
10225,8
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(p2-U1)- 4
Zona
333,6
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(p2-U1)- 6
locali tecnici
0
0
0
(p2-U1)- 7
locali tecnici
66,5
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(p2-U1)- 8
Zona
335,7
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
(p2-U1)- 9
Zona
333,5
0
0,45
APPARECCHIATURE - HOTEL
CARICHI INTERNI - ILLUMINAZIONE
Cod.
Descrizione
Fissa
Variabile
[W/m²]
[W/m²]
Codice
lampada
Profilo orario
(pt-U1)- 1
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(pt-U1)- 2
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(pt-U1)- 3
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(pt-U1)- 4
locali tecnici
0
0
0
(pt-U1)- 5
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(p1-U1)- 2
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(p2-U1)- 3
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(p2-U1)- 4
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(p2-U1)- 6
locali tecnici
0
0
0
(p2-U1)- 7
locali tecnici
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(p2-U1)- 8
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
(p2-U1)- 9
Zona
10
0
2
ILLUMINAZIONE HOTEL
LEGENDA:
Codice lampada=0: Lampada non presente
Codice lampada=1: Lampade ad incandescenza esposte
Codice lampada=2: Lampade fluorescenti non ventilate
Codice lampada=3: Lampade Fluorescenti con ripresa dell’aria dall’alto
Codice lampada=4:
illuminante
Lampade Fluorescenti con ripresa dell’aria attraverso il corpo
Pag. 26
DIMENSIONAMENTO IMPIANTO
POTENZE TOTALI DI RAFFREDDAMENTO E RISCALDAMENTO
POTENZE MASSIME EDIFICIO
Superficie
[m²]
3.426
Volume
[m³]
10.278
Ambienti
[n.]
12
Zone
[n.]
3
Persone
[n.]
331
Pot. max.
Ora
Mese
128.728
15
8
0
0
128.728
15
8
[W]
Ambienti
[W]
Ventilazione (*)
Tot. max contemporaneo (**)
Pot. max.
56.227
56.227
LEGENDA
(*)
(**)
Si considera che l' aria venga portata al punto di rugiada.
L’apporto della ventilazione è algebricamente sommato in base alle temperature di
immissione dell’aria nella zona.
Pag. 27
Dettagli Zone Impiantistiche
DATI ZONA: Gardaland Hotel-climatizzata 20/26
Area
[m²]:
3400,18
Volume
[m³]:
10200,54
Ambienti
[n.]
9
Portata ventilazione
[l/s]:
0
Persone
[n.]
330
Raffreddamento
Max Ambienti
Mese: 8
Max Ventilazione
Ora: 15
Mese: 0
Ora: 24
Sensibile
[W]
114999,7
Sensibile
[W]
0
Latente
[W]
13188,1
Deumidificazione
[W]
0
TOTALE
[W]
128187,8
TOTALE
[W]
0
Max Contemporaneo
Ambienti
Ventilazione (*)
Mese:
8
Ora:
Sensibile
[W]
114999,7
Latente
[W]
13188,1
Sensibile
[W]
0
Deumidificazione
[W]
0
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
0
TOTALE
[W]
128187,8
15
Riscaldamento
Max Contemporaneo
Mese:
1
Ora:
Ambienti
Sensibile
[W]
55762,9
Ventilazione
Sensibile
[W]
0
Latente
[W]
0
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
0
TOTALE
[W]
55762,9
24
LEGENDA
(*)
(**)
Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada.
Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente
Pag. 28
POTENZA AMBIENTI DI ZONA: Gardaland Hotel-climatizzata 20/26
Dati Generali
Potenza estiva
Am
b.
Cod.
(ptU1)1
(ptU1)2
(ptU1)3
(ptU1)5
(p1U1)2
(p2U1)3
(p2U1)4
(p2U1)8
(p2U1)9
Vol.
[m³]
P
[n.]
Ventilazion
e
[l/s]
Vol/h
Sensibile
Latente
Potenza
invernale
H M S/
T
Sensibile
Amb.
Ventil.
Totale
Amb.
Ventil.
Totale
Disp.
Vent.
Totale
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
3.087,19
100
30424,7
0
30424,
7
3996,7
0
3996,7
15
9
0,88
17776,
2
0
17776,
2
100,71
3
836,4
0
836,4
120
0
120
19
7
0,87
883,9
0
883,9
100,14
3
1624,2
0
1624,2
119,9
0
119,9
12
9
0,93
1198,4
0
1198,4
100,71
3
824,5
0
824,5
120
0
120
19
7
0,87
889,5
0
889,5
3.443,21
112
40654,7
0
40654,
7
4485,8
0
4485,8
15
9
0,90
13416,
6
0
13416,
6
3.067,75
100
37145,8
0
37145,
8
4006
0
4006
15
8
0,90
18747,
9
0
18747,
9
100,07
3
1864,7
0
1864,7
119,9
0
119,9
12
9
0,94
1057,1
0
1057,1
100,71
3
1127,5
0
1127,5
120
0
120
19
7
0,90
889,7
0
889,7
100,05
3
1704,5
0
1704,5
116,7
0
116,7
15
9
0,94
903,7
0
903,7
DATI ZONA: Gardaland Hotel-locale sfatorito 22/20
Area
[m²]:
6,65
Volume
[m³]:
19,95
Ambienti
[n.]
