arca sgr bilancio di esercizio e bilancio consolidato 2013

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arca sgr bilancio di esercizio e bilancio consolidato 2013
ARCA SGR
S.P.A.
BILANCIO DI ESERCIZIO E
BILANCIO CONSOLIDATO 2013
Bilancio al 31 dicembre 2013
ARCA SGR S.p.A.
Società di Gestione del Risparmio
Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3
Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.
Riserve Euro 71.934.220
Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155
Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014
Indice
Bilancio 2013 Arca SGR S.p.A.
Composizione degli Organi Sociali
5
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2013
9
Stato Patrimoniale
24
Conto Economico
26
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Parte D - Altre informazioni
32
48
68
82
Allegati al bilancio
95
Relazione del Collegio Sindacale
99
Relazione della Società di revisione
107
Deliberazioni dell’assemblea
111
Bilancio Consolidato 2013 Arca SGR S.p.A.
Composizione degli Organi Sociali di Arca SGR
115
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2013
119
Stato Patrimoniale Consolidato
140
Conto Economico Consolidato
142
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Parte D - Altre informazioni
148
162
180
194
Allegati al bilancio
207
Relazione della Società di revisione
211
L’applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia
215
3
Composizione degli organi sociali
al 31 dicembre 2013
Consiglio di Amministrazione
Guido Cammarano
Presidente
Alessandro Vandelli
Vice Presidente
Ugo Loser
Amministratore Delegato
Massimo Belcredi
Consigliere
Pierluigi Benigno
Consigliere
Carlo Capotorti
Consigliere
Filippo Maria Cova
Consigliere
Donato Masciandaro
Consigliere
Renato Merlo
Consigliere
Felice Angelo Panigoni
Consigliere
Andrea Piazzetta
Consigliere
Giovanni Ruffini
Consigliere
Collegio Sindacale
Paolo Simoni
Presidente
Vittorio Belviolandi
Sindaco Effettivo
Flavio Dezzani
Sindaco Effettivo
5
Bilancio 2013
Premessa
Il bilancio d’esercizio di Arca SGR S.p.A. (di seguito anche “Arca SGR”) è stato redatto in base
ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e secondo quanto previsto nelle Istruzioni per la
redazione del bilancio e del rendiconto degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli
istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM emanati con Provvedimento della
Banca d’Italia del 21 gennaio 2014.
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RELAZIONE
DEGLI AMMINISTRATORI
SULLA GESTIONE
DELL’ESERCIZIO 2013
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2013
1. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari
Nell’anno 2013 l’economia mondiale è cresciuta ad un ritmo modesto: il tasso di espansione del
PIL complessivo dovrebbe attestarsi intorno al 2,9%, dopo una espansione del 3,2% nel 2012 (fonte
World Economic Outlook - Ottobre 2013). La ripresa economica globale, iniziata nel secondo
trimestre dell’anno 2009, è dunque proseguita ma la crescita è stata frenata da politiche fiscali
restrittive, dal processo di deleveraging del settore creditizio e dal clima di elevata incertezza, con
particolare riguardo ai temi della politica economica statunitense e del rafforzamento della governance nell’area Euro.
A consuntivo, l’incremento del PIL per il 2013 è dell’ordine del 1,2% negli USA, del 2% in Giappone e marginalmente negativo nell’area Euro.
Le economie emergenti registrano ancora, nel loro complesso, un tasso di crescita positivo intorno al 4,5% nel 2013, sebbene in rallentamento rispetto al ritmo dei due anni precedenti. A trainare la crescita è sempre l’area asiatica e la Cina (con crescita del PIL superiore al 6%) mentre le
altre aree emergenti registrano tassi di crescita compresi tra il 2% e il 3%.
La dinamica del livello generale dei prezzi ha evidenziato un ulteriore rallentamento nelle economie sviluppate, per effetto del calo del prezzo del petrolio e delle materie prime in generale e
dell’utilizzo della capacità produttiva ancora modesto. Per l’anno nel complesso, l’inflazione è
intorno al 1,4% negli Stati Uniti, e al 1,5% per l’area Euro. In Giappone si conferma l’inversione
della tendenza deflazionistica in essere da anni con un tasso di inflazione nullo nel 2013.
La componente strutturale dell’inflazione a fine anno è su livelli leggermente inferiori ad un anno
fa nell’area Euro e negli Stati Uniti.
In tema di politiche monetarie, le principali banche centrali hanno mantenuto un atteggiamento
fortemente espansivo.
La Fed ha mantenuto il tasso sui federal funds vicino allo zero e solo a dicembre ha annunciato
la riduzione graduale di quantità di titoli obbligazionari acquistati ogni mese (il c.d. “tapering”).
La Banca del Giappone ha mantenuto i tassi ufficiali allo 0,10% e ha aumentato in modo significativo le quantità di obbligazioni governative acquistate sul mercato, superando per dimensione
rispetto al PIL gli acquisti effettuati dalla Fed.
La Banca Centrale Europea ha ridotto il tasso di rifinanziamento dallo 0,75% allo 0,25% e ha
annunciato che tale livello sarà mantenuto anche per il futuro.
A livello globale è continuato il regime restrittivo delle politiche fiscali nei paesi avanzati, con
l’eccezione del Giappone, mentre nei paesi emergenti il regime è stato sostanzialmente neutrale.
Il deficit federale statunitense in rapporto al PIL, aggiustato per il ciclo, è passato da 6,3% al 3,9%.
In Giappone il rapporto è rimasto stabile intorno al 9,2%. Nell’area Euro la posizione fiscale
aggregata è migliorata: in rapporto al PIL, il disavanzo aggiustato per il ciclo è sceso dal 2,3%
del 2012 al 1,4% del 2013; il disavanzo è stabile e molto vicino allo zero sia per la Germania sia
per l’Italia, mentre per la Francia è al 2,1% rispetto al 3,5% del 2012.
L’andamento dei mercati obbligazionari principali nel 2013 è stato marginalmente negativo. La
componente cedolare non ha compensato il calo dei corsi conseguente al rialzo generalizzato dei
rendimenti dei titoli governativi dei paesi sviluppati. Il premio al rischio offerto dai titoli emessi
da paesi emergenti è aumentato mentre quello dei titoli corporate si è ridotto. Gli spread sui titoli degli emittenti periferici dell’area Euro si sono ridotti.
Nello specifico, l’indice Merrill Lynch dei titoli governativi dei paesi industrializzati ha registrato una performance lorda in valuta locale negativa (-0,35%). La performance in Euro dell’indice
è pari a -8,5%. La differenza tra il ritorno dei due indici è spiegata dal deprezzamento di tutte le
valute rispetto all’Euro.
Complessivamente, i rendimenti sui titoli benchmark a dieci anni sono saliti di circa 125 punti
base al livello di 3,03% negli Stati Uniti, di circa 60 punti base al livello di 1,92% in Germania,
mentre sono scesi di 5 punti base circa al livello di 0,74% in Giappone.
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Bilancio 2013
Nell’area Euro, i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una certa volatilità degli spread
dei titoli periferici. A partire da aprile, si è innescato un trend di compressione più stabile.
Il premio al rischio medio dei titoli di larga capitalizzazione, emessi in Euro da società con elevato merito di credito (investment grade) e scadenza a 5 anni, si attesta intorno al valore di 70
punti base, contro un valore di 142 punti base di fine 2012 (Indice iTraxx CDS IG 5 Years). L’indice Iboxx Eur Corporate ha avuto una performance del 2,2% sull’anno.
Lo spread medio dei titoli emessi in valuta estera da paesi emergenti è salito di circa 50 punti base
al livello di 307 (Indice EMBI Global Diversified). L’indice corrispondente ha avuto una performance annuale negativa del 5,2%.
Sul fronte valutario, nel 2013 l’Euro ha registrato un apprezzamento generalizzato sia verso le
valute principali sia verso le valute emergenti: in particolare del 4,5% nei confronti del Dollaro,
del 27% verso lo Yen e del 2% nei confronti della Sterlina.
Nel corso del 2013 l’indice dei mercati azionari mondiali appartenenti all’area dei paesi sviluppati è salito del 25,9% in valuta locale.
A livello settoriale, l’anno ha visto performance migliori rispetto all’indice mondiale da parte del
comparto consumi ciclici, che ha beneficiato maggiormente del miglioramento del mercato del
lavoro in particolar modo negli Stati Uniti, e del comparto farmaceutico, in virtù del miglioramento della produttività. I risultati peggiori si sono invece avuti per il settore materie prime e
servizi di pubblica utilità, impattati, rispettivamente, dalla marcata correzione del prezzo dell’oro,
e da tassi di crescita non attraenti rispetto alla media del mercato.
Pur nel contesto di risultati complessivamente positivi, gli andamenti dei mercati sono apparsi
molto differenziati a livello di paese e di area geografica.
Negli Stati Uniti, l’indice MSCI North America ha chiuso l’anno con guadagno pari al 28,2% in valuta locale trainato dal miglioramento macroeconomico registratosi del corso dell’anno che ha portato la
banca centrale ad iniziare la procedura di riduzione degli acquisti di titoli a lunga scadenza.
L’indice MSCI Europe, rappresentativo del comportamento dei principali mercati europei, è salito del 18,1%.
All’interno dell’area europea, per quanto riguarda i mercati più importanti, la performance è
risultata differenziata e correlata al contesto economico dei differenti paesi ed alla crescita degli
utili aziendali. In particolare, il mercato italiano ha chiuso l’anno con un apprezzamento leggermente inferiore alla media europea nonostante sia proseguito il fenomeno di riduzione degli
spread dei paesi periferici (la performance dell’indice FTSE/Mib è stata positiva del 16,6%),
mentre Germania e Svizzera hanno avuto ritorni positivi rispettivamente pari al 25,5% ed al
20,2%, superiori all’indice europeo.
L’area del Pacifico (indice MSCI Pacific Large Cap), ha concluso il 2013 facendo segnare una performance in valuta locale positiva del 34,5%. Il Giappone (indice Topix), maggiore mercato dell’area,
si è apprezzato del 51,5% in valuta locale, favorito dal significativo deprezzamento dello Yen (-26,4%
contro Euro) derivante dalla politica monetaria espansiva attuata dalla Bank of Japan. Il mercato
australiano è salito del 15,9% in valuta locale mentre Hong Kong si è apprezzato del 2,9%.
I mercati emergenti hanno messo a segno, nel loro complesso, un risultato leggermente positivo,
pari allo 0,9%, con una marcata sottoperformance rispetto l’indice mondiale. Nonostante il tasso
di crescita del prodotto interno lordo per le economie emergenti continui ad attestarsi su livelli
superiori rispetto alle economie sviluppate, l’area è stata impattata negativamente dall’annuncio
del tapering da parte della FED che ha innescato significativi deprezzamenti delle valute emergenti, e deflusso di capitali.
2. L’industria della gestione del risparmio
I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2013 un anno di forte ripresa per il mercato del
risparmio gestito che, con nuovi introiti per più di € 64 miliardi, vede il patrimonio complessivo
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riportarsi ai massimi storici, sopra i € 1.330 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afflussi netti per circa
€ 11,4 miliardi, mentre i fondi esteri hanno flussi netti per circa € 37,3 miliardi.
All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia
stata trainata dai fondi Obbligazionari e Flessibili che costituiscono circa l’80% degli afflussi netti
del 2013.
Continua il trend in atto da diversi anni a favore dei prodotti esteri che ora rappresentano oltre il
70% del patrimonio totale dei Fondi Aperti che ammonta a € 558 miliardi.
3. L’andamento della Società
Il 30° esercizio della Vostra Società si è chiuso con un risultato economico positivo.
L’utile è stato infatti di € 31.468.423 e tra le principali componenti che lo hanno determinato si
distinguono i) la crescita delle masse in gestione, ii) il buon andamento dei fondi, che ha consentito di registrare importanti commissioni di incentivo, iii) l’oculata gestione operativa che ha
consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa, iv) il beneficio fiscale straordinario
derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige
SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita.
L’anno appena trascorso si è chiuso con risultati molto soddisfacenti per i mercati azionari. Per i
mercati obbligazionari le performance sono state, invece, meno brillanti.
Nel mondo del reddito fisso i titoli governativi dei paesi sviluppati registrano nel complesso performance negative: la componente cedolare non ha compensato il calo dei corsi conseguente al
rialzo generalizzato dei rendimenti nei paesi “core”; le performance dei titoli societari sono state
positive grazie alla compressione del premio al rischio medio, mentre quelle dei paesi emergenti
sono state negative, come conseguenza del rialzo del premio al rischio medio; l’indice mondiale
dei mercati azionari ha segnato una performance ampiamente positiva. Le borse dei paesi sviluppati registrano incrementi annuali significativi, mentre quelle dei paesi emergenti, prese nel complesso, avanzano solo marginalmente.
La capacità di gestione del rischio nelle fasi turbolente ed un approccio rigoroso nella valutazione
del livello di attrattività dei mercati nelle diverse condizioni si sono rivelati ancora una volta gli
elementi chiave nel processo di generazione del valore.
Di seguito descriviamo in sintesi, per le varie categorie di prodotti, le principali scelte di investimento compiute nell’anno dal team di gestione di Arca.
Si segnala che, nell’ambito dell’attività di gestione, è stata colta l’opportunità, offerta dalla congiuntura finanziaria, di effettuare operazioni di pronti contro termine di finanziamento e di
depositi bancari anche in contropartita con parti correlate, a condizioni di mercato. Le informazioni sull’operatività con parti correlate, che hanno riguardato altresì il mercato dei cambi, sono
riportate nei rendiconti dei fondi comuni di investimento.
3.1 Fondi monetari ed obbligazionari
Nel corso dell’anno, i portafogli di titoli governativi dei paesi sviluppati hanno mantenuto la
duration in linea o al di sotto di quella del benchmark di riferimento. In funzione dei modelli di
valutazione fondamentale e tecnica, le scelte tattiche sono state implementate utilizzando i futures
sui bond tedeschi e americani.
L’esposizione ai titoli governativi della cosiddetta periferia europea è stata incrementata rispetto
al benchmark in diversi momenti nel corso dell’anno: l’investimento è stato compiuto in particolare sui titoli italiani, in modo più tattico, e sui titoli irlandesi, in modo più strutturale.
Per quanto riguarda i portafogli investiti in titoli corporate si è mantenuto un elevato livello di
diversificazione per emittente. Il beta del portafoglio è stato ridotto nella prima parte dell’anno
anticipando la fase di volatilità che ha colpito i mercati finanziari nel mese di giugno. Nel corso
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Bilancio 2013
del secondo semestre il beta è stato nuovamente incrementato soprattutto sui titoli che avevano
raggiunto quotazioni sottovalutate dopo la correzione estiva.
I portafogli investiti in titoli dei paesi emergenti hanno mantenuto in media un beta superiore
all’unità investendo nei paesi a più alto spread e nei paesi dell’Europa dell’Est.
Su diversi fondi obbligazionari sono state messe in atto operazioni di pronti contro termine, a
condizioni ancora molto favorevoli, che hanno permesso di finanziare una parte del portafoglio
di attività dei fondi, ivi compresi depositi bancari.
3.2 Fondi a rischio controllato
Per questa tipologia di fondi è stata applicata in modo rigoroso la metodologia di investimento,
che prevede di gestire dinamicamente l’asset allocation in funzione delle opportunità di mercato
e del mutamento delle volatilità e delle correlazioni tra le asset class.
Nel corso dell’anno, i fondi a rischio controllato hanno mantenuto una significativa esposizione
ai titoli societari non investment grade. Tale classe di asset, all’inizio del 2013, era giudicata
attraente secondo i nostri modelli di valutazione.
Con riferimento alla gestione tattica del rischio, si segnalano le seguenti scelte qualificanti:
1. riduzione dell’utilizzo del budget di rischio nella seconda metà di gennaio e nella prima settimana di febbraio;
2. riduzione progressiva dell’utilizzo del budget di rischio durante il mese di giugno;
3. riduzione dell’utilizzo del budget di rischio nella parte finale di agosto e nella prima metà di
settembre;
4. riduzione dell’esposizione al rischio tassi di interesse sul finire di aprile fino a fine maggio.
Infine, l’adozione di posizioni sul dollaro, il cui andamento è correlato negativamente con le asset
class rischiose, ha permesso di migliorare l’efficienza dei portafogli.
3.3 Fondi total return
L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per
la famiglia dei fondi Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva (I-II-III-IV) e Arca Cedola 2018 Paesi
Emergenti Valuta Locale (I-II-III); questi fondi hanno riscosso un notevole successo, come testimoniato dal notevole flusso delle sottoscrizioni ricevute.
Per quanto riguarda i fondi già esistenti, in quest’ultimo anno la movimentazione dei portafogli
è avvenuta nel contesto della gestione dei flussi di riscatti che hanno interessato in misura diversa i vari fondi: in generale, per liquidare i disinvestimenti si sono vendute le posizioni che avevano registrato i cali di rendimento più rilevanti, mentre si sono tendenzialmente preservate le
posizioni in titoli con valutazioni ancora attraenti di emittenti ritenuti affidabili. Tale operatività
si è svolta mantenendo comunque un elevato livello di diversificazione e con un costante monitoraggio del rischio di portafoglio.
E’ continuata l’attività di investimento in depositi e finanziamento della leva mediante operazioni di pronti contro termine aventi come collaterale titoli sovrani.
Si ricorda infine che i primi fondi a cedola lanciati da Arca nel 2009, Arca Cedola Corporate Bond
e Arca Cedola Governativo Euro Bond, hanno raggiunto nel 2013 l’orizzonte temporale inizialmente prefissato. In entrambi i casi le cedole inizialmente comunicate e anche successivamente
incrementate sono state puntualmente pagate; inoltre, entrambi i fondi hanno chiuso con una quota
superiore al livello di lancio garantendo quindi all’investitore un ritorno aggiuntivo rispetto a
quello puramente cedolare.
3.4 Fondi azionari e bilanciati
Nella gestione dei portafogli azionari il focus si è concentrato sulle scelte top down (di investito,
geografiche e di settore), compiute sulla base di analisi macroeconomiche delle maggiori economie mondiali generate dai nostri modelli di valutazione. Fa eccezione il caso del mercato italiano,
per il quale le scelte attive hanno riguardato anche l’attività di selezione.
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In generale, l’esposizione ai mercati azionari mondiali è stata mantenuta in sovrappeso, in un
contesto caratterizzato da crescita economica, politiche monetarie super-espansive e valutazioni
dei mercati ancora attraenti.
All’interno dei portafogli internazionali, si è preferita l’allocazione a favore delle economie sviluppate, a scapito dei paesi emergenti, sui quali in media è stata mantenuta una posizione di sottopeso. In effetti, l’annunciato piano di riduzione dello stimolo monetario in USA, con il conseguente rialzo dei tassi di interesse, unitamente all’incertezza legata al rallentamento della economia cinese, hanno determinato un cambiamento di asset allocation a livello globale, con flussi in
uscita dai paesi emergenti a beneficio dei paesi economicamente sviluppati.
A livello settoriale, è stata mediamente mantenuta nei diversi portafogli una sovraesposizione al
settore finanziario, in considerazione dell’andamento dei tassi di interesse e del miglioramento
del contesto macroeconomico. Per le stesse ragioni si è preferita una sottoesposizione ai settori
dei servizi e dei consumi non ciclici, maggiormente vulnerabili in un contesto di rialzo dei tassi
di interesse.
Inoltre, nel corso dell’anno i portafogli europei hanno sfruttato le opportunità offerte dal mercato
monetario nella gestione delle riserve di cassa del fondo.
I portafogli che si concentrano sul mercato italiano hanno generato una significativa extraperformance, grazie alle scelte top down e, soprattutto, grazie all’attività di selezione dei titoli.
Per quanto riguarda le prime, è stato mantenuto un sottopeso nel mercato azionario nel periodo
elettorale per l’incertezza dovuta al quadro politico italiano. Successivamente, al formarsi di un
governo di larghe intese ed alla pubblicazione di dati macroeconomici superiori alle attese, il
livello di investimento è stato incrementato.
A livello settoriale le principali scelte si sono concretizzate in una sovraesposizione nel settore
dei titoli finanziari diversificati sulla base di temi di investimento specifici; il settore dei servizi
è stato mantenuto in condizione di sottopeso per il percepito rischio di regolamentazione; con
riferimento al settore bancario si sono preferite le banche di maggiori dimensioni a quelle regionali per il rischio legato all’aumento di capitale di quest’ultime.
3.5 Sviluppo dell’offerta
Nel corso del 2013 notevoli sono stati gli interventi che Arca ha attuato dal lato dell’offerta, anche
grazie all’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato
sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione.
Per quanto concerne l’offerta di fondi obbligazionari a scadenza, il fondo Arca Cedola 2018
Obbligazione Attiva ha costituito un’innovazione di prodotto diretta a soddisfare il bisogno di
“riserva” di risparmio della clientela, con orizzonte di 5 anni, elevata diversificazione e reddito
periodico. Il fondo si caratterizza per la presenza di una innovativa doppia classe commissionale,
con e senza commissione di collocamento, per meglio servire diverse esigenze delle clientela.
Questo fondo è stato offerto con continuità lungo tutto il 2013 ed ha ottenuto un notevole riscontro di domanda con sottoscrizioni per complessivi € 1,37 miliardi.
Il fondo Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Locale è stato invece disegnato per soddisfare
l’esigenza rilevata della clientela di diversificazione valutaria fuori dall’Euro, all’interno di un
prodotto con un ben definito orizzonte temporale, che pagasse un provento periodico e permettesse - per determinati segmenti - l’uscita dal fondo prima della sua scadenza senza commissioni.
Nelle tre finestre trimestrali di collocamento, il fondo ha raccolto sottoscrizioni per complessivi
€ 500 milioni circa.
Infine è stato operato un profondo restyling commerciale dei fondi flessibili a fronte dell’introduzione di un nuovo stile di investimento, flessibile e innovativo, operato su tale gamma di fondi
a partire dal 2009 ma mai formalizzato per la clientela. In particolare si è operato mediante:
i) l’introduzione di commissioni di performance con un meccanismo di high water mark (HWM)
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Bilancio 2013
volto ad allineare gli interessi dei clienti e quelli del gestore, atteso che le commissioni vengono
pagate solo se il fondo raggiunge un nuovo massimo storico; ii) il ricorso a una campagna di
formazione e comunicazione sulle tecniche di gestione adottate dai fondi e iii) il cambio di denominazione in “Arca Strategia Globale”. Su tali fondi (incluso Arca Cash Plus, gestito con il medesimo stile) la raccolta è stata importante, con afflussi netti per circa € 480 milioni nel 2013.
Tra le altre modifiche regolamentari introdotte, con decorrenza 1° marzo 2013, è stata incrementata dall’1,10% all’1,25% la commissione di gestione dei fondi Arca Bond Paesi Emergenti e Arca
Bond Paesi Emergenti Valuta Locale.
L’attività promozionale per la Previdenza Complementare è stata intensa ed ha prodotto oltre n.
10.400 nuove adesioni. Il contact center di Arca è stato particolarmente impegnato nell’assistere
i sottoscrittori dei fondi comuni, gli aderenti al fondo pensione e la rete di collocamento, gestendo rilevanti volumi di quesiti. Il contact center ha ricevuto, infatti, nel corso dell’anno, circa n.
30.000 mail/fax e oltre n. 22.000 telefonate.
4. Eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio
4.1 Acquisizione di Carige Asset Management SGR S.p.A.
In data 30 dicembre 2013 Arca ha acquistato da Banca Carige il 100% delle quote della società
Carige Asset Management SGR S.p.A. (Carige SGR), con sede in Genova. L’operazione era stata
autorizzata dalla Banca d’Italia in data 15 ottobre 2013. Il trasferimento delle quote è avvenuto a
fronte del contestuale pagamento del prezzo provvisorio di € 101 milioni. Nel mese di marzo 2014
è previsto un ulteriore pagamento da parte di Arca a Banca Carige in relazione al saldo patrimoniale derivante dal patrimonio netto della società acquisita alla data del 31 dicembre 2013. Dati i
valori patrimoniali di Carige Asset Management SGR al 31 dicembre 2013, il saldo patrimoniale
a favore di Banca Carige è pari a € 566.978.
La partecipazione totalitaria di Arca in Carige Asset Management SGR a fine 2013 comporta la
necessità da parte di Arca di redigere un bilancio consolidato al 31 dicembre 2013.
Si segnala che la differenza tra il valore della partecipazione iscritta nel bilancio di Arca SGR e
il patrimonio netto di Carige SGR al 30 dicembre 2013, è stata iscritta per intero nella voce
“Avviamento” dello stato patrimoniale consolidato. Tale collocazione è da ritenersi provvisoria
nell’attesa di effettuare la procedura di Purchase Price Allocation nel corso dell’esercizio 2014.
Come previsto dalla normativa fiscale vigente, Arca ha deciso di procedere con l’affrancamento
del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita rilevato nell’ultimo bilancio d’esercizio approvato prima dell’acquisizione (bilancio
d’esercizio 2012). La rilevazione a bilancio dell’affrancamento si traduce in un provento fiscale
netto a beneficio del conto economico 2013 di Arca pari a circa € 15,3 milioni. Maggiori dettagli
sono esposti nella nota integrativa.
Si segnala inoltre che Arca è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione della controllata Carige SGR nel corso del 2014. A questo proposito Arca e Carige SGR hanno inviato nel
gennaio 2014 richiesta di autorizzazione in tal senso alla Banca d’Italia.
I fondi comuni e il fondo pensione gestiti fino al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati
incorporati nei fondi comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efficacia 1°
gennaio 2014.
4.2 Sottoscrizione delle convenzioni di collocamento e dell’accordo strategico con il Gruppo Carige
Nel quadro dell’operazione di compravendita di Carige SGR, Arca SGR e Banca Carige hanno
sottoscritto una convenzione di collocamento dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo
Carige di durata decennale, rinnovabile per ulteriori dieci anni. Banca Carige e Arca SGR hanno
inoltre sottoscritto un accordo strategico che impegna Banca Carige e le banche del suo Gruppo
a identicare Arca SGR come partner strategico commerciale per la distribuzione di fondi nel
settore “retail”.
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4.3 Cambio della sede legale
Con delibera del 20 giugno 2013 e data di efficacia 23 settembre 2013 il Consiglio di Amministrazione
ha deliberato il cambio della sede legale di Arca SGR da via Mosé Bianchi, 6 – Milano a via
Disciplini, 3 - Milano.
4.4 Fusioni tra fondi
Nel corso del 2013, al fine di rendere più efficiente la gestione e di riorganizzare la gamma dei prodotti, si è provveduto a deliberare: i) la fusione del fondo Arca Capitale Garantito Giugno 2013 nel
fondo Arca Cash Plus e dei fondi Arca Cedola Corporate Bond e Arca Cedola Governativo Euro Bond
nel fondo Arca Strategia Globale Crescita, con efficacia 8 luglio 2013; ii) con decorrenza 10 febbraio
2014, la fusione dei fondi Arca Capitale Garantito Dicembre 2013 nel fondo Arca Cash Plus e la
fusione dei fondi Arca Cedola Corporate Bond II e Arca Cedola Governativo Euro Bond II nel fondo
Arca Strategia Globale Crescita; iii) con decorrenza 12 settembre 2014, la fusione dei fondi Arca
Cedola Corporate Bond III ed Arca Cedola Governativo Euro Bond III nel fondo Arca Strategia
Globale Crescita; iv) con decorrenza 13 febbraio 2015, la fusione dei fondi Arca Cedola Corporate
Bond IV ed Arca Cedola Governativo Euro Bond IV nel fondo Arca Strategia Globale Crescita. Si
segnala inoltre che con decorrenza 1° gennaio 2013 i fondi comuni inclusi nel relativo ramo di azienda di BPVi Fondi SGR sono stati incorporati nei fondi Arca, così come con decorrenza 1° gennaio
204 la medesima operazione di incorporazione in fondi Arca ha interessato i fondi precedentemente
gestiti da Carige Asset Management SGR.
4.5 Associazione in Partecipazione
Nel luglio 2013 la Banca Popolare di Fondi ha sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione unendosi alle altre banche collocatrici di Arca che avevano già sottoscritto il contratto nel
corso del 2012 (Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare
di Sondrio, Banca di Piacenza e SanFelice 1893 Banca Popolare). Nel mese di dicembre 2013 anche
il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha sottoscritto il contratto con efficacia 1° gennaio 2014.
4.6 Contenzioso sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria
A fine 2012, l’Agenzia delle Entrate (“AdE”) ha notificato ad Arca un atto di irrogazione di sanzioni per l’anno 2006 e un avviso di contestazione per l’anno 2007 in relazione all’omessa regolarizzazione di operazioni imponibili IVA nell’ambito dei servizi di banca depositaria prestati a
favore dei fondi comuni e del fondo pensione. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni relativo all’anno 2006 ed ha presentato una memoria difensiva per l’avviso
sull’anno 2007. L’AdE, recependo le prime sentenze rese in materia dalle Commissioni Tributarie,
ha riconosciuto l’incertezza interpretativa caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai
servizi di banca depositaria e ha modificato la propria posizione in merito alla contestazione di
sanzioni per omessa regolarizzazione dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria. A seguito di tale cambiamento l’AdE: i) con comunicazione del 19 dicembre 2013, ha accolto le ragioni esposte da Arca nella memoria difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso
di contestazione per omessa regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria dell’anno
2007; ii) in data 14 marzo 2014, ha notificato ad Arca SGR il provvedimento di annullamento
delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria per
l’esercizio 2006.
Per quanto concerne gli altri anni assoggettati a verifica fiscale (2008-2009) si segnala che: i) per
l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun atto/avviso di contestazione e tale anno non può
essere più soggetto a verifica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per
l’anno 2009, alla luce delle recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun
atto/avviso di contestazione dal parte dell’AdE nei confronti di Arca.
Il contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto.
15
Bilancio 2013
Nel secondo semestre 2013 si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni)
e l’AdE in merito alla valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca depositaria, delle
attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che rappresentano la quota parte dell’attività di
banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte di Giustizia Europea
nel maggio 2006. In data 17 dicembre 2013, l’AdE si è espressa in materia con la risoluzione 97/E che
individua nella misura del 28,3% dei corrispettivi per servizi di banca depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quantificazione delle attività di controllo e sorveglianza da assoggettare a IVA.
A seguito di tale risoluzione le banche depositarie hanno provveduto a regolarizzare la posizione
IVA relativa all’esercizio 2013 con l’emissione di fatture/note di addebito nei confronti delle SGR.
Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi di banca depositaria, ha aderito a questa modalità operativa per l’esercizio 2013.
In relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare alle ex banche
depositarie dei fondi Arca il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza,
nonché sui diritti di custodia. Qualora le banche procedessero a definire il contenzioso con l’erario
per poi agire in via di rivalsa nei confronti di Arca, la società si potrebbe trovare esposta al rischio di
sostenere un inatteso onere IVA per periodi pregressi. Arca sta comunque definendo, con il supporto
dei propri consulenti, una strategia di difesa finalizzata a respingere le eventuali azioni di rivalsa da
parte delle banche depositarie. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa.
4.7 Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, è stata aggiornata con i dati 2013
l’analisi di impairment test volta ad accertare l’eventuale perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio, a seguito delle acquisizioni effettuate. L’impairment test sui valori di quest’anno ha
riguardato anche l’avviamento iscritto nel bilancio consolidato di Arca SGR a seguito dell’acquisizione di Carige SGR.
Il valore recuperabile della CGU (Cash Generating Unit) è stato determinato applicando le tecniche valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Maggiori
dettagli sono esposti nella nota integrativa.
4.8 Emissione di strumento innovativo di capitale
In data 1° agosto 2013 il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR ha approvato l’emissione di
uno strumento innovativo di capitale al fine di rafforzare il patrimonio di vigilanza della società
e dotarsi delle risorse finanziarie necessarie per l’acquisizione di Carige SGR. Il regolamento dello
strumento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 ottobre 2013. L’emissione
è avvenuta in data 23 dicembre 2013 ed è stata sottoscritta per un importo nominale di € 23
milioni. Lo strumento in questione è stato regolarmente inserito nel Patrimonio di Vigilanza della
società (tra gli elementi del Patrimonio di Base) a partire dalla segnalazione alla Banca d’Italia
relativa al 31 dicembre 2013. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa.
4.9 Ispezione della CONSOB
In data 5 luglio 2013 si è chiusa la visita ispettiva della CONSOB in Arca SGR, iniziata in data
1° ottobre 2012.
Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 Arca SGR ha ricevuto la notifica dell’avvio di un procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. n. 58/1998 (“TUF”),
rispetto al quale la società ha formulato le proprie controdeduzioni entro i termini previsti.
In relazione alla medesima verifica ispettiva, la CONSOB ha inoltre inviato ad Arca SGR in data
13 febbraio 2014 una ulteriore comunicazione, richiedendo la convocazione del Consiglio di
Amministrazione della società al fine di assumere iniziative relativamente a talune procedure
interne che presentano alcune aree suscettibili di miglioramento.
16
4.10 Purchase Price Allocation dei rami di azienda acquistati da BPVi Fondi SGR
Con decorrenza 1° gennaio 2013 ha assunto efficacia il contratto di acquisto da BPVi Fondi SGR
dei rami d’azienda, rispettivamente “Ramo OICR” e “Ramo GPA”, sottoscritto in data 21 dicembre 2012, per il prezzo definito di € 21 milioni.
I fondi comuni Pacto di BPVi Fondi SGR che formavano il Ramo OICR sono stati incorporati nei
corrispettivi fondi ARCA con efficacia 1° gennaio 2013.
Il Ramo GPA era costituito da portafogli istituzionali, gestiti sulla base di mandati conferiti dalle
società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura S.p.A., e dal Fondo Pensione Cariprato.
Inoltre, l’acquisizione dei rami di azienda si è accompagnata alla stipula di un accordo commerciale, di durata decennale, rinnovabile per ulteriori cinque anni, tra Arca e il Gruppo Banca Popolare
di Vicenza che prevede la distribuzione dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo.
Il processo di Purchase Price Allocation ha condotto alla valorizzazione dell’accordo di distribuzione dei prodotti Arca e dei mandati di gestione acquisiti: il valore attribuito a tali elementi è
stato complessivamente di € 7,1 milioni che sono stati iscritti tra le immobilizzazioni immateriali. L’avviamento, determinato in via residuale, è stato iscritto per un valore pari ad € 13,9 milioni.
Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa.
4.11 Vendita immobile
In data 9 maggio 2013 la società ha sottoscritto l’atto di vendita della proprietà immobiliare ubicata in Roma, via dei Galla e Sidama, costituita da un appartamento di mq. 286 e da nr. 3 posti
auto, alla società SG Leasing SpA di Milano, per l’importo complessivo di € 1.050.000, in regime
di reverse charge per l’IVA. L’immobile era stato acquistato in data 20 marzo 2002 per l’importo
di € 1.103.000. Al momento della vendita il valore contabile dell’immobile era pari a € 869.651.
4.12 Attività di consulenza agli investimenti
In data 27 agosto 2013 Banca d’Italia ha autorizzato l’estensione dell’operatività di Arca anche
all’attività di consulenza in materia di investimenti. In data 1° gennaio 2014 è stata avviata l’attività di consulenza in materia di investimenti con Banca Carige S.p.A. per la fornitura da parte di
Arca di portafogli modello e la formulazione di raccomandazioni personalizzate a beneficio dell’attività di gestione patrimoniale effettuata da Banca Carige.
4.13 Celebrazione del Trentennale di Arca SGR
Nel mese di ottobre 2013 Arca SGR ha celebrato il Trentennale di attività con eventi dedicati agli
azionisti, ai collocatori e ai dipendenti. Si segnala, in particolare, il convegno organizzato dalla
società presso l’Università Bocconi di Milano sul ruolo delle Banche Centrali nell’attuale fase
macroeconomica.
5. L’andamento dei fondi gestiti
Il patrimonio in gestione nei fondi comuni, al 31 dicembre 2013, ammonta a € 17.455 milioni; a tale
importo si aggiunge quello del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 1.930 milioni e
quello delle gestioni in delega di € 1.703 milioni, per un totale di € 21.088 milioni di massa gestita.
5.1 I fondi comuni mobiliari aperti ed il fondo pensione
La maggior parte dei fondi Arca registra performance assolute nette positive. Fanno eccezione i
fondi con esposizione significativa ai paesi emergenti, i cui mercati finanziari e valutari hanno
registrato in generale andamenti negativi nell’anno.
Tutti i fondi che si confrontano con un benchmark, compresi i fondi pensione mostrano risultati
lordi in linea o superiori ai rispettivi parametri di riferimento, con l’eccezione di Arca Bond Paesi
Emergenti, Arca Bond Globale, Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Locale ed Arca Azioni Far
East, che registrano modeste sottoperformance. I fondi a ritorno assoluto hanno un risultato positivo e superiore al parametro di riferimento.
17
Bilancio 2013
Il posizionamento dei fondi Arca in relazione ai concorrenti, nelle rispettive classifiche, è positivo anche in un confronto internazionale.
Con riguardo ai rating forniti dall’agenzia specializzata Morningstar, che attribuisce ai fondi
migliori di ciascuna categoria, sulla base delle performance triennali aggiustate per il rischio, un
rating qualitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che dei 17 fondi di
Arca che riportano il rating1:
• 7 fondi hanno 5 stelle
• 5 fondi hanno 4 stelle
• 5 fondi hanno 3 stelle
• Nessun fondo ha 1 o 2 stelle.
Più analiticamente si registrano i seguenti risultati:
Fondi
Arca Cash Plus
Arca BT Tesoreria2
Arca MM – Monetario
Arca Corporate BT3
Arca RR
Arca Obbligazioni Europa
Arca Bond Globale
Arca Bond Dollari4
Arca Bond Paesi Emergenti
Arca Bond Corporate
Arca TE - Titoli Esteri
Arca BB
Arca 27 Azioni Estere
Arca Azioni Italia
Arca Azioni Europa
Arca Azioni America
Arca Azioni Far East
Arca Azioni Paesi Emergenti
ArcaCinqueStelle Comp. A/B 255
ArcaCinqueStelle Comp. C 506
ArcaCinqueStelle Comp. D/E 757
Arca Strategia Globale Crescita8
Arca Strategia Globale Opportunità9
Anfiteatro Tesoreria
Anfiteatro Global Equity
Arca Capitale Garantito Giugno 201310
Arca Capitale Garantito Dicembre 2013
Arca Cedola Corporate Bond11
Arca Cedola Governativo Euro Bond12
2013
2012
2011
1,77%
3,52%
1,83%
1,25%
-9,12%
-6,60%
3,22%
0,59%
10,37%
18,77%
24,05%
16,95%
22,57%
4,89%
-8,12%
2,11%
2,63%
0,69%
-2,40%
1,52%
-
5,65%
10,27%
12,45%
11,26%
5,73%
16,99%
13,33%
12,53%
13,95%
10,89%
14,72%
15,99%
8,88%
13,01%
12,86%
9,96%
15,86%
3,44%
-5,27%
3,34%
5,20%
4,45%
10,19%
2,33%
1,55%
2,43%
-1,43%
2,87%
4,40%
8,47%
11,80%
4,34%
1,49%
0,97%
-4,55%
-3,06%
-19,98%
-9,61%
1,54%
-9,51%
-16,57%
-1,08%
-4,56%
-8,19%
2,16%
2,47%
1,61%
-20,72%
-0,57%
-1,82%
0,99%
-1,45%
1
Sono esclusi i fondi a cedola, ancorché abbiano in alcune circostanze un rating: la peculiarità di tali fondi (portafoglio buy and
hold, duration decrescente) rendono non significativo il confronto nella categoria dei prodotti “total return” nei quali Morningstar
li colloca.
2
Fondo confluito in Arca Cash Plus
3
Fondo confluito in Arca MM
4
Fondo confluito in Arca Bond Globale
5
Comparto confluito in Arca TE Titoli Esteri
6
Comparto confluito in Arca BB
7
Comparto confluito in Arca BB
8
Fondo in precedenza denominato Arca T3
9
Fondo in precedenza denominato Arca T5
10
Fondo confluito in Arca Cash Plus
11
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
12
Fondo confluito in Arca Strategia Globale Crescita
18
Fondi
Arca Cedola Corporate Bond II
Arca Cedola Governativo Euro Bond II
Arca Cedola Corporate Bond III
Arca Cedola Governativo Euro Bond III
Arca Cedola Corporate Bond IV
Arca Cedola Governativo Euro Bond IV
Arca Cedola Bond Globale Euro
Arca Cedola Bond Globale Euro II
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II
Arca Formula Eurostoxx (r) 2015
Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015
Arca Cedola Bond Globale Euro III
Arca Cedola Bond Paesi Emergenti
Arca Cedola Bond 2016 Alto Pot. III
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)13
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)14
2013
2012
2011
1,19%
2,43%
1,19%
2,68%
1,83%
3,72%
3,22%
3,07%
3,71%
4,74%
15,00%
11,87%
3,36%
2,18%
5,53%
-12,31%
6,38%
5,38%
5,87%
4,22%
-6,84%
-6,84%
4,14%
-2,78%
-2,78%
2,36%
2,36%
-0,70%
-0,70%
-
7,93%
14,71%
8,15%
13,25%
10,20%
12,15%
16,14%
15,68%
16,89%
16,40%
19,92%
16,06%
13,74%
14,92%
20,63%
12,44%
9,28%
8,50%
0,02%
-
1,07%
-7,06%
1,10%
-0,83%
1,69%
1,72%
-0,12%
0,32%
0,12%
0,10%
-13,88%
-9,11%
-0,91%
-3,78%
0,08%
3,06%
-
5.2 Il fondo pensione aperto
L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente:
[Dati espressi in €/000]
Comparti
Contributi
Riscatti e Anticipazioni
Arca Previdenza
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
78.782
87.028
97.768
134.700
56.693
-39.354
-25.600
-55.260
-95.605
-36.620
Si registrano i seguenti risultati:
Comparti
Arca Previdenza Classe ordinaria
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
2013
2012
2011
0,62%
5,16%
11,69%
21,22%
1,23%
3,52%
10,63%
11,31%
11,25%
10,01%
1,25%
2,05%
-0,23%
-3,83%
-1,80%
13
Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il
30 dicembre 2013.
Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il
30 dicembre 2013.
14
19
Bilancio 2013
Comparti
2013
2012
2011
Arca Previdenza Classe riservata
- linea Garanzia
1,15%
3,97%
1,60%
- linea Rendita
5,94%
11,25%
2,49%
- linea Crescita
12,53%
11,94%
0,19%
- linea Alta Crescita
22,25%
11,93%
-3,40%
- linea Obiettivo TFR
1,96%
10,61%
-1,39%
Arca Previdenza Classe collettiva
- linea Garanzia
0,80%
3,60%
1,25%
- linea Rendita
5,49%
10,76%
2,05%
- linea Crescita
12,05%
11,43%
-0,23%
- linea Alta Crescita
21,73%
11,43%
-3,83%
- linea Obiettivo TFR
1,53%
10,13%
-1,80%
Come in precedenza segnalato, la crisi finanziaria ed economica che ha colpito il nostro paese
ha avuto effetti anche sulle contribuzioni al fondo pensione, cosicché molti lavoratori autonomi
hanno sospeso i versamenti mentre dai lavoratori dipendenti sono pervenute numerose richieste
di anticipazione. Anche quest’anno si è provveduto ad una azione di sensibilizzazione della rete
al fine di riavviare posizioni che erano state inattive negli anni precedenti.
5.3 Le gestioni in delega
L’importo complessivo delle gestioni in delega al 31 dicembre 2013 è pari ad € 1.703 milioni.
5.4 La consulenza agli investimenti
Si segnala che l’importo complessivo delle gestioni patrimoniali di Banca Carige per le quali dal 1°
gennaio 2014 Arca presta un servizio di consulenza in materia di investimenti è pari a € 410 milioni.
5.5 La rete di collocamento
La rete di collocamento rappresenta il punto di forza della società ed è composta dagli oltre 17.000
sportelli degli istituti collocatori presenti sul territorio nazionale. Nel corso del 2013 questa rete
di distribuzione è cresciuta soprattutto grazie all’ingresso degli sportelli del Gruppo Carige.
Anche quest’anno il numero dei reclami è stato molto limitato e non ha comportato significativi
risarcimenti ai clienti. Nel corso dell’anno 2013 sono stati ricevuti n. 17 reclami relativi alla gestione dei fondi comuni di investimento e n. 45 reclami relativi al fondo pensione; gran parte dei
reclami sono dovuti a difficoltà interpretativa degli aspetti fiscali relativi alle operazioni di disinvestimento ed anticipazione.
Il contenuto dei reclami testimonia la buona diligenza operativa della società, sia nell’attività gestionale sia nelle attività amministrative, così come il rispetto delle regole stabilite dalle Autorità di Vigilanza,
e denota lo sforzo della società per mantenere elevato il livello di servizio fornito alla clientela anche
da parte della rete di collocamento, opportunamente assistita con interventi di formazione.
6. Il personale
La società si avvale di uno staff di n. 89 collaboratori di cui 88 a tempo indeterminato e 1 a tempo
determinato. L’anzianità di servizio media è di 11,59 anni. La componente femminile rappresenta circa il 39% dell’organico.
Lo staff è altamente qualificato ed è composto da n. 16 dirigenti, n. 41 quadri direttivi e n. 32
impiegati.
Per quanto riguarda la formazione scolastica si segnala che i laureati sono n. 59, i dipendenti con
diploma di scuola media superiore sono n. 29 ed i dipendenti con diploma di scuola media inferiore sono n. 1.
Le assenze a causa di malattia complessivamente registrate sono state pari a n. 493 giorni di
calendario cui si aggiungono n. 413 di assenza per maternità e nessun giorno di assenza per
infortunio. Non si sono avute assenze per aspettativa non retribuita.
Nell’organico sono presenti 6 risorse appartenenti alle categorie protette; la società ha ottenuto
l’esenzione parziale dall’obbligo di assunzioni obbligatorie.
20
La società ha organizzato programmi di formazione del personale con oltre 1.900 ore di formazione. Grazie al finanziamento ottenuto dal Fondo Banche e Assicurazioni è stata data particolare attenzione alla formazione manageriale in materia di comunicazione e di gestione delle risorse
umane. Sono proseguiti gli interventi formativi relativi alla formazione obbligatoria in materia di
salute e sicurezza sul lavoro e alla disciplina dell’antiriciclaggio, agli aggiornamenti normativi
quali EMIR e FACTA, agli applicativi di Office. Si è curata anche la formazione specifica dei
manager di nuova nomina e dei nuovi assunti.
7. Gli indicatori finanziari ed economici
Sulla base dei dati indicati nel conto economico e nello stato patrimoniale di Arca si evidenzia che
la redditività 2013 rapportata al patrimonio netto è pari a 25,81% contro il 16,28% del 2012. Il dato
relativo al 2013 beneficia dell’impatto positivo dovuto all’operazione di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita.
La redditività operativa sulla massa gestita è in crescita e si posiziona allo 0,33% rispetto allo
0,30% del 2012. Il miglioramento è riconducibile alle commissioni di incentivo, ad un mix prodotto più redditizio nell’area dei fondi comuni e all’iniziativa di re-pricing che ha interessato la
classe ordinaria del fondo pensione Arca Previdenza.
L’indicatore “cost/income”, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di gestione, si
posiziona al 58,75%, in netta contrazione rispetto al 66,90%15 del 2012.
8. Obiettivi e politica di gestione del rischio finanziario
Si segnala che Arca ha provveduto nel corso del 2013 a liquidare integralmente il proprio portafoglio di proprietà al fine di potere disporre delle risorse finanziarie necessarie all’acquisizione
di Carige SGR. Le eccedenze di liquidità disponibili dopo la vendita dei titoli in portafoglio e
prima della conclusione dell’acquisizione di Carige SGR sono state investite in depositi bancari
vincolati a breve termine.
9. L’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle società quotate
La società ha proseguito nell’opera pluriennale di tutela dei diritti delle minoranze partecipando
direttamente a due assemblee delle società quotate presso la Borsa Italiana.
Inoltre, ha partecipato, in collegamento con altre società di gestione italiane ed estere, alla
presentazione di quindici liste di amministratori e sindaci, in linea con il quorum richiesto dagli
statuti societari. La società ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di
azioni promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle
minoranze, partecipando ai giudizi allo scopo instaurati.
I rimborsi ottenuti in relazione alla partecipazione alle class action si quantificano in USD 52.746,
pari a circa € 39.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati.
10. Governance della società
In allegato al fascicolo di bilancio è fornita la relazione sull’attività svolta dagli Amministratori
Indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di Assogestioni.
In tema di conflitti di interessi, la società si è dotata di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conflitto di interesse, istituendo presidi di controllo la cui efficacia è
periodicamente verificata.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato i principi di comportamento per l’effettuazione di operazioni con parti correlate; è stato altresì fissato, quale soglia di riferimento per
qualificare le operazioni di piccola dimensione, l’importo pari ad € 300.000 per operazione.
15
Il dato di cost/income riportato nel bilancio 2012 era pari a 62,33%, in quanto i) non includeva tra gli item di costo considerati il valore degli “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” relativi ai bonus, e ii) considerava gli utili/perdite attuariali del fondo TFR come elementi di conto economico. Entrambi questi elementi sono stati trattati in modo diverso nel bilancio
2013, in quanto i) gli stanziamenti relativi ai bonus sono stati inclusi nelle Spese per il personale, mentre ii) l’utile/perdita
attuariale del fondo TFR è stata appostata a riserva di patrimonio netto come da IAS 19. Si è pertanto deciso, al ne di un’efcace comparazione, di fornire un dato 2012 rivisto e omogeneo con le logiche adottate per rappresentare il dato 2013.
21
Bilancio 2013
Si segnala che Arca SGR ha adottato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di cui
il D. Lgs. del 8 giugno 2001 n. 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti ed ha istituito
l’Organismo di Vigilanza.
Nel corso dell’anno 2013 l’Organismo di Vigilanza si è riunito otto volte svolgendo attività specifiche di controllo e di verifica sulle aree sensibili identificate nel Modello. Tra i principali
ambiti esaminati dall’Organismo di Vigilanza nel corso del 2013 si segnalano: i) attività sensibili in materia di abusi di mercato e di reati di ricettazione; ii) riciclaggio e impiego di denaro, beni
o utilità di provenienza illecita; iii) reati di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico; iv)
reati di finanziamento del terrorismo.
A seguito delle modifiche organizzative intervenute all’interno della società, è stato altresì proposto l’aggiornamento del suddetto Modello.
11. Rapporti con le controparti collegate
Nel corso del 2013, la società ha intrattenuto rapporti con gli Istituti Bancari azionisti regolati alle
condizioni di mercato. Tali rapporti riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti gestiti dalla società e la funzione di banca depositaria svolta nell’interesse dei fondi comuni
e del fondo pensione, nonché la gestione di alcuni mandati istituzionali.
12. Fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
La raccolta fondi comuni del primo bimestre 2014 ha registrato sottoscrizioni per € 1.050 milioni
circa, a fronte di riscatti per € 840 milioni circa con saldo netto positivo di oltre € 200 milioni.
L’avvio dell’anno evidenzia dunque una continuazione del trend di crescita del settore manifestatosi nel corso del 2013.
12.1 Problematica IVA sui servizi di banca depositaria
Relativamente alla problematica relativa al potenziale esercizio del diritto rivalsa da parte delle
banche depositarie per l’IVA sui servizi di controllo e sorveglianza prestati tra il 2006 e il 2012 si
segnala che il Banco Popolare nel febbraio 2014 ha emesso fattura nei confronti della società per
l’IVA versata all’erario pari a circa € 25.000, al fine di regolarizzare la posizione di alcune banche
del Gruppo per l’anno 2008. La problematica IVA che si è venuta a creare con il Gruppo Banco
Popolare si aggiunge a quelle, già note e relative alla medesima materia, con il Gruppo UBI e la
Banca Popolare di Vicenza. Maggiori informazioni sono riportate nella nota integrativa.
12.2 Acquisizione di Carige Asset Management SGR S.p.A.
In data 24 febbraio 2014 il Consiglio di Amministrazione di Carige Asset Management SGR ha
esaminato la situazione patrimoniale della società controllata da Arca al 31 dicembre 2013 che
evidenziava un patrimonio netto pari a € 8.658.327. Secondo quanto previsto dal contratto di
compravendita tra Arca e Banca Carige, al fine di determinare il prezzo definitivo delle quote di
Carige SGR, tale patrimonio netto al 31 dicembre 2013 è stato confrontato con il patrimonio netto
della società al 31 marzo 2013, al netto dei dividendi distribuiti nel mese di aprile 2013. Dalla
verifica descritta è emerso un saldo patrimoniale pari a € 566.978 che Arca verserà a Banca Carige
secondo i termini previsti dal contratto di compravendita.
12.3 Premio Alto Rendimento 2013 – Il Sole 24 Ore
La società si è classificata al 1° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria “Big” e nelle categorie “Miglior fondo bilanciato” con Arca BB.
I premi sono stati riconosciuti dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il
12 marzo 2014.
12.4 Premio European Funds Trophy
La società ha ottenuto il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European
Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La
Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI).
22
13. Evoluzione prevedibile della gestione
I primi mesi del corrente anno confermano il trend di crescita che ha segnato gran parte dell’esercizio 2013. In particolare si sottolinea il contributo fornito ai risultati di raccolta da parte delle
banche che hanno sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione, nonché del Gruppo
Carige, che da fine 2013 ha cominciato a distribuire i prodotti Arca.
