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ARCA SGR S.P.A.
BILANCIO
DI ESERCIZIO 2014
Bilancio al 31 dicembre 2014
ARCA SGR S.p.A.
Società di Gestione del Risparmio
Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3
Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.
Riserve Euro 103.534.716
Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155
Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014
Indice
Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2014
Composizione degli Organi sociali
5
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2014
7
Schemi di Bilancio
27
Nota integrativa
Parte A - Politiche Contabili
35
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
53
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
73
Parte D - Altre informazioni
85
Allegati al bilancio
97
Relazione del Collegio sindacale
109
Relazione della Società di revisione
109
L'applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia
115
Deliberazioni dell’assemblea
121
3
Composizione degli organi sociali
al 31 dicembre 2014
Consiglio di Amministrazione
Guido Cammarano
Presidente
Edoardo Rossini
Vice Presidente
Ugo Loser
Amministratore Delegato
Filippo M. Cova
Consigliere
Mario Erba
Consigliere
Emanuele Giustini
Consigliere
Paolo Guzzetti
Consigliere
Renato Merlo
Consigliere
Felice Angelo Panigoni
Consigliere
Collegio Sindacale
Giuseppe Marino
Presidente
Giovanni Sandrini
Sindaco Effettivo
Stefano Santucci
Sindaco Effettivo
Bruno Garbellini
Sindaco Supplente
Diego Xausa
Sindaco Supplente
5
RELAZIONE
DEGLI AMMINISTRATORI
SULLA GESTIONE
DELL’ESERCIZIO 2014
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2014
PARTE I - Il contesto di riferimento
1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari
La crescita economica globale nel 2014 è stata sostanzialmente simile a quella del 2013, intorno al
2,5% (stime IMF World Economic Outlook 2014). L’andamento dell’inflazione è stato particolarmente contenuto, sia a causa dell’ancora ampio disequilibrio tra il livello dell’attività economica e
il suo potenziale, sia per il calo dei prezzi delle materie prime.
Negli Stati Uniti, la crescita economica ha preso vigore nel corso dell’anno, dopo il dato negativo
registrato nel primo trimestre.
Nell’Area Euro la crescita economica è stata positiva ma la dinamica è andata peggiorando nella
seconda parte dell’anno.
Le economie emergenti, in particolare la Cina, hanno deluso le aspettative sebbene continuino a
mostrare tassi di crescita economica superiori a quelli dei paesi sviluppati e a contribuire per oltre
due terzi alla crescita globale.
La politica monetaria delle principali banche centrali è rimasta ampiamente accomodante. La Federal
Reserve (di seguito “Fed”) ha terminato gli acquisti di titoli obbligazionari e ha indicato l’intenzione
di alzare i tassi nel 2015. La Banca Centrale Europea (di seguito “BCE”) ha abbassato il tasso di
deposito a -0,1%, in territorio negativo, introdotto misure non convenzionali dirette a stimolare il
flusso del credito dalle banche alle imprese e si è dichiarata pronta a ulteriori misure nel 2015.
Nel corso dell’anno il Dollaro USA (USD) si è apprezzato di circa il 14% contro l’Euro; le altre valute
principali hanno registrato apprezzamenti più contenuti, ad eccezione della Corona Norvegese e
Svedese che si sono deprezzate.
Le valute dei paesi emergenti hanno registrato apprezzamenti di diversa entità verso l’Euro: in
particolare le valute asiatiche con rialzi superiori al 10%, mentre le valute più legate all’andamento
del prezzo del petrolio hanno registrato cali significativi, in particolare il Rublo si è deprezzato di
oltre il 38% contro l’Euro.
I mercati obbligazionari mondiali hanno registrato performance positive nel 2014. L’indice Merrill
Lynch W0G1 dei titoli governativi dei paesi industrializzati è cresciuto del 8,36% in valuta locale,
più di quanto offerto dalla sola componente cedolare (2,51%). Lo stesso indice, espresso in Euro,
segna una performance positiva del 14,08%.
L’indice Merrill Lynch EG00 dei titoli governativi dell’Area Euro ha registrato un incremento del
13,15%, grazie alla riduzione dei rendimenti dei titoli tedeschi e alla diminuzione dello spread dei
titoli italiani e spagnoli.
L’indice JpMorgan GBI-EM Global Diversified rappresentativo dei titoli governativi emessi da paesi
emergenti e denominati nelle rispettive valute ha registrato un incremento del 7,37% in Euro, grazie
sia alla riduzione dei rendimenti dei titoli, sia all’apprezzamento delle valute rispetto all’Euro.
L’indice Merrill Lynch EMUL rappresentativo dei titoli obbligazionari emessi in Euro da società private con rating elevato (investment grade) segna alla fine del semestre un incremento del
11,09%; l’extra rendimento della componente “corporate” rispetto ai titoli governativi tedeschi è
stato del 2,77%.
L’indice Merrill Lynch IP0C delle obbligazioni dei paesi emergenti ha registrato un incremento
del 7,71% in valuta locale; l’extra rendimento rispetto ai titoli governativi americani e tedeschi è
stato negativo (-0,25%) a causa dell’allargamento degli spread.
I mercati azionari globali hanno registrato complessivamente una performance positiva nel 2014:
l’indice MSCI World, denominato in valuta locale, rappresentativo dei maggiori mercati azionari
mondiali, è salito del 7,71%.
Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 ha avuto un incremento del 13,5% circa: in Euro la performance
è stata superiore (29,3% circa).
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Bilancio 2014
In Europa l’indice MSCI Europe, che include i mercati più rilevanti per dimensione, ha concluso
l’anno con un incremento del 1,98% in valuta locale: i migliori mercati sono stati quelli della periferia europea, in particolare l’indice MSCI Spagna si è apprezzato di oltre il 13% e l’indice MSCI
Italia del 4%; meno brillante le performance dei mercati tedeschi, francesi e inglesi; la performance
dell’indice svizzero è stata superiore al 11%.
Le borse dell’area del Pacifico (indice MSCI Pacific) hanno avuto una performance positiva del
5,1% in valuta locale. Il mercato giapponese, il più importante dell’area, è salito del 7,6%.
I mercati emergenti hanno realizzato nel loro complesso una performance positiva in valuta locale
pari al 2,55% e superiore al 11% in Euro. Tra i maggiori mercati dell’area, si segnala la performance
brillante del mercato cinese e indiano e quella negativa della Russia e del Brasile.
2. L’industria della gestione del risparmio
I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2014 un anno di forte crescita per il mercato del
risparmio gestito. Grazie a una raccolta netta superiore a € 128 miliardi, di cui oltre € 86 miliardi
negli OICR di diritto italiano ed estero, il patrimonio complessivo in gestione raggiunge i massimi storici sopra € 1.579 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive più le gestioni di
portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 32,2 miliardi, mentre i
fondi esteri hanno avuto afflussi netti per circa € 54,5 miliardi.
All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia
stata trainata dai fondi obbligazionari e flessibili che costituiscono oltre l’80% degli afflussi netti
dell’anno.
I prodotti esteri rappresentano circa il 69,5% del patrimonio totale dei fondi comuni aperti che
ammonta a € 681 miliardi.
PARTE II - La descrizione della società
1. Considerazioni generali
Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca”) è tra le più longeve società di gestione del risparmio italiane,
leader di mercato dal 1983, essendo stata istituita per iniziativa di 12 banche popolari, molte delle
quali sono tuttora presenti nel capitale della società, subito dopo l’introduzione della legge n° 77
del 1983 che ha fatto nascere ufficialmente in Italia i fondi comuni d’investimento mobiliare.
Arca si caratterizza per l’indipendenza e per la capillarità sul territorio grazie ad un network di
120 enti collocatori che operano attraverso oltre 8.000 sportelli, reti di promotori finanziari e
canali online. La società oggi vanta masse in gestione pari a € 28,2 miliardi, di cui € 23,6 miliardi
in fondi comuni, con oltre 635.000 sottoscrittori, e € 2,7 miliardi nel fondo pensione aperto Arca
Previdenza, il più grande fondo pensione aperto in Italia con oltre 170.000 aderenti.
2. La rete di collocamento
Nel corso dell’anno è stata ulteriormente ampliata la rete di distribuzione della società e sono state
sottoscritte nuove convenzioni di collocamento con intermediari bancari nazionali, alcuni dei quali
si caratterizzano per il posizionamento nei servizi online che rafforzano il potenziale distributivo
dei prodotti Arca.
L’attenzione prestata da parte della società alla buona diligenza operativa, sia nell’attività gestionale,
sia nelle attività amministrative, unitamente al rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di Vigilanza,
consentono alla società di mantenere un elevato livello di servizio alla clientela, anche grazie all’attività
delle reti di collocamento, opportunamente assistite con interventi di formazione.
Ciò ha consentito, anche quest’anno, di registrare un numero di reclami molto limitato che non
ha comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2014 sono stati ricevuti 24
10
reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e 37 reclami relativi al fondo pensione; gran parte dei reclami sono dovuti a difficoltà interpretative degli aspetti fiscali relativi alle
operazioni di disinvestimento e alle anticipazioni.
3. La governance della società e la gestione dei rapporti con le parti correlate e gli azionisti
Arca non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di nessuno degli azionisti,
essendo le partecipazioni di ciascuno di essi al capitale sociale insufficienti a determinare un’influenza
diretta sulla conduzione della società e non sussistendo tra gli azionisti accordi in tale senso.
Si conferma che al 31 dicembre 2014 la società non deteneva, anche per il tramite di società fiduciarie
o per interposta persona, azioni proprie, né ha acquistato o alienato tali azioni nell’esercizio 2014.
Arca ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D. Lgs. n. 231 del
8 giugno 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, e ha istituito il relativo Organismo di
Vigilanza. Nel corso dell’anno l’Organismo di Vigilanza si è riunito cinque volte svolgendo attività
specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate dal modello. Tra i principali
ambiti esaminati nel corso del 2014 si segnalano: i) abusi di mercato, ii) antiriciclaggio e adeguata
verifica, iii) rapporti con la pubblica amministrazione e iv) tutela della salute e della sicurezza sui
luoghi di lavoro.
In tema di conflitti di interesse, la società si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione delle possibili problematiche, istituendo presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente
verificata.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di
operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le
operazioni significative, l’importo pari a € 300.000 per operazione.
Si segnala inoltre che nel corso del 2014, Arca ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari
azionisti che riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla società,
l’accordo di associazione in partecipazione, i rapporti di conto corrente utilizzati dalla società per
la gestione delle proprie disponibilità liquide, i finanziamenti accesi e lo strumento innovativo di
capitale emesso dalla società a fine 2013 e sottoscritto da alcuni istituti azionisti.
In allegato al fascicolo di bilancio è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori
Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni.
Per maggiori informazioni relative alla disciplina dei rapporti con le parti correlate, si rinvia alla
sezione 6 della parte D della nota integrativa.
4. Gli obiettivi e la politica di gestione dei rischi
L’attività di Arca si caratterizza per un rischio strategico di fondo legato alla distribuzione dei
propri prodotti che è totalmente affidata a terze parti, dato che la società non è dotata di una propria rete di collocamento. Tale circostanza espone la società al rischio di contrazione dei propri
flussi commissionali, qualora l’efficacia delle reti di collocamento si deteriori. Al fine di mitigare
l’esposizione a tale rischio la società è determinata a rafforzare il proprio marchio, migliorare la
propria capacità di comunicazione (a tale proposito si segnalano gli investimenti effettuati nel 2014
per il nuovo sito internet www.arcaonline.it), innovare costantemente la propria offerta di prodotti
e sostenere le reti distributive, attraverso attività di formazione sui prodotti Arca e materiale promozionale dedicato.
In termini di rischio finanziario si segnala che nel corso del 2014 Arca non ha detenuto titoli nel
portafoglio di proprietà. Le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in depositi bancari
vincolati a breve termine. La duration ridotta di tali depositi vincolati rende trascurabile il rischio
controparte cui la società è esposta.
Arca presidia il rischio operativo legato sia alle attività svolte direttamente, sia alle attività conferite
in affidamento o in outsourcing attraverso procedure, regolamenti interni e policy. Con specifico
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Bilancio 2014
riferimento agli accordi di affidamento e di outsourcing si segnala che la società si è dotata di un
sistema di alert operativi, Key Performance Indicators e verifiche periodiche di quanto previsto
nei Service Level Agreement che costituiscono parte integrante dei contratti stessi.
Per informazioni di maggiore dettaglio si rimanda alla parte D della nota integrativa.
5. L’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance
delle società quotate
La società ha proseguito nell’opera pluriennale di tutela dei diritti delle minoranze partecipando
in collegamento con altre società di gestione italiane ed estere, alla presentazione di quindici liste
di amministratori e sindaci, in linea con il quorum richiesto dagli statuti societari. La società ha
attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei confronti di
società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi
allo scopo instaurati.
I rimborsi ottenuti in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in USD 527.087,
pari a € 435.681, e sono stati accreditati ai fondi interessati.
6. Il personale
La società si avvale di uno staff di 95 collaboratori a tempo indeterminato.
L’anzianità di servizio media è di 11,61 anni. La componente femminile rappresenta circa il 37%
dell’organico.
Lo staff è altamente qualificato ed è composto da 21 dirigenti, 41 quadri direttivi e 33 impiegati.
Per quanto riguarda la formazione scolastica si segnala che i laureati sono 65, i dipendenti con
diploma di scuola media superiore sono 30.
Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate nell’anno sono state pari a 422 giorni di
calendario cui si aggiungono 478 giorni di assenza per maternità, 3 giorni di assenza per infortunio
e 172 giorni di assenza per aspettativa non retribuita. Nel complesso, l’indice di assenza per malattie
(2%) presenta un valore molto basso rispetto agli indici regionali del settore privato (15%).
Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette; la società ha ottenuto
l’esenzione parziale dall’obbligo di assunzioni obbligatorie.
Arca ha organizzato programmi di formazione del personale con oltre 2.300 ore di formazione
che hanno interessato tutti i collaboratori. Anche nel 2014 è stata data particolare attenzione alla
formazione manageriale in materia di comunicazione, di gestione delle risorse umane, di leadership
e di gioco di squadra, facendo ricorso ai finanziamenti ottenuti dal Fondo Banche e Assicurazioni
e dal fondo paritetico interprofessionale FONDIR. Sono proseguiti gli interventi formativi relativi
alla formazione obbligatoria relativi alla disciplina dell’antiriciclaggio, agli aggiornamenti normativi quali EMIR e FACTA, agli applicativi di Microsoft Office. Si è curata anche la formazione
specifica dei manager di nuova nomina e dei nuovi assunti.
In corso d’anno si è provveduto ad intervenire sull’organigramma scindendo la Direzione Investimenti
in due distinte Direzioni, rispettivamente Direzione Investimenti Retail e Direzione Investimenti
Istituzionali, Previdenziali e Locali, al fine di una maggior focalizzazione sulle specifiche competenze di prodotto.
PARTE III - Informazioni sull’andamento della gestione
1. L’andamento economico e patrimoniale della società
L’andamento economico dell’esercizio 2014 è stato caratterizzato da una significativa crescita
commissionale, conseguenza dell’incremento delle masse gestite registrato nel corso dell’esercizio
anche a seguito dell’incorporazione dei fondi comuni e del fondo pensione precedentemente gestiti
da Carige Asset Management SGR S.p.A. (di seguito “Carige SGR”) nei rispettivi prodotti Arca,
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avvenuta con efficacia 1° gennaio 2014. L’incorporazione dei fondi fa seguito all’acquisizione del
100% del capitale sociale di Carige SGR da parte di Arca avvenuta il 30 dicembre 2013 e in relazione
alla quale Arca aveva provveduto a redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2013.
Si segnala che la società controllata Carige SGR è stata fusa per incorporazione in Arca nel corso
del 2014 con effetti contabili e fiscali a partire dal 1° gennaio 2014, come più ampiamente riportato
al punto 3.1 della Parte III di questa relazione, e pertanto per l’esercizio 2014 è venuto meno l’obbligo
di redigere il bilancio consolidato trattandosi dell’unica partecipazione detenuta.
In considerazione di quanto sopra esposto si precisa che i commenti sotto riportati relativi all’analisi comparata del risultato 2014 rispetto all’esercizio precedente fanno riferimento, nel caso dei
valori patrimoniali 2013, sia alla situazione individuale di Arca, sia al bilancio consolidato che,
in relazione all’area di consolidamento, rappresenta la combinazione dei valori patrimoniali di
Arca e di Carige SGR. Per converso l’analisi comparata dei valori economici fa riferimento alla
sola situazione individuale 2013 di Arca, in quanto la stessa era sostanzialmente allineata al conto
economico del bilancio consolidato.
Il 31° esercizio di Arca si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 26.225.185
rispetto a € 31.468.423 registrato nel 2013. Si segnala che il dato del 2013 era caratterizzato da un
beneficio fiscale straordinario di € 15,3 milioni (come illustrato di seguito), senza il quale il risultato
d’esercizio sarebbe stato pari a € 16.202.856. Tale precisazione evidenzia il miglioramento della
performance economica di Arca nell’esercizio 2014 rispetto al periodo precedente.
Le commissioni attive della società si attestano a € 253,4 milioni di cui € 228,2 milioni legati ai fondi
comuni, € 22,9 milioni relativi al fondo pensione, € 1,7 milioni legati ai mandati in delega di gestione
e € 0,6 milioni riconducibili al servizio di consulenza sugli investimenti prestata dalla società.
Le commissioni attive risultano in crescita di € 42,7 milioni rispetto al 2013 in conseguenza
dell’incremento delle masse in gestione, passate da € 21,1 miliardi di fine 2013, a € 28,6 miliardi di
fine 2014 (di cui € 0,4 miliardi riconducibili all’attività di consulenza agli investimenti), e del buon
andamento delle performance dei fondi comuni che hanno permesso di generare commissioni di
incentivo pari a € 9,3 milioni, in crescita di € 2,4 milioni rispetto al 2013.
La crescita delle masse pari a € 7,5 miliardi è stata determinata: i) dall’incorporazione con efficacia
1° gennaio 2014 dei fondi precedentemente gestiti da Carige SGR, acquisita da Arca il 30 dicembre
2013, che ha contribuito per € 3,7 miliardi di masse gestite, oltre a € 0,4 miliardi relativi alle attività di consulenza agli investimenti, ii) dalla raccolta netta dell’esercizio pari a € 2,1 miliardi (di
cui € 1,9 miliardi da fondi comuni, € 0,1 miliardi dal fondo pensione e € 0,1 miliardi dai mandati
in delega di gestione) e iii) dalla performance positiva dei mercati che ha contribuito alla crescita
delle masse per € 1,3 miliardi.
In conseguenza dell’andamento delle commissioni attive, le commissioni nette registrano una
crescita di € 19,8 milioni rispetto al 2013 e si attestano a € 86,0 milioni.
Per effetto dell’alienazione del portafoglio di proprietà, avvenuta a metà del 2013, il margine
finanziario evidenzia interessi attivi in calo di € 1,5 milioni. Risultano invece in crescita di € 2,0
milioni gli interessi passivi principalmente in conseguenza della maturazione della cedola sullo
strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013.
Le spese amministrative si attestano a € 40,9 milioni, in crescita di € 3,9 milioni, di cui € 1,1 milioni
relativi alla crescita del costo del personale. L’incremento delle altre spese amministrative, pari a
€ 2,8 milioni, è riconducibile agli investimenti legati al nuovo sito internet della società e alla crescita
degli oneri dell’outsourcing amministrativo dei fondi, in linea con l’evoluzione delle masse.
Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni immateriali, pari a € 2,9 milioni (in crescita di € 1,6
mln rispetto al 2013), recepiscono l’ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita
connesse alle operazioni straordinarie, inclusa l’acquisizione di Carige SGR, effettuata a fine
2013, per la quale il completamento della procedura di Purchase Price Allocation è avvenuto
nell’esercizio 2014.
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Bilancio 2014
Le imposte sul reddito, pari a € 13,4 milioni, mostrano un’aliquota fiscale media del 33,7% rispetto
a quella teorica del 33%. Come sopra indicato, le imposte sul reddito del 2013 evidenziavano un
valore positivo di € 2,8 milioni derivante dalla contabilizzazione del beneficio fiscale straordinario
netto, pari a € 15,3 milioni, conseguente alla procedura di affrancamento del maggior valore della
partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. In assenza di
tale impatto contabile le imposte sul reddito 2013 avrebbero rappresentato un componente negativo
pari a € 12,5 milioni, pari ad un’aliquota fiscale media del 43,5%. Si ricorda che nell’esercizio 2013
l’aliquota IRES applicata è stata soggetta ad un’addizionale una tantum del 8,5%, in assenza della
quale l’aliquota fiscale media dell’esercizio 2013 sarebbe stata pari al 35% circa. Tale valore risulta
sostanzialmente in linea al valore relativo all’esercizio 2014.
L’attivo patrimoniale della società a fine 2014 mostra crediti per gestione di patrimoni pari a € 66,8
milioni, in crescita di € 20,5 milioni rispetto alla situazione individuale 2013 e di € 14,9 milioni
rispetto alla situazione patrimoniale consolidata 2013. Tali incrementi risultano in linea con l’andamento delle commissioni attive registrato nel conto economico 2014. Il differenziale risulta
inferiore prendendo come riferimento la situazione patrimoniale consolidata 2013 in quanto tale
rappresentazione include anche i crediti derivanti dalle commissioni di gestione dei fondi ex-Carige
SGR, incorporati nei fondi Arca nel 2014, rendendo il perimetro di confronto più omogeneo. I crediti
per gestione di patrimoni accolgono le commissioni attive del quarto trimestre e le commissioni di
incentivo relative all’intero esercizio 2014. I crediti per gestione di patrimoni sono stati regolarmente
incassati nel mese di gennaio 2015.
Si rileva un incremento della voce Altri crediti (che accoglie i saldi dei conti correnti bancari) di
€ 15,6 milioni rispetto al bilancio individuale 2013 che è principalmente riconducibile alla generazione di flussi di cassa positivi da parte della società nel corso del 2014, nonché all’incorporazione
delle disponibilità liquide di Carige SGR a seguito della fusione per incorporazione della società
controllata in Arca. A conferma di ciò, si evidenzia che l’incremento della voce Altri crediti risulta
inferiore (€ +5,9 milioni) se si utilizza come dato comparativo 2013 la situazione patrimoniale
consolidata che già incorpora le disponibilità liquide della controllata Carige SGR.
Le attività immateriali si attestano a € 137,4 milioni in crescita di € 94,6 milioni rispetto al bilancio
individuale 2013. Tale incremento è principalmente riconducibile all’iscrizione nel 2014 dell’avviamento (per € 84,0 milioni) e attività immateriali a vita utile definita (per € 13,3 milioni) a seguito
della fusione per incorporazione di Carige SGR in Arca e del completamento della relativa procedura
di Purchase Price Allocation, come più ampiamente descritto al punto 3.1 della Parte III di questa
relazione. L’operazione di fusione di Carige SGR in Arca ha inoltre comportato la cancellazione
della partecipazione iscritta nello stato patrimoniale individuale 2013 di Arca per un valore di €
101,6 milioni. Si segnala che lo scostamento del valore delle attività immateriali 2014 rispetto alla
situazione patrimoniale consolidata 2013 risulta molto più contenuto (€ +1,7 milioni) in quanto in
tale rappresentazione la voce Attività immateriali 2013 già accoglie la differenza tra prezzo pagato
per l’acquisizione e patrimonio netto della società acquisita alla data di efficacia dell’operazione
(il cui valore sostanzialmente corrisponde all’avviamento e alle attività immateriali sopra citate,
iscritte nel bilancio 2014 di Arca).
Nell’ambito del passivo patrimoniale i debiti al 31 dicembre 2014 si attestano a € 62,3 milioni, in
crescita di € 3,5 milioni rispetto alla situazione individuale 2013. I principali elementi che determinano
questo andamento sono: i) un decremento di € 5,1 milioni derivante dal rimborso di finanziamenti
e ii) un incremento di € 8,6 milioni connesso alla crescita dei debiti per commissioni passive di
distribuzione, in linea con l’incremento delle masse collocate. La voce debiti al 31 dicembre 2014
risulta invece in contrazione di € 3,9 milioni se paragonata con il dato della situazione patrimoniale
consolidata 2013, in quanto quest’ultima includeva i debiti di Carige SGR.
La voce Titoli in circolazione accoglie il dato relativo allo strumento innovativo di capitale emesso
da Arca a fine 2013. Il valore di tale voce a fine 2014 risulta pari a € 25,3 milioni rispetto a € 23,0
14
milioni di fine 2013. Il dato del 2014 include la cedola maturata nel corso dell’esercizio che verrà
pagata ai sottoscrittori nel mese di aprile 2015.
Le passività fiscali correnti risultano pari a € 1,8 milioni a fronte di € 18,6 milioni nel 2013 (stesso
valore per situazione patrimoniale individuale e consolidata). Il dato 2013 riportava la passività
verso l’Erario relativa all’imposta sostitutiva (€ 14,3 milioni) dovuta per l’affrancamento della
partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. Tale imposta è
stata versata nel giugno 2014. Si segnala inoltre il dato delle imposte differite passive che si attesta a
€ 8,3 milioni, in crescita di € 4,3 milioni rispetto al 2013 (stesso valore per situazione patrimoniale
individuale e consolidata). L’incremento è riconducibile all’iscrizione di fiscalità differita sulle
attività immateriali a vita utile definita identificate a seguito della procedura di Purchase Price
Allocation relativa all’acquisizione di Carige SGR.
A fine 2014 il patrimonio netto di Arca risulta pari € 179,6 milioni (€ 153,4 milioni nel 2013), in
crescita grazie all’inclusione del risultato netto generato nel 2014.
Il patrimonio di vigilanza si attesta a € 65,2 milioni a fronte di un requisito di vigilanza pari a
€ 10,4 milioni; il patrimonio di vigilanza era pari a € 32,0 milioni dopo l’approvazione del bilancio
d’esercizio 2013. Il patrimonio di vigilanza della società include il contributo riveniente dallo strumento
innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 per un valore nominale di € 23 milioni.
Gli indicatori finanziari ed economici
Sulla base dei dati indicati nel conto economico e nello stato patrimoniale di Arca si evidenzia che
la redditività 2014 rapportata al patrimonio netto è stata pari al 17,10% contro il 25,81% del 20131.
