Urss, è difficile combattere la mafia .
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Urss, è difficile combattere la mafia .
Domeilca lu serf,emprg rroo rAl tE INQUIETUDINI SUSCITATE DALLE RIFORME VOLUTE DA GORBACIOV: ]{E PARLA LO STORICO HELLER d Urss, è difficile combattere la mafia li, e li Orga.acque e canI Lt crlmlnelm organizzela soylellca è abbaslanza rcce e: comlnclò a syllupparsl dopo la morb dl Sblln ed ora, grazle alla nuova permetb legge che l'altiyiB cooperaliva e priyala, è ln grado dl rlclclarc all'eslero I londl lllegalmente aeumulall - Lotta per ll pobre anche mti luando Il tenente colonnello della polizia Aleksandr Gurov prega il Siornalista che lo sta intervistando di non usare il termine «mafia». «Preferisco» gli spiega «il termine lungo orga\u;zata'r». giornalista insiste: «[,a e tradi- di ap questo strò il 'criminalità Ma il remito mali, e parola mafia è a tal punto lvoro e ra gran che se. qualcuno, poniamo, dice allargando le braccia: 'Non c'è niente da fare, la malia!', sarà ben difrcile che Iusa e ente si livida. venuta tempe eve, di cobale:quieta: e una il nato interalon Pa)rpresa grande rlastico amente icolare otto: le Itoli, le ri sasso :eva rid cosa mani, eniale, oimate ùo, an- igiane truzio- rte. Si umina opola- re nel e usa snÒm- entrata nel nostro linguaggio si senta dire: 'Eh si, è un bel problema in Italia, vero?'». Il concetto di «malia»» è in tempi recenti entrato stabilmente nella lingua sovietica e appare spesso e regolarmente sulla stampa. L'economia «sommersa» che esiste accanto a quela ufliciale, socialista, la cormzione a tutti i livelli della macchina del Partito e dello Stato sovietico, la criminali- tà divenuta fenomeno di massa non potevano non attirare I'attenzione dei sovietologi occidentali. Negli ultimi trG15 anni sono apparsi numerosi libri che analizzano la «cleptocrazia» sovietica. Oggi tutto quello che a suo tempo è stato detto a questo proposito dagli analisti occidentali viene confermato da documenti sovietici. Tale improwisa franchezza è determinata da evidenti motivi: è in atto una lotta per il potere e lo smascheramento dell'ap- parato corrotto permette di sostituirlo con elementi fede- li al nrrovo leader. Se i docu- «I mia sommersa ammonta a circa 7G90 miliardi di rubli a]l'anno». Per farsi un'idea punf bianchi nella storla dell'Urss (realtà taciute a questioni irrisolte)» è di questa somma vediamo alcune cifre: il bilancio annuale della Pubblica Istruzione, a metà degli delle dimensioni ll tema dell'in- teressante dibattito che si terrà, come annun- ciato, martedi 20 settembre alle ore 20.15 nella Sala Libretti del anni Ottanta, era di 37,9 mi- liardi di rubli, quello della «Gionrale di Brescia». Ad esso prenderanao parte due eminenti storlci russi: Aleksandr Nekric e Michail Heller. Ieri è apparso un aÉicolo dl Nekric sul futuro dell'Urss, oggi Sanità 22 miliardi. Perfino i mezzi illegalmente, da questa conomia sommersa; Iiguriamoci le merci di largo consumo! In pubblichiamo quello di Heller sulla «malla» so- questa situazione, naturalmente, sono nati dei capi, vietica. Michail lleller è nato nel 1922 e si è laureato in Scienze storiche. Dal 1969 vive a quelli che dirigono 1974; Platonov v polskah sca- stTa (Andrej Platonov felicità, re. Gli alfaristi clandestini subivano, pagavano ti, ma non pia mandata»; inoltre in Occidente c'è la possibilità di leagalizzare il capitale, e tra- che organizzazioni di tipo malioso sono diffuse-nel centro del Paese (Mosca, Lenin- cotone si poteva produrre so lo sulla carta. Cosa che fu fatta. Il fantomatico cotone