A sostegno della raccolta e della crescita delle masse si segnalano inoltre le iniziative promosse
dalla società per rafforzare la propria offerta di prodotti, con particolare riferimento alle categorie
dei fondi a cedola e dei fondi flessibili.
Il livello di massa critica raggiunto dalla società, anche in virtù della strategia di crescita esogena
finora adottata, e il completamento del processo di riorganizzazione strutturale costituiscono una
solida piattaforma per proiettare Arca nel suo percorso di crescita futura, la cui realizzazione resta
comunque condizionata dall’evoluzione del contesto economico in cui la società si trova ad operare.
14. Il bilancio
Signori Soci,
Il bilancio al 31 dicembre 2013 della vostra società presenta una solida situazione patrimoniale e
finanziaria. Il risultato economico risente positivamente dell’incremento delle masse in gestione,
anche a seguito dell’efficace esecuzione della strategia di crescita per linee esterne, del buon
andamento dei fondi che ha permesso di conseguire importanti commissioni di incentivo, dell’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa, e del
beneficio fiscale straordinario derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore
della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita.
La disponibilità di mezzi patrimoniali liberi da vincoli rimane significativa, anche in virtù dell’emissione dello strumento innovativo di capitale a dicembre 2013, e le disponibilità liquide rimangono
solide, grazie alla continua e crescente capacità di generare cassa della società in linea con la
crescita dei flussi commissionali. Tali condizioni consentono di proseguire nella ricerca per l’acquisizione di ulteriori masse al fine di migliorare la quota di mercato, conseguire ulteriori economie di scala e migliorare ulteriormente la redditività della società.
Si propone, pertanto:
- di approvare l’allegato bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 e la relativa
relazione degli Amministratori;
- di destinare l’intero utile d’esercizio di € 31.468.423 a riserva per rafforzare il patrimonio aziendale, con allocazione alla riserva straordinaria, dato che la riserva legale ha raggiunto il quinto
del capitale sociale.
Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo della
società, sostenuta dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in
termini di masse, sia in termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non
é mai venuto meno.
Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo
Loser per la spinta innovatrice che ha saputo imprimere, ed un vivo ringraziamento agli enti
collocatori, ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno profuso.
Con l’Assemblea di Bilancio 2013 termina il triennio di operatività del Consiglio di Amministrazione
e del Collegio Sindacale e l’Assemblea è dunque chiamata a nominare i nuovi Organi Societari
per il triennio 2014-2016.
Milano, 27 marzo 2014
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE DI ARCA SGR
(Prof. Guido Cammarano)
23
Bilancio 2013
STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2013
(in unità di Euro)
Voci dell’attivo
10.
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE
20.
2013
2012
902
1.920
ATTIVITÀ FINANZIARIE
DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE
0
61.615.942
40.
ATTIVITÀ FINANZIARIE
DISPONIBILI PER LA VENDITA
0
45.425
60.
CREDITI
52.647.631
82.212.594
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
90.
46.242.144
43.725.404
6.405.487
38.487.190
PARTECIPAZIONI
101.566.978
0
100.
ATTIVITÀ MATERIALI
29.932.691
28.558.908
110.
ATTIVITÀ IMMATERIALI
42.802.071
23.023.636
120.
ATTIVITÀ FISCALI
32.675.978
2.960.496
a) correnti
b) anticipate
140.
1.492.123
1.837.028
31.183.855
1.123.468
ALTRE ATTIVITÀ
15.501.298
42.895.447
TOTALE ATTIVO
275.127.549
241.314.368
I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova
versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori
dettagli sono riportati in nota integrativa.
24
Voci del passivo e del patrimonio netto
2013
2012
10.
DEBITI
81.800.683
96.032.751
70.
PASSIVITÀ FISCALI
22.635.821
6.845.522
a) correnti
18.621.206
3.106.556
b) differite
4.014.615
3.738.966
90.
ALTRE PASSIVITÀ
16.196.041
15.821.739
100.
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DEL PERSONALE
714.071
654.323
110.
FONDI PER RISCHI E ONERI
378.290
0
b) altri fondi
378.290
0
120.
CAPITALE
50.000.000
50.000.000
160.
RISERVE
72.401.123
55.322.397
170.
RISERVE DA VALUTAZIONE
(466.903)
(441.090)
180.
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
31.468.423
17.078.726
275.127.549
241.314.368
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova
versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori
dettagli sono riportati in nota integrativa.
25
Bilancio 2013
CONTO ECONOMICO
(in unità di Euro)
Voci
2013
10. Commissioni attive
2012
210.745.841
174.725.803
(144.504.518)
(119.263.872)
66.241.323
55.461.931
40. Interessi attivi e proventi assimilati
1.678.235
2.261.736
50. Interessi passivi e oneri assimilati
(637.373)
(305.764)
107.364
5.232.900
5.299
0
20. Commissioni passive
COMMISSIONI NETTE
60. Risultato netto dell'attività di negoziazione
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
a) attività nanziarie
5.299
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110. Spese amministrative
0
67.394.848
62.650.803
(36.992.608)
(36.175.109)
a) spese per il personale
(14.344.556)
(12.806.750)
b) altre spese amministrative
(22.648.052)
(23.368.359)
120. Rettiche/riprese di valore nette
su attività materiali
(962.875)
(663.167)
130. Rettiche/riprese di valore nette
su attività immateriali
(1.295.176)
(723.817)
(378.290)
73.633
915.254
(594.396)
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
28.681.153
24.567.947
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
28.681.153
24.567.947
2.787.270
(7.489.221)
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
31.468.423
17.078.726
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
31.468.423
17.078.726
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
190. Imposte sul reddito dell'esercizio
dell'operatività corrente
I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova
versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori
dettagli sono riportati in nota integrativa.
26
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
2013
2012
31.468.423
17.078.726
20. Attività materiali
0
0
30. Attività immateriali
0
0
(22.175)
(33.208)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
60. Quota delle riserve da valutazione
0
0
70. Copertura di investimenti esteri
0
0
80. Differenze di cambio
0
0
90. Copertura di ussi nanziari
0
0
(3.638)
3.068
110. Attività non correnti in via di dismissione
0
0
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
0
0
(25.813)
(30.140)
31.442.610
17.048.586
10.
Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
40. Piani a beneci deniti
delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
con rigiro a conto economico
100. Attività nanziarie disponibili per la vendita
130. Totale delle altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova
versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori
dettagli sono riportati in nota integrativa.
27
Bilancio 2013
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
(in unità di Euro)
Esistenze al
31.12.2012
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2013
Redditività
complessiva
esercizio 2013
Operazioni sul Patrimonio Netto
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Capitale
Variazioni dell’esercizio
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione Variazione
straordinaria strumenti
dividendi di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2013
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
50.000.000
Riserve:
55.322.397
55.322.397 17.078.726
72.401.123
a) di utili
55.322.397
55.322.397 17.078.726
72.401.123
Sovrapprezzo emissioni
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
(441.090)
(441.090)
(25.813)
(466.903)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
17.078.726
17.078.726 (17.078.726)
121.960.033
Esistenze al
31.12.2011
121.960.033
0
31.442.610 153.402.643
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2012
50.000.000
Variazioni dell’esercizio
Redditività
complessiva
esercizio 2012
Operazioni sul Patrimonio Netto
Dividendi
e altre
destinazioni
Riserve
Capitale
31.468.423 31.468.423
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione Variazione
straordinaria strumenti
dividendi di capitale
Patrimonio
Netto al
31.12.2012
Altre
variazioni
50.000.000
50.000.000
Sovrapprezzo emissioni
Riserve:
58.451.785 368.487 58.820.272 (3.497.875)
55.322.397
a) di utili
58.451.785 368.487 58.820.272 (3.497.875)
55.322.397
b) altre (di capitale)
Riserve da valutazione
570 (411.520)
(410.950)
(30.140)
(441.090)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) di esercizio
(3.540.908)
43.033 (3.497.875)
3.497.875
17.078.726 17.078.726
Patrimonio Netto
104.911.447
0 104.911.447
0
17.048.586 121.960.033
I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato, per l’applicazione retrospettiva della nuova
versione del principio contabile IAS 19, nonché per quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori
dettagli sono riportati in nota integrativa.
28
RENDICONTO FINANZIARIO
(in unità di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO
A. Attività operativa
1.
Gestione
- commissioni attive
- commissioni passive
- interessi attivi incassati
- interessi passivi pagati
- dividendi e proventi simili
- spese per il personale
- altri costi
- altri ricavi
- imposte
- Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto scale
2.
Liquidità genarata/assorbita dalle attività nanziarie
- attività nanziarie detenute per la negoziazione
- attività nanziarie valutate al fair value
- attività nanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso enti nanziari
- crediti verso clientela
- altre attività
3.
Liquidità generata/assorbita dalle passività nanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso enti nanziari
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività nanziarie di negoziazione
- passività nanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
2013
2012
11.717.079
210.745.841
(144.504.518)
1.576.794
(637.373)
0
(15.209.871)
(44.586.661)
1.545.597
2.787.270
0
40.710.564
174.725.803
(119.263.872)
1.687.700
(305.764)
0
(7.756.125)
(6.711.703)
5.811.150
(7.476.625)
0
81.007.039
61.718.294
0
41.193
(470.744)
630
(2.438.371)
22.156.037
(52.422.185)
(4.081.063)
0
3.429
(1.883)
1.024.351
(7.200.178)
(42.166.841)
(25.239.638)
(39.668.199)
239.570
85.858
0
0
0
14.103.133
56.728.167
67.480.975
(16.731)
145.367
0
0
0
(10.881.444)
67.484.480
45.016.546
883.782
0
0
0
883.782
0
0
0
0
0
0
0
0
0
B. Attività di investimento
1.
Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività nanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2.
Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività nanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
(125.861.030)
(101.566.978)
0
(3.220.441)
(21.073.611)
0
(16.586.875)
0
0
(11.232.618)
(5.354.257)
0
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
(124.977.248)
(16.586.875)
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre nalità
0
23.000.000
0
0
0
0
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
23.000.000
0
(34.492.768)
28.429.671
C. Attività di provvista
Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio
29
Bilancio 2013
RICONCILIAZIONE
(in unità di Euro)
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
30
2013
2012
38.303.888
9.874.217
(34.492.768)
28.429.671
3.811.120
38.303.888
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A
Politiche contabili
Nota integrativa
Parte A - Politiche Contabili
A.1 - PARTE GENERALE
Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il bilancio di Arca SGR SpA al 31 dicembre 2013, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi
contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni dell’International Financial
Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Il presente bilancio è redatto in conformità ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 che per la
società sono i seguenti:
– Delibera Consob n. 15519 del 27/07/2006 recante “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”;
– Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 recante “Informativa societaria richiesta ai sensi dell’art. 114, comma 5,
D. Lgs. 58/98”;
– Banca d’Italia: Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli
Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM, pubblicate in data 21 gennaio 2014.
Nella predisposizione del bilancio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2013 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea.
Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto nanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una
relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sui risultati economici conseguiti.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta
di conto.
Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, ivi inclusi quelli esposti in nota integrativa, in deroga a quanto
indicato nel provvedimento di Banca d’Italia, al ne di assicurare maggiore signicatività e chiarezza alle informazioni in essa
contenute.
Il bilancio è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
I prospetti contabili e la nota integrativa presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati
di raffronto riferiti al 31 dicembre 2012, riesposti come dettagliato nella successiva sezione 4.
Contenuto dei prospetti contabili
Stato patrimoniale e conto economico
Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Non sono riportate le voci previste
dagli schemi deniti dalla Banca d’Italia che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio, né per quello
precedente.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Nel prospetto è riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento
del bilancio e nell’esercizio precedente, suddivisi tra il capitale sociale (costituito dalle sole azioni ordinarie), le riserve di capitale,
di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio e il risultato economico.
Prospetto della redditività complessiva
Nel prospetto viene riportato il risultato d’esercizio retticato per effetto delle variazioni di valore, al netto delle relative imposte,
delle attività registrate in contropartita delle riserve da valutazione intervenute nell’esercizio di riferimento del bilancio e nell’esercizio precedente.
Rendiconto nanziario
Il prospetto dei ussi nanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio è stato predisposto seguendo il metodo diretto.
I ussi nanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività di investimento e quelli
prodotti dall’attività di nanziamento.
32
Nel prospetto i ussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli assorbiti sono riportati fra parentesi.
Contenuto della nota integrativa
La nota integrativa comprende le informazioni previste dalle “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM”, emanate da Banca d’Italia
in data 21 gennaio 2014, nonché le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali.
Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Oltre a quanto già esposto nella relazione degli amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio
2013 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono vericati eventi tali da incidere in misura apprezzabile sull’operatività e sui risultati economici della società.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione è il 27 marzo 2014.
Sezione 4 - ALTRI ASPETTI
Nel corso dell’esercizio 2013 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati dallo
IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia nelle
Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento,
degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione, limitatamente
alle fattispecie di interesse per la Società, con una sintetica descrizione degli effetti ed un rinvio all’informativa fornita nella presente nota integrativa:
Regolamento n. 475 del 5 giugno 2012
IAS 1
Le modiche al principio IAS 1, nalizzate a garantire una maggiore chiarezza del prospetto della redditività complessiva, richiedono di fornire evidenza separata delle componenti reddituali che non saranno in futuro riversate nel conto economico e di quelle
componenti che, diversamente, potranno essere successivamente riclassicate nell’utile (perdita) dell’esercizio, al vericarsi di
determinate condizioni (es. cessione, impairment).
Tali evidenze sono fornite nel prospetto della redditività complessiva riportato nel presente bilancio d’esercizio, così come modicato dalle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di
pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014.
IAS 19
La novità di maggiore rilievo introdotta dalla nuova versione dello IAS 19 riguarda l’eliminazione dei trattamenti contabili ammissibili per la rilevazione dei piani a beneci deniti e l’introduzione di un unico metodo che prevede il riconoscimento nel prospetto
della redditività complessiva delle componenti legate alla misurazione della passività (utili/perdite attuariali). A tale proposito si
rimanda a quanto descritto nel dettaglio nel successivo paragrafo 4.1 “Restatement dei valori del bilancio 2012” .
Regolamento n. 1255 del 11 dicembre 2012
IFRS 13
Il nuovo standard IFRS 13 “Valutazione del fair value” stabilisce un unico quadro di riferimento per la determinazione del fair
value, sostituendo le regole sparse nei vari principi contabili e fornendo una guida completa su come misurare il fair value delle
attività e passività nanziarie e non, anche in presenza di mercati non attivi e illiquidi. Il nuovo standard non estende l’utilizzo del
principio contabile del fair value, la cui applicazione è invece richiesta o consentita da altri standard, ma fornisce istruzioni pratiche,
complete e condivise sulla modalità di determinazione del fair value. Per la società, l’applicazione del nuovo principio ha comportato
l’inserimento di nuove informazioni quantitative e qualitative in materia di gerarchia di fair value, di tecniche valutative e di input
utilizzati, da fornire in modo prospettico, ossia senza necessità di riesporre le informazioni comparative per il bilancio 2012, in
quanto non richieste dai principi allora vigenti. Per l’informativa sul fair value si fa rinvio alla successiva parte A.4 “Informativa
sul fair value”, nonché ai dettagli forniti nelle tabelle di stato patrimoniale relative alla composizioni merceologica delle attività/
passività valutate al fair value su base ricorrente o non ricorrente e delle poste valutate al costo per le quali i principi contabili di
33
Bilancio 2013
Nota integrativa - Parte A
riferimento prevedono l’informativa del fair value, così come introdotti e/o modicati dalle istruzioni per la redazione dei bilanci
e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM
del 21 gennaio 2014.
4.1 Restatement dei valori del bilancio 2012
Nel bilancio 2013 sono stati applicati i criteri di iscrizione previsti dalla versione aggiornata del principio contabile IAS 19 – Beneci
ai dipendenti – la cui applicazione è divenuta obbligatoria a partire dal presente esercizio.
Come sarà meglio specicato nei successivi paragra di questa nota (cui si rinvia), il principio contabile IAS 19, nella nuova
versione, richiede l’iscrizione nello stato patrimoniale delle passività (o attività) nette per piani a beneci deniti per un importo
corrispondente al valore attuale di tali beneci, calcolato secondo metodologie attuariali. In sede di adeguamento a tale valore, gli
utili e le perdite attuariali devono essere riconosciute nel prospetto della redditività complessiva.
L’unico benecio della tipologia “a beneci deniti” riconosciuto da Arca SGR ai propri dipendenti è costituito dal Trattamento
di Fine Rapporto di lavoro subordinato. Nei passati esercizi Arca SGR ha iscritto nello stato patrimoniale la passività per TFR per
importi corrispondenti al valore attuale, riconoscendo le componenti attuariali nel conto economico.
L’applicazione retroattiva della versione rivista del principio contabile IAS 19 ha pertanto comportato la riclassicazione dalle riserve di utili alla riserva di valutazione del valore complessivo degli utili e perdite attuariali riconosciuto no al 31 dicembre 2011
e la riclassicazione dal conto economico al prospetto della redditività complessiva delle componenti attuariali riconosciute nel
2012. I valori riclassicati sono al netto del relativo carico scale.
I valori riferiti al 2012 presentati come comparativi nel presente bilancio costituiscono la risultante della sopra citata riclassicazione.
Inoltre, le istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 contengono alcuni
chiarimenti e precisazioni in tema di contenuto delle voci del bilancio che hanno indotto a modicare la classicazione dei costi e
delle passività connessi a taluni compensi da corrispondere ai dipendenti e agli amministratori.
In particolare sono state riclassicate dalla voce “Fondi per rischi ed oneri” alla voce “Altre passività” le passività rappresentate:
• dagli stanziamenti relativi al compenso spettante a componenti del Consiglio di Amministrazione;
• dagli stanziamenti di gratiche a favore dei dipendenti.
I corrispondenti costi sono stati riclassicati dalla voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” alla voce “Spese per il
personale” del conto economico (riclassiche di cui alla colonna “Nuovi schemi di bilancio B.I.” della seguente tabella).
Inne sono stati esposti acconti e debiti per imposte dirette al saldo netto e sono stati riclassicati dalla voce “Debiti” alla voce
“Altre attività” una parte dei debiti verso gli outsourcers di servizi amministrativi. Tali ulteriori riclassiche sono esposte nella
colonna “Altre riclassiche” della seguente tabella.
Le riclassicazioni hanno riguardato tanto i valori riconducibili al 2013 quanto i corrispondenti valori 2012.
Nei prospetti che seguono sono riportate le riconciliazioni tra i valori risultanti nei prospetti del bilancio 2012, così come approvato
dall’assemblea degli azionisti, ed i valori rideterminati secondo quanto precedentemente riportato (tutti i valori sono espressi in
unità di Euro).
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci dell’Attivo (Euro)
Cassa e disponibilità liquide
Attività nanziarie detenute per la
negoziazione
40. Attività nanziarie e
disponibili per la vendita
60. Crediti
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
90. Partecipazioni
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività scali
a) correnti
b) anticipate
140. Altre attività
Totale attivo
10.
20.
34
ALTRE
RICLASSIFICHE
31/12/2012 PUBBLICATO
NUOVI SCHEMI B.I.
APPLICAZIONE
RETROATTIVA
IAS 19 REVISED
31/12/2012 RESTATED
1.920
61.615.942
1.920
61.615.942
45.425
45.425
82.212.594
82.212.594
43.725.404
38.487.190
43.725.404
38.487.190
0
28.558.908
23.023.636
6.224.929
5.101.461
1.123.468
0
28.558.908
23.023.636
2.960.496
(3.264.433)
42.895.447
244.578.801
(3.264.433)
1.837.028
1.123.468
42.895.447
241.314.368
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto (Euro)
ALTRE
RICLASSIFICHE
31/12/2012 PUBBLICATO
10.
Debiti
96.732.283
60.
Passività scali
10.109.955
90.
a) correnti
6.370.989
b) differite
3.738.966
Altre passività
APPLICAZIONE
RETROATTIVA
IAS 19 REVISED
NUOVI SCHEMI B.I.
31/12/2012 RESTATED
(699.532)
96.032.751
6.845.522
(3.264.433)
3.106.556
3.738.966
12.605.486
100. Trattamento di ne rapporto
del personale
699.532
2.516.721
15.821.739
654.323
110. Fondo per rischi e oneri
654.323
2.516.721
(2.516.721)
0
120. Capitale sociale
50.000.000
160. Riserve
54.910.877
411.520
3.638
(444.728)
(441.090)
17.045.518
33.208
17.078.726
0
241.314.368
170. Riserve da valutazione
180. Utile (perdita) d’esercizio
Totale passivo e patrimonio netto
244.578.801
50.000.000
(3.264.433)
0
55.322.397
CONTO ECONOMICO
Voci di conto economico (Euro)
10.
Commissioni attive
20.
Commissioni passive
ALTRE
RICLASSIFICHE
31/12/2012 PUBBLICATO
Commissioni nette
APPLICAZIONE
RETROATTIVA
IAS 19 REVISED
NUOVI SCHEMI B.I.
31/12/2012 RESTATED
174.725.803
174.725.803
(119.263.872)
(119.263.872)
55.461.931
55.461.931
0
0
30.
Dividendi e proventi assimilati
40.
Interessi attivi
e proventi assimilati
2.261.736
2.261.736
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(305.764)
(305.764)
60.
Risultato netto dell’attività
di negoziazione
5.232.900
5.232.900
Margini di intermediazione
110. Spese amministrative
a) spese per il personale
(10.335.833)
b) altre spese amministrative
(23.368.359)
62.650.803
62.650.803
(33.704.192)
(36.175.109)
(2.516.721)
45.804
(12.806.750)
(23.368.359)
120. Rettiche/riprese di valore nette
su attività materiali
(663.167)
(663.167)
130. Rettiche/riprese di valore nette
su attività immateriali
(723.817)
(723.817)
150. Accontonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
(2.443.088)
2.516.721
73.633
(594.396)
(594.396)
Risultato della gestione operativa
24.522.143
45.804
24.567.947
Utile (perdita) dell’attività
corrente al lordo delle imposte
24.522.143
45.804
24.567.947
(7.476.625)
(12.596)
(7.489.221)
17.045.518
33.208
17.078.726
33.208
17.078.726
190. Imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente
Utile (perdita) dell’attività
corrente al netto delle imposte
Utile (perdita) d’esercizio
17.045.518
0
35
Bilancio 2013
Nota integrativa - Parte A
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
Voci
10.
Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a beneci deniti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
APPLICAZIONE RETROATTIVA
IAS 19 REVISED
31/12/2012 PUBBLICATO
17.045.518
0
0
0
0
0
31/12/2012 RESTATED
33.208
17.078.726
(33.208)
0
0
(33.208)
0
0
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
70.
80.
90.
100.
110.
120.
Copertura di investimenti esteri
Differenze di cambio
Copertura di ussi nanziari
Attività nanziarie disponibili per la vendita
Attività non correnti in via di dismissione
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
0
0
0
3.068
0
0
0
0
0
3.068
0
0
3.068
(33.208)
(30.140)
17.048.586
0
17.048.586
4.2 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio
Il bilancio al 31.12.2013 accoglie le risultanze di due nuove operazione straordinarie:
• Il contratto di acquisizione dei rami d’azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR sottoscritto in data 21 dicembre 2012 con
efcacia 1° gennaio 2013;
• L’acquisizione del 100% delle quote di Carige Asset Management SGR S.p.A. da Banca Carige avvenuta in data 30 dicembre
2013.
BPVi Fondi SGR
L’acquisto dei rami di azienda da BPVi Fondi SGR ha comportato il pagamento di € 21.000.000 avvenuto in due tranche, la prima
da € 6.000.000 in data 21 dicembre 2012 e la seconda a saldo di quanto dovuto (€ 15.000.000) in data 1° marzo 2013.
Il ramo di azienda “OICR” era costituito dai fondi comuni Pacto (incorporati nei fondi Arca il 1° gennaio 2013) e dalle masse
rivenienti da ex GPM/GPF. Alla data di efcacia i fondi Pacto avevano masse pari a € 393,2 milioni, mentre le masse ex GPM/
GPF erano contrattualmente stabilite in € 400,0 milioni al 30 giugno 2014. Nel dicembre 2012 è inoltre stato stipulato tra Arca e
il Gruppo Banca Popolare di Vicenza un accordo strategico di distribuzione dei fondi Arca con durata decennale, rinnovabile per
altri 5 anni.
Il ramo di azienda “GPA” era costituito dai portafogli istituzionali delle società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura
S.p.A., nonché dal fondo pensione Cariprato. L’acquisto del ramo d’azienda da parte di Arca si è accompagnato alla sottoscrizione
di un accordo di gestione con Berica Vita e ABC della durata di 8 anni rinnovabile per un ulteriore anno e di un accordo di gestione
del fondo pensione Cariprato della durata di 3 anni.
Nell’ambito dell’operazione con BPVi Fondi SGR sono stati trasferiti ad Arca 3 dipendenti.
Le componenti trasferite identicate sono state iscritte al fair value alla loro data di acquisizione e risultano riassunte nel seguente
prospetto:
(Valori in Euro)
Crediti per gestioni di patrimoni
Attività scali
Attività immateriali
Debiti
Altre passività
Trattamento di ne rapporto del personale
36
ATTIVO
PASSIVO
42.135
631
7.084.590
18.435
9.500
19.015
Il valore delle attività immateriali, riconducibile al benecio atteso dall’accordo di distribuzione con la Banca Popolare di Vicenza
e dagli accordi di gestione con Berica Vita, ABC Danni e con il fondo pensione Cariprato, è stato determinato a seguito di una
procedura di Purchase Price Allocation condotta anche mediante il supporto fornito da PricewaterhouseCoopers Advisory.
L’operazione ha comportato l’iscrizione di un avviamento pari a € 13.917.073 determinato in via residuale rispetto al prezzo complessivo pagato e al valore delle immobilizzazioni immateriali identicate. L’avviamento in questione è sottoposto a test di impairment,
secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36.
Si segnala, inne, che il contratto di cessione dei rami d’azienda prevede un conguaglio a favore di Arca SGR qualora, entro periodi
contrattualmente deniti (4 anni dopo la data di efcacia e 8 anni dopo la data di efcacia), le commissioni nette effettive generate
dai rami risultassero inferiori a quelle stimate per la determinazione del prezzo di compravendita concordato.
Carige Asset Management SGR
In data 30 dicembre 2013 Arca ha acquisito da Banca Carige il 100% delle azioni della società Carige Asset Management SGR S.p.A.
con sede in Genova. Il prezzo provvisorio, pagato a Banca Carige contestualmente al trasferimento quote, è stato di € 101.000.000.
Nel mese di marzo 2014 è previsto il pagamento di un saldo pari alla differenza tra il patrimonio netto di Carige SGR al 31 marzo
2013 (€ 12.303.349), al netto dei dividendi distribuiti ad aprile 2013 (€ 4.212.000), ed il patrimonio netto della società al 31 dicembre
2013 (€ 8.658.327): tale saldo, a favore di Banca Carige, è pari a € 566.978.
L’acquisizione di Carige SGR ha comportato:
i) la fusione dei fondi comuni Carige nei fondi comuni Arca con data di efcacia 1° gennaio 2014 per un controvalore di masse
pari a € 3,3 miliardi circa;
ii) la fusione del fondo pensione Carige nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efcacia 1° gennaio 2014, per un controvalore di masse pari a € 420 milioni circa;
iii) la sottoscrizione di un contratto di consulenza in materia di investimenti in forza del quale Arca fornirà a Banca Carige raccomandazioni di asset allocation e portafogli modello per le linee di gestione patrimoniale offerte da Banca Carige alla propria
clientela (masse complessive interessate dal servizio a gennaio 2014 pari a € 400 milioni circa);
iv) un accordo strategico di distribuzione di durata ventennale con cui Banca Carige si impegna a collocare i fondi Arca nell’ambito
del proprio gruppo bancario.
La situazione patrimoniale di Carige SGR al 31 dicembre 2013 è riassunta nel seguente prospetto:
(Valori in Euro)
Crediti
Attività scali
Altre attività
ATTIVO
15.417.238
1.391.603
115.339
PASSIVO
Debiti
Passività scali
Altre passività
7.755.104
5.540
505.209
Capitale sociale
Riserve
Utile d'esercizio
5.200.000
1.290.000
2.168.327
La partecipazione totalitaria di Arca in Carige Asset Management SGR a ne 2013 comporta la necessità da parte di Arca di redigere il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013.
Come meglio dettagliato nella nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, l’eccedenza del prezzo di acquisizione
rispetto al patrimonio netto contabile della società acquisita alla data di acquisizione è temporaneamente attribuita ad Avviamento.
Nel corso del 2014 Arca procederà all’allocazione di tale eccedenza alle attività e passività identicabili della società acquisita, in
base al loro fair value, e alla conseguente determinazione del valore nale dell’avviamento (Purchase Price Allocation).
Si segnala che Arca è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione di Carige Asset Management SGR nel corso del
2014.
Come già effettuato per i precedenti casi di acquisizione di rami di azienda, è stata inserita nel contratto di compravendita una
clausola di tutela a favore di Arca che prevede una compensazione a suo favore sul prezzo pagato per l’acquisizione (c.d. clausola
di claw-back) qualora, entro periodi contrattualmente deniti (5 anni dalla data di efcacia e 10 anni dalla data di efcacia), le
commissioni nette effettive generate dal Gruppo Carige risultassero inferiori a quelle stimate per la determinazione del prezzo di
compravendita concordato.
37
Bilancio 2013
Nota integrativa - Parte A
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca SGR SpA per la classicazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle
diverse poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie detenute con nalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività
nanziaria avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa
che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico.
Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o quando
l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie non derivate, non diversamente classicate come Crediti, Attività detenute
per la negoziazione o Attività detenute sino a scadenza.
L’iscrizione iniziale dell’attività nanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono
contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair value,
intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Gli interessi maturati sulle attività nanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo del
costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair value
è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e conuisce in una specica Riserva di patrimonio netto.
I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassicati nel conto economico quando l’attività
nanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore.
La verica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio.
Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento vericatosi successivamente alla rilevazione
della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
Dette riprese di valore sono imputate:
– a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;
– nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale.
L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettiche.
Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o quando
l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi.
3. Crediti e Debiti
Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività nanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti ssi o
determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari come deniti dal T.U.B. e dal T.U.F. (es.
attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.
Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività
nanziarie di negoziazione e Passività nanziarie valutate al fair value nonché dai titoli di debito indicati nella voce titoli in circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari (come deniti dal T.U.B. e dal T.U.F.) e
gli eventuali scoperti di conto corrente.
I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value.
38
Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione.
Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo.
Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del vericarsi di
eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore.
In presenza di tali perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico.
Le riduzioni di valore non sono mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.
4. Partecipazioni
La voce comprende le partecipazioni in società controllate (IAS 27), in società sottoposte a controllo congiunto (IAS 31) nonché
quelle in società sottoposte a inuenza notevole (IAS 28).
L’iscrizione iniziale delle partecipazioni avviene al costo, comprensivo del prezzo pagato per l’acquisto delle partecipazioni e degli
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto stesso.
Alla data di chiusura del bilancio le partecipazioni vengono valutate al costo, ridotto per eventuali perdite durevoli di valore (c.d.
“impairment test”). Per una descrizione delle metodologie utilizzate per la determinazione e misurazione delle eventuali perdite
di valore si rinvia al successivo paragrafo 14.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento vericatosi successivamente alla rilevazione della
riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando sono cedute con trasferimento di tutti i rischi e beneci connessi.
5. Attività materiali
Le attività materiali comprendono i terreni, i fabbricati, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi e che si ritiene di
utilizzare per più di un periodo amministrativo.
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri
accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.
In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e, per gli immobili acquistati successivamente, in
prima iscrizione, si è proceduto a determinare il valore del costo dei terreni, dei fabbricati e degli impianti di proprietà detenuti, in
base al loro fair value alla data di transizione o acquisto.
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei beneci economici futuri sono imputate a incremento
del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, dedotti gli ammortamenti e le eventuali perdite durevoli di valore accumulati.
Le immobilizzazioni, con esclusione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate, a partire dal giorno in cui sono pronte per
l’utilizzo, lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si
procede al confronto tra il valore di carico del cespite e il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli
eventuali costi di vendita, e il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei ussi nanziari futuri originati dal
cespite. Le eventuali rettiche sono rilevate a conto economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può
superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.
Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso.
6. Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:
- sono identicabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;
- incorporano beneci futuri;
- la società ne ha il controllo.
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Bilancio 2013
Nota integrativa - Parte A
Esse includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e gli oneri pluriennali derivanti dall’acquisizione di contratti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, retticato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri beneci economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario,
il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Il costo delle immobilizzazioni immateriali a vita utile denita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i beneci
economici, in quote costanti sulla base della relativa vita utile.
Tra le attività immateriali a vita utile denita sono inclusi oneri pluriennali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i margini reddituali, attesi lungo la durata stimata dei rapporti
trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi
specici dell’attività.
Esse sono ammortizzate in quote costanti lungo il periodo di afusso di maggiore signicatività dei beneci economici attesi.
Le attività immateriali comprendono inoltre l’avviamento, pari alla differenza positiva tra il corrispettivo sostenuto per un’aggregazione aziendale ed il fair value delle attività nette identicabili acquisite. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verica dell’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (test di “impairment”). In
particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all’anno viene effettuata una verica
dell’assenza di riduzioni durevoli di valore. A tal ne, viene identicata l’unità generatrice di ussi nanziari, ossia il più piccolo
gruppo identicabile di attività che presenta capacità autonome di generazione e di governo di ussi di cassa (Cash Generating
Unit – CGU), cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza
tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore; detto valore di recupero è pari al maggiore tra
il fair value dell’unità generatrice di ussi nanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Il valore
d’uso è il valore attuale dei ussi nanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l’avviamento è stato attribuito.
Se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede alla stima del valore di
recupero dell’attività; l’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività
e il valore recuperabile.
Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi
beneci economici futuri.
7. Fiscalità corrente e differita
Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente
normativa nazionale.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere scale corrente, di quello
anticipato e di quello differito.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee - senza limiti temporali - tra il
valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori scali.
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a beneci scali futuri ottenibili dal riporto a nuovo
di perdite scali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste un’elevata probabilità di recupero.
Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo
le prime nella voce Attività scali e le seconde nella voce Passività scali. Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di
eventuali diverse situazioni soggettive della società.
8. Operazioni in valuta
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta estera
il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla data
di chiusura del bilancio.
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Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da
quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.
9. Trattamento di Fine Rapporto del personale
Con decorrenza 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modiche rilevanti nella disciplina
del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. Conseguentemente, per le aziende
con più di cinquanta dipendenti, si possono distinguere due tipi di piani: a beneci deniti (Dened Benet Plan) per il fondo maturato al 31 Dicembre 2006 e a contributi deniti (Dened Contribution Plan) per le quote maturande dal 1° gennaio 2007.
Il trattamento di ne rapporto del personale, qualicabile come benecio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni
denite, rappresenta la passività maturata nei confronti del personale dipendente in base alla normativa vigente ed in ottemperanza
delle disposizioni del vigente CCNL di categoria ed è iscritto sulla base del suo valore attuale.
Ai ni dell’attualizzazione si utilizza il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito” che prevede la proiezione degli esborsi
futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demograca e l’attualizzazione nanziaria di tali ussi sulla base di un
tasso d’interesse di mercato.
I costi per il servizio del piano costituiti da costi per prestazioni di lavoro e costi per interessi, sono contabilizzati tra i costi del
personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati e
interessi maturati.
I costi e/o ricavi da rivalutazione (costituiti dagli utili e perdite attuariali e dalle variazioni di fair value di eventuali attività a servizio
del piano) sono iscritti nel prospetto della redditività complessiva, al netto del relativo effetto scale.
A seguito delle novità normative introdotte, il trattamento di ne rapporto maturato al 31 dicembre 2006 è valutato senza applicazione del pro-rata, in quanto i beneci dei dipendenti possono essere considerati quasi interamente maturati, con la sola eccezione
della rivalutazione. Conseguentemente, ai ni di questo calcolo, i costi per il servizio del piano relativi alle prestazioni future di
lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli, poiché rappresentati dai versamenti contributivi ai fondi previdenza integrativa o
al Fondo di Tesoreria dell’Inps.
10. Riserve di valutazione
Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività nanziarie disponibili per la vendita e gli utili e perdite
attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto scale.
11. Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:
• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre beneci economici per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.
Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale dei comparti a garanzia del
fondo pensione Arca Previdenza, istituito e gestito dalla società, determinato applicando il tasso di attualizzazione, al lordo delle
imposte, che riette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specici connessi alla passività.
Laddove l’elemento temporale sia signicativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’effetto
dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e retticati per riettere la migliore stima corrente.
A seguito dell’emanazione del nuovo provvedimento della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 in tema di redazione del bilancio,
sono stati riclassicati dai Fondi per rischi ed oneri alla voce Altre passività i seguenti elementi:
• gli stanziamenti relativi al compenso variabile spettante a componenti del Consiglio di Amministrazione;
• gli stanziamenti di gratiche a favore dei dipendenti.
12. Altre attività e passività
In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni
di investimento istituiti da Arca SGR, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene riscontato
sulla base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento previsto
41
Bilancio 2013
Nota integrativa - Parte A
dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine
del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente spesato nel conto economico del periodo in cui
è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi, è previsto
l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua.
13. Rilevazione dei ricavi e dei costi
Le commissioni attive e passive, gli interessi attivi e passivi, nonché gli altri costi e ricavi sono rilevati secondo il principio della
competenza economica e della correlazione temporale, mediante iscrizione dei relativi ratei e risconti. In particolare, i ricavi sono
riconosciuti quando sono percepiti o, comunque, quando è probabile che saranno ricevuti i beneci futuri e tali beneci possono
essere quanticabili in modo attendibile.
I ricavi e costi per cessioni/acquisti di beni e per prestazioni di servizi sono valutati in base al fair value del corrispettivo ricevuto
o spettante.
I ricavi e costi per interessi sono determinati applicando il criterio del tasso di interesse effettivo.
14. Altre informazioni
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell’informativa nanziaria
La predisposizione dell’informativa nanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare signicativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività
potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni
soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai ni della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione
dei fatti di gestione. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è
da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera signicativa a seguito del
mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione
aziendale sono:
- la valutazione della congruità del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali;
- la quanticazione dei fondi per rischi ed oneri;
- le ipotesi demograche e nanziarie utilizzate per il calcolo del trattamento di ne rapporto del personale.
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata ad
appurare se tali attività sono iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile.
Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei
costi di vendita ( fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di
diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione.
Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente
indipendenti dai ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento
ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU
cui si ritiene appartenga.
Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Modalità di determinazione delle perdite di valore
Attività nanziarie
A ogni data di bilancio, le attività nanziarie non classicate nella voce Attività nanziarie detenute per la negoziazione sono
sottoposte ad un test di impairment (perdita di valore) al ne di vericare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere
non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
42
Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei ussi di cassa futuri, rispetto a quelli originariamente stimati, a seguito di specici eventi; la perdita deve poter essere quanticata in maniera afdabile ed essere correlata
ad eventi attuali, non meramente attesi.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività nanziarie che presentano speciche evidenze di
perdite di valore e collettivamente per le attività nanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la
valutazione analitica non ha determinato una rettica di valore.
La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività nanziarie con riferimento alle
caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geograca, alla presenza di eventuali garanzie e di altri
fattori rilevanti.
Nel caso di Attività nanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo
se ritenuta durevole; in tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto
sono imputate a conto economico.
Altre attività non nanziarie
Le attività materiali ed immateriali con vita utile denita sono soggette a test di impairment se esiste un’indicazione che il valore
contabile del bene non può essere recuperato.
Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di
dismissione o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certicatore esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente ogniqualvolta si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del
mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di
valore viene rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore
al valore contabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.
Le attività immateriali rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di
bilancio e, comunque, ogni volta che ci fosse evidenza di perdita di valore, sono sottoposte ad un test di impairment al ne di
vericare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore.
Le attività immateriali a vita utile denita, rappresentate dal valore del portafoglio di asset management, in presenza di indicatori
di impairment vengono sottoposte ad un nuovo processo valutativo per vericare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio.
Il valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, stimato attualizzando i margini reddituali attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo
del valore temporale del denaro e dei rischi specici.
Le attività immateriali a vita indenita, rappresentate dall’avviamento, non presentando ussi nanziari autonomi, sono annualmente sottoposte ad una verica dell’adeguatezza del valore iscritto tra le attività con riferimento alla Cash Generating Unit
(CGU) a cui i valori sono stati attribuiti in occasione delle operazioni di aggregazione aziendale.
Le partecipazioni sono assoggettate a test di impairment annualmente o con frequenza superiore in presenza di eventuali segnali
di perdita di valore.
L’impairment test è svolto confrontando i) la stima del valore dell’entità consolidata determinato con i metodi del dividend
discount model (DDM) e dei multipli di mercato, con ii) il valore contabile dell’entità consolidata stessa, rappresentato dal
patrimonio netto consolidato.
Il metodo del DDM consente di valutare il capitale di una società attraverso l’attualizzazione dei ussi futuri attesi di dividendi.
Il metodo dei multipli di mercato si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per
settore di riferimento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti
grandezze della società valutata.
Se il valore della entità consolidata che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio
netto consolidato, ne consegue che il valore dell’entità consolidata e delle società che la compongono, sotto forma di partecipazioni, non deve essere oggetto di svalutazione
Tale test, pertanto, è ritenuto adeguato anche per valutazione delle partecipazioni iscritte nel bilancio individuale della società
controllante.
43
Bilancio 2013
Nota integrativa - Parte A
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli.
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informazioni di natura qualitativa
Si specica che nel bilancio al 31 dicembre 2013 non sono presenti attività e passività nanziarie valutate al fair value.
Il fair value di attività e passività nanziarie non valutate al fair value è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai ni di
completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal Provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Gli strumenti nanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classicati nei livelli 2 o 3.
La classicazione nel livello 2 ovvero nel livello 3 è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input signicativi utilizzati
ai ni della determinazione del fair value.
Uno strumento è classicato nel livello 2 se tutti gli input signicativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Un input è osservabile quando riette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti
da fonti indipendenti rispetto al valutatore.
Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili
sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato signicativo.
Ancorché al 31 dicembre 2013 non siano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value, nel paragrafo A.4.5 “Gerarchia
del fair value” di seguito riportato sono stati classicati quali attività e passività di livello 2 i Crediti e i Debiti iscritti a bilancio.
Il fair value di tali elementi dello stato patrimoniale è considerato pari al valore contabile degli stessi in virtù delle considerazioni
che seguono:
• Crediti: sono rappresentati da disponibilità su conti correnti bancari o crediti derivanti dall’erogazione di servizi con scadenza
a breve termine. I crediti per servizi, inoltre, sono vantati nei confronti di controparti con un elevato merito creditizio, sulla cui
solvibilità non sussistono dubbi.
• Debiti: sono rappresentati da nanziamenti e strumenti di capitale riclassicati ai sensi dello IAS 32, accesi al termine dell’esercizio in linea con le condizioni presenti sul mercato.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Nella determinazione del fair value devono essere utilizzate tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano disponibili dati sufcienti, massimizzando l’utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili.
Il metodo di valutazione denito per uno strumento nanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modicato solo a
seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento nanziario.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Ai ni della misurazione al fair value delle attività e passività, nanziarie e non, il principio IFRS 13 denisce una triplice gerarchia
di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato:
1. Quotazioni desunte da mercati attivi (Livello 1): la valutazione è effettuata sulla base dei prezzi quotati (non retticati) in mercati
attivi per attività o passività identiche.
2. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato osservabili (Livello 2): la valutazione dello strumento nanziario è basata
sui prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori
signicativi, compresi gli spread creditizi e di liquidità, sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello implica contenuti
elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano attinti dal mercato (per lo stesso titolo
e per titoli similari) e le metodologie di calcolo consentono di replicare quotazioni presenti su mercati attivi.
3. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato non osservabili (Livello 3): la determinazione del fair value fa ricorso a
tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input signicativi non desumibili dal mercato e comporta, pertanto,
stime ed assunzioni da parte del management.
Come già evidenziato in precedenza, il fair value è stato riportato nella presente nota integrativa solo ai ni informativi, non essendo
presenti in bilancio attività e passività nanziarie valutate al fair value.
44
A.4.4 Altre informazioni
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving Disclosures about Financial Instruments”, la società classica le valutazioni al fair value dei propri strumenti nanziari sulla base della gerarchia precedentemente
descritta, in relazione alla signicatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
Al 31 dicembre 2013 non sono presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value.
Al 31 dicembre 2012 erano invece presenti titoli di stato e quote di OICR, il cui fair value era stato valutato di “Livello 1”, in quanto
basato rispettivamente sul corso di mercato dei titoli e sul NAV del fondo (determinato giornalmente sulla base delle disposizioni
del Regolamento dello stesso e secondo criteri e principi di valorizzazione stabiliti da Banca d’Italia) che risultavano essere i prezzi
ai quali erano normalmente effettuate le transazioni.
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente:
ripartizione per livelli di fair value
Attività/passività non misurate al fair value
o misurate al fair value su base non ricorrente
31/12/2013
VB
L1
0
31/12/2012
L2
0
VB
L1
L2
L3
Attività nanziarie detenute sino alla scadenza
2.
Crediti
3.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
0
0
0
0
0
0
0
4.
Attività non correnti
e gruppi di attività in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
52.647.631
0
L3
1.
0 52.647.631
0
0
0
0
0 82.212.594
0 82.212.594
0
Totale
52.647.631
0 52.647.631
0 82.212.594
0 82.212.594
0
1.
Debiti
81.800.683
0 81.800.683
0 96.032.751
0 96.032.751
0
2.
Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
0
3.
Passività associate ad attività in via di dismissione
0
0
0
0
0
0
0
0 96.032.751
0 96.032.751
0
Totale
81.800.683
0 81.800.683
Legenda:
VB
L1
L2
L3
= Valore di bilancio
= Livello 1
= Livello 2
= Livello 3
A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
prot/loss”.
A.6 ALTRE INFORMAZIONI
Principi contabili omologati entro la data di riferimento del bilancio
Si segnala che entro la data di riferimento del presente bilancio sono stati omologati i principi contabili di seguito dettagliati.
Detti principi contabili saranno applicati a partire dalla data di applicazione obbligatoria, prevista dai relativi Regolamenti UE.
La valutazione dei possibili effetti che deriveranno dall’applicazione di tali nuovi principi/modiche è in corso.
45
Bilancio 2013
Nota integrativa - Parte A
Data emissione
Data di entrata in
vigore
Data di omologazione
Regolamento UE e
data di pubblicazione
Note
IFRS 10 - Bilancio consolidato
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
IFRS 11 - Accordi per il controllo
congiunto
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
IFRS 12 - informativa sulle
partecipazioni in altre entità
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
IAS 27 - bilancio separato
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
IAS 28 - partecipazioni in società
collegate e joint ventures
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
Modiche allo IAS 32 - strumenti
nanziari - esposizione in bilancio
dic-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1256/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
Modiche allo IAS 36 - perdite
di valore delle attività
mag-13
1°gennaio 2014
20-dic-13
(UE) 1374/2013
20-dic-13
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
Modiche allo IAS 39 - strumenti
nanziari - rilevazione e valutazione
giu-13
1°gennaio 2014
20-dic-13
(UE) 1375/2013
20-dic-13
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
Titolo documento
46
NOTA INTEGRATIVA
PARTE B
Informazioni
sullo stato patrimoniale
Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 1 -
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
2013
2012
Cassa in divisa corrente
902
1.920
Totale
902
1.920
Sezione 2 -
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - Voce 20
(in unità di Euro)
2.1 Composizione della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”
2013
voci/valori
2012
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
1.
Titoli di debito
di cui: Titoli di Stato
0
0
0
0
0 61.615.942
0 61.615.942
0
0
0
0
2.
Titoli di capitale
0
0
0
0
0
0
3.
Quote di O.I.C.R.
0
0
0
0
0
0
4.
Altre attività
0
0
0
0
0
0
5.
Strumenti finanziari derivati
0
0
0
0
0
0
Totale
0
0
0 61.615.942
0
0
Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” realizzando un
utile di € 107.364. La liquidità ottenuta è stata impiegata per il pagamento delle quote di Carige SGR.
2.2 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”: composizione per emittenti
voci/valori
Attività per cassa
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Enti Finanziari
e) Altri emittenti
Strumenti finanziari derivati
a) Banche
b) Altre controparti
Totale
48
2013
2012
0
0
0
0
0
61.615.942
0
0
0
0
0
0
0
0
0
61.615.942
2.3 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale e
Quote di O.I.C.R
Titoli di Stato
A
B
C
ESISTENZE INIZIALI
Totale
61.615.942
61.615.942
0
0
61.615.942
Aumenti
0
0
0
0
0
B.1 Acquisti
0
0
0
0
0
B.2 Variazioni positive di fair value
0
0
0
0
0
B.3 Altre variazioni
0
0
0
0
0
Diminuzioni
(61.615.942)
(61.615.942)
0
0
(61.615.942)
C.1 Vendite
(61.615.942)
(61.615.942)
0
0
(61.615.942)
0
0
0
0
0
C.2 Rimborsi
D
Altre attività
C.3 Variazioni negative di fair value
0
0
0
0
0
C.4 Altre variazioni
0
0
0
0
0
RIMANENZE FINALI
0
0
0
0
0
49
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 4
- ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
2013
Voci/Valori
2012
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
1.
Titoli di debito
di cui: Titoli di Stato
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.
Titoli di capitale e quote di O.I.C.R.
0
0
0
45.425
0
0
3.
Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
Totale
0
0
0
45.425
0
0
Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la vendita” realizzando un utile
di € 5.299.
4.2 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: composizione per emittenti
2013
Voci/Valori
2012
Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Enti Finanziari
e) Altri emittenti
0
0
0
0
0
0
0
0
45.425
0
Totale
0
45.425
4.3 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: variazioni annue
Titoli di debito
di cui
Titoli di Stato
Titoli di capitale
e quote di
O.I.C.R.
Altre
attività
Totale
A
ESISTENZE INIZIALI
0
0
45.425
0
45.425
B
Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B.4 Trasferimenti da altri portafogli
B.5 Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
C
Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli
C.6 Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(45.425)
(45.425)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(45.425)
(45.425)
0
0
0
0
0
D
RIMANENZE FINALI
0
0
0
0
0
Il decremento del 2013 si riferisce alla vendita delle quote di O.I.C.R. Arca MM.
50
Sezione 6 -
CREDITI - Voce 60
(in unità di Euro)
6.1 Composizione della voce 60 “Crediti”
Dettaglio / Valori
2013
Valore
di
bilancio
1. Crediti per servizi di gestione
di patrimoni:
2012
Fair value
L1
L2
L3
Valore
di
bilancio
Fair value
L1
L2
L3
46.242.144
46.242.144
43.725.404
43.725.404
40.713.642
40.713.642
39.348.174
39.348.174
444.656
444.656
58.526
58.526
5.083.846
5.083.846
4.318.704
4.318.704
377.953
377.953
169.858
169.858
2.1 consulenze
0
0
0
0
2.2 funzioni aziendali
in outsourcing
0
0
0
0
377.953
377.953
169.858
169.858
6.027.534
6.027.534
38.317.332
38.317.332
0
0
0
0
- di cui su titoli di Stato
0
0
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
0
0
- di cui su titoli di capitale
e quote
0
0
0
0
6.024.924
6.024.924
38.311.203
38.311.203
2.610
2.610
6.129
6.129
52.647.631
52.647.631
82.212.594
82.212.594
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
2. Crediti per altri servizi:
2.3 altri
3. Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
4. Titoli di debito
Totale
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
La voce 3.2 “Altri crediti - depositi e conti correnti” include € 683.733 relativi al conto di Arca presso la Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, vincolato a seguito di atto di pignoramento emesso da Equitalia con riferimento a contenziosi in essere
con l’Agenzia delle Entrate. Nel settembre 2013 Arca ha inoltrato a Equitalia formale richiesta di svincolo della somma in questione, in virtù delle sentenze favorevoli ad Arca passate in giudicato in sede di Commissione Tributaria Provinciale e di
Commissione Tributaria Regionale.
51
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
6.2 “Crediti”: composizione per controparte
Composizione / Controparte
Banche
Enti finanziari
di cui del Gruppo
della SGR
1.
Crediti per servizi di gestione
di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
45.808
0
0
0
0
0
12.911
0
0
0
0
330.249
0
0
0
0
0
0
0
6.024.924
0
Totale al 31.12.2013
Totale al 31.12.2012
2.
3.
Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri
Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
Clientela
di cui del Gruppo
della SGR
di cui del Gruppo
della SGR
0 40.654.923
0
444.656
0 5.083.846
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
47.704
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.610
0
0
0
0
0
0
6.400.981
0
12.911
0 46.233.739
0
38.436.047
0
13.541
0 43.763.006
0
La riduzione dei crediti verso banche, vericatasi nel 2013 rispetto al 2012, è legata alla riduzione delle disponibilità liquide sui
conti correnti della società, a seguito dell’evoluzione del cash ow nel corso dell’anno e, in particolare, al pagamento delle
azioni di Carige SGR a ne dicembre 2013.
