Ottobre 2013 AMPLIAMENTO GARDALAND HOTEL RESORT
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Ottobre 2013 AMPLIAMENTO GARDALAND HOTEL RESORT
Ottobre 2013 AMPLIAMENTO GARDALAND HOTEL RESORT PROGETTO DEFINITIVO INDICE Introduzione .......................................................................................................................3 Ubicazione dell’intervento. ...............................................................................................3 Inquadramento generale dell’intervento di progetto ......................................................3 Inquadramento urbanistico...............................................................................................4 Descrizione delle preesistenze.........................................................................................4 Descrizione del progetto d’ampliamento.........................................................................5 Elementi della consistenza edile ......................................................................................6 Movimenti terra ..............................................................................................................6 Fondazioni ......................................................................................................................6 Strutture ..........................................................................................................................7 Tamponature ed infissi esterni .....................................................................................7 Le coperture ...................................................................................................................7 Finiture interne ...............................................................................................................9 Le aree esterne...............................................................................................................9 La dotazione degli impianti...............................................................................................9 Utilities ..........................................................................................................................10 Impianti elettrici............................................................................................................10 Impianti speciali ...........................................................................................................12 Impianti di riscaldamento e condizionamento...........................................................13 Fabbisogno energetico................................................................................................15 Il Ciclo delle acque .......................................................................................................17 Impianto idrico sanitario..............................................................................................18 Impianto idrico antincendio ........................................................................................19 Impianto idrico d’irrigazione .......................................................................................19 Impianto di smaltimento acque piovane ....................................................................19 Impianto fognario .........................................................................................................20 Il crono programma .........................................................................................................21 Le fasi di costruzione ......................................................................................................21 Relazioni specialistiche...................................................................................................22 Introduzione La presente relazione costituisce una guida tecnica di accompagnamento alla lettura del progetto dell’ampliamento dell’esistente hotel della Gardaland s.r.l., in Castelnuovo del Garda (VR). Tale guida sarà orientata all’evidenziazione degli aspetti progettuali di maggior influenza rispetto all’ambiente circostante, analizzando le scelte che, pur nella forzante del costruendo, hanno potuto agire nel verso del rispetto o, quanto mento della consapevolezza, dello sfondo in cui la nuova opera andrà ad inserirsi. Ubicazione dell’intervento. La nuova opera sarà ubicata nella zona denominata Palù, nella zona occidentale del Comune di Castelnuovo del Garda, in fregio ad un estremo della Via Derna, strada di rapida connessione ai parcheggi del parco divertimenti Gardaland. Inquadramento generale dell’intervento di progetto L’intervento consiste nell’ampliamento dell’esistente Gardaland Hotel Resort, andando ad aumentare l’offerta di camere della zona e consentire così una migliore godibilità della visita al Parco divertimenti. Tale ampliamento andrà nella direzione di un incremento del numero di stanze, con dimensioni tali da poter ospitare un nucleo famigliare composto sino a quattro unità e da un centro congressi con annesso ristorante. La “fisicità” dell’intervento sarà tale da impegnare l’altra metà del lotto di terreno, ora occupato dall’hotel esistente in modo che, a completamento ultimato, l’hotel risulterà un’unica struttura alberghiera, avente un solo ricevimento ed i servizi comuni connessi. Inquadramento urbanistico L’area dove insite l’attuale hotel ed il suo ampliamento fanno parte della zonizzazione D5e - “Aggregazioni turistiche alberghiere” - dello strumento urbanistico generale del Comune. Tale zona è stata oggetto, nel 2001, di un Piano di lottizzazione che una volta approvato ha consentito, attraverso permessi di costruzione rilasciati ad hoc, la costruzione degli edifici esistenti. Le intervenute nuove disposizioni in tema urbanistico, che hanno portato al vigente Piano degli Interventi, non hanno modificato, ovviamente, le previsioni urbanistiche della zona che consente ancora l’ampliamento dell’hotel esistente, usufruendo delle cubature e superfici residue; pertanto a livello comunale, propedeutica alla costruzione dell’hotel resta solo il permesso di costruzione relativo. Descrizione delle preesistenze Gli edifici preesistenti costituiscono l’hotel e la piscina scoperta a servizio dell’albergo. L’hotel esistente è costituito da quattro edifici collegati da un porticato più un quinto a servizio della sola piscina; tre edifici ospitano solo camere, mentre il quarto, un po’ più grande dei precedenti, ospita le aree comuni dedicate agli ospiti (reception, sale conferenze, ristorante, bar, convenience store, suite) e le aree dedicate al personale (back office, spogliatoi, depositi, magazzini, ecc.). I dati relativi all’hotel esistente sono riassunti nella seguente scheda di riepilogo: Superficie dell’intero sedime 77.681 Superficie impegnata dall’hotel esistente Stanze realizzate circa la metà 247 mq Posti letto 518 Parcheggi auto disponibili 276 Volumi edifici realizzati 48.732 mc Superfici coperte da edifici 6.113,70 mq Descrizione del progetto d’ampliamento Come precedentemente accennato l’ampliamento del Gardaland Hotel Resort, consiste nella realizzazione di 3 corpi camere e di un quarto edificio destinato a ristorante e sala congressi. L’ampliamento così costituito sarà collegato al preesistente hotel con dei porticati (del tutto simili a quelli esistenti) in modo che non ci sarà soluzione di continuità con la struttura alberghiera esistente che continuerà a mettere in comune gli spazi pubblici dedicati. L’occasione del progetto d’ampliamento completerà l’edificabilità del sedime razionalizzando e ampliando gli spazi dedicati ai parcheggi che da 276 disponibili, passeranno a complessivi 490 posti auto. Con riferimento alla scheda di riepilogo dell’hotel esistente, l’omologa per l’ampliamento risulta così essere: Stanze realizzate 243 Superficie netta stanza 27 Posti letto 972 Parcheggi auto disponibili 214 Volumi edifici realizzati 47.860 1 1 mq mc Il progetto dell’edificio ristorante/congressi deve ancora essere approvato dal Cliente. Si ritiene che comunque i dati plano volumetrici resteranno circa invariati. Superfici coperte da edifici 5.562,00 1 mq Superficie sale congressi 550 mq ca 400 posti Superficie sala ristorante 325 mq ca 250 posti Elementi della consistenza edile Di seguito si andranno brevemente a descrivere i materiali e le tecnologie che si intendono impiegare per la costruzione del progetto d’ampliamento. Movimenti terra Preliminarmente alla realizzazione degli edifici e segnatamente alle fondazioni, verrà asportato e stoccato in loco lo strato superficiale vegetale, di circa un metro, che previa vagliatura e miscelazione con sabbia verrà riutilizzato per la formazione delle aree verdi di progetto. Il materiale proveniente dallo scavo dell’interrato al ristorante sarà in parte momentaneamente stoccato per essere riutilizzato come nocciolo del sistema di dossi di ri - sagomature delle aree verdi ed in parte verrà utilizzato come materiale di colmata in discarica o in cantieri vicinori. Fondazioni La natura della geologia dei suoli suggerisce l’impiego di fondazioni da realizzarsi con colonne di ghiaia vibrocompattata cementata (CGVC) per gli appoggi strutturali degli edifici su plinti isolati e travi rovesce, così come già realizzate per l’esistente hotel. Tale sistema di fondazioni apporterà un miglioramento del terreno di appoggio delle fondazioni senza l’introduzione di materiali diversi da quelli in loco: infatti il sistema CGVC introduce ne suolo delle colonne “ecologiche” di ghiaia che nell’atto della loro infissione compattano e migliorano, dal punto di vista geotecncico, il terreno in situ. Migliore descrizione del sistema di fondazione è riportata nell’allegata relazione geologica e geotecnica a corredo del progetto. Strutture Le strutture portanti degli edifici saranno in calcestruzzo armato, composte secondo telai spaziali di travi e pilastri, ad eccezione delle coperture che saranno realizzate in acciaio. I solai saranno del tipo a lastre prefabbricate (predalle) con getti di calcestruzzo in opera di solidarizzazione. Il sistema scelto risponde ad esigenze di antisismicità e velocità di costruzione. Tamponature ed infissi esterni Le tamponature verso l’esterno saranno realizzate in mattoni di conglomerato cementizio rivestiti verso l’esterno da pannelli di polistirolo (densità 40 Kg/mc) e rasati – tecnologia cappotto - , con isolante e lastre di cartongesso verso l’interno, tali che in accoppiata ai serramenti in alluminio a taglio termico e vetri isolati, garantiranno, nel complesso, la resistenza termica adeguata e voluto. L’accortezza della posa in opera sarà determinante per il rispetto dei parametri progettati. Il cappotto garantirà, altresì, l’eliminazione dei ponti termici dei solai e travi di bordo. Esternamente, gli edifici avranno un sistema di decorazioni, ininfluenti dal punto di vista tecnologico e termico, in continuità agli edifici esistenti in modo da rappresentare, al termine del completamento, un unico complesso alberghiero. Le coperture Le coperture degli edifici e dei passaggi coperti saranno a falde rivestite da tegole di laterizio, in continuità agli edifici esistenti. Le precipitazioni atmosferiche saranno collettate e raccolte in un apposito serbatoio della capacità di circa 50 mc al fine di poter essere riutilizzare per gli scarichi dei bagni e l’irrigazione delle aree verdi estese per circa 30.000 mq. Finiture interne Le pareti interne, quasi tutte completamente in cartongesso, saranno tinteggiate. I pavimenti saranno in ceramica e/o legno. Le aree esterne Oltre il 70% delle aree esterne sono state previste destinate a verde con la riproposizione del paesaggio circostante ed in costanza della macchia verde realizzata con l’hotel esistente. Tale scelta ha imposto l’uso di pavimentazioni grigliate carrabili anche per le aree destinate ai parcheggi. Pertanto, la residua area esterna oltre al verde, ridotta al minimo, è rappresentata dalle lingue di strade bitumate, tra l’altro necessarie al solo raggiungimento dei parcheggi e trasporto dei rifornimenti giornalieri delle camere (biancheria, minibar, ecc.) La dotazione degli impianti L’ampliamento dell’esistente hotel sarà dotato degli stessi impianti attualmente in uso dall’hotel esistente. Tali nuovi impianti si integreranno con gli esistenti in modo da consentirne una gestione unitaria. Segnatamente agli impianti di climatizzazione le scelte che si andranno ad operare per l’ampliamento (che si propongono secondo due scenari) si ripercuoteranno sulla classe energetica dell’hotel esistente. In particolare, come meglio verrà descritto nel paragrafo dedicato, la climatizzazione dell’ampliamento può avvenire con impianto geotermico che utilizza le acque di falda autorizzate con Decreto Regionale nr. 20 del 24.01.2006 per moduli 0,10 e lasciare inalterata la situazione dell’hotel esistente (scenario 1) oppure estendere l’uso dell’impianto geotermico anche all’hotel esistente (scenario 2), chiedendo un incremento a 0,2 moduli di emungimento delle acque sotterranee alla Regione Veneto il che comporterebbe un’elevazione dell’attuale classe energetica dell’hotel esistente da G a D. Utilities L’area dove dovrà sorgere l’ampliamento dell’hotel è già servita dalle utenze per il funzionamento dell’hotel esistente e le stesse risultano idonee all’ampliamento. In particolare risulta: energia elettrica disponibile alla cabina posta immediatamente al di fuori del lotto oggetto d’intervento. gas disponibile dal punto di consegna posto al margine del lotto acqua disponibile dai due pozzi in concessione al Proprietario dell’hotel oltre che dall’allaccio alla rete idrica pubblica. Impianti elettrici L’albergo sarà alimentato da una cabina elettrica di trasformazione attrezzata con due trasformatori isolati in resina della potenza di 800 kVA. L’energia sarà prelevata da una esistente una cabina di consegna ENEL. Per la alimentazione delle utenze non interrompibili verrà installata una unità di potenza statica UPS con commutazione a tempo zero, alimentata da batterie. Nell’albergo esistente è installato un gruppo elettrogeno della potenza di 400 kVA; da detto gruppo sarà derivata una linea elettrica per alimentare le utenze preferenziali del secondo complesso alberghiero. In osservanza del DLgs 28/11, il complesso sarà dotato di un impianto per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, mediante un campo Fotovoltaico con potenza di picco di 80 kWp. Le utenze dell’albergo saranno protette da quadri elettrici di distribuzione realizzati in forma modulare conforme a CEI 17/13-1 dotati di interruttori magnetotermici e differenziali in grado di garantire la protezione ed il coordinamento previsto dalle norme CEI. La dorsale dell’impianto elettrico sarà costituita da canaline metalliche zincate posata all’interno dei fabbricati. In dette canalizzazioni dorsali saranno posati cavi elettrici di tipo: FG7(0)M1 non propaganti l'incendio e a contenuta emissione di gas tossici e corrosivi. Gli impianti terminali utilizzatori dell’albergo saranno realizzati con apparecchi ad incasso di tipo “civile” . Saranno predisposti i necessari punti luce ed un congruo numero di punti presa. Gli impianti elettrici nei locali tecnici saranno realizzati con tubazioni ed apparecchi in vista con grado di protezione, minimo, IP 44. Tutti gli apparecchi illuminanti saranno a LED. Il livello di illuminazione artificiale per gli ambienti dell’edificio sarà determinato seguendo i valori di illuminamento medio mantenuto Em fissati dalla norma di riferimento : UNI 12464.1. Onde assicurare un facile e sicuro esodo delle persone in caso di mancanza di energia elettrica dalla rete, saranno installati apparecchi illuminanti autoalimentati autonomi con lampade LED. Gli impianti dell’albergo saranno completati da un sistema equipotenziale cui saranno collegati i conduttori di terra in partenza verso i punti di utenza e tutte le masse e le masse estranee dell'impianto. Si è proceduto ad un calcolo di verifica della probabilità di fulminazione , eseguito in conformità alle norme CEI EN 62305-1, il cui risultato ha stabilito che i singoli fabbricati del complesso sono da considerarsi autoprotetti . I carichi ed i consumi di energia elettrica stimati sono : Potenza installata: 1.000 kW Potenza massima assorbita: 650 kW (picco estivo) Energia attiva (consumo annuale) : 2.200.000 kWh Parte di questa energia andrà a beneficio dell’esistente hotel che, grazie ai generatori con pompe di calore geotermiche, vedrà ridursi i consumi invernali di gas metano. Impianti speciali L’albergo per poter raggiungere gli obbiettivi di rendimento energetico fissato dalla norma UNI 15232 sarà dotati di sistemi di supervisione e controllo di building automation. Rimanendo la reception nell’attuale albergo tutti gli impianti speciali saranno una estensione delle esistenti centrali e reti bus che dovranno essere opportunamente modificate ed implementate. La gestione dell’albergo sarà assistita da un sistema computerizzato su PC e terminali di camera che controlleranno: presenza, temperatura e sicurezza delle camere. Per il controllo ed il comando degli impianti tecnologici e generali (condizionamento, stato dei quadri elettrici, comando luci parti comuni, allarmi ascensori, ecc.) dell’albergo sarà istallato, come estensione dell’esistente, un sistema di supervisione e controllo. I servizi igienici delle camere e delle parti comuni ( servizi per disabili) saranno dotati di un pulsante o tirante di chiamata che sarà connesso al sistema centralizzato di gestione delle camere. L’esistente albergo è già dotato di un sistema di ricezione televisiva che sarà modificato, ampliato e reso disponibile ai nuovi impianti. Il segnale televisivo terrestre e satellitare sarà distribuito in tutte le camere e le aree comuni del bar, ristorante e sala convegni. Ciascuna camera sarà attrezzata con: una linea fonia categoria 3, ed una linea dati in categoria 6. Per la raccolta e trasmissione di detti servizi ciascun edificio sarà dotato di un Rack in armadio. Questi Hub saranno collegati con il sistema TL TD dell’esistente albergo mediante trasmissione in fibra ottica ed in rame. Tutti gli edifici saranno protetti da impianto di rilevazione fumi antincendio che sarà gestito da una centrale analogica (slave) che dialogherà con la centrale principale dell’esistente albergo. Il sistema di allarme sarà integrato da pulsanti di manuali a rottura del vetro e pannelli di segnalazione ottico acustici secondo norma UNI 9795. Gli accessi ai vari edifici saranno protetti di un sistema di video sorveglianza con l’installazione di telecamere indirizzate su porte IP e collegate alla rete dati . Impianti di riscaldamento e condizionamento L’impianto per la climatizzazione estiva e invernale dell’edificio sarà caratterizzato da ventilconvettori a soffitto e aria primaria in ogni ambiente climatizzato. Ciascun ventilconvettore avrà una doppia batteria ad acqua per eseguire un trattamento di pre-raffreddamento gratuito con l'acqua di pozzo sfruttando l'effetto gratuito del freecooling. Ogni batteria sarà dotata di valvola di regolazione dedicata in modo da poter permettere un controllo di temperatura autonomo per ciascuna stanza. Nei servizi igienici saranno installati ulteriormente dei scaldasalviette in acciaio con valvola motorizzata E/I. E’ garantito il ricambio forzato dell’aria primaria attraverso immissione di aria trattata nelle camere e ripresa dai servizi igienici attraverso una unità di trattamento aria centralizzata dotata di recuperatori di calore, posizionata nel sottotetto dello stabile. L'Uta sarà dotata di sezione ventilante di ripresa, recuperatore a flussi incrociati, sezione filtrante, sezione di trattamento e sezione ventilante di mandata. Saranno installati due silenziatori sull'UTA (uno sulla mandata e uno sulla ripresa) al fine di mantenere negli ambienti un livello di pressione sonora inferiori ai limiti imposti dalle normative vigenti (in particolare dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997). La nuova centrale termofrigorifera sarà caratterizzata da nr. 2 generatore termici collegati in parallelo ed alimentati elettricamente. I generatori saranno pompe di calore geotermiche con nr. 2 pozzi dedicati. Il salto termico tra acqua prelevata dalla falda e acqua reimmessa in corso d’acqua superficiale sarà pari a 10°C; tale salto termico permette di evitare l’integrazione di potenza termo frigorifero con pompe di calore condensate ad aria. Allo stato attuale è autorizzato un prelievo di acqua di falda pari a 10 l/s medio giornaliero annuo. Tale portata d’acqua corrisponde a 315.360 mc acqua/anno prelevabili dalla falda. Tale volume di acqua è sufficiente a gestire i fabbisogni idrici e irrigui dell’albergo esistente e dell’ampliamento. In aggiunta a ciò è sufficiente a gestire la climatizzazione geotermica del solo ampliamento. Per poter coprire anche l’edificio esistente con climatizzazione geotermica è necessario incrementare il valore autorizzato di prelievo a 20 l/s medio giornaliero annuo. Qualora tale incremento non fosse autorizzato, o fosse autorizzato solo in parte, l’edifico esistente sarà dipendente, in termini di climatizzazione, alle caldaie e ai gruppi frigoriferi esistenti. In realtà si sottolinea che comuqnue le caldaie esistenti devranno intervenire a servizio dell’edificio esistente quando la temperatura dell’aria esterna scende sotto 0°C. Infatti l’impianto esistente è alimentato per tali valori dell’aria esterna, con acqua di mandata a 70°C, valore non raggiungibile dalle pompe di calore. Le pompa di calore saranno dimensionate per essere collegate al circuito dell’edificio esistente, attraverso una linea di tubazioni preisolate interrate ed uno scambiatore a piastre predisposto e ai nuovi impianti con nuove tubazioni dedicate. Saranno presenti le valvole motorizzate di commutazione estate/inverno degli impianti e un sistema di regolazione in grado di gestire le temperature di mandata dell’acqua a tutti i circuiti. Si sottolinea che il sistema di regolazione sarà in grado di valutare, in funzione della temperatura dell’aria esterna e al carico termico richiesto, se prelevare l'energia termica necessaria all’edificio esistente dalla pompa di calore geotermiche o integrare con le centrali esistenti per esempio nei momenti di massima richiesta di carico. Il riscaldamento sarà prodotto da pompa di calore in parte condensate con acqua di falda (acqua - acqua) ed in parte condensate ad aria (aria - acqua). Analogamente in fase estiva il sistema di regolazione provvederà a gestire il prelievo di energia frigorifera a servizio dell’edificio esistente dalle pompe di calore geotermiche oppure dai gruppi frigoriferi esistenti condensati ad aria. Carichi termici massimi calcolati (Metodo RTS - ASHRAE Handbook 2001): Potenza frigorifera totale: 1.300 kW Potenza termica totale: 1.200 kW Fabbisogno energetico L’edificio così come è stato modellizzato attraverso il software risulta in classe energetica A (ai sensi del Decreto 26 giugno 2009); infatti il fabbisogno di energia primaria in funzionamento continuo è pari a 31,10 kWh/mq anno, mentre il fabbisogno limite ai sensi del D.lgs. 311/2006 è pari a 65.4 kWh/mq anno. 1. CLASSE ENERGETICA GLOBALE DELL’EDIFICIO Edificio di classe: A 2. GRAFICO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE GLOBALE E PARZIALI 3. QUALITA’ INVOLUCRO PROPOSTA (RAFFRESCAMENTO) I II III IV V 4.Metodologie di calcolo adottate 5. CLASSIFICAZIONE ENERGETICA GLOBALE DELL’EDIFICIO SERVIZI ENERGETICI INCLUSI NELLA Riscaldamento CLASSIFICAZIONE V Raffrescamento O Acqua calda sanitariaV Il Ciclo delle acque Come precedentemente accennato le fonti di approvvigionamento idrico dell’ampliamento, unite a quelle dell’esistente hotel, saranno costituite prevalentemente dalle acqua di falda sotterranea emunta per mezzo dei due pozzi esistenti e autorizzati, fermo restando la connessione all’acquedotto comunale che viene e verrà utilizzato per usi eccezionali. L’occasione dell’ampliamento dell’hotel consentirà l’integrazione idrica attraverso il collettamento e stoccaggio delle acque meteoriche che verrà così riutilizzata per scopi irrigui e alimentazione delle cacciate dei wc, così come rappresentato in figura. Impianto idrico sanitario L’acqua calda sarà prodotta tramite bollitori verticali con scambiatori interni. Il fluido primario sarà prodotto dalla pompa di calore che sarà di tipo bivalente, quindi in grado di produrre fluido ad alta temperatura anche nel funzionamento estivo attraverso ulteriori 2 tubazioni di collegamento. Con questo tipo di pompa di calore, la produzione dell’acqua calda sanitaria nella fase estiva avverrà tramite recupero del calore gratuito di condensazione. E’ prevista una rete di distribuzione di acqua potabile fredda, in acciaio zincato isolato, corrente nel controsoffitto del corridoio, che andrà a servire i vari utilizzi, gruppi di servizi. Si prevede il ricircolo dell’acqua calda sanitaria con pompe dedicate. L'acqua per il risciacquo dei wc sarà totalmente proveniente da una rete di distribuzione dedicata alimentata esclusivamente da apposite cisterne interrate che avranno il compito di raccogliere le acque meteoriche. L'energia termica per la produzione dell'acqua calda sanitaria è stata così calcolata: Calcolo energia (Norma UNI TS 11300): Con 960 posti letto totali ed un consumo di 80lt/g derivano un utilizzo totale di 76.800 lt/g ed un'energia utile per la produzione di acqua calda sanitaria di 814,33 con MWh/anno. Considerando le perdite per i rendimenti di erogazione (95%) e il rendimento di accumulo (98.9%) possiamo stimare un fabbisogno di energia primaria di 921 MWh/anno. La portata di punta (norma UNI 9182) dell'impianto sanitario è così calcolata: acqua fredda : 17.5 l/s acqua calda totale: 11.4 l/s acqua calda + fredda totale: 18 l/s Impianto idrico antincendio Tutti i nuovi volumi saranno corredati di un impianto antincendio: idrico – rilevazione incendi – porte a tenuta REI – filtri – compartimentazioni - presidi. La rete idranti UNI 45 sarà collegata direttamente ad acquedotto comunale. Si prevedono estintori portatili da incendio, di tipo approvato dal Ministero dell'interno, distribuiti in modo uniforme nell'area da proteggere in modo da facilitarne il rapido utilizzo in caso di incendio; gli estintori saranno ubicati in posizione facilmente accessibile: lungo le vie di esodo, in prossimità degli accessi, in prossimità di aree a maggior pericolo. Saranno garantite le seguenti caratteristiche idrauliche minime: per gli idranti DN 45, una portata per ciascun idrante non minore di 120 l/min ad una pressione residua di almeno 2 bar, considerando simultaneamente operativi non meno di 3 idranti nella posizione idraulicamente più sfavorevole. Impianto idrico d’irrigazione L'impianto di irrigazione sarà alimentato principalmente da un sistema di recupero delle acque meteoriche, attraverso una risorsa gratuita (acqua piovana) che sarà stoccata in una o più cisterne interrate per poter essere sfruttata quando richiesto. La portata di acqua necessaria per l'irrigazione considerando le precipitazioni può essere cosi stimata: area verde 30.000 mq x 100 lt/mq = 3000 mc/anno Impianto di smaltimento acque piovane Le acque delle precipitazioni atmosferiche saranno convogliate con una rete interrata di tubi e pozzetti, verso un accumulo che dopo una filtrazione e sedimentazione riutilizzerà le medesime per utilizzarle per l’irrigazione e gli scarichi dei servizi igienici. Le acque di prima pioggia derivanti dai parcheggi con superfici superiori a 2.000 mq saranno trattate prima di essere stoccate. Da una verifica condotta presso il Consorzio di Bonifica Veronese, l’eventuale esubero delle acque di precipitazione non contenute dagli stoccaggi, potrà essere sversato nei fossi di confine, come per altro già accade per l’hotel esistente, con portate massime di [verificare] l/sec. Impianto fognario All’interno dell’edificio saranno previste reti di scarico, in polietilene ad alta densità, del tipo insonorizzato in modo da rispettare i limiti in materia di rumore di impianti a funzionamento discontinuo imposti dal DPCM 05/12/1997. Le reti di scarico delle acque usate sono dimensionate in funzione del metodo delle unità di scarico previsto dalla Norma UNI 12056. Con il carico contemporaneo, che nel caso degli ospedali è Qr 0,7 Qt la portata di scarico di punta stimata di 240 camere d'albergo è di 20,58 l/s. Le acque nere provenienti dai servizi igienici saranno convogliate verso una stazione di raccolta e pompaggio alla fognatura comunale. Il crono programma Come indicato nei capitoli precedenti, l’ampliamento dell’esistente Gardaland Hotel è costituito da tre corpi camere (indicati con le lettere A, B e C) e dall’edificio CongressiRistorante. Per ragioni di opportunità si darà corso immediato alla costruzione di due dei tre corpi camere (segnatamente i corpi A e B) più l’edificio Congressi-Ristorante e si differirà la costruzione del corpo camere C in modo che l’assetto definitivo possa essere completato nei cinque anni successivi al rilascio del permesso di costruire da parte del Comune di Castelnuovo del Garda (VR). Viene data evidenza del programma lavori nell’apposito elaborato grafico. Le fasi di costruzione Durante i due periodi di costruzione dell’ampliamento dell’hotel, stimato in circa due anni il primo e in uno il secondo, l’area di cantiere sarà completamente recintata ed il prevedibile incremento di traffico pesante sarà regolamentato in base alla stagione, cercando di arrecare il minor disturbo al circostante. In particolare i mezzi di approvvigionamento del cantiere utilizzeranno preferibilmente la strada indicata con la lettera A nella figura, che non consente, a differenza della strada indicata con B, l’attraversamento di centri abitati e strade strette. Lungo la direttrice A saranno installati sistemi di lavaggio delle ruote dei mezzi per evitare polvere e spargere sedimenti indesiderati sul nastro stradale. Relazioni specialistiche Di seguito sono riportate le relazioni specialistiche a corredo del presente progetto. Progetto definitivo AMPLIAMENTO HOTEL GARDALAND S.R.L. COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR) Relazione energetica impianti elettrici INDICE 1 PREMESSA ...............................................................................................................................3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...............................................................................................3 3 PRODUZIONE DI ENERGIA DA FOTOVOLTAICO .................................................................4 3.1 Dimensionamento dell’impianto fotovoltaico .......................................................4 3.2 Caratteristiche dell’impianto fotovoltaico .............................................................4 3.3 Calcolo del rendimento dell’impianto fotovoltaico................................................4 3.4 Altezza dell’orizzonte ..........................................................................................6 4 GESTIONE E SUPERVISIONE DEGLI IMPIANTI ....................................................................8 4.1 Parametri di valutazione......................................................................................8 4.2 Classi di efficienza BAC (Building Automation and Control) ...............................8 4.3 Valutazione delle classi energetiche ...................................................................9 4.4 Stima del risparmio energetico............................................................................9 4.5 Classe energetica del complesso alberghiero...................................................11 5 ILLUMINAZIONE CON LED....................................................................................................12 5.1 Caratteristiche delle lampade a LED.................................................................12 5.2 Rendimento delle lampade a LED.....................................................................12 1 PREMESSA La presente relazione tecnica intende illustrare gli interventi che si intendono adottare per ridurre i consumi di energia elettrica dell’edificio in progetto. I consumi di energia elettrica, elemento insostituibile per il funzionamento di tutti gli impianti dell’albergo, dipendono in gran parte dalle richieste e dalle caratteristiche delle apparecchiature installate (condizionamento, televisori, frigoriferi, lavastoviglie, ecc.) I risparmi conseguibili con intervento diretto sugli impianti elettrici sono: - Autoproduzione di energia elettrica da fotovoltaico - Gestione e supervisione degli impianti - Installazione di apparecchi illuminanti a basso consumo 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le principali norme di riferimento in materia di risparmio energetico elettrico e fonti rinnovabili relative agli impianti elettrici sono: - Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. - Norma UNI UN 15193 Prestazione energetica degli edifici - Requisiti energetici per illuminazione - Norma UNI UN 15232 Prestazione energetica degli edifici - Incidenza dell'automazione, della regolazione e della gestione tecnica degli edifici. Guida CEI 205-18 pag. 3 3 3.1 PRODUZIONE DI ENERGIA DA FOTOVOLTAICO Dimensionamento dell’impianto fotovoltaico In osservanza del DLgs 28/11, devono essere installati impianti per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, di potenza P ≥ S/K (kW), dove: S rappresenta la superficie in pianta del livello terra dell’edificio K (m2/kW) è un coefficiente variabile in base alla data di richiesta del titolo edilizio, che nel caso in esame è pari a: K = 65 dal 01/01/2014 al 31/12/2016; Il complesso alberghiero, costituito da quattro edifici, presenta una superficie complessiva in pianta di 5200 mq. Da cui la potenza elettrica richiesta è di 5200 / 65 = 80 kWp 3.2 Caratteristiche dell’impianto fotovoltaico Per una potenza di 80kWp prevedendo l’impiego di pannelli fotovoltaici con celle in silicio policristallino in moduli da 250Wp è necessario installarne: 320. (80.000 / 250). La superficie coperta dal campo fotovoltaico, avendo i pannelli dimensioni di: 1650x990mm. (1,64mq.), sarà quindi di circa 525 mq. (320 * 1,64). L’ impianto di produzione da fotovoltaico sarà installato su una porzione della copertura dei parcheggi esterni. L’impianto è destinato ad operare in regime di scambio sul posto ai sensi della Deliberazione 3 giugno 2008 - ARG/elt 74/08 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. 