Il dato relativo al 2013 beneficiava dell’impatto positivo dovuto all’operazione di affrancamento
del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR. In assenza di tale effetto il dato del 2013
sarebbe stato pari a 13,29%. Tale circostanza evidenzia la crescita della capacità di Arca di generare
utili dalla propria gestione caratteristica a seguito della crescita delle masse in gestione, determinata
dalla raccolta netta dell’esercizio e dall’incorporazione delle masse di Carige SGR a inizio 2014.
La redditività operativa sulla massa gestita è in leggera contrazione e si posiziona allo 0,31%
rispetto allo 0,33% del 2013. La riduzione è riconducibile: i) alle commissioni di incentivo, che
sono aumentate meno che proporzionalmente rispetto alle masse medie dell’esercizio e ii) ad un
mix prodotto marginalmente meno redditizio rispetto al 2013.
L’indicatore “cost/income”, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si
posiziona al 51,85%, in netta contrazione rispetto al 58,75% del 2013.
2. L’andamento dei prodotti e dei servizi offerti
Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2014, ammonta a € 23.585 milioni;
a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 2.703 milioni
e quello delle gestioni ricevute in delega di € 1.899 milioni, per un totale complessivo di € 28.187
milioni di massa gestita.
A queste masse in gestione si aggiunge l’attività di consulenza in materia di investimenti che viene
prestata su patrimoni pari a € 370 milioni.
2.1 I fondi comuni mobiliari aperti
La maggior parte dei fondi Arca registra performance assolute nette positive.
I fondi che si confrontano con un benchmark mostrano risultati lordi eterogenei sia per asset class
che per area geografica. I fondi a ritorno assoluto hanno un risultato positivo e superiore al parametro di riferimento.
Il posizionamento dei fondi Arca in relazione ai concorrenti, nelle rispettive classifiche, è positivo
anche in un confronto internazionale.
1 Si segnala che, con riferimento agli indici illustrati, i dati relativi al 2013 sono totalmente comparabili ai dati 2014 in quanto
utilizzano grandezze economiche e di patrimonio netto per le quali non rilevano le differenze tra bilancio individuale e bilancio
consolidato 2013 che sussistono a livello di attività e passività dello stato patrimoniale.
15
Bilancio 2014
Con riguardo ai rating forniti al 31 dicembre 2014 dall’agenzia specializzata Morningstar, che
attribuisce ai fondi migliori di ciascuna categoria, sulla base delle performance triennali aggiustate
per il rischio, un rating qualitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che
dei 18 fondi di Arca che riportano il rating2:
• 2 fondi hanno 5 stelle
• 7 fondi hanno 4 stelle
• 8 fondi hanno 3 stelle
• 1 fondo ha 2 stelle
• Nessun fondo ha 1 stella.
Più analiticamente si registrano i seguenti risultati:
Fondi
Arca Cash Plus
Arca MM Bond Euro Short Term
Arca RR Bond Euro
Arca Obbligazioni Europa
Arca Bond Globale
Arca Bond Paesi Emergenti
Arca Bond Corporate
Arca TE - Titoli Esteri
Arca BB
Arca Azioni Internazionali
Arca Azioni Italia
Arca Azioni Europa
Arca Azioni America
Arca Azioni Far East
Arca Azioni Paesi Emergenti
Arca Strategia Globale Crescita
Arca Strategia Globale Opportunità
Anfiteatro Tesoreria
Anfiteatro Global Equity
Arca Capitale Garantito Giugno 20133
Arca Capitale Garantito Dicembre 20134
Arca Cedola Corporate Bond5
Arca Cedola Governativo Euro Bond6
Arca Cedola Corporate Bond II7
Arca Cedola Governativo Euro Bond II8
Arca Cedola Corporate Bond III9
Arca Cedola Governativo Euro Bond III10
Arca Cedola Corporate Bond IV
2014
2013
2012
1,41%
3,73%
9,03%
11,59%
10,78%
5,09%
6,86%
10,87%
7,21%
16,06%
1,75%
4,99%
24,42%
8,93%
8,46%
1,70%
4,61%
-0,45%
0,51%
0,53%
1,77%
3,52%
1,83%
1,25%
-9,12%
-6,60%
3,22%
0,59%
10,37%
18,77%
24,05%
16,95%
22,57%
4,89%
-8,12%
2,11%
2,63%
0,69%
-2,40%
1,52%
1,19%
2,43%
1,19%
2,68%
1,83%
5,65%
10,27%
12,45%
11,26%
5,73%
16,99%
13,33%
12,53%
13,95%
10,89%
14,72%
15,99%
8,88%
13,01%
12,86%
9,96%
15,86%
3,44%
-5,27%
3,34%
5,20%
4,45%
10,19%
7,93%
14,71%
8,15%
13,25%
10,20%
2
Sono esclusi i fondi a cedola, ancorché abbiano in alcune circostanze un rating: la peculiarità di tali fondi (portafoglio buy and
hold, duration decrescente) rendono non signicativo il confronto nella categoria dei prodotti total return nei quali Morningstar
li colloca.
3
Fondo confluito in Arca Cash Plus
4
Fondo confluito in Arca Cash Plus
5
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
6
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
7
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
8
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
9
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
10
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
16
Fondi
Arca Cedola Governativo Euro Bond IV
Arca Cedola Bond Globale Euro
Arca Cedola Bond Globale Euro II
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II
Arca Formula Eurostoxx (r) 2015
Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015
Arca Cedola Bond Globale Euro III
Arca Cedola Bond Paesi Emergenti
Arca Cedola Bond 2016 Alto Potenziale III
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc.
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. II (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc. III (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva V (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VI (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (P)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII (R)
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (P) 11
Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VIII (R) 12
Arca 2019 Reddito Multivalore (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore II (R)
Arca 2019 Reddito Multivalore III (P)
Arca 2019 Reddito Multivalore III (R)
Arca Bond Flessibile
2014
2013
2012
0,62%
0,52%
1,47%
0,38%
2,03%
2,06%
1,18%
0,44%
-1,01%
4,12%
8,33%
5,15%
4,79%
4,89%
6,06%
5,82%
5,84%
6,01%
6,53%
6,59%
6,46%
6,55%
6,37%
6,43%
5,76%
5,82%
2,99%
3,01%
1,64%
1,64%
0,98%
0,98%
0,42%
0,42%
-0,08%
-0,06%
-0,02%
-0,02%
-0,86%
3,72%
3,22%
3,07%
3,71%
4,74%
15,00%
11,87%
3,36%
2,18%
5,53%
-12,31%
6,38%
5,38%
5,87%
4,22%
-6,84%
-6,84%
4,14%
-2,78%
-2,78%
2,36%
2,36%
-0,70%
-0,70%
-
12,15%
16,14%
15,68%
16,89%
16,40%
19,92%
16,06%
13,74%
14,92%
20,63%
12,44%
9,28%
8,50%
0,02%
-
Si illustrano di seguito le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione
di Arca per le diverse categorie di fondi comuni.
11
Fondo attivo al 31 dicembre 2014, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il
31 dicembre 2014.
12
Fondo attivo al 31 dicembre 2014, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il
31 dicembre 2014.
17
Bilancio 2014
Fondi monetari ed obbligazionari
Nel corso dell’anno la durata media nanziaria dei portafogli è stata mantenuta mediamente in linea
con quella dei benchmark di riferimento. Nell’arco dell’anno, tuttavia, la duration si è discostata
tatticamente da tale posizione strategica in funzione delle condizioni di mercato.
Per quanto riguarda la componente dei titoli governativi dell’Area Euro, la gestione ha privilegiato
una gestione tattica dell’esposizione al rischio Italia, implementando un sovrappeso di titoli di stato
italiani a febbraio e a novembre. Sugli altri paesi periferici è stata strutturalmente mantenuta no
ad ottobre una posizione di sovrappeso in termini di duration sui titoli di stato irlandesi, altresì
attraverso titoli societari irlandesi garantiti esplicitamente dallo Stato.
Si è continuato in parte ad investire in titoli non governativi ad alto rating, in obbligazioni di emittenti societari ed in covered bond.
La componente di titoli corporate presente nei portafogli è rimasta prevalentemente in linea con i
benchmark di riferimento nel primo semestre, mentre nel secondo semestre è stata portata progressivamente in sottopeso a causa delle valutazioni sull’asset class non ritenute più attraenti.
Per la gestione della liquidità sono state effettuate operazioni di pronti contro termine termine e
similari, nonché depositi bancari.
Fondi a rischio controllato
I fondi sono stati gestiti seguendo un processo di ottimizzazione della composizione di portafoglio. L’asset allocation è stata stabilita sulla base di un processo quantitativo basato su analisi di
volatilità e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi
dalle stesse. Nel corso dell’anno il budget di rischio è stato gestito tatticamente in base alle
aspettative di ritorno sui vari mercati. Le fonti di rischio sono state opportunamente diversificate
con lo scopo di privilegiare la stabilità dei ritorni. L’anno è stato caratterizzato da un utilizzo
limitato del budget di rischio.
Sul finire del primo semestre a fronte di un aumento delle volatilità nei mercati, si è provveduto a
ridurre complessivamente il livello di rischio dei portafogli. E’ stato pertanto ridotto il peso degli
investimenti azionari dei mercati sviluppati, si è ridotta l’esposizione nelle obbligazioni corporate
high yield e si è abbassata la duration di portafoglio.
Con l’inizio del secondo semestre, confermando un approccio prudente, si è continuato ad utilizzare
un budget di rischio limitato, mantenendo basso il rischio complessivo dei portafogli.
Il peso nelle obbligazioni dei Paesi emergenti è rimasto a zero per tutto l’anno a causa della bassa
appetibilità di questa classe di investimento in termini di rischio-rendimento.
Nella gestione della duration sono state assunte posizioni tattiche per sfruttare di volta in volta i
movimenti dei tassi governativi e consentire, date le correlazioni con le altre classi di investimento,
una buona diversificazione del rischio complessivo dei portafogli.
Il rischio valutario, sia nel corso del primo semestre, sia nel corso del secondo semestre, è derivato
principalmente dall’esposizione al dollaro statunitense, per sfruttare la correlazione positiva di
questa classe di investimento con i titoli governativi.
Nel corso dell’anno, per migliorare il profilo di redditività, si è provveduto a gestire la liquidità in
modo attivo acquistando BOT ed effettuando depositi bancari.
Fondi total return
L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per
la famiglia dei fondi Arca Cedola Obbligazione Attiva ed Arca 2019 Reddito Multivalore; questi
fondi hanno riscosso un notevole successo raccogliendo nel 2014 oltre € 1,8 miliardi.
Fondi azionari e bilanciati
La politica di gestione è stata caratterizzata da un approccio top down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare valore attraverso le scelte di market timing e di allocazione
geografica e settoriale. In tema di selezione di titoli, si è adottato uno stile gestionale supportato
18
da modelli quantitativi, volto alla ricerca di azioni caratterizzate da un favorevole equilibrio tra il
livello delle valutazioni correnti e le aspettative di crescita futura.
Nel corso del primo semestre l’investimento ha mantenuto un sovrappeso sull’area europea ed italiana in particolare, mentre nella seconda parte dell’anno si è mantenuta una sostanziale neutralità
dell’allocazione geografica.
Nei primi mesi del 2014, la gestione ha privilegiato i settori finanziario e ciclico, per via della loro
esposizione ai temi della ripresa del ciclo economico internazionale. Nel secondo semestre, con l’emergere dei timori di rallentamento della crescita globale, tali scommesse sono state neutralizzate.
A livello valutario i portafogli sono stati mediamente sottopesati in Yen e sovrappesati in USD.
A partire dalla seconda metà dell’anno una quota marginale dei portafogli è stata investita in OICR
di terzi, selezionati per via dell’approccio gestionale complementare a quello adottato da Arca.
2.2 Il fondo pensione aperto
L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente:
[Dati espressi in €/000]
Comparti
Arca Previdenza
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Contributi
e trasferimenti
Riscatti,
anticipazioni
e trasferimenti
65.740
362.189
204.499
69.947
102.861
-25.149
-44.776
-53.334
-96.846
-21.980
A seguito della fusione del fondo pensione di Carige SGR sono avvenuti i seguenti afflussi, già
inclusi nei valori sopra rappresentati (dati espressi in €/000):
- linea Rendita 275.003;
- linea Obiettivo TFR 20.394;
- linea Crescita 132.841.
Si registrano i seguenti risultati gestionali:
Classi / Comparti
Arca Previdenza Classe ordinaria
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe riservata
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Arca Previdenza Classe collettiva
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
2014
2013
2012
0,09%
10,57%
10,40%
10,29%
1,13%
0,62%
5,16%
11,69%
21,22%
1,23%
3,52%
10,63%
11,31%
11,25%
10,01%
0,62%
11,38%
11,21%
11,23%
1,87%
1,15%
5,94%
12,53%
22,25%
1,96%
3,97%
11,25%
11,94%
11,93%
10,61%
0,26%
10,91%
10,74%
10,74%
1,44%
0,80%
5,49%
12,05%
21,73%
1,53%
3,60%
10,76%
11,43%
11,43%
10,13%
19
Bilancio 2014
Nel corso del 2014 l’attività promozionale per la Previdenza Complementare è stata intensa ed ha
prodotto oltre 8.204 nuove adesioni al fondo pensione Arca Previdenza con flussi netti complessivi
per € 136 milioni. In termini di politica di gestione i comparti previdenziali sono stati caratterizzati
da un approccio top down basato su rigorose analisi qualitative e quantitative, orientato a creare
valore attraverso le scelte di market timing e di allocazione geografica e settoriale, mantenendo sotto
costante controllo i rischi assunti. L’investimento azionario dei comparti Alta Crescita, Crescita e
Rendita è stato mediamente mantenuto in condizione di sovrappeso nel corso del periodo.
A livello geografico, la componente azionaria ha mantenuto inizialmente un sovrappeso nell’area
europea e americana; l’area asiatica è stata mantenuta in sottopeso. Nella seconda parte dell’anno
si è mantenuta una sostanziale neutralità dell’allocazione geografica privilegiando l’esposizione
ai titoli di capitalizzazione medio alta.
La componente obbligazionaria dei comparti Crescita e Rendita, nel corso dell’anno, ha mantenuto
una durata finanziaria inferiore al benchmark di riferimento. Tuttavia la duration è stata ricondotta a
neutralità nel corso del quarto trimestre. A livello geografico è stata mantenuta una sottoesposizione
sui titoli tedeschi ed in particolar modo nel secondo semestre bilanciata da una sovraesposizione
ai titoli del debito italiano.
Il comparto Obiettivo TFR ha investito il 60% del suo patrimonio in titoli governativi italiani indicizzati all’inflazione. Il restante 40% del patrimonio è stato gestito come un portafoglio a rischio
controllato con l’obiettivo di massimizzare il rendimento. L’asset allocation di questa seconda
componente è stabilita sulla base di un rigoroso processo quantitativo basato su analisi di volatilità
e correlazioni fra le varie classi di investimento, nonché sulla stima dei ritorni attesi delle stesse.
Sul finire del primo semestre, a fronte di un aumento delle volatilità nei mercati, si è provveduto
a ridurre complessivamente il livello di rischio del portafoglio.
Il comparto Garanzia ha mantenuto una durata finanziaria marginalmente superiore a quella del
suo benchmark di riferimento. Il peso dei titoli governativi italiani a tasso variabile è stato progressivamente eliminato nel corso dell’anno. Nel corso del secondo semestre parte della liquidità
è stata impiegata in depositi bancari.
A livello valutario, tutti i comparti aventi esposizione internazionale hanno mantenuto un prevalente
sovrappeso sul dollaro statunitense.
Si segnala, infine, che nel corso dell’esercizio 2014 è stata introdotta una modifica al regime di
tassazione dei fondi pensione che ha portato l’aliquota di imposta sul risultato di gestione del
fondo dal 11,50% al 20% (ad eccezione di alcune agevolazioni sui proventi derivanti da strumenti
finanziari specifici).
2.3 Le gestioni in delega
L’importo complessivo delle gestioni ricevute in delega al 31 dicembre 2014 è pari ad € 1.899
milioni.
2.4 La consulenza agli investimenti
L’importo complessivo delle gestioni patrimoniali per le quali Arca presta un servizio di consulenza
agli investimenti è pari a € 370 milioni.
2.5 L’attività di sviluppo dell’offerta
Nel corso del 2014 numerosi sono stati gli interventi che Arca ha attuato dal lato dell’offerta, anche
grazie all’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato
sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione.
Per quanto concerne l’offerta di fondi obbligazionari a scadenza, il fondo Arca Cedola 2019
Obbligazione Attiva ha costituito un’innovazione di prodotto diretta a soddisfare il bisogno di
“riserva” di risparmio della clientela, con orizzonte di 5 anni, elevata diversificazione degli
investimenti e reddito periodico. Il fondo si caratterizza per la presenza di una innovativa
20
doppia classe commissionale, con e senza commissione di collocamento, per meglio servire
diverse esigenze della clientela. Questo fondo è stato offerto con continuità lungo il corso di
tutto l’anno e ha ottenuto un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi
€ 1,1 miliardi.
Il fondo Arca 2019 Reddito Multivalore è stato invece ideato per soddisfare l’esigenza rilevata
dalla clientela di rivalutazione del capitale con orizzonti temporali definiti, di distribuzione dei
proventi e di gestione dell’effetto timing. Nelle tre finestre trimestrali di collocamento, il fondo
ha raccolto sottoscrizioni per complessivi € 0,7 miliardi circa.
In merito all’attività di assistenza diretta alla clientela, si segnala che il Contact Center di Arca
è stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al
fondo pensione e la rete di collocamento, gestendo rilevanti volumi di quesiti. Il Contact Center
ha ricevuto nel corso dell’anno circa 20.000 mail/fax e oltre 23.500 telefonate.
In riferimento ai regolamenti dei fondi comuni Arca si riportano di seguito le principali modifiche apportate:
Data di efficacia 1° aprile 2014
• I fondi Arca MM, Arca 27 Azioni Estere e Arca RR hanno cambiato denominazione rispettivamente in Arca MM Bond Euro Short Term, Arca Azioni Internazionali e Arca RR Bond Euro;
• Per il fondo Arca Azioni Internazionali si è proceduto alla modifica della politica di investimento
prevedendo la possibilità di investire in via contenuta (in precedenza residuale) nei mercati dei
Paesi Emergenti a seguito della modifica del benchmark;
• Per i fondi Arca Azioni Internazionali e Arca Azioni Far East si è proceduto alla variazione del
grado di rischio, compreso tra medio e alto, e della durata dell’orizzonte temporale, che si riduce
da lungo termine a medio termine.
Data di efficacia 19 maggio 2014
• Per tutti i fondi comuni Arca non è più contemplata l’emissione del certificato al portatore, ma
solo quella del certificato nominativo, oltre al certificato cumulativo.
Data di efficacia 13 giugno 2014
• Si è proceduto alla variazione del grado di rischio del fondo Arca BB compreso tra medio-basso
e medio-alto.
Data di efficacia 5 agosto 2014
• E’ stato modificato il servizio Arca Risparmia e Consolida, prevedendo che, qualora nel corso del
mese si realizzi il consolidamento, per lo stesso mese siano sospese le operazioni di sottoscrizione
e di eventuale raddoppio della rata del fondo target;
• Si è proceduto alla variazione del grado di rischio del fondo Arca Azioni America, compreso tra medio
e alto, e della durata dell’orizzonte temporale che si riduce da lungo termine a medio termine.
Data di efficacia 14 novembre 2014
• Per i fondi Arca 2019 Reddito Multivalore e Arca 2019 Reddito Multivalore II è stata prevista
la facoltà del Consiglio di Amministrazione di deliberare l’integrazione dei proventi distribuiti
anche con gli utili netti su titoli, su operazioni di copertura di strumenti finanziari quotati e non,
nonché su operazioni in strumenti finanziari derivati non di copertura.
Data di efficacia 2 gennaio 2015
• E’ stata introdotta la possibilità di scontare nella misura del 25% la commissione di ingresso
per i fondi che la prevedono e per il servizio Arca Risparmia e Consolida;
• Si è proceduto alla variazione del grado di rischio del fondo Arca Azioni Europa, compreso
tra medio e alto, e della durata dell’orizzonte temporale che si riduce da lungo termine a medio
termine.
21
Bilancio 2014
3. Gli eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio
3.1 La fusione per incorporazione di Carige SGR in Arca e il completamento del processo di
allocazione del prezzo pagato per l’acquisizione (“Purchase Price Allocation” o “PPA”)
In data 30 dicembre 2013 Arca ha acquisito da Banca Carige S.p.A. il 100% del capitale della
società controllata Carige SGR per un corrispettivo di € 101.566.978 che è stato iscritto nella voce
Partecipazioni del bilancio d’esercizio 2013.
Successivamente, in data 24 settembre 2014, si è perfezionata l’operazione di fusione per incorporazione della società controllata Carige SGR in Arca, avvenuta dopo le necessarie autorizzazioni
ottenute dalla Banca d’Italia in data 13 maggio 2014.
L’operazione di fusione ha avuto efficacia contabile e fiscale dal 1° gennaio 2014.
Nel corso dell’esercizio 2014 si è inoltre completato il processo di PPA che, come più ampiamente
descritto nella nota integrativa, ha portato all’iscrizione di: i) attività immateriali a vita utile definita per € 13,3 milioni (di cui € 10,4 milioni relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento
e € 2,9 milioni riconducibili alla gestione del fondo pensione aperto), ii) avviamento per € 84,0
milioni e iii) imposte differite passive per € 4,4 milioni correlate alle attività immateriali a vita
utile definita sopra indicate.
3.2 Il contenzioso sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria
Come indicato nella nota integrativa al bilancio d’esercizio 2013, l’Agenzia delle Entrate con la
Risoluzione 97/E del dicembre 2013 ha quantificato le attività di controllo e sorveglianza, soggette
ad IVA, svolte nell’ambito dei servizi di banca depositaria nella misura del 28,3% dei corrispettivi
complessivi dovuti per il servizio di banca depositaria, al netto di quanto addebitato a titolo di
custodia e amministrazione.
A seguito di tale Risoluzione diversi istituti, che avevano svolto l’attività di banca depositaria nel
periodo 2006-2012, hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione IVA su tali servizi,
versando l’imposta per la quota percentuale dei corrispettivi sopra indicata (28,3%).
In ragione del D.L. n. 1 del 24 gennaio 2012, una volta definita la propria posizione IVA e versata
l’imposta dovuta, le banche possono esercitare il diritto di rivalsa nei confronti dei soggetti a favore
dei quali il servizio è stato prestato.
Nel caso dei fondi pensione, l’addebito in via di rivalsa è indirizzato alla SGR che, a norma di
regolamento, deve sopportare tutti gli oneri di banca depositaria dei fondi pensione stessi.
Per quanto riguarda i fondi comuni invece, il tema di applicazione dell’IVA ai corrispettivi di banca
depositaria e del conseguente diritto di rivalsa da parte delle banche stesse ha visto nel corso del
2014 un confronto fra la Banca d’Italia e le associazioni di categoria ABI e Assogestioni che ha
portato queste ultime alla proposta di una soluzione condivisa.
Tale proposta è stata riscontrata dalla Banca d’Italia con una lettera datata 14 luglio 2014 nella
quale si invitano gli operatori a determinare modalità di addebito al patrimonio dei fondi comuni
coerenti fra loro, limitando l’incidenza massima dell’onere nella misura dello 0,1% del NAV calcolato
distintamente per ciascuna richiesta di rivalsa formulata e effettuando l’addebito al patrimonio del
fondo alla data NAV immediatamente successiva all’esercizio dell’azione di rivalsa.
Nel corso del 2014 la società ha ricevuto richieste di rivalsa da parte di diversi istituti che avevano
prestato servizi di banca depositaria ai fondi comuni Arca e al fondo pensione Arca Previdenza
negli esercizi 2006, 2007, 2008 e 2009.
Con riferimento ai fondi comuni, a fronte delle richieste di rivalsa ricevute nel 2014, Arca ha
proceduto all’addebito dell’onere in oggetto al patrimonio dei fondi cui il servizio è stato prestato, fino a concorrenza della soglia dello 0,1% del NAV e ha assorbito sul proprio patrimonio:
i) eventuali eccedenze rispetto a tale valore soglia, ovvero ii) oneri IVA relativi a fondi che
sono stati oggetto di liquidazione. Questa procedura ha comportato l’addebito al patrimonio dei
fondi comuni di oneri IVA relativi a rivalse ricevute per un importo pari a € 2,5 milioni circa,
22
mentre una quota marginale pari a € 45 mila circa è stata invece addebitata al conto economico
della società.
In relazione al fondo pensione Arca Previdenza, le richieste di rivalsa pervenute dalle banche
depositarie sono risultate pari a € 90 mila circa. A fronte di tale onere è stato rilasciato parte del
fondo rischi accantonato in occasione del bilancio d’esercizio 2013. Nessun impatto si è pertanto
determinato a fronte di tali richieste di rivalsa sul conto economico di Arca.
3.3 Il contratto di associazione in partecipazione
Con efficacia 1° gennaio 2014 il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha sottoscritto il contratto di
associazione in partecipazione unendosi alle altre banche collocatrici dei prodotti Arca che erano
già parte dell’accordo disciplinato dal suddetto contratto. A fine 2014 i soggetti associati in partecipazione erano pertanto: Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Banca Popolare
di Vicenza, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Piacenza, SanFelice
1893 Banca Popolare e Banca Popolare di Fondi. Anche nel corso del 2014 gli associati hanno
dato attuazione alle attività previste dal contratto, tese ad incrementare la conoscenza da parte di
Arca delle esigenze espresse dai sottoscrittori al fine di migliorare la propria offerta e i servizi
prestati al cliente finale, percependo di conseguenza il compenso relativo al contratto stesso pari
a complessivi € 12,9 milioni.
3.4 L’impairment test sulle attività materiali e immateriali
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, a fine esercizio sono state effettuate
le analisi e i test volti ad accertare le eventuali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali
(con particolare riferimento ai terreni e ai fabbricati di proprietà), delle immobilizzazioni immateriali e degli avviamenti.
In relazione all’impairment test effettuato sugli avviamenti, si segnala che il valore recuperabile della
Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend
Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Informazioni di maggiore dettaglio sono
esposte nella nota integrativa.
3.5 L’ispezione della CONSOB
Come già riportato nella Relazione degli Amministratori al bilancio d’esercizio 2013, in data 5
luglio 2013 si è chiusa la visita ispettiva della CONSOB in Arca, iniziata in data 1° ottobre 2012.
Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 Arca ha ricevuto la notifica
dell’avvio di un procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. N. 58/1998 (“TUF”),
rispetto al quale la società ha formulato le proprie controdeduzioni entro i termini previsti.
In relazione alla medesima verifica ispettiva, la CONSOB ha inviato ad Arca in data 13 febbraio
2014 una ulteriore comunicazione, richiedendo la convocazione del Consiglio di Amministrazione
della società al fine di assumere iniziative relativamente a talune procedure interne che presentavano alcune aree suscettibili di miglioramento; la società ha prontamente dato seguito a tale
sollecitazione dell’Autorità, completando l’aggiornamento delle policy e delle procedure entro
il mese di giugno 2014.
Successivamente, in data 26 giugno 2014, la CONSOB ha notificato ad Arca la Relazione Istruttoria
nella quale sono formulate le valutazioni dell’Ufficio Vigilanza dell’Autorità rispetto alle controdeduzioni di Arca sopra menzionate. Arca a sua volta ha formulato una risposta a tali valutazioni con una memoria difensiva datata 1° agosto 2014 e resta in attesa delle determinazioni
dell’Autorità di Vigilanza.
3.6 La celebrazione del Trentennale dei fondi comuni Arca RR e Arca BB
Nel mese di ottobre 2014 Arca ha celebrato il Trentennale dei primi fondi comuni di diritto
italiano Arca RR ed Arca BB con una conferenza organizzata presso la sede dell’Istituto per gli
Studi di Politica Internazionale di Milano sul “Ruolo degli investitori istituzionali e prospettive
23
Bilancio 2014
per l’economia reale” che ha visto tra l’altro come relatori il Prof. Alberto Clò dell’Università di
Bologna, il Dr. Chiaron Casoni della Direzione Affari Economici e Finanziari della Commissione
Europea, David Roche Presidente di Independent Strategy ed il Prof. Carlo Favero dell’Università
Bocconi. La Conferenza si è conclusa con un intervento sugli scenari globali del Prof. Romano
Prodi.
3.7 Le fusioni tra fondi comuni
In conseguenza dell’acquisizione di Carige SGR da parte di Arca i fondi comuni e il fondo pensione
gestiti fino al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi comuni Arca e nel
fondo pensione Arca Previdenza con efficacia 1° gennaio 2014.
Si è inoltre proceduto:
• con decorrenza 10 febbraio 2014, alla fusione del fondo Arca Capitale Garantito Dicembre 2013
nel fondo Arca Cash Plus e dei fondi Arca Cedola Corporate Bond II ed Arca Cedola Governativo
Euro Bond II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita;
• con decorrenza 12 settembre 2014, alla fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond III ed Arca
Cedola Governativo Euro Bond III nel fondo Arca Strategia Globale Crescita;
• con decorrenza 13 febbraio 2015, alla fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond IV ed Arca
Cedola Governativo Euro Bond IV nel fondo Arca Strategia Globale Crescita.
Nel corso del 2014, al fine di rendere più efficiente la gestione e riorganizzare la gamma dei prodotti,
si sono deliberate le seguenti fusioni:
• con decorrenza 11 settembre 2015, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
e Arca Cedola Bond Globale Euro nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo Arca
Formula Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità;
• con decorrenza 12 febbraio 2016, la fusione dei fondi Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
II e Arca Cedola Bond Globale Euro II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita e del fondo
Arca Formula II Eurostoxx 2015 nel fondo Arca Strategia Globale Opportunità.
4. I fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
La raccolta in fondi comuni realizzata da inizio anno fino al 23 marzo 2015, ha registrato sottoscrizioni per € 2.417 milioni circa, a fronte di riscatti per € 1.448 milioni circa, con saldo netto positivo
di € 969 milioni circa. Nello stesso periodo del 2014 il dato di raccolta netta risultava pari a € 455
milioni circa. L’avvio dell’anno evidenzia dunque una forte accelerazione nella performance di
raccolta dei prodotti Arca.
Premio Alto Rendimento 2014 - Il Sole 24 Ore
La società si è classificata al 1° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria
“Big” del Premio Alto Rendimento, edizione 2014.
Il premio è stato riconosciuto dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 13
marzo 2015.
Premio European Funds Trophy
La società ha ottenuto anche per l’anno 2014 il premio come migliore società di gestione italiana
nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate
giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI).
Premio Morningstar Fund Awards Italy 2015
Il fondo Arca Obbligazioni Europa è risultato vincitore dei Morningstar Fund Awards Italy 2015
in qualità di migliore fondo all’interno della categoria Bilanciati Prudenti.
La consegna del premio è avvenuta il 24 marzo 2015.
24
5. L’evoluzione prevedibile della gestione
Come accennato al paragrafo precedente, i primi mesi del 2015 confermano il trend di crescita
che ha segnato l’esercizio 2014: la raccolta netta è stata molto rilevante e anche le performance
dei mercati hanno confermato il proprio percorso di crescita, sostenute dalla politica monetaria
particolarmente espansiva delle principali banche centrali.
Nel corso del 2015 sarà avviato il collocamento di nuovi prodotti, in parte deliberati dalla società
nel primo trimestre, per arricchire ed innovare la gamma offerta al fine di rispondere al meglio ai
bisogni dei sottoscrittori e alle sfide determinate dall’attuale situazione dei mercati finanziari, con
particolare riferimento allo scenario di prolungata compressione dei tassi di interesse.
25
Bilancio 2014
Il Bilancio di Esercizio 2014
Signori Soci,
Il bilancio al 31 dicembre 2014 della vostra società presenta una solida situazione patrimoniale
e finanziaria. Il risultato economico beneficia dell’incremento delle masse in gestione, anche a
seguito dell’efficace esecuzione della strategia di crescita per linee esterne, del buon andamento dei
fondi che ha permesso di conseguire importanti commissioni di incentivo e dell’oculata gestione
operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa.
La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli si è ulteriormente incrementata, anche in
virtù dell’utile di esercizio 2014, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e
crescente capacità di generare cassa della società in linea con la crescita dei flussi commissionali.
Tali condizioni consentono di proseguire nella ricerca per l’acquisizione di ulteriori masse al fine
di migliorare la quota di mercato, conseguire ulteriori economie di scala e migliorare ulteriormente
la redditività della società.
Si propone, pertanto:
- di approvare l’allegato bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e la relativa relazione
degli Amministratori;
- di destinare l’intero utile d’esercizio di € 26.225.185 a riserva per rafforzare il patrimonio aziendale, con allocazione alla riserva straordinaria, dato che la riserva legale ha raggiunto il quinto
del capitale sociale.
Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della
società, sostenuta dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non è
mai venuto meno.
Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo
Loser per la spinta innovatrice che ha continuato ad imprimere alla società nel corso dell’esercizio
2014, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno
profuso.
Si segnala che in data 3 giugno 2014 il Consigliere d’Amministrazione, Dr. Andrea Piazzetta, si
è dimesso dall’incarico ed è stato sostituito dal Dr. Emanuele Giustini. L’incarico del Dr. Giustini
cesserà in occasione della prossima Assemblea degli Azionisti, nel corso della quale si provvederà
alla nomina di un nuovo Amministratore.
Milano, 26 marzo 2015
26
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
(Prof. Guido Cammarano)
SCHEMI DI BILANCIO
Bilancio 2014
STATO PATRIMONIALE
(in unità di Euro)
SITUAZIONE
PATRIMONIALE
CONSOLIDATA
ARCA + CARIGE SGR
Voci dell’attivo
2014
10. Cassa e disponibilità liquide
60. Crediti
2013
4.241
902
902
88.808.884
52.647.631
68.064.869
a) per gestione di patrimoni
66.763.129
46.242.144
51.890.906
b) altri crediti
22.045.755
6.405.487
16.173.963
90. Partecipazioni
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività fiscali
a) correnti
0
101.566.978
0
29.743.527
29.932.691
29.932.691
137.355.766
42.802.071
135.691.829
32.633.425
32.675.978
34.067.581
1.520.776
1.492.123
2.867.560
b) anticipate
31.112.649
31.183.855
31.200.021
di cui alla L. 214/2011
29.574.241
29.574.241
29.574.241
140. Altre attività
TOTALE ATTIVO
28
2013
8.949.674
15.501.298
15.616.637
297.495.517
275.127.549
283.374.509
SITUAZIONE
PATRIMONIALE
CONSOLIDATA
ARCA + CARIGE SGR
Voci del passivo e del patrimonio netto
2014
2013
2013
10. Debiti
62.286.024
58.800.683
66.236.005
20. Titoli in circolazione
25.254.000
23.000.000
23.000.000
70. Passività fiscali
10.063.519
22.635.821
22.635.821
a) correnti
1.770.413
18.621.206
18.621.206
b) differite
8.293.106
4.014.615
4.014.615
90. Altre passività
19.241.099
16.196.041
17.026.572
100. Trattamento di fine rapporto
del personale
659.116
714.071
714.071
110. Fondi per rischi e oneri
423.858
378.290
378.290
b) altri fondi
423.858
378.290
378.290
120. Capitale
50.000.000
50.000.000
50.000.000
160. Riserve
103.850.653
72.401.123
72.401.123
(507.937)
(466.903)
(466.903)
26.225.185
31.468.423
31.449.530
297.495.517
275.127.549
283.374.509
170. Riserve da valutazione
180. Utile (perdita) d’esercizio
TOTALE PASSIVO
E PATRIMONIO NETTO
29
Bilancio 2014
CONTO ECONOMICO
(in unità di Euro)
Voci
2014
10. Commissioni attive
2013
253.427.470
210.745.841
(167.423.522)
(144.504.518)
86.003.948
66.241.323
222.888
1.678.235
(2.615.907)
(637.373)
60. Risultato netto dell’attività di negoziazione
0
107.364
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
0
5.299
20. Commissioni passive
COMMISSIONI NETTE
40. Interessi attivi e proventi assimilati
50. Interessi passivi e oneri assimilati
a) attività finanziarie
0
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
5.299
83.610.929
67.394.848
(40.936.839)
(36.992.608)
a) spese per il personale
(15.483.236)
(14.344.556)
b) altre spese amministrative
(25.453.603)
(22.648.052)
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(1.320.613)
(962.875)
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(2.854.364)
(1.295.176)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(128.760)
(378.290)
160. Altri proventi e oneri di gestione
1.211.677
915.254
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
39.582.030
28.681.153
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
39.582.030
28.681.153
(13.356.845)
2.787.270
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
26.225.185
31.468.423
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
26.225.185
31.468.423
190. Imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente
30
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
2014
2013
26.225.185
31.468.423
20. Attività materiali
0
0
30. Attività immateriali
0
0
(41.034)
(22.175)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
0
0
70. Copertura di investimenti esteri
0
0
80. Differenze di cambio
0
0
90. Copertura di flussi finanziari
0
0
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
0
(3.638)
110. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
0
0
(41.034)
(25.813)
26.184.151
31.442.610
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
con rigiro a conto economico
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
31
Bilancio 2014
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
(in unità di Euro)
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
31.12.2013
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2014
Redditività
complessiva
esercizio 2014
Operazioni sul Patrimonio Netto
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Capitale
Variazioni dell’esercizio
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione Variazione
straordinaria strumenti
dividendi
di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2014
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
50.000.000
72.401.123
72.401.123
31.468.423
(18.893)
103.850.653
72.401.123
72.401.123
31.468.423
(18.893)
103.850.653
(466.903)
(466.903)
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(41.034)
(507.937)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
31.468.423
31.468.423 (31.468.423)
153.402.643
153.402.643
26.225.185 26.225.185
0
(18.893)
26.184.151 179.567.901
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Esistenze al
31.12.2012
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2013
Redditività
complessiva
esercizio 2013
Operazioni sul Patrimonio Netto
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Capitale
Variazioni dell’esercizio
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione Variazione
straordinaria strumenti
dividendi
di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2013
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
50.000.000
55.322.397
55.322.397 17.078.726
72.401.123
55.322.397
55.322.397 17.078.726
72.401.123
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
a) di utili
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(441.090)
(441.090)
(25.813)
(466.903)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
32
17.078.726
121.960.033
17.078.726 (17.078.726)
121.960.033
0
31.468.423 31.468.423
31.442.610 153.402.643
RENDICONTO FINANZIARIO
(in unità di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO
A. Attività operativa
1 Gestione
- commissioni attive
- commissioni passive
- interessi attivi incassati
- interessi passivi pagati
- dividendi e proventi simili
- spese per il personale
- altri costi
- altri ricavi
- imposte
- Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto fiscale
2 Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso enti finanziari
- crediti verso clientela
- altre attività
3 Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso enti finanziari
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B.
2013
40.439.517
188.389.239
(110.137.988)
122.674
(347.613)
0
(10.650.860)
(18.293.921)
1.195.504
(9.837.518)
0
45.314.356
0
0
0
386.203
12.911
44.907.127
8.115
(72.656.880)
(43.900.620)
(265.151)
(843.276)
0
0
0
(27.647.833)
11.717.079
210.745.841
(144.504.518)
1.576.794
(637.373)
0
(15.209.871)
(44.586.661)
1.545.597
2.787.270
0
81.007.039
61.718.294
0
41.193
(470.744)
630
(2.438.371)
22.156.037
(25.239.638)
(39.668.199)
239.570
85.858
0
0
0
14.103.133
13.096.993
67.484.480
141
0
0
0
141
0
0
4.703.383
5.950.202
0
(1.139.815)
(107.004)
883.782
0
0
0
883.782
0
0
(125.861.030)
(101.566.978)
0
(3.220.441)
(21.073.611)
4.703.524
(124.977.248)
0
0
0
0
0
23.000.000
0
23.000.000
17.800.517
(34.492.768)
Attività di investimento
1 Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2 Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
C.
2014
Attività di provvista
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio
33
Bilancio 2014
RICONCILIAZIONE
(in unità di Euro)
2014
2013
3.811.120
38.303.888
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
17.800.517
(34.492.768)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
21.611.637
3.811.120
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
34
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A
Politiche Contabili
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
A.1 - PARTE GENERALE
Il presente bilancio d’esercizio si riferisce ad Arca SGR S.p.A. (di seguito anche la “società” o “Arca”) con sede legale in Via
Disciplini, 3 a Milano.
La società non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di nessuno degli azionisti, essendo le partecipazioni di
ciascuno di essi al capitale sociale insufficienti a determinare un’influenza diretta sulla conduzione della società e non sussistendo
tra gli azionisti accordi in tale senso.
Il bilancio di Arca è sottoposto a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il presente bilancio di Arca, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali
IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni SIC e IFRIC dell’International
Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento
Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 alla data di predisposizione del bilancio.
Si precisa che non sono stati applicati lo IFRS 8 “settori operativi” e lo IAS 33 “utile per azione” in quanto applicabili per le sole
società quotate.
Si evidenzia altresì, che a seguito della fusione per incorporazione di Carige SGR in Arca, avvenuta nel corso dell’esercizio, è venuto
meno l’obbligo di predisposizione del bilancio consolidato trattandosi dell’unica partecipata della società.
Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una
relazione degli amministratori sul contesto nel quale la società opera, sull’andamento della gestione e sui risultati conseguiti.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state applicate le disposizioni della Banca
d’Italia contenute nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB,
degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM pubblicate in data 22 dicembre 2014.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta
di conto.
Gli importi dei prospetti contabili e della nota integrativa sono espressi in unità di Euro.
Il bilancio d’esercizio è redatto nel rispetto del principio della competenza economica ed utilizzando il criterio del costo storico
modificato in relazione ad eventuali valutazioni effettuate in base al principio del “fair value o valore equo”.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio contabile, da
una sua interpretazione o dalle istruzioni predisposte dalla Banca d’Italia. I principi generali adottati nella redazione del bilancio
risultano i medesimi applicati per il bilancio dell’esercizio precedente, fatto salvo quanto successivamente illustrato.
Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:
• continuità aziendale: il bilancio è stato redatto basandosi sul presupposto della continuità aziendale e sulla ragionevole aspettativa
che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. La sussistenza del presupposto della “continuità
aziendale”, come definito nel documento coordinato Banca d’Italia, Consob, Isvap n. 4 del 3 marzo 2011, risulta confermata dalla
verifica degli indicatori finanziari, patrimoniali, gestionali e di altra natura;
• rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad
eccezione dell’informativa sui flussi finanziari;
• coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio viene mantenuta costante da un esercizio
all’altro a meno che un principio o una interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un’altra presentazione
o classificazione non sia più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest’ultimo caso nella nota integrativa
viene fornita l’informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all’esercizio precedente;
• rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci, da sottovoci e da
ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d’Italia nelle istruzioni precedentemente
richiamate. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci
36
già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate
quando ricorre una delle due seguenti condizioni:
• a) l’importo delle sottovoci sia irrilevante;
• b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci
oggetto di raggruppamento.
Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi né per l’esercizio al quale si
riferisce il bilancio né per quello precedente;
• prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza
e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale;
• compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto
da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate istruzioni della circolare
di Banca d’Italia;
• informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l’informazione comparativa
relativa all’esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente.
I dati relativi all’esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità
delle informazioni relative all’esercizio in corso. L’eventuale non comparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di quest’ultimo
sono segnalati e commentati nella nota integrativa.
Come di seguito più ampiamente illustrato, in data 24 settembre 2014 è divenuta efficace la fusione per incorporazione in Arca di
Carige SGR. L’operazione di fusione ha avuto efficacia contabile e fiscale a partire dal 1° gennaio 2014, con conseguente iscrizione
in Arca, sia dei saldi patrimoniali sia dei saldi economici, a partire da tale data. Per una maggiore comprensione e completezza
informativa, nel presente bilancio, si è provveduto a confrontare i dati patrimoniali dell’esercizio 2014 con i dati del precedente
esercizio rielaborati tenendo conto di tale operazione, mediante la presentazione nello stato patrimoniale di una ulteriore colonna
di comparazione relativa ai valori 2013. Tali dati sono stati rielaborati attraverso la procedura di consolidamento integrale di Carige
SGR e pertanto coincidono con il bilancio consolidato dell’esercizio precedente. Si evidenzia che non viene fornita analoga rappresentazione per il conto economico in quanto l’operazione di acquisizione è avvenuta in data 30 dicembre 2013.
Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Oltre a quanto già esposto nella relazione degli amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio 2014
e la data di approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi suscettibili di avere impatto sul presente bilancio.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione è il 26 marzo
2015.
Sezione 4 - ALTRI ASPETTI
Nel corso dell’esercizio 2014 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo
IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle
Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento,
degli IMEL, delle SGR e delle SIM emesse il 22 dicembre 2014. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione che non
ha determinato alcun impatto sulle rilevazioni contabili della società.
Regolamento n. 1256 del 29 dicembre 2012
Il regolamento contiene alcune modifiche allo IAS 32 in merito alla modalità di esposizione in bilancio delle attività e passività
finanziarie.
Regolamento n. 1254 del 29 dicembre 2012
Il regolamento recepisce alcune modifiche ai seguenti principi contabili internazionali:
• IFRS 10 - “Bilancio consolidato”;
• IFRS 11 - “Accordi a controllo congiunto”;
• IFRS 12 - “Informativa sulle partecipazioni in altre entità”;
• IAS 27 - “Bilancio separato”;
• IAS 28 - “Partecipazioni in società collegate e joint venture”.
37
Bilancio 2014
Nota integrativa - Parte A
Regolamento n. 313 del 5 aprile 2013
Il regolamento recepisce alcune disposizioni in tema di consolidamento contabile contenute nei seguenti principi contabili internazionali IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12.
Regolamento n. 1174 del 21 novembre 2013
Il regolamento recepisce alcune disposizioni in tema di consolidamento contabile contenute nei seguenti principi contabili internazionali IFRS 10, IFRS 12 e IAS 27.
Regolamento n. 1374 del 20 dicembre 2013
Il regolamento recepisce alcune modifiche allo IAS 36 in merito all’informativa sul valore recuperabile delle attività non finanziarie.
Regolamento n. 1375 del 20 dicembre 2013
Il regolamento recepisce alcune modifiche allo IAS 39 in merito al trattamento contabile dei derivati di copertura.
Principi contabili che entreranno in vigore nei prossimi esercizi
Come richiesto dallo IAS 8 “Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori”, vengono di seguito indicati, e brevemente illustrati, i nuovi principi e le interpretazioni già emessi, ma non ancora entrati in vigore oppure non ancora omologati
dall’Unione Europea e pertanto non applicabili.
Regolamento n. 634 del 13 dicembre 2014 - IFRIC 21
L’interpretazione fornisce le disposizioni per la contabilizzazione dei tributi non rientranti nell’applicazione dello IAS 12 e in
accordo con lo IAS 37.
La data obbligatoria di entrata in vigore dell’interpretazione è prevista a partire dall’esercizio 2015.
Regolamento n. 28/15 del 17 dicembre 2014 - IFRS 2, 3, 8 e IAS 16, 24, 37, 38, 39
Con il presente regolamento è stato omologato il ciclo dei miglioramenti 2010-2012 con il quale vengono forniti una serie di chiarimenti metodologici, volti anche ad eliminare possibili incongruenze. I principi contabili interessati sono:
• IFRS 2 - “Pagamenti basati su azioni”
• IFRS 3 - “Aggregazioni aziendali”
• IFRS 8 - “Valutazione del fair value”
• IAS 16 - “Immobili impianti e macchinari”
• IAS 24 - “Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate”
• IAS 37 - “Accantonamenti passività e attività potenziali”
• IAS 38 - “Attività immateriali”
• IAS 39 - “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”
Tale regolamento attua il processo di rivisitazione e miglioramento dei principi IFRS/IAS (ciclo 2010-2012).
La data obbligatoria di entrata in vigore della modifiche è prevista a partire dall’esercizio 2016.
Regolamento n. 1361 del 18 dicembre 2014 - IFRS 3, 13 e IAS 40
Con il presente regolamento è stato omologato il ciclo dei miglioramenti 2011-2013 con il quale vengono forniti una serie di chiarimenti metodologici volti anche ad eliminare possibili incongruenze. I principi contabili interessati sono:
• IFRS 3 - “Aggregazioni aziendali”
• IFRS 13 - “Valutazione del fair value”
• IAS 40 - “Investimenti immobiliari”
Principi contabili internazionali non ancora omologati al 31 dicembre 2014
Nella tabella che segue, sono riportati i principi contabili interessati dalle modifiche con la specificazione dell’ambito o dell’oggetto
dei cambiamenti.
Si segnala, inoltre, che nel corso del 2014 lo IASB ha emanato il nuovo principio contabile IFRS 15 “Ricavi” e apportato modifiche a taluni IAS/IFRS precedentemente emanati. Tra i documenti emanati dallo IASB che modificano alcuni principi contabili
internazionali, ma tuttora in attesa di omologazione, si menziona in primo luogo la pubblicazione nel corso del mese di luglio 2014
dell’IFRS 9 “Financial Instruments”, con cui lo IASB ha ultimato - ad eccezione del c.d. “macro hedging” - il processo di elaborazione del nuovo principio contabile che disciplina gli strumenti finanziari e che entrerà in vigore (previa omologazione da parte
38
della Commissione Europea) dal 1° gennaio 2018. Non essendo, allo stato, intervenuta l’omologazione da parte della Commissione
Europea, nessuno di tali aggiornamenti rileva ai fini del bilancio 2014.
Principio/Interpretazione
Titolo
Data di pubblicazione
IFRS 9
IFRS 14
IFRS 15
Financial instruments
Regulatory deferral accounts
Revenue from contracts with customers
24 luglio 2014
30 gennaio 2014
28 maggio 2014
Principio/Interpretazione
Modifiche
Data di pubblicazione
IAS 19
IFRS 2
IFRS 3
IFRS 8
IAS 16
IAS 24
IAS 37
IAS 38
IFRS 11
Defined benefit plans employee contributions
Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
Improvements to IFRSs (2010-2012 cycle)
Accounting for acquisitions of interests
in joint operations
Clarification of acceptable methods
of depreciation and amortisation
Clarification of acceptable methods
of depreciation and amortisation
Agriculture: bearer plants
21 novembre 2013
12 dicembre 2013
12 dicembre 2013
12 dicembre 2013
12 dicembre 2013
12 dicembre 2013
12 dicembre 2013
12 dicembre 2013
6 maggio 2014
12 agosto 2014
11 settembre 2014
IFRS 5 - IFRS 7 - IAS 19 - IAS 34
Equity method in separate financial statements
Sale or contribution of assets between an investor
and its associate or joint venture
Improvements to IFRSs (2012-2014 cycle)
25 settembre 2014
IAS 1
Disclosure initiative
18 dicembre 2014
IFRS 10 - IFRS 12 - IAS 28
Investment entities: applying the consolidation
exception
18 dicembre 2014
IAS 16
IAS 38
IAS 16 - IAS 41
IAS 27
IFRS 10 - IAS 28
12 maggio 2014
12 maggio 2014
30 giugno 2014
4.1 Modifica dei saldi comparativi relativi al 2013
Si segnala che, sulla base di un approfondimento delle caratteristiche giuridiche e finanziarie, nonché dei relativi riflessi contabili
dello strumento innovativo di capitale emesso da Arca in data 23 dicembre 2013, si è proceduto, in applicazione dello IAS 32, a
riclassificare l’importo relativo a tale strumento pari ad € 23.000.000, con il relativo rateo di interessi passivi pari ad € 2.254.000,
dalla voce 10 - Debiti alla voce 20 - Titoli in circolazione del passivo dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2014. Coerentemente,
si è proceduto a riclassificare anche i saldi comparativi al 31 dicembre 2013 pari ad € 23.000.000.
Si segnala inoltre che si è proceduto ad evidenziare tra le attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011, voce 120 - Attività
fiscali b) anticipate, le imposte anticipate pari a € 29.574.241, generatesi nel 2013 per effetto dell’affrancamento della partecipazione
in Carige SGR. Tale importo è presente sia nel bilancio al 31 dicembre 2013, sia nel bilancio al 31 dicembre 2014.
4.2 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio
Il bilancio al 31 dicembre 2014 accoglie le risultanze dell’operazione di fusione per incorporazione della società controllata Carige
SGR in Arca e del completamento del processo di Purchase Price Allocation del prezzo pagato per l’acquisizione del 100% del
capitale di Carige SGR, entrambi effettuati nel corso dell’esercizio 2014.