52
Sezione 9 -
PARTECIPAZIONI - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 “Partecipazioni”: informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazione
imprese
Quota
partecipazione
%
Valore
di bilancio
Disponibilità
voti
%
Sede
Totale
attivo
Importo
del
Patrimonio
netto
Totale
ricavi
Risultato
dell’ultimo
esercizio
Quotazione
(sì/no)
A. Imprese controllate
in via esclusiva
1. Carige Asset
Management
SGR S.p.A.
101.566.978
100
100
0
0
0
0
1.
0
0
0
2.
0
0
1.
0
2.
0
2.
Genova 16.924.180 39.489.358
8.658.327
2.168.327
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
no
B. Imprese controllate
in modo congiunto
C. Imprese sottoposte
ad inuenza notevole
La partecipazione in Carige SGR è iscritta nel bilancio di Arca al valore di acquisto. Il prezzo di acquisto si compone di un
prezzo provvisorio pari a € 101.000.000, cui si aggiunge un saldo patrimoniale di € 566.978, determinato dalla differenza fra il
patrimonio netto della controllata al 31 dicembre 2013 e il patrimonio netto di riferimento contrattualmente determinato pari a
€ 8.091.349. Ulteriori dettagli sulla partecipazione in Carige SGR sono forniti nella parte A della presente nota integrativa.
9.2 “Partecipazioni”: variazioni annue
Partecipazioni di gruppo
Partecipazioni non di gruppo
Totale
A. ESISTENZE INIZIALI
0
0
0
B. Aumenti
0
101.566.978
101.566.978
B.1
Acquisti
0
101.566.978
101.566.978
B.2
Riprese di valore
0
0
0
B.3
Rivalutazioni
0
0
0
B.4
Altre variazioni
0
0
0
C. Diminuzioni
0
0
0
C.1
Vendite
0
0
0
C.2
Rettiche di valore
0
0
0
C.3
Altre variazioni
0
0
0
0
101.566.978
101.566.978
D. RIMANENZE FINALI
53
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 10 -
ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
2013
Attività/Valori
Attività di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
2. Attività acquisite in leasing nanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale
2012
1.
6.198.570
21.490.285
371.123
74.498
1.676.048
6.198.570
22.245.158
6.273
54.963
53.944
0
0
0
122.167
0
29.932.691
0
0
0
0
0
28.558.908
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A.
A.1
A.2
B.
ESISTENZE INIZIALI LORDE
Riduzioni di valore totali nette
ESISTENZE INIZIALI NETTE
Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. RIMANENZE FINALI NETTE
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 RIMANENZE FINALI LORDE
E. VALUTAZIONE AL COSTO
Fabbricati
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
Totale
6.198.570
0
6.198.570
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
22.245.158
0
22.245.158
1.553.392
0
1.553.392
0
0
0
0
0
0
0
(2.308.265)
(883.610)
(623.895)
6.273
0
6.273
388.952
388.952
0
0
0
0
0
0
0
0
(24.102)
0
(24.102)
54.963
0
54.963
221.890
221.890
0
0
0
0
0
0
0
0
(80.188)
(173)
(80.015)
53.944
0
53.944
1.856.967
1.056.207
0
0
0
0
0
0
0
800.760
(234.863)
0
(234.863)
28.558.908
0
28.558.908
4.021.201
1.667.049
1.553.392
0
0
0
0
0
0
800.760
(2.647.418)
(883.783)
(962.875)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6.198.570
0
6.198.570
6.198.570
0
0
(800.760)
21.490.285
0
21.490.285
21.490.285
0
0
0
371.123
0
371.123
371.123
0
0
0
196.665
0
196.665
196.6645
0
0
0
1.676.048
0
1.676.048
1.676.048
0
0
(800.760)
29.932.691
0
29.932.691
29.932.691
Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”, “Mobili”, “Impianti elettronici” e “Altre” si riferiscono prevalentemente alla ristrutturazione dell’immobile di Via Disciplini n. 3, adibito nel 2013 a sede legale della società.
Le variazioni speculari di € 800.760 al punto B.7 della categoria “Altre” e al punto C.7 della categoria “Fabbricati” si riferiscono al valore di
impianti dell’immobile di Via Disciplini n. 3, originariamente inseriti nella categoria “Fabbricati” al momento della rilevazione dell’acquisto
del cespite nel bilancio 2012. Nel 2013, anno di effettiva entrata in funzione del fabbricato, tali valori sono stati allocati nella categoria “Altre”
alle tipologie di impianto di riferimento in base alla specica vita utile del cespite. Il valore riportato alla voce C.1 nella categoria “Fabbricati”
si riferisce alla vendita dell’immobile di proprietà, sito in Roma, avvenuta nel maggio 2013.
I coefcienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono i seguenti:
– Fabbricati
2,94%
– Macchine elettroniche
33,33%
– Mobili e arredi
14,28%
– Altre attività materiali
12,50% - 20,00% - 33,33%
54
Sezione 11 -
ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
2013
Voci / Valutazioni
Attività valutate
al costo
2012
Attività valutate
al fair value
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
1. Avviamento
29.658.233
0
15.741.160
0
2. Altre attività immateriali
2.1 generate internamente
2.2 altre
0
13.143.838
0
0
0
7.282.476
0
0
42.802.071
0
23.023.636
0
Totale
11.2 “Attività immateriali”: variazioni annue
Avviamento
Oneri
pluriennali
Software
e Licenze
Marchi
Totale
A ESISTENZE INIZIALI
15.741.160
7.040.621
230.081
11.774
23.023.636
B Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.4 Altre variazioni
13.917.073
13.917.073
0
7.084.591
7.084.591
0
71.947
71.947
0
0
0
0
21.073.611
21.073.611
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(1.123.560)
0
(1.123.560)
(170.372)
0
(170.372)
(1.245)
0
(1.245)
(1.295.176)
0
(1.295.176)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
29.658.233
13.001.652
131.656
10.529
42.802.071
C Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Altre variazioni
D RIMANENZE FINALI
1. “Avviamento”
Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 15.741.160 è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR e
€ 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR.
L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 13.917.073, accoglie l’ammontare riferibile all’acquisizione da parte di
Arca SGR dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR.
Complessivamente il valore della voce “Avviamento” al 31 dicembre 2013 risulta pari a € 29.658.233.
Tali valori di avviamento sono stati sottoposti a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (“impairment test”).
2. “Oneri pluriennali”
Il valore delle esistenze iniziali (A) di € 7.040.621 deriva per € 4.338.461 dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, per € 2.499.931
dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR e per € 202.230 dall’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle.
L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 7.084.591, deriva dall’acquisizione dei rami di azienda da BPVi Fondi
SGR di cui sopra che ha comportato la rilevazione di attività immateriali a vita utile denita nello stato patrimoniale di Arca. Il valore di tali
poste è stato determinato a seguito di una procedura di Purchase Price Allocation condotta nel 1° semestre 2013 con la collaborazione di
PricewaterhouseCoopers Advisory.
Le attività immateriali così individuate sono state oggetto, unitamente a quelle precedentemente iscritte nello stato patrimoniale pari ad
€ 7.040.621, di ammortamento contabile con relativa imputazione a conto economico della quota di competenza dell’anno (incluso nella voce
C.2 “Ammortamenti”) per un ammontare complessivo pari a € 1.123.560.
55
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
Le attività immateriali incluse nella categoria “Oneri pluriennali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni di acquisizione di rami
di azienda:
a) fondo pensione di Aletti Gestielle con efcacia 1° gennaio 2011;
b) fondi comuni di Optima SGR con efcacia 31 dicembre 2011;
c) fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012;
d) fondi comuni Pacto e mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi SGR con efcacia 1° gennaio 2013.
Complessivamente il valore della voce “Oneri pluriennali” al 31/12/2013 è pari ad € 13.001.652.
Per le altre categorie “Software e Licenze” e “Marchi” non ci sono particolari osservazioni da rilevare.
Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai ni dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione:
Marchi d’impresa
18 anni
Licenze
3-4-8-10 anni
Software applicativo
3 anni
Onere pluriennale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle
5 anni
Onere pluriennale inerente i fondi comuni Optima e Vega
13 anni
Onere pluriennale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi
18 anni
Onere pluriennale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi
9 anni
Onere pluriennale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi
3 anni
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle
unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata ad appurare se tali attività sono
iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il
maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less cost to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora
l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai
ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal
caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga.
Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Ai ni dell’impairment test dell’avviamento è stato considerato il valore iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale consolidato della società al
31 dicembre 2013, in quanto tale valore rappresenta la grandezza più rilevante e rappresentativa della realtà patrimoniale della società, anche in
considerazione dell’intenzione di Arca SGR di procedere nel 2014 alla fusione per incorporazione di Carige SGR nella controllante. Il valore di
avviamento considerato nell’impairment test è stato pertanto pari a € 122,5 milioni e la società ha ritenuto di identicare nell’intera Arca SGR
la Cash Generating Unit (CGU), il cui valore contabile (carrying value) è pari al patrimonio netto al 31 dicembre 2013 (€ 153,4 milioni). Per il
processo di impairment test la società si è avvalsa di una primaria società di consulenza esterna (PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A.).
Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:
- il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU;
- il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU.
Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei ussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess
capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un usso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei
vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di:
• valore attuale dei ussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un
business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;
• valore attuale del valore terminale (“terminal value”), calcolato considerando il usso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione
esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.
Nel caso specico sono stati considerati i ussi dei dati previsionali 2014-2016 elaborati dalla società ed approvati dal Consiglio di Amministrazione nell’agosto 2013. Tali dati sono stati ulteriormente afnati con alcuni elementi ed informazioni non disponibili al momento dell’approvazione dei dati previsionali. Nel report di impairment test redatto dalla società di consulenza esterna tutte le integrazioni apportate al piano
approvato sono state illustrate nel dettaglio. I dati previsionali utilizzati per l’impairment test considerano le grandezze economiche di Arca
post-incorporazione di Carige SGR.
In particolare si segnalano le seguenti ipotesi principali:
• incremento delle masse gestite da € 21,1 miliardi del 2013 (pre-incorporazione Carige SGR) a € 28,5 miliardi del 2016;
• redditività netta della massa gestita stabile a 0,3%;
• un cost/income ratio a ne 2016 pari al 52,9% in netta contrazione rispetto al dato di 58,8% registrato nel 2013 (pre-incorporazione Carige SGR).
Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:
• massimo dividendo distribuibile negli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefcienti patrimoniali minimi previsti
dalla Circolare 189 del 21 ottobre 1993 – 13° aggiornamento del 16 dicembre 2009 – di Banca d’Italia;
• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un usso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente
distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari
al 2%.
56
Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari al 10,7% stimato
attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:
re = i + Beta * MRP
dove:
• i: tasso privo di rischio, espresso dal rendimento dei BTP italiani a dieci anni alla data della valutazione, pari al 4,1%;
• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,32;
• MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al 5,0%.
Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 282,0 milioni.
Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il
valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del
capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso
tra un minimo di € 268,3 milioni ed un massimo di € 297,3 milioni con un valore centrale di € 282,0 milioni.
Il metodo dei multipli di mercato si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel
settore di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti
grandezze della società oggetto di valutazione. I multipli sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di borsa delle società comparabili
e le grandezze reddituali, patrimoniali e nanziarie ritenute signicative ad esse relative.
Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la
dimensione della società, la diversicazione geograca, la redditività, l’attendibilità dei dati nanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel
mercato azionario.
In particolare è stato preso in esame il multiplo prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2013-2015, sono
stati ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg).
L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 339,3 milioni ed un massimo di € 356,0 milioni, con un valore centrale di € 347,6 milioni.
Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto.
Sezione 12 -
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo e Voce 70
del Passivo
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
2013
1.
Attività fiscali CORRENTI
– acconto IRES
– acconto IRAP
– credito da dichiarazione IRES
– credito da dichiarazione IRAP
– ritenute d’acconto su interessi di conto corrente
– crediti d’imposta sui fondi comuni d’investimento
– crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRAP
– crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRES
– crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006
2. Attività fiscali ANTICIPATE
– IRES c/imposte anticipate
– IRAP c/imposte anticipate
Totale
2012
1.492.123
1.837.028
0
0
0
0
0
0
358.320
1.430.708
48.000
31.183.855
1.123.468
1.121.984
1.484
32.675.978
2.960.496
0
0
0
0
0
0
313.242
1.130.881
48.000
26.202.647
4.981.207
Per quanto riguarda le attività fiscali correnti si segnala che gli acconti IRES e IRAP e le ritenute d’acconto 2013 sono stati riclassificati tra
le passività fiscali correnti a riduzione dei debiti IRES e IRAP. La riclassifica ha riguardato anche il corrispondente saldo del 2012 per un
totale di € 3.264.433 (composto da acconti IRAP, crediti IRES e IRAP da dichiarazioni portati a nuovo e ritenute).
Gli acconti d’imposta e le ritenute 2013 ammontano ad € 8.367.941.
57
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
2013
1.
2.
Passività fiscali CORRENTI
– Imposta sostitutiva affrancamento avviamento
– IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute
– IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
Passività fiscali DIFFERITE
– IRES c/imposte differite
– IRAP c/imposte differite
2012
18.621.206
3.106.556
0
2.948.618
157.938
4.014.615
3.738.966
3.111.717
627.249
22.635.821
6.845.522
14.308.674
4.221.335
91.197
3.340.116
674.499
Totale
Il saldo Ires di € 4.221.335 corrisponde all’Ires 2013 di € 10.404.946 al netto degli acconti di € 6.088.076 e delle ritenute di € 95.535.
Il saldo Irap di € 91.197 corrisponde all’Irap 2013 di € 2.275.527 al netto degli acconti di € 2.184.330.
12.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
2013
1.
2.
3.
4.
Esistenze iniziali
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valori
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011
b) altre
Importo finale
2012
1.123.468
30.646.656
3.207.726
752.255
(586.269)
0
0
0
752.255
0
0
(2.836.513)
31.183.855
0
0
0
(2.836.513)
0
0
0
0
1.123.468
3.737.586
541.407
3.579.433
294.212
(255.336)
0
0
294.212
0
0
(136.059)
4.023.657
0
0
(7.011)
0
(129.048)
3.737.586
0
0
0
30.646.656
0
0
0
0
0
(586.269)
0
0
0
0
12.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
2013
1.
2.
3.
4.
58
Esistenze iniziali
Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
Importo finale
2012
0
0
541.407
0
0
0
0
(255.336)
0
0
12.6 Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
2013
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3.
4.
Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
Importo finale
2012
1.380
216
0
1.164
0
0
0
0
0
0
0
1.164
0
0
(10.422)
0
0
(10.422)
0
0
0
0
0
0
0
0
(9.042)
1.380
La Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 prevede la possibilità di procedere al riallineamento del valore civilistico e scale (c.d.
“affrancamento”) di una partecipazione acquisita e iscritta nell’attivo dello stato patrimoniale.
La procedura di affrancamento comporta:
i) il pagamento di un’imposta sostitutiva calcolata sul maggiore valore della partecipazione (“il maggiore valore della partecipazione”)
rispetto al patrimonio netto della società acquisita, come riportato nell’ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione;
ii) la deducibilità scale del maggiore valore della partecipazione attraverso un processo di ammortamento decennale che determina, in sede
di calcolo delle imposte e per un periodo di 10 anni, una variazione in diminuzione del reddito imponibile pari a 1/10 del maggiore valore
della partecipazione.
Arca SGR ha registrato nel proprio bilancio 2013 (individuale e consolidato) gli effetti contabili conseguenti la decisione di procedere
all’affrancamento del maggiore valore della partecipazione totalitaria in Carige SGR, pari a € 89.429.214, derivante dalla differenza tra il
valore della partecipazione iscritta nel bilancio di Arca SGR al 31 dicembre 2013 (€ 101.566.978) e il patrimonio netto di Carige SGR al 31
dicembre 2012 (€ 12.137.764 come da ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione).
Tali effetti sono di seguito illustrati:
i) iscrizione di una passività scale corrente, pari all’imposta sostitutiva dovuta per l’affrancamento che dovrà essere versata nel giugno 2014
con il saldo delle imposte sul reddito della società relativo all’esercizio 2013. L’imposta sostitutiva per l’affrancamento della partecipazione
in Carige SGR, iscritta nella voce 70 (a) del passivo di stato patrimoniale “Passività scali correnti”, è pari a € 14.308.674, calcolata
applicando l’aliquota del 16% al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214). La contropartita di tale passività scale corrente è
un costo scale di pari importo che va ad incrementare il carico scale dell’esercizio 2013;
ii) iscrizione di attività scali differite, come previsto dallo IAS 121, pari alla sommatoria delle minori imposte sul reddito che Arca SGR si
troverà a versare nel futuro a seguito della possibilità di dedurre dal proprio reddito imponibile la quota di ammortamento scale (1/10 all’anno
per 10 anni) del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR. Il valore delle attività scali differite nel caso dell’affrancamento
della partecipazione in Carige SGR è pari a € 29.574.241, calcolato applicando le aliquote di IRES e IRAP (rispettivamente 27,50% e
5,57%) al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214). Tali attività scali differite sono incluse nella voce 120 (b) dell’attivo di
stato patrimoniale “Attività scali anticipate” (l’importo è incluso nella tabella 12.3 che riporta il dettaglio delle variazioni delle imposte
anticipate al punto 2.1, lettera d). La contropartita delle attività scali differite iscritte nello stato patrimoniale in seguito all’affrancamento
è un provento scale di pari importo che va a ridurre il carico scale dell’esercizio 2013.
L’impatto netto sul conto economico 2013 di Arca SGR (individuale e consolidato) delle scritture contabili sopra descritte è positivo e
rappresenta un incremento dell’utile netto di esercizio pari a € 15.265.567; in assenza di questo impatto contabile, l’utile di esercizio 2013 di
Arca SGR sarebbe stato di € 16.202.856 a livello individuale e di € 16.183.963 a livello consolidato.
1
Si segnala che lo IAS 12 prevede la possibilità di iscrivere in bilancio imposte differite attive solo a fronte della probabilità di recuperare tali valori a fronte di un’adeguata capienza
dei redditi imponibili futuri (c.d. “probability test”). Tuttavia, nel caso di specie (imposte differite attive da avviamento), la legge n. 214 del 22 dicembre 2011 ha previsto che tali attività scali siano trasformabili in veri e propri crediti di imposta (utilizzabili in compensazione con altri debiti tributari ed eventualmente rimborsabili da parte del sco), in presenza di
perdite scali e secondo regole previste dalla norma. La norma sopra richiamata conferisce dunque certezza alla recuperabilità delle attività scali in questione, sia in presenza di utili
(riduzione della base imponibile), sia di perdite scali (trasformazione in crediti di imposta), rendendo il richiamato “probability test” automaticamente soddisfatto.
59
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 14 -
ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Risconti attivi su commissioni di pre-conto
Risconti attivi diversi
Costi anticipati
Crediti verso Fornitori
Depositi cauzionali
Crediti v/terzi per servizi diversi
Crediti verso Dipendenti e Collaboratori
Macchina affrancatrice
Crediti diversi verso l’Erario
Crediti verso Enti previdenziali
Rimborso imposta di registro
Altre attività
Totale
2013
2012
14.573.291
371.293
288.757
182.228
4.744
243
6.041
6.995
0
0
41.822
25.884
35.474.173
735.358
250.238
80.886
5.596
247.505
5.616
7.532
49.034
10.393
0
6.029.116
15.501.298
42.895.447
La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute
anticipatamente ai collocatori.
60
VOCI DEL PASSIVO
Sezione 1 -
DEBITI - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Debiti”
2013
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento O.I.C.R.
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
Altri debiti:
4.1 pronti contro termine:
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
4.2 altri
Totale
2012
40.732.662
37.498.351
0
3.234.311
1.224.482
1.073.181
151.301
0
0
0
0
0
39.843.539
0
0
0
0
39.843.539
81.800.683
42.545.814
40.108.700
0
2.437.114
998.511
732.870
265.641
0
0
0
0
0
52.488.426
0
52.402.080
0
0
86.346
96.032.751
Fair Value - livello 1
0
0
Fair Value - livello 2
81.800.683
96.032.751
Fair Value - livello 3
0
0
81.800.683
96.032.751
Totale Fair Value
Il saldo 2012 della voce 3.2 pari a zero tiene conto della riclassifica di € 699.532 nella voce 90 “Altre passività”.
Tale importo si riferisce ai debiti verso gli outsourcers di servizi amministrativi relativi ai fondi comuni e ai fondi pensione di Arca.
Tale riclassifica rende comparabili i due esercizi.
61
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
1.2 “Debiti”: composizione per controparte
Composizione / Controparte
1.
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento OICR
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
Altri debiti:
4.1 pronti contro temine
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
4.2 altri
Banche
Enti finanziari
di cui del Gruppo
della SGR
Clientela
di cui del Gruppo
della SGR
di cui del Gruppo
della SGR
37.214.766
0
3.226.338
0
0
0
179.601
0
7.973
0
0
0
103.984
0
0
0
0
0
436.499
0
0
0
0
0
48.691
0
0
0
0
0
587.991
151.301
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
39.679.003
0
0
0
0
0
0
0
0
0
164.536
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale al 31.12.2013
80.556.606
0
400.801
0
843.276
0
Totale al 31.12.2012
95.114.103
0
161.231
0
757.417
0
2.
3.
4.
In attuazione delle delibere del Consiglio di Amministrazione in data 1° agosto 2013 (approvazione dell’emissione) e 24 ottobre 2013
(approvazione del regolamento), la società ha emesso il 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale per una valore nominale
complessivo di € 23.000.000 interamente sottoscritto.
Tale strumento innovativo è incluso nella voce 4 “Altri debiti” punto 4.2 “altri” della tabella 1.2, unitamente al nanziamento erogato da
Banca Popolare di Vicenza a favore di Arca SGR, iscritto per un valore pari a € 14.474.445.
Lo strumento emesso ha le caratteristiche previste dalla Circolare n. 263 della Banca d’Italia del 27 dicembre 2006, Titolo I, Capitolo 2,
Sezione II, Paragrafo 4 e pertanto, in linea con le previsioni in materia di vigilanza della Banca d’Italia, è conteggiato nel Patrimonio di Base
della società no al limite massimo del 35% del Patrimonio di Base stesso (strumento innovativo compreso) al lordo delle eventuali deduzioni
previste dalla norma.
Queste le caratteristiche principali dello strumento emesso:
• strumento irredimibile senza scadenza predeterminata;
• cedola annua del 9,80%, pagabile entro 30 giorni dalla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della società del
bilancio dell’esercizio in cui la cedola è maturata;
• facoltà della società di cancellare il pagamento delle cedole, qualora tale pagamento risulti incompatibile con la stabilità della situazione
nanziaria e patrimoniale della società;
• possibilità di rimborsare lo strumento dopo cinque anni dall’emissione a condizione che il rimborso sia compatibile con i requisiti patrimoniali
di vigilanza e previa autorizzazione della Banca d’Italia;
• possibilità per la società di riacquistare lo strumento dai sottoscrittori in qualsiasi momento;
• meccanismo di assorbimento delle perdite che consente alla società di svalutare il valore nominale dello strumento (riducendone il valore
di rimborso), incrementando così il valore del proprio patrimonio netto, qualora i requisiti patrimoniali previsti dalla normativa di vigilanza
non siano rispettati. Non sono previsti meccanismi di assorbimento delle perdite che comportino la conversione dello strumento innovativo
di capitale in azioni di Arca SGR.
Secondo quanto previsto dallo IAS 32, lo strumento è classicato tra le passività dello stato patrimoniale in quanto il regolamento comporta
l’obbligazione contrattuale dell’emittente “a consegnare disponibilità liquide” (la cedola) ai sottoscrittori dello strumento a scadenze
determinate.
Tuttavia, poiché in presenza di precise condizioni di necessità patrimoniale e nanziaria tale obbligazione può essere cancellata e, addirittura,
si può procedere alla svalutazione del valore nominale dello strumento, quest’ultimo risulta essere fortemente tutelante del patrimonio della
società e, pertanto, viene inserito, insieme a capitale sociale e riserve, nel Patrimonio di Base nell’ambito delle segnalazioni di vigilanza
periodiche.
62
Sezione 7 -
PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70
(in unità di Euro)
Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività scali” di complessivi di € 22.635.821 si rimanda alle apposite tabelle esposte tra
le voce dell’attivo nella sezione 12 “Attività e passività scali”.
Sezione 9 -
ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
2013
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Debiti v/fornitori
Debiti v/Dipendenti, collaboratori e Amministratori
Debiti v/Enti Previdenziali su competenze da corrispondere
Debiti v/Erario per Irpef c/dipendenti
Debiti v/Erario per Irpef c/prodotti gestiti
Debiti v/Enti Previdenziali e Assistenziali
Altre passività
Totale
2012
4.771.142
4.715.343
720.802
303.568
4.718.036
329.363
637.787
5.038.902
3.241.053
121.949
330.009
4.925.327
259.444
1.905.055
16.196.041
15.821.739
Il saldo 2012 della voce 1. “Debiti verso fornitori” è stato incrementato rispetto all’esercizio precedente per € 699.532. Tale importo, precedentemente classicato nella voce 10 “Debiti”, si riferisce ai debiti verso gli outsourcers di servizi amministrativi relativi ai fondi comuni e ai
fondi pensione di Arca. Tale riclassica rende comparabili i due esercizi.
Alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014, nella voce 90
“Altre passività” (punto 2 della tabella) sono stati riclassicati i premi dovuti ai dipendenti (circa € 2 milioni) e i premi dovuti agli amministratori (circa € 2,2 milioni).
Il saldo 2012 è stato conseguentemente adeguato ed incrementato di € 2.516.721 (dalla voce 110 “Fondi per rischi e oneri”) di cui € 1.820.000
per premi dovuti ai dipendenti e € 696.721 per premi dovuti agli amministratori.
Il punto 7 della tabella accoglie il debito di € 566.978 nei confronti di Banca Carige per il saldo patrimoniale relativo all’acquisizione di Carige
SGR.
Sezione 10 -
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
2013
A
B
C
D
Esistenze iniziali
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
- civilistico
- rivalutazione Istat
- attualizzazione IAS
B.2 Altre variazioni in aumento (TFR dipendenti acquisiti con rami di azienda)
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
- anticipazioni concesse
- quota del Tfr devoluta al fondo previdenziale complementare
- imposta sostitutiva su rivalutazione Tfr
- variazione IAS
Esistenze finali
2012
654.323
400.080
1.270.576
476.683
440.092
349.836
28.080
62.176
36.591
(340.332)
(1.092.936)
(722.735)
(370.201)
(13.300)
(353.812)
(3.089)
0
714.071
654.323
377.000
319.044
14.463
43.493
23.080
(19.698)
(320.634)
0
(319.044)
(1.590)
0
63
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
10.2 “Trattamento di fine rapporto del personale”: altre informazioni
La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei benefici maturati mediante il criterio “Project Unit Credit”
come previsto dallo IAS 19; tale valutazione è stata condotta con il supporto di un esperto attuariale indipendente. Nella seguente tabella sono
riportate le principali ipotesi di tipo demografico ed economico-finanziario sulle quali è fondata la valutazione al 31 dicembre 2013.
Si segnala che il valore cumulato degli utili/perdite attuariali relative al fondo TFR è stato riclassificato da riserve di utili a riserve da valutazione come dettagliato nella Parte A della presente nota integrativa.
Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2013
Tasso di mortalità dei dipendenti
Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA.
Inabilità della popolazione attiva
Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa.
Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società.
Frequenza del turnover
Determinate in funzione dell’esperienza storica della società.
Probabilità di pensionamento
Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto
dalla normativa vigente per il pensionamento INPS.
Tasso annuo di attualizzazione
iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA.
Tasso annuo di inflazione
2,00% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT.
Analisi di sensitività
+/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del
fondo TFR compreso tra € 685.593 e € 744.431.
Sezione 11 -
FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
2013
Voci
1. Quiescenza e obblighi simili
2. Altri fondi:
2.1 Fondo garanzia dei Fondi Pensione
2.2 Fondo oneri futuri Amministratori
2.3 Fondo bonus dipendenti
2.4 Fondo per il contenzioso IVA banca depositaria
Totale
2012
0
0
0
0
0
378.290
378.290
0
0
0
0
0
Alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014, il saldo del fondo per rischi ed oneri 2012 di € 2.516.721, di cui € 1.820.000 per premi dovuti ai dipendenti ed € 696.721 per premi dovuti agli amministratori
è stato riclassicato nella voce 90 “Altre passività”.
Per chiarezza si dà comunque evidenza della riclassica e/o dell’utilizzo del fondo rischi e oneri 2012 nella seguente tabella 11.2.
Il dato riportato alla voce 2.4 si riferisce all’IVA sui corrispettivi per le attività di custodia, controllo e sorveglianza svolte dalla banca depositaria a favore del fondo pensione Arca Previdenza nel periodo 2006-2012. Come da regolamento del fondo pensione, queste spese sono a
carico della società di gestione e non del fondo pensione (al contrario di quanto avviene per i fondi comuni, il cui patrimonio sostiene l’onere
per le spese di banca depositaria). In assenza di una valorizzazione specica, prevista contrattualmente, dei corrispettivi da assoggettare ad
IVA, tale valore è stato stimato come segue: i) attività di controllo e sorveglianza, sulla base della risoluzione 97/E dell’Agenzia delle Entrate,
pubblicata nel dicembre 2013; ii) attività di custodia, sulla base della valorizzazione specica dell’attività in questione così come prevista dalla
convenzione di banca depositaria attualmente in vigore.
Si rimanda alla sezione 13 della parte C della presente nota informativa per maggiori informazioni.
11.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondo Garanzia
Fondo Pensione
Fondo oneri futuri
amministratori
Fondo bonus
dipendenti
Fondo per il
contenzioso IVA
banca depositaria
Totale
A Esistenze iniziali
B Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
B.2 Altre variazioni
C Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell’esercizio
C.2 Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
696.721
0
0
0
(696.721)
0
(696.721)
1.820.000
0
0
0
(1.820.000)
(1.820.000)
0
0
378.290
378.290
0
0
0
0
2.516.721
378.290
378.290
0
(2.516.721)
(1.820.000)
(696.721)
D Esistenze finali
0
0
0
378.290
378.290
Nella voce C.2 “Altre variazioni” sono evidenziati per € 696.721 i premi dovuti agli amministratori ancora in essere al 31/12/2013 ma riclassicati nella voce 90 “Altre passività” per i motivi sopra illustrati.
64
Sezione 12 -
PATRIMONIO - Voce 120, 160 e 170
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
2013
Tipologie
1.
Capitale
1.1 Azioni ordinarie
n. 50.000.000 azioni da nominali € 1,00
1.2 Altre azioni
2012
50.000.000
TOTALE
50.000.000
0
0
50.000.000
50.000.000
Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente.
La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni né titoli o valori simili.
12.5 Altre informazioni
12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”
Legale
A Esistenze iniziali
B Aumenti
B.1 Attribuzioni
di utili/perdite
B.2 Altre variazioni
C Diminuzioni
C.1 Utilizzi
- coperture perdite
- distribuzione
- trasferimento
- a capitale
C.2 Altre variazioni
D Rimanenze finali
Rettifica utili
esercizio 2005
per transizione
IAS
Rettifica utili
esercizi
precedenti per
TFR IAS 19
10.000.000
0
157.382
0
0
0
0
0
0
0
33.208
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10.000.000
0
0
157.382
First Time
Adoption
Riserva
straordinaria
Perdite
esercizi
precedenti
Riserva
ex D. Lgs
n. 124/93
411.520 14.214.939 33.857.488 (3.540.908)
33.208
0 13.504.610
0
Totale
221.976 55.322.397
0 13.537.818
0 13.504.610
0
0
0
0
0
0
3.540.908
0 13.537.818
0
0
0 3.540.908
0
0
0
0
3.540.908
0
0
0
0
0
0
0
0
0
444.728 14.214.939 47.362.098
0
0
0
3.540.908
0
0
0
0
0
221.976 72.401.123
La riserva ex D. Lgs. nr. 124/93, include € 21.213 non considerabili in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R. N° 917/86
nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D. Lgs. n. 344/03, in quanto l’accantonamento con il quale tale riserva è stata
costituita non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio.
La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data
di riferimento.
L’applicazione della nuova versione del principio IAS 19 ha comportato con effetto retroattivo la riclassificazione delle riserve di utili alla
riserva di valutazione del valore complessivo degli utili e perdite attuariali sul TFR riconosciuto fino al 31 dicembre 2011 e la riclassificazione
dal conto economico al prospetto della redditività complessiva delle componenti attuariali riconosciute nel 2012.
Le esistenze iniziali della voce “Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19” di € 411.520 accolgono la riclassicazione delle perdite
attuariali sul TFR dal 2005 al 2011, pari ad € 611.139 al netto dell’effetto scale di € 199.619.
Gli aumenti per attribuzione di utili/perdite riferita alla stessa voce di € 33.208 rappresenta la riclassica delle perdite attuariali sul TFR del
2012 di € 45.804 al netto dell’effetto scale di € 12.596.
65
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte B
12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”
Attività
finanziarie
disponibili
per la vendita
A
B
C
Esistenze iniziali
Totale
3.638
(444.728)
(441.090)
Aumenti
0
0
0
B.1 Variazioni positive di fair value
0
0
0
B.2 Altre variazioni
0
0
0
(3.638)
(22.175)
(25.813)
0
0
0
(3.638)
(22.175)
(25.813)
0
(466.903)
(466.903)
Diminuzioni
C.1 Variazioni negative di fair value
C.2 Altre variazioni
D
Riserva
valutazione
TFR IAS
Rimanenze finali
Il decremento della riserva di € 3.638 è imputabile alla vendita nell’esercizio delle quote O.I.C.R. (Arca MM).
Il valore iniziale della riserva da valutazione del TFR, ai sensi del nuovo IAS 19, negativa per € 444.728 accoglie le perdite attuariali sul TFR
dal 2005 al 2012 pari a € 656.943 al netto dell’effetto scale di € 212.215.
La variazione dell’esercizio pari ad € 22.175 rappresenta la perdita attuariale sul TFR 2013 di € 30.586 al netto dell’effetto scale di € 8.411.
12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità
Importo
Riserve:
1. Riserva legale
2. Riserva straordinaria al netto della perdita 2011
3. Riserva ex D. Lgs. n. 124/93
4. Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS
5. Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19
6. Riserva valutazione TFR IAS
7. Riserva First Time Adoption
- su attività materiali
- su T.F.R.
- per annullamento del fondo rischi finanziari generali
e altri fondi rischi generici
TOTALE
Quota non distribuibile
Quota distribuibile
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai soci
D - per incremento riserva straordinaria
66
Possibilità di
utilizzazione
10.000.000
47.362.098
221.976
157.382
444.728
(466.903)
Quota
disponibile
B.
A.B.C.
A.B.C.
A.B.C.D.
A.B.C.D.
10.000.000
47.362.098
221.976
157.382
444.728
0
B.
A.B.C.D.
9.929.234
1.595.249
572.219
A.B.C.D.
572.219
2.118.237
A.B.C.D.
2.118.237
11.524.483
71.934.220
}
72.401.123
(19.929.234)
52.471.889
NOTA INTEGRATIVA
PARTE C
Informazioni
sul Conto Economico
Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1 -
COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20
(in unità di Euro)
1.1 “Commmissioni attive e passive”
2013
Commissioni
Attive
Servizi
A GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi comuni
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– commissioni di
– sottoscrizione / rimborso
– commissioni di switch
– altre commissioni
Totale commissioni
da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– commissioni di
– sottoscrizione / rimborso
– altre commissioni
Totale commissioni da gestioni individuali
1.3 Fondi pensione aperti
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– commissioni di
– sottoscrizione / rimborso
– altre commissioni
Totale commissioni
da fondi pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI
PER GESTIONE
B ALTRI SERVIZI
– consulenza
– altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI
(A)
(B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
2012
Commissioni
Passive
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
54.304.302
6.901.332
144.861.040
1.688.744
(91.847.702)
0
53.013.338
1.688.744
(27.141.585)
0
(3.265.785)
(2.799.047)
0
(3.265.785)
14.530.239
0
0
(19.542.184)
0
(3.037.702)
(5.011.945)
0
(3.037.702)
192.653.098 (137.512.296)
55.140.802
161.080.023 (114.427.588)
46.652.435
161.409.228 (107.104.926)
6.901.332
0
24.342.538
0
0
Commissioni
Nette
Commissioni
Nette
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15.394.552
0
(6.458.039)
(242.685)
8.936.513
(242.685)
11.523.327
0
(4.234.140)
(385.573)
7.289.187
(385.573)
302.406
855.143
(233.223)
(58.275)
69.183
796.868
235.799
800.708
(150.586)
(65.985)
85.213
734.723
16.552.101
(6.992.222)
9.559.879
12.559.834
(4.836.284)
7.723.550
1.454.431
86.211
0
0
0
0
1.454.431
86.211
0
1.046.611
39.335
0
0
0
0
1.046.611
39.335
0
1.540.642
0
1.540.642
1.085.946
0
1.085.946
210.745.841 (144.504.518)
66.241.323
174.725.803 (119.263.872)
55.461.931
0
0
0
0
0
0
0
0
0
210.745.841 (144.504.518)
66.241.323
0
0
0
0
0
0
0
0
0
174.725.803 (119.263.872)
55.461.931
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui la società
ha delegato la gestione.
Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”.
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni
di gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione in essere al 31 dicembre 2013, pari rispettivamente ad € 8.484.344 e ad € 1.666.516.
Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto, riscontate nel corso del periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.
68
1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte
Tipologia / Controparte
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Commissioni di collocamento
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
1.2 Commissioni di mantenimento
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
1.3 Commissioni di incentivazione
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
1.4 Altre Commissioni
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
2. Gestioni ricevute in delega
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
TOTALE COMMISSIONI
PER ATTIVITA’ DI GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
– consulenze
– altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI
(B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
Banche
Enti finanziari
di cui del Gruppo
Altri soggetti
di cui del Gruppo
Totale
di cui del Gruppo
di cui del Gruppo
27.141.322
0
233.093
0
0
0
263
0
130
0
0
0
0
0
0
0 27.141.585
0
0
0
233.223
0
0
0
106.031.780
0
6.429.510
0
0
0
802.473
0
28.529
0
0
0
270.673
0
0
0 107.104.926
0
0
0 6.458.039
0
0
0
0
0
242.042
0
0
0
0
0
643
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
242.685
0
0
0
0
0
58.275
0
0
0
222.323
0
0
0
0
0
3.043.462
0
0
0
0
0
3.265.785
0
58.275
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
140.136.022
0
1.054.361
0
3.314.135
0 144.504.518
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
140.136.022
0
1.054.361
0
3.314.135
0 144.504.518
0
1.3 “Commissioni attive e passive” su gestioni delegate a terzi
2013
Servizi
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
2012
Commissioni
Nette
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
1. Gestioni proprie di patrimoni
1.1 Fondi comuni
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– altre commissioni
1.764.017
0
0
(1.067.485)
0
(222.323)
696.532
0
(222.323)
3.011.108
0
0
(1.808.788)
0
(410.920)
1.202.320
0
(410.920)
Totale commissioni
su gestioni delegate a terzi
1.764.017
(1.289.808)
474.209
3.011.108
(2.219.708)
791.400
69
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 3 -
INTERESSI - Voci 40 e 50
(in unità di Euro)
3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”
2013
Voci / Forme tecniche
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Titoli di
debito
Pronti contro
termine
Depositi e
conti correnti
Altre
operazioni
2012
Totale
1.174.536
0
0
0
1.174.536
2.076.042
2. Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
0
0
0
0
0
0
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
0
0
0
0
0
0
5. Crediti
0
0
478.587
0
478.587
174.752
6. Altre attività
0
0
0
25.112
25.112
10.942
7. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
1.174.536
0
478.587
25.112
1.678.235
2.261.736
Altro
Totale
2012
TOTALE
3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”
2013
Voci / Forme tecniche
1. Debiti
Finanziamenti
Pronti contro
termine
Titoli
(335.235)
(217.138)
0
(13.426)
(565.799)
(301.895)
2. Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
3. Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
0
4. Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
0
5. Altre passività
0
0
0
(71.574)
(71.574)
(3.869)
6. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
0
(335.235)
(217.138)
0
(85.000)
(637.373)
(305.764)
TOTALE
70
Sezione 4
- RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - Voce 60
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 60 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”
2013
Voci / Componenti reddituali
Plusvalenze
2012
Utili
da negoziazione
Minusvalenze
Perdite
da negoziazione
Risultato
Netto
Risultato
Netto
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
di cui: Titoli di Stato
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
di cui: OICR propri
0
0
0
0
0
155.700
155.700
0
0
0
0
0
0
0
0
(48.336)
(48.336)
0
0
0
107.364
107.364
0
0
0
5.232.900
5.232.900
0
0
0
1.4 Altre attività
0
0
0
0
0
0
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
2.2 Altre passività
0
0
0
0
0
0
3. Attività e passività
finanziarie: differenze di cambio
0
0
0
0
0
0
4. Derivati
0
0
0
0
0
0
0
155.700
0
(48.336)
107.364
5.232.900
TOTALE
Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” realizzando
un utile netto di € 107.364. La liquidità ottenuta è stata impiegata per il pagamento delle quote di Carige SGR.
Sezione 7 -
UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO - Voce 90
(in unità di Euro)
7.1 Composizione della voce 90 “Utile (Perdita) da cessione o riacquisto”
2013
Voci / Componenti reddituali
1. Attività finanziarie
1.1 Attività disponibili per la vendita
1.2 Attività detenute sino a scadenza
1.3 Altre attività finanziarie
Utile
2012
Perdita
Risultato
Netto
Utile
Perdita
Risultato
Netto
5.299
0
0
0
0
0
5.299
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
5.299
0
5.299
0
0
0
2. Passività finanziarie
2.1 Debiti
2.2 Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE (2)
0
0
0
0
0
0
5.299
0
5.299
0
0
0
TOTALE (1)
TOTALE (1+2)
Nel corso del 2013 la società ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la vendita” realizzando un
utile di € 5.299 (quote O.I.C.R. Arca MM).
71
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 9 -
SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
2013
Voci/Settori
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di ne rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al tratt. di ne rapporto al personale
f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione denita
- a beneci deniti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione denita
- a beneci deniti
h) altre spese
7.845.910
2.191.674
0
0
27.370
11.922.787
10.972.164
7.569.708
2.134.894
0
0
86.279
0
0
0
0
453.054
0
1.404.779
501.898
0
679.385
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e Sindaci
a) compensi del Consiglio di Amministrazione
b) compensi del Collegio Sindacale
2012
126.901
78.995
2.294.868
1.755.591
1.638.549
117.042
0
0
2.169.966
124.902
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende
0
0
6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società
0
0
14.344.556
12.806.750
Totale
La voce 1.h “Personale dipendente - altre spese” include il costo di € 1.079.200 erogato nell’anno per incentivi all’esodo.
9.2 Numero medio dei Dipendenti ripartiti per categoria
2013
1.
2.
Personale con contratto di lavoro subordinato
dirigenti
quadri direttivi
restante personale
Personale con contratto di lavoro somministrato
dirigenti
quadri direttivi
restante personale
TOTALE
2012
85
15
41
29
1
0
0
1
86
Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
72
86
12
42
32
1
0
0
1
87
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci
Info provider
Service informatico
Canoni/manutenzione licenze software
Pubblicità
Consulenze e prestazioni professionali
Outsourcing amministrativo fondi comuni
Outsourcing amministrativo fondi pensione
Outsourcing amministrativo SGR
Commissioni e spese bancarie fondi pensione
Manutenzioni beni materiali e hardware
Postali
Telefoniche
Formazione rete di vendita
Altre spese per il personale
Pubblicazioni obbligatorie
Vigilanza e pulizia uffici
Elettricità e combustibile
Viaggi e trasferte
Locazione immobili e spese accessorie
Noleggio automobili
Quote associative
Trasporto e spedizione
Rappresentanza
Stampati e cancelleria
Pubblicazioni e abbonamenti
Spese di revisione
Noleggio macchine
Emolumenti organismi di controllo fondi pensione
Imposte indirette e tasse
Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondi comuni
Premi assicurativi
Adesione organismi di garanzia/vigilanza
Altre
TOTALE
2013
2012
2.123.230
2.434.348
816.117
1.517.830
3.484.311
3.708.056
1.810.200
473.218
766.679
771.656
733.038
308.330
39.083
446.048
306.314
477.473
345.714
136.497
14.947
129.233
130.313
64.251
220.111
168.674
56.159
162.997
140.881
25.609
485.238
106.431
18.380
3.629
223.058
2.609.409
2.835.570
1.030.914
462.966
2.883.727
4.313.632
1.594.584
507.017
1.322.085
925.172
852.899
279.809
52.575
396.029
362.800
380.115
274.213
97.739
128.659
124.035
131.753
45.747
87.928
101.505
55.194
88.223
42.669
75.936
966.159
150.586
26.823
3.564
158.323
22.648.052
23.368.359
Tra le spese amministrative si segnala:
I) l’incremento delle spese di pubblicità dovuto alle attività di supporto al brand Arca effettuate nel corso del 2013 (acquisto spazi pubblicitari, organizzazione di eventi promozionali e istituzionali);
II) l’incremento delle consulenze, principalmente a seguito dell’assistenza al processo di acquisizione di Carige SGR;
III) la riduzione delle spese di banca depositaria del fondo pensione a seguito del pricing più vantaggioso dell’attuale contratto di servizio.
73
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 10 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 120
(in unità di Euro)
10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
2013
Ammortamento
Voci / rettifiche e riprese di valore
1. Di proprietà
– ad uso funzionale
– per investimento
2. Acquisite in leasing finanziario
– ad uso funzionale
– per investimento
TOTALE
Rettifiche
di valore per
deterioramento
2012
Riprese
di valore
Risultato
Netto
Risultato
Netto
941.417
0
0
0
0
0
941.417
0
663.167
0
21.458
0
0
0
0
0
21.458
0
0
0
962.875
0
0
962.875
663.167
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 “Attività materiali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
Sezione 11 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
2013
Ammortamento
Voci / rettifiche e riprese di valore
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali
2.1 di proprietà
– generate internamente
– altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
TOTALE
Rettifiche
di valore per
deterioramento
2012
Riprese
di valore
Risultato
Netto
0
0
0
0
0
0
1.295.176
0
0
0
0
0
0
0
0
1.295.176
0
0
723.817
0
1.295.176
0
0
1.295.176
723.817
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della Nota Integrativa, sezione 11 “Attività immateriali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
74
Risultato
Netto
Sezione 13 -
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150
(in unità di Euro)
13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
2013
Voci
1.
2.
Accantonamenti
1.1 al fondo garanzia dei fondi pensione
1.2 al fondo oneri futuri Amministratori
1.3 al fondo bonus dipendenti
1.4 al fondo per il contenzioso IVA banca depositaria
Utilizzi/Rilasci
2.1 del fondo garanzia dei fondi pensione
RISULTATO NETTO
2012
378.290
0
0
0
378.290
0
0
378.290
0
0
0
0
0
(73.633)
(73.633)
(73.633)
Per quanto riguarda la riclassifica degli accantonamenti 2012 e i nuovi accantonamenti 2013 si rimanda a quanto già illustrato alla voce 110.
“Fondi per rischi e oneri”.
Come già riportato nella Nota Integrativa del Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012, l’Amministrazione Finanziaria (“AF”) ha avviato azioni
di accertamento sull’imponibilità IVA dei compensi riconosciuti alle banche depositarie dalle SGR per l’attività svolta a favore dei fondi comuni
e dei fondi pensione.
In tale contesto, Arca ha subito una verica scale per gli anni 2006-2007-2008-2009 che si è conclusa con la contestazione per violazione
degli obblighi di auto-fatturazione in relazione alle attività sopraindicate, ritenute imponibili dall’AF. In particolare Arca ha ricevuto un atto di
irrogazione di sanzioni per l’anno 2006, pari a circa € 1,5 milioni, e un avviso di contestazione per l’anno 2007, nel quale sono previste sanzioni
pari a circa € 4,0 milioni. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni relativo all’anno 2006 ed ha presentato una
memoria difensiva per l’avviso sull’anno 2007.
Nel gennaio 2013, Arca ha ricevuto dalla Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. (Gruppo UBI) una comunicazione con la quale si riferiva
che la Commissione Tributaria Provinciale di Milano aveva annullato nei confronti della Banca stessa la sanzione per omessa applicazione
dell’IVA alle prestazioni svolte per l’incarico di banca depositaria, confermando tuttavia la debenza dell’imposta omessa pari a circa € 1,2
milioni per l’anno 2006. Con la stessa nota la Banca rappresentava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa nei confronti di Arca ai sensi
dell’art. 93 del D.L. n.1 del 2012. Sempre nel gennaio 2013, analoga comunicazione (inclusa l’intenzione di volersi avvalere del diritto di rivalsa)
è pervenuta dalla Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (Gruppo UBI) che riferiva di aver ricevuto avvisi di accertamento per gli anni 2006 e 2007
per importi rispettivamente pari a € 0,4 milioni e € 0,3 milioni. Nel maggio 2013 si aggiungeva alle sopra descritte comunicazioni una nota della
Banca Popolare di Vicenza che informava Arca degli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate (“AdE”) nei suoi confronti per
gli anni 2006 e 2007 (rispettivamente per € 0,25 milioni ed € 0,3 milioni) per omessa applicazione dell’IVA sui compensi addebitati ad Arca in
relazione al servizio di banca depositaria. Come per le precedenti fattispecie, la Banca comunicava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa.
In ciascuno dei casi sopra descritti, la contestazione dell’AdE era riferita all’omessa applicazione dell’IVA sul 100% dell’importo addebitato
dalle banche ad Arca per i servizi di banca depositaria.
In relazione allo scenario sopra descritto, diverse sono state le evoluzioni nel secondo semestre 2013.
Innanzitutto l’AdE, recependo le prime sentenze rese in materia da parte delle Commissioni Tributarie, ha riconosciuto l’incertezza interpretativa
caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai servizi di banca depositaria e, pertanto, ha modicato la propria posizione in merito alla
contestazione di sanzioni per omessa regolarizzazione dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria ricevuti. Tale cambiamento
ha avuto i seguenti effetti diretti sui contenziosi scali di Arca in materia IVA: i) con comunicazione del 19 dicembre 2013 l’AdE ha accolto le
ragioni esposte da Arca nella memoria difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso di contestazione per omessa regolarizzazione dell’IVA
sui servizi di banca depositaria dell’anno 2007, ii) in data 14 marzo 2014 l’AdE ha noticato ad Arca SGR il provvedimento di annullamento
delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria per l’esercizio 2006.
Per quanto concerne gli altri anni assoggettati a verica scale (2008-2009), si segnala che: i) per l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun
atto/avviso di contestazione e tale anno non può essere più soggetto a verica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per
l’anno 2009, alla luce delle recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun atto/avviso di contestazione da parte dell’AdE
nei confronti di Arca. Il contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto.
Nel secondo semestre 2013, inoltre, si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni) e l’AdE in merito alla
valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca depositaria, delle attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che
rappresentano la quota parte della complessiva attività di banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte di
Giustizia Europea nel maggio 2006. A tale proposito, in data 17 dicembre 2013, l’AdE ha pubblicato la risoluzione 97/E in risposta alla richiesta
di consulenza giuridica inviata all’AF dalle Associazioni di categoria nell’ottobre 2013. Nella menzionata Risoluzione, l’AdE individua nella
misura del 28,3% dei corrispettivi per servizi di banca depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quanticazione delle attività di controllo e
sorveglianza da assoggettare a IVA, recependo così gli esiti del confronto avuto in materia con ABI e Assogestioni.
Sulla base di questo orientamento espresso, l’AdE ha richiesto alle banche depositarie di regolarizzare le rispettive posizioni IVA per servizi di
banca depositaria, versando l’imposta sulla quota percentuale dei corrispettivi sopra indicata (28,3%), nonché sui diritti di custodia. Le richieste
di regolarizzazione interessano tutti gli esercizi, a partire dal 2006 (anno della sentenza della Corte di Giustizia Europea sopra richiamata).
75
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte C
La posizione IVA relativa all’esercizio 2013 è stata regolarizzata dalle banche depositarie con l’emissione delle necessarie fatture/note di addebito
nei confronti delle SGR e con il versamento all’erario della corrispondente imposta. Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi
di banca depositaria, ha aderito a questa modalità operativa, provvedendo a regolarizzare la posizione IVA del 2013. La maggiore IVA è stata
quindi addebitata i) ai fondi comuni per la quota di loro competenza, come previsto dal regolamento dei fondi per gli oneri di banca depositaria,
ii) ad Arca SGR per la quota di competenza del fondo pensione aperto, come previsto dal regolamento dello stesso.
Sulla base delle informazioni acquisite dalla società, in relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare
il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza, nonché sui diritti di custodia, a tutte le banche depositarie per l’arco
temporale sopra indicato. Queste contestazioni assumerebbero rilevanza per Arca qualora le banche, versata l’IVA loro richiesta, procedessero
con l’addebito in via di rivalsa dell’IVA corrisposta. Secondo quanto ha precisato l’AdE con la risoluzione n. 97/E, tale facoltà è esercitabile dalle
banche solo a fronte della denizione dell’accertamento e dell’effettivo pagamento dell’imposta all’erario. A tale proposito Arca ha effettuato
una verica dello stato di avanzamento degli eventuali contenziosi in capo alle banche depositarie dei fondi Arca (fondi comuni e fondo
pensione) relativamente al periodo 2006-2012: il risultato della verica conferma che tutte le ex banche depositarie dei fondi Arca sono state
oggetto di accertamento/contestazione per l’intero periodo. Se ciascuna banca procedesse a denire la propria posizione dinanzi all’erario (in
via amministrativa, ovvero in presenza di giudicato) e a versare l’imposta relativa a tutti gli esercizi dal 2006 al 2012, l’ammontare complessivo
dell’imposta sarebbe pari a € 6.640.445, di cui € 6.262.155 relativi ai fondi comuni e € 378.290 relativi al fondo pensione.
