arca sgr bilancio di esercizio e bilancio consolidato 2013
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ARCA SGR S.P.A. BILANCIO DI ESERCIZIO E BILANCIO CONSOLIDATO 2013 Bilancio al 31 dicembre 2013 ARCA SGR S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3 Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v. Riserve Euro 71.934.220 Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155 Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014 Indice Bilancio 2013 Arca SGR S.p.A. Composizione degli Organi Sociali 5 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2013 9 Stato Patrimoniale 24 Conto Economico 26 Nota integrativa Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C - Informazioni sul Conto Economico Parte D - Altre informazioni 32 48 68 82 Allegati al bilancio 95 Relazione del Collegio Sindacale 99 Relazione della Società di revisione 107 Deliberazioni dell’assemblea 111 Bilancio Consolidato 2013 Arca SGR S.p.A. Composizione degli Organi Sociali di Arca SGR 115 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2013 119 Stato Patrimoniale Consolidato 140 Conto Economico Consolidato 142 Nota integrativa Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C - Informazioni sul Conto Economico Parte D - Altre informazioni 148 162 180 194 Allegati al bilancio 207 Relazione della Società di revisione 211 L’applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia 215 3 Composizione degli organi sociali al 31 dicembre 2013 Consiglio di Amministrazione Guido Cammarano Presidente Alessandro Vandelli Vice Presidente Ugo Loser Amministratore Delegato Massimo Belcredi Consigliere Pierluigi Benigno Consigliere Carlo Capotorti Consigliere Filippo Maria Cova Consigliere Donato Masciandaro Consigliere Renato Merlo Consigliere Felice Angelo Panigoni Consigliere Andrea Piazzetta Consigliere Giovanni Ruffini Consigliere Collegio Sindacale Paolo Simoni Presidente Vittorio Belviolandi Sindaco Effettivo Flavio Dezzani Sindaco Effettivo 5 Bilancio 2013 Premessa Il bilancio d’esercizio di Arca SGR S.p.A. (di seguito anche “Arca SGR”) è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e secondo quanto previsto nelle Istruzioni per la redazione del bilancio e del rendiconto degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM emanati con Provvedimento della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. 6 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2013 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2013 1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari Nell’anno 2013 l’economia mondiale è cresciuta ad un ritmo modesto: il tasso di espansione del PIL complessivo dovrebbe attestarsi intorno al 2,9%, dopo una espansione del 3,2% nel 2012 (fonte World Economic Outlook - Ottobre 2013). La ripresa economica globale, iniziata nel secondo trimestre dell’anno 2009, è dunque proseguita ma la crescita è stata frenata da politiche fiscali restrittive, dal processo di deleveraging del settore creditizio e dal clima di elevata incertezza, con particolare riguardo ai temi della politica economica statunitense e del rafforzamento della governance nell’area Euro. A consuntivo, l’incremento del PIL per il 2013 è dell’ordine del 1,2% negli USA, del 2% in Giappone e marginalmente negativo nell’area Euro. Le economie emergenti registrano ancora, nel loro complesso, un tasso di crescita positivo intorno al 4,5% nel 2013, sebbene in rallentamento rispetto al ritmo dei due anni precedenti. A trainare la crescita è sempre l’area asiatica e la Cina (con crescita del PIL superiore al 6%) mentre le altre aree emergenti registrano tassi di crescita compresi tra il 2% e il 3%. La dinamica del livello generale dei prezzi ha evidenziato un ulteriore rallentamento nelle economie sviluppate, per effetto del calo del prezzo del petrolio e delle materie prime in generale e dell’utilizzo della capacità produttiva ancora modesto. Per l’anno nel complesso, l’inflazione è intorno al 1,4% negli Stati Uniti, e al 1,5% per l’area Euro. In Giappone si conferma l’inversione della tendenza deflazionistica in essere da anni con un tasso di inflazione nullo nel 2013. La componente strutturale dell’inflazione a fine anno è su livelli leggermente inferiori ad un anno fa nell’area Euro e negli Stati Uniti. In tema di politiche monetarie, le principali banche centrali hanno mantenuto un atteggiamento fortemente espansivo. La Fed ha mantenuto il tasso sui federal funds vicino allo zero e solo a dicembre ha annunciato la riduzione graduale di quantità di titoli obbligazionari acquistati ogni mese (il c.d. “tapering”). La Banca del Giappone ha mantenuto i tassi ufficiali allo 0,10% e ha aumentato in modo significativo le quantità di obbligazioni governative acquistate sul mercato, superando per dimensione rispetto al PIL gli acquisti effettuati dalla Fed. La Banca Centrale Europea ha ridotto il tasso di rifinanziamento dallo 0,75% allo 0,25% e ha annunciato che tale livello sarà mantenuto anche per il futuro. A livello globale è continuato il regime restrittivo delle politiche fiscali nei paesi avanzati, con l’eccezione del Giappone, mentre nei paesi emergenti il regime è stato sostanzialmente neutrale. Il deficit federale statunitense in rapporto al PIL, aggiustato per il ciclo, è passato da 6,3% al 3,9%. In Giappone il rapporto è rimasto stabile intorno al 9,2%. Nell’area Euro la posizione fiscale aggregata è migliorata: in rapporto al PIL, il disavanzo aggiustato per il ciclo è sceso dal 2,3% del 2012 al 1,4% del 2013; il disavanzo è stabile e molto vicino allo zero sia per la Germania sia per l’Italia, mentre per la Francia è al 2,1% rispetto al 3,5% del 2012. L’andamento dei mercati obbligazionari principali nel 2013 è stato marginalmente negativo. La componente cedolare non ha compensato il calo dei corsi conseguente al rialzo generalizzato dei rendimenti dei titoli governativi dei paesi sviluppati. Il premio al rischio offerto dai titoli emessi da paesi emergenti è aumentato mentre quello dei titoli corporate si è ridotto. Gli spread sui titoli degli emittenti periferici dell’area Euro si sono ridotti. Nello specifico, l’indice Merrill Lynch dei titoli governativi dei paesi industrializzati ha registrato una performance lorda in valuta locale negativa (-0,35%). La performance in Euro dell’indice è pari a -8,5%. La differenza tra il ritorno dei due indici è spiegata dal deprezzamento di tutte le valute rispetto all’Euro. Complessivamente, i rendimenti sui titoli benchmark a dieci anni sono saliti di circa 125 punti base al livello di 3,03% negli Stati Uniti, di circa 60 punti base al livello di 1,92% in Germania, mentre sono scesi di 5 punti base circa al livello di 0,74% in Giappone. 9 Bilancio 2013 Nell’area Euro, i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una certa volatilità degli spread dei titoli periferici. A partire da aprile, si è innescato un trend di compressione più stabile. Il premio al rischio medio dei titoli di larga capitalizzazione, emessi in Euro da società con elevato merito di credito (investment grade) e scadenza a 5 anni, si attesta intorno al valore di 70 punti base, contro un valore di 142 punti base di fine 2012 (Indice iTraxx CDS IG 5 Years). L’indice Iboxx Eur Corporate ha avuto una performance del 2,2% sull’anno. Lo spread medio dei titoli emessi in valuta estera da paesi emergenti è salito di circa 50 punti base al livello di 307 (Indice EMBI Global Diversified). L’indice corrispondente ha avuto una performance annuale negativa del 5,2%. Sul fronte valutario, nel 2013 l’Euro ha registrato un apprezzamento generalizzato sia verso le valute principali sia verso le valute emergenti: in particolare del 4,5% nei confronti del Dollaro, del 27% verso lo Yen e del 2% nei confronti della Sterlina. Nel corso del 2013 l’indice dei mercati azionari mondiali appartenenti all’area dei paesi sviluppati è salito del 25,9% in valuta locale. A livello settoriale, l’anno ha visto performance migliori rispetto all’indice mondiale da parte del comparto consumi ciclici, che ha beneficiato maggiormente del miglioramento del mercato del lavoro in particolar modo negli Stati Uniti, e del comparto farmaceutico, in virtù del miglioramento della produttività. I risultati peggiori si sono invece avuti per il settore materie prime e servizi di pubblica utilità, impattati, rispettivamente, dalla marcata correzione del prezzo dell’oro, e da tassi di crescita non attraenti rispetto alla media del mercato. Pur nel contesto di risultati complessivamente positivi, gli andamenti dei mercati sono apparsi molto differenziati a livello di paese e di area geografica. Negli Stati Uniti, l’indice MSCI North America ha chiuso l’anno con guadagno pari al 28,2% in valuta locale trainato dal miglioramento macroeconomico registratosi del corso dell’anno che ha portato la banca centrale ad iniziare la procedura di riduzione degli acquisti di titoli a lunga scadenza. L’indice MSCI Europe, rappresentativo del comportamento dei principali mercati europei, è salito del 18,1%. All’interno dell’area europea, per quanto riguarda i mercati più importanti, la performance è risultata differenziata e correlata al contesto economico dei differenti paesi ed alla crescita degli utili aziendali. In particolare, il mercato italiano ha chiuso l’anno con un apprezzamento leggermente inferiore alla media europea nonostante sia proseguito il fenomeno di riduzione degli spread dei paesi periferici (la performance dell’indice FTSE/Mib è stata positiva del 16,6%), mentre Germania e Svizzera hanno avuto ritorni positivi rispettivamente pari al 25,5% ed al 20,2%, superiori all’indice europeo. L’area del Pacifico (indice MSCI Pacific Large Cap), ha concluso il 2013 facendo segnare una performance in valuta locale positiva del 34,5%. Il Giappone (indice Topix), maggiore mercato dell’area, si è apprezzato del 51,5% in valuta locale, favorito dal significativo deprezzamento dello Yen (-26,4% contro Euro) derivante dalla politica monetaria espansiva attuata dalla Bank of Japan. Il mercato australiano è salito del 15,9% in valuta locale mentre Hong Kong si è apprezzato del 2,9%. I mercati emergenti hanno messo a segno, nel loro complesso, un risultato leggermente positivo, pari allo 0,9%, con una marcata sottoperformance rispetto l’indice mondiale. Nonostante il tasso di crescita del prodotto interno lordo per le economie emergenti continui ad attestarsi su livelli superiori rispetto alle economie sviluppate, l’area è stata impattata negativamente dall’annuncio del tapering da parte della FED che ha innescato significativi deprezzamenti delle valute emergenti, e deflusso di capitali. 2. L’industria della gestione del risparmio I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2013 un anno di forte ripresa per il mercato del risparmio gestito che, con nuovi introiti per più di € 64 miliardi, vede il patrimonio complessivo 10 riportarsi ai massimi storici, sopra i € 1.330 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa € 11,4 miliardi, mentre i fondi esteri hanno flussi netti per circa € 37,3 miliardi. All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia stata trainata dai fondi Obbligazionari e Flessibili che costituiscono circa l’80% degli afflussi netti del 2013. Continua il trend in atto da diversi anni a favore dei prodotti esteri che ora rappresentano oltre il 70% del patrimonio totale dei Fondi Aperti che ammonta a € 558 miliardi. 3. L’andamento della Società Il 30° esercizio della Vostra Società si è chiuso con un risultato economico positivo. L’utile è stato infatti di € 31.468.423 e tra le principali componenti che lo hanno determinato si distinguono i) la crescita delle masse in gestione, ii) il buon andamento dei fondi, che ha consentito di registrare importanti commissioni di incentivo, iii) l’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa, iv) il beneficio fiscale straordinario derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. L’anno appena trascorso si è chiuso con risultati molto soddisfacenti per i mercati azionari. Per i mercati obbligazionari le performance sono state, invece, meno brillanti. Nel mondo del reddito fisso i titoli governativi dei paesi sviluppati registrano nel complesso performance negative: la componente cedolare non ha compensato il calo dei corsi conseguente al rialzo generalizzato dei rendimenti nei paesi “core”; le performance dei titoli societari sono state positive grazie alla compressione del premio al rischio medio, mentre quelle dei paesi emergenti sono state negative, come conseguenza del rialzo del premio al rischio medio; l’indice mondiale dei mercati azionari ha segnato una performance ampiamente positiva. Le borse dei paesi sviluppati registrano incrementi annuali significativi, mentre quelle dei paesi emergenti, prese nel complesso, avanzano solo marginalmente. La capacità di gestione del rischio nelle fasi turbolente ed un approccio rigoroso nella valutazione del livello di attrattività dei mercati nelle diverse condizioni si sono rivelati ancora una volta gli elementi chiave nel processo di generazione del valore. Di seguito descriviamo in sintesi, per le varie categorie di prodotti, le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione di Arca. Si segnala che, nell’ambito dell’attività di gestione, è stata colta l’opportunità, offerta dalla congiuntura finanziaria, di effettuare operazioni di pronti contro termine di finanziamento e di depositi bancari anche in contropartita con parti correlate, a condizioni di mercato. Le informazioni sull’operatività con parti correlate, che hanno riguardato altresì il mercato dei cambi, sono riportate nei rendiconti dei fondi comuni di investimento. 3.1 Fondi monetari ed obbligazionari Nel corso dell’anno, i portafogli di titoli governativi dei paesi sviluppati hanno mantenuto la duration in linea o al di sotto di quella del benchmark di riferimento. In funzione dei modelli di valutazione fondamentale e tecnica, le scelte tattiche sono state implementate utilizzando i futures sui bond tedeschi e americani. L’esposizione ai titoli governativi della cosiddetta periferia europea è stata incrementata rispetto al benchmark in diversi momenti nel corso dell’anno: l’investimento è stato compiuto in particolare sui titoli italiani, in modo più tattico, e sui titoli irlandesi, in modo più strutturale. Per quanto riguarda i portafogli investiti in titoli corporate si è mantenuto un elevato livello di diversificazione per emittente. Il beta del portafoglio è stato ridotto nella prima parte dell’anno anticipando la fase di volatilità che ha colpito i mercati finanziari nel mese di giugno. Nel corso 11 Bilancio 2013 del secondo semestre il beta è stato nuovamente incrementato soprattutto sui titoli che avevano raggiunto quotazioni sottovalutate dopo la correzione estiva. I portafogli investiti in titoli dei paesi emergenti hanno mantenuto in media un beta superiore all’unità investendo nei paesi a più alto spread e nei paesi dell’Europa dell’Est. Su diversi fondi obbligazionari sono state messe in atto operazioni di pronti contro termine, a condizioni ancora molto favorevoli, che hanno permesso di finanziare una parte del portafoglio di attività dei fondi, ivi compresi depositi bancari. 3.2 Fondi a rischio controllato Per questa tipologia di fondi è stata applicata in modo rigoroso la metodologia di investimento, che prevede di gestire dinamicamente l’asset allocation in funzione delle opportunità di mercato e del mutamento delle volatilità e delle correlazioni tra le asset class. Nel corso dell’anno, i fondi a rischio controllato hanno mantenuto una significativa esposizione ai titoli societari non investment grade. Tale classe di asset, all’inizio del 2013, era giudicata attraente secondo i nostri modelli di valutazione. Con riferimento alla gestione tattica del rischio, si segnalano le seguenti scelte qualificanti: 1. riduzione dell’utilizzo del budget di rischio nella seconda metà di gennaio e nella prima settimana di febbraio; 2. riduzione progressiva dell’utilizzo del budget di rischio durante il mese di giugno; 3. riduzione dell’utilizzo del budget di rischio nella parte finale di agosto e nella prima metà di settembre; 4. riduzione dell’esposizione al rischio tassi di interesse sul finire di aprile fino a fine maggio. Infine, l’adozione di posizioni sul dollaro, il cui andamento è correlato negativamente con le asset class rischiose, ha permesso di migliorare l’efficienza dei portafogli. 3.3 Fondi total return L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per la famiglia dei fondi Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva (I-II-III-IV) e Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Locale (I-II-III); questi fondi hanno riscosso un notevole successo, come testimoniato dal notevole flusso delle sottoscrizioni ricevute. Per quanto riguarda i fondi già esistenti, in quest’ultimo anno la movimentazione dei portafogli è avvenuta nel contesto della gestione dei flussi di riscatti che hanno interessato in misura diversa i vari fondi: in generale, per liquidare i disinvestimenti si sono vendute le posizioni che avevano registrato i cali di rendimento più rilevanti, mentre si sono tendenzialmente preservate le posizioni in titoli con valutazioni ancora attraenti di emittenti ritenuti affidabili. Tale operatività si è svolta mantenendo comunque un elevato livello di diversificazione e con un costante monitoraggio del rischio di portafoglio. E’ continuata l’attività di investimento in depositi e finanziamento della leva mediante operazioni di pronti contro termine aventi come collaterale titoli sovrani. Si ricorda infine che i primi fondi a cedola lanciati da Arca nel 2009, Arca Cedola Corporate Bond e Arca Cedola Governativo Euro Bond, hanno raggiunto nel 2013 l’orizzonte temporale inizialmente prefissato. In entrambi i casi le cedole inizialmente comunicate e anche successivamente incrementate sono state puntualmente pagate; inoltre, entrambi i fondi hanno chiuso con una quota superiore al livello di lancio garantendo quindi all’investitore un ritorno aggiuntivo rispetto a quello puramente cedolare. 3.4 Fondi azionari e bilanciati Nella gestione dei portafogli azionari il focus si è concentrato sulle scelte top down (di investito, geografiche e di settore), compiute sulla base di analisi macroeconomiche delle maggiori economie mondiali generate dai nostri modelli di valutazione. Fa eccezione il caso del mercato italiano, per il quale le scelte attive hanno riguardato anche l’attività di selezione. 12 In generale, l’esposizione ai mercati azionari mondiali è stata mantenuta in sovrappeso, in un contesto caratterizzato da crescita economica, politiche monetarie super-espansive e valutazioni dei mercati ancora attraenti. All’interno dei portafogli internazionali, si è preferita l’allocazione a favore delle economie sviluppate, a scapito dei paesi emergenti, sui quali in media è stata mantenuta una posizione di sottopeso. In effetti, l’annunciato piano di riduzione dello stimolo monetario in USA, con il conseguente rialzo dei tassi di interesse, unitamente all’incertezza legata al rallentamento della economia cinese, hanno determinato un cambiamento di asset allocation a livello globale, con flussi in uscita dai paesi emergenti a beneficio dei paesi economicamente sviluppati. A livello settoriale, è stata mediamente mantenuta nei diversi portafogli una sovraesposizione al settore finanziario, in considerazione dell’andamento dei tassi di interesse e del miglioramento del contesto macroeconomico. Per le stesse ragioni si è preferita una sottoesposizione ai settori dei servizi e dei consumi non ciclici, maggiormente vulnerabili in un contesto di rialzo dei tassi di interesse. Inoltre, nel corso dell’anno i portafogli europei hanno sfruttato le opportunità offerte dal mercato monetario nella gestione delle riserve di cassa del fondo. I portafogli che si concentrano sul mercato italiano hanno generato una significativa extraperformance, grazie alle scelte top down e, soprattutto, grazie all’attività di selezione dei titoli. Per quanto riguarda le prime, è stato mantenuto un sottopeso nel mercato azionario nel periodo elettorale per l’incertezza dovuta al quadro politico italiano. Successivamente, al formarsi di un governo di larghe intese ed alla pubblicazione di dati macroeconomici superiori alle attese, il livello di investimento è stato incrementato. A livello settoriale le principali scelte si sono concretizzate in una sovraesposizione nel settore dei titoli finanziari diversificati sulla base di temi di investimento specifici; il settore dei servizi è stato mantenuto in condizione di sottopeso per il percepito rischio di regolamentazione; con riferimento al settore bancario si sono preferite le banche di maggiori dimensioni a quelle regionali per il rischio legato all’aumento di capitale di quest’ultime. 3.5 Sviluppo dell’offerta Nel corso del 2013 notevoli sono stati gli interventi che Arca ha attuato dal lato dell’offerta, anche grazie all’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione. Per quanto concerne l’offerta di fondi obbligazionari a scadenza, il fondo Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva ha costituito un’innovazione di prodotto diretta a soddisfare il bisogno di “riserva” di risparmio della clientela, con orizzonte di 5 anni, elevata diversificazione e reddito periodico. Il fondo si caratterizza per la presenza di una innovativa doppia classe commissionale, con e senza commissione di collocamento, per meglio servire diverse esigenze delle clientela. Questo fondo è stato offerto con continuità lungo tutto il 2013 ed ha ottenuto un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 1,37 miliardi. Il fondo Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Locale è stato invece disegnato per soddisfare l’esigenza rilevata della clientela di diversificazione valutaria fuori dall’Euro, all’interno di un prodotto con un ben definito orizzonte temporale, che pagasse un provento periodico e permettesse - per determinati segmenti - l’uscita dal fondo prima della sua scadenza senza commissioni. Nelle tre finestre trimestrali di collocamento, il fondo ha raccolto sottoscrizioni per complessivi € 500 milioni circa. Infine è stato operato un profondo restyling commerciale dei fondi flessibili a fronte dell’introduzione di un nuovo stile di investimento, flessibile e innovativo, operato su tale gamma di fondi a partire dal 2009 ma mai formalizzato per la clientela. In particolare si è operato mediante: i) l’introduzione di commissioni di performance con un meccanismo di high water mark (HWM) 13 Bilancio 2013 volto ad allineare gli interessi dei clienti e quelli del gestore, atteso che le commissioni vengono pagate solo se il fondo raggiunge un nuovo massimo storico; ii) il ricorso a una campagna di formazione e comunicazione sulle tecniche di gestione adottate dai fondi e iii) il cambio di denominazione in “Arca Strategia Globale”. Su tali fondi (incluso Arca Cash Plus, gestito con il medesimo stile) la raccolta è stata importante, con afflussi netti per circa € 480 milioni nel 2013. Tra le altre modifiche regolamentari introdotte, con decorrenza 1° marzo 2013, è stata incrementata dall’1,10% all’1,25% la commissione di gestione dei fondi Arca Bond Paesi Emergenti e Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Locale. L’attività promozionale per la Previdenza Complementare è stata intensa ed ha prodotto oltre n. 10.400 nuove adesioni. Il contact center di Arca è stato particolarmente impegnato nell’assistere i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo pensione e la rete di collocamento, gestendo rilevanti volumi di quesiti. Il contact center ha ricevuto, infatti, nel corso dell’anno, circa n. 30.000 mail/fax e oltre n. 22.000 telefonate. 4. Eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio 4.1 Acquisizione di Carige Asset Management SGR S.p.A. In data 30 dicembre 2013 Arca ha acquistato da Banca Carige il 100% delle quote della società Carige Asset Management SGR S.p.A. (Carige SGR), con sede in Genova. L’operazione era stata autorizzata dalla Banca d’Italia in data 15 ottobre 2013. Il trasferimento delle quote è avvenuto a fronte del contestuale pagamento del prezzo provvisorio di € 101 milioni. Nel mese di marzo 2014 è previsto un ulteriore pagamento da parte di Arca a Banca Carige in relazione al saldo patrimoniale derivante dal patrimonio netto della società acquisita alla data del 31 dicembre 2013. Dati i valori patrimoniali di Carige Asset Management SGR al 31 dicembre 2013, il saldo patrimoniale a favore di Banca Carige è pari a € 566.978. La partecipazione totalitaria di Arca in Carige Asset Management SGR a fine 2013 comporta la necessità da parte di Arca di redigere un bilancio consolidato al 31 dicembre 2013. Si segnala che la differenza tra il valore della partecipazione iscritta nel bilancio di Arca SGR e il patrimonio netto di Carige SGR al 30 dicembre 2013, è stata iscritta per intero nella voce “Avviamento” dello stato patrimoniale consolidato. Tale collocazione è da ritenersi provvisoria nell’attesa di effettuare la procedura di Purchase Price Allocation nel corso dell’esercizio 2014. Come previsto dalla normativa fiscale vigente, Arca ha deciso di procedere con l’affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita rilevato nell’ultimo bilancio d’esercizio approvato prima dell’acquisizione (bilancio d’esercizio 2012). La rilevazione a bilancio dell’affrancamento si traduce in un provento fiscale netto a beneficio del conto economico 2013 di Arca pari a circa € 15,3 milioni. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. Si segnala inoltre che Arca è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione della controllata Carige SGR nel corso del 2014. A questo proposito Arca e Carige SGR hanno inviato nel gennaio 2014 richiesta di autorizzazione in tal senso alla Banca d’Italia. I fondi comuni e il fondo pensione gestiti fino al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efficacia 1° gennaio 2014. 4.2 Sottoscrizione delle convenzioni di collocamento e dell’accordo strategico con il Gruppo Carige Nel quadro dell’operazione di compravendita di Carige SGR, Arca SGR e Banca Carige hanno sottoscritto una convenzione di collocamento dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo Carige di durata decennale, rinnovabile per ulteriori dieci anni. Banca Carige e Arca SGR hanno inoltre sottoscritto un accordo strategico che impegna Banca Carige e le banche del suo Gruppo a identicare Arca SGR come partner strategico commerciale per la distribuzione di fondi nel settore “retail”. 14 4.3 Cambio della sede legale Con delibera del 20 giugno 2013 e data di efficacia 23 settembre 2013 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il cambio della sede legale di Arca SGR da via Mosé Bianchi, 6 – Milano a via Disciplini, 3 - Milano. 4.4 Fusioni tra fondi Nel corso del 2013, al fine di rendere più efficiente la gestione e di riorganizzare la gamma dei prodotti, si è provveduto a deliberare: i) la fusione del fondo Arca Capitale Garantito Giugno 2013 nel fondo Arca Cash Plus e dei fondi Arca Cedola Corporate Bond e Arca Cedola Governativo Euro Bond nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, con efficacia 8 luglio 2013; ii) con decorrenza 10 febbraio 2014, la fusione dei fondi Arca Capitale Garantito Dicembre 2013 nel fondo Arca Cash Plus e la fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond II e Arca Cedola Governativo Euro Bond II nel fondo Arca Strategia Globale Crescita; iii) con decorrenza 12 settembre 2014, la fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond III ed Arca Cedola Governativo Euro Bond III nel fondo Arca Strategia Globale Crescita; iv) con decorrenza 13 febbraio 2015, la fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond IV ed Arca Cedola Governativo Euro Bond IV nel fondo Arca Strategia Globale Crescita. Si segnala inoltre che con decorrenza 1° gennaio 2013 i fondi comuni inclusi nel relativo ramo di azienda di BPVi Fondi SGR sono stati incorporati nei fondi Arca, così come con decorrenza 1° gennaio 204 la medesima operazione di incorporazione in fondi Arca ha interessato i fondi precedentemente gestiti da Carige Asset Management SGR. 4.5 Associazione in Partecipazione Nel luglio 2013 la Banca Popolare di Fondi ha sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione unendosi alle altre banche collocatrici di Arca che avevano già sottoscritto il contratto nel corso del 2012 (Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Piacenza e SanFelice 1893 Banca Popolare). Nel mese di dicembre 2013 anche il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha sottoscritto il contratto con efficacia 1° gennaio 2014. 4.6 Contenzioso sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria A fine 2012, l’Agenzia delle Entrate (“AdE”) ha notificato ad Arca un atto di irrogazione di sanzioni per l’anno 2006 e un avviso di contestazione per l’anno 2007 in relazione all’omessa regolarizzazione di operazioni imponibili IVA nell’ambito dei servizi di banca depositaria prestati a favore dei fondi comuni e del fondo pensione. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni relativo all’anno 2006 ed ha presentato una memoria difensiva per l’avviso sull’anno 2007. L’AdE, recependo le prime sentenze rese in materia dalle Commissioni Tributarie, ha riconosciuto l’incertezza interpretativa caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai servizi di banca depositaria e ha modificato la propria posizione in merito alla contestazione di sanzioni per omessa regolarizzazione dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria. A seguito di tale cambiamento l’AdE: i) con comunicazione del 19 dicembre 2013, ha accolto le ragioni esposte da Arca nella memoria difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso di contestazione per omessa regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria dell’anno 2007; ii) in data 14 marzo 2014, ha notificato ad Arca SGR il provvedimento di annullamento delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria per l’esercizio 2006. Per quanto concerne gli altri anni assoggettati a verifica fiscale (2008-2009) si segnala che: i) per l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun atto/avviso di contestazione e tale anno non può essere più soggetto a verifica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per l’anno 2009, alla luce delle recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun atto/avviso di contestazione dal parte dell’AdE nei confronti di Arca. Il contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto. 15 Bilancio 2013 Nel secondo semestre 2013 si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni) e l’AdE in merito alla valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca depositaria, delle attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che rappresentano la quota parte dell’attività di banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte di Giustizia Europea nel maggio 2006. In data 17 dicembre 2013, l’AdE si è espressa in materia con la risoluzione 97/E che individua nella misura del 28,3% dei corrispettivi per servizi di banca depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quantificazione delle attività di controllo e sorveglianza da assoggettare a IVA. A seguito di tale risoluzione le banche depositarie hanno provveduto a regolarizzare la posizione IVA relativa all’esercizio 2013 con l’emissione di fatture/note di addebito nei confronti delle SGR. Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi di banca depositaria, ha aderito a questa modalità operativa per l’esercizio 2013. In relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare alle ex banche depositarie dei fondi Arca il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza, nonché sui diritti di custodia. Qualora le banche procedessero a definire il contenzioso con l’erario per poi agire in via di rivalsa nei confronti di Arca, la società si potrebbe trovare esposta al rischio di sostenere un inatteso onere IVA per periodi pregressi. Arca sta comunque definendo, con il supporto dei propri consulenti, una strategia di difesa finalizzata a respingere le eventuali azioni di rivalsa da parte delle banche depositarie. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. 4.7 Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, è stata aggiornata con i dati 2013 l’analisi di impairment test volta ad accertare l’eventuale perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio, a seguito delle acquisizioni effettuate. L’impairment test sui valori di quest’anno ha riguardato anche l’avviamento iscritto nel bilancio consolidato di Arca SGR a seguito dell’acquisizione di Carige SGR. Il valore recuperabile della CGU (Cash Generating Unit) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. 4.8 Emissione di strumento innovativo di capitale In data 1° agosto 2013 il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR ha approvato l’emissione di uno strumento innovativo di capitale al fine di rafforzare il patrimonio di vigilanza della società e dotarsi delle risorse finanziarie necessarie per l’acquisizione di Carige SGR. Il regolamento dello strumento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 ottobre 2013. L’emissione è avvenuta in data 23 dicembre 2013 ed è stata sottoscritta per un importo nominale di € 23 milioni. Lo strumento in questione è stato regolarmente inserito nel Patrimonio di Vigilanza della società (tra gli elementi del Patrimonio di Base) a partire dalla segnalazione alla Banca d’Italia relativa al 31 dicembre 2013. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. 4.9 Ispezione della CONSOB In data 5 luglio 2013 si è chiusa la visita ispettiva della CONSOB in Arca SGR, iniziata in data 1° ottobre 2012. Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 Arca SGR ha ricevuto la notifica dell’avvio di un procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. n. 58/1998 (“TUF”), rispetto al quale la società ha formulato le proprie controdeduzioni entro i termini previsti. In relazione alla medesima verifica ispettiva, la CONSOB ha inoltre inviato ad Arca SGR in data 13 febbraio 2014 una ulteriore comunicazione, richiedendo la convocazione del Consiglio di Amministrazione della società al fine di assumere iniziative relativamente a talune procedure interne che presentano alcune aree suscettibili di miglioramento. 16 4.10 Purchase Price Allocation dei rami di azienda acquistati da BPVi Fondi SGR Con decorrenza 1° gennaio 2013 ha assunto efficacia il contratto di acquisto da BPVi Fondi SGR dei rami d’azienda, rispettivamente “Ramo OICR” e “Ramo GPA”, sottoscritto in data 21 dicembre 2012, per il prezzo definito di € 21 milioni. I fondi comuni Pacto di BPVi Fondi SGR che formavano il Ramo OICR sono stati incorporati nei corrispettivi fondi ARCA con efficacia 1° gennaio 2013. Il Ramo GPA era costituito da portafogli istituzionali, gestiti sulla base di mandati conferiti dalle società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura S.p.A., e dal Fondo Pensione Cariprato. Inoltre, l’acquisizione dei rami di azienda si è accompagnata alla stipula di un accordo commerciale, di durata decennale, rinnovabile per ulteriori cinque anni, tra Arca e il Gruppo Banca Popolare di Vicenza che prevede la distribuzione dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo. Il processo di Purchase Price Allocation ha condotto alla valorizzazione dell’accordo di distribuzione dei prodotti Arca e dei mandati di gestione acquisiti: il valore attribuito a tali elementi è stato complessivamente di € 7,1 milioni che sono stati iscritti tra le immobilizzazioni immateriali. L’avviamento, determinato in via residuale, è stato iscritto per un valore pari ad € 13,9 milioni. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. 4.11 Vendita immobile In data 9 maggio 2013 la società ha sottoscritto l’atto di vendita della proprietà immobiliare ubicata in Roma, via dei Galla e Sidama, costituita da un appartamento di mq. 286 e da nr. 3 posti auto, alla società SG Leasing SpA di Milano, per l’importo complessivo di € 1.050.000, in regime di reverse charge per l’IVA. L’immobile era stato acquistato in data 20 marzo 2002 per l’importo di € 1.103.000. Al momento della vendita il valore contabile dell’immobile era pari a € 869.651. 4.12 Attività di consulenza agli investimenti In data 27 agosto 2013 Banca d’Italia ha autorizzato l’estensione dell’operatività di Arca anche all’attività di consulenza in materia di investimenti. In data 1° gennaio 2014 è stata avviata l’attività di consulenza in materia di investimenti con Banca Carige S.p.A. per la fornitura da parte di Arca di portafogli modello e la formulazione di raccomandazioni personalizzate a beneficio dell’attività di gestione patrimoniale effettuata da Banca Carige. 4.13 Celebrazione del Trentennale di Arca SGR Nel mese di ottobre 2013 Arca SGR ha celebrato il Trentennale di attività con eventi dedicati agli azionisti, ai collocatori e ai dipendenti. Si segnala, in particolare, il convegno organizzato dalla società presso l’Università Bocconi di Milano sul ruolo delle Banche Centrali nell’attuale fase macroeconomica. 5. L’andamento dei fondi gestiti Il patrimonio in gestione nei fondi comuni, al 31 dicembre 2013, ammonta a € 17.455 milioni; a tale importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 1.930 milioni e quello delle gestioni in delega di € 1.703 milioni, per un totale di € 21.088 milioni di massa gestita. 5.1 I fondi comuni mobiliari aperti ed il fondo pensione La maggior parte dei fondi Arca registra performance assolute nette positive. Fanno eccezione i fondi con esposizione significativa ai paesi emergenti, i cui mercati finanziari e valutari hanno registrato in generale andamenti negativi nell’anno. Tutti i fondi che si confrontano con un benchmark, compresi i fondi pensione mostrano risultati lordi in linea o superiori ai rispettivi parametri di riferimento, con l’eccezione di Arca Bond Paesi Emergenti, Arca Bond Globale, Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Locale ed Arca Azioni Far East, che registrano modeste sottoperformance. I fondi a ritorno assoluto hanno un risultato positivo e superiore al parametro di riferimento. 17 Bilancio 2013 Il posizionamento dei fondi Arca in relazione ai concorrenti, nelle rispettive classifiche, è positivo anche in un confronto internazionale. Con riguardo ai rating forniti dall’agenzia specializzata Morningstar, che attribuisce ai fondi migliori di ciascuna categoria, sulla base delle performance triennali aggiustate per il rischio, un rating qualitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che dei 17 fondi di Arca che riportano il rating1: • 7 fondi hanno 5 stelle • 5 fondi hanno 4 stelle • 5 fondi hanno 3 stelle • Nessun fondo ha 1 o 2 stelle. Più analiticamente si registrano i seguenti risultati: Fondi Arca Cash Plus Arca BT Tesoreria2 Arca MM – Monetario Arca Corporate BT3 Arca RR Arca Obbligazioni Europa Arca Bond Globale Arca Bond Dollari4 Arca Bond Paesi Emergenti Arca Bond Corporate Arca TE - Titoli Esteri Arca BB Arca 27 Azioni Estere Arca Azioni Italia Arca Azioni Europa Arca Azioni America Arca Azioni Far East Arca Azioni Paesi Emergenti ArcaCinqueStelle Comp. A/B 255 ArcaCinqueStelle Comp. C 506 ArcaCinqueStelle Comp. D/E 757 Arca Strategia Globale Crescita8 Arca Strategia Globale Opportunità9 Anfiteatro Tesoreria Anfiteatro Global Equity Arca Capitale Garantito Giugno 201310 Arca Capitale Garantito Dicembre 2013 Arca Cedola Corporate Bond11 Arca Cedola Governativo Euro Bond12 2013 2012 2011 1,77% 3,52% 1,83% 1,25% -9,12% -6,60% 3,22% 0,59% 10,37% 18,77% 24,05% 16,95% 22,57% 4,89% -8,12% 2,11% 2,63% 0,69% -2,40% 1,52% - 5,65% 10,27% 12,45% 11,26% 5,73% 16,99% 13,33% 12,53% 13,95% 10,89% 14,72% 15,99% 8,88% 13,01% 12,86% 9,96% 15,86% 3,44% -5,27% 3,34% 5,20% 4,45% 10,19% 2,33% 1,55% 2,43% -1,43% 2,87% 4,40% 8,47% 11,80% 4,34% 1,49% 0,97% -4,55% -3,06% -19,98% -9,61% 1,54% -9,51% -16,57% -1,08% -4,56% -8,19% 2,16% 2,47% 1,61% -20,72% -0,57% -1,82% 0,99% -1,45% 1 Sono esclusi i fondi a cedola, ancorché abbiano in alcune circostanze un rating: la peculiarità di tali fondi (portafoglio buy and hold, duration decrescente) rendono non significativo il confronto nella categoria dei prodotti “total return” nei quali Morningstar li colloca. 2 Fondo confluito in Arca Cash Plus 3 Fondo confluito in Arca MM 4 Fondo confluito in Arca Bond Globale 5 Comparto confluito in Arca TE Titoli Esteri 6 Comparto confluito in Arca BB 7 Comparto confluito in Arca BB 8 Fondo in precedenza denominato Arca T3 9 Fondo in precedenza denominato Arca T5 10 Fondo confluito in Arca Cash Plus 11 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 12 Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita 18 Fondi Arca Cedola Corporate Bond II Arca Cedola Governativo Euro Bond II Arca Cedola Corporate Bond III Arca Cedola Governativo Euro Bond III Arca Cedola Corporate Bond IV Arca Cedola Governativo Euro Bond IV Arca Cedola Bond Globale Euro Arca Cedola Bond Globale Euro II Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II Arca Formula Eurostoxx (r) 2015 Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015 Arca Cedola Bond Globale Euro III Arca Cedola Bond Paesi Emergenti Arca Cedola Bond 2016 Alto Pot. III Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)13 Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)14 2013 2012 2011 1,19% 2,43% 1,19% 2,68% 1,83% 3,72% 3,22% 3,07% 3,71% 4,74% 15,00% 11,87% 3,36% 2,18% 5,53% -12,31% 6,38% 5,38% 5,87% 4,22% -6,84% -6,84% 4,14% -2,78% -2,78% 2,36% 2,36% -0,70% -0,70% - 7,93% 14,71% 8,15% 13,25% 10,20% 12,15% 16,14% 15,68% 16,89% 16,40% 19,92% 16,06% 13,74% 14,92% 20,63% 12,44% 9,28% 8,50% 0,02% - 1,07% -7,06% 1,10% -0,83% 1,69% 1,72% -0,12% 0,32% 0,12% 0,10% -13,88% -9,11% -0,91% -3,78% 0,08% 3,06% - 5.2 Il fondo pensione aperto L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente: [Dati espressi in €/000] Comparti Contributi Riscatti e Anticipazioni Arca Previdenza - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR 78.782 87.028 97.768 134.700 56.693 -39.354 -25.600 -55.260 -95.605 -36.620 Si registrano i seguenti risultati: Comparti Arca Previdenza Classe ordinaria - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR 2013 2012 2011 0,62% 5,16% 11,69% 21,22% 1,23% 3,52% 10,63% 11,31% 11,25% 10,01% 1,25% 2,05% -0,23% -3,83% -1,80% 13 Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il 30 dicembre 2013. Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il 30 dicembre 2013. 14 19 Bilancio 2013 Comparti 2013 2012 2011 Arca Previdenza Classe riservata - linea Garanzia 1,15% 3,97% 1,60% - linea Rendita 5,94% 11,25% 2,49% - linea Crescita 12,53% 11,94% 0,19% - linea Alta Crescita 22,25% 11,93% -3,40% - linea Obiettivo TFR 1,96% 10,61% -1,39% Arca Previdenza Classe collettiva - linea Garanzia 0,80% 3,60% 1,25% - linea Rendita 5,49% 10,76% 2,05% - linea Crescita 12,05% 11,43% -0,23% - linea Alta Crescita 21,73% 11,43% -3,83% - linea Obiettivo TFR 1,53% 10,13% -1,80% Come in precedenza segnalato, la crisi finanziaria ed economica che ha colpito il nostro paese ha avuto effetti anche sulle contribuzioni al fondo pensione, cosicché molti lavoratori autonomi hanno sospeso i versamenti mentre dai lavoratori dipendenti sono pervenute numerose richieste di anticipazione. Anche quest’anno si è provveduto ad una azione di sensibilizzazione della rete al fine di riavviare posizioni che erano state inattive negli anni precedenti. 5.3 Le gestioni in delega L’importo complessivo delle gestioni in delega al 31 dicembre 2013 è pari ad € 1.703 milioni. 5.4 La consulenza agli investimenti Si segnala che l’importo complessivo delle gestioni patrimoniali di Banca Carige per le quali dal 1° gennaio 2014 Arca presta un servizio di consulenza in materia di investimenti è pari a € 410 milioni. 5.5 La rete di collocamento La rete di collocamento rappresenta il punto di forza della società ed è composta dagli oltre 17.000 sportelli degli istituti collocatori presenti sul territorio nazionale. Nel corso del 2013 questa rete di distribuzione è cresciuta soprattutto grazie all’ingresso degli sportelli del Gruppo Carige. Anche quest’anno il numero dei reclami è stato molto limitato e non ha comportato significativi risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2013 sono stati ricevuti n. 17 reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e n. 45 reclami relativi al fondo pensione; gran parte dei reclami sono dovuti a difficoltà interpretativa degli aspetti fiscali relativi alle operazioni di disinvestimento ed anticipazione. Il contenuto dei reclami testimonia la buona diligenza operativa della società, sia nell’attività gestionale sia nelle attività amministrative, così come il rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di Vigilanza, e denota lo sforzo della società per mantenere elevato il livello di servizio fornito alla clientela anche da parte della rete di collocamento, opportunamente assistita con interventi di formazione. 6. Il personale La società si avvale di uno staff di n. 89 collaboratori di cui 88 a tempo indeterminato e 1 a tempo determinato. L’anzianità di servizio media è di 11,59 anni. La componente femminile rappresenta circa il 39% dell’organico. Lo staff è altamente qualificato ed è composto da n. 16 dirigenti, n. 41 quadri direttivi e n. 32 impiegati. Per quanto riguarda la formazione scolastica si segnala che i laureati sono n. 59, i dipendenti con diploma di scuola media superiore sono n. 29 ed i dipendenti con diploma di scuola media inferiore sono n. 1. Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate sono state pari a n. 493 giorni di calendario cui si aggiungono n. 413 di assenza per maternità e nessun giorno di assenza per infortunio. Non si sono avute assenze per aspettativa non retribuita. Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette; la società ha ottenuto l’esenzione parziale dall’obbligo di assunzioni obbligatorie. 20 La società ha organizzato programmi di formazione del personale con oltre 1.900 ore di formazione. Grazie al finanziamento ottenuto dal Fondo Banche e Assicurazioni è stata data particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di comunicazione e di gestione delle risorse umane. Sono proseguiti gli interventi formativi relativi alla formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro e alla disciplina dell’antiriciclaggio, agli aggiornamenti normativi quali EMIR e FACTA, agli applicativi di Office. Si è curata anche la formazione specifica dei manager di nuova nomina e dei nuovi assunti. 7. Gli indicatori finanziari ed economici Sulla base dei dati indicati nel conto economico e nello stato patrimoniale di Arca si evidenzia che la redditività 2013 rapportata al patrimonio netto è pari a 25,81% contro il 16,28% del 2012. Il dato relativo al 2013 beneficia dell’impatto positivo dovuto all’operazione di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. La redditività operativa sulla massa gestita è in crescita e si posiziona allo 0,33% rispetto allo 0,30% del 2012. Il miglioramento è riconducibile alle commissioni di incentivo, ad un mix prodotto più redditizio nell’area dei fondi comuni e all’iniziativa di re-pricing che ha interessato la classe ordinaria del fondo pensione Arca Previdenza. L’indicatore “cost/income”, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si posiziona al 58,75%, in netta contrazione rispetto al 66,90%15 del 2012. 8. Obiettivi e politica di gestione del rischio finanziario Si segnala che Arca ha provveduto nel corso del 2013 a liquidare integralmente il proprio portafoglio di proprietà al fine di potere disporre delle risorse finanziarie necessarie all’acquisizione di Carige SGR. Le eccedenze di liquidità disponibili dopo la vendita dei titoli in portafoglio e prima della conclusione dell’acquisizione di Carige SGR sono state investite in depositi bancari vincolati a breve termine. 9. L’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società quotate La società ha proseguito nell’opera pluriennale di tutela dei diritti delle minoranze partecipando direttamente a due assemblee delle società quotate presso la Borsa Italiana. Inoltre, ha partecipato, in collegamento con altre società di gestione italiane ed estere, alla presentazione di quindici liste di amministratori e sindaci, in linea con il quorum richiesto dagli statuti societari. La società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati. I rimborsi ottenuti in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in USD 52.746, pari a circa € 39.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati. 10. Governance della società In allegato al fascicolo di bilancio è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni. In tema di conflitti di interessi, la società si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, istituendo presidi di controllo la cui efficacia è periodicamente verificata. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per qualificare le operazioni di piccola dimensione, l’importo pari ad € 300.000 per operazione. 15 Il dato di cost/income riportato nel bilancio 2012 era pari a 62,33%, in quanto i) non includeva tra gli item di costo considerati il valore degli “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” relativi ai bonus, e ii) considerava gli utili/perdite attuariali del fondo TFR come elementi di conto economico. Entrambi questi elementi sono stati trattati in modo diverso nel bilancio 2013, in quanto i) gli stanziamenti relativi ai bonus sono stati inclusi nelle Spese per il personale, mentre ii) l’utile/perdita attuariale del fondo TFR è stata appostata a riserva di patrimonio netto come da IAS 19. Si è pertanto deciso, al ne di un’efcace comparazione, di fornire un dato 2012 rivisto e omogeneo con le logiche adottate per rappresentare il dato 2013. 21 Bilancio 2013 Si segnala che Arca SGR ha adottato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di cui il D. Lgs. del 8 giugno 2001 n. 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti ed ha istituito l’Organismo di Vigilanza. Nel corso dell’anno 2013 l’Organismo di Vigilanza si è riunito otto volte svolgendo attività specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate nel Modello. Tra i principali ambiti esaminati dall’Organismo di Vigilanza nel corso del 2013 si segnalano: i) attività sensibili in materia di abusi di mercato e di reati di ricettazione; ii) riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita; iii) reati di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico; iv) reati di finanziamento del terrorismo. A seguito delle modifiche organizzative intervenute all’interno della società, è stato altresì proposto l’aggiornamento del suddetto Modello. 11. Rapporti con le controparti collegate Nel corso del 2013, la società ha intrattenuto rapporti con gli Istituti Bancari azionisti regolati alle condizioni di mercato. Tali rapporti riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla società e la funzione di banca depositaria svolta nell’interesse dei fondi comuni e del fondo pensione, nonché la gestione di alcuni mandati istituzionali. 12. Fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio La raccolta fondi comuni del primo bimestre 2014 ha registrato sottoscrizioni per € 1.050 milioni circa, a fronte di riscatti per € 840 milioni circa con saldo netto positivo di oltre € 200 milioni. L’avvio dell’anno evidenzia dunque una continuazione del trend di crescita del settore manifestatosi nel corso del 2013. 12.1 Problematica IVA sui servizi di banca depositaria Relativamente alla problematica relativa al potenziale esercizio del diritto rivalsa da parte delle banche depositarie per l’IVA sui servizi di controllo e sorveglianza prestati tra il 2006 e il 2012 si segnala che il Banco Popolare nel febbraio 2014 ha emesso fattura nei confronti della società per l’IVA versata all’erario pari a circa € 25.000, al fine di regolarizzare la posizione di alcune banche del Gruppo per l’anno 2008. La problematica IVA che si è venuta a creare con il Gruppo Banco Popolare si aggiunge a quelle, già note e relative alla medesima materia, con il Gruppo UBI e la Banca Popolare di Vicenza. Maggiori informazioni sono riportate nella nota integrativa. 12.2 Acquisizione di Carige Asset Management SGR S.p.A. In data 24 febbraio 2014 il Consiglio di Amministrazione di Carige Asset Management SGR ha esaminato la situazione patrimoniale della società controllata da Arca al 31 dicembre 2013 che evidenziava un patrimonio netto pari a € 8.658.327. Secondo quanto previsto dal contratto di compravendita tra Arca e Banca Carige, al fine di determinare il prezzo definitivo delle quote di Carige SGR, tale patrimonio netto al 31 dicembre 2013 è stato confrontato con il patrimonio netto della società al 31 marzo 2013, al netto dei dividendi distribuiti nel mese di aprile 2013. Dalla verifica descritta è emerso un saldo patrimoniale pari a € 566.978 che Arca verserà a Banca Carige secondo i termini previsti dal contratto di compravendita. 12.3 Premio Alto Rendimento 2013 – Il Sole 24 Ore La società si è classificata al 1° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria “Big” e nelle categorie “Miglior fondo bilanciato” con Arca BB. I premi sono stati riconosciuti dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 12 marzo 2014. 