cronologia: la rivoluzione russa

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cronologia: la rivoluzione russa
L'EDIFICAZIONE DELL'UNIONE SOVIETICA
CRONOLOGIA
1. LE PREMESSE DELLA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO
 1904
guerra russo-giapponese, che si conclude con la rapida sconfitta dell'Impero russo.
Fondazione dell'Unione di liberazione, movimento liberal-democratico, che si differenzia dall'Unione dei costituzionalisti per l'obiettivo di costruire uno Stato parlamentare democratico e non un sistema liberale élitario.
1905
l'Unione dei costituzionalisti e l'Unione di liberazione si unificano, dando vita al Partito costituzionale democratico o Partito dei Cadetti (KD).
Gennaio 1905
Una dimostrazione popolare contro il governo, a Pietrogrado, viene caricata dalla cavalleria zarista. I morti sono diverse centinaia.
In seguito a tale episodio, scoppiano rivolte nei principali centri industriali, nelle campagne e anche tra l'esercito (ammutinamento della corazzata Potemkin)
30 ottobre 1905
La moltiplicazione delle rivolte antigovernative induce lo zar Nicola II, dopo aver licenziato il ministro Witte, responsabile delle violenze contro la dimostrazione del gennaio e
dopo averlo sostituito con il ministro Stolypin, a indire libere elezioni per un'Assemblea legislativa, alla quale viene assegnato il compito di approvare una carta costituzionale.
 dicembre 1905
Insurrezione a Mosca, organizzata dai SOVIET (Consigli degli operai, dei soldati e dei contadini) della città, guidati dai bolscevichi
gennaio 1906
Insurrezione a Pietrogrado.
Le insurrezioni di Mosca e Pietrogrado vengono rapidamente represse, poiché i bolscevichi non riescono a trovare unità d'azione con il Partito dei Cadetti, il quale accoglie con
grande favore la politica di riforme costituzionali annunciata da Stolypin e dallo stesso zar Nicola II.
 10 maggio 1906
All'apertura della prima Duma (il parlamento russo), vengono approvate le Leggi fondamentali, una carta costituzionale che, pur istituendo una monarchia parlamentare, riserva allo zar il monopolio del potere esecutivo e il controllo esclusivo sull'operato del governo.
luglio 1906 – giugno
1907
Le prime due Dume, nelle quali le forze maggioritarie sono il Partito socialista rivoluzionario e il Partito dei Cadetti, vengono sciolte con decreto governativo.
novembre 1907
Viene eletta la terza Duma, che, in conseguenza di una legge elettorale maggioritaria elaborata dallo stesso Stolypin, è composta prevalentemente da esponenti della nobiltà e
dalla destra filo-monarchica.
1911
Il ministro Stolypin viene ucciso in un attentato, probabilmente compiuto da militanti del Partito socialista rivoluzionario.
novembre 1912
Elezione della quarta Duma. Sebbene la maggioranza parlamentare resti saldamente nelle mani della destra, i bolscevichi ottengono un buon risultato.
1 agosto 1914
La Russia entra nel primo conflitto mondiale. Già tra la fine del mese di agosto e gli inizi di settembre l'esercito russo subisce le prime sconfitte a Tannenberg e presso i Laghi
Masuri, in seguito alle quali la Russia perde la Polonia e la Lituania.
1916
Allo scadere del secondo anno di guerra la Russia è allo stremo. La guerra ha già provocato 2.000.000 di morti e la fragile economia industriale non è in grado di reggere lo
sforzo bellico.
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2. DALLA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO ALLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE
8 marzo 1917
(corrispondente al 23 febbraio del calendario russo ortodosso) gli operai di Pietrogrado scendono in sciopero.
 12 marzo
La guarnigione inviata per reprimere lo sciopero fraternizza con gli scioperanti.
Si forma il SOVIET di Pietrogrado e, quasi contemporaneamente, i parlamentari menscevichi e cadetti della Duma creano un Comitato esecutivo provvisorio, con pieni poteri di
governo, presieduto dal principe L'vov. Di fronte a quest'ultimo atto della Duma, che si configura come una aperta svolta rivoluzionaria anti-zarista, Nicola II abdica. Il fratello
Michele, legittimo erede, rinuncia al trono.