1
Portata ventilazione
[l/s]:
0
Persone
[n.]
1
Raffreddamento
Max Ambienti
Mese: 7
Max Ventilazione
Ora: 16
Mese: 0
Ora: 24
Sensibile
[W]
522,8
Sensibile
[W]
0
Latente
[W]
40
Deumidificazione
[W]
0
TOTALE
[W]
562,8
TOTALE
[W]
0
Max Contemporaneo
Ambienti
Ventilazione (*)
Mese:
7
Ora:
Sensibile
[W]
522,8
Latente
[W]
40
Sensibile
[W]
0
Deumidificazione
[W]
0
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
0
TOTALE
[W]
562,8
16
Riscaldamento
Max Contemporaneo
1
Ora:
Ambienti
Sensibile
Mese:
[W]
463,8
Ventilazione
Sensibile
[W]
0
Latente
[W]
0
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
0
TOTALE
[W]
463,8
LEGENDA
(*)
(**)
Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada.
Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente
24
POTENZA AMBIENTI DI ZONA: Gardaland Hotel-locale sfatorito 22/20
Dati Generali
Potenza estiva
Am
b.
Cod.
(p2U1)7
Vol.
[m³]
19,94
P
[n.]
1
Ventilazion
e
[l/s]
Vol/h
Sensibile
Latente
Potenza
invernale
H M S/
T
Sensibile
Amb.
Ventil.
Totale
Amb.
Ventil.
Totale
Disp.
Vent.
Totale
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
522,8
0
522,8
40
0
40
16
7
0,93
463,8
0
463,8
DATI ZONA: Gardaland Hotel-NR
Area
[m²]:
19,27
Volume
[m³]:
57,81
Ambienti
[n.]
2
Portata ventilazione
[l/s]:
0
Persone
[n.]
0
Raffreddamento
Max Ambienti
Mese: 1
Max Ventilazione
Ora: 0
Mese: 0
Ora: 24
Sensibile
[W]
0
Sensibile
[W]
0
Latente
[W]
0
Deumidificazione
[W]
0
TOTALE
[W]
0
TOTALE
[W]
0
Max Contemporaneo
Ambienti
Ventilazione (*)
Mese:
0
Ora:
Sensibile
[W]
0
Latente
[W]
0
Sensibile
[W]
0
Deumidificazione
[W]
0
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
0
TOTALE
[W]
0
0
Riscaldamento
Max Contemporaneo
Mese:
1
Ora:
Ambienti
Sensibile
[W]
0
Ventilazione
Sensibile
[W]
0
Latente
[W]
0
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
0
TOTALE
[W]
0
LEGENDA
(*)
(**)
Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada.
Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente
24
POTENZA AMBIENTI DI ZONA: Gardaland Hotel-NR
Dati Generali
Potenza estiva
Am
b.
Vol.
P
Cod.
[m³]
[n.]
(ptU1)4
(p2U1)6
3.4
Ventilazion
e
[l/s]
Sensibile
Potenza
invernale
Latente
H M S/
T
Amb.
Ventil.
Totale
Amb.
Ventil.
Totale
Disp.
Vent.
Totale
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
[W]
Vol/h
28,97
0
0
0
0
0
0
0
24
6
0
0
0
28,83
0
0
0
0
0
0
0
24
6
0
0
0
Riepilogo carichi estivi sensibili
U.I.: Gardaland Hotel ZONA: climatizzata 20/26
Ambiente
Sensibile
Tras
Illu Pers
Infilt Total
Amb.
Mese Ora
Irr.
App.
m
m.
.
r.
e
[Cod.]
[W]
[W]
[W] [W] [W] [W]
[W]
(pt-U1)(pt-U1)(pt-U1)(pt-U1)(p1-U1)(p2-U1)(p2-U1)(p2-U1)(p2-U1)-
1
2
3
5
2
3
4
8
9
MESE:
(*)
Sensibile
9
7
9
7
9
8
9
7
9
12
19
12
19
15
15
12
15
12
-4.848
-61
-76
-77
1.412
4.465
157
295
46
8
21.169
293
1.368
293
22.329
17.330
1.368
333
1.292
5.380
263
169
263
5.895
5.316
169
170
169
ORA:
5.668
170
166
170
6.401
5.688
166
167
166
9.573
314
308
314
10.761
9.567
307
311
307
36.941
979
1.935
963
46.799
42.366
2.167
1.276
1.981
15
Latente
Totale
Per App
Total
Infiltr.
s.