12.4 Premio European Funds Trophy La società ha ottenuto il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI). 22 13. Evoluzione prevedibile della gestione I primi mesi del corrente anno confermano il trend di crescita che ha segnato gran parte dell’esercizio 2013. In particolare si sottolinea il contributo fornito ai risultati di raccolta da parte delle banche che hanno sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione, nonché del Gruppo Carige, che da fine 2013 ha cominciato a distribuire i prodotti Arca. A sostegno della raccolta e della crescita delle masse si segnalano inoltre le iniziative promosse dalla società per rafforzare la propria offerta di prodotti, con particolare riferimento alle categorie dei fondi a cedola e dei fondi flessibili. Il livello di massa critica raggiunto dalla società, anche in virtù della strategia di crescita esogena finora adottata, e il completamento del processo di riorganizzazione strutturale costituiscono una solida piattaforma per proiettare Arca nel suo percorso di crescita futura, la cui realizzazione resta comunque condizionata dall’evoluzione del contesto economico in cui la società si trova ad operare. 14. Il bilancio Signori Soci, Il bilancio al 31 dicembre 2013 della vostra società presenta una solida situazione patrimoniale e finanziaria. Il risultato economico risente positivamente dell’incremento delle masse in gestione, anche a seguito dell’efficace esecuzione della strategia di crescita per linee esterne, del buon andamento dei fondi che ha permesso di conseguire importanti commissioni di incentivo, dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa, e del beneficio fiscale straordinario derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli rimane significativa, anche in virtù dell’emissione dello strumento innovativo di capitale a dicembre 2013, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e crescente capacità di generare cassa della società in linea con la crescita dei flussi commissionali. Tali condizioni consentono di proseguire nella ricerca per l’acquisizione di ulteriori masse al fine di migliorare la quota di mercato, conseguire ulteriori economie di scala e migliorare ulteriormente la redditività della società. Si propone, pertanto: - di approvare l’allegato bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 e la relativa relazione degli Amministratori; - di destinare l’intero utile d’esercizio di € 31.468.423 a riserva per rafforzare il patrimonio aziendale, con allocazione alla riserva straordinaria, dato che la riserva legale ha raggiunto il quinto del capitale sociale. Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della società, sostenuta dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non é mai venuto meno. Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo Loser per la spinta innovatrice che ha saputo imprimere, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno profuso. Con l’Assemblea di Bilancio 2013 termina il triennio di operatività del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e l’Assemblea è dunque chiamata a nominare i nuovi Organi Societari per il triennio 2014-2016. Milano, 27 marzo 2014 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ARCA SGR (Prof. Guido Cammarano) 23 Bilancio 2013 STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2013 (in unità di Euro) Voci dell’attivo 10. CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE 20. 2013 2012 902 1.920 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE 0 61.615.942 40. ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 0 45.425 60. CREDITI 52.647.631 82.212.594 a) per gestione di patrimoni b) altri crediti 90. 46.242.144 43.725.404 6.405.487 38.487.190 PARTECIPAZIONI 101.566.978 0 100. ATTIVITÀ MATERIALI 29.932.691 28.558.908 110. ATTIVITÀ IMMATERIALI 42.802.071 23.023.636 120. ATTIVITÀ FISCALI 32.675.978 2.960.496 a) correnti b) anticipate 140. 1.492.123 1.837.028 31.183.855 1.123.468 ALTRE ATTIVITÀ 15.501.298 42.895.447 TOTALE ATTIVO 275.127.549 241.314.368 I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono riportati in nota integrativa. 24 Voci del passivo e del patrimonio netto 2013 2012 10. DEBITI 81.800.683 96.032.751 70. PASSIVITÀ FISCALI 22.635.821 6.845.522 a) correnti 18.621.206 3.106.556 b) differite 4.014.615 3.738.966 90. ALTRE PASSIVITÀ 16.196.041 15.821.739 100. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE 714.071 654.323 110. FONDI PER RISCHI E ONERI 378.290 0 b) altri fondi 378.290 0 120. CAPITALE 50.000.000 50.000.000 160. RISERVE 72.401.123 55.322.397 170. RISERVE DA VALUTAZIONE (466.903) (441.090) 180. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 31.468.423 17.078.726 275.127.549 241.314.368 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono riportati in nota integrativa. 25 Bilancio 2013 CONTO ECONOMICO (in unità di Euro) Voci 2013 10. Commissioni attive 2012 210.745.841 174.725.803 (144.504.518) (119.263.872) 66.241.323 55.461.931 40. Interessi attivi e proventi assimilati 1.678.235 2.261.736 50. Interessi passivi e oneri assimilati (637.373) (305.764) 107.364 5.232.900 5.299 0 20. Commissioni passive COMMISSIONI NETTE 60. Risultato netto dell'attività di negoziazione 90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività nanziarie 5.299 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 110. Spese amministrative 0 67.394.848 62.650.803 (36.992.608) (36.175.109) a) spese per il personale (14.344.556) (12.806.750) b) altre spese amministrative (22.648.052) (23.368.359) 120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali (962.875) (663.167) 130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali (1.295.176) (723.817) (378.290) 73.633 915.254 (594.396) RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 28.681.153 24.567.947 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 28.681.153 24.567.947 2.787.270 (7.489.221) UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 31.468.423 17.078.726 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 31.468.423 17.078.726 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono riportati in nota integrativa. 26 PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci 2013 2012 31.468.423 17.078.726 20. Attività materiali 0 0 30. Attività immateriali 0 0 (22.175) (33.208) 50. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 60. Quota delle riserve da valutazione 0 0 70. Copertura di investimenti esteri 0 0 80. Differenze di cambio 0 0 90. Copertura di ussi nanziari 0 0 (3.638) 3.068 110. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 (25.813) (30.140) 31.442.610 17.048.586 10. Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a beneci deniti delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 100. Attività nanziarie disponibili per la vendita 130. Totale delle altre componenti reddituali al netto delle imposte 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono riportati in nota integrativa. 27 Bilancio 2013 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO (in unità di Euro) Esistenze al 31.12.2012 Allocazione risultato esercizio precedente Modifica saldi di apertura Esistenze al 01.01.2013 Redditività complessiva esercizio 2013 Operazioni sul Patrimonio Netto Dividendi e altre destinazioni Riserve Capitale Variazioni dell’esercizio Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione Variazione straordinaria strumenti dividendi di capitale Patrimonio Netto al 31.12.2013 Altre variazioni 50.000.000 50.000.000 50.000.000 Riserve: 55.322.397 55.322.397 17.078.726 72.401.123 a) di utili 55.322.397 55.322.397 17.078.726 72.401.123 Sovrapprezzo emissioni b) altre (di capitale) Riserve da valutazione (441.090) (441.090) (25.813) (466.903) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio Netto 17.078.726 17.078.726 (17.078.726) 121.960.033 Esistenze al 31.12.2011 121.960.033 0 31.442.610 153.402.643 Allocazione risultato esercizio precedente Modifica saldi di apertura Esistenze al 01.01.2012 50.000.000 Variazioni dell’esercizio Redditività complessiva esercizio 2012 Operazioni sul Patrimonio Netto Dividendi e altre destinazioni Riserve Capitale 31.468.423 31.468.423 Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione Variazione straordinaria strumenti dividendi di capitale Patrimonio Netto al 31.12.2012 Altre variazioni 50.000.000 50.000.000 Sovrapprezzo emissioni Riserve: 58.451.785 368.487 58.820.272 (3.497.875) 55.322.397 a) di utili 58.451.785 368.487 58.820.272 (3.497.875) 55.322.397 b) altre (di capitale) Riserve da valutazione 570 (411.520) (410.950) (30.140) (441.090) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile/(Perdita) di esercizio (3.540.908) 43.033 (3.497.875) 3.497.875 17.078.726 17.078.726 Patrimonio Netto 104.911.447 0 104.911.447 0 17.048.586 121.960.033 I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono riportati in nota integrativa. 28 RENDICONTO FINANZIARIO (in unità di Euro) RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO A. Attività operativa 1. Gestione - commissioni attive - commissioni passive - interessi attivi incassati - interessi passivi pagati - dividendi e proventi simili - spese per il personale - altri costi - altri ricavi - imposte - Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto scale 2. Liquidità genarata/assorbita dalle attività nanziarie - attività nanziarie detenute per la negoziazione - attività nanziarie valutate al fair value - attività nanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso enti nanziari - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività nanziarie - debiti verso banche - debiti verso enti nanziari - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività nanziarie di negoziazione - passività nanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 2013 2012 11.717.079 210.745.841 (144.504.518) 1.576.794 (637.373) 0 (15.209.871) (44.586.661) 1.545.597 2.787.270 0 40.710.564 174.725.803 (119.263.872) 1.687.700 (305.764) 0 (7.756.125) (6.711.703) 5.811.150 (7.476.625) 0 81.007.039 61.718.294 0 41.193 (470.744) 630 (2.438.371) 22.156.037 (52.422.185) (4.081.063) 0 3.429 (1.883) 1.024.351 (7.200.178) (42.166.841) (25.239.638) (39.668.199) 239.570 85.858 0 0 0 14.103.133 56.728.167 67.480.975 (16.731) 145.367 0 0 0 (10.881.444) 67.484.480 45.016.546 883.782 0 0 0 883.782 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B. Attività di investimento 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite/rimborsi di attività nanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività nanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda (125.861.030) (101.566.978) 0 (3.220.441) (21.073.611) 0 (16.586.875) 0 0 (11.232.618) (5.354.257) 0 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (124.977.248) (16.586.875) - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre nalità 0 23.000.000 0 0 0 0 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista 23.000.000 0 (34.492.768) 28.429.671 C. Attività di provvista Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio 29 Bilancio 2013 RICONCILIAZIONE (in unità di Euro) Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 30 2013 2012 38.303.888 9.874.217 (34.492.768) 28.429.671 3.811.120 38.303.888 NOTA INTEGRATIVA PARTE A Politiche contabili Nota integrativa Parte A - Politiche Contabili A.1 - PARTE GENERALE Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Il bilancio di Arca SGR SpA al 31 dicembre 2013, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Il presente bilancio è redatto in conformità ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 che per la società sono i seguenti: – Delibera Consob n. 15519 del 27/07/2006 recante “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”; – Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 recante “Informativa societaria richiesta ai sensi dell’art. 114, comma 5, D. Lgs. 58/98”; – Banca d’Italia: Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM, pubblicate in data 21 gennaio 2014. Nella predisposizione del bilancio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2013 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea. Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto nanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sui risultati economici conseguiti. In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, ivi inclusi quelli esposti in nota integrativa, in deroga a quanto indicato nel provvedimento di Banca d’Italia, al ne di assicurare maggiore signicatività e chiarezza alle informazioni in essa contenute. Il bilancio è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS. I prospetti contabili e la nota integrativa presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2012, riesposti come dettagliato nella successiva sezione 4. Contenuto dei prospetti contabili Stato patrimoniale e conto economico Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Non sono riportate le voci previste dagli schemi deniti dalla Banca d’Italia che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio, né per quello precedente. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Nel prospetto è riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio e nell’esercizio precedente, suddivisi tra il capitale sociale (costituito dalle sole azioni ordinarie), le riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio e il risultato economico. Prospetto della redditività complessiva Nel prospetto viene riportato il risultato d’esercizio retticato per effetto delle variazioni di valore, al netto delle relative imposte, delle attività registrate in contropartita delle riserve da valutazione intervenute nell’esercizio di riferimento del bilancio e nell’esercizio precedente. Rendiconto nanziario Il prospetto dei ussi nanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio è stato predisposto seguendo il metodo diretto. I ussi nanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività di investimento e quelli prodotti dall’attività di nanziamento. 32 Nel prospetto i ussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli assorbiti sono riportati fra parentesi. Contenuto della nota integrativa La nota integrativa comprende le informazioni previste dalle “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM”, emanate da Banca d’Italia in data 21 gennaio 2014, nonché le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali. Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Oltre a quanto già esposto nella relazione degli amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio 2013 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono vericati eventi tali da incidere in misura apprezzabile sull’operatività e sui risultati economici della società. Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione è il 27 marzo 2014. Sezione 4 - ALTRI ASPETTI Nel corso dell’esercizio 2013 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione, limitatamente alle fattispecie di interesse per la Società, con una sintetica descrizione degli effetti ed un rinvio all’informativa fornita nella presente nota integrativa: Regolamento n. 475 del 5 giugno 2012 IAS 1 Le modiche al principio IAS 1, nalizzate a garantire una maggiore chiarezza del prospetto della redditività complessiva, richiedono di fornire evidenza separata delle componenti reddituali che non saranno in futuro riversate nel conto economico e di quelle componenti che, diversamente, potranno essere successivamente riclassicate nell’utile (perdita) dell’esercizio, al vericarsi di determinate condizioni (es. cessione, impairment). Tali evidenze sono fornite nel prospetto della redditività complessiva riportato nel presente bilancio d’esercizio, così come modicato dalle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. IAS 19 La novità di maggiore rilievo introdotta dalla nuova versione dello IAS 19 riguarda l’eliminazione dei trattamenti contabili ammissibili per la rilevazione dei piani a beneci deniti e l’introduzione di un unico metodo che prevede il riconoscimento nel prospetto della redditività complessiva delle componenti legate alla misurazione della passività (utili/perdite attuariali). A tale proposito si rimanda a quanto descritto nel dettaglio nel successivo paragrafo 4.1 “Restatement dei valori del bilancio 2012” . Regolamento n. 1255 del 11 dicembre 2012 IFRS 13 Il nuovo standard IFRS 13 “Valutazione del fair value” stabilisce un unico quadro di riferimento per la determinazione del fair value, sostituendo le regole sparse nei vari principi contabili e fornendo una guida completa su come misurare il fair value delle attività e passività nanziarie e non, anche in presenza di mercati non attivi e illiquidi. Il nuovo standard non estende l’utilizzo del principio contabile del fair value, la cui applicazione è invece richiesta o consentita da altri standard, ma fornisce istruzioni pratiche, complete e condivise sulla modalità di determinazione del fair value. Per la società, l’applicazione del nuovo principio ha comportato l’inserimento di nuove informazioni quantitative e qualitative in materia di gerarchia di fair value, di tecniche valutative e di input utilizzati, da fornire in modo prospettico, ossia senza necessità di riesporre le informazioni comparative per il bilancio 2012, in quanto non richieste dai principi allora vigenti. Per l’informativa sul fair value si fa rinvio alla successiva parte A.4 “Informativa sul fair value”, nonché ai dettagli forniti nelle tabelle di stato patrimoniale relative alla composizioni merceologica delle attività/ passività valutate al fair value su base ricorrente o non ricorrente e delle poste valutate al costo per le quali i principi contabili di 33 Bilancio 2013 Nota integrativa - Parte A riferimento prevedono l’informativa del fair value, così come introdotti e/o modicati dalle istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. 4.1 Restatement dei valori del bilancio 2012 Nel bilancio 2013 sono stati applicati i criteri di iscrizione previsti dalla versione aggiornata del principio contabile IAS 19 – Beneci ai dipendenti – la cui applicazione è divenuta obbligatoria a partire dal presente esercizio. Come sarà meglio specicato nei successivi paragra di questa nota (cui si rinvia), il principio contabile IAS 19, nella nuova versione, richiede l’iscrizione nello stato patrimoniale delle passività (o attività) nette per piani a beneci deniti per un importo corrispondente al valore attuale di tali beneci, calcolato secondo metodologie attuariali. In sede di adeguamento a tale valore, gli utili e le perdite attuariali devono essere riconosciute nel prospetto della redditività complessiva. L’unico benecio della tipologia “a beneci deniti” riconosciuto da Arca SGR ai propri dipendenti è costituito dal Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato. Nei passati esercizi Arca SGR ha iscritto nello stato patrimoniale la passività per TFR per importi corrispondenti al valore attuale, riconoscendo le componenti attuariali nel conto economico. L’applicazione retroattiva della versione rivista del principio contabile IAS 19 ha pertanto comportato la riclassicazione dalle riserve di utili alla riserva di valutazione del valore complessivo degli utili e perdite attuariali riconosciuto no al 31 dicembre 2011 e la riclassicazione dal conto economico al prospetto della redditività complessiva delle componenti attuariali riconosciute nel 2012. I valori riclassicati sono al netto del relativo carico scale. I valori riferiti al 2012 presentati come comparativi nel presente bilancio costituiscono la risultante della sopra citata riclassicazione. Inoltre, le istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 contengono alcuni chiarimenti e precisazioni in tema di contenuto delle voci del bilancio che hanno indotto a modicare la classicazione dei costi e delle passività connessi a taluni compensi da corrispondere ai dipendenti e agli amministratori. In particolare sono state riclassicate dalla voce “Fondi per rischi ed oneri” alla voce “Altre passività” le passività rappresentate: • dagli stanziamenti relativi al compenso spettante a componenti del Consiglio di Amministrazione; • dagli stanziamenti di gratiche a favore dei dipendenti. I corrispondenti costi sono stati riclassicati dalla voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” alla voce “Spese per il personale” del conto economico (riclassiche di cui alla colonna “Nuovi schemi di bilancio B.I.” della seguente tabella). Inne sono stati esposti acconti e debiti per imposte dirette al saldo netto e sono stati riclassicati dalla voce “Debiti” alla voce “Altre attività” una parte dei debiti verso gli outsourcers di servizi amministrativi. Tali ulteriori riclassiche sono esposte nella colonna “Altre riclassiche” della seguente tabella. Le riclassicazioni hanno riguardato tanto i valori riconducibili al 2013 quanto i corrispondenti valori 2012. Nei prospetti che seguono sono riportate le riconciliazioni tra i valori risultanti nei prospetti del bilancio 2012, così come approvato dall’assemblea degli azionisti, ed i valori rideterminati secondo quanto precedentemente riportato (tutti i valori sono espressi in unità di Euro). ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci dell’Attivo (Euro) Cassa e disponibilità liquide Attività nanziarie detenute per la negoziazione 40. Attività nanziarie e disponibili per la vendita 60. Crediti a) per gestione di patrimoni b) altri crediti 90. Partecipazioni 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività scali a) correnti b) anticipate 140. Altre attività Totale attivo 10. 20. 34 ALTRE RICLASSIFICHE 31/12/2012 PUBBLICATO NUOVI SCHEMI B.I. APPLICAZIONE RETROATTIVA IAS 19 REVISED 31/12/2012 RESTATED 1.920 61.615.942 1.920 61.615.942 45.425 45.425 82.212.594 82.212.594 43.725.404 38.487.190 43.725.404 38.487.190 0 28.558.908 23.023.636 6.224.929 5.101.461 1.123.468 0 28.558.908 23.023.636 2.960.496 (3.264.433) 42.895.447 244.578.801 (3.264.433) 1.837.028 1.123.468 42.895.447 241.314.368 PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci del passivo e del patrimonio netto (Euro) ALTRE RICLASSIFICHE 31/12/2012 PUBBLICATO 10. Debiti 96.732.283 60. Passività scali 10.109.955 90. a) correnti 6.370.989 b) differite 3.738.966 Altre passività APPLICAZIONE RETROATTIVA IAS 19 REVISED NUOVI SCHEMI B.I. 31/12/2012 RESTATED (699.532) 96.032.751 6.845.522 (3.264.433) 3.106.556 3.738.966 12.605.486 100. Trattamento di ne rapporto del personale 699.532 2.516.721 15.821.739 654.323 110. Fondo per rischi e oneri 654.323 2.516.721 (2.516.721) 0 120. Capitale sociale 50.000.000 160. Riserve 54.910.877 411.520 3.638 (444.728) (441.090) 17.045.518 33.208 17.078.726 0 241.314.368 170. Riserve da valutazione 180. Utile (perdita) d’esercizio Totale passivo e patrimonio netto 244.578.801 50.000.000 (3.264.433) 0 55.322.397 CONTO ECONOMICO Voci di conto economico (Euro) 10. Commissioni attive 20. Commissioni passive ALTRE RICLASSIFICHE 31/12/2012 PUBBLICATO Commissioni nette APPLICAZIONE RETROATTIVA IAS 19 REVISED NUOVI SCHEMI B.I. 31/12/2012 RESTATED 174.725.803 174.725.803 (119.263.872) (119.263.872) 55.461.931 55.461.931 0 0 30. Dividendi e proventi assimilati 40. Interessi attivi e proventi assimilati 2.261.736 2.261.736 50. Interessi passivi e oneri assimilati (305.764) (305.764) 60. Risultato netto dell’attività di negoziazione 5.232.900 5.232.900 Margini di intermediazione 110. Spese amministrative a) spese per il personale (10.335.833) b) altre spese amministrative (23.368.359) 62.650.803 62.650.803 (33.704.192) (36.175.109) (2.516.721) 45.804 (12.806.750) (23.368.359) 120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali (663.167) (663.167) 130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali (723.817) (723.817) 150. Accontonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione (2.443.088) 2.516.721 73.633 (594.396) (594.396) Risultato della gestione operativa 24.522.143 45.804 24.567.947 Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 24.522.143 45.804 24.567.947 (7.476.625) (12.596) (7.489.221) 17.045.518 33.208 17.078.726 33.208 17.078.726 190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte Utile (perdita) d’esercizio 17.045.518 0 35 Bilancio 2013 Nota integrativa - Parte A PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA Voci 10. Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a beneci deniti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto APPLICAZIONE RETROATTIVA IAS 19 REVISED 31/12/2012 PUBBLICATO 17.045.518 0 0 0 0 0 31/12/2012 RESTATED 33.208 17.078.726 (33.208) 0 0 (33.208) 0 0 Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 70. 80. 90. 100. 110. 120. Copertura di investimenti esteri Differenze di cambio Copertura di ussi nanziari Attività nanziarie disponibili per la vendita Attività non correnti in via di dismissione Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 0 0 0 3.068 0 0 0 0 0 3.068 0 0 3.068 (33.208) (30.140) 17.048.586 0 17.048.586 4.2 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio Il bilancio al 31.12.2013 accoglie le risultanze di due nuove operazione straordinarie: • Il contratto di acquisizione dei rami d’azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR sottoscritto in data 21 dicembre 2012 con efcacia 1° gennaio 2013; • L’acquisizione del 100% delle quote di Carige Asset Management SGR S.p.A. da Banca Carige avvenuta in data 30 dicembre 2013. BPVi Fondi SGR L’acquisto dei rami di azienda da BPVi Fondi SGR ha comportato il pagamento di € 21.000.000 avvenuto in due tranche, la prima da € 6.000.000 in data 21 dicembre 2012 e la seconda a saldo di quanto dovuto (€ 15.000.000) in data 1° marzo 2013. Il ramo di azienda “OICR” era costituito dai fondi comuni Pacto (incorporati nei fondi Arca il 1° gennaio 2013) e dalle masse rivenienti da ex GPM/GPF. Alla data di efcacia i fondi Pacto avevano masse pari a € 393,2 milioni, mentre le masse ex GPM/ GPF erano contrattualmente stabilite in € 400,0 milioni al 30 giugno 2014. Nel dicembre 2012 è inoltre stato stipulato tra Arca e il Gruppo Banca Popolare di Vicenza un accordo strategico di distribuzione dei fondi Arca con durata decennale, rinnovabile per altri 5 anni. Il ramo di azienda “GPA” era costituito dai portafogli istituzionali delle società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura S.p.A., nonché dal fondo pensione Cariprato. L’acquisto del ramo d’azienda da parte di Arca si è accompagnato alla sottoscrizione di un accordo di gestione con Berica Vita e ABC della durata di 8 anni rinnovabile per un ulteriore anno e di un accordo di gestione del fondo pensione Cariprato della durata di 3 anni. Nell’ambito dell’operazione con BPVi Fondi SGR sono stati trasferiti ad Arca 3 dipendenti. Le componenti trasferite identicate sono state iscritte al fair value alla loro data di acquisizione e risultano riassunte nel seguente prospetto: (Valori in Euro) Crediti per gestioni di patrimoni Attività scali Attività immateriali Debiti Altre passività Trattamento di ne rapporto del personale 36 ATTIVO PASSIVO 42.135 631 7.084.590 18.435 9.500 19.015 Il valore delle attività immateriali, riconducibile al benecio atteso dall’accordo di distribuzione con la Banca Popolare di Vicenza e dagli accordi di gestione con Berica Vita, ABC Danni e con il fondo pensione Cariprato, è stato determinato a seguito di una procedura di Purchase Price Allocation condotta anche mediante il supporto fornito da PricewaterhouseCoopers Advisory. L’operazione ha comportato l’iscrizione di un avviamento pari a € 13.917.073 determinato in via residuale rispetto al prezzo complessivo pagato e al valore delle immobilizzazioni immateriali identicate. L’avviamento in questione è sottoposto a test di impairment, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36. Si segnala, inne, che il contratto di cessione dei rami d’azienda prevede un conguaglio a favore di Arca SGR qualora, entro periodi contrattualmente deniti (4 anni dopo la data di efcacia e 8 anni dopo la data di efcacia), le commissioni nette effettive generate dai rami risultassero inferiori a quelle stimate per la determinazione del prezzo di compravendita concordato. Carige Asset Management SGR In data 30 dicembre 2013 Arca ha acquisito da Banca Carige il 100% delle azioni della società Carige Asset Management SGR S.p.A. con sede in Genova. Il prezzo provvisorio, pagato a Banca Carige contestualmente al trasferimento quote, è stato di € 101.000.000. Nel mese di marzo 2014 è previsto il pagamento di un saldo pari alla differenza tra il patrimonio netto di Carige SGR al 31 marzo 2013 (€ 12.303.349), al netto dei dividendi distribuiti ad aprile 2013 (€ 4.212.000), ed il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2013 (€ 8.658.327): tale saldo, a favore di Banca Carige, è pari a € 566.978. L’acquisizione di Carige SGR ha comportato: i) la fusione dei fondi comuni Carige nei fondi comuni Arca con data di efcacia 1° gennaio 2014 per un controvalore di masse pari a € 3,3 miliardi circa; ii) la fusione del fondo pensione Carige nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efcacia 1° gennaio 2014, per un controvalore di masse pari a € 420 milioni circa; iii) la sottoscrizione di un contratto di consulenza in materia di investimenti in forza del quale Arca fornirà a Banca Carige raccomandazioni di asset allocation e portafogli modello per le linee di gestione patrimoniale offerte da Banca Carige alla propria clientela (masse complessive interessate dal servizio a gennaio 2014 pari a € 400 milioni circa); iv) un accordo strategico di distribuzione di durata ventennale con cui Banca Carige si impegna a collocare i fondi Arca nell’ambito del proprio gruppo bancario. La situazione patrimoniale di Carige SGR al 31 dicembre 2013 è riassunta nel seguente prospetto: (Valori in Euro) Crediti Attività scali Altre attività ATTIVO 15.417.238 1.391.603 115.339 PASSIVO Debiti Passività scali Altre passività 7.755.104 5.540 505.209 Capitale sociale Riserve Utile d'esercizio 5.200.000 1.290.000 2.168.327 La partecipazione totalitaria di Arca in Carige Asset Management SGR a ne 2013 comporta la necessità da parte di Arca di redigere il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013. Come meglio dettagliato nella nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, l’eccedenza del prezzo di acquisizione rispetto al patrimonio netto contabile della società acquisita alla data di acquisizione è temporaneamente attribuita ad Avviamento. Nel corso del 2014 Arca procederà all’allocazione di tale eccedenza alle attività e passività identicabili della società acquisita, in base al loro fair value, e alla conseguente determinazione del valore nale dell’avviamento (Purchase Price Allocation). Si segnala che Arca è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione di Carige Asset Management SGR nel corso del 2014. Come già effettuato per i precedenti casi di acquisizione di rami di azienda, è stata inserita nel contratto di compravendita una clausola di tutela a favore di Arca che prevede una compensazione a suo favore sul prezzo pagato per l’acquisizione (c.d. clausola di claw-back) qualora, entro periodi contrattualmente deniti (5 anni dalla data di efcacia e 10 anni dalla data di efcacia), le commissioni nette effettive generate dal Gruppo Carige risultassero inferiori a quelle stimate per la determinazione del prezzo di compravendita concordato. 37 Bilancio 2013 Nota integrativa - Parte A A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca SGR SpA per la classicazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali. 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie detenute con nalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività nanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico. Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi. 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie non derivate, non diversamente classicate come Crediti, Attività detenute per la negoziazione o Attività detenute sino a scadenza. L’iscrizione iniziale dell’attività nanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value, intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Gli interessi maturati sulle attività nanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e conuisce in una specica Riserva di patrimonio netto. I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassicati nel conto economico quando l’attività nanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore. La verica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio. Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento vericatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore. Dette riprese di valore sono imputate: – a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito; – nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettiche. Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi. 3. Crediti e Debiti Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività nanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti ssi o determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari come deniti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es. attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti. Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività nanziarie di negoziazione e Passività nanziarie valutate al fair value nonché dai titoli di debito indicati nella voce titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari (come deniti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e gli eventuali scoperti di conto corrente. I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value. 38 Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico. Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del vericarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate. 4. Partecipazioni La voce comprende le partecipazioni in società controllate (IAS 27), in società sottoposte a controllo congiunto (IAS 31) nonché quelle in società sottoposte a inuenza notevole (IAS 28). L’iscrizione iniziale delle partecipazioni avviene al costo, comprensivo del prezzo pagato per l’acquisto delle partecipazioni e degli oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto stesso. Alla data di chiusura del bilancio le partecipazioni vengono valutate al costo, ridotto per eventuali perdite durevoli di valore (c.d. “impairment test”). Per una descrizione delle metodologie utilizzate per la determinazione e misurazione delle eventuali perdite di valore si rinvia al successivo paragrafo 14. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento vericatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Le partecipazioni vengono cancellate quando sono cedute con trasferimento di tutti i rischi e beneci connessi. 5. Attività materiali Le attività materiali comprendono i terreni, i fabbricati, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo amministrativo. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e, per gli immobili acquistati successivamente, in prima iscrizione, si è proceduto a determinare il valore del costo dei terreni, dei fabbricati e degli impianti di proprietà detenuti, in base al loro fair value alla data di transizione o acquisto. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei beneci economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, dedotti gli ammortamenti e le eventuali perdite durevoli di valore accumulati. Le immobilizzazioni, con esclusione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate, a partire dal giorno in cui sono pronte per l’utilizzo, lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite e il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, e il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei ussi nanziari futuri originati dal cespite. Le eventuali rettiche sono rilevate a conto economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore. Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso. 6. Attività immateriali Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se: - sono identicabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali; - incorporano beneci futuri; - la società ne ha il controllo. 39 Bilancio 2013 Nota integrativa - Parte A Esse includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e gli oneri pluriennali derivanti dall’acquisizione di contratti. Le attività immateriali sono iscritte al costo, retticato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri beneci economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario, il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Il costo delle immobilizzazioni immateriali a vita utile denita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i beneci economici, in quote costanti sulla base della relativa vita utile. Tra le attività immateriali a vita utile denita sono inclusi oneri pluriennali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i margini reddituali, attesi lungo la durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specici dell’attività. Esse sono ammortizzate in quote costanti lungo il periodo di afusso di maggiore signicatività dei beneci economici attesi. Le attività immateriali comprendono inoltre l’avviamento, pari alla differenza positiva tra il corrispettivo sostenuto per un’aggregazione aziendale ed il fair value delle attività nette identicabili acquisite. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verica dell’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (test di “impairment”). In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all’anno viene effettuata una verica dell’assenza di riduzioni durevoli di valore. A tal ne, viene identicata l’unità generatrice di ussi nanziari, ossia il più piccolo gruppo identicabile di attività che presenta capacità autonome di generazione e di governo di ussi di cassa (Cash Generating Unit – CGU), cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore; detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di ussi nanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Il valore d’uso è il valore attuale dei ussi nanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l’avviamento è stato attribuito. Se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività; l’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore recuperabile. Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi beneci economici futuri. 7. Fiscalità corrente e differita Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente normativa nazionale. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere scale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee - senza limiti temporali - tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori scali. Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a beneci scali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite scali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste un’elevata probabilità di recupero. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce Attività scali e le seconde nella voce Passività scali. Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società. 8. Operazioni in valuta Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data di chiusura del bilancio. 40 Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. 9. Trattamento di Fine Rapporto del personale Con decorrenza 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. Conseguentemente, per le aziende con più di cinquanta dipendenti, si possono distinguere due tipi di piani: a beneci deniti (Dened Benet Plan) per il fondo maturato al 31 Dicembre 2006 e a contributi deniti (Dened Contribution Plan) per le quote maturande dal 1° gennaio 2007. Il trattamento di ne rapporto del personale, qualicabile come benecio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni denite, rappresenta la passività maturata nei confronti del personale dipendente in base alla normativa vigente ed in ottemperanza delle disposizioni del vigente CCNL di categoria ed è iscritto sulla base del suo valore attuale. Ai ni dell’attualizzazione si utilizza il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito” che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demograca e l’attualizzazione nanziaria di tali ussi sulla base di un tasso d’interesse di mercato. I costi per il servizio del piano costituiti da costi per prestazioni di lavoro e costi per interessi, sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati e interessi maturati. I costi e/o ricavi da rivalutazione (costituiti dagli utili e perdite attuariali e dalle variazioni di fair value di eventuali attività a servizio del piano) sono iscritti nel prospetto della redditività complessiva, al netto del relativo effetto scale. A seguito delle novità normative introdotte, il trattamento di ne rapporto maturato al 31 dicembre 2006 è valutato senza applicazione del pro-rata, in quanto i beneci dei dipendenti possono essere considerati quasi interamente maturati, con la sola eccezione della rivalutazione. Conseguentemente, ai ni di questo calcolo, i costi per il servizio del piano relativi alle prestazioni future di lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli, poiché rappresentati dai versamenti contributivi ai fondi previdenza integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’Inps. 10. Riserve di valutazione Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività nanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto scale. 11. Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se: • esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre beneci economici per adempiere l’obbligazione; • può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro. Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale dei comparti a garanzia del fondo pensione Arca Previdenza, istituito e gestito dalla società, determinato applicando il tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specici connessi alla passività. Laddove l’elemento temporale sia signicativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e retticati per riettere la migliore stima corrente. A seguito dell’emanazione del nuovo provvedimento della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 in tema di redazione del bilancio, sono stati riclassicati dai Fondi per rischi ed oneri alla voce Altre passività i seguenti elementi: • gli stanziamenti relativi al compenso variabile spettante a componenti del Consiglio di Amministrazione; • gli stanziamenti di gratiche a favore dei dipendenti. 12. Altre attività e passività In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni di investimento istituiti da Arca SGR, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto 41 Bilancio 2013 Nota integrativa - Parte A dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente spesato nel conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua. 13. Rilevazione dei ricavi e dei costi Le commissioni attive e passive, gli interessi attivi e passivi, nonché gli altri costi e ricavi sono rilevati secondo il principio della competenza economica e della correlazione temporale, mediante iscrizione dei relativi ratei e risconti. In particolare, i ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o, comunque, quando è probabile che saranno ricevuti i beneci futuri e tali beneci possono essere quanticabili in modo attendibile. I ricavi e costi per cessioni/acquisti di beni e per prestazioni di servizi sono valutati in base al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante. I ricavi e costi per interessi sono determinati applicando il criterio del tasso di interesse effettivo. 14. Altre informazioni Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell’informativa nanziaria La predisposizione dell’informativa nanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare signicativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai ni della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera signicativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: - la valutazione della congruità del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali; - la quanticazione dei fondi per rischi ed oneri; - le ipotesi demograche e nanziarie utilizzate per il calcolo del trattamento di ne rapporto del personale. Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata ad appurare se tali attività sono iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga. Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività nanziarie A ogni data di bilancio, le attività nanziarie non classicate nella voce Attività nanziarie detenute per la negoziazione sono sottoposte ad un test di impairment (perdita di valore) al ne di vericare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse. 42 Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei ussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specici eventi; la perdita deve poter essere quanticata in maniera afdabile ed essere correlata ad eventi attuali, non meramente attesi. La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività nanziarie che presentano speciche evidenze di perdite di valore e collettivamente per le attività nanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettica di valore. La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività nanziarie con riferimento alle caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geograca, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti. Nel caso di Attività nanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se ritenuta durevole; in tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico. Altre attività non nanziarie Le attività materiali ed immateriali con vita utile denita sono soggette a test di impairment se esiste un’indicazione che il valore contabile del bene non può essere recuperato. Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di dismissione o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value. Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certicatore esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente ogniqualvolta si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni. Le attività immateriali rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di bilancio e, comunque, ogni volta che ci fosse evidenza di perdita di valore, sono sottoposte ad un test di impairment al ne di vericare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile denita, rappresentate dal valore del portafoglio di asset management, in presenza di indicatori di impairment vengono sottoposte ad un nuovo processo valutativo per vericare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, stimato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specici. Le attività immateriali a vita indenita, rappresentate dall’avviamento, non presentando ussi nanziari autonomi, sono annualmente sottoposte ad una verica dell’adeguatezza del valore iscritto tra le attività con riferimento alla Cash Generating Unit (CGU) a cui i valori sono stati attribuiti in occasione delle operazioni di aggregazione aziendale. Le partecipazioni sono assoggettate a test di impairment annualmente o con frequenza superiore in presenza di eventuali segnali di perdita di valore. L’impairment test è svolto confrontando i) la stima del valore dell’entità consolidata determinato con i metodi del dividend discount model (DDM) e dei multipli di mercato, con ii) il valore contabile dell’entità consolidata stessa, rappresentato dal patrimonio netto consolidato. Il metodo del DDM consente di valutare il capitale di una società attraverso l’attualizzazione dei ussi futuri attesi di dividendi. Il metodo dei multipli di mercato si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società valutata. Se il valore della entità consolidata che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto consolidato, ne consegue che il valore dell’entità consolidata e delle società che la compongono, sotto forma di partecipazioni, non deve essere oggetto di svalutazione Tale test, pertanto, è ritenuto adeguato anche per valutazione delle partecipazioni iscritte nel bilancio individuale della società controllante. 43 Bilancio 2013 Nota integrativa - Parte A A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli. A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informazioni di natura qualitativa Si specica che nel bilancio al 31 dicembre 2013 non sono presenti attività e passività nanziarie valutate al fair value. Il fair value di attività e passività nanziarie non valutate al fair value è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai ni di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal Provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Gli strumenti nanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classicati nei livelli 2 o 3. La classicazione nel livello 2 ovvero nel livello 3 è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input signicativi utilizzati ai ni della determinazione del fair value. Uno strumento è classicato nel livello 2 se tutti gli input signicativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore. Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato signicativo. Ancorché al 31 dicembre 2013 non siano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value, nel paragrafo A.4.5 “Gerarchia del fair value” di seguito riportato sono stati classicati quali attività e passività di livello 2 i Crediti e i Debiti iscritti a bilancio. Il fair value di tali elementi dello stato patrimoniale è considerato pari al valore contabile degli stessi in virtù delle considerazioni che seguono: • Crediti: sono rappresentati da disponibilità su conti correnti bancari o crediti derivanti dall’erogazione di servizi con scadenza a breve termine. I crediti per servizi, inoltre, sono vantati nei confronti di controparti con un elevato merito creditizio, sulla cui solvibilità non sussistono dubbi. • Debiti: sono rappresentati da nanziamenti e strumenti di capitale riclassicati ai sensi dello IAS 32, accesi al termine dell’esercizio in linea con le condizioni presenti sul mercato. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Nella determinazione del fair value devono essere utilizzate tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano disponibili dati sufcienti, massimizzando l’utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili. Il metodo di valutazione denito per uno strumento nanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modicato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento nanziario. A.4.3 Gerarchia del fair value Ai ni della misurazione al fair value delle attività e passività, nanziarie e non, il principio IFRS 13 denisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato: 1. Quotazioni desunte da mercati attivi (Livello 1): la valutazione è effettuata sulla base dei prezzi quotati (non retticati) in mercati attivi per attività o passività identiche. 2. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato osservabili (Livello 2): la valutazione dello strumento nanziario è basata sui prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori signicativi, compresi gli spread creditizi e di liquidità, sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello implica contenuti elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano attinti dal mercato (per lo stesso titolo e per titoli similari) e le metodologie di calcolo consentono di replicare quotazioni presenti su mercati attivi. 3. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato non osservabili (Livello 3): la determinazione del fair value fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input signicativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management. Come già evidenziato in precedenza, il fair value è stato riportato nella presente nota integrativa solo ai ni informativi, non essendo presenti in bilancio attività e passività nanziarie valutate al fair value. 44 A.4.4 Altre informazioni In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving Disclosures about Financial Instruments”, la società classica le valutazioni al fair value dei propri strumenti nanziari sulla base della gerarchia precedentemente descritta, in relazione alla signicatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli). Al 31 dicembre 2013 non sono presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value. Al 31 dicembre 2012 erano invece presenti titoli di stato e quote di OICR, il cui fair value era stato valutato di “Livello 1”, in quanto basato rispettivamente sul corso di mercato dei titoli e sul NAV del fondo (determinato giornalmente sulla base delle disposizioni del Regolamento dello stesso e secondo criteri e principi di valorizzazione stabiliti da Banca d’Italia) che risultavano essere i prezzi ai quali erano normalmente effettuate le transazioni. Informazioni di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 31/12/2013 VB L1 0 31/12/2012 L2 0 VB L1 L2 L3 Attività nanziarie detenute sino alla scadenza 2. Crediti 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0 0 4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 52.647.631 0 L3 1. 0 52.647.631 0 0 0 0 0 82.212.594 0 82.212.594 0 Totale 52.647.631 0 52.647.631 0 82.212.594 0 82.212.594 0 1. Debiti 81.800.683 0 81.800.683 0 96.032.751 0 96.032.751 0 2. Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 0 3. Passività associate ad attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0 96.032.751 0 96.032.751 0 Totale 81.800.683 0 81.800.683 Legenda: VB L1 L2 L3 = Valore di bilancio = Livello 1 = Livello 2 = Livello 3 A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one prot/loss”. A.6 ALTRE INFORMAZIONI Principi contabili omologati entro la data di riferimento del bilancio Si segnala che entro la data di riferimento del presente bilancio sono stati omologati i principi contabili di seguito dettagliati. Detti principi contabili saranno applicati a partire dalla data di applicazione obbligatoria, prevista dai relativi Regolamenti UE. La valutazione dei possibili effetti che deriveranno dall’applicazione di tali nuovi principi/modiche è in corso. 45 Bilancio 2013 Nota integrativa - Parte A Data emissione Data di entrata in vigore Data di omologazione Regolamento UE e data di pubblicazione Note IFRS 10 - Bilancio consolidato mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata IFRS 11 - Accordi per il controllo congiunto mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 E’ consentita l’applicazione anticipata IFRS 12 - informativa sulle partecipazioni in altre entità mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata IAS 27 - bilancio separato mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata IAS 28 - partecipazioni in società collegate e joint ventures mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata Modiche allo IAS 32 - strumenti nanziari - esposizione in bilancio dic-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1256/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata Modiche allo IAS 36 - perdite di valore delle attività mag-13 1°gennaio 2014 20-dic-13 (UE) 1374/2013 20-dic-13 E’ consentita l’applicazione anticipata Modiche allo IAS 39 - strumenti nanziari - rilevazione e valutazione giu-13 1°gennaio 2014 20-dic-13 (UE) 1375/2013 20-dic-13 E’ consentita l’applicazione anticipata Titolo documento 46 NOTA INTEGRATIVA PARTE B Informazioni sullo stato patrimoniale Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale VOCI DELL’ATTIVO Sezione 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” 2013 2012 Cassa in divisa corrente 902 1.920 Totale 902 1.920 Sezione 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - Voce 20 (in unità di Euro) 2.1 Composizione della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” 2013 voci/valori 2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito di cui: Titoli di Stato 0 0 0 0 0 61.615.942 0 61.615.942 0 0 0 0 2. Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0 3. Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0 4. Altre attività 0 0 0 0 0 0 5. Strumenti finanziari derivati 0 0 0 0 0 0 Totale 0 0 0 61.615.942 0 0 Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” realizzando un utile di € 107.364. La liquidità ottenuta è stata impiegata per il pagamento delle quote di Carige SGR. 2.2 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”: composizione per emittenti voci/valori Attività per cassa a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti Finanziari e) Altri emittenti Strumenti finanziari derivati a) Banche b) Altre controparti Totale 48 2013 2012 0 0 0 0 0 61.615.942 0 0 0 0 0 0 0 0 0 61.615.942 2.3 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale e Quote di O.I.C.R Titoli di Stato A B C ESISTENZE INIZIALI Totale 61.615.942 61.615.942 0 0 61.615.942 Aumenti 0 0 0 0 0 B.1 Acquisti 0 0 0 0 0 B.2 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0 B.3 Altre variazioni 0 0 0 0 0 Diminuzioni (61.615.942) (61.615.942) 0 0 (61.615.942) C.1 Vendite (61.615.942) (61.615.942) 0 0 (61.615.942) 0 0 0 0 0 C.2 Rimborsi D Altre attività C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0 C.4 Altre variazioni 0 0 0 0 0 RIMANENZE FINALI 0 0 0 0 0 49 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B Sezione 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40 (in unità di Euro) 4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita” 2013 Voci/Valori 2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito di cui: Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 0 0 0 45.425 0 0 3. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 Totale 0 0 0 45.425 0 0 Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la vendita” realizzando un utile di € 5.299. 4.2 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: composizione per emittenti 2013 Voci/Valori 2012 Attività finanziarie a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti Finanziari e) Altri emittenti 0 0 0 0 0 0 0 0 45.425 0 Totale 0 45.425 4.3 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: variazioni annue Titoli di debito di cui Titoli di Stato Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. Altre attività Totale A ESISTENZE INIZIALI 0 0 45.425 0 45.425 B Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B.4 Trasferimenti da altri portafogli B.5 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 C Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore C.5 Trasferimenti ad altri portafogli C.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (45.425) (45.425) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (45.425) (45.425) 0 0 0 0 0 D RIMANENZE FINALI 0 0 0 0 0 Il decremento del 2013 si riferisce alla vendita delle quote di O.I.C.R. Arca MM. 50 Sezione 6 - CREDITI - Voce 60 (in unità di Euro) 6.1 Composizione della voce 60 “Crediti” Dettaglio / Valori 2013 Valore di bilancio 1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 2012 Fair value L1 L2 L3 Valore di bilancio Fair value L1 L2 L3 46.242.144 46.242.144 43.725.404 43.725.404 40.713.642 40.713.642 39.348.174 39.348.174 444.656 444.656 58.526 58.526 5.083.846 5.083.846 4.318.704 4.318.704 377.953 377.953 169.858 169.858 2.1 consulenze 0 0 0 0 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 0 0 0 0 377.953 377.953 169.858 169.858 6.027.534 6.027.534 38.317.332 38.317.332 0 0 0 0 - di cui su titoli di Stato 0 0 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 0 0 6.024.924 6.024.924 38.311.203 38.311.203 2.610 2.610 6.129 6.129 52.647.631 52.647.631 82.212.594 82.212.594 1.1 gestione di OICR 1.2 gestione individuale 1.3 gestione di fondi pensione 2. Crediti per altri servizi: 2.3 altri 3. Altri crediti: 3.1 pronti contro termine 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri 4. Titoli di debito Totale L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 La voce 3.2 “Altri crediti - depositi e conti correnti” include € 683.733 relativi al conto di Arca presso la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, vincolato a seguito di atto di pignoramento emesso da Equitalia con riferimento a contenziosi in essere con l’Agenzia delle Entrate. Nel settembre 2013 Arca ha inoltrato a Equitalia formale richiesta di svincolo della somma in questione, in virtù delle sentenze favorevoli ad Arca passate in giudicato in sede di Commissione Tributaria Provinciale e di Commissione Tributaria Regionale. 51 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B 6.2 “Crediti”: composizione per controparte Composizione / Controparte Banche Enti finanziari di cui del Gruppo della SGR 1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 1.1 gestione di OICR 1.2 gestione individuale 1.3 gestione di fondi pensione 45.808 0 0 0 0 0 12.911 0 0 0 0 330.249 0 0 0 0 0 0 0 6.024.924 0 Totale al 31.12.2013 Totale al 31.12.2012 2. 3. Crediti per altri servizi: 2.1 consulenze 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.3 altri Altri crediti: 3.1 pronti contro termine - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri Clientela di cui del Gruppo della SGR di cui del Gruppo della SGR 0 40.654.923 0 444.656 0 5.083.846 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 47.704 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.610 0 0 0 0 0 0 6.400.981 0 12.911 0 46.233.739 0 38.436.047 0 13.541 0 43.763.006 0 La riduzione dei crediti verso banche, vericatasi nel 2013 rispetto al 2012, è legata alla riduzione delle disponibilità liquide sui conti correnti della società, a seguito dell’evoluzione del cash ow nel corso dell’anno e, in particolare, al pagamento delle azioni di Carige SGR a ne dicembre 2013. 52 Sezione 9 - PARTECIPAZIONI - Voce 90 (in unità di Euro) 9.1 “Partecipazioni”: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazione imprese Quota partecipazione % Valore di bilancio Disponibilità voti % Sede Totale attivo Importo del Patrimonio netto Totale ricavi Risultato dell’ultimo esercizio Quotazione (sì/no) A. Imprese controllate in via esclusiva 1. Carige Asset Management SGR S.p.A. 101.566.978 100 100 0 0 0 0 1. 0 0 0 2. 0 0 1. 0 2. 0 2. Genova 16.924.180 39.489.358 8.658.327 2.168.327 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 no B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte ad inuenza notevole La partecipazione in Carige SGR è iscritta nel bilancio di Arca al valore di acquisto. Il prezzo di acquisto si compone di un prezzo provvisorio pari a € 101.000.000, cui si aggiunge un saldo patrimoniale di € 566.978, determinato dalla differenza fra il patrimonio netto della controllata al 31 dicembre 2013 e il patrimonio netto di riferimento contrattualmente determinato pari a € 8.091.349. Ulteriori dettagli sulla partecipazione in Carige SGR sono forniti nella parte A della presente nota integrativa. 9.2 “Partecipazioni”: variazioni annue Partecipazioni di gruppo Partecipazioni non di gruppo Totale A. ESISTENZE INIZIALI 0 0 0 B. Aumenti 0 101.566.978 101.566.978 B.1 Acquisti 0 101.566.978 101.566.978 B.2 Riprese di valore 0 0 0 B.3 Rivalutazioni 0 0 0 B.4 Altre variazioni 0 0 0 C. Diminuzioni 0 0 0 C.1 Vendite 0 0 0 C.2 Rettiche di valore 0 0 0 C.3 Altre variazioni 0 0 0 0 101.566.978 101.566.978 D. RIMANENZE FINALI 53 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B Sezione 10 - ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo 2013 Attività/Valori Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 2. Attività acquisite in leasing nanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale 2012 1. 6.198.570 21.490.285 371.123 74.498 1.676.048 6.198.570 22.245.158 6.273 54.963 53.944 0 0 0 122.167 0 29.932.691 0 0 0 0 0 28.558.908 10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. A.1 A.2 B. ESISTENZE INIZIALI LORDE Riduzioni di valore totali nette ESISTENZE INIZIALI NETTE Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. RIMANENZE FINALI NETTE D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 RIMANENZE FINALI LORDE E. VALUTAZIONE AL COSTO Fabbricati Impianti elettronici Mobili Altre Totale 6.198.570 0 6.198.570 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 22.245.158 0 22.245.158 1.553.392 0 1.553.392 0 0 0 0 0 0 0 (2.308.265) (883.610) (623.895) 6.273 0 6.273 388.952 388.952 0 0 0 0 0 0 0 0 (24.102) 0 (24.102) 54.963 0 54.963 221.890 221.890 0 0 0 0 0 0 0 0 (80.188) (173) (80.015) 53.944 0 53.944 1.856.967 1.056.207 0 0 0 0 0 0 0 800.760 (234.863) 0 (234.863) 28.558.908 0 28.558.908 4.021.201 1.667.049 1.553.392 0 0 0 0 0 0 800.760 (2.647.418) (883.783) (962.875) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6.198.570 0 6.198.570 6.198.570 0 0 (800.760) 21.490.285 0 21.490.285 21.490.285 0 0 0 371.123 0 371.123 371.123 0 0 0 196.665 0 196.665 196.6645 0 0 0 1.676.048 0 1.676.048 1.676.048 0 0 (800.760) 29.932.691 0 29.932.691 29.932.691 Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”, “Mobili”, “Impianti elettronici” e “Altre” si riferiscono prevalentemente alla ristrutturazione dell’immobile di Via Disciplini n. 3, adibito nel 2013 a sede legale della società. Le variazioni speculari di € 800.760 al punto B.7 della categoria “Altre” e al punto C.7 della categoria “Fabbricati” si riferiscono al valore di impianti dell’immobile di Via Disciplini n. 3, originariamente inseriti nella categoria “Fabbricati” al momento della rilevazione dell’acquisto del cespite nel bilancio 2012. Nel 2013, anno di effettiva entrata in funzione del fabbricato, tali valori sono stati allocati nella categoria “Altre” alle tipologie di impianto di riferimento in base alla specica vita utile del cespite. Il valore riportato alla voce C.1 nella categoria “Fabbricati” si riferisce alla vendita dell’immobile di proprietà, sito in Roma, avvenuta nel maggio 2013. I coefcienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono i seguenti: – Fabbricati 2,94% – Macchine elettroniche 33,33% – Mobili e arredi 14,28% – Altre attività materiali 12,50% - 20,00% - 33,33% 54 Sezione 11 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali” 2013 Voci / Valutazioni Attività valutate al costo 2012 Attività valutate al fair value Attività valutate al costo Attività valutate al fair value 1. Avviamento 29.658.233 0 15.741.160 0 2. Altre attività immateriali 2.1 generate internamente 2.2 altre 0 13.143.838 0 0 0 7.282.476 0 0 42.802.071 0 23.023.636 0 Totale 11.2 “Attività immateriali”: variazioni annue Avviamento Oneri pluriennali Software e Licenze Marchi Totale A ESISTENZE INIZIALI 15.741.160 7.040.621 230.081 11.774 23.023.636 B Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.4 Altre variazioni 13.917.073 13.917.073 0 7.084.591 7.084.591 0 71.947 71.947 0 0 0 0 21.073.611 21.073.611 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (1.123.560) 0 (1.123.560) (170.372) 0 (170.372) (1.245) 0 (1.245) (1.295.176) 0 (1.295.176) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 29.658.233 13.001.652 131.656 10.529 42.802.071 C Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Altre variazioni D RIMANENZE FINALI 1. “Avviamento” Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 15.741.160 è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR e € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR. L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 13.917.073, accoglie l’ammontare riferibile all’acquisizione da parte di Arca SGR dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR. Complessivamente il valore della voce “Avviamento” al 31 dicembre 2013 risulta pari a € 29.658.233. Tali valori di avviamento sono stati sottoposti a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (“impairment test”). 2. “Oneri pluriennali” Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 7.040.621 deriva per € 4.338.461 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 2.499.931 dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR e per € 202.230 dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle. L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 7.084.591, deriva dall’acquisizione dei rami di azienda da BPVi Fondi SGR di cui sopra che ha comportato la rilevazione di attività immateriali a vita utile denita nello stato patrimoniale di Arca. Il valore di tali poste è stato determinato a seguito di una procedura di Purchase Price Allocation condotta nel 1° semestre 2013 con la collaborazione di PricewaterhouseCoopers Advisory. Le attività immateriali così individuate sono state oggetto, unitamente a quelle precedentemente iscritte nello stato patrimoniale pari ad € 7.040.621, di ammortamento contabile con relativa imputazione a conto economico della quota di competenza dell’anno (incluso nella voce C.2 “Ammortamenti”) per un ammontare complessivo pari a € 1.123.560. 55 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B Le attività immateriali incluse nella categoria “Oneri pluriennali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni di acquisizione di rami di azienda: a) fondo pensione di Aletti Gestielle con efcacia 1° gennaio 2011; b) fondi comuni di Optima SGR con efcacia 31 dicembre 2011; c) fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012; d) fondi comuni Pacto e mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi SGR con efcacia 1° gennaio 2013. Complessivamente il valore della voce “Oneri pluriennali” al 31/12/2013 è pari ad € 13.001.652. Per le altre categorie “Software e Licenze” e “Marchi” non ci sono particolari osservazioni da rilevare. Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai ni dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione: Marchi d’impresa 18 anni Licenze 3-4-8-10 anni Software applicativo 3 anni Onere pluriennale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle 5 anni Onere pluriennale inerente i fondi comuni Optima e Vega 13 anni Onere pluriennale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi 18 anni Onere pluriennale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi 9 anni Onere pluriennale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi 3 anni Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata ad appurare se tali attività sono iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less cost to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga. Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Ai ni dell’impairment test dell’avviamento è stato considerato il valore iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale consolidato della società al 31 dicembre 2013, in quanto tale valore rappresenta la grandezza più rilevante e rappresentativa della realtà patrimoniale della società, anche in considerazione dell’intenzione di Arca SGR di procedere nel 2014 alla fusione per incorporazione di Carige SGR nella controllante. Il valore di avviamento considerato nell’impairment test è stato pertanto pari a € 122,5 milioni e la società ha ritenuto di identicare nell’intera Arca SGR la Cash Generating Unit (CGU), il cui valore contabile (carrying value) è pari al patrimonio netto al 31 dicembre 2013 (€ 153,4 milioni). Per il processo di impairment test la società si è avvalsa di una primaria società di consulenza esterna (PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A.). Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative: - il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU; - il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU. Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei ussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un usso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di: • valore attuale dei ussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro; • valore attuale del valore terminale (“terminal value”), calcolato considerando il usso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo. Nel caso specico sono stati considerati i ussi dei dati previsionali 2014-2016 elaborati dalla società ed approvati dal Consiglio di Amministrazione nell’agosto 2013. Tali dati sono stati ulteriormente afnati con alcuni elementi ed informazioni non disponibili al momento dell’approvazione dei dati previsionali. Nel report di impairment test redatto dalla società di consulenza esterna tutte le integrazioni apportate al piano approvato sono state illustrate nel dettaglio. I dati previsionali utilizzati per l’impairment test considerano le grandezze economiche di Arca post-incorporazione di Carige SGR. In particolare si segnalano le seguenti ipotesi principali: • incremento delle masse gestite da € 21,1 miliardi del 2013 (pre-incorporazione Carige SGR) a € 28,5 miliardi del 2016; • redditività netta della massa gestita stabile a 0,3%; • un cost/income ratio a ne 2016 pari al 52,9% in netta contrazione rispetto al dato di 58,8% registrato nel 2013 (pre-incorporazione Carige SGR). Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi: • massimo dividendo distribuibile negli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefcienti patrimoniali minimi previsti dalla Circolare 189 del 21 ottobre 1993 – 13° aggiornamento del 16 dicembre 2009 – di Banca d’Italia; • terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un usso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al 2%. 56 Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari al 10,7% stimato attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula: re = i + Beta * MRP dove: • i: tasso privo di rischio, espresso dal rendimento dei BTP italiani a dieci anni alla data della valutazione, pari al 4,1%; • Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,32; • MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al 5,0%. Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 282,0 milioni. Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso tra un minimo di € 268,3 milioni ed un massimo di € 297,3 milioni con un valore centrale di € 282,0 milioni. Il metodo dei multipli di mercato si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e nanziarie ritenute signicative ad esse relative. Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la dimensione della società, la diversicazione geograca, la redditività, l’attendibilità dei dati nanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel mercato azionario. In particolare è stato preso in esame il multiplo prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2013-2015, sono stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg). L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 339,3 milioni ed un massimo di € 356,0 milioni, con un valore centrale di € 347,6 milioni. Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto. Sezione 12 - ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate” 2013 1. Attività fiscali CORRENTI – acconto IRES – acconto IRAP – credito da dichiarazione IRES – credito da dichiarazione IRAP – ritenute d’acconto su interessi di conto corrente – crediti d’imposta sui fondi comuni d’investimento – crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRAP – crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRES – crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006 2. Attività fiscali ANTICIPATE – IRES c/imposte anticipate – IRAP c/imposte anticipate Totale 2012 1.492.123 1.837.028 0 0 0 0 0 0 358.320 1.430.708 48.000 31.183.855 1.123.468 1.121.984 1.484 32.675.978 2.960.496 0 0 0 0 0 0 313.242 1.130.881 48.000 26.202.647 4.981.207 Per quanto riguarda le attività fiscali correnti si segnala che gli acconti IRES e IRAP e le ritenute d’acconto 2013 sono stati riclassificati tra le passività fiscali correnti a riduzione dei debiti IRES e IRAP. La riclassifica ha riguardato anche il corrispondente saldo del 2012 per un totale di € 3.264.433 (composto da acconti IRAP, crediti IRES e IRAP da dichiarazioni portati a nuovo e ritenute). Gli acconti d’imposta e le ritenute 2013 ammontano ad € 8.367.941. 57 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B 12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite” 2013 1. 2. Passività fiscali CORRENTI – Imposta sostitutiva affrancamento avviamento – IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute – IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti Passività fiscali DIFFERITE – IRES c/imposte differite – IRAP c/imposte differite 2012 18.621.206 3.106.556 0 2.948.618 157.938 4.014.615 3.738.966 3.111.717 627.249 22.635.821 6.845.522 14.308.674 4.221.335 91.197 3.340.116 674.499 Totale Il saldo Ires di € 4.221.335 corrisponde all’Ires 2013 di € 10.404.946 al netto degli acconti di € 6.088.076 e delle ritenute di € 95.535. Il saldo Irap di € 91.197 corrisponde all’Irap 2013 di € 2.275.527 al netto degli acconti di € 2.184.330. 12.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 2013 1. 2. 3. 4. Esistenze iniziali Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valori d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011 b) altre Importo finale 2012 1.123.468 30.646.656 3.207.726 752.255 (586.269) 0 0 0 752.255 0 0 (2.836.513) 31.183.855 0 0 0 (2.836.513) 0 0 0 0 1.123.468 3.737.586 541.407 3.579.433 294.212 (255.336) 0 0 294.212 0 0 (136.059) 4.023.657 0 0 (7.011) 0 (129.048) 3.737.586 0 0 0 30.646.656 0 0 0 0 0 (586.269) 0 0 0 0 12.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 2013 1. 2. 3. 4. 58 Esistenze iniziali Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni Importo finale 2012 0 0 541.407 0 0 0 0 (255.336) 0 0 12.6 Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 2013 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. 4. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni Importo finale 2012 1.380 216 0 1.164 0 0 0 0 0 0 0 1.164 0 0 (10.422) 0 0 (10.422) 0 0 0 0 0 0 0 0 (9.042) 1.380 La Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 prevede la possibilità di procedere al riallineamento del valore civilistico e scale (c.d. “affrancamento”) di una partecipazione acquisita e iscritta nell’attivo dello stato patrimoniale. La procedura di affrancamento comporta: i) il pagamento di un’imposta sostitutiva calcolata sul maggiore valore della partecipazione (“il maggiore valore della partecipazione”) rispetto al patrimonio netto della società acquisita, come riportato nell’ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione; ii) la deducibilità scale del maggiore valore della partecipazione attraverso un processo di ammortamento decennale che determina, in sede di calcolo delle imposte e per un periodo di 10 anni, una variazione in diminuzione del reddito imponibile pari a 1/10 del maggiore valore della partecipazione. Arca SGR ha registrato nel proprio bilancio 2013 (individuale e consolidato) gli effetti contabili conseguenti la decisione di procedere all’affrancamento del maggiore valore della partecipazione totalitaria in Carige SGR, pari a € 89.429.214, derivante dalla differenza tra il valore della partecipazione iscritta nel bilancio di Arca SGR al 31 dicembre 2013 (€ 101.566.978) e il patrimonio netto di Carige SGR al 31 dicembre 2012 (€ 12.137.764 come da ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione). Tali effetti sono di seguito illustrati: i) iscrizione di una passività scale corrente, pari all’imposta sostitutiva dovuta per l’affrancamento che dovrà essere versata nel giugno 2014 con il saldo delle imposte sul reddito della società relativo all’esercizio 2013. L’imposta sostitutiva per l’affrancamento della partecipazione in Carige SGR, iscritta nella voce 70 (a) del passivo di stato patrimoniale “Passività scali correnti”, è pari a € 14.308.674, calcolata applicando l’aliquota del 16% al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214). La contropartita di tale passività scale corrente è un costo scale di pari importo che va ad incrementare il carico scale dell’esercizio 2013; ii) iscrizione di attività scali differite, come previsto dallo IAS 121, pari alla sommatoria delle minori imposte sul reddito che Arca SGR si troverà a versare nel futuro a seguito della possibilità di dedurre dal proprio reddito imponibile la quota di ammortamento scale (1/10 all’anno per 10 anni) del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR. Il valore delle attività scali differite nel caso dell’affrancamento della partecipazione in Carige SGR è pari a € 29.574.241, calcolato applicando le aliquote di IRES e IRAP (rispettivamente 27,50% e 5,57%) al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214). Tali attività scali differite sono incluse nella voce 120 (b) dell’attivo di stato patrimoniale “Attività scali anticipate” (l’importo è incluso nella tabella 12.3 che riporta il dettaglio delle variazioni delle imposte anticipate al punto 2.1, lettera d). La contropartita delle attività scali differite iscritte nello stato patrimoniale in seguito all’affrancamento è un provento scale di pari importo che va a ridurre il carico scale dell’esercizio 2013. L’impatto netto sul conto economico 2013 di Arca SGR (individuale e consolidato) delle scritture contabili sopra descritte è positivo e rappresenta un incremento dell’utile netto di esercizio pari a € 15.265.567; in assenza di questo impatto contabile, l’utile di esercizio 2013 di Arca SGR sarebbe stato di € 16.202.856 a livello individuale e di € 16.183.963 a livello consolidato. 1 Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte di un’adeguata capienza dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività scali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti tributari ed eventualmente rimborsabili da parte del sco), in presenza di perdite scali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività scali in questione, sia in presenza di utili (riduzione della base imponibile), sia di perdite scali (trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto. 59 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B Sezione 14 - ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività” Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Risconti attivi su commissioni di pre-conto Risconti attivi diversi Costi anticipati Crediti verso Fornitori Depositi cauzionali Crediti v/terzi per servizi diversi Crediti verso Dipendenti e Collaboratori Macchina affrancatrice Crediti diversi verso l’Erario Crediti verso Enti previdenziali Rimborso imposta di registro Altre attività Totale 2013 2012 14.573.291 371.293 288.757 182.228 4.744 243 6.041 6.995 0 0 41.822 25.884 35.474.173 735.358 250.238 80.886 5.596 247.505 5.616 7.532 49.034 10.393 0 6.029.116 15.501.298 42.895.447 La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute anticipatamente ai collocatori. 60 VOCI DEL PASSIVO Sezione 1 - DEBITI - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Composizione della voce 10 “Debiti” 2013 Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. Debiti verso reti di vendita: 1.1 per attività di collocamento O.I.C.R. 1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.3 per attività di collocamento fondi pensione Debiti per attività di gestione: 2.1 per gestioni proprie 2.2 per gestioni ricevute in delega 2.3 per altro Debiti per altri servizi: 3.1 consulenze 3.2 funzioni aziendali in outsourcing 3.3 altri Altri debiti: 4.1 pronti contro termine: - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 4.2 altri Totale 2012 40.732.662 37.498.351 0 3.234.311 1.224.482 1.073.181 151.301 0 0 0 0 0 39.843.539 0 0 0 0 39.843.539 81.800.683 42.545.814 40.108.700 0 2.437.114 998.511 732.870 265.641 0 0 0 0 0 52.488.426 0 52.402.080 0 0 86.346 96.032.751 Fair Value - livello 1 0 0 Fair Value - livello 2 81.800.683 96.032.751 Fair Value - livello 3 0 0 81.800.683 96.032.751 Totale Fair Value Il saldo 2012 della voce 3.2 pari a zero tiene conto della riclassifica di € 699.532 nella voce 90 “Altre passività”. Tale importo si riferisce ai debiti verso gli outsourcers di servizi amministrativi relativi ai fondi comuni e ai fondi pensione di Arca. Tale riclassifica rende comparabili i due esercizi. 61 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B 1.2 “Debiti”: composizione per controparte Composizione / Controparte 1. Debiti verso reti di vendita: 1.1 per attività di collocamento OICR 1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.3 per attività di collocamento fondi pensione Debiti per attività di gestione: 2.1 per gestioni proprie 2.2 per gestioni ricevute in delega 2.3 per altro Debiti per altri servizi: 3.1 consulenze 3.2 funzioni aziendali in outsourcing 3.3 altri Altri debiti: 4.1 pronti contro temine - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 4.2 altri Banche Enti finanziari di cui del Gruppo della SGR Clientela di cui del Gruppo della SGR di cui del Gruppo della SGR 37.214.766 0 3.226.338 0 0 0 179.601 0 7.973 0 0 0 103.984 0 0 0 0 0 436.499 0 0 0 0 0 48.691 0 0 0 0 0 587.991 151.301 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 39.679.003 0 0 0 0 0 0 0 0 0 164.536 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale al 31.12.2013 80.556.606 0 400.801 0 843.276 0 Totale al 31.12.2012 95.114.103 0 161.231 0 757.417 0 2. 3. 4. In attuazione delle delibere del Consiglio di Amministrazione in data 1° agosto 2013 (approvazione dell’emissione) e 24 ottobre 2013 (approvazione del regolamento), la società ha emesso il 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale per una valore nominale complessivo di € 23.000.000 interamente sottoscritto. Tale strumento innovativo è incluso nella voce 4 “Altri debiti” punto 4.2 “altri” della tabella 1.2, unitamente al nanziamento erogato da Banca Popolare di Vicenza a favore di Arca SGR, iscritto per un valore pari a € 14.474.445. Lo strumento emesso ha le caratteristiche previste dalla Circolare n. 263 della Banca d’Italia del 27 dicembre 2006, Titolo I, Capitolo 2, Sezione II, Paragrafo 4 e pertanto, in linea con le previsioni in materia di vigilanza della Banca d’Italia, è conteggiato nel Patrimonio di Base della società no al limite massimo del 35% del Patrimonio di Base stesso (strumento innovativo compreso) al lordo delle eventuali deduzioni previste dalla norma. Queste le caratteristiche principali dello strumento emesso: • strumento irredimibile senza scadenza predeterminata; • cedola annua del 9,80%, pagabile entro 30 giorni dalla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della società del bilancio dell’esercizio in cui la cedola è maturata; • facoltà della società di cancellare il pagamento delle cedole, qualora tale pagamento risulti incompatibile con la stabilità della situazione nanziaria e patrimoniale della società; • possibilità di rimborsare lo strumento dopo cinque anni dall’emissione a condizione che il rimborso sia compatibile con i requisiti patrimoniali di vigilanza e previa autorizzazione della Banca d’Italia; • possibilità per la società di riacquistare lo strumento dai sottoscrittori in qualsiasi momento; • meccanismo di assorbimento delle perdite che consente alla società di svalutare il valore nominale dello strumento (riducendone il valore di rimborso), incrementando così il valore del proprio patrimonio netto, qualora i requisiti patrimoniali previsti dalla normativa di vigilanza non siano rispettati. Non sono previsti meccanismi di assorbimento delle perdite che comportino la conversione dello strumento innovativo di capitale in azioni di Arca SGR. Secondo quanto previsto dallo IAS 32, lo strumento è classicato tra le passività dello stato patrimoniale in quanto il regolamento comporta l’obbligazione contrattuale dell’emittente “a consegnare disponibilità liquide” (la cedola) ai sottoscrittori dello strumento a scadenze determinate. Tuttavia, poiché in presenza di precise condizioni di necessità patrimoniale e nanziaria tale obbligazione può essere cancellata e, addirittura, si può procedere alla svalutazione del valore nominale dello strumento, quest’ultimo risulta essere fortemente tutelante del patrimonio della società e, pertanto, viene inserito, insieme a capitale sociale e riserve, nel Patrimonio di Base nell’ambito delle segnalazioni di vigilanza periodiche. 62 Sezione 7 - PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70 (in unità di Euro) Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività scali” di complessivi di € 22.635.821 si rimanda alle apposite tabelle esposte tra le voce dell’attivo nella sezione 12 “Attività e passività scali”. Sezione 9 - ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività” 2013 Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Debiti v/fornitori Debiti v/Dipendenti, collaboratori e Amministratori Debiti v/Enti Previdenziali su competenze da corrispondere Debiti v/Erario per Irpef c/dipendenti Debiti v/Erario per Irpef c/prodotti gestiti Debiti v/Enti Previdenziali e Assistenziali Altre passività Totale 2012 4.771.142 4.715.343 720.802 303.568 4.718.036 329.363 637.787 5.038.902 3.241.053 121.949 330.009 4.925.327 259.444 1.905.055 16.196.041 15.821.739 Il saldo 2012 della voce 1. “Debiti verso fornitori” è stato incrementato rispetto all’esercizio precedente per € 699.532. Tale importo, precedentemente classicato nella voce 10 “Debiti”, si riferisce ai debiti verso gli outsourcers di servizi amministrativi relativi ai fondi comuni e ai fondi pensione di Arca. Tale riclassica rende comparabili i due esercizi. Alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014, nella voce 90 “Altre passività” (punto 2 della tabella) sono stati riclassicati i premi dovuti ai dipendenti (circa € 2 milioni) e i premi dovuti agli amministratori (circa € 2,2 milioni). Il saldo 2012 è stato conseguentemente adeguato ed incrementato di € 2.516.721 (dalla voce 110 “Fondi per rischi e oneri”) di cui € 1.820.000 per premi dovuti ai dipendenti e € 696.721 per premi dovuti agli amministratori. Il punto 7 della tabella accoglie il debito di € 566.978 nei confronti di Banca Carige per il saldo patrimoniale relativo all’acquisizione di Carige SGR. Sezione 10 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue 2013 A B C D Esistenze iniziali Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio - civilistico - rivalutazione Istat - attualizzazione IAS B.2 Altre variazioni in aumento (TFR dipendenti acquisiti con rami di azienda) Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione - anticipazioni concesse - quota del Tfr devoluta al fondo previdenziale complementare - imposta sostitutiva su rivalutazione Tfr - variazione IAS Esistenze finali 2012 654.323 400.080 1.270.576 476.683 440.092 349.836 28.080 62.176 36.591 (340.332) (1.092.936) (722.735) (370.201) (13.300) (353.812) (3.089) 0 714.071 654.323 377.000 319.044 14.463 43.493 23.080 (19.698) (320.634) 0 (319.044) (1.590) 0 63 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B 10.2 “Trattamento di fine rapporto del personale”: altre informazioni La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei benefici maturati mediante il criterio “Project Unit Credit” come previsto dallo IAS 19; tale valutazione è stata condotta con il supporto di un esperto attuariale indipendente. Nella seguente tabella sono riportate le principali ipotesi di tipo demografico ed economico-finanziario sulle quali è fondata la valutazione al 31 dicembre 2013. Si segnala che il valore cumulato degli utili/perdite attuariali relative al fondo TFR è stato riclassificato da riserve di utili a riserve da valutazione come dettagliato nella Parte A della presente nota integrativa. Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2013 Tasso di mortalità dei dipendenti Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA. Inabilità della popolazione attiva Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa. Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società. Frequenza del turnover Determinate in funzione dell’esperienza storica della società. Probabilità di pensionamento Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dalla normativa vigente per il pensionamento INPS. Tasso annuo di attualizzazione iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA. Tasso annuo di inflazione 2,00% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT. Analisi di sensitività +/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del fondo TFR compreso tra € 685.593 e € 744.431. Sezione 11 - FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” 2013 Voci 1. Quiescenza e obblighi simili 2. Altri fondi: 2.1 Fondo garanzia dei Fondi Pensione 2.2 Fondo oneri futuri Amministratori 2.3 Fondo bonus dipendenti 2.4 Fondo per il contenzioso IVA banca depositaria Totale 2012 0 0 0 0 0 378.290 378.290 0 0 0 0 0 Alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014, il saldo del fondo per rischi ed oneri 2012 di € 2.516.721, di cui € 1.820.000 per premi dovuti ai dipendenti ed € 696.721 per premi dovuti agli amministratori è stato riclassicato nella voce 90 “Altre passività”. Per chiarezza si dà comunque evidenza della riclassica e/o dell’utilizzo del fondo rischi e oneri 2012 nella seguente tabella 11.2. Il dato riportato alla voce 2.4 si riferisce all’IVA sui corrispettivi per le attività di custodia, controllo e sorveglianza svolte dalla banca depositaria a favore del fondo pensione Arca Previdenza nel periodo 2006-2012. Come da regolamento del fondo pensione, queste spese sono a carico della società di gestione e non del fondo pensione (al contrario di quanto avviene per i fondi comuni, il cui patrimonio sostiene l’onere per le spese di banca depositaria). In assenza di una valorizzazione specica, prevista contrattualmente, dei corrispettivi da assoggettare ad IVA, tale valore è stato stimato come segue: i) attività di controllo e sorveglianza, sulla base della risoluzione 97/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata nel dicembre 2013; ii) attività di custodia, sulla base della valorizzazione specica dell’attività in questione così come prevista dalla convenzione di banca depositaria attualmente in vigore. Si rimanda alla sezione 13 della parte C della presente nota informativa per maggiori informazioni. 11.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondo Garanzia Fondo Pensione Fondo oneri futuri amministratori Fondo bonus dipendenti Fondo per il contenzioso IVA banca depositaria Totale A Esistenze iniziali B Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio B.2 Altre variazioni C Diminuzioni C.1 Utilizzo dell’esercizio C.2 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 696.721 0 0 0 (696.721) 0 (696.721) 1.820.000 0 0 0 (1.820.000) (1.820.000) 0 0 378.290 378.290 0 0 0 0 2.516.721 378.290 378.290 0 (2.516.721) (1.820.000) (696.721) D Esistenze finali 0 0 0 378.290 378.290 Nella voce C.2 “Altre variazioni” sono evidenziati per € 696.721 i premi dovuti agli amministratori ancora in essere al 31/12/2013 ma riclassicati nella voce 90 “Altre passività” per i motivi sopra illustrati. 64 Sezione 12 - PATRIMONIO - Voce 120, 160 e 170 (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Capitale” 2013 Tipologie 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie n. 50.000.000 azioni da nominali € 1,00 1.2 Altre azioni 2012 50.000.000 TOTALE 50.000.000 0 0 50.000.000 50.000.000 Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente. La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili. 12.5 Altre informazioni 12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve” Legale A Esistenze iniziali B Aumenti B.1 Attribuzioni di utili/perdite B.2 Altre variazioni C Diminuzioni C.1 Utilizzi - coperture perdite - distribuzione - trasferimento - a capitale C.2 Altre variazioni D Rimanenze finali Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 10.000.000 0 157.382 0 0 0 0 0 0 0 33.208 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10.000.000 0 0 157.382 First Time Adoption Riserva straordinaria Perdite esercizi precedenti Riserva ex D. Lgs n. 124/93 411.520 14.214.939 33.857.488 (3.540.908) 33.208 0 13.504.610 0 Totale 221.976 55.322.397 0 13.537.818 0 13.504.610 0 0 0 0 0 0 3.540.908 0 13.537.818 0 0 0 3.540.908 0 0 0 0 3.540.908 0 0 0 0 0 0 0 0 0 444.728 14.214.939 47.362.098 0 0 0 3.540.908 0 0 0 0 0 221.976 72.401.123 La riserva ex D. Lgs. nr. 124/93, include € 21.213 non considerabili in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R. N° 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D. Lgs. n. 344/03, in quanto l’accantonamento con il quale tale riserva è stata costituita non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio. La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data di riferimento. L’applicazione della nuova versione del principio IAS 19 ha comportato con effetto retroattivo la riclassificazione delle riserve di utili alla riserva di valutazione del valore complessivo degli utili e perdite attuariali sul TFR riconosciuto fino al 31 dicembre 2011 e la riclassificazione dal conto economico al prospetto della redditività complessiva delle componenti attuariali riconosciute nel 2012. Le esistenze iniziali della voce “Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19” di € 411.520 accolgono la riclassicazione delle perdite attuariali sul TFR dal 2005 al 2011, pari ad € 611.139 al netto dell’effetto scale di € 199.619. Gli aumenti per attribuzione di utili/perdite riferita alla stessa voce di € 33.208 rappresenta la riclassica delle perdite attuariali sul TFR del 2012 di € 45.804 al netto dell’effetto scale di € 12.596. 65 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte B 12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione” Attività finanziarie disponibili per la vendita A B C Esistenze iniziali Totale 3.638 (444.728) (441.090) Aumenti 0 0 0 B.1 Variazioni positive di fair value 0 0 0 B.2 Altre variazioni 0 0 0 (3.638) (22.175) (25.813) 0 0 0 (3.638) (22.175) (25.813) 0 (466.903) (466.903) Diminuzioni C.1 Variazioni negative di fair value C.2 Altre variazioni D Riserva valutazione TFR IAS Rimanenze finali Il decremento della riserva di € 3.638 è imputabile alla vendita nell’esercizio delle quote O.I.C.R. (Arca MM). Il valore iniziale della riserva da valutazione del TFR, ai sensi del nuovo IAS 19, negativa per € 444.728 accoglie le perdite attuariali sul TFR dal 2005 al 2012 pari a € 656.943 al netto dell’effetto scale di € 212.215. La variazione dell’esercizio pari ad € 22.175 rappresenta la perdita attuariale sul TFR 2013 di € 30.586 al netto dell’effetto scale di € 8.411. 12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità Importo Riserve: 1. Riserva legale 2. Riserva straordinaria al netto della perdita 2011 3. Riserva ex D. Lgs. n. 124/93 4. Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS 5. Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 6. Riserva valutazione TFR IAS 7. Riserva First Time Adoption - su attività materiali - su T.F.R. - per annullamento del fondo rischi finanziari generali e altri fondi rischi generici TOTALE Quota non distribuibile Quota distribuibile Legenda: A - per aumento di capitale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai soci D - per incremento riserva straordinaria 66 Possibilità di utilizzazione 10.000.000 47.362.098 221.976 157.382 444.728 (466.903) Quota disponibile B. A.B.C. A.B.C. A.B.C.D. A.B.C.D. 10.000.000 47.362.098 221.976 157.382 444.728 0 B. A.B.C.D. 9.929.234 1.595.249 572.219 A.B.C.D. 572.219 2.118.237 A.B.C.D. 2.118.237 11.524.483 71.934.220 } 72.401.123 (19.929.234) 52.471.889 NOTA INTEGRATIVA PARTE C Informazioni sul Conto Economico Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico Sezione 1 - COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20 (in unità di Euro) 1.1 “Commmissioni attive e passive” 2013 Commissioni Attive Servizi A GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie 1.1 Fondi comuni – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – commissioni di – sottoscrizione / rimborso – commissioni di switch – altre commissioni Totale commissioni da fondi comuni 1.2 Gestioni individuali – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – commissioni di – sottoscrizione / rimborso – altre commissioni Totale commissioni da gestioni individuali 1.3 Fondi pensione aperti – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – commissioni di – sottoscrizione / rimborso – altre commissioni Totale commissioni da fondi pensione aperti 2. Gestioni ricevute in delega – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – altre commissioni Totale commissioni da gestioni ricevute in delega TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE B ALTRI SERVIZI – consulenza – altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (A) (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 2012 Commissioni Passive Commissioni Attive Commissioni Passive 54.304.302 6.901.332 144.861.040 1.688.744 (91.847.702) 0 53.013.338 1.688.744 (27.141.585) 0 (3.265.785) (2.799.047) 0 (3.265.785) 14.530.239 0 0 (19.542.184) 0 (3.037.702) (5.011.945) 0 (3.037.702) 192.653.098 (137.512.296) 55.140.802 161.080.023 (114.427.588) 46.652.435 161.409.228 (107.104.926) 6.901.332 0 24.342.538 0 0 Commissioni Nette Commissioni Nette 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15.394.552 0 (6.458.039) (242.685) 8.936.513 (242.685) 11.523.327 0 (4.234.140) (385.573) 7.289.187 (385.573) 302.406 855.143 (233.223) (58.275) 69.183 796.868 235.799 800.708 (150.586) (65.985) 85.213 734.723 16.552.101 (6.992.222) 9.559.879 12.559.834 (4.836.284) 7.723.550 1.454.431 86.211 0 0 0 0 1.454.431 86.211 0 1.046.611 39.335 0 0 0 0 1.046.611 39.335 0 1.540.642 0 1.540.642 1.085.946 0 1.085.946 210.745.841 (144.504.518) 66.241.323 174.725.803 (119.263.872) 55.461.931 0 0 0 0 0 0 0 0 0 210.745.841 (144.504.518) 66.241.323 0 0 0 0 0 0 0 0 0 174.725.803 (119.263.872) 55.461.931 Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la società ha delegato la gestione. Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”. Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre 2013, pari rispettivamente ad € 8.484.344 e ad € 1.666.516. Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto, riscontate nel corso del periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento. 68 1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte Tipologia / Controparte A. GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie 1.1 Commissioni di collocamento – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 1.2 Commissioni di mantenimento – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 1.3 Commissioni di incentivazione – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 1.4 Altre Commissioni – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 2. Gestioni ricevute in delega – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione TOTALE COMMISSIONI PER ATTIVITA’ DI GESTIONE (A) B. ALTRI SERVIZI – consulenze – altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) Banche Enti finanziari di cui del Gruppo Altri soggetti di cui del Gruppo Totale di cui del Gruppo di cui del Gruppo 27.141.322 0 233.093 0 0 0 263 0 130 0 0 0 0 0 0 0 27.141.585 0 0 0 233.223 0 0 0 106.031.780 0 6.429.510 0 0 0 802.473 0 28.529 0 0 0 270.673 0 0 0 107.104.926 0 0 0 6.458.039 0 0 0 0 0 242.042 0 0 0 0 0 643 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 242.685 0 0 0 0 0 58.275 0 0 0 222.323 0 0 0 0 0 3.043.462 0 0 0 0 0 3.265.785 0 58.275 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 140.136.022 0 1.054.361 0 3.314.135 0 144.504.518 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 140.136.022 0 1.054.361 0 3.314.135 0 144.504.518 0 1.3 “Commissioni attive e passive” su gestioni delegate a terzi 2013 Servizi Commissioni Attive Commissioni Passive 2012 Commissioni Nette Commissioni Attive Commissioni Passive Commissioni Nette 1. Gestioni proprie di patrimoni 1.1 Fondi comuni – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – altre commissioni 1.764.017 0 0 (1.067.485) 0 (222.323) 696.532 0 (222.323) 3.011.108 0 0 (1.808.788) 0 (410.920) 1.202.320 0 (410.920) Totale commissioni su gestioni delegate a terzi 1.764.017 (1.289.808) 474.209 3.011.108 (2.219.708) 791.400 69 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte C Sezione 3 - INTERESSI - Voci 40 e 50 (in unità di Euro) 3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati” 2013 Voci / Forme tecniche 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Titoli di debito Pronti contro termine Depositi e conti correnti Altre operazioni 2012 Totale 1.174.536 0 0 0 1.174.536 2.076.042 2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0 0 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 5. Crediti 0 0 478.587 0 478.587 174.752 6. Altre attività 0 0 0 25.112 25.112 10.942 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 1.174.536 0 478.587 25.112 1.678.235 2.261.736 Altro Totale 2012 TOTALE 3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati” 2013 Voci / Forme tecniche 1. Debiti Finanziamenti Pronti contro termine Titoli (335.235) (217.138) 0 (13.426) (565.799) (301.895) 2. Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 3. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 0 4. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0 5. Altre passività 0 0 0 (71.574) (71.574) (3.869) 6. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0 (335.235) (217.138) 0 (85.000) (637.373) (305.764) TOTALE 70 Sezione 4 - RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - Voce 60 (in unità di Euro) 4.1 Composizione della voce 60 “Risultato netto dell’attività di negoziazione” 2013 Voci / Componenti reddituali Plusvalenze 2012 Utili da negoziazione Minusvalenze Perdite da negoziazione Risultato Netto Risultato Netto 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito di cui: Titoli di Stato 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. di cui: OICR propri 0 0 0 0 0 155.700 155.700 0 0 0 0 0 0 0 0 (48.336) (48.336) 0 0 0 107.364 107.364 0 0 0 5.232.900 5.232.900 0 0 0 1.4 Altre attività 0 0 0 0 0 0 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio 0 0 0 0 0 0 4. Derivati 0 0 0 0 0 0 0 155.700 0 (48.336) 107.364 5.232.900 TOTALE Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” realizzando un utile netto di € 107.364. La liquidità ottenuta è stata impiegata per il pagamento delle quote di Carige SGR. Sezione 7 - UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO - Voce 90 (in unità di Euro) 7.1 Composizione della voce 90 “Utile (Perdita) da cessione o riacquisto” 2013 Voci / Componenti reddituali 1. Attività finanziarie 1.1 Attività disponibili per la vendita 1.2 Attività detenute sino a scadenza 1.3 Altre attività finanziarie Utile 2012 Perdita Risultato Netto Utile Perdita Risultato Netto 5.299 0 0 0 0 0 5.299 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.299 0 5.299 0 0 0 2. Passività finanziarie 2.1 Debiti 2.2 Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TOTALE (2) 0 0 0 0 0 0 5.299 0 5.299 0 0 0 TOTALE (1) TOTALE (1+2) Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la vendita” realizzando un utile di € 5.299 (quote O.I.C.R. Arca MM). 71 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte C Sezione 9 - SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale” 2013 Voci/Settori 1. Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di ne rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al tratt. di ne rapporto al personale f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione denita - a beneci deniti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione denita - a beneci deniti h) altre spese 7.845.910 2.191.674 0 0 27.370 11.922.787 10.972.164 7.569.708 2.134.894 0 0 86.279 0 0 0 0 453.054 0 1.404.779 501.898 0 679.385 2. Altro personale in attività 3. Amministratori e Sindaci a) compensi del Consiglio di Amministrazione b) compensi del Collegio Sindacale 2012 126.901 78.995 2.294.868 1.755.591 1.638.549 117.042 0 0 2.169.966 124.902 4. Personale collocato a riposo 5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende 0 0 6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società 0 0 14.344.556 12.806.750 Totale La voce 1.h “Personale dipendente - altre spese” include il costo di € 1.079.200 erogato nell’anno per incentivi all’esodo. 9.2 Numero medio dei Dipendenti ripartiti per categoria 2013 1. 2. Personale con contratto di lavoro subordinato dirigenti quadri direttivi restante personale Personale con contratto di lavoro somministrato dirigenti quadri direttivi restante personale TOTALE 2012 85 15 41 29 1 0 0 1 86 Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno. 72 86 12 42 32 1 0 0 1 87 9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative” Voci Info provider Service informatico Canoni/manutenzione licenze software Pubblicità Consulenze e prestazioni professionali Outsourcing amministrativo fondi comuni Outsourcing amministrativo fondi pensione Outsourcing amministrativo SGR Commissioni e spese bancarie fondi pensione Manutenzioni beni materiali e hardware Postali Telefoniche Formazione rete di vendita Altre spese per il personale Pubblicazioni obbligatorie Vigilanza e pulizia uffici Elettricità e combustibile Viaggi e trasferte Locazione immobili e spese accessorie Noleggio automobili Quote associative Trasporto e spedizione Rappresentanza Stampati e cancelleria Pubblicazioni e abbonamenti Spese di revisione Noleggio macchine Emolumenti organismi di controllo fondi pensione Imposte indirette e tasse Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondi comuni Premi assicurativi Adesione organismi di garanzia/vigilanza Altre TOTALE 2013 2012 2.123.230 2.434.348 816.117 1.517.830 3.484.311 3.708.056 1.810.200 473.218 766.679 771.656 733.038 308.330 39.083 446.048 306.314 477.473 345.714 136.497 14.947 129.233 130.313 64.251 220.111 168.674 56.159 162.997 140.881 25.609 485.238 106.431 18.380 3.629 223.058 2.609.409 2.835.570 1.030.914 462.966 2.883.727 4.313.632 1.594.584 507.017 1.322.085 925.172 852.899 279.809 52.575 396.029 362.800 380.115 274.213 97.739 128.659 124.035 131.753 45.747 87.928 101.505 55.194 88.223 42.669 75.936 966.159 150.586 26.823 3.564 158.323 22.648.052 23.368.359 Tra le spese amministrative si segnala: I) l’incremento delle spese di pubblicità dovuto alle attività di supporto al brand Arca effettuate nel corso del 2013 (acquisto spazi pubblicitari, organizzazione di eventi promozionali e istituzionali); II) l’incremento delle consulenze, principalmente a seguito dell’assistenza al processo di acquisizione di Carige SGR; III) la riduzione delle spese di banca depositaria del fondo pensione a seguito del pricing più vantaggioso dell’attuale contratto di servizio. 73 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte C Sezione 10 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 120 (in unità di Euro) 10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” 2013 Ammortamento Voci / rettifiche e riprese di valore 1. Di proprietà – ad uso funzionale – per investimento 2. Acquisite in leasing finanziario – ad uso funzionale – per investimento TOTALE Rettifiche di valore per deterioramento 2012 Riprese di valore Risultato Netto Risultato Netto 941.417 0 0 0 0 0 941.417 0 663.167 0 21.458 0 0 0 0 0 21.458 0 0 0 962.875 0 0 962.875 663.167 Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 “Attività materiali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento. Sezione 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” 2013 Ammortamento Voci / rettifiche e riprese di valore 1. Avviamento 2. Altre Attività immateriali 2.1 di proprietà – generate internamente – altre 2.2 acquisite in leasing finanziario TOTALE Rettifiche di valore per deterioramento 2012 Riprese di valore Risultato Netto 0 0 0 0 0 0 1.295.176 0 0 0 0 0 0 0 0 1.295.176 0 0 723.817 0 1.295.176 0 0 1.295.176 723.817 Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, sezione 11 “Attività immateriali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento. 74 Risultato Netto Sezione 13 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150 (in unità di Euro) 13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” 2013 Voci 1. 2. Accantonamenti 1.1 al fondo garanzia dei fondi pensione 1.2 al fondo oneri futuri Amministratori 1.3 al fondo bonus dipendenti 1.4 al fondo per il contenzioso IVA banca depositaria Utilizzi/Rilasci 2.1 del fondo garanzia dei fondi pensione RISULTATO NETTO 2012 378.290 0 0 0 378.290 0 0 378.290 0 0 0 0 0 (73.633) (73.633) (73.633) Per quanto riguarda la riclassifica degli accantonamenti 2012 e i nuovi accantonamenti 2013 si rimanda a quanto già illustrato alla voce 110. “Fondi per rischi e oneri”. Come già riportato nella Nota Integrativa del Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012, l’Amministrazione Finanziaria (“AF”) ha avviato azioni di accertamento sull’imponibilità IVA dei compensi riconosciuti alle banche depositarie dalle SGR per l’attività svolta a favore dei fondi comuni e dei fondi pensione. In tale contesto, Arca ha subito una verica scale per gli anni 2006-2007-2008-2009 che si è conclusa con la contestazione per violazione degli obblighi di auto-fatturazione in relazione alle attività sopraindicate, ritenute imponibili dall’AF. In particolare Arca ha ricevuto un atto di irrogazione di sanzioni per l’anno 2006, pari a circa € 1,5 milioni, e un avviso di contestazione per l’anno 2007, nel quale sono previste sanzioni pari a circa € 4,0 milioni. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni relativo all’anno 2006 ed ha presentato una memoria difensiva per l’avviso sull’anno 2007. Nel gennaio 2013, Arca ha ricevuto dalla Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. (Gruppo UBI) una comunicazione con la quale si riferiva che la Commissione Tributaria Provinciale di Milano aveva annullato nei confronti della Banca stessa la sanzione per omessa applicazione dell’IVA alle prestazioni svolte per l’incarico di banca depositaria, confermando tuttavia la debenza dell’imposta omessa pari a circa € 1,2 milioni per l’anno 2006. Con la stessa nota la Banca rappresentava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa nei confronti di Arca ai sensi dell’art. 93 del D.L. n.1 del 2012. Sempre nel gennaio 2013, analoga comunicazione (inclusa l’intenzione di volersi avvalere del diritto di rivalsa) è pervenuta dalla Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (Gruppo UBI) che riferiva di aver ricevuto avvisi di accertamento per gli anni 2006 e 2007 per importi rispettivamente pari a € 0,4 milioni e € 0,3 milioni. Nel maggio 2013 si aggiungeva alle sopra descritte comunicazioni una nota della Banca Popolare di Vicenza che informava Arca degli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate (“AdE”) nei suoi confronti per gli anni 2006 e 2007 (rispettivamente per € 0,25 milioni ed € 0,3 milioni) per omessa applicazione dell’IVA sui compensi addebitati ad Arca in relazione al servizio di banca depositaria. Come per le precedenti fattispecie, la Banca comunicava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa. In ciascuno dei casi sopra descritti, la contestazione dell’AdE era riferita all’omessa applicazione dell’IVA sul 100% dell’importo addebitato dalle banche ad Arca per i servizi di banca depositaria. In relazione allo scenario sopra descritto, diverse sono state le evoluzioni nel secondo semestre 2013. Innanzitutto l’AdE, recependo le prime sentenze rese in materia da parte delle Commissioni Tributarie, ha riconosciuto l’incertezza interpretativa caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai servizi di banca depositaria e, pertanto, ha modicato la propria posizione in merito alla contestazione di sanzioni per omessa regolarizzazione dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria ricevuti. Tale cambiamento ha avuto i seguenti effetti diretti sui contenziosi scali di Arca in materia IVA: i) con comunicazione del 19 dicembre 2013 l’AdE ha accolto le ragioni esposte da Arca nella memoria difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso di contestazione per omessa regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria dell’anno 2007, ii) in data 14 marzo 2014 l’AdE ha noticato ad Arca SGR il provvedimento di annullamento delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria per l’esercizio 2006. Per quanto concerne gli altri anni assoggettati a verica scale (2008-2009), si segnala che: i) per l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun atto/avviso di contestazione e tale anno non può essere più soggetto a verica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per l’anno 2009, alla luce delle recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun atto/avviso di contestazione da parte dell’AdE nei confronti di Arca. Il contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto. Nel secondo semestre 2013, inoltre, si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni) e l’AdE in merito alla valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca depositaria, delle attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che rappresentano la quota parte della complessiva attività di banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte di Giustizia Europea nel maggio 2006. A tale proposito, in data 17 dicembre 2013, l’AdE ha pubblicato la risoluzione 97/E in risposta alla richiesta di consulenza giuridica inviata all’AF dalle Associazioni di categoria nell’ottobre 2013. Nella menzionata Risoluzione, l’AdE individua nella misura del 28,3% dei corrispettivi per servizi di banca depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quanticazione delle attività di controllo e sorveglianza da assoggettare a IVA, recependo così gli esiti del confronto avuto in materia con ABI e Assogestioni. Sulla base di questo orientamento espresso, l’AdE ha richiesto alle banche depositarie di regolarizzare le rispettive posizioni IVA per servizi di banca depositaria, versando l’imposta sulla quota percentuale dei corrispettivi sopra indicata (28,3%), nonché sui diritti di custodia. Le richieste di regolarizzazione interessano tutti gli esercizi, a partire dal 2006 (anno della sentenza della Corte di Giustizia Europea sopra richiamata). 75 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte C La posizione IVA relativa all’esercizio 2013 è stata regolarizzata dalle banche depositarie con l’emissione delle necessarie fatture/note di addebito nei confronti delle SGR e con il versamento all’erario della corrispondente imposta. Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi di banca depositaria, ha aderito a questa modalità operativa, provvedendo a regolarizzare la posizione IVA del 2013. La maggiore IVA è stata quindi addebitata i) ai fondi comuni per la quota di loro competenza, come previsto dal regolamento dei fondi per gli oneri di banca depositaria, ii) ad Arca SGR per la quota di competenza del fondo pensione aperto, come previsto dal regolamento dello stesso. Sulla base delle informazioni acquisite dalla società, in relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza, nonché sui diritti di custodia, a tutte le banche depositarie per l’arco temporale sopra indicato. Queste contestazioni assumerebbero rilevanza per Arca qualora le banche, versata l’IVA loro richiesta, procedessero con l’addebito in via di rivalsa dell’IVA corrisposta. Secondo quanto ha precisato l’AdE con la risoluzione n. 97/E, tale facoltà è esercitabile dalle banche solo a fronte della denizione dell’accertamento e dell’effettivo pagamento dell’imposta all’erario. A tale proposito Arca ha effettuato una verica dello stato di avanzamento degli eventuali contenziosi in capo alle banche depositarie dei fondi Arca (fondi comuni e fondo pensione) relativamente al periodo 2006-2012: il risultato della verica conferma che tutte le ex banche depositarie dei fondi Arca sono state oggetto di accertamento/contestazione per l’intero periodo. Se ciascuna banca procedesse a denire la propria posizione dinanzi all’erario (in via amministrativa, ovvero in presenza di giudicato) e a versare l’imposta relativa a tutti gli esercizi dal 2006 al 2012, l’ammontare complessivo dell’imposta sarebbe pari a € 6.640.445, di cui € 6.262.155 relativi ai fondi comuni e € 378.290 relativi al fondo pensione. Tale distinzione è rilevante ai ni della valutazione dell’eventuale impatto dell’onere sul bilancio di Arca SGR: come in precedenza accennato, infatti, il regolamento e la normativa di riferimento del fondo pensione prevedono che le spese di banca depositaria restino in carico alla SGR, mentre nel caso dei fondi comuni, il regolamento e la normativa di riferimento prevedono che sia il patrimonio del fondo a dovere sostenere tali oneri. La manifestazione degli oneri scali di cui si tratta richiede tuttavia come presupposto essenziale l’esercizio del diritto di rivalsa da parte delle banche depositarie, il quale potrà avvenire, a sua volta, esclusivamente in seguito alla denitività della pretesa impositiva ed all’effettivo versamento dell’IVA. Attualmente solo il Gruppo Banco Popolare ha noticato ad Arca SGR l’esercizio della rivalsa per l’IVA versata a fronte dell’adesione di due banche del Gruppo a due distinte contestazioni da parte dell’AdE per l’esercizio 2008, per un importo complessivo di circa € 25 mila. A ne gennaio 2014 Arca ha risposto alle comunicazioni del Gruppo Banco Popolare respingendo, sulla base delle argomentazioni fonite dai propri consulenti, la richiesta di rivalsa. Il Banco Popolare non ha riscontrato la comunicazione inviata da Arca e, a febbraio 2014, ha emesso fattura nei confronti della società per la maggiore imposta regolarizzata. Per converso, alle comunicazioni ricevute nel corso del 2013 dal Gruppo UBI e dalla Banca Popolare di Vicenza, in precedenza richiamate, non è al momento seguita alcuna formalizzazione della volontà di esercitare il diritto di rivalsa per l’IVA versata. Al momento quindi, ad eccezione della richiesta ricevuta dal Gruppo Banco Popolare, la passività legata all’esercizio della rivalsa IVA da parte delle banche depositarie è da considerarsi potenziale, in assenza di altre comunicazioni formali in tale senso da parte delle banche. Si segnala che è attualmente in corso di svolgimento una trattativa tra banche e SGR al ne di valutare un’eventuale ripartizione dell’onere derivante dalla maggiore IVA sui servizi di banca depositaria, così come suggerito dalla Banca d’Italia, con una apposita comunicazione inviata alle Associazioni di categoria interessate in data 22 ottobre 2013. L’esito del confronto è al momento incerto e pertanto una precisa quanticazione del rischio in capo ai fondi comuni ed in capo ad Arca (al di là degli importi massimi in precedenza richiamati) è oggi impossibile. Nell’ipotesi che i) il confronto tra banche depositarie e SGR non giunga ad una conclusione condivisa e ii) tutte le banche depositarie esercitino il diritto di rivalsa per l’IVA versata, Arca SGR, a seguito degli approfondimenti normativi effettuati in ambito civilistico e scale, è comunque orientata ad opporsi all’esercizio della rivalsa IVA ed a resistere alle pretese delle banche depositarie, ritenendo di poter opporre valide argomentazioni, sulla base dei pareri legali ricevuti. In ogni caso, laddove in futuro le banche depositarie procedessero al versamento dell’IVA relativa alle spese di banca depositaria, l’eventuale esercizio del diritto di rivalsa da parte loro comporterebbe, come si è detto, l’insorgenza di oneri che allo stato si devono ritenere in larga misura (per l’importo massimo già indicato in € 6.262.155) eventualmente gravanti sui fondi comuni e in misura minore (per l’importo massimo già indicato in € 378.290) eventualmente gravanti su Arca SGR. Pur permanendo una ineliminabile incertezza in ordine all’evoluzione futura ed alla effettiva conclusione della vicenda di cui si tratta (relativamente alla effettiva legittimità dell’esercizio del diritto di rivalsa, alla quanticazione dell’onere effettivo ed alle decisioni che i soggetti coinvolti assumeranno sulla ripartizione degli oneri scali in discorso tra banche, fondi comuni e SGR), la società, in osservanza dei principi relativi al trattamento contabile delle passività potenziali (IAS 37), ritiene che debbano essere riconosciuti esistenti i requisiti che implicano la registrazione di un onere riconducibile alla passività potenziale che potrebbe derivare dall’esercizio del diritto di rivalsa limitatamente alla componente relativa ai servizi di banca depositaria del fondo pensione. Per questo motivo, è stato effettuato un accantonamento al fondo rischi e oneri del passivo dello stato patrimoniale di € 378.290. 76 Sezione 14 - ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione” Vo ci 1. 2. Proventi Proventi per altri servizi resi Proventi diversi Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti Indennizzi diversi Recupero spese Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente Utili da alienazione cespiti Differenze cambio attive Recupero spese auto assegnate Abbuoni e sconti attivi Oneri Oneri di competenza esercizi precedenti Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi Differenze cambi passive Perdite da alienazione cespiti Garanzie rilasciate ad aderenti Fondi Pensione - comparti a garanzia Altri oneri straordinari Abbuoni e sconti passivi 2013 2012 1.247.585 245.505 60.295 230.944 15.297 517.489 0 167.074 10.160 664 157 (332.331) (199.096) (53.303) (13.001) (409) (36) (66.458) (28) TOTALE 915.254 Sezione 17 - IMPOSTE 545.890 247.980 50.000 57.476 4.335 111.620 39.200 9.160 23.018 3.090 11 (1.140.286) (354.975) (110.559) (11.111) (241.440) (264) (421.924) (13) (594.396) SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE Voce 190 (in unità di Euro) 17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” 2013 1. 2. 3. 3.bis 3.ter 4. 5. Imposte correnti – IRES – IRAP Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi – IRES – IRAP Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio – IRES – IRAP Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter Variazione delle imposte anticipate – IRES – IRAP Variazione delle imposte differite – IRES – IRAP Imposte di competenza dell’esercizio 2012 12.680.473 10.404.946 2.275.527 (2.101) (91) (2.010) 0 0 0 0 14.308.674 (30.060.387) (25.080.664) (4.979.723) 286.071 238.822 47.249 (2.787.270) 6.370.989 4.688.725 1.682.264 (1.136.775) (1.137.495) 720 0 0 0 0 0 2.084.258 2.079.416 4.842 170.749 150.085 20.664 7.489.221 La voce 3.ter riporta il valore dell’imposta sostitutiva, da versare nel giugno 2014, al fine di procedere al riallineamento dei valori contabili e fiscali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. La voce 4 include per € 29.574.241 la contropartita a conto economico dell’attività scale differita iscritta nello stato patrimoniale di Arca SGR a seguito del riallineamento dei valori contabili e scali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. Maggiori dettagli sui punti sopra richiamati sono presenti nella Parte B della presente nota integrativa. 77 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte C 17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio ONERE FISCALE IRES IRAP TOTALE UTILE D’ESERCIZIO prima delle imposte 28.681.153 1. Onere fiscale TEORICO 36,00% 10.325.215 5,57% 1.597.540 2.1 Differenze permanenti – in aumento – in diminuzione 36,00% 36,00% 323.557 (494.620) 5,57% 5,57% 1.054.158 (315.667) 2.2 Differenze temporanee – in aumento – in diminuzione 36,00% 36,00% 1.605.147 (1.354.353) 5,57% 5,57% 32.168 (92.672) 79.731 3. Variazioni d’imposta anticipate/differite – in aumento – in diminuzione 27,50% 27,50% 238.822 (487.630) 677.987 5,57% 5,57% (248.808) 4. Variazioni d’imposta correnti esercizi precedenti – in aumento – in diminuzione 5. Onere fiscale EFFETTIVO 6. Imposta sostitutiva/Imposte anticipate UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte 78 RISULTATO DELL’ESERCIZIO 11.922.755 757.718 47.249 1.484 48.733 36,00% 36,00% 0 (91) 5,57% 5,57% 0 (2.010) 35,41% (91) 10.156.047 8,10% (2.010) 2.322.250 (200.075) (2.101) 12.478.297 12.478.297 (15.265.567) 31.468.423 Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte differite e anticipate. Aliquota IRES 1. Imposte ANTICIPATE 1.1 Sorte nell’esercizio – Compensi Amministratori – Costi di lavoro accantonati – Accantonamenti fondo Tfr – Accantonamenti fondo rischi – Imposte deducibili per cassa – Spese di rappresentanza – Altri costi – Ammortamenti – Imposta sostitutiva affrancamento – Variazione aliquota fiscale 1.2 Annullate nell’esercizio – Spese di manutenzione – Compensi Amministratori – Costi di lavoro accantonati – Accantonamenti fondo Tfr – Accantonamenti fondo rischi – Spese di rappresentanza – Imposte deducibili per cassa – Altri costi – Ammortamenti – Ammortamenti – Variazione aliquota fiscale Ammontare delle differenze IRAP temporanee Effetto fiscale IRES IRAP Totale Totale generale 30.646.656 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 5,57% 1.559.459 2.106.000 0 0 4.600 0 709 228.925 89.429.213 0 428.851 579.150 0 0 1.265 0 195 62.954 24.593.034 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.981.207 0 428.851 579.150 0 0 1.265 0 195 62.954 29.574.241 0 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% (57.910) (8.617) (1.820.000) 0 0 0 (943) (18.529) (220.494) (26.645) 0 (15.925) (2.370) (500.499) 0 0 0 (259) (5.095) (60.636) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (1.484) 0 (15.925) (2.370) (500.499) 0 0 0 (259) (5.095) (60.636) (1.484) 0 27,5% 5,57% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 1.637.135 0 23 0 0 450.212 0 6 0 0 91.188 0 0 0 0 541.400 0 6 0 0 27,5% 27,5% 27,5% (45.787) (4.113) (675.555) (752.753) (5.018) (83.451) 0 (12.591) (1.131) (185.779) 0 (1.380) (22.949) 0 0 0 0 (41.928) 0 0 0 (12.591) (1.131) (185.779) (41.928) (1.380) (22.949) 0 (586.269) 5,57% 2. Imposte DIFFERITE 2.1 Sorte nell’esercizio – Ammortamenti avviamento – Imposta di bollo – Differenze cambi – Altri costi – Variazione aliquota fiscale 2.2 Annullate nell’esercizio – Variazione IAS/TFR - FTA – Differenze cambi – Ammortamenti – Ammortamenti – Riserva AFS – Altre – Variazione aliquota fiscale TOTALE 541.407 (265.758) 5,57% 27,5% 27,5% 30.336.036 79 NOTA INTEGRATIVA PARTE D Altre informazioni Nota integrativa Parte D - Altre informazioni Sezione 1 - RIFERIMENTI SPECIFICI SULLE ATTIVITÀ SVOLTE (in unità di Euro) 1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi 1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni) Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi. 1.1.2 Impegni relativi a Fondi Pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale Con riferimento ai comparti “Garanzia” e “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio non sono attesi oneri a carico della SGR e pertanto il “Fondo per rischi e oneri” ammonta a € 0, corrispondente al capitale assorbito stimato da un modello sviluppato internamente. Il modello interno determina il capitale assorbito in base: • alla stima, per ciascun aderente, del piano di versamenti mensili; • alla stima della distribuzione dei rendimenti attesi del portafoglio, con il metodo Monte Carlo; • al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il mark-to-market della posizione; • alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste); • all’attualizzazione dei gap mensili ponderati. 1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti 1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio) 2013 2012 2.952.170 92.720 143.450.648 146.289.973 36.826.603 40.747.549 66.378.522 148.220.753 26.109.931 24.888.443 133.054.738 89.730.578 341.985.956 365.036.930 312.706.573 276.986.762 260.068.086 71.483.565 308.392.641 114.957.643 490.295.400 445.096.823 688.251.277 377.021.803 376.137.036 143.608.412 80.166.179 2.931.956 95.006 191.859.636 162.005.747 40.113.311 43.833.005 71.489.444 220.274.885 28.145.921 26.866.427 108.724.747 112.736.051 780.836.823 366.216.570 0 0 0 0 0 0 0 389.575.940 701.778.466 360.369.076 401.850.229 167.843.304 93.818.796 1. Gestioni proprie Fondi comuni ANFITEATRO TESORERIA ANFITEATRO GLOBAL EQUITY ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV ARCA AZIONI ITALIA ARCA BB ARCA BOND CORPORATE ARCA TE ARCA CEDOLA CORPORATE BOND II ARCA CEDOLA GOV. EURO BOND II 82 2013 ARCA CAPITALE GARANTITO DICEMBRE 2013 ARCA CAPITALE GARANTITO GIUGNO 2013 ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI ARCA CEDOLA CORPORATE BOND ARCA MM ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND ARCA BOND GLOBALE ARCA 27 - AZIONI ESTERE ARCA CEDOLA CORPORATE BOND III ARCA RR ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND III ARCA CASH PLUS ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3) ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ (già Arca Rendimento Assoluto T5) ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA ARCA BOND PAESI EMERGENTI ARCA AZIONI EUROPA ARCA AZIONI AMERICA ARCA AZIONI FAR EAST ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015 ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015 Totale gestioni proprie 2012 29.279.261 0 330.077.657 0 1.757.948.649 0 336.021.044 422.340.885 78.129.386 790.111.822 82.544.821 4.665.170.133 499.953.102 428.758.071 384.847.496 770.169.867 654.320.848 287.440.268 197.661.434 162.222.881 28.676.942 38.503.385 17.455.115.667 37.191.353 111.810.343 389.263.300 95.873.764 1.611.904.111 68.342.617 370.372.016 384.336.241 87.173.336 783.839.352 91.682.669 4.067.523.153 266.539.108 337.420.465 351.279.977 1.006.929.743 576.501.682 263.557.230 206.135.012 194.776.471 48.436.398 42.335.674 15.664.589.355 2. Gestioni ricevute in delega OICR - OICR aperti CBIS - Short Term Government Bond Funds Totale gestioni ricevute in delega 43.095.558 43.095.558 45.610.558 45.610.558 3. Gestioni date in delega a terzi OICR - OICR aperti ARCA Capitale Garantito giugno 2013 ARCA Capitale Garantito dicembre 2013 ARCA Formula Eurostoxx 2015 ARCA Formula II Eurostoxx 2015 ANFITEATRO Global Equity Totale gestioni date in delega a terzi 0 29.279.261 28.676.942 38.503.385 92.720 96.552.308 111.810.343 37.191.353 48.436.398 42.335.674 95.006 239.868.774 1.2.2 -Valore complessivo delle gestioni di portafoglio valori in unità di Euro 2013 2012 di cui investiti in fondi della SGR 1. Gestioni proprie 0 2. Gestioni ricevute in delega - mandati assicurativi BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE 688.926.274 BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO 77.331.881 BERICA VITA - BERICA FUTURO 65.569.195 BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO 366.790.530 ABC ASSICURA - DANNI 24.551.760 BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO 5.876.269 3. Gestioni date in delega a terzi 0 Totale 1.229.045.909 di cui investiti in fondi della SGR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 83 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte D 1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione 2013 2012 1. Gestioni proprie 1.1 Fondo pensione aperto Arca Previdenza Garanzia Arca Previdenza Rendita Arca Previdenza Crescita Arca Previdenza Alta Crescita Arca Previdenza Obiettivo TFR Totale gestioni proprie 239.664.273 289.567.172 455.045.431 713.408.922 232.714.480 1.930.400.278 198.244.795 213.373.852 363.226.785 544.022.392 209.115.819 1.527.983.643 0 0 0 0 0 0 15.146.991 12.637.200 118.919.002 135.493.709 61.338.664 42.114.804 26.386.777 39.173.950 41.216.242 59.162.013 14.078.100 0 105.976.625 120.606.251 59.127.599 38.300.705 45.458.379 431.108.748 0 504.028.262 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Gestioni ricevute in delega 2.1 Fondi Pensione - aperti - chiusi F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA MONETARIA F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA RENDITA F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA CRESCITA F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA ALTA CRESCITA BRE BILANCIATA GLOB. PRUDENTE BRE BILANCIATA GLOB. DINAMICA SOLIDARIETÀ VENETO PREVIAMBIENTE ANTONVENETA BIL. 25% ANTONVENETA BIL. 50% - altre forme pensionistiche BPVi ex-CARIPRATO Totale gestioni ricevute in delega 3. Gestioni date in delega a terzi 3.1 Fondi Pensione - aperti - chiusi - altre forme pensionistiche Totale gestioni date in delega 1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare 2013 1. 2012 Fondo Pensione ARCA Previdenza Comparto Garanzia ARCA Previdenza Comparto Rendita ARCA Previdenza Comparto Crescita ARCA Previdenza Comparto Alta Crescita ARCA Previdenza Comparto Obiettivo TFR 9.960.854 8.750.659 9.716.441 13.234.663 8.990.510 8.912.756 6.101.994 8.873.270 11.917.680 6.803.722 Totale 50.653.127 42.609.422 1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere Alla data di riferimento del bilancio non sussistono contratti di consulenza finanziaria in essere. A partire dal 1° gennaio 2014 Arca SGR presta il servizio di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige in relazione a diverse linee di gestione patrimoniale offerte dalla Banca. 84 Sezione 2 - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 2.1 Rischi finanziari I rischi finanziari in capo alla società sono connessi alle scelte di investimento della liquidità aziendale. Nel corso del 2013 la società ha provveduto a liquidare integralmente il proprio portafoglio titoli per un controvalore di circa € 60 milioni, generando utili complessivi pari a € 112.663. La liquidità derivante dalla vendita dei titoli in portafoglio è stata investita in depositi bancari vincolati in attesa della conclusione dell’acquisizione di Carige SGR e del contestuale pagamento del prezzo concordato in data 30 dicembre 2013. Nel corso del 2014 si prevede di continuare ad investire eventuali disponibilità liquide in eccesso in depositi bancari vincolati a breve termine. Tuttavia tali disponibilità dovrebbero mantenersi su livelli generalmente contenuti in relazione alle significative uscite di cassa previste nel corso dell’anno (es. pagamento dell’imposta sostitutiva da affrancamento, pagamento compenso ASP, pagamento acconto imposte 2014). Le condizioni economiche applicate dalle banche ai depositi vincolati di Arca sono in linea con il mercato. In riferimento a tali depositi vincolati la società si espone a un rischio controparte che viene comunque considerato trascurabile in relazione allo standing delle controparti selezionate e alla duration breve delle operazioni. 2.2 Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa Arca SGR mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre i livelli di esposizione ai rischi operativi sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente sia per le attività conferite in affidamento o in outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert operativi, Key Performance Indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement. A fronte dei rischi operativi la SGR determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach). Le singole Direzioni, i Servizi e gli Uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione. L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’Ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali. La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (Selfassessment): l’Ufficio Risk Management guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili e definendo il reporting e la modellistica sottostante. Tale attività è svolta con il supporto del servizio Compliance e dell’ufficio Revisione Interna. L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i fornitori. Con il self-assessment, ogni Area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (Loss) e probabilità di accadimento (Probability). Il prodotto tra Loss e Probability fornisce la stima della perdita attesa (Expected Loss). Si distinguono le seguenti fasi: • mappatura dei processi aziendali con dettaglio per Area/Ufficio; • valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi; • valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva. Informazioni di natura quantitativa Il processo di self-assessment gestito dalle Direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza un totale complessivo di 84 processi aziendali che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna Direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna Direzione) determinando così il valore complessivo del potenziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le Direzioni aziendali che gestiscono i processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (36% dei rischi operativi valorizzati), la Direzione Sviluppo e Marketing (31% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Finanziaria e Affari Societari (22% dei rischi operativi valorizzati). Il processo ex-post di raccolta dati (Loss Data Collection) è di tipo event driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha avuto origine e comunicato internamente (incident report). Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi ovvero la revisione delle stime di quantificazione degli stessi. 85 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte D Sezione 3 - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO (in unità di Euro) 3.1 Il patrimonio dell’impresa 3.1.1 Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio della società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili Ias/Ifrs, riserve di utili e riserve da valutazione derivanti entrambe dall’applicazione del nuovo IAS 19 sulla valutazione del TFR e il risultato del periodo. La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione di fondi pensione accompagnati dalla garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”, intendendo per tali i costi fissi risultanti dal bilancio dell’ultimo esercizio approvato. 3.1.2 Informazioni di natura quantitativa 3.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione Voci/Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre (Azioni proprie) Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto Strumenti di capitale Utile (perdita) d’esercizio Totale 86 2013 2012 50.000.000 0 50.000.000 0 0 10.000.000 0 0 62.401.123 0 0 0 10.000.000 0 0 45.322.397 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (466.903) 0 0 31.468.423 3.638 0 0 0 0 0 0 0 (444.728) 0 0 17.078.726 153.402.643 121.960.033 3.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 2013 Attività/Valori 1. 2. 3. 4. Riserva positiva 2012 Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.638 0 0 0 0 0 Totale 0 0 3.638 0 3.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Attività/Valori 1. Esistenze iniziali 2. Variazioni positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive - da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.638 0 0 0 0 0 0 (3.638) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (3.638) 0 0 0 0 0 87 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte D 3.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 3.2.1 Patrimonio di vigilanza 3.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa La società ha emesso in data 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23 milioni, al fine di rafforzare il proprio patrimonio di vigilanza in vista dell’acquisizione di Carige SGR. La società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione né passività subordinate. 3.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa (in unità di Euro) 2013 A B C D E F G H Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali Filtri prudenziali del patrimonio di base: b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B] Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E] Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare Patrimonio di vigilanza [C+F-G] 2012 111.253.804 81.163.424 0 0 111.253.804 0 0 0 81.163.424 1.819 0 0 0 101.566.978 9.686.826 0 0 1.819 0 81.165.243 3.2.2 Adeguatezza patrimoniale 3.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta ai sottoscrittori di taluni comparti dei Fondi Pensione. A tal fine, la società applica i criteri di calcolo determinati dall’Organismo di Vigilanza. 3.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa (in unità di Euro) Categorie/Valori Requisiti 2013 - Requisito relativo alla massa gestita - Requisito “altri rischi” - Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione del capitale Requisito patrimoniale totale 88 2012 4.243.331 8.711.120 3.792.208 10.882.183 5.764 8.716.884 0 10.882.183 Sezione 4 - PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci 10. Utile (Perdita) d’esercizio Importo Lordo Imposte sul reddito Importo netto 28.681.153 2.787.270 31.468.423 20. Attività materiali 0 0 0 30. Attività immateriali 0 0 0 (30.586) 8.411 (22.175) 0 0 0 70. Copertura di investimenti esteri a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 80. Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 90. Copertura di ussi nanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (3.638) 0 0 0 (3.638) 0 0 0 0 0 0 0 (3.638) 0 0 0 (3.638) 0 110. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 ( 34.224) 8.411 ( 25.813) 28.646.929 2.795.681 31.442.610 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 40. Piani a beneci deniti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 100. Attività nanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico - rettiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 89 Bilancio 2013 Nota Integrativa - Parte D Sezione 5 - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In base allo IAS 24 e con riferimento alla specifica realtà di Arca SGR S.p.A. si considerano parti correlate: a) gli azionisti di Arca SGR S.p.A. e le società dei relativi gruppi di appartenenza; b) i dirigenti con responsabilità strategiche di Arca SGR S.p.A. (Amministratori, alti Dirigenti e Sindaci) e delle società di cui al punto precedente. 5.1 Informazioni sui compensi dei Dirigenti con responsabilità strategica Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori e dirigenti sono stati: 2013 2012 Amministratori Sindaci Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo) 2.123.140 124.902 1.620.717 1.838.065 117.042 1.536.707 Totale 3.868.759 3.491.814 Al 31 dicembre 2013 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di Amministratori, Sindaci e Dirigenti. 5.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate A) Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2013 con le altre parti correlate (azionisti): STATO PATRIMONIALE ATTIVO Crediti Altre attività CONTO ECONOMICO - Ricavi 1.370.490 Commissioni attive 13.341.519 Interessi attivi e proventi assimilati Altri proventi di gestione STATO PATRIMONIALE PASSIVO Debiti Altre passività 86.197 478.587 190.005 CONTO ECONOMICO - Costi 74.817.659 Commissioni passive di cui commissioni per Associazione in partecipazione 186.442 Interessi passivi e proventi assimilati 110.239.647 10.150.860 339.299 Spese amministrative 92.818 Altri oneri di gestione 1.665 B) In data 1° marzo 2013 Arca SGR ha provveduto al pagamento del saldo di € 15.000.000 per l’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e “GPA” alla società BPVi Fondi SGR. C) In data 26 febbraio 2013 Arca SGR ha stipultao un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. In relazione a tale finanziamento si segnala che Arca SGR ha pagato in data 30 giugno 2013 una rata di soli interessi passivi per € 135.022 e al 31 dicembre 2013 una rata di € 1.709.768, di cui € 196.000 di interessi passivi e € 1.513.768 di rimborso del capitale. D) Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo all’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione dell’impegno dei collocatori. È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori. Per l’esercizio 2013 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 10.150.860. E) A seguito della vendita, nel luglio 2013, dei titoli detenuti nel portafoglio di proprietà della società, Arca SGR ha proceduto ad investire la liquidità disponibile in depositi bancari vincolati a breve termine nell’attesa di procedere al pagamento del prezzo concordato per l’acquisizione di Carige SGR, avvenuto il 30 dicembre 2013. Tali depositi sono stati effettuati con le banche azioniste per scadenze comprese tra 1 e 5 mesi a condizioni di mercato equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. Tutti i depositi sono giunti a scadenza entro la fine del 2013. F) In data 23 dicembre 2013 Arca SGR ha emesso uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23.000.000 interamente sottoscritto dagli azionisti e iscritto nel passivo dello stato patrimoniale alla voce Debiti. 90 Sezione 6 - ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI (in unità di Euro) 6.1 Altri dettagli informativi Ammontare dei Crediti e dei Debiti di durata residuale superiore a cinque anni Ai sensi dell’art. 2427 co. 1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore a cinque anni. Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto: (in unità di Euro) Italia Commissioni attive Altri proventi di gestione Totale Altri paesi della U.E. Paesi extra U.E. Totale 210.692.424 0 53.417 210.745.841 1.247.585 0 0 1.247.585 211.940.009 0 53.417 211.993.426 91 ALLEGATI AL BILANCIO Bilancio 31 dicembre 2013 Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione. Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Revisione contabile Compensi 423.620 Revisione legale del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 44.373 Revisione contabile della relazione semestrale Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 20.000 Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento * Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 305.407 Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento ** Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 18.820 Revisione contabile del rendiconto di Arca Previdenza Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 35.020 Servizi di attestazione 57.188 Sottoscrizione dichiarazioni scali Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 4.000 Attestazione GIPS Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 45.188 Attestazione Fusione Fondi Comuni * Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 8.000 Totale 480.808 (*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento. (**) costo a carico di Arca SGR. I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile. 95 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti ai sensi dell’articolo 2429 del codice civile e delle norme del T.U.F. Signori Azionisti, Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, che viene presentato alla vostra approvazione, è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 e chiude con le seguenti risultanze: STATO PATRIMONIALE Totale dell’attivo Passività Euro 121.724.906 Capitale sociale Euro 50.000.000 Riserve Euro 72.401.123 Riserve da valutazione Euro (466.903) Utile d’esercizio Euro 275.127.549 Euro 243.659.126 Euro 31.468.423 CONTO ECONOMICO Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riettenti la gestione aziendale, emerge un utile d’esercizio di € 31.468.423 come evidenziato nello stato patrimoniale. Il bilancio, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n° 38, è stato redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), con l’applicazione dei principi generali di redazione esposti in nota integrativa. Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto nanziario rappresentano in modo sintetico la situazione patrimoniale, nanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio che illustra i criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara, veritiera e corretta della realtà aziendale. Non essendo demandato al Collegio Sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale ne il Collegio Sindacale ha ottenuto le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo della società. Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 5, primo comma, del D. Lgs. n° 38/2005. È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio a quanto previsto dall’art. 2428 del Codice Civile, dando atto che contiene le informative obbligatorie previste dalla normativa, relativamente al D. Lgs. n° 231/2001 e al D. Lgs. n° 81/2008 e successive integrazioni. Dopo attento esame dei documenti sopra riportati, preso atto che la società di revisione Deloitte & Touche SpA, in data 11 aprile 2014, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai 99 Bilancio 2013 Relazione del Collegio Sindacale sensi del D. Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa, e dopo aver visionato la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione, attestiamo che: – il bilancio è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente; – in nota integrativa sono state fornite i) informazioni sui principali rischi cui la società è esposta, ii) informazioni relative alle operazioni con parti correlate, iii) informazioni dettagliate in merito agli effetti della scalità anticipata e differita. Il bilancio al 31 dicembre 2013 include la partecipazione totalitaria nella società Carige Asset Management SGR SpA (Carige SGR), acquisita da Arca SGR SpA (Arca SGR) in data 30 dicembre 2013. A seguito di questa acquisizione, Arca SGR ha provveduto a redigere il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, per il quale la società di revisione Deloitte & Touche SpA, in data 11 aprile 2014, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D. Lgs. 39/2010, senza rilievi e richiami di informativa. La differenza tra il patrimonio netto della società acquisita alla data di acquisizione e il prezzo concordato per l’acquisizione delle azioni è stata iscritta per intero nella voce Avviamento tra le Attività Immateriali dello stato patrimoniale consolidato. Tale collocazione è provvisoria nell’attesa di effettuare la procedura di Purchase Price Allocation nel corso del 2014. I fondi comuni e il fondo pensione precedentemente gestiti da Carige SGR sono stati fusi nei rispettivi fondi Arca con efcacia 1° gennaio 2014. A seguito dell’acquisizione della partecipazione in Carige SGR, Arca SGR ha inoltre deciso di procedere al riallineamento del valore civilistico e scale della partecipazione stessa, consentito dalla Legge di Stabilità approvata dal Parlamento in data 27 dicembre 2013. In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria, la società ha valutato la questione e ha adottato i comportamenti illustrati nella nota integrativa al bilancio d’esercizio 2013. Al ne di rafforzare il proprio patrimonio di vigilanza e di dotarsi delle risorse nanziarie necessarie all’acquisizione della partecipazione in precedenza menzionata, la società ha provveduto ad emettere in data 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale per un valore nominale di € 23 milioni che è stato iscritto nel passivo dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2013. Nel corso del 1° semestre 2013 la società ha completato, con il contributo di un soggetto terzo, la procedura di Purchase Price Allocation relativa all’acquisizione dei rami di azienda di BPVi Fondi SGR avvenuta con efcacia 1° gennaio 2013. A seguito di tale procedura sono stati iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale di Arca SGR l’avviamento e le attività immateriali a vita utile denita afferenti i rami di azienda acquisiti. Il Collegio Sindacale, per quanto di sua competenza ed esaminata la documentazione prodotta, ha espresso parere favorevole sia ai valori iscritti, sia al piano di ammortamento previsto. Le operazioni straordinarie sopra illustrate (acquisizione di Carige SGR e acquisizione dei rami d’azienda di BPVi Fondi SGR) si aggiungono a quelle precedentemente concluse dalla società e relative all’acquisizione dei rami d’azienda di Optima SGR e di Vega Asset Management SGR che avevano comportato l’iscrizione nello stato patrimoniale di Arca SGR dei relativi avviamenti e attività immateriali a vita utile denita. In relazione agli avviamenti e alle attività immateriali iscritte nello stato patrimoniale della società al 31 dicembre 2013 a seguito delle operazioni straordinarie di acquisizione, la società ha effettuato, in ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, un’attività di impairment test volta ad accertare l’eventuale perdita di valore di questi elementi dell’attivo patrimoniale. Il Collegio Sindacale, per quanto di sua competenza, esaminata la documentazione 100 prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta che ha escluso la necessità di effettuare svalutazioni delle attività immateriali sottoposte a valutazione. Nel corso dell’esercizio 2013 il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società. Durante il decorso esercizio il Collegio Sindacale ha effettuato delle veriche periodiche (nr. 10) e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile. La società Deloitte & Touche SpA, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio d’esercizio 2013, individuale e consolidato, e alla verica della regolare tenuta della contabilità in corso d’anno, ha effettuato la revisione dei rendiconti di tutti i fondi istituiti e gestiti da Arca SGR nel corso del 20131. Il Collegio Sindacale ha svolto periodici incontri con la società di revisione scambiandosi informazioni sui risultati delle veriche effettuate da entrambi. Nel corso del 2013 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto riguarda le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione (nr. 13) che si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Il Collegio Sindacale ha ottenuto dagli Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, nanziario e patrimoniale effettuate dalla società, riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo statuto sociale e non manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno con la nalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della società. Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato sistematicamente la funzione di Revisione Interna al ne di un reciproco scambio di informazioni ed è stata riscontrata la congruità dei controlli posti in essere dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance) e gestione del rischio (Risk Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare, come peraltro riportato nei verbali delle veriche sindacali. Si è avuta adeguata informativa da parte della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per la composizione degli stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (Revisione Interna, Compliance, Risk Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione della società. Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile. Non sono state fatte denunce ai sensi dell’art. 2409, 7° comma del Codice Civile. La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con parti correlate. 1 Dato che con l’approvazione del bilancio 2013 giunge al termine l’incarico di revisione legale dei conti di Deloitte & Touche S.p.A., il Collegio Sindacale di Arca SGR formulerà all’Assemblea dei soci che si terrà in data 30 aprile 2014 la propria proposta in merito al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti della società per il periodo 20142022. 101 Bilancio 2013 Relazione del Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza. Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio Sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi di comportamento del Collegio Sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite dagli organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno rispetto delle disposizioni di vigilanza e di mandato. I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di valutazione disposti dalla Banca d’Italia. Il Collegio ha preso atto dei “Rendiconti annuali 2013” riguardanti i fondi comuni d’investimento e il fondo pensione aperto corredati delle relazioni consiliari e ha preso visione delle relazioni della società di revisione sui fondi comuni d’investimento aperti, emesse il 26 marzo 2014, e sul fondo pensione aperto, emessa il 11 aprile 2014, che non contengono rilievi. Il Collegio Sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla società per la gestione amministrativo-contabile vericando, in particolare, l’adeguatezza delle risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste dalla normativa di riferimento. Si attesta inoltre di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla Legge n° 231 del 29 dicembre 2007 e successive modiche e integrazioni, dedicando speciche sessioni di lavoro sulle tematiche connesse, cui hanno partecipato la funzione di Revisione Interna e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca SGR. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente relazione. Diamo atto della puntuale informativa ricevuta dalle strutture preposte di Arca SGR in occasione sia delle veriche sindacali, sia delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo Interno in relazione agli adempimenti effettuati dai soggetti collocatori che hanno sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione per conseguire il compenso relativo all’esercizio 2013. Si segnala inne che nel mese di luglio del 2013 è terminata la visita ispettiva della CONSOB iniziata in data 1° ottobre 2012. Tale attività ispettiva ha portato alla notica agli esponenti aziendali in carica nel periodo oggetto di ispezione di un procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. n° 58/1998. Inoltre si segnala la richiesta di convocazione da parte della CONSOB del Consiglio di Amministrazione della società al ne di assumere iniziative di miglioramento di talune procedure interne. Nel corso delle veriche sindacali, delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo Interno, tenutesi nel 1° trimestre 2014 e che hanno riguardato le sopra menzionate comunicazioni della CONSOB, sono state esaminate e 102 denite le controdeduzioni ai rilievi dell’autorità di vigilanza e sono stati deniti i dovuti interventi di miglioramento delle procedure interne. In considerazione di quanto precede, il Collegio Sindacale, sotto i proli di propria competenza, esprime parere favorevole in merito all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2013 e alla proposta di destinazione degli utili d’esercizio formulata dal Consiglio d’Amministrazione. Segnaliamo altresì che il nostro mandato viene a cessare per compimento del triennio. Milano, 11 aprile 2014 IL COLLEGIO SINDACALE Dr. Paolo Simoni - Presidente Prof. Flavio Dezzani - Sindaco effettivo Rag. Vittorio Belviolandi - Sindaco effettivo 103 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA Deliberazioni dell’Assemblea Ordinaria del 30 Aprile 2014 L’Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 30 Aprile 2014 sotto la presidenza del prof. Guido Cammarano, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2013 e la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione destinando l’utile di esercizio come segue: a riserva straordinaria € 31.468.422,96 L’Assemblea ha assunto, altresì, le seguenti delibere: • Nomina ad Amministratore, per il triennio 2014-2016, dei Signori: Prof. Guido Cammarano Dr. Filippo Maria Cova Rag. Mario Erba Avv. Paolo Guzzetti Dr. Ugo Loser Dr. Renato Merlo Sig. Felice Angelo Panigoni Dr. Andrea Piazzetta Dr. Edoardo Rossini Il prof. Guido Cammarano, il Dr. Filippo Maria Cova e l’Avv. Guzzetti dispongono dei requisiti di indipendenza definiti dal codice di autodisciplina dell’associazione di categoria Assogestioni. • Nomina a Sindaco, per il triennio 2014-2016, dei Signori: Prof. Giuseppe Marino - Presidente del Collegio Sindacale Dr. Giovanni Sandrini - Sindaco effettivo Dr. Stefano Santucci - Sindaco effettivo Dr. Bruno Garbellini - Sindaco supplente Dr. Diego Xausa - Sindaco supplente • Conferimento alla società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers SpA, per il novennio 2014-2022, dell’incarico della revisione legale dei conti di Arca SGR SpA, dei rendiconti dei fondi comuni Arca e del rendiconto del fondo pensione aperto Arca Previdenza. 111 Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013 ARCA SGR S.p.A. Società di Gestione del Risparmio Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3 Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v. Riserve Euro 71.934.220 Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155 Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014 Composizione degli organi sociali di Arca SGR S.p.A. al 31 dicembre 2013 Consiglio di Amministrazione Guido Cammarano Presidente Alessandro Vandelli Vice Presidente Ugo Loser Amministratore Delegato Massimo Belcredi Consigliere Pierluigi Benigno Consigliere Carlo Capotorti Consigliere Filippo Maria Cova Consigliere Donato Masciandaro Consigliere Renato Merlo Consigliere Felice Angelo Panigoni Consigliere Andrea Piazzetta Consigliere Giovanni Ruffini Consigliere Collegio Sindacale Paolo Simoni Presidente Vittorio Belviolandi Sindaco Effettivo Flavio Dezzani Sindaco Effettivo 115 Bilancio Consolidato 2013 Premessa Il bilancio consolidato di Arca SGR S.p.A. (di seguito anche “Arca SGR”) è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e secondo quanto previsto nelle Istruzioni per la redazione del bilancio e del rendiconto degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM emanati con Provvedimento della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Si segnala che il bilancio consolidato 2013 di Arca SGR non presenta saldi comparativi relativi all’esercizio precedente, in quanto nel 2012 Arca SGR non deteneva alcuna partecipazione e non aveva dunque redatto il bilancio consolidato. 116 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2013 Relazione degli Amministratori sulla gestione dell’esercizio 2013 1. Profilo societario In data 30 dicembre 2013 Arca SGR ha acquisito il 100% di Carige Asset Management SGR S.p.A. (di seguito anche “Carige SGR”) da Banca Carige S.p.A. (di seguito anche “Banca Carige”). Il bilancio consolidato, non presentato nell’esercizio precedente in quanto Arca SGR non deteneva partecipazioni, rappresenta pertanto i saldi di Arca SGR, controllante, e di Carige SGR, controllata, al 31 dicembre 2013. 2. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari Nell’anno 2013 l’economia mondiale è cresciuta ad un ritmo modesto: il tasso di espansione del PIL complessivo dovrebbe attestarsi intorno al 2,9%, dopo una espansione del 3,2% nel 2012 (fonte World Economic Outlook – Ottobre 2013). La ripresa economica globale, iniziata nel secondo trimestre dell’anno 2009, è dunque proseguita ma la crescita è stata frenata da politiche scali restrittive, dal processo di deleveraging del settore creditizio e dal clima di elevata incertezza, con particolare riguardo ai temi della politica economica statunitense e del rafforzamento della governance nell’area Euro. A consuntivo, l’incremento del PIL per il 2013 è dell’ordine del 1,2% negli USA, del 2% in Giappone e marginalmente negativo nell’area Euro. Le economie emergenti registrano ancora, nel loro complesso, un tasso di crescita positivo intorno al 4,5% nel 2013, sebbene in rallentamento rispetto al ritmo dei due anni precedenti. A trainare la crescita è sempre l’area asiatica e la Cina (con crescita del PIL superiore al 6%) mentre le altre aree emergenti registrano tassi di crescita compresi tra il 2% e il 3%. La dinamica del livello generale dei prezzi ha evidenziato un ulteriore rallentamento nelle economie sviluppate, per effetto del calo del prezzo del petrolio e delle materie prime in generale e dell’utilizzo della capacità produttiva ancora modesto. Per l’anno nel complesso, l’inazione è intorno al 1,4% negli Stati Uniti, e al 1,5% per l’area Euro. In Giappone si conferma l’inversione della tendenza deazionistica in essere da anni con un tasso di inazione nullo nel 2013. La componente strutturale dell’inazione a ne anno è su livelli leggermente inferiori ad un anno fa nell’area Euro e negli Stati Uniti. In tema di politiche monetarie, le principali banche centrali hanno mantenuto un atteggiamento fortemente espansivo. La Fed ha mantenuto il tasso sui federal funds vicino allo zero e solo a dicembre ha annunciato la riduzione graduale di quantità di titoli obbligazionari acquistati ogni mese (il c.d. “tapering”). La Banca del Giappone ha mantenuto i tassi ufciali allo 0,10% e ha aumentato in modo signicativo le quantità di obbligazioni governative acquistate sul mercato, superando per dimensione rispetto al PIL gli acquisti effettuati dalla Fed. La Banca Centrale Europea ha ridotto il tasso di rinanziamento dallo 0,75% allo 0,25% e ha annunciato che tale livello sarà mantenuto anche per il futuro. A livello globale è continuato il regime restrittivo delle politiche scali nei paesi avanzati, con l’eccezione del Giappone, mentre nei paesi emergenti il regime è stato sostanzialmente neutrale. Il decit federale statunitense in rapporto al PIL, aggiustato per il ciclo, è passato da 6,3% al 3,9%. In Giappone il rapporto è rimasto stabile intorno al 9,2%. Nell’area Euro la posizione scale aggregata è migliorata: in rapporto al PIL, il disavanzo aggiustato per il ciclo è sceso dal 2,3% del 2012 al 1,4% del 2013; il disavanzo è stabile e molto vicino allo zero sia per la Germania sia per l’Italia, mentre per la Francia è al 2,1% rispetto al 3,5% del 2012. L’andamento dei mercati obbligazionari principali nel 2013 è stato marginalmente negativo. La componente cedolare non ha compensato il calo dei corsi conseguente al rialzo generalizzato dei rendimenti dei titoli governativi dei paesi sviluppati. Il premio al rischio offerto dai titoli emessi da paesi emergenti è aumentato mentre quello dei titoli corporate si è ridotto. Gli spread sui titoli degli emittenti periferici dell’area Euro si sono ridotti. Nello specico, l’indice Merrill Lynch dei titoli governativi dei paesi industrializzati ha registrato una performance lorda in valuta locale negativa (-0,35%). La performance in Euro dell’indice è pari 119 Bilancio Consolidato 2013 a -8,5%. La differenza tra il ritorno dei due indici è spiegata dal deprezzamento di tutte le valute rispetto all’Euro. Complessivamente, i rendimenti sui titoli benchmark a dieci anni sono saliti di circa 125 punti base al livello di 3,03% negli Stati Uniti, di circa 60 punti base al livello di 1,92% in Germania, mentre sono scesi di 5 punti base circa al livello di 0,74% in Giappone. Nell’area Euro, i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una certa volatilità degli spread dei titoli periferici. A partire da aprile, si è innescato un trend di compressione più stabile. Il premio al rischio medio dei titoli di larga capitalizzazione, emessi in Euro da società con elevato merito di credito (investment grade) e scadenza a 5 anni, si attesta intorno al valore di 70 punti base, contro un valore di 142 punti base di ne 2012 (Indice iTraxx CDS IG 5 Years). L’indice Iboxx Eur Corporate ha avuto una performance del 2,2% sull’anno. Lo spread medio dei titoli emessi in valuta estera da paesi emergenti è salito di circa 50 punti base al livello di 307 (Indice EMBI Global Diversied). L’indice corrispondente ha avuto una performance annuale negativa del 5,2%. Sul fronte valutario, nel 2013 l’Euro ha registrato un apprezzamento generalizzato sia verso le valute principali sia verso le valute emergenti: in particolare del 4,5% nei confronti del Dollaro, del 27% verso lo Yen e del 2% nei confronti della Sterlina. Nel corso del 2013 l’indice dei mercati azionari mondiali appartenenti all’area dei paesi sviluppati è salito del 25,9% in valuta locale. A livello settoriale, si è registrata una performance migliore rispetto all’indice mondiale da parte del comparto consumi ciclici, che ha beneciato maggiormente del miglioramento del mercato del lavoro in particolar modo negli Stati Uniti, e del comparto farmaceutico, in virtù del miglioramento della produttività. I risultati peggiori si sono invece avuti per il settore materie prime e servizi di pubblica utilità, impattati, rispettivamente, dalla marcata correzione del prezzo dell’oro, e da tassi di crescita non attraenti rispetto alla media del mercato. Pur nel contesto di risultati complessivamente positivi, gli andamenti dei mercati sono apparsi molto differenziati a livello di paese e di area geograca. Negli Stati Uniti, l’indice MSCI North America ha chiuso l’anno con guadagno pari al 28,2% in valuta locale trainato dal miglioramento macroeconomico registratosi nel corso dell’anno che ha portato la banca centrale ad iniziare la procedura di riduzione degli acquisti di titoli a lunga scadenza. L’indice MSCI Europe, rappresentativo del comportamento dei principali mercati europei, è salito del 18,1%. All’interno dell’area europea, per quanto riguarda i mercati più importanti, la performance è risultata differenziata e correlata al contesto economico dei differenti paesi ed alla crescita degli utili aziendali. In particolare, il mercato italiano ha chiuso l’anno con un apprezzamento leggermente inferiore alla media europea nonostante sia proseguito il fenomeno di riduzione degli spread dei paesi periferici (la performance dell’indice FTSE/Mib è stata positiva del 16,6%), mentre Germania e Svizzera hanno avuto ritorni positivi rispettivamente pari al 25,5% ed al 20,2%, superiori all’indice europeo. L’area del Pacico (indice MSCI Pacic Large Cap), ha concluso il 2013 facendo segnare una performance in valuta locale positiva del 34,5%. Il Giappone (indice Topix), maggiore mercato dell’area, si è apprezzato del 51,5% in valuta locale, favorito dal signicativo deprezzamento dello Yen (-26,4% contro Euro) derivante dalla politica monetaria espansiva attuata dalla Bank of Japan. Il mercato australiano è salito del 15,9% in valuta locale mentre Hong Kong si è apprezzato del 2,9%. I mercati emergenti hanno messo a segno, nel loro complesso, un risultato leggermente positivo, pari allo 0,9%, con una marcata sottoperformance rispetto l’indice mondiale. Nonostante il tasso di crescita del prodotto interno lordo per le economie emergenti continui ad attestarsi su livelli superiori rispetto alle economie sviluppate, l’area è stata impattata negativamente dall’annuncio del tapering da parte della FED che ha innescato signicativi deprezzamenti delle valute emergenti, e deusso di capitali. 120 3. L’industria della gestione del risparmio I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2013 un anno di forte ripresa per il mercato del risparmio gestito che, con nuovi introiti per più di € 64 miliardi, vede il patrimonio complessivo riportarsi ai massimi storici, sopra i € 1.330 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afussi netti per circa € 11,4 miliardi, mentre i fondi esteri hanno ussi netti per circa € 37,3 miliardi. All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia stata trainata dai fondi Obbligazionari e Flessibili che costituiscono circa l’80% degli afussi netti del 2013. Continua il trend in atto da diversi anni a favore dei prodotti esteri che ora rappresentano oltre il 70% del patrimonio totale dei Fondi Aperti che ammonta a € 558 miliardi. 4. L’andamento della gestione consolidata CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Voci di conto economico (in unità di Euro) 10. Commissioni attive 20. Commissioni passive Commissioni nette 40. Interessi attivi e proventi assimilati 50. Interessi passivi e oneri assimilati 60. Risultato netto dell’attività di negoziazione 90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività nanziarie Margine di intermediazione 110. Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative 120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali 130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte Utile (perdita) d’esercizio 220. Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo 31/12/2013 210.745.841 (144.504.518) 66.241.323 1.678.493 (637.373) 107.364 5.299 5.299 67.395.106 (37.021.855) (14.344.556) (22.677.299) (962.875) (1.295.176) (378.290) 915.254 28.562.164 28.562.164 2.797.366 31.449.530 31.449.530 31.449.530 Il bilancio consolidato si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 31.449.530, principalmente determinato dall’utile netto di esercizio di Arca SGR (€ 31.468.423). Il contributo al risultato netto consolidato 2013 della società controllata Carige SGR è stato marginalmente negativo (€ -18.893), in quanto nel perimetro di consolidamento sono stati ricompresi i valori di conto economico della società controllata di competenza della sola giornata del 31 dicembre 2013 (il trasferimento delle azioni di Carige SGR a Arca SGR è infatti avvenuto in data 30 dicembre 2013). Il risultato di Carige SGR per l’intero esercizio 2013 è stato pari a € 2.168.327 ed è stato quasi interamente incluso nel conto economico consolidato della precedente società controllante (Banca Carige), per una cifra pari a € 2.187.220 (utile netto maturato dal 1° gennaio 2013 al 30 dicembre 2013). 121 Bilancio Consolidato 2013 Le determinanti dell’utile consolidato sono allineate con quelle dell’utile di Arca SGR: i) la crescita delle masse in gestione, ii) il buon andamento dei fondi, che ha consentito di registrare importanti commissioni di incentivo, iii) l’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa, iv) il benecio scale straordinario derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci dell’attivo (in unità di Euro) 10. Cassa e disponibilità liquide 60. Crediti a) per gestione di patrimoni b) altri crediti 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività scali a) correnti b) anticipate 140. Altre attività Totale attivo PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro) 10. Debiti 70. Passività scali a) correnti b) differite 90. Altre passività 100. Trattamento di ne rapporto del personale 110. Fondi per rischi e oneri b) altri fondi 120. Capitale 160. Riserve 170. Riserve da valutazione 180. Utile (perdita) d’esercizio Totale passivo e patrimonio netto 31/12/2013 902 68.064.869 51.890.906 16.173.963 29.932.691 135.691.829 34.067.581 2.867.560 31.200.021 15.616.637 283.374.509 31/12/2013 89.236.005 22.635.821 18.621.206 4.014.615 17.026.572 714.071 378.290 378.290 50.000.000 72.401.123 (466.903) 31.449.530 283.374.509 La situazione patrimoniale mostra Crediti per servizi di gestione di patrimoni per € 51.890.906, riferiti alle commissioni attive sui fondi comuni d’investimento, fondi pensione e gestioni patrimoniali maturate nel quarto trimestre 2013 ed incassate nel mese di gennaio 2014. Le Attività immateriali accolgono gli avviamenti relativi alle acquisizioni effettuate da Arca SGR nel corso dell’ultimo triennio per complessivi € 122.547.991, oltre a oneri pluriennali pari a € 13.143.838. Le attività e le passività scali includono principalmente gli effetti contabili dell’affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rappresentati i) dal debito per l’imposta sostitutiva per l’affrancamento della partecipazione pari a € 14.308.674 (da liquidare nel corso del mese di giugno 2014 e incluso nella voce Passività scali correnti) e ii) da attività scali differite per € 29.574.241 (incluse nella voce Attività scali anticipate). 122 I Debiti accolgono lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca SGR il 23 dicembre 2013 per un valore pari a € 23.000.000, oltre ai debiti verso le reti di vendita per l’attività di collocamento dei fondi comuni e dei fondi pensione di Arca SGR e di Carige SGR (passività liquidate nel corso del mese di gennaio 2014) e al nanziamento chirografario erogato dalla Banca Popolare di Vicenza a Arca SGR a inizio 2013. Al 31 dicembre 2013 il patrimonio netto consolidato si attesta ad € 153.383.750. Si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto e del risultato di esercizio al 31 dicembre 2013 a livello individuale e a livello consolidato di Arca SGR. (Valori in migliaia di Euro) PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO DI ARCA SGR E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO CAPITALE SOCIALE RISULTATO Valori di Arca SGR Rettiche di consolidamento: Risultato 2013 della controllata CARIGE SGR di pertinenza del gruppo Riserve della controllata di pertinenza del gruppo Risultato 2013 della controllata CARIGE SGR di pertinenza di terzi Valori consolidati 31.468 50.000 RISERVE 72.401 RISERVA VALUTAZIONE (467) TOTALE P.N. 153.403 (19) (19) 0 0 31.449 50.000 72.401 (467) 153.384 Alle sezioni 4.1 e 4.2 sono inclusi gli schemi individuali di stato patrimoniale e conto economico di Arca SGR e di Carige SGR. 123 Bilancio Consolidato 2013 4.1 Schemi di bilancio di Arca SGR S.p.A. ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci dell’attivo (in unità di Euro) Cassa e disponibilità liquide Attività nanziarie detenute per la negoziazione Attività nanziarie disponibili per la vendita Crediti a) per gestione di patrimoni b) altri crediti 90. Partecipazioni 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività scali a) correnti b) anticipate 140. Altre attività Totale attivo 31/12/2013 10. 20. 40. 60. 31/12/2012 902 0 0 52.647.631 46.242.144 6.405.487 1.920 61.615.942 45.425 82.212.594 43.725.404 38.487.190 101.566.978 29.932.691 42.802.071 32.675.978 1.492.123 31.183.855 0 28.558.908 23.023.636 2.960.496 1.837.028 1.123.468 15.501.298 275.127.549 42.895.447 241.314.368 PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro) Debiti Passività scali a) correnti b) differite 90. Altre passività 100. Trattamento di ne rapporto del personale 110. Fondi per rischi e oneri b) altri fondi 120. Capitale 160. Riserve 170. Riserve da valutazione 180. Utile (perdita) d’esercizio Totale passivo e patrimonio netto 31/12/2013 10. 70. 31/12/2012 81.800.683 22.635.821 18.621.206 4.014.615 96.032.751 6.845.522 3.106.556 3.738.966 16.196.041 714.071 378.290 378.290 15.821.739 654.323 0 0 50.000.000 72.401.123 (466.903) 31.468.423 275.127.549 50.000.000 55.322.397 (441.090) 17.078.726 241.314.368 I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono riportati in nota integrativa. 124 CONTO ECONOMICO Voci di conto economico (in unità di Euro) Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette 40. Interessi attivi e proventi assimilati 50. Interessi passivi e oneri assimilati 60. Risultato netto dell’attività di negoziazione 90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività nanziarie Margine di intermediazione 110. Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative 120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali 130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte Utile (perdita) d’esercizio 31/12/2013 10. 20. 31/12/2012 210.745.841 (144.504.518) 66.241.323 1.678.235 (637.373) 107.364 5.299 174.725.803 (119.263.872) 55.461.931 654.323 0 50.000.000 55.322.397 5.299 67.394.848 (36.992.608) (14.344.556) (22.648.052) (441.090) (12.806.750) (23.368.359) (962.875) (1.295.176) (378.290) 915.254 28.681.153 28.861.153 2.787.720 31.468.423 31.468.423 (663.167) (723.817) 73.633 (594.396) 24.567.947 24.567.947 (7.489.221) 17.078.726 17.078.726 I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono riportati in nota integrativa. 4.2 Schemi di bilancio di Carige Asset Management SGR S.p.A. ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci dell’attivo (Euro) Cassa e disponibilità liquide Attività nanziarie disponibili per la vendita Crediti a) per gestione di patrimoni b) altri crediti 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. Attività scali a) correnti b) anticipate 140. Altre attività Totale attivo 31/12/2013 10. 20. 60. 31/12/2012 0 0 15.417.238 5.648.762 9.768.476 210 5.033.795 17.556.915 7.450.692 10.106.223 0 0 1.391.603 1.375.437 16.166 31.322 772 3.120 3.120 0 115.339 16.924.180 39.791 22.665.925 PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE Voci del passivo e del patrimonio netto (Euro) 10. 70. 90. Debiti Passività scali a) correnti b) differite Altre passività 120. Capitale 160. Riserve 170. Riserve da valutazione 180. Utile (perdita) d’esercizio Totale passivo e patrimonio netto 31/12/2013 31/12/2012 7.755.104 5.540 5.540 0 8.618.506 371.845 255.851 115.994 505.209 1.537.810 5.200.000 1.290.000 5.200.000 2.221.451 305.801 4.410.512 22.665.925 2.168.327 16.924.180 125 Bilancio Consolidato 2013 CONTO ECONOMICO Voci di conto economico (Euro) Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette 30. Dividendi e proventi assimilati 40. Interessi attivi e proventi assimilati 50. Interessi passivi e oneri assimilati 60. Risultato netto dell’attività di negoziazione 90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività nanziarie Margine di intermediazione 110. Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative 120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali 130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali 160. Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte Utile (perdita) d’esercizio 31/12/2013 10. 20. 31/12/2012 38.816.851 (28.195.112) 10.621.739 7.183 89.964 (43) 107.364 558.719 558.719 40.172.648 (26.828.288) 13.344.360 2.494 88.674 (17) 50.000.000 0 0 11.277.562 (7.405.686) (2.292.149) (4.483.537) 13.435.511 (6.739.166) (2.842.806) (3.896.360) 0 (772) (16.019) 3.855.085 3.855.085 (1.686.758) 2.168.327 2.168.327 (15.740) (686) (24.439) 6.655.480 6.655.480 (2.244.968) 4.410.512 4.410.512 Il conto economico riportato include i valori dell’intero esercizio 2013. Il contributo di Carige SGR al risultato netto consolidato di Arca SGR è pari a € -18.893. 5. L’offerta di Arca SGR La capacità di gestione del rischio nelle fasi turbolente di mercato, un approccio rigoroso nella valutazione del livello di attrattività dei mercati nelle diverse condizioni, nonché un continuo processo di innovazione di prodotto, si sono rivelati gli elementi chiave nel processo di generazione del valore di Arca SGR. Di seguito descriviamo in sintesi, per le varie categorie di prodotti, le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione di Arca. Maggiori dettagli sono forniti nella relazione degli Amministratori al bilancio d’esercizio 2013 di Arca SGR. 5.1 Fondi monetari ed obbligazionari Nel corso dell’anno, i portafogli di titoli governativi dei paesi sviluppati hanno mantenuto la duration in linea o al di sotto di quella del benchmark di riferimento. In funzione dei modelli di valutazione fondamentale e tecnica, le scelte tattiche sono state implementate utilizzando i futures sui bond tedeschi e americani. L’esposizione ai titoli governativi della cosiddetta periferia europea è stata incrementata rispetto al benchmark in diversi momenti nel corso dell’anno. Per quanto riguarda i portafogli investiti in titoli corporate si è mantenuto un elevato livello di diversicazione per emittente. I portafogli investiti in titoli dei paesi emergenti hanno mantenuto in media un beta superiore all’unità investendo nei paesi a più alto spread e nei paesi dell’Europa dell’est. Su diversi fondi obbligazionari sono state messe in atto operazioni di pronti contro termine, a condizioni ancora molto favorevoli. 5.2 Fondi a rischio controllato Per questa tipologia di fondi è stata applicata in modo rigoroso la metodologia di investimento, che prevede di gestire dinamicamente l’asset allocation in funzione delle opportunità di mercato e del mutamento delle volatilità e delle correlazioni tra le asset class. 126 Nel corso dell’anno, i fondi a rischio controllato hanno mantenuto una signicativa esposizione ai titoli societari non investment grade. Tale classe di asset, all’inizio del 2013, era giudicata attraente secondo i nostri modelli di valutazione. Inne, l’adozione di posizioni sul dollaro, il cui andamento è correlato negativamente con le asset class rischiose, ha permesso di migliorare l’efcienza dei portafogli. 5.3 Fondi total return L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per la famiglia dei fondi Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva (I-II-III-IV) e Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Locale (I-II-III); questi fondi hanno riscosso un notevole successo, come testimoniato dal notevole usso delle sottoscrizioni ricevute. Si ricorda che i primi fondi a cedola lanciati da Arca nel 2009, Arca Cedola Corporate Bond e Arca Cedola Governativo Euro Bond, hanno raggiunto nel 2013 l’orizzonte temporale inizialmente pressato. In entrambi i casi le cedole inizialmente comunicate sono state puntualmente pagate; inoltre, entrambi i fondi hanno chiuso con una quota superiore al livello di lancio. 5.4 Fondi azionari e bilanciati Nella gestione dei portafogli azionari il focus si è concentrato sulle scelte top down (di investito, geograche e di settore), compiute sulla base di analisi macroeconomiche delle maggiori economie mondiali generate dai nostri modelli di valutazione. Fa eccezione il caso del mercato italiano, per il quale le scelte attive hanno riguardato anche l’attività di selezione. In generale, l’esposizione ai mercati azionari mondiali è stata mantenuta in sovrappeso, in un contesto caratterizzato da crescita economica, politiche monetarie super-espansive e valutazioni dei mercati ancora attraenti. 5.5 Sviluppo dell’offerta di Arca SGR Nel corso del 2013 notevoli sono stati gli interventi che Arca ha attuato dal lato dell’offerta, anche grazie all’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione. Per quanto concerne l’offerta di fondi obbligazionari a scadenza, il fondo Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva ha costituito un’innovazione di prodotto diretta a soddisfare il bisogno di “riserva” di risparmio della clientela, con orizzonte di 5 anni, elevata diversicazione e reddito periodico. Il fondo Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Locale è stato invece disegnato per soddisfare l’esigenza rilevata della clientela di diversicazione valutaria fuori dall’Euro, all’interno di un prodotto con un ben denito orizzonte temporale. È stato operato un restyling commerciale dei fondi essibili per meglio riettere lo stile di investimento, essibile e innovativo, che caratterizza tale gamma di fondi. L’attività promozionale per la previdenza complementare è stata intensa ed ha prodotto oltre n. 10.400 nuove adesioni. Il contact center di Arca è stato particolarmente impegnato e ha ricevuto nel corso dell’anno, circa n. 30.000 mail/fax e oltre n. 22.000 telefonate. 6. L’offerta della società controllata Carige SGR Al 30 dicembre 2013 Carige SGR gestiva 15 fondi comuni rivolti alla clientela “retail”, 4 comparti del fondo pensione aperto Carige, nonché 15 linee di gestione patrimoniale individuale di Banca Carige. Fino al 19 novembre 2013, inoltre, la società ha gestito in delega 3 linee interne del fondo assicurativo Gestilink ed il prodotto assicurativo Rosa dei Venti. La raccolta netta dei fondi comuni di Carige SGR è risultata negativa nel 2013 per complessivi € -248 milioni, ma, grazie all’effetto mercato positivo, la riduzione effettiva delle masse è stata di 127 Bilancio Consolidato 2013 € -156 milioni. I dati per singolo prodotto hanno evidenziato i maggiori deussi dal fondo Carige Monetario Euro, dal fondo Carige Obbligazionario Euro e dal fondo Carige Total Return 1. Da evidenziare la raccolta positiva (€ 42 milioni) del nuovo fondo Carige Obbligazioni Cedola lanciato a inizio 2013. 7. Eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio 7.1 Acquisizione di Carige Asset Management SGR S.p.A. Come precedentemente riportato, in data 30 dicembre 2013 Arca SGR ha acquistato da Banca Carige il 100% delle azioni della società Carige Asset Management SGR S.p.A., con sede in Genova. L’acquisizione di Carige SGR era stata autorizzata dalla Banca d’Italia in data 15 ottobre 2013. Il trasferimento delle quote è avvenuto a fronte del contestuale pagamento del prezzo provvisorio di € 101 milioni. Nel mese di marzo 2014 è previsto un ulteriore pagamento da parte di Arca SGR a Banca Carige in relazione al saldo patrimoniale derivante dal patrimonio netto al 31 dicembre 2013 della società controllata. Il saldo patrimoniale a favore di Banca Carige è pari a € 566.978. L’avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale consolidato di Arca SGR è dato dalla differenza tra il valore della partecipazione iscritta nel bilancio individuale di Arca SGR e il patrimonio netto di Carige SGR al 30 dicembre 2013. Tale allocazione è da ritenersi provvisoria nell’attesa di effettuare la procedura di Purchase Price Allocation nel corso dell’esercizio 2014. Come previsto dalla normativa scale vigente, Arca SGR ha deciso di procedere con l’affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita rilevato nell’ultimo bilancio d’esercizio approvato prima dell’acquisizione (bilancio d’esercizio 2012). La rilevazione a bilancio dell’affrancamento si traduce in un provento scale netto a benecio del conto economico consolidato 2013 pari a circa € 15,3 milioni. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. Arca SGR è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione della controllata Carige SGR nel corso del 2014. A questo proposito Arca SGR e Carige SGR hanno inviato nel gennaio 2014 richiesta di autorizzazione in tal senso alla Banca d’Italia. I fondi comuni e il fondo pensione gestiti no al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efcacia 1° gennaio 2014. 7.2 Sottoscrizione delle convenzioni di collocamento e dell’accordo strategico con il Gruppo Carige Nel quadro dell’operazione di compravendita di Carige SGR, Arca SGR e Banca Carige hanno sottoscritto una convenzione di collocamento dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo Carige di durata decennale, rinnovabile per ulteriori dieci anni. Banca Carige e Arca SGR hanno inoltre sottoscritto un accordo strategico che impegna Banca Carige e le banche del suo Gruppo a identicare Arca SGR come partner strategico commerciale per la distribuzione di fondi nel settore “retail”. 7.3 Cambio della sede legale di Arca SGR Con delibera del 20 giugno 2013 e data di efcacia 23 settembre 2013 il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR ha deliberato il cambio della sede legale da via Mosé Bianchi, 6 – Milano a via Disciplini, 3 – Milano. 7.4 Associazione in Partecipazione Nel luglio 2013 la Banca Popolare di Fondi ha sottoscritto con Arca SGR il contratto di associazione in partecipazione unendosi alle altre banche collocatrici che avevano già sottoscritto il contratto nel corso del 2012 (Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Piacenza e SanFelice 1893 Banca Popolare). Nel mese di dicembre 2013 anche il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha sottoscritto il contratto con efcacia 1° gennaio 2014. 128 7.5 Contenzioso sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria A ne 2012, l’Agenzia delle Entrate (“AdE”) ha noticato ad Arca un atto di irrogazione di sanzioni per l’anno 2006 e un avviso di contestazione per l’anno 2007 in relazione all’omessa regolarizzazione di operazioni imponibili IVA nell’ambito dei servizi di banca depositaria prestati a favore dei fondi comuni e del fondo pensione. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni relativo all’anno 2006 ed ha presentato una memoria difensiva per l’avviso sull’anno 2007. L’AdE, recependo le prime sentenze rese in materia dalle Commissioni Tributarie, ha riconosciuto l’incertezza interpretativa caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai servizi di banca depositaria e ha modicato la propria posizione in merito alla contestazione di sanzioni per omessa regolarizzazione dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria. A seguito di tale cambiamento l’AdE: i) con comunicazione del 19 dicembre 2013, ha accolto le ragioni esposte da Arca nella memoria difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso di contestazione per omessa regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria dell’anno 2007; ii) in data 14 marzo 2014, ha noticato ad Arca SGR il provvedimento di annullamento delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria per l’esercizio 2006. Per quanto concerne gli altri anni assoggettati a verica scale (2008-2009), si segnala che: i) per l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun atto/avviso di contestazione e tale anno non può essere più soggetto a verica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per l’anno 2009, alla luce delle recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun atto/avviso di contestazione da parte dell’AdE nei confronti di Arca. Il contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto. Nel secondo semestre 2013 si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni) e l’AdE in merito alla valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca depositaria, delle attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che rappresentano la quota parte dell’attività di banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte di Giustizia Europea nel maggio 2006. In data 17 dicembre 2013, l’AdE si è espressa in materia con la risoluzione 97/E che individua nella misura del 28,3% dei corrispettivi per servizi di banca depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quanticazione delle attività di controllo e sorveglianza da assoggettare a IVA. A seguito di tale risoluzione le banche depositarie hanno provveduto a regolarizzare la posizione IVA relativa all’esercizio 2013 con l’emissione di fatture/note di addebito nei confronti delle SGR. Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi di banca depositaria, ha aderito a questa modalità operativa per l’esercizio 2013. In relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare alle ex banche depositarie dei fondi Arca il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza, nonché sui diritti di custodia. Qualora le banche procedessero a denire il contenzioso con l’erario per poi agire in via di rivalsa nei confronti di Arca, la società si potrebbe trovare esposta al rischio di sostenere un inatteso onere IVA per periodi pregressi. Arca sta comunque denendo, con il supporto dei propri consulenti, una strategia di difesa nalizzata a respingere le eventuali azioni di rivalsa da parte delle banche depositarie. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. Si segnala che l’eventualità che nei confronti di Carige SGR venga esercitato il diritto di rivalsa IVA da parte delle ex banche depositarie dei fondi Carige (in particolare Banca Carige) non ha impatto sul bilancio consolidato, in quanto Arca SGR è tutelata da una clausola di manleva inserita nel contratto di compravendita delle azioni di Carige SGR in relazione ad eventuali passività scali della società acquisita formatesi in data antecedente al trasferimento delle quote. 7.6 Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, è stata aggiornata con i dati 2013 l’analisi di impairment test volta ad accertare l’eventuale perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio, a seguito delle acquisizioni effettuate. L’impairment test sui valori 2013 ha riguardato 129 Bilancio Consolidato 2013 anche l’avviamento iscritto nel bilancio consolidato a seguito dell’acquisizione di Carige SGR. Il valore recuperabile della CGU (Cash Generating Unit) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. 7.7 Emissione di strumento innovativo di capitale In data 1° agosto 2013 il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR ha approvato l’emissione di uno strumento innovativo di capitale al ne di rafforzare il patrimonio di vigilanza della società e di dotarsi delle risorse nanziarie necessarie per l’acquisizione di Carige SGR. Il regolamento dello strumento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 ottobre 2013. L’emissione è avvenuta in data 23 dicembre 2013 ed è stata sottoscritta per un importo nominale di € 23 milioni. Lo strumento in questione è stato regolarmente inserito nel Patrimonio di Vigilanza di Arca SGR (tra gli elementi del Patrimonio di Base) a partire dalla segnalazione alla Banca d’Italia relativa al 31 dicembre 2013. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa. 7.8 Ispezione della CONSOB In data 5 luglio 2013 si è chiusa la visita ispettiva della CONSOB in Arca SGR, iniziata in data 1° ottobre 2012. Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 Arca SGR ha ricevuto la notica dell’avvio di un procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. n. 58/1998 (“TUF”), rispetto al quale la società ha formulato le proprie controdeduzioni entro i termini previsti. In relazione alla medesima verica ispettiva, la CONSOB ha inoltre inviato ad Arca SGR in data 13 febbraio 2014 una ulteriore comunicazione, richiedendo la convocazione del Consiglio di Amministrazione della società al ne di assumere iniziative relativamente a talune procedure interne che presentano alcune aree suscettibili di miglioramento. 7.9 Purchase Price Allocation dei rami di azienda acquistati da BPVi Fondi SGR Con decorrenza 1° gennaio 2013 ha assunto efcacia il contratto di acquisto da BPVi Fondi SGR dei rami d’azienda, rispettivamente “Ramo OICR” e “Ramo GPA”, sottoscritto da Arca SGR in data 21 dicembre 2012, per il prezzo denito di € 21 milioni. I fondi comuni Pacto di BPVi Fondi SGR che formavano il Ramo OICR sono stati incorporati nei corrispettivi fondi Arca con efcacia 1° gennaio 2013. Il Ramo GPA era costituito da portafogli istituzionali, gestiti sulla base di mandati conferiti dalle società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura S.p.A., e dal Fondo Pensione Cariprato. Inoltre, l’acquisizione dei rami di azienda si è accompagnata alla stipula di un accordo commerciale, di durata decennale, rinnovabile per ulteriori cinque anni, tra Arca e il Gruppo Banca Popolare di Vicenza che prevede la distribuzione dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo. Il processo di Purchase Price Allocation ha condotto alla valorizzazione dell’accordo di distribuzione dei prodotti Arca e dei mandati di gestione acquisiti: il valore attribuito a tali elementi è stato complessivamente di € 7,1 milioni che sono stati iscritti tra le immobilizzazioni immateriali. L’avviamento, determinato in via residuale, è stato iscritto per un valore pari ad € 13,9 milioni. 7.10 Vendita immobile In data 9 maggio 2013 Arca SGR ha sottoscritto l’atto di vendita della proprietà immobiliare ubicata in Roma per l’importo complessivo di € 1.050.000. Al momento della vendita il valore contabile dell’immobile era pari a € 869.651. 7.11 Attività di consulenza agli investimenti In data 27 agosto 2013 Banca d’Italia ha autorizzato l’estensione dell’operatività di Arca SGR anche all’attività di consulenza in materia di investimenti. In data 1° gennaio 2014 è stata avviata l’atti- 130 vità di consulenza in materia di investimenti con Banca Carige per la fornitura da parte di Arca di portafogli modello e la formulazione di raccomandazioni personalizzate a benecio dell’attività di gestione patrimoniale effettuata da Banca Carige. 7.12 Celebrazione del Trentennale di Arca SGR Nel mese di ottobre 2013 Arca SGR ha celebrato il Trentennale di attività con eventi dedicati agli azionisti, ai collocatori e ai dipendenti. Si segnala, in particolare, il convegno organizzato dalla società presso l’Università Bocconi di Milano sul ruolo delle Banche Centrali nell’attuale fase macroeconomica. 7.13 Piano strategico di Carige SGR In data 4 giugno 2013, il Consiglio di Amministrazione di Carige SGR ha approvato il piano strategico 2013-2018. Le ipotesi economiche incluse in tale piano sono state utilizzate da Arca SGR ai ni della determinazione del prezzo di acquisto di Carige SGR. 7.14 Rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Carige SGR Nell’ambito dell’operazione di compravendita di Carige SGR, in data 17 dicembre 2013 i membri del Consiglio di Amministrazione della società hanno rassegnato le dimissioni dall’incarico con decorrenza dal 30 dicembre 2013, data nella quale si è perfezionata l’operazione di compravendita della società. In pari data Arca SGR ha provveduto a designare i tre nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione della controllata, come segue: Presidente del Consiglio di Amministrazione Leo Riveri, Vice Presidente - Simone Bini Smaghi, Consigliere - Antonio Barbieri Ripamonti. 7.15 Outsourcing dei processi amministrativi dei fondi Carige In data 23 aprile 2013 il CdA di Carige SGR ha deliberato alcune modiche al Regolamento di gestione dei fondi Carige connesse all’afdamento a ICBPI dell’incarico di calcolo del valore della quota. 7.16 Distribuzione di riserve di patrimonio netto di Carige SGR a Banca Carige Nel quadro della cessione ad Arca SGR della partecipazione totalitaria in Carige SGR detenuta da Banca Carige, in data 20 dicembre 2013 l’Assemblea di Carige SGR ha deliberato la distribuzione di riserve di patrimonio netto a favore di Banca Carige, per un ammontare pari a € 1.129.963 previo azzeramento delle riserve negative di prima applicazione degli IAS/IFRS. 8. L’evoluzione delle masse gestite da Arca SGR e Carige SGR Arca SGR Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2013, ammonta a € 17.455 milioni; a tale importo si aggiunge il patrimonio del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 1.930 milioni e quello delle gestioni in delega di € 1.703 milioni, per un totale di € 21.088 milioni di massa gestita. Carige SGR Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Carige, al 30 dicembre 2013, ammonta a € 3.260 milioni; a tale importo si aggiunge il patrimonio del fondo pensione aperto Carige pari a € 421 milioni (di cui € 18 dati in delega a terzi) e quello delle gestioni in delega di € 410 milioni, per un totale di € 4.091 milioni di massa gestita. Dati consolidati pro-forma A ne 2013 la combinazione delle masse gestite da Arca SGR e da Carige SGR è così composta: fondi comuni € 20.715 milioni, fondi pensione € 2.351 milioni, gestioni in delega € 2.113 milioni, per un totale complessivo di € 25.179 milioni. 8.1 I fondi comuni di Arca SGR La maggior parte dei fondi Arca registra performance assolute nette positive. Fanno eccezione i fondi con esposizione signicativa ai paesi emergenti, i cui mercati nanziari e valutari hanno registrato in generale andamenti negativi nell’anno. 131 Bilancio Consolidato 2013 Tutti i fondi che si confrontano con un benchmark, compresi i fondi pensione mostrano risultati lordi in linea o superiori ai rispettivi parametri di riferimento, con l’eccezione di Arca Bond Paesi Emergenti, Arca Bond Globale, Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Locale ed Arca Azioni Far East, che registrano modeste sottoperformance. I fondi a ritorno assoluto hanno un risultato positivo e superiore al parametro di riferimento. Il posizionamento dei fondi Arca in relazione ai concorrenti, nelle rispettive classiche, è positivo anche in un confronto internazionale. Con riguardo ai rating forniti dall’agenzia specializzata Morningstar, che attribuisce ai fondi di ciascuna categoria, sulla base delle performance triennali aggiustate per il rischio, un rating qualitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che dei 17 fondi di Arca che riportano il rating1: • 7 fondi hanno 5 stelle • 5 fondi hanno 4 stelle • 5 fondi hanno 3 stelle • Nessun fondo ha 1 o 2 stelle. Più analiticamente si registrano i seguenti risultati: Fondi Arca Cash Plus Arca BT Tesoreria2 Arca MM – Monetario Arca Corporate BT3 Arca RR Arca Obbligazioni Europa Arca Bond Globale Arca Bond Dollari4 Arca Bond Paesi Emergenti Arca Bond Corporate Arca TE – Titoli Esteri Arca BB Arca 27 Azioni Estere Arca Azioni Italia Arca Azioni Europa Arca Azioni America Arca Azioni Far East Arca Azioni Paesi Emergenti ArcaCinqueStelle Comp. A/B 255 ArcaCinqueStelle Comp. C 506 ArcaCinqueStelle Comp. D/E 757 Arca Strategia Globale Crescita8 Arca Strategia Globale Opportunità9 Anteatro Tesoreria 2013 1,77% 3,52% 1,83% 1,25% -9,12% -6,60% 3,22% 0,59% 10,37% 18,77% 24,05% 16,95% 22,57% 4,89% -8,12% 2,11% 2,63% 0,69% 2012 5,65% 10,27% 12,45% 11,26% 5,73% 16,99% 13,33% 12,53% 13,95% 10,89% 14,72% 15,99% 8,88% 13,01% 12,86% 9,96% 15,86% 3,44% 2011 2,33% 1,55% 2,43% -1,43% 2,87% 4,40% 8,47% 11,80% 4,34% 1,49% 0,97% -4,55% -3,06% -19,98% -9,61% 1,54% -9,51% -16,57% -1,08% -4,56% -8,19% 2,16% 2,47% 1,61% 1 Sono esclusi i fondi a cedola, ancorché abbiano in alcune circostanze un rating: la peculiarità di tali fondi (portafoglio buy and hold, duration decrescente) rendono non signicativo il confronto nella categoria dei prodotti “total return” nei quali Morningstar li colloca. 2 Fondo conuito in Arca Cash Plus 3 Fondo conuito in Arca MM 4 Fondo conuito in Arca Bond Globale 5 Comparto conuito in Arca TE Titoli Esteri 6 Comparto conuito in Arca BB 7 Comparto conuito in Arca BB 8 Fondo in precedenza denominato Arca T3 9 Fondo in precedenza denominato Arca T5 132 Fondi Anteatro Global Equity Arca Capitale Garantito Giugno 201310 Arca Capitale Garantito Dicembre 2013 Arca Cedola Corporate Bond11 Arca Cedola Governativo Euro Bond12 Arca Cedola Corporate Bond II Arca Cedola Governativo Euro Bond II Arca Cedola Corporate Bond III Arca Cedola Governativo Euro Bond III Arca Cedola Corporate Bond IV Arca Cedola Governativo Euro Bond IV Arca Cedola Bond Globale Euro Arca Cedola Bond Globale Euro II Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II Arca Formula Eurostoxx (r) 2015 Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015 Arca Cedola Bond Globale Euro III Arca Cedola Bond Paesi Emergenti Arca Cedola Bond 2016 Alto Pot. III Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (P) Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (R) Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)13 Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)14 2013 -2,40% 1,52% 1,19% 2,43% 1,19% 2,68% 1,83% 3,72% 3,22% 3,07% 3,71% 4,74% 15,00% 11,87% 3,36% 2,18% 5,53% -12,31% 6,38% 5,38% 5,87% 4,22% -6,84% -6,84% 4,14% -2,78% -2,78% 2,36% 2,36% -0,70% -0,70% - 2012 -5,27% 3,34% 5,20% 4,45% 10,19% 7,93% 14,71% 8,15% 13,25% 10,20% 12,15% 16,14% 15,68% 16,89% 16,40% 19,92% 16,06% 13,74% 14,92% 20,63% 12,44% 9,28% 8,50% 0,02% - 2011 -20,72% -0,57% -1,82% 0,99% -1,45% 1,07% -7,06% 1,10% -0,83% 1,69% 1,72% -0,12% 0,32% 0,12% 0,10% -13,88% -9,11% -0,91% -3,78% 0,08% 3,06% - 10 Fondo conuito in Arca Cash Plus Fondo conuito in Arca Strategia Globale Crescita Fondo conuito in Arca Strategia Globale Crescita 13 Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il 30 dicembre 2013. 14 Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il 30 dicembre 2013. 11 12 133 Bilancio Consolidato 2013 8.2 Il fondo pensione complementare aperto Arca Previdenza L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente: [Dati espressi in €/000] Arca Previdenza - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR Contributi 78.782 87.028 97.768 134.700 56.693 Riscatti e Anticipazioni -39.354 -25.600 -55.260 -95.605 -36.620 Si registrano i seguenti risultati: Arca Previdenza Classe ordinaria - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR 2013 0,62% 5,16% 11,69% 21,22% 1,23% 2012 3,52% 10,63% 11,31% 11,25% 10,01% 2011 1,25% 2,05% -0,23% -3,83% -1,80% Arca Previdenza Classe riservata - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR 1,15% 5,94% 12,53% 22,25% 1,96% 3,97% 11,25% 11,94% 11,93% 10,61% 1,60% 2,49% 0,19% -3,40% -1,39% Arca Previdenza Classe collettiva - linea Garanzia - linea Rendita - linea Crescita - linea Alta Crescita - linea Obiettivo TFR 0,80% 5,49% 12,05% 21,73% 1,53% 3,60% 10,76% 11,43% 11,43% 10,13% 1,25% 2,05% -0,23% -3,83% -1,80% Come in precedenza segnalato, la crisi nanziaria ed economica che ha colpito il nostro paese ha avuto effetti anche sulle contribuzioni al fondo pensione, cosicché molti lavoratori autonomi hanno sospeso i versamenti mentre dai lavoratori dipendenti sono pervenute numerose richieste di anticipazione. Anche quest’anno si è provveduto ad una azione di sensibilizzazione della rete al ne di riavviare posizioni che erano state inattive negli anni precedenti. 8.3 Le gestioni patrimoniali in delega ad Arca SGR L’importo complessivo delle gestioni in delega ad Arca SGR al 31 dicembre 2013 è pari ad € 1.703 milioni. 8.4 La consulenza agli investimenti di Arca SGR Si segnala che l’importo complessivo delle gestioni patrimoniali di Banca Carige per le quali dal 1° gennaio 2014 Arca presta il servizio di consulenza in materia di investimenti è pari a € 410 milioni. 8.5 Le masse gestite da Carige SGR La performance assoluta di tutti i fondi comuni Carige nel corso del 2013 è stata positiva, favorita dal perdurare del clima generalmente positivo dei mercati nanziari. La performance in termini relativi da inizio anno è stata ugualmente positiva, con la maggiore parte dei fondi comuni che ha fatto segnare risultati superiori a quelli dei rispettivi indici di riferimento/obiettivi di rendimento. 