Tale distinzione è rilevante ai ni della valutazione dell’eventuale impatto dell’onere sul bilancio di Arca SGR: come in precedenza accennato,
infatti, il regolamento e la normativa di riferimento del fondo pensione prevedono che le spese di banca depositaria restino in carico alla SGR,
mentre nel caso dei fondi comuni, il regolamento e la normativa di riferimento prevedono che sia il patrimonio del fondo a dovere sostenere tali
oneri.
La manifestazione degli oneri scali di cui si tratta richiede tuttavia come presupposto essenziale l’esercizio del diritto di rivalsa da parte
delle banche depositarie, il quale potrà avvenire, a sua volta, esclusivamente in seguito alla denitività della pretesa impositiva ed all’effettivo
versamento dell’IVA.
Attualmente solo il Gruppo Banco Popolare ha noticato ad Arca SGR l’esercizio della rivalsa per l’IVA versata a fronte dell’adesione di due
banche del Gruppo a due distinte contestazioni da parte dell’AdE per l’esercizio 2008, per un importo complessivo di circa € 25 mila. A ne
gennaio 2014 Arca ha risposto alle comunicazioni del Gruppo Banco Popolare respingendo, sulla base delle argomentazioni fonite dai propri
consulenti, la richiesta di rivalsa. Il Banco Popolare non ha riscontrato la comunicazione inviata da Arca e, a febbraio 2014, ha emesso fattura
nei confronti della società per la maggiore imposta regolarizzata.
Per converso, alle comunicazioni ricevute nel corso del 2013 dal Gruppo UBI e dalla Banca Popolare di Vicenza, in precedenza richiamate, non
è al momento seguita alcuna formalizzazione della volontà di esercitare il diritto di rivalsa per l’IVA versata.
Al momento quindi, ad eccezione della richiesta ricevuta dal Gruppo Banco Popolare, la passività legata all’esercizio della rivalsa IVA da parte
delle banche depositarie è da considerarsi potenziale, in assenza di altre comunicazioni formali in tale senso da parte delle banche.
Si segnala che è attualmente in corso di svolgimento una trattativa tra banche e SGR al ne di valutare un’eventuale ripartizione dell’onere
derivante dalla maggiore IVA sui servizi di banca depositaria, così come suggerito dalla Banca d’Italia, con una apposita comunicazione inviata
alle Associazioni di categoria interessate in data 22 ottobre 2013. L’esito del confronto è al momento incerto e pertanto una precisa quanticazione
del rischio in capo ai fondi comuni ed in capo ad Arca (al di là degli importi massimi in precedenza richiamati) è oggi impossibile.
Nell’ipotesi che i) il confronto tra banche depositarie e SGR non giunga ad una conclusione condivisa e ii) tutte le banche depositarie esercitino
il diritto di rivalsa per l’IVA versata, Arca SGR, a seguito degli approfondimenti normativi effettuati in ambito civilistico e scale, è comunque
orientata ad opporsi all’esercizio della rivalsa IVA ed a resistere alle pretese delle banche depositarie, ritenendo di poter opporre valide
argomentazioni, sulla base dei pareri legali ricevuti.
In ogni caso, laddove in futuro le banche depositarie procedessero al versamento dell’IVA relativa alle spese di banca depositaria, l’eventuale
esercizio del diritto di rivalsa da parte loro comporterebbe, come si è detto, l’insorgenza di oneri che allo stato si devono ritenere in larga misura
(per l’importo massimo già indicato in € 6.262.155) eventualmente gravanti sui fondi comuni e in misura minore (per l’importo massimo già
indicato in € 378.290) eventualmente gravanti su Arca SGR.
Pur permanendo una ineliminabile incertezza in ordine all’evoluzione futura ed alla effettiva conclusione della vicenda di cui si tratta
(relativamente alla effettiva legittimità dell’esercizio del diritto di rivalsa, alla quanticazione dell’onere effettivo ed alle decisioni che i soggetti
coinvolti assumeranno sulla ripartizione degli oneri scali in discorso tra banche, fondi comuni e SGR), la società, in osservanza dei principi
relativi al trattamento contabile delle passività potenziali (IAS 37), ritiene che debbano essere riconosciuti esistenti i requisiti che implicano
la registrazione di un onere riconducibile alla passività potenziale che potrebbe derivare dall’esercizio del diritto di rivalsa limitatamente alla
componente relativa ai servizi di banca depositaria del fondo pensione. Per questo motivo, è stato effettuato un accantonamento al fondo rischi
e oneri del passivo dello stato patrimoniale di € 378.290.
76
Sezione 14 -
ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”
Vo ci
1.
2.
Proventi
Proventi per altri servizi resi
Proventi diversi
Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti
Indennizzi diversi
Recupero spese
Contributo per rimborso piani formativi personale dipendente
Utili da alienazione cespiti
Differenze cambio attive
Recupero spese auto assegnate
Abbuoni e sconti attivi
Oneri
Oneri di competenza esercizi precedenti
Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi
Differenze cambi passive
Perdite da alienazione cespiti
Garanzie rilasciate ad aderenti Fondi Pensione - comparti a garanzia
Altri oneri straordinari
Abbuoni e sconti passivi
2013
2012
1.247.585
245.505
60.295
230.944
15.297
517.489
0
167.074
10.160
664
157
(332.331)
(199.096)
(53.303)
(13.001)
(409)
(36)
(66.458)
(28)
TOTALE
915.254
Sezione 17 - IMPOSTE
545.890
247.980
50.000
57.476
4.335
111.620
39.200
9.160
23.018
3.090
11
(1.140.286)
(354.975)
(110.559)
(11.111)
(241.440)
(264)
(421.924)
(13)
(594.396)
SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE
Voce 190
(in unità di Euro)
17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
2013
1.
2.
3.
3.bis
3.ter
4.
5.
Imposte correnti
– IRES
– IRAP
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
– IRES
– IRAP
Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio
– IRES
– IRAP
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti
Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter
Variazione delle imposte anticipate
– IRES
– IRAP
Variazione delle imposte differite
– IRES
– IRAP
Imposte di competenza dell’esercizio
2012
12.680.473
10.404.946
2.275.527
(2.101)
(91)
(2.010)
0
0
0
0
14.308.674
(30.060.387)
(25.080.664)
(4.979.723)
286.071
238.822
47.249
(2.787.270)
6.370.989
4.688.725
1.682.264
(1.136.775)
(1.137.495)
720
0
0
0
0
0
2.084.258
2.079.416
4.842
170.749
150.085
20.664
7.489.221
La voce 3.ter riporta il valore dell’imposta sostitutiva, da versare nel giugno 2014, al fine di procedere al riallineamento dei valori contabili e
fiscali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita.
La voce 4 include per € 29.574.241 la contropartita a conto economico dell’attività scale differita iscritta nello stato patrimoniale di Arca SGR
a seguito del riallineamento dei valori contabili e scali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della
società acquisita.
Maggiori dettagli sui punti sopra richiamati sono presenti nella Parte B della presente nota integrativa.
77
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte C
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ONERE FISCALE
IRES
IRAP
TOTALE
UTILE D’ESERCIZIO
prima delle imposte
28.681.153
1. Onere fiscale TEORICO
36,00%
10.325.215
5,57%
1.597.540
2.1 Differenze permanenti
– in aumento
– in diminuzione
36,00%
36,00%
323.557
(494.620)
5,57%
5,57%
1.054.158
(315.667)
2.2 Differenze temporanee
– in aumento
– in diminuzione
36,00%
36,00%
1.605.147
(1.354.353)
5,57%
5,57%
32.168
(92.672)
79.731
3. Variazioni d’imposta
anticipate/differite
– in aumento
– in diminuzione
27,50%
27,50%
238.822
(487.630)
677.987
5,57%
5,57%
(248.808)
4. Variazioni d’imposta correnti
esercizi precedenti
– in aumento
– in diminuzione
5. Onere fiscale EFFETTIVO
6. Imposta sostitutiva/Imposte anticipate
UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte
78
RISULTATO
DELL’ESERCIZIO
11.922.755
757.718
47.249
1.484
48.733
36,00%
36,00%
0
(91)
5,57%
5,57%
0
(2.010)
35,41%
(91)
10.156.047
8,10%
(2.010)
2.322.250
(200.075)
(2.101)
12.478.297
12.478.297
(15.265.567)
31.468.423
Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte
differite e anticipate.
Aliquota
IRES
1. Imposte ANTICIPATE
1.1 Sorte nell’esercizio
– Compensi Amministratori
– Costi di lavoro accantonati
– Accantonamenti fondo Tfr
– Accantonamenti fondo rischi
– Imposte deducibili per cassa
– Spese di rappresentanza
– Altri costi
– Ammortamenti
– Imposta sostitutiva affrancamento
– Variazione aliquota fiscale
1.2 Annullate nell’esercizio
– Spese di manutenzione
– Compensi Amministratori
– Costi di lavoro accantonati
– Accantonamenti fondo Tfr
– Accantonamenti fondo rischi
– Spese di rappresentanza
– Imposte deducibili per cassa
– Altri costi
– Ammortamenti
– Ammortamenti
– Variazione aliquota fiscale
Ammontare
delle differenze
IRAP
temporanee
Effetto fiscale
IRES
IRAP
Totale
Totale
generale
30.646.656
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5% 5,57%
1.559.459
2.106.000
0
0
4.600
0
709
228.925
89.429.213
0
428.851
579.150
0
0
1.265
0
195
62.954
24.593.034
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.981.207
0
428.851
579.150
0
0
1.265
0
195
62.954
29.574.241
0
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
(57.910)
(8.617)
(1.820.000)
0
0
0
(943)
(18.529)
(220.494)
(26.645)
0
(15.925)
(2.370)
(500.499)
0
0
0
(259)
(5.095)
(60.636)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(1.484)
0
(15.925)
(2.370)
(500.499)
0
0
0
(259)
(5.095)
(60.636)
(1.484)
0
27,5% 5,57%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
1.637.135
0
23
0
0
450.212
0
6
0
0
91.188
0
0
0
0
541.400
0
6
0
0
27,5%
27,5%
27,5%
(45.787)
(4.113)
(675.555)
(752.753)
(5.018)
(83.451)
0
(12.591)
(1.131)
(185.779)
0
(1.380)
(22.949)
0
0
0
0
(41.928)
0
0
0
(12.591)
(1.131)
(185.779)
(41.928)
(1.380)
(22.949)
0
(586.269)
5,57%
2. Imposte DIFFERITE
2.1 Sorte nell’esercizio
– Ammortamenti avviamento
– Imposta di bollo
– Differenze cambi
– Altri costi
– Variazione aliquota fiscale
2.2 Annullate nell’esercizio
– Variazione IAS/TFR - FTA
– Differenze cambi
– Ammortamenti
– Ammortamenti
– Riserva AFS
– Altre
– Variazione aliquota fiscale
TOTALE
541.407
(265.758)
5,57%
27,5%
27,5%
30.336.036
79
NOTA INTEGRATIVA
PARTE D
Altre informazioni
Nota integrativa
Parte D - Altre informazioni
Sezione 1
- RIFERIMENTI SPECIFICI SULLE ATTIVITÀ SVOLTE
(in unità di Euro)
1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.
1.1.2 Impegni relativi a Fondi Pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
Con riferimento ai comparti “Garanzia” e “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli
iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio non sono attesi oneri a carico della SGR e pertanto il “Fondo per rischi e
oneri” ammonta a € 0, corrispondente al capitale assorbito stimato da un modello sviluppato internamente.
Il modello interno determina il capitale assorbito in base:
• alla stima, per ciascun aderente, del piano di versamenti mensili;
• alla stima della distribuzione dei rendimenti attesi del portafoglio, con il metodo Monte Carlo;
• al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il
mark-to-market della posizione;
• alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste);
• all’attualizzazione dei gap mensili ponderati.
1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)
2013
2012
2.952.170
92.720
143.450.648
146.289.973
36.826.603
40.747.549
66.378.522
148.220.753
26.109.931
24.888.443
133.054.738
89.730.578
341.985.956
365.036.930
312.706.573
276.986.762
260.068.086
71.483.565
308.392.641
114.957.643
490.295.400
445.096.823
688.251.277
377.021.803
376.137.036
143.608.412
80.166.179
2.931.956
95.006
191.859.636
162.005.747
40.113.311
43.833.005
71.489.444
220.274.885
28.145.921
26.866.427
108.724.747
112.736.051
780.836.823
366.216.570
0
0
0
0
0
0
0
389.575.940
701.778.466
360.369.076
401.850.229
167.843.304
93.818.796
1. Gestioni proprie
Fondi comuni
ANFITEATRO TESORERIA
ANFITEATRO GLOBAL EQUITY
ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV
ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II
ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II
ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV
ARCA AZIONI ITALIA
ARCA BB
ARCA BOND CORPORATE
ARCA TE
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND II
ARCA CEDOLA GOV. EURO BOND II
82
2013
ARCA CAPITALE GARANTITO DICEMBRE 2013
ARCA CAPITALE GARANTITO GIUGNO 2013
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND
ARCA MM
ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND
ARCA BOND GLOBALE
ARCA 27 - AZIONI ESTERE
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND III
ARCA RR
ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND III
ARCA CASH PLUS
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3)
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ (già Arca Rendimento Assoluto T5)
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA AZIONI EUROPA
ARCA AZIONI AMERICA
ARCA AZIONI FAR EAST
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V
ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
Totale gestioni proprie
2012
29.279.261
0
330.077.657
0
1.757.948.649
0
336.021.044
422.340.885
78.129.386
790.111.822
82.544.821
4.665.170.133
499.953.102
428.758.071
384.847.496
770.169.867
654.320.848
287.440.268
197.661.434
162.222.881
28.676.942
38.503.385
17.455.115.667
37.191.353
111.810.343
389.263.300
95.873.764
1.611.904.111
68.342.617
370.372.016
384.336.241
87.173.336
783.839.352
91.682.669
4.067.523.153
266.539.108
337.420.465
351.279.977
1.006.929.743
576.501.682
263.557.230
206.135.012
194.776.471
48.436.398
42.335.674
15.664.589.355
2. Gestioni ricevute in delega
OICR
- OICR aperti
CBIS - Short Term Government Bond Funds
Totale gestioni ricevute in delega
43.095.558
43.095.558
45.610.558
45.610.558
3. Gestioni date in delega a terzi
OICR
- OICR aperti
ARCA Capitale Garantito giugno 2013
ARCA Capitale Garantito dicembre 2013
ARCA Formula Eurostoxx 2015
ARCA Formula II Eurostoxx 2015
ANFITEATRO Global Equity
Totale gestioni date in delega a terzi
0
29.279.261
28.676.942
38.503.385
92.720
96.552.308
111.810.343
37.191.353
48.436.398
42.335.674
95.006
239.868.774
1.2.2 -Valore complessivo delle gestioni di portafoglio
valori in unità di Euro
2013
2012
di cui investiti
in fondi della SGR
1. Gestioni proprie
0
2. Gestioni ricevute in delega
- mandati assicurativi
BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE
688.926.274
BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO
77.331.881
BERICA VITA - BERICA FUTURO
65.569.195
BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO
366.790.530
ABC ASSICURA - DANNI
24.551.760
BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO
5.876.269
3. Gestioni date in delega a terzi
0
Totale
1.229.045.909
di cui investiti
in fondi della SGR
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
83
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte D
1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione
2013
2012
1. Gestioni proprie
1.1 Fondo pensione aperto
Arca Previdenza Garanzia
Arca Previdenza Rendita
Arca Previdenza Crescita
Arca Previdenza Alta Crescita
Arca Previdenza Obiettivo TFR
Totale gestioni proprie
239.664.273
289.567.172
455.045.431
713.408.922
232.714.480
1.930.400.278
198.244.795
213.373.852
363.226.785
544.022.392
209.115.819
1.527.983.643
0
0
0
0
0
0
15.146.991
12.637.200
118.919.002
135.493.709
61.338.664
42.114.804
26.386.777
39.173.950
41.216.242
59.162.013
14.078.100
0
105.976.625
120.606.251
59.127.599
38.300.705
45.458.379
431.108.748
0
504.028.262
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Gestioni ricevute in delega
2.1 Fondi Pensione
- aperti
- chiusi
F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA MONETARIA
F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA RENDITA
F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA CRESCITA
F.P. POPOLARE EMILIA - LINEA ALTA CRESCITA
BRE BILANCIATA GLOB. PRUDENTE
BRE BILANCIATA GLOB. DINAMICA
SOLIDARIETÀ VENETO
PREVIAMBIENTE
ANTONVENETA BIL. 25%
ANTONVENETA BIL. 50%
- altre forme pensionistiche
BPVi ex-CARIPRATO
Totale gestioni ricevute in delega
3. Gestioni date in delega a terzi
3.1 Fondi Pensione
- aperti
- chiusi
- altre forme pensionistiche
Totale gestioni date in delega
1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare
2013
1.
2012
Fondo Pensione
ARCA Previdenza Comparto Garanzia
ARCA Previdenza Comparto Rendita
ARCA Previdenza Comparto Crescita
ARCA Previdenza Comparto Alta Crescita
ARCA Previdenza Comparto Obiettivo TFR
9.960.854
8.750.659
9.716.441
13.234.663
8.990.510
8.912.756
6.101.994
8.873.270
11.917.680
6.803.722
Totale
50.653.127
42.609.422
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
Alla data di riferimento del bilancio non sussistono contratti di consulenza finanziaria in essere.
A partire dal 1° gennaio 2014 Arca SGR presta il servizio di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige in relazione a diverse linee
di gestione patrimoniale offerte dalla Banca.
84
Sezione 2 -
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
2.1 Rischi finanziari
I rischi finanziari in capo alla società sono connessi alle scelte di investimento della liquidità aziendale.
Nel corso del 2013 la società ha provveduto a liquidare integralmente il proprio portafoglio titoli per un controvalore di circa € 60 milioni,
generando utili complessivi pari a € 112.663.
La liquidità derivante dalla vendita dei titoli in portafoglio è stata investita in depositi bancari vincolati in attesa della conclusione dell’acquisizione di Carige SGR e del contestuale pagamento del prezzo concordato in data 30 dicembre 2013.
Nel corso del 2014 si prevede di continuare ad investire eventuali disponibilità liquide in eccesso in depositi bancari vincolati a breve termine.
Tuttavia tali disponibilità dovrebbero mantenersi su livelli generalmente contenuti in relazione alle significative uscite di cassa previste nel corso
dell’anno (es. pagamento dell’imposta sostitutiva da affrancamento, pagamento compenso ASP, pagamento acconto imposte 2014).
Le condizioni economiche applicate dalle banche ai depositi vincolati di Arca sono in linea con il mercato. In riferimento a tali depositi vincolati la società si espone a un rischio controparte che viene comunque considerato trascurabile in relazione allo standing delle controparti selezionate e alla duration breve delle operazioni.
2.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
Arca SGR mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre
i livelli di esposizione ai rischi operativi sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente sia per le attività conferite in affidamento o in
outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e
di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert
operativi, Key Performance Indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement.
A fronte dei rischi operativi la SGR determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach).
Le singole Direzioni, i Servizi e gli Uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione.
L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’Ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali.
La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (Selfassessment): l’Ufficio Risk Management guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili e definendo il reporting e la modellistica sottostante. Tale attività è svolta con il supporto del servizio
Compliance e dell’ufficio Revisione Interna.
L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i
fornitori.
Con il self-assessment, ogni Area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (Loss) e probabilità
di accadimento (Probability). Il prodotto tra Loss e Probability fornisce la stima della perdita attesa (Expected Loss).
Si distinguono le seguenti fasi:
• mappatura dei processi aziendali con dettaglio per Area/Ufficio;
• valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi;
• valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva.
Informazioni di natura quantitativa
Il processo di self-assessment gestito dalle Direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza un totale complessivo di 84 processi aziendali che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura
dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado
di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna Direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna Direzione) determinando così il valore complessivo del
potenziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le Direzioni aziendali che gestiscono i
processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (36% dei rischi operativi valorizzati), la
Direzione Sviluppo e Marketing (31% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Finanziaria e Affari Societari (22% dei rischi operativi
valorizzati).
Il processo ex-post di raccolta dati (Loss Data Collection) è di tipo event driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento
ha avuto origine e comunicato internamente (incident report).
Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi ovvero
la revisione delle stime di quantificazione degli stessi.
85
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 3
- INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
(in unità di Euro)
3.1 Il patrimonio dell’impresa
3.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio della società comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili
Ias/Ifrs, riserve di utili e riserve da valutazione derivanti entrambe dall’applicazione del nuovo IAS 19 sulla valutazione del TFR e il risultato
del periodo.
La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione di fondi pensione accompagnati dalla garanzia di
restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR e di fondi
pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”, intendendo per tali i costi fissi risultanti dal bilancio dell’ultimo esercizio
approvato.
3.1.2 Informazioni di natura quantitativa
3.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
(Azioni proprie)
Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto
Strumenti di capitale
Utile (perdita) d’esercizio
Totale
86
2013
2012
50.000.000
0
50.000.000
0
0
10.000.000
0
0
62.401.123
0
0
0
10.000.000
0
0
45.322.397
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(466.903)
0
0
31.468.423
3.638
0
0
0
0
0
0
0
(444.728)
0
0
17.078.726
153.402.643
121.960.033
3.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
2013
Attività/Valori
1.
2.
3.
4.
Riserva positiva
2012
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.638
0
0
0
0
0
Totale
0
0
3.638
0
3.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Attività/Valori
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive
- da realizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.638
0
0
0
0
0
0
(3.638)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(3.638)
0
0
0
0
0
87
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte D
3.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
3.2.1 Patrimonio di vigilanza
3.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
La società ha emesso in data 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23 milioni, al fine di rafforzare il
proprio patrimonio di vigilanza in vista dell’acquisizione di Carige SGR.
La società non detiene strumenti ibridi di patrimonializzazione né passività subordinate.
3.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa
(in unità di Euro)
2013
A
B
C
D
E
F
G
H
Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
Filtri prudenziali del patrimonio di base:
b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B]
Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E]
Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
Patrimonio di vigilanza [C+F-G]
2012
111.253.804
81.163.424
0
0
111.253.804
0
0
0
81.163.424
1.819
0
0
0
101.566.978
9.686.826
0
0
1.819
0
81.165.243
3.2.2 Adeguatezza patrimoniale
3.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali
formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta ai sottoscrittori di taluni comparti dei Fondi Pensione.
A tal fine, la società applica i criteri di calcolo determinati dall’Organismo di Vigilanza.
3.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa
(in unità di Euro)
Categorie/Valori
Requisiti
2013
- Requisito relativo alla massa gestita
- Requisito “altri rischi”
- Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia
di restituzione del capitale
Requisito patrimoniale totale
88
2012
4.243.331
8.711.120
3.792.208
10.882.183
5.764
8.716.884
0
10.882.183
Sezione 4 - PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Importo Lordo
Imposte sul reddito
Importo netto
28.681.153
2.787.270
31.468.423
20. Attività materiali
0
0
0
30. Attività immateriali
0
0
0
(30.586)
8.411
(22.175)
0
0
0
70. Copertura di investimenti esteri
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
80. Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
90. Copertura di ussi nanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(3.638)
0
0
0
(3.638)
0
0
0
0
0
0
0
(3.638)
0
0
0
(3.638)
0
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
( 34.224)
8.411
( 25.813)
28.646.929
2.795.681
31.442.610
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
40. Piani a beneci deniti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
100. Attività nanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
- rettiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
89
Bilancio 2013
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 5
- OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
In base allo IAS 24 e con riferimento alla specifica realtà di Arca SGR S.p.A. si considerano parti correlate:
a) gli azionisti di Arca SGR S.p.A. e le società dei relativi gruppi di appartenenza;
b) i dirigenti con responsabilità strategiche di Arca SGR S.p.A. (Amministratori, alti Dirigenti e Sindaci) e delle società di cui al punto precedente.
5.1 Informazioni sui compensi dei Dirigenti con responsabilità strategica
Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori e dirigenti sono stati:
2013
2012
Amministratori
Sindaci
Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo)
2.123.140
124.902
1.620.717
1.838.065
117.042
1.536.707
Totale
3.868.759
3.491.814
Al 31 dicembre 2013 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di Amministratori, Sindaci e Dirigenti.
5.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
A) Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2013 con le altre parti correlate (azionisti):
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
Crediti
Altre attività
CONTO ECONOMICO - Ricavi
1.370.490 Commissioni attive
13.341.519 Interessi attivi e proventi assimilati
Altri proventi di gestione
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
Debiti
Altre passività
86.197
478.587
190.005
CONTO ECONOMICO - Costi
74.817.659 Commissioni passive
di cui commissioni per Associazione in partecipazione
186.442 Interessi passivi e proventi assimilati
110.239.647
10.150.860
339.299
Spese amministrative
92.818
Altri oneri di gestione
1.665
B) In data 1° marzo 2013 Arca SGR ha provveduto al pagamento del saldo di € 15.000.000 per l’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e
“GPA” alla società BPVi Fondi SGR.
C) In data 26 febbraio 2013 Arca SGR ha stipultao un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. In relazione a tale finanziamento si segnala che Arca SGR ha pagato in data 30 giugno
2013 una rata di soli interessi passivi per € 135.022 e al 31 dicembre 2013 una rata di € 1.709.768, di cui € 196.000 di interessi passivi e €
1.513.768 di rimborso del capitale.
D) Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo all’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione dell’impegno dei collocatori.
È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in
aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento
del risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno
sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori.
Per l’esercizio 2013 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 10.150.860.
E) A seguito della vendita, nel luglio 2013, dei titoli detenuti nel portafoglio di proprietà della società, Arca SGR ha proceduto ad investire la
liquidità disponibile in depositi bancari vincolati a breve termine nell’attesa di procedere al pagamento del prezzo concordato per l’acquisizione di Carige SGR, avvenuto il 30 dicembre 2013.
Tali depositi sono stati effettuati con le banche azioniste per scadenze comprese tra 1 e 5 mesi a condizioni di mercato equivalenti a quelle
prevalenti in libere transazioni. Tutti i depositi sono giunti a scadenza entro la fine del 2013.
F) In data 23 dicembre 2013 Arca SGR ha emesso uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23.000.000 interamente
sottoscritto dagli azionisti e iscritto nel passivo dello stato patrimoniale alla voce Debiti.
90
Sezione 6 -
ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI
(in unità di Euro)
6.1 Altri dettagli informativi
Ammontare dei Crediti e dei Debiti di durata residuale superiore a cinque anni
Ai sensi dell’art. 2427 co. 1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore
a cinque anni.
Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:
(in unità di Euro)
Italia
Commissioni attive
Altri proventi di gestione
Totale
Altri paesi
della U.E.
Paesi extra U.E.
Totale
210.692.424
0
53.417
210.745.841
1.247.585
0
0
1.247.585
211.940.009
0
53.417
211.993.426
91
ALLEGATI AL BILANCIO
Bilancio 31 dicembre 2013
Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione
Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio a
fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato
il servizio
Destinatario
Revisione contabile
Compensi
423.620
Revisione legale del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
44.373
Revisione contabile della relazione semestrale
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
20.000
Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento *
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
305.407
Revisione contabile dei rendiconti dei fondi comuni di investimento **
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
18.820
Revisione contabile del rendiconto di Arca Previdenza
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
35.020
Servizi di attestazione
57.188
Sottoscrizione dichiarazioni scali
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
4.000
Attestazione GIPS
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
45.188
Attestazione Fusione Fondi Comuni *
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
8.000
Totale
480.808
(*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento.
(**) costo a carico di Arca SGR.
I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.
95
RELAZIONE DEL
COLLEGIO SINDACALE
Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti
ai sensi dell’articolo 2429 del codice civile e delle norme del T.U.F.
Signori Azionisti,
Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, che viene presentato alla vostra approvazione,
è conforme agli schemi predisposti dalla normativa riportata nel provvedimento della Banca
d’Italia del 21 gennaio 2014 e chiude con le seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Totale dell’attivo
Passività
Euro
121.724.906
Capitale sociale
Euro
50.000.000
Riserve
Euro
72.401.123
Riserve da valutazione
Euro
(466.903)
Utile d’esercizio
Euro
275.127.549
Euro
243.659.126
Euro
31.468.423
CONTO ECONOMICO
Dalla contrapposizione dei proventi e degli oneri, riettenti la gestione aziendale, emerge un utile
d’esercizio di € 31.468.423 come evidenziato nello stato patrimoniale.
Il bilancio, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n° 38, è stato redatto in conformità ai
principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative
interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpretations Committee
(IFRIC), con l’applicazione dei principi generali di redazione esposti in nota integrativa.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio
netto, il prospetto della redditività complessiva e il rendiconto nanziario rappresentano in
modo sintetico la situazione patrimoniale, nanziaria e il risultato dell’esercizio, rimandando
l’approfondimento e il dettaglio alla nota integrativa, elemento essenziale del bilancio che illustra i
criteri di valutazione adottati e fornisce le informazioni necessarie per la rappresentazione chiara,
veritiera e corretta della realtà aziendale.
Non essendo demandato al Collegio Sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del
bilancio e della Relazione degli Amministratori sulla gestione, l’attività dello stesso si è limitata
alla vigilanza sull’impostazione generale data al medesimo e sulla generale conformità alla legge
per quel che riguarda la sua formazione e struttura. A tale ne il Collegio Sindacale ha ottenuto
le necessarie informazioni dalla società di revisione e dalla Direzione Amministrazione, Finanza
e Controllo della società.
Per quanto a nostra conoscenza, nella redazione del bilancio non si è derogato alle norme di legge
ai sensi dell’art. 5, primo comma, del D. Lgs. n° 38/2005.
È stata esaminata la Relazione degli Amministratori sulla gestione che è stata redatta in ossequio
a quanto previsto dall’art. 2428 del Codice Civile, dando atto che contiene le informative
obbligatorie previste dalla normativa, relativamente al D. Lgs. n° 231/2001 e al D. Lgs. n° 81/2008
e successive integrazioni.
Dopo attento esame dei documenti sopra riportati, preso atto che la società di revisione Deloitte
& Touche SpA, in data 11 aprile 2014, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai
99
Bilancio 2013
Relazione del Collegio Sindacale
sensi del D. Lgs. n° 39/2010 ed emessa senza rilievi e richiami d’informativa, e dopo aver visionato
la dichiarazione d’indipendenza redatta dalla stessa società di revisione, attestiamo che:
–
il bilancio è conforme ai principi e alle regole previste dalla normativa vigente;
–
in nota integrativa sono state fornite i) informazioni sui principali rischi cui la società è esposta,
ii) informazioni relative alle operazioni con parti correlate, iii) informazioni dettagliate in
merito agli effetti della scalità anticipata e differita.
Il bilancio al 31 dicembre 2013 include la partecipazione totalitaria nella società Carige Asset
Management SGR SpA (Carige SGR), acquisita da Arca SGR SpA (Arca SGR) in data 30 dicembre
2013. A seguito di questa acquisizione, Arca SGR ha provveduto a redigere il bilancio consolidato
al 31 dicembre 2013, per il quale la società di revisione Deloitte & Touche SpA, in data 11 aprile
2014, ci ha consegnato la relazione di sua competenza, redatta ai sensi del D. Lgs. 39/2010, senza
rilievi e richiami di informativa.
La differenza tra il patrimonio netto della società acquisita alla data di acquisizione e il prezzo
concordato per l’acquisizione delle azioni è stata iscritta per intero nella voce Avviamento tra
le Attività Immateriali dello stato patrimoniale consolidato. Tale collocazione è provvisoria
nell’attesa di effettuare la procedura di Purchase Price Allocation nel corso del 2014. I fondi
comuni e il fondo pensione precedentemente gestiti da Carige SGR sono stati fusi nei rispettivi
fondi Arca con efcacia 1° gennaio 2014. A seguito dell’acquisizione della partecipazione in
Carige SGR, Arca SGR ha inoltre deciso di procedere al riallineamento del valore civilistico e
scale della partecipazione stessa, consentito dalla Legge di Stabilità approvata dal Parlamento in
data 27 dicembre 2013.
In ordine al contenzioso sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria,
la società ha valutato la questione e ha adottato i comportamenti illustrati nella nota integrativa al
bilancio d’esercizio 2013.
Al ne di rafforzare il proprio patrimonio di vigilanza e di dotarsi delle risorse nanziarie
necessarie all’acquisizione della partecipazione in precedenza menzionata, la società ha
provveduto ad emettere in data 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale per un
valore nominale di € 23 milioni che è stato iscritto nel passivo dello stato patrimoniale al 31
dicembre 2013.
Nel corso del 1° semestre 2013 la società ha completato, con il contributo di un soggetto terzo,
la procedura di Purchase Price Allocation relativa all’acquisizione dei rami di azienda di BPVi
Fondi SGR avvenuta con efcacia 1° gennaio 2013. A seguito di tale procedura sono stati iscritti
nell’attivo dello stato patrimoniale di Arca SGR l’avviamento e le attività immateriali a vita utile
denita afferenti i rami di azienda acquisiti. Il Collegio Sindacale, per quanto di sua competenza
ed esaminata la documentazione prodotta, ha espresso parere favorevole sia ai valori iscritti, sia
al piano di ammortamento previsto.
Le operazioni straordinarie sopra illustrate (acquisizione di Carige SGR e acquisizione dei rami
d’azienda di BPVi Fondi SGR) si aggiungono a quelle precedentemente concluse dalla società e
relative all’acquisizione dei rami d’azienda di Optima SGR e di Vega Asset Management SGR che
avevano comportato l’iscrizione nello stato patrimoniale di Arca SGR dei relativi avviamenti e
attività immateriali a vita utile denita.
In relazione agli avviamenti e alle attività immateriali iscritte nello stato patrimoniale della società
al 31 dicembre 2013 a seguito delle operazioni straordinarie di acquisizione, la società ha effettuato,
in ottemperanza al principio contabile IAS 36 e con il supporto di un soggetto terzo, un’attività
di impairment test volta ad accertare l’eventuale perdita di valore di questi elementi dell’attivo
patrimoniale. Il Collegio Sindacale, per quanto di sua competenza, esaminata la documentazione
100
prodotta, concorda con le conclusioni dell’analisi svolta che ha escluso la necessità di effettuare
svalutazioni delle attività immateriali sottoposte a valutazione.
Nel corso dell’esercizio 2013 il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione e sul funzionamento del sistema amministrativo e contabile, tramite osservazioni
dirette, mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e
attraverso contatti con la funzione di Revisione Interna della società.
Durante il decorso esercizio il Collegio Sindacale ha effettuato delle veriche periodiche (nr. 10)
e i controlli di sua competenza previsti dal Codice Civile.
La società Deloitte & Touche SpA, unitamente alla revisione legale dei conti del bilancio
d’esercizio 2013, individuale e consolidato, e alla verica della regolare tenuta della contabilità in
corso d’anno, ha effettuato la revisione dei rendiconti di tutti i fondi istituiti e gestiti da Arca SGR
nel corso del 20131.
Il Collegio Sindacale ha svolto periodici incontri con la società di revisione scambiandosi
informazioni sui risultati delle veriche effettuate da entrambi.
Nel corso del 2013 l’attività di vigilanza del Collegio è stata inoltre espletata, per quanto
riguarda le strategie e le politiche aziendali, mediante la partecipazione alle frequenti e
periodiche adunanze del Consiglio di Amministrazione (nr. 13) che si sono svolte nel rispetto
delle norme statutarie e legislative che ne disciplinano il funzionamento e per le quali
possiamo ragionevolmente assicurare che le delibere sono conformi alla legge ed allo statuto
e non sono manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conitto di interesse o tali
da compromettere l’integrità del patrimonio sociale. Il Collegio Sindacale ha ottenuto dagli
Amministratori e dal Consigliere Delegato adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle
operazioni di maggior rilievo economico, nanziario e patrimoniale effettuate dalla società,
riscontrando che le azioni poste in essere sono conformi alla legge, allo statuto sociale e non
manifestamente imprudenti, azzardate e in potenziale conitto di interessi o in contrasto con le
delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale ha presenziato a numerosi incontri del Comitato per il Controllo Interno
con la nalità di favorire il coordinamento delle attività svolte dagli organi di controllo della
società.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato sistematicamente la funzione di
Revisione Interna al ne di un reciproco scambio di informazioni ed è stata riscontrata la congruità
dei controlli posti in essere dalla funzione, nonché la sua adeguatezza organizzativa. Il Collegio
Sindacale ha avuto periodici incontri con la funzione di controllo di conformità (Compliance)
e gestione del rischio (Risk Management), da cui non sono emerse criticità da segnalare, come
peraltro riportato nei verbali delle veriche sindacali. Si è avuta adeguata informativa da parte
della funzione di Compliance sui reclami ricevuti dalla società e sulle azioni intraprese per
la composizione degli stessi. Si conferma che le funzioni di controllo menzionate (Revisione
Interna, Compliance, Risk Management) riportano direttamente al Consiglio di Amministrazione
della società.
Non sono state ricevute denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile.
Non sono state fatte denunce ai sensi dell’art. 2409, 7° comma del Codice Civile.
La Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali nei confronti di terzi, con i soci e con
parti correlate.
1
Dato che con l’approvazione del bilancio 2013 giunge al termine l’incarico di revisione legale dei conti di Deloitte &
Touche S.p.A., il Collegio Sindacale di Arca SGR formulerà all’Assemblea dei soci che si terrà in data 30 aprile 2014 la
propria proposta in merito al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti della società per il periodo 20142022.
101
Bilancio 2013
Relazione del Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e ha vigilato sull’adeguatezza dell’attuale assetto
organizzativo della società che si mostra, da un lato, adatto a garantire il corretto svolgimento
dell’attività di gestione in forma collettiva del risparmio e di gestione in forma individuale di
portafogli d’investimento di clienti istituzionali, dall’altro lato, adeguato per assicurare il rispetto
delle disposizioni normative emanate dagli organi di vigilanza.
Nell’espletamento del proprio mandato il Collegio Sindacale si è attenuto, oltre che alla normativa
vigente, alle istruzioni e alle “Raccomandazioni” degli organi di vigilanza e ai “Principi
di comportamento del Collegio Sindacale” elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha constatato come la società osservi, nella gestione
dei fondi comuni d’investimento istituiti e gestiti, del fondo pensione aperto, nonché delle gestioni
individuali istituzionali, le norme di legge, di statuto e le disposizioni regolamentari stabilite dagli
organismi di vigilanza; per quanto attiene i limiti d’investimento, si è riscontrato il pieno rispetto
delle disposizioni di vigilanza e di mandato.
I prospetti dei fondi sono stati tempestivamente predisposti applicando correttamente i criteri di
valutazione disposti dalla Banca d’Italia.
Il Collegio ha preso atto dei “Rendiconti annuali 2013” riguardanti i fondi comuni d’investimento
e il fondo pensione aperto corredati delle relazioni consiliari e ha preso visione delle relazioni
della società di revisione sui fondi comuni d’investimento aperti, emesse il 26 marzo 2014, e sul
fondo pensione aperto, emessa il 11 aprile 2014, che non contengono rilievi.
Il Collegio Sindacale, con la collaborazione della funzione di Revisione Interna e del Responsabile
del fondo pensione, ha analizzato i sistemi di controllo e la struttura organizzativa adottati dalla
società per la gestione amministrativo-contabile vericando, in particolare, l’adeguatezza delle
risorse dedicate, dei sistemi informativi per la tenuta della contabilità del fondo pensione, nonché
il corretto assolvimento degli obblighi informativi verso gli aderenti e le altre disposizioni previste
dalla normativa di riferimento.
Si attesta inoltre di avere vigilato sull’osservanza della normativa antiriciclaggio di cui alla
Legge n° 231 del 29 dicembre 2007 e successive modiche e integrazioni, dedicando speciche
sessioni di lavoro sulle tematiche connesse, cui hanno partecipato la funzione di Revisione Interna
e la funzione di Compliance, responsabile dell’attività antiriciclaggio in Arca SGR. Nel corso
dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o
irregolarità tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente
relazione.
Diamo atto della puntuale informativa ricevuta dalle strutture preposte di Arca SGR in occasione
sia delle veriche sindacali, sia delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato
per il Controllo Interno in relazione agli adempimenti effettuati dai soggetti collocatori che hanno
sottoscritto il contratto di associazione in partecipazione per conseguire il compenso relativo
all’esercizio 2013.
Si segnala inne che nel mese di luglio del 2013 è terminata la visita ispettiva della CONSOB
iniziata in data 1° ottobre 2012. Tale attività ispettiva ha portato alla notica agli esponenti
aziendali in carica nel periodo oggetto di ispezione di un procedimento ai sensi degli articoli 190 e
195 del D. Lgs. n° 58/1998. Inoltre si segnala la richiesta di convocazione da parte della CONSOB
del Consiglio di Amministrazione della società al ne di assumere iniziative di miglioramento
di talune procedure interne. Nel corso delle veriche sindacali, delle riunioni del Consiglio di
Amministrazione e del Comitato per il Controllo Interno, tenutesi nel 1° trimestre 2014 e che
hanno riguardato le sopra menzionate comunicazioni della CONSOB, sono state esaminate e
102
denite le controdeduzioni ai rilievi dell’autorità di vigilanza e sono stati deniti i dovuti interventi
di miglioramento delle procedure interne.
In considerazione di quanto precede, il Collegio Sindacale, sotto i proli di propria competenza,
esprime parere favorevole in merito all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2013
e alla proposta di destinazione degli utili d’esercizio formulata dal Consiglio d’Amministrazione.
Segnaliamo altresì che il nostro mandato viene a cessare per compimento del triennio.
Milano, 11 aprile 2014
IL COLLEGIO SINDACALE
Dr. Paolo Simoni - Presidente
Prof. Flavio Dezzani - Sindaco effettivo
Rag. Vittorio Belviolandi - Sindaco effettivo
103
RELAZIONE DELLA
SOCIETÀ DI REVISIONE
DELIBERAZIONI
DELL’ASSEMBLEA
Deliberazioni dell’Assemblea Ordinaria
del 30 Aprile 2014
L’Assemblea degli Azionisti, tenutasi il 30 Aprile 2014 sotto la presidenza del prof. Guido
Cammarano, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2013 e la Relazione del Consiglio
di Amministrazione sulla gestione destinando l’utile di esercizio come segue:
a riserva straordinaria
€ 31.468.422,96
L’Assemblea ha assunto, altresì, le seguenti delibere:
• Nomina ad Amministratore, per il triennio 2014-2016, dei Signori:
Prof. Guido Cammarano
Dr. Filippo Maria Cova
Rag. Mario Erba
Avv. Paolo Guzzetti
Dr. Ugo Loser
Dr. Renato Merlo
Sig. Felice Angelo Panigoni
Dr. Andrea Piazzetta
Dr. Edoardo Rossini
Il prof. Guido Cammarano, il Dr. Filippo Maria Cova e l’Avv. Guzzetti dispongono
dei requisiti di indipendenza definiti dal codice di autodisciplina dell’associazione di
categoria Assogestioni.
• Nomina a Sindaco, per il triennio 2014-2016, dei Signori:
Prof. Giuseppe Marino
- Presidente del Collegio Sindacale
Dr. Giovanni Sandrini
- Sindaco effettivo
Dr. Stefano Santucci - Sindaco effettivo
Dr. Bruno Garbellini
- Sindaco supplente
Dr. Diego Xausa
- Sindaco supplente
• Conferimento alla società di revisione contabile PricewaterhouseCoopers SpA, per il
novennio 2014-2022, dell’incarico della revisione legale dei conti di Arca SGR SpA,
dei rendiconti dei fondi comuni Arca e del rendiconto del fondo pensione aperto Arca
Previdenza.
111
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013
ARCA SGR S.p.A.
Società di Gestione del Risparmio
Sede Sociale in Milano via Disciplini, 3
Capitale Sociale Euro 50.000.000 i.v.
Riserve Euro 71.934.220
Partita Iva - Codice Fiscale e numero d’iscrizione R.I. Milano: 07155680155
Iscritta al Fondo Nazionale di Garanzia - cod. SGR 0014
Composizione degli organi sociali di Arca SGR S.p.A.
al 31 dicembre 2013
Consiglio di Amministrazione
Guido Cammarano
Presidente
Alessandro Vandelli
Vice Presidente
Ugo Loser
Amministratore Delegato
Massimo Belcredi
Consigliere
Pierluigi Benigno
Consigliere
Carlo Capotorti
Consigliere
Filippo Maria Cova
Consigliere
Donato Masciandaro
Consigliere
Renato Merlo
Consigliere
Felice Angelo Panigoni
Consigliere
Andrea Piazzetta
Consigliere
Giovanni Ruffini
Consigliere
Collegio Sindacale
Paolo Simoni
Presidente
Vittorio Belviolandi
Sindaco Effettivo
Flavio Dezzani
Sindaco Effettivo
115
Bilancio Consolidato 2013
Premessa
Il bilancio consolidato di Arca SGR S.p.A. (di seguito anche “Arca SGR”) è stato redatto in base
ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e secondo quanto previsto nelle Istruzioni per la
redazione del bilancio e del rendiconto degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli
istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM emanati con Provvedimento della
Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Si segnala che il bilancio consolidato 2013 di Arca SGR non
presenta saldi comparativi relativi all’esercizio precedente, in quanto nel 2012 Arca SGR non
deteneva alcuna partecipazione e non aveva dunque redatto il bilancio consolidato.
116
RELAZIONE
DEGLI AMMINISTRATORI
SULLA GESTIONE
DELL’ESERCIZIO 2013
Relazione degli Amministratori
sulla gestione dell’esercizio 2013
1. Profilo societario
In data 30 dicembre 2013 Arca SGR ha acquisito il 100% di Carige Asset Management SGR S.p.A.
(di seguito anche “Carige SGR”) da Banca Carige S.p.A. (di seguito anche “Banca Carige”).
Il bilancio consolidato, non presentato nell’esercizio precedente in quanto Arca SGR non deteneva
partecipazioni, rappresenta pertanto i saldi di Arca SGR, controllante, e di Carige SGR, controllata,
al 31 dicembre 2013.
2. Andamento macroeconomico, mercati finanziari e valutari
Nell’anno 2013 l’economia mondiale è cresciuta ad un ritmo modesto: il tasso di espansione del PIL
complessivo dovrebbe attestarsi intorno al 2,9%, dopo una espansione del 3,2% nel 2012 (fonte World
Economic Outlook – Ottobre 2013). La ripresa economica globale, iniziata nel secondo trimestre
dell’anno 2009, è dunque proseguita ma la crescita è stata frenata da politiche scali restrittive, dal
processo di deleveraging del settore creditizio e dal clima di elevata incertezza, con particolare riguardo
ai temi della politica economica statunitense e del rafforzamento della governance nell’area Euro.
A consuntivo, l’incremento del PIL per il 2013 è dell’ordine del 1,2% negli USA, del 2% in Giappone
e marginalmente negativo nell’area Euro.
Le economie emergenti registrano ancora, nel loro complesso, un tasso di crescita positivo intorno
al 4,5% nel 2013, sebbene in rallentamento rispetto al ritmo dei due anni precedenti. A trainare la
crescita è sempre l’area asiatica e la Cina (con crescita del PIL superiore al 6%) mentre le altre aree
emergenti registrano tassi di crescita compresi tra il 2% e il 3%.
La dinamica del livello generale dei prezzi ha evidenziato un ulteriore rallentamento nelle economie
sviluppate, per effetto del calo del prezzo del petrolio e delle materie prime in generale e dell’utilizzo
della capacità produttiva ancora modesto. Per l’anno nel complesso, l’inazione è intorno al 1,4%
negli Stati Uniti, e al 1,5% per l’area Euro. In Giappone si conferma l’inversione della tendenza
deazionistica in essere da anni con un tasso di inazione nullo nel 2013.
La componente strutturale dell’inazione a ne anno è su livelli leggermente inferiori ad un anno
fa nell’area Euro e negli Stati Uniti.
In tema di politiche monetarie, le principali banche centrali hanno mantenuto un atteggiamento
fortemente espansivo.
La Fed ha mantenuto il tasso sui federal funds vicino allo zero e solo a dicembre ha annunciato la
riduzione graduale di quantità di titoli obbligazionari acquistati ogni mese (il c.d. “tapering”).
La Banca del Giappone ha mantenuto i tassi ufciali allo 0,10% e ha aumentato in modo signicativo
le quantità di obbligazioni governative acquistate sul mercato, superando per dimensione rispetto
al PIL gli acquisti effettuati dalla Fed.
La Banca Centrale Europea ha ridotto il tasso di rinanziamento dallo 0,75% allo 0,25% e ha annunciato che tale livello sarà mantenuto anche per il futuro.
A livello globale è continuato il regime restrittivo delle politiche scali nei paesi avanzati, con l’eccezione del Giappone, mentre nei paesi emergenti il regime è stato sostanzialmente neutrale.
Il decit federale statunitense in rapporto al PIL, aggiustato per il ciclo, è passato da 6,3% al 3,9%.
In Giappone il rapporto è rimasto stabile intorno al 9,2%. Nell’area Euro la posizione scale aggregata è migliorata: in rapporto al PIL, il disavanzo aggiustato per il ciclo è sceso dal 2,3% del 2012
al 1,4% del 2013; il disavanzo è stabile e molto vicino allo zero sia per la Germania sia per l’Italia,
mentre per la Francia è al 2,1% rispetto al 3,5% del 2012.
L’andamento dei mercati obbligazionari principali nel 2013 è stato marginalmente negativo. La
componente cedolare non ha compensato il calo dei corsi conseguente al rialzo generalizzato dei
rendimenti dei titoli governativi dei paesi sviluppati. Il premio al rischio offerto dai titoli emessi da
paesi emergenti è aumentato mentre quello dei titoli corporate si è ridotto. Gli spread sui titoli degli
emittenti periferici dell’area Euro si sono ridotti.
Nello specico, l’indice Merrill Lynch dei titoli governativi dei paesi industrializzati ha registrato
una performance lorda in valuta locale negativa (-0,35%). La performance in Euro dell’indice è pari
119
Bilancio Consolidato 2013
a -8,5%. La differenza tra il ritorno dei due indici è spiegata dal deprezzamento di tutte le valute
rispetto all’Euro.
Complessivamente, i rendimenti sui titoli benchmark a dieci anni sono saliti di circa 125 punti base
al livello di 3,03% negli Stati Uniti, di circa 60 punti base al livello di 1,92% in Germania, mentre
sono scesi di 5 punti base circa al livello di 0,74% in Giappone.
Nell’area Euro, i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una certa volatilità degli spread dei
titoli periferici. A partire da aprile, si è innescato un trend di compressione più stabile.
Il premio al rischio medio dei titoli di larga capitalizzazione, emessi in Euro da società con elevato
merito di credito (investment grade) e scadenza a 5 anni, si attesta intorno al valore di 70 punti base,
contro un valore di 142 punti base di ne 2012 (Indice iTraxx CDS IG 5 Years). L’indice Iboxx Eur
Corporate ha avuto una performance del 2,2% sull’anno.
Lo spread medio dei titoli emessi in valuta estera da paesi emergenti è salito di circa 50 punti base al
livello di 307 (Indice EMBI Global Diversied). L’indice corrispondente ha avuto una performance
annuale negativa del 5,2%.
Sul fronte valutario, nel 2013 l’Euro ha registrato un apprezzamento generalizzato sia verso le valute
principali sia verso le valute emergenti: in particolare del 4,5% nei confronti del Dollaro, del 27%
verso lo Yen e del 2% nei confronti della Sterlina.
Nel corso del 2013 l’indice dei mercati azionari mondiali appartenenti all’area dei paesi sviluppati
è salito del 25,9% in valuta locale.
A livello settoriale, si è registrata una performance migliore rispetto all’indice mondiale da parte
del comparto consumi ciclici, che ha beneciato maggiormente del miglioramento del mercato del
lavoro in particolar modo negli Stati Uniti, e del comparto farmaceutico, in virtù del miglioramento
della produttività. I risultati peggiori si sono invece avuti per il settore materie prime e servizi di
pubblica utilità, impattati, rispettivamente, dalla marcata correzione del prezzo dell’oro, e da tassi
di crescita non attraenti rispetto alla media del mercato.
Pur nel contesto di risultati complessivamente positivi, gli andamenti dei mercati sono apparsi molto
differenziati a livello di paese e di area geograca.
Negli Stati Uniti, l’indice MSCI North America ha chiuso l’anno con guadagno pari al 28,2% in valuta
locale trainato dal miglioramento macroeconomico registratosi nel corso dell’anno che ha portato la
banca centrale ad iniziare la procedura di riduzione degli acquisti di titoli a lunga scadenza.
L’indice MSCI Europe, rappresentativo del comportamento dei principali mercati europei, è salito
del 18,1%.
All’interno dell’area europea, per quanto riguarda i mercati più importanti, la performance è risultata
differenziata e correlata al contesto economico dei differenti paesi ed alla crescita degli utili aziendali.