.
e
[W] [W]
[W]
[W]
[W]
4.000
120
120
120
4.480
4.000
120
120
120
4.000
120
120
120
4.480
4.000
120
120
120
TOTALE (*):
TOTALE [W]:
40.941
1.099
2.055
1.083
51.279
46.366
2.287
1.396
2.101
148.606
128.188
Non considera l’intermittenza dell’impianto (profilo di funzionamento).
pag.
1
3.5
Aria primaria
CENTRALI DI TRATTAMENTO ARIA PER ARIA PRIMARIA
Descrizione UTA
Portata
[m³/h]
20400
Aria esterna (100,0 [%])
[m³/h]
20400
Raffreddamento
T b.s.
U.R.
Sensibile
Recupero
[°C]
[%]
[kW]
[%]
Aria esterna
Miscela (*)
Aria espulsa (ripresa) (**)
31,5
31,5
26
53,8
53,0
50,0
36
Sensibile
Latente
Totale
[kW]
[kW]
[kW]
Potenza max (***)
128,6
102,9
S/T
231,4
0,56
Ora
Mese
15
7
Ora
Mese
7
1
Riscaldamento
T b.s.
[°C]
Aria esterna
Miscela (*)
Aria espulsa (ripresa) (**)
U.R.
[%]
-5
-5
20
Sensibile
[kW]
Potenza max (***)
Sensibile
[kW]
76,0
76,0
60,0
Latente
[kW]
215,5
Recupero
[%]
167
Totale
[kW]
0,9
S/T
216,4
1,00
LEGENDA
(*)
(**)
(***)
Miscela tra l' aria proveniente dall' impianto di ripresa e l' aria esterna dopo il passaggio dal
recuperatore.
Condizioni dell' aria proveniente dall' impianto di ripresa.
Potenza totale considerando il recupero (solo sensibile).
POST RISCALDAMENTO
Zona
Gardaland Hotel-climatizzata 20/26
Portata
Post riscaldamento
[m³/h]:
[kW]
20400
Immissione T bs
[°C]
22,5
Immissione T bu
[°C]
16
[°C]
28
[°C]
14
11,6
pag.
2
3.6
Riepilogo potenze per aria primaria
POTENZE TOTALI DI RAFFREDDAMENTO E RISCALDAMENTO
POTENZE MASSIME EDIFICIO
Superficie
[m²]
3.426
Volume
[m³]
10.278
Ambienti
[n.]
12
Zone
[n.]
3
Persone
[n.]
331
Pot. max.
Ora
Mese
Ambienti
126.736
15
8
56.227
Ventilazione (*)
231.440
15
7
216.437
Tot. max contemporaneo (**)
276.520
15
7
220.422
[W]
Pot. max.
[W]
LEGENDA
(*)
(**)
Si considera che l' aria venga portata al punto di rugiada.
L’apporto della ventilazione è algebricamente sommato in base alle temperature di
immissione dell’aria nella zona.
pag.
3
Dettagli Zone Impiantistiche
DATI ZONA: Gardaland Hotel-climatizzata 20/26
Area
[m²]:
3400,18
Volume
[m³]:
10200,54
Ambienti
[n.]
9
Portata ventilazione
[l/s]:
5666,97
Persone
[n.]
330
Raffreddamento
Max Ambienti
Mese: 8
Max Ventilazione
Ora: 15
Mese: 7
Ora: 15
Sensibile
[W]
114999,7
Sensibile
[W]
128573,9
Latente
[W]
11195,9
Deumidificazione
[W]
102866
TOTALE
[W]
126195,6
TOTALE
[W]
231439,9
Max Contemporaneo
Ambienti
Ventilazione (*)
Mese:
7
Ora:
Sensibile
[W]
Latente
[W]
10948,4
Sensibile
[W]
128573,9
Deumidificazione
15
112376,8
[W]
102866
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
-78807,4
TOTALE
[W]
275957,7
Riscaldamento
Max Contemporaneo
Mese:
1
Ora:
Ambienti
Sensibile
[W]
55762,9
Ventilazione
Sensibile
[W]
215496,4
Latente
[W]
940,5
Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**)
[W]
-52241,6
TOTALE
[W]
219958,2
7
LEGENDA
(*)
(**)
Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada.
Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente
pag.
4
Progetto definitivo
AMPLIAMENTO
HOTEL GARDALAND S.R.L.
COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR)
Relazione tecnica
impianti meccanici
INDICE
1 PREMESSA ................................................................................................................. 2 2 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE MECCANICA............................ 2 2.1 Condizioni termoigrometriche esterne ........................................................... 2 2.2 Condizioni termoigrometriche interne ............................................................ 2 2.3 Ricambi d'aria (dimensionati secondo UNI 10339) ......................................... 3 3 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE......................................... 4 3.1 Centrale termofrigorifera .............................................................................. 5 3.2 Pompa di calore geotermica......................................................................... 6 3.3 Unità di trattamento aria .............................................................................. 8 3.4 Ventilconvettori ......................................................................................... 13 4 IMPIANTO IDRICO SANITARIO .................................................................................. 14 4.1 Impianto idrico sanitario ............................................................................. 15 5 RECUPERO ACQUE METEORICHE............................................................................ 16 pag.
1
1
PREMESSA
Oggetto del presente progetto definitivo è la realizzazione dei nuovi impianti di climatizzazione
estiva ed invernale e degli impianti idrico-sanitari dell'ampliamento dell'Albergo di proprietà di
Gardaland s.p.a. nel comune di Castelnuovo del Garda (VR).
Il nuovo complesso preso in esame è costituito da tre edifici di forma rettangolare. Ogni fabbricato
sarà composto da tre piani fuori terra un sottotetto adibito ad ospitare attrezzature tecnologiche
quali UTA e accumuli per acqua sanitaria.
In zona limitrofa sarà costruito un ulteriore edificio adibito a ristorante di tre piani fuori terra e un
interrato dove saranno predisposti i nuovi locali tecnologici quali nuova centrale termofrigorifera e
locale trasformatori elettrici.
2

2.1
2.2
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE MECCANICA
DATI TECNICI DI RIFERIMENTO
Condizioni termoigrometriche esterne
ESTATE
32°C
-
55% UR
INVERNO
-5°C
-
50% UR
Condizioni termoigrometriche interne
ESTATE
INVERNO
A) AREE CONDIZIONATE
- Camere albergo
26°C - 55% UR
20°C - 50% UR
pag.
2
B) AREE RISCALDATE
- Magazzini/depositi
- Servizi
2.3
20°C - 55% UR
Ricambi d'aria (dimensionati secondo UNI 10339)
A) ARIA ESTERNA PER PERSONA
 Camere d'albergo
39,6 mc/h
B) AFFOLLAMENTO
 Camere d'albergo
4 persone/camera
C) VELOCITA’ DELL’ARIA IN AMBIENTE
 nella zona occupata dalle persone
 0,25 m/sec.
E) NORMATIVE DI RIFERIMENTO
- DM 37/08
- Legge 10/91
- DPR 412/93
- D.Lgs. 192/05
- D.Lgs. 311/06
- DPR 59/09
- Norma Uni 10339
- DPR 14/01/1997
- DM 18/09/2002
pag.
3
3
CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
L’impianto per la climatizzazione estiva e invernale dell’edificio sarà caratterizzato da
ventilconvettori a soffitto e aria primaria in ogni ambiente climatizzato.
Ciascun ventilconvettore avrà una doppia batteria ad acqua per eseguire un trattamento di preraffreddamento gratuito con l'acqua di pozzo sfruttando l'effetto gratuito del free-cooling. Ogni
batteria sarà dotata di valvola di regolazione dedicata in modo da poter permettere un controllo di
temperatura autonomo per ciascuna stanza.
Nei servizi igienici saranno installati ulteriormente dei scaldasalviette in acciaio con valvola
motorizzata E/I.
E’ garantito il ricambio forzato dell’aria primaria attraverso immissione di aria trattata nelle
camere e ripresa dai servizi igienici attraverso una unità di trattamento aria centralizzata dotata
di recuperatori di calore, posizionata nel sottotetto dello stabile.
L'Uta sarà dotata di sezione ventilante di ripresa, recuperatore a flussi incrociati, sezione filtrante,
sezione di trattamento e sezione ventilante di mandata. Saranno installati due silenziatori
sull'UTA (uno sulla mandata e uno sulla ripresa) al fine di mantenere negli ambienti un livello di
pressione sonora inferiori ai limiti imposti dalle normative vigenti (in particolare dal D.P.C.M. 5
dicembre 1997).
La distribuzione dell’aria negli ambienti avverrà mediante una rete di canalizzazioni in lamiera
zincata, che correranno a soffitto del corridoio e alimenteranno le bocchette di distribuzione aria
opportunamente dimensionati, con serrande di taratura per avere, nella zona occupata dalle
persone, velocità dell’aria inferiori a 0,25 m/sec.
pag.