3.3 Calcolo del rendimento dell’impianto fotovoltaico Per il calcolo del rendimento fotovoltaico dell’ impianto si è utilizzato il software di simulazione messo a disposizione dall’Unione europea e consultabile sul sito: re.jrc.ec.europa.eu, che rappresenta un valido strumento per poter stimare il rendimento in termini economici dello stesso. La stima del simulatore è attendibile in quanto validata dall’Unione europea. Di seguito si riporta il risultato del calcolo. pag. 4 Comune: Castelnuovo del Garda Latitudine: 45°26'28" Nord, Longitudine: 10°45'29" Est Potenza nominale del sistema FV: 80kWp Inclinazione dei moduli: 35gradi Stima di perdite di sistema: 14 % Orientamento (azimuth) dei moduli: 10gradi ( deviazione inserita per compensare gli scostamenti dal sud ideale.) Angolo fisso Mese Ed Em Hd Hm 1 154.00 4760 2.41 74.8 2 244.00 6840 3.93 110 3 294.00 9120 4.98 154 4 320.00 9600 5.56 167 5 356.00 11100 6.36 197 6 357.00 10700 6.50 195 7 379.00 11700 6.95 216 8 348.00 10800 6.40 198 9 305.00 9160 5.44 163 10 220.00 6810 3.73 116 11 159.00 4770 2.59 77.6 12 146.00 4530 2.31 71.5 Anno 274.00 8320 4.77 145 Ed: Produzione elettrica media giornaliera dal sistema indicata (kWh) Em: Produzione elettrica media mensile dal sistema indicata (kWh) Hd: Media dell'irraggiamento giornaliero al metro quadro ricevuto dai panelli del sistema (kWh/m2) Hm: Media dell'irraggiamento al metro quadro ricevuto dai panelli del sistema (kWh/m2) La produzione complessiva annuale stimata sarà di: 12 x 8320 = 99.840 kWh pag. 5 3.4 Altezza dell’orizzonte Azimuth Hh Azimuth Hsun,w Azimuth Hsun,s -180.0 -172.5 -165.0 -157.5 -150.0 -142.5 -135.0 -127.5 -120.0 -112.5 -105.0 -97.5 -90.0 -82.5 -75.0 -67.5 -60.0 -52.5 -45.0 -37.5 -30.0 -22.5 -15.0 -7.5 0.0 7.5 15.0 22.5 30.0 37.5 45.0 52.5 60.0 67.5 75.0 82.5 90.0 97.5 105.0 112.5 120.0 127.5 135.0 142.5 150.0 157.5 165.0 172.5 2 3 2 1 2 2 2 1 2 4 4 2 2 2 2 2 1 0 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 1 -180 -162 -146 -133 -122 -113 -106 -99 -93 -88 -83 -78 -73 -68 -63 -58 -53 -47 -41 -35 -28 -22 -15 -7 0 7 15 22 28 35 41 47 53 58 63 68 73 78 83 88 93 99 106 113 122 133 146 162 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 10 13 16 18 20 21 21 21 20 18 16 13 10 6 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -180 -173 -165 -158 -152 -145 -139 -133 -127 -122 -117 -112 -107 -102 -97 -92 -87 -81 -74 -67 -58 -47 -34 -18 0 18 34 47 58 67 74 81 87 92 97 102 107 112 117 122 127 133 139 145 152 158 165 173 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 7 12 16 22 27 32 37 42 48 53 57 61 65 67 68 67 65 61 57 53 48 42 37 32 27 22 16 12 7 2 0 0 0 0 0 0 0 0 pag. 6 180.0 2 180 0 180 0 Hh: Altezza orizzonte (gradi) Hsun,w: Altezza sole (21 dicembre) Hsun,s: Altezza sole (21 giugno) PVGIS (c) Comunità europee, 2001-2012 pag. 7 4 GESTIONE E SUPERVISIONE DEGLI IMPIANTI La norma EN 15232 a come scopo stabilire l'impatto della building automation sul rendimento energetico degli edifici ed è valida sia per gli esistenti che per quelli in via di progettazione o ristrutturazione. Questa normativa, permette di classificare le prestazioni energetiche in base alle funzioni svolte dall’impianto elettrico (automazione degli impianti di riscaldamento, controllo dell’illuminazione, comando di tende oscuranti, ecc. ) ed all’ambiente di installazione. Scopo della norma è l’integrazione del settore della gestione e supervisione nella processo di certificazione energetica. 4.1 Parametri di valutazione La norma EN 15232 usa alcuni parametri ed acronimi per valutare le funzioni di regolazione, automazione e gestione tecnica degli edifici: BACS, Building Automation and Control Systems Sistema di automazione degli impianti tecnici di edificio conforme alle Norme EN ISO 16484 del CEN/TC 247. HBES “Home and Building Electronic System”, Sistema elettronico per la casa e l’edificio. TBM, Technical building management Parte della gestione di edificio relativa al funzionamento, manutenzione e gestione degli impianti tecnici per la verifica della loro efficienza energetica. Comprende funzioni di misura, registrazione e verifica della tendenza dei consumi, rivelazione degli allarmi e diagnostica relative all’uso improprio di energia. 4.2 Classi di efficienza BAC (Building Automation and Control) La norma EN 15232 definisce quattro classi di efficienza energetica (A, B, C, D) per la valutazione delle prestazioni dell'automazione. Classificazioni valide sia per gli edifici residenziali che per quelli non residenziali: - - - Classe D “NON ENERGY EFFICIENT”: comprende gli impianti tecnici tradizionali e privi di automazione e controllo, non efficienti dal punto di vista energetico; Classe C “STANDARD” (classe di riferimento): corrisponde agli impianti dotati di sistemi di automazione e controllo degli edifici (BACS) “tradizionali”, eventualmente dotati di BUS di comunicazione, comunque a livelli prestazionali minimi rispetto alle loro reali potenzialità; Classe B “ADVANCED”: comprende gli impianti dotati di un sistema di automazione e controllo (BACS) avanzato e dotati anche di alcune funzioni di gestione degli impianti tecnici di edificio (TBM) specifiche per una gestione centralizzata e coordinata dei singoli impianti; Classe A “HIGH ENERGY PERFORMANCE”: corrisponde a sistemi BAC e TBM “ad alte prestazioni energetiche” cioè con livelli di precisione e completezza del controllo automatico tali da garantire elevate prestazioni energetiche all’impianto. pag. 8 4.3 Valutazione delle classi energetiche La norma EN 15232 definisce i metodi per la valutazione del risparmio energetico conseguibile in edifici ove vengano impiegate tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti tecnologici e dell’impianto elettrico. La EN 15232 fa riferimento e completa tutta una serie di norme che in modo specifico, per ogni singola tipologia di impianto, definiscono un metodo di calcolo analitico per determinare il risparmio energetico. Tali norme appartengono alle serie EN 15000 e EN 12000 e trattano i seguenti tipi di impianti: • Riscaldamento (BACS/HBES) • Raffrescamento (BACS/HBES) • Ventilazione e condizionamento (BACS/HBES) • Produzione di acqua calda (BACS/HBES) • Illuminazione (BACS/HBES) • Controllo schermature solari (tapparelle e luce ambiente) (BACS/HBES) • Centralizzazione e controllo integrato delle diverse applicazioni (TBM) • Diagnostica (TBM) • Rilevamento consumi / miglioramento dei parametri di automazione (TBM) La Norma EN 15232 consente quindi di determinare il risparmio energetico conseguibile grazie all’uso dei sistemi di gestione e controllo automatico degli impianti BACS, HBES e TBM. La valutazione è basata su fattori di efficienza “BAC factors”; metodo che impiega una procedura di calcolo su base statistica tabellare che consente di effettuare una stima con un ottimo grado di approssimazione. 4.4 Stima del risparmio energetico La tabella seguente riporta una valutazione del risparmio ottenibile con l’impiego dei sistemi di controllo BACS e TBM utilizzando il metodo di calcolo con fattori di efficienza BAC legati al consumo annuale dei seguenti impianti di un edificio: condizionamento (riscaldamento/raffreddamento), illuminazione ventilazione. Ogni fattore è stato calcolato seguendo i relativi standard. Al fine della valutazione vengono calcolati due set di fattori di efficienza BAC (fBAC,hc e fBAC,e). Il primo relativo alla climatizzazione, il secondo relativo all'illuminazione e dispositivi ausiliari. pag. 9 Fattore di efficienza BAC per l'energia termica fBAC,hc e elettrica fBAC,e Fattori di efficienza BAC fBAC,hc Fattori di efficienza BAC fBAC,e D C B A Nessuna autom. Autom. base* Autom. avanzata Autom. completa D֜A D֜B C֜A C֜B Uffici 1.51 1.10 1 0.80 0.93 0.70 0.87 54% 36% 47% 27% 30% 30% 20% 20% Sale lettura 1.24 1.06 1 0.75 0.94 0.35 0.89 60% 53% 40% 29% 50% 50% 25% 25% Scuole 1.20 1.07 1 0.88 0.93 0.80 0.86 33% 25% 27% 18% 20% 20% 12% 12% Ospedali 1.31 1.05 1 0.91 0.95 0.86 0.90 34% 18% 31% 13% 14% 14% 9% 9% Alberghi 1.31 1.04 1 0.85 0.96 0.68 0.92 48% 36% 43% 21% 32% 32% 25% 15% Ristoranti 1.23 1.08 1 0.77 0.95 0.68 0.91 45% 35% 37% 26% 32% 32% 23% 23% Negozi 1.56 1.08 1 0.73 0.95 0.47 0.91 62% 44% 53% 32% 40% 40% 27% 27% 1.10 1.08 1 0.88 0.93 0.81 0.92 26% 15% 20% 14% 19% 8% 12% 7% Risparmio adottando le classi: Edifici non residenziali Edifici residenziali Case Appartamenti altri residenziali monofamiliari condominio pag. 10 4.5 Classe energetica del complesso alberghiero Il complesso alberghiero che si intende realizzare sarà dotato di un sistema di gestione alberghiera (gesthotel) e di un sistema di controllo e supervisione degli impianti tecnologici e generali che comprende: Illuminazione: - regolazione del flusso luminoso in base alla quantità di luce naturale a disposizione comandi manuali ed automatici (rilevazione presenze) ON-OFF totale automatico e/o manuale a seconda che i corpi illuminanti siano installati nelle camere o nei corridoi o nei servizi. comando e regolazione delle luci delle parti comni. Riscaldamento/raffrescamento: - comando e regolazione in base alle informazioni provenienti da sonde di temperature e rivelatori di presenza controllo dello stato di aperto/chiuso di porte e finestre interblocco tra funzione di riscaldamento e raffrescamento controllo avanzato delle temperature di mandata in base alle richieste effettive e alla temperatura ambiente automatizzazione dei ricambi d’aria Supervisione e controllo: - controllo guasti dei quadri elettrici controllo guasti degli impianti visualizzazione dei consumi Applicando il metodo di calcolo basato su fattori di efficienza “BAC factors il complesso alberghiero è classificato in classe A. pag. 11 5 ILLUMINAZIONE CON LED Grazie ai miglioramenti tecnologici degli ultimi anni le lampade a LED sono ormai divenute una realtà che ha reso obsolete le attuali sorgenti. Superati nelle lampade di ultima generazione i problemi di riscaldamento, di colore della luce e di abbagliamento, questo dovuto alla elevata radianza o brillantezza dell'emissione; il tutto accompagnato da un sensibile riduzione dei costi rende le lampade a LED la soluzione ideale di una moderna installazione illuminotecnica. Il nuovo complesso alberghiero sarà completamente illuminato con sorgenti a LED. 5.1 Caratteristiche delle lampade a LED Il LED (light emitting diode) è un componente elettronico che al passaggio di una corrente minima emette una luce priva di raggi infrarossi ed ultravioletti. La generazione della stessa luce viene ottenuta attraverso semiconduttori e non utilizzando un filamento o gas. Quindi l'illuminazione è più efficiente e ha una maggiore durata e sostenibilità. 5.2 Rendimento delle lampade a LED Oggi sono presenti sul mercato lampade a LED dall’efficienza luminosa di oltre: 100 lumen per Watt, un valore estremamente elevato, ormai uguale o superiore a quello delle normali lampade a fluorescenza, e ben superione ai 15/20 lm/W della lampadine tradizionali. Le grandi case produttrici stanno per uscire sul mercato con lampade a LED da 200lm/w il che significherà entro breve, paragonato ad una tradizionale istallazione con lampade fluorescenti una doppia efficienza luminosa ovvero: ottenere il medesimo livello di illuminazione con la metà dell’energia. Le lampade a LED hanno una durata di vita estremamente lunga, da 50.000 a oltre 100.000 ore, ed inoltre hanno bassi costi di manutenzione, in quanto una lampada a LED continua a funzionare anche nel caso in cui uno o più elementi si danneggiano. Le lampade a LED non emettono UV e quindi non danneggiano i colori degli arredi. I LED sono costituiti da polvere di silicio, non contengono gas nocivi alla salute e non hanno sostanze tossiche, a differenza delle fluorescenti e delle lampade a scarica. L’assenza di mercurio e piombo ne consente lo smaltimento tra i rifiuti indifferenziati. Presentano quindi anche un ridotto inquinamento ambientale. Una caratteristica importante delle lampade a LED inserite in un ambiente dotato di gestione automatica è la caratteristica di accensione immediata e di essere totalmente dimmerabili. pag. 12 Progetto preliminare AMPLIAMENTO HOTEL GARDALAND S.R.L. COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR) Relazione tecnica impianti elettrici Luglio 2013 INDICE 1 PREMESSA ................................................................................................................. 3 1.1 Analisi dell'intervento ................................................................................... 3 2 CRITERI PROGETTUALI .............................................................................................. 3 3 DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ....................................................... 4 3.1 Potenza installata........................................................................................ 4 3.2 Utenze principali ......................................................................................... 4 3.3 Potenza assorbita ....................................................................................... 5 3.4 Disponibilità e consegna dell’energia ............................................................ 5 3.5 Alimentazioni di emergenze e sicurezza ........................................................ 5 3.6 Autoproduzione da fonti rinnovabili ............................................................... 6 3.7 Protezione contro le scariche atmosferiche ................................................... 6 3.8 Normative di riferimento............................................................................... 6 4 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ......................................................... 7 4.1 Cabina primaria di consegna linea M.T. ........................................................ 7 4.2 Linea M.T. di collegamento tra cabine ........................................................... 7 4.3 Cabina di trasformazione M.T. / b.t. .............................................................. 7 4.4 Impianti equipotenziali ................................................................................. 7 4.5 Quadri elettrici ............................................................................................ 7 4.6 Rete elettrica ............................................................................................. 9 4.7 Impianti elettrici civili.................................................................................... 9 4.8 Dotazioni delle camere .............................................................................. 10 4.9 Impianto nei locali tecnici, e magazzini ........................................................ 10 4.10 Apparecchi illuminanti ............................................................................... 10 4.11 Impianto di illuminazione di emergenza ....................................................... 11 4.12 Impianti equipotenziali ............................................................................... 11 4.13 Sganci di emergenza ................................................................................. 12 4.14 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche ........................... 12 4.15 Impianto di produzione fotovoltaica ............................................................. 12 5 IMPIANTI SPECIALI ................................................................................................... 13 5.1 Impianto gestione albergo .......................................................................... 13 5.2 Impianto di chiamata ................................................................................. 13 5.3 Sistema di supervisione ............................................................................ 13 5.4 Impianto ricezione televisiva ...................................................................... 13 pag. 1 5.5 Cablaggio fonia e dati ................................................................................ 14 5.6 Sistema rilevazione fumi antincendio ........................................................ 14 5.7 Sistema controllo TVCC ........................................................................... 14 pag. 2 1 PREMESSA Oggetto del presente progetto preliminare è la realizzazione dei nuovi impianti elettrici di distribuzione dell’energia e degli impianti speciali di segnalazione , gestione e controllo a servizio dell'ampliamento dell'Albergo di proprietà di Gardaland s.p.a. nel comune di Castelnuovo del Garda (VR). 1.1 Analisi dell'intervento Il complesso alberghiero è costituito da quattro edifici: uno destinato a ristorante e centro congressi, gli altri tre ospiteranno le camere per una capienza complessiva di 243 (3x81) stanze. L’edifico adibito a ristorante prevede tre piani fuori terra e un interrato. Gli edifici camere saranno costituiti da un corpo di forma rettangolare di tre piani fuori terra con un sottotetto che ospiterà le attrezzature tecnologiche quali: UTA e accumuli per acqua sanitaria. 2 CRITERI PROGETTUALI Nella progettazione dell'impianto elettrico si sono adottati provvedimenti previsti dalle norme CEI atti a garantire la massima sicurezza delle persone e delle cose ed in particolare: 1. Protezione contro i contatti diretti mediante l’adozione di opportuni interblocchi meccanici e l’adozione di un grado di protezione minimo non inferiore ad IP2X. 2. Protezione contro i contatti in diretti mediante: collegamenti equipotenziali a tutte le masse e/o masse estranee, isolamento rinforzato con cavi di classe, collegamento del conduttore di protezione di tutte le masse a portata di mano, inserimento su tutti i circuiti dei dispositivi a corrente differenziale. 