Il governo rivoluzionario provvisorio assume una posizione ambigua rispetto al problema della guerra: il ministro degli Esteri Miljukov dichiara la propria intenzione di
rispettare gli accordi presi con gli alleati e di continuare la guerra.
Il SOVIET di Pietrogrado, nel quale hanno la maggioranza i menscevichi e i socialisti rivoluzionari, si pronuncia in favore della fine immediata della guerra.
 16 aprile
VLADIMIR ILIC ULIANOV,
17 aprile
Di fronte all'assemblea del SOVIET di Pietrogrado, Lenin pronuncia un discorso molto duro sia contro il governo provvisorio della Duma, sia contro i socialisti rivoluzionari e i
menscevichi.
Chiede la fine immediata della guerra, l'attribuzione di tutto il potere ai SOVIET, la riforma agraria, il controllo degli operai sulla produzione industriale.
16 giugno
Si apre a Pietrogrado il primo congresso panrusso dei SOVIET. La grande maggioranza dei delegati presenti al congresso chiede la fine immediata della guerra e profonde riforme
sociali.
maggio
Una imponente dimostrazione di massa organizzata dal SOVIET di Pietrogrado costringe il ministro Miljukov alle dimissioni.
Viene formato un secondo governo L'vov, nel quale entrano anche esponenti socialisti rivoluzionari e menscevichi. Ministro della guerra viene nominato il generale Kerenskij,
esponente menscevico, che però conferma la linea seguita da Miljukov e intende mantenere l'impegno bellico.
settembre
Malgrado la volontà del governo di proseguire la guerra contro la Germania, l'esercito è sempre più in difficoltà. I tedeschi conquistano Riga, capitale della Lettonia.
Il generale Kornilov, capo di stato maggiore dell'esercito, cerca di attuare un colpo di Stato. Destituito da Kerenskij, marcia con le sue truppe verso Pietrogrado.
Kerenskij chiede l'appoggio dei SOVIET, all'interno dei quali i bolscevichi hanno ormai la maggioranza dei consensi. I bolscevichi assumono di fatto la guida della resistenza
contro il tentativo di colpo di stato di Kornilov, riuscendo a fermarlo. Matura la convinzione, tra i bolscevichi, che sia possibile radicalizzare la rivoluzione.
ottobre
LEIBA DAVIDOVIC BRONSTEIN,
noto con lo pseudonimo di
Svizzera, giunge a Pietrogrado.
NIKOLAJ LENIN
(1870-1924), capo della corrente bolscevica del Partito socialdemocratico, sino a questo momento esule in
noto con lo pseudonimo di LEV TROTZKIJ (1879-1940), presidente del SOVIET di Pietrogrado, organizza un Comitato Militare Rivoluzionario, dal quale avrà
origine l'Armata Rossa.
 6 - 7 novembre
(corrispondenti al 24 - 25 ottobre del calendario russo ortodosso) Nella notte, Lenin e Trotzkij decidono di dare inizio ad una seconda fase rivoluzionaria. I soldati della
guarnigione di Pietrogrado si schierano con i bolscevichi e occupano il Palazzo d'Inverno, sede provvisoria del governo. I ministri del secondo governo L'vov si sono allontanati
dalla cità qualche giorno prima.
La mattina del 7 novembre i bolscevichi controllano Pietrogrado.
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3. DALLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE ALLA PROCLAMAZIONE DELL'U.R.S.S.
7 - 8 novembre
Secondo Congresso panrusso dei SOVIET. La maggioranza dei delegati si esprime in favore della nuova fase rivoluzionaria avviata dai bolscevichi.
 8 novembre
Il Congresso panrusso dei SOVIET elegge un governo rivoluzionario provvisorio, che prende il nome di Consiglio dei Commissari del popolo, composto interamente di bolscevichi. LENIN ne è il Presidente. Commissario agli Interni è ALEKSEJ IVANOVIC RYKOV, Commissario all'Agricoltura è VLADIMIR PAVLOVIC MILJUTIN, agli Esteri viene nominato TROTZKIJ,
Commissario alle Nazionalità è JOSIF VISSARIONOVIC DZUGAŠVILI, noto con lo pseudonimo di STALIN (1879-1953).