4
3.1
Centrale termofrigorifera
La nuova centrale termofrigorifera sarà caratterizzata da nr. 2 generatore termici collegati in
parallelo ed alimentati elettricamente. I generatori saranno pompe di calore geotermiche con nr. 2
pozzi dedicati.
Il salto termico tra acqua prelevata dalla falda e acqua reimmessa in corso d’acqua superficiale
sarà pari a 10°C; tale salto termico permette di evitare l’integrazione di potenza termo frigorifero
con pompe di calore condensate ad aria.
Allo stato attuale è autorizzato un prelievo di acqua di falda pari a 10 l/s medio giornaliero annuo.
Tale portata d’acqua corrisponde a 315.360 mc acqua/anno prelevabili dalla falda.
Tale volume di acqua è sufficiente a gestire i fabbisogni idrici e irrigui dell’albergo esistente e
dell’ampliamento. In aggiunta a ciò è sufficiente a gestire la climatizzazione geotermica del solo
ampliamento. Per poter coprire anche l’edificio esistente con climatizzazione geotermica è
necessario incrementare il valore autorizzato di prelievo a 20 l/s medio giornaliero annuo. Qualora
tale incremento non fosse autorizzato, o fosse autorizzato solo in parte, l’edifico esistente sarà
dipendente, in termini di climatizzazione, alle caldaie e ai gruppi frigoriferi esistenti.
In realtà si sottolinea che comuqnue le caldaie esistenti devranno intervenire a servizio dell’edificio
esistente quando la temperatura dell’aria esterna scende sotto 0°C. Infatti l’impianto esistente è
alimentato per tali valori dell’aria esterna, con acqua di mandata a 70°C, valore non raggiungibile
dalle pompe di calore.
Le pompa di calore saranno dimensionate per essere collegate al circuito dell’edificio esistente,
attraverso una linea di tubazioni preisolate interrate ed uno scambiatore a piastre predisposto e ai
nuovi impianti con nuove tubazioni dedicate.
Saranno presenti le valvole motorizzate di commutazione estate/inverno degli impianti e un
pag.
5
sistema di regolazione in grado di gestire le temperature di mandata dell’acqua a tutti i circuiti.
Si sottolinea che il sistema di regolazione sarà in grado di valutare, in funzione della temperatura
dell’aria esterna e al carico termico richiesto, se prelevare l'energia termica necessaria all’edificio
esistente dalla pompa di calore geotermiche o integrare con le centrali esistenti per esempio nei
momenti di massima richiesta di carico.
Il riscaldamento sarà prodotto da pompa di calore in parte condensate con acqua di falda (acqua acqua) ed in parte condensate ad aria (aria - acqua).
Analogamente in fase estiva il sistema di regolazione provvederà a gestire il prelievo di energia
frigorifera a servizio dell’edificio esistente dalle pompe di calore geotermiche oppure dai gruppi
frigoriferi esistenti condensati ad aria.
3.2
Pompa di calore geotermica
L’acqua calda in inverno e l’acqua refrigerata in estate saranno prodotte da nr. 2 pompe di
calore alimentata con acqua di falda. In questo modo sarà evitata la centrale termica e quindi
tutti gli adempimenti previsti dalle Normative vigenti in materia di Prevenzione Incendi.
Questa tipologia impiantistica consentirà di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 in
atmosfera in quanto a parità di energia primaria ceduta al fabbricato l’idrotermia consente un
notevole risparmio rispetto all’utilizzo di gas metano.
La medesima apparecchiatura, quindi, sarà utilizzata sia in fase invernale (per la produzione di
acqua calda) che in fase estiva (per la produzione di acqua refrigerata).
L’acqua prelevata dalla falda sarà reimmessa in corso d’acqua superficiale.
L’acqua re-immessa in falda non sarà caratterizzata da nessun tipo di inquinamento; infatti: non
sarà provocato inquinamento termico in quanto l’impianto sarà dimensionato per un massimo
salto termico tra prelievo e immissione pari a 10°C.
Non sarà provocato alcuno sporcamento in quanto il circuito di falda sarà disconnesso dal
rimanente impianto attraverso uno scambiatore di calore a piastre.
Questa tipologia impiantistica consentirà il massimo risparmio energetico in quanto il COP di
una pompa di calore condensata con acqua di falda è molto elevato, in particolar modo in
pag.
6
questo caso saranno realizzati i due pozzi di prelievo a quote differenti per ottimizzare i
rendimenti delle macchine a seconda della stagione e conseguentemente della temperature di
condensazione/evaporazione dell'acqua presente in falda.
I maggiori vantaggi derivanti da questa tecnologia sono:

Affidabilità: in caso di avaria di qualche componente di una pompa di calore si mantiene
comunque un elevata percentuale di copertura del carico massimo dell’intero complesso.