venne venduto allo Stato come esistente e il denaro ricavato servì a corrompere un'intera colonna di funziona; &-^ o magari dal cameriere di una pizzeria. Ma chiunque sia, ha guardie del corpo, informatori, e sistemi di con- trollo sul proprio territorio., E, soprattutto, rapporti di cornrttela e subornazione con I'aiuto dei quali egli va sempre più in alto. L'econo mia «sommersa» e la potente che per organizzazione, determinazione e mezzi di cui dispone comincia a mafia - ricordare un partito - costituiscono una seria minaccia per il sistema unipartitico, nel quale introducono i germi di un sia pure particolare pluralismo. interessante la risposta di TatJana Korjagina. Essa individua la causa dell'economia «sommersa», principale fonte di grradegno dplìa ma- sciuto in Urss), ricatti, tortu- Qual è la geografia di que- recidivi di professione, o da insospettabili dirigenti, dell'economia sommersa crescevano e parallelamente crescevano i guadagni dei gangsters che cominciarono a creare proprie orgarizzazioni. A metà degli anni Settante in rrna eitfà del Cauca- ta fece la sua comparsa il kidnapping, prima scono- sta nostra «Mafia nazionale»? I dati di cui dispone la polizia permettono di dire me da denunciavano i fatti alla polizia. I guadagni ville di campagrra, rapimento dei figli (negli anni Settan- Lo slorico sovleilco Michail Heller ne, possono essere detenute da chiunque; da ex afleti co- <<Chi vincerà?» chiede sorprendentemente il giornalista al tenente colonnello. Dopo la rivoluzione una domanda del genere ha sempre avuto un solo significato: il socialismo o il capitalismo. E anche la risposta era scontata. Oggi la domanda può significare: chi vincerà, la malia o il potere sovietico? Aleksandr Gurov dà una rispo sta intonata ai tempi nuovi: e Parigi, 1982). Sous le regarddeMoscou: Pologne 1980-1982 (ParigÉ, nione §ovietica, come è noto, i confini sono «chiusi a dop- il incendio di autemobili, case in cerca della ca. La prima ha dei legami trasnazionali, mentre in U- busi- bersaglio di aggressioni e rapine. tr tenente colonnello Gurov enumera i sistemi mediante i quali questi «milionari clandestipi» vengono costretti a dividereil guadagao: Il mondo dei lager e la letteratura sovietica, Roma 19771; Andrej tere letterario e storico. il però sono anche divenuti la Sorbona. Tra le sue opere: Koncentraclonnyj mir i sovetskaja li- f982). Ha collaborato i; noltre a numerose riviste con aÉicoll di carat- i quali si sono molto arricchiti. Essi ness clandestino, Parigi, dove insegna al- terarura (Londra, di produ- zione, indispensabili all'industria pesante, vengono prodotti nella clandestinità, <gadrini»r. Le leve del potere mafioso, testimonia Gurov, in base ai dati di cui si dispo- i bandi- la vittoria sulla mafia è garantita dalla glasnost! Più . ''" ,,éi e usa ,scom- gnoria 1. Cosi rbban!, OBni tuove: iqizza- lolano 'anche i soho rabbie ,tre di fanta- no in a nel;pinge le ca- rquale do co- roela :ito a ra poi oltannima, r che ro ha rto in to di rover- uesto rtteva lette:arità Ia an- gftm- cso n e Pa- rno la miltà, ua u- rchki e rv rurq§ullulal[ellLu UeU ap- parato corrotto permette di sostituirlo con elementi fede- li al nuovo leader. Se i documenti sovietici non rivelano niente di nuovo per quanto riguarda l'analisi del feno meno, aggiungono perÒ molti dati e fatti interessanti ed importanti. Nella citata intervista a Jurij Scekocichin, commentatore della Literaturnaja Gazeta (l'intervista è stata pubblicata sul n. 29 del 20 luglio 1988), il tenente colonnello Aleksandr Gurov affronta il fenomeno da un'an- golazione