Good Morning Calasanzio
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Good Morning Calasanzio
Bimestrale d’informazione Good Morning Calasanzio Liceo Statale “S.G. Calasanzio” (Classico Scientifico Linguistico) Redazione: Enrica Bertone Sara Gavacciuto Carlo Pansera Gaia Giribone Chiara Cavallaro Valentina Musso Prof.ssa Laura Gagliardo Caterina Sava Prof.ssa Maria Rosa Simonassi Beatrice Scarrone Matteo Vittoriani EDITORIALE E’ per me un grande onore poter aprire il secondo numero del nuovo periodico “Good morning Calasanzio”, ideato nella scuola che è stata anche “mia” e che ricordo con nostalgia a vent’anni dalla maturità. I tempi sono decisamente cambiati, quando io ero una studentessa dello Scientifico i giornali on line non esistevano e la comunicazione aveva un ruolo ben diverso da quello attuale, forse, lo dico con un po’ di riottosità verso un’esasperata forma di digitalizzazione, era meno immediata ma più ragionata e aveva un valore diverso. Proprio per questo motivo credo che all’informazione occorra dare un peso specifico maggiore, soprattutto se si tratta di informazione che si sviluppa su un progetto scolastico, e, non me ne voglia nessuno se lo sottolineo, di un liceo. Bisogna riabilitare l’importanza delle parole, l’uso del linguaggio e arricchire un bagaglio troppo spesso alleggerito dagli sfuggevoli tentativi di scolpire dei contenuti su effimere piattaforme tecnologiche, fruibili in tempo reale da tutto il mondo ma su cui ci si sofferma troppo poco. Mi viene in mente il Gargantua di Rabelais, nella metafora delle parole intirizzite dal freddo che, non appena l’uomo ne afferrava una, subito si scioglieva e nella mano restava soltanto una goccia d’acqua. Ecco, questo è ciò che bisogna evitare, occorre dare dei contenuti, degli spunti di approfondimento, e, poi, perché no, panem et circenses, ovvero cercare anche grazie a questo strumento, di canalizzare e diffondere l’entusiasmo e le potenzialità dell’adolescenza per organizzare un divertimento consapevole e fondamentale per gli adulti di domani. Apprezzo, non solo per deformazione professionale, l’iniziativa voluta dal dirigente scolastico e da un gruppo di studenti, uno dei quali, Carlo Pansera, è stato in qualche modo anche un po’ mio alunno l’estate scorsa, durante lo stage al Corriere Val Bormida, il giornale che ho creato insieme a Milena Armellino (ex studentessa del Classico) e dove svolgo tuttora il ruolo di caporedattore. Il mio augurio è che sia pertanto un “buongiorno” per il Calasanzio e che attraverso questa piattaforma gli addetti ai lavori possano esternare al mondo non solo virtuale la voglia di partecipare, sia dentro sia fuori le mura di questo prestigioso istituto, dove secoli fa è maturata la volontà di alfabetizzare e formare le generazioni a venire. Enrica Bertone Caporedattore Corriere Val Bormida RAPPRESENTANTI mento in questo caso sia una delle cose più importanti e, anche se di solito non si giudica il libro dalla copertina, forse in un nostri nuovi rappresentanti d'istituto momento di propaganda è importante cosono Filippo Ferraro, Filippo Berta e me si ci presenta. I ragazzi delle altre liste, Martina Mastromei. che non hanno vinto, sono comunque molLi abbiamo intervistati per conoscerli an- to intelligenti e possiedono grandi potencora più da vicino. zialità. I C.P: Per quale motivo hai deciso di candidarti come rappresentante d'istituto? F.F: Fin dal primo anno di liceo avevo l'idea, una volta arrivato in quinta, di candidarmi, soprattutto per fare un'esperienza come questa prima di conseguire il diploma all'esame di stato. Tutti e tre hanno affermato di aver cominciato a conoscersi solo dopo la vittoria e questo ha fatto in modo che cominciasse una grande amicizia, cosa che per altro garantisce assolutamente una migliore organizzazione e comunicazione. Dai rappresentanti degli anni scorsi trarranno vantaggio, in particolar modo pensando bene a che cosa hanno fatto e cosa no. I nostri tre amici hanno organizzato il C.P: Ora che hai vinto ballo di Natale, vedremo se avranno fatto cos'hai intenzione di fa- un buon lavoro e, se non sarà così, potranre per la nostra scuola? no rifarsi al prossimo ballo perché ERRAM.M: Mi piacerebbe RE HUMANUM EST. poter instaurare un buon rapporto con tutti gli Carlo Pansera studenti e in particolar modo con la nostra dirigente: vorrei assumere il ruolo di mediatrice tra ragazzi e preside. C.P: Per quale motivo pensi di aver vinto? F.B: Innanzi tutto non credevo di poter vincere, in quanto alunno di una classe quarta perché di solito i rappresentanti sono sempre ragazzi dell'ultimo anno; mi sono forse differenziato da altri per un atteggiamento e un interesse diversi. Ritengo che il comporta QUINTE A BERLINO L o scorso ottobre le classi quinte del Calasanzio hanno fatto la loro ultima gita in Germania, visitando in primis Norimberga, poi Berlino e infine Monaco. Le accompagnatrici erano le proff. Rabellino, Perlini, Cascone e Bertone, che per altro ringrazio per aver dato la possibilità agli studenti di fare quest'ultima esperienza. Il tempo per fortuna è stato a nostro favore e in tal modo abbiamo anche potuto visitarle con più tranquillità. Le città sono tutte bellissime ed è stato particolarmente interessante vedere da vicino il muro di Berlino, di cui si sente molto parlare. L'unica “pecca” è stata la distanza tra una città e l'altra: ore ore passate sul pullman ma grazie alla simpatia degli studenti che, con canzoni, barzellette, giochi e tanti risate, hanno comunque reso memorabile anche il viaggio in autobus. Senza nemmeno fare un sondaggio, la cosa più buona è stata certamente la birra, diversamente dal cibo che è stato leggermente meno gradevole; ma come si suol dire quando c'è la buona compagnia il resto viene in secondo piano. Un grazie personale a tutte le quinte e ovviamente anche alle docenti. Carlo Pansera ''La Locandiera'' di C.Goldoni L a Locandiera, commedia scritta nel 1752 da Carlo Goldoni e messa in scena per la prima volta l'anno seguente, è stata ripresa da Jurij Ferrini, attore e regista teatrale, che nella rappresentazione ha interpretato il Cavaliere di Ripafratta, misogino e burbero con la bella e civettuola Mirandolina, protagonista dell'opera, di cui tutti gli avventori della locanda che lei gestisce sono innamorati. La rappresentazione mette in primo piano il rapporto tra i due, le loro differenze, ma anche la loro affinità. In questo modo viene trattata la misoginia, analizzata la società dell'epoca e i suoi costumi, mentre il rapporto uomo-donna viene attentamente studiato nonché rappresentato. La vera particolarità sta però nel come questa commedia sia stata rivisitata da Ferrini che ne ha tratto una rappresentazione capace di coinvolgere il pubblico grazie al fatto che gli attori sono in scena nei loro veri panni, quelli di attori appunto, che provano e riprovano le scene che devono poi interpretare. Si crea così un metateatro che offre una vivace interpretazione di un classico dei classici. Beatrice Scarrone Calasanzio @ UK P assare una settimana in Inghilterra, frequentare una scuola internazionale ed essere ospitati da una famiglia del posto era ciò che sapevamo che avremmo fatto. Ma in realtà questo stage linguistico è stato molto di più. Innanzitutto eravamo tantissimi e, sembra strano dirlo dato che nel nostro Liceo ci si conosce più o meno tutti, abbiamo avuto l'occasione per stringere nuove conoscenze. Spesso è capitato infatti di ritrovarsi negli stessi coffee shop, nei negozi o per le vie della città. Ecco, la ''nostra'' città è stata Worthing, una bellissima cittadina che si affaccia sulla costa meridionale dell'Inghilterra, nella quale, a coppie, abbiamo alloggiato ''in famiglia''. Un aneddoto divertente riguarda i primi giorni, nei quali ci ritrovavamo tutti a raccontarci la cena della sera precedente! Le lezioni che abbiamo seguito erano concentrate sulla grammatica, sulla comprensione dei testi e soprattutto sullo speaking e sulle capacità espressive e di comunicazione. Gli insegnanti sono stati davvero carini e molto simpatici con noi, sempre pronti a sdrammatizzare gli eventuali errori. E poi che dire delle gite che hanno organizzato le nostre insegnanti? Grazie al loro impegno abbiamo visitato in una sola settimana città caratteristiche, musei e fatto esperienze incredibili. Brighton, una città che non può fare a meno che rimanerti nel cuore grazie alle sue strade, alla sua gente e all'arte che solo lì si può respirare appieno, Portsmouth Harbour, puro Hampshire nonché città natale di Charles Dickens, nella quale abbiamo fatto una delle esperienze più belle: siamo saliti sullo Spinnaker Tower, una struttura di 170 metri dalla cui cima si può ammirare un paesaggio mozzafiato che nei giorni di tempo sereno permette di vedere anche l'Isola di Wight. Dulcis in fundo, Londra: un sogno che si è realizzato per molti di noi. Abbiamo avuto modo di vedere il maestoso Big Ben, il Parlamento, la Cattedrale di Westminster, abbiamo passeggiato in James Park, per poi arrivare di fronte a Buckingham Palace dove, molti di noi, hanno avuto la fortuna di vedere la Regina in persona! Di Londra abbiamo visto il più possibile ma, in ogni caso, non sarebbe mai stato abbastanza per una città come questa, unica nel suo genere e nella quale... tutti saremmo rimasti più a lungo molto volentieri! Beatrice Scarrone KENNEDY I l 6 dicembre 2013, presso l’aula magna del Liceo Clasanzio di Carcare, si è tenuto il convegno su “J.F. Kennedy: l’eredità a 50 anni dalla morte-il mito della nuova frontiera”. L’obiettivo, pienamente raggiunto, è stato quello di presentare ai ragazzi dell’istituto l’aspetto biografico, politico e comunicativo del grande presidente americano. La preside Paola Salmoiraghi ha curato quello biografico, mettendo in particolare evidenza il rapporto di Kennedy con il fratello Bob e la moglie Jacqueline. In questo senso ha paragonato John e Bob ai Gracchi, Gaio e Tiberio, e John e Jacqueline a Cesare e la moglie Calpurnia. Per toccare temi che riguardano il presente, come i giovani e la crisi, la dirigente Salmoiraghi ha inoltre sottolineato quanto Kennedy avesse a cuore i giovani, in quanto prometteva loro un futuro degno di essere vissuto. Il secondo relatore, il sindaco di Cairo Fulvio Briano, ha tracciato il profilo politico di Kennedy. Ha iniziato il suo discorso affermando che il 22 novembre del ’63, giorno nel quale è morto Kennedy , il mondo si è fermato. In Italia ci sono stati solo due momenti così tragici: il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro nel ’78 e la strage di Capaci dove persero la vita il giudice Falcone, la moglie e la scorta. Oltre alla lotta contro le discriminazioni razziali in favore dell’affermazione dei diritti civili, Briano ha ricordato che Kennedy posse deva tutte le virtù del “buon politico”, ovvero l’abilità oratoria, la voglia di fare politica non per trarre un profitto personale, ma per giovare alla comunità, il carattere pacifista, testimoniato dalle sue parole “l’umanità deve porre fine alla guerra, altrimenti la guerra porrà fine all’umanità”. Particolarmente interessante è stato l’intervento di Riccardo Parigi, esperto di comunicazione, che ha saputo conquistare il pubblico, anche grazie ad un pizzico di ironia. Parigi ha dato grande importanza alla comunicazione visiva, che aveva permesso a Kennedy di vincere le elezioni contro Nixon. John, infatti, al primo faccia a faccia televisivo della storia si era presentato vestito di nero, abbronzato e in salute. Non solo, si mostrava sempre come una persona normale, che definiva tutti abitanti di uno stesso pianeta, tutti mortali e con una famiglia. Lo scopo di Kennedy era quello di abbattere le barriere mentali e costruire ponti di comunicazione. Parigi ha concluso il suo intervento augurando a tutti i liceali “buon futuro”. Gli studenti hanno compreso quanto ancora siano vivi gli ideali di Kennedy, che dovrebbero indirizzare la politica italiana sulla retta via e stimolare i giovani a seguire i propri sogni. Valentina Musso Mostra di Andy Warhol a Milano in Warhola, poco dopo il suo arrivo negli Stati Uniti. Fin da piccolo, Warhol mostrò il suo grande unedì 16 dicembre 2013, le classi III° talento artistico e, dopo aver studiato arte Classico, IV° e V° A Scientifico si so- pubblicitaria all'Università della sua città nano recate a Milano per visitare la mostra a tale, iniziò ad appassionarsi alla moda, all'inPalazzo Reale dedicata ad Andy Warhol. terior design e al comfort, che divennero porte di accesso per belle arti e successivamente, dopo la laurea, decise di trasferirsi a New York, dove iniziò ad occuparsi di pubblicità per le riviste Vogue e Harper's Bazaar. Suc cessivamente trovò lavoro presso le gallerie L La suddivisione delle opere seguiva l'ordine cronologico e permetteva così di notare l'evoluzione dello stile pittorico dell'artista: dalla rappresentazione di scarpe al ritrattismo, dai barattoli di zuppa Campbell's all'enorme tela raffigurante l'Ultima Cena. Il tutto è risultato molto interessante, anche grazie al fatto che le guide hanno spiegato in lingua inglese le opere nelle prime tre stanze. Aver presentato le opere in inglese è stato, prima di tutto, un modo per usare gli stessi termini usari dall'artista e poi anche un buon esercizio di lingua per noi. Andrew Warhola Jr. (in arte Andy Warhol) fu uno dei maggiori esponenti del movimento artistico della Pop Art. Nato a Pittsburgh, da genitori slovacchi, il padre anglofonizzò il suo cognome Varchola d'arte di Ivan Karp e Leo Castelli, dove esponeva le sue opere. Dato che l'idea di ritrarre i personaggi dei fumetti era già stata sviluppata dal pittore Roy Lichtenstein, Andy iniziò a cercare nuovi oggetti “originali” in modo da potersi assicurare un posto in tali pinacoteche. Iniziò così a rappresentare le immagini sim- suoi collaboratori; dell'artista è nota la prabolo della cultura di massa americana: a tica della serigrafia (una tecnica di rappresentazione artistica simile al principio di stampa ma tramite l'utilizzo di un panno di seta, sul quale veniva spalmato il colore e attraverso le cui aree libere passava per poi aderire alla tela). Questo stravagante quanto geniale individuo è riuscito con il suo particolare stile a far perdere di significato alcuni dei temi più seri; esempio lampante è il tema della morte che, tramite la rappresentazione ripetitiva di una sedia elettrica su sfondi di vario colore, una volta accostate le tele, perde il suo significato tetro, apparendo semplicemente come una rappresentazione di un oggetto qualsiasi. Il genio di Andy Warhol si spense nel 1987, per il fallimento di una semplice operazione alla cistifellea; morì subito dopo aver realizzato "Last Supper", una tela ispirata all'ultima cena di Leonardo. Sebbene sia deceduto relativamente giovapartire dai volti delle grandi star di Holly- ne, all'età di 58 anni, Warhol riuscì a lasciawood (Liz Taylor e Marilyn Monroe) alle re il segno nella storia dell'Arte e nello stibottiglie di Coca-Cola. le, divenendo un'icona pop come quelle che Il percorso artistico di Andy si mosse solo lui stesso rappresentava. nella "grande mela", nel momento in cui New York divenne la capitale mondiale delMatteo Vittoriani la cultura e dell'arte. In questa città, egli era uno dei personaggi più noti, grazie alla sua popolarità ed eccentricità. Non lavorò solo nel mondo della pittura, ma si dedicò anche alla musica, al teatro e al cinema. Egli lavorava nella sua casa, che lui stesso definiva "factory" per la produzione di quadri, anche grazie all'aiuto dei Ἀρχή – L'archeologia vista da vicino La presentazione del lavoro dei ragazzi del liceo Classico di Carcare IL 19 Dicembre, nell'Aula Magna del nostro liceo, si è svolta la presentazione della pubblicazione relativa al progetto Ἀρχή, lo scavo archeologico cui ha partecipato il liceo Classico negli ultimi due anni. I relatori, il Dirigente scolastico Paola Salmoiraghi, il funzionario della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria Angelo Del Lucchese, il Direttore Scientifico dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e docente dell'Università di Genova Carlo Varaldo, il Presidente della Sezione Valbormida dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri Carmelo Prestipino e la docente responsabile del progetto Maria Rosa Simonassi hanno espresso la loro soddisfazione per aver visto i ragazzi partecipare con tanto impegno ed entusiasmo, come si è visto anche dai video che intervallavano i vari interventi, che mostravano le interviste fatte ai ragazzi mentre esprimevano ciò che Ἀρχή è stato per loro. Il frutto di questo impegno è stato il libro presentato, “Progetto Ἀρχή – L'archeologia vista da vicino”. Tutti i relatori sono concordi nell'affermare che i risultati raggiunti dai ragazzi negli ultimi mesi sono molto buoni; in alcuni casi sono stati effettuati ritrovamenti importanti, quasi unici, come per il caso del deposito degli aratri, uno dei pochissimi rinvenuti in Italia. E' stato sottolineato come questo tipo di esperienza, normalmente concessa solo a studenti universitari, sia stata preziosa per gli studenti. Gli esperti non hanno nascosto lo scetticismo iniziale di fronte alla proposta di lasciare uno scavo archeologico in piena regola in mano a dei ragazzi di un liceo, che di archeologia non sapevano nulla. E invece i liceali hanno smentito tutti i dubbi, dimostrandosi capaci di lavorare con una serietà propria quasi dei professionisti. Si sono documentati, hanno studiato e fatto ricerche per scrivere gli articoli per la pubblicazione, e si sono impegnati nello scavo vero e proprio, raggiungendo risultati che hanno superato le aspettative di tutti. Così l'esperimento Ἀρχή, la cui genesi è merito anzitutto della professoressa Simonassi e di Carmelo Prestipino, ha avuto un ottimo esito, cancellando ogni iniziale perplessità. Il libro presentato non vuole assolutamente essere un testo scientifico, precisa Carmelo Prestipino. Come ribadito più volte, infatti, ci vorranno anni per giungere ad affermare qualcosa di certo riguardo al sito del Casteirolo. E' prima di tutto il risultato del lavoro dei ragazzi, che tuttavia non manca di serietà e, in alcuni casi, dimostra buone capacità intuitive. Il progetto ha avuto importanti scopi didattici, spiega la professoressa Simonassi. Ha insegnato ai ragazzi a sviluppare le loro capacità critiche, a non accettare le teorie come dati di fatto, ma a verificarle sul campo, a lavorare in gruppo e a raggiungere insieme dei risultati, cosa che, si spera, li ha aiutati ad imparare ad affrontare il loro futuro. Hanno dimostrato, dice il Dirigente scolastico Paola Salmoiraghi, di non essere ''la generazione del tutto facile e subito'', ma di essere in grado di impegnarsi e di avere pazienza per raccogliere i frutti del loro lavoro. Il progetto Ἀρχή è un' idea nata dalla passione e dall'impegno di ragazzi, insegnanti ed esperti archeologi. Un ringraziamento speciale va alla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria e alla fondazione De Mari (che ha finanziato il progetto) per aver reso possibile quest'esperienza. Ma come è stato giustamente ricordato, Ἀρχή non si conclude qui: sono stati raggiunti dei risultati, ma se ne vogliono raggiungere altri. Tutto ciò che è stato fatto finora è solo un incentivo a puntare ancora più in alto. Chiara Cavallaro ...Ma come ti vesti…al ballo del Liceo C mente!) in modo da agevolare i movimenti sulla pista. Importante: lasciate sigillate negli armadi mini e micro gonne, troppo osé e decisamente di dubbio gusto. Abbiate classe! Non abusate del tubino nero, sebbene possa ome ormai da tradizione annuale, an- snellire e debba essere un basic element che quest'anno si terrà il Ballo Natali- nell'armadio di una donna: è importante ricorzio del Liceo. Questo evento, come risaputo, è darsi del fatto che ci sono mille altri tipi di un'occasione di ritrovo per tutti gli studenti, gonna: a tulipano, a palloncino, a calice, a balun avvenimento in cui fare sfoggio della mise ze... SBIZZARITEVI! perfetta. Per la scelta della cromia, non crucciatevi troppo, il trend di quest'anno è il colore. Illuminate la pista da ballo con fantasie e paillettes! Come scarpe, è preferibile indossare delle semplici ballerine, per coloro che prediligono la comodità, mentre alle più temerarie, che calzeranno tacchi, consigliamo di non scendere sotto i 10 cm (lasciamo alle donne d'affari i tacchi medi, scarpe comode, ma non adatte alla sera). Regola importante da ricordare è Di certo già da settimane, molti, sia ragazze che ragazzi, avranno fatto la corsa per accaparrarsi il vestito o completo più originale e ricercato. che l'uso del plateau renderà il look più aggressivo, mentre lo stiletto rasoterra lo renderà più glam e bon-ton. Ragazze: Riguardo al trucco, è risaputo che non lo si deve assolutamente mai abbinare all'abbigliamento, ma, trattandosi di un evento serale e di divertimento, uno smokey eye sarebbe l'ideale, evidenziato con un tratto luce di color argento od oro, e tanto tanto glitter, per brillare sotto le luci psichedeliche ed illuminare lo sguardo (evitate l'effetto panda). Come rossetto, osate con un rosso acceso, per rendere più Per le acconciature: spazio alla fantasia! Siate Per questo motivo, come redazione, abbiamo creative! La sera tutto è lecito, l'importante è deciso di dare alcuni consigli su abbigliamen- sentirsi a proprio agio, per potersi divertire al massimo. to, trucco ed... ETICHETTA! il primo passo è, senz'altro, la scelta dell'abito. La tendenza autunno-inverno 2013/2014 è l'utilizzo della longuette, lunga fino a poco sotto il ginocchio (molto in stile tailleur Chanel), ma non fatevi ingannare! Trattandosi di una serata "movimentata", in cui sicuramente ballerete, sarebbe d'obbligo l'uso di gonne leggermente più corte (ATTENZIONE: legger- sensuali le vostre labbra (meglio se al sapore discoteca maschile. di frutti, in modo da lasciare il segno in tutto e Spero che questi consigli vi siano utili e vi auper tutto). guro una buona serata…. E che lo stile sia con Infine, parlando di borse, è consigliabile l'uti- voi. lizzo di clutch o pochettes, nelle quali mettere solo il necessaire, come matita, rossetto e cipria per aggiustare il trucco durante la serata, e i soldi per il drink, che non può di certo mancare. Ragazzi: no, non ci eravamo dimenticati di voi! Per vostra fortuna, il trend di quest'anno è: FANTASIA! Al contrario delle ragazze, per le quali vigono sempre canoni da rispettare, quest'anno, l'unica regola per l'abbigliamento maschile, è di esprimere la vostra personalità tramite il vostro look. Ovviamente sarebbe meglio scartare flanella, adatta per il giorno, e lino, adatto per eventi più chic, bandite le scarpe da ginnastica, sneakers, Vans e All Star a parte, che da molti anni sono ormai un must nella mise da Matteo Vittoriani OROSCOPO za e l’ordine. Ti aspetta un anno nuovo ricco di piacevoli novità! ARIETE: anno positivo in vista. Mettici tutta la grinta che è nascosta dentro di te e raggiungerai così i tuoi obiettivi. Attenzione a non eccedere nell’impulsività. BILANCIA: generoso o vendicativo? Superficiale o profondo? Da dove pende il piatto? Il 2014 è l’anno giusto per cambiare e migliorarsi. C’è un tesoro dentro di te che aspetta di essere scoperto. SCORPIONE: ricordi tutto, sei profondo e curioso. Ti piace ascoltare e studiare ciò che più ti piace. Apri orecchie e cuore anche al resto. C’è tanto da scoprire “around you”. Felice anno nuovo! SAGITTARIO: tra i buoni propositi del 2014 mettine due: organizzati meglio e sii più buono, perché tu sei e sai essere buono. Hai TORO: ascolta di più i consigli altrui nella un’intelligenza vivace e sai ridere di te e dequotidianità, mentre in ciò che davvero im- gli altri. Hai voglia di nuovi orizzonti che porta cerca di essere più sicuro di te. Vali presto arriveranno. Buon anno! tanto e tutti devono saperlo! CAPRICORNO: seri e riflessivi, sapete esseGEMELLI: smussa qualche angolino troppo re profondi e amare chi vi circonda. La famiacuto del tuo carattere, sii meno contorto. Sei glia è al centro dei vostri pensieri e siete un simpatico e molto amato, ma non cambiare punto di riferimento per tutti. Non pensate troppo spesso idea. Non riusciamo a starti però sempre al dovere: esiste anche il piacedietro! re! CANCRO: bello e impossibile. La luna ti condiziona alquanto. Cerchi spesso la tua immagine riflessa e ricordati che “chi si loda si imbroda”. Anno nuovo bellissimo per te! ACQUARIO: l’otium ti è molesto e la distrazione ti sta ormai connotando… Sei in tempo! Concentrati e raccogli i frutti del tuo lavoro. Carpe diem e sii saggio. LEONE: testardo e aggressivo, come il leone della foresta oppure gattino dolce e affettuoso? Qualunque sia il leone che vive in te, impara a goderti la vita condividendo le gioie con gli altri. Sarà un 2014 super! PESCI: fai sempre confusione e non riesci a stare tranquillo! Sai essere determinato e amare la vita. Non cedere alle voci degli invidiosi, che valgono “un solo asse”: scacciale con i gesti apotropaici . VERGINE: preciso, minuzioso, attento ai dettagli, a volte dimentichi il senso generale delle cose e perdi la pazienza. Ami la bellez-