8 novembre
Il governo provvisorio bolscevico emette un decreto d'urgenza con il quale abolisce la grande proprietà terriera e confisca le terre della famiglia imperiale e della Chiesa
ortodossa.
10 novembre
Decreto che abolisce le distinzioni di casta e la gerarchia civile istituita nel 1722 da Pietro il Grande.
12 - 14 novembre
Kerenskij, diventato ormai l'esponente più autorevole del governo L'vov, riorganizza le truppe rimaste fedeli al governo menscevico per riconquistare Pietrogrado. Le truppe
del SOVIET, ormai definitivamente schierato con i bolscevichi, sconfiggono l'esercito menscevico.
14 novembre
Decreto che istituisce il controllo degli operai e degli impiegati sulle fabbriche.
15 novembre
Decreto sulle nazionalità: viene riconosciuta l'uguaglianza di tutti i popoli della Russia e il loro diritto all'autodeterminazione.
Il Consiglio dei Commissari del popolo indice le elezioni per l'Assemblea Costituente.
16 novembre
Dopo dieci giorni di combattimenti contro le truppe fedeli al governo L'vov, i bolscevichi assumono il controllo di Mosca.
30 novembre
Alleanza politica tra bolscevichi e socialisti rivoluzionari di sinistra. I S.R. entrano nel Consiglio dei Commissari del popolo.
Elezioni per l'Assemblea Costituente.
1 dicembre
Viene creato il Consiglio superiore dell'Economia, che sino al 1928 sarà il massimo organo di studio e decisionale sui problemi della trasformazione socialista dell'economia del
Paese.
7 dicembre
Viene creata la Commissione straordinaria per la lorra contro il sabotaggio e la controrivoluzione (VCEKA), alla quale vengono attribuiti compiti di polizia politica segreta.
 9 dicembre
Apertura, a Brest-Litovsk, delle trattative di pace con la Germania.
30 dicembre
Proclamazione dei risultati delle elezioni per l'Assemblea Costituente. Sono stati eletti 520 deputati, così distribuiti:
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RIPARTIZIONE DEI SEGGI
ALL'ASSEMBLEA
COSTITUENTE
La distribuzione dei seggi corrisponde ai seguenti risultati elettorali:
RISULTATI ELETTORALI PER
L'ASSEMBLEA COSTITUENTE
I S.R. ottengono oltre il 60% dei deputati, raccogliendo consensi soprattutto nelle campagne, dove da quasi un secolo i movimenti nichilisti e populisti avevano messo radici.
Tuttavia, il Partito è diviso: la sinistra è tatticamente schierata con i bolscevichi, mentre la destra è incerta sulla linea politica da seguire.
I bolscevichi, pur ottenendo un risultato decisamente minoritario (25% dei voti), possono contare su un elettorato strategicamente decisivo: gli operai delle grandi città e i
soldati. I seguenti grafici illustrano i risultati elettorali a Pietrogrado e Mosca e nell'esercito:
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RISULTATI ELETTORALI A
PIETROGRADO E MOSCA
RISULTATI ELETTORALI
NELL'ESERCITO
Da questo momento si verifica una situazione politica del tutto anomala: l'Assemblea Costituente, organo legislativo, ha una maggioranza e un Presidente (VIKTOR CERNOV) S.R.,
ma il Consiglio dei Commissari del popolo, organo esecutivo e di governo, è guidato dai bolscevichi.
 16 gennaio 1918
All'apertura dell'Assemblea Costituente, il deputato bolscevico
Repubblica federativa dei SOVIET.
JAKOV MICHAJLOVIC SVERDLOV,
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in qualità di Presidente del Comitato Esecutivo panrusso dei SOVIET, proclama la
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 18 gennaio
Decreto del Presidente del Consiglio dei Commissari del popolo che scioglie l'Assemblea Costituente.