39
Bilancio 2014
Nota integrativa - Parte A
Fusione per incorporazione di Carige SGR in Arca
In data 24 settembre 2014 Arca ha incorporato la società controllata Carige SGR di cui aveva acquistato in data 30 dicembre 2013
il 100% del capitale da Banca Carige. La fusione è stata autorizzata da Banca d’Italia in data 13 maggio 2014 e ha avuto efficacia
contabile e fiscale dal 1° gennaio 2014.
La fusione per incorporazione ha determinato i seguenti impatti contabili:
• la cancellazione della partecipazione iscritta nello stato patrimoniale di Arca al 31 dicembre 2013 per € 101.566.978;
• l’iscrizione nell’attivo patrimoniale della società incorporante di un valore di avviamento pari a € 92.889.758, relativo alla differenza tra il valore di carico della partecipazione (€ 101.566.978) e il patrimonio netto della società alla data di acquisizione
(€ 8.677.220). Tale valore di avviamento è stato poi allocato a seguito del processo di Purchase Price Allocation per € 13.339.270
alle attività immateriali a vita utile definita;
• la cancellazione del patrimonio netto di Carige SGR al 1° gennaio 2014 pari a € 8.658.327;
• la contabilizzazione nel patrimonio netto di Arca di una riduzione di riserve di utili pari a € 18.893, corrispondenti alla differenza
tra il valore del patrimonio netto di Carige SGR alla data di acquisizione e quello alla data di fusione;
• l’iscrizione nei saldi patrimoniali di Arca, con efficacia 1° gennaio 2014, dei saldi patrimoniali rivenienti da Carige SGR (indicati
nella Tabella 1 in unità di Euro);
• l’iscrizione nello stato patrimoniale e nel conto economico di Arca delle variazioni intervenute nello stato patrimoniale (Tabella
2 - in unità di Euro) e nel conto economico (Tabella 3 - in unità di Euro) di Carige SGR nel periodo compreso tra il 1° gennaio
2014 e la data di fusione (24 settembre 2014).
Tabella 1 - Saldi patrimoniali rivenienti da Carige SGR incorporati in Arca con efficacia 1° gennaio 2014
ATTIVO
Crediti
Attività fiscali
Altre attività
PASSIVO
15.417.238
1.391.603
115.339
Debiti
Passività fiscali
Altre passività
7.435.322
0
830.531
Tabella 2 - Variazioni ai saldi patrimoniali rivenienti da Carige SGR intervenute tra il 1° gennaio 2014 e il 24 settembre 2014
(data di fusione)
ATTIVO
Crediti
Attività fiscali
Altre attività
Totale variazioni dell’attivo
PASSIVO
(15.407.691)
433.260
6.512.999
(8.461.432)
Debiti
Passività fiscali
Altre passività
Totale variazioni del passivo
(7.435.322)
0
(830.531)
(8.265.853)
Tabella 3 - Variazioni ai saldi economici intervenuti in Carige SGR tra il 1° gennaio 2014 e il 24 settembre 2014 (data di fusione)
e incorporati nel conto economico 2014 di Arca
Interessi attivi e proventi assimilati
Margine di intermediazione
Spese amministrative
Altri proventi e oneri di gestione
Risultato della gestione operativa
Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito
Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte
Utile (perdita) d’esercizio
40
71.018
71.018
(378.879)
(10.884)
(318.745)
(318.745)
123.166
(195.579)
(195.579)
Si segnala che i fondi comuni e il fondo pensione gestiti fino al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi
comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza dal 1° gennaio 2014.
Purchase Price Allocation del prezzo pagato per l’acquisizione di Carige SGR
Nel corso dell’esercizio 2014 Arca ha provveduto a completare il processo di Purchase Price Allocation (di seguito “PPA”) del
prezzo pagato per l’acquisizione di Carige SGR, ai sensi del principio contabile IFRS 3.
Il processo di PPA ha portato alle seguenti conclusioni: i) il fair value delle attività e delle passività iscritte nella situazione patrimoniale di Carige SGR al 30 dicembre 2013 è risultato in linea con il valore contabile delle stesse; ii) attraverso l’operazione di
acquisizione, Arca ha ottenuto la titolarità della gestione delle masse riconducibili alla clientela di Carige SGR; tale circostanza
ha portato all’identificazione di un’attività immateriale a vita utile definita, il cui valore è stato determinato sulla base dei flussi
economici netti futuri originati dalla gestione delle masse stesse.
Ai fini valutativi si è deciso di valorizzare separatamente la gestione dei fondi comuni e la gestione del fondo pensione: alla
gestione dei fondi comuni è stato attribuito un valore pari a € 10.414.606, mentre alla gestione del fondo pensione è stato attribuito un valore di € 2.924.664, per un valore complessivo di € 13.339.270.
Si segnala che, in conseguenza della modalità di contabilizzazione adottata da Arca nel 2013 in merito all’affrancamento del
maggiore valore della partecipazione in Carige SGR (che aveva comportato l’iscrizione di fiscalità differita attiva nel bilancio
2013), l’iscrizione delle attività immateriali a vita utile definita sopra menzionate, ha comportato la contestuale iscrizione nel
passivo dello stato patrimoniale di imposte differite pari a € 4.411.297, la cui rilevazione ha determinato un incremento del valore
dell’avviamento iscritto nell’attivo patrimoniale 2014.
In sintesi, il processo di PPA ha determinato l’iscrizione nel bilancio 2014 di Arca di attività immateriali a vita utile definita per
€ 13.339.270, di un avviamento pari a € 83.961.784 e di imposte differite passive per € 4.411.297.
Le attività immateriali a vita utile definita saranno ammortizzate con un criterio non lineare sulla base della curva di decadimento stimata per la clientela, ottenuta sulla base dell’analisi dei trend storici di investimento dei clienti Arca, oltre che di
valutazioni su operazioni simili effettuate da altri operatori del settore. Il periodo di ammortamento stimato, sia per l’attività
immateriale legata alla gestione dei fondi comuni, sia per l’attività immateriale legata alla gestione del fondo pensione, ha avuto
inizio nel 2014 ed è pari a 13 anni. Le attività immateriali a vita utile definita, iscritte a seguito della PPA di Carige SGR, saranno
comunque sottoposte a periodica verifica di presenza di “trigger events” al fine di valutare la necessità di effettuare su di esse
specifiche analisi di impairment test.
4.3 Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi
effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività
potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di
valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per
la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e,
pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali si è reso necessario l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale
sono:
• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;
• la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
• la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e la valutazione relativa a passività potenziali;
• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari
all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le
ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in
argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni delle note illustrative.
41
Bilancio 2014
Nota integrativa - Parte A
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca per la classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse
poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute con finalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività
finanziaria avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al
fair value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa che
include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o
quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate, non diversamente classificate come crediti, attività detenute
per la negoziazione o attività detenute sino a scadenza.
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono
contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value,
intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Gli interessi maturati sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del
costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value
è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e confluisce in una specifica riserva di patrimonio netto.
I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassificati nel conto economico quando l’attività
finanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore (impairment).
La verifica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio.
Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione
della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
Dette riprese di valore sono imputate:
– a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;
– nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale.
L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o
quando l’attività finanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici a essa connessi.
3. Crediti e Debiti
Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti fissi o
determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es.
attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.
Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività
finanziarie di negoziazione e Passività finanziarie valutate al fair value, nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in cir-
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colazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari (come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.)
e gli eventuali scoperti di conto corrente.
I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value corrispondente rispettivamente all’importo da incassare e all’importo
da corrispondere alla controparte. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo
del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione
della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del verificarsi
di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali
perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono
mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.
4. Partecipazioni
La voce comprende le partecipazioni in società controllate (IAS 27), in società sottoposte a controllo congiunto (IAS 31), nonché
quelle in società sottoposte a influenza notevole (IAS 28).
L’iscrizione iniziale delle partecipazioni avviene al costo, comprensivo del prezzo pagato per l’acquisto delle partecipazioni e degli
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto stesso.
Alla data di chiusura del bilancio le partecipazioni vengono valutate al costo, ridotto per eventuali perdite durevoli di valore (impairment). Per una descrizione delle metodologie utilizzate per la determinazione e misurazione delle eventuali perdite di valore si
rinvia al successivo paragrafo 15.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della
riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando sono cedute, con trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi, o quando la società
partecipata viene incorporata nella società controllante.
5. Attività materiali
Si tratta delle attività materiali (immobili, impianti tecnici, mobili, arredi ed attrezzature di ogni tipo) detenute ad uso funzionale e
che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Tra le attività materiali sono inclusi anche i beni oggetto di leasing finanziario.
Le migliorie su beni di terzi quando non siano separabili dai beni stessi e qualora non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “Altre Attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo
tra quello di prevedibile utilizzabilità e quello di durata residua della locazione.
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto
e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto
economico.
Le attività materiali sono valutate al costo dedotti gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite durevoli di valore conformemente a quanto disposto dallo IAS 16. Lo stesso criterio viene adottato anche per gli investimenti immobiliari avendo optato per
la facoltà di valutazione successiva al costo.
Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, intesa come periodo di tempo nel quale ci si attende
che l’attività sia utilizzabile dall’azienda, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale, in presenza di situazioni sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli
di valore, si procede al confronto fra il valore recuperabile del cespite, che corrisponde al maggiore tra il suo valore d’uso (valore
attuale delle funzionalità economiche del bene) e il suo valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione), ed il suo valore contabile al netto degli ammortamenti effettuati. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico
nelle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali. Nel caso vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della
perdita, si procede ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti
in assenza di precedenti perdite di valore.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore delle attività materiali sono riportate al punto 15 della presente
sezione.
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Bilancio 2014
Nota integrativa - Parte A
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo
smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il
valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
6. Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:
– sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;
– incorporano benefici futuri;
– la società ne ha il controllo.
Esse includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e le attività immateriali derivanti
dall’acquisizione di contratti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario,
il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri.
Attività immateriali a vita utile definita
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i benefici economici.
Tra le attività immateriali a vita utile definita sono inclusi le attività immateriali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset
management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i flussi di cassa netti attesi dalle stesse, lungo la durata
della loro vita utile stimata, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Le attività immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment qualora si manifesti il rischio che il valore contabile
del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o, in alternativa, con frequenza almeno annuale.
Il valore recuperabile dell’attività immateriale, da confrontare con il valore contabile della stessa in occasione dell’impairment test,
è pari al fair value (valore di mercato) dell’attività immateriale al netto degli oneri di dismissione, o al suo valore d’uso, qualora
esso sia determinabile e risulti superiore al fair value.
Maggiori informazioni in merito alle modalità di effettuazione dell’impairment test sulle attività immateriali a vita utile definita
sono riportate al punto 15 della presente sezione.
Avviamento e attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività a vita utile indefinita, quali l’avviamento, non vengono ammortizzate ma sono periodicamente sottoposte ad impairment
test.
In particolare l’avviamento incluso nelle attività immateriali rappresenta la differenza positiva tra il costo di acquisto ed il fair value
delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale (business combination).
Un’attività immateriale può essere iscritta come avviamento quando la differenza positiva tra il fair value degli elementi patrimoniali
acquisiti e il costo di acquisto della business combination o partecipazione (comprensivo degli oneri accessori) sia rappresentativo
delle capacità reddituali future della medesima (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il
goodwill non corrisponda a capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.
Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza
del valore dell’avviamento. A tale fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento (Cash
Generating Unit - CGU).
L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento
ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi
finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate
a conto economico. Tali perdite durevoli di valore non potranno più essere ripristinate nei successivi esercizi.
Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio a seguito di dismissione o quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non siano attesi benefici economici futuri.
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Maggiori informazioni in merito alle modalità di verifica del valore dell’avviamento sono riportate al punto 15 della presente
sezione.
7. Fiscalità corrente e differita
Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente
normativa nazionale.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello
anticipato e di quello differito.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il
valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali (balance sheet liability
method).
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo
di perdite fiscali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero valutata sulla base della capacità
di generare con continuità redditi imponibili.
Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo
le prime nella voce Attività fiscali e le seconde nella voce Passività fiscali. Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di
eventuali diverse situazioni soggettive della società.
8. Operazioni in valuta
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera
il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data
di chiusura del bilancio.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi
da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui
sorgono.
9. Titoli in circolazione
La voce Titoli in circolazione accoglie gli strumenti di debito emessi dalla società che vengono contabilizzati all’origine sulla base
del fair value della passività ad essi correlata pari al prezzo di emissione comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l’emissione
stessa. Dopo la rilevazione iniziale, la passività finanziaria viene valutata al costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse
effettivo e il suo valore viene incrementato della cedola maturata/in corso di maturazione alla data di rilevazione.
I titoli vengono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto
di titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene
registrata a conto economico. L’eventuale ricollocamento successivo al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione
con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
10. Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto si configura come un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come:
• “piano a contribuzione definita” per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007
(data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia
nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria
presso l’INPS. Per tali quote l’importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza
l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
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Bilancio 2014
Nota integrativa - Parte A
• “piano a benefici definiti” e pertanto è iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della
“Proiezione unitaria del credito”, per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre
2006.
Con particolare riferimento a quest’ultima quota si segnala che essa è iscritta sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della “Proiezione unitaria del credito”, senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto il costo
previdenziale (“current service cost”) del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire,
non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.
Ai fini dell’attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende
con elevato rating tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell’importo pagato
e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all’estinzione finale dell’intera obbligazione.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati nel
prospetto della redditività complessiva.
11. Riserve di valutazione
Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività finanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite
attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto fiscale.
12. Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a
contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento
delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Essi sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:
• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere per adempiere all’obbligazione esistente alla data
di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto
dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere
l’obbligazione oppure quando si estingue l’obbligazione stessa.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente.
Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale dei comparti a garanzia
del fondo pensione Arca Previdenza (comparto Garanzia e comparto Obiettivo TFR), istituito e gestito dalla società, determinato
applicando i rendimenti attesi sugli investimenti dei comparti, le ipotesi demografiche di decesso e invalidità degli aderenti e
utilizzando un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riflette il valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi
alla passività potenziale.
13. Altre attività e passività
In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni
di investimento istituiti da Arca, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla
base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto
dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine
del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente contabilizzato come componente negativo di
reddito nel conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato,
in base ai regolamenti dei fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente
alla quota di risconto residua.
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Come previsto dalle istruzioni della Banca d’Italia, nella presente voce sono incluse le migliorie e le spese incrementative su beni di
terzi diverse da quelle riconducibili alla voce “attività materiali”, laddove dalle stesse ci si attenda un beneficio economico futuro.
Il relativo ammontare viene ammortizzato sul minore periodo fra la presunta vita utile residua e la durata residua del canone di
locazione.
14. Rilevazione dei ricavi e dei costi
I costi sono iscritti nel momento in cui sono sostenuti. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo
ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono conseguiti o, comunque:
• nel caso di vendita di beni o prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere
quantificabili in modo attendibile;
• nel caso di prestazioni di servizi, nel momento in cui gli stessi vengono prestati.
In particolare:
• le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi
sono stati prestati;
• gli interessi attivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di
applicazione del costo ammortizzato;
• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento (rileva la data di assunzione
della delibera da parte dell’assemblea);
• le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.
15. Altre informazioni
Modalità di determinazione delle perdite di valore
Attività finanziarie
A ogni data di bilancio, le attività finanziarie non classificate nella voce Attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere non interamente
recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specifici eventi; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad
eventi attuali, non meramente attesi.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano specifiche evidenze di
perdite di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la
valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore.
La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle
caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori
rilevanti.
Nel caso di Attività finanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se
ritenuta durevole. In tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono
imputate a conto economico.
Avviamento
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dall’avviamento, sono sottoposte ad una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali attività siano iscritte in bilancio
ad un valore superiore al valore proprio recuperabile.
La verifica del valore di tali attività immateriali, non presentando queste flussi finanziari autonomi, è effettuata attraverso l’accertamento dell’eventuale perdita di valore della Cash Generating Unit (CGU) a cui tali attività sono state attribuite.
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Bilancio 2014
Nota integrativa - Parte A
La CGU è definita dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa in entrata
ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Qualora l’attività oggetto di
valutazione non generi flussi finanziari in entrata autonomi dai flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, l’attività
in questione può essere inserita in un gruppo di attività per il quale si procede a determinare il valore recuperabile.
Nel caso dell’avviamento iscritto nell’attivo di Arca a seguito delle operazioni straordinarie effettuate dalla società, si segnala che
esso è stato attribuito ad una CGU corrispondente alla società stessa, intesa nel suo complesso.
Una volta identificata la CGU da valutare, si procede a determinarne il valore recuperabile che lo IAS 36 definisce come il maggiore
tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di
diretta imputazione. Nel caso di Arca il valore di mercato della CGU è determinato attraverso il metodo dei multipli di mercato.
Tale metodo si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a
quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società
valutata.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri, riconducibili all’attività oggetto di valutazione.
Nel caso di Arca il valore d’uso è determinato attraverso il metodo del dividend discount model (DDM), nella variante dell’excess
capital. Tale metodo consente di valutare una società attraverso l’attualizzazione dei flussi futuri attesi di dividendi potenzialmente
erogabili ai soci, una volta soddisfatti i requisiti patrimoniali di vigilanza previsti.
L’impairment test è quindi svolto confrontando la stima del valore della CGU, determinato con i metodi sopra riportati, con il valore
contabile della CGU stessa, rappresentato, nel caso di Arca, dal patrimonio netto della società.
Se il valore della CGU che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto contabile,
ne consegue che la CGU e gli avviamenti a questa associati, non devono essere oggetto di svalutazione.
Attività materiali e attività immateriali a vita utile definita
Le attività materiali ed immateriali a vita utile definita sono soggette a test di impairment se si è manifestato il rischio che il valore
contabile del bene non possa essere recuperato (c.d. “trigger event”) o quanto meno con frequenza annuale.
Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di
dismissione, o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certificatore
esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente qualora si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato
immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene
rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile,
nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.
Le attività immateriali a vita utile definita rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3,
ad ogni data di bilancio e, comunque, in presenza di “trigger events”, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare
se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile definita
vengono sottoposte ad un processo valutativo per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile
è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, determinato attualizzando i margini reddituali attesi nella
durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale
del denaro e dei rischi specifici.
Aggregazioni aziendali
Il trasferimento del controllo di un’impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura
un’operazione di aggregazione aziendale che viene contabilizzata secondo quanto indicato dal principio contabile IFRS 3.
A tal fine il controllo si considera trasferito quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti,
derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio
potere su tale entità.
L’IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest’ultimo deve essere identificato
nel soggetto che ottiene il controllo su un’altra entità o gruppo di attività.
L’acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell’entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l’acquirente ottiene
effettivamente il controllo sull’impresa o sulle attività acquisite.
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Il corrispettivo trasferito nell’ambito di un’operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value,
alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente
in cambio del controllo.
Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro, il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso
in cui sia previsto un pagamento differito con riferimento ad un periodo superiore al breve termine. Sono inclusi nel corrispettivo
dell’aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo
nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione
del controllo, mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate, in quanto già considerati
o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio, o incremento dello sconto sull’emissione
iniziale, nel caso di emissione di strumenti di debito.
I costi correlati all’acquisizione sono gli oneri che l’acquirente sostiene per la realizzazione dell’aggregazione aziendale; a titolo
esemplificativo e non esaustivo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi
per perizie e controllo dei conti, nonché per la predisposizione dei documenti informativi richiesti dalle norme. L’acquirente deve
contabilizzare i costi correlati all’acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il “metodo dell’acquisizione”, in base al quale le attività
identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività
identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
L’eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall’acquirente) ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento.
La contabilizzazione dell’operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell’esercizio in cui l’aggregazione
viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
Non configurano aggregazioni aziendali: i) le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un’attività aziendale, ii) le operazioni finalizzate al controllo in via transitoria, iii) le operazioni di aggregazione aziendale realizzate
con finalità riorganizzative (quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte dello stesso gruppo) che non comportano cambiamenti degli assetti di controllo, indipendentemente dalla percentuale dei diritti di terzi prima e dopo l’operazione
(cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza
economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS
8 che richiede che, in assenza di un principio specifico, l’impresa debba fare uso del proprio giudizio nell’applicare un principio
contabile che fornisca un’informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell’operazione, esse sono
contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell’acquisita nel bilancio dell’acquirente.
Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l’unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.
Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, oppure “per incorporazione”, con la confluenza
di un’impresa in un’altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati; in particolare:
• se l’operazione comporta il trasferimento del controllo di un’impresa, essa viene trattata come un’operazione di aggregazione ai
sensi dell’IFRS 3;
• se l’operazione non comporta il trasferimento del controllo, essa viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della
società incorporata.
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI
Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni di natura qualitativa
Si specifica che nel bilancio al 31 dicembre 2014 non sono presenti attività e passività finanziarie valutate al fair value su base
ricorrente.
Il fair value di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai fini di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal provvedimento di Banca d’Italia del
22 dicembre 2014.
49
Bilancio 2014
Nota integrativa - Parte A
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3.
La classificazione nel livello 2 ovvero nel livello 3 è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.
Nel caso in cui per uno strumento finanziario non siano rilevabili quotazioni su un mercato attivo, la funzione Risk Management
calcola il fair value applicando una tecnica di valutazione. A tale scopo, sono prese in considerazione tutte le informazioni di mercato rilevanti in qualche modo disponibili.
Nell’ambito del processo di determinazione del fair value di un titolo non trattato in un mercato attivo, le tecniche di valutazione
comunemente applicate sono le seguenti:
• prezzi di transazioni recenti o contribuzioni/quotazioni di mercato comunque disponibili alla data di valutazione, anche se relative a un mercato ritenuto non attivo;
• valutazioni fornite dall’emittente o da un calculation agent o comunque da un servizio di valutazione esterno;
• valutazioni di tipo mark-to-model, cioè ottenute utilizzando un modello di pricing appropriato per il tipo di strumento finanziario
da valutare, alimentato con i dati di mercato rilevanti ai fini della valutazione.
Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti
da fonti indipendenti rispetto al valutatore.
Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili
sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.
Si segnala che per la valutazione degli strumenti finanziari classificati come livello 3 nel bilancio di Arca, non sono stati utilizzati
input non osservabili.
Ancorché al 31 dicembre 2014 non siano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value, nel paragrafo A.4.5 Gerarchia
del fair value, di seguito riportato, sono stati classificati quali attività e passività di Livello 2, i titoli in circolazione, e quali attività
e passività di Livello 3 convenzionalmente i crediti (esclusi i conti correnti classificati come attività di Livello 1) e i debiti iscritti
a bilancio.
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale è differente dal valore contabile degli stessi ed è stato determinato come
segue:
• Titoli in circolazione (strumento innovativo di capitale emesso nel dicembre 2013): valutazione effettuata sulla base di strumenti con
simili caratteristiche attualmente quotati sui mercati regolamentati, nonché sulla base dell’attuale curva dei tassi di mercato.
Il fair value dei seguenti elementi dello stato patrimoniale, invece, è considerato convenzionalmente pari al valore contabile degli
stessi in virtù delle considerazioni che seguono:
• Crediti: sono rappresentati principalmente dai crediti vantati nei confronti dei fondi comuni e del fondo pensione e dai crediti
derivanti dall’erogazione di servizi. Tutti i crediti hanno scadenza breve e non presentano rischi all’incasso;
• Debiti: sono rappresentati principalmente dalle passività a breve termine verso le reti di distribuzione per servizi ricevuti, nonché
da finanziamenti attivi al termine dell’esercizio concessi a condizioni in linea con le condizioni di mercato.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Sezione non applicabile.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Come precedentemente illustrato alla data del bilancio 2014 e 2013 non vi erano attività finanziarie valutate al fair value.
A.4.4 Altre informazioni
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving disclosures about financial instruments”, la società classifica le valutazioni al fair value dei propri strumenti finanziari sulla base della gerarchia precedentemente
descritta, in relazione alla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
Al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 non erano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value.
50
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
Le sezioni A.4.5.1, A.4.5.2 e A.4.5.3 non sono riportate in quanto non vi sono attività e passività finanziarie valutate al fair value
su base ricorrente.
A.4.5.4 Attività e passività finanziarie non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/passività non misurate
al fair value o misurate al fair value
su base non ricorrente
1. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
2. Crediti
2014
VB
L1
0
2013
L2
0
88.808.884 21.607.396
L3
0
VB
0
L1
L2
0
0
0 67.201.488 52.647.631
6.014.777
L3
0
0
0 46.632.854
3. Attività materiali detenute a scopo
di investimento
0
0
0
0
0
0
0
0
4. Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
88.808.884 21.607.396
0 67.201.488 52.647.631
6.014.777
0 46.632.854
1. Debiti
62.286.024
0
0 62.286.024 58.800.683
2.204.558
0 56.596.125
2. Titoli in circolazione
25.254.000
0 27.554.000
0 23.000.000
0 23.000.000
0
0
0
0
0
3. Passività associate ad attività in
via di dismissione
Totale
0
87.540.024
0
0
0 27.554.000 62.286.024 81.800.683
0
2.204.558 23.000.000 56.596.125
Legenda:
VB= Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
profit/loss”.
51
NOTA INTEGRATIVA
PARTE B
Informazioni
sullo Stato Patrimoniale
Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di Arca.
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 1 -
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
2014
2013
Cassa in divisa corrente
4.241
902
Totale
4.241
902
Sezione 6 -
CREDITI - Voce 60
(in unità di Euro)
6.1 Dettaglio della voce 60 “Crediti”
2014
Dettaglio / Valori
1.
Crediti per servizi di
gestione di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
2.
Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali
in outsourcing
2.3 altri
3.
Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
2013
Fair value
Valore
di bilancio
L1
L2
Fair value
Valore
di bilancio
L3
L1
L2
L3
66.763.129
0
0 66.763.129 46.242.144
0
0 46.242.144
59.194.423
0
0 59.194.423 40.713.642
0
0 40.713.642
453.292
0
0
453.292
444.656
0
0
444.656
7.115.414
0
0
7.115.414
5.083.846
0
0
5.083.846
427.595
0
0
427.595
377.953
0
0
377.953
169.461
0
0
169.461
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
258.134
0
0
258.134
377.953
0
0
377.953
21.618.160 21.607.396
0
10.764
6.027.534
6.014.777
0
12.757
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di stato
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli
di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di capitale
e quote
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 depositi e conti correnti
0
10.764
6.024.924
6.014.777
0
10.147
3.3 altri
0
0
0
0
2.610
0
0
2.610
4.