3. Protezione contro i sovraccarichi mediante l’installazione sui circuiti di interruttori automatici magnetotermici atti a proteggere le condutture; coordinando la sezione dei cavi e le tarature degli interruttori. 4. Protezione contro le correnti di corto circuito mediante l’installazione, all'inizio della condutture, di interruttori automatici magnetotermici. 5. Protezione delle linee in cavo in relazione alla loro lunghezza massima assicurata dai dispositivi di protezione e verificata per mezzo di apposite tabelle fornite dai costruttori degli apparecchi e comunque sempre secondo quanto indicato dalla normativa CEI UNEL. 6. Impiego di condutture realizzate secondo quanto indicato nelle norme CEI 64.8 e più precisamente cavi non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi e corrosivi e comunque rispondenti alle CEI 20-22 e CEI 20-37. 7. Caduta di tensione massima inferiore a quella indicata dalla normativa CEI 64.8; i valori ricavati per il calcolo sono stati desunti dalla tab. 5.1 UNEL 35023. pag. 3 3 DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI 3.1 Potenza installata Le potenze delle utenze elettriche installate nel complesso alberghiero sono le seguenti: UTENZE ELETTRICHE N° Potenza installata Kw Coefficiente utilzzazione K Potenza assorbita Kw Edificio A servizi scantinato bar congressi cucina lavapiatti e servizi sala ristorante uffici condizionamento 1 1 1 1 1 1 1 1 10 20 20 80 40 25 10 35 0,6 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 1 6,0 16,0 16,0 56,0 28,0 15,0 6,0 35,0 Edificio B - camere Edificio C - camere Edificio D - camere 1 1 1 180 180 180 0,55 0,55 0,55 99,0 99,0 99,0 Esterni e servizi 1 20 0,8 16,0 pompe calore geo pompe sollevamento da pozzi pompe ricircolo 2 1 200 70,00 1 1 400,0 70,0 1 41,00 1 41,0 Potenza complessiva installata 3.2 1.002,00 Utenze principali Le potenze installate, su indicate, sono calcolate sulla stima delle seguenti utenze principali: ASC/R Ascensore ristorante 10 MC/R Montacarichi cucina 15 B-ASC1 Ascensore edifico camere B - n.1 6 B-ASC2 Ascensore edifico camere B - n.2 6 C-ASC1 Ascensore edifico camere C - n.1 6 C-ASC2 Ascensore edifico camere C - n.2 6 D-ASC1 Ascensore edifico camere D - n.1 6 D-ASC2 Ascensore edifico camere D - n.2 6 UTA/CH Unità trattamento aria Conference Hall 15 pag. 4 UTA/CU Unità trattamento aria Cucina 7 UTA/RI Unità trattamento aria Ristorante 15 UTA/B Unità trattamento aria Edificio camere B 12 UTA/C Unità trattamento aria Edificio camere C 12 UTA/D Unità trattamento aria Edificio camere D 12 GPC1 Gruppo pompa di calore 1 200 GPC2 Gruppo pompa di calore 2 200 PZ1 Pompa sollevamento pozzo 1 35 PZ2 Pompa sollevamento pozzo 2 35 Pompa scambiatori falda (coppie 1+R) 11 Pompa secondario caldo e freddo (coppie 1+R) 30 PSC 1/4 PS 1/8 3.3 Potenza assorbita La potenza complessiva installata pari a : 1000 kW potrà essere ridotta di un ulteriore coefficiente di contemporaneità di circa il 70% per una potenza assorbita dal complesso di circa: 700 kW. Detta potenza sarà resa disponibile per messo di una cabina elettrica di trasformazione attrezzata con due trasformatori isolati in resina di potenza sufficiente a garantire una riserva “fredda”. Il sistema elettrico avrà le seguenti caratteristiche: Potenza installata 2 trasformatori 800 kVA Sistema di alimentazione elettrica I° categoria Sistema di collegamento a terra T N -S Sistema di distribuzione 3F+N+T Tensione primaria 20.000 V Tensione della rete di distribuzione 400 V+N Frequenza 50Hz Valore di corrente di picco in MT 12,5 kA Valore di corrente di corto circuito lato BT 38,5 kA 3.4 Disponibilità e consegna dell’energia A confine della proprietà è installata una cabina di consegna ENEL che alimenta l’esistente albergo. Detta cabina sarà modificata ed attrezzata con nuovi scomparti MT per alimentare la seconda cabina di trasformazione. 3.5 Alimentazioni di emergenze e sicurezza pag. 5 Nell’albergo esistente è installato un gruppo elettrogeno della potenza di 400 kVA; da detto gruppo sarà derivata una linea in cavo, di adeguata sezione, per alimentere le utenze preferenziali del secondo complesso alberghiero. Per la alimentazione delle utenze non interrompibili verrà installata una unità di potenza statica UPS con commutazione a tempo zero, alimentata da batterie. 3.6 Autoproduzione da fonti rinnovabili In osservanza del DLgs 28/11, il complesso sarà dotato di un impianto per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, mediante un campo Fotovoltaico di potenza di picco di 60 kWp. Il campo fotovoltaico sarà installato sulle tettoie del parcheggio . 3.7 Protezione contro le scariche atmosferiche Si è proceduto ad un calcolo di verifica della probabilità di fulminazione , eseguito in conformità alle norme CEI EN 62305-1, il cui risultato ha stabilito che i singoli fabbricati del complesso sono da considerasi autoprotetti . 3.8 Normative di riferimento - DM 37/08 - Norma CEI 0-16 - Norma CEI 0-21 - Norma CEI 17-13 - Norma CEI 64-8 - Norma CEI 81-04 - Norma CEI 82-25 - Norma CEI EN 62305-1 pag. 6 4 4.1 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI Cabina primaria di consegna linea M.T. La cabina di consegna sarà modificata per alimentare il nuovo complesso alberghiero. La cabina di consegna sarà attrezzata installando scomparti di media che dovranno garantire la protezione contro l’arco interno sul fronte del quadro fino a 12.5kA x 0.7s. (CEI 17-6 app. AA, classe accessibilità di tipo A, criteri da 1 a 6); Gli scomparti saranno tra loro indipendenti e costituiti da cubicoli di acciaio con apparecchiature isolate in aria di tipo e qualità uguale a quelli attualmente installati a cui saranno accoppiati. 4.2 Linea M.T. di collegamento tra cabine Attraverso una serie di cavidotti interrati esterni si collegherà la cabina di consegna energia ENEL, posta a confine di proprietà, con il locale che accoglierà la cabina di trasformazione, ricavato nello scantinato dell’edificio ristorante. La connessione di Media Tensione sarà realizzata con cavi unipolari in rame conformi alle Norme CEI 20-13, tipo RG7H1R, con grado di isolamento 12/20 kV. 4.3 Cabina di trasformazione M.T. / b.t. Le apparecchiature elettriche della cabina di trasformazione saranno installate in un locale ricavato nello scantinato dell’edifico A: Ristorante e Sala congressi. La cabina di trasformazione sarà attrezzata con due trasformatori isolati in resina della potenza nominale di 800 kVA. La cabina di trasformazione sarà attrezzata installando scomparti di media che dovranno garantire la protezione contro l’arco interno sul fronte del quadro fino a 12.5kA x 0.7s. (CEI 17-6 app. AA, classe accessibilità di tipo A, criteri da 1 a 6). Gli scomparti saranno tra loro indipendenti e costituiti da cubicoli di acciaio con apparecchiature isolate in aria. La cabina sarà completata di tutte le necessarie connessioni di potenza ed, nonché delle necessarie connessioni equipotenziali, del dispersore esterno e dei dispositivi di sicurezza previsti dal DPR 547/55. I due trasformatori saranno collegati al quadro generale di distribuzione con un sistema rigido con barre compatte quadri polari da 1600 A. 4.4 Impianti equipotenziali Gli impianti della cabina saranno completati da un sistema equipotenziale cui saranno collegati i conduttori di terra in partenza verso i punti di utenza e tutte le masse e le masse estranee dell'impianto. In prossimità del quadro generale sarà realizzato il "nodo equipotenziale" dell'impianto. 4.5 Quadri elettrici Il quadro di distribuzione principale di B.T. a valle dei trasformatori, sarà del tipo Power Center con cubicoli segregati in forma 4 secondo norma CEI Norme CEI 17-13/1 con correte di C.to C.to di 39 kA ( due trasformatori da 800 kVA in parallelo). pag. 7 Le utenze dell’albergo saranno protette da quadri elettrici di distribuzione realizzati in forma modulare conforme a CEI 17/13-1 dotati di interruttori magnetotermici e differenziali in grado di garantire la protezione ed il coordinamento previsto dalle norme CEI. I quadri elettrici principali e secondari installati saranno: Generali QE GBT C2 Quadro distribuzione Bassa Tensione - cabina 2 QE UPS Quadro distribuzione prefenziali da UPS QE GE Quadro distribuzione prefenziali da G. E. QE AUX C2 Quadro ausiliari e servizi - cabina 2 QE SFV Quadro stringhe impianto Fotovoltaico QE CFV Quadro interfaccia impianto Fotovoltaico Impianti meccanici QE CDZ Quadro centrale del condizionamento QE POM Quadro centrale pompe scambiatori QE POZ Quadro pompe dai pozzi Edificio A Pizzeria - conference QE SSC 1 Quadro scantinato zona 1 QE SSC 2 Quadro scantinato zona 2 QE EST Quadro esterni QE BAR Quadro BAR QE CR QE SCR QE RI Quadro della conference hall Quadro servizi della conference hall Quadro del ristorante QE SRI Quadro servizi del ristorante QE CU Quadro cucina QE FCU QE PE Quadro frigoriferi della cucina Quadro servizi e spogliatoi del personale QE UFF Quadro degli uffici QE ZT1 Quadro locali tecnici zona 1 QE ZT2 Quadro locali tecnici zona 2 QE STA Quadro sottotetto Edificio B - Camere (3x27) QE PT/B Quadro piano terra camere QE P1/B Quadro piano primo camere QE P2/B Quadro piano secondo camere QE P3/B Quadro servizi del piano terzo sottotetto QE UTA/B Quadro centrale condizionamento QE PRU/B Quadro gestione e supervisione pag. 8 Edificio C - Camere (3x27) QE PT/C Quadro piano terra camere QE P1/C Quadro piano primo camere QE P2/C Quadro piano secondo camere QE P3/C Quadro servizi del piano terzo sottotetto QE UTA/C Quadro centrale condizionamento QE PRU/C Quadro gestione e supervisione Edificio D - Camere (3x27) QE PT/D Quadro piano terra camere QE P1/D Quadro piano primo camere QE P2/D Quadro piano secondo camere QE P3/D Quadro servizi del piano terzo sottotetto QE UTA/D Quadro centrale condizionamento QE PRU/D Quadro gestione e supervisione 4.6 Rete elettrica La dorsale dell’impianto elettrico sarà costituita da canaline metalliche zincate posata all’interno dei fabbricati. In dette canalizzazioni dorsali saranno posati cavi elettrici di tipo: FG7(0)M1 non propaganti l'incendio (Norme CEI 20-22 II) e a contenuta emissione di gas tossici e corrosivi (Norme CEI 2037 parte 1). Le derivazioni terminali saranno realizzate con conduttori NO7G9-K. 4.7 Impianti elettrici civili Gli apparecchi di uso civile saranno tipo componibile montati su cassette incassate dotati di placche metalliche od in resina su supporto isolante . rettangolari Tutte le derivazioni avranno origine solo dalle scatole di derivazione ancorate generalmente a parete e chiuse esclusivamente con coperchio fissato a mezzo di opportune viti. Le giunzioni dei conduttori dovranno essere effettuate con l’esclusivo impiego di morsetti a vite secondo le modalità previste dalla norma CEI 23-20. La distribuzione elettrica sarà realizzata con conduttori unipolari flessibili (tipo NO7G9-K), entro tubazioni protettive in PVC, con colori normalizzati per neutro e terra . I collegamenti tra i conduttori dovranno esclusivamente effettuarsi a mezzo di appositi morsetti a vite del tipo preisolato rispettando le sezioni massime previste dalla norma CEI 23-14. Per la realizzazione dei punti luce del tipo incassato a soffitto e/o parete verranno impiegate delle tubazioni in PVC corrugato flessibile o tubazioni in PVC rigido serie pesante aventi un diametro minimo di 20 mm. L'altezza da pavimento finito per i punti di utenza viene fissato in : - m. 0,80/1,00 per i punti di comando. - m. 0,30/0,40 per le prese. I punti presa e di comando saranno realizzati con tubo corrugato serie pesante flessibile colore pag. 9 nero diametro 20 mm., conduttori N07VK sezione 1,5 mmq per la portata di 10A e 2,5 mmq per quella di 15A (salvo diversa specifica), scatola in resina e organi di comando (es. interruttori, deviatori) del tipo da concordare con la D.L. 4.8 Dotazioni delle camere Le camere dell’albergo saranno attrezzate con i seguenti impianti elettrici : n.1 centralino protezione di stanza magnetotermico e differenziale; n.1 punto luce comando a relè per lo spot antibagno; n.1 punto luce comando a relè lampada a terra con presa 2x10A+T; n.1 punto luce invertito comando luce; n.1 punto luce deviato comando luce; n.2 punti luce interrotti bagno; n.3 punti comando luci testaletto; n.9 punti presa 2x10 /16 A+T; n.2 punti presa UNEL P31 2x16 A+T; n.1 punto presa rasoio con trasformatore 110/220V; n.1 punto asciugacapelli pensile; n.1 punto presa TV; n.5 prese telefoniche; n.2 prese dati RJ45; n.1 alimentazione fan coils pensile; n.2 alimentazione elettrovalvole termo regolazione; n.1 punto termostato e sonda ambiente n.1 punto variatore di velocità 4.9 Impianto nei locali tecnici, e magazzini Gli impianti elettrici nei locali tecnici saranno realizzati con tubazioni ed apparecchi in vista con grado di protezione, minimo, IP 44. Le prese a spina per l'alimentazione di utilizzatori portatili dovranno essere del tipo normalizzato CEE con interruttore di blocco e fusibili di protezione in contenitore in lega leggera o in materiale plastico, installate su appositi pannelli fissati a parete. Le derivazioni ai punti luce saranno realizzate da apposite cassette e tubazioni in PVC rigido fissate a parete e a soffitto con appositi collari in acciaio, complete di raccordi filettati. I conduttori saranno in rame elettrolitico unipolari o multipolari con isolamento in PVC e guaina esterna in PVC tipo FG7 sia per le derivazioni F.M. che per le derivazioni luce. L’impianto elettrico di illuminazione sarà eseguito installando plafoniere a LED di tipo stagno IP 55 con corpo e diffusore in resina. 4.10 Apparecchi illuminanti Tutti gli apparecchi illuminanti saranno a LED. pag. 10 La tipologia degli apparecchi illuminanti è riportata sui specifici disegni e nelle schede tecniche allegate al progetto. Il livello di illuminazione artificiale per gli ambienti dell’edificio sarà determinato seguendo i valori di illuminamento medio mantenuto Em fissati dalla norma di riferimento : UNI 12464.1 “Illuminazione di dei posti lavoro interni“. 4.11 Impianto di illuminazione di emergenza Onde assicurare un facile e sicuro esodo delle persone in caso di mancanza rete, viene prevista una fonte di illuminazione sussidiaria mediante apparecchi illuminanti autoalimentati. L'impianto ha origine dai vari quadri di zona ed è costituito da linee dorsali in cavo posato entro canale in acciaio zincato o tubazioni e da corpi illuminanti autonomi con LED. Gli apparecchi illuminanti saranno corredati di lampada fluorescente, batteria al Ni-Cd, raddrizzatore, inverter e dovrà essere del tipo "sempre accesa" svolgendo così le seguenti funzioni: illuminazione di emergenza in caso di mancanza rete illuminazione notturna illuminazione di sicurezza per segnalare i percorsi o le vie di esodo. In prossimità delle uscite e saranno installati cartelli segnalatori retro illuminati dotati di idonei pittogrammi bianco verdi conformi alla norma EN 1838. Anche gli apparecchi posti in corrispondenza di uscite, passaggi e scale devono essere muniti di apposito pittogramma secondo la vigente normativa. Tutti gli apparecchi saranno equipaggiati di scheda elettronica con circuiti a microprocessore in grado di dialogare con un sistema centralizzato di controllo tramite un doppino BUS. 4.12 Impianti equipotenziali L'impianto di terra sarà unico e generale, composto da picchetti e piatto di acciaio zincato, ispezionabile, posto in intimo contatto con il terreno e che realizzeranno il collegamento elettrico con la terra. I picchetti dovranno essere inoltre collegati ai ferri delle fondazioni. Tutte le strutture metalliche interessate (masse e/o masse estranee) come utilizzatori, motori, prese a spina, corpi illuminanti, quadri elettrici, canalizzazioni, struttura fabbricato, saranno collegate saldamente ad un conduttore di protezione il quale viene ancorato al nodo o collettore equipotenziale principale. Dallo stesso si dipartiranno dei conduttori di terra sia verso gli elementi di dispersione disposti all'esterno del fabbricato. Il conduttore di protezione e/o equipotenziale, avrà grado di isolamento pari al conduttore di fase, colori di identificazione giallo-verde e sezione come dalla tabella 54 F dell'art. 543.1.2 della Norma CEI 64-8/5. I collegamenti e le connessioni tra le varie parti metalliche saranno eseguiti secondo quanto previsto dalle normative. All'interno del fabbricato verranno adottate le prescrizioni delle norme CEI ed in particolare: - messa a terra del polo centrale delle prese, dei cassonetti dei corpi illuminanti, delle carcasse dei quadri elettrici e più in generale delle masse metalliche; - installazione nei quadri di interruttori a protezione differenziale; - collegamento equipotenziale di tutte le masse estranee, più specificatamente, dei tubi di adduzione dell'acqua calda e fredda, del gas, dei tubi di scarico (se metallici), dei tubi all'interno delle centrali tecnologiche, delle carcasse delle macchine di trattamento aria e di condizionamento. In particolare i conduttori equipotenziali principali dovranno avere una sezione non inferiore alla metà di quella del conduttore di protezione principale dell' impianto, con un minimo di 6 mmq se è pag. 11 prevista una protezione meccanica, 4 mmq se non è prevista la stessa. La protezione dai contatti indiretti dovrà essere realizzata impiegando interruttori automatici differenziali coordinati con l’impianto di terra secondo la formula: Ra<= 50/Ia. 4.13 Sganci di emergenza Tutta l’attività sarà soggetta allo sgancio di emergenza delle alimentazioni elettriche. La posizione definitiva potrà variare in fase esecutiva in funzione dell’esatta posizione richiesta dal comando dei VV.FF. 4.14 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche Si è stabilito che fabbricato è da considerarsi autoprotetto, saranno comunque installati dei limitatori di sovratensione per limitare la fulminazione indiretta degli apparati e della rete elettrica. 