In particolare, il mercato italiano ha chiuso l’anno con un apprezzamento leggermente inferiore alla
media europea nonostante sia proseguito il fenomeno di riduzione degli spread dei paesi periferici (la
performance dell’indice FTSE/Mib è stata positiva del 16,6%), mentre Germania e Svizzera hanno
avuto ritorni positivi rispettivamente pari al 25,5% ed al 20,2%, superiori all’indice europeo.
L’area del Pacico (indice MSCI Pacic Large Cap), ha concluso il 2013 facendo segnare una performance in valuta locale positiva del 34,5%. Il Giappone (indice Topix), maggiore mercato dell’area, si
è apprezzato del 51,5% in valuta locale, favorito dal signicativo deprezzamento dello Yen (-26,4%
contro Euro) derivante dalla politica monetaria espansiva attuata dalla Bank of Japan. Il mercato
australiano è salito del 15,9% in valuta locale mentre Hong Kong si è apprezzato del 2,9%.
I mercati emergenti hanno messo a segno, nel loro complesso, un risultato leggermente positivo,
pari allo 0,9%, con una marcata sottoperformance rispetto l’indice mondiale. Nonostante il tasso
di crescita del prodotto interno lordo per le economie emergenti continui ad attestarsi su livelli superiori rispetto alle economie sviluppate, l’area è stata impattata negativamente dall’annuncio del
tapering da parte della FED che ha innescato signicativi deprezzamenti delle valute emergenti, e
deusso di capitali.
120
3. L’industria della gestione del risparmio
I dati statistici di Assogestioni evidenziano per il 2013 un anno di forte ripresa per il mercato del
risparmio gestito che, con nuovi introiti per più di € 64 miliardi, vede il patrimonio complessivo
riportarsi ai massimi storici, sopra i € 1.330 miliardi (dato relativo al totale delle gestioni collettive
più le gestioni di portafoglio). I fondi di diritto italiano hanno visto afussi netti per circa € 11,4
miliardi, mentre i fondi esteri hanno ussi netti per circa € 37,3 miliardi.
All’interno delle diverse categorie di Assogestioni si evidenzia come la raccolta complessiva sia
stata trainata dai fondi Obbligazionari e Flessibili che costituiscono circa l’80% degli afussi netti
del 2013.
Continua il trend in atto da diversi anni a favore dei prodotti esteri che ora rappresentano oltre il
70% del patrimonio totale dei Fondi Aperti che ammonta a € 558 miliardi.
4. L’andamento della gestione consolidata
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Voci di conto economico (in unità di Euro)
10. Commissioni attive
20. Commissioni passive
Commissioni nette
40. Interessi attivi e proventi assimilati
50. Interessi passivi e oneri assimilati
60. Risultato netto dell’attività di negoziazione
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
a) attività nanziarie
Margine di intermediazione
110. Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali
130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
Risultato della gestione operativa
Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte
Utile (perdita) d’esercizio
220. Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo
31/12/2013
210.745.841
(144.504.518)
66.241.323
1.678.493
(637.373)
107.364
5.299
5.299
67.395.106
(37.021.855)
(14.344.556)
(22.677.299)
(962.875)
(1.295.176)
(378.290)
915.254
28.562.164
28.562.164
2.797.366
31.449.530
31.449.530
31.449.530
Il bilancio consolidato si è chiuso con un risultato economico netto positivo pari a € 31.449.530,
principalmente determinato dall’utile netto di esercizio di Arca SGR (€ 31.468.423). Il contributo al
risultato netto consolidato 2013 della società controllata Carige SGR è stato marginalmente negativo
(€ -18.893), in quanto nel perimetro di consolidamento sono stati ricompresi i valori di conto economico della società controllata di competenza della sola giornata del 31 dicembre 2013 (il trasferimento
delle azioni di Carige SGR a Arca SGR è infatti avvenuto in data 30 dicembre 2013). Il risultato di
Carige SGR per l’intero esercizio 2013 è stato pari a € 2.168.327 ed è stato quasi interamente incluso
nel conto economico consolidato della precedente società controllante (Banca Carige), per una cifra
pari a € 2.187.220 (utile netto maturato dal 1° gennaio 2013 al 30 dicembre 2013).
121
Bilancio Consolidato 2013
Le determinanti dell’utile consolidato sono allineate con quelle dell’utile di Arca SGR: i) la crescita
delle masse in gestione, ii) il buon andamento dei fondi, che ha consentito di registrare importanti
commissioni di incentivo, iii) l’oculata gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto
controllo i livelli di spesa, iv) il benecio scale straordinario derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della
società acquisita.
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Voci dell’attivo (in unità di Euro)
10. Cassa e disponibilità liquide
60. Crediti
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività scali
a) correnti
b) anticipate
140. Altre attività
Totale attivo
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro)
10.
Debiti
70.
Passività scali
a) correnti
b) differite
90.
Altre passività
100. Trattamento di ne rapporto del personale
110. Fondi per rischi e oneri
b) altri fondi
120. Capitale
160. Riserve
170. Riserve da valutazione
180. Utile (perdita) d’esercizio
Totale passivo e patrimonio netto
31/12/2013
902
68.064.869
51.890.906
16.173.963
29.932.691
135.691.829
34.067.581
2.867.560
31.200.021
15.616.637
283.374.509
31/12/2013
89.236.005
22.635.821
18.621.206
4.014.615
17.026.572
714.071
378.290
378.290
50.000.000
72.401.123
(466.903)
31.449.530
283.374.509
La situazione patrimoniale mostra Crediti per servizi di gestione di patrimoni per € 51.890.906, riferiti alle commissioni attive sui fondi comuni d’investimento, fondi pensione e gestioni patrimoniali
maturate nel quarto trimestre 2013 ed incassate nel mese di gennaio 2014.
Le Attività immateriali accolgono gli avviamenti relativi alle acquisizioni effettuate da Arca SGR nel corso dell’ultimo triennio per complessivi € 122.547.991, oltre a oneri pluriennali pari a € 13.143.838.
Le attività e le passività scali includono principalmente gli effetti contabili dell’affrancamento
del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rappresentati i) dal debito per l’imposta
sostitutiva per l’affrancamento della partecipazione pari a € 14.308.674 (da liquidare nel corso del
mese di giugno 2014 e incluso nella voce Passività scali correnti) e ii) da attività scali differite
per € 29.574.241 (incluse nella voce Attività scali anticipate).
122
I Debiti accolgono lo strumento innovativo di capitale emesso da Arca SGR il 23 dicembre 2013 per
un valore pari a € 23.000.000, oltre ai debiti verso le reti di vendita per l’attività di collocamento dei
fondi comuni e dei fondi pensione di Arca SGR e di Carige SGR (passività liquidate nel corso del
mese di gennaio 2014) e al nanziamento chirografario erogato dalla Banca Popolare di Vicenza a
Arca SGR a inizio 2013.
Al 31 dicembre 2013 il patrimonio netto consolidato si attesta ad € 153.383.750.
Si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto e del risultato di esercizio al 31
dicembre 2013 a livello individuale e a livello consolidato di Arca SGR.
(Valori in migliaia di Euro)
PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO DI ARCA SGR E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
CAPITALE
SOCIALE
RISULTATO
Valori di Arca SGR
Rettiche di consolidamento:
Risultato 2013 della controllata CARIGE SGR
di pertinenza del gruppo
Riserve della controllata di pertinenza del gruppo
Risultato 2013 della controllata CARIGE SGR
di pertinenza di terzi
Valori consolidati
31.468
50.000
RISERVE
72.401
RISERVA
VALUTAZIONE
(467)
TOTALE
P.N.
153.403
(19)
(19)
0
0
31.449
50.000
72.401
(467)
153.384
Alle sezioni 4.1 e 4.2 sono inclusi gli schemi individuali di stato patrimoniale e conto economico
di Arca SGR e di Carige SGR.
123
Bilancio Consolidato 2013
4.1 Schemi di bilancio di Arca SGR S.p.A.
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci dell’attivo (in unità di Euro)
Cassa e disponibilità liquide
Attività nanziarie detenute per la negoziazione
Attività nanziarie disponibili per la vendita
Crediti
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
90. Partecipazioni
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività scali
a) correnti
b) anticipate
140. Altre attività
Totale attivo
31/12/2013
10.
20.
40.
60.
31/12/2012
902
0
0
52.647.631
46.242.144
6.405.487
1.920
61.615.942
45.425
82.212.594
43.725.404
38.487.190
101.566.978
29.932.691
42.802.071
32.675.978
1.492.123
31.183.855
0
28.558.908
23.023.636
2.960.496
1.837.028
1.123.468
15.501.298
275.127.549
42.895.447
241.314.368
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto (in unità di Euro)
Debiti
Passività scali
a) correnti
b) differite
90. Altre passività
100. Trattamento di ne rapporto del personale
110. Fondi per rischi e oneri
b) altri fondi
120. Capitale
160. Riserve
170. Riserve da valutazione
180. Utile (perdita) d’esercizio
Totale passivo e patrimonio netto
31/12/2013
10.
70.
31/12/2012
81.800.683
22.635.821
18.621.206
4.014.615
96.032.751
6.845.522
3.106.556
3.738.966
16.196.041
714.071
378.290
378.290
15.821.739
654.323
0
0
50.000.000
72.401.123
(466.903)
31.468.423
275.127.549
50.000.000
55.322.397
(441.090)
17.078.726
241.314.368
I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato,
per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per
quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono
riportati in nota integrativa.
124
CONTO ECONOMICO
Voci di conto economico (in unità di Euro)
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
40. Interessi attivi e proventi assimilati
50. Interessi passivi e oneri assimilati
60. Risultato netto dell’attività di negoziazione
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
a) attività nanziarie
Margine di intermediazione
110. Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali
130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
Risultato della gestione operativa
Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte
Utile (perdita) d’esercizio
31/12/2013
10.
20.
31/12/2012
210.745.841
(144.504.518)
66.241.323
1.678.235
(637.373)
107.364
5.299
174.725.803
(119.263.872)
55.461.931
654.323
0
50.000.000
55.322.397
5.299
67.394.848
(36.992.608)
(14.344.556)
(22.648.052)
(441.090)
(12.806.750)
(23.368.359)
(962.875)
(1.295.176)
(378.290)
915.254
28.681.153
28.861.153
2.787.720
31.468.423
31.468.423
(663.167)
(723.817)
73.633
(594.396)
24.567.947
24.567.947
(7.489.221)
17.078.726
17.078.726
I saldi relativi all’esercizio 2012 sono stati riesposti, rispetto a quanto originariamente pubblicato,
per l’applicazione retrospettiva della nuova versione del principio contabile IAS 19, nonché per
quanto specicato dal provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014. Maggiori dettagli sono
riportati in nota integrativa.
4.2 Schemi di bilancio di Carige Asset Management SGR S.p.A.
ATTIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci dell’attivo (Euro)
Cassa e disponibilità liquide
Attività nanziarie disponibili per la vendita
Crediti
a) per gestione di patrimoni
b) altri crediti
100. Attività materiali
110. Attività immateriali
120. Attività scali
a) correnti
b) anticipate
140. Altre attività
Totale attivo
31/12/2013
10.
20.
60.
31/12/2012
0
0
15.417.238
5.648.762
9.768.476
210
5.033.795
17.556.915
7.450.692
10.106.223
0
0
1.391.603
1.375.437
16.166
31.322
772
3.120
3.120
0
115.339
16.924.180
39.791
22.665.925
PASSIVO DI STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto (Euro)
10.
70.
90.
Debiti
Passività scali
a) correnti
b) differite
Altre passività
120. Capitale
160. Riserve
170. Riserve da valutazione
180. Utile (perdita) d’esercizio
Totale passivo e patrimonio netto
31/12/2013
31/12/2012
7.755.104
5.540
5.540
0
8.618.506
371.845
255.851
115.994
505.209
1.537.810
5.200.000
1.290.000
5.200.000
2.221.451
305.801
4.410.512
22.665.925
2.168.327
16.924.180
125
Bilancio Consolidato 2013
CONTO ECONOMICO
Voci di conto economico (Euro)
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
30. Dividendi e proventi assimilati
40. Interessi attivi e proventi assimilati
50. Interessi passivi e oneri assimilati
60. Risultato netto dell’attività di negoziazione
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
a) attività nanziarie
Margine di intermediazione
110. Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
120. Rettiche/riprese di valore nette su attività materiali
130. Rettiche/riprese di valore nette su attività immateriali
160. Altri proventi e oneri di gestione
Risultato della gestione operativa
Utile (perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte
190. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
Utile (perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte
Utile (perdita) d’esercizio
31/12/2013
10.
20.
31/12/2012
38.816.851
(28.195.112)
10.621.739
7.183
89.964
(43)
107.364
558.719
558.719
40.172.648
(26.828.288)
13.344.360
2.494
88.674
(17)
50.000.000
0
0
11.277.562
(7.405.686)
(2.292.149)
(4.483.537)
13.435.511
(6.739.166)
(2.842.806)
(3.896.360)
0
(772)
(16.019)
3.855.085
3.855.085
(1.686.758)
2.168.327
2.168.327
(15.740)
(686)
(24.439)
6.655.480
6.655.480
(2.244.968)
4.410.512
4.410.512
Il conto economico riportato include i valori dell’intero esercizio 2013. Il contributo di Carige SGR
al risultato netto consolidato di Arca SGR è pari a € -18.893.
5. L’offerta di Arca SGR
La capacità di gestione del rischio nelle fasi turbolente di mercato, un approccio rigoroso nella
valutazione del livello di attrattività dei mercati nelle diverse condizioni, nonché un continuo processo di innovazione di prodotto, si sono rivelati gli elementi chiave nel processo di generazione
del valore di Arca SGR.
Di seguito descriviamo in sintesi, per le varie categorie di prodotti, le principali scelte di investimento
compiute nell’anno dal team di gestione di Arca. Maggiori dettagli sono forniti nella relazione degli
Amministratori al bilancio d’esercizio 2013 di Arca SGR.
5.1 Fondi monetari ed obbligazionari
Nel corso dell’anno, i portafogli di titoli governativi dei paesi sviluppati hanno mantenuto la duration
in linea o al di sotto di quella del benchmark di riferimento. In funzione dei modelli di valutazione
fondamentale e tecnica, le scelte tattiche sono state implementate utilizzando i futures sui bond
tedeschi e americani.
L’esposizione ai titoli governativi della cosiddetta periferia europea è stata incrementata rispetto al
benchmark in diversi momenti nel corso dell’anno.
Per quanto riguarda i portafogli investiti in titoli corporate si è mantenuto un elevato livello di
diversicazione per emittente.
I portafogli investiti in titoli dei paesi emergenti hanno mantenuto in media un beta superiore all’unità
investendo nei paesi a più alto spread e nei paesi dell’Europa dell’est.
Su diversi fondi obbligazionari sono state messe in atto operazioni di pronti contro termine, a condizioni ancora molto favorevoli.
5.2 Fondi a rischio controllato
Per questa tipologia di fondi è stata applicata in modo rigoroso la metodologia di investimento, che
prevede di gestire dinamicamente l’asset allocation in funzione delle opportunità di mercato e del
mutamento delle volatilità e delle correlazioni tra le asset class.
126
Nel corso dell’anno, i fondi a rischio controllato hanno mantenuto una signicativa esposizione ai
titoli societari non investment grade. Tale classe di asset, all’inizio del 2013, era giudicata attraente
secondo i nostri modelli di valutazione.
Inne, l’adozione di posizioni sul dollaro, il cui andamento è correlato negativamente con le asset
class rischiose, ha permesso di migliorare l’efcienza dei portafogli.
5.3 Fondi total return
L’attività in tale tipologia di fondi si è concentrata soprattutto nella costruzione dei portafogli per
la famiglia dei fondi Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva (I-II-III-IV) e Arca Cedola 2018 Paesi
Emergenti Valuta Locale (I-II-III); questi fondi hanno riscosso un notevole successo, come testimoniato dal notevole usso delle sottoscrizioni ricevute.
Si ricorda che i primi fondi a cedola lanciati da Arca nel 2009, Arca Cedola Corporate Bond e Arca
Cedola Governativo Euro Bond, hanno raggiunto nel 2013 l’orizzonte temporale inizialmente pressato. In entrambi i casi le cedole inizialmente comunicate sono state puntualmente pagate; inoltre,
entrambi i fondi hanno chiuso con una quota superiore al livello di lancio.
5.4 Fondi azionari e bilanciati
Nella gestione dei portafogli azionari il focus si è concentrato sulle scelte top down (di investito,
geograche e di settore), compiute sulla base di analisi macroeconomiche delle maggiori economie
mondiali generate dai nostri modelli di valutazione. Fa eccezione il caso del mercato italiano, per il
quale le scelte attive hanno riguardato anche l’attività di selezione.
In generale, l’esposizione ai mercati azionari mondiali è stata mantenuta in sovrappeso, in un contesto caratterizzato da crescita economica, politiche monetarie super-espansive e valutazioni dei
mercati ancora attraenti.
5.5 Sviluppo dell’offerta di Arca SGR
Nel corso del 2013 notevoli sono stati gli interventi che Arca ha attuato dal lato dell’offerta, anche
grazie all’analisi delle caratteristiche della clientela delle banche collocatrici con le quali è stato
sottoscritto l’accordo di associazione in partecipazione.
Per quanto concerne l’offerta di fondi obbligazionari a scadenza, il fondo Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva ha costituito un’innovazione di prodotto diretta a soddisfare il bisogno di “riserva”
di risparmio della clientela, con orizzonte di 5 anni, elevata diversicazione e reddito periodico.
Il fondo Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Locale è stato invece disegnato per soddisfare
l’esigenza rilevata della clientela di diversicazione valutaria fuori dall’Euro, all’interno di un prodotto con un ben denito orizzonte temporale.
È stato operato un restyling commerciale dei fondi essibili per meglio riettere lo stile di investimento, essibile e innovativo, che caratterizza tale gamma di fondi.
L’attività promozionale per la previdenza complementare è stata intensa ed ha prodotto oltre n. 10.400
nuove adesioni. Il contact center di Arca è stato particolarmente impegnato e ha ricevuto nel corso
dell’anno, circa n. 30.000 mail/fax e oltre n. 22.000 telefonate.
6. L’offerta della società controllata Carige SGR
Al 30 dicembre 2013 Carige SGR gestiva 15 fondi comuni rivolti alla clientela “retail”, 4 comparti
del fondo pensione aperto Carige, nonché 15 linee di gestione patrimoniale individuale di Banca
Carige.
Fino al 19 novembre 2013, inoltre, la società ha gestito in delega 3 linee interne del fondo assicurativo
Gestilink ed il prodotto assicurativo Rosa dei Venti.
La raccolta netta dei fondi comuni di Carige SGR è risultata negativa nel 2013 per complessivi
€ -248 milioni, ma, grazie all’effetto mercato positivo, la riduzione effettiva delle masse è stata di
127
Bilancio Consolidato 2013
€ -156 milioni. I dati per singolo prodotto hanno evidenziato i maggiori deussi dal fondo Carige
Monetario Euro, dal fondo Carige Obbligazionario Euro e dal fondo Carige Total Return 1. Da
evidenziare la raccolta positiva (€ 42 milioni) del nuovo fondo Carige Obbligazioni Cedola lanciato
a inizio 2013.
7. Eventi rilevanti avvenuti nel corso dell’esercizio
7.1 Acquisizione di Carige Asset Management SGR S.p.A.
Come precedentemente riportato, in data 30 dicembre 2013 Arca SGR ha acquistato da Banca Carige
il 100% delle azioni della società Carige Asset Management SGR S.p.A., con sede in Genova.
L’acquisizione di Carige SGR era stata autorizzata dalla Banca d’Italia in data 15 ottobre 2013. Il
trasferimento delle quote è avvenuto a fronte del contestuale pagamento del prezzo provvisorio di
€ 101 milioni. Nel mese di marzo 2014 è previsto un ulteriore pagamento da parte di Arca SGR a
Banca Carige in relazione al saldo patrimoniale derivante dal patrimonio netto al 31 dicembre 2013
della società controllata. Il saldo patrimoniale a favore di Banca Carige è pari a € 566.978.
L’avviamento iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale consolidato di Arca SGR è dato dalla differenza tra il valore della partecipazione iscritta nel bilancio individuale di Arca SGR e il patrimonio
netto di Carige SGR al 30 dicembre 2013. Tale allocazione è da ritenersi provvisoria nell’attesa di
effettuare la procedura di Purchase Price Allocation nel corso dell’esercizio 2014.
Come previsto dalla normativa scale vigente, Arca SGR ha deciso di procedere con l’affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della
società acquisita rilevato nell’ultimo bilancio d’esercizio approvato prima dell’acquisizione (bilancio
d’esercizio 2012). La rilevazione a bilancio dell’affrancamento si traduce in un provento scale netto
a benecio del conto economico consolidato 2013 pari a circa € 15,3 milioni. Maggiori dettagli sono
esposti nella nota integrativa.
Arca SGR è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione della controllata Carige SGR
nel corso del 2014. A questo proposito Arca SGR e Carige SGR hanno inviato nel gennaio 2014
richiesta di autorizzazione in tal senso alla Banca d’Italia.
I fondi comuni e il fondo pensione gestiti no al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati
nei fondi comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efcacia 1° gennaio 2014.
7.2 Sottoscrizione delle convenzioni di collocamento e dell’accordo strategico con il Gruppo
Carige
Nel quadro dell’operazione di compravendita di Carige SGR, Arca SGR e Banca Carige hanno sottoscritto una convenzione di collocamento dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo Carige
di durata decennale, rinnovabile per ulteriori dieci anni. Banca Carige e Arca SGR hanno inoltre
sottoscritto un accordo strategico che impegna Banca Carige e le banche del suo Gruppo a identicare
Arca SGR come partner strategico commerciale per la distribuzione di fondi nel settore “retail”.
7.3 Cambio della sede legale di Arca SGR
Con delibera del 20 giugno 2013 e data di efcacia 23 settembre 2013 il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR ha deliberato il cambio della sede legale da via Mosé Bianchi, 6 – Milano a via
Disciplini, 3 – Milano.
7.4 Associazione in Partecipazione
Nel luglio 2013 la Banca Popolare di Fondi ha sottoscritto con Arca SGR il contratto di associazione
in partecipazione unendosi alle altre banche collocatrici che avevano già sottoscritto il contratto nel
corso del 2012 (Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Veneto Banca, Banca Popolare
di Sondrio, Banca di Piacenza e SanFelice 1893 Banca Popolare). Nel mese di dicembre 2013 anche
il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha sottoscritto il contratto con efcacia 1° gennaio 2014.
128
7.5 Contenzioso sull’applicazione dell’IVA ai corrispettivi per i servizi di banca depositaria
A ne 2012, l’Agenzia delle Entrate (“AdE”) ha noticato ad Arca un atto di irrogazione di sanzioni
per l’anno 2006 e un avviso di contestazione per l’anno 2007 in relazione all’omessa regolarizzazione
di operazioni imponibili IVA nell’ambito dei servizi di banca depositaria prestati a favore dei fondi
comuni e del fondo pensione. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni
relativo all’anno 2006 ed ha presentato una memoria difensiva per l’avviso sull’anno 2007. L’AdE,
recependo le prime sentenze rese in materia dalle Commissioni Tributarie, ha riconosciuto l’incertezza
interpretativa caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai servizi di banca depositaria e ha
modicato la propria posizione in merito alla contestazione di sanzioni per omessa regolarizzazione
dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria. A seguito di tale cambiamento l’AdE:
i) con comunicazione del 19 dicembre 2013, ha accolto le ragioni esposte da Arca nella memoria
difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso di contestazione per omessa regolarizzazione
dell’IVA sui servizi di banca depositaria dell’anno 2007; ii) in data 14 marzo 2014, ha noticato ad
Arca SGR il provvedimento di annullamento delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione
dell’IVA sui servizi di banca depositaria per l’esercizio 2006.
Per quanto concerne gli altri anni assoggettati a verica scale (2008-2009), si segnala che: i) per
l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun atto/avviso di contestazione e tale anno non può essere
più soggetto a verica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per l’anno
2009, alla luce delle recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun atto/avviso
di contestazione da parte dell’AdE nei confronti di Arca.
Il contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto.
Nel secondo semestre 2013 si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni) e l’AdE in merito alla valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca
depositaria, delle attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che rappresentano la quota
parte dell’attività di banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte
di Giustizia Europea nel maggio 2006. In data 17 dicembre 2013, l’AdE si è espressa in materia
con la risoluzione 97/E che individua nella misura del 28,3% dei corrispettivi per servizi di banca
depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quanticazione delle attività di controllo e sorveglianza
da assoggettare a IVA.
A seguito di tale risoluzione le banche depositarie hanno provveduto a regolarizzare la posizione
IVA relativa all’esercizio 2013 con l’emissione di fatture/note di addebito nei confronti delle SGR.
Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi di banca depositaria, ha aderito a questa
modalità operativa per l’esercizio 2013.
In relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare alle ex banche
depositarie dei fondi Arca il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza,
nonché sui diritti di custodia. Qualora le banche procedessero a denire il contenzioso con l’erario
per poi agire in via di rivalsa nei confronti di Arca, la società si potrebbe trovare esposta al rischio di
sostenere un inatteso onere IVA per periodi pregressi. Arca sta comunque denendo, con il supporto
dei propri consulenti, una strategia di difesa nalizzata a respingere le eventuali azioni di rivalsa da
parte delle banche depositarie. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa.
Si segnala che l’eventualità che nei confronti di Carige SGR venga esercitato il diritto di rivalsa IVA
da parte delle ex banche depositarie dei fondi Carige (in particolare Banca Carige) non ha impatto sul
bilancio consolidato, in quanto Arca SGR è tutelata da una clausola di manleva inserita nel contratto
di compravendita delle azioni di Carige SGR in relazione ad eventuali passività scali della società
acquisita formatesi in data antecedente al trasferimento delle quote.
7.6 Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, è stata aggiornata con i dati 2013
l’analisi di impairment test volta ad accertare l’eventuale perdita di valore degli avviamenti iscritti
in bilancio, a seguito delle acquisizioni effettuate. L’impairment test sui valori 2013 ha riguardato
129
Bilancio Consolidato 2013
anche l’avviamento iscritto nel bilancio consolidato a seguito dell’acquisizione di Carige SGR.
Il valore recuperabile della CGU (Cash Generating Unit) è stato determinato applicando le tecniche
valutative del Dividend Discount Model e del Metodo dei Multipli di Mercato. Maggiori dettagli
sono esposti nella nota integrativa.
7.7 Emissione di strumento innovativo di capitale
In data 1° agosto 2013 il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR ha approvato l’emissione di
uno strumento innovativo di capitale al ne di rafforzare il patrimonio di vigilanza della società e
di dotarsi delle risorse nanziarie necessarie per l’acquisizione di Carige SGR. Il regolamento dello
strumento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 ottobre 2013. L’emissione
è avvenuta in data 23 dicembre 2013 ed è stata sottoscritta per un importo nominale di € 23 milioni.
Lo strumento in questione è stato regolarmente inserito nel Patrimonio di Vigilanza di Arca SGR
(tra gli elementi del Patrimonio di Base) a partire dalla segnalazione alla Banca d’Italia relativa al
31 dicembre 2013. Maggiori dettagli sono esposti nella nota integrativa.
7.8 Ispezione della CONSOB
In data 5 luglio 2013 si è chiusa la visita ispettiva della CONSOB in Arca SGR, iniziata in data 1°
ottobre 2012.
Con riferimento a tale attività ispettiva, in data 27 dicembre 2013 Arca SGR ha ricevuto la notica
dell’avvio di un procedimento ai sensi degli articoli 190 e 195 del D. Lgs. n. 58/1998 (“TUF”), rispetto
al quale la società ha formulato le proprie controdeduzioni entro i termini previsti.
In relazione alla medesima verica ispettiva, la CONSOB ha inoltre inviato ad Arca SGR in data
13 febbraio 2014 una ulteriore comunicazione, richiedendo la convocazione del Consiglio di Amministrazione della società al ne di assumere iniziative relativamente a talune procedure interne
che presentano alcune aree suscettibili di miglioramento.
7.9 Purchase Price Allocation dei rami di azienda acquistati da BPVi Fondi SGR
Con decorrenza 1° gennaio 2013 ha assunto efcacia il contratto di acquisto da BPVi Fondi SGR
dei rami d’azienda, rispettivamente “Ramo OICR” e “Ramo GPA”, sottoscritto da Arca SGR in data
21 dicembre 2012, per il prezzo denito di € 21 milioni.
I fondi comuni Pacto di BPVi Fondi SGR che formavano il Ramo OICR sono stati incorporati nei
corrispettivi fondi Arca con efcacia 1° gennaio 2013.
Il Ramo GPA era costituito da portafogli istituzionali, gestiti sulla base di mandati conferiti dalle
società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura S.p.A., e dal Fondo Pensione Cariprato.
Inoltre, l’acquisizione dei rami di azienda si è accompagnata alla stipula di un accordo commerciale,
di durata decennale, rinnovabile per ulteriori cinque anni, tra Arca e il Gruppo Banca Popolare di
Vicenza che prevede la distribuzione dei fondi Arca da parte delle banche del Gruppo.
Il processo di Purchase Price Allocation ha condotto alla valorizzazione dell’accordo di distribuzione
dei prodotti Arca e dei mandati di gestione acquisiti: il valore attribuito a tali elementi è stato complessivamente di € 7,1 milioni che sono stati iscritti tra le immobilizzazioni immateriali. L’avviamento,
determinato in via residuale, è stato iscritto per un valore pari ad € 13,9 milioni.
7.10 Vendita immobile
In data 9 maggio 2013 Arca SGR ha sottoscritto l’atto di vendita della proprietà immobiliare ubicata
in Roma per l’importo complessivo di € 1.050.000. Al momento della vendita il valore contabile
dell’immobile era pari a € 869.651.
7.11 Attività di consulenza agli investimenti
In data 27 agosto 2013 Banca d’Italia ha autorizzato l’estensione dell’operatività di Arca SGR anche
all’attività di consulenza in materia di investimenti. In data 1° gennaio 2014 è stata avviata l’atti-
130
vità di consulenza in materia di investimenti con Banca Carige per la fornitura da parte di Arca di
portafogli modello e la formulazione di raccomandazioni personalizzate a benecio dell’attività di
gestione patrimoniale effettuata da Banca Carige.
7.12 Celebrazione del Trentennale di Arca SGR
Nel mese di ottobre 2013 Arca SGR ha celebrato il Trentennale di attività con eventi dedicati agli
azionisti, ai collocatori e ai dipendenti. Si segnala, in particolare, il convegno organizzato dalla
società presso l’Università Bocconi di Milano sul ruolo delle Banche Centrali nell’attuale fase macroeconomica.
7.13 Piano strategico di Carige SGR
In data 4 giugno 2013, il Consiglio di Amministrazione di Carige SGR ha approvato il piano strategico 2013-2018. Le ipotesi economiche incluse in tale piano sono state utilizzate da Arca SGR ai
ni della determinazione del prezzo di acquisto di Carige SGR.
7.14 Rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Carige SGR
Nell’ambito dell’operazione di compravendita di Carige SGR, in data 17 dicembre 2013 i membri
del Consiglio di Amministrazione della società hanno rassegnato le dimissioni dall’incarico con
decorrenza dal 30 dicembre 2013, data nella quale si è perfezionata l’operazione di compravendita
della società. In pari data Arca SGR ha provveduto a designare i tre nuovi componenti del Consiglio
di Amministrazione della controllata, come segue: Presidente del Consiglio di Amministrazione Leo Riveri, Vice Presidente - Simone Bini Smaghi, Consigliere - Antonio Barbieri Ripamonti.
7.15 Outsourcing dei processi amministrativi dei fondi Carige
In data 23 aprile 2013 il CdA di Carige SGR ha deliberato alcune modiche al Regolamento di gestione
dei fondi Carige connesse all’afdamento a ICBPI dell’incarico di calcolo del valore della quota.
7.16 Distribuzione di riserve di patrimonio netto di Carige SGR a Banca Carige
Nel quadro della cessione ad Arca SGR della partecipazione totalitaria in Carige SGR detenuta da
Banca Carige, in data 20 dicembre 2013 l’Assemblea di Carige SGR ha deliberato la distribuzione
di riserve di patrimonio netto a favore di Banca Carige, per un ammontare pari a € 1.129.963 previo
azzeramento delle riserve negative di prima applicazione degli IAS/IFRS.
8. L’evoluzione delle masse gestite da Arca SGR e Carige SGR
Arca SGR
Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Arca, al 31 dicembre 2013, ammonta a € 17.455 milioni; a tale
importo si aggiunge il patrimonio del fondo pensione aperto Arca Previdenza pari a € 1.930 milioni e
quello delle gestioni in delega di € 1.703 milioni, per un totale di € 21.088 milioni di massa gestita.
Carige SGR
Il patrimonio in gestione nei fondi comuni Carige, al 30 dicembre 2013, ammonta a € 3.260 milioni;
a tale importo si aggiunge il patrimonio del fondo pensione aperto Carige pari a € 421 milioni (di
cui € 18 dati in delega a terzi) e quello delle gestioni in delega di € 410 milioni, per un totale di €
4.091 milioni di massa gestita.
Dati consolidati pro-forma
A ne 2013 la combinazione delle masse gestite da Arca SGR e da Carige SGR è così composta:
fondi comuni € 20.715 milioni, fondi pensione € 2.351 milioni, gestioni in delega € 2.113 milioni,
per un totale complessivo di € 25.179 milioni.
8.1 I fondi comuni di Arca SGR
La maggior parte dei fondi Arca registra performance assolute nette positive. Fanno eccezione i fondi
con esposizione signicativa ai paesi emergenti, i cui mercati nanziari e valutari hanno registrato
in generale andamenti negativi nell’anno.
131
Bilancio Consolidato 2013
Tutti i fondi che si confrontano con un benchmark, compresi i fondi pensione mostrano risultati
lordi in linea o superiori ai rispettivi parametri di riferimento, con l’eccezione di Arca Bond Paesi
Emergenti, Arca Bond Globale, Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Locale ed Arca Azioni Far East,
che registrano modeste sottoperformance. I fondi a ritorno assoluto hanno un risultato positivo e
superiore al parametro di riferimento.
Il posizionamento dei fondi Arca in relazione ai concorrenti, nelle rispettive classiche, è positivo
anche in un confronto internazionale.
Con riguardo ai rating forniti dall’agenzia specializzata Morningstar, che attribuisce ai fondi di
ciascuna categoria, sulla base delle performance triennali aggiustate per il rischio, un rating qualitativo su una scala di valore crescente da uno a cinque, si osserva che dei 17 fondi di Arca che
riportano il rating1:
• 7 fondi hanno 5 stelle
• 5 fondi hanno 4 stelle
• 5 fondi hanno 3 stelle
• Nessun fondo ha 1 o 2 stelle.
Più analiticamente si registrano i seguenti risultati:
Fondi
Arca Cash Plus
Arca BT Tesoreria2
Arca MM – Monetario
Arca Corporate BT3
Arca RR
Arca Obbligazioni Europa
Arca Bond Globale
Arca Bond Dollari4
Arca Bond Paesi Emergenti
Arca Bond Corporate
Arca TE – Titoli Esteri
Arca BB
Arca 27 Azioni Estere
Arca Azioni Italia
Arca Azioni Europa
Arca Azioni America
Arca Azioni Far East
Arca Azioni Paesi Emergenti
ArcaCinqueStelle Comp. A/B 255
ArcaCinqueStelle Comp. C 506
ArcaCinqueStelle Comp. D/E 757
Arca Strategia Globale Crescita8
Arca Strategia Globale Opportunità9
Anteatro Tesoreria
2013
1,77%
3,52%
1,83%
1,25%
-9,12%
-6,60%
3,22%
0,59%
10,37%
18,77%
24,05%
16,95%
22,57%
4,89%
-8,12%
2,11%
2,63%
0,69%
2012
5,65%
10,27%
12,45%
11,26%
5,73%
16,99%
13,33%
12,53%
13,95%
10,89%
14,72%
15,99%
8,88%
13,01%
12,86%
9,96%
15,86%
3,44%
2011
2,33%
1,55%
2,43%
-1,43%
2,87%
4,40%
8,47%
11,80%
4,34%
1,49%
0,97%
-4,55%
-3,06%
-19,98%
-9,61%
1,54%
-9,51%
-16,57%
-1,08%
-4,56%
-8,19%
2,16%
2,47%
1,61%
1
Sono esclusi i fondi a cedola, ancorché abbiano in alcune circostanze un rating: la peculiarità di tali fondi (portafoglio buy and
hold, duration decrescente) rendono non signicativo il confronto nella categoria dei prodotti “total return” nei quali Morningstar
li colloca.
2
Fondo conuito in Arca Cash Plus
3
Fondo conuito in Arca MM
4
Fondo conuito in Arca Bond Globale
5
Comparto conuito in Arca TE Titoli Esteri
6
Comparto conuito in Arca BB
7
Comparto conuito in Arca BB
8
Fondo in precedenza denominato Arca T3
9
Fondo in precedenza denominato Arca T5
132
Fondi
Anteatro Global Equity
Arca Capitale Garantito Giugno 201310
Arca Capitale Garantito Dicembre 2013
Arca Cedola Corporate Bond11
Arca Cedola Governativo Euro Bond12
Arca Cedola Corporate Bond II
Arca Cedola Governativo Euro Bond II
Arca Cedola Corporate Bond III
Arca Cedola Governativo Euro Bond III
Arca Cedola Corporate Bond IV
Arca Cedola Governativo Euro Bond IV
Arca Cedola Bond Globale Euro
Arca Cedola Bond Globale Euro II
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale
Arca Cedola Bond 2015 Alto Potenziale II
Arca Formula Eurostoxx (r) 2015
Arca Formula II Eurostoxx (r) 2015
Arca Cedola Bond Globale Euro III
Arca Cedola Bond Paesi Emergenti
Arca Cedola Bond 2016 Alto Pot. III
Arca Bond Paesi Emergenti Valuta Loc
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale IV
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale V
Arca Cedola Bond 2017 Alto Potenziale VI
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva II
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc II (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (P)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva III (R)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (P)
Arca Cedola 2018 Paesi Emergenti Valuta Loc III (R)
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (P)13
Arca Cedola 2018 Obbligazione Attiva IV (R)14
2013
-2,40%
1,52%
1,19%
2,43%
1,19%
2,68%
1,83%
3,72%
3,22%
3,07%
3,71%
4,74%
15,00%
11,87%
3,36%
2,18%
5,53%
-12,31%
6,38%
5,38%
5,87%
4,22%
-6,84%
-6,84%
4,14%
-2,78%
-2,78%
2,36%
2,36%
-0,70%
-0,70%
-
2012
-5,27%
3,34%
5,20%
4,45%
10,19%
7,93%
14,71%
8,15%
13,25%
10,20%
12,15%
16,14%
15,68%
16,89%
16,40%
19,92%
16,06%
13,74%
14,92%
20,63%
12,44%
9,28%
8,50%
0,02%
-
2011
-20,72%
-0,57%
-1,82%
0,99%
-1,45%
1,07%
-7,06%
1,10%
-0,83%
1,69%
1,72%
-0,12%
0,32%
0,12%
0,10%
-13,88%
-9,11%
-0,91%
-3,78%
0,08%
3,06%
-
10
Fondo conuito in Arca Cash Plus
Fondo conuito in Arca Strategia Globale Crescita
Fondo conuito in Arca Strategia Globale Crescita
13
Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il 30
dicembre 2013.
14
Fondo attivo al 31 dicembre 2013, ma senza indicazione di performance in quanto il collocamento del fondo si è concluso il 30
dicembre 2013.
11
12
133
Bilancio Consolidato 2013
8.2 Il fondo pensione complementare aperto Arca Previdenza
L’attività del fondo pensione è stata soddisfacente e si registrano complessivamente:
[Dati espressi in €/000]
Arca Previdenza
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
Contributi
78.782
87.028
97.768
134.700
56.693
Riscatti e Anticipazioni
-39.354
-25.600
-55.260
-95.605
-36.620
Si registrano i seguenti risultati:
Arca Previdenza Classe ordinaria
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
2013
0,62%
5,16%
11,69%
21,22%
1,23%
2012
3,52%
10,63%
11,31%
11,25%
10,01%
2011
1,25%
2,05%
-0,23%
-3,83%
-1,80%
Arca Previdenza Classe riservata
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
1,15%
5,94%
12,53%
22,25%
1,96%
3,97%
11,25%
11,94%
11,93%
10,61%
1,60%
2,49%
0,19%
-3,40%
-1,39%
Arca Previdenza Classe collettiva
- linea Garanzia
- linea Rendita
- linea Crescita
- linea Alta Crescita
- linea Obiettivo TFR
0,80%
5,49%
12,05%
21,73%
1,53%
3,60%
10,76%
11,43%
11,43%
10,13%
1,25%
2,05%
-0,23%
-3,83%
-1,80%
Come in precedenza segnalato, la crisi nanziaria ed economica che ha colpito il nostro paese ha
avuto effetti anche sulle contribuzioni al fondo pensione, cosicché molti lavoratori autonomi hanno
sospeso i versamenti mentre dai lavoratori dipendenti sono pervenute numerose richieste di anticipazione. Anche quest’anno si è provveduto ad una azione di sensibilizzazione della rete al ne di
riavviare posizioni che erano state inattive negli anni precedenti.
8.3 Le gestioni patrimoniali in delega ad Arca SGR
L’importo complessivo delle gestioni in delega ad Arca SGR al 31 dicembre 2013 è pari ad € 1.703
milioni.
8.4 La consulenza agli investimenti di Arca SGR
Si segnala che l’importo complessivo delle gestioni patrimoniali di Banca Carige per le quali dal
1° gennaio 2014 Arca presta il servizio di consulenza in materia di investimenti è pari a € 410
milioni.
8.5 Le masse gestite da Carige SGR
La performance assoluta di tutti i fondi comuni Carige nel corso del 2013 è stata positiva, favorita
dal perdurare del clima generalmente positivo dei mercati nanziari. La performance in termini
relativi da inizio anno è stata ugualmente positiva, con la maggiore parte dei fondi comuni che ha
fatto segnare risultati superiori a quelli dei rispettivi indici di riferimento/obiettivi di rendimento.
134
Per quanto attiene al fondo pensione aperto Carige le performance da inizio anno risultano positive
su tutti i comparti, con valori crescenti all’aumentare del prolo di rischio dei portafogli. In termini
relativi, tuttavia, si segnalano rendimenti inferiori ai parametri di riferimento.
Con riferimento alle gestioni patrimoniali individuali di Banca Carige gestite in delega da Carige
SGR, le performance assolute nell’anno risultano positive per tutte le linee in gestione. In termini
relativi però, solo alcune delle linee hanno registrato risultati superiori ai rispettivi benchmark/
obiettivi di rendimento.
Per quanto concerne le deleghe di gestione sulle polizze unit linked, si segnala che l’accordo di
delega è stata interrotto in data 19 novembre 2013. A tale data, tutte le linee di gestione registravano da inizio anno dati positivi, con valori crescenti all’aumentare dell’esposizione azionaria dei
portafogli. In termini relativi, tuttavia, solamente la linea Blu ha ottenuto performance superiori
rispetto al benchmark.
I limiti di Tracking Error Volatility (TEV) sono stati rispettati per tutti gli OICR ed i comparti del
fondo pensione della società così come i limiti di Value at Risk (VaR) stabiliti dal CdA. Con particolare riferimento al fondo pensione, i limiti di Relative Value at Risk (ReVaR) ed i limiti di turnover
sono stati rispettati per tutti i comparti.
In relazione al rischio di credito della componente obbligazionaria presente nei portafogli gestiti, si
segnala che la “perdita attesa” si è mantenuta in corso d’anno generalmente stabile e contenuta.
Fondi comuni
Carige Forziere Euro
Carige Breve Termine
Carige Obbligazionario Euro
Carige Obbligazionario Lungo Termine
Carige Obbligazionario Globale
Carige Obbligazioni Cedola
Carige Corporate Euro
Carige Bilanciato 50
Carige Azionario Internazionale
Carige Azionario Europa
Carige Azionario Italia
Carige Bilanciato 10
Carige Bilanciato 30
Carige Total Return 1
Carige Total Return 2
2013
1,02%
1,32%
1,22%
1,70%
1,39%
3,50%
2,96%
10,40%
16,43%
19,39%
24,21%
5,10%
8,12%
1,07%
0,07%
2012
2,58%
4,04%
7,35%
13,60%
10,14%
12,76%
14,71%
10,64%
12,70%
14,41%
12,85%
14,26%
4,34%
2,63%
2011
0,87%
0,07%
1,56%
3,25%
0,07%
-2,10%
-7,57%
-1,92%
-10,25%
-20,37%
-1,83%
-5,05%
-4,01%
-4,72%
L’attività del fondo pensione aperto gestito da Carige SGR no al 30 dicembre 2013 è di seguito
dettagliata.
[Dati espressi in €/000]
Contributi
- comparto Prudente
- comparto Equilibrato
- comparto Dinamico
- comparto Obiettivo TFR
Riscatti e Anticipazioni
13.435
16.526
12.616
2.709
-5.920
-5.688
-5.673
-801
Si riportano di seguito le performance per classe di quota e comparto.
Fondo pensione Carige Classe individuale
- comparto Prudente
- comparto Equilibrato
- comparto Dinamico
- comparto Obiettivo TFR
2013
0,79%
3,65%
8,93%
1,90%
2012
6,69%
9,73%
11,37%
5,43%
2011
1,23%
0,65%
-3,75%
0,12%
135
Bilancio Consolidato 2013
Fondo pensione Carige Classe collettiva
- comparto Prudente
- comparto Equilibrato
- comparto Dinamico
- comparto Obiettivo TFR
2013
1,14%
4,21%
9,80%
2,27%
2012
7,07%
10,31%
12,26%
5,78%
2011
1,59%
1,19%
-2,98%
0,47%
9. La rete di collocamento
La rete di collocamento di Arca SGR e Carige SGR rappresenta un punto di forza ed è composta dagli
oltre 17.000 sportelli degli istituti collocatori presenti sul territorio nazionale. Come già accennato
al punto 7.2 di questa relazione, nel corso del 2013 la rete di distribuzione è cresciuta soprattutto
grazie all’ingresso degli sportelli del Gruppo Carige.
10. Il personale
Al 31 dicembre 2013 Arca SGR si avvale di uno staff di n. 89 collaboratori; Carige SGR non ha
invece dipendenti. L’anzianità di servizio media è di 11,59 anni. La componente femminile rappresenta circa il 39% dell’organico. Lo staff è altamente qualicato ed è composto da n. 16 dirigenti,
n. 41 quadri direttivi e n. 32 impiegati.
Con riferimento alla controllata Carige SGR, si segnala che nel corso del 2013 l’organico della società (pari a 32 unità) era costituito esclusivamente da risorse distaccate da Banca Carige. A seguito
della cessione di Carige SGR da Banca Carige a Arca SGR, il contratto di distacco si è interrotto in
data 30 dicembre 2013. A partire da tale data l’ordinaria amministrazione della società controllata
è svolta da un presidio di risorse di Banca Carige che operano nell’ambito di un contratto di service
sottoscritto da Carige SGR e da Banca Carige, in qualità di fornitore del servizio.
11. Gli indicatori finanziari ed economici consolidati
Sulla base dei dati indicati nei prospetti del bilancio consolidato 2013 si evidenzia che la redditività
2013 rapportata al patrimonio netto è pari a 25,79%. Il dato risulta sostanzialmente allineato a quello
di Arca SGR data la marginale incidenza sul risultato economico consolidato 2013 della controllata
Carige SGR.
L’indice pro-forma consolidato 2013 di redditività operativa sulla massa gestita è pari a 0,31%.
L’indice di redditività 2013 delle masse di Arca SGR è pari a 0,33%, mentre quello di Carige SGR
è pari a 0,25%.
L’indicatore “cost/income” consolidato, che segnala il rapporto tra costi operativi e ricavi netti di
gestione, si posiziona al 58,79%.
12. Obiettivi e politica di gestione del rischio finanziario
Si segnala che Arca SGR e Carige SGR hanno provveduto nel corso del 2013 a liquidare integralmente
i propri portafogli di proprietà al ne di potere disporre di risorse nanziarie adeguate a soddisfare i
rispettivi obiettivi (acquisizione di Carige SGR e distribuzione straordinaria di riserve di patrimonio
netto). Le eventuali eccedenze di liquidità disponibili sono state generalmente investite in depositi
bancari vincolati a breve termine.
13. L’azione per la tutela dei diritti delle minoranze e lo sviluppo della governance delle
società quotate
Arca SGR ha proseguito nell’opera pluriennale di tutela dei diritti delle minoranze partecipando
direttamente a due assemblee delle società quotate presso la Borsa Italiana.
Inoltre, ha partecipato, in collegamento con altre società di gestione italiane ed estere, alla presentazione di quindici liste di amministratori e sindaci, in linea con il quorum richiesto dagli statuti
societari. Arca SGR ha attivamente difeso i diritti dei partecipanti ai fondi a sostegno di azioni
136
promosse nei confronti di società che hanno posto in essere attività lesive dei diritti delle minoranze,
partecipando ai giudizi allo scopo instaurati.
I rimborsi ottenuti in relazione alla partecipazione alle class action si quanticano in USD 52.746,
pari a circa € 39.000, e sono stati accreditati ai fondi interessati.
14. Governance di Arca SGR e di Carige SGR
In allegato al fascicolo di bilancio d’esercizio di Arca SGR è fornita la relazione sull’attività svolta
dagli Amministratori indipendenti nel quadro delle indicazioni del Protocollo di Autonomia di
Assogestioni.
In tema di conitti di interessi, sia Arca SGR che Carige SGR si sono dotate di procedure per l’individuazione e la gestione di possibili situazioni di conitto di interesse, istituendo presidi di controllo
la cui efcacia è periodicamente vericata.
15. Rapporti con le controparti collegate
Nel corso del 2013, Arca SGR ha intrattenuto rapporti con gli istituti bancari azionisti regolati alle
condizioni di mercato. Tali rapporti riguardano principalmente l’attività di collocamento dei prodotti
gestiti dalla società e la funzione di banca depositaria svolta nell’interesse dei fondi comuni e del
fondo pensione, nonché la gestione di alcuni mandati istituzionali.
Si segnala che no al 30 dicembre 2013, data di perfezionamento dell’operazione di cessione ad
Arca SGR, Carige SGR faceva parte del Gruppo Banca Carige ed era dunque soggetta all’attività
di direzione e coordinamento di Banca Carige. Nel corso del 2013 Carige SGR ha intrattenuto con
Banca Carige rapporti economici inerenti la prestazione dei seguenti servizi:
Servizi prestati da Banca Carige
• collocamento degli O.I.C.R. e del fondo pensione Carige;
• tenuta dei conti correnti bancari e del deposito titoli della società;
• fornitura di servizi diversi;
• locazione dell’immobile costituente la sede sociale;
• distacco del personale necessario alla società.
Servizi prestati da Carige SGR
• delega di gestione da Banca Carige sulle linee di gestione patrimoniale individuali;
• ricerca in materia di investimenti, analisi nanziaria e fornitura di raccomandazioni generali in
materia di investimenti.
Inoltre è opportuno evidenziare che nel corso del 2013 Carige SGR ha usufruito delle attività di
collocamento, oltre che da parte di Banca Carige, anche da parte delle banche del Gruppo Carige:
Banca Carige Italia, Cassa di Risparmio di Savona, Banca del Monte di Lucca, Cassa di Risparmio
di Carrara e Banca Cesare Ponti, nonché da parte di Carige Vita Nuova (solo relativamente al fondo
pensione Carige).
16. Fatti rilevanti avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
In data 1° gennaio 2014 i fondi comuni e il fondo pensione gestiti no al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi comuni Arca e nel fondo pensione Arca Previdenza. La
raccolta fondi comuni del primo bimestre 2014 ha registrato sottoscrizioni per € 1.050 milioni circa,
a fronte di riscatti per € 840 milioni circa con saldo netto positivo di oltre € 200 milioni. L’avvio
dell’anno evidenzia dunque una continuazione del trend di crescita del settore manifestatosi nel
corso del 2013.
16.1 Evoluzione di Carige SGR
Come riportato in precedenza, in data 1° gennaio 2014 i fondi comuni e il fondo pensione gestiti
no al 30 dicembre 2013 da Carige SGR sono stati incorporati nei fondi comuni Arca e nel fondo
pensione Arca Previdenza. La delega di gestione da Banca Carige a Carige SGR per le linee di
137
Bilancio Consolidato 2013
gestione patrimoniale individuali è stata interrotta al 30 dicembre 2013. A partire dal 1° gennaio
2014 Arca SGR presta un servizio di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige per
la fornitura di raccomandazioni di investimento e di portafogli modello a supporto delle linee di
gestione patrimoniale individuali della Banca.
Nel gennaio del 2014 i Consigli di Amministrazione di Arca SGR e di Carige SGR hanno approvato
il progetto di fusione per incorporazione della società controllata nella controllante. A questo proposito le società hanno debitamente inviato nel gennaio 2014 richiesta di autorizzazione alla Banca
d’Italia. Si prevede di completare il processo di incorporazione nel corso del 2014.