0
0
0
0
0
0
0
0
0 67.201.488 52.647.631
6.014.777
Titoli di debito
Totale
21.618.160 21.607.396
88.808.884 21.607.396
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Al punto 1.2 sono esposti i crediti relativi alle gestioni ricevute in delega.
54
0 46.632.854
6.2 Crediti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
1.
1.2 gestione individuale
206.077
di cui del gruppo
della SGR
0
16.685
0
58.971.661
0
11.486
0
0
0
441.806
0
0
0
0
0
7.115.414
0
169.461
0
0
0
0
0
1.3 gestione di fondi pensione
Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri
3.
Clientela
di cui del gruppo
della SGR
Crediti per servizi di gestione di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
2.
Enti finanziari
di cui del gruppo
della SGR
0
0
0
0
0
0
258.134
0
0
0
0
0
Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di stato
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
0
0
0
0
3.2 depositi e conti correnti
21.618.160
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale al 31.12.2014
22.263.318
0
16.685
0
66.528.881
0
Totale al 31.12.2013
6.400.981
0
12.911
0
46.233.739
0
3.3 altri
Sezione 9 -
PARTECIPAZIONI - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Al 31 dicembre 2014 la società non detiene alcuna partecipazione, in quanto l’unica partecipazione iscritta nel bilancio d’esercizio di Arca
al 31 dicembre 2013 era relativa al 100% del capitale della società controllata Carige Asset Management SGR S.p.A., successivamente
incorporata nel corso del 2014.
9.2 Variazioni annue delle partecipazioni
Partecipazioni
di gruppo
A. ESISTENZE INIZIALI
Partecipazioni
non di gruppo
Totale
101.566.978
0
101.566.978
0
0
0
B.1 Acquisti
0
0
0
B.2 Riprese di valore
0
0
0
B. Aumenti
B.3 Rivalutazioni
0
0
0
B.4 Altre variazioni
0
0
0
C. Diminuzioni
0
0
0
C.1 Vendite
0
0
0
C.2 Rettifiche di valore
0
0
0
C.3 Altre variazioni
0
0
0
(101.566.978)
0
(101.566.978)
0
0
0
operazioni di aggregazione aziendale
D.
RIMANENZE FINALI
Come sopra illustrato, il decremento dell’esercizio si riferisce all’incorporazione di Carige SGR avvenuta il 24 settembre 2014.
Le tabelle 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8 e 9.9 non sono applicabili.
55
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 10 -
ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
1.
2.
2013
Attività di proprietà
a)
terreni
b)
fabbricati
c)
mobili
d)
impianti elettronici
e)
altre
6.198.570
6.198.570
21.290.094
21.490.285
601.346
371.123
69.403
74.498
1.396.750
1.676.048
Attività acquisite in leasing finanziario
a)
terreni
0
0
b)
fabbricati
0
0
c)
mobili
d)
impianti elettronici
e)
altre
Totale
La voce 1.e) “altre” include principalmente gli impianti dei fabbricati e altre attrezzature.
Le tabelle 10.2, 10.3, 10.4, 10.6 e 10.7 non sono applicabili.
56
2014
0
0
187.364
122.167
0
0
29.743.527
29.932.691
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
Fabbricati
Mobili
Impianti
elettronici
Altre
Totale
A.
A.1
ESISTENZE INIZIALI LORDE
Riduzioni di valore totali nette
6.198.570
0
25.522.218
(4.031.933)
1.897.184
(1.526.061)
6.029.642
(5.832.977)
A.2
ESISTENZE INIZIALI NETTE
6.198.570
21.490.285
371.123
196.665
1.676.048
29.932.691
B.
B.1
B.2
B.3
B.4
Aumenti
Acquisti
Spese per migliorie capitalizzate
Riprese di valore
Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze positive di cambio
Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
Altre variazioni
0
0
0
0
558.988
0
558.988
0
309.346
309.346
0
0
144.651
144.651
0
0
118.638
118.638
0
0
1.131.623
572.635
558.988
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(759.179)
0
(759.179)
(79.123)
(174)
(78.949)
(84.549)
0
(84.549)
(397.936)
0
(397.936)
(1.320.787)
(174)
(1.320.613)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C.7
Diminuzioni
Vendite
Ammortamenti
Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze negative di cambio
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute
a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
D.
RIMANENZE FINALI NETTE
6.198.570
21.290.094
601.346
256.767
1.396.750
29.743.527
D.1
Riduzioni di valore totali nette
0
(4.791.112)
(1.600.068)
(1.581.761)
(1.121.574)
(9.094.515)
D.2
RIMANENZE FINALI LORDE
6.198.570
26.081.206
2.201.414
1.838.528
2.518.324
38.838.042
E.
VALUTAZIONE AL COSTO
6.198.570
21.290.094
601.346
256.767
1.396.750
29.743.527
B.5
B.6
B.7
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
2.400.773 42.048.387
(724.725) (12.115.696)
Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”, “Mobili” e “Altre” si riferiscono prevalentemente alla
ristrutturazione dell’immobile di Via Disciplini n. 3, adibito nel 2013 a sede legale della società, e all’allestimento della nuova sede di Piazza
Missori.
Gli incrementi di valore inseriti alla voce B.1 nella categoria “Impianti elettronici” si riferiscono per € 106.140 ai nuovi apparati elettronici
acquisiti in leasing finanziario.
I coefficienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono calcolati a quote costanti e sono i seguenti:
– Fabbricati
2,94%
– Macchine elettroniche
33,33%
– Mobili e arredi
14,28%
– Altre attività materiali
12,50% - 15,00% - 20,00% - 33,33%
57
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 11 -
ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
Voci/Valutazioni
2014
Attività valutate
al costo
1.
Avviamento
2.
Altre attività immateriali
2.1
generate internamente
2.2
altre
Totale
2013
Attività valutate
al fair value
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
113.620.017
0
29.658.233
0
0
0
0
0
23.735.749
0
13.143.838
0
137.355.766
0
42.802.071
0
11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Altre attività
immateriali
Avviamento
Software
e Licenze
Marchi
Totale
A.
ESISTENZE INIZIALI
29.658.233
13.001.652
131.657
10.529
42.802.071
B.
Aumenti
83.961.784
13.339.270
107.005
0
97.408.059
B.1 Acquisti
83.961.784
13.339.270
107.005
0
97.408.059
83.961.784
13.339.270
0
0
97.301.054
0
0
0
0
0
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
B.4 Altre variazioni
0
0
0
0
0
C.
0
(2.781.809)
(71.352)
(1.203)
(2.854.364)
C.1 Vendite
0
0
0
0
0
C.2 Ammortamenti
0
(2.751.298)
(71.352)
(1.203)
(2.823.853)
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
(30.511)
0
0
(30.511)
a) patrimonio netto
0
0
0
0
0
b) conto economico
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
113.620.017
23.559.113
167.310
9.326
137.355.766
a) operazioni di aggregazione
aziendale
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value
imputate a:
Diminuzioni
C.3 Rettifiche di valore
da deterioramento imputate a:
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a:
C.5 Altre variazioni
D.
58
RIMANENZE FINALI
“Avviamento”
Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 29.658.233 è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR, €
2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR e € 13.917.073 relativi all’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e
“GPA” da BPVi Fondi SGR.
L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 83.961.784, accoglie l’ammontare derivante dall’incorporazione della società controllata Carige SGR, acquisita in data 30 dicembre 2013, e dal completamento del relativo processo di PPA.
Complessivamente il valore della voce “Avviamento” al 31 dicembre 2014 risulta pari a € 113.620.017.
Tali valori di avviamento sono stati sottoposti a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (“impairment test”) come di seguito
specificato.
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o
delle unità generatrici di flussi finanziari (o anche “CGU”) attraverso una verifica periodica, almeno annuale, finalizzata ad appurare se tali
attività siano iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è definito dallo
IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in
use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta
imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei flussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora
l’attività oggetto di valutazione non generi flussi finanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai
flussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal
caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga.
Le CGU sono definite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Ai fini dell’impairment test è stato considerato il valore di avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale della società al 31 dicembre
2014, pari a € 113,6 milioni. Si è ritenuto di identificare nell’intera società Arca la Cash Generating Unit (CGU) cui associare il valore di avviamento. Il valore contabile (carrying value) della CGU identificata è pari al patrimonio netto della società al 31 dicembre 2014 (€ 179,6 milioni).
Per il processo di impairment test la società si è avvalsa del supporto di una primaria società di consulenza terza.
Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:
• il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU;
• il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU.
Il DDM rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che
il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un flusso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli
patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di:
• valore attuale dei flussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un
business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;
• valore attuale del valore terminale (terminal value), calcolato considerando il flusso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione
esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.
Nel caso specifico sono stati considerati i flussi rivenienti dai dati previsionali 2015-2017 elaborati dalla società ed esaminati dal Consiglio di
Amministrazione nel marzo 2015. Tali dati rappresentano un aggiornamento del Piano Triennale 2014-2016 approvato dal Consiglio di
Amministrazione della società nell’agosto 2013. L’aggiornamento si è reso necessario al fine di recepire i dati consuntivi dell’esercizio 2014, i
dati economici inclusi nel budget 2015 (approvati dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 2015) e considerare, nell’ambito delle proiezioni economiche e patrimoniali degli esercizi 2016 e 2017, dati coerenti con l’effettiva evoluzione del business di Arca negli anni 2014 e 2015,
rispetto a quanto originariamente previsto nel Piano Triennale approvato nell’agosto 2013.
Le proiezioni economiche utilizzate ai fini dell’impairment test riflettono ipotesi di sviluppo del business piuttosto conservative. In particolare
si segnalano le seguenti assunzioni principali:
• incremento delle masse gestite da € 28,6 miliardi del 2014 a € 32,5 miliardi del 2017;
• redditività netta ricorrente della massa gestita stabile;
• un cost/income ratio a fine 2017 sostanzialmente allineato al dato 2014.
Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:
• massimo dividendo distribuibile in ciascuno degli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefficienti patrimoniali
minimi previsti dalla Circolare 189 del 21 ottobre 1993 - 16° aggiornamento del 20 gennaio 2015 - di Banca d’Italia;
• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente
distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al
1,5%.
Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari al 8,97% stimato attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:
re = i + Beta * MRP
59
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
dove:
• i: tasso privo di rischio, espresso dalla media, nei 6 mesi precedenti alla valutazione, del rendimento dei BTP italiani a dieci anni, pari al 2,43%;
• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,31;
• MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al 5,0%.
Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 407,2 milioni.
Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il
valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del
capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso tra un minimo di € 385,9 milioni ed un massimo di € 431,6 milioni con un valore centrale di € 407,2 milioni.
Ai fini della determinazione del fair value è stato altresì utilizzato il metodo dei multipli di mercato. Tale metodo si fonda sull’analisi delle
quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla
successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli
sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di Borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e finanziarie
ritenute significative ad esse relative.
Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la
dimensione della società, la diversificazione geografica, la redditività, l’attendibilità dei dati finanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel
mercato azionario.
Si segnala inoltre che, in ottica prudenziale, è stato applicato alla valutazione riveniente dal metodo dei multipli un fattore di sconto del 10%,
al fine di considerare la minore liquidità delle azioni rappresentative del capitale di Arca rispetto alle società quotate prese a riferimento.
Il multiplo utilizzato ai fini dell’analisi è stato il prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2014-2017, sono
stati ricavati dalle indicazioni degli analisti (fonte: Bloomberg).
L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 299,8 milioni ed un massimo di € 398,3 milioni, con un valore centrale di € 349,3 milioni.
Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto.
“Altre attività immateriali”
Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 13.001.652 deriva per € 3.977.502 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 2.304.736
dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR, per € 6.584.282 dall’acquisto dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR e per
€ 135.132 dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle.
L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 13.339.270, riflette l’incorporazione della società controllata Carige SGR e il
completamento del relativo processo di Purchase Price Allocation che ha permesso di identificare attività immateriali a vita utile definita, corrispondenti alla titolarità della gestione delle masse relative ai fondi comuni e al fondo pensione precedentemente gestiti da Carige SGR. I valori attribuiti
a queste attività immateriali a vita utile definita sono rispettivamente € 10.414.606 per i fondi comuni e € 2.924.664 per il fondo pensione.
Le attività immateriali così individuate sono state oggetto, unitamente a quelle precedentemente iscritte nello stato patrimoniale pari ad €
13.001.652, di ammortamento contabile con relativa imputazione a conto economico della quota di competenza dell’anno (incluso nella voce di
conto economico 110 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”) per un ammontare complessivo pari a € 2.751.298.
La voce C.3 b) “Rettifiche di valore da deterioramento imputate a conto economico”, pari ad € 30.511, accoglie la rettifica di valore effettuata
sull’attività immateriale relativa all’acquisizione del fondo pensione Aletti Gestielle per la quale si è determinato nell’esercizio un “trigger
event”, legato alla riduzione delle masse in gestione, che ne ha determinato la riduzione del valore recuperabile al di sotto del valore iscritto a
bilancio.
Per converso sulle altre attività immateriali a vita utile definita relative alle operazioni Optima, Vega, BPVi Fondi e Carige SGR non si è
verificata la presenza di alcun trigger event nel corso dell’esercizio.
Riepilogando le attività immateriali incluse nella categoria “Altre attività immateriali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni:
a) acquisizione del ramo d’azienda relativo al fondo pensione di Aletti Gestielle con efficacia 1° gennaio 2011 e completamento del relativo
processo di PPA;
b) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Optima SGR con efficacia 31 dicembre 2011 e completamento del relativo
processo di PPA;
c) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012 e completamento del
relativo processo di PPA;
d) acquisizione del ramo d’azienda relativo ai fondi comuni Pacto e al ramo d’azienda relativo a mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi
SGR con efficacia 1° gennaio 2013 e completamento del relativo processo di PPA;
e) incorporazione con efficacia contabile 1° gennaio 2014 della società controllata Carige SGR (acquisita il 30 dicembre 2013) e completamento
del relativo processo di PPA.
Complessivamente il valore della voce “Altre attività immateriali” al 31 dicembre 2014 è pari ad € 23.559.113.
Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai fini dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione:
Marchi d’impresa
18 anni
Licenze
3-4-8-10 anni
Software applicativo
3 anni
Attività immateriale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle
5 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Optima e Vega
13 anni
Attività immateriale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi
18 anni
Attività immateriale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi
9 anni
60
Attività immateriale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi
3 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative ai fondi comuni ex-Carige SGR
13 anni
Attività immateriale inerente la gestione delle masse relative al fondo pensione ex-Carige SGR
13 anni
Si segnala che l’ammortamento delle altre attività immateriali relative alla gestione delle masse ex-Carige SGR non è effettuato in quote
costanti, ma secondo una curva di decadimento, differenziata per fondi comuni e fondo pensione, stimata sulla base di trend storici osservati
in Arca e in operazioni di PPA simili effettuate da altri operatori di mercato.
Sezione 12 -
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
2014
1.520.776
1. Attività fiscali CORRENTI
- credito da versamento eccedenza addizionale IRES
2013
1.492.123
911
0
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRAP
318.725
313.242
- crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRES
1.153.140
1.130.881
48.000
48.000
- crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006
31.112.649
2. Attività fiscali ANTICIPATE
31.183.855
- IRES c/imposte anticipate
26.129.742
26.202.648
- IRAP c/imposte anticipate
4.982.907
4.981.207
Totale
32.633.425
32.675.978
Le attività fiscali correnti e anticipate al 31 dicembre 2014 sono sostanzialmente allineate ai valori iscritti nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2013. Si ricorda che il saldo delle attività fiscali anticipate include € 29,6 milioni1 relativi al beneficio fiscale futuro riconducibile al riconoscimento della deducibilità fiscale del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ottenuto in applicazione della Legge di Stabilità
approvata il 27 dicembre 2013 attraverso il pagamento dell’imposta sostitutiva versata nel giugno 2014. Il valore di tali attività fiscali anticipate verrà riversato nel corso di 10 esercizi a partire dal 2016, in corrispondenza alla deduzione dal reddito imponibile della quota di ammortamento fiscale del maggiore valore della partecipazione affrancato dalla società.
Si segnala inoltre che gli acconti IRES e IRAP, i crediti da dichiarazioni, i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto versate nel corso dell’esercizio 2014, sono esposti in riduzione delle passività fiscali correnti relative ai debiti IRES e IRAP della società. Il valore dei crediti compensati è di € 11.846.397.
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
2014
1.770.413
1. Passività fiscali CORRENTI
- Imposta sostitutiva affrancamento avviamento
- IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute
- IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
2013
18.621.206
0
14.308.674
1.219.071
4.221.335
551.342
91.197
8.293.106
2. Passività fiscali DIFFERITE
4.014.615
- IRES c/imposte differite
6.896.294
3.340.116
- IRAP c/imposte differite
1.396.812
674.499
Totale
10.063.519
22.635.821
1
Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte di
un’adeguata capienza dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n. 214 del
22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività scali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti tributari
ed eventualmente rimborsabili da parte dell’erario), in presenza di perdite scali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata conferisce
dunque certezza alla recuperabilità delle attività scali in questione, sia in presenza di utili (riduzione della base imponibile), sia di perdite scali (trasformazione
in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto.
61
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
Con riferimento alle passività fiscali correnti, si segnala che al 31 dicembre 2014 esse sono pari a € 1,8 milioni, in contrazione di € 16,9 milioni rispetto all’esercizio precedente. La riduzione è stata determinata i) dal versamento nel giugno 2014 dell’imposta sostitutiva pari a € 14,3
milioni relativa all’affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, ii) dall’inclusione nel debito di imposta 2013 dell’addizionale IRES del 8,5% che ha rappresentato un’imposizione aggiuntiva una tantum sul reddito dell’esercizio passato.
Il saldo IRES, pari a € 1.219.071, corrisponde al debito IRES dell’esercizio 2014 di € 10.397.011 al netto degli acconti e dei crediti da dichiarazione di € 9.117.928, dei crediti d’imposta di € 18.000 e delle ritenute di € 42.012.
Il saldo IRAP di € 551.342 corrisponde al debito IRAP dell’esercizio 2014 di € 3.219.799 al netto degli acconti e dei crediti da dichiarazione di
€ 2.668.457.
Le passività fiscali differite a fine 2014 si attestano a € 8,3 milioni, in crescita di € 4,3 milioni rispetto all’esercizio precedente. La crescita è
principalmente dovuta all’iscrizione di fiscalità differita per € 4,4 milioni relativa alle attività immateriali a vita utile definita (pari a € 13,3
milioni), iscritte nell’attivo di bilancio a seguito del completamento della procedura di PPA sul prezzo pagato per l’acquisizione di Carige SGR.
L’iscrizione di fiscalità differita è riconducibile al disallineamento tra il valore civilistico (€ 13,3 milioni) e il valore fiscale (pari a 0) delle
attività immateriali sopra richiamate, a sua volta determinato dalla modalità di contabilizzazione adottata per l’affrancamento del maggiore
valore della partecipazione in Carige SGR.
12.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
2014
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2013
31.183.855
1.123.468
1.146.322
30.646.656
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
0
0
1.146.322
30.646.656
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3 Altri aumenti
0
0
c) riprese di valori
d) altre
3.
(1.223.093)
Diminuzioni
(586.269)
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
0
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
(1.223.093)
(586.269)
0
0
a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n.
214/2011
0
0
b) altre
0
0
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4.
Importo finale
31.107.084
31.183.855
La voce 2.1 d) “altre” include prevalentemente imposte anticipate relative alle riprese fiscali di retribuzioni rilevate nell’esercizio il cui ammontare diventerà certo negli esercizi futuri.
La voce 3.1 d) “altre” si riferisce prevalentemente al rilascio di imposte anticipate su retribuzioni rilevate in esercizi precedenti il cui ammontare è divenuto certo nel corso del 2014.
Si segnala che non vi sono perdite fiscali riportabili che hanno determinato fiscalità differita.
62
12.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
2014
1.
Importo iniziale
2.
Aumenti
3.
Diminuzioni
3.1
Rigiri
3.2
Trasformazioni in crediti di imposta
2013
29.574.241
0
0
29.574.241
0
0
a) derivante da perdite di esercizio
0
0
b) derivante da perdite fiscali
0
0
3.3
Altre diminuzioni
0
0
4.
Importo finale
29.574.241
29.574.241
12.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
2014
2013
1.
Esistenze iniziali
4.023.657
3.737.586
2.
Aumenti
4.952.697
541.407
2.1
Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre:
altre
operazioni di aggregazione aziendale
0
0
0
0
4.952.697
541.407
541.400
4.411.297
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3
Altri aumenti
0
0
3.
Diminuzioni
3.1
Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
(664.207)
(255.336)
(538.204)
0
0
0
(126.003)
(255.336)
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3
Altre diminuzioni
0
0
4.
Importo finale
8.312.147
4.023.657
La voce 2.1 c) “altre” si riferisce a fiscalità differita iscritta a bilancio in virtù del differente trattamento contabile e fiscale applicato alle
rettifiche di valore degli avviamenti.
La voce 3.1 c) “altre” si riferisce al rilascio di fiscalità differita precedentemente iscritta in relazione agli immobili di proprietà.
Si segnala inoltre che le imposte differite passive hanno subito nell’esercizio un incremento di € 4.411.297 in contropartita delle immobilizzazioni immateriali (avviamento Carige SGR), voce 2.1 c) “operazioni di aggregazione aziendale”. Tali imposte differite sono infatti correlate all’iscrizione di attività immateriali a vita utile definita per € 13.339.270, derivanti dall’operazione di fusione per incorporazione di
Carige SGR e relativo processo di PPA, il cui valore fiscale differisce da quello contabile con conseguente non deducibilità dell’ammortamento contabile registrato.
Il relativo rilascio nell’esercizio, in contropartita del conto economico, è stato di € 538.204 (importo ricompreso nella voce 3.1 a) “rigiri”), pertanto alla data di chiusura del presente esercizio il saldo patrimoniale di tali imposte differite passive è pari a € 3.873.093.
63
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
12.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
2014
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2.1
Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
0
5.565
0
0
0
0
0
5.565
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2013
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3
Altri aumenti
0
0
3.
Diminuzioni
3.1
Imposte anticipate annullate nell’esercizio
0
0
a) rigiri
0
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
0
c) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
d) altre
0
0
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3
Altre diminuzioni
0
0
4.
Importo finale
5.565
0
12.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
2014
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2.1
Imposte differite rilevate nell’esercizio
2013
(9.042)
1.380
0
0
a) relative a precedenti esercizi
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
c) altre
0
0
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
0
2.3
Altri aumenti
0
0
3.
Diminuzioni
3.1
Imposte differite annullate nell’esercizio
(9.999)
(10.422)
a) rigiri
0
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
0
(9.999)
(10.422)
c) altre
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
0
0
3.3
Altre diminuzioni
0
0
4.
Importo finale
64
(19.041)
(9.042)
Sezione 14 -
ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Dettaglio / Valori
1. Risconti attivi su commissioni di pre-conto
2014
2013
7.606.296
14.573.291
2. Risconti attivi diversi
468.742
371.293
3. Costi anticipati
270.211
288.757
4. Crediti verso fornitori
405.425
182.228
5. Depositi cauzionali
4.467
4.744
6. Crediti v/terzi per servizi diversi
4.293
243
7. Crediti verso dipendenti e collaboratori
5.972
6.041
8. Macchina affrancatrice
6.840
6.995
39
0
34.404
41.822
9. Crediti verso enti previdenziali
10. Rimborso imposta di registro
11. Migliorie su beni di terzi
12. Altre attività
Totale
109.393
0
33.592
25.884
8.949.674
15.501.298
La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute
anticipatamente ai collocatori che vengono riscontate lungo la durata di cinque esercizi (i.e. la durata prevista dei fondi collocati che hanno
determinato queste commissioni) .
La voce 11 “Migliorie su beni di terzi” accoglie le spese di ristrutturazione dei nuovi uffici in locazione in Piazza Missori.
65
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
VOCI DEL PASSIVO
Sezione 1 -
DEBITI - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Dettaglio della voce 10 “Debiti”
Dettaglio / Valori
2014
2013
49.350.792
40.732.662
1.
Debiti verso reti di vendita:
1.1
per attività di collocamento O.I.C.R.
1.2
per attività di collocamento gestioni individuali
1.3
per attività di collocamento fondi pensione
2.
Debiti per attività di gestione:
2.1
per gestioni proprie
2.2
per gestioni ricevute in delega
2.3
per altro
3.
Debiti per altri servizi:
3.1
consulenze
0
0
3.2
funzioni aziendali in outsourcing
0
0
3.3
altri
0
0
4.
Altri debiti:
4.1
pronti contro temine:
4.2
44.706.083
37.498.351
0
0
4.644.709
3.234.311
1.312.384
1.224.482
1.220.828
1.073.181
91.556
151.301
0
0
0
11.622.848
0
16.843.539
- di cui su titoli di stato
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
11.622.848
16.843.539
altri
Totale
62.286.024
Fair value - livello 1
58.800.683
2.204.558
Fair value - livello 2
Fair value - livello 3
62.286.024
56.596.125
Totale fair value
62.286.024
58.800.683
66
1.2 Debiti: composizione per controparte
Banche
Composizione / Controparte
1.
di cui del Gruppo
della SGR
Clientela
di cui del Gruppo
della SGR
di cui del Gruppo
della SGR
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento OICR
0
44.473.339
0
111.352
0
121.392
0
0
0
0
0
0
4.619.860
0
8.388
0
16.461
0
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2.
Enti finanziari
Debiti per attività di gestione:
286.755
0
28.828
0
905.245
0
2.2 per gestioni ricevute in delega
0
0
0
0
91.556
0
2.3 per altro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.1 per gestioni proprie
3.
Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
0
0
0
0
0
0
3.3 altri
0
0
0
0
0
0
4.
Altri debiti:
0
0
0
0
0
0
- di cui su titoli di stato
0
0
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
0
0
4.1 pronti contro temine
0
0
0
0
0
0
4.2 altri
11.395.266
0
227.582
0
0
0
Totale al 31.12.2014
60.775.220
0
376.150
0
1.134.654
0
Totale al 31.12.2013
57.556.606
0
400.801
0
843.276
0
- di cui su titoli di capitale e quote
La voce 4 “Altri debiti” al punto 4.2 “altri” accoglie il valore residuo al 31 dicembre 2014 del finanziamento acceso con la Banca Popolare di
Vicenza pari a € 11.395.266.