Nel decreto, compilato probabilmente dallo stesso Lenin, è scritto che «Le masse lavoratrici si sono convinte per esperienza che il vecchio parlamentarismo borghese ha fatto il
suo tempo; che esso è assolutamente incompatibile con la realizzazione del socialismo, poiché solo delle istituzioni di classe e non nazionali sono in grado di spezzare la
resistenza delle classi possidenti e di mettere le fondamenta della società socialista».
La decisione di sciogliere l'Assemblea è stata assunta il 17 gennaio, dopo l'elezione alla Presidenza di Cernov, esponente della destra del Partito socialista rivoluzionario.I
bolscevichi hanno cercato di far eleggere Presidente dell'Assemblea l'esponente della sinistra S.R. MARIJA SPIRIDONOVA. La convergenza dei voti della destra S.R., dei menschevichi
e dei partiti borghesi su Cernov, spinge la sinistra S.R. e i bolscevichi a temere che la Costituente rinunci a realizzare la fase socialista della rivoluzione, limitandosi a costituire
una Repubblica democratico-borghese. Il decreto, emanato in accordo con la sinistra S.R., ha lo scopo di rilanciare l'iniziativa rivoluzionaria,facendo perno sui SOVIET anziché su
un Parlamento tradizionale.
10-18 gennaio
Terzo congresso panrusso dei
proporzioni:
SOVIET
a Pietrogrado. Viene eletto un Comitato Esecutivo nel quale prevalgono i bolscevichi. La distribuzione dei seggi rispecchia le seguenti
COMPOSIZIONE DEL
COMITATO ESECUTIVO
PANRUSSO DEI SOVIET DOPO
IL TERZO CONGRESSO
Questi risultati legittimano politicamente i bolscevichi, che, con gli alleati S.R. di sinistra, controllano il 93% dei SOVIET. La tesi dei bolscevichi, infatti, è che i
organi di democrazia DIRETTA, esprimono effettivamente la volontà popolare, molto più di quanto non facesse l'Assemblea Costituente.
SOVIET,
in quanto
 28 gennaio
Viene costituita, per iniziativa di Trotzkij, l'ARMATA ROSSA. Si tratta di un esercito del tutto anomalo, nel quale non esistono gradi militari. Le responsabilità di comando vengono
inizialmente assegnate in base a libere elezioni da parte dei soldati (solo dopo il settembre 1918 i comandanti militari verranno designati dalla direzione del Partito comunista)
e ogni reparto possiede un Commissario politico.
marzo
La frazione bolscevica del Partito socialdemocratico russo si costituisce in Partito comunista russo (bolscevico) [d'ora in poi: P.C.]. La grande maggioranza del vecchio Partito
socialdemocratico, che già nei mesi precedenti si era schierata con i bolscevichi, confluisce nel P.C.. I menscevichi, ridotti ormai ad un piccolo nucleo di ex-dirigenti, si schiera
definitivamente con i S.R. di destra.
 3 marzo
Trotzkij firma a Brest-Litovsk la pace separata con la Germania.
La firma del trattato e determinata soprattutto dalla forte pressione popolare affinché cessi l'impegno bellico della Russia e dalle esigenze politiche dei comunisti.
La Russia è obbligata a cedere alla Germania la Polonia, l'Estonia, la Lettonia e la Lituania, nonché a riconoscere l'indipendenza dell'Ucraina e della Finlandia.
Al di là delle mutilazioni territoriali, il trattato comporta gravi perdite economiche per i russi, poiché nelle regioni cedute sono concentrate le attività economiche sviluppatesi
prima della guerra:
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PERDITE ECONOMICHE SUBITE
DALLA RUSSIA CON IL
TRATTATO DI BREST-LITOVSK
90% della produzione di COMBUSTIBILE;
90% dell'industria ZUCCHERIERA;
70% dell'industria METALLURGICA;
50% della produzione di FRUMENTO;
marzo
Data l'entità del danno che il trattato comporta, nascono aspre discussioni non solo tra i comunisti da un lato e i menscevichi, i S.R. di destra e i cadetti dall'altro, ma anche tra i
comunisti e i S.R. di sinistra e all'interno dello stesso P.C..
Lenin riesce a ottenere l'appoggio dei SOVIET, favorevoli alla fine immediata della guerra, e il trattato viene ratificato dal Consiglio dei Commissari del popolo.