In data 24 febbraio 2014 il Consiglio di Amministrazione di Carige SGR ha esaminato la situazione
patrimoniale della società controllata al 31 dicembre 2013 che evidenziava un patrimonio netto pari
a € 8.658.327. Secondo quanto previsto dal contratto di compravendita tra Arca e Banca Carige,
al ne di determinare il prezzo denitivo delle quote di Carige SGR, tale patrimonio netto al 31
dicembre 2013 è stato confrontato con il patrimonio netto della società al 31 marzo 2013, al netto
dei dividendi distribuiti nel mese di aprile 2013. Dalla verica descritta è emerso un saldo patrimoniale pari a € 566.978 che Arca verserà a Banca Carige secondo i termini previsti dal contratto
di compravendita.
16.2 Problematica IVA sui servizi di banca depositaria
Relativamente alla problematica relativa al potenziale esercizio del diritto rivalsa da parte delle
banche depositarie per l’IVA sui servizi di controllo e sorveglianza prestati tra il 2006 e il 2012 si
segnala che il Banco Popolare nel febbraio 2014 ha emesso fattura nei confronti di Arca SGR per
l’IVA versata all’erario pari a circa € 25.000, al ne di regolarizzare la posizione di alcune banche
del Gruppo Banco Popolare per l’anno 2008. La problematica IVA che si è venuta a creare tra la
controllante Arca SGR e il Gruppo Banco Popolare si aggiunge a quelle, già note e relative alla
medesima materia, con il Gruppo UBI e la Banca Popolare di Vicenza. Maggiori informazioni sono
riportate nella nota integrativa e nel bilancio d’esercizio di Arca SGR.
16.3 Premio Alto Rendimento 2013 – Il Sole 24 Ore
Arca SGR si è classicata al 1° posto come miglior gestore di fondi comuni italiani nella categoria
“Big” e nelle categorie “Miglior fondo bilanciato” con Arca BB.
I premi sono stati riconosciuti dal quotidiano Il Sole 24 Ore e la premiazione è avvenuta il 12 marzo
2014.
16.4 Premio European Funds Trophy
Arca SGR ha ottenuto il premio come migliore società di gestione italiana nell’ambito dello European
Funds Trophy, premio sponsorizzato da alcune fra le principali testate giornalistiche europee (La
Stampa, El Pais, Tageblatt, LCI).
17. Evoluzione prevedibile della gestione
I primi mesi del corrente anno confermano il trend di crescita che ha segnato gran parte dell’esercizio
2013, in particolare per Arca SGR. A tale proposito si sottolinea il contributo fornito ai risultati di
raccolta 2013 di Arca SGR da parte delle banche che hanno sottoscritto il contratto di associazione
in partecipazione, nonché da parte del Gruppo Carige, che da ne 2013 ha cominciato a distribuire
i prodotti Arca.
A sostegno della raccolta e della crescita delle masse si segnalano inoltre le iniziative promosse per
rafforzare l’offerta di prodotti, con particolare riferimento alle categorie dei fondi a cedola e dei
fondi essibili.
Il livello di massa critica raggiunto a livello consolidato, anche in virtù della strategia di crescita
esogena nora adottata, e il completamento del processo di riorganizzazione strutturale costituiscono
138
una solida piattaforma per proiettare Arca nel suo percorso di crescita futura, la cui realizzazione resta
comunque condizionata dall’evoluzione del contesto economico in cui essa si trova ad operare.
18. Il bilancio consolidato
Signori Soci,
Il bilancio consolidato di Arca SGR al 31 dicembre 2013 presenta una solida situazione patrimoniale
e nanziaria. Il risultato economico risente positivamente dell’incremento delle masse in gestione,
anche a seguito dell’efcace esecuzione della strategia di crescita per linee esterne, del buon andamento dei fondi che ha permesso di conseguire importanti commissioni di incentivo, dell’oculata
gestione operativa che ha consentito di mantenere sotto controllo i livelli di spesa, e del benecio
scale straordinario derivante dalla procedura di affrancamento del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita.
La disponibilità di Arca SGR di mezzi patrimoniali liberi da vincoli rimane signicativa, anche in
virtù dell’emissione dello strumento innovativo di capitale a dicembre 2013, e le disponibilità liquide
rimangono solide, grazie alla continua e crescente capacità di generare cassa in linea con la crescita
dei ussi commissionali. Tali condizioni consentono di proseguire nella ricerca per l’acquisizione
di ulteriori masse al ne di migliorare la quota di mercato, conseguire ulteriori economie di scala e
migliorare ulteriormente la redditività consolidata.
Il Consiglio di Amministrazione auspica la prosecuzione del percorso di crescita e sviluppo, sostenuto
dall’impegno dei soci a contribuire all’accrescimento del patrimonio sia in termini di masse, sia in
termini di professionalità e reputazione, patrimonio che, nel tempo, non è mai venuto meno.
Il Consiglio esprime un sincero apprezzamento per l’opera svolta dal Consigliere Delegato Ugo Loser
per la spinta innovatrice che ha saputo imprimere, ed un vivo ringraziamento agli enti collocatori,
ai dirigenti e al personale tutto per l’impegno profuso.
Con l’Assemblea di Bilancio 2013 termina il triennio di operatività del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Arca SGR e l’Assemblea è dunque chiamata a nominare i nuovi
Organi Societari per il triennio 2014-2016.
Milano, 27 marzo 2014
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE DI ARCA SGR
(Prof. Guido Cammarano)
139
Bilancio Consolidato 2013
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2013
(in unità di Euro)
Voci dell’attivo
10.
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE
60.
CREDITI
68.064.869
51.890.906
b) altri crediti
16.173.963
ATTIVITÀ MATERIALI
110.
ATTIVITÀ IMMATERIALI
120.
ATTIVITÀ FISCALI
a) correnti
b) anticipate
140
902
a) per gestione di patrimoni
100.
140.
31/12/2013
29.932.691
135.691.829
34.067.581
2.867.560
31.200.021
ALTRE ATTIVITÀ
15.616.637
TOTALE ATTIVO
283.374.509
Voci del passivo e del patrimonio netto
31/12/2013
10.
DEBITI
89.236.005
70.
PASSIVITÀ FISCALI
22.635.821
a) correnti
18.621.206
b) differite
4.014.615
90.
ALTRE PASSIVITÀ
100.
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DEL PERSONALE
714.071
110.
FONDI PER RISCHI E ONERI
378.290
b) altri fondi
17.026.572
378.290
120.
CAPITALE
50.000.000
160.
RISERVE
72.401.123
170.
RISERVE DA VALUTAZIONE
180.
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
(466.903)
31.449.530
283.374.509
141
Bilancio Consolidato 2013
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
Voci
31/12/2013
10. Commissioni attive
210.745.841
20. Commissioni passive
(144.504.518)
COMMISSIONI NETTE
66.241.323
40. Interessi attivi e proventi assimilati
1.678.493
50. Interessi passivi e oneri assimilati
(637.373)
60. Risultato netto dell'attività di negoziazione
107.364
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
a) attività nanziarie
5.299
5.299
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
67.395.106
110. Spese amministrative
(37.021.855)
a) spese per il personale
(14.344.556)
b) altre spese amministrative
(22.677.299)
120. Rettiche/riprese di valore nette
su attività materiali
(962.875)
130. Rettiche/riprese di valore nette
su attività immateriali
(1.295.176)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
915.254
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
28.652.164
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE
28.652.164
190. Imposte sul reddito dell'esercizio
dell'operatività corrente
2.797.366
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
31.449.530
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
31.449.530
220. UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO
142
(378.290)
31.449.530
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
10.
Utile (Perdita) d’esercizio
31/12/2013
31.449.530
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
0
30. Attività immateriali
0
40. Piani a beneci deniti
(22.175)
50. Attività non correnti in via di dismissione
0
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
0
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri
0
80. Differenze di cambio
0
90. Copertura di ussi nanziari
0
100. Attività nanziarie disponibili per la vendita
(3.638)
110. Attività non correnti in via di dismissione
0
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
0
130. Totale delle altre componenti reddituali al netto delle imposte
(25.813)
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
31.423.717
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della Capogruppo
31.423.717
143
144
121.960.033
Patrimonio Netto
del Gruppo
Patrimonio Netto
di Terzi
17.078.726
Utile/(Perdita)
di esercizio
Azioni proprie
Strumenti di capitale
Riserve da valutazione
(441.090)
55.322.397
a) di utili
b) altre (di capitale)
55.322.397
50.000.000
Riserve:
Sovrapprezzo emissioni
Capitale
Esistenze al
31.12.2012
Valori della
Capogruppo
Modifica
saldi
di apertura
Riserve
121.960.033
17.078.726 (17.078.726)
(441.090)
55.322.397 17.078.726
55.322.397 17.078.726
50.000.000
Esistenze al
01.01.2013
Valori della
Capogruppo
Dividendi
e altre
destinazioni
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
Acquisto Distribuzione Variazione
Altre
azioni straordinaria strumenti
variazioni
proprie
dividendi di capitale
Operazioni sul Patrimonio Netto
Variazioni dell’esercizio
31.449.530
(466.903)
72.401.123
72.401.123
50.000.000
Patrimonio
Netto
consolidato
del Gruppo
al 31.12.2013
31.423.717 153.383.750
31.449.530
(25.813)
Redditività
Consolidata
complessiva
esercizio 2013
Patrimonio
Netto
di Terzi
al 31.12.2013
Bilancio Consolidato 2013
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(in unità di Euro)
RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO
A. Attività operativa
1.
Gestione
- commissioni attive
- commissioni passive
- interessi attivi incassati
- interessi passivi pagati
- dividendi e proventi simili
- spese per il personale
- altri costi
- altri ricavi
- imposte
- Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell’effetto scale
2.
Liquidità genarata/assorbita dalle attività nanziarie
- attività nanziarie detenute per la negoziazione
- attività nanziarie valutate al fair value
- attività nanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso enti nanziari
- crediti verso clientela
- altre attività
3.
Liquidità generata/assorbita dalle passività nanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso enti nanziari
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività nanziarie di negoziazione
- passività nanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
2013
11.698.186
210.745.841
(144.504.518)
1.577.052
(637.373)
0
(15.209.871)
(44.615.908)
1.545.597
2.797.366
0
81.007.039
61.718.294
0
41.193
(470.744)
630
(2.438.371)
22.156.037
(25.220.824)
(39.668.199)
239.570
85.858
0
0
0
14.121.947
67.484.401
B. Attività di investimento
1.
Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività nanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
883.782
0
0
0
883.782
0
0
2.
Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività nanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
(116.092.475)
(91.798.423)
0
(3.220.441)
(21.073.611)
0
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
(115.208.693)
C. Attività di provvista
- emissione/acquisti di azioni proprie
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre nalità
0
23.000.000
0
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
23.000.000
Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio
(24.724.292)
145
Bilancio Consolidato 2013
RICONCILIAZIONE
(in unità di Euro)
2013
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
146
38.303.888
(24.724.292)
13.579.596
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A
Politiche contabili
Nota integrativa
Parte A - Politiche Contabili
A.1 - PARTE GENERALE
Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il bilancio consolidato di Arca SGR SpA al 31 dicembre 2013, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo
i principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), e le relative interpretazioni dell’International
Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento
Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Il presente bilancio consolidato è redatto in conformità ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005
che per la società sono i seguenti:
- Delibera Consob n. 15519 del 27/07/2006 recante “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”;
- Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 recante “Informativa societaria richiesta ai sensi dell’art. 114, comma
5, D. Lgs. 58/98”;
- Banca d’Italia: Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli
Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM, pubblicate in data 21 gennaio 2014.
Nella predisposizione del bilancio sono stati applicati i principi IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2013 (inclusi i documenti
interpretativi denominati SIC e IFRIC), così come omologati dalla Commissione Europea.
Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto nanziario e dalla nota integrativa ed è inoltre corredato da una
Relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sui risultati economici conseguiti.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta
di conto.
Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, ivi inclusi quelli esposti in nota integrativa, in deroga a quanto
indicato nel provvedimento di Banca d’Italia, al ne di assicurare maggiore signicatività e chiarezza alle informazioni in essa
contenute.
Il bilancio è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
I prospetti contabili e la nota integrativa inclusi nel bilancio consolidato 2013 di Arca SGR non presentano importi comparativi
relativi all’esercizio precedente, in quanto la società ha acquisito la controllata Carige SGR il 30 dicembre 2013, mentre nel 2012
non deteneva alcuna partecipazione e non aveva redatto quindi il bilancio consolidato.
Contenuto dei prospetti contabili
Stato patrimoniale e conto economico
Gli schemi dello Stato patrimoniale e del Conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Non sono riportate le voci previste
dagli schemi deniti dalla Banca d’Italia che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio, né per
quello precedente.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Nel prospetto è riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di
riferimento del bilancio consolidato, suddivisi tra il capitale sociale (costituito dalle sole azioni ordinarie), le riserve di capitale,
di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio e il risultato economico.
Prospetto della redditività complessiva
Nel prospetto viene riportato il risultato d’esercizio consolidato retticato per effetto delle variazioni di valore, al netto delle
relative imposte, delle attività registrate in contropartita delle riserve da valutazione intervenute nell’esercizio di riferimento del
bilancio e nell’esercizio precedente.
Rendiconto nanziario
Il prospetto dei ussi nanziari intervenuti nell’esercizio di riferimento del bilancio è stato predisposto seguendo il metodo diretto.
148
I ussi nanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività di investimento e quelli
prodotti dall’attività di nanziamento.
Nel prospetto i ussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli assorbiti sono riportati fra
parentesi.
Contenuto della nota integrativa
La nota integrativa comprende le informazioni previste dalle “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli
Intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM”, emanate da Banca
d’Italia in data 21 gennaio 2014, nonché le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali.
Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Oltre a quanto già esposto nella relazione degli Amministratori a cui si rimanda, nel periodo intercorso tra la chiusura dell’esercizio
2013 e la data di approvazione del presente bilancio non si sono vericati eventi tali da incidere in misura apprezzabile
sull’operatività e sui risultati economici della società.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di
Amministrazione è il 27 marzo 2014.
Sezione 4 –Altri Aspetti
Nel corso dell’esercizio 2013 hanno trovato applicazione, in via obbligatoria, taluni principi contabili o interpretazioni emanati
dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea, i cui effetti in termini di informativa sono stati recepiti da Banca d’Italia
nelle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di
pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014. Di seguito si fornisce una panoramica di tale evoluzione,
limitatamente alle fattispecie di interesse per la Società, con una sintetica descrizione degli effetti ed un rinvio all’informativa
fornita nella presente nota integrativa:
Regolamento n. 475 del 5 giugno 2012
IAS 1
Le modiche al principio IAS 1, nalizzate a garantire una maggiore chiarezza del prospetto della redditività complessiva,
richiedono di fornire evidenza separata delle componenti reddituali che non saranno in futuro riversate nel conto economico
e di quelle componenti che, diversamente, potranno essere successivamente riclassicate nell’utile (perdita) dell’esercizio, al
vericarsi di determinate condizioni (es. cessione, impairment).
Tali evidenze sono fornite nel prospetto della redditività complessiva riportato nel presente bilancio d’esercizio, così come
modicato dalle Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli
Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM del 21 gennaio 2014.
IAS 19
La novità di maggiore rilievo introdotta dalla nuova versione dello IAS 19 riguarda l’eliminazione dei trattamenti contabili
ammissibili per la rilevazione dei piani a beneci deniti e l’introduzione di un unico metodo che prevede il riconoscimento nel
prospetto della redditività complessiva delle componenti legate alla misurazione della passività (utili/perdite attuariali). A tale
proposito si rimanda a quanto descritto nel dettaglio nel successivo paragrafo 4.1 “Restatement dei valori del bilancio 2012” .
Regolamento n. 1255 del 11 dicembre 2012
IFRS 13
Il nuovo standard IFRS 13 “Valutazione del fair value” stabilisce un unico quadro di riferimento per la determinazione del fair
value, sostituendo le regole sparse nei vari principi contabili e fornendo una guida completa su come misurare il fair value delle
attività e passività nanziarie e non, anche in presenza di mercati non attivi e illiquidi. Il nuovo standard non estende l’utilizzo
del principio contabile del fair value, la cui applicazione è invece richiesta o consentita da altri standard, ma fornisce istruzioni
pratiche, complete e condivise sulla modalità di determinazione del fair value. Per la società, l’applicazione del nuovo principio ha
comportato l’inserimento di nuove informazioni quantitative e qualitative in materia di gerarchia di fair value, di tecniche valutative
e di input utilizzati, da fornire in modo prospettico, ossia senza necessità di riesporre le informazioni comparative per il bilancio
149
Bilancio Consolidato 2013
Nota integrativa - Parte A
2012, in quanto non richieste dai principi allora vigenti. Per l’informativa sul fair value si fa rinvio alla successiva parte A.4
“Informativa sul fair value”, nonché ai dettagli forniti nelle tabelle di stato patrimoniale relative alla composizioni merceologica
delle attività/ passività valutate al fair value su base ricorrente o non ricorrente e delle poste valutate al costo per le quali i principi
contabili di riferimento prevedono l’informativa del fair value, così come introdotti e/o modicati dalle istruzioni per la redazione
dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari nanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e
delle SIM del 21 gennaio 2014.
4.1 Operazioni straordinarie avvenute nell’esercizio
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 accoglie le risultanze di due nuove operazione straordinarie:
• L’acquisizione dei rami d’azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR sottoscritto in data 21 dicembre 2012 con efcacia
1° gennaio 2013;
• L’acquisizione del 100% delle azioni di Carige Asset Management SGR S.p.A. da Banca Carige avvenuta in data 30 dicembre 2013.
BPVi Fondi SGR
L’acquisto dei rami di azienda da BPVi Fondi SGR ha comportato il pagamento di € 21.000.000 avvenuto in due tranche, la prima
da € 6.000.000 in data 21 dicembre 2012 e la seconda a saldo di quanto dovuto (€ 15.000.000) in data 1° marzo 2013.
Il ramo di azienda “OICR” era costituito dai fondi comuni Pacto (incorporati nei fondi Arca il 1° gennaio 2013) e dalle masse
rivenienti da ex GPM/GPF. Alla data di efcacia i fondi Pacto avevano masse pari a € 393,2 milioni, mentre le masse ex GPM/GPF
erano contrattualmente stabilite in € 400,0 milioni al 30 giugno 2014. Nel dicembre 2012 è inoltre stato stipulato tra Arca e il Gruppo
Banca Popolare di Vicenza un accordo strategico di distribuzione dei fondi Arca con durata decennale, rinnovabile per altri 5 anni.
Il ramo di azienda “GPA” era costituito dai portafogli istituzionali delle società assicurative Berica Vita S.p.A. e ABC Assicura
S.p.A., nonché dal fondo pensione Cariprato. L’acquisto del ramo d’azienda da parte di Arca si è accompagnato alla sottoscrizione
di un accordo di gestione con Berica Vita e ABC della durata di 8 anni rinnovabile per un ulteriore anno e di un accordo di
gestione del fondo pensione Cariprato della durata di 3 anni.
Nell’ambito dell’operazione con BPVi Fondi SGR sono stati trasferiti ad Arca 3 dipendenti.
Le componenti trasferite identicate sono state iscritte al fair value alla loro data di acquisizione e risultano riassunte nel seguente
prospetto:
(Valori in Euro)
Crediti per gestioni di patrimoni
Attività scali
Attività immateriali
Debiti
Altre passività
Trattamento di ne rapporto del personale
ATTIVO
PASSIVO
42.135
631
7.084.590
18.435
9.500
19.015
Il valore delle attività immateriali, riconducibile al benecio atteso dall’accordo di distribuzione con la Banca Popolare di Vicenza
e dagli accordi di gestione con Berica Vita, ABC Danni e con il fondo pensione Cariprato, è stato determinato a seguito di una
procedura di Purchase Price Allocation condotta anche mediante il supporto fornito da PricewaterhouseCoopers Advisory.
L’operazione ha comportato l’iscrizione di un avviamento pari a € 13.917.073 determinato in via residuale rispetto al prezzo
complessivo pagato e al valore delle immobilizzazioni immateriali identicate. L’avviamento in questione è sottoposto a test di
impairment, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36.
Si segnala, inne, che il contratto di cessione dei rami d’azienda prevede un conguaglio a favore di Arca SGR qualora, entro
periodi contrattualmente deniti (4 anni dopo la data di efcacia e 8 anni dopo la data di efcacia), le commissioni nette effettive
generate dai rami risultassero inferiori a quelle stimate per la determinazione del prezzo di compravendita concordato.
Carige Asset Management SGR
In data 30 dicembre 2013 Arca ha acquisito da Banca Carige il 100% delle azioni della società Carige Asset Management SGR
S.p.A. con sede in Genova. Il prezzo provvisorio, pagato a Banca Carige contestualmente al trasferimento quote, è stato di €
101.000.000. Nel mese di marzo 2014 è previsto il pagamento di un saldo pari alla differenza tra il patrimonio netto di Carige
SGR al 31 marzo 2013 (€ 12.303.349), al netto dei dividendi distribuiti ad aprile 2013 (€ 4.212.000), ed il patrimonio netto della
società al 31 dicembre 2013 (€ 8.658.327): tale saldo, a favore di Banca Carige, è pari a € 566.978.
150
L’acquisizione di Carige SGR ha comportato:
i)
la fusione dei fondi comuni Carige nei fondi comuni Arca con data di efcacia 1° gennaio 2014 per un controvalore di
masse pari a € 3,3 miliardi circa;
ii)
la fusione del fondo pensione Carige nel fondo pensione Arca Previdenza con data di efcacia 1° gennaio 2014, per un
controvalore di masse pari a € 420 milioni circa;
iii)
la sottoscrizione di un contratto di consulenza in materia di investimenti in forza del quale Arca fornirà a Banca Carige
raccomandazioni di asset allocation e portafogli modello per le linee di gestione patrimoniale offerte da Banca Carige alla
propria clientela (masse complessive interessate dal servizio a gennaio 2014 pari a € 400 milioni circa);
iv)
un accordo strategico di distribuzione di durata ventennale con cui Banca Carige si impegna a collocare i fondi Arca
nell’ambito del proprio gruppo bancario.
La situazione patrimoniale di Carige SGR al 31 dicembre 2013 è riassunta nel seguente prospetto:
(Valori in Euro)
ATTIVO
Crediti
Attività scali
Altre attività
PASSIVO
15.417.238
1.391.603
115.339
Debiti
Passività scali
Altre passività
7.755.104
5.540
505.209
Capitale
Riserve
Utile d’esercizio
5.200.000
1.290.000
2.168.327
Per quanto riguarda le grandezze di stato patrimoniale, la procedura di consolidamento comporta che i valori iscritti nel bilancio
di Carige SGR siano sommati ai valori di stato patrimoniale di Arca SGR, ad eccezione delle componenti di patrimonio netto di
Carige SGR alla data di acquisizione (30 dicembre 2013) pari a € 8.677.220, oggetto si cancellazione a fronte del valore della
partecipazione iscritta nell’attivo di Arca SGR (€ 101.566.978).
La differenza emergente da tale elisione (€ 92.889.758), riconducibile all’eccedenza del fair value delle attività e passività della
società acquisita rispetto al prezzo concordato, è stata temporaneamente allocata alla voce “Avviamento”.
Tale iscrizione è da considerarsi temporanea: nel corso del 2014 Arca procederà all’effettuazione della Purchase Price Allocation
(PPA) al ne di determinare la valorizzazione delle immobilizzazioni immateriali a vita utile denita acquisite con Carige SGR
e il loro periodo di ammortamento. La differenza tra l’avviamento iscritto nel consolidato al 31 dicembre 2013 e il valore delle
immobilizzazioni immateriali che verranno identicate a seguito della PPA resterà iscritta nella voce “Avviamento” e verrà
sottoposta a periodico test di impairment, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36.
Il consolidamento del conto economico di Carige SGR in Arca si realizza sommando le poste economiche che la società acquisita
ha realizzato a partire dalla data di efcacia dell’acquisizione, a quelle della dell’entità consolidante. Nel caso di Carige SGR
l’impatto economico a livello consolidato sul bilancio 2013 è marginale in quanto relativo alle scritture di competenza della sola
giornata del 31/12/2013, riassumibile nel prospetto che segue:
(Valori in Euro)
Interessi attivi
Margine di intermediazione
Spese amministrative
Utile al lordo delle imposte
Imposte
Utile al netto delle imposte
Giornata del 31/12/2013
258
258
(29.247)
(28.989)
10.096
(18.893)
Si segnala che Arca è intenzionata a procedere alla fusione per incorporazione di Carige SGR nel corso del 2014.
Come già effettuato per i precedenti casi di acquisizione di rami di azienda, è stata inserita nel contratto di compravendita
di Carige SGR una clausola di tutela a favore di Arca che prevede una compensazione a suo favore sul prezzo pagato per
l’acquisizione (c.d. clausola di claw-back) qualora, entro periodi contrattualmente deniti (5 anni dalla data di efcacia e 10 anni
dalla data di efcacia), le commissioni nette effettive generate dal Gruppo Carige risultassero inferiori a quelle stimate per la
determinazione del prezzo di compravendita concordato.
151
Bilancio Consolidato 2013
Nota integrativa - Parte A
Sezione 5 – AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO
5.1 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva ed in modo congiunto
Il bilancio consolidato comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della controllante e delle sue controllate dirette e
indirette. In particolare l’area di consolidamento - come specicamente previsto dai principi IAS/IFRS - include tutte le società
controllate, prescindendo dalla forma giuridica, dall’operatività in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della
controllante, dallo status di società in attività o in liquidazione.
Sono considerate controllate le imprese nelle quali la controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei
diritti di voto ma non solo. Il concetto di controllo va oltre la percentuale d’interessenza nel capitale sociale della società
partecipata e viene denito come il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le
politiche nanziarie e gestionali di un’entità al ne di ottenere i beneci delle sue attività.
In particolare, al 31 dicembre 2013 l’area di consolidamento comprende le seguenti società (consolidato con il metodo integrale):
- Arca SGR S.p.A. (controllante)
- Carige Asset Management SGR S.p.A., con sede legale in Via Pisa, 58, Genova, controllata direttamente al 100%.
5.2 Altre informazioni
La società controllata è consolidata con il metodo integrale.
Il consolidamento integrale consiste nell’acquisizione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale, conto economico
e prospetto della redditività complessiva delle società controllate. Dopo l’eventuale attribuzione ai terzi (non presenti nel caso
specico), in voce propria, delle quote del patrimonio e del risultato economico, il valore della partecipazione viene annullato in
contropartita al valore del patrimonio della controllata alla data di acquisizione del controllo.
Le attività, le passività, i proventi e gli oneri rilevati tra imprese consolidate sono eliminati.
I risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data
della sua acquisizione. Per contro, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel bilancio consolidato no alla
data in cui il controllo è cessato. La differenza tra il corrispettivo di cessione e il valore contabile alla data di dismissione (ivi
incluse le eventuali differenze di cambio rilevate tempo per tempo nel patrimonio netto in sede di consolidamento), è rilevata
nel conto economico.
Per la redazione del bilancio consolidato vengono utilizzati i bilanci della controllante e della società controllata approvati dai
rispettivi Consigli di Amministrazione. Detti bilanci sono redatti secondo principi contabili omogenei.
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Si illustrano, qui di seguito, i criteri adottati da Arca SGR SpA per la classicazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle
diverse poste dell’attivo e del passivo, nonché i criteri di rilevazione delle componenti reddituali.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie detenute con nalità di negoziazione. L’iscrizione iniziale dell’attività
nanziaria avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo. Gli oneri e i
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso vengono registrati direttamente a conto economico.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie detenute per la negoziazione continuano a essere valutate al fair value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti quotati in mercati attivi, si fa riferimento nella fattispecie al valore di borsa
che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso di maturazione.
Le variazioni di fair value vengono rilevate a conto economico.
Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o
quando l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sono incluse nella presente categoria le attività nanziarie non derivate, non diversamente classicate come Crediti, Attività
detenute per la negoziazione o Attività detenute sino a scadenza.
152
L’iscrizione iniziale dell’attività nanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono
contabilizzate al fair value, normalmente rappresentato dal costo, più i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili
allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività nanziarie disponibili per la vendita continuano a essere valutate al fair
value, intendendosi nella fattispecie il valore di borsa che include, nel caso di titoli di debito, anche gli interessi attivi in corso
di maturazione.
Gli interessi maturati sulle attività nanziarie disponibili per la vendita sono riconosciuti nel conto economico in base al metodo
del costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, mentre la rimanente parte della variazione di fair
value è rilevata nel prospetto della redditività complessiva e conuisce in una specica riserva di patrimonio netto.
I proventi e gli oneri rilevati nel prospetto della redditività complessiva sono riclassicati nel conto economico quando l’attività
nanziaria viene cancellata o viene rilevata una perdita duratura di valore.
La verica dell’esistenza di oggettive evidenze di riduzione duratura di valore è svolta a ogni chiusura di bilancio.
Qualora i motivi delle perdite durature di valore siano rimossi a seguito di un evento vericatosi successivamente alla rilevazione
della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore.
Dette riprese di valore sono imputate:
- a conto economico, nei limiti delle precedenti riduzioni di valore nel caso di crediti o titoli di debito;
- nel prospetto della redditività complessiva, nel caso di titoli di capitale.
L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il valore che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti
rettiche.
Le attività nanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dalle attività stesse o
quando l’attività nanziaria è ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e beneci a essa connessi.
3. Crediti e Debiti
Nella voce Crediti trovano iscrizione le attività nanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo, con pagamenti ssi
o determinabili, inclusi i crediti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari come deniti dal T.U.B. e dal T.U.F.
(es. attività di servicing) e i saldi relativi ai rapporti di conto corrente intrattenuti.
Nella voce Debiti trovano iscrizione i debiti, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci Passività
nanziarie di negoziazione e Passività nanziarie valutate al fair value nonché dai titoli di debito indicati nella voce Titoli in
circolazione. Sono inclusi i debiti connessi con la prestazione di attività e di servizi nanziari (come deniti dal T.U.B. e dal
T.U.F.) e gli eventuali scoperti di conto corrente.
I crediti e i debiti sono inizialmente rilevati al loro fair value.
Il valore iniziale di iscrizione tiene conto dei proventi e oneri di diretta imputazione.
Le valutazioni successive sono operate in base al metodo del costo ammortizzato, con il criterio del tasso di interesse effettivo.
Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti e i debiti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto
dell’applicazione della logica di attualizzazione. Le valorizzazioni successive di detti crediti e debiti avvengono al costo storico.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata una ricognizione dei crediti volta a individuare quelli che, a seguito del vericarsi
di eventi occorsi dopo la loro iscrizione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore.
In presenza di tali perdite il valore dei crediti viene ridotto. La riduzione di valore è imputata al conto economico.
Le riduzioni di valore non sono mantenute negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che le avevano determinate.
4. Attività materiali
Le attività materiali comprendono i terreni, i fabbricati, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi e che si ritiene di
utilizzare per più di un periodo amministrativo.
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.
In sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e, per gli immobili acquistati successivamente, di
prima iscrizione, si è proceduto a determinare il valore del costo dei terreni, dei fabbricati e degli impianti di proprietà detenuti,
in base al loro fair value alla data di transizione o acquisto.
153
Bilancio Consolidato 2013
Nota integrativa - Parte A
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei beneci economici futuri sono imputate a incremento
del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Le immobilizzazioni materiali sono valutate al costo, dedotti gli ammortamenti e le eventuali perdite durevoli di valore
accumulati.
Le immobilizzazioni, con esclusione dei terreni, sono sistematicamente ammortizzate, a partire dal giorno in cui sono pronte per
l’utilizzo, lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si
procede al confronto tra il valore di carico del cespite e il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli
eventuali costi di vendita, e il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei ussi nanziari futuri originati dal
cespite. Le eventuali rettiche sono rilevate a conto economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può
superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.
Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è
permanentemente ritirato dall’uso.
5. Attività immateriali
Le attività immateriali sono iscritte come tali se presentano i requisiti previsti dallo IAS 38, in particolare se:
- sono identicabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali;
- incorporano beneci futuri;
- la società ne ha il controllo.
Esse includono i marchi, le licenze d’uso di software, il software applicativo, l’avviamento e gli oneri pluriennali derivanti
dall’acquisizione di contratti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo, retticato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri beneci
economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso
contrario, il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.
Il costo delle immobilizzazioni immateriali a vita utile denita è ammortizzato, a partire dal giorno in cui inizia a produrre i
beneci economici, in quote costanti sulla base della relativa vita utile.
Tra le attività immateriali a vita utile denita sono inclusi oneri pluriennali derivanti dall’acquisizione di rapporti di asset
management; tali attività sono originariamente valorizzate attualizzando i margini reddituali, attesi lungo la durata stimata dei
rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei
rischi specici dell’attività.
Esse sono ammortizzate in quote costanti lungo il periodo di afusso di maggiore signicatività dei beneci economici attesi.
Le attività immateriali comprendono inoltre l’avviamento, pari alla differenza positiva tra il corrispettivo sostenuto per
un’aggregazione aziendale ed il fair value delle attività nette identicabili acquisite. L’avviamento non è soggetto ad
ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verica dell’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio
(test di “impairment”). In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all’anno
viene effettuata una verica dell’assenza di riduzioni durevoli di valore. A tal ne, viene identicata l’unità generatrice di ussi
nanziari, ossia il più piccolo gruppo identicabile di attività che presenta capacità autonome di generazione e di governo di
ussi di cassa (Cash Generating Unit – CGU), cui attribuire l’avviamento. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è
determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore; detto
valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di ussi nanziari, al netto degli eventuali costi di
vendita, ed il relativo valore d’uso. Il valore d’uso è il valore attuale dei ussi nanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle
quali l’avviamento è stato attribuito.
Se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede alla stima del valore
di recupero dell’attività; l’ammontare della perdita, rilevata a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile
dell’attività e il valore recuperabile.
Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano attesi
beneci economici futuri.
154
6. Fiscalità corrente e differita
Le imposte correnti, anticipate e differite sono rilevate applicando le aliquote d’imposta in vigore e in conformità alla vigente
normativa nazionale.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico con l’eccezione di quelle relative a poste addebitate o accreditate al
prospetto della redditività complessiva e/o direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere scale corrente, di
quello anticipato e di quello differito.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulle differenze temporanee - senza limiti temporali - tra
il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici e i corrispondenti valori scali.
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a beneci scali futuri ottenibili dal riporto a
nuovo di perdite scali, sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste un’elevata probabilità di recupero.
Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo
le prime nella voce Attività scali e le seconde nella voce Passività scali. Le attività e le passività per imposte anticipate e
differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modiche intervenute nelle norme o nelle aliquote,
sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società.
7. Operazioni in valuta
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in Euro, applicando all’importo in valuta
estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio, le poste monetarie in valuta estera sono valorizzate mediante conversione al tasso di cambio alla
data di chiusura del bilancio.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da
quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.
8. Trattamento di Fine Rapporto del personale
Con decorrenza 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modiche rilevanti nella disciplina
del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. Conseguentemente, per le aziende
con più di cinquanta dipendenti, si possono distinguere due tipi di piani: a beneci deniti (Dened Benet Plan) per il fondo
maturato al 31 Dicembre 2006 e a contributi deniti (Dened Contribution Plan) per le quote maturande dal 1° gennaio 2007.
Il trattamento di ne rapporto del personale, qualicabile come benecio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni
denite, rappresenta la passività maturata nei confronti del personale dipendente in base alla normativa vigente ed in ottemperanza
delle disposizioni del vigente CCNL di categoria ed è iscritto sulla base del suo valore attuale.
Ai ni dell’attualizzazione si utilizza il metodo della “Proiezione Unitaria del Credito” che prevede la proiezione degli esborsi
futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demograca e l’attualizzazione nanziaria di tali ussi sulla base di
un tasso d’interesse di mercato.
I costi per il servizio del piano costituiti da costi per prestazioni di lavoro e costi per interessi, sono contabilizzati tra i costi del
personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati
e interessi maturati.
I costi e/o ricavi da rivalutazione (costituiti dagli utili e perdite attuariali e dalle variazioni di fair value di eventuali attività a
servizio del piano) sono iscritti nel prospetto della redditività complessiva, al netto del relativo effetto scale.
A seguito delle novità normative introdotte, il trattamento di ne rapporto maturato al 31 dicembre 2006 è valutato senza
applicazione del pro-rata, in quanto i beneci dei dipendenti possono essere considerati quasi interamente maturati, con la sola
eccezione della rivalutazione. Conseguentemente, ai ni di questo calcolo, i costi per il servizio del piano relativi alle prestazioni
future di lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli, poiché rappresentati dai versamenti contributivi ai fondi previdenza
integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’Inps.
9. Riserve di valutazione
Le riserve di valutazione includono gli effetti della valutazione delle Attività nanziarie disponibili per la vendita e gli utili e
perdite attuariali maturati sul TFR, al netto dell’effetto scale.
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Bilancio Consolidato 2013
Nota integrativa - Parte A
10. Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti, rilevate in bilancio se:
• esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre beneci economici per adempiere l’obbligazione;
• può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.
Nella voce fondi per rischi ed oneri è incluso il fondo relativo alla garanzia di restituzione del capitale dei comparti a garanzia del
fondo pensione Arca Previdenza, istituito e gestito dalla società, determinato applicando il tasso di attualizzazione, al lordo delle
imposte, che riette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specici connessi alla passività.
Laddove l’elemento temporale sia signicativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato.
L’effetto dell’attualizzazione è rilevato a conto economico, così come l’incremento del fondo per effetto del passare del tempo.
I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e retticati per riettere la migliore stima corrente.
A seguito dell’emanazione del nuovo provvedimento della Banca d’Italia del 21 gennaio 2014 in tema di redazione del bilancio,
sono stati riclassicati dai Fondi per rischi ed oneri alla voce Altre passività i seguenti elementi:
• gli stanziamenti relativi al compenso variabile spettante a componenti del Consiglio di Amministrazione;
• gli stanziamenti di gratiche a favore dei dipendenti.
11. Altre attività e passività
In tali voci sono iscritte le attività e le passività non riconducibili alle altre voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale.
Nelle Altre attività sono compresi anche i risconti attivi relativi a commissioni passive anticipate ai collocatori dei fondi comuni
di investimento istituiti dalle società del gruppo, la cui utilità è ritenuta di competenza di più esercizi. L’esborso iniziale viene
riscontato sulla base del periodo stimato di vita dei fondi comuni, che normalmente coincide con il relativo periodo di investimento
previsto dai rispettivi regolamenti (solitamente 5 anni). Nel caso di disinvestimenti delle quote collocate, effettuati prima del termine
del periodo di investimento, il relativo risconto attivo residuo viene interamente spesato nel conto economico del periodo in cui
è avvenuto il disinvestimento. Si ricorda che in caso di disinvestimento anticipato, in base ai regolamenti dei fondi, è previsto
l’addebito al sottoscrittore di una commissione di uscita di importo corrispondente alla quota di risconto residua.
12. Rilevazione dei ricavi e dei costi
Le commissioni attive e passive, gli interessi attivi e passivi, nonché gli altri costi e ricavi sono rilevati secondo il principio della
competenza economica e della correlazione temporale, mediante iscrizione dei relativi ratei e risconti. In particolare, i ricavi sono
riconosciuti quando sono percepiti o, comunque, quando è probabile che saranno ricevuti i beneci futuri e tali beneci possono
essere quanticabili in modo attendibile.
I ricavi e costi per cessioni/acquisti di beni e per prestazioni di servizi sono valutati in base al fair value del corrispettivo ricevuto
o spettante.
I ricavi e costi per interessi sono determinati applicando il criterio del tasso di interesse effettivo.
13. Altre informazioni
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell’informativa nanziaria
La predisposizione dell’informativa nanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare
signicativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e
passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione
di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai ni della formulazione di assunzioni ragionevoli per
la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e,
pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera signicativa
a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione
aziendale sono:
- la valutazione della congruità del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali;
- la quanticazione dei fondi per rischi ed oneri;
- le ipotesi demograche e nanziarie utilizzate per il calcolo del trattamento di ne rapporto del personale.
156
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale IAS 36, si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle
attività o delle unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata
ad appurare se tali attività sono iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile.
Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei
costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri
di diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione.
Qualora l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e
ampiamente indipendenti dai ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con
riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come
parte della CGU cui si ritiene appartenga.
Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata
ampiamente indipendenti dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Modalità di determinazione delle perdite di valore
Attività nanziarie
A ogni data di bilancio, le attività nanziarie non classicate nella voce Attività nanziarie detenute per la negoziazione sono
sottoposte ad un test di impairment (perdita di valore) al ne di vericare se esistono oggettive evidenze che possano far ritenere
non interamente recuperabile il valore di carico delle attività stesse.
Si è in presenza di perdite di valore se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei ussi di cassa futuri, rispetto a quelli
originariamente stimati, a seguito di specici eventi; la perdita deve poter essere quanticata in maniera afdabile ed essere
correlata ad eventi attuali, non meramente attesi.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività nanziarie che presentano speciche evidenze di
perdite di valore e collettivamente per le attività nanziarie per le quali non è richiesta la valutazione analitica o per le quali la
valutazione analitica non ha determinato una rettica di valore.
La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività nanziarie con riferimento alle
caratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geograca, alla presenza di eventuali garanzie e di altri
fattori rilevanti.
Nel caso di Attività nanziarie disponibili per la vendita, una variazione negativa del fair value è considerata impairment solo se
ritenuta durevole; in tale eventualità, la perdita cumulativa rilevata nell’esercizio e l’eventuale riserva di patrimonio netto sono
imputate a conto economico.
Altre attività non nanziarie
Le attività materiali ed immateriali con vita utile denita sono soggette a test di impairment se esiste un’indicazione che il valore
contabile del bene non può essere recuperato.
Il valore recuperabile viene determinato con riferimento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di
dismissione o al valore d’uso, se determinabile e se esso risulta superiore al fair value.
Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia redatta da un certicatore
esterno. Tale perizia è rinnovata periodicamente ogniqualvolta si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del
mercato immobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide e, in ogni caso, ogni anno. La perdita di
valore viene rilevata solo nel caso in cui il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso sia inferiore al
valore contabile, nettato dell’IVA indetraibile capitalizzata, per un periodo continuativo di 3 anni.
Le attività immateriali rilevate a seguito di operazioni di acquisizione e in applicazione del principio IFRS 3, ad ogni data di
bilancio e, comunque, ogni volta che ci fosse evidenza di perdita di valore, sono sottoposte ad un test di impairment al ne di
vericare se esistono obiettive evidenze che l’attività possa aver subito una riduzione di valore.
Le attività immateriali a vita utile denita, rappresentate dal valore del portafoglio di asset management, in presenza di indicatori
di impairment vengono sottoposte ad un nuovo processo valutativo per vericare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio. Il
157
Bilancio Consolidato 2013
Nota integrativa - Parte A
valore recuperabile è determinato sulla base del valore d’uso, ovvero del valore attuale, stimato attualizzando i margini reddituali
attesi nella durata stimata dei rapporti trasferiti al momento dell’operazione di acquisizione, ad un tasso rappresentativo del
valore temporale del denaro e dei rischi specici.
Le attività immateriali a vita indenita, rappresentate dall’avviamento, non presentando ussi nanziari autonomi, sono
annualmente sottoposte ad una verica dell’adeguatezza del valore iscritto tra le attività con riferimento alla Cash Generating
Unit (CGU) a cui i valori sono stati attribuiti in occasione delle operazioni di aggregazione aziendale.
Le attività presenti nello stato patrimoniale consolidato sono assoggettate a test di impairment annualmente o con frequenza
superiore in presenza di eventuali segnali di perdita di valore.
L’impairment test è svolto confrontando i) la stima del valore dell’entità consolidata determinato con i metodi del dividend
discount model (DDM) e dei multipli di mercato, con ii) il valore contabile dell’entità consolidata stessa, rappresentato dal
patrimonio netto consolidato.
Il metodo del DDM consente di valutare il capitale di una società attraverso l’attualizzazione dei ussi futuri attesi di dividendi.
Il metodo dei multipli di mercato si basa sull’analisi delle quotazioni borsistiche di un campione di società comparabili per
settore di riferimento a quella oggetto di valutazione, e alla successiva applicazione dei multipli individuati alle corrispondenti
grandezze della società valutata.
Se il valore della entità consolidata che emerge dall’applicazione dei metodi valutativi sopra descritti è superiore al patrimonio
netto consolidato, ne consegue che il valore dell’entità consolidata e delle società che la compongono, sotto forma di partecipazioni,
non deve essere oggetto di svalutazione.
A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie
Nel corso dell’esercizio la società non ha operato trasferimenti tra portafogli di attività nanziarie.
A.4 – Informativa sul fair value
Informazioni di natura qualitativa
Si specica che nel bilancio al 31 dicembre 2013 non sono presenti attività e passività nanziarie valutate al fair value.
Il fair value di attività e passività nanziarie non valutate al fair value è riportato nella nota integrativa esclusivamente ai ni di
completezza informativa, come previsto dall’IFRS 13 - par. 97, nonché dal Provvedimento di Banca d’Italia del 21 gennaio 2014.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Gli strumenti nanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classicati nei livelli 2 o 3.
La classicazione nel livello 2 ovvero nel livello 3 è determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input signicativi
utilizzati ai ni della determinazione del fair value.
Uno strumento è classicato nel livello 2 se tutti gli input signicativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente.
Un input è osservabile quando riette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti
da fonti indipendenti rispetto al valutatore.
Uno strumento è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili
sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato signicativo.
Ancorché al 31 dicembre 2013 non siano presenti attività e passività iscritte in bilancio al fair value, nel paragrafo A.4.5 “Gerarchia
del fair value” di seguito riportato sono stati classicati quali attività e passività di livello 2 i Crediti e i Debiti iscritti a bilancio.
Il fair value di tali elementi dello stato patrimoniale è considerato pari al valore contabile degli stessi in virtù delle considerazioni
che seguono:
• Crediti: sono rappresentati da disponibilità su conti correnti bancari o crediti derivanti dall’erogazione di servizi con scadenza
a breve termine. I crediti per servizi, inoltre, sono vantati nei confronti di controparti con un elevato merito creditizio, sulla cui
solvibilità non sussistono dubbi.
• Debiti: sono rappresentati da nanziamenti e strumenti di capitale riclassicati ai sensi dello IAS 32, accesi al termine
dell’esercizio in linea con le condizioni presenti sul mercato.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Nella determinazione del fair value devono essere utilizzate tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano
disponibili dati sufcienti, massimizzando l’utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili.
158
Il metodo di valutazione denito per uno strumento nanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modicato solo a
seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento nanziario.
A.4.3 Gerarchia del fair value
Ai ni della misurazione al fair value delle attività e passività, nanziarie e non, il principio IFRS 13 denisce una triplice
gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato:
1. Quotazioni desunte da mercati attivi (Livello 1): la valutazione è effettuata sulla base dei prezzi quotati (non retticati) in
mercati attivi per attività o passività identiche.
2. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato osservabili (Livello 2): la valutazione dello strumento nanziario è
basata sui prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i
fattori signicativi, compresi gli spread creditizi e di liquidità, sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello implica
contenuti elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano attinti dal mercato (per lo
stesso titolo e per titoli similari) e le metodologie di calcolo consentono di replicare quotazioni presenti su mercati attivi.
3. Metodi di valutazione basati su parametri di mercato non osservabili (Livello 3): la determinazione del fair value fa ricorso
a tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su input signicativi non desumibili dal mercato e comporta,
pertanto, stime ed assunzioni da parte del management.
Come già riportato in precedenza, il fair value è stato riportato nella presente nota integrativa solo ai ni informativi, non essendo
presenti in bilancio attività e passività nanziarie valutate al fair value.
A.4.4 Altre informazioni
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7 “Improving Disclosures about Financial
Instruments”, la società classica le valutazioni al fair value dei propri strumenti nanziari sulla base della gerarchia
precedentemente descritta, in relazione alla signicatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
Al 31 dicembre 2013 non sono presenti nel bilancio consolidato attività e passività iscritte in bilancio al fair value.
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente:
ripartizione per livelli di fair value
Attività/passività non misurate al fair value
o misurate al fair value su base non ricorrente
1.
Attività nanziarie detenute sino alla scadenza
2.
Crediti
3.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
4.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
31/12/2013
VB
L1
L2
L3
0
0
0
0
68.064.869
0
68.064.869
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Totale
68.064.869
0
68.064.869
0
1.
Debiti
89.236.005
0
89.236.005
0
2.
Titoli in circolazione
0
0
0
0
3.
Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale
0
0
0
0
89.236.005
0
89.236.005
0
Legenda:
VB
L1
L2
L3
= Valore di bilancio
= Livello 1
= Livello 2
= Livello 3
159
Bilancio Consolidato 2013
Nota integrativa - Parte A
A.5 – Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Ai sensi dell’IFRS 7, par. 28, la società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
prot/loss”.
A.6 – Altre informazioni
Principi contabili omologati entro la data di riferimento del bilancio
Si segnala che entro la data di riferimento del presente bilancio sono stati omologati i principi contabili di seguito dettagliati.
Detti principi contabili saranno applicati a partire dalla data di applicazione obbligatoria, prevista dai relativi Regolamenti UE.
La valutazione dei possibili effetti che deriveranno dall’applicazione di tali nuovi principi/modiche è in corso.
Titolo documento
Data emissione
IFRS 10 – bilancio consolidato
Data di entrata
in vigore
Data di omologazione
Regolamento UE e
data di pubblicazione
Note
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
mag-11
IFRS 11 – accordi per il controllo
congiunto
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
IFRS 12 – informativa sulle
partecipazioni in altre entità
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
IAS 27 – bilancio separato
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
IAS 28 – partecipazioni in società
collegate e joint ventures
mag-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1254/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
Modiche allo IAS 32 –
strumenti nanziari –
esposizione in bilancio
dic-11
1°gennaio 2014
11-dic-12
(UE) 1256/2012
11-dic-12
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
Modiche allo IAS 36 –
perdite di valore delle attività
mag-13
1°gennaio 2014
20-dic-13
(UE) 1374/2013
20-dic-13
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
Modiche allo IAS 39 –
strumenti nanziari –
rilevazione e valutazione
giu-13
1°gennaio 2014
20-dic-13
(UE) 1375/2013
20-dic-13
E’ consentita
l’applicazione
anticipata
160
NOTA INTEGRATIVA
PARTE B
Informazioni
sullo stato patrimoniale
Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
VOCI DELL’ATTIVO
Sezione 1 -
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide”
2013
Cassa in divisa corrente
902
Totale
902
Sezione 2 -
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - Voce 20
(in unità di Euro)
2.3 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”: variazioni annue
Titoli di debito
di cui:
Titoli di Stato
Titoli di capitale
e quote
di O.I.C.R.
Altre attività
Totale
A. ESISTENZE INIZIALI
0
0
0
0
0
B. Aumenti
61.615.942
61.615.942
0
0
61.615.942
B.1 Acquisti
0
0
0
0
0
B.2 Variazioni positive di fair value
0
0
0
0
0
B.3 Altre variazioni
61.615.942
61.615.942
0
0
61.615.942
C. Diminuzioni
( 61.615.942)
( 61.615.942)
0
0
( 61.615.942)
C.1 Vendite
( 61.615.942)
( 61.615.942)
0
0
( 61.615.942)
C.2 Rimborsi
0
0
0
0
0
C.3 Variazioni negative di fair value
0
0
0
0
0
C.4 Altre variazioni
0
0
0
0
0
D. RIMANENZE FINALI
0
0
0
0
0
L’incremento di cui alla voce B.3 “Altre variazioni” deriva dalla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del
1° gennaio 2013.
Nel corso del 2013 Arca SGR ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la negoziazione” realizzando un utile di € 107.364. La liquidità ottenuta è stata impiegata per il pagamento delle quote di Carige SGR.
Sezione 4 -
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40
(in unità di Euro)
4.3 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: variazioni annue
Titoli di debito
di cui:
Titoli di Stato
Titoli di capitale
e quote di O.I.C.R.
Altre attività
Totale
A. ESISTENZE INIZIALI
0
0
0
0
0
B. Aumenti
0
0
45.425
0
45.425
B.1 Acquisti
0
0
0
0
0
B.2 Variazioni positive di fair value
0
0
0
0
B.3 Riprese di valore
0
0
- imputate al conto economico
0
0
0
0
0
0
- imputate al patrimonio netto
0
0
0
0
B.4 Trasferimenti da altri portafogli
0
0
0
0
0
B.5 Altre variazioni
0
0
45.425
0
45.425
C. Diminuzioni
0
0
(45.425)
0
(45.425)
C.1 Vendite
0
0
(45.425)
0
(45.425)
C.2 Rimborsi
0
0
0
0
0
C.3 Variazioni negative di fair value
0
0
0
0
0
C.4 Rettiche di valore
0
0
0
0
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli
0
0
0
0
C.6
Altre variazioni
0
0
0
0
0
D. RIMANENZE FINALI
0
0
0
0
0
L’incremento di cui alla voce B.5 “Altre variazioni” deriva dalla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del
1° gennaio 2013.
Nel corso del 2013 Arca SGR ha liquidato interamente il proprio portafoglio di “Attività finanziarie disponibili per la vendita” realizzando un
utile di € 5.299.