Si rileva che non vi sono debiti subordinati iscritti a bilancio.
Sezione 2 -
TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 20
(in unità di Euro)
2.1 Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”
2014
Titoli
1.
2013
Fair value
Valore
di bilancio
L1
L2
L3
Fair value
Valore
di bilancio
L1
L2
L3
Titoli
25.254.000
27.554.000
23.000.000
23.000.000
- obbligazioni
25.254.000
27.554.000
23.000.000
23.000.000
0
0
0
0
25.254.000
27.554.000
23.000.000
23.000.000
- altri titoli
Totale
Il saldo 2014 della voce “Titoli in circolazione” accoglie il valore nominale pari a € 23 milioni dello strumento innovativo di capitale emesso dalla
società nel dicembre 2013, unitamente alla cedola di € 2.254.000 maturata nel corso dell’esercizio e che verrà pagata ai sottoscrittori nel mese di
aprile 2015. Il fair value dello strumento al 31 dicembre 2014 è pari a € 27.554.000 (incluso il valore della cedola sopra menzionata) ed è stato determinato osservando titoli con le stesse caratteristiche dello strumento emesso da Arca con prezzi e rendimenti disponibili su mercati regolamentati.
Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa,
rimborsarlo dopo cinque anni dalla data di emissione, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Si segnala che lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite, nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole
qualora si determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società.
67
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 7 -
PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70
Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività fiscali” di complessivi € 10.063.519 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella
sezione 12 “Attività e passività fiscali” delle voci dell’attivo della presente parte B.
Sezione 9 -
ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
Dettaglio / Valori
2014
2013
1.
Debiti v/fornitori
6.056.989
4.771.142
2.
Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori
4.631.161
4.715.343
3.
Debiti v/enti previdenziali su competenze da corrispondere
762.589
720.802
4.
Debiti v/erario per IRPEF c/dipendenti
5.
Debiti v/erario per IRPEF c/prodotti gestiti
6.
Debiti v/enti previdenziali e assistenziali
326.150
329.363
7.
Altre passività
635.343
637.787
19.241.099
16.196.041
Totale
443.986
303.568
6.384.881
4.718.036
La voce 1 “Debiti v/fornitori” si riferisce ai debiti verso fornitori per fatture ricevute e agli stanziamenti di fatture da ricevere per costi di
competenza dell’esercizio di cui € 4,5 milioni sono relativi al principale outsourcer della società. Il residuo importo di € 1,5 milioni è allocato
su una molteplicità di fornitori.
La voce 2 “Debiti v/dipendenti, collaboratori e amministratori” di € 4,6 milioni si riferisce per € 3,9 milioni a bonus e premi di produttività del
personale dipendente, per € 0,3 milioni a ferie non godute e per € 0,4 milioni a debiti verso amministratori.
Sezione 10 -
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
2014
A
Esistenze iniziali
B
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
- civilistico
451.616
654.323
400.080
451.616
377.000
373.408
319.044
9.702
14.463
- attualizzazione IAS
68.506
43.493
0
C.2 Altre variazioni in diminuzione
23.080
(506.571)
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
(340.332)
(3.696)
(19.698)
(502.875)
(320.634)
- anticipazioni concesse
(128.400)
0
- quota del TFR devoluta al fondo previdenziale
complementare e tesoreria
(373.408)
(319.044)
(1.067)
(1.590)
- imposta sostitutiva su rivalutazione TFR
- variazione IAS
D
714.071
- rivalutazione ISTAT
B.2 Altre variazioni in aumento (trasferimento dipendenti)
C
2013
Esistenze finali
0
0
659.116
714.071
L’ammontare del fondo rappresenta la stima attuariale degli averi per il trattamento di fine rapporto del personale dipendente, come previsto
dal principio IAS 19 e dalla riforma della previdenza complementare.
68
10.2 Altre informazioni
Dal 1° gennaio 2007, in base a quanto previsto dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare
il proprio TFR maturando alle forme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest’ultimo caso, per
le aziende con più di 50 dipendenti, il TFR sarà depositato dal datore di lavoro ad un fondo gestito dall’INPS per conto dello stato.
Alla luce delle nuove disposizioni, gli organismi preposti all’analisi tecnica dell’argomento hanno stabilito che il TFR maturato dal 1° gennaio
2007 destinato a forme di previdenza complementare o al fondo di tesoreria dell’INPS sia da considerarsi quale “defined contribution plan” e
quindi non più soggetto a valutazione attuariale. Resta soggetto a valutazione attuariale il TFR relativo ai dipendenti che alla data di valutazione
non destinano il 100% del proprio TFR alla previdenza complementare o che, in caso contrario, hanno comunque un fondo TFR maturato
precedentemente in azienda.
Per quanto riguarda quindi l’ammontare di TFR ancora soggetto a valutazione attuariale, la relativa stima è stata effettuata da uno studio professionale esterno utilizzando un modello basato sul “projected unit credit method”. La valutazione attuariale è stata effettuata sulle base delle
informazioni aziendali relative ai dati anagrafici del personale. Tali dati tengono conto anche di stime circa la permanenza in azienda e l’aumento di merito previsto per singolo dipendente. In particolare la permanenza stimata è stata rettificata da una serie di parametri quali il sesso
del dipendente, numero di anni di permanenza in azienda, anni futuri stimati, numero degli anni lavorativi in aziende precedenti all’attuale.
La rivalutazione del TFR tiene conto tra l’altro degli aumenti di merito futuri, degli aumenti da contratto, se conosciuti, nonché‚ degli scatti
futuri di anzianità calcolati in base al livello di grado del dipendente e alle regole di maturazione degli scatti differenziate a seconda della data
di entrata in azienda. La metodologia utilizzata per i calcoli è la stessa utilizzata negli esercizi precedenti.
Per quanto riguarda la stima attuariale, di seguito si forniscono le principali basi di calcolo utilizzate:
Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2014
Tasso di mortalità dei dipendenti
Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA.
Inabilità della popolazione attiva
Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa
e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa.
Frequenze ed ammontare
delle anticipazioni di TFR
Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente
una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società.
Frequenze del turnover
Determinate in funzione dell’esperienza storica della società.
Probabilità di pensionamento
Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto
dalla normativa vigente per il pensionamento INPS.
Tasso annuo di attualizzazione
iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA.
Tasso annuo di inflazione
1,5% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT.
Analisi di sensitività
+/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione
del fondo TFR compreso tra € 631.365 ed € 688.895
Sezione 11 -
FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
Voci
2014
2013
1.
Quiescenza e obblighi simili
2.
Altri fondi:
2.1
Fondo garanzia fondo pensione
1.761
0
2.2
Fondo contenzioso IVA
272.097
378.290
2.3
Fondo altri contenziosi fiscali
150.000
0
423.858
378.290
Totale
0
0
69
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
11.2 Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
F.do garanzia
fondo pensione
A.
Esistenze iniziali
B.
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
Fondo
contenzioso IVA
Fondo altri
contenziosi fiscali
Totale
0
378.290
0
378.290
1.761
0
150.000
151.761
1.761
0
150.000
151.761
B.2 Altre variazioni
0
0
0
0
C.
0
(106.193)
0
(106.193)
C.1 Utilizzo dell’esercizio
0
(83.191)
0
(83.191)
C.2 Altre variazioni
0
(23.002)
0
(23.002)
1.761
272.097
150.000
423.858
D.
Diminuzioni
Esistenze finali
Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2014 è pari a € 423.858 in crescita di € 45.568 rispetto all’esercizio precedente. La variazione sull’anno è il risultato di effetti contrapposti: i) utilizzo/rilascio di un importo di € 106.193 dal fondo rischi accantonato nel 2013 per il contenzioso
IVA banca depositaria relativo al fondo pensione, a seguito delle richieste di rivalsa pervenute dalle banche depositarie, ii) accantonamento
nell’esercizio di un importo di € 150.000 a fronte di contenziosi fiscali in essere, iii) accantonamento nell’esercizio di un importo di € 1.761 a
copertura delle passività potenziali della società legate ai comparti garantiti “Obiettivo TFR” e “Garanzia” del fondo pensione Arca
Previdenza.
Sezione 12 -
PATRIMONIO - Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
Tipologie
1.
Capitale
1.1
Azioni ordinarie
2014
2013
50.000.000
50.000.000
0
0
50.000.000
50.000.000
n° 50.000.000 azioni da nominali € 1,00
1.2
Altre azioni (da specificare)
Totale
Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente.
La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili, né possiede o ha posseduto azioni
proprie.
Le tabelle 12.2, 12.3 e 12.4 non sono applicabili.
70
12.5 Altre informazioni
12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”
Riserva
legale
A
Esistenze iniziali
B
Rettifica
utili esercizio
2005 per
transizione
IAS
Rettifica
utili esercizi
precedenti
per TFR
IAS 19
First Time
Adoption
Riserva
straordinaria
Riserva
ex D.Lgs.
n. 124/93
Totale
10.000.000
157.382
444.728
14.214.939
47.362.098
221.976
72.401.123
Aumenti
0
0
0
0
31.468.423
0
31.468.423
B.1
Attribuzioni di utili/perdite
0
0
0
0
31.468.423
0
31.468.423
B.2
Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
C
Diminuzioni
0
0
0
0
(18.893)
0
(18.893)
C.1
Utilizzi
- coperture perdite
0
0
0
0
0
0
0
- distribuzione
0
0
0
0
0
0
0
- trasferimento a capitale
0
0
0
0
0
0
0
C.2
Altre variazioni
0
0
0
0
(18.893)
0
(18.893)
D
Rimanenze finali
10.000.000
157.382
444.728
14.214.939
78.811.628
221.976
103.850.653
La riserva ex D.Lgs. n. 124/93, include una quota di € 21.213 da non considerare in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R.
n. 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. n. 344/03, in quanto l’accantonamento relativo a tale quota
di riserva non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio.
La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31 dicembre 2005 a quelli IAS alla
stessa data di riferimento.
La voce C.2 “Altre variazioni” in diminuzione di € 18.893 si riferisce alla differenza tra il valore del patrimonio netto di Carige SGR alla data
di acquisizione e quello alla data di fusione.
12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”
Riserva valutazione
TFR IAS 19
A
Esistenze iniziali
B
B.1
Totale
(466.903)
(466.903)
Aumenti
0
0
Variazioni positive di fair value
0
0
B.2
Altre variazioni
0
0
C
Diminuzioni
(41.034)
(41.034)
C.1
Variazioni negative di fair value
C.2
Altre variazioni
D
Rimanenze finali
0
0
(41.034)
(41.034)
(507.937)
(507.937)
La voce 170 “Riserve da valutazione” iscritta a bilancio a fine 2014, negativa per € 507.937, è unicamente riconducibile alla riserva da valutazione del TFR e accoglie il valore complessivo delle perdite attuariali sul TFR dal 2005 al 2014, pari a € 744.128, al netto dell’effetto fiscale di
€ 236.191.
I saldi sopra riportati includono la variazione netta intervenuta nell’esercizio 2014, negativa per € 41.034, composta dalla perdita attuariale di
competenza dell’esercizio per € 56.599, al netto dell’effetto fiscale di € 15.565.
71
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte B
12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità
Possibilità
di utilizzazione
Importo
Quota
disponibile
Riserve:
1.
Riserva legale
10.000.000
B
10.000.000
2.
Riserva straordinaria
78.811.628
A.B.C.
78.811.628
3.
Riserva ex D.Lgs. 124/93
221.976
A.B.C.
221.976
4.
Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS
157.382
A.B.C.D.
157.382
5.
Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19
444.728
A.B.C.D.
444.728
6.
Riserva valutazione TFR IAS 19
7.
Riserva First Time Adoption
- su attività materiali
- su TFR
- per annullamento del fondo rischi finanziari generali
e altri fondi rischi generici
Totale
Quota non distribuibile
Quota distribuibile
(507.937)
0
B.
9.929.234
A.B.C.D.
1.595.249
572.219
A.B.C.D.
572.219
2.118.237
A.B.C.D.
2.118.237
11.524.483
103.342.716
}
103.850.653
(19.929.234)
83.921.419
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai soci
D - per incremento riserva straordinaria
ALTRE INFORMAZIONI
1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi
similari.
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
2. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione ovvero ad accordi
similari.
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
3. Operazioni di prestito titoli.
La società non ha effettuato operazioni di prestito titoli.
4. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni.
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
5. Informativa sulle attività a controllo congiunto.
Nell’esercizio non si sono rilevate fattispecie del genere.
72
NOTA INTEGRATIVA
PARTE C
Informazioni
sul Conto Economico
Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Si specifica che le sezioni non riportate nella presente parte di nota integrativa non sono applicabili al bilancio d’esercizio di Arca.
Sezione 1 -
COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20
(in unità di Euro)
1.1 “Commissioni attive e passive”
Servizi
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi Comuni
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di sottoscrizione / rimborso
- commissioni di switch
- altre commissioni
Totale commissioni da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni individuali
1.3 Fondi pensione aperti
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- commissioni di sottoscrizione / rimborso
- altre commissioni
Totale commissioni
da fondi pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
- commissioni di gestione
- commissioni di incentivo
- altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI
PER GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
- consulenza
- altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI (B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
2014
Commissioni
Passive
Commissioni
Attive
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
2013
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
207.764.183 (141.520.186)
9.280.928
0
11.199.401 (11.628.550)
66.243.997
9.280.928
(429.149)
161.409.228 (107.104.926)
6.901.332
0
24.342.538 (27.141.585)
54.304.302
6.901.332
(2.799.047)
0
0
0
(4.219.848)
228.244.512 (157.368.584)
0
(4.219.848)
70.875.928
0
0
0
(3.265.785)
192.653.098 (137.512.296)
0
(3.265.785)
55.140.802
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
21.410.989
0
459.951
(9.193.252)
(386.208)
(378.873)
12.217.737
(386.208)
81.078
15.394.552
0
302.406
(6.458.039)
(242.685)
(233.223)
8.936.513
(242.685)
69.183
1.008.201
22.879.141
(96.605)
(10.054.938)
911.596
12.824.203
855.143
16.552.101
(58.275)
(6.992.222)
796.868
9.559.879
1.673.268
55.611
0
1.728.879
0
0
0
0
1.673.268
55.611
0
1.728.879
1.454.431
86.211
0
1.540.642
0
0
0
0
1.454.431
86.211
0
1.540.642
252.852.532 (167.423.522)
85.429.010
210.745.841 (144.504.518)
66.241.323
574.938
0
574.938
0
0
0
574.938
0
574.938
253.427.470 (167.423.522)
86.003.948
0
0
0
0
0
0
0
0
0
210.745.841 (144.504.518)
66.241.323
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la società
ha delegato la gestione.
Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”.
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di
gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre
2014, pari rispettivamente ad € 10.765.043 e ad € 2.101.154.
Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto,
riscontate nel periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.
74
1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte
Banche
Tipologia / Controparte
A.
GESTIONE DI PATRIMONI
1.
Gestioni proprie
Enti finanziari
di cui
del gruppo
Altri soggetti
di cui
del gruppo
Totale
di cui
del gruppo
di cui
del gruppo
1.1 Commissioni di collocamento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
11.628.550
0
0
0
0
0
11.628.550
0
0
0
0
0
0
0
0
0
378.483
0
195
0
195
0
378.873
0
140.673.163
0
400.231
0
446.792
0 141.520.186
0
1.2 Commissioni di mantenimento
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
0
0
0
0
0
0
0
0
9.096.256
0
29.728
0
67.268
0
9.193.252
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.3 Commissioni di incentivazione
- OICR
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
0
0
0
0
0
0
0
0
385.286
0
922
0
0
0
386.208
0
0
0
54.652
0
4.165.196
0
4.219.848
0
1.4 Altre Commissioni
- OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
96.430
0
175
0
0
0
96.605
0
- OICR
0
0
0
0
0
0
0
0
- Gestioni individuali
0
0
0
0
0
0
0
0
- Fondi pensione
0
0
0
0
0
0
0
0
162.258.168
0
485.903
0
4.679.451
0 167.423.522
0
- consulenze
0
0
0
0
0
0
0
0
- altri servizi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
162.258.168
0
485.903
0
4.679.451
0 167.423.522
0
- Gestioni individuali
- Fondi pensione
2.
Gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI PER
ATTIVITA’ DI GESTIONE (A)
B.
ALTRI SERVIZI
TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI
SERVIZI (B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
75
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte C
1.3 Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi
2014
Servizi
1.
Commissioni
Attive
2013
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
Gestioni proprie di patrimoni
1.1 Fondi comuni
- commissioni di gestione
623.537
(286.383)
337.154
1.764.017
(1.067.485)
696.532
- commissioni di incentivo
0
0
0
0
0
0
- altre commissioni
0
(54.652)
(54.652)
0
(222.323)
(222.323)
623.537
(341.035)
282.502
1.764.017
(1.289.808)
474.209
Totale commissioni
su gestioni delegate a terzi
Sezione 3 -
INTERESSI - Voci 40 e 50
(in unità di Euro)
3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”
2014
Voci / Forme tecniche
Titoli
di debito
2013
Pronti
Depositi e conti
contro termine
correnti
Altre
operazioni
Totale
1.
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
0
0
0
0
0
1.174.536
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
3.
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
0
0
0
0
0
0
4.
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
5.
Crediti
0
0
194.626
0
194.626
478.587
6.
Altre attività
X
X
X
28.262
28.262
25.112
7.
Derivati di copertura
X
X
X
0
0
0
Totale
0
0
194.626
28.262
222.888
1.678.235
3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”
2014
Voci / Forme tecniche
2013
Finanziamenti
Pronti
contro termine
Titoli
Altro
Totale
(347.889)
0
0
(13.244)
(361.133)
(565.799)
1.
Debiti
2.
Titoli in circolazione
0
0
(2.254.000)
0
(2.254.000)
0
3.
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
0
4.
Passività finanziarie valutate
al fair value
0
0
0
0
0
0
5.
Altre passività
X
X
X
(774)
(774)
(71.574)
6.
Derivati di copertura
X
X
X
0
0
0
(347.889)
0
(2.254.000)
(14.018)
(2.615.907)
(637.373)
Totale
76
Sezione 4 -
RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - Voce 60
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 60 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”
2014
Voci / Componenti reddituali
Plusvalenze
Utili da
negoziazione
2013
Minusvalenze
Perdite da
negoziazione
Risultato
netto
Risultato
netto
1.
Attività finanziarie
1.1
Titoli di debito
0
0
0
0
0
107.364
di cui: Titoli di Stato
0
0
0
0
0
107.364
1.2
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
1.3
Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
di cui: OICR propri
0
0
0
0
0
0
1.4
Altre attività
0
0
0
0
0
0
2.
Passività finanziarie
2.1
Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
2.2
Altre passività
0
0
0
0
0
0
3.
Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
0
0
0
0
0
0
4.
Derivati
0
0
0
0
0
0
Totale
0
0
0
0
0
107.364
Nel corso dell’esercizio corrente non vi sono state operazioni di negoziazione su strumenti finanziari.
Sezione 7 -
UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO - Voce 90
(in unità di Euro)
7.1 Composizione della voce 90 “Utile (Perdita) da cessione o riacquisto”
2014
Voci / Componenti reddituali
Utile
2013
Perdita
Risultato
netto
Utile
Perdita
Risultato
netto
1.
Attività finanziarie
1.1
Attività disponibili per la vendita
0
0
0
5.299
0
5.299
1.2
Attività detenute sino a scadenza
0
0
0
0
0
0
1.3
Altre attività finanziarie
0
0
0
0
0
0
Totale (1)
0
0
0
5.299
0
5.299
2.
Passività finanziarie
2.1
Debiti
0
0
0
0
0
0
2.2
Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
Totale (2)
0
0
0
0
0
0
Totale (1+2)
0
0
0
5.299
0
5.299
Nel corso dell’esercizio corrente non vi sono state operazioni in strumenti finanziari.
77
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 9 -
SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci/Settori
2014
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi
2013
14.229.469
11.922.787
10.854.945
7.845.910
2.436.684
2.191.674
c) indennità di fine rapporto
0
0
d) spese previdenziali
0
0
21.609
27.370
- a contribuzione definita
0
0
- a benefici definiti
0
0
518.905
453.054
0
0
397.326
1.404.779
b) oneri sociali
e) accantonamento al trattamento
di fine rapporto al personale
f) accant. al fondo trattamento di quiescenza
e obblighi simili:
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altre spese
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e sindaci
136.205
126.901
1.117.562
2.294.868
a) compensi e altri costi del Consiglio
di Amministrazione
872.215
2.169.966
b) compensi del Collegio Sindacale
245.347
124.902
4. Personale collocato a riposo
0
0
5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende
0
0
6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società
0
0
15.483.236
14.344.556
Totale
9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
2014
1.
2.
Personale con contratto di lavoro subordinato
2013
89
dirigenti
19
15
quadri direttivi
39
41
restante personale
31
29
Personale con contratto di lavoro somministrato
dirigenti
2
0
1
0
quadri direttivi
0
0
restante personale
2
1
Totale
91
Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
I dipendenti part-time sono convenzionalmente conteggiati al 50%.
78
85
86
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci
Info provider
Service informatico
Canoni/manutenzione licenze software
Pubblicità
Consulenze e prestazioni professionali
Servizi professionali sito web
Outsourcing amministrativo fondi comuni
Outsourcing amministrativo fondi pensione
Outsourcing amministrativo SGR
Commissioni e spese bancarie fondi pensione
Manutenzioni beni materiali e hardware
Spese postali
Spese telefoniche
Formazione rete di vendita
Altre spese per il personale
Pubblicazioni obbligatorie
Vigilanza e pulizia uffici
Elettricità e combustibile
Viaggi e trasferte
Locazione immobili e spese accessorie
Noleggio automobili
Quote associative
Trasporto e spedizione
Rappresentanza
Stampati e cancelleria
Pubblicazioni e abbonamenti
Spese di revisione
Noleggio apparati elettronici
Emolumenti organismi di controllo fondi pensione
Imposte indirette e tasse
Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondi comuni
Premi assicurativi
Adesione organismi di garanzia/vigilanza
Altre
Totale
2014
2.059.482
2.384.522
787.903
1.654.251
3.082.789
1.019.014
4.642.578
1.904.000
691.931
1.065.533
607.764
1.032.011
302.927
114.565
612.960
414.923
563.306
386.490
168.044
117.256
202.085
168.040
67.344
367.987
127.486
44.989
129.881
196.800
0
172.334
75.938
18.192
13.350
256.926
25.453.603
2013
2.123.230
2.434.348
816.117
1.517.830
2.902.357
581.955
3.708.056
1.810.200
473.218
766.679
771.656
733.038
308.330
39.083
446.048
306.314
477.473
345.714
136.497
14.947
129.233
130.313
64.251
220.111
168.674
56.159
162.997
140.881
25.609
485.238
106.431
18.380
3.629
223.058
22.648.052
Con riferimento alle variazioni intervenute alla voce “Altre spese amministrative” si segnala in particolare quanto segue:
1. i costi per i servizi di supporto ai fondi comuni e al fondo pensione (outsourcing amministrativo, spese di banca depositaria, spese postali e
spese per comunicazioni obbligatorie) sono cresciuti di € 1,7 milioni in relazione all’incremento delle masse in gestione e del numero dei
clienti legati all’incorporazione dei prodotti ex-Carige SGR;
2. i costi per servizi professionali riconducibili allo sviluppo del nuovo sito internet di Arca lanciato nel gennaio 2015 si sono attestati a € 1,0
milione, in crescita di circa € 400 mila rispetto al 2013. Nell’ambito delle spese riconducibili all’area Sviluppo e Marketing si segnala inoltre
la crescita delle spese per formazione della rete di vendita e delle spese di rappresentanza sostenute per rafforzare il marchio della società;
3. le spese legate all’outsourcing amministrativo della SGR incorporano anche i costi di outsourcing a supporto di Carige SGR, società
incorporata da Arca nel settembre 2014, pari a € 200 mila circa;
4. la riduzione delle tasse e imposte indirette è legata alla presenza nel saldo 2013 della tassa sulle transazioni finanziarie pari a oltre € 200
mila dovuta per l’acquisizione del 100% delle quote di Carige SGR in data 30 dicembre 2013.
79
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 10 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE
SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 120
(in unità di Euro)
10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
2. acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
Ammortamento
2014
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2013
Risultato
netto
Risultato
netto
1.
1.279.670
0
0
0
0
0
1.279.670
0
941.417
0
40.943
0
1.320.613
0
0
0
0
0
0
40.943
0
1.320.613
21.458
0
962.875
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 - “Attività materiali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2014 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
Sezione 11 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Voci/rettifiche
e riprese di valore
1. Avviamento
2. Altre attività immateriali
2.1 di proprietà
- generate internamente
- altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale
Ammortamento
2014
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese
di valore
2013
Risultato
netto
Risultato
netto
0
0
0
0
0
0
2.823.853
0
2.823.853
0
30.511
0
30.511
0
0
0
0
0
2.854.364
0
2.854.364
0
1.295.176
0
1.295.176
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 11 - “Attività immateriali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2014 è composto dal costo per ammortamento e dalla rettifica di valore dell’attività immateriale relativa
al ramo d’azienda Aletti Gestielle, come chiarito nella tabella delle attività immateriali della nota integrativa.
Sezione 13 -
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150
(in unità di Euro)
13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
Voci
1.
1.1
1.2
1.3
2.
2.1
Accantonamenti
al fondo garanzia dei fondi pensione
al fondo contenzioso IVA
al fondo altri contenziosi fiscali
Utilizzi/Rilasci
Rilascio del fondo contenzioso IVA
Risultato netto
2014
2013
151.761
1.761
0
150.000
(23.001)
(23.001)
128.760
378.290
0
378.290
0
0
0
378.290
Come illustrato nella relazione degli amministratori al bilancio d’esercizio 2014, nel corso dell’esercizio è stato chiarito il trattamento dell’onere IVA per i servizi di banca depositaria prestati a favore dei fondi comuni di investimento. Tale chiarimento porta a ritenere che non esistano
passività potenziali in capo alla società in relazione ai fondi comuni.
Per converso, nel caso del fondo pensione, gli oneri IVA per servizi di banca depositaria gravano integralmente sulla società che a tale proposito si era dotata di un fondo rischi specifico, accantonando € 378.290 in occasione del bilancio d’esercizio 2013.