4.15 Impianto di produzione fotovoltaica Si è prevista l’installazione di un impianto di produzione da fotovoltaico su una porzione della copertura dei parcheggi esterni. Il campo fotovoltaico sarà costituito da n. 320 moduli in silicio policristallino con potenza di 250Wp che realizzeranno una potenza nominale complessiva dell’impianto pari a 80,00 kWp. L’impianto sarà completo di; cavi FG21M21, quadri di stringa, quadro di campo, inverter di potenza con dispositivo di interfaccia a commutazione forzata, limitatori di sovratensione sia sul lato c.c. che su quello c.a., gruppo di misura dell’energia prodotta. L’impianto è destinato ad operare in regime di scambio sul posto ai sensi della Deliberazione 3 giugno 2008 - ARG/elt 74/08 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. pag. 12 5 5.1 IMPIANTI SPECIALI Impianto gestione albergo La gestione dell’albergo sarà assistita da un sistema computerizzato su PC e terminali di camera che controlleranno: presenza, temperatura e sicurezza delle camere. Gli impianti installati saranno una estensione della esistente rete bus di gestione alberghiera rimanendo la centrale di controllo nella attuale reception, che dovrà essere opportunamente modificata. Ciascuna camera sarà attrezzata con: n.1 scheda di rete bus per la gestione, n.1 pannello comandi per il comando della temperatura, n.1 tasca porta badge per l’attivazione dei carichi dall’interno, n.1 lettore trasponder per l’apertura della porta elettrica dall’esterno, n.1 sensore temperatura, n.1 sensore fumo, n.1 contatto magnetico alle finestre ed alla porta di ingresso. n.1 elettroserratra alla porta di ingresso. n.1 contatto magnetico al frigorifero. Il sistema controllerà anche gli accessi principali e quelli dei corridoi degli edifici che saranno tutti dotati di lettore di badge, contatto magnetico ed elettroserratura. 5.2 Impianto di chiamata I servizi igienici delle camere e delle parti comuni ( servizi per disabili) saranno dotati di un pulsante o tirante di chiamata che sarà connesso al sistema di gestione delle camere. L’allarme sarà inviato dai servizi ad un posto di controllo presidiato. 5.3 Sistema di supervisione Per il controllo ed il comando degli impianti tecnologici e generali (condizionamento, stato dei quadri elettrici, comando luci parti comuni, allarmi ascensori, ecc.) dell’albergo sarà istallata, come estensione dell’esistente un sistema di supervisione e controllo. Il sistema comprenderà apparecchi interconnessi con cavo bus, di tipo e qualità uguale a quelli attualmente installati a cui saranno accoppiati. 5.4 Impianto ricezione televisiva L’esistente albergo è già dotato di un sistema di ricezione televisiva che sarà modificato, ampliato e reso disponibile ai nuovi impianti. Il segnale televisivo terrestre e satellitare sarà distribuito in tutte le camere e le aree comuni del bar, ristorante e sala convegni. pag. 13 5.5 Cablaggio fonia e dati Ciascun edificio sarà dotato di un Rack in armadio metallico rack 19” 42 passi per posa a pavimento, realizzati con montanti in lamiera di acciaio, pareti laterali e posteriori asportabili, con porta anteriore con pannello trasparente. I quattro Hub dell’ampliamento saranno collegato con il sistema TL TD dell’esistente albergo mediante trasmissione in fibra ottica ed in rame. Ciascuna camera sarà attrezzata con: - Una linea fonia comune con cavo utp a 2 coppie, categoria 3, in parallelo tra le prese della camera Una linea dati con cavo utp a 4 coppie, in categoria 6. Il cablaggio della rete fonia e dati dovrà essere certificato secondo le indicazioni dettate dalla classe D della normativa ISO/IEC11801. 5.6 Sistema rilevazione fumi antincendio La rete di protezione antincendio del nuovo complesso sarà asservita ad una centrale analogica (slave) che dialogherà con la centrale principale dell’esistente albergo che sarà opportunamente modificata per gestire il tutto. Il sistema rilevazione fumi antincendio sarà costituita da un Loop in cavo LSZH - UNI9795, cui saranno collegate le varie apparecchiature in campo ( sensori, pulsanti, ecc. ) che partendo dalla centrale saranno su di essa richiusi formando anelli chiusi. Il sistema automatico sarà integrato da pulsanti di allarme manuale a rottura del vetro dotato di Led di segnalazione e di circuito di identificazione. L’allarme incendio verrà lanciato tramite pannelli ottico acustico con cartello monitore incorporato in conformità con le normative EN54.2 ed UNI 9795. 5.7 Sistema controllo TVCC Gli accessi ai vari edifici saranno protetti di un sistema di video sorveglianza con l’installazione di telecamere indirizzate su porte IP e collegate alla rete dati . L’esistente albergo è già dotato di un sistema di controllo TVCC che sarà modificato, ampliato e connesso ai nuovi impianti. Il sistema sarà completato dai necessari alimentatori cavi e collegamenti. pag. 14 Progetto definitivo AMPLIAMENTO HOTEL GARDALAND S.R.L. COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR) Relazione energetica impianti meccanici INDICE 1 PREMESSA ................................................................................................................. 2 2 ANALISI DELL'INTERVENTO ....................................................................................... 2 3 RELAZIONE DI CALCOLO ENERGETICO ..................................................................... 6 3.1 Dispersioni invernali .................................................................................... 6 3.2 Riepilogo dispersioni invernali .................................................................... 19 3.3 Rientrate estive ......................................................................................... 20 3.4 Riepilogo carichi estivi sensibili .................................................................... 1 3.5 Aria primaria ............................................................................................... 2 3.6 Riepilogo potenze per aria primaria .............................................................. 3 1 PREMESSA La presente relazione tecnica costituisce la “diagnosi energetica” dell’edificio in progetto. L’attività di diagnosi energetica è finalizzata alla caratterizzazione energetica dell’edificio preso in esame e alla valutazione di interventi che riducano le spese energetiche e di gestione dell’edificio stesso. Le fasi della diagnosi energetica si possono di seguito riassumere: Modellizzazione dell’edificio attraverso software di calcolo Analisi dei consumi storici e futuri dell’edificio Valutazione attraverso software dei consumi energetici dell’edificio a regime intermittente Confronto tra i dati storici di consumo e i risultati della modellizzazione attraverso software Proposta di interventi finalizzati al risparmio energetico dell’edificio La presente diagnosi energetica è stata realizzata utilizzando i metodi di calcolo prescritti nelle Norme UNI TS 11300. 2 ANALISI DELL'INTERVENTO Oggetto del presente progetto definitivo è la realizzazione dei nuovi impianti di climatizzazione estiva ed invernale e degli impianti idrico-sanitari dell'ampliamento dell'Albergo di proprietà di Gardaland s.p.a. nel comune di Castelnuovo del Garda (VR). Il nuovo complesso preso in esame è costituito da tre edifici di forma rettangolare. Ogni fabbricato sarà composto da tre piani fuori terra un sottotetto adibito ad ospitare attrezzature tecnologiche quali UTA e accumuli per acqua sanitaria. In zona limitrofa sarà costruito un ulteriore edificio adibito a ristorante di tre piani fuori terra e un interrato dove saranno predisposti i nuovi locali tecnologici quali nuova centrale termofrigorifera e locale trasformatori elettrici. L’edificio è stato modellizzato attraverso il software Mc4. Tale software è dotato di certificazione rilasciata dal CTI di scostamento massimo dei risultati del 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l’applicazione dei pertinenti riferimenti nazionali (così come richiesto dal Decreto 26 giugno 2009). Pag. 3 Le immagini seguenti mostrano la modellizzazione 3D dell’edificio tramite software Mc4. Modello 3d – vista Modello 3d – vista Pag. 4 Le immagini seguenti, inoltre, mostrano la modellizzazione in 3D dell’edificio con evidenziate le frontiere disperdenti. Frontiere disperdenti – vista Frontiere disperdenti – vista Pag. 5 Frontiere disperdenti – particolare piano intermedio 3 3.1 RELAZIONE DI CALCOLO ENERGETICO Dispersioni invernali Il presente paragrafo descrive come sono state calcolate le dispersioni invernali delle diverse zone in oggetto e i risultati derivanti da nr.1 edificio tipo nella stagione invernale. Pag. 6 AMBIENTI NON RISCALDATI Ambiente: (pt-U1)Confine 4-locali tecnici Tipo Descrizione Piano: terra U Sup. U-lin Lungh. [W/(m²·K)] [m²] [W/(m·K)] [m] Inf. H iu H ue [m³/h] [W/K] [W/K] Esterno Parete muro esterno 0,326 19,06 0 0 6,214 Esterno Pavimento pavimento controterra 0,711 9,66 0 0 6,866 Esterno Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte intermedia) 0,525 6,5 0 0 3,415 Esterno Ponte termico GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno - parete isolata esternamente 0,8 12,86 0 0 10,286 Esterno Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul lato esterno) 0,075 12 0 0 0,9 Zona riscaldata Parete divisorio 1,684 19,06 0 32,099 0 Zona riscaldata Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte intermedia) -0,05 6 0 -0,3 0 Zona riscaldata Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul lato esterno) 0,075 6 0 0,45 0 Zona riscaldata Soffitto soffitto interpiano 0,516 9,66 0 4,979 0 Totali [W/K]: 37,228 27,68 Tau [H ue /(H iu +H ue )]: 0,426 Pag. 7 Ambiente: (p2-U1)Confine 6-locali tecnici Tipo Descrizione Piano: secondo U Sup. U-lin Lungh. [W/(m²·K)] [m²] [W/(m·K)] [m] Inf. H iu H ue [m³/h] [W/K] [W/K] Esterno Parete muro esterno 0,326 19,03 0 0 6,202 Esterno Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul lato esterno) 0,075 12 0 0 0,9 Esterno Ponte termico IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno) 0,05 6,34 0 0 0,317 Esterno Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte intermedia) 0,525 6,49 0 0 3,409 Esterno Ponte termico R02 - Solaio esterno (isol. esterno)Parete esterna (isol. intermedio) 0,75 6,34 0 0 4,757 Esterno Soffitto copertura piana 0,283 9,61 0 0 2,715 Zona riscaldata Parete divisorio 1,684 19,03 0 32,042 0 Zona riscaldata Pavimento pavimento interpiano 0,481 9,61 0 4,622 0 Zona riscaldata Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte intermedia) -0,05 6 0 -0,3 0 Zona riscaldata Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul lato esterno) 0,075 6 0 0,45 0 Totali [W/K]: 36,813 18,3 Tau [H ue /(H iu +H ue )]: 0,332 Pag. 8 RIEPILOGO PER AMBIENTI LEGENDA SIMBOLO UNITÀ DI MISURA U [W/(m²·K)] U-Lin [W/(m·K)] Lungh. [m] SUPERFICIE NETTA DELLA FRONTIERA Sup. [m²] INCREMENTO DI SICUREZZA Inc. [%] DIFFERENZA DI TEMPERATURA ∆T [°C] Disp. [W] DEFINIZIONE TRASMITTANZA TRASMITTANZA LINEICA LUNGHEZZA DEL PONTE TERMICO DISPERSIONI TERMICHE Ambiente: (pt-U1)- 1 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Sud Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Struttura princ muro esterno Finestra FIN. 1.80x2.65 Ponte termico 164,2 Sup. U-Lin Lungh. Inc . 0,326 102,72 0 0 0 25 837,2 1,383 61,49 0 0 0 25 2125,3 W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 115,3 0 25 0 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 54,81 0 25 719,4 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 3 0 25 3,8 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 6 0 25 11,2 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -3,8 Esposizione Est Incr. [%] 15 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 20,06 0 0 0 25 188 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 3,23 0 0 0 25 128,3 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 7,19 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 6 0 25 12,9 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 7,84 0 25 118,3 Esposizione Nord Incr. [%] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . Struttura princ muro esterno 0,326 105,74 0 0 0 25 1034,2 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 57,24 0 0 0 25 2374,8 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 106,8 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 6 0 25 13,5 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 54,63 0 25 860,4 ∆T Disp. 23,29 162,98 ∆T Disp. Pag. 9 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 Esposizione Ovest Incr. [%] Tipo Descrizione U Struttura princ muro esterno Finestra 0 0,05 12 0 25 18 10 Sup. L. [m²] Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. 0,326 44,03 0 0 0 25 394,7 FIN. 1.80x2.65 1,383 3,22 0 0 0 25 122,6 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 7,18 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 9 0 25 18,6 47,25 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 15,75 0 25 227,4 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,1 Amb. Conf. controterra Temp.[°C] -5 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ pavimento controterra 0,219 1029,06 0 0 0 25 5639,7 Ponte termico GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno - pa 0 0 0,8 136,49 0 25 2729,7 Amb. Conf. Esposizione verso locale (pt-U1)- 4 Temp.[°C] 9,3 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ divisorio 1,684 11,51 0 0 0 10,7 206,7 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 10,7 -1,6 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 10,7 2,4 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 1029,06 11,51 Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 17777 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 17777 Ambiente: (pt-U1)- 2 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Nord Incr. [%] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Struttura princ muro esterno Finestra FIN. 1.80x2.65 0,326 7,09 0 0 0 25 69,3 1,383 4,77 0 0 0 25 197,9 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 8,9 0 25 0 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 6 0 25 9 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,5 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 4,1 0 25 64,6 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,7 Esposizione Ovest Incr. [%] 10 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U U-Lin Lungh. Sup. Inc . Inc . 11,86 ∆T Disp. 10,5 ∆T Disp. Pag. 10 Struttura princ muro esterno 0,326 10,5 0 0 0 25 94,1 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,1 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,2 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 3,5 0 25 50,5 Amb. Conf. controterra Temp.[°C] -5 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ pavimento controterra 0,292 33,57 0 0 0 25 245 Ponte termico GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno - pa 0 0 0,8 7,45 0 25 149,1 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 33,57 Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 883,9 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 883,9 Ambiente: (pt-U1)- 3 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Sud Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Struttura princ muro esterno Finestra FIN. 1.80x2.65 0,326 7,08 0 0 0 25 57,7 1,383 4,77 0 0 0 25 164,9 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 8,9 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 6 0 25 11,2 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 4,1 0 25 53,8 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -3,8 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 3 0 25 3,8 Esposizione Est Incr. [%] 15 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 15,96 0 0 0 25 149,6 Inc . 11,85 ∆T Disp. 15,96 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,5 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,3 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 5,32 0 25 80,3 Amb. Conf. controterra Temp.[°C] -5 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ pavimento controterra 0,362 33,38 0 0 0 25 301,8 Ponte termico GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno - pa 0 0 0,8 11,86 0 25 237,2 Amb. Conf. Esposizione verso locale (pt-U1)- 4 Temp.[°C] 9,3 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U U-Lin Lungh. Sup. Inc . 33,38 7,77 ∆T Disp. Pag. 11 Struttura princ divisorio 1,684 7,77 0 0 0 10,7 139,6 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 10,7 2,4 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 10,7 -1,6 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 1199,2 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 1199,2 Ambiente: (pt-U1)- 5 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Est Incr. [%] 15 Sup. L. [m²] 10,5 Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 10,5 0 0 0 25 98,4 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,3 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,5 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 3,5 0 25 52,8 Esposizione Nord Incr. [%] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 7,05 0 0 0 25 68,9 11,82 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 4,77 0 0 0 25 197,9 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 8,9 0 25 0 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 6 0 25 9 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,5 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 4,09 0 25 64,4 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,7 Amb. Conf. controterra Temp.