12 marzo
La capitale viene trasferita da Pietrogrado a Mosca. Alla vigilia della firma del trattato di Brest-Litovsk, infatti, l'esercito tedesco aveva marciato sulla capitale, minacciando di
occuparla. In quell'occasione Pietrogrado si rivela difficile da difendere in caso di attacco militare.
 3 marzo
Le alte gerarchie dell'esercito (di tendenze filo-monarchiche), che sino a questo momento avevano cercato di limitare le spinte rivoluzionarie sostenendo le forze moderate
(cadetti, menscevichi, destra S.R.), costituiscono le ARMATE BIANCHE. Si profila, così, il rischio sempre più minaccioso della guerra civile.
14 marzo
I S.R. di sinistra escono dal Consiglio dei Commisari del popolo per protesta contro la firma del trattato di Brest-Litovsk.
marzo
Poiché dopo la firma del trattato di Brest-Litovsk vengono meno gli impegni militari della Russia verso le potenze dell'Intesa, Francia, Inghilterra e Stati Uniti si fanno promotori
di una vera e propria coalizione antisovietica, in appoggio alle Armate bianche.
5 aprile
Un contingente militare giapponese sbarca nella città di Vladivostock, nell'estremo Sud-est della Russia, con l'intento di affiancare le Armate bianche nella lotta contro il governo comunista di Mosca. Da questo momento si assiste ad un vero e proprio tentativo di militarizzazione e di internazionalizzazione della lotta politica che si combatte in
Russia.
In agosto un contingente militare statunitense, affiancato da truppe inglesi, occupa la città di Archangelsk, nel Nord del Paese, aprendo un fronte militare a Est del Volga.
Nei mesi successivi verranno inviati in Russia anche contingenti militari inglesi, francesi e italiani. L'utilizzo di queste truppe, però, è piuttosto problematico. I soldati inglesi,
francesi e italiani in molti casi rifiutano di combattere contro i comunisti e i comandi militari di questi contingenti decidono di limitarsi a fornire un appoggio logisticoorganizzativo alle Armate bianche russe.
Dopo il novembre del 1918, anche la Germania invia contingenti di volontari (i cosiddetti FREIKORPS) nella Russia Nord-occidentale, per contrastare l'Armata rossa.
maggio
Un battaglione composto di 60.000 boemi e slovacchi, ex-prigionieri appartenenti all'esercito austro-ungarico, vengono organizzati dalle Armate bianche per combattere contro l'Armata rossa. Soprattutto in Siberia, dove i S.R. hanno un forte radicamento tra i contadini piccoli proprietari, molti cosacchi si aggregano all'armata boemo-slovacca.
11 giugno
Il Consiglio dei Commissari del popolo promuove l'istituzione dei KOMBEDY [komitety bednoty = comitati di contadini poveri]. Questi comitati hanno lo scopo di attrarre nelle fila
dei comunisti la popolazione delle campagne.
28 giugno
Decreto del Consiglio dei Commissari del popolo per la nazionalizzazione dell'industria. Tutte le industrie esistenti diventano proprietà dello Stato.
6 luglio
Rivolta dei S.R. di sinistra contro il governo comunista di Mosca. Gli insorti non riescono a trascinare nella rivolta i SOVIET delle principali città del Paese.
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 10 luglio
Quinto Congresso dei SOVIET a Mosca. Il Congresso approva la PRIMA COSTITUZIONE SOVIETICA, che attribuiva la sovranità «all'intera popolazione lavoratrice del Paese, unita nei
soviet delle città e delle campagne». La struttura statuale che viene disegnata nella prima costituzione è la seguente:
STRUTTURA STATUALE
PREVISTA NELLA PRIMA
COSTITUZIONE SOVIETICA
(10 LUGLIO 1918 5 DICEMBRE 1936)
*
Sono esclusi dal diritto di voto e di appartenenza ai SOVIET gli esponenti dei cosiddetti «ceti sfruttatori»: imprenditori che utilizzano mano d'opera salariata, proprietari
terrieri che percepiscono rendite, commercianti, ecclesiastici, ex-poliziotti.