80
Nel corso del 2014 parte delle rivalse IVA relative al fondo pensione sono pervenute alla società che ha provveduto a versare l’imposta dovuta
alle banche depositarie, rilasciando parte del fondo rischi accantonato. A tale proposito si segnala che il valore delle rivalse effettivamente
ricevute è stato inferiore alla quota del fondo rischi accantonata con specifico riferimento ad esse, e pertanto l’eccedenza di € 23.001 è stata
rilasciata con effetti a conto economico, andando a ridurre il valore di accantonamento a fondo rischi di competenza dell’esercizio.
Si segnala inoltre che nel 2014 la società ha provveduto ad accantonare un importo di € 150.000 a copertura di contenziosi fiscali in essere,
oltre a € 1.761 a copertura degli impegni sui comparti garantiti del fondo pensione Arca Previdenza.
Sezione 14 -
ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”
Voci
1.
2014
Proventi
Proventi per altri servizi resi
Proventi diversi
Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti
2013
1.486.474
1.247.585
235.224
245.505
26.916
60.295
129.541
230.944
Detrazioni fiscali
60.000
0
Indennizzi diversi
3.172
15.297
930.379
517.489
Canoni di locazione spazi e servizi di facility management
Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente
93.375
0
41
167.074
Differenze cambio attive
6.009
10.160
Recupero spese auto assegnate
1.614
664
203
157
Utili da alienazione cespiti
Abbuoni e sconti attivi
2. Oneri
Oneri di competenza esercizi precedenti
Migliorie su beni di terzi
(274.797)
(194.781)
(332.331)
(199.096)
(6.171)
Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi
(21.761)
(53.303)
Differenze cambi passive
(50.792)
(13.001)
(74)
(409)
Perdite da alienazione cespiti
Garanzia rilasciate ad aderenti fondi pensione - comparti a garanzia
Altri oneri straordinari
Abbuoni e sconti passivi
Totale
0
(36)
(1.193)
(66.458)
(25)
(28)
1.211.677
915.254
81
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 17 -
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - Voce 190
(in unità di Euro)
17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
2014
1.
2.
3.
3.bis
3.ter
4.
5.
Imposte correnti
- IRES
- IRAP
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
- IRES
- IRAP
Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio
- IRES
- IRAP
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio
per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011
Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter
Variazione delle imposte anticipate
- IRES
- IRAP
Variazione delle imposte differite
- IRES
- IRAP
Imposte di competenza dell’esercizio
2013
13.616.810
10.397.011
3.219.799
(230.096)
(198.628)
(31.468)
0
0
0
0
0
92.938
92.145
793
(122.807)
(102.124)
(20.683)
13.356.845
12.680.473
10.404.946
2.275.527
(2.101)
(91)
(2.010)
0
0
0
0
14.308.674
(30.060.387)
(25.080.664)
(4.979.723)
286.071
238.822
47.249
(2.787.270)
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ONERE FISCALE
IRES
UTILE D’ESERCIZIO
prima delle imposte
1. Onere fiscale TEORICO
2.1 Differenze permanenti
- in aumento
- in diminuzione
2.2. Differenze temporanee
- in aumento
- in diminuzione
3.
4.
Variazioni imposte
anticipate/differite
- in aumento
- in diminuzione
Variazioni imposte correnti
esercizi precedenti
- in aumento
- in diminuzione
TOTALE
RISULTATO
DELL’ESERCIZIO
39.582.030
27,50%
10.885.058
5,57%
2.204.719
27,50%
27,50%
497.452
(973.624)
5,57%
5,57%
1.244.708
(246.096)
27,50%
27,50%
1.706.197
(1.718.073)
(488.048)
5,57%
5,57%
113.571
(97.103)
1.015.080
527.032
78.471
(88.450)
(9.979)
5,57%
5,57%
0
(19.890)
(19.890)
(29.869)
110
(198.738)
(198.628)
10.188.403
5,57%
5,57%
0
(31.467)
(31.467)
3.168.442
(230.095)
13.356.845
27,50%
27,50%
27,50%
36,00%
5. Onere fiscale EFFETTIVO
25,74%
6. Imposta sostitutiva / imposte anticipate
UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte
82
IRAP
8,00%
13.089.777
13.356.845
26.225.185
Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte
differite e anticipate.
Aliquota
IRES
IRAP
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto fiscale
IRES
IRAP
Totale
generale
Totale
1. Imposte ANTICIPATE
1.1 Sorte nell’esercizio
1.151.887
- Compensi amministratori
27,5%
119.420
32.841
0
32.841
- Costi di lavoro accantonati
27,5%
3.728.386
1.025.305
0
1.025.305
- Accantonamenti fondo TFR
27,5%
32.145
8.840
0
8.840
- Accantonamenti fondo rischi
27,5%
151.761
41.734
0
41.734
- Imposte deducibili per cassa
27,5%
17.762
4.885
0
4.885
- Perdite su cambi non realizzate
27,5%
9.353
2.572
0
2.572
- Ammortamenti
27,5%
93.165
25.620
0
25.620
- Svalutazione immobiliz. immateriali
27,5% 5,57%
30.511
8.391
1.699
10.090
1.2 Annullate nell’esercizio
(1.223.093)
- Spese di manutenzione
27,5%
(30.527)
(8.395)
0
(8.395)
- Compensi amministratori
27,5%
(2.306.719)
(634.347)
0
(634.347)
- Costi di lavoro accantonati
27,5%
(2.106.000)
(579.150)
0
(579.150)
- Imposte deducibili per cassa
27,5%
(3.658)
(1.006)
0
(1.006)
- Altri costi
27,5%
(709)
(195)
0
(195)
2. Imposte DIFFERITE
2.1
2.2
Sorte nell’esercizio
(4.952.697)
- Ammortamenti avviamento
27,5% 5,57%
- Altre attività immateriali
27,5% 5,57%
(1.637.135)
(450.212)
(13.339.271) (3.668.300)
(91.188)
(541.400)
(742.997) (4.411.297)
Annullate nell’esercizio
674.206
- Variazione IAS/TFR - FTA
27,5%
- Ammortamenti
27,5% 5,57%
- Utili su cambi realizzati
27,5%
Totale
36.361
9.999
0
9.999
2.008.471
552.329
111.872
664.201
23
6
0
6
(4.349.697)
83
NOTA INTEGRATIVA
PARTE D
Altre informazioni
Nota integrativa
Parte D - Altre informazioni
Sezione 1 -
RIFERIMENTI SPECIFICI SULLE ATTIVITÀ SVOLTE
(in unità di Euro)
1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.
1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
Con riferimento ai comparti “Garanzia” e “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti
degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio il fondo per rischi e oneri relativo alla garanzia prestata sui comparti sopra menzionati
ammonta a € 1.761, corrispondente al capitale necessario alla copertura della garanzia stimato attraverso un modello sviluppato internamente.
Tale modello determina il capitale necessario alla copertura della garanzia in base:
• alla stima dei rendimenti attesi del portafoglio, in assenza di ipotesi di volatilità dei rendimenti e al netto delle commissioni di gestione applicate;
• al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il markto-market della posizione;
• alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste);
• all’attualizzazione dei gap mensili ponderati.
1.1.3 Impegni e garanzie ricevute da terzi
Non sussistono impegni e garanzie ricevute da terzi.
1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi
Non sussistono titoli di proprietà in deposito presso terzi.
1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa
Al 31 dicembre 2014 la società detiene presso la propria sede sociale i certificati azionari relativi al proprio capitale sociale e i certificati rappresentativi dello strumento innovativo di capitale emesso a dicembre 2013.
1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)
OICR
1.
86
Gestioni proprie
Fondi comuni:
ANFITEATRO TESORERIA
ANFITEATRO GLOBAL EQUITY
ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV
ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II
ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II
ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III
2014
2.938.969
93.193
117.840.183
129.771.782
33.181.642
36.819.231
60.360.599
115.868.176
23.271.542
21.939.198
140.798.334
77.743.934
262.578.237
330.780.731
290.332.838
263.073.034
245.932.040
68.757.685
296.522.779
110.646.983
2013
2.952.170
92.720
143.450.648
146.289.973
36.826.603
40.747.549
66.378.522
148.220.753
26.109.931
24.888.443
133.054.738
89.730.578
341.985.956
365.036.930
312.706.573
276.986.762
260.068.086
71.483.565
308.392.641
114.957.643
OICR
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA V
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE
ARCA BOND FLESSIBILE
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VI
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE II
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VII
ARCA 2019 REDDITO MULTIVALORE III
ARCA CEDOLA 2019 OBBLIGAZIONE ATTIVA VIII
ARCA AZIONI ITALIA
ARCA BB
ARCA BOND CORPORATE
ARCA TE
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND II
ARCA CEDOLA GOV. EURO BOND II
ARCA CAPITALE GARANTITO DICEMBRE 2013
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
ARCA MM BOND EURO SHORT TERM
ARCA BOND GLOBALE
ARCA AZIONI INTERNAZIONALI (già Arca 27 - Azioni Estere)
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND III
ARCA RR
ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND III
ARCA CASH PLUS
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3)
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITA’ (già Arca Rendimento
Assoluto T5)
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA AZIONI EUROPA
ARCA AZIONI AMERICA
ARCA AZIONI FAR EAST
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V
ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
2.
3.
Totale gestioni proprie
Gestioni ricevute in delega
OICR:
- OICR aperti
CBIS - SHORT TERM GOVERNMENT BOND FUNDS
Totale gestioni ricevute in delega
Gestioni date in delega a terzi
OICR:
- OICR aperti
ARCA CAPITALE GARANTITO DICEMBRE 2013
ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
ANFITEATRO GLOBAL EQUITY
Totale gestioni date in delega a terzi
2014
2013
498.870.336
470.070.926
296.363.214
93.923.655
259.200.330
194.275.194
219.835.513
171.571.155
213.962.147
565.459.971
757.804.880
556.868.225
412.702.557
0
0
0
360.006.251
2.341.768.516
455.819.719
513.257.967
0
1.609.508.811
0
5.537.366.315
2.035.266.242
631.161.870
490.295.400
0
0
0
0
0
0
0
0
445.096.823
688.251.277
377.021.803
376.137.036
143.608.412
80.166.179
29.279.261
330.077.657
1.757.948.649
336.021.044
422.340.885
78.129.386
790.111.822
82.544.821
4.665.170.133
499.953.102
428.758.071
492.455.494
720.015.957
779.860.758
384.137.243
188.138.038
143.373.894
19.899.971
32.874.535
384.847.496
770.169.867
654.320.848
287.440.268
197.661.434
162.222.881
28.676.942
38.503.385
23.585.070.792
17.455.115.667
55.812.649
43.095.558
55.812.649
43.095.558
0
19.899.971
32.874.535
93.193
29.279.261
28.676.942
38.503.385
92.720
52.867.699
96.552.308
87
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte D
1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafogli
2014
2013
di cui investiti
in fondi della SGR
1.
2.
3.
Gestioni proprie
Gestioni ricevute in delega
- mandati assicurativi
BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE
BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO
BERICA VITA - BERICA FUTURO
BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO
ABC ASSICURA - DANNI
BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO
Gestioni date in delega a terzi
Totale
di cui investiti
in fondi della SGR
0
0
0
0
836.249.359
86.851.605
121.293.858
352.986.188
27.106.773
7.327.528
0
1.431.815.311
0
0
0
0
0
0
0
0
688.926.274
77.331.881
65.569.195
366.790.530
24.551.760
5.876.269
0
1.229.045.909
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi pensione aperti:
ARCA PREVIDENZA GARANZIA
ARCA PREVIDENZA RENDITA
ARCA PREVIDENZA CRESCITA
ARCA PREVIDENZA ALTA CRESCITA
ARCA PREVIDENZA OBIETTIVO TFR
Totale gestioni proprie
2. Gestioni ricevute in delega
2.1 Fondi pensione:
- aperti
- chiusi
BRE BILANCIATA GLOBALE PRUDENTE
BRE BILANCIATA GLOBALE DINAMICA
BRE BILANCIATA GLOBALE EQUILIBRATA
SOLIDARIETA’ VENETO
PREVIAMBIENTE
ANTONVENETA BIL. 25%
ANTONVENETA BIL. 50%
- altre forme pensionistiche
BPVI EX CARIPRATO
Totale gestioni ricevute in delega
3. Gestioni date in delega a terzi
3.1 Fondi pensione
- aperti
- chiusi
- altre forme pensionistiche
Totale gestioni date in delega a terzi
88
2014
2013
281.087.770
671.217.128
670.876.882
762.105.029
317.580.782
2.702.867.592
239.664.273
289.567.172
455.045.431
713.408.922
232.714.480
1.930.400.278
0
0
18.063.632
14.732.915
24.556.506
141.694.648
166.415.588
0
0
15.146.991
12.637.200
0
118.919.002
135.493.709
61.338.664
42.114.804
46.072.079
411.535.368
45.458.379
431.108.748
0
0
0
0
0
0
0
0
1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare
2014
2013
1. Fondi pensione:
ARCA PREVIDENZA COMPARTO GARANZIA
13.208.056
9.960.854
ARCA PREVIDENZA COMPARTO RENDITA
20.216.147
8.750.659
ARCA PREVIDENZA COMPARTO CRESCITA
25.644.071
9.716.441
ARCA PREVIDENZA COMPARTO ALTA CRESCITA
32.222.836
13.234.663
ARCA PREVIDENZA COMPARTO OBIETTIVO TFR
18.510.601
8.990.510
109.801.711
50.653.127
Totale
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
A partire dal 1° gennaio 2014 Arca presta attività di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige S.p.A. in relazione a diverse linee di
gestione patrimoniale offerte dall’istituto genovese. Al 31 dicembre 2014 il controvalore delle gestioni patrimoniali coperte dal servizio di consulenza di Arca era pari a € 370,4 milioni.
Sezione 2 -
INFORMAZIONI SULLE ENTITÀ STRUTTURATE
Tale sezione non si applica alla società.
Sezione 3 -
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
(in unità di Euro)
L’attività di gestione del risparmio condotta da Arca implica la necessità di gestire diverse categorie di rischio.
La società, al fine di presidiare adeguatamente tali rischi, si è dotata, oltre che di appositi presidi organizzativi, di regole e procedure interne finalizzate a salvaguardare il patrimonio proprio e dei terzi in gestione, a garantire la conformità con le normative in vigore, ad assicurare l’efficacia
e l’efficienza dei processi operativi, nonché a garantire l’integrità delle informazioni gestionali e amministrative utilizzate.
Per quanto attiene ai presidi organizzativi, la società ha identificato le seguenti funzioni:
• Il Risk Management presidia la gestione integrata dei rischi finanziari e operativi attraverso un’attività autonoma di rilevazione, misurazione
e monitoraggio degli stessi, assicurando la verifica in continuo del rispetto dei profili di rischio dei prodotti e dei budget di rischio assegnati
alle funzioni delegate, proponendo eventuali interventi all’Organo Amministrativo e supportando l’amministratore delegato nell’esercizio delle
deleghe operative di gestione;
• La Compliance gestisce il rischio di non conformità alle norme esterne e interne relative al servizio di gestione collettiva del risparmio e svolge
inoltre un ruolo consultivo a favore delle funzioni operative incaricate dei servizi di investimento finalizzato a valutare la conformità normativa
delle attività svolte. Alla funzione di Compliance è inoltre affidato il presidio dell’attività di antiriciclaggio;
• La Revisione Interna effettua una serie articolata di verifiche e controlli finalizzati a valutare l’adeguatezza degli assetti organizzativi, dei processi
e dei sistemi informatici della società (sia con riferimento alle attività svolte internamente, sia con riferimento a quanto affidato in outsourcing
a terze parti); le attività di verifica svolte dall’ufficio sono riassunte nel c.d. “Piano di Audit” approvato dal Consiglio di Amministrazione della
società.
3.1 Rischi finanziari, liquidità e credito
Per quanto concerne i rischi di natura finanziaria (rischio di mercato, di cambio, di tasso), considerata la natura della propria operatività e le
modalità operative in essere, la società non risulta essere esposta a rischi di prezzo e di cambio, e risulta avere una limitata esposizione al rischio
di tasso di interesse. Per quanto concerne quest’ultimo, infatti, si fa presente che: i) la società non ha in essere investimenti in strumenti finanziari
che possano generare un rischio di tasso, ii) lo strumento innovativo di capitale esposto fra i Titoli in circolazione prevede il riconoscimento di
interessi ad un tasso fisso, iii) il finanziamento bancario acceso dalla società ed esposto nella voce Debiti è remunerato con un tasso di interesse
variabile che determina pertanto un’esposizione della società al rischio della variabilità dei tassi si mercato. Al riguardo si evidenzia tuttavia che in
considerazione dell’evoluzione attesa dei tassi di interesse, del periodo di ammortamento del finanziamento e della capacità della società di generare
flussi cassa in grado di ridurre l’esposizione finanziaria, la società ha deciso di non attivare specifiche politiche di copertura di tale rischio.
Con specifico riferimento al rischio di liquidità si evidenzia che i fabbisogni finanziari ricorrenti sono di fatto garantiti dai flussi finanziari generati dalle commissioni di gestione incassate dalla società. Si segnala che, qualora si verifichino fabbisogni finanziari straordinari e improvvisi, la
società dispone di linee di credito per scoperti di conto corrente per un ammontare massimo di € 20 milioni.
89
Bilancio 2014
Nota Integrativa - Parte D
Nel corso dell’esercizio 2014 le eccedenze di liquidità disponibili sono state investite in depositi bancari vincolati a breve termine. Nel corso
dell’esercizio 2015 le proiezioni dei flussi di cassa effettuate indicano un ammontare significativo e crescente di disponibilità liquide. Dato il ridotto
livello dei tassi di interesse attualmente espressi dal mercato, la società valuterà nel corso del 2015 le alternative di investimento disponibili.
Si forniscono di seguito informazioni circa la durata residua delle attività e passività finanziarie:
a vista
fino a 1 mese
da oltre 1
mese fino a 6
mesi
da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
da oltre 1
anno fino a 3
anni
oltre 3 anni
(con durata
determinata)
durata
indeterminata
Attività finanziarie
A.1 Cassa
A.2 Depositi e conti correnti
A.3 Crediti
4.241
21.618.160
67.164.016
26.708
Passività finanziarie
B.1 Debiti
B.2 Titoli di debito
50.663.176
11.622.848
25.254.000
Da ultimo con riferimento al rischio di credito si evidenzia come lo stesso risulti del tutto marginale in quanto esclusivamente legato ai depositi
bancari a breve termine della società, nonché ai crediti a breve termine derivanti dalle commissioni di gestione da incassare a fronte della prestazione dei servizi di investimento.
3.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
Arca mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre i livelli
di esposizione ai rischi operativi, sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente, sia per le attività conferite in affidamento o in outsourcing.
In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata, sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e di outsourcing
prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert operativi, key
performance indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement.
A fronte dei rischi operativi la società determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach).
Le singole direzioni, i servizi e gli uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione.
L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’ufficio Risk Management, unitamente al processo
ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali.
La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (selfassessment): l’ufficio Risk Management, avvalendosi del supporto fornito dall’ufficio Revisione Interna, guida il processo di valutazione effettuando
le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili.
L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità
operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i fornitori.
Con il self-assessment, ogni area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (loss) e probabilità di
accadimento (probability). Il prodotto tra loss e probability fornisce la stima della perdita attesa (expected loss).
Si distinguono le seguenti fasi:
• mappatura dei processi aziendali con dettaglio per area/ufficio;
• valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi;
• valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva.
La valutazione degli aspetti organizzativi tiene conto della vasta revisione del corpo normativo aziendale effettuata nel corso dell’esercizio su
tutte le aree con definizione analitica dei processi e rinnovate procedure operative. In tale contesto è stata aggiornata anche la policy di Business
Continuity Management ed il relativo manuale delle procedure operative, che costituisce uno strumento di mitigazione dell’impatto di un insieme
di rischi operativi esogeni.
Informazioni di natura quantitativa
Il processo di self-assessment gestito dalle direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza il complesso dei processi
aziendali, che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di: i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii)
grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado di potenziale impatto
in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del
verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna direzione) determinando così il valore complessivo del potenziale rischio operativo gestito
nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le direzioni aziendali che gestiscono i processi più significativi in termini di
impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (45% dei rischi operativi valorizzati), la Direzione Finanziaria e Affari Societari (24%
dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Operativa (23% dei rischi operativi valorizzati).
90
Il processo ex-post di raccolta dati (loss data collection) è di tipo event-driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha
avuto origine e comunicato internamente (incident report).
Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi, ovvero la
revisione delle stime di quantificazione degli stessi. L’importo delle perdite operative registrate nell’esercizio risulta, infatti, marginale e pari a €
21.771 per complessivi 10 eventi.
Sezione 4 -
INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
(in unità di Euro)
4.1 Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio della società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria,
riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n. 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili IAS/IFRS,
riserve di utili e riserve da valutazione derivanti entrambe dall’applicazione dello IAS 19 sulla valutazione del TFR e il risultato del periodo.
Nel corso degli ultimi esercizi la società ha impegnato il proprio patrimonio principalmente in operazioni straordinarie di acquisizione di rami
d’azienda e di società del settore, nonché nell’acquisto e successiva ristrutturazione dell’immobile sito in Via Disciplini 3 che ospita attualmente
la sede sociale. La quota di patrimonio eccedente rispetto a tali attività è stata investita in depositi bancari vincolati a breve termine.
La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio
non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione di fondi pensione accompagnati dalla garanzia di restituzione
del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di Oicr e di fondi pensione e per
la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 - Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci / Valori
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio
netto
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d’esercizio
Totale
2014
2013
50.000.000
0
50.000.000
0
0
10.000.000
0
0
93.850.653
0
0
0
10.000.000
0
0
62.401.123
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(507.937)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(466.903)
0
0
26.225.185
179.567.901
0
31.468.423
153.402.643
Le tabelle 4.1.2.2 e 4.1.2.3 non sono applicabili.
91
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte D
4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
4.2.1 Patrimonio di vigilanza
4.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio di vigilanza di Arca SGR include lo strumento innovativo di capitale emesso dalla società il 23 dicembre 2013 del valore nominale
di € 23 milioni.
Lo strumento innovativo di capitale è remunerato ad un tasso fisso del 9,80%, è irredimibile, ma la società può, su propria iniziativa, rimborsarlo
dopo cinque anni dalla data di emissione, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
Lo strumento è provvisto di un meccanismo di assorbimento delle perdite nonché di un meccanismo di cancellazione delle cedole qualora si
determinino condizioni particolari in termini di patrimonio e solvibilità della società.
La società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione, né passività subordinate.
I dati esposti nella tabella 4.2.1.2 per gli esercizi 2014 e 2013 includono il risultato netto riflesso nei bilanci dei rispettivi esercizi. Tale modalità di
esposizione differisce da quella adottata nel bilancio d’esercizio 2013 che invece esponeva per ciascun esercizio i dati della più recente segnalazione
di vigilanza effettivamente inviata alla Banca d’Italia alla data di redazione del bilancio.
4.2.1.2 - Informazioni di natura quantitativa
2014
A
Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
B
Filtri prudenziali del patrimonio di base:
2013
64.941.746
133.598.316
b.1
Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
0
b.2
Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
64.941.746
133.598.316
270.389
0
C
Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B]
D
Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
E
Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
e.1
Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
0
0
e.2
Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
0
0
270.389
0
0
101.566.978
65.212.135
32.031.338
F
Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E]
G
Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare:
H
Patrimonio di vigilanza [C+F-G])
4.2.2 Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali
formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta agli aderenti di taluni comparti del fondo pensione.
A tale fine, la società applica i criteri di calcolo dei requisiti patrimoniali previsti dalla Banca d’Italia.
I dati esposti nella tabella 4.2.2.2 per gli esercizi 2014 e 2013 includono i requisiti calcolati sulla base dei dati di chiusura dei rispettivi esercizi.
Tale modalità di esposizione differisce da quella adottata nel bilancio d’esercizio 2013 che invece esponeva per ciascun esercizio i dati della più
recente segnalazione di vigilanza effettivamente inviata alla Banca d’Italia alla data di redazione del bilancio.
4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
Requisito relativo alla massa gestita
Requisito “altri rischi”
Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione
del capitale
Requisito patrimoniale totale
92
Requisiti
2014
2013
5.596.271
4.243.331
10.302.909
8.711.120
63.768
5.764
10.366.677
8.716.884
Sezione 5 -
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Importo
Lordo
Imposte
sul reddito
Importo
netto
39.582.030
(13.356.845)
26.225.185
20. Attività materiali
0
0
0
30. Attività immateriali
0
0
0
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
(56.599)
15.565
(41.034)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
0
0
0
0
0
0
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70.
80.
90.
100.
110.
120.
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Differenze di cambio:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Copertura di flussi finanziari:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
0
0
0
a) variazioni di valore
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Attività non correnti in via di dismissione:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
c) altre variazioni
0
0
0
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto:
0
0
0
a) variazioni di fair value
0
0
0
b) rigiro a conto economico
0
0
0
- rettifiche da deterioramento
0
0
0
- utili/perdite da realizzo
0
0
0
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
0
0
0
(56.599)
15.565
(41.034)
39.525.431
(13.341.280)
26.184.151
93
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 6 -
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
(in unità di Euro)
6.1 Informazioni sui compensi ad amministratori e dirigenti con responsabilità strategica
Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo
(inclusi retribuzioni variabili) sono stati:
2014
Amministratori
826.719
Sindaci
2013
2.123.140
245.347
124.902
Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo)
3.255.061
1.620.717
Totale
4.327.127
3.868.759
Di seguito si riporta il numero dei dirigenti con responsabilità strategica in organico effettivo, degli amministratori e dei sindaci in carica:
• dirigenti
n. 6
• amministratori n. 9
• sindaci
n. 3
Al 31 dicembre 2014 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategica in
organico effettivo.