[°C] -5 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Struttura princ pavimento controterra 0,292 33,57 0 0 0 25 244,8 Ponte termico GF01 - Pavimento su terreno con isolamento esterno - pa 0 0 0,8 7,44 0 25 148,8 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 33,57 Disp. Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 889,5 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 889,5 Ambiente: (p1-U1)- 2 - Zona Esposizione Sud Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] 188,47 Pag. 12 Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 122,22 0 0 0 25 996,1 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 66,26 0 0 0 25 2290,2 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 124,2 0 25 0 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 125,64 0 25 1649,1 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 12 0 25 22,5 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 6 0 25 -7,5 Esposizione Est Incr. [%] 15 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 54,52 0 0 0 25 511 57,75 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 3,23 0 0 0 25 128,3 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 7,19 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 12 0 25 25,9 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 6 0 25 -8,6 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 38,5 0 25 581,1 Esposizione Nord Incr. [%] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 121,68 0 0 0 25 1190 188,46 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 66,78 0 0 0 25 2770,6 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 124,6 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 12 0 25 27 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 6 0 25 -9 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 125,64 0 25 1978,8 Esposizione Ovest Incr. [%] 10 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 54,53 0 0 0 25 488,8 57,75 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 3,22 0 0 0 25 122,6 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 7,18 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 12 0 25 24,7 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 6 0 25 -8,3 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 38,5 0 25 555,8 Amb. Conf. Esposizione verso locale (pt-U1)- 4 Temp.[°C] 9,3 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ pavimento interpiano 0,481 10,14 0 0 0 10,7 52 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 6 Temp.[°C] 11,7 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ soffitto interpiano 0,516 10,09 0 0 0 8,3 43,2 10,14 10,09 Pag. 13 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 7 Temp.[°C] 22 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ soffitto interpiano 0,516 7,04 0 0 0 -2 -7,3 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 7,04 Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 13416,6 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 13416,6 Ambiente: (p2-U1)- 3 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Sud Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Struttura princ muro esterno Finestra FIN. 1.80x2.65 Ponte termico 143,55 Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T 0,326 86,58 0 0 0 25 705,6 1,383 56,98 0 0 0 25 1969,6 W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 106,6 0 25 0 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 48 0 25 630 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 6 0 25 7,5 Esposizione Est Incr. [%] 15 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 30,6 0 0 0 25 286,8 Disp. 33,83 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 3,23 0 0 0 25 128,3 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 7,19 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 9 0 25 19,4 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 11,35 0 25 171,3 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,3 Esposizione Nord Incr. [%] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 113,69 0 0 0 25 1111,9 175,7 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 62,01 0 0 0 25 2572,7 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 115,7 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 9 0 25 20,2 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,5 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 58,72 0 25 924,8 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 6 0 25 9 Esposizione Ovest Incr. [%] 10 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 20,07 0 0 0 25 179,9 23,29 Pag. 14 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 3,22 0 0 0 25 122,6 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 7,18 0 25 0 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,2 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 7,84 0 25 113,2 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 3 0 25 4,1 Esposizione Tetto piano esterno Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ copertura piana 0,283 1022,58 0 0 0 25 7222,4 Ponte termico R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is 0 0 0,75 125,46 0 25 2352,4 Ponte termico IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno) 0 0 0,05 52,04 0 25 65,1 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 6 Temp.[°C] 11,7 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ divisorio 1,684 11,52 0 0 0 8,3 161 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 8,3 -1,2 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 8,3 1,9 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 7 Temp.[°C] 22 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ divisorio 1,684 7,93 0 0 0 -2 -26,7 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 1022,58 11,52 7,93 Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 18748,5 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 18748,5 Ambiente: (p2-U1)- 4 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Sud Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Struttura princ muro esterno Finestra FIN. 1.80x2.65 0,326 7,07 0 0 0 25 57,6 1,383 4,77 0 0 0 25 164,9 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 8,9 0 25 0 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 4,1 0 25 53,8 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 3 0 25 3,8 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 6 0 25 11,2 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -3,8 Esposizione Est Incr. [%] 15 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 15,96 0 0 0 25 149,6 Inc . 11,84 ∆T Disp. 15,96 Pag. 15 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,3 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,5 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 5,32 0 25 80,3 Esposizione Tetto piano esterno Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ copertura piana 0,283 33,36 0 0 0 25 235,6 Ponte termico R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is 0 0 0,75 9,27 0 25 173,7 Ponte termico IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno) 0 0 0,05 16,08 0 25 20,1 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 6 Temp.[°C] 11,7 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ divisorio 1,684 7,74 0 0 0 8,3 108,1 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 8,3 -1,2 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 8,3 1,9 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 33,36 7,74 Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 1057,7 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 1057,7 Ambiente: (p2-U1)- 7 - locali tecnici Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Sud Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Struttura princ muro esterno Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la Ponte termico Ponte termico Esposizione Ovest Incr. [%] Tipo Descrizione U Struttura princ muro esterno Ponte termico 7,93 Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. 0,326 7,93 0 0 0 27 69,8 0 0 0,075 3 0 27 6,1 IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 2,72 0 27 38,5 IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 3 0 27 4,1 10 Sup. L. [m²] Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. 0,326 7,55 0 0 0 27 73,1 C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 27 6,7 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 3 0 27 4,5 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 2,59 0 27 40,4 Esposizione Tetto piano esterno Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ copertura piana 0,283 6,65 0 0 0 27 50,7 Ponte termico R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is 0 0 0,75 5,16 0 27 104,5 Ponte termico IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno) 0 0 0,05 5,23 0 27 7,1 7,55 6,65 Pag. 16 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p1-U1)- 2 Temp.[°C] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ pavimento interpiano 0,481 6,65 0 0 0 2 6,4 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 9 Temp.[°C] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ divisorio 1,684 7,55 0 0 0 2 25,4 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 3 Temp.[°C] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ divisorio 1,684 7,93 0 0 0 2 26,7 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 6,65 7,55 7,93 Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 463,8 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 463,8 Ambiente: (p2-U1)- 8 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Nord Incr. [%] 20 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Struttura princ muro esterno Finestra 11,86 Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. 0,326 7,09 0 0 0 25 69,3 FIN. 1.80x2.65 1,383 4,77 0 0 0 25 197,9 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 8,9 0 25 0 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 6 0 25 9 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 4,1 0 25 64,6 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,7 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,5 Esposizione Ovest Incr. [%] 10 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 10,5 0 0 0 25 94,1 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,2 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,1 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 3,5 0 25 50,5 Esposizione Tetto piano esterno Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ copertura piana 0,283 33,57 0 0 0 25 237,1 Ponte termico IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno) 0 0 0,05 18,5 0 25 23,1 Ponte termico R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is 0 0 0,75 7,45 0 25 139,7 10,5 33,57 Pag. 17 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 889,7 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 889,7 Ambiente: (p2-U1)- 9 - Zona Unità Immobiliare: Gardaland Hotel Esposizione Sud Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T 11,83 Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 7,33 0 0 0 25 59,7 Finestra FIN. 1.80x2.65 1,383 4,51 0 0 0 25 155,7 Ponte termico W01 - Serramento (filo esterno)-Parete esterna (isol. e 0 0 0 8,7 0 25 0 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 4,09 0 25 53,7 Ponte termico IW5 - Parete interna-Parete esterna (isol. intermedio c 0 0 0,05 6 0 25 7,5 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -3,8 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 5,6 Esposizione Ovest Incr. [%] 10 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ muro esterno 0,326 15,96 0 0 0 25 143,1 Ponte termico C6 - 2 Pareti esterne (spigolo interno, isolante parte 0 0 -0,05 3 0 25 -4,1 Ponte termico C1 - 2 Pareti esterne (spigolo esterno, isolante sul la 0 0 0,075 3 0 25 6,2 Ponte termico IF2 - Solaio interno-Parete esterna (isol. parte interm 0 0 0,525 5,32 0 25 76,8 Esposizione Tetto piano esterno Incr. [%] 0 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ copertura piana 0,283 33,35 0 0 0 25 235,6 Ponte termico R02 - Solaio esterno (isol. esterno)-Parete esterna (is 0 0 0,75 9,26 0 25 173,7 Ponte termico IW6 - Parete interna-Soffitto esterno (isol. esterno) 0 0 0,05 16,08 0 25 20,1 Amb. Conf. Esposizione verso locale (p2-U1)- 7 Temp.[°C] 22 Sup. L. [m²] Tipo Descrizione U Sup. U-Lin Lungh. Inc . ∆T Disp. Struttura princ divisorio 1,684 7,77 0 0 0 -2 -26,2 Volume [m³] Infiltrazione [Vol/h] Portata d’aria [m³/h] ∆T [°C] 15,96 33,35 7,77 Dispersione [W] Incremento per intermittenza () [W]: Dispersioni [W]: 903,7 Apporto della ventilazione [W]: 0 TOTALE [W]: 903,7 Pag. 18 RIEPILOGO PER ZONE LEGENDA SIMBOLO UNITÀ DI MISURA VOLUME Vol. [m³] TEMPERATURA BULBO SECCO T bs [°C] UMIDITÀ RELATIVA U.R. [%] SUPERFICIE NETTA DELLA FRONTIERA Sup. [m²] DISPERSIONI TERMICHE Disp. [W] APPORTO DELLA VENTILAZIONE SENSIBILE Sens. [W] DEFINIZIONE 3.2 Riepilogo dispersioni invernali Potenze delle zone Zona climatizzata 20/26-Gardaland Hotel locale Hotel sfatorito 22/20-Gardaland Aria interna Aria trattata Ventilazione Vol. T bs U.R. T bs U.R. Portata Disp. Sens. Umid. Appor. Tot. [m³] [°C] [%] [°C] [%] [m³/h] [W] [W] [W] [W] [W] 10.201 20,0 60 100 55.766 55.766 20 22,0 60 100 464 464 56.230 56.230 Totali [W]: Pag. 19 RIEPILOGO PER UNITA’ IMMOBILIARE Unità immobiliare: Gardaland Hotel Cod. Descrizione Temp. Volume Disp. + Vent. [m³] [W] [°C] (pt-U1)- 1 Zona 20,0 3.087,19 17.777 (pt-U1)- 3 Zona (pt-U1)- 5 Zona 20,0 100,14 1.199 20,0 100,71 890 (pt-U1)- 2 Zona 20,0 100,71 884 (p1-U1)- 2 Zona 20,0 3.443,21 13.417 (p2-U1)- 3 Zona 20,0 3.067,75 18.749 (p2-U1)- 8 Zona 20,0 100,71 890 (p2-U1)- 9 Zona 20,0 100,05 904 (p2-U1)- 4 Zona 20,0 100,07 1.058 (pt-U1)- 4 locali tecnici 20,0 28,97 (p2-U1)- 6 locali tecnici 20,0 28,83 (p2-U1)- 7 locali tecnici 22,0 19,94 464 Totale unità immobiliare: 10.278,29 56.230 3.3 Rientrate estive Il presente paragrafo descrive come sono state calcolate le rientrate estive delle diverse zone in oggetto e i risultati derivanti da nr.1 edificio tipo nella fase estiva. CALCOLO DEI CARICHI ESTIVI ED INVERNALI (Metodo RTS - ASHRAE Handbook 2001) Comune di PESCHIERA DEL GARDA Indirizzo Committente Progettista Progetto per la realizzazione di Altezza sul l.d.m [m] 68,00 Latitudine [°N] 45,26 Longitudine [°] -10,41 Meridiano di riferimento [DEG] -15 Condizioni esterne di progetto Inverno Estate Temperatura b.s. [°C] -5 31,5 Temperatura b.u. [°C] -6 23,8 Umidità Relativa [%] 76,0 53,8 Pag. 20 Escursione termica giornaliera [°C] 11 Fattore di foschia [0.85 ÷ 1] 0,85 Riflettività ambiente circostante [0 ÷ 1] 0,2 LEGENDA Inverno Corrisponde al periodo di riscaldamento Estate Corrisponde al periodo di raffreddamento Pag. 21 Esposizioni CARATTERISTICHE ESPOSIZIONI Descrizione controterra Tipo Orient. Incl. Temp. b.s. Incr. [°] [°] [°C] [°C] [%] Controterra 0 180 20 0 0 Sud Esterna 180 90 0 Est Esterna 90 90 15 Nord Esterna 0 90 20 Ovest Esterna 270 90 10 Tetto piano esterno Esterna 0 0 0 Pavimento esterno Esterna 0 180 0 LEGENDA: Orientamento: 0 ̊= Nord , 90 ̊= Est , 180 ̊= Sud , 270 ̊= Ovest Inclinazione: 0 ̊÷60 ̊ = tetti o soffitti , 61 ̊÷90 ̊ = pareti verticali , 91 ̊÷180 ̊ = pavimenti) Temperature b.s.: Valide soltanto per esposizione di tipo Interna e Controterra Pag. 22 Profili orari CARATTERISTICHE DEI PROFILI ORARI 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Temperatura [°C] - GIORNO INVERN 18 18 16 16 16 16 18 18 20 20 20 20 18 18 20 20 20 20 18 18 18 16 16 16 26 26 26 26 28 28 28 28 28 28 Temperatura [°C] - GIORNO EST 28 28 28 28 28 28 28 28 26 26 26 26 30 30 Percentuale [%] - occup. 