Nei Comitati Esecutivi e al Congresso Centrale dei SOVIET, la rappresentanza della popolazione urbana e di quella rurale è sbilanciata a favore delle città: 1 deputato ogni
25.000 elettori per le città, 1 deputato ogni 125.000 elettori per le campagne.
16 luglio
A Ekaterinburg, Nicola II e la famiglia imperiale vengono fucilati per ordine del SOVIET locale.
luglio - agosto
Dopo il fallimento della rivolta del 6 luglio, i S.R. di sinistra ricorrono ad azioni terroristiche contro il governo moscovita. Molti alti dirigenti del P.C. vengono uccisi in attentati.
30 agosto
Alcuni esponenti della sinistra S.R. compiono un attentato contro Lenin. Il dirigente del P.C. e capo del governo sovietico viene gravemente ferito. Questa azione terroristica fa
precipitare la situazione e scatena apertamente la GUERRA CIVILE.
4 settembre
Il VCIK attribuisce al Consiglio dei Commissari del popolo la facoltà di assumere misure di emergenza per fronteggiare la «controrivoluzione». Ha inizio il periodo del «terrore
rosso», che i comunisti contrappongono al «terrore bianco»: entrambi gli schieramenti (comunisti da un lato, S.R. e Armate bianche dall'altro), iniziano una guerra sanguinosa.
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L'EDIFICAZIONE DELL'UNIONE SOVIETICA
9 novembre
Decreto di scioglimento dei KOMBEDY.
Ai comitati dei contadini poveri, infatti, erano attribuiti ampi poteri nella politica di requisizione e redistribuzione dei raccolti («comunismo di guerra»). Tali comitati si attirarono l'ostilità non solo dei contadini ricchi [KULAKI], già violentemente ostili alla rivoluzione, ma anche dei piccoli proprietari [SEREDNJAKI], che, pur essendo stati inizialmente
incerti sulla posizione da assumere di fronte agli eventi della guerra civile, iniziarono a schierarsi contro il governo moscovita.
Lenin comprese che la guerra civile non poteva essere vinta senza l'appoggio dei SEREDNJAKI. Di qui la decisione di sopprimere i KOMBEDY, nel tentativo di ottenere quanto meno
la neutralità dei piccoli proprietari, che costituivano una parte considerevole della popolazione delle campagne.
2 - 7 marzo 1919
Si tiene a Mosca il primo Congresso dell'INTERNAZIONALE COMUNISTA [COMINTERN, o Terza Internazionale], organismo creato da Lenin e Trotzkij allo scopo di coordinare le politiche
dei partiti rivoluzionari operai, in vista di una rivoluzione comunista mondiale.
13 marzo
L'ammiraglio KOLCAK, uno dei capi delle Armate bianche, lancia una violenta offensiva militare sul fronte nord-orientale del Volga.
13 marzo
Rivoluzione in Ungheria, dove viene proclamata la repubblica sovietica. Capo della rivoluzione ungherese è il socialdemocratico di sinistra BELA KUN. La repubblica sovietica resterà in vita pochi mesi, ma il governo di Mosca spera in una ulteriore estensione della rivoluzione in Germania e in tutta l'Europa centrale.
19 marzo
Offensiva delle Armate bianche, guidate dal generale Denikin, sul fronte sud-occidentale. L'esercito di Denikin punta alla conquista di Mosca.
 aprile
Il VCIK, su pressione del P.C., decide di attuare una vastissima riforma agraria, distribuendo ai contadini le terre dei grandi proprietari di origine nobiliare e della Chiesa. Nell'arco
di un anno, la situazione sociale delle campagne muta radicalmente: la grande maggioranza dei contadini diventano SEREDNJAKI. La riforma agraria è probabilmente l'evento che
sposta definitivamente i rapporti di forza politici in favore dei comunisti, che da questo momento possono contare sull'appoggio o quanto meno sulla neutralità della parte
maggioritaria della popolazione russa.
9 giugno
Controffensiva sovietica sul fronte nord-orientale del Volga. L'esercito dell'ammiraglio Kolcak viene sconfitto dall'Armata rossa.