6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni con parti correlate (come definite dallo IAS 24) diverse da amministratori, sindaci
e dirigenti con responsabilità strategiche in organico effettivo. In particolare, le operazioni con questi soggetti riguardano le remunerazioni
fisse e variabili precedentemente illustrate, i cui saldi sono inclusi nella voce Altre passività dello stato patrimoniale e nella voce Spese
amministrative - spese per il personale del conto economico:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
CONTO ECONOMICO - RICAVI
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Debiti verso amministratori
Debiti verso sindaci
Debiti verso dirigenti
CONTO ECONOMICO - COSTI
444.549
42.225
1.404.135
Amministratori
826.719
Sindaci
245.347
Dirigenti
3.255.061
Altre informazioni relative ai rapporti economici e patrimoniali con le banche azioniste
Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2014 con le banche azioniste:
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Crediti
Altre attività
CONTO ECONOMICO - RICAVI
10.173.981
7.063.196
Commissioni attive
45.843
Interessi attivi e proventi assimilati
73.610
Altri proventi di gestione
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Debiti
45.920.856
Commissioni passive
Titoli in circolazione
25.254.000
di cui compenso per contratto di associazione in partecipazione
Altre passività
94
159.241
CONTO ECONOMICO - COSTI
106.729
Interessi passivi e oneri assimilati
108.465.232
12.866.197
2.602.328
Spese amministrative
79.778
Altri oneri di gestione
60.915
A) Gli azionisti della società operano come collocatori dei prodotti Arca e ricevono un compenso da tale attività di collocamento che viene liquidato
su base trimestrale. La voce Debiti della tabella sopra riportata accoglie principalmente i debiti con gli azionisti per l’attività di collocamento
prestata nel 4° trimestre 2014 e il compenso relativo all’accordo di associazione in partecipazione dettagliato al punto B).
B) Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo informativo e di servizio dell’attività di distribuzione e collocamento dei
propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione delle reti di distribuzione.
È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in aggiunta
alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del risultato
della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo,
di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio
fornito ai sottoscrittori.
Per l’esercizio 2014 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 12.866.197.
C) In data 26 febbraio 2013 Arca ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. In relazione a tale finanziamento si segnala che Arca ha pagato nel corso dell’esercizio 2014 interessi
passivi per € 347.889, oltre a € 3.079.179 a titolo di rimborso del capitale.
D) Arca intrattiene rapporti di conto corrente con le banche azioniste per un ammontare complessivo pari a € 9.991.676 al 31 dicembre 2014.
E) Alcuni azionisti hanno sottoscritto lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca nel dicembre 2013 per un valore nominale di
€ 23.000.000. Lo strumento in questione nel corso dell’esercizio ha maturato la cedola di € 2.254.000 che verrà pagata ai sottoscrittori nel mese
di aprile 2015. Valore nominale e cedola sono iscritte nel passivo di bilancio alla voce Titoli in circolazione.
Sezione 7 -
ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI
(in unità di Euro)
7.1 - Altri dettagli informativi
Ammontare dei crediti e dei debiti di durata residuale superiore a cinque anni
Ai sensi dell’art. 2427 co.1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione crediti e debiti di durata superiore a
cinque anni.
Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co. 1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:
Italia
Commissioni attive
Altri proventi di gestione
Totale
Altri paesi
della U.E.
Paesi extra U.E.
Totale
253.365.536
0
61.934
253.427.470
1.486.474
0
0
1.486.474
254.852.010
0
61.934
254.913.944
Utilità ricevute dalla SGR non riconducibili ad attività di gestione
Le eventuali retrocessioni commissionali ricevute da Arca a fronte di rapporti d’affari con i gestori di OICR non collegati oggetto di investimento
sono riconosciute ai relativi fondi.
La società percepisce dai negoziatori prestazioni non monetarie, sotto forma di ricerca in materia di investimenti; tale ricerca è da considerarsi
complementare e non sostitutiva delle analisi elaborate internamente.
La ricerca è utilizzata nella prestazione del servizio nell’interesse dei partecipanti agli OICR non ostacolando l’adempimento dell’obbligo di servire
al meglio i loro interessi.
Arca non remunera separatamente la ricerca ricevuta, ma il relativo corrispettivo è compreso nelle commissioni di negoziazione corrisposte dalla
società ai negoziatori. Il processo di valutazione della ricerca ricevuta prevede l’analisi periodica delle caratteristiche di novità, originalità, rigore
e significatività della stessa e della qualità.
95
ALLEGATI AL BILANCIO
Bilancio 31 dicembre 2014
Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione
Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a
fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Revisione contabile
Compensi
281.951
Revisione legale del bilancio d’esercizio
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Revisione contabile della relazione semestrale
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
16.000
Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento*
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
195.260
Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento**
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
6.000
Revisione contabile del rendiconto di Arca Previdenza
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
21.300
Revisione contabile primo trimestre 2014
Deloitte & Touche S.p.A.
Servizi di attestazione
41.000
2.391
57.500
Sottoscrizione dichiarazioni fiscali
Deloitte & Touche S.p.A.
4.000
Attestazione GIPS
Deloitte & Touche S.p.A.
45.500
Attestazione Fusione Fondi comuni 2014**
Deloitte & Touche S.p.A.
8.000
Servizi di consulenza
329.560
Supporto metodologico di analisi della struttura organizzativa
PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A.
Analisi di coerenza normativa in tema di strumenti finanziari
TLS Associazione Professionale
di Avvocati e Commercialisti
Totale
311.560
18.000
669.011
(*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento.
(**) costo a carico di Arca SGR.
I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.
99
RELAZIONE DEL
COLLEGIO SINDACALE
Relazione del Collegio sindacale all’Assemblea degli azionisti
ai sensi dell’articolo 2429 del codice civile e delle norme del T.U.F.
Signori Azionisti,
il Collegio sindacale è stato nominato con l’Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2014 e terminerà il proprio mandato con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, che viene presentato alla vostra approvazione, è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca
d’Italia del 21 gennaio 2014 e chiude con le seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Totale dell’attivo
Passività
Euro
117.927.616
Capitale sociale
Euro
50.000.000
Riserve
Euro
10.850.653
Riserve da valutazione
Euro
(507.937)
Utile d’esercizio
Euro
297.495.517
Euro
271.270.332
Euro
26.225.185
CONTO ECONOMICO
Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riflettenti la gestione aziendale, emerge un utile
d’esercizio di € 26.225.185 come evidenziato nello stato patrimoniale.
Il bilancio, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n° 38, è stato redatto in conformità ai
principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative
interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee
(IFRIC), con l’applicazione dei principi generali di redazione esposti in nota integrativa.
Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, sono state
applicate le disposizioni della Banca d’Italia contenute nelle istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL,
delle SGR e delle SIM pubblicate in data 22 dicembre 2014.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio
netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto finanziario rappresentano in modo
sintetico la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio che illustra i criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara,
veritiera e corretta della realtà aziendale.
Non essendo demandato al Collegio sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del
bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata
alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge
per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale fine il Collegio sindacale ha ottenuto
le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza
e Controllo della società.
Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge
ai sensi dell’articolo 5, primo comma, del D.Lgs. n° 38/2005. In applicazione dello IAS 32 si è
proceduto ad iscrivere lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca in data 23 dicembre
103
Bilancio 2014
Relazione del Collegio Sindacale
2013 nella voce “Titoli in circolazione” del passivo dello stato patrimoniale, riclassificandone i
saldi comparativi al 31 dicembre 2013 ove era stato rappresentato tra i debiti.
È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio
a quanto previsto dall’articolo 2428 del Codice Civile, dando atto che contiene le informative
obbligatorie previste dalla normativa, relativamente al D.Lgs. n° 231/2001 e al D.Lgs. n° 81/2008
e successive integrazioni.
Dopo attento esame dei documenti sopra riportati, preso atto che la società di revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A., in data 13 aprile 2015, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D.Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa,
e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione,
attestiamo che:
– il bilancio è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente;
– in nota integrativa sono state fornite: (i) informazioni sui principali rischi cui la società è esposta, (ii) informazioni relative alle operazioni con parti correlate ed (iii) informazioni dettagliate
in merito agli effetti della fiscalità anticipata e differita;
– anche in base a quanto abbiamo potuto esaminare nelle nostre visite periodiche, i dati di bilancio
e le informazioni contenute nella relazione e nella nota integrativa si presentano attendibili.
Il bilancio al 31 dicembre 2014 accoglie le risultanze dell’operazione di fusione per incorporazione della società controllata Carige Asset Management SGR S.p.A. e dei suoi fondi in Arca.
L’operazione è stata autorizzata da Banca d’Italia in data 13 maggio 2014 e ha avuto efficacia
contabile e fiscale a decorrere dal 1° gennaio 2014. A seguito di tale fusione, è venuto meno l’obbligo di predisposizione del bilancio consolidato, trattandosi dell’unica partecipata della società.
Per una migliore comprensione e completezza informativa, nel bilancio si è provveduto a confrontare i dati patrimoniali dell’esercizio 2014 con i dati del precedente esercizio rielaborati tenendo
conto dell’operazione di fusione, mediante la presentazione nello stato patrimoniale di una ulteriore colonna di comparazione relativa ai valori 2013. Tali dati sono stati rielaborati attraverso la
procedura di consolidamento integrale di Carige Asset Management SGR S.p.A. e pertanto coincidono con il bilancio consolidato dell’esercizio precedente.
Nel corso dell’esercizio 2014, Arca ha provveduto a completare la procedura di Purchase Price
Allocation del prezzo pagato per l’acquisizione del 100% del capitale di Carige Asset Management
SGR S.p.A.. Il maggior prezzo pagato ai fini della predetta acquisizione rispetto al valore delle
quote di Carige Asset Management SGR S.p.A., pari ad € 92.889.758, è stato attribuito: (i) per
€ 13.339.270, ad attività immateriali acquisite; (ii) per € 83.961.784, ad avviamento e (iii) per
€ 4.411.297 ad imposte differite passive.
Al fine di rendere più efficiente la gestione dei prodotti finanziari, nel corso dell’esercizio 2014
la società ha perfezionato le seguenti fusioni tra fondi comuni: (i) con decorrenza 10 febbraio
2014, la fusione del fondo “Arca Capitale Garantito Dicembre 2013” nel fondo “Arca Cash Plus”
e dei fondi “Arca Cedola Corporate Bond II” ed “Arca Cedola Governativo Euro Bond II” nel
fondo “Arca Strategia Globale Crescita”; (ii) con decorrenza 12 settembre 2014, la fusione dei
fondi “Arca Cedola Corporate Bond III” ed “Arca Cedola Governativo Euro Bond III” nel fondo
“Arca Strategia Globale Crescita”.
In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’Iva ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria, la società ha valutato la questione alla luce delle raccomandazioni di Banca d’Italia contenute nella lettera del 14 luglio 2014, con cui gli operatori del settore sono stati invitati a determinare modalità di addebito al patrimonio dei fondi comuni coerenti tra loro, limitando l’incidenza
massima dell’onere nella misura dello 0,1% del NAV, calcolato distintamente per ciascuna richiesta di rivalsa formulata. In merito alle richieste di rivalsa ricevute nel corso del 2014, la società
ha adottato i comportamenti illustrati nella nota integrativa.
104
In ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, sono state
aggiornate le analisi di impairment test volte ad accertare l’eventuale perdita di valore delle
immobilizzazioni materiali (ed in particolare dei fabbricati) e degli avviamenti. Inoltre, si è verificata la presenza di “triggering events” per effettuare procedure di impairment test anche sulle
immobilizzazioni immateriali a vita definita, iscritte a bilancio a seguito di acquisizioni. Il
Collegio sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta,
concorda con le conclusioni dell’analisi svolta dalla società.
Nel corso dell’esercizio 2014 il Collegio sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e
attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società.
Durante l’esercizio il Collegio sindacale ha effettuato delle verifiche periodiche (nr. 10) e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile.
La società PricewaterhouseCoopers S.p.A, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio
d’esercizio 2014 e alla verifica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno, ha effettuato la revisione legale dei rendiconti dei fondi gestiti da Arca SGR nel corso del 2014, nonché la
revisione contabile del rendiconto di gestione del Fondo Pensione Aperto “Arca Previdenza”.
Il Collegio sindacale ha svolto periodici incontri con la società di revisione scambiandosi informazioni sui risultati delle verifiche effettuate da entrambi.
Nel corso del 2014 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda
le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione (nr. 15), che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie
e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del
patrimonio sociale. Il Collegio sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere
Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere
sono conformi alla legge, allo statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in
potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di
Amministrazione.
Il Collegio sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con
la finalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato la funzione di Revisione Interna al fine
di un reciproco scambio di informazioni e ha riscontrato la congruità dei controlli posti in essere
dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio sindacale ha avuto periodici
incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk
Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare. Si è avuta adeguata informativa da
parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per
la composizione degli stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (i.e. Revisione
Interna, Compliance, Risk Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione
della società.
Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile.
Non sono state fatte denunce ai sensi dell’art. 2409, settimo comma del Codice Civile.
La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con
parti correlate.
Il Collegio sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto
organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento
105
Bilancio 2014
Relazione del Collegio Sindacale
dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di
portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto
delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza.
Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa
vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili.
Nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione
dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite
dagli organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno
rispetto delle disposizioni di vigilanza e di mandato.
I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di
valutazione disposti dalla Banca d’Italia.
Il Collegio ha preso atto dei “Rendiconti annuali 2014” riguardanti i fondi comuni d’investimento e il fondo pensione aperto corredati delle relazioni consiliari e ha preso visione delle relazioni
della società di revisione sui fondi comuni d’investimento aperti e sul fondo pensione aperto,
emesse rispettivamente il 25 marzo 2015 ed il 13 aprile 2015, che non contengono rilievi.
Il Collegio sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile
del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla
società per la gestione amministrativo-contabile verificando, in particolare, l’adeguatezza delle
risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché
il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste dalla normativa di riferimento.
Si attesta di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla Legge n° 231
del 29 dicembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, in collaborazione con la funzione di
Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca.
Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella
presente relazione.
Si attesta di avere incontrato, nel corso dell’esercizio, l’Organismo di vigilanza in merito all’osservanza della normativa di cui al D.Lgs. n° 231 del 8 giugno 2001, riguardante la responsabilità
amministrativa degli enti. A riguardo, il Collegio sindacale attesta che Arca è dotata di un
Modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire la realizzazione degli illeciti
previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Tale modello è stato aggiornato nel mese di febbraio 2014, al fine
di estenderne l’applicazione anche ai rapporti con i fornitori, i quali si impegnano, nei rapporti
con Arca, ad adottare un’organizzazione volta alla prevenzione di illeciti penali e condotte criminose che determinino una responsabilità della Società.
Diamo atto della puntuale informativa ricevuta dalle strutture preposte di Arca SGR in occasione
sia delle verifiche sindacali, sia delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato
per il Controllo Interno, in relazione agli adempimenti effettuati dai soggetti collocatori che
hanno sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione per conseguire il compenso relativo all’esercizio 2014. A riguardo, abbiamo preso atto che, con efficacia dal 1° gennaio 2014, il
Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha aderito al contratto di associazione in partecipazione,
unendosi alle altre banche collocatrici dei prodotti Arca.
Nel corso dell’esercizio, il Collegio sindacale ha espresso il Suo parere favorevole in merito
all’istituzione dei seguenti fondi, di cui ha approvato i Regolamenti: (i) “Arca 2019 Reddito
Multivalore II”; (ii) “Arca 2019 Reddito Multivalore III”; (iii) “Arca Cedola 2019 Obbligazione
106
Attiva VI”; (iv) “Arca Cedola 2019 Obbligazione Attiva VII”; (v) “Arca Cedola 2019 Obbligazione
Attiva VIII”; (vi) “Arca 2020 Reddito Multivalore IV”; (vii) “Arca Cedola 2020 Bond PMI”
(successivamente non attivato) e (viii) “Arca Cedola 2020 Obbligazione Attiva IX”.
Si segnala infine che, in data 26 giugno 2014, Consob ha notificato ad Arca la Relazione
Istruttoria nella quale sono state formulate le valutazioni dell’Ufficio Vigilanza dell’Autorità
relative al procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 (c.d. “TUF”), cui
Arca ha replicato con una memoria difensiva datata 1° agosto 2014. Nel corso delle riunioni del
Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo Interno, tenutesi nel 2° e nel 3°
trimestre 2014 e che hanno riguardato l’attività ispettiva della Consob, sono state esaminate e
definite le controdeduzioni di Arca ai rilievi dell’autorità di vigilanza e sono stati definiti i dovuti interventi di miglioramento delle procedure interne.
In considerazione di quanto precede, il Collegio sindacale, sotto i profili di propria competenza,
esprime parere favorevole in merito all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2014
e alla proposta di destinazione degli utili d’esercizio a riserva formulata dal Consiglio d’Amministrazione.
Milano, 14 aprile 2015
Prof. Avv. Giuseppe Marino, Presidente del Collegio sindacale
Dott. Giovanni Sandrini, Sindaco effettivo
Dott. Stefano Santucci, Sindaco effettivo
107
RELAZIONE DELLA
SOCIETÀ DI REVISIONE
L'APPLICAZIONE
IN ARCA
DEL PROTOCOLLO
DI AUTONOMIA
Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia
per la gestione dei conflitti di interesse (art.6, c.2 Statuto Assogestioni)
in Arca SGR S.p.A. - Esercizio 2014
Arca SGR S.p.A. ha adottato la nuova versione del Protocollo di Autonomia di Assogestioni per
la gestione dei conflitti di interesse con delibera del 27 maggio 2011 ed ha approvato, per l’anno
2014, la relazione sull’adozione del Protocollo il 26 giugno 2014.
La presente relazione è stata redatta sulla base del contenuto del Protocollo di Autonomia e della
“Guida alla redazione della relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione
dei conflitti di interesse” adottata da Assogestioni.
L’adesione al Protocollo di Autonomia è qualificabile come parziale1.
1. Profilo della società
La società Arca SGR, costituita nel 1983, è stata fondata da n. 12 Banche Popolari; l’attuale composizione risente delle operazioni societarie intervenute.
Grazie alla presenza di più di 120 enti collocatori che, in parte, utilizzano reti di promotori finanziari e canali online, Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca SGR”) dispone di una tra le maggiori e
capillari reti di distribuzione in Italia.
Arca SGR presta il servizio di gestione collettiva del risparmio, il servizio di gestione di un fondo
pensione aperto, il servizio di gestione di portafogli a favore di clienti professionali, nonché il
servizio di consulenza in materia di investimenti.
2. Tipologie di conflitti d’interessi nell’attività di gestione dei patrimoni
Arca SGR ha identificato i conflitti d’interessi individuati dal Protocollo di Autonomia, seguendo
la tripartizione in esso raccomandata (selezione degli investimenti, scelta delle controparti contrattuali, esercizio del diritto di voto).
3. Altre tipologie di conflitti d’interessi
Arca SGR non ha identificato le ulteriori tipologie di conflitti d’interessi indicate dal Protocollo
di Autonomia.
4. Organi e funzioni aziendali competenti
L’attribuzione dei compiti in tema di conflitti d’interessi agli organi e alle funzioni aziendali è in
linea con le raccomandazioni del Protocollo di Autonomia.
5. Consiglieri indipendenti
Il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR si compone di n. 9 membri; all’interno del
Consiglio di Amministrazione sono presenti n. 3 Consiglieri Indipendenti.
In seno al Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti il Comitato per il Controllo Interno
ed il Comitato per le Remunerazioni.
Il Comitato per il Controllo Interno è presieduto da un Consigliere Indipendente e composto, per
la totalità, da consiglieri indipendenti.
Il Comitato per le Remunerazioni è presieduto da un Consigliere Indipendente; i consiglieri indipendenti rappresentano la maggioranza.
Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, in occasione della nomina, la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal Protocollo di Autonomia in capo a ciascuno dei consiglieri non
esecutivi. Tale valutazione è stata effettuata applicando i criteri previsti dal Protocollo di
Autonomia.
I Consiglieri Indipendenti non hanno espresso un parere negativo in ordine alla stipulazione di
convenzioni con parti correlate di cui all’articolo 1, comma 1, lettera y), del Protocollo di
Autonomia.
1
L’adesione parziale al Protocollo di Autonomia è da riferirsi alla non completa osservanza della raccomandazione sui criteri di remunerazione di cui al paragrafo n. 10 della presente relazione.
117
Bilancio 2014
Tabella sulla struttura dell’organo con funzione di supervisione strategica della società e dei
comitati
Consigliere
Carica
Indipendente
ai sensi del
Protocollo
di Autonomia
Comitato
Controllo
Interno
Comitato
Remunerazioni
Guido Cammarano
Presidente
Edoardo Rossini
Vice Presidente
Ugo Loser
Amministratore Delegato
Filippo Maria Cova
Consigliere
Mario Erba
Consigliere
Emanuele Giustini
Consigliere
Paolo Guzzetti
Consigliere
Renato Merlo
Consigliere
Felice Angelo Panigoni
Consigliere
6. Cumulo di funzioni
In relazione alla previsione del Protocollo di Autonomia che raccomanda di evitare il cumulo di
deleghe operative nelle SGR e in altre società del gruppo, si segnala che Arca SGR non fa parte
di alcun gruppo.
Arca SGR ha applicato interamente i limiti al cumulo di funzioni nei confronti della banca depositaria, raccomandati dal Protocollo di Autonomia.
In relazione a quanto sopra, Arca SGR applica i limiti al cumulo di funzioni nei confronti di
società emittenti, raccomandati dal Protocollo di Autonomia.
7. Procedure per la selezione degli investimenti
Arca SGR, che come detto non appartiene ad alcun gruppo, ha adottato una delibera che stabilisce
limiti all’acquisto per conto dei patrimoni gestiti di titoli azionari quotati emessi dalle banche socie;
tale limite è fissato al peso neutrale dei titoli all’interno del benchmark di riferimento.
L’investimento in titoli obbligazionari e strumenti di liquidità delle banche socie è consentito in
percentuale nei limiti di vigilanza per consentire di cogliere opportunità di investimento nell’interesse dei sottoscrittori.
In aggiunta, Arca SGR ha previsto l’istituzione di una lista ristretta di tipologie di investimenti/
strumenti finanziari ai quali applicare divieti e/o limiti operativi.
Il controllo del rispetto delle procedure adottate per la gestione dei conflitti di interesse nella
selezione degli investimenti è affidato al Servizio Compliance, che svolge tale attività con cadenza periodica.
8. Procedure per la scelta delle controparti contrattuali
Arca SGR si è dotata di una procedura interna attraverso la quale sono definiti i criteri per la
scelta degli intermediari negoziatori e per la ripartizione degli incarichi tra gli stessi; tale procedura prevede che le determinazioni siano oggetto di revisione periodica almeno annuale.
L’autorizzazione all’operatività con nuovi intermediari negoziatori è sempre deliberata dal
Consiglio di Amministrazione.
Nell’anno 2010 Arca SGR ha approvato un regolamento recante “Principi di comportamento per
l’effettuazione di operazioni con parti correlate” che disciplina la procedura da seguire ai fini
dell’approvazione delle operazioni con parti correlate.
118
Tale disciplina, in particolare, non trova applicazione per le operazioni aventi un controvalore
inferiore a Euro 300.000, a condizione che le stesse non presentino aspetti di criticità in relazione
alle loro caratteristiche ed al tempo del loro compimento.
Per quanto attiene alle convenzioni di collocamento, le stesse sono regolate in maniera paritetica
tra tutti i collocatori e sono in linea con le condizioni di mercato.
Arca SGR non ha esternalizzato funzioni aziendali di controllo presso altre entità appartenenti
alle banche socie.
9. Procedure per l’esercizio del diritto di voto
Arca SGR ha adottato una strategia per l’esercizio dei diritti di voto nelle assemblee delle società
nel cui capitale hanno investito gli OICR gestiti. Relativamente ai titoli azionari italiani è prevista
la partecipazione diretta alle assemblee, con esclusione delle eventuali partecipazioni assunte
nelle banche socie da parte dei portafogli gestiti.
Non è previsto, di regola, l’esercizio dei diritti di voto per emittenti di paesi europei ed extraeuropei, che presentano costi di partecipazioni molto elevati.
Arca SGR ha fornito trasparenza in merito al voto espresso e ai comportamenti tenuti nell’esercizio dei diritti di voto relativi all’anno 2013 all’interno della relazione sull’applicazione del
Protocollo di Autonomia, fornita in allegato al bilancio di esercizio. Medesime modalità saranno
adottate per i prossimi esercizi.
10. Criteri di remunerazione
Al Comitato per le Remunerazioni è stato attribuito il compito di analizzare il sistema di remunerazione ed esprimere un parere sui criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con deleghe operative e dei gestori. La definizione della remunerazione dell’organo con funzione di
gestione è affidata al Consiglio di Amministrazione.
11. Altre misure e procedure per la gestione dei conflitti d’interessi
Arca SGR ha adottato un Regolamento Interno ed il Codice Etico che disciplinano i comportamenti dei soggetti rilevanti anche con riferimento alle operazioni in conflitto di interesse.
La policy per la gestione dei conflitti di interesse prevede, tra le altre, misure che si ritiene possano consentire un’adeguata separatezza operativa, nonché prevenire o controllare lo scambio di
informazioni tra i soggetti rilevanti impegnati in attività che possono dare origine a conflitti
d’interessi.
12. Conflitti d’interessi non neutralizzabili
Il Consiglio di Amministrazione non ha valutato come “non neutralizzabile” alcuna tipologia di
conflitti d’interessi.
13. Registro dei conflitti d’interessi
Arca SGR ha affidato al Servizio Compliance il compito di istituire e aggiornare il registro sui
conflitti d’interessi.
14. Verifica e aggiornamento
Nel corso dell’anno 2014 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica e all’aggiornamento delle situazioni di conflitto d’interessi identificate, nonché al riesame delle misure e
delle procedure adottate.
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DELIBERAZIONI
DELL’ASSEMBLEA
Deliberazioni dell’Assemblea Ordinaria
del 30 aprile 2015
L’Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 30 aprile 2015, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2014 e la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, destinando
l’utile di esercizio come segue:
a riserva straordinaria
€ 26.225.185
L’Assemblea ha assunto, altresì, le seguenti delibere:
• Nomina ad Amministratore del Dr. Emanuele Giustini, completando così il numero
degli Amministratori ssato in nove dall’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2014.
Il Consiglio di Amministrazione, in carica sino all’approvazione del Bilancio dell’esercizio
2016, risulta pertanto così composto:
Prof. Guido Cammarano;
Dr. Filippo Maria Cova;
Rag. Mario Erba;
Dr. Emanuele Giustini;
Avv. Paolo Guzzetti;
Dr. Ugo Loser;
Dr. Renato Merlo;
Sig. Panigoni Felice Angelo;
Dr. Edoardo Rossini.
• Stipula di una copertura assicurativa relativa alla responsabilità civile degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti della società per fatti inerenti l’attività dell’impresa.
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