0 0 0 0 0 0 0 100 100 100 80 30 30 30 30 30 50 50 50 50 100 100 100 50 50 100 100 100 100 100 50 0 0 0 50 50 70 85 100 100 100 100 80 100 100 100 100 100 100 100 50 50 50 100 80 80 80 100 100 100 100 100 100 50 50 50 70 85 100 100 100 100 80 100 100 100 100 100 100 100 100 80 Percentuale [%] - ILLUMINAZIONE DEGENZA 50 50 50 50 50 Percentuale [%] - APPARECCHIATURE DEGENZA 50 50 50 50 50 50 50 50 100 100 100 100 100 100 Percentuale [%] - PERSONE - HOTEL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 80 80 30 30 30 30 30 50 50 50 50 80 80 100 100 Percentuale [%] - ILLUMINAZIONE HOTEL 50 50 50 50 Percentuale [%] - APPARECCHIATURE - HOTEL 50 30 30 30 30 30 30 50 100 100 100 100 100 100 100 ZONE DATI GENERALI Profilo orario di funzionamento Tipo di impianto Descrizione Estate Inverno Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 ESTATE VENTIL INVERNO VENTIL Gardaland Hotel -locale sfatorito 22/20 ESTATE VENTIL INVERNO VENTIL Gardaland Hotel -NR Non climatizzata CONDIZIONI INTERNE DI PROGETTO Temp. b.s. U.R. Diff. T Diff. U.R. Incr. Intermitt. [≥1] Descrizione [°C] [°C] [%] [%] [°C] [%] Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 26 20 50 60 1 10 1 1 Gardaland Hotel -locale sfatorito 22/20 20 22 50 60 1 10 1 1 Gardaland Hotel -NR 30 VENTILAZIONE Profilo orario di funzionamento Descrizione Temp. ingresso aria in ambiente b.s. Temp. ingresso aria in ambiente b.u. [°C] [°C] [°C] [°C] Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 0 0 0 0 Gardaland Hotel -locale sfatorito 22/20 0 0 0 0 Gardaland Hotel -NR 0 0 0 0 AMBIENTI DATI GENERALI E VENTILAZIONE Cod. Descrizione Zona Area H Ventil. [m²] [m] [m³/h] Infiltrazioni [m³/h] [m³/h] (pt-U1)- 1 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 1029,06 3 0 0 0 (pt-U1)- 2 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 33,57 3 0 0 0 (pt-U1)- 3 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 33,38 3 0 0 0 (pt-U1)- 4 locali tecnici Gardaland Hotel -NR 9,66 3 0 0 0 (pt-U1)- 5 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 33,57 3 0 0 0 (p1-U1)- 2 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 1147,74 3 0 0 0 (p2-U1)- 3 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 1022,58 3 0 0 0 (p2-U1)- 4 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 33,36 3 0 0 0 (p2-U1)- 6 locali tecnici Gardaland Hotel -NR 9,61 3 0 0 0 (p2-U1)- 7 locali tecnici Gardaland Hotel -locale sfatorito 22/20 6,65 3 0 0 0 (p2-U1)- 8 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 33,57 3 0 0 0 (p2-U1)- 9 Zona Gardaland Hotel -climatizzata 20/26 33,35 3 0 0 0 Persone App.Sens. App.Lat. [n.] [W] [W] CARICHI INTERNI - PERSONE Cod. Descrizione Profilo orario (pt-U1)- 1 Zona 100 65 40 occup. (pt-U1)- 2 Zona 3 65 40 occup. occup. (pt-U1)- 3 Zona 3 65 40 (pt-U1)- 4 locali tecnici 0 0 0 (pt-U1)- 5 Zona 3 65 40 occup. (p1-U1)- 2 Zona 112 65 40 occup. (p2-U1)- 3 Zona 100 65 40 occup. (p2-U1)- 4 Zona 3 65 40 occup. (p2-U1)- 6 locali tecnici 0 0 0 (p2-U1)- 7 locali tecnici 1 65 40 occup. (p2-U1)- 8 Zona 3 65 40 occup. (p2-U1)- 9 Zona 3 65 40 occup. Pag. 25 CARICHI INTERNI – APPARECCHIATURE Cod. Descrizione Sens. Lat. R/S [W] [W] [n.] Profilo orario (pt-U1)- 1 Zona 10290,6 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (pt-U1)- 2 Zona 335,7 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (pt-U1)- 3 Zona 333,8 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (pt-U1)- 4 locali tecnici 0 0 0 (pt-U1)- 5 Zona 335,7 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (p1-U1)- 2 Zona 11477,4 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (p2-U1)- 3 Zona 10225,8 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (p2-U1)- 4 Zona 333,6 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (p2-U1)- 6 locali tecnici 0 0 0 (p2-U1)- 7 locali tecnici 66,5 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (p2-U1)- 8 Zona 335,7 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL (p2-U1)- 9 Zona 333,5 0 0,45 APPARECCHIATURE - HOTEL CARICHI INTERNI - ILLUMINAZIONE Cod. Descrizione Fissa Variabile [W/m²] [W/m²] Codice lampada Profilo orario (pt-U1)- 1 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (pt-U1)- 2 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (pt-U1)- 3 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (pt-U1)- 4 locali tecnici 0 0 0 (pt-U1)- 5 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (p1-U1)- 2 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (p2-U1)- 3 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (p2-U1)- 4 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (p2-U1)- 6 locali tecnici 0 0 0 (p2-U1)- 7 locali tecnici 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (p2-U1)- 8 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL (p2-U1)- 9 Zona 10 0 2 ILLUMINAZIONE HOTEL LEGENDA: Codice lampada=0: Lampada non presente Codice lampada=1: Lampade ad incandescenza esposte Codice lampada=2: Lampade fluorescenti non ventilate Codice lampada=3: Lampade Fluorescenti con ripresa dell’aria dall’alto Codice lampada=4: illuminante Lampade Fluorescenti con ripresa dell’aria attraverso il corpo Pag. 26 DIMENSIONAMENTO IMPIANTO POTENZE TOTALI DI RAFFREDDAMENTO E RISCALDAMENTO POTENZE MASSIME EDIFICIO Superficie [m²] 3.426 Volume [m³] 10.278 Ambienti [n.] 12 Zone [n.] 3 Persone [n.] 331 Pot. max. Ora Mese 128.728 15 8 0 0 128.728 15 8 [W] Ambienti [W] Ventilazione (*) Tot. max contemporaneo (**) Pot. max. 56.227 56.227 LEGENDA (*) (**) Si considera che l' aria venga portata al punto di rugiada. L’apporto della ventilazione è algebricamente sommato in base alle temperature di immissione dell’aria nella zona. Pag. 27 Dettagli Zone Impiantistiche DATI ZONA: Gardaland Hotel-climatizzata 20/26 Area [m²]: 3400,18 Volume [m³]: 10200,54 Ambienti [n.] 9 Portata ventilazione [l/s]: 0 Persone [n.] 330 Raffreddamento Max Ambienti Mese: 8 Max Ventilazione Ora: 15 Mese: 0 Ora: 24 Sensibile [W] 114999,7 Sensibile [W] 0 Latente [W] 13188,1 Deumidificazione [W] 0 TOTALE [W] 128187,8 TOTALE [W] 0 Max Contemporaneo Ambienti Ventilazione (*) Mese: 8 Ora: Sensibile [W] 114999,7 Latente [W] 13188,1 Sensibile [W] 0 Deumidificazione [W] 0 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] 0 TOTALE [W] 128187,8 15 Riscaldamento Max Contemporaneo Mese: 1 Ora: Ambienti Sensibile [W] 55762,9 Ventilazione Sensibile [W] 0 Latente [W] 0 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] 0 TOTALE [W] 55762,9 24 LEGENDA (*) (**) Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada. Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente Pag. 28 POTENZA AMBIENTI DI ZONA: Gardaland Hotel-climatizzata 20/26 Dati Generali Potenza estiva Am b. Cod. (ptU1)1 (ptU1)2 (ptU1)3 (ptU1)5 (p1U1)2 (p2U1)3 (p2U1)4 (p2U1)8 (p2U1)9 Vol. [m³] P [n.] Ventilazion e [l/s] Vol/h Sensibile Latente Potenza invernale H M S/ T Sensibile Amb. Ventil. Totale Amb. Ventil. Totale Disp. Vent. Totale [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] 3.087,19 100 30424,7 0 30424, 7 3996,7 0 3996,7 15 9 0,88 17776, 2 0 17776, 2 100,71 3 836,4 0 836,4 120 0 120 19 7 0,87 883,9 0 883,9 100,14 3 1624,2 0 1624,2 119,9 0 119,9 12 9 0,93 1198,4 0 1198,4 100,71 3 824,5 0 824,5 120 0 120 19 7 0,87 889,5 0 889,5 3.443,21 112 40654,7 0 40654, 7 4485,8 0 4485,8 15 9 0,90 13416, 6 0 13416, 6 3.067,75 100 37145,8 0 37145, 8 4006 0 4006 15 8 0,90 18747, 9 0 18747, 9 100,07 3 1864,7 0 1864,7 119,9 0 119,9 12 9 0,94 1057,1 0 1057,1 100,71 3 1127,5 0 1127,5 120 0 120 19 7 0,90 889,7 0 889,7 100,05 3 1704,5 0 1704,5 116,7 0 116,7 15 9 0,94 903,7 0 903,7 DATI ZONA: Gardaland Hotel-locale sfatorito 22/20 Area [m²]: 6,65 Volume [m³]: 19,95 Ambienti [n.] 1 Portata ventilazione [l/s]: 0 Persone [n.] 1 Raffreddamento Max Ambienti Mese: 7 Max Ventilazione Ora: 16 Mese: 0 Ora: 24 Sensibile [W] 522,8 Sensibile [W] 0 Latente [W] 40 Deumidificazione [W] 0 TOTALE [W] 562,8 TOTALE [W] 0 Max Contemporaneo Ambienti Ventilazione (*) Mese: 7 Ora: Sensibile [W] 522,8 Latente [W] 40 Sensibile [W] 0 Deumidificazione [W] 0 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] 0 TOTALE [W] 562,8 16 Riscaldamento Max Contemporaneo 1 Ora: Ambienti Sensibile Mese: [W] 463,8 Ventilazione Sensibile [W] 0 Latente [W] 0 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] 0 TOTALE [W] 463,8 LEGENDA (*) (**) Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada. Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente 24 POTENZA AMBIENTI DI ZONA: Gardaland Hotel-locale sfatorito 22/20 Dati Generali Potenza estiva Am b. Cod. (p2U1)7 Vol. [m³] 19,94 P [n.] 1 Ventilazion e [l/s] Vol/h Sensibile Latente Potenza invernale H M S/ T Sensibile Amb. Ventil. Totale Amb. Ventil. Totale Disp. Vent. Totale [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] 522,8 0 522,8 40 0 40 16 7 0,93 463,8 0 463,8 DATI ZONA: Gardaland Hotel-NR Area [m²]: 19,27 Volume [m³]: 57,81 Ambienti [n.] 2 Portata ventilazione [l/s]: 0 Persone [n.] 0 Raffreddamento Max Ambienti Mese: 1 Max Ventilazione Ora: 0 Mese: 0 Ora: 24 Sensibile [W] 0 Sensibile [W] 0 Latente [W] 0 Deumidificazione [W] 0 TOTALE [W] 0 TOTALE [W] 0 Max Contemporaneo Ambienti Ventilazione (*) Mese: 0 Ora: Sensibile [W] 0 Latente [W] 0 Sensibile [W] 0 Deumidificazione [W] 0 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] 0 TOTALE [W] 0 0 Riscaldamento Max Contemporaneo Mese: 1 Ora: Ambienti Sensibile [W] 0 Ventilazione Sensibile [W] 0 Latente [W] 0 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] 0 TOTALE [W] 0 LEGENDA (*) (**) Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada. Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente 24 POTENZA AMBIENTI DI ZONA: Gardaland Hotel-NR Dati Generali Potenza estiva Am b. Vol. P Cod. [m³] [n.] (ptU1)4 (p2U1)6 3.4 Ventilazion e [l/s] Sensibile Potenza invernale Latente H M S/ T Amb. Ventil. Totale Amb. Ventil. Totale Disp. Vent. Totale [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] Vol/h 28,97 0 0 0 0 0 0 0 24 6 0 0 0 28,83 0 0 0 0 0 0 0 24 6 0 0 0 Riepilogo carichi estivi sensibili U.I.: Gardaland Hotel ZONA: climatizzata 20/26 Ambiente Sensibile Tras Illu Pers Infilt Total Amb. Mese Ora Irr. App. m m. . r. e [Cod.] [W] [W] [W] [W] [W] [W] [W] (pt-U1)(pt-U1)(pt-U1)(pt-U1)(p1-U1)(p2-U1)(p2-U1)(p2-U1)(p2-U1)- 1 2 3 5 2 3 4 8 9 MESE: (*) Sensibile 9 7 9 7 9 8 9 7 9 12 19 12 19 15 15 12 15 12 -4.848 -61 -76 -77 1.412 4.465 157 295 46 8 21.169 293 1.368 293 22.329 17.330 1.368 333 1.292 5.380 263 169 263 5.895 5.316 169 170 169 ORA: 5.668 170 166 170 6.401 5.688 166 167 166 9.573 314 308 314 10.761 9.567 307 311 307 36.941 979 1.935 963 46.799 42.366 2.167 1.276 1.981 15 Latente Totale Per App Total Infiltr. s. . e [W] [W] [W] [W] [W] 4.000 120 120 120 4.480 4.000 120 120 120 4.000 120 120 120 4.480 4.000 120 120 120 TOTALE (*): TOTALE [W]: 40.941 1.099 2.055 1.083 51.279 46.366 2.287 1.396 2.101 148.606 128.188 Non considera l’intermittenza dell’impianto (profilo di funzionamento). pag. 1 3.5 Aria primaria CENTRALI DI TRATTAMENTO ARIA PER ARIA PRIMARIA Descrizione UTA Portata [m³/h] 20400 Aria esterna (100,0 [%]) [m³/h] 20400 Raffreddamento T b.s. U.R. Sensibile Recupero [°C] [%] [kW] [%] Aria esterna Miscela (*) Aria espulsa (ripresa) (**) 31,5 31,5 26 53,8 53,0 50,0 36 Sensibile Latente Totale [kW] [kW] [kW] Potenza max (***) 128,6 102,9 S/T 231,4 0,56 Ora Mese 15 7 Ora Mese 7 1 Riscaldamento T b.s. [°C] Aria esterna Miscela (*) Aria espulsa (ripresa) (**) U.R. [%] -5 -5 20 Sensibile [kW] Potenza max (***) Sensibile [kW] 76,0 76,0 60,0 Latente [kW] 215,5 Recupero [%] 167 Totale [kW] 0,9 S/T 216,4 1,00 LEGENDA (*) (**) (***) Miscela tra l' aria proveniente dall' impianto di ripresa e l' aria esterna dopo il passaggio dal recuperatore. Condizioni dell' aria proveniente dall' impianto di ripresa. Potenza totale considerando il recupero (solo sensibile). POST RISCALDAMENTO Zona Gardaland Hotel-climatizzata 20/26 Portata Post riscaldamento [m³/h]: [kW] 20400 Immissione T bs [°C] 22,5 Immissione T bu [°C] 16 [°C] 28 [°C] 14 11,6 pag. 2 3.6 Riepilogo potenze per aria primaria POTENZE TOTALI DI RAFFREDDAMENTO E RISCALDAMENTO POTENZE MASSIME EDIFICIO Superficie [m²] 3.426 Volume [m³] 10.278 Ambienti [n.] 12 Zone [n.] 3 Persone [n.] 331 Pot. max. Ora Mese Ambienti 126.736 15 8 56.227 Ventilazione (*) 231.440 15 7 216.437 Tot. max contemporaneo (**) 276.520 15 7 220.422 [W] Pot. max. [W] LEGENDA (*) (**) Si considera che l' aria venga portata al punto di rugiada. L’apporto della ventilazione è algebricamente sommato in base alle temperature di immissione dell’aria nella zona. pag. 3 Dettagli Zone Impiantistiche DATI ZONA: Gardaland Hotel-climatizzata 20/26 Area [m²]: 3400,18 Volume [m³]: 10200,54 Ambienti [n.] 9 Portata ventilazione [l/s]: 5666,97 Persone [n.] 330 Raffreddamento Max Ambienti Mese: 8 Max Ventilazione Ora: 15 Mese: 7 Ora: 15 Sensibile [W] 114999,7 Sensibile [W] 128573,9 Latente [W] 11195,9 Deumidificazione [W] 102866 TOTALE [W] 126195,6 TOTALE [W] 231439,9 Max Contemporaneo Ambienti Ventilazione (*) Mese: 7 Ora: Sensibile [W] Latente [W] 10948,4 Sensibile [W] 128573,9 Deumidificazione 15 112376,8 [W] 102866 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] -78807,4 TOTALE [W] 275957,7 Riscaldamento Max Contemporaneo Mese: 1 Ora: Ambienti Sensibile [W] 55762,9 Ventilazione Sensibile [W] 215496,4 Latente [W] 940,5 Apporto della ventilazione (solo aria di rinnovo) (**) [W] -52241,6 TOTALE [W] 219958,2 7 LEGENDA (*) (**) Si considera che l’aria venga portata alle condizioni di rugiada. Un valore negativo indica che l’aria toglie calore dall’ambiente pag. 4 Progetto definitivo AMPLIAMENTO HOTEL GARDALAND S.R.L. COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA (VR) Relazione tecnica impianti meccanici INDICE 1 PREMESSA ................................................................................................................. 2 2 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE MECCANICA............................ 2 2.1 Condizioni termoigrometriche esterne ........................................................... 2 2.2 Condizioni termoigrometriche interne ............................................................ 2 2.3 Ricambi d'aria (dimensionati secondo UNI 10339) ......................................... 3 3 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE......................................... 4 3.1 Centrale termofrigorifera .............................................................................. 5 3.2 Pompa di calore geotermica......................................................................... 6 3.3 Unità di trattamento aria .............................................................................. 8 3.4 Ventilconvettori ......................................................................................... 13 4 IMPIANTO IDRICO SANITARIO .................................................................................. 14 4.1 Impianto idrico sanitario ............................................................................. 15 5 RECUPERO ACQUE METEORICHE............................................................................ 16 pag. 1 1 PREMESSA Oggetto del presente progetto definitivo è la realizzazione dei nuovi impianti di climatizzazione estiva ed invernale e degli impianti idrico-sanitari dell'ampliamento dell'Albergo di proprietà di Gardaland s.p.a. nel comune di Castelnuovo del Garda (VR). Il nuovo complesso preso in esame è costituito da tre edifici di forma rettangolare. Ogni fabbricato sarà composto da tre piani fuori terra un sottotetto adibito ad ospitare attrezzature tecnologiche quali UTA e accumuli per acqua sanitaria. In zona limitrofa sarà costruito un ulteriore edificio adibito a ristorante di tre piani fuori terra e un interrato dove saranno predisposti i nuovi locali tecnologici quali nuova centrale termofrigorifera e locale trasformatori elettrici. 2 2.1 2.2 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE MECCANICA DATI TECNICI DI RIFERIMENTO Condizioni termoigrometriche esterne ESTATE 32°C - 55% UR INVERNO -5°C - 50% UR Condizioni termoigrometriche interne ESTATE INVERNO A) AREE CONDIZIONATE - Camere albergo 26°C - 55% UR 20°C - 50% UR pag. 2 B) AREE RISCALDATE - Magazzini/depositi - Servizi 2.3 20°C - 55% UR Ricambi d'aria (dimensionati secondo UNI 10339) A) ARIA ESTERNA PER PERSONA Camere d'albergo 39,6 mc/h B) AFFOLLAMENTO Camere d'albergo 4 persone/camera C) VELOCITA’ DELL’ARIA IN AMBIENTE nella zona occupata dalle persone 0,25 m/sec. E) NORMATIVE DI RIFERIMENTO - DM 37/08 - Legge 10/91 - DPR 412/93 - D.Lgs. 192/05 - D.Lgs. 311/06 - DPR 59/09 - Norma Uni 10339 - DPR 14/01/1997 - DM 18/09/2002 pag. 3 3 CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE L’impianto per la climatizzazione estiva e invernale dell’edificio sarà caratterizzato da ventilconvettori a soffitto e aria primaria in ogni ambiente climatizzato. Ciascun ventilconvettore avrà una doppia batteria ad acqua per eseguire un trattamento di preraffreddamento gratuito con l'acqua di pozzo sfruttando l'effetto gratuito del free-cooling. Ogni batteria sarà dotata di valvola di regolazione dedicata in modo da poter permettere un controllo di temperatura autonomo per ciascuna stanza. Nei servizi igienici saranno installati ulteriormente dei scaldasalviette in acciaio con valvola motorizzata E/I. E’ garantito il ricambio forzato dell’aria primaria attraverso immissione di aria trattata nelle camere e ripresa dai servizi igienici attraverso una unità di trattamento aria centralizzata dotata di recuperatori di calore, posizionata nel sottotetto dello stabile. L'Uta sarà dotata di sezione ventilante di ripresa, recuperatore a flussi incrociati, sezione filtrante, sezione di trattamento e sezione ventilante di mandata. Saranno installati due silenziatori sull'UTA (uno sulla mandata e uno sulla ripresa) al fine di mantenere negli ambienti un livello di pressione sonora inferiori ai limiti imposti dalle normative vigenti (in particolare dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997). La distribuzione dell’aria negli ambienti avverrà mediante una rete di canalizzazioni in lamiera zincata, che correranno a soffitto del corridoio e alimenteranno le bocchette di distribuzione aria opportunamente dimensionati, con serrande di taratura per avere, nella zona occupata dalle persone, velocità dell’aria inferiori a 0,25 m/sec. pag. 4 3.1 Centrale termofrigorifera La nuova centrale termofrigorifera sarà caratterizzata da nr. 2 generatore termici collegati in parallelo ed alimentati elettricamente. I generatori saranno pompe di calore geotermiche con nr. 2 pozzi dedicati. Il salto termico tra acqua prelevata dalla falda e acqua reimmessa in corso d’acqua superficiale sarà pari a 10°C; tale salto termico permette di evitare l’integrazione di potenza termo frigorifero con pompe di calore condensate ad aria. Allo stato attuale è autorizzato un prelievo di acqua di falda pari a 10 l/s medio giornaliero annuo. Tale portata d’acqua