Luca Freschi The Messengers - Fondazione Cassa dei Risparmi di

Transcript

Luca Freschi The Messengers - Fondazione Cassa dei Risparmi di
Luca Freschi
The Messengers
29 aprile - 26 giugno 2016
Il Palazzo Monte di Pietà, sede della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ospiterà a partire da domani pomeriggio
“The Messengers” una personale dello scultore meldolese Luca Freschi, evento dedicato alla mostra Piero della
Francesca ospite dei Musei del San Domenico.
La mostra, inserita all’ingresso della sede della Fondazione Cassa dei Risparmi (piano terra del Palazzo Monte di
Pietà in Corso Garibaldi n. 45, Forlì), sarà visitabile fino al 26 giugno 2016: dal lunedì al martedì dalle 8.30 alle 13.30
e dalle 15 alle 17.30
Info: 349.2502373 [email protected] - www.lucafreschi.com
“Luca Freschi si è diplomato nella sezione pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. In seguito sono
prevalsi in lui interessi scultorei che hanno trovato nell’utilizzo dei materiali ceramici (soprattutto la
terracotta) il mezzo più idoneo per opere di spirito anche concettuale e comportamentale. Utilizzando la
tecnica del calco, Freschi, infatti, realizza sculture in cui la concreta fattezza del soggetto resta ben
presente anche se frammentata e ricomposta con parti quasi di derivazione autoptica. Secondo un processo
inverso a quello della scultura tradizionale, Freschi non forma ma adagia lastre su un corpo per poi andarle
a ricomporre non evitando di mettere in mostra sconnessioni, tagli, mancanze e sovrapposizioni. Una
quasi frettolosa necessità di conservare un’immagine sembra presiedere a quest’opera dai toni pietosi e da
maschera funeraria. Il risultato è un tentativo di preservazione: non aulico e solidamente rappresentativo
ma piuttosto fallito in quanto le sottili lastre mostrano apertamente la loro incapacità a ricostruire un corpo
o un suo credibile simulacro. Questa impossibilità della scultura è, per Freschi, un simbolo del destino
umano e dell’arte. Una tristezza di intonazione e derivazione romantica ammanta il suo lavoro.”
testo di Franco Bertoni – Dal Vero, Imola 2015