interessante. Gurov è un dottore in criminologia che lavora all'istituto di ricerca scientifica del ministero degli interni dell'Urss. Più precisamente: un esperto di mafia sovietica. Gurov rivela tre aspetti che carattettzzano la mafia: anzittutto è un'associazione a delinquere dotata di un struttura ben definita e di rapporti gerarchici: c'è il capo (o un eruppo di capi), il cassiere, i poftaordini, i sicari, lo spionaggio e il controspionaggio; è una organizzazione creata per svolgere una sistematica atti- vità criminosa lucrativa; e inline la società criminosa diventa mafia solo in condi- zioni di cormzione più o meno generalizzata: deve essere cioè legata a rappresentanti dell'apparato statale. Due caratteristiche distinguevano fino a poco tempo fa la malia occidentale da quella sovieti- pi" À""J"t"» ffiffi;rH: cidente c'è la possibilità di leaga)izzare il capitale, e trasformarsi da milionario «clandestino» in milionario legale, mentre in Urss la cosa è molto più complicata. Ma, riconosce Gurov, negli ultimi anni la mafia sovietica ha cominciato a esportare le sue attività all'estero, mentre la nuova legge che permette l'attività cooperativa e privata apre larghe possibilità di «riciclaggio» dei soldi mafio si. La storia della mafia sovietica è realmente recente. Ne- gli anni staliniani non c'era, poichè, come rivela A. Gurov, «lo stato totalitario non I'avrebbe tollerata». Per lui è evidente che I'Urss negli anni Trenta-Cinquanta era uno stato totalitario. Porta perfino un esempio: «Come è noto Hitler e Mussolini nei propri paesi liquidarono la crimina- lità organizzata». Sotto Stalin, dice Gurov, fu la stessa cosa. La malia cominciò dun- a manifestarsi sotto Chruscjov, vale a dire dopo lamorte di Stalin e l'incipiente rinascita dell'economia. Ma l'estensione delle attività di questa protomafia era quaque si irrilevante. La mafia, a parere di Gurov, diventa un vero e proprio fenomeno sociale solo negli anni Settanta, per esempio a Mosca, mentre in Uzbekistan il processo si era concluso un po' prima, nel 1967-68. A POLITICA DELLA CEE E DELLA THATCHER t il dramma irlundese insensibile. Per certe vicende particolarmente gravi, la Chiesa può comunicare con il braccio politico dei repubblicani, ma non sappiamo chi è o chi non è dell'Ira». La diuisione sociale di sem- ffi pre, che uede i cattolici in Wsiziane di retroguardia, però, resiste tuttara, sebbene ui sin qualche miglioramcnto. risultato della violenza, ma di un negoziato politico». /l Goaerna britannico potrebbe fare di più e non a caso il Primate osserua che in questo rwrnento l'Inghilterra sta la- sciando un po' tutte le sue colanie e protettorati. Un giudizio seuero sulla politica del Gouèrno Thatcher che priuilegia l'opzione mili- truuzra per'fitewono ol olre che organizzazioni di tipo mafioso sono diffuse nel centro del Paese (Mosca, Lenin- grado) e al Sud, comprese I'Ucraina e la Moldavia. Per quanto riguarda la mafia dell'Uzbekistan, essa è recentemente assurta alla più vasta notorietà per I'incredibile rete di corruzione dalla quale era sostenuta, a partire dal Primo segretario del Comita- venne venduto ello §tato come esistente e il denaro rica- utt§utv4llv n'intera colonna di funzionari responsabili, su su fino ai zioni. A metà degli anni Settanta in una città del Caucaso settentrionale ebbe luogo una riunione alla quale presero parte rappresentanti della nascente mafia e del business clandestino. Gli uomini d'affari accettarono di pagare il dieci per cento sui loro guadagai per la «protezione». Questa composizione vato servi a corrompere umassimi