134 Per quanto attiene al fondo pensione aperto Carige le performance da inizio anno risultano positive su tutti i comparti, con valori crescenti all’aumentare del prolo di rischio dei portafogli. In termini relativi, tuttavia, si segnalano rendimenti inferiori ai parametri di riferimento. Con riferimento alle gestioni patrimoniali individuali di Banca Carige gestite in delega da Carige SGR, le performance assolute nell’anno risultano positive per tutte le linee in gestione. In termini relativi però, solo alcune delle linee hanno registrato risultati superiori ai rispettivi benchmark/ obiettivi di rendimento. Per quanto concerne le deleghe di gestione sulle polizze unit linked, si segnala che l’accordo di delega è stata interrotto in data 19 novembre 2013. A tale data, tutte le linee di gestione registravano da inizio anno dati positivi, con valori crescenti all’aumentare dell’esposizione azionaria dei portafogli. In termini relativi, tuttavia, solamente la linea Blu ha ottenuto performance superiori rispetto al benchmark. I limiti di Tracking Error Volatility (TEV) sono stati rispettati per tutti gli OICR ed i comparti del fondo pensione della società così come i limiti di Value at Risk (VaR) stabiliti dal CdA. Con particolare riferimento al fondo pensione, i limiti di Relative Value at Risk (ReVaR) ed i limiti di turnover sono stati rispettati per tutti i comparti. In relazione al rischio di credito della componente obbligazionaria presente nei portafogli gestiti, si segnala che la “perdita attesa” si è mantenuta in corso d’anno generalmente stabile e contenuta. Fondi comuni Carige Forziere Euro Carige Breve Termine Carige Obbligazionario Euro Carige Obbligazionario Lungo Termine Carige Obbligazionario Globale Carige Obbligazioni Cedola Carige Corporate Euro Carige Bilanciato 50 Carige Azionario Internazionale Carige Azionario Europa Carige Azionario Italia Carige Bilanciato 10 Carige Bilanciato 30 Carige Total Return 1 Carige Total Return 2 2013 1,02% 1,32% 1,22% 1,70% 1,39% 3,50% 2,96% 10,40% 16,43% 19,39% 24,21% 5,10% 8,12% 1,07% 0,07% 2012 2,58% 4,04% 7,35% 13,60% 10,14% 12,76% 14,71% 10,64% 12,70% 14,41% 12,85% 14,26% 4,34% 2,63% 2011 0,87% 0,07% 1,56% 3,25% 0,07% -2,10% -7,57% -1,92% -10,25% -20,37% -1,83% -5,05% -4,01% -4,72% L’attività del fondo pensione aperto gestito da Carige SGR no al 30 dicembre 2013 è di seguito dettagliata. [Dati espressi in €/000] Contributi - comparto Prudente - comparto Equilibrato - comparto Dinamico - comparto Obiettivo TFR Riscatti e Anticipazioni 13.435 16.526 12.616 2.709 -5.920 -5.688 -5.673 -801 Si riportano di seguito le performance per classe di quota e comparto. Fondo pensione Carige Classe individuale - comparto Prudente - comparto Equilibrato - comparto Dinamico - comparto Obiettivo TFR 2013 0,79% 3,65% 8,93% 1,90% 2012 6,69% 9,73% 11,37% 5,43% 2011 1,23% 0,65% -3,75% 0,12% 135 Bilancio Consolidato 2013 Fondo pensione Carige Classe collettiva - comparto Prudente - comparto Equilibrato - comparto Dinamico - comparto Obiettivo TFR 2013 1,14% 4,21% 9,80% 2,27% 2012 7,07% 10,31% 12,26% 5,78% 2011 1,59% 1,19% -2,98% 0,47% 9. La rete di collocamento La rete di collocamento di Arca SGR e Carige SGR rappresenta un punto di forza ed è composta dagli oltre 17.000 sportelli degli istituti collocatori presenti sul territorio nazionale. Come già accennato al punto 7.2 di questa relazione, nel corso del 2013 la rete di distribuzione è cresciuta soprattutto grazie all’ingresso degli sportelli del Gruppo Carige. 10. Il personale Al 31 dicembre 2013 Arca SGR si avvale di uno staff di n. 89 collaboratori; Carige SGR non ha invece dipendenti. L’anzianità di servizio media è di 11,59 anni. La componente femminile rappresenta circa il 39% dell’organico. Lo staff è altamente qualicato ed è composto da n. 16 dirigenti, n. 41 quadri direttivi e n. 32 impiegati. Con riferimento alla controllata Carige SGR, si segnala che nel corso del 2013 l’organico della società (pari a 32 unità) era costituito esclusivamente da risorse distaccate da Banca Carige. A seguito della cessione di Carige SGR da Banca Carige a Arca SGR, il contratto di distacco si è interrotto in data 30 dicembre 2013. A partire da tale data l’ordinaria amministrazione della società controllata è svolta da un presidio di risorse di Banca Carige che operano nell’ambito di un contratto di service sottoscritto da Carige SGR e da Banca Carige, in qualità di fornitore del servizio. 11. Gli indicatori finanziari ed economici consolidati Sulla base dei dati indicati nei prospetti del bilancio consolidato 2013 si evidenzia che la redditività 2013 rapportata al patrimonio netto è pari a 25,79%. Il dato risulta sostanzialmente allineato a quello di Arca SGR data la marginale incidenza sul risultato economico consolidato 2013 della controllata Carige SGR. L’indice pro-forma consolidato 2013 di redditività operativa sulla massa gestita è pari a 0,31%. L’indice di redditività 2013 delle masse di Arca SGR è pari a 0,33%, mentre quello di Carige SGR è pari a 0,25%. L’indicatore “cost/income” consolidato, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si posiziona al 58,79%. 12. Obiettivi e politica di gestione del rischio finanziario Si segnala che Arca SGR e Carige SGR hanno provveduto nel corso del 2013 a liquidare integralmente i propri portafogli di proprietà al ne di potere disporre di risorse nanziarie adeguate a soddisfare i rispettivi obiettivi (acquisizione di Carige SGR e distribuzione straordinaria di riserve di patrimonio netto). Le eventuali eccedenze di liquidità disponibili sono state generalmente investite in depositi bancari vincolati a breve termine. 13. L’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società quotate Arca SGR ha proseguito nell’opera pluriennale di tutela dei diritti delle minoranze partecipando direttamente a due assemblee delle società quotate presso la Borsa Italiana. Inoltre, ha partecipato, in collegamento con altre società di gestione italiane ed estere, alla presentazione di quindici liste di amministratori e sindaci, in linea con il quorum richiesto dagli statuti societari. Arca SGR ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni 136 promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati. I rimborsi ottenuti in relazione alla partecipazione alle class action si quanticano in USD 52.746, pari a circa € 39.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati. 14. Governance di Arca SGR e di Carige SGR In allegato al fascicolo di bilancio d’esercizio di Arca SGR è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni. In tema di conitti di interessi, sia Arca SGR che Carige SGR si sono dotate di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conitto di interesse, istituendo presidi di controllo la cui efcacia è periodicamente vericata. 15. Rapporti con le controparti collegate Nel corso del 2013, Arca SGR ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari azionisti regolati alle condizioni di mercato. Tali rapporti riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla società e la funzione di banca depositaria svolta nell’interesse dei fondi comuni e del fondo pensione, nonché la gestione di alcuni mandati istituzionali. Si segnala che no al 30 dicembre 2013, data di perfezionamento dell’operazione di cessione ad Arca SGR, Carige SGR faceva parte del Gruppo Banca Carige ed era dunque soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Banca Carige. Nel corso del 2013 Carige SGR ha intrattenuto con Banca Carige rapporti economici inerenti la prestazione dei seguenti servizi: Servizi prestati da Banca Carige • collocamento degli O.I.C.R. e del fondo pensione Carige; • tenuta dei conti correnti bancari e del deposito titoli della società; • fornitura di servizi diversi; • locazione dell’immobile costituente la sede sociale; • distacco del personale necessario alla società. Servizi prestati da Carige SGR • delega di gestione da Banca Carige sulle linee di gestione patrimoniale individuali; • ricerca in materia di investimenti, analisi nanziaria e fornitura di raccomandazioni generali in materia di investimenti. Inoltre è opportuno evidenziare che nel corso del 2013 Carige SGR ha usufruito delle attività di collocamento, oltre che da parte di Banca Carige, anche da parte delle banche del Gruppo Carige: Banca Carige Italia, Cassa di Risparmio di Savona, Banca del Monte di Lucca, Cassa di Risparmio di Carrara e Banca Cesare Ponti, nonché da parte di Carige Vita Nuova (solo relativamente al fondo pensione Carige). 16. Fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio In data 1° gennaio 2014 i fondi comuni e il fondo pensione gestiti no al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza. La raccolta fondi comuni del primo bimestre 2014 ha registrato sottoscrizioni per € 1.050 milioni circa, a fronte di riscatti per € 840 milioni circa con saldo netto positivo di oltre € 200 milioni. L’avvio dell’anno evidenzia dunque una continuazione del trend di crescita del settore manifestatosi nel corso del 2013. 16.1 Evoluzione di Carige SGR Come riportato in precedenza, in data 1° gennaio 2014 i fondi comuni e il fondo pensione gestiti no al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza. La delega di gestione da Banca Carige a Carige SGR per le linee di 137 Bilancio Consolidato 2013 gestione patrimoniale individuali è stata interrotta al 30 dicembre 2013. A partire dal 1° gennaio 2014 Arca SGR presta un servizio di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige per la fornitura di raccomandazioni di investimento e di portafogli modello a supporto delle linee di gestione patrimoniale individuali della Banca. Nel gennaio del 2014 i Consigli di Amministrazione di Arca SGR e di Carige SGR hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della società controllata nella controllante. A questo proposito le società hanno debitamente inviato nel gennaio 2014 richiesta di autorizzazione alla Banca d’Italia. Si prevede di completare il processo di incorporazione nel corso del 2014. In data 24 febbraio 2014 il Consiglio di Amministrazione di Carige SGR ha esaminato la situazione patrimoniale della società controllata al 31 dicembre 2013 che evidenziava un patrimonio netto pari a € 8.658.327. Secondo quanto previsto dal contratto di compravendita tra Arca e Banca Carige, al ne di determinare il prezzo denitivo delle quote di Carige SGR, tale patrimonio netto al 31 dicembre 2013 è stato confrontato con il patrimonio netto della società al 31 marzo 2013, al netto dei dividendi distribuiti nel mese di aprile 2013. Dalla verica descritta è emerso un saldo patrimoniale pari a € 566.978 che Arca verserà a Banca Carige secondo i termini previsti dal contratto di compravendita. 16.2 Problematica IVA sui servizi di banca depositaria Relativamente alla problematica relativa al potenziale esercizio del diritto rivalsa da parte delle banche depositarie per l’IVA sui servizi di controllo e sorveglianza prestati tra il 2006 e il 2012 si segnala che il Banco Popolare nel febbraio 2014 ha emesso fattura nei confronti di Arca SGR per l’IVA versata all’erario pari a circa € 25.000, al ne di regolarizzare la posizione di alcune banche del Gruppo Banco Popolare per l’anno 2008. La problematica IVA che si è venuta a creare tra la controllante Arca SGR e il Gruppo Banco Popolare si aggiunge a quelle, già note e relative alla medesima materia, con il Gruppo UBI e la Banca Popolare di Vicenza. Maggiori informazioni sono riportate nella nota integrativa e nel bilancio d’esercizio di Arca SGR. 16.3 Premio Alto Rendimento 2013 – Il Sole 24 Ore Arca SGR si è classicata al 1° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria “Big” e nelle categorie “Miglior fondo bilanciato” con Arca BB. I premi sono stati riconosciuti dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 12 marzo 2014. 16.4 Premio European Funds Trophy Arca SGR ha ottenuto il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI). 17. Evoluzione prevedibile della gestione I primi mesi del corrente anno confermano il trend di crescita che ha segnato gran parte dell’esercizio 2013, in particolare per Arca SGR. A tale proposito si sottolinea il contributo fornito ai risultati di raccolta 2013 di Arca SGR da parte delle banche che hanno sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione, nonché da parte del Gruppo Carige, che da ne 2013 ha cominciato a distribuire i prodotti Arca. A sostegno della raccolta e della crescita delle masse si segnalano inoltre le iniziative promosse per rafforzare l’offerta di prodotti, con particolare riferimento alle categorie dei fondi a cedola e dei fondi essibili. Il livello di massa critica raggiunto a livello consolidato, anche in virtù della strategia di crescita esogena nora adottata, e il completamento del processo di riorganizzazione strutturale costituiscono 138 una solida piattaforma per proiettare Arca nel suo percorso di crescita futura, la cui realizzazione resta comunque condizionata dall’evoluzione del contesto economico in cui essa si trova ad operare. 18. Il bilancio consolidato Signori Soci, Il bilancio consolidato di Arca SGR al 31 dicembre 2013 presenta una solida situazione patrimoniale e nanziaria. Il risultato economico risente positivamente dell’incremento delle masse in gestione, anche a seguito dell’efcace esecuzione della strategia di crescita per linee esterne, del buon andamento dei fondi che ha permesso di conseguire importanti commissioni di incentivo, dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa, e del benecio scale straordinario derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. La disponibilità di Arca SGR di mezzi patrimoniali liberi da vincoli rimane signicativa, anche in virtù dell’emissione dello strumento innovativo di capitale a dicembre 2013, e le disponibilità liquide rimangono solide, grazie alla continua e crescente capacità di generare cassa in linea con la crescita dei ussi commissionali. Tali condizioni consentono di proseguire nella ricerca per l’acquisizione di ulteriori masse al ne di migliorare la quota di mercato, conseguire ulteriori economie di scala e migliorare ulteriormente la redditività consolidata. Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo, sostenuto dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non è mai venuto meno. Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo Loser per la spinta innovatrice che ha saputo imprimere, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno profuso. Con l’Assemblea di Bilancio 2013 termina il triennio di operatività del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Arca SGR e l’Assemblea è dunque chiamata a nominare i nuovi Organi Societari per il triennio 2014-2016. Milano, 27 marzo 2014 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ARCA SGR (Prof. Guido Cammarano) 139 Bilancio Consolidato 2013 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013 (in unità di Euro) Voci dell’attivo 10. CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE 60. CREDITI 68.064.869 51.890.906 b) altri crediti 16.173.963 ATTIVITÀ MATERIALI 110. ATTIVITÀ IMMATERIALI 120. ATTIVITÀ FISCALI a) correnti b) anticipate 140 902 a) per gestione di patrimoni 100. 140. 31/12/2013 29.932.691 135.691.829 34.067.581 2.867.560 31.200.021 ALTRE ATTIVITÀ 15.616.637 TOTALE ATTIVO 283.374.509 Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2013 10. DEBITI 89.236.005 70. PASSIVITÀ FISCALI 22.635.821 a) correnti 18.621.206 b) differite 4.014.615 90. ALTRE PASSIVITÀ 100. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE 714.071 110. FONDI PER RISCHI E ONERI 378.290 b) altri fondi 17.026.572 378.290 120. CAPITALE 50.000.000 160. RISERVE 72.401.123 170. RISERVE DA VALUTAZIONE 180. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO (466.903) 31.449.530 283.374.509 141 Bilancio Consolidato 2013 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (in unità di Euro) Voci 31/12/2013 10. Commissioni attive 210.745.841 20. Commissioni passive (144.504.518) COMMISSIONI NETTE 66.241.323 40. Interessi attivi e proventi assimilati 1.678.493 50. Interessi passivi e oneri assimilati (637.373) 60. Risultato netto dell'attività di negoziazione 107.364 90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività nanziarie 5.299 5.299 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 67.395.106 110. Spese amministrative (37.021.855) a) spese per il personale (14.344.556) b) altre spese amministrative (22.677.299) 120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali (962.875) 130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali (1.295.176) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione 915.254 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 28.652.164 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 28.652.164 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 2.797.366 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 31.449.530 UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 31.449.530 220. UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 142 (378.290) 31.449.530 PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci 10. Utile (Perdita) d’esercizio 31/12/2013 31.449.530 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 0 30. Attività immateriali 0 40. Piani a beneci deniti (22.175) 50. Attività non correnti in via di dismissione 0 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri 0 80. Differenze di cambio 0 90. Copertura di ussi nanziari 0 100. Attività nanziarie disponibili per la vendita (3.638) 110. Attività non correnti in via di dismissione 0 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 130. Totale delle altre componenti reddituali al netto delle imposte (25.813) 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 31.423.717 160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della Capogruppo 31.423.717 143 144 121.960.033 Patrimonio Netto del Gruppo Patrimonio Netto di Terzi 17.078.726 Utile/(Perdita) di esercizio Azioni proprie Strumenti di capitale Riserve da valutazione (441.090) 55.322.397 a) di utili b) altre (di capitale) 55.322.397 50.000.000 Riserve: Sovrapprezzo emissioni Capitale Esistenze al 31.12.2012 Valori della Capogruppo Modifica saldi di apertura Riserve 121.960.033 17.078.726 (17.078.726) (441.090) 55.322.397 17.078.726 55.322.397 17.078.726 50.000.000 Esistenze al 01.01.2013 Valori della Capogruppo Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto Distribuzione Variazione Altre azioni straordinaria strumenti variazioni proprie dividendi di capitale Operazioni sul Patrimonio Netto Variazioni dell’esercizio 31.449.530 (466.903) 72.401.123 72.401.123 50.000.000 Patrimonio Netto consolidato del Gruppo al 31.12.2013 31.423.717 153.383.750 31.449.530 (25.813) Redditività Consolidata complessiva esercizio 2013 Patrimonio Netto di Terzi al 31.12.2013 Bilancio Consolidato 2013 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (in unità di Euro) RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (in unità di Euro) RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO A. Attività operativa 1. Gestione - commissioni attive - commissioni passive - interessi attivi incassati - interessi passivi pagati - dividendi e proventi simili - spese per il personale - altri costi - altri ricavi - imposte - Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto scale 2. Liquidità genarata/assorbita dalle attività nanziarie - attività nanziarie detenute per la negoziazione - attività nanziarie valutate al fair value - attività nanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso enti nanziari - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività nanziarie - debiti verso banche - debiti verso enti nanziari - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività nanziarie di negoziazione - passività nanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 2013 11.698.186 210.745.841 (144.504.518) 1.577.052 (637.373) 0 (15.209.871) (44.615.908) 1.545.597 2.797.366 0 81.007.039 61.718.294 0 41.193 (470.744) 630 (2.438.371) 22.156.037 (25.220.824) (39.668.199) 239.570 85.858 0 0 0 14.121.947 67.484.401 B. Attività di investimento 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite/rimborsi di attività nanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 883.782 0 0 0 883.782 0 0 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività nanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda (116.092.475) (91.798.423) 0 (3.220.441) (21.073.611) 0 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (115.208.693) C. Attività di provvista - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre nalità 0 23.000.000 0 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista 23.000.000 Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio (24.724.292) 145 Bilancio Consolidato 2013 RICONCILIAZIONE (in unità di Euro) 2013 Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 146 38.303.888 (24.724.292) 13.579.596 NOTA INTEGRATIVA PARTE A Politiche contabili Nota integrativa Parte A - Politiche Contabili A.1 - PARTE GENERALE Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Il bilancio consolidato di Arca SGR SpA al 31 dicembre 2013, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Il presente bilancio consolidato è redatto in conformità ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 che per la società sono i seguenti: - Delibera Consob n. 15519 del 27/07/2006 recante “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”; - Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 recante “Informativa societaria richiesta ai sensi dell’art. 114, comma 5, D. Lgs. 58/98”; - Banca d’Italia: Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM, pubblicate in data 21 gennaio 2014. Nella predisposizione del bilancio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2013 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea. Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto nanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una Relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sui risultati economici conseguiti. In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, ivi inclusi quelli esposti in nota integrativa, in deroga a quanto indicato nel provvedimento di Banca d’Italia, al ne di assicurare maggiore signicatività e chiarezza alle informazioni in essa contenute. Il bilancio è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS. I prospetti contabili e la nota integrativa inclusi nel bilancio consolidato 2013 di Arca SGR non presentano importi comparativi relativi all’esercizio precedente, in quanto la società ha acquisito la controllata Carige SGR il 30 dicembre 2013, mentre nel 2012 non deteneva alcuna partecipazione e non aveva redatto quindi il bilancio consolidato. Contenuto dei prospetti contabili Stato patrimoniale e conto economico Gli schemi dello Stato patrimoniale e del Conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Non sono riportate le voci previste dagli schemi deniti dalla Banca d’Italia che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio, né per quello precedente. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Nel prospetto è riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio consolidato, suddivisi tra il capitale sociale (costituito dalle sole azioni ordinarie), le riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio e il risultato economico. Prospetto della redditività complessiva Nel prospetto viene riportato il risultato d’esercizio consolidato retticato per effetto delle variazioni di valore, al netto delle relative imposte, delle attività registrate in contropartita delle riserve da valutazione intervenute nell’esercizio di riferimento del bilancio e nell’esercizio precedente. Rendiconto nanziario Il prospetto dei ussi nanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio è stato predisposto seguendo il metodo diretto. 148 I ussi nanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività di investimento e quelli prodotti dall’attività di nanziamento. Nel prospetto i ussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli assorbiti sono riportati fra parentesi. Contenuto della nota integrativa La nota integrativa comprende le informazioni previste dalle “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM”, emanate da Banca d’Italia in data 21 gennaio 2014, nonché le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali. Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Oltre a quanto già esposto nella relazione degli Amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio 2013 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono vericati eventi tali da incidere in misura apprezzabile sull’operatività e sui risultati economici della società. Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione è il 27 marzo 2014. Sezione 4 –Altri Aspetti Nel corso dell’esercizio 2013 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione, limitatamente alle fattispecie di interesse per la Società, con una sintetica descrizione degli effetti ed un rinvio all’informativa fornita nella presente nota integrativa: Regolamento n. 475 del 5 giugno 2012 IAS 1 Le modiche al principio IAS 1, nalizzate a garantire una maggiore chiarezza del prospetto della redditività complessiva, richiedono di fornire evidenza separata delle componenti reddituali che non saranno in futuro riversate nel conto economico e di quelle componenti che, diversamente, potranno essere successivamente riclassicate nell’utile (perdita) dell’esercizio, al vericarsi di determinate condizioni (es. cessione, impairment). Tali evidenze sono fornite nel prospetto della redditività complessiva riportato nel presente bilancio d’esercizio, così come modicato dalle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. IAS 19 La novità di maggiore rilievo introdotta dalla nuova versione dello IAS 19 riguarda l’eliminazione dei trattamenti contabili ammissibili per la rilevazione dei piani a beneci deniti e l’introduzione di un unico metodo che prevede il riconoscimento nel prospetto della redditività complessiva delle componenti legate alla misurazione della passività (utili/perdite attuariali). A tale proposito si rimanda a quanto descritto nel dettaglio nel successivo paragrafo 4.1 “Restatement dei valori del bilancio 2012” . Regolamento n. 1255 del 11 dicembre 2012 IFRS 13 Il nuovo standard IFRS 13 “Valutazione del fair value” stabilisce un unico quadro di riferimento per la determinazione del fair value, sostituendo le regole sparse nei vari principi contabili e fornendo una guida completa su come misurare il fair value delle attività e passività nanziarie e non, anche in presenza di mercati non attivi e illiquidi. Il nuovo standard non estende l’utilizzo del principio contabile del fair value, la cui applicazione è invece richiesta o consentita da altri standard, ma fornisce istruzioni pratiche, complete e condivise sulla modalità di determinazione del fair value. Per la società, l’applicazione del nuovo principio ha comportato l’inserimento di nuove informazioni quantitative e qualitative in materia di gerarchia di fair value, di tecniche valutative e di input utilizzati, da fornire in modo prospettico, ossia senza necessità di riesporre le informazioni comparative per il bilancio 149 Bilancio Consolidato 2013 Nota integrativa - Parte A 2012, in quanto non richieste dai principi allora vigenti. Per l’informativa sul fair value si fa rinvio alla successiva parte A.4 “Informativa sul fair value”, nonché ai dettagli forniti nelle tabelle di stato patrimoniale relative alla composizioni merceologica delle attività/ passività valutate al fair value su base ricorrente o non ricorrente e delle poste valutate al costo per le quali i principi contabili di riferimento prevedono l’informativa del fair value, così come introdotti e/o modicati dalle istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. 4.1 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 accoglie le risultanze di due nuove operazione straordinarie: • L’acquisizione dei rami d’azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR sottoscritto in data 21 dicembre 2012 con efcacia 1° gennaio 2013; • L’acquisizione del 100% delle azioni di Carige Asset Management SGR S.p.A. da Banca Carige avvenuta in data 30 dicembre 2013. BPVi Fondi SGR L’acquisto dei rami di azienda da BPVi Fondi SGR ha comportato il pagamento di € 21.000.000 avvenuto in due tranche, la prima da € 6.000.000 in data 21 dicembre 2012 e la seconda a saldo di quanto dovuto (€ 15.000.000) in data 1° marzo 2013. Il ramo di azienda “OICR” era costituito dai fondi comuni Pacto (incorporati nei fondi Arca il 1° gennaio 2013) e dalle masse rivenienti da ex GPM/GPF. Alla data di efcacia i fondi Pacto avevano masse pari a € 393,2 milioni, mentre le masse ex GPM/GPF erano contrattualmente stabilite in € 400,0 milioni al 30 giugno 2014. Nel dicembre 2012 è inoltre stato stipulato tra Arca e il Gruppo Banca Popolare di Vicenza un accordo strategico di distribuzione dei fondi Arca con durata decennale, rinnovabile per altri 5 anni. Il ramo di azienda “GPA” era costituito dai portafogli istituzionali delle società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura S.p.A., nonché dal fondo pensione Cariprato. L’acquisto del ramo d’azienda da parte di Arca si è accompagnato alla sottoscrizione di un accordo di gestione con Berica Vita e ABC della durata di 8 anni rinnovabile per un ulteriore anno e di un accordo di gestione del fondo pensione Cariprato della durata di 3 anni. Nell’ambito dell’operazione con BPVi Fondi SGR sono stati trasferiti ad Arca 3 dipendenti. Le componenti trasferite identicate sono state iscritte al fair value alla loro data di acquisizione e risultano riassunte nel seguente prospetto: (Valori in Euro) Crediti per gestioni di patrimoni Attività scali Attività immateriali Debiti Altre passività Trattamento di ne rapporto del personale ATTIVO PASSIVO 42.135 631 7.084.590 18.435 9.500 19.015 Il valore delle attività immateriali, riconducibile al benecio atteso dall’accordo di distribuzione con la Banca Popolare di Vicenza e dagli accordi di gestione con Berica Vita, ABC Danni e con il fondo pensione Cariprato, è stato determinato a seguito di una procedura di Purchase Price Allocation condotta anche mediante il supporto fornito da PricewaterhouseCoopers Advisory. L’operazione ha comportato l’iscrizione di un avviamento pari a € 13.917.073 determinato in via residuale rispetto al prezzo complessivo pagato e al valore delle immobilizzazioni immateriali identicate. L’avviamento in questione è sottoposto a test di impairment, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36. Si segnala, inne, che il contratto di cessione dei rami d’azienda prevede un conguaglio a favore di Arca SGR qualora, entro periodi contrattualmente deniti (4 anni dopo la data di efcacia e 8 anni dopo la data di efcacia), le commissioni nette effettive generate dai rami risultassero inferiori a quelle stimate per la determinazione del prezzo di compravendita concordato. Carige Asset Management SGR In data 30 dicembre 2013 Arca ha acquisito da Banca Carige il 100% delle azioni della società Carige Asset Management SGR S.p.A. con sede in Genova. Il prezzo provvisorio, pagato a Banca Carige contestualmente al trasferimento quote, è stato di € 101.000.000. Nel mese di marzo 2014 è previsto il pagamento di un saldo pari alla differenza tra il patrimonio netto di Carige SGR al 31 marzo 2013 (€ 12.303.349), al netto dei dividendi distribuiti ad aprile 2013 (€ 4.212.000), ed il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2013 (€ 8.658.327): tale saldo, a favore di Banca Carige, è pari a € 566.978. 150 L’acquisizione di Carige SGR ha comportato: i) la fusione dei fondi comuni Carige nei fondi comuni Arca con data di efcacia 1° gennaio 2014 per un controvalore di masse pari a € 3,3 miliardi circa; ii) la fusione del fondo pensione Carige nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efcacia 1° gennaio 2014, per un controvalore di masse pari a € 420 milioni circa; iii) la sottoscrizione di un contratto di consulenza in materia di investimenti in forza del quale Arca fornirà a Banca Carige raccomandazioni di asset allocation e portafogli modello per le linee di gestione patrimoniale offerte da Banca Carige alla propria clientela (masse complessive interessate dal servizio a gennaio 2014 pari a € 400 milioni circa); iv) un accordo strategico di distribuzione di durata ventennale con cui Banca Carige si impegna a collocare i fondi Arca nell’ambito del proprio gruppo bancario. La situazione patrimoniale di Carige SGR al 31 dicembre 2013 è riassunta nel seguente prospetto: (Valori in Euro) ATTIVO Crediti Attività scali Altre attività PASSIVO 15.417.238 1.391.603 115.339 Debiti Passività scali Altre passività 7.755.104 5.540 505.209 Capitale Riserve Utile d’esercizio 5.200.000 1.290.000 2.168.327 Per quanto riguarda le grandezze di stato patrimoniale, la procedura di consolidamento comporta che i valori iscritti nel bilancio di Carige SGR siano sommati ai valori di stato patrimoniale di Arca SGR, ad eccezione delle componenti di patrimonio netto di Carige SGR alla data di acquisizione (30 dicembre 2013) pari a € 8.677.220, oggetto si cancellazione a fronte del valore della partecipazione iscritta nell’attivo di Arca SGR (€ 101.566.978). La differenza emergente da tale elisione (€ 92.889.758), riconducibile all’eccedenza del fair value delle attività e passività della società acquisita rispetto al prezzo concordato, è stata temporaneamente allocata alla voce “Avviamento”. Tale iscrizione è da considerarsi temporanea: nel corso del 2014 Arca procederà all’effettuazione della Purchase Price Allocation (PPA) al ne di determinare la valorizzazione delle immobilizzazioni immateriali a vita utile denita acquisite con Carige SGR e il loro periodo di ammortamento. La differenza tra l’avviamento iscritto nel consolidato al 31 dicembre 2013 e il valore delle immobilizzazioni immateriali che verranno identicate a seguito della PPA resterà iscritta nella voce “Avviamento” e verrà sottoposta a periodico test di impairment, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36. Il consolidamento del conto economico di Carige SGR in Arca si realizza sommando le poste economiche che la società acquisita ha realizzato a partire dalla data di efcacia dell’acquisizione, a quelle della dell’entità consolidante. Nel caso di Carige SGR l’impatto economico a livello consolidato sul bilancio 2013 è marginale in quanto relativo alle scritture di competenza della sola giornata del 31/12/2013, riassumibile nel prospetto che segue: (Valori in Euro) Interessi attivi Margine di intermediazione Spese amministrative Utile al lordo delle imposte Imposte Utile al netto delle imposte Giornata del 31/12/2013 258 258 (29.247) (28.989) 10.096 (18.893) Si segnala che Arca è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione di Carige SGR nel corso del 2014. Come già effettuato per i precedenti casi di acquisizione di rami di azienda, è stata inserita nel contratto di compravendita di Carige SGR una clausola di tutela a favore di Arca che prevede una compensazione a suo favore sul prezzo pagato per l’acquisizione (c.d. clausola di claw-back) qualora, entro periodi contrattualmente deniti (5 anni dalla data di efcacia e 10 anni dalla data di efcacia), le commissioni nette effettive generate dal Gruppo Carige risultassero inferiori a quelle stimate per la determinazione del prezzo di compravendita concordato. 151 Bilancio Consolidato 2013 Nota integrativa - Parte A Sezione 5 – AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO 5.1 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva ed in modo congiunto Il bilancio consolidato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della controllante e delle sue controllate dirette e indirette. In particolare l’area di consolidamento - come specicamente previsto dai principi IAS/IFRS - include tutte le società controllate, prescindendo dalla forma giuridica, dall’operatività in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della controllante, dallo status di società in attività o in liquidazione. Sono considerate controllate le imprese nelle quali la controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto ma non solo. Il concetto di controllo va oltre la percentuale d’interessenza nel capitale sociale della società partecipata e viene denito come il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche nanziarie e gestionali di un’entità al ne di ottenere i beneci delle sue attività. In particolare, al 31 dicembre 2013 l’area di consolidamento comprende le seguenti società (consolidato con il metodo integrale): - Arca SGR S.p.A. (controllante) - Carige Asset Management SGR S.p.A., con sede legale in Via Pisa, 58, Genova, controllata direttamente al 100%. 5.2 Altre informazioni La società controllata è consolidata con il metodo integrale. Il consolidamento integrale consiste nell’acquisizione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale, conto economico e prospetto della redditività complessiva delle società controllate. Dopo l’eventuale attribuzione ai terzi (non presenti nel caso specico), in voce propria, delle quote del patrimonio e del risultato economico, il valore della partecipazione viene annullato in contropartita al valore del patrimonio della controllata alla data di acquisizione del controllo. Le attività, le passività, i proventi e gli oneri rilevati tra imprese consolidate sono eliminati. I risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Per contro, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato no alla data in cui il controllo è cessato. La differenza tra il corrispettivo di cessione e il valore contabile alla data di dismissione (ivi incluse le eventuali differenze di cambio rilevate tempo per tempo nel patrimonio netto in sede di consolidamento), è rilevata nel conto economico. Per la redazione del bilancio consolidato vengono utilizzati i bilanci della controllante e della società controllata approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Detti bilanci sono redatti secondo principi contabili omogenei. A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca SGR SpA per la classicazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali. 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie detenute con nalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività nanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair value. Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico. Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi. 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie non derivate, non diversamente classicate come Crediti, Attività detenute per la negoziazione o Attività detenute sino a scadenza. 152 L’iscrizione iniziale dell’attività nanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value, intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione. Gli interessi maturati sulle attività nanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e conuisce in una specica riserva di patrimonio netto. I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassicati nel conto economico quando l’attività nanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore. La verica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio. Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento vericatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore. Dette riprese di valore sono imputate: - a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito; - nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettiche. Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o quando l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi. 3. Crediti e Debiti Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività nanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti ssi o determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari come deniti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es. attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti. Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività nanziarie di negoziazione e Passività nanziarie valutate al fair value nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari (come deniti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e gli eventuali scoperti di conto corrente. I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value. Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione. Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico. Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del vericarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. In presenza di tali perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico. Le riduzioni di valore non sono mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate. 4. Attività materiali Le attività materiali comprendono i terreni, i fabbricati, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo amministrativo. Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e, per gli immobili acquistati successivamente, di prima iscrizione, si è proceduto a determinare il valore del costo dei terreni, dei fabbricati e degli impianti di proprietà detenuti, in base al loro fair value alla data di transizione o acquisto. 153 Bilancio Consolidato 2013 Nota integrativa - Parte A Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei beneci economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, dedotti gli ammortamenti e le eventuali perdite durevoli di valore accumulati. Le immobilizzazioni, con esclusione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate, a partire dal giorno in cui sono pronte per l’utilizzo, lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite e il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, e il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei ussi nanziari futuri originati dal cespite. Le eventuali rettiche sono rilevate a conto economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore. Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso. 5. Attività immateriali Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se: - sono identicabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali; - incorporano beneci futuri; - la società ne ha il controllo. Esse includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e gli oneri pluriennali derivanti dall’acquisizione di contratti. Le attività immateriali sono iscritte al costo, retticato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri beneci economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario, il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Il costo delle immobilizzazioni immateriali a vita utile denita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i beneci economici, in quote costanti sulla base della relativa vita utile. Tra le attività immateriali a vita utile denita sono inclusi oneri pluriennali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i margini reddituali, attesi lungo la durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specici dell’attività. Esse sono ammortizzate in quote costanti lungo il periodo di afusso di maggiore signicatività dei beneci economici attesi. Le attività immateriali comprendono inoltre l’avviamento, pari alla differenza positiva tra il corrispettivo sostenuto per un’aggregazione aziendale ed il fair value delle attività nette identicabili acquisite. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verica dell’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (test di “impairment”). In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all’anno viene effettuata una verica dell’assenza di riduzioni durevoli di valore. A tal ne, viene identicata l’unità generatrice di ussi nanziari, ossia il più piccolo gruppo identicabile di attività che presenta capacità autonome di generazione e di governo di ussi di cassa (Cash Generating Unit – CGU), cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore; detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di ussi nanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Il valore d’uso è il valore attuale dei ussi nanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l’avviamento è stato attribuito. Se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività; l’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore recuperabile. Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi beneci economici futuri. 154 6. Fiscalità corrente e differita Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente normativa nazionale. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere scale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee - senza limiti temporali - tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori scali. Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a beneci scali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite scali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste un’elevata probabilità di recupero. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce Attività scali e le seconde nella voce Passività scali. Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società. 7. Operazioni in valuta Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data di chiusura del bilancio. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. 8. Trattamento di Fine Rapporto del personale Con decorrenza 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. Conseguentemente, per le aziende con più di cinquanta dipendenti, si possono distinguere due tipi di piani: a beneci deniti (Dened Benet Plan) per il fondo maturato al 31 Dicembre 2006 e a contributi deniti (Dened Contribution Plan) per le quote maturande dal 1° gennaio 2007. Il trattamento di ne rapporto del personale, qualicabile come benecio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni denite, rappresenta la passività maturata nei confronti del personale dipendente in base alla normativa vigente ed in ottemperanza delle disposizioni del vigente CCNL di categoria ed è iscritto sulla base del suo valore attuale. Ai ni dell’attualizzazione si utilizza il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito” che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demograca e l’attualizzazione nanziaria di tali ussi sulla base di un tasso d’interesse di mercato. I costi per il servizio del piano costituiti da costi per prestazioni di lavoro e costi per interessi, sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati e interessi maturati. I costi e/o ricavi da rivalutazione (costituiti dagli utili e perdite attuariali e dalle variazioni di fair value di eventuali attività a servizio del piano) sono iscritti nel prospetto della redditività complessiva, al netto del relativo effetto scale. A seguito delle novità normative introdotte, il trattamento di ne rapporto maturato al 31 dicembre 2006 è valutato senza applicazione del pro-rata, in quanto i beneci dei dipendenti possono essere considerati quasi interamente maturati, con la sola eccezione della rivalutazione. Conseguentemente, ai ni di questo calcolo, i costi per il servizio del piano relativi alle prestazioni future di lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli, poiché rappresentati dai versamenti contributivi ai fondi previdenza integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’Inps. 9. Riserve di valutazione Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività nanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto scale. 155 Bilancio Consolidato 2013 Nota integrativa - Parte A 10. Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se: • esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre beneci economici per adempiere l’obbligazione; • può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro. Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale dei comparti a garanzia del fondo pensione Arca Previdenza, istituito e gestito dalla società, determinato applicando il tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, che riette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specici connessi alla passività. Laddove l’elemento temporale sia signicativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e retticati per riettere la migliore stima corrente. A seguito dell’emanazione del nuovo provvedimento della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 in tema di redazione del bilancio, sono stati riclassicati dai Fondi per rischi ed oneri alla voce Altre passività i seguenti elementi: • gli stanziamenti relativi al compenso variabile spettante a componenti del Consiglio di Amministrazione; • gli stanziamenti di gratiche a favore dei dipendenti. 11. Altre attività e passività In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni di investimento istituiti dalle società del gruppo, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato sulla base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente spesato nel conto economico del periodo in cui è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi, è previsto l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua. 12. Rilevazione dei ricavi e dei costi Le commissioni attive e passive, gli interessi attivi e passivi, nonché gli altri costi e ricavi sono rilevati secondo il principio della competenza economica e della correlazione temporale, mediante iscrizione dei relativi ratei e risconti. In particolare, i ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o, comunque, quando è probabile che saranno ricevuti i beneci futuri e tali beneci possono essere quanticabili in modo attendibile. I ricavi e costi per cessioni/acquisti di beni e per prestazioni di servizi sono valutati in base al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante. I ricavi e costi per interessi sono determinati applicando il criterio del tasso di interesse effettivo. 13. Altre informazioni Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell’informativa nanziaria La predisposizione dell’informativa nanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare signicativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai ni della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera signicativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: - la valutazione della congruità del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali; - la quanticazione dei fondi per rischi ed oneri; - le ipotesi demograche e nanziarie utilizzate per il calcolo del trattamento di ne rapporto del personale. 156 Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata ad appurare se tali attività sono iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga. Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività nanziarie A ogni data di bilancio, le attività nanziarie non classicate nella voce Attività nanziarie detenute per la negoziazione sono sottoposte ad un test di impairment (perdita di valore) al ne di vericare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse. Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei ussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specici eventi; la perdita deve poter essere quanticata in maniera afdabile ed essere correlata ad eventi attuali, non meramente attesi. La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività nanziarie che presentano speciche evidenze di perdite di valore e collettivamente per le attività nanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettica di valore. La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività nanziarie con riferimento alle caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geograca, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti. Nel caso di Attività nanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se ritenuta durevole; in tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono imputate a conto economico. Altre attività non nanziarie Le attività materiali ed immateriali con vita utile denita sono soggette a test di impairment se esiste un’indicazione che il valore contabile del bene non può essere recuperato. Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di dismissione o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value. Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certicatore esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente ogniqualvolta si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di valore viene rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al valore contabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni. Le attività immateriali rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di bilancio e, comunque, ogni volta che ci fosse evidenza di perdita di valore, sono sottoposte ad un test di impairment al ne di vericare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore. Le attività immateriali a vita utile denita, rappresentate dal valore del portafoglio di asset management, in presenza di indicatori di impairment vengono sottoposte ad un nuovo processo valutativo per vericare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il 157 Bilancio Consolidato 2013 Nota integrativa - Parte A valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, stimato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specici. Le attività immateriali a vita indenita, rappresentate dall’avviamento, non presentando ussi nanziari autonomi, sono annualmente sottoposte ad una verica dell’adeguatezza del valore iscritto tra le attività con riferimento alla Cash Generating Unit (CGU) a cui i valori sono stati attribuiti in occasione delle operazioni di aggregazione aziendale. Le attività presenti nello stato patrimoniale consolidato sono assoggettate a test di impairment annualmente o con frequenza superiore in presenza di eventuali segnali di perdita di valore. L’impairment test è svolto confrontando i) la stima del valore dell’entità consolidata determinato con i metodi del dividend discount model (DDM) e dei multipli di mercato, con ii) il valore contabile dell’entità consolidata stessa, rappresentato dal patrimonio netto consolidato. Il metodo del DDM consente di valutare il capitale di una società attraverso l’attualizzazione dei ussi futuri attesi di dividendi. Il metodo dei multipli di mercato si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per settore di riferimento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti grandezze della società valutata. Se il valore della entità consolidata che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio netto consolidato, ne consegue che il valore dell’entità consolidata e delle società che la compongono, sotto forma di partecipazioni, non deve essere oggetto di svalutazione. A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli di attività nanziarie. A.4 – Informativa sul fair value Informazioni di natura qualitativa Si specica che nel bilancio al 31 dicembre 2013 non sono presenti attività e passività nanziarie valutate al fair value. Il fair value di attività e passività nanziarie non valutate al fair value è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai ni di completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal Provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Gli strumenti nanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classicati nei livelli 2 o 3. La classicazione nel livello 2 ovvero nel livello 3 è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input signicativi utilizzati ai ni della determinazione del fair value. Uno strumento è classicato nel livello 2 se tutti gli input signicativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore. Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato signicativo. Ancorché al 31 dicembre 2013 non siano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value, nel paragrafo A.4.5 “Gerarchia del fair value” di seguito riportato sono stati classicati quali attività e passività di livello 2 i Crediti e i Debiti iscritti a bilancio. Il fair value di tali elementi dello stato patrimoniale è considerato pari al valore contabile degli stessi in virtù delle considerazioni che seguono: • Crediti: sono rappresentati da disponibilità su conti correnti bancari o crediti derivanti dall’erogazione di servizi con scadenza a breve termine. I crediti per servizi, inoltre, sono vantati nei confronti di controparti con un elevato merito creditizio, sulla cui solvibilità non sussistono dubbi. • Debiti: sono rappresentati da nanziamenti e strumenti di capitale riclassicati ai sensi dello IAS 32, accesi al termine dell’esercizio in linea con le condizioni presenti sul mercato. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Nella determinazione del fair value devono essere utilizzate tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano disponibili dati sufcienti, massimizzando l’utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili. 158 Il metodo di valutazione denito per uno strumento nanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modicato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento nanziario. A.4.3 Gerarchia del fair value Ai ni della misurazione al fair value delle attività e passività, nanziarie e non, il principio IFRS 13 denisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato: 1. Quotazioni desunte da mercati attivi (Livello 1): la valutazione è effettuata sulla base dei prezzi quotati (non retticati) in mercati attivi per attività o passività identiche. 2. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato osservabili (Livello 2): la valutazione dello strumento nanziario è basata sui prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori signicativi, compresi gli spread creditizi e di liquidità, sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello implica contenuti elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano attinti dal mercato (per lo stesso titolo e per titoli similari) e le metodologie di calcolo consentono di replicare quotazioni presenti su mercati attivi. 3. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato non osservabili (Livello 3): la determinazione del fair value fa ricorso a tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input signicativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management. Come già riportato in precedenza, il fair value è stato riportato nella presente nota integrativa solo ai ni informativi, non essendo presenti in bilancio attività e passività nanziarie valutate al fair value. A.4.4 Altre informazioni In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving Disclosures about Financial Instruments”, la società classica le valutazioni al fair value dei propri strumenti nanziari sulla base della gerarchia precedentemente descritta, in relazione alla signicatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli). Al 31 dicembre 2013 non sono presenti nel bilancio consolidato attività e passività iscritte in bilancio al fair value. Informazioni di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 1. Attività nanziarie detenute sino alla scadenza 2. Crediti 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 31/12/2013 VB L1 L2 L3 0 0 0 0 68.064.869 0 68.064.869 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 68.064.869 0 68.064.869 0 1. Debiti 89.236.005 0 89.236.005 0 2. Titoli in circolazione 0 0 0 0 3. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale 0 0 0 0 89.236.005 0 89.236.005 0 Legenda: VB L1 L2 L3 = Valore di bilancio = Livello 1 = Livello 2 = Livello 3 159 Bilancio Consolidato 2013 Nota integrativa - Parte A A.5 – Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one prot/loss”. A.6 – Altre informazioni Principi contabili omologati entro la data di riferimento del bilancio Si segnala che entro la data di riferimento del presente bilancio sono stati omologati i principi contabili di seguito dettagliati. Detti principi contabili saranno applicati a partire dalla data di applicazione obbligatoria, prevista dai relativi Regolamenti UE. La valutazione dei possibili effetti che deriveranno dall’applicazione di tali nuovi principi/modiche è in corso. Titolo documento Data emissione IFRS 10 – bilancio consolidato Data di entrata in vigore Data di omologazione Regolamento UE e data di pubblicazione Note 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata mag-11 IFRS 11 – accordi per il controllo congiunto mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 E’ consentita l’applicazione anticipata IFRS 12 – informativa sulle partecipazioni in altre entità mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata IAS 27 – bilancio separato mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata IAS 28 – partecipazioni in società collegate e joint ventures mag-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1254/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata Modiche allo IAS 32 – strumenti nanziari – esposizione in bilancio dic-11 1°gennaio 2014 11-dic-12 (UE) 1256/2012 11-dic-12 E’ consentita l’applicazione anticipata Modiche allo IAS 36 – perdite di valore delle attività mag-13 1°gennaio 2014 20-dic-13 (UE) 1374/2013 20-dic-13 E’ consentita l’applicazione anticipata Modiche allo IAS 39 – strumenti nanziari – rilevazione e valutazione giu-13 1°gennaio 2014 20-dic-13 (UE) 1375/2013 20-dic-13 E’ consentita l’applicazione anticipata 160 NOTA INTEGRATIVA PARTE B Informazioni sullo stato patrimoniale Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale VOCI DELL’ATTIVO Sezione 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” 2013 Cassa in divisa corrente 902 Totale 902 Sezione 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - Voce 20 (in unità di Euro) 2.3 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”: variazioni annue Titoli di debito di cui: Titoli di Stato Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. Altre attività Totale A. ESISTENZE INIZIALI 0 0 0 0 0 B. Aumenti 61.615.942 61.615.942 0 0 61.615.942 B.1 Acquisti 0 0 0 0 0 B.2 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 0 B.3 Altre variazioni 61.615.942 61.615.942 0 0 61.615.942 C. Diminuzioni ( 61.615.942) ( 61.615.942) 0 0 ( 61.615.942) C.1 Vendite ( 61.615.942) ( 61.615.942) 0 0 ( 61.615.942) C.2 Rimborsi 0 0 0 0 0 C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0 C.4 Altre variazioni 0 0 0 0 0 D. RIMANENZE FINALI 0 0 0 0 0 L’incremento di cui alla voce B.3 “Altre variazioni” deriva dalla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del 1° gennaio 2013. Nel corso del 2013 Arca SGR ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la negoziazione” realizzando un utile di € 107.364. La liquidità ottenuta è stata impiegata per il pagamento delle quote di Carige SGR. Sezione 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40 (in unità di Euro) 4.3 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: variazioni annue Titoli di debito di cui: Titoli di Stato Titoli di capitale e quote di O.I.C.R. Altre attività Totale A. ESISTENZE INIZIALI 0 0 0 0 0 B. Aumenti 0 0 45.425 0 45.425 B.1 Acquisti 0 0 0 0 0 B.2 Variazioni positive di fair value 0 0 0 0 B.3 Riprese di valore 0 0 - imputate al conto economico 0 0 0 0 0 0 - imputate al patrimonio netto 0 0 0 0 B.4 Trasferimenti da altri portafogli 0 0 0 0 0 B.5 Altre variazioni 0 0 45.425 0 45.425 C. Diminuzioni 0 0 (45.425) 0 (45.425) C.1 Vendite 0 0 (45.425) 0 (45.425) C.2 Rimborsi 0 0 0 0 0 C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0 C.4 Rettiche di valore 0 0 0 0 C.5 Trasferimenti ad altri portafogli 0 0 0 0 C.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 D. RIMANENZE FINALI 0 0 0 0 0 L’incremento di cui alla voce B.5 “Altre variazioni” deriva dalla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del 1° gennaio 2013. Nel corso del 2013 Arca SGR ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la vendita” realizzando un utile di € 5.299. 162 Sezione 6 - CREDITI - Voce 60 (in unità di Euro) 6.1 Composizione della voce 60 “Crediti” Dettaglio / Valori 2013 Valore di bilancio 1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 1.1 gestione di OICR 1.2 gestione individuale Fair value L1 L2 L3 51.890.906 51.890.906 45.726.760 45.726.760 740.511 740.511 5.423.635 5.423.635 377.953 377.953 2.1 consulenze 0 0 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 0 0 377.953 377.953 15.796.010 15.796.010 0 0 - di cui su titoli di Stato 0 0 - di cui su altri titoli di debito 0 0 - di cui su titoli di capitale e quote 0 0 15.793.400 15.793.400 2.610 2.610 0 0 68.064.869 68.064.869 1.3 gestione di fondi pensione 2. Crediti per altri servizi: 2.3 altri 3. Altri crediti: 3.1 pronti contro termine 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri 4. Titoli di debito Totale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 La voce 3.2 “Altri crediti - depositi e conti correnti” include € 683.733 relativi al conto di Arca presso la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, vincolato a seguito di atto di pignoramento emesso da Equitalia con riferimento a contenziosi in essere con l’Agenzia delle Entrate. Nel settembre 2013 Arca ha inoltrato a Equitalia formale richiesta di svincolo della somma in questione, in virtù delle sentenze favorevoli ad Arca passate in giudicato in sede di Commissione Tributaria Provinciale e di Commissione Tributaria Regionale. 163 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte B 6.2 “Crediti”: composizione per controparte Composizione / Controparte 1. 2. 3. Banche Enti finanziari di cui del Gruppo di cui del Gruppo della SGR della SGR della SGR Crediti per servizi di gestione di patrimoni: 1.1 gestione di OICR 1.2 gestione individuale 1.3 gestione di fondi pensione 45.808 295.855 0 0 0 0 12.911 0 0 Crediti per altri servizi: 2.1 consulenze 2.2 funzioni aziendali in outsourcing 2.3 altri 0 0 330.249 0 0 0 0 0 0 0 15.793.400 0 16.465.312 Altri crediti: 3.1 pronti contro termine - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 3.2 depositi e conti correnti 3.3 altri Totale al 31.12.2013 Sezione 10 - 0 45.668.041 0 444.656 0 5.423.635 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 47.704 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.610 0 0 0 0 0 0 0 12.911 0 51.586.646 0 ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 2. Attività acquisite in leasing nanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale 2013 1. 164 6.198.570 21.490.285 371.123 74.498 1.676.048 0 0 0 122.167 0 29.932.691 Clientela di cui del Gruppo 10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. A.1 A.2 B. ESISTENZE INIZIALI LORDE Riduzioni di valore totali nette ESISTENZE INIZIALI NETTE Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. RIMANENZE FINALI NETTE D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 RIMANENZE FINALI LORDE E. VALUTAZIONE AL COSTO Fabbricati 0 0 0 6.198.570 0 0 0 Impianti elettronici Mobili Altre Totale 0 0 0 23.798.550 0 1.553.392 0 0 0 0 395.225 388.952 0 0 0 0 0 276.853 221.890 0 0 0 0 0 1.910.911 1.056.207 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6.198.570 22.245.158 0 (2.308.265) (883.610) 0 (623.895) 0 0 0 0 6.273 (24.102) 0 (24.102) 0 0 0 0 54.963 (80.188) (173) (80.015) 0 0 0 0 854.704 (234.863) 0 (234.863) 0 0 0 32.580.109 1.667.049 1.553.392 0 0 0 0 0 0 29.359.668 (2.647.418) (883.783) (962.875) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6.198.570 0 6.198.570 6.198.570 0 0 (800.760) 21.490.285 0 21.490.285 21.490.285 0 0 0 371.123 0 371.123 371.123 0 0 0 196.665 0 196.665 196.665 0 0 0 1.676.048 0 1.676.048 1.676.048 0 0 (800.760) 29.932.691 0 29.932.691 29.932.691 L’incremento di cui alla voce B.7 “Altre variazioni” si riferisce per € 28.558.908 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del 1° gennaio 2013 e per € 800.760 alla riclassica avvenuta in corso d’anno dalla voce “Fabbricati” alla voce “Altre” come specicato sotto. Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”, “Mobili”, “Impianti elettronici” e “Altre” si riferiscono prevalentemente alla ristrutturazione dell’immobile di Via Disciplini n. 3, adibito nel 2013 a sede legale della società controllante. Le variazioni speculari di € 800.760 al punto B.7 della categoria “Altre” e al punto C.7 della categoria “Fabbricati” si riferiscono al valore di impianti dell’immobile di Via Disciplini n. 3, originariamente inseriti nella categora “Fabbricati” al momento della rilevazione dell’acquisto del cespite nel bilancio 2012. Nel 2013, anno di effettiva entrata in funzione del fabbricato, tali valori sono stati allocati nella categoria “Altre” alle tipologie di impianto di riferimento in base alla specica vita utile del cespite. Il valore riportato alla voce C.1 nella categoria “Fabbricati” si riferisce alla vendita dell’immobile di proprietà della controllante, sito in Roma, avvenuta nel maggio 2013. I coefcienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono i seguenti: – Fabbricati 2,94% – Macchine elettroniche 33,33% – Mobili e arredi 14,28% – Altre attività materiali 12,50% - 20,00% - 33,33% 165 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte B Sezione 11 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali” 2013 Attività valutate al costo Voci / Valutazioni 1. Avviamento 122.547.991 0 0 13.143.838 0 0 135.691.829 0 2. Altre attività immateriali 2.1 generate internamente 2.2 altre Totale Attività valutate al fair value 11.2 “Attività immateriali”: variazioni annue Avviamento A ESISTENZE INIZIALI B Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.4 Altre variazioni C Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Altre variazioni D RIMANENZE FINALI Oneri pluriennali Software e Licenze Marchi Totale 0 0 0 0 0 122.547.991 13.917.073 0 14.125.212 7.084.591 0 302.028 71.947 0 11.774 0 0 136.987.005 21.073.611 0 0 0 108.630.918 0 0 7.040.621 0 0 230.081 0 0 11.774 0 0 115.913.394 0 0 0 (1.123.560) 0 (1.123.560) (170.371) 0 (170.371) (1.245) 0 (1.245) (1.295.176) 0 (1.295.176) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 122.547.991 13.001.652 131.657 10.529 135.691.829 1. “Avviamento” L’incremento di cui alla voce B.4 “Altre variazioni” si riferisce per € 15.741.160 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del 1° gennaio 2013 e per € 92.889.758 all’avviamento riferito all’acquisto di Carige SGR avvenuto il 30 dicembre 2013. Il valore di € 15.741.160 è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR e € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR. Il valore dell’avviamento riferito a Carige SGR di € 92.889.758 rappresenta la differenza tra il patrimonio netto di Carige SGR al 30 dicembre 2013, pari ad € 8.677.220, e il prezzo di acquisto della partecipazione pari ad € 101.566.978. Si precisa che l’eccedenza di fair value delle attività e passività della società acquisita, rispetto al prezzo corrisposto, è stata interamente allocata alla voce “Avviamento” in via provvisoria. Infatti nel corso del 2014 Arca procederà all’effettuazione della Purchase Price Allocation (PPA) al ne di determinare la valorizzazione delle immobilizzazioni immateriali a vita utile denita acquisite con Carige SGR e il loro periodo di ammortamento. La differenza tra l’avviamento iscritto al 31 dicembre 2013 e il valore delle immobilizzazioni immateriali risultante dalla PPA resterà iscritta nella voce “Avviamento” e verrà sottoposta a periodico test di impairment, secondo quanto previsto dal pricipio contabile internazionale IAS 36. L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 13.917.073, accoglie l’ammontare riferibile all’acquisizione da parte di Arca SGR dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR. Complessivamente il valore della voce “Avviamento” al 31 dicembre 2013 risulta pari a € 122.547.991. Tale valore di avviamento è stato sottoposto a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (“impairment test”), come di seguito descritto. 2. “Oneri pluriennali” L’incremento di cui alla voce B.4 “altre variazioni” si riferisce per l’intero importo di € 7.040.621 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del 1° gennaio 2013, di cui € 4.338.461 derivanti dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, € 2.499.930 derivanti dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR e € 202.230 relativi all’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle. 166 L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 7.084.591, deriva dall’acquisizione dei rami di azienda da BPVi Fondi SGR di cui sopra che ha comportato la rilevazione di attività immateriali a vita utile denita nello stato patrimoniale di Arca. Il valore di tali poste è stato determinato a seguito di una procedura di Purchase Price Allocation condotta nel 1° semestre 2013 con la collaborazione di PricewaterhouseCoopers Advisory. Le attività immateriali così individuate sono state oggetto, unitamente a quelle precedentemente iscritte nello stato patrimoniale pari ad € 7.040.621, di ammortamento contabile con relativa imputazione a conto economico della quota di competenza dell’anno (incluso nella voce C.2 “Ammortamenti”) per un ammontare complessivo pari a € 1.123.560. Le attività immateriali incluse nella categoria “Oneri pluriennali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni di acquisizione di rami di azienda: a) fondo pensione di Aletti Gestielle con efcacia 1° gennaio 2011; b) fondi comuni di Optima SGR con efcacia 31 dicembre 2011; c) fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012; d) fondi comuni Pacto e mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi SGR con efcacia 1° gennaio 2013. Complessivamente il valore della voce “Oneri pluriennali” al 31/12/2013 è pari ad € 13.001.652. Per le altre categorie “Software e Licenze” e “Marchi”, tutte riconducibili ad Arca, non ci sono particolari osservazioni da rilevare. Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai ni dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione: Marchi d’impresa 18 anni Licenze 3-4-8-10 anni Software applicativo 3 anni Onere pluriennale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle 5 anni Onere pluriennale inerente i fondi comuni Optima e Vega 13 anni Onere pluriennale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi 18 anni Onere pluriennale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi 9 anni Onere pluriennale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi 3 anni Impairment test In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata ad appurare se tali attività sono iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use). Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione. Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga. Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività. Ai ni dell’impairment test dell’avviamento è stato considerato il valore iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale consolidato della società al 31 dicembre 2013, in quanto tale valore rappresenta la grandezza più rilevante e rappresentativa della realtà patrimoniale della società, anche in considerazione dell’intenzione di Arca SGR di procedere nel 2014 alla fusione per incorporazione di Carige SGR nella controllante. Il valore di avviamento considerato nell’impairment test è stato pertanto pari a € 122,5 milioni e la società ha ritenuto di identicare nell’intera Arca SGR la Cash Generating Unit (CGU), il cui valore contabile (carrying value) è pari al patrimonio netto al 31 dicembre 2013 (€ 153,4 milioni). Per il processo di impairment test la società si è avvalsa di una primaria società di consulenza esterna (PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A.). Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative: - il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU; - il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU. Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei ussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un usso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di: • valore attuale dei ussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro; • valore attuale del valore terminale (“terminal value”), calcolato considerando il usso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo. Nel caso specico sono stati considerati i ussi rivenienti dai dati previsionali 2014-2016 elaborati dalla società ed approvati dal Consiglio di Amministrazione nell’agosto 2013. Tali dati sono stati ulteriormente afnati con alcuni elementi ed informazioni non disponibili al momento dell’approvazione dei dati previsionali. Nel report di impairment test redatto dalla società di consulenza esterna tutte le integrazioni apportate al piano approvato sono state illustrate nel dettaglio. I dati previsionali utilizzati per l’impairment test considerano le grandezze economiche di Arca post-incorporazione di Carige SGR. In particolare si segnalano le seguenti ipotesi principali: • incremento delle masse gestite da € 21,1 miliardi del 2013 (pre-incorporazione Carige SGR) a € 28,5 miliardi del 2016; • redditività netta della massa gestita stabile a 0,3%; 167 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte B • un cost/income ratio a ne 2016 pari al 52,9% in netta contrazione rispetto al dato di 58,8% registrato nel 2013 (pre-incorporazione Carige SGR). Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi: • massimo dividendo distribuibile negli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefcienti patrimoniali minimi previsti dalla Circolare 189 del 21 ottobre 1993 – 13° aggiornamento del 16 dicembre 2009 – di Banca d’Italia; • terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un usso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al 2%. Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari al 10,7% stimato attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula: re = i + Beta * MRP dove: • i: tasso privo di rischio, espresso dal rendimento dei BTP italiani a dieci anni alla data della valutazione, pari al 4,1%; • Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,32; • MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al 5,0%. Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 282,0 milioni. Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso tra un minimo di € 268,3 milioni ed un massimo di € 297,3 milioni con un valore centrale di € 282,0 milioni. Il metodo dei multipli di mercato si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di borsa delle società comparabili e le grandezze reddituali, patrimoniali e nanziarie ritenute signicative ad esse relative. Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la dimensione della società, la diversicazione geograca, la redditività, l’attendibilità dei dati nanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel mercato azionario. In particolare è stato preso in esame il multiplo prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2013-2015, sono stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg). L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 339,3 milioni ed un massimo di € 356,0 milioni, con un valore centrale di € 347,6 milioni. Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto. Sezione 12 - ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70 del Passivo (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate” 2013 1. Attività fiscali CORRENTI – acconto IRES – acconto IRAP – credito da dichiarazione IRES – credito da dichiarazione IRAP – ritenute d’acconto su interessi di conto corrente – crediti d’imposta sui fondi comuni d’investimento – crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRAP – crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRES – crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006 2. Attività fiscali ANTICIPATE – IRES c/imposte anticipate – IRAP c/imposte anticipate Totale 2.867.560 0 0 1.045.580 329.857 0 0 313.242 1.130.881 48.000 31.200.021 26.218.813 4.981.207 34.067.581 I crediti da dichiarazione IRES e IRAP correnti si riferiscono alla controllata. I crediti per acconti e ritenute della controllante sono riclassicati tra le passività scali correnti a riduzione dei debiti IRES e IRAP. 168 12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite” 2013 1. Passività fiscali CORRENTI 18.621.206 – Imposta sostitutiva affrancamento avviamento 14.308.674 – IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute 4.221.335 – IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti 91.197 2. Passività fiscali DIFFERITE 4.014.615 – IRES c/imposte differite 3.340.116 – IRAP c/imposte differite 674.499 Totale 22.635.821 I saldi di cui sopra si riferiscono esclusivamente alla controllante. Il saldo IRES è di € 4.221.335 e corrisponde all’IRES 2013 di € 10.404.946 al netto degli acconti di € 6.088.076 e delle ritenute di € 95.535. Il saldo IRAP di € 91.197 corrisponde all’IRAP 2013 di € 2.275.527 al netto degli acconti di € 2.184.330. 12.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 2013 1. 2. Esistenze iniziali 0 Aumenti 31.786.290 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 c) riprese di valori 0 d) altre 30.653.567 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 2.3 Altri aumenti 1.132.723 3. Diminuzioni (586.269) 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri 0 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 c) dovute al mutamento di criteri contabili 0 d) altre (586.269) 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 3.3 Altre diminuzioni 0 a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011 0 b) altre 0 4. Importo finale 31.200.021 L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altri aumenti” si riferisce per € 1.123.468 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013 e per € 9.255 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllata al 30 dicembre 2013. 12.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 2013 1. 2. Esistenze iniziali 0 Aumenti 4.278.993 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 c) altre 541.407 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 2.3 Altri aumenti 3.737.586 3. Diminuzioni (255.336) 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri 0 b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 c) altre (255.336) 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 3.3 Altre diminuzioni 0 4. Importo finale 4.023.657 L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altri aumenti” di € 3.737.586 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013. 169 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte B 12.6 Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 2013 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 0 1.380 0 0 0 0 1.380 (10.422) 0 0 (10.422) 0 0 4. Importo finale (9.042) L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altri aumenti” per € 1.380 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013. La Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 prevede la possibilità di procedere al riallineamento del valore civilistico e scale (c.d. “affrancamento”) di una partecipazione acquisita e iscritta nell’attivo dello stato patrimoniale. La procedura di affrancamento comporta: i) il pagamento di un’imposta sostitutiva calcolata sul maggiore valore della partecipazione (“il maggiore valore della partecipazione”) rispetto al patrimonio netto della società acquisita, come riportato nell’ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione; ii) la deducibilità scale del maggiore valore della partecipazione attraverso un processo di ammortamento decennale che determina, in sede di calcolo delle imposte e per un periodo di 10 anni, una variazione in diminuzione del reddito imponibile pari a 1/10 del maggiore valore della partecipazione. Arca SGR ha registrato nel proprio bilancio 2013 gli effetti contabili conseguenti la decisione di procedere all’affrancamento del maggiore valore della partecipazione totalitaria in Carige SGR, pari a € 89.429.214, derivante dalla differenza tra il valore della partecipazione iscritta nel bilancio di Arca SGR al 31 dicembre 2013 (€ 101.566.978) e il patrimonio netto di Carige SGR al 31 dicembre 2012 (€ 12.137.764 come da ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione). Tali effetti sono di seguito illustrati: i) iscrizione di una passività scale corrente, pari all’imposta sostitutiva dovuta per l’affrancamento che dovrà essere versata nel giugno 2014 con il saldo delle imposte sul reddito della società relativo all’esercizio 2013. L’imposta sostitutiva per l’affrancamento della partecipazione in Carige SGR è pari a € 14.308.674, calcolata applicando l’aliquota del 16% al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214). La contropartita di tale passività scale corrente è un costo scale di pari importo che va ad incrementare il carico scale dell’esercizio 2013; ii) iscrizione di attività scali differite, come previsto dallo IAS 12, pari alla sommatoria delle minori imposte sul reddito che Arca SGR si troverà a versare nel futuro a seguito della possibilità di dedurre dal proprio reddito imponibile la quota di ammortamento scale (1/10 all’anno per 10 anni) del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR. Il valore delle attività scali differite nel caso dell’affrancamento della partecipazione in Carige SGR è pari a € 29.574.241, calcolato applicando le aliquote di IRES e IRAP (rispettivamente 27,50% e 5,57%) al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214). La contropartita delle attività scali differite iscritte nello stato patrimoniale in seguito all’affrancamento è un provento scale di pari importo che va a ridurre il carico scale dell’esercizio 2013. L’impatto netto sul conto economico 2013 di Arca SGR delle scritture contabili sopra descritte è positivo e rappresenta un incremento dell’utile netto di esercizio pari a € 15.265.567; in assenza di questo impatto contabile, l’utile di esercizio 2013 di Arca SGR sarebbe stato di € 16.202.856 a livello individuale e di € 16.183.963 a livello consolidato. 170 Sezione 14 - ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività” Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Risconti attivi su commissioni di pre-conto Risconti attivi diversi Costi anticipati Crediti verso Fornitori Depositi cauzionali Crediti v/terzi per servizi diversi Crediti verso Dipendenti e Collaboratori Macchina affrancatrice Crediti verso terzi per rimborsi fiscali Rimborso imposta di registro Altre attività Totale 2013 14.573.291 371.293 288.757 182.228 4.821 243 6.041 6.995 111.795 41.822 29.351 15.616.637 La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute anticipatamente ai collocatori. La voce 9. “Crediti verso terzi per rimborsi fiscali” si riferisce al credito verso Banca Carige per rimborsi chiesti nell’ambito del consolidato fiscale con Carige SGR. 171 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte B VOCI DEL PASSIVO Sezione 1 - DEBITI - Voce 10 (in unità di Euro) 1.1 Composizione della voce 10 “Debiti” Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. Debiti verso reti di vendita: 1.1 per attività di collocamento O.I.C.R. 1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.3 per attività di collocamento fondi pensione Debiti per attività di gestione: 2.1 per gestioni proprie 2.2 per gestioni ricevute in delega 2.3 per altro Debiti per altri servizi: 3.1 consulenze 3.2 funzioni aziendali in outsourcing 3.3 altri Altri debiti: 4.1 pronti contro termine: - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 4.2 altri Totale 47.529.235 43.718.911 0 3.810.324 1.310.518 1.159.217 151.301 0 552.713 0 552.713 0 39.843.539 0 0 0 0 39.843.539 89.236.005 Fair Value - livello 1 0 Fair Value - livello 2 89.236.005 Fair Value - livello 3 0 Totale Fair Value 172 2013 89.236.005 1.2 “Debiti”: composizione per controparte Composizione / Controparte 1. 2. 3. 4. Debiti verso reti di vendita: 1.1 per attività di collocamento OICR 1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.3 per attività di collocamento fondi pensione Debiti per attività di gestione: 2.1 per gestioni proprie 2.2 per gestioni ricevute in delega 2.3 per altro Debiti per altri servizi: 3.1 consulenze 3.2 funzioni aziendali in outsourcing 3.3 altri Altri debiti: 4.1 pronti contro temine - di cui su titoli di Stato - di cui su altri titoli di debito - di cui su titoli di capitale e quote 4.2 altri Totale al 31.12.2013 Banche Enti finanziari di cui del Gruppo Clientela di cui del Gruppo di cui del Gruppo 43.435.326 0 3.778.895 0 0 0 179.601 0 7.973 0 0 0 103.984 0 23.456 0 0 0 436.499 0 0 0 0 0 134.727 0 0 0 0 0 587.991 151.301 0 0 0 0 0 552.713 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 39.679.003 0 0 0 0 0 0 0 0 0 164.536 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 87.882.436 0 486.837 0 866.732 0 La voce 4 “Altri debiti” punto 4.2 “altri” accoglie per € 23.000.000 lo strumento innovativo di capitale di cui si riportano i seguenti dettagli. In attuazione delle delibere del Consiglio di Amministrazione in data 1° agosto 2013 (approvazione dell’emissione) e 24 ottobre 2013 (approvazione del regolamento), Arca SGR ha emesso il 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale per una valore nominale complessivo di € 23.000.000 interamente sottoscritto. Lo strumento emesso ha le caratteristiche previste dalla Circolare n. 263 della Banca d’Italia del 27 dicembre 2006, Titolo I, Capitolo 2, Sezione II, Paragrafo 4 e pertanto, in linea con le previsioni in materia di vigilanza della Banca d’Italia, è conteggiato nel Patrimonio di Base della società fino al limite massimo del 35% del Patrimonio di Base stesso (strumento innovativo compreso) al lordo delle eventuali deduzioni previste dalla norma. Queste le caratteristiche principali dello strumento emesso: • strumento irredimibile senza scadenza predeterminata; • cedola annua del 9,80%, pagabile entro 30 giorni dalla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della società del bilancio dell’esercizio in cui la cedola è maturata; • facoltà della società di cancellare il pagamento delle cedole, qualora tale pagamento risulti incompatibile con la stabilità della situazione finanziaria e patrimoniale della società; • possibilità di rimborsare lo strumento dopo cinque anni dall’emissione a condizione che il rimborso sia compatibile con i requisiti patrimoniali di vigilanza e previa autorizzazione della Banca d’Italia; • possibilità per la società di riacquistare lo strumento dai sottoscrittori in qualsiasi momento; • meccanismo di assorbimento delle perdite che consente alla società di svalutare il valore nominale dello strumento (riducendone il valore di rimborso), incrementando così il valore del proprio patrimonio netto, qualora i requisiti previsti patrimoniali previsti dalla normativa di vigilanza non siano rispettati. Non sono previsti meccanismi di assorbimento delle perdite che comportino la conversione dello strumento innovativo di capitale in azioni di Arca SGR. Secondo quanto previsto dallo IAS 32, lo strumento è classificato tra le passività finanziarie, nella categoria altri debiti, in quanto il regolamento comporta l’obbligazione contrattuale dell’emittente “a consegnare disponibilità liquide” (la cedola) ai sottoscrittori dello strumento a scadenze determinate. Tuttavia, poiché in presenza di precise condizioni di necessità patrimoniale e finanziaria tale obbligazione può essere cancellata e, addirittura, si può procedere alla svalutazione del valore nominale dello strumento, quest’ultimo risulta essere fortemente tutelante del patrimonio della società e, pertanto, viene inserito, insieme a capitale sociale e riserve, nel Patrimonio di Base della società nell’ambito delle segnalazioni di vigilanza periodiche. La voce 4 “Altri debiti” punto 4.2 “altri” accoglie inoltre per € 14.474.445 un finanziamento erogato da Banca Popolare di Vicenza. 173 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte B Sezione 7 - PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70 (in unità di Euro) Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività scali” di complessivi di € 22.635.821 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella sezione 12 “Attività e passività scali”. Sezione 9 - ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività” 2013 Dettaglio / Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Debiti v/fornitori Debiti v/Dipendenti, collaboratori e Amministratori Debiti v/Enti Previdenziali su competenze da corrispondere Debiti v/Erario per Irpef c/dipendenti Debiti v/Erario per Irpef c/prodotti gestiti Debiti v/Enti Previdenziali e Assistenziali Altre passività 5.090.924 4.715.343 720.802 303.568 5.185.412 360.364 650.159 Totale 17.026.572 Alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014, nella voce 90 “Altre passività” (punto 2 della tabella) sono stati classicati i premi dovuti ai dipendenti (circa € 2 milioni) e i premi dovuti agli amministratori (circa € 2,2 milioni ). Tali dati si riferiscono alla controllante. La voce “7. Altre passività” accoglie il debito di € 566.978 nei confronti di Banca Carige per il saldo patrimoniale relativo all’acquisizione di Carige SGR. Sezione 10 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100 (in unità di Euro) 10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue 2013 A B C D Esistenze iniziali Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio - civilistico - rivalutazione Istat - attualizzazione IAS B.2 Altre variazioni in aumento - trasferimento dipendenti - saldo iniziale della controllante Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione - anticipazioni concesse - quota del Tfr devoluta al fondo previdenziale complementare - imposta sostitutiva su rivalutazione Tfr - variazione IAS Esistenze finali 0 1.054.403 377.000 319.044 14.463 43.493 677.403 23.080 654.323 (340.332) (19.698) (320.634) 0 (319.044) (1.590) 0 714.071 L’incremento di cui alla voce B.2 “Altre variazioni in aumento” di € 654.323 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013. 174 10.2 “Trattamento di fine rapporto del personale”: altre informazioni La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei benefici maturati mediante il criterio “Project Unit Credit” come previsto dallo IAS 19; tale valutazione è stata condotta con il supporto di un esperto attuariale indipendente. Nella seguente tabella sono riportate le principali ipotesi di tipo demografico ed economico-finanziario sulle quali è fondata la valutazione al 31 dicembre 2013. Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2013 Tasso di mortalità dei dipendenti Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA. Inabilità della popolazione attiva Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa. Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società. Frequenza del turnover Determinate in funzione dell’esperienza storica della società. Probabilità di pensionamento Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto dalla normativa vigente per il pensionamento INPS. Tasso annuo di attualizzazione iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA. Tasso annuo di inflazione 2,00% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT. Analisi di sensitività +/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del fondo TFR compreso tra € 685.593 e € 744.431. Sezione 11 - FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” 2013 Voci 1. Quiescenza e obblighi simili 2. Altri fondi: 2.1 Fondo garanzia dei Fondi Pensione 2.2 Fondo oneri futuri Amministratori 2.3 Fondo bonus dipendenti 2.4 Fondo per il contenzioso IVA banca depositaria Totale 0 0 0 0 378.290 378.290 Il dato riportato alla voce 2.4, iscritto nel bilancio di Arca, si riferisce all’IVA sui corrispettivi per le attività di custodia, controllo e sorveglianza svolte dalla banca depositaria a favore del fondo pensione Arca Previdenza nel periodo 2006-2012. Come da regolamento del fondo pensione, queste spese sono a carico della società di gestione e non del fondo pensione (al contrario di quanto avviene per i fondi comuni, il cui patrimonio sostiene l’onere per le spese di banca depositaria). In assenza di una valorizzazione specica, prevista contrattualmente, dei corrispettivi da assoggettare ad IVA, tale valore è stato stimato come segue: i) attività di controllo e sorveglianza, sulla base della risoluzione 97/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata nel dicembre 2013, ii) attività di custodia, sulla base della valorizzazione specica dell’attività in questione così come prevista dalla convenzione di banca depositaria attualmente in vigore. Maggiori informazioni sono riportate nella parte C della presente nota integrativa nei commenti alla voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. 11.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondo garanzia Fondo Pensione Fondo oneri futuri Amministratori Fondo bonus dipendenti Fondo per il contenzioso IVA banca depositaria Totale A Esistenze iniziali B Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio B.2 Altre variazioni C Diminuzioni C.1 Utilizzo dell’esercizio C.2 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0 0 0 696.721 0 696.721 (696.721) 0 (696.721) 0 1.820.000 0 1.820.000 (1.820.000) (1.820.000) 0 0 378.290 378.290 0 0 0 0 0 2.895.011 378.290 2.516.721 (2.516.721) (1.820.000) (696.721) D Esistenze finali 0 0 0 378.290 378.290 La voce B.2 “Altre variazioni” si riferisce alla presa in carico dei valori risultanti dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013. Nella voce C.2 “Altre variazioni” sono evidenziati per € 696.721 i premi dovuti agli Amministratori ancora in essere al 31 dicembre 2013 ma riclassicati nella voce 90 “Altre passività” alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. 175 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte B Sezione 12 - PATRIMONIO - Voce 120, 160 e 170 (in unità di Euro) 12.1 Composizione della voce 120 “Capitale” 2013 Tipologie 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie n. 50.000.000 azioni da nominali € 1,00 1.2 Altre azioni 50.000.000 0 TOTALE 50.000.000 Il capitale sociale della controllante è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente. La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni o valori simili. 12.5 Altre informazioni 12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve” Legale A Esistenze iniziali B Aumenti B.1 Attribuzioni di utili/perdite B.2 Altre variazioni C Diminuzioni C.1 Utilizzi - coperture perdite - distribuzione - trasferimento - a capitale C.2 Altre variazioni D Rimanenze finali Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 First Time Adoption Riserva straordinaria Perdite esercizi precedenti Riserva ex D. Lgs n. 124/93 Totale 0 10.000.000 0 157.382 0 0 0 0 444.728 14.214.939 47.362.098 (3.540.908) 0 0 221.976 68.860.215 0 10.000.000 0 0 157.382 0 33.208 0 13.504.610 0 411.520 14.214.939 33.857.488 (3.540.908) 0 0 0 3.540.908 0 13.537.818 221.976 55.322.397 0 3.540.908 0 0 0 0 0 0 10.000.000 0 0 157.382 0 0 0 0 0 0 3.540.908 0 0 0 0 0 0 0 444.728 14.214.939 47.362.098 0 0 0 0 0 3.540.908 0 0 0 0 0 221.976 72.401.123 La riserva ex D.Lgs. nr. 124/93, include € 21.213 non considerabili in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R. N° 917/86 nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. nr. 344/03, in quanto l’accantonamento con il quale tale riserva è stata costituita non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio. La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data di riferimento. L’incremento di cui alla voce B.2 “Altre variazioni in aumento” di € 55.322.397 si riferisce alla presa in carico del valore di apertura modificato del bilancio della controllante. L’applicazione della nuova versione del principio IAS 19 ha comportato con effetto retroattivo la riclassificazione dalle riserve di utili alla riserva di valutazione del valore complessivo degli utili e perdite attuariali sul TFR riconosciuto fino al 31 dicembre 2011 e la riclassificazione dal conto economico al prospetto della reddititività complessiva delle componenti attuariali riconosciute nel 2012. La voce B.2 “Altre variazioni” della voce “Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19” di € 411.520 accoglie la riclassificazione delle perdite attuariali sul TFR dal 2005 al 2011, pari ad € 611.139 al netto dell’effetto fiscale di € 199.619. La voce B.1 “Attribuzioni di utili/perdite” riferita alla stessa voce di € 33.208 rappresenta la riclassifica delle perdite attuariali sul TFR del 2012 di € 45.804 al netto dell’effetto fiscale di € 12.596. . 176 12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione” Attività finanziarie disponibili per la vendita A B Esistenze iniziali Aumenti 0 C Diminuzioni 0 3.638 0 3.638 0 0 0 3.638 0 3.638 (3.638) (466.903) (470.541) 0 0 0 (3.638) (444.728) (448.366) C.1 Variazioni negative di fair value C.2 Altre variazioni D Totale 0 B.1 Variazioni positive di fair value B.2 Altre variazioni Riserva valutazione TFR IAS C.3 Variazioni relative a valutazioni dell’esercizio 0 (22.175) (22.175) Rimanenze finali 0 (466.903) (466.903) La voce B.2 “Altre variazioni” di € 3.638 accoglie la riserva da valutazione di O.I.C.R. derivante dal bilancio della controllante al 01.01.13. Il decremento della riserva di € 3.638 di cui alla voce C.2 è imputabile alla vendita nell’esercizio delle quote O.I.C.R. (Arca MM). La voce C.2 “Altre variazioni” di € 444.728 accoglie le perdite attuariali sul TFR al 31.12.12 di € 656.943, al netto dell’effetto fiscale di € 212.215, rilevate contabilmente nel 2013. La voce C.3 di € 22.175 rappresenta la perdita attuariale sul TFR 2013 di € 30.586 al netto dell’effetto fiscale di € 8.411. 12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità Importo Riserve: 1. Riserva legale 2. Riserva straordinaria al netto della perdita 2011 3. Riserva ex D. Lgs. n. 124/93 4. Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS 5. Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19 6. Riserva valutazione TFR IAS 7. Riserva First Time Adoption - su attività materiali - su T.F.R. - per annullamento del fondo rischi finanziari generali e altri fondi rischi generici TOTALE Quota non distribuibile Quota distribuibile Possibilità di utilizzazione 10.000.000 47.362.098 221.976 157.382 444.728 (466.903) Quota disponibile B. A.B.C. A.B.C. A.B.C.D. A.B.C.D. 10.000.000 47.362.098 221.976 157.382 444.728 0 B. A.B.C.D. 9.929.234 1.595.249 572.219 A.B.C.D. 572.219 2.118.237 A.B.C.D. 11.524.483 71.934.220 } 2.118.237 72.401.123 (19.929.234) 52.471.889 Legenda: A - per aumento di capitale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai soci D - per incremento riserva straordinaria 177 NOTA INTEGRATIVA PARTE C Informazioni sul Conto Economico Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico Sezione 1 - COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20 (in unità di Euro) 1.1 “Commmissioni attive e passive” 2013 Commissioni Attive Servizi A GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie 1.1 Fondi comuni – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – commissioni di – sottoscrizione / rimborso – commissioni di switch – altre commissioni Totale commissioni da fondi comuni 1.2 Gestioni individuali – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – commissioni di – sottoscrizione / rimborso – altre commissioni Totale commissioni da gestioni individuali 1.3 Fondi pensione aperti – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – commissioni di – sottoscrizione / rimborso – altre commissioni Totale commissioni da fondi pensione aperti 2. Gestioni ricevute in delega – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – altre commissioni Totale commissioni da gestioni ricevute in delega TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE B ALTRI SERVIZI – consulenza – altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (A) (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) Commissioni Passive 161.409.228 (107.104.926) 6.901.332 0 24.342.538 0 0 Commissioni Nette 54.304.302 6.901.332 (27.141.585) 0 (3.265.785) (2.799.047) 0 (3.265.785) 192.653.098 (137.512.296) 55.140.802 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15.394.552 0 (6.458.039) (242.685) 8.936.513 (242.685) 302.406 855.143 (233.223) (58.275) 69.183 796.868 16.552.101 (6.992.222) 9.559.879 1.454.431 86.211 0 0 0 0 1.454.431 86.211 0 1.540.642 0 1.540.642 210.745.841 (144.504.518) 66.241.323 0 0 0 0 0 0 0 0 0 210.745.841 (144.504.518) 66.241.323 Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui Arca SGR ha delegato la gestione. Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”. Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni di gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione stipulato da Arca SGR ed in essere al 31 dicembre 2013, pari rispettivamente ad € 8.484.344 e ad € 1.666.516. Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto, riscontate nel corso del periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento. 180 1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte Tipologia / Controparte A. GESTIONE DI PATRIMONI 1. Gestioni proprie 1.1 Commissioni di collocamento – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 1.2 Commissioni di mantenimento – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 1.3 Commissioni di incentivazione – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 1.4 Altre Commissioni – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione 2. Gestioni ricevute in delega – O.I.C.R. – Gestioni individuali – Fondi pensione TOTALE COMMISSIONI PER ATTIVITA’ DI GESTIONE (A) B. ALTRI SERVIZI – consulenze – altri servizi TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) Banche Enti finanziari di cui del Gruppo Altri soggetti di cui del Gruppo Totale di cui del Gruppo di cui del Gruppo 27.141.322 0 233.093 0 0 0 263 0 130 0 0 0 0 0 0 0 27.141.585 0 0 0 233.223 0 0 0 106.031.780 0 6.429.510 0 0 0 802.473 0 28.529 0 0 0 270.673 0 0 0 107.104.926 0 0 0 6.458.039 0 0 0 0 0 242.042 0 0 0 0 0 643 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 242.685 0 0 0 0 0 58.275 0 0 0 222.323 0 0 0 0 0 3.043.462 0 0 0 0 0 3.265.785 0 58.275 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 140.136.022 0 1.054.361 0 3.314.135 0 144.504.518 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 140.136.022 0 1.054.361 0 3.314.135 0 144.504.518 0 1.3 “Commissioni attive e passive” su gestioni delegate a terzi 2013 Servizi Commissioni Attive Commissioni Passive Commissioni Nette 1. Gestioni proprie di patrimoni 1.1 Fondi comuni – commissioni di gestione – commissioni di incentivo – altre commissioni 1.764.017 0 0 (1.067.485) 0 (222.323) 696.532 0 (222.323) Totale commissioni su gestioni delegate a terzi 1.764.017 (1.289.808) 474.209 181 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte C Sezione 3 - INTERESSI - Voci 40 e 50 (in unità di Euro) 3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati” 2013 Voci / Forme tecniche 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Titoli di debito Pronti contro termine Depositi e conti correnti Altre operazioni Totale 1.174.536 0 0 0 1.174.536 2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 0 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 5. Crediti 0 0 478.845 0 478.845 6. Altre attività 0 0 0 25.112 25.112 7. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 1.174.536 0 478.845 25.112 1.678.493 TOTALE 3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati” 2013 Voci / Forme tecniche 1. Debiti Finanziamenti Pronti contro termine Titoli Altro Totale (335.235) (217.138) 0 (13.426) (565.799) 2. Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 3. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 4. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 5. Altre passività 0 0 0 (71.574) (71.574) 6. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 (335.235) (217.138) 0 (85.000) (637.373) TOTALE 182 Sezione 4 - RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - Voce 60 (in unità di Euro) 4.1 Composizione della voce 60 “Risultato netto dell’attività di negoziazione” 2013 Voci / Componenti reddituali Plusvalenze Utili da negoziazione Minusvalenze Perdite da negoziazione Risultato Netto 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito di cui: Titoli di Stato 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. di cui: OICR propri 0 0 0 0 0 155.700 155.700 0 0 0 0 0 0 0 0 (48.336) (48.336) 0 0 0 107.364 107.364 0 0 0 1.4 Altre attività 0 0 0 0 0 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio 0 0 0 0 0 4. Derivati 0 0 0 0 0 0 155.700 0 (48.336) 107.364 TOTALE Sezione 7 - UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO - Voce 90 (in unità di Euro) 7.1 Composizione della voce 90 “Utile (Perdita) da cessione o riacquisto” 2013 Voci / Componenti reddituali 1. Attività finanziarie 1.1 Attività disponibili per la vendita 1.2 Attività detenute sino a scadenza 1.3 Altre attività finanziarie Utile Perdita Risultato Netto 5.299 0 0 0 0 0 5.299 0 0 5.299 0 5.299 2. Passività finanziarie 2.1 Debiti 2.2 Titoli in circolazione 0 0 0 0 0 0 TOTALE (2) 0 0 0 5.299 0 5.299 TOTALE (1) TOTALE (1+2) 183 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte C Sezione 9 - SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110 (in unità di Euro) 9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale” Voci/Settori 1. Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di ne rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al tratt. di ne rapporto al personale f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione denita - a beneci deniti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione denita - a beneci deniti h) altre spese 2013 11.922.787 7.845.910 2.191.674 0 0 27.370 0 0 453.054 0 1.404.779 2. Altro personale in attività 3. Amministratori e Sindaci a) compensi del Consiglio di Amministrazione b) compensi del Collegio Sindacale 126.901 2.294.868 2.169.966 124.902 4. Personale collocato a riposo 0 5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende 0 6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società 0 Totale 14.344.556 La voce 1.h “Personale dipendente - altre spese” include il costo di € 1.079.200 erogato nell’anno per incentivi all’esodo. 9.2 Numero medio dei Dipendenti ripartiti per categoria 2013 1. 2. Personale con contratto di lavoro subordinato dirigenti quadri direttivi restante personale Personale con contratto di lavoro somministrato dirigenti quadri direttivi restante personale 85 15 41 29 1 0 0 1 TOTALE Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno. 184 86 9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative” Voci Info provider Service informatico Canoni/manutenzione licenze software Pubblicità Consulenze e prestazioni professionali Outsourcing amministrativo fondi comuni Outsourcing amministrativo fondi pensione Outsourcing amministrativo SGR Commissioni e spese bancarie fondi pensione Manutenzioni beni materiali e hardware Postali Telefoniche Formazione rete di vendita Altre spese per il personale Pubblicazioni obbligatorie Vigilanza e pulizia uffici Elettricità e combustibile Viaggi e trasferte Locazione immobili e spese accessorie Noleggio automobili Quote associative Trasporto e spedizione Rappresentanza Stampati e cancelleria Pubblicazioni e abbonamenti Spese di revisione Noleggio macchine Emolumenti organismi di controllo fondo pensione Imposte indirette e tasse Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondo comuni Premi assicurativi Adesione organismi di garanzia/vigilanza Altre TOTALE 2013 2.123.230 2.434.348 816.117 1.517.830 3.491.965 3.708.056 1.810.200 473.218 766.679 771.656 733.038 308.330 39.083 446.048 306.314 477.473 345.714 136.497 14.947 129.233 130.313 64.251 220.111 168.674 56.159 184.253 140.881 25.609 485.238 106.431 18.380 3.629 223.395 22.677.299 Tra le spese amministrative si segnala: I) l’incremento delle spese di pubblicità dovuto alle attività di supporto al brand Arca effettuate nel corso del 2013 (acquisto spazi pubblicitari, organizzazione di eventi promozionali e istituzionali); II) l’incremento delle consulenze, principalmente a seguito dell’assistenza al processo di acquisizione di Carige SGR; III) la riduzione delle spese di banca depositaria del fondo pensione a seguito del pricing più vantaggioso dell’attuale contratto di servizio. 185 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte C Sezione 10 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 120 (in unità di Euro) 10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” 2013 Ammortamento Voci / rettifiche e riprese di valore 1. Di proprietà – ad uso funzionale – per investimento 2. Acquisite in leasing finanziario – ad uso funzionale – per investimento TOTALE Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato Netto 941.417 0 0 0 0 0 941.417 0 21.458 0 0 0 0 0 21.458 0 962.875 0 0 962.875 Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 “Attività materiali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento. Sezione 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130 (in unità di Euro) 11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali” 2013 Ammortamento Voci / rettifiche e riprese di valore 1. Avviamento 2. Altre Attività immateriali 2.1 di proprietà – generate internamente – altre 2.2 acquisite in leasing finanziario TOTALE Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore 0 0 0 0 0 1.295.176 0 0 0 0 0 0 0 0 1.295.176 0 1.295.176 0 0 1.295.176 Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 11 “Attività immateriali”. Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento. 186 Risultato Netto Sezione 13 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150 (in unità di Euro) 13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” Voci 1. 2. Accantonamenti 1.1 al fondo garanzia dei fondi pensione 1.2 al fondo oneri futuri Amministratori 1.3 al fondo incentivo all’esodo 1.4 al fondo per il contenzioso IVA banca depositaria Utilizzi/Rilasci 2.1 del fondo garanzia dei fondi pensione RISULTATO NETTO 2013 378.290 0 0 0 378.290 0 0 378.290 Come già riportato nella nota integrativa del bilancio d’esercizio di Arca SGR al 31 dicembre 2012, l’Amministrazione Finanziaria (“AF”) ha avviato azioni di accertamento sull’imponibilità IVA dei compensi riconosciuti alle banche depositarie dalle SGR per l’attività svolta a favore dei fondi comuni e dei fondi pensione. In tale contesto, Arca ha subito una verica scale per gli anni 2006-2007-2008-2009 che si è conclusa con la contestazione per violazione degli obblighi di auto-fatturazione in relazione alle attività sopraindicate, ritenute imponibili dall’AF. In particolare Arca ha ricevuto un atto di irrogazione di sanzioni per l’anno 2006, pari a circa € 1,5 milioni, e un avviso di contestazione per l’anno 2007, nel quale sono previste sanzioni pari a circa € 4,0 milioni. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni relativo all’anno 2006 ed ha presentato una memoria difensiva per l’avviso sull’anno 2007. Nel gennaio 2013, Arca ha ricevuto dalla Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. (Gruppo UBI) una comunicazione con la quale si riferiva che la Commissione Tributaria Provinciale di Milano aveva annullato nei confronti della Banca stessa la sanzione per omessa applicazione dell’IVA alle prestazioni svolte per l’incarico di banca depositaria, confermando tuttavia la debenza dell’imposta omessa pari a circa € 1,2 milioni per l’anno 2006. Con la stessa nota la Banca rappresentava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa nei confronti di Arca ai sensi dell’art. 93 del D.L. n.1 del 2012. Sempre nel gennaio 2013, analoga comunicazione (inclusa l’intenzione di volersi avvalere del diritto di rivalsa) è pervenuta dalla Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (Gruppo UBI) che riferiva di aver ricevuto avvisi di accertamento per gli anni 2006 e 2007 per importi rispettivamente pari a € 0,4 milioni e € 0,3 milioni. Nel maggio 2013 si aggiungeva alle sopra descritte comunicazioni una nota della Banca Popolare di Vicenza che informava Arca degli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate (“AdE”) nei suoi confronti per gli anni 2006 e 2007 (rispettivamente per € 0,25 milioni ed € 0,3 milioni) per omessa applicazione dell’IVA sui compensi addebitati ad Arca in relazione al servizio di banca depositaria. Come per le precedenti fattispecie, la Banca comunicava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa. In ciascuno dei casi sopra descritti, la contestazione dell’AdE era riferita all’omessa applicazione dell’IVA sul 100% dell’importo addebitato dalle banche ad Arca per i servizi di banca depositaria. In relazione allo scenario sopra descritto, diverse sono state le evoluzioni nel secondo semestre 2013. Innanzitutto l’AdE, recependo le prime sentenze rese in materia da parte delle Commissioni Tributarie, ha riconosciuto l’incertezza interpretativa caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai servizi di banca depositaria e, pertanto, ha modicato la propria posizione in merito alla contestazione di sanzioni per omessa regolarizzazione dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria ricevuti. Tale cambiamento ha avuto i seguenti effetti diretti sui contenziosi scali di Arca in materia IVA: i) con comunicazione del 19 dicembre 2013 l’AdE ha accolto le ragioni esposte da Arca nella memoria difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso di contestazione per omessa regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria dell’anno 2007, ii) in data 14 marzo 2014 l’AdE ha noticato ad Arca SGR il provvedimento di annullamento delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria per l’esercizio 2006. Per quanto concerne gli altri anni assoggettati a verica scale (2008-2009), si segnala che: i) per l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun atto/avviso di contestazione e tale anno non può essere più soggetto a verica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per l’anno 2009, alla luce delle recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun atto/avviso di contestazione da parte dell’AdE nei confronti di Arca. Il contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto. Nel secondo semestre 2013, inoltre, si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni) e l’AdE in merito alla valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca depositaria, delle attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che rappresentano la quota parte della complessiva attività di banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte di Giustizia Europea nel maggio 2006. A tale proposito, in data 17 dicembre 2013, l’AdE ha pubblicato la risoluzione 97/E in risposta alla richiesta di consulenza giuridica inviata all’AF dalle Associazioni di categoria nell’ottobre 2013. Nella menzionata Risoluzione, l’AdE individua nella misura del 28,3% dei corrispettivi per servizi di banca depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quanticazione delle attività di controllo e sorveglianza da assoggettare a IVA, recependo così gli esiti del confronto avuto in materia con ABI e Assogestioni. Sulla base di questo orientamento espresso, l’AdE ha richiesto alle banche depositarie di regolarizzare le rispettive posizioni IVA per servizi di banca depositaria, versando l’imposta sulla quota percentuale dei corrispettivi sopra indicata (28,3%), nonché sui diritti di custodia. Le richieste di regolarizzazione interessano tutti gli esercizi, a partire dal 2006 (anno della sentenza della Corte di Giustizia Europea sopra richiamata). La posizione IVA relativa all’esercizio 2013 è stata regolarizzata dalle banche depositarie con l’emissione delle necessarie fatture/note di addebito nei confronti delle SGR e con il versamento all’erario della corrispondente imposta. Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi 187 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte C di banca depositaria, ha aderito a questa modalità operativa, provvedendo a regolarizzare la posizione IVA del 2013. La maggiore IVA è stata quindi addebitata i) ai fondi comuni per la quota di loro competenza, come previsto dal regolamento dei fondi per gli oneri di banca depositaria, ii) ad Arca SGR per la quota di competenza del fondo pensione aperto, come previsto dal regolamento dello stesso. Sulla base delle informazioni acquisite dalla società, in relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza, nonché sui diritti di custodia, a tutte le banche depositarie per l’arco temporale sopra indicato. Queste contestazioni assumerebbero rilevanza per Arca qualora le banche, versata l’IVA loro richiesta, procedessero con l’addebito in via di rivalsa dell’IVA corrisposta. Secondo quanto ha precisato l’AdE con la risoluzione n. 97/E, tale facoltà è esercitabile dalle banche solo a fronte della denizione dell’accertamento e dell’effettivo pagamento dell’imposta all’erario. A tale proposito Arca ha effettuato una verica dello stato di avanzamento degli eventuali contenziosi in capo alle banche depositarie dei fondi Arca (fondi comuni e fondo pensione) relativamente al periodo 2006-2012: il risultato della verica conferma che tutte le ex banche depositarie dei fondi Arca sono state oggetto di accertamento/contestazione per l’intero periodo. Se ciascuna banca procedesse a denire la propria posizione dinanzi all’erario (in via amministrativa, ovvero in presenza di giudicato) e a versare l’imposta relativa a tutti gli esercizi dal 2006 al 2012, l’ammontare complessivo dell’imposta sarebbe pari a € 6.640.445, di cui € 6.262.155 relativi ai fondi comuni e € 378.290 relativi al fondo pensione. Tale distinzione è rilevante ai ni della valutazione dell’eventuale impatto dell’onere sul bilancio di Arca SGR: come in precedenza accennato, infatti, il regolamento e la normativa di riferimento del fondo pensione prevedono che le spese di banca depositaria restino in carico alla SGR, mentre nel caso dei fondi comuni, il regolamento e la normativa di riferimento prevedono che sia il patrimonio del fondo a dovere sostenere tali oneri. La manifestazione degli oneri scali di cui si tratta richiede tuttavia come presupposto essenziale l’esercizio del diritto di rivalsa da parte delle banche depositarie, il quale potrà avvenire, a sua volta, esclusivamente in seguito alla denitività della pretesa impositiva ed all’effettivo versamento dell’IVA. Attualmente solo il Gruppo Banco Popolare ha noticato ad Arca SGR l’esercizio della rivalsa per l’IVA versata a fronte dell’adesione di due banche del Gruppo a due distinte contestazioni da parte dell’AdE per l’esercizio 2008, per un importo complessivo di circa € 25 mila. A ne gennaio 2014 Arca ha risposto alle comunicazioni del Gruppo Banco Popolare respingendo, sulla base delle argomentazioni fornite dai propri consulenti, la richiesta di rivalsa. Il Banco Popolare non ha riscontrato la comunicazione inviata da Arca e, a febbraio 2014, ha emesso fattura nei confronti della società per la maggiore imposta regolarizzata. Per converso, alle comunicazioni ricevute nel corso del 2013 dal Gruppo UBI e dalla Banca Popolare di Vicenza, in precedenza richiamate, non è al momento seguita alcuna formalizzazione della volontà di esercitare il diritto di rivalsa per l’IVA versata. Al momento quindi, ad eccezione della richiesta ricevuta dal Gruppo Banco Popolare, la passività legata all’esercizio della rivalsa IVA da parte delle banche depositarie è da considerarsi potenziale, in assenza di altre comunicazioni formali in tale senso da parte delle banche. Si segnala che è attualmente in corso di svolgimento una trattativa tra banche e SGR al ne di valutare un’eventuale ripartizione dell’onere derivante dalla maggiore IVA sui servizi di banca depositaria, così come suggerito dalla Banca d’Italia, con una apposita comunicazione inviata alle Associazioni di categoria interessate in data 22 ottobre 2013. L’esito del confronto è al momento incerto e pertanto una precisa quanticazione del rischio in capo ai fondi comuni ed in capo ad Arca (al di là degli importi massimi in precedenza richiamati) è oggi impossibile. Nell’ipotesi che i) il confronto tra banche depositarie e SGR non giunga ad una conclusione condivisa e ii) tutte le banche depositarie esercitino il diritto di rivalsa per l’IVA versata, Arca SGR, a seguito degli approfondimenti normativi effettuati in ambito civilistico e scale, è comunque orientata ad opporsi all’esercizio della rivalsa IVA ed a resistere alle pretese delle banche depositarie, ritenendo di poter opporre valide argomentazioni, sulla base dei pareri legali ricevuti. In ogni caso, laddove in futuro le banche depositarie procedessero al versamento dell’IVA relativa alle spese di banca depositaria, l’eventuale esercizio del diritto di rivalsa da parte loro comporterebbe, come si è detto, l’insorgenza di oneri che allo stato si devono ritenere in larga misura (per l’importo massimo già indicato in € 6.262.155) eventualmente gravanti sui fondi comuni e in misura minore (per l’importo massimo già indicato in € 378.290) eventualmente gravanti su Arca SGR. Pur permanendo una ineliminabile incertezza in ordine all’evoluzione futura ed alla effettiva conclusione della vicenda di cui si tratta (relativamente alla effettiva legittimità dell’esercizio del diritto di rivalsa, alla quanticazione dell’onere effettivo ed alle decisioni che i soggetti coinvolti assumeranno sulla ripartizione degli oneri scali in discorso tra banche, fondi comuni e SGR), la società, in osservanza dei principi relativi al trattamento contabile delle passività potenziali (IAS 37), ritiene che debbano essere riconosciuti esistenti i requisiti che implicano la registrazione di un onere riconducibile alla passività potenziale che potrebbe derivare dall’esercizio del diritto di rivalsa limitatamente alla componente relativa ai servizi di banca depositaria del fondo pensione. Per questo motivo, è stato effettuato un accantonamento al fondo rischi e oneri del passivo dello stato patrimoniale di € 378.290. L’eventualità che nei confronti di Carige SGR venga esercitato il diritto di rivalsa IVA da parte delle ex banche depositarie dei fondi Carige (in particolare Banca Carige) non ha impatto sul bilancio consolidato, in quanto Arca SGR è tutelata da una clausola di manleva inserita nel contratto di compravendita delle azioni di Carige SGR, in relazione ad eventuali passività scali della società acquisita formatesi in data antecedente al trasferimento delle azioni. 188 Sezione 14 - ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160 (in unità di Euro) 14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione” Vo ci 1. 2. 2013 Proventi Proventi per altri servizi resi Proventi diversi Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti Indennizzi diversi Recupero spese Utili da alienazione cespiti Differenze cambio attive Recupero spese auto assegnate Abbuoni e sconti attivi Oneri Oneri di competenza esercizi precedenti Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi Differenze cambi passive Perdite da alienazione cespiti Garanzie rilasciate ad aderenti Fondi Pensione - comparti a garanzia Altri oneri straordinari Abbuoni e sconti passivi 1.247.585 245.505 60.295 230.944 15.297 517.489 167.074 10.160 664 157 (332.331) (199.096) (53.303) (13.001) (409) (36) (66.458) (28) TOTALE 915.254 Sezione 17 - IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE Voce 190 (in unità di Euro) 17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” 2013 1. 2. 3. 3.bis 3.ter 4. 5. Imposte correnti – IRES – IRAP Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi – IRES – IRAP Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio – IRES – IRAP Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter Variazione delle imposte anticipate – IRES – IRAP Variazione delle imposte differite – IRES – IRAP Imposte di competenza dell’esercizio 12.677.288 10.402.163 2.275.125 (2.101) (91) (2.010) 0 0 0 0 14.308.674 (30.067.298) (25.086.510) (4.980.789) 286.071 238.822 47.249 (2.797.366) La voce 3.ter riporta il valore dell’imposta sostitutiva, da versare nel giugno 2014, al fine di procedere al riallineamento dei valori contabili e fiscali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. La voce 4 include per € 29.574.241 la contropartita a conto economico dell’attività scale differita iscritta nello stato patrimoniale di Arca SGR a seguito del riallineamento dei valori contabili e scali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita. Maggiori dettagli sui punti sopra richiamati sono presenti nella Parte B della presente nota integrativa. 189 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte C 17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio ONERE FISCALE IRES IRAP TOTALE UTILE D’ESERCIZIO prima delle imposte 28.652.164 1. Onere fiscale TEORICO 36,00% 10.314.779 5,57% 1.595.926 2.1 Differenze permanenti – in aumento – in diminuzione 36,00% 36,00% 323.557 (494.620) 5,57% 5,57% 1.054.319 (315.681) 2.2 Differenze temporanee – in aumento – in diminuzione 36,00% 36,00% 1.612.800 (1.354.353) 5,57% 5,57% 33.234 (92.672) 87.384 3. Variazioni d’imposta anticipate/differite – in aumento – in diminuzione 27,50% 27,50% 238.822 (493.476) 679.199 5,57% 5,57% (254.4654) 4. Variazioni d’imposta correnti esercizi precedenti – in aumento – in diminuzione 5. Onere fiscale EFFETTIVO 6. Imposta sostitutiva/Imposte anticipate UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte 190 RISULTATO DELL’ESERCIZIO 11.910.705 766.583 48.733 (1.066) 47.667 36,00% 36,00% 0 (91) 5,57% 5,57% 0 (2.010) 35,42% (91) 10.147.418 8,10% (2.010) 2.320.782 (206.987) (2.101) 12.468.200 12.468.200 (15.265.567) 31.449.530 Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte differite e anticipate. Aliquota IRES 1. Imposte ANTICIPATE 1.1 Sorte nell’esercizio – Compensi Amministratori – Costi di lavoro accantonati – Accantonamenti fondo Tfr – Accantonamenti fondo rischi – Imposte deducibili per cassa – Spese di rappresentanza – Altri costi – Spese revisione – Ammortamenti – Imposta sostitutiva affrancamento – Variazione aliquota fiscale 1.2 Annullate nell’esercizio – Spese di manutenzione – Compensi Amministratori – Costi di lavoro accantonati – Accantonamenti fondo Tfr – Accantonamenti fondo rischi – Spese di rappresentanza – Imposte deducibili per cassa – Altri costi – Ammortamenti – Ammortamenti – Variazione aliquota fiscale Ammontare delle differenze IRAP temporanee Effetto fiscale IRES IRAP Totale Totale generale 30.653.567 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 5,57% 27,5% 27,5% 5,57% 1.559.459 2.106.000 0 0 4.600 0 709 21.257 228.925 89.429.213 0 428.851 579.150 0 0 1.265 0 195 5.846 62.954 24.593.034 0 0 0 0 0 0 0 0 1.066 0 4.981.207 0 428.851 579.150 0 0 1.265 0 195 6.911 62.954 29.574.241 0 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% (57.910) (8.617) (1.820.000) 0 0 0 (943) (18.529) (220.494) (26.645) 0 (15.925) (2.370) (500.500) 0 0 0 (259) (5.095) (60.636) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (1.484) 0 (15.925) (2.370) (500.500) 0 0 0 (259) (5.095) (60.636) (1.484) 0 27,5% 5,57% 27,5% 27,5% 27,5% 27,5% 1.637.135 0 23 0 0 450.212 0 6 0 0 91.188 0 0 0 0 541.400 0 6 0 0 27,5% 27,5% 27,5% (45.787) (4.113) (675.555) (752.753) (5.018) (83.451) 0 (12.591) (1.131) (185.779) 0 (1.380) (22.949) 0 0 0 0 (41.928) 0 0 0 (12.591) (1.131) (185.779) (41.928) (1.380) (22.949) 0 (586.269) 5,57% 2. Imposte DIFFERITE 2.1 Sorte nell’esercizio – Ammortamenti avviamento – Imposta di bollo – Differenze cambi – Altri costi – Variazione aliquota fiscale 2.2 Annullate nell’esercizio – Variazione IAS/TFR - FTA – Differenze cambi – Ammortamenti – Ammortamenti – Riserva AFS – Altre – Variazione aliquota fiscale TOTALE 541.407 (265.758) 5,57% 27,5% 27,5% 30.342.946 191 NOTA INTEGRATIVA PARTE D Altre informazioni Nota integrativa Parte D - Altre informazioni Sezione 1 - RIFERIMENTI SPECIFICI SULLE ATTIVITÀ SVOLTE (in unità di Euro) 1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi 1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni) Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi. 1.1.2 Impegni relativi a Fondi Pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale Con riferimento ai comparti “Garanzia” e “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio non sono attesi oneri a carico della SGR e pertanto il “Fondo per Rischi e Oneri” ammonta a € 0, corrispondente al capitale assorbito stimato da un modello sviluppato internamente. Il modello interno determina il capitale assorbito in base: • alla stima, per ciascun aderente, del piano di versamenti mensili; • alla stima della distribuzione dei rendimenti attesi del portafoglio, con il metodo Monte Carlo; • al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il mark-to-market della posizione; • alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste); • all’attualizzazione dei gap mensili ponderati. 1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti 1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio) 2013 1. Gestioni Proprie Fondi comuni di Arca SGR ANFITEATRO TESORERIA ANFITEATRO GLOBAL EQUITY ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV ARCA AZIONI ITALIA ARCA BB ARCA BOND CORPORATE 194 2.952.170 92.720 143.450.648 146.289.973 36.826.603 40.747.549 66.378.522 148.220.753 26.109.931 24.888.443 133.054.738 89.730.578 341.985.956 365.036.930 312.706.573 276.986.762 260.068.086 71.483.565 308.392.641 114.957.643 490.295.400 445.096.823 688.251.277 377.021.803 2013 ARCA TE ARCA CEDOLA CORPORATE BOND II ARCA CEDOLA GOV. EURO BOND II ARCA CAPITALE GARANTITO DICEMBRE 2013 ARCA CAPITALE GARANTITO GIUGNO 2013 ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI ARCA CEDOLA CORPORATE BOND ARCA MM ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND ARCA BOND GLOBALE ARCA 27 - AZIONI ESTERE ARCA CEDOLA CORPORATE BOND III ARCA RR ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND III ARCA Cash Plus ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3) ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ (già Arca Rendimento Assoluto T5) ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA ARCA BOND PAESI EMERGENTI ARCA AZIONI EUROPA ARCA AZIONI AMERICA ARCA AZIONI FAR EAST ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015 ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015 Fondi comuni di Carige SGR Carige Forziere Euro Carige Breve Termine Carige Obbligazionario Euro Carige Obbligazionario Lungo Termine Carige Obbligazionario Globale Carige Obbligazioni Cedola Carige Corporate Euro Carige Bilanciato 50 Carige Azionario Internazionale Carige Azionario Europa Carige Azionario Italia Carige Bilanciato 10 Carige Bilanciato 30 Carige Total Return 1 Carige Total Return 2 Totale gestioni proprie 376.137.036 143.608.412 80.166.179 29.279.261 0 330.077.657 0 1.757.948.649 0 336.021.044 422.340.885 78.129.386 790.111.822 82.544.821 4.665.170.133 499.953.102 428.758.071 384.847.496 770.169.867 654.320.848 287.440.268 197.661.434 162.222.881 28.676.942 38.503.385 671.432.418 1.161.661.552 633.823.057 57.140.621 87.816.529 43.007.480 67.547.305 95.761.142 122.665.585 76.594.390 47.763.828 62.214.960 30.872.253 86.177.114 15.466.179 20.715.060.080 2. Gestioni ricevute in delega Gestioni ricevute in delega da Arca SGR OICR: - OICR aperti CBIS - Short Term Government Bond Funds Totale gestioni ricevute in delega 43.095.558 43.095.558 195 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte D 2013 3. Gestioni date in delega a terzi Gestione date in delega da Arca SGR OICR: - OICR aperti ARCA Capitale Garantito dicembre 2013 ARCA Formula Eurostoxx 2015 ARCA Formula II Eurostoxx 2015 ANFITEATRO Global Equity 29.279.261 28.676.942 38.503.385 92.720 Gestione date in delega da Carige SGR OICR: - OICR aperti Totale gestioni date in delega a terzi 96.552.308 1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafoglio 2013 1. Gestioni proprie di cui investiti in fondi della SGR 0 0 - mandati assicurativi BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO BERICA VITA - BERICA FUTURO BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO ABC ASSICURA - DANNI BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO 688.926.274 77.331.881 65.569.195 366.790.530 24.551.760 5.876.269 0 0 0 0 0 0 - mandati di gestione patrimoniale individuali BANCA CARIGE 410.358.751 0 0 0 2. Gestioni ricevute in delega 3. Gestioni date in delega a terzi Totale 1.639.404.660 1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione 2013 1. Gestioni proprie 1.1 Fondo pensione aperto Arca Previdenza Arca Previdenza Garanzia Arca Previdenza Rendita Arca Previdenza Crescita Arca Previdenza Alta Crescita Arca Previdenza Obiettivo TFR 239.664.273 289.567.172 455.045.431 713.408.922 232.714.480 Carige Carige Comparto Prudente Carige Comparto Equilibrato Carige Comparto Dinamico 117.759.567 154.456.180 131.358.799 Totale gestioni proprie 196 2.333.974.824 2013 2. Gestioni ricevute in delega Gestioni ricevute in delega da Arca SGR 2.1 Fondi pensione - aperti - chiusi BRE BILANCIATA GLOB. PRUDENTE BRE BILANCIATA GLOB. DINAMICA SOLIDARIETÀ VENETO PREVIAMBIENTE ANTONVENETA BIL. 25% ANTONVENETA BIL. 50% - altre forme pensionistiche BPVi ex CARIPRATO Totale gestioni ricevute in delega 15.146.991 12.637.200 118.919.002 135.493.709 61.338.664 42.114.804 45.458.379 431.108.748 3. Gestioni date in delega a terzi Gestioni date in delega da Carige SGR 3.1 Fondi pensione - aperti Carige Comparto Obiettivo TFR 17.960.648 Totale gestioni date in delega a terzi 17.960.648 1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare 2013 1. Fondi comuni 2. Fondi pensione Arca Previdenza ARCA Previdenza Comparto Garanzia ARCA Previdenza Comparto Rendita ARCA Previdenza Comparto Crescita ARCA Previdenza Comparto Alta Crescita ARCA Previdenza Comparto Obiettivo TFR 9.960.854 8.750.659 9.716.441 13.234.663 8.990.510 Totale 50.653.127 1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere Alla data di riferimento del bilancio non sussistono contratti di consulenza finanziaria in essere. A partire dal 1° gennaio 2014 Arca SGR presta il servizio di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige in relazione a diverse linee di gestione patrimoniale offerte dalla Banca. 197 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte D Sezione 2 - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 2.1 Rischi finanziari I rischi finanziari in capo ad Arca SGR sono connessi alle scelte di investimento della liquidità aziendale. Nel corso del 2013 Arca SGR ha provveduto a liquidare integralmente il proprio portafoglio titoli per un controvalore di circa € 60 milioni, generando utili pari a € 112.663. La liquidità derivante dalla vendita dei titoli in portafoglio è stata investita in depositi bancari vincolati in attesa della conclusione dell’acquisizione di Carige SGR e del contestuale pagamento del prezzo concordato in data 30 dicembre 2013. Nel corso del 2014 si prevede di continuare ad investire eventuali disponibilità liquide in eccesso in depositi bancari vincolati a breve termine. Tuttavia tali disponibilità dovrebbero mantenersi su livelli generalmente contenuti in relazione alle significative uscite di cassa previste nel corso dell’anno (es. pagamento dell’imposta sostitutiva da affrancamento, pagamento compenso ASP, pagamento acconto imposte 2014). Le condizioni economiche applicate dalle banche ai depositi vincolati di Arca sono in linea con il mercato. In riferimento a tali depositi vincolati la società si espone a un rischio controparte che viene comunque considerato trascurabile in relazione allo standing delle controparti selezionate e alla duration breve delle operazioni. 2.2 Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa Arca SGR mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre i livelli di esposizione ai rischi operativi sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente sia per le attività conferite in affidamento o in outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert operativi, Key Performance Indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement. A fronte dei rischi operativi la SGR determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach). Le singole Direzioni, i Servizi e gli Uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione. L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’Ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali. La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (Selfassessment): l’Ufficio Risk Management guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili e definendo il reporting e la modellistica sottostante. Tale attività è svolta con il supporto del servizio Compliance e dell’ufficio Revisione Interna. L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i fornitori. Con il self-assessment, ogni Area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (Loss) e probabilità di accadimento (Probability). Il prodotto tra Loss e Probability fornisce la stima della perdita attesa (Expected Loss). Si distinguono le seguenti fasi: • mappatura dei processi aziendali con dettaglio per Area/Ufficio; • valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi; • valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva. Informazioni di natura quantitativa Il processo di self-assessment gestito dalle Direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza un totale complessivo di 84 processi aziendali che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna Direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna Direzione) determinando così il valore complessivo del potenziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le Direzioni aziendali che gestiscono i processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (36% dei rischi operativi valorizzati), la Direzione Sviluppo e Marketing (31% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Finanziaria e Affari Societari (22% dei rischi operativi valorizzati). Il processo ex-post di raccolta dati (Loss Data Collection) è di tipo event driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento ha avuto origine e comunicato internamente (incident report). Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi ovvero la revisione delle stime di quantificazione degli stessi. 198 Sezione 3 - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO (in unità di Euro) 3.1 Il patrimonio dell’impresa 3.1.1 Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili IAS/IFRS, riserve di utili e riserve da valutazione derivanti entrambe dall’applicazione del nuovo IAS 19 relativo alla valutazione del TFR e il risultato del periodo. Si segnala che non dovendo predisporre una segnalazione consolidata, si riportano i dati patrimoniali della controllante. La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione di fondi pensione accompagnati dalla garanzia di restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR e di fondi pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”, intendendo per tali i costi fissi risultanti dal bilancio dell’ultimo esercizio approvato. 3.1.2 Informazioni di natura quantitativa 3.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione Voci/Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre (Azioni proprie) Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto Strumenti di capitale Utile (perdita) d’esercizio Totale 2013 50.000.000 0 0 10.000.000 0 0 62.401.123 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (466.903) 0 0 31.468.423 153.402.643 199 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte D 3.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Attività/Valori Titoli di debito 1. Esistenze iniziali 2. Variazioni positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive - da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3.638 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (3.638) 0 0 0 0 0 L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altre variazioni” di € 3.638 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013. Il decremento è dovuto alla vendita degli OICR di riferimento (Arca MM) avvenuta nell’esercizio. 3.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 3.2.1 Patrimonio di vigilanza 3.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa Arca SGR ha emesso in data 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23 milioni, al fine di rafforzare il proprio patrimonio di vigilanza in vista dell’acquisizione di Carige SGR. La società non ha emesso strumenti ibridi di patrimonializzazione e non detiene passività subordinate. I dati riportati nelle tabelle sottostanti si riferiscono alla società controllante Arca SGR in quanto non è prevista dalla normativa di riferimento una segnalazione sul patrimonio di vigilanza a livello consolidato. 3.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa (in unità di Euro) 2013 A B C D E F G H 200 Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali Filtri prudenziali del patrimonio di base: b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B] Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E] Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare Patrimonio di vigilanza [C+F-G] 111.253.804 0 0 111.253.804 0 0 0 0 101.566.978 9.686.826 3.2.2 Adeguatezza patrimoniale 3.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta ai sottoscrittori di taluni comparti del fondo pensione. A tal fine, la società applica i criteri di calcolo determinati dall’Organismo di Vigilanza. 3.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa (in unità di Euro) Categorie/Valori Requisiti 2013 - Requisito relativo alla massa gestita - Requisito “altri rischi” - Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia di restituzione del capitale Requisito patrimoniale totale 4.243.331 8.711.120 5.764 8.716.884 201 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte D Sezione 4 - PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA (in unità di Euro) Voci Importo Lordo Imposte sul reddito Importo netto 10. Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a beneci deniti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Copertura di ussi nanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Attività nanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico - rettiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 28.652.164 2.797.366 31.449.530 0 0 (30.586) 0 0 8.411 0 0 (22.175) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (3.638) 0 0 0 (3.638) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 ( 34.224) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8.411 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 (3.638) 0 0 0 (3.638) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 ( 25.813) 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 28.617.940 2.805.777 31.423.717 28.617.940 2.805.777 31.423.717 150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 202 Sezione 5 - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In base allo IAS 24 e con riferimento alla specifica realtà di Arca SGR S.p.A. si considerano parti correlate: a) gli azionisti di Arca SGR S.p.A. e le società dei relativi gruppi di appartenenza; b) i dirigenti con responsabilità strategiche di Arca SGR S.p.A. (Amministratori, alti Dirigenti e Sindaci) e delle società di cui al punto precedente. 5.1 Informazioni sui compensi dei Dirigenti con responsabilità strategica Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori e dirigenti sono stati: 2013 Amministratori Sindaci Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo) 2.123.140 124.902 1.620.717 Totale 3.868.759 Al 31 dicembre 2013 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di Amministratori, Sindaci e Dirigenti. 5.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate A) Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2013 con le altre parti correlate (azionisti): STATO PATRIMONIALE ATTIVO Crediti Altre attività CONTO ECONOMICO - Ricavi 1.370.490 Commissioni attive 13.341.519 Interessi attivi e proventi assimilati Altri proventi di gestione STATO PATRIMONIALE PASSIVO Debiti Altre passività 86.197 478.587 190.005 CONTO ECONOMICO - Costi 74.817.659 Commissioni passive di cui commissioni per Associazione in partecipazione 186.442 Interessi passivi e proventi assimilati 110.239.647 10.150.860 339.299 Spese amministrative 92.818 Altri oneri di gestione 1.665 B) In data 1° marzo 2013 Arca SGR ha provveduto al pagamento del saldo di € 15.000.000 per l’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e “GPA” alla società BPVi Fondi SGR. C) In data 26 febbraio 2013 Arca SGR ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. In relazione a tale finanziamento si segnala che Arca SGR ha pagato in data 30 giugno 2013 una rata di soli interessi passivi per € 135.022 e al 31 dicembre 2013 una rata di € 1.709.768, di cui € 196.000 di interessi passivi e € 1.513.768 di rimborso del capitale. D) Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo all’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione dell’impegno dei collocatori. È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento del risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori. Per l’esercizio 2013 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 10.150.860. E) A seguito della vendita, nel luglio 2013, dei titoli detenuti nel portafoglio di proprietà della società, Arca SGR ha proceduto ad investire la liquidità disponibile in depositi bancari vincolati a breve termine nell’attesa di procedere al pagamento del prezzo concordato per l’acquisizione di Carige SGR, avvenuto il 30 dicembre 2013. Tali depositi sono stati effettuati con le banche azioniste per scadenze comprese tra 1 e 5 mesi a condizioni di mercato equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni. Tutti i depositi sono giunti a scadenza entro la fine del 2013. F) In data 23 dicembre 2013 Arca SGR ha emesso uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23.000.000 interamente sottoscritto dagli azionisti e iscritto nel passivo dello stato patrimoniale alla voce Debiti. 203 Bilancio Consolidato 2013 Nota Integrativa - Parte D Sezione 6 - ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI (in unità di Euro) 6.1 Altri dettagli informativi Ammontare dei Crediti e dei Debiti di durata residuale superiore a cinque anni Ai sensi dell’art. 2427 co. 1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore a cinque anni. Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto: (in unità di Euro) Italia Commissioni attive Altri proventi di gestione Totale 204 210.692.424 Altri paesi della U.E. Paesi extra U.E. 0 53.417 Totale 210.745.841 1.247.585 0 0 1.247.585 211.940.009 0 53.417 211.993.426 ALLEGATI AL BILANCIO Bilancio 31 dicembre 2013 Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione. Arca SGR S.p.A. Soggetto che ha erogato il servizio Tipologia di Servizi Revisione contabile Revisione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato Revisione contabile della relazione semestrale Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento* Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento** Revisione contabile del rendiconto di Arca Previdenza Servizi di attestazione Sottoscrizione dichiarazioni fiscali Attestazione GIPS Attestazione fusione fondi comuni* Destinatario Compensi 423.620 44.373 20.000 Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. Arca SGR S.p.A. Arca SGR S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. 35.020 Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. Arca SGR S.p.A. Arca SGR S.p.A. Arca SGR S.p.A. 57.188 4.000 45.188 8.000 Totale 305.407 18.820 480.808 Carige Asset Management SGR S.p.A. Tipologia di Servizi Revisione contabile Revisione del bilancio d’esercizio Revisione contabile volontaria dei rendiconti dei fondi comuni di investimento** Revisione contabile del rendiconto dei fondi pensione Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi 99.576 Reconta Ernst & Young S.p.A. Reconta Ernst & Young S.p.A. Reconta Ernst & Young S.p.A. Carige Asset Management SGR S.p.A. Carige Asset Management SGR S.p.A. Carige Asset Management SGR S.p.A. Totale 25.737 58.917 14.922 99.576 (*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento. (**) costo a carico della SGR. I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile. Il conto economico consolidato include una quota parte dei compensi annuali di revisione della controllata sopra evidenziati pari ad € 15.231. Il costo effettivo recepito nel conto economico consolidato, comprensivo di spese, contributi dovuti all’autorità di vigilanza ed IVA indetraibile, è pari a € 21.257. 207 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE Bilancio Consolidato 2013 212 L’APPLICAZIONE IN ARCA DEL PROTOCOLLO DI AUTONOMIA Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interesse (art. 6, c.2 Statuto Assogestioni) in Arca SGR S.p.A. – Esercizio 2013 Arca SGR S.p.A. ha adottato la nuova versione del Protocollo di Autonomia di Assogestioni per la gestione dei conitti di interesse con delibera del 27 maggio 2011 ed ha approvato, per l’anno 2013, la relazione sull’adozione del Protocollo il 20 giugno 2013. La presente relazione è stata redatta sulla base del contenuto del Protocollo di Autonomia e della “Guida alla redazione della relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei conitti di interesse” adottata da Assogestioni. L’adesione al Protocollo di Autonomia è qualicabile come parziale1. 1. Profilo della società La società Arca SGR, costituita nel 1983, è stata fondata da n. 12 Banche Popolari; l’attuale composizione risente delle operazioni societarie intervenute. Grazie alla presenza di più di 120 enti collocatori che, in parte, utilizzano reti di promotori nanziari e canali online, Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca SGR”) dispone di una tra le maggiori e capillari reti di distribuzione in Italia. Arca SGR presta il servizio di gestione collettiva del risparmio, il servizio di gestione di un fondo pensione aperto, il servizio di gestione di portafogli a favore di clienti professionali, nonché il servizio di consulenza in materia di investimenti. 2. Tipologie di conflitti d’interessi nell’attività di gestione dei patrimoni Arca SGR ha identicato i conitti d’interessi individuati dal Protocollo di Autonomia, seguendo la tripartizione in esso raccomandata (selezione degli investimenti, scelta delle controparti contrattuali, esercizio del diritto di voto). 3. Altre tipologie di conflitti d’interessi Arca SGR non ha identicato le ulteriori tipologie di conitti d’interessi indicate dal Protocollo di Autonomia. 4. Organi e funzioni aziendali competenti L’attribuzione dei compiti in tema di conitti d’interessi agli organi e alle funzioni aziendali è in linea con le raccomandazioni del Protocollo di Autonomia. 5. Consiglieri indipendenti Il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR si compone di n. 13 membri; all’interno del Consiglio di Amministrazione sono presenti n. 5 Consiglieri Indipendenti. In seno al Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti il Comitato per il Controllo Interno ed il Comitato per le Remunerazioni. Il Comitato per il Controllo Interno è presieduto da un Consigliere Indipendente e composto, per la totalità, da consiglieri indipendenti. Il Comitato per le Remunerazioni è presieduto da un Consigliere Indipendente; i consiglieri indipendenti rappresentano la maggioranza. Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, in occasione della nomina, la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal Protocollo di Autonomia in capo a ciascuno dei consiglieri non esecutivi. Tale valutazione è stata effettuata applicando i criteri previsti dal Protocollo di Autonomia. I Consiglieri Indipendenti non hanno espresso un parere negativo in ordine alla stipulazione di convenzioni con parti correlate di cui all’articolo 1, comma 1, lettera y), del Protocollo di Autonomia. 1 L’adesione parziale al Protocollo di Autonomia è da riferirsi alla non completa osservanza della raccomandazione sui criteri di remunerazione di cui al paragrafo n. 10 della presente relazione. 215 Bilancio 2013 L’applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia Tabella sulla struttura dell’organo con funzione di supervisione strategica della società e dei comitati 2 Indipendente ai sensi del Protocollo di Autonomia Comitato Controllo Interno Comitato Remunerazioni 2 Amministratore Delegato Consigliere Consigliere Carlo Capotorti Consigliere Filippo Maria Cova Donato Masciandaro Consigliere Consigliere Renato Merlo Consigliere Luca Modonesi Consigliere Felice Angelo Panigoni Consigliere Consigliere Carica Guido Cammarano Alessandro Vandelli Presidente Vice Presidente Ugo Loser Massimo Belcredi Pierluigi Benigno Andrea Piazzetta Consigliere Giovanni Rufni Consigliere Partecipa al Comitato per il Controllo Interno in occasione dell’esame delle operazioni con parti correlate. 6. Cumulo di funzioni In relazione alla previsione del Protocollo di Autonomia che raccomanda di evitare il cumulo di deleghe operative nelle SGR e in altre società del gruppo, si segnala che Arca SGR non fa parte di alcun gruppo. Arca SGR ha applicato interamente i limiti al cumulo di funzioni nei confronti della banca depositaria, raccomandati dal Protocollo di Autonomia. In relazione a quanto sopra, Arca SGR applica i limiti al cumulo di funzioni nei confronti di società emittenti, raccomandati dal Protocollo di Autonomia. 7. Procedure per la selezione degli investimenti Arca SGR, che come detto non appartiene ad alcun gruppo, ha adottato una delibera che stabilisce limiti all’acquisto per conto dei patrimoni gestiti di titoli azionari quotati emessi dalle banche socie; tale limite è ssato al peso neutrale dei titoli all’interno del benchmark di riferimento. L’investimento in titoli obbligazionari e strumenti di liquidità delle banche socie è consentito in percentuale nei limiti di vigilanza per consentire di cogliere opportunità di investimento nell’interesse dei sottoscrittori. In aggiunta, Arca SGR ha previsto l’istituzione di una lista ristretta di tipologie di investimenti/strumenti nanziari ai quali applicare divieti e/o limiti operativi. Il controllo del rispetto delle procedure adottate per la gestione dei conitti di interesse nella selezione degli investimenti è afdato al servizio Compliance, che svolge tale attività con cadenza periodica. 8. Procedure per la scelta delle controparti contrattuali Arca SGR si è dotata di una procedura interna attraverso la quale sono deniti i criteri per la scelta degli intermediari negoziatori e per la ripartizione degli incarichi tra gli stessi; tale procedura prevede che le determinazioni siano oggetto di revisione periodica almeno annuale. L’autorizzazione all’operatività con nuovi intermediari negoziatori è sempre deliberata dal Consiglio di Amministrazione. Nell’anno 2010 Arca SGR ha approvato un regolamento recante “Principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate” che disciplina la procedura da seguire ai ni dell’approvazione delle operazioni con parti correlate. 216 Tale disciplina, in particolare, non trova applicazione per le operazioni aventi un controvalore inferiore a Euro 300.000, a condizione che le stesse non presentino aspetti di criticità in relazione alle loro caratteristiche ed al tempo del loro compimento. Per quanto attiene alle convenzioni di collocamento, le stesse sono regolate in maniera paritetica tra tutti i collocatori e sono in linea con le condizioni di mercato. Arca SGR non ha esternalizzato funzioni aziendali di controllo presso altre entità appartenenti alle banche socie. 9. Procedure per l’esercizio del diritto di voto Arca SGR ha adottato una strategia per l’esercizio dei diritti di voto nelle assemblee delle società nel cui capitale hanno investito gli OICR gestiti. Relativamente ai titoli azionari italiani è prevista la partecipazione diretta alle assemblee, con esclusione delle eventuali partecipazioni assunte nelle banche socie da parte dei portafogli gestiti. Non è previsto, di regola, l’esercizio dei diritti di voto per emittenti di paesi europei ed extra-europei, che presentano costi di partecipazioni molto elevati. Arca SGR ha fornito trasparenza in merito al voto espresso e ai comportamenti tenuti nell’esercizio dei diritti di voto relativi all’anno 2012 all’interno della relazione sull’applicazione del Protocollo di Autonomia, fornita in allegato al bilancio di esercizio. Medesime modalità saranno adottate per i prossimi esercizi. 10. Criteri di remunerazione Al Comitato per le Remunerazioni è stato attribuito il compito di analizzare il sistema di remunerazione ed esprimere un parere sui criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con deleghe operative e dei gestori. La denizione della remunerazione dell’organo con funzione di gestione è afdata al Consiglio di Amministrazione. 11. Altre misure e procedure per la gestione dei conflitti d’interessi Arca SGR ha adottato un Regolamento Interno ed il Codice Etico che disciplinano i comportamenti dei soggetti rilevanti anche con riferimento alle operazioni in conitto di interesse. La policy per la gestione dei conitti di interesse prevede, tra le altre, misure che si ritiene possano consentire un’adeguata separatezza operativa, nonché prevenire o controllare lo scambio di informazioni tra i soggetti rilevanti impegnati in attività che possono dare origine a conitti d’interessi. 12. Conflitti d’interessi non neutralizzabili Il Consiglio di Amministrazione non ha valutato come “non neutralizzabile” alcuna tipologia di conitti d’interessi. 13. Registro dei conflitti d’interessi Arca SGR ha afdato al servizio Compliance il compito di istituire e aggiornare il registro sui conitti d’interessi. 14. Verifica e aggiornamento Nel corso dell’anno 2013 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verica e all’aggiornamento delle situazioni di conitto d’interessi identicate, nonché al riesame delle misure e delle procedure adottate. 217