Efficienza Energetica: le due pompe di calore saranno dimensionate per lavorare con il
massimo rendimento nelle due fasi di diverso funzionamento, estivo ed invernale.
pag.
7
3.3
Unità di trattamento aria
In tutti gli ambienti dei nuovi fabbricati è previsto un impianto di ricambio d’aria avente portata
rispondente a quanto prescritto dalla Norma UNI 10339.
La funzione dell’impianto di ventilazione meccanica è duplice:

Igienico-sanitario: tale impianto consente, sia in fase invernale che in fase estiva, di garantire
le migliori condizioni igienico-sanitarie grazie ai ricambi di aria esterna prescritti dalla
Normativa.

Deumificazione: l’impianto consente, in fase estiva, di controllare l’umidità relativa ambiente
attraverso la deumidificazione dell’aria immessa.
La seguente tabella indica, in base alla destinazione d’uso degli ambienti, le prestazioni
dell’impianto di ricambio forzato dell’aria ai sensi della Norma UNI 10339:
Destinazione d’uso
Portata d’aria
Affollamento
(l/sec*persona)
(persone/mq)
Camere d'albergo
11,0
0,05
Sale conferenze
5,5
0,3
Ristorante
10,0
0,60
Uffici e assimilabili
11,0
O,12
La spesa energetica legata all’impianto di ventilazione meccanica è in percentuale molto elevata
rispetto ai fabbisogni dovuti alla trasmissione del calore.
Per questo motivo risultano di fondamentale importanza gli interventi di recupero del calore
sull’aria espulsa. Si prevede quindi l’installazione di un recuperatore a flussi incrociati su tutte le
unità di trattamento aria avente rendimento pari al 65%.
Il recupero dell’entalpia dell’aria espulsa è uno dei metodi principali per ridurre la spesa energetica
di un impianto di ventilazione. Tale tecnologia è resa obbligatoria dal D.P.R. 412/93 (Allegato C), in
funzione della portata di aria espulsa, delle ore/anno di funzionamento dell’impianto e dei
GradiGiorno della località in cui è installato l’impianto stesso.
Per i sistemi di recupero del calore si deve fare riferimento, per quanto riguarda l’efficienza, a
quanto contenuto nella Norma UNI EN 308 “Scambiatori di calore - Procedimenti di prova per
stabilire le prestazioni dei recuperatori di calore aria/aria e aria/gas”, la quale definisce i seguenti
pag.
8
parametri per definirne l’efficienza energetica:
Efficienza termica :T 
t 22  t 21
t11  t 21
Efficienza igrometrica : X 
x22  x21
x11  x21
Le unità di trattamento aria previste nel presente progetto saranno dotate di serrande di by-pass
del recuperatore; tale serranda sarà dimensionata in modo tale che, nei momenti in cui il
recuperatore è by-passato, le perdite di carico di tale sezione risultino estremamente limitate.
Infatti il recupero di calore garantito dagli scambiatori sull’aria espulsa non è gratuito: le perdite di
carico aggiuntive generate da questa sezione comportano un incremento di energia elettrica
assorbita dai ventilatori dell’UTA (sia dal ventilatore di mandata, che da quello di ripresa).
Si può quindi definire COP/EER di un recuperatore di calore come il rapporto tra la potenza
recuperata dall’aria espulsa e la potenza elettrica utilizzata dal recuperatore stesso:
COPrec 
qinv
q rec
EERrec 
qest
q rec
Si può dimostrare che per taluni valori di temperatura dell’aria esterna i valori di COP/EER del
sistema di recupero sono meno vantaggiosi dei valori di COP/EER delle centrali termo-frigorifere.
In questi casi si deve by-passare lo scambiatore di recupero. Parallelamente è necessario dotare i
motori dei ventilatori di inverter in modo che il sistema di regolazione possa ridurre le prevalenza
dei ventilatori nel momenti in cui lo scambiatore di recupero è disattivato.
La serranda di by-pass consentirà all’impianto di ventilazione meccanica di sfruttare l’utilità del
recuperatore a flussi incrociati solo quando esso è effettivamente conveniente.
Inoltre per il recupero di calore della fase estiva si installeranno due diversi sistemi di recupero del
calore e in particolare:

Recupero rigenerativo

Raffreddamento adiabatico indiretto
Il recupero rigenerativo è una tecnologia che permette di ridurre, in fase estiva, il fabbisogno di
energia legato al raffreddamento dell’aria esterna.
pag.
9
Esso consiste nell’installazione, nel flusso di mandata dell’aria, di due batterie ad acqua, una a
monte e una a valle della batteria di raffreddamento. Tali batterie di recupero sono collegate da un
circuito idronico con pompa e valvola di regolazione. Le due batterie consentono di prelevare
calore all’aria esterna e di cederlo all’aria deumidificata.