11 ottobre
Offensiva delle Armate bianche sul fronte nord-occidentale. Dall'Estonia, il generale Judenic cerca di assediare Pietrogrado.
14 ottobre
Le truppe del generale Denikin occupano Orël, a poche centinaia di chilometri da Mosca.
22 ottobre
L'esercito di Judenic viene sconfitto dall'Armata rossa.
novembre-dicembre
Mentre a nord-est l'Armata rossa insegue l'esercito in fuga di Kolcak, penetrando in Siberia e assumendone il controllo, a sud-ovest viene lanciata una grande controffensiva
sovietica contro l'esercito di Denikin.
7 febbraio 1920
L'ammiraglio Kolcak, catturato dall'Armata rossa, viene fucilato.
4 aprile
Il generale Denikin, sconfitto dalla controffensiva del novembre-dicembre 1919, rinuncia a guidare le Armate bianche dopo la morte di Kolcak.
 25 aprile
La Polonia dichiara guerra alla Repubblica sovietica.
6 giugno
Il generale Vrangel tenta una nuova offensiva delle Armate bianche in Crimea.
giugno-luglio
Controffensiva dell'Armata rossa contro i polacchi. L'avanzata dell'Armata rossa travolge l'esercito polacco, costretto a ripiegare nel proprio territorio. Parte della Polonia
viene occupata dai sovietici.
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L'EDIFICAZIONE DELL'UNIONE SOVIETICA
15 agosto
Una nuova controffensiva polacca, guidata direttamente dal generale PILSUDSKI, capo del governo polacco, costringe i sovietici a ritirarsi.
12 ottobre
Armistizio con la Polonia.
 20 ottobre
Raggiunta la pace con la Polonia, l'Armata rossa si concentra nella controffensiva in Crimea, che condurrà alla sconfitta dell'esercito bianco di Vrangel in meno di un mese. Dal
punto di vista militare, questo sarà l'ultimo grande episodio della guerra civile.
 16 marzo 1921
Ha inizio la NEP.
aprile
Nelle regioni del Sud del Paese ha inizio una terribile carestia.
 3 aprile 1922
Al termine del XI Congresso del P.C., Josif STALIN viene eletto segretario generale del partito.
26 maggio
Lenin subisce un infarto, primo episodio di una lunga malattia che lo porterà alla morte.
luglio
La Ceka viene sciolta e sostituita con la G.P.U. [Gosudarstvennoe politiceskoe upravlenie = Direzione politica di Stato], efficiente organo di polizia politica.
23 - 24 settembre
L'ufficio politico [POLITBURO] del P.C., su proposta di Stalin, approva un piano per la centralizzazione del potere statale alla Repubblica russa (piano di «autonomizzazione»).
26 settembre
Tornato al lavoro, Lenin cerca di contrastare il piano di autonomizzazione di Stalin, che costituisce una evidente violazione del
(cfr.).
30 ottobre
Viene promulgato il Codice del Lavoro, ispirato ai principi del socialismo marxista.
31 ottobre
Viene promulgato il nuovo Codice Civile.
25 dicembre
Lenin è nuovamente malato.
 30 dicembre
Al primo congresso dei SOVIET dell'Unione viene proclamata la nascita dell'UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE.
L'Unione ha una struttura federale e comprende 4 Repubbliche:
DECRETO SULLE NAZIONALITÀ
del novembre 1917
LE 4 REPUBBLICHE
ORIGINARIE DELL'U.R.S.S.
›
›
›
›
REPUBBLICA SOVIETICA FEDERATIVA SOCIALISTA RUSSA
REPUBBLICA SOVIETICA SOCIALISTA UCRAINA
REPUBBLICA SOVIETICA SOCIALISTA BIELORUSSA
FEDERAZIONE DELLE REPUBBLICHE SOVIETICHE SOCIALISTE TRANSCAUCASICHE.
Il Congresso dei SOVIET elegge un nuovo VCIK, con quattro presidenti, uno per ciascuna repubblica dell'Unione. Al
nuovo governo e mettere a punto un progetto di Costituzione dell'Unione.
- 10 -
VCIK
vengono assegnati due compiti essenziali: eleggere un