dirigenti del Paese. Nell'«alfare uzbeko» è in particolare coinvolto il genero di Breznev, ed ex vice ministro degli Interni dell'Urss, Ciurbanov. Oggi Ciurbanov viene processato e di lui fanno il capro espiatorio di tutta la il ministro degli to centrale del Pc della Repubblica, Rascidov. È possi- faccenda: bile che mafie altrettanto potenti siano presqnti in altre zone, ma che non siano state ancora individuate. A. Gurov tò a suo tempo I'arresto suici- racconta infatti che ultima- va a miliardi di rubli. Con essa si poteva comprare I'intero apparato del Partito e dell'amministrazione della mente tra i mafiosi è diventa- to un fatto di prestigio il controllo totale di piccole città. Nomina anche alcune di queste, nei dintorni di Mosca: Balascicha, Ljuberzy, Puskino, Orechovo-Zuevo. Quest'ultima città ha una popolazione di alcune centinaia di migliaia di abitanti. La mafia dunque si consolida e si diffonde. Sorge la questione principale: quali sono le fonti dei suoi guadagrti? Nel 1931 il protagonista del romanzo di Il'f e Petrov «Il vitello d'oro», il truffatore e affarista Ostap Bender, considerava ragionevolmente: «Visto che nel paese gira della cartamoneta, bisogna pur che qualcuno ne abbia molta». Le difficoltà erano altre: «Dio! Dio!» si alfliggeva Ostap Bender, «che paese inospitale il nostro! Tutto nascosto, tutto clandestino! Un milionario sovietico che sia uno non 1o trovi, non ci riesce neanche il Commissariato popolare delle finanze col suo potentissimo apparato fiscale». Sono passati gli anni e il dottore in scienze economiche Tat'jana Korjagina ha recentemente riferito a un giornalista del gtornale Tr ud (12 luglio 1988) che in base ai suoi calcoli oltre ai milionari noti, inventori, scrittori, artisti, che sono qualche centinaio, vi sono in Urss alcune migliaia di milionari clandestini. Da dove vengono le loro rrcc}r,ezze? Interni Scelokov, infatti, evi dandosi. La somma ricavata dalla vendita allo Stato del cotone inesistente assomma- Repubblica. Ed è proprio ciò che accadde. La principale fonte di guadagni della mafia sovietica ed è questo che costituisce -la sua fondamentale differenza rispetto alle mafie non sovie- tiche è l'economia «som- Nel mersa». mondo non so- vietico la criminalità orgarizzata sfrutta fondamenta- lemente la domanda di prostituzione, stupefacenti, gio- co d'azzardo, ecc. La crimina- lità organizzata nel mondo sovietico si arricchisce sulla domanda di prodotti di prima necessità. L'economia ha as- sunto negli anni Settanta dimensioni colossali. Secondo i calcoli di Tat'jana Korjagina «il giro di a{fari dell'econo- r éu4u4Éru ugt gangsters che cominciarono a creare proprie organizza- rapporti nel «mondo clandestino» si riflesse naturalmente sul «mondo di superlicie»: la corruzione assunse dei dimensioni mai conosciute prima. A corrompere I'appa- rato del Partito e dello Stato sono ora sia gli alfaristi clandestini che le varie malie. Si potrebbe quasi dire che si è aperta una nuova via al comunismo: attraverso la criminalità organizzata e la cor ruzione. «Chi sono i nostri "padri- ni"» chiede il giornalista a ttltglEùùatlLt ré fròPuòta fra, nel sistema socialista dell'economia sovietica. E constata: «Finchè la nostra economia verrà diretta non dalle leggi del mercato, ma da una determinata cerchia di persone, finchè il benessere della società continuerà a dipendere dalla volontà di questo o quello, e non dalla società stessa, tutte le nostre iniziative sono destinate al fallimento...». «Di conseguenza», conclude Tatlana Korjagina, «sono necessari decreti che restituiscano la