In tal modo si ottiene un pre-raffreddamento elevato dell’aria esterna (molto superiore rispetto ad
un comune recuperatore a flussi incrociati) e un post-riscaldamento gratuito dell’aria immessa.
Questa tecnologia, quindi, consente di recuperare l’energia persa dal trattamento di postriscaldamento, necessario per un controllo puntuale dell’umidità relativa ambiente.
Le seguenti figure riportano il trattamento dell’aria nel diagramma psicrometrico nel caso di
recupero rigenerativo e uno schema di funzionamento dell’impianto.
pag.
10
Il raffreddamento adiabatico indiretto è un’altra tecnologia prevista dal presente progetto, , che
permette di ridurre, in fase estiva, il fabbisogno di energia legato al raffreddamento dell’aria
esterna.
Esso consiste nell’installazione, a monte dello scambiatore a flussi incrociati, un sistema di
umidificazione adiabatica dell’aria espulsa. In tal modo si ottiene un pre-raffreddamento dell’aria
esterna spesso superiore rispetto ad un comune recuperatore a flussi incrociati che incroci l’aria
immessa con l’aria ambiente.
Le seguenti figure riportano il trattamento dell’aria nel diagramma psicrometrico nel caso di
recupero rigenerativo e uno schema di funzionamento dell’impianto.
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Il presente progetto, inoltre, prevede l’utilizzo di altre tecnologie che consentono una riduzione
della spesa energetica legata al ricambio di aria esterna.
In particolare:
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Free-cooling

Sistemi a portata variabile

Serranda di by-pass dei recuperatori
Tutte le UTA installate saranno caratterizzate dall’inserimento delle serrande necessarie allo
sfruttamento del free-cooling.
Tale tecnologia consiste nel prelevare l’aria immessa totalmente dall’esterno, quando ciò sia
energeticamente conveniente rispetto all’aria di miscela.
Il free-cooling diretto sarà sia totale che parziale; si dice totale se l’aria esterna immessa nelle
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condizioni medesime, senza trattamento, consente di abbattere completamente le rientrate
dell’edificio. Si parla, invece, di free-cooling parziale, se l’aria esterna, pur essendo più
conveniente dell’aria di miscela, deve comunque essere trattata dalle batterie dell’UTA per poter
abbattere i carichi dell’edificio.
Il free-cooling si ottiene dotando le serrande dell’UTA di motore; il sistema di regolazione è in
grado di comandare i motori delle serrande in modo che, quando l’entalpia dell’aria esterna è
vantaggiosa rispetto all’entalpia dell’aria ambiente, si chiuda la sezione di miscela e si aprano le
serrande di by-pass del recuperatore del calore. In questo caso l’UTA lavora in tutta aria esterna.
Il free-cooling diretto sarà associato a sistemi di umidificazione adiabatica dell’aria in modo da
aumentare il campo di lavoro del free-cooling stesso.
Tutti gli impianti di ventilazione previsti saranno previsti a portata d’aria variabile.
Un impianto a portata variabile consente di modulare la portata d’aria in funzione dell’effettivo
carico a cui è sottoposto l’edificio; in tal modo, soprattutto in edifici che lavorano a tutt’aria esterna,
è possibile ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico legato al trattamento dell’aria esterna.
Tale vantaggio energetico è stato formalizzato dall’Errata Corrige della Norma UNI TS 11300-1 del
22 luglio 2010, in particolare nella correzione legata al punto 12.1.1 della Norma.
Si sottolinea che un impianto a portata variabile consente una riduzione anche delle perdite di
distribuzione legate all’energia elettrica assorbita dai ventilatori.
Inoltre tale tecnologia consente di limitare a poche ore all’anno il funzionamento al 100% della
portata nominale dell’impianto e quindi si riduce l’usura dei materiali; infine si può sottolineare che
la rumorosità dell’impianto è pari al valore nominale solamente in limitate ore all’anno e quindi è
verosimile valutare la possibilità di sottodimensionare i silenziatori a setti fonoassorbenti presenti
nell’impianto.
3.4
Ventilconvettori
Essi presentano caratteristiche eccellenti in termini di silenziosità negli edifici o negli alberghi il
singolo ventilconvettore è in grado di sostituire contemporaneamente l’elemento a radiatore per
il riscaldamento invernale e lo split per il condizionamento estivo, consentendo un risparmio in
termini di spazi occupati all’interno del locale, una semplificazione dell’impiantistica ed un
minore impatto ambientale sulle facciate esterne dell’edificio. La centralizzazione dell’impianto,
poi, consente di ottenere economie di scala rispetto alle soluzioni di climatizzazione con
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condizionatori singoli.
