business etiquette
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BUSINESS ETIQUETTE Quello che talvolta manca per raggiungere l’obiettivo a cura del Maestro Alberto Presutti www.albertopresutti.it NOZIONI DI BUSINESS ETIQUETTE INTRODUZIONE Cosa è la Business Etiquette e cosa c’entra con la carriera? John D. Rockfeller asseriva: "Sono pronto a pagare la capacità di trattare con la gente più di qualsiasi altra capacità al mondo" Cosa è la “Business Etiquette”, in sostanza? E’ quell’insieme di regole, protocolli, usi e costumi, propri della comunicazione, sia intra che extra aziendale. Non vi possono pertanto essere relazioni aziendali di successo senza il rispetto delle regole della “Business Etiquette”, che possiamo affermare con certezza, ha una valenza economica. Se padroneggiata, la “Business Etiquette” apporta vantaggi impagabili, in quanto si sarà in grado, in ogni situazione delicata afferente all’ambito della comunicazione aziendale, di individuare una soluzione che sposi l’etichetta con la pragmaticità. La Business Etiquette crea consenso e successo nel lavoro Un grandissimo imprenditore quale John D. Rockfeller asseriva: "Sono pronto a pagare la capacità di trattare con la gente più di qualsiasi altra capacità al mondo" ed è difficile immaginare che si possa trattare bene con le persone senza educazione, senza rispetto, senza cura del capitale umano. Gli altri ci osservano, e l'impressione che si fanno di noi è determinante, specie se passa dal nostro modo di comunicare attraverso i nostri modi e le nostre maniere sociali. Il consenso passa attraverso tante piccole cose come, ad esempio: la stretta di mano che non deve mai essere molliccia ma neanche puntare a stritolare le dita altrui specie se femminili; la mimica facciale adeguata al momento e all’occasione; il modo di annuire; il saper tenere il contatto visivo con il nostro interlocutore; il sorriso che mai deve apparire teso e forzato… Che c'entrano le Buone Maniere e il Galateo con lavoro e carriera? Sapersi ben comportare, intessere relazioni e quindi stabilire una positiva interazione con l’altro da noi, è indispensabile per raggiungere ottimi traguardi personali ma è soprattutto imprescindibile se si vuole fare di una squadra una “vero” team dal quale ottenere - attraverso una valorizzazione motivazionale - il massimo. PRESENTAZIONI DI LAVORO Esprimono un momento di formalità. Di sicurezza di sé. Di disinvoltura. Buone presentazioni consentono un buon avvio di relazioni, mettendo tutti i presenti a proprio agio. Di primaria importanza è mantenere ottimi rapporti coi colleghi, con i collaboratori. E’ importante “saper fare squadra”. Il nostro successo Non diremo mai: “piacere”, “lieto” o “lietissimo”. La persona presentata dobbiamo guardarla negli occhi, sorridendo discretamente. Ricordiamoci nome e cognome e titolo professionale della persona che presentiamo o ci stanno presentando. Regola che vale sia per gli uomini che per le donne. Il titolo professionale suonerà al maschile: avvocato e non avvocatessa. nel lavoro passa anche da loro e dalle UTILIZZO DEI BIGLIETTI DA VISITA relazioni che con loro saprete imbastire. Il biglietto da visita è connesso al momento delle presentazioni, ma lo segue. Sui biglietti da visita dovrà essere necessariamente stampato il Logo dell’azienda per cui lavoriamo. I biglietti da visita devono essere sobri, almeno che non lavoriamo per società che trattano settori produttivi dove la creatività e il colore, sono parte integrante della comunicazione. Conserviamo i biglietti da visita in apposito contenitore e non teniamoli mai sciolti nel taschino interno della giacca né assolutamente legati con elastici o fascette. AMBIENTE DI LAVORO Cortesia e buona educazione pongono sempre al primo posto le regole comportamentali delle Buone Maniere. Salutiamo sempre entrando e uscendo da un ufficio, un azienda, un albergo. Sul lavoro non baciamo mai nessuno/a, salutando. Sul lavoro vige il “Lei”. Evitiamo un falso poliglottismo. Non abusiamo di termini stranieri e tecnici, specie con chi non può comprenderli nel Il ritardo non è ammesso e oltretutto qualifica assai negativamente chi dispone, con leggerezza e superficialità, del loro esatto significato. E’ snob parlare il “burocratese”. Molto importante è mantenere ottimi rapporti coi colleghi, con i collaboratori. E’ importante “saper fare squadra”. Il nostro successo nel lavoro passa anche da loro e dalle relazioni che con loro sapremo imbastire. COMPLIMENTI tempo altrui. Si dice infatti che il “Tempo è Denaro”. Mai essere egoriferiti! In ufficio non facciamo apprezzamenti pesanti e poco educati alle colleghe, specie se siamo in gruppo o in una riunione. Con i clienti non iniziamo fin da subito a farne e soprattutto mai farne di banali o “gratuiti”. PUNTUALITÀ SUL LAVORO Ogni azienda ricerca nei propri collaboratori: puntualità, serietà, educazione. Ricordiamoci che a tutti gli appuntamenti di lavoro si arriva puntuali. Il ritardo non è ammesso e, oltretutto, qualifica assai negativamente chi dispone, con leggerezza e superficialità, del tempo altrui. Si dice, infatti, che il “Tempo è Denaro”. Se siamo in ritardo abbiamo sempre il dovere di avvisare. Ci scuseremo, specificando, se del caso, il motivo del ritardo e comunicando i presumibili tempi di arrivo, per consentire di spostare eventualmente l’appuntamento ad altra ora, ad altro giorno. APPUNTAMENTI, FISSARLI E DISDIRLI SENZA FARE GAFFE E INIMICARSI L’INTERLOCUTORE Diplomazia, tatto e buone maniere, sono indispensabili per Impariamo ad accettare le critiche di buon grado, senza controbattere a meno che non siano palesemente fissare un appuntamento di lavoro. Dimostriamo sempre rispetto per l’agenda altrui densa di impegni, mai facendo trapelare insofferenza o impazienza. Qualora l’appuntamento venga più volte rimandato senza mai essere ricevuti, potremo inviare una lettera o un email, di lamentela, ferma ma educata. ingiuste. Evitiamo di uscire CORRISPONDENZA dall’ufficio del nostro capo pronunciando affermazioni drammaticamente ultimative. Si ricorderà sempre di noi, in maniera spiacevole. Chiarezza e sinteticità nella corrispondenza, mai vantandoci di alcun che, specie per iscritto! Rispondiamo alle mail sempre entro 48 ore. Usiamo la punteggiatura ed evitiamo “sfondoni” grammaticali che denotano fretta od ignoranza. Il fax non può essere usato per comunicazioni personali. Erano insensati già in origine, e lo sono più che mai oggi, i “Distinti saluti”. Non evidenziamo, nelle e-mail, un concetto collocando una parola tra due asterischi. Non usiamo, nelle e-mail, il maiuscolo, che è l’equivalente di un tono urlato. Non terminiamo un e-mail con acronimi come: TTYL (talk to you later, ci sentiamo più tardi). IL CELLULARE E’ un mezzo di comunicazione di lavoro. non di chiacchiera né di ostentazione dell’ultimo modello, tenendolo sempre in