162
Sezione 6 -
CREDITI - Voce 60
(in unità di Euro)
6.1 Composizione della voce 60 “Crediti”
Dettaglio / Valori
2013
Valore
di
bilancio
1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
Fair value
L1
L2
L3
51.890.906
51.890.906
45.726.760
45.726.760
740.511
740.511
5.423.635
5.423.635
377.953
377.953
2.1 consulenze
0
0
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
0
0
377.953
377.953
15.796.010
15.796.010
0
0
- di cui su titoli di Stato
0
0
- di cui su altri titoli di debito
0
0
- di cui su titoli di capitale e quote
0
0
15.793.400
15.793.400
2.610
2.610
0
0
68.064.869
68.064.869
1.3 gestione di fondi pensione
2. Crediti per altri servizi:
2.3 altri
3. Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
4. Titoli di debito
Totale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La voce 3.2 “Altri crediti - depositi e conti correnti” include € 683.733 relativi al conto di Arca presso la Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, vincolato a seguito di atto di pignoramento emesso da Equitalia con riferimento a contenziosi in essere
con l’Agenzia delle Entrate. Nel settembre 2013 Arca ha inoltrato a Equitalia formale richiesta di svincolo della somma in questione, in virtù delle sentenze favorevoli ad Arca passate in giudicato in sede di Commissione Tributaria Provinciale e di
Commissione Tributaria Regionale.
163
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte B
6.2 “Crediti”: composizione per controparte
Composizione / Controparte
1.
2.
3.
Banche
Enti finanziari
di cui del Gruppo
di cui del Gruppo
della SGR
della SGR
della SGR
Crediti per servizi di gestione di patrimoni:
1.1 gestione di OICR
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
45.808
295.855
0
0
0
0
12.911
0
0
Crediti per altri servizi:
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri
0
0
330.249
0
0
0
0
0
0
0
15.793.400
0
16.465.312
Altri crediti:
3.1 pronti contro termine
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
Totale al 31.12.2013
Sezione 10 -
0 45.668.041
0
444.656
0 5.423.635
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
47.704
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2.610
0
0
0
0
0
0
0
12.911
0 51.586.646
0
ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
Attività di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
2. Attività acquisite in leasing nanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale
2013
1.
164
6.198.570
21.490.285
371.123
74.498
1.676.048
0
0
0
122.167
0
29.932.691
Clientela
di cui del Gruppo
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A.
A.1
A.2
B.
ESISTENZE INIZIALI LORDE
Riduzioni di valore totali nette
ESISTENZE INIZIALI NETTE
Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. RIMANENZE FINALI NETTE
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 RIMANENZE FINALI LORDE
E. VALUTAZIONE AL COSTO
Fabbricati
0
0
0
6.198.570
0
0
0
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
Totale
0
0
0
23.798.550
0
1.553.392
0
0
0
0
395.225
388.952
0
0
0
0
0
276.853
221.890
0
0
0
0
0
1.910.911
1.056.207
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6.198.570 22.245.158
0 (2.308.265)
(883.610)
0
(623.895)
0
0
0
0
6.273
(24.102)
0
(24.102)
0
0
0
0
54.963
(80.188)
(173)
(80.015)
0
0
0
0
854.704
(234.863)
0
(234.863)
0
0
0
32.580.109
1.667.049
1.553.392
0
0
0
0
0
0
29.359.668
(2.647.418)
(883.783)
(962.875)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
6.198.570
0
6.198.570
6.198.570
0
0
(800.760)
21.490.285
0
21.490.285
21.490.285
0
0
0
371.123
0
371.123
371.123
0
0
0
196.665
0
196.665
196.665
0
0
0
1.676.048
0
1.676.048
1.676.048
0
0
(800.760)
29.932.691
0
29.932.691
29.932.691
L’incremento di cui alla voce B.7 “Altre variazioni” si riferisce per € 28.558.908 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della
controllante alla data del 1° gennaio 2013 e per € 800.760 alla riclassica avvenuta in corso d’anno dalla voce “Fabbricati” alla voce “Altre”
come specicato sotto.
Gli incrementi di valore inseriti alle voci B.1 e B.2 nelle categorie “Fabbricati”, “Mobili”, “Impianti elettronici” e “Altre” si riferiscono prevalentemente alla ristrutturazione dell’immobile di Via Disciplini n. 3, adibito nel 2013 a sede legale della società controllante.
Le variazioni speculari di € 800.760 al punto B.7 della categoria “Altre” e al punto C.7 della categoria “Fabbricati” si riferiscono al valore di
impianti dell’immobile di Via Disciplini n. 3, originariamente inseriti nella categora “Fabbricati” al momento della rilevazione dell’acquisto
del cespite nel bilancio 2012. Nel 2013, anno di effettiva entrata in funzione del fabbricato, tali valori sono stati allocati nella categoria “Altre”
alle tipologie di impianto di riferimento in base alla specica vita utile del cespite.
Il valore riportato alla voce C.1 nella categoria “Fabbricati” si riferisce alla vendita dell’immobile di proprietà della controllante, sito in Roma,
avvenuta nel maggio 2013.
I coefcienti di ammortamento applicati alle diverse categorie di attività materiali sono i seguenti:
– Fabbricati
2,94%
– Macchine elettroniche
33,33%
– Mobili e arredi
14,28%
– Altre attività materiali
12,50% - 20,00% - 33,33%
165
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 11 -
ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Attività immateriali”
2013
Attività valutate
al costo
Voci / Valutazioni
1. Avviamento
122.547.991
0
0
13.143.838
0
0
135.691.829
0
2. Altre attività immateriali
2.1 generate internamente
2.2 altre
Totale
Attività valutate
al fair value
11.2 “Attività immateriali”: variazioni annue
Avviamento
A ESISTENZE INIZIALI
B Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.4 Altre variazioni
C Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Altre variazioni
D RIMANENZE FINALI
Oneri
pluriennali
Software
e Licenze
Marchi
Totale
0
0
0
0
0
122.547.991
13.917.073
0
14.125.212
7.084.591
0
302.028
71.947
0
11.774
0
0
136.987.005
21.073.611
0
0
0
108.630.918
0
0
7.040.621
0
0
230.081
0
0
11.774
0
0
115.913.394
0
0
0
(1.123.560)
0
(1.123.560)
(170.371)
0
(170.371)
(1.245)
0
(1.245)
(1.295.176)
0
(1.295.176)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
122.547.991
13.001.652
131.657
10.529
135.691.829
1. “Avviamento”
L’incremento di cui alla voce B.4 “Altre variazioni” si riferisce per € 15.741.160 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante alla data del 1° gennaio 2013 e per € 92.889.758 all’avviamento riferito all’acquisto di Carige SGR avvenuto il 30 dicembre 2013.
Il valore di € 15.741.160 è costituito da € 12.976.710 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Optima SGR e € 2.764.450 relativi all’acquisizione del ramo di azienda di Vega AM SGR.
Il valore dell’avviamento riferito a Carige SGR di € 92.889.758 rappresenta la differenza tra il patrimonio netto di Carige SGR al 30 dicembre
2013, pari ad € 8.677.220, e il prezzo di acquisto della partecipazione pari ad € 101.566.978. Si precisa che l’eccedenza di fair value delle attività e passività della società acquisita, rispetto al prezzo corrisposto, è stata interamente allocata alla voce “Avviamento” in via provvisoria.
Infatti nel corso del 2014 Arca procederà all’effettuazione della Purchase Price Allocation (PPA) al ne di determinare la valorizzazione delle
immobilizzazioni immateriali a vita utile denita acquisite con Carige SGR e il loro periodo di ammortamento. La differenza tra l’avviamento
iscritto al 31 dicembre 2013 e il valore delle immobilizzazioni immateriali risultante dalla PPA resterà iscritta nella voce “Avviamento” e
verrà sottoposta a periodico test di impairment, secondo quanto previsto dal pricipio contabile internazionale IAS 36.
L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 13.917.073, accoglie l’ammontare riferibile all’acquisizione da parte di
Arca SGR dei rami di azienda “OICR” e “GPA” da BPVi Fondi SGR.
Complessivamente il valore della voce “Avviamento” al 31 dicembre 2013 risulta pari a € 122.547.991.
Tale valore di avviamento è stato sottoposto a valutazione per determinare eventuali perdite di valore (“impairment test”), come di seguito
descritto.
2. “Oneri pluriennali”
L’incremento di cui alla voce B.4 “altre variazioni” si riferisce per l’intero importo di € 7.040.621 alla presa in carico del valore risultante dal
bilancio della controllante alla data del 1° gennaio 2013, di cui € 4.338.461 derivanti dall’acquisto del ramo di azienda Optima SGR, € 2.499.930
derivanti dall’acquisto del ramo di azienda Vega AM SGR e € 202.230 relativi all’acquisto del ramo di azienda Aletti Gestielle.
166
L’incremento dell’esercizio di cui alla voce B.1 “Acquisti”, pari a € 7.084.591, deriva dall’acquisizione dei rami di azienda da BPVi Fondi SGR di
cui sopra che ha comportato la rilevazione di attività immateriali a vita utile denita nello stato patrimoniale di Arca. Il valore di tali poste è stato
determinato a seguito di una procedura di Purchase Price Allocation condotta nel 1° semestre 2013 con la collaborazione di PricewaterhouseCoopers Advisory.
Le attività immateriali così individuate sono state oggetto, unitamente a quelle precedentemente iscritte nello stato patrimoniale pari ad € 7.040.621,
di ammortamento contabile con relativa imputazione a conto economico della quota di competenza dell’anno (incluso nella voce C.2 “Ammortamenti”) per un ammontare complessivo pari a € 1.123.560.
Le attività immateriali incluse nella categoria “Oneri pluriennali” si sono formate a seguito delle seguenti operazioni di acquisizione di rami di
azienda:
a) fondo pensione di Aletti Gestielle con efcacia 1° gennaio 2011;
b) fondi comuni di Optima SGR con efcacia 31 dicembre 2011;
c) fondi comuni di Vega AM SGR perfezionatosi in data 15 ottobre 2012;
d) fondi comuni Pacto e mandati di gestione istituzionali di BPVi Fondi SGR con efcacia 1° gennaio 2013.
Complessivamente il valore della voce “Oneri pluriennali” al 31/12/2013 è pari ad € 13.001.652.
Per le altre categorie “Software e Licenze” e “Marchi”, tutte riconducibili ad Arca, non ci sono particolari osservazioni da rilevare.
Per le varie categorie incluse nella voce “Attività immateriali”, ai ni dell’ammortamento, si è tenuto conto delle seguenti durate di utilizzazione:
Marchi d’impresa
18 anni
Licenze
3-4-8-10 anni
Software applicativo
3 anni
Onere pluriennale inerente il fondo pensione Aletti Gestielle
5 anni
Onere pluriennale inerente i fondi comuni Optima e Vega
13 anni
Onere pluriennale inerente i fondi comuni Pacto di BPVi Fondi
18 anni
Onere pluriennale inerente i mandati di gestione assicurativi di BPVi Fondi
9 anni
Onere pluriennale inerente il mandato di gestione del fondo pensione (ex Cariprato) di BPVi Fondi
3 anni
Impairment test
In ottemperanza al principio contabile internazionale 36 (“IAS 36”), si rende necessario accertare l’eventuale perdita di valore delle attività o delle
unità generatrici di ussi nanziari (o anche “CGU”) attraverso una verica periodica, almeno annuale, nalizzata ad appurare se tali attività sono
iscritte in bilancio ad un valore superiore al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un asset o di una CGU è denito dallo IAS 36, come il
maggiore tra il suo valore di mercato al netto dei costi di vendita (fair value less costs to sell) ed il suo valore d’uso (value in use).
Il valore di mercato al netto dei costi di vendita rappresenta il prezzo a cui l’attività potrebbe essere ceduta al netto degli oneri di diretta imputazione.
Il valore d’uso rappresenta, invece, il valore attuale dei ussi di reddito attesi futuri e riconducibili all’attività oggetto di valutazione. Qualora
l’attività oggetto di valutazione non generi ussi nanziari in entrata, derivanti dall’uso continuativo, autonomi e ampiamente indipendenti dai
ussi generati da un’altra attività o da gruppi di attività, il valore d’uso può essere determinato con riferimento ad un gruppo di attività. In tal caso
è necessario testare l’eventuale perdita di valore relativa a quell’attività come parte della CGU cui si ritiene appartenga.
Le CGU sono denite dallo IAS 36 come il più piccolo gruppo identicabile di attività che genera ussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti
dai ussi nanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Ai ni dell’impairment test dell’avviamento è stato considerato il valore iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale consolidato della società al
31 dicembre 2013, in quanto tale valore rappresenta la grandezza più rilevante e rappresentativa della realtà patrimoniale della società, anche in
considerazione dell’intenzione di Arca SGR di procedere nel 2014 alla fusione per incorporazione di Carige SGR nella controllante. Il valore di
avviamento considerato nell’impairment test è stato pertanto pari a € 122,5 milioni e la società ha ritenuto di identicare nell’intera Arca SGR la
Cash Generating Unit (CGU), il cui valore contabile (carrying value) è pari al patrimonio netto al 31 dicembre 2013 (€ 153,4 milioni). Per il processo
di impairment test la società si è avvalsa di una primaria società di consulenza esterna (PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A.).
Il valore recuperabile della CGU è stato determinato attraverso le seguenti metodologie valutative:
- il Dividend Discount Model (DDM), nella variante dell’excess capital, attraverso il quale è stato individuato il value in use della CGU;
- il metodo dei multipli di mercato, attraverso il quale è stato invece determinato il fair value della CGU.
Il Dividend Discount Model (DDM) rappresenta una variante del metodo dei ussi di cassa. In particolare, tale metodo, nella variante dell’excess
capital, stabilisce che il valore economico di un’azienda è dato dal valore attuale netto di un usso di dividendi determinato sulla base del rispetto dei
vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza. Sulla base di tale metodo, il valore economico di un’azienda è pari alla somma di:
• valore attuale dei ussi di cassa (i.e. dividendi) futuri generati nell’orizzonte temporale prescelto e distribuibili agli azionisti sulla base di un
business plan pluriennale, mantenendo un livello di patrimonializzazione ritenuto adeguato a consentire lo sviluppo futuro;
• valore attuale del valore terminale (“terminal value”), calcolato considerando il usso di cassa (i.e. dividendo) dell’ultimo anno di previsione
esplicita, il costo dei mezzi propri ed il tasso di crescita di lungo periodo.
Nel caso specico sono stati considerati i ussi rivenienti dai dati previsionali 2014-2016 elaborati dalla società ed approvati dal Consiglio di
Amministrazione nell’agosto 2013. Tali dati sono stati ulteriormente afnati con alcuni elementi ed informazioni non disponibili al momento
dell’approvazione dei dati previsionali. Nel report di impairment test redatto dalla società di consulenza esterna tutte le integrazioni apportate al
piano approvato sono state illustrate nel dettaglio. I dati previsionali utilizzati per l’impairment test considerano le grandezze economiche di Arca
post-incorporazione di Carige SGR.
In particolare si segnalano le seguenti ipotesi principali:
• incremento delle masse gestite da € 21,1 miliardi del 2013 (pre-incorporazione Carige SGR) a € 28,5 miliardi del 2016;
• redditività netta della massa gestita stabile a 0,3%;
167
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte B
• un cost/income ratio a ne 2016 pari al 52,9% in netta contrazione rispetto al dato di 58,8% registrato nel 2013 (pre-incorporazione Carige
SGR).
Il value in use della CGU è stato quindi calcolato come sommatoria dei seguenti elementi:
• massimo dividendo distribuibile negli anni di previsione, determinato considerando il rispetto dei coefcienti patrimoniali minimi previsti dalla
Circolare 189 del 21 ottobre 1993 – 13° aggiornamento del 16 dicembre 2009 – di Banca d’Italia;
• terminal value, calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un usso di cassa (dividendo sostenibile) teoricamente distribuibile agli azionisti nel lungo termine, oltre il periodo di previsione esplicita, considerando un tasso di crescita di lungo periodo pari al 2%.
Nell’applicazione del Dividend Discount Model è stato utilizzato quale tasso di attualizzazione un costo dei mezzi propri pari al 10,7% stimato
attraverso il Capital Asset Pricing Model (CAPM) sulla base della seguente formula:
re = i + Beta * MRP
dove:
• i: tasso privo di rischio, espresso dal rendimento dei BTP italiani a dieci anni alla data della valutazione, pari al 4,1%;
• Beta: determinato come media dei beta di un gruppo di società comparabili, pari a 1,32;
• MRP: market risk premium, compensazione per un investimento con rischio superiore a quello espresso da una attività risk-free, pari al 5,0%.
Il value in use della CGU Arca ottenuto dalla valutazione con il metodo del DDM è stimato in € 282,0 milioni.
Il valore così determinato è stato oggetto di analisi di sensitività in relazione a possibili variazioni degli assunti di base che ne condizionano il
valore, rappresentati dal costo del capitale e dal tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, sono state ipotizzate variazioni del costo del
capitale e del tasso g pari a +/- 0,25%. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi di sensitività, il value in use della CGU Arca risulta compreso
tra un minimo di € 268,3 milioni ed un massimo di € 297,3 milioni con un valore centrale di € 282,0 milioni.
Il metodo dei multipli di mercato si fonda sull’analisi delle quotazioni borsistiche riferite ad un campione selezionato di società operanti nel settore
di riferimento (società quotate comparabili) e sulla successiva applicazione dei multipli, evidenziati da tale analisi, alle corrispondenti grandezze
della società oggetto di valutazione. I multipli sono ottenuti quale rapporto tra la capitalizzazione di borsa delle società comparabili e le grandezze
reddituali, patrimoniali e nanziarie ritenute signicative ad esse relative.
Nella selezione delle società quotate comparabili si è tenuto conto di vari fattori, tra i quali il settore di riferimento, il rischio dell’attività, la dimensione della società, la diversicazione geograca, la redditività, l’attendibilità dei dati nanziari e l’intensità di scambio dei titoli nel mercato
azionario.
In particolare è stato preso in esame il multiplo prezzo/utile (P/E). I dati di utile netto delle società comparabili, per il periodo 2013-2015, sono stati
ricavati dal consensus degli analisti (fonte: Bloomberg).
L’applicazione di tale metodologia ha condotto a determinare un fair value della CGU compreso tra un minimo di € 339,3 milioni ed un massimo
di € 356,0 milioni, con un valore centrale di € 347,6 milioni.
Pertanto, dalle analisi svolte sopra descritte, non è emersa la necessità di procedere alla svalutazione dell’avviamento iscritto.
Sezione 12 -
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI - Voce 120 dell’Attivo
e Voce 70 del Passivo
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”
2013
1.
Attività fiscali CORRENTI
– acconto IRES
– acconto IRAP
– credito da dichiarazione IRES
– credito da dichiarazione IRAP
– ritenute d’acconto su interessi di conto corrente
– crediti d’imposta sui fondi comuni d’investimento
– crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRAP
– crediti d’imposta c/istanze di rimborso IRES
– crediti per detrazioni ex Legge n° 296/2006
2. Attività fiscali ANTICIPATE
– IRES c/imposte anticipate
– IRAP c/imposte anticipate
Totale
2.867.560
0
0
1.045.580
329.857
0
0
313.242
1.130.881
48.000
31.200.021
26.218.813
4.981.207
34.067.581
I crediti da dichiarazione IRES e IRAP correnti si riferiscono alla controllata.
I crediti per acconti e ritenute della controllante sono riclassicati tra le passività scali correnti a riduzione dei debiti IRES e IRAP.
168
12.2 Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”
2013
1.
Passività fiscali CORRENTI
18.621.206
– Imposta sostitutiva affrancamento avviamento
14.308.674
– IRES - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti e ritenute
4.221.335
– IRAP - accantonamento dell’esercizio al netto degli acconti
91.197
2. Passività fiscali DIFFERITE
4.014.615
– IRES c/imposte differite
3.340.116
– IRAP c/imposte differite
674.499
Totale
22.635.821
I saldi di cui sopra si riferiscono esclusivamente alla controllante.
Il saldo IRES è di € 4.221.335 e corrisponde all’IRES 2013 di € 10.404.946 al netto degli acconti di € 6.088.076 e delle ritenute di € 95.535. Il saldo
IRAP di € 91.197 corrisponde all’IRAP 2013 di € 2.275.527 al netto degli acconti di € 2.184.330.
12.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
2013
1.
2.
Esistenze iniziali
0
Aumenti
31.786.290
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
c) riprese di valori
0
d) altre
30.653.567
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
2.3 Altri aumenti
1.132.723
3. Diminuzioni
(586.269)
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
0
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
0
c) dovute al mutamento di criteri contabili
0
d) altre
(586.269)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
3.3 Altre diminuzioni
0
a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011
0
b) altre
0
4. Importo finale
31.200.021
L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altri aumenti” si riferisce per € 1.123.468 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013 e per € 9.255 alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllata al 30 dicembre 2013.
12.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
2013
1.
2.
Esistenze iniziali
0
Aumenti
4.278.993
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
c) altre
541.407
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
0
2.3 Altri aumenti
3.737.586
3. Diminuzioni
(255.336)
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
0
c) altre
(255.336)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
0
3.3 Altre diminuzioni
0
4. Importo finale
4.023.657
L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altri aumenti” di € 3.737.586 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013.
169
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte B
12.6 Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
2013
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
0
1.380
0
0
0
0
1.380
(10.422)
0
0
(10.422)
0
0
4. Importo finale
(9.042)
L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altri aumenti” per € 1.380 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013.
La Legge di Stabilità approvata il 27 dicembre 2013 prevede la possibilità di procedere al riallineamento del valore civilistico e scale (c.d.
“affrancamento”) di una partecipazione acquisita e iscritta nell’attivo dello stato patrimoniale.
La procedura di affrancamento comporta:
i) il pagamento di un’imposta sostitutiva calcolata sul maggiore valore della partecipazione (“il maggiore valore della partecipazione”)
rispetto al patrimonio netto della società acquisita, come riportato nell’ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione;
ii) la deducibilità scale del maggiore valore della partecipazione attraverso un processo di ammortamento decennale che determina, in sede
di calcolo delle imposte e per un periodo di 10 anni, una variazione in diminuzione del reddito imponibile pari a 1/10 del maggiore valore
della partecipazione.
Arca SGR ha registrato nel proprio bilancio 2013 gli effetti contabili conseguenti la decisione di procedere all’affrancamento del maggiore
valore della partecipazione totalitaria in Carige SGR, pari a € 89.429.214, derivante dalla differenza tra il valore della partecipazione iscritta
nel bilancio di Arca SGR al 31 dicembre 2013 (€ 101.566.978) e il patrimonio netto di Carige SGR al 31 dicembre 2012 (€ 12.137.764 come
da ultimo bilancio approvato prima dell’acquisizione).
Tali effetti sono di seguito illustrati:
i) iscrizione di una passività scale corrente, pari all’imposta sostitutiva dovuta per l’affrancamento che dovrà essere versata nel giugno 2014
con il saldo delle imposte sul reddito della società relativo all’esercizio 2013. L’imposta sostitutiva per l’affrancamento della partecipazione
in Carige SGR è pari a € 14.308.674, calcolata applicando l’aliquota del 16% al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214).
La contropartita di tale passività scale corrente è un costo scale di pari importo che va ad incrementare il carico scale dell’esercizio
2013;
ii) iscrizione di attività scali differite, come previsto dallo IAS 12, pari alla sommatoria delle minori imposte sul reddito che Arca SGR si troverà
a versare nel futuro a seguito della possibilità di dedurre dal proprio reddito imponibile la quota di ammortamento scale (1/10 all’anno per
10 anni) del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR. Il valore delle attività scali differite nel caso dell’affrancamento della
partecipazione in Carige SGR è pari a € 29.574.241, calcolato applicando le aliquote di IRES e IRAP (rispettivamente 27,50% e 5,57%)
al maggiore valore della partecipazione (€ 89.429.214). La contropartita delle attività scali differite iscritte nello stato patrimoniale in
seguito all’affrancamento è un provento scale di pari importo che va a ridurre il carico scale dell’esercizio 2013.
L’impatto netto sul conto economico 2013 di Arca SGR delle scritture contabili sopra descritte è positivo e rappresenta un incremento dell’utile netto di esercizio pari a € 15.265.567; in assenza di questo impatto contabile, l’utile di esercizio 2013 di Arca SGR sarebbe stato di
€ 16.202.856 a livello individuale e di € 16.183.963 a livello consolidato.
170
Sezione 14 -
ALTRE ATTIVITÀ - Voce 140
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 140 “Altre attività”
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Risconti attivi su commissioni di pre-conto
Risconti attivi diversi
Costi anticipati
Crediti verso Fornitori
Depositi cauzionali
Crediti v/terzi per servizi diversi
Crediti verso Dipendenti e Collaboratori
Macchina affrancatrice
Crediti verso terzi per rimborsi fiscali
Rimborso imposta di registro
Altre attività
Totale
2013
14.573.291
371.293
288.757
182.228
4.821
243
6.041
6.995
111.795
41.822
29.351
15.616.637
La voce 1 “Risconti attivi su commissioni di pre-conto” accoglie la quota di competenza di esercizi futuri delle commissioni riconosciute
anticipatamente ai collocatori.
La voce 9. “Crediti verso terzi per rimborsi fiscali” si riferisce al credito verso Banca Carige per rimborsi chiesti nell’ambito del consolidato
fiscale con Carige SGR.
171
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte B
VOCI DEL PASSIVO
Sezione 1 -
DEBITI - Voce 10
(in unità di Euro)
1.1 Composizione della voce 10 “Debiti”
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento O.I.C.R.
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
Altri debiti:
4.1 pronti contro termine:
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
4.2 altri
Totale
47.529.235
43.718.911
0
3.810.324
1.310.518
1.159.217
151.301
0
552.713
0
552.713
0
39.843.539
0
0
0
0
39.843.539
89.236.005
Fair Value - livello 1
0
Fair Value - livello 2
89.236.005
Fair Value - livello 3
0
Totale Fair Value
172
2013
89.236.005
1.2 “Debiti”: composizione per controparte
Composizione / Controparte
1.
2.
3.
4.
Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento OICR
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
Altri debiti:
4.1 pronti contro temine
- di cui su titoli di Stato
- di cui su altri titoli di debito
- di cui su titoli di capitale e quote
4.2 altri
Totale al 31.12.2013
Banche
Enti finanziari
di cui del Gruppo
Clientela
di cui del Gruppo
di cui del Gruppo
43.435.326
0
3.778.895
0
0
0
179.601
0
7.973
0
0
0
103.984
0
23.456
0
0
0
436.499
0
0
0
0
0
134.727
0
0
0
0
0
587.991
151.301
0
0
0
0
0
552.713
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
39.679.003
0
0
0
0
0
0
0
0
0
164.536
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
87.882.436
0
486.837
0
866.732
0
La voce 4 “Altri debiti” punto 4.2 “altri” accoglie per € 23.000.000 lo strumento innovativo di capitale di cui si riportano i seguenti dettagli.
In attuazione delle delibere del Consiglio di Amministrazione in data 1° agosto 2013 (approvazione dell’emissione) e 24 ottobre 2013 (approvazione del regolamento), Arca SGR ha emesso il 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale per una valore nominale complessivo di € 23.000.000 interamente sottoscritto.
Lo strumento emesso ha le caratteristiche previste dalla Circolare n. 263 della Banca d’Italia del 27 dicembre 2006, Titolo I, Capitolo 2,
Sezione II, Paragrafo 4 e pertanto, in linea con le previsioni in materia di vigilanza della Banca d’Italia, è conteggiato nel Patrimonio di Base
della società fino al limite massimo del 35% del Patrimonio di Base stesso (strumento innovativo compreso) al lordo delle eventuali deduzioni previste dalla norma.
Queste le caratteristiche principali dello strumento emesso:
• strumento irredimibile senza scadenza predeterminata;
• cedola annua del 9,80%, pagabile entro 30 giorni dalla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della società del
bilancio dell’esercizio in cui la cedola è maturata;
• facoltà della società di cancellare il pagamento delle cedole, qualora tale pagamento risulti incompatibile con la stabilità della situazione
finanziaria e patrimoniale della società;
• possibilità di rimborsare lo strumento dopo cinque anni dall’emissione a condizione che il rimborso sia compatibile con i requisiti patrimoniali
di vigilanza e previa autorizzazione della Banca d’Italia;
• possibilità per la società di riacquistare lo strumento dai sottoscrittori in qualsiasi momento;
• meccanismo di assorbimento delle perdite che consente alla società di svalutare il valore nominale dello strumento (riducendone il valore di
rimborso), incrementando così il valore del proprio patrimonio netto, qualora i requisiti previsti patrimoniali previsti dalla normativa di
vigilanza non siano rispettati. Non sono previsti meccanismi di assorbimento delle perdite che comportino la conversione dello strumento
innovativo di capitale in azioni di Arca SGR.
Secondo quanto previsto dallo IAS 32, lo strumento è classificato tra le passività finanziarie, nella categoria altri debiti, in quanto il regolamento comporta l’obbligazione contrattuale dell’emittente “a consegnare disponibilità liquide” (la cedola) ai sottoscrittori dello strumento a
scadenze determinate.
Tuttavia, poiché in presenza di precise condizioni di necessità patrimoniale e finanziaria tale obbligazione può essere cancellata e, addirittura,
si può procedere alla svalutazione del valore nominale dello strumento, quest’ultimo risulta essere fortemente tutelante del patrimonio della
società e, pertanto, viene inserito, insieme a capitale sociale e riserve, nel Patrimonio di Base della società nell’ambito delle segnalazioni di
vigilanza periodiche.
La voce 4 “Altri debiti” punto 4.2 “altri” accoglie inoltre per € 14.474.445 un finanziamento erogato da Banca Popolare di Vicenza.
173
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 7 -
PASSIVITÀ FISCALI - Voce 70
(in unità di Euro)
Per il dettaglio della composizione della voce 70 “Passività scali” di complessivi di € 22.635.821 si rimanda alle apposite tabelle esposte nella
sezione 12 “Attività e passività scali”.
Sezione 9 -
ALTRE PASSIVITÀ - Voce 90
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”
2013
Dettaglio / Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Debiti v/fornitori
Debiti v/Dipendenti, collaboratori e Amministratori
Debiti v/Enti Previdenziali su competenze da corrispondere
Debiti v/Erario per Irpef c/dipendenti
Debiti v/Erario per Irpef c/prodotti gestiti
Debiti v/Enti Previdenziali e Assistenziali
Altre passività
5.090.924
4.715.343
720.802
303.568
5.185.412
360.364
650.159
Totale
17.026.572
Alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca d’Italia del 21 gennaio 2014, nella voce 90
“Altre passività” (punto 2 della tabella) sono stati classicati i premi dovuti ai dipendenti (circa € 2 milioni) e i premi dovuti agli amministratori
(circa € 2,2 milioni ). Tali dati si riferiscono alla controllante.
La voce “7. Altre passività” accoglie il debito di € 566.978 nei confronti di Banca Carige per il saldo patrimoniale relativo all’acquisizione di
Carige SGR.
Sezione 10 -
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 100
(in unità di Euro)
10.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
2013
A
B
C
D
Esistenze iniziali
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
- civilistico
- rivalutazione Istat
- attualizzazione IAS
B.2 Altre variazioni in aumento
- trasferimento dipendenti
- saldo iniziale della controllante
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
- anticipazioni concesse
- quota del Tfr devoluta al fondo previdenziale complementare
- imposta sostitutiva su rivalutazione Tfr
- variazione IAS
Esistenze finali
0
1.054.403
377.000
319.044
14.463
43.493
677.403
23.080
654.323
(340.332)
(19.698)
(320.634)
0
(319.044)
(1.590)
0
714.071
L’incremento di cui alla voce B.2 “Altre variazioni in aumento” di € 654.323 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio
della controllante al 1° gennaio 2013.
174
10.2 “Trattamento di fine rapporto del personale”: altre informazioni
La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei benefici maturati mediante il criterio “Project Unit Credit”
come previsto dallo IAS 19; tale valutazione è stata condotta con il supporto di un esperto attuariale indipendente. Nella seguente tabella sono
riportate le principali ipotesi di tipo demografico ed economico-finanziario sulle quali è fondata la valutazione al 31 dicembre 2013.
Principali ipotesi demografiche ed attuariali per la valutazione del fondo TFR al 31 dicembre 2013
Tasso di mortalità dei dipendenti
Sono state adottate le tavole nazionali IPS55 predisposte dall’ANIA.
Inabilità della popolazione attiva
Determinata sulla base delle tavole di uso corrente nella pratica assicurativa e riassicurativa relativamente alla probabilità di invalidamento durante l’attività lavorativa.
Frequenze ed ammontare delle anticipazioni di TFR Determinate in funzione della propensione a richiedere anticipatamente una percentuale del TFR totale maturato sulla base dell’esperienza storica della società.
Frequenza del turnover
Determinate in funzione dell’esperienza storica della società.
Probabilità di pensionamento
Al raggiungimento del primo requisito di pensionamento secondo quanto previsto
dalla normativa vigente per il pensionamento INPS.
Tasso annuo di attualizzazione
iBoxx Corporate dell’area Euro con durata 10+ e rating AA.
Tasso annuo di inflazione
2,00% pari alla stima di lungo termine del tasso di inflazione ISTAT.
Analisi di sensitività
+/- 0,5% del tasso di attualizzazione comporta un intervallo di valorizzazione del
fondo TFR compreso tra € 685.593 e € 744.431.
Sezione 11 -
FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 110
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
2013
Voci
1. Quiescenza e obblighi simili
2. Altri fondi:
2.1 Fondo garanzia dei Fondi Pensione
2.2 Fondo oneri futuri Amministratori
2.3 Fondo bonus dipendenti
2.4 Fondo per il contenzioso IVA banca depositaria
Totale
0
0
0
0
378.290
378.290
Il dato riportato alla voce 2.4, iscritto nel bilancio di Arca, si riferisce all’IVA sui corrispettivi per le attività di custodia, controllo e sorveglianza
svolte dalla banca depositaria a favore del fondo pensione Arca Previdenza nel periodo 2006-2012. Come da regolamento del fondo pensione,
queste spese sono a carico della società di gestione e non del fondo pensione (al contrario di quanto avviene per i fondi comuni, il cui patrimonio sostiene l’onere per le spese di banca depositaria). In assenza di una valorizzazione specica, prevista contrattualmente, dei corrispettivi da
assoggettare ad IVA, tale valore è stato stimato come segue: i) attività di controllo e sorveglianza, sulla base della risoluzione 97/E dell’Agenzia
delle Entrate, pubblicata nel dicembre 2013, ii) attività di custodia, sulla base della valorizzazione specica dell’attività in questione così come
prevista dalla convenzione di banca depositaria attualmente in vigore.
Maggiori informazioni sono riportate nella parte C della presente nota integrativa nei commenti alla voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri”.
11.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondo garanzia
Fondo Pensione
Fondo oneri futuri
Amministratori
Fondo bonus
dipendenti
Fondo per il
contenzioso IVA
banca depositaria
Totale
A Esistenze iniziali
B Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
B.2 Altre variazioni
C Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell’esercizio
C.2 Altre variazioni
0
0
0
0
0
0
0
0
696.721
0
696.721
(696.721)
0
(696.721)
0
1.820.000
0
1.820.000
(1.820.000)
(1.820.000)
0
0
378.290
378.290
0
0
0
0
0
2.895.011
378.290
2.516.721
(2.516.721)
(1.820.000)
(696.721)
D Esistenze finali
0
0
0
378.290
378.290
La voce B.2 “Altre variazioni” si riferisce alla presa in carico dei valori risultanti dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013.
Nella voce C.2 “Altre variazioni” sono evidenziati per € 696.721 i premi dovuti agli Amministratori ancora in essere al 31 dicembre 2013 ma
riclassicati nella voce 90 “Altre passività” alla luce delle nuove istruzioni per la redazione del bilancio contenute nel provvedimento Banca
d’Italia del 21 gennaio 2014.
175
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte B
Sezione 12 -
PATRIMONIO - Voce 120, 160 e 170
(in unità di Euro)
12.1 Composizione della voce 120 “Capitale”
2013
Tipologie
1.
Capitale
1.1 Azioni ordinarie
n. 50.000.000 azioni da nominali € 1,00
1.2 Altre azioni
50.000.000
0
TOTALE
50.000.000
Il capitale sociale della controllante è interamente sottoscritto e versato. Le azioni sono depositate in custodia presso la società emittente.
La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni o valori simili.
12.5 Altre informazioni
12.5.1 Composizione e variazione della voce 160 “Riserve”
Legale
A Esistenze iniziali
B Aumenti
B.1 Attribuzioni
di utili/perdite
B.2 Altre variazioni
C Diminuzioni
C.1 Utilizzi
- coperture perdite
- distribuzione
- trasferimento
- a capitale
C.2 Altre variazioni
D Rimanenze finali
Rettifica utili
esercizio 2005
per transizione
IAS
Rettifica utili
esercizi
precedenti per
TFR IAS 19
First Time
Adoption
Riserva
straordinaria
Perdite
esercizi
precedenti
Riserva
ex D. Lgs
n. 124/93
Totale
0
10.000.000
0
157.382
0
0
0
0
444.728 14.214.939 47.362.098 (3.540.908)
0
0
221.976 68.860.215
0
10.000.000
0
0
157.382
0
33.208
0 13.504.610
0
411.520 14.214.939 33.857.488 (3.540.908)
0
0
0 3.540.908
0 13.537.818
221.976 55.322.397
0 3.540.908
0
0
0
0
0
0
10.000.000
0
0
157.382
0
0
0
0
0
0
3.540.908
0
0
0
0
0
0
0
444.728 14.214.939 47.362.098
0
0
0
0
0
3.540.908
0
0
0
0
0
221.976 72.401.123
La riserva ex D.Lgs. nr. 124/93, include € 21.213 non considerabili in sospensione d’imposta ai sensi dell’art. 105 co. 3 del D.P.R. N° 917/86
nella formulazione vigente anteriormente all’entrata in vigore del D.Lgs. nr. 344/03, in quanto l’accantonamento con il quale tale riserva è stata
costituita non ha generato alcuna variazione in diminuzione in sede di determinazione delle imposte dovute per il corrispondente esercizio.
La “Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS” deriva dall’adeguamento dei valori civilistici al 31.12.2005 a quelli IAS alla stessa data
di riferimento.
L’incremento di cui alla voce B.2 “Altre variazioni in aumento” di € 55.322.397 si riferisce alla presa in carico del valore di apertura modificato del bilancio della controllante.
L’applicazione della nuova versione del principio IAS 19 ha comportato con effetto retroattivo la riclassificazione dalle riserve di utili alla
riserva di valutazione del valore complessivo degli utili e perdite attuariali sul TFR riconosciuto fino al 31 dicembre 2011 e la riclassificazione
dal conto economico al prospetto della reddititività complessiva delle componenti attuariali riconosciute nel 2012.
La voce B.2 “Altre variazioni” della voce “Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19” di € 411.520 accoglie la riclassificazione delle
perdite attuariali sul TFR dal 2005 al 2011, pari ad € 611.139 al netto dell’effetto fiscale di € 199.619.
La voce B.1 “Attribuzioni di utili/perdite” riferita alla stessa voce di € 33.208 rappresenta la riclassifica delle perdite attuariali sul TFR del 2012
di € 45.804 al netto dell’effetto fiscale di € 12.596.
.
176
12.5.2 Composizione e variazione della voce 170 “Riserve da valutazione”
Attività
finanziarie
disponibili
per la vendita
A
B
Esistenze iniziali
Aumenti
0
C
Diminuzioni
0
3.638
0
3.638
0
0
0
3.638
0
3.638
(3.638)
(466.903)
(470.541)
0
0
0
(3.638)
(444.728)
(448.366)
C.1 Variazioni negative di fair value
C.2 Altre variazioni
D
Totale
0
B.1 Variazioni positive di fair value
B.2 Altre variazioni
Riserva
valutazione
TFR IAS
C.3 Variazioni relative a valutazioni dell’esercizio
0
(22.175)
(22.175)
Rimanenze finali
0
(466.903)
(466.903)
La voce B.2 “Altre variazioni” di € 3.638 accoglie la riserva da valutazione di O.I.C.R. derivante dal bilancio della controllante al 01.01.13.
Il decremento della riserva di € 3.638 di cui alla voce C.2 è imputabile alla vendita nell’esercizio delle quote O.I.C.R. (Arca MM).
La voce C.2 “Altre variazioni” di € 444.728 accoglie le perdite attuariali sul TFR al 31.12.12 di € 656.943, al netto dell’effetto fiscale di
€ 212.215, rilevate contabilmente nel 2013.
La voce C.3 di € 22.175 rappresenta la perdita attuariale sul TFR 2013 di € 30.586 al netto dell’effetto fiscale di € 8.411.
12.5.3 Composizione delle riserve con riferimento alla loro distribuibilità e disponibilità
Importo
Riserve:
1. Riserva legale
2. Riserva straordinaria al netto della perdita 2011
3. Riserva ex D. Lgs. n. 124/93
4. Rettifica utili esercizio 2005 per transizione IAS
5. Rettifica utili esercizi precedenti per TFR IAS 19
6. Riserva valutazione TFR IAS
7. Riserva First Time Adoption
- su attività materiali
- su T.F.R.
- per annullamento del fondo rischi finanziari generali
e altri fondi rischi generici
TOTALE
Quota non distribuibile
Quota distribuibile
Possibilità di
utilizzazione
10.000.000
47.362.098
221.976
157.382
444.728
(466.903)
Quota
disponibile
B.
A.B.C.
A.B.C.
A.B.C.D.
A.B.C.D.
10.000.000
47.362.098
221.976
157.382
444.728
0
B.
A.B.C.D.
9.929.234
1.595.249
572.219
A.B.C.D.
572.219
2.118.237
A.B.C.D.
11.524.483
71.934.220
}
2.118.237
72.401.123
(19.929.234)
52.471.889
Legenda:
A - per aumento di capitale
B - per copertura perdite
C - per distribuzione ai soci
D - per incremento riserva straordinaria
177
NOTA INTEGRATIVA
PARTE C
Informazioni
sul Conto Economico
Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1 -
COMMISSIONI ATTIVE E PASSIVE - Voci 10 e 20
(in unità di Euro)
1.1 “Commmissioni attive e passive”
2013
Commissioni
Attive
Servizi
A GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi comuni
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– commissioni di
– sottoscrizione / rimborso
– commissioni di switch
– altre commissioni
Totale commissioni
da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– commissioni di
– sottoscrizione / rimborso
– altre commissioni
Totale commissioni da gestioni individuali
1.3 Fondi pensione aperti
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– commissioni di
– sottoscrizione / rimborso
– altre commissioni
Totale commissioni
da fondi pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– altre commissioni
Totale commissioni
da gestioni ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI
PER GESTIONE
B ALTRI SERVIZI
– consulenza
– altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI
(A)
(B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
Commissioni
Passive
161.409.228 (107.104.926)
6.901.332
0
24.342.538
0
0
Commissioni
Nette
54.304.302
6.901.332
(27.141.585)
0
(3.265.785)
(2.799.047)
0
(3.265.785)
192.653.098 (137.512.296)
55.140.802
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15.394.552
0
(6.458.039)
(242.685)
8.936.513
(242.685)
302.406
855.143
(233.223)
(58.275)
69.183
796.868
16.552.101
(6.992.222)
9.559.879
1.454.431
86.211
0
0
0
0
1.454.431
86.211
0
1.540.642
0
1.540.642
210.745.841 (144.504.518)
66.241.323
0
0
0
0
0
0
0
0
0
210.745.841 (144.504.518)
66.241.323
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - altre commissioni” includono le commissioni riconosciute a terzi cui Arca SGR
ha delegato la gestione.
Gli importi sono dettagliati nell’apposita tabella 1.3 “Commissioni attive e passive su gestioni delegate a terzi”.
Le commissioni passive esposte al punto 1.1 “Fondi comuni - commissioni di gestione” e al punto 1.3 “Fondi pensione aperti - commissioni
di gestione” comprendono le commissioni spettanti agli associati in forza del contratto di associazione in partecipazione stipulato da Arca SGR
ed in essere al 31 dicembre 2013, pari rispettivamente ad € 8.484.344 e ad € 1.666.516.
Le commissioni passive di sottoscrizione e rimborso comprendono anche la quota di competenza dell’esercizio delle commissioni di preconto, riscontate nel corso del periodo di investimento tipico atteso dei relativi fondi di investimento.
180
1.2 “Commissioni passive”: ripartizione per tipologia e controparte
Tipologia / Controparte
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Commissioni di collocamento
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
1.2 Commissioni di mantenimento
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
1.3 Commissioni di incentivazione
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
1.4 Altre Commissioni
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
2. Gestioni ricevute in delega
– O.I.C.R.
– Gestioni individuali
– Fondi pensione
TOTALE COMMISSIONI
PER ATTIVITA’ DI GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
– consulenze
– altri servizi
TOTALE COMMISSIONI
PER ALTRI SERVIZI
(B)
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
Banche
Enti finanziari
di cui del Gruppo
Altri soggetti
di cui del Gruppo
Totale
di cui del Gruppo
di cui del Gruppo
27.141.322
0
233.093
0
0
0
263
0
130
0
0
0
0
0
0
0 27.141.585
0
0
0
233.223
0
0
0
106.031.780
0
6.429.510
0
0
0
802.473
0
28.529
0
0
0
270.673
0
0
0 107.104.926
0
0
0 6.458.039
0
0
0
0
0
242.042
0
0
0
0
0
643
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
242.685
0
0
0
0
0
58.275
0
0
0
222.323
0
0
0
0
0
3.043.462
0
0
0
0
0
3.265.785
0
58.275
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
140.136.022
0
1.054.361
0
3.314.135
0 144.504.518
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
140.136.022
0
1.054.361
0
3.314.135
0 144.504.518
0
1.3 “Commissioni attive e passive” su gestioni delegate a terzi
2013
Servizi
Commissioni
Attive
Commissioni
Passive
Commissioni
Nette
1. Gestioni proprie di patrimoni
1.1 Fondi comuni
– commissioni di gestione
– commissioni di incentivo
– altre commissioni
1.764.017
0
0
(1.067.485)
0
(222.323)
696.532
0
(222.323)
Totale commissioni
su gestioni delegate a terzi
1.764.017
(1.289.808)
474.209
181
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 3 -
INTERESSI - Voci 40 e 50
(in unità di Euro)
3.1 Composizione della voce 40 “Interessi attivi e proventi assimilati”
2013
Voci / Forme tecniche
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Titoli di
debito
Pronti contro
termine
Depositi e
conti correnti
Altre
operazioni
Totale
1.174.536
0
0
0
1.174.536
2. Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
0
0
0
0
0
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
0
0
0
0
0
5. Crediti
0
0
478.845
0
478.845
6. Altre attività
0
0
0
25.112
25.112
7. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
1.174.536
0
478.845
25.112
1.678.493
TOTALE
3.2 Composizione della voce 50 “Interessi passivi e oneri assimilati”
2013
Voci / Forme tecniche
1. Debiti
Finanziamenti
Pronti contro
termine
Titoli
Altro
Totale
(335.235)
(217.138)
0
(13.426)
(565.799)
2. Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
3. Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0
0
4. Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0
0
5. Altre passività
0
0
0
(71.574)
(71.574)
6. Derivati di copertura
0
0
0
0
0
(335.235)
(217.138)
0
(85.000)
(637.373)
TOTALE
182
Sezione 4
- RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - Voce 60
(in unità di Euro)
4.1 Composizione della voce 60 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”
2013
Voci / Componenti reddituali
Plusvalenze
Utili
da negoziazione
Minusvalenze
Perdite
da negoziazione
Risultato
Netto
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
di cui: Titoli di Stato
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
di cui: OICR propri
0
0
0
0
0
155.700
155.700
0
0
0
0
0
0
0
0
(48.336)
(48.336)
0
0
0
107.364
107.364
0
0
0
1.4 Altre attività
0
0
0
0
0
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
0
0
0
0
0
2.2 Altre passività
0
0
0
0
0
3. Attività e passività
finanziarie: differenze di cambio
0
0
0
0
0
4. Derivati
0
0
0
0
0
0
155.700
0
(48.336)
107.364
TOTALE
Sezione 7 -
UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO - Voce 90
(in unità di Euro)
7.1 Composizione della voce 90 “Utile (Perdita) da cessione o riacquisto”
2013
Voci / Componenti reddituali
1. Attività finanziarie
1.1 Attività disponibili per la vendita
1.2 Attività detenute sino a scadenza
1.3 Altre attività finanziarie
Utile
Perdita
Risultato
Netto
5.299
0
0
0
0
0
5.299
0
0
5.299
0
5.299
2. Passività finanziarie
2.1 Debiti
2.2 Titoli in circolazione
0
0
0
0
0
0
TOTALE (2)
0
0
0
5.299
0
5.299
TOTALE (1)
TOTALE (1+2)
183
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 9 -
SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 110
(in unità di Euro)
9.1 Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”
Voci/Settori
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di ne rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al tratt. di ne rapporto al personale
f) accant. al fondo tratt. di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione denita
- a beneci deniti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione denita
- a beneci deniti
h) altre spese
2013
11.922.787
7.845.910
2.191.674
0
0
27.370
0
0
453.054
0
1.404.779
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e Sindaci
a) compensi del Consiglio di Amministrazione
b) compensi del Collegio Sindacale
126.901
2.294.868
2.169.966
124.902
4. Personale collocato a riposo
0
5. Recuperi di spesa per dip. distaccati presso altre aziende
0
6. Rimborsi di spesa per dip. distaccati presso la società
0
Totale
14.344.556
La voce 1.h “Personale dipendente - altre spese” include il costo di € 1.079.200 erogato nell’anno per incentivi all’esodo.
9.2 Numero medio dei Dipendenti ripartiti per categoria
2013
1.
2.
Personale con contratto di lavoro subordinato
dirigenti
quadri direttivi
restante personale
Personale con contratto di lavoro somministrato
dirigenti
quadri direttivi
restante personale
85
15
41
29
1
0
0
1
TOTALE
Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
184
86
9.3 Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”
Voci
Info provider
Service informatico
Canoni/manutenzione licenze software
Pubblicità
Consulenze e prestazioni professionali
Outsourcing amministrativo fondi comuni
Outsourcing amministrativo fondi pensione
Outsourcing amministrativo SGR
Commissioni e spese bancarie fondi pensione
Manutenzioni beni materiali e hardware
Postali
Telefoniche
Formazione rete di vendita
Altre spese per il personale
Pubblicazioni obbligatorie
Vigilanza e pulizia uffici
Elettricità e combustibile
Viaggi e trasferte
Locazione immobili e spese accessorie
Noleggio automobili
Quote associative
Trasporto e spedizione
Rappresentanza
Stampati e cancelleria
Pubblicazioni e abbonamenti
Spese di revisione
Noleggio macchine
Emolumenti organismi di controllo fondo pensione
Imposte indirette e tasse
Compenso garante di comparti a rendimento garantito fondo comuni
Premi assicurativi
Adesione organismi di garanzia/vigilanza
Altre
TOTALE
2013
2.123.230
2.434.348
816.117
1.517.830
3.491.965
3.708.056
1.810.200
473.218
766.679
771.656
733.038
308.330
39.083
446.048
306.314
477.473
345.714
136.497
14.947
129.233
130.313
64.251
220.111
168.674
56.159
184.253
140.881
25.609
485.238
106.431
18.380
3.629
223.395
22.677.299
Tra le spese amministrative si segnala:
I) l’incremento delle spese di pubblicità dovuto alle attività di supporto al brand Arca effettuate nel corso del 2013 (acquisto spazi pubblicitari, organizzazione di eventi promozionali e istituzionali);
II) l’incremento delle consulenze, principalmente a seguito dell’assistenza al processo di acquisizione di Carige SGR;
III) la riduzione delle spese di banca depositaria del fondo pensione a seguito del pricing più vantaggioso dell’attuale contratto di servizio.
185
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte C
Sezione 10 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 120
(in unità di Euro)
10.1 Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
2013
Ammortamento
Voci / rettifiche e riprese di valore
1. Di proprietà
– ad uso funzionale
– per investimento
2. Acquisite in leasing finanziario
– ad uso funzionale
– per investimento
TOTALE
Rettifiche
di valore per
deterioramento
Riprese
di valore
Risultato
Netto
941.417
0
0
0
0
0
941.417
0
21.458
0
0
0
0
0
21.458
0
962.875
0
0
962.875
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 10 “Attività materiali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
Sezione 11 -
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 130
(in unità di Euro)
11.1 Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
2013
Ammortamento
Voci / rettifiche e riprese di valore
1. Avviamento
2. Altre Attività immateriali
2.1 di proprietà
– generate internamente
– altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
TOTALE
Rettifiche
di valore per
deterioramento
Riprese
di valore
0
0
0
0
0
1.295.176
0
0
0
0
0
0
0
0
1.295.176
0
1.295.176
0
0
1.295.176
Il dettaglio delle aliquote applicate è esposto nella parte B della nota integrativa, sezione 11 “Attività immateriali”.
Il risultato netto relativo all’esercizio 2013 è composto unicamente dal costo per ammortamento.
186
Risultato
Netto
Sezione 13 -
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 150
(in unità di Euro)
13.1 Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
Voci
1.
2.
Accantonamenti
1.1 al fondo garanzia dei fondi pensione
1.2 al fondo oneri futuri Amministratori
1.3 al fondo incentivo all’esodo
1.4 al fondo per il contenzioso IVA banca depositaria
Utilizzi/Rilasci
2.1 del fondo garanzia dei fondi pensione
RISULTATO NETTO
2013
378.290
0
0
0
378.290
0
0
378.290
Come già riportato nella nota integrativa del bilancio d’esercizio di Arca SGR al 31 dicembre 2012, l’Amministrazione Finanziaria (“AF”) ha
avviato azioni di accertamento sull’imponibilità IVA dei compensi riconosciuti alle banche depositarie dalle SGR per l’attività svolta a favore
dei fondi comuni e dei fondi pensione.