corrisponde a 315.360 mc acqua/anno prelevabili dalla falda. Tale volume di acqua è sufficiente a gestire i fabbisogni idrici e irrigui dell’albergo esistente e dell’ampliamento. In aggiunta a ciò è sufficiente a gestire la climatizzazione geotermica del solo ampliamento. Per poter coprire anche l’edificio esistente con climatizzazione geotermica è necessario incrementare il valore autorizzato di prelievo a 20 l/s medio giornaliero annuo. Qualora tale incremento non fosse autorizzato, o fosse autorizzato solo in parte, l’edifico esistente sarà dipendente, in termini di climatizzazione, alle caldaie e ai gruppi frigoriferi esistenti. In realtà si sottolinea che comuqnue le caldaie esistenti devranno intervenire a servizio dell’edificio esistente quando la temperatura dell’aria esterna scende sotto 0°C. Infatti l’impianto esistente è alimentato per tali valori dell’aria esterna, con acqua di mandata a 70°C, valore non raggiungibile dalle pompe di calore. Le pompa di calore saranno dimensionate per essere collegate al circuito dell’edificio esistente, attraverso una linea di tubazioni preisolate interrate ed uno scambiatore a piastre predisposto e ai nuovi impianti con nuove tubazioni dedicate. Saranno presenti le valvole motorizzate di commutazione estate/inverno degli impianti e un pag. 5 sistema di regolazione in grado di gestire le temperature di mandata dell’acqua a tutti i circuiti. Si sottolinea che il sistema di regolazione sarà in grado di valutare, in funzione della temperatura dell’aria esterna e al carico termico richiesto, se prelevare l'energia termica necessaria all’edificio esistente dalla pompa di calore geotermiche o integrare con le centrali esistenti per esempio nei momenti di massima richiesta di carico. Il riscaldamento sarà prodotto da pompa di calore in parte condensate con acqua di falda (acqua acqua) ed in parte condensate ad aria (aria - acqua). Analogamente in fase estiva il sistema di regolazione provvederà a gestire il prelievo di energia frigorifera a servizio dell’edificio esistente dalle pompe di calore geotermiche oppure dai gruppi frigoriferi esistenti condensati ad aria. 3.2 Pompa di calore geotermica L’acqua calda in inverno e l’acqua refrigerata in estate saranno prodotte da nr. 2 pompe di calore alimentata con acqua di falda. In questo modo sarà evitata la centrale termica e quindi tutti gli adempimenti previsti dalle Normative vigenti in materia di Prevenzione Incendi. Questa tipologia impiantistica consentirà di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 in atmosfera in quanto a parità di energia primaria ceduta al fabbricato l’idrotermia consente un notevole risparmio rispetto all’utilizzo di gas metano. La medesima apparecchiatura, quindi, sarà utilizzata sia in fase invernale (per la produzione di acqua calda) che in fase estiva (per la produzione di acqua refrigerata). L’acqua prelevata dalla falda sarà reimmessa in corso d’acqua superficiale. L’acqua re-immessa in falda non sarà caratterizzata da nessun tipo di inquinamento; infatti: non sarà provocato inquinamento termico in quanto l’impianto sarà dimensionato per un massimo salto termico tra prelievo e immissione pari a 10°C. Non sarà provocato alcuno sporcamento in quanto il circuito di falda sarà disconnesso dal rimanente impianto attraverso uno scambiatore di calore a piastre. Questa tipologia impiantistica consentirà il massimo risparmio energetico in quanto il COP di una pompa di calore condensata con acqua di falda è molto elevato, in particolar modo in pag. 6 questo caso saranno realizzati i due pozzi di prelievo a quote differenti per ottimizzare i rendimenti delle macchine a seconda della stagione e conseguentemente della temperature di condensazione/evaporazione dell'acqua presente in falda. I maggiori vantaggi derivanti da questa tecnologia sono: Affidabilità: in caso di avaria di qualche componente di una pompa di calore si mantiene comunque un elevata percentuale di copertura del carico massimo dell’intero complesso. Efficienza Energetica: le due pompe di calore saranno dimensionate per lavorare con il massimo rendimento nelle due fasi di diverso funzionamento, estivo ed invernale. pag. 7 3.3 Unità di trattamento aria In tutti gli ambienti dei nuovi fabbricati è previsto un impianto di ricambio d’aria avente portata rispondente a quanto prescritto dalla Norma UNI 10339. La funzione dell’impianto di ventilazione meccanica è duplice: Igienico-sanitario: tale impianto consente, sia in fase invernale che in fase estiva, di garantire le migliori condizioni igienico-sanitarie grazie ai ricambi di aria esterna prescritti dalla Normativa. Deumificazione: l’impianto consente, in fase estiva, di controllare l’umidità relativa ambiente attraverso la deumidificazione dell’aria immessa. La seguente tabella indica, in base alla destinazione d’uso degli ambienti, le prestazioni dell’impianto di ricambio forzato dell’aria ai sensi della Norma UNI 10339: Destinazione d’uso Portata d’aria Affollamento (l/sec*persona) (persone/mq) Camere d'albergo 11,0 0,05 Sale conferenze 5,5 0,3 Ristorante 10,0 0,60 Uffici e assimilabili 11,0 O,12 La spesa energetica legata all’impianto di ventilazione meccanica è in percentuale molto elevata rispetto ai fabbisogni dovuti alla trasmissione del calore. Per questo motivo risultano di fondamentale importanza gli interventi di recupero del calore sull’aria espulsa. Si prevede quindi l’installazione di un recuperatore a flussi incrociati su tutte le unità di trattamento aria avente rendimento pari al 65%. Il recupero dell’entalpia dell’aria espulsa è uno dei metodi principali per ridurre la spesa energetica di un impianto di ventilazione. Tale tecnologia è resa obbligatoria dal D.P.R. 412/93 (Allegato C), in funzione della portata di aria espulsa, delle ore/anno di funzionamento dell’impianto e dei GradiGiorno della località in cui è installato l’impianto stesso. Per i sistemi di recupero del calore si deve fare riferimento, per quanto riguarda l’efficienza, a quanto contenuto nella Norma UNI EN 308 “Scambiatori di calore - Procedimenti di prova per stabilire le prestazioni dei recuperatori di calore aria/aria e aria/gas”, la quale definisce i seguenti pag. 8 parametri per definirne l’efficienza energetica: Efficienza termica :T t 22 t 21 t11 t 21 Efficienza igrometrica : X x22 x21 x11 x21 Le unità di trattamento aria previste nel presente progetto saranno dotate di serrande di by-pass del recuperatore; tale serranda sarà dimensionata in modo tale che, nei momenti in cui il recuperatore è by-passato, le perdite di carico di tale sezione risultino estremamente limitate. Infatti il recupero di calore garantito dagli scambiatori sull’aria espulsa non è gratuito: le perdite di carico aggiuntive generate da questa sezione comportano un incremento di energia elettrica assorbita dai ventilatori dell’UTA (sia dal ventilatore di mandata, che da quello di ripresa). Si può quindi definire COP/EER di un recuperatore di calore come il rapporto tra la potenza recuperata dall’aria espulsa e la potenza elettrica utilizzata dal recuperatore stesso: COPrec qinv q rec EERrec qest q rec Si può dimostrare che per taluni valori di temperatura dell’aria esterna i valori di COP/EER del sistema di recupero sono meno vantaggiosi dei valori di COP/EER delle centrali termo-frigorifere. In questi casi si deve by-passare lo scambiatore di recupero. Parallelamente è necessario dotare i motori dei ventilatori di inverter in modo che il sistema di regolazione possa ridurre le prevalenza dei ventilatori nel momenti in cui lo scambiatore di recupero è disattivato. La serranda di by-pass consentirà all’impianto di ventilazione meccanica di sfruttare l’utilità del recuperatore a flussi incrociati solo quando esso è effettivamente conveniente. Inoltre per il recupero di calore della fase estiva si installeranno due diversi sistemi di recupero del calore e in particolare: Recupero rigenerativo Raffreddamento adiabatico indiretto Il recupero rigenerativo è una tecnologia che permette di ridurre, in fase estiva, il fabbisogno di energia legato al raffreddamento dell’aria esterna. pag. 9 Esso consiste nell’installazione, nel flusso di mandata dell’aria, di due batterie ad acqua, una a monte e una a valle della batteria di raffreddamento. Tali batterie di recupero sono collegate da un circuito idronico con pompa e valvola di regolazione. Le due batterie consentono di prelevare calore all’aria esterna e di cederlo all’aria deumidificata. In tal modo si ottiene un pre-raffreddamento elevato dell’aria esterna (molto superiore rispetto ad un comune recuperatore a flussi incrociati) e un post-riscaldamento gratuito dell’aria immessa. Questa tecnologia, quindi, consente di recuperare l’energia persa dal trattamento di postriscaldamento, necessario per un controllo puntuale dell’umidità relativa ambiente. Le seguenti figure riportano il trattamento dell’aria nel diagramma psicrometrico nel caso di recupero rigenerativo e uno schema di funzionamento dell’impianto. pag. 10 Il raffreddamento adiabatico indiretto è un’altra tecnologia prevista dal presente progetto, , che permette di ridurre, in fase estiva, il fabbisogno di energia legato al raffreddamento dell’aria esterna. Esso consiste nell’installazione, a monte dello scambiatore a flussi incrociati, un sistema di umidificazione adiabatica dell’aria espulsa. In tal modo si ottiene un pre-raffreddamento dell’aria esterna spesso superiore rispetto ad un comune recuperatore a flussi incrociati che incroci l’aria immessa con l’aria ambiente. Le seguenti figure riportano il trattamento dell’aria nel diagramma psicrometrico nel caso di recupero rigenerativo e uno schema di funzionamento dell’impianto. pag. 11 Il presente progetto, inoltre, prevede l’utilizzo di altre tecnologie che consentono una riduzione della spesa energetica legata al ricambio di aria esterna. In particolare: Free-cooling Sistemi a portata variabile Serranda di by-pass dei recuperatori Tutte le UTA installate saranno caratterizzate dall’inserimento delle serrande necessarie allo sfruttamento del free-cooling. Tale tecnologia consiste nel prelevare l’aria immessa totalmente dall’esterno, quando ciò sia energeticamente conveniente rispetto all’aria di miscela. Il free-cooling diretto sarà sia totale che parziale; si dice totale se l’aria esterna immessa nelle pag. 12 condizioni medesime, senza trattamento, consente di abbattere completamente le rientrate dell’edificio. Si parla, invece, di free-cooling parziale, se l’aria esterna, pur essendo più conveniente dell’aria di miscela, deve comunque essere trattata dalle batterie dell’UTA per poter abbattere i carichi dell’edificio. Il free-cooling si ottiene dotando le serrande dell’UTA di motore; il sistema di regolazione è in grado di comandare i motori delle serrande in modo che, quando l’entalpia dell’aria esterna è vantaggiosa rispetto all’entalpia dell’aria ambiente, si chiuda la sezione di miscela e si aprano le serrande di by-pass del recuperatore del calore. In questo caso l’UTA lavora in tutta aria esterna. Il free-cooling diretto sarà associato a sistemi di umidificazione adiabatica dell’aria in modo da aumentare il campo di lavoro del free-cooling stesso. Tutti gli impianti di ventilazione previsti saranno previsti a portata d’aria variabile. Un impianto a portata variabile consente di modulare la portata d’aria in funzione dell’effettivo carico a cui è sottoposto l’edificio; in tal modo, soprattutto in edifici che lavorano a tutt’aria esterna, è possibile ridurre sensibilmente il fabbisogno energetico legato al trattamento dell’aria esterna. Tale vantaggio energetico è stato formalizzato dall’Errata Corrige della Norma UNI TS 11300-1 del 22 luglio 2010, in particolare nella correzione legata al punto 12.1.1 della Norma. Si sottolinea che un impianto a portata variabile consente una riduzione anche delle perdite di distribuzione legate all’energia elettrica assorbita dai ventilatori. Inoltre tale tecnologia consente di limitare a poche ore all’anno il funzionamento al 100% della portata nominale dell’impianto e quindi si riduce l’usura dei materiali; infine si può sottolineare che la rumorosità dell’impianto è pari al valore nominale solamente in limitate ore all’anno e quindi è verosimile valutare la possibilità di sottodimensionare i silenziatori a setti fonoassorbenti presenti nell’impianto. 3.4 Ventilconvettori Essi presentano caratteristiche eccellenti in termini di silenziosità negli edifici o negli alberghi il singolo ventilconvettore è in grado di sostituire contemporaneamente l’elemento a radiatore per il riscaldamento invernale e lo split per il condizionamento estivo, consentendo un risparmio in termini di spazi occupati all’interno del locale, una semplificazione dell’impiantistica ed un minore impatto ambientale sulle facciate esterne dell’edificio. La centralizzazione dell’impianto, poi, consente di ottenere economie di scala rispetto alle soluzioni di climatizzazione con pag. 13 condizionatori singoli. I ventilconvettori previsti saranno di tipo a 4 tubi, avranno quindi una doppia batteria ad acqua in grado di realizzare un "doppio" trattamento dell'aria. Nella prima batteria infatti circolerà acqua di falda, mentre nella seconda acqua proveniente dalla centrale termofrigorifera. Questo sistema di “raffrescamento naturale” permette di abbattere parte dei carichi estivi interni a costo praticamente nullo (nella tutta la media stagione), perché il costo di gestione è dato esclusivamente dal consumo di energia elettrica delle pompe di circolazione del fluido. Dal punto di vista della regolazione ogni locale avrà la possibilità di scegliere la temperatura e velocità del regime di riscaldamento/raffreddamento, scegliendo convenientemente il valori di set e funzionamento dei ventilatori con un apposito comando a parete. 4 IMPIANTO IDRICO SANITARIO L’acqua calda sarà prodotta tramite bollitori verticali con scambiatori interni. Il fluido primario sarà pag. 14 prodotto dalla pompa di calore che sarà di tipo bivalente, quindi in grado di produrre fluido ad alta temperatura anche nel funzionamento estivo attraverso ulteriori 2 tubazioni di collegamento. Con questo tipo di pompa di calore, la produzione dell’acqua calda sanitaria nella fase estiva avverrà tramite recupero del calore gratuito di condensazione. E’ prevista una rete di distribuzione di acqua potabile fredda, in acciaio zincato isolato, corrente nel controsoffitto del corridoio, che andrà a servire i vari utilizzi, gruppi di servizi. Tutte le tubazioni di adduzione saranno coibentate con guaina elastomerica a cellule chiuse, comprese quelle dell’acqua fredda per evitare la formazione di condensa superficiale. La realizzazione della rete idricosanitaria sarà tale da contenere la velocità dell’acqua entro i limiti massimi di cui alla norma UNI 9182. I diametri minimi non saranno inferiori a 1/2”. Si prevede il ricircolo dell’acqua calda sanitaria con pompe dedicate In sottocentrale è prevista l’installazione di un addolcitore che provvederà all'addolcimento dell’acqua e un sistema di trattamento antilegionella. All’interno dell’edificio saranno previste reti di scarico, in polietilene alta densità, del tipo insonorizzato in modo da rispettare i limiti in materia di rumore di impianti a funzionamento discontinuo imposti dal DPCM 05/12/1997 Gli apparecchi sanitari, come indicati sui disegni, saranno in vetrochina bianchi di prima qualità, i WC saranno del tipo sospeso e la rubinetteria sarà del tipo temporizzato a pulsante. Ogni servizio igienico sarà dotato di collettore in bronzo da incasso. 4.1 Impianto idrico sanitario Vengono qui descritti gli accorgimenti e i criteri per evitare incrostazioni, corrosioni, depositi e crescite batteriche, in ottemperanza alle norme di riferimento UNI-CTI 8065 e UNI 9182. I materiali saranno conformi al Decreto Ministero della Salute 6 aprile 2004, n. 174, “Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano” (GU n. 166 del pag. 15 17-7-2004). L'acqua fredda sanitaria verrà opportunamente trattata chimicamente e sarà derivata dalla centrale esistente e poi opportuna distribuita a tutti i nuovi edifici. L' acqua calda sanitaria sarà prodotta con degli accumuli posizionati nel sottotetto di ogni nuovo edificio. 5 RECUPERO ACQUE METEORICHE L’impianto di recupero delle acque meteoriche ha il vantaggio principale di poter accumulare una risorsa gratuita (l’acqua piovana) da poter sfruttare quando richiesto. L’impianto di recupero delle acque meteoriche sarà a servizio: Irrigazione delle zone verdi Carico acqua cassette WC L’impianto sarà costituito principalmente dai seguenti elementi: - un serbatoio interrato; - un sistema filtrante con lo scopo di evitare l’immissione nel serbatoio dei corpi estranei raccolti dall’acqua piovana sul suo percorso; - una centralina di controllo; - una pompa; - tubazioni in polietilene PN16; pag. 16 L’installazione della vasca di raccolta acque piovane funge inoltre da “bacino di raccolta” nel caso in cui la rete pluviale comunale dovesse andare in crisi durante un violento acquazzone, contribuendo in questo modo a ridurre disagi dovuti per esempio ad eventuali allagamenti localizzati. Nell’accumulare l’acqua piovana si utilizzeranno particolari filtri per eliminare le impurità ed eventuali corpi solidi (foglie, sabbia, ecc.) in modo tale da preservarne la “freschezza” e la chiarezza stessa (quindi si evita la formazione di odori). pag. 17