I ventilconvettori previsti saranno di tipo a 4 tubi, avranno quindi una doppia batteria ad acqua
in grado di realizzare un "doppio" trattamento dell'aria. Nella prima batteria infatti circolerà
acqua di falda, mentre nella seconda acqua proveniente dalla centrale termofrigorifera.
Questo sistema di “raffrescamento naturale” permette di abbattere parte dei carichi estivi
interni a costo praticamente nullo (nella tutta la media stagione), perché il costo di gestione è
dato esclusivamente dal consumo di energia elettrica delle pompe di circolazione del fluido.
Dal punto di vista della regolazione ogni locale avrà la possibilità di scegliere la temperatura e
velocità del regime di riscaldamento/raffreddamento, scegliendo convenientemente il valori di
set e funzionamento dei ventilatori con un apposito comando a parete.
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IMPIANTO IDRICO SANITARIO
L’acqua calda sarà prodotta tramite bollitori verticali con scambiatori interni. Il fluido primario sarà
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prodotto dalla pompa di calore che sarà di tipo bivalente, quindi in grado di produrre fluido ad alta
temperatura anche nel funzionamento estivo attraverso ulteriori 2 tubazioni di collegamento.
Con questo tipo di pompa di calore, la produzione dell’acqua calda sanitaria nella fase estiva
avverrà tramite recupero del calore gratuito di condensazione.
E’ prevista una rete di distribuzione di acqua potabile fredda, in acciaio zincato isolato, corrente nel
controsoffitto del corridoio, che andrà a servire i vari utilizzi, gruppi di servizi.
Tutte le tubazioni di adduzione saranno coibentate con guaina elastomerica a cellule chiuse,
comprese quelle dell’acqua fredda per evitare la formazione di condensa superficiale.
La realizzazione della rete idricosanitaria sarà tale da contenere la velocità dell’acqua entro i limiti
massimi di cui alla norma UNI 9182. I diametri minimi non saranno inferiori a 1/2”.
Si prevede il ricircolo dell’acqua calda sanitaria con pompe dedicate
In sottocentrale è prevista l’installazione di un addolcitore che
provvederà all'addolcimento
dell’acqua e un sistema di trattamento antilegionella.
All’interno dell’edificio saranno previste reti di scarico, in polietilene alta densità, del tipo
insonorizzato in modo da rispettare i limiti in materia di rumore di impianti a funzionamento
discontinuo imposti dal DPCM 05/12/1997
Gli apparecchi sanitari, come indicati sui disegni, saranno in vetrochina bianchi di prima qualità, i
WC saranno del tipo sospeso e la rubinetteria sarà del tipo temporizzato a pulsante.
Ogni servizio igienico sarà dotato di collettore in bronzo da incasso.
4.1
Impianto idrico sanitario
Vengono qui descritti gli accorgimenti e i criteri per evitare incrostazioni, corrosioni, depositi e
crescite batteriche, in ottemperanza alle norme di riferimento UNI-CTI 8065 e UNI 9182.
I materiali saranno conformi al Decreto Ministero della Salute 6 aprile 2004, n. 174, “Regolamento
concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione,
trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano” (GU n. 166 del
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17-7-2004).
L'acqua fredda sanitaria verrà opportunamente trattata chimicamente e sarà derivata dalla centrale
esistente e poi opportuna distribuita a tutti i nuovi edifici.
L' acqua calda sanitaria sarà prodotta con degli accumuli posizionati nel sottotetto di ogni nuovo
edificio.
5
RECUPERO ACQUE METEORICHE
L’impianto di recupero delle acque meteoriche ha il vantaggio principale di poter accumulare una
risorsa gratuita (l’acqua piovana) da poter sfruttare quando richiesto.
L’impianto di recupero delle acque meteoriche sarà a servizio:

Irrigazione delle zone verdi

Carico acqua cassette WC
L’impianto sarà costituito principalmente dai seguenti elementi:
- un serbatoio interrato;
- un sistema filtrante con lo scopo di evitare l’immissione nel serbatoio dei corpi estranei raccolti
dall’acqua piovana sul suo percorso;
- una centralina di controllo;
- una pompa;
- tubazioni in polietilene PN16;
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L’installazione della vasca di raccolta acque piovane funge inoltre da “bacino di raccolta” nel caso
in cui la rete pluviale comunale dovesse andare in crisi durante un violento acquazzone,
contribuendo in questo modo a ridurre disagi dovuti per esempio ad eventuali allagamenti
localizzati.
Nell’accumulare l’acqua piovana si utilizzeranno particolari filtri per eliminare le impurità ed
eventuali corpi solidi (foglie, sabbia, ecc.) in modo tale da preservarne la “freschezza” e la
chiarezza stessa (quindi si evita la formazione di odori).
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