In tale contesto, Arca ha subito una verica scale per gli anni 2006-2007-2008-2009 che si è conclusa con la contestazione per violazione degli
obblighi di auto-fatturazione in relazione alle attività sopraindicate, ritenute imponibili dall’AF. In particolare Arca ha ricevuto un atto di irrogazione di sanzioni per l’anno 2006, pari a circa € 1,5 milioni, e un avviso di contestazione per l’anno 2007, nel quale sono previste sanzioni pari
a circa € 4,0 milioni. Arca ha proposto ricorso avverso l’atto di irrogazione delle sanzioni relativo all’anno 2006 ed ha presentato una memoria
difensiva per l’avviso sull’anno 2007.
Nel gennaio 2013, Arca ha ricevuto dalla Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A. (Gruppo UBI) una comunicazione con la quale si riferiva che la Commissione Tributaria Provinciale di Milano aveva annullato nei confronti della Banca stessa la sanzione per omessa applicazione
dell’IVA alle prestazioni svolte per l’incarico di banca depositaria, confermando tuttavia la debenza dell’imposta omessa pari a circa € 1,2
milioni per l’anno 2006. Con la stessa nota la Banca rappresentava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa nei confronti di Arca ai sensi
dell’art. 93 del D.L. n.1 del 2012. Sempre nel gennaio 2013, analoga comunicazione (inclusa l’intenzione di volersi avvalere del diritto di rivalsa)
è pervenuta dalla Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (Gruppo UBI) che riferiva di aver ricevuto avvisi di accertamento per gli anni 2006 e 2007
per importi rispettivamente pari a € 0,4 milioni e € 0,3 milioni. Nel maggio 2013 si aggiungeva alle sopra descritte comunicazioni una nota della
Banca Popolare di Vicenza che informava Arca degli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate (“AdE”) nei suoi confronti per
gli anni 2006 e 2007 (rispettivamente per € 0,25 milioni ed € 0,3 milioni) per omessa applicazione dell’IVA sui compensi addebitati ad Arca in
relazione al servizio di banca depositaria. Come per le precedenti fattispecie, la Banca comunicava l’intenzione di esercitare il diritto di rivalsa.
In ciascuno dei casi sopra descritti, la contestazione dell’AdE era riferita all’omessa applicazione dell’IVA sul 100% dell’importo addebitato dalle
banche ad Arca per i servizi di banca depositaria.
In relazione allo scenario sopra descritto, diverse sono state le evoluzioni nel secondo semestre 2013.
Innanzitutto l’AdE, recependo le prime sentenze rese in materia da parte delle Commissioni Tributarie, ha riconosciuto l’incertezza interpretativa
caratterizzante il tema dell’applicazione dell’IVA ai servizi di banca depositaria e, pertanto, ha modicato la propria posizione in merito alla
contestazione di sanzioni per omessa regolarizzazione dell’IVA da parte delle SGR per i servizi di banca depositaria ricevuti. Tale cambiamento
ha avuto i seguenti effetti diretti sui contenziosi scali di Arca in materia IVA: i) con comunicazione del 19 dicembre 2013 l’AdE ha accolto le
ragioni esposte da Arca nella memoria difensiva presentata a gennaio 2013 contro l’avviso di contestazione per omessa regolarizzazione dell’IVA
sui servizi di banca depositaria dell’anno 2007, ii) in data 14 marzo 2014 l’AdE ha noticato ad Arca SGR il provvedimento di annullamento
delle sanzioni relative alla mancata regolarizzazione dell’IVA sui servizi di banca depositaria per l’esercizio 2006. Per quanto concerne gli altri
anni assoggettati a verica scale (2008-2009), si segnala che: i) per l’anno 2008, Arca SGR non ha ricevuto alcun atto/avviso di contestazione
e tale anno non può essere più soggetto a verica per sopraggiunta scadenza dei termini previsti dalla norma; ii) per l’anno 2009, alla luce delle
recenti e descritte evoluzioni, non ci si attende l’emanazione di alcun atto/avviso di contestazione da parte dell’AdE nei confronti di Arca. Il
contenzioso tra Arca SGR e l’AdE è pertanto da considerarsi risolto.
Nel secondo semestre 2013, inoltre, si è concluso il confronto tra le Associazioni di categoria (ABI e Assogestioni) e l’AdE in merito alla valorizzazione, nell’ambito dei compensi per i servizi di banca depositaria, delle attività di custodia, di controllo e di sorveglianza, che rappresentano
la quota parte della complessiva attività di banca depositaria da assoggettare ad IVA secondo quanto indicato dalla Corte di Giustizia Europea
nel maggio 2006. A tale proposito, in data 17 dicembre 2013, l’AdE ha pubblicato la risoluzione 97/E in risposta alla richiesta di consulenza
giuridica inviata all’AF dalle Associazioni di categoria nell’ottobre 2013. Nella menzionata Risoluzione, l’AdE individua nella misura del 28,3%
dei corrispettivi per servizi di banca depositaria (al netto dei diritti di custodia) la quanticazione delle attività di controllo e sorveglianza da
assoggettare a IVA, recependo così gli esiti del confronto avuto in materia con ABI e Assogestioni.
Sulla base di questo orientamento espresso, l’AdE ha richiesto alle banche depositarie di regolarizzare le rispettive posizioni IVA per servizi di
banca depositaria, versando l’imposta sulla quota percentuale dei corrispettivi sopra indicata (28,3%), nonché sui diritti di custodia. Le richieste
di regolarizzazione interessano tutti gli esercizi, a partire dal 2006 (anno della sentenza della Corte di Giustizia Europea sopra richiamata).
La posizione IVA relativa all’esercizio 2013 è stata regolarizzata dalle banche depositarie con l’emissione delle necessarie fatture/note di addebito
nei confronti delle SGR e con il versamento all’erario della corrispondente imposta. Anche ICBPI, attuale fornitore unico di Arca per i servizi
187
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte C
di banca depositaria, ha aderito a questa modalità operativa, provvedendo a regolarizzare la posizione IVA del 2013. La maggiore IVA è stata
quindi addebitata i) ai fondi comuni per la quota di loro competenza, come previsto dal regolamento dei fondi per gli oneri di banca depositaria,
ii) ad Arca SGR per la quota di competenza del fondo pensione aperto, come previsto dal regolamento dello stesso.
Sulla base delle informazioni acquisite dalla società, in relazione agli esercizi compresi tra il 2006 e il 2012, l’AdE ha proceduto a contestare
il mancato versamento dell’IVA sulle attività di controllo e sorveglianza, nonché sui diritti di custodia, a tutte le banche depositarie per l’arco
temporale sopra indicato. Queste contestazioni assumerebbero rilevanza per Arca qualora le banche, versata l’IVA loro richiesta, procedessero
con l’addebito in via di rivalsa dell’IVA corrisposta. Secondo quanto ha precisato l’AdE con la risoluzione n. 97/E, tale facoltà è esercitabile
dalle banche solo a fronte della denizione dell’accertamento e dell’effettivo pagamento dell’imposta all’erario. A tale proposito Arca ha effettuato una verica dello stato di avanzamento degli eventuali contenziosi in capo alle banche depositarie dei fondi Arca (fondi comuni e fondo
pensione) relativamente al periodo 2006-2012: il risultato della verica conferma che tutte le ex banche depositarie dei fondi Arca sono state
oggetto di accertamento/contestazione per l’intero periodo. Se ciascuna banca procedesse a denire la propria posizione dinanzi all’erario (in
via amministrativa, ovvero in presenza di giudicato) e a versare l’imposta relativa a tutti gli esercizi dal 2006 al 2012, l’ammontare complessivo
dell’imposta sarebbe pari a € 6.640.445, di cui € 6.262.155 relativi ai fondi comuni e € 378.290 relativi al fondo pensione.
Tale distinzione è rilevante ai ni della valutazione dell’eventuale impatto dell’onere sul bilancio di Arca SGR: come in precedenza accennato,
infatti, il regolamento e la normativa di riferimento del fondo pensione prevedono che le spese di banca depositaria restino in carico alla SGR,
mentre nel caso dei fondi comuni, il regolamento e la normativa di riferimento prevedono che sia il patrimonio del fondo a dovere sostenere tali
oneri.
La manifestazione degli oneri scali di cui si tratta richiede tuttavia come presupposto essenziale l’esercizio del diritto di rivalsa da parte delle
banche depositarie, il quale potrà avvenire, a sua volta, esclusivamente in seguito alla denitività della pretesa impositiva ed all’effettivo versamento dell’IVA.
Attualmente solo il Gruppo Banco Popolare ha noticato ad Arca SGR l’esercizio della rivalsa per l’IVA versata a fronte dell’adesione di due
banche del Gruppo a due distinte contestazioni da parte dell’AdE per l’esercizio 2008, per un importo complessivo di circa € 25 mila. A ne
gennaio 2014 Arca ha risposto alle comunicazioni del Gruppo Banco Popolare respingendo, sulla base delle argomentazioni fornite dai propri
consulenti, la richiesta di rivalsa. Il Banco Popolare non ha riscontrato la comunicazione inviata da Arca e, a febbraio 2014, ha emesso fattura
nei confronti della società per la maggiore imposta regolarizzata.
Per converso, alle comunicazioni ricevute nel corso del 2013 dal Gruppo UBI e dalla Banca Popolare di Vicenza, in precedenza richiamate, non
è al momento seguita alcuna formalizzazione della volontà di esercitare il diritto di rivalsa per l’IVA versata.
Al momento quindi, ad eccezione della richiesta ricevuta dal Gruppo Banco Popolare, la passività legata all’esercizio della rivalsa IVA da parte
delle banche depositarie è da considerarsi potenziale, in assenza di altre comunicazioni formali in tale senso da parte delle banche.
Si segnala che è attualmente in corso di svolgimento una trattativa tra banche e SGR al ne di valutare un’eventuale ripartizione dell’onere derivante dalla maggiore IVA sui servizi di banca depositaria, così come suggerito dalla Banca d’Italia, con una apposita comunicazione inviata alle
Associazioni di categoria interessate in data 22 ottobre 2013. L’esito del confronto è al momento incerto e pertanto una precisa quanticazione
del rischio in capo ai fondi comuni ed in capo ad Arca (al di là degli importi massimi in precedenza richiamati) è oggi impossibile.
Nell’ipotesi che i) il confronto tra banche depositarie e SGR non giunga ad una conclusione condivisa e ii) tutte le banche depositarie esercitino
il diritto di rivalsa per l’IVA versata, Arca SGR, a seguito degli approfondimenti normativi effettuati in ambito civilistico e scale, è comunque
orientata ad opporsi all’esercizio della rivalsa IVA ed a resistere alle pretese delle banche depositarie, ritenendo di poter opporre valide argomentazioni, sulla base dei pareri legali ricevuti.
In ogni caso, laddove in futuro le banche depositarie procedessero al versamento dell’IVA relativa alle spese di banca depositaria, l’eventuale
esercizio del diritto di rivalsa da parte loro comporterebbe, come si è detto, l’insorgenza di oneri che allo stato si devono ritenere in larga misura
(per l’importo massimo già indicato in € 6.262.155) eventualmente gravanti sui fondi comuni e in misura minore (per l’importo massimo già
indicato in € 378.290) eventualmente gravanti su Arca SGR.
Pur permanendo una ineliminabile incertezza in ordine all’evoluzione futura ed alla effettiva conclusione della vicenda di cui si tratta (relativamente alla effettiva legittimità dell’esercizio del diritto di rivalsa, alla quanticazione dell’onere effettivo ed alle decisioni che i soggetti coinvolti
assumeranno sulla ripartizione degli oneri scali in discorso tra banche, fondi comuni e SGR), la società, in osservanza dei principi relativi al
trattamento contabile delle passività potenziali (IAS 37), ritiene che debbano essere riconosciuti esistenti i requisiti che implicano la registrazione di un onere riconducibile alla passività potenziale che potrebbe derivare dall’esercizio del diritto di rivalsa limitatamente alla componente
relativa ai servizi di banca depositaria del fondo pensione. Per questo motivo, è stato effettuato un accantonamento al fondo rischi e oneri del
passivo dello stato patrimoniale di € 378.290.
L’eventualità che nei confronti di Carige SGR venga esercitato il diritto di rivalsa IVA da parte delle ex banche depositarie dei fondi Carige (in
particolare Banca Carige) non ha impatto sul bilancio consolidato, in quanto Arca SGR è tutelata da una clausola di manleva inserita nel contratto
di compravendita delle azioni di Carige SGR, in relazione ad eventuali passività scali della società acquisita formatesi in data antecedente al
trasferimento delle azioni.
188
Sezione 14 -
ALTRI PROVENTI E ONERI DI GESTIONE - Voce 160
(in unità di Euro)
14.1 Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”
Vo ci
1.
2.
2013
Proventi
Proventi per altri servizi resi
Proventi diversi
Sopravvenienze attive su importi reddituali relativi a esercizi precedenti
Indennizzi diversi
Recupero spese
Utili da alienazione cespiti
Differenze cambio attive
Recupero spese auto assegnate
Abbuoni e sconti attivi
Oneri
Oneri di competenza esercizi precedenti
Differenze passive riconosciute ai sottoscrittori e ai fondi
Differenze cambi passive
Perdite da alienazione cespiti
Garanzie rilasciate ad aderenti Fondi Pensione - comparti a garanzia
Altri oneri straordinari
Abbuoni e sconti passivi
1.247.585
245.505
60.295
230.944
15.297
517.489
167.074
10.160
664
157
(332.331)
(199.096)
(53.303)
(13.001)
(409)
(36)
(66.458)
(28)
TOTALE
915.254
Sezione 17 - IMPOSTE
SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE
Voce 190
(in unità di Euro)
17.1 Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
2013
1.
2.
3.
3.bis
3.ter
4.
5.
Imposte correnti
– IRES
– IRAP
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
– IRES
– IRAP
Riduzioni delle imposte correnti dell’esercizio
– IRES
– IRAP
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti
Imposta sostitutiva DL n. 185/2008, art. 15, co. 10-ter
Variazione delle imposte anticipate
– IRES
– IRAP
Variazione delle imposte differite
– IRES
– IRAP
Imposte di competenza dell’esercizio
12.677.288
10.402.163
2.275.125
(2.101)
(91)
(2.010)
0
0
0
0
14.308.674
(30.067.298)
(25.086.510)
(4.980.789)
286.071
238.822
47.249
(2.797.366)
La voce 3.ter riporta il valore dell’imposta sostitutiva, da versare nel giugno 2014, al fine di procedere al riallineamento dei valori contabili e
fiscali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della società acquisita.
La voce 4 include per € 29.574.241 la contropartita a conto economico dell’attività scale differita iscritta nello stato patrimoniale di Arca SGR
a seguito del riallineamento dei valori contabili e scali del maggiore valore della partecipazione in Carige SGR, rispetto al patrimonio netto della
società acquisita.
Maggiori dettagli sui punti sopra richiamati sono presenti nella Parte B della presente nota integrativa.
189
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte C
17.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
ONERE FISCALE
IRES
IRAP
TOTALE
UTILE D’ESERCIZIO
prima delle imposte
28.652.164
1. Onere fiscale TEORICO
36,00%
10.314.779
5,57%
1.595.926
2.1 Differenze permanenti
– in aumento
– in diminuzione
36,00%
36,00%
323.557
(494.620)
5,57%
5,57%
1.054.319
(315.681)
2.2 Differenze temporanee
– in aumento
– in diminuzione
36,00%
36,00%
1.612.800
(1.354.353)
5,57%
5,57%
33.234
(92.672)
87.384
3. Variazioni d’imposta
anticipate/differite
– in aumento
– in diminuzione
27,50%
27,50%
238.822
(493.476)
679.199
5,57%
5,57%
(254.4654)
4. Variazioni d’imposta correnti
esercizi precedenti
– in aumento
– in diminuzione
5. Onere fiscale EFFETTIVO
6. Imposta sostitutiva/Imposte anticipate
UTILE D’ESERCIZIO dopo le imposte
190
RISULTATO
DELL’ESERCIZIO
11.910.705
766.583
48.733
(1.066)
47.667
36,00%
36,00%
0
(91)
5,57%
5,57%
0
(2.010)
35,42%
(91)
10.147.418
8,10%
(2.010)
2.320.782
(206.987)
(2.101)
12.468.200
12.468.200
(15.265.567)
31.449.530
Come previsto dall’art. 2427 n° 14 del Codice Civile, si elencano le differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione delle imposte
differite e anticipate.
Aliquota
IRES
1. Imposte ANTICIPATE
1.1 Sorte nell’esercizio
– Compensi Amministratori
– Costi di lavoro accantonati
– Accantonamenti fondo Tfr
– Accantonamenti fondo rischi
– Imposte deducibili per cassa
– Spese di rappresentanza
– Altri costi
– Spese revisione
– Ammortamenti
– Imposta sostitutiva affrancamento
– Variazione aliquota fiscale
1.2 Annullate nell’esercizio
– Spese di manutenzione
– Compensi Amministratori
– Costi di lavoro accantonati
– Accantonamenti fondo Tfr
– Accantonamenti fondo rischi
– Spese di rappresentanza
– Imposte deducibili per cassa
– Altri costi
– Ammortamenti
– Ammortamenti
– Variazione aliquota fiscale
Ammontare
delle differenze
IRAP
temporanee
Effetto fiscale
IRES
IRAP
Totale
Totale
generale
30.653.567
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5% 5,57%
27,5%
27,5% 5,57%
1.559.459
2.106.000
0
0
4.600
0
709
21.257
228.925
89.429.213
0
428.851
579.150
0
0
1.265
0
195
5.846
62.954
24.593.034
0
0
0
0
0
0
0
0
1.066
0
4.981.207
0
428.851
579.150
0
0
1.265
0
195
6.911
62.954
29.574.241
0
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
(57.910)
(8.617)
(1.820.000)
0
0
0
(943)
(18.529)
(220.494)
(26.645)
0
(15.925)
(2.370)
(500.500)
0
0
0
(259)
(5.095)
(60.636)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(1.484)
0
(15.925)
(2.370)
(500.500)
0
0
0
(259)
(5.095)
(60.636)
(1.484)
0
27,5% 5,57%
27,5%
27,5%
27,5%
27,5%
1.637.135
0
23
0
0
450.212
0
6
0
0
91.188
0
0
0
0
541.400
0
6
0
0
27,5%
27,5%
27,5%
(45.787)
(4.113)
(675.555)
(752.753)
(5.018)
(83.451)
0
(12.591)
(1.131)
(185.779)
0
(1.380)
(22.949)
0
0
0
0
(41.928)
0
0
0
(12.591)
(1.131)
(185.779)
(41.928)
(1.380)
(22.949)
0
(586.269)
5,57%
2. Imposte DIFFERITE
2.1 Sorte nell’esercizio
– Ammortamenti avviamento
– Imposta di bollo
– Differenze cambi
– Altri costi
– Variazione aliquota fiscale
2.2 Annullate nell’esercizio
– Variazione IAS/TFR - FTA
– Differenze cambi
– Ammortamenti
– Ammortamenti
– Riserva AFS
– Altre
– Variazione aliquota fiscale
TOTALE
541.407
(265.758)
5,57%
27,5%
27,5%
30.342.946
191
NOTA INTEGRATIVA
PARTE D
Altre informazioni
Nota integrativa
Parte D - Altre informazioni
Sezione 1
- RIFERIMENTI SPECIFICI SULLE ATTIVITÀ SVOLTE
(in unità di Euro)
1.1 Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)
Alla data di redazione del bilancio non sussistono impegni e garanzie rilasciate a terzi.
1.1.2 Impegni relativi a Fondi Pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
Con riferimento ai comparti “Garanzia” e “Obiettivo TFR” del fondo pensione Arca Previdenza, la società presta la garanzia di restituzione agli
iscritti degli importi netti versati. Alla data di riferimento del bilancio non sono attesi oneri a carico della SGR e pertanto il “Fondo per Rischi
e Oneri” ammonta a € 0, corrispondente al capitale assorbito stimato da un modello sviluppato internamente.
Il modello interno determina il capitale assorbito in base:
• alla stima, per ciascun aderente, del piano di versamenti mensili;
• alla stima della distribuzione dei rendimenti attesi del portafoglio, con il metodo Monte Carlo;
• al calcolo, per ciascun aderente e per il tempo mancante al pensionamento, del potenziale deficit mensile tra il totale dei versamenti ed il
mark-to-market della posizione;
• alla ponderazione dei deficit mensili in base ad una stima delle probabilità di esercizio della garanzia (per le cause previste);
• all’attualizzazione dei gap mensili ponderati.
1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (in dettaglio)
2013
1. Gestioni Proprie
Fondi comuni di Arca SGR
ANFITEATRO TESORERIA
ANFITEATRO GLOBAL EQUITY
ARCA CEDOLA 2015 ALTO POTENZIALE
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND IV
ARCA GOVERNATIVO EURO BOND IV
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO II
ARCA CEDOLA BOND 2015 ALTO POTENZIALE II
ARCA CEDOLA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA BOND GLOBALE EURO III
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA BOND 2016 ALTO POTENZIALE III
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE IV
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE VI
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA II
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE II
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA III
ARCA CEDOLA 2018 PAESI EMERGENTI VALUTA LOCALE III
ARCA CEDOLA 2018 OBBLIGAZIONE ATTIVA IV
ARCA AZIONI ITALIA
ARCA BB
ARCA BOND CORPORATE
194
2.952.170
92.720
143.450.648
146.289.973
36.826.603
40.747.549
66.378.522
148.220.753
26.109.931
24.888.443
133.054.738
89.730.578
341.985.956
365.036.930
312.706.573
276.986.762
260.068.086
71.483.565
308.392.641
114.957.643
490.295.400
445.096.823
688.251.277
377.021.803
2013
ARCA TE
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND II
ARCA CEDOLA GOV. EURO BOND II
ARCA CAPITALE GARANTITO DICEMBRE 2013
ARCA CAPITALE GARANTITO GIUGNO 2013
ARCA AZIONI PAESI EMERGENTI
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND
ARCA MM
ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND
ARCA BOND GLOBALE
ARCA 27 - AZIONI ESTERE
ARCA CEDOLA CORPORATE BOND III
ARCA RR
ARCA CEDOLA GOVERNATIVO EURO BOND III
ARCA Cash Plus
ARCA STRATEGIA GLOBALE CRESCITA (già Arca Rendimento Assoluto T3)
ARCA STRATEGIA GLOBALE OPPORTUNITÀ (già Arca Rendimento Assoluto T5)
ARCA OBBLIGAZIONI EUROPA
ARCA BOND PAESI EMERGENTI
ARCA AZIONI EUROPA
ARCA AZIONI AMERICA
ARCA AZIONI FAR EAST
ARCA CEDOLA BOND 2017 ALTO POTENZIALE V
ARCA FORMULA EUROSTOXX 2015
ARCA FORMULA II EUROSTOXX 2015
Fondi comuni di Carige SGR
Carige Forziere Euro
Carige Breve Termine
Carige Obbligazionario Euro
Carige Obbligazionario Lungo Termine
Carige Obbligazionario Globale
Carige Obbligazioni Cedola
Carige Corporate Euro
Carige Bilanciato 50
Carige Azionario Internazionale
Carige Azionario Europa
Carige Azionario Italia
Carige Bilanciato 10
Carige Bilanciato 30
Carige Total Return 1
Carige Total Return 2
Totale gestioni proprie
376.137.036
143.608.412
80.166.179
29.279.261
0
330.077.657
0
1.757.948.649
0
336.021.044
422.340.885
78.129.386
790.111.822
82.544.821
4.665.170.133
499.953.102
428.758.071
384.847.496
770.169.867
654.320.848
287.440.268
197.661.434
162.222.881
28.676.942
38.503.385
671.432.418
1.161.661.552
633.823.057
57.140.621
87.816.529
43.007.480
67.547.305
95.761.142
122.665.585
76.594.390
47.763.828
62.214.960
30.872.253
86.177.114
15.466.179
20.715.060.080
2. Gestioni ricevute in delega
Gestioni ricevute in delega da Arca SGR
OICR:
- OICR aperti
CBIS - Short Term Government Bond Funds
Totale gestioni ricevute in delega
43.095.558
43.095.558
195
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte D
2013
3. Gestioni date in delega a terzi
Gestione date in delega da Arca SGR
OICR:
- OICR aperti
ARCA Capitale Garantito dicembre 2013
ARCA Formula Eurostoxx 2015
ARCA Formula II Eurostoxx 2015
ANFITEATRO Global Equity
29.279.261
28.676.942
38.503.385
92.720
Gestione date in delega da Carige SGR
OICR:
- OICR aperti
Totale gestioni date in delega a terzi
96.552.308
1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafoglio
2013
1.
Gestioni proprie
di cui investiti in fondi della SGR
0
0
- mandati assicurativi
BERICA VITA - BERICAPITAL - CIRCOLANTE
BERICA VITA - PATRIMONIO LIBERO
BERICA VITA - BERICA FUTURO
BERICA VITA - BERICAPITAL - IMMOBILIZZATO
ABC ASSICURA - DANNI
BERICA VITA - BERICA FUTURO IMMOBILIZZATO
688.926.274
77.331.881
65.569.195
366.790.530
24.551.760
5.876.269
0
0
0
0
0
0
- mandati di gestione patrimoniale individuali
BANCA CARIGE
410.358.751
0
0
0
2. Gestioni ricevute in delega
3. Gestioni date in delega a terzi
Totale
1.639.404.660
1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione
2013
1. Gestioni proprie
1.1 Fondo pensione aperto
Arca Previdenza
Arca Previdenza Garanzia
Arca Previdenza Rendita
Arca Previdenza Crescita
Arca Previdenza Alta Crescita
Arca Previdenza Obiettivo TFR
239.664.273
289.567.172
455.045.431
713.408.922
232.714.480
Carige
Carige Comparto Prudente
Carige Comparto Equilibrato
Carige Comparto Dinamico
117.759.567
154.456.180
131.358.799
Totale gestioni proprie
196
2.333.974.824
2013
2. Gestioni ricevute in delega
Gestioni ricevute in delega da Arca SGR
2.1 Fondi pensione
- aperti
- chiusi
BRE BILANCIATA GLOB. PRUDENTE
BRE BILANCIATA GLOB. DINAMICA
SOLIDARIETÀ VENETO
PREVIAMBIENTE
ANTONVENETA BIL. 25%
ANTONVENETA BIL. 50%
- altre forme pensionistiche
BPVi ex CARIPRATO
Totale gestioni ricevute in delega
15.146.991
12.637.200
118.919.002
135.493.709
61.338.664
42.114.804
45.458.379
431.108.748
3. Gestioni date in delega a terzi
Gestioni date in delega da Carige SGR
3.1 Fondi pensione
- aperti
Carige Comparto Obiettivo TFR
17.960.648
Totale gestioni date in delega a terzi
17.960.648
1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare
2013
1.
Fondi comuni
2.
Fondi pensione
Arca Previdenza
ARCA Previdenza Comparto Garanzia
ARCA Previdenza Comparto Rendita
ARCA Previdenza Comparto Crescita
ARCA Previdenza Comparto Alta Crescita
ARCA Previdenza Comparto Obiettivo TFR
9.960.854
8.750.659
9.716.441
13.234.663
8.990.510
Totale
50.653.127
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
Alla data di riferimento del bilancio non sussistono contratti di consulenza finanziaria in essere.
A partire dal 1° gennaio 2014 Arca SGR presta il servizio di consulenza in materia di investimenti a Banca Carige in relazione a diverse linee
di gestione patrimoniale offerte dalla Banca.
197
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 2 -
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
2.1 Rischi finanziari
I rischi finanziari in capo ad Arca SGR sono connessi alle scelte di investimento della liquidità aziendale.
Nel corso del 2013 Arca SGR ha provveduto a liquidare integralmente il proprio portafoglio titoli per un controvalore di circa € 60 milioni,
generando utili pari a € 112.663.
La liquidità derivante dalla vendita dei titoli in portafoglio è stata investita in depositi bancari vincolati in attesa della conclusione dell’acquisizione di Carige SGR e del contestuale pagamento del prezzo concordato in data 30 dicembre 2013.
Nel corso del 2014 si prevede di continuare ad investire eventuali disponibilità liquide in eccesso in depositi bancari vincolati a breve termine.
Tuttavia tali disponibilità dovrebbero mantenersi su livelli generalmente contenuti in relazione alle significative uscite di cassa previste nel corso
dell’anno (es. pagamento dell’imposta sostitutiva da affrancamento, pagamento compenso ASP, pagamento acconto imposte 2014).
Le condizioni economiche applicate dalle banche ai depositi vincolati di Arca sono in linea con il mercato. In riferimento a tali depositi vincolati la società si espone a un rischio controparte che viene comunque considerato trascurabile in relazione allo standing delle controparti selezionate e alla duration breve delle operazioni.
2.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
Arca SGR mantiene un insieme di presidi appositamente istituiti per mezzo di procedure, regolamenti interni e policy, con l’obiettivo di ridurre
i livelli di esposizione ai rischi operativi sia per quanto riguarda le attività svolte direttamente sia per le attività conferite in affidamento o in
outsourcing. In particolare, all’interno della struttura organizzativa adottata sono stati istituiti uffici il cui compito principale è quello di presidiare nel continuo il corretto e completo svolgimento delle attività conferite in affidamento o in outsourcing. Tutti gli accordi di affidamento e
di outsourcing prevedono, come da vigente normativa circa le modalità di esternalizzazione di attività importanti o essenziali, un sistema di alert
operativi, Key Performance Indicators ed attività di verifica delle condizioni espresse nei service level agreement.
A fronte dei rischi operativi la SGR determina il requisito patrimoniale in base al metodo Base (BIA - Basic Indicator Approach).
Le singole Direzioni, i Servizi e gli Uffici sono responsabili dell’individuazione dei rischi operativi e della proposta di azioni di mitigazione.
L’attività di aggiornamento e di verifica del sistema di gestione dei rischi operativi è affidata all’Ufficio Risk Management, unitamente al processo ex-post di raccolta dei dati relativi agli impatti degli errori operativi rilevati dalle diverse strutture aziendali.
La metodologia di misurazione è basata sulla valutazione soggettiva delle fonti dei rischi operativi e delle rispettive occorrenze/impatti (Selfassessment): l’Ufficio Risk Management guida il processo di valutazione effettuando le opportune verifiche di coerenza in merito alle valutazioni espresse dai singoli responsabili e definendo il reporting e la modellistica sottostante. Tale attività è svolta con il supporto del servizio
Compliance e dell’ufficio Revisione Interna.
L’ufficio Revisione Interna, quale funzione di terzo livello, valuta i sistemi di controllo, il sistema informativo ed il piano aziendale di continuità operativa. Inoltre, anche mediante verifiche su specifici eventi o circostanze, ovvero accertamenti ispettivi, verifica la regolarità delle attività aziendali, l’evoluzione dei rischi e la tenuta delle condizioni operative contenute nei rispettivi service level agreement contrattualizzati con i
fornitori.
Con il self-assessment, ogni Area effettua una valutazione delle fonti di rischio operativo e delle relative perdite potenziali (Loss) e probabilità
di accadimento (Probability). Il prodotto tra Loss e Probability fornisce la stima della perdita attesa (Expected Loss).
Si distinguono le seguenti fasi:
• mappatura dei processi aziendali con dettaglio per Area/Ufficio;
• valutazione qualitativa di risorse, procedure e sistemi;
• valutazione dei rischi operativi con quantificazione soggettiva.
Informazioni di natura quantitativa
Il processo di self-assessment gestito dalle Direzioni di Arca e richiamato nelle informazioni di natura qualitativa, analizza un totale complessivo di 84 processi aziendali che sono valutati su una scala da 1 a 5 in termini di i) adeguatezza quantitativa degli addetti, ii) grado di copertura
dei controlli, iii) grado di strutturazione dei processi e delle procedure. A tutti i processi è assegnato un valore corrispondente al proprio grado
di potenziale impatto in termini di rischio operativo. Tale valorizzazione del rischio potenziale di ciascuna Direzione aziendale viene poi rapportata alla probabilità del verificarsi di un evento di rischio (diversa per ciascuna Direzione) determinando così il valore complessivo del
potenziale rischio operativo gestito nell’ambito dei processi aziendali. Da tale valutazione emerge che le Direzioni aziendali che gestiscono i
processi più significativi in termini di impatto sui rischi operativi sono: la Direzione Investimenti (36% dei rischi operativi valorizzati), la
Direzione Sviluppo e Marketing (31% dei rischi operativi valorizzati) e la Direzione Finanziaria e Affari Societari (22% dei rischi operativi
valorizzati).
Il processo ex-post di raccolta dati (Loss Data Collection) è di tipo event driven: il dato di perdita viene rilevato direttamente là dove l’evento
ha avuto origine e comunicato internamente (incident report).
Non si sono manifestate perdite operative tali da richiedere la realizzazione di interventi straordinari a mitigazione dei rischi operativi ovvero
la revisione delle stime di quantificazione degli stessi.
198
Sezione 3
- INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
(in unità di Euro)
3.1 Il patrimonio dell’impresa
3.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio comprende il capitale sociale interamente versato, le riserve di utili rappresentate da: riserva legale, riserva straordinaria, riserva
costituita ai sensi del D.Lgs. n° 124/93, riserva First Time Adoption generatasi a seguito dell’adozione dei principi contabili
IAS/IFRS, riserve di utili e riserve da valutazione derivanti entrambe dall’applicazione del nuovo IAS 19 relativo alla valutazione del TFR e il
risultato del periodo. Si segnala che non dovendo predisporre una segnalazione consolidata, si riportano i dati patrimoniali della controllante.
La conformità dell’adeguatezza patrimoniale ai requisiti fissati dall’Organismo di Vigilanza è costantemente verificata accertando che il patrimonio non sia inferiore alla somma della copertura patrimoniale prevista per la gestione di fondi pensione accompagnati dalla garanzia di
restituzione del capitale e del maggiore degli importi determinati per la copertura patrimoniale richiesta per la massa gestita di OICR e di fondi
pensione e per la copertura inerente il coefficiente “altri rischi”, intendendo per tali i costi fissi risultanti dal bilancio dell’ultimo esercizio
approvato.
3.1.2 Informazioni di natura quantitativa
3.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/Valori
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
(Azioni proprie)
Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto
Strumenti di capitale
Utile (perdita) d’esercizio
Totale
2013
50.000.000
0
0
10.000.000
0
0
62.401.123
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(466.903)
0
0
31.468.423
153.402.643
199
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte D
3.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Attività/Valori
Titoli di debito
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive
- da realizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3.638
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(3.638)
0
0
0
0
0
L’incremento di cui alla voce 2.3 “Altre variazioni” di € 3.638 si riferisce alla presa in carico del valore risultante dal bilancio della controllante al 1° gennaio 2013.
Il decremento è dovuto alla vendita degli OICR di riferimento (Arca MM) avvenuta nell’esercizio.
3.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
3.2.1 Patrimonio di vigilanza
3.2.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Arca SGR ha emesso in data 23 dicembre 2013 uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23 milioni, al fine di rafforzare
il proprio patrimonio di vigilanza in vista dell’acquisizione di Carige SGR.
La società non ha emesso strumenti ibridi di patrimonializzazione e non detiene passività subordinate. I dati riportati nelle tabelle sottostanti si
riferiscono alla società controllante Arca SGR in quanto non è prevista dalla normativa di riferimento una segnalazione sul patrimonio di vigilanza a livello consolidato.
3.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa
(in unità di Euro)
2013
A
B
C
D
E
F
G
H
200
Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
Filtri prudenziali del patrimonio di base:
b.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
b.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
Totale patrimonio di base (TIER 1) [A+B]
Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
e.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
e.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
Totale patrimonio supplementare (TIER 2) [D+E]
Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
Patrimonio di vigilanza [C+F-G]
111.253.804
0
0
111.253.804
0
0
0
0
101.566.978
9.686.826
3.2.2 Adeguatezza patrimoniale
3.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
La società, periodicamente, verifica l’adeguatezza del patrimonio di vigilanza in rapporto all’attività svolta e alle previsioni economiche-patrimoniali
formulate, anche in relazione alla copertura della garanzia riconosciuta ai sottoscrittori di taluni comparti del fondo pensione.
A tal fine, la società applica i criteri di calcolo determinati dall’Organismo di Vigilanza.
3.2.2.2 - Informazioni di natura quantitativa
(in unità di Euro)
Categorie/Valori
Requisiti
2013
- Requisito relativo alla massa gestita
- Requisito “altri rischi”
- Requisito relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione con garanzia
di restituzione del capitale
Requisito patrimoniale totale
4.243.331
8.711.120
5.764
8.716.884
201
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 4 - PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
(in unità di Euro)
Voci
Importo Lordo
Imposte sul reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a beneci deniti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Copertura di ussi nanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività nanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
- rettiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
28.652.164
2.797.366
31.449.530
0
0
(30.586)
0
0
8.411
0
0
(22.175)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(3.638)
0
0
0
(3.638)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
( 34.224)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
8.411
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(3.638)
0
0
0
(3.638)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
( 25.813)
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
28.617.940
2.805.777
31.423.717
28.617.940
2.805.777
31.423.717
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza
della capogruppo
202
Sezione 5
- OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
In base allo IAS 24 e con riferimento alla specifica realtà di Arca SGR S.p.A. si considerano parti correlate:
a) gli azionisti di Arca SGR S.p.A. e le società dei relativi gruppi di appartenenza;
b) i dirigenti con responsabilità strategiche di Arca SGR S.p.A. (Amministratori, alti Dirigenti e Sindaci) e delle società di cui al punto precedente.
5.1 Informazioni sui compensi dei Dirigenti con responsabilità strategica
Gli oneri di competenza derivanti dai compensi dovuti ad amministratori e dirigenti sono stati:
2013
Amministratori
Sindaci
Dirigenti con responsabilità strategica (in organico effettivo)
2.123.140
124.902
1.620.717
Totale
3.868.759
Al 31 dicembre 2013 non esistevano crediti o garanzie rilasciate a favore di Amministratori, Sindaci e Dirigenti.
5.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
A) Nella tabella che segue vengono indicati i rapporti patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2013 con le altre parti correlate (azionisti):
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
Crediti
Altre attività
CONTO ECONOMICO - Ricavi
1.370.490 Commissioni attive
13.341.519 Interessi attivi e proventi assimilati
Altri proventi di gestione
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
Debiti
Altre passività
86.197
478.587
190.005
CONTO ECONOMICO - Costi
74.817.659 Commissioni passive
di cui commissioni per Associazione in partecipazione
186.442 Interessi passivi e proventi assimilati
110.239.647
10.150.860
339.299
Spese amministrative
92.818
Altri oneri di gestione
1.665
B) In data 1° marzo 2013 Arca SGR ha provveduto al pagamento del saldo di € 15.000.000 per l’acquisizione dei rami di azienda “OICR” e
“GPA” alla società BPVi Fondi SGR.
C) In data 26 febbraio 2013 Arca SGR ha stipulato un contratto di finanziamento chirografario con Banca Popolare di Vicenza, per un importo complessivo di € 16 milioni e durata 60 mesi. In relazione a tale finanziamento si segnala che Arca SGR ha pagato in data 30 giugno
2013 una rata di soli interessi passivi per € 135.022 e al 31 dicembre 2013 una rata di € 1.709.768, di cui € 196.000 di interessi passivi e €
1.513.768 di rimborso del capitale.
D) Arca ha inteso articolare nuove soluzioni che rafforzino il contributo all’attività di distribuzione e collocamento dei propri prodotti, attraverso il ricorso a innovativi meccanismi di remunerazione dell’impegno dei collocatori.
È stato pertanto adottato un nuovo modello giuridico di rapporti con le reti (accordo di associazione in partecipazione) che prevede, in
aggiunta alle retrocessioni derivanti dalla tradizionale convenzione di collocamento, un rendimento variabile dipendente dall’andamento
del risultato della gestione operativa di Arca, la cui corresponsione è subordinata all’adempimento, da parte dei collocatori che hanno
sottoscritto l’accordo, di specifici obblighi, ulteriori rispetto a quelli propri della tradizionale attività di collocamento, e volti ad accrescere la qualità del servizio fornito ai sottoscrittori.
Per l’esercizio 2013 saranno corrisposti agli associati complessivamente € 10.150.860.
E) A seguito della vendita, nel luglio 2013, dei titoli detenuti nel portafoglio di proprietà della società, Arca SGR ha proceduto ad investire la
liquidità disponibile in depositi bancari vincolati a breve termine nell’attesa di procedere al pagamento del prezzo concordato per l’acquisizione di Carige SGR, avvenuto il 30 dicembre 2013.
Tali depositi sono stati effettuati con le banche azioniste per scadenze comprese tra 1 e 5 mesi a condizioni di mercato equivalenti a quelle
prevalenti in libere transazioni. Tutti i depositi sono giunti a scadenza entro la fine del 2013.
F) In data 23 dicembre 2013 Arca SGR ha emesso uno strumento innovativo di capitale del valore nominale di € 23.000.000 interamente
sottoscritto dagli azionisti e iscritto nel passivo dello stato patrimoniale alla voce Debiti.
203
Bilancio Consolidato 2013
Nota Integrativa - Parte D
Sezione 6 -
ALTRI DETTAGLI INFORMATIVI
(in unità di Euro)
6.1 Altri dettagli informativi
Ammontare dei Crediti e dei Debiti di durata residuale superiore a cinque anni
Ai sensi dell’art. 2427 co. 1 p. 6 del Codice Civile, alla data di riferimento del bilancio non trovano iscrizione Crediti e Debiti di durata superiore
a cinque anni.
Ripartizione dei ricavi delle vendite per area geografica
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all’art. 2427 co.1 p. 10 del Codice Civile, è riportata nel seguente prospetto:
(in unità di Euro)
Italia
Commissioni attive
Altri proventi di gestione
Totale
204
210.692.424
Altri paesi
della U.E.
Paesi extra U.E.
0
53.417
Totale
210.745.841
1.247.585
0
0
1.247.585
211.940.009
0
53.417
211.993.426
ALLEGATI AL BILANCIO
Bilancio 31 dicembre 2013
Corrispettivi per servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione
Ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, si riporta il prospetto dettagliante i corrispettivi di competenza dell’esercizio
a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione.
Arca SGR S.p.A.
Soggetto che ha erogato
il servizio
Tipologia di Servizi
Revisione contabile
Revisione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato
Revisione contabile della relazione semestrale
Revisione contabile dei rendiconti
dei fondi comuni di investimento*
Revisione contabile dei rendiconti
dei fondi comuni di investimento**
Revisione contabile del rendiconto di Arca Previdenza
Servizi di attestazione
Sottoscrizione dichiarazioni fiscali
Attestazione GIPS
Attestazione fusione fondi comuni*
Destinatario
Compensi
423.620
44.373
20.000
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
35.020
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
Arca SGR S.p.A.
57.188
4.000
45.188
8.000
Totale
305.407
18.820
480.808
Carige Asset Management SGR S.p.A.
Tipologia di Servizi
Revisione contabile
Revisione del bilancio d’esercizio
Revisione contabile volontaria dei rendiconti
dei fondi comuni di investimento**
Revisione contabile del rendiconto dei fondi pensione
Soggetto che ha erogato
il servizio
Destinatario
Compensi
99.576
Reconta Ernst & Young S.p.A.
Reconta Ernst & Young S.p.A.
Reconta Ernst & Young S.p.A.
Carige Asset Management
SGR S.p.A.
Carige Asset Management
SGR S.p.A.
Carige Asset Management
SGR S.p.A.
Totale
25.737
58.917
14.922
99.576
(*) costo direttamente a carico dei fondi comuni di investimento.
(**) costo a carico della SGR.
I compensi indicati sono esposti al netto delle spese, dei contributi dovuti all’autorità di vigilanza e dell’IVA indetraibile.
Il conto economico consolidato include una quota parte dei compensi annuali di revisione della controllata sopra evidenziati pari ad € 15.231.
Il costo effettivo recepito nel conto economico consolidato, comprensivo di spese, contributi dovuti all’autorità di vigilanza ed IVA indetraibile,
è pari a € 21.257.
207
RELAZIONE DELLA
SOCIETÀ DI REVISIONE
Bilancio Consolidato 2013
212
L’APPLICAZIONE
IN ARCA
DEL PROTOCOLLO
DI AUTONOMIA
Relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia
per la gestione dei conflitti di interesse (art. 6, c.2 Statuto Assogestioni)
in Arca SGR S.p.A. – Esercizio 2013
Arca SGR S.p.A. ha adottato la nuova versione del Protocollo di Autonomia di Assogestioni per la gestione dei
conitti di interesse con delibera del 27 maggio 2011 ed ha approvato, per l’anno 2013, la relazione sull’adozione
del Protocollo il 20 giugno 2013.
La presente relazione è stata redatta sulla base del contenuto del Protocollo di Autonomia e della “Guida alla
redazione della relazione sull’adozione del Protocollo di Autonomia per la gestione dei conitti di interesse”
adottata da Assogestioni.
L’adesione al Protocollo di Autonomia è qualicabile come parziale1.
1. Profilo della società
La società Arca SGR, costituita nel 1983, è stata fondata da n. 12 Banche Popolari; l’attuale composizione risente
delle operazioni societarie intervenute.
Grazie alla presenza di più di 120 enti collocatori che, in parte, utilizzano reti di promotori nanziari e canali
online, Arca SGR S.p.A. (di seguito “Arca SGR”) dispone di una tra le maggiori e capillari reti di distribuzione in
Italia.
Arca SGR presta il servizio di gestione collettiva del risparmio, il servizio di gestione di un fondo pensione aperto,
il servizio di gestione di portafogli a favore di clienti professionali, nonché il servizio di consulenza in materia di
investimenti.
2. Tipologie di conflitti d’interessi nell’attività di gestione dei patrimoni
Arca SGR ha identicato i conitti d’interessi individuati dal Protocollo di Autonomia, seguendo la tripartizione
in esso raccomandata (selezione degli investimenti, scelta delle controparti contrattuali, esercizio del diritto di
voto).
3. Altre tipologie di conflitti d’interessi
Arca SGR non ha identicato le ulteriori tipologie di conitti d’interessi indicate dal Protocollo di Autonomia.
4. Organi e funzioni aziendali competenti
L’attribuzione dei compiti in tema di conitti d’interessi agli organi e alle funzioni aziendali è in linea con le
raccomandazioni del Protocollo di Autonomia.
5. Consiglieri indipendenti
Il Consiglio di Amministrazione di Arca SGR si compone di n. 13 membri; all’interno del Consiglio di
Amministrazione sono presenti n. 5 Consiglieri Indipendenti.
In seno al Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti il Comitato per il Controllo Interno ed il Comitato
per le Remunerazioni.
Il Comitato per il Controllo Interno è presieduto da un Consigliere Indipendente e composto, per la totalità, da
consiglieri indipendenti.
Il Comitato per le Remunerazioni è presieduto da un Consigliere Indipendente; i consiglieri indipendenti
rappresentano la maggioranza.
Il Consiglio di Amministrazione ha valutato, in occasione della nomina, la sussistenza dei requisiti di indipendenza
previsti dal Protocollo di Autonomia in capo a ciascuno dei consiglieri non esecutivi. Tale valutazione è stata
effettuata applicando i criteri previsti dal Protocollo di Autonomia.
I Consiglieri Indipendenti non hanno espresso un parere negativo in ordine alla stipulazione di convenzioni con
parti correlate di cui all’articolo 1, comma 1, lettera y), del Protocollo di Autonomia.
1
L’adesione parziale al Protocollo di Autonomia è da riferirsi alla non completa osservanza della raccomandazione sui criteri di remunerazione di
cui al paragrafo n. 10 della presente relazione.
215
Bilancio 2013
L’applicazione in Arca del Protocollo di Autonomia
Tabella sulla struttura dell’organo con funzione di supervisione strategica della società e dei comitati
2
Indipendente ai sensi
del Protocollo di Autonomia
Comitato
Controllo Interno
Comitato
Remunerazioni
2
Amministratore Delegato
Consigliere
Consigliere
Carlo Capotorti
Consigliere
Filippo Maria Cova
Donato Masciandaro
Consigliere
Consigliere
Renato Merlo
Consigliere
Luca Modonesi
Consigliere
Felice Angelo Panigoni
Consigliere
Consigliere
Carica
Guido Cammarano
Alessandro Vandelli
Presidente
Vice Presidente
Ugo Loser
Massimo Belcredi
Pierluigi Benigno
Andrea Piazzetta
Consigliere
Giovanni Rufni
Consigliere
Partecipa al Comitato per il Controllo Interno in occasione dell’esame delle operazioni con parti correlate.
6. Cumulo di funzioni
In relazione alla previsione del Protocollo di Autonomia che raccomanda di evitare il cumulo di deleghe operative
nelle SGR e in altre società del gruppo, si segnala che Arca SGR non fa parte di alcun gruppo.
Arca SGR ha applicato interamente i limiti al cumulo di funzioni nei confronti della banca depositaria, raccomandati
dal Protocollo di Autonomia.
In relazione a quanto sopra, Arca SGR applica i limiti al cumulo di funzioni nei confronti di società emittenti,
raccomandati dal Protocollo di Autonomia.
7. Procedure per la selezione degli investimenti
Arca SGR, che come detto non appartiene ad alcun gruppo, ha adottato una delibera che stabilisce limiti all’acquisto
per conto dei patrimoni gestiti di titoli azionari quotati emessi dalle banche socie; tale limite è ssato al peso
neutrale dei titoli all’interno del benchmark di riferimento.
L’investimento in titoli obbligazionari e strumenti di liquidità delle banche socie è consentito in percentuale nei
limiti di vigilanza per consentire di cogliere opportunità di investimento nell’interesse dei sottoscrittori.
In aggiunta, Arca SGR ha previsto l’istituzione di una lista ristretta di tipologie di investimenti/strumenti nanziari
ai quali applicare divieti e/o limiti operativi.
Il controllo del rispetto delle procedure adottate per la gestione dei conitti di interesse nella selezione degli
investimenti è afdato al servizio Compliance, che svolge tale attività con cadenza periodica.
8. Procedure per la scelta delle controparti contrattuali
Arca SGR si è dotata di una procedura interna attraverso la quale sono deniti i criteri per la scelta degli intermediari
negoziatori e per la ripartizione degli incarichi tra gli stessi; tale procedura prevede che le determinazioni siano
oggetto di revisione periodica almeno annuale.
L’autorizzazione all’operatività con nuovi intermediari negoziatori è sempre deliberata dal Consiglio di
Amministrazione.
Nell’anno 2010 Arca SGR ha approvato un regolamento recante “Principi di comportamento per l’effettuazione
di operazioni con parti correlate” che disciplina la procedura da seguire ai ni dell’approvazione delle operazioni
con parti correlate.
216
Tale disciplina, in particolare, non trova applicazione per le operazioni aventi un controvalore inferiore a Euro
300.000, a condizione che le stesse non presentino aspetti di criticità in relazione alle loro caratteristiche ed al
tempo del loro compimento.
Per quanto attiene alle convenzioni di collocamento, le stesse sono regolate in maniera paritetica tra tutti i collocatori
e sono in linea con le condizioni di mercato.
Arca SGR non ha esternalizzato funzioni aziendali di controllo presso altre entità appartenenti alle banche socie.
9. Procedure per l’esercizio del diritto di voto
Arca SGR ha adottato una strategia per l’esercizio dei diritti di voto nelle assemblee delle società nel cui capitale
hanno investito gli OICR gestiti. Relativamente ai titoli azionari italiani è prevista la partecipazione diretta alle
assemblee, con esclusione delle eventuali partecipazioni assunte nelle banche socie da parte dei portafogli gestiti.
Non è previsto, di regola, l’esercizio dei diritti di voto per emittenti di paesi europei ed extra-europei, che presentano
costi di partecipazioni molto elevati.
Arca SGR ha fornito trasparenza in merito al voto espresso e ai comportamenti tenuti nell’esercizio dei diritti
di voto relativi all’anno 2012 all’interno della relazione sull’applicazione del Protocollo di Autonomia, fornita in
allegato al bilancio di esercizio. Medesime modalità saranno adottate per i prossimi esercizi.
10. Criteri di remunerazione
Al Comitato per le Remunerazioni è stato attribuito il compito di analizzare il sistema di remunerazione ed
esprimere un parere sui criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con deleghe operative e dei gestori. La
denizione della remunerazione dell’organo con funzione di gestione è afdata al Consiglio di Amministrazione.
11. Altre misure e procedure per la gestione dei conflitti d’interessi
Arca SGR ha adottato un Regolamento Interno ed il Codice Etico che disciplinano i comportamenti dei soggetti
rilevanti anche con riferimento alle operazioni in conitto di interesse.
La policy per la gestione dei conitti di interesse prevede, tra le altre, misure che si ritiene possano consentire
un’adeguata separatezza operativa, nonché prevenire o controllare lo scambio di informazioni tra i soggetti
rilevanti impegnati in attività che possono dare origine a conitti d’interessi.
12. Conflitti d’interessi non neutralizzabili
Il Consiglio di Amministrazione non ha valutato come “non neutralizzabile” alcuna tipologia di conitti
d’interessi.
13. Registro dei conflitti d’interessi
Arca SGR ha afdato al servizio Compliance il compito di istituire e aggiornare il registro sui conitti
d’interessi.
14. Verifica e aggiornamento
Nel corso dell’anno 2013 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verica e all’aggiornamento delle
situazioni di conitto d’interessi identicate, nonché al riesame delle misure e delle procedure adottate.
217