terra ai contadini e le fabbriche agli operai, che, in una parola, rendano veramente il popolo padrone a tutti gli effetti del Paese». Questa conclusione è straor- dinaria per il fatto che ci fa tornare indietro di 70 anni. Gurov, «e quanto guadagrtano?». Per quanto riguarda i T\rtto questo è già accaduto. Nell'ottobre del 1917 il parti- i capi della mafia sono arri- da Lenin, si impadroni del potere dichiarando che a- guadagai il tenente colonnello di polizia è molto preciso: vati a puntare, giocando a carte, fino a mezzo milione di rubli per volta, mentre a funzionari di polizia sono state offerte anche bustarelle da un milione. Alla domanda su to dei bolscevichi, capeggiato webbe reso il popolo lavoratore padrone del Paese. Settant'anni dopo l'Urss è in un vicolo cieco. La nascita della mafia, il dilagare della corruzione sono i sintomi più appa- chi siano, Gurov risponde riscenti della malattia meno concretamente. In ogni caso dice, l'ex vice ministro co. Ciurbanov è solo un pesce piccolo, al servizio dei veri attanaglia il Michail Heller (traduzione di Sereia Rapetti) TRENTO finoal l4settembre galleda BOLOGNANI.BRUGNARA.FONTANESI-GROSSMANN RECCHIA-TRENTINI artisli del gruppo Guernica di Pergine colonne Spe vla Cavour 39/41 orado pomerlgglo iel. (046r) 985288 dal 15 al 28 settembre CAROLINAGULINO presentata in catalogo da Angelo Siciliano BRESCIA finoal l3settembre galleria ALVARO 8.30/12.30 1s/18.30 chiusotestlvi e sabeto 9 colonne Spe vla XX Sèttémbre 48 orrrlo che sistema sovieti- S P E promozione arte contemporanea 9 ul Tat'jana Korjagina. Essa individua la causa dell'economia «sommersa», principale fonte di guadaglo della ma- risultato della violenza, ma insensibile. Per certe vicende gravi, particolarmente di un negoziato politico». II Goverru britannia potrebbe fare di più e twn a cuso il la Chiesa può comunicare con il braccio politico dei repirbblicani, ma non sappiauro chi è o chi non è dell'Ira». Primate ossenm che in questa rwnunto l'Inghiltprra sto laN' tutte le suc olonic e protettordti. sianda un La diuisiotu soclale di sempre, che uede i wttolici in po sizione di retr sg uar dia, però, raiste tuttora, sbbene ui sia qualchc miglioramento. Un giudizio yuero sulla G ou b na T hatcher priuilegia l'opziane militare, uiprp da un autoreuole po dramma- spiega il cardinale è la disccupazbne, «tr - che raggiunge e il osservatore il I8 per ctnto in certp zow, daue la popola- il 60 per fi trpuò centa. Un protestante ha due possibilitù e mtzza in più di trouare un lawro rìspetta ?rua Una omunità impgnata r iurrr,, 'tx rel eI_ 5tffi utia- lla- 'atgn_ VE *e'67 nl pr€ra allrc lStlrr; 1,1,3 loitr u,\; ra88.n a rtcost)- lalue tale, nate rul rldurre la feritc-sociali. Primate rilancia del problema..La sua preoccupazione principale è quella di tenere sotto controllo le esplosioni di vlolenza». L'emcrgenzq cosù si porta fl la uia dcl dictro la violailonc di diritti umani: fermo di wlizia per giorni clQ colpi.sce in rrcda indixriniitwto, @nfessiani estorte aft la ubleraa, u.uisioni qmplltt e doi r ewr t i swiali antibrÈorismo senza sette incontrano per pregane, discutere, esprimere un'opinione collettiva, questo per dimostrare che almeno noi lavoriamo insieme. Io stesso ho diversi amici di altre conse si undcoust euidante «[a sola parepressione dre Murray -hggiurqe ---{provoca una reazione e i deGnuti dell'Ira sono armati da.irn senso politico dell'ingiuSizi»». Ecco i tanti perché dafu traCd.ia di una Naziorc dhtisa. Padre, c'è illfischio chc si ril)eta, corte ruil'Lt, it drarnma di Bobby *ds? «Si, c'è», risponde I'ex $tOellaru. fessioni». Ma il cardilule O'Fiaich sottolinu anche clw <tper la Chiesa esiste soltanto una sola lrlanda». «La mia opi- - -norr ha una visione a lungo tempo dialogo: «I capi delle quattro Chiese più importanti, quella cattolica, anglicana, presbiteriana e metodista, ogrri me- nione personale ac@mpagno «Landra- $fernut d un cattolin». clv cardinale O'Fiaich: padre Raymond Murtay, per uent'anni cappellano del wrcere femrninile di Armagh, ubino a I l' insang uinata Be lfast. ziane è a maggiaranza catto- lica" tacu anche litica del che aggiunge la speranza di una Nazio- -è ne federata, magari per gli affari esterni. ta cosa piò impoÉante è che ci sia anche unità tra le due Irlande. Questo, però, non può essere il Frarùo Cattaneo il dottore in scienze economiche TatJana Korjagina ha artistidel gruppo Guernica di Pergine vle Crvour 39/41 recentemente riferito a un giornalista del giornale ??ud (12 luglio 1988) che in base ai suoi calcoli oltre ai milionari noti, inventori, scrittori, artisti, che sono qualche centinaio, vi sono in Urss alcune orrrlo terminate a suo tempo dal proibizionismo negli Stati Uniti. Ma ci sono anche fonti di guadagno specilicamente so vietiche. Un esempio da ma- finoal l3settembro ALVARO 9 colonne Spe chlutotcatlvl a Korjagina, ad esempio, dice che «è in rapida crescita iI de- BRESCIA galleda 8.30/r2.30 r5/18.30 fonti «tradizionali». TatJana simili a quelle CAROLINAGULINO presentata in catalogo da Angelo Siciliano oaarlo Si può cominciare dalle seguenze r.r. (0tt6r) 985288 vl.XXSatt.mbr! tlo ricchezze? 1988) ritene che i sistemi gorbacioviani di lotta contro I'alcolismo porteranno a con- clal 15 al 28 settembre c aabrto pomorlgglo chlulotcatlvl migliaia di milionari clandestini. Da dove vengono le loro hafrlco di stupefacenti». Il noto economista Nikolaj Sme[ov (su Nouij mir, n 4, 8.30/12.30 15/18.30 E galleda 9 colonne i.b.to pomerlgglo dal 14 al 29 settembre NEVIODIMARCO ral. (030) 289026 scultore presentatoda Angela Hart O'Brien BERGAMO sino a tine settembre gallaia9olonneSp plrzzeil! San Uerco 7 VALERIAD'ARBELA o7!do 8.«rr12.30 15r17.30 chlu.o$brlo e lcsilvl acquarelli rd. (035,225222 BOLOGNA gallaia9colonne Sp finoal2l settembre GRAZIA CREACOPAOLA GARIBOLDI.GUIDO PERTUSI SABRINA POLI.ALFONSO ROBUSTELLI.OAVIDE SKERLY proposta giovani nuale è costituito dalla Repubblica uzbeka. L'Uzbeki stan è il principale produtto re di cotone dell'Urss. In una riunione a Taskent alla quale vlr lndlpcndcnz.2org orrrlo 8.30112,30 r5/17.30 dal 22 sottembre al 4 otiobre taatlvi tcl. (051) 274797 MARIAMELLONI presentata da Vincenzo Accame PALERMO dal 28 giugno a fine settembre chlu!o labrto e presenziava lo stesso Breznev, il primo segretario uzbeko, Sharif Rascidov, si impe. gnò, a fronte di un piano di produzione che prevedeva golleda tre milioni di tonnellate di 9 colonne Spe due.edi vlaCwourT0 cotone, a darne più di cinque milioni. Leonid Breznev dlo' ra agli disse: «Facciamo cifra tonda, Sharif: sei milioni». E disegni/design di LU RASCH I.MARCATTI.SHVADRON eseguitiasei mani rcl. (09r) 583'133 vlrl. Llzlo 174 rèt. (t 9r) 2s0798 per il premio Oscar Signorini 1987 il primo segretario risponde al segretario generale: «Sarà fatto, Leonid ll'ic» Prauda, 17.7.1988). Simile quantità di SPE società pubblicita editoriale-via Pirelli 32-Milano ,t iLl 8lllane , $ ulo I- ,. §l rina r/ * I / i1| ,4 --Ev- r^ryrgrg r __r-_. w...v v uvlv, re')' r qau dr cui dispone ra fatta. tr f*torn;tfi;;1ffi ;;;;i""x;[:ìffi"ffi; ,tl r .,.*P- --9il ,,{i t' titijt-nuixir: Ia vlttorla sulla malla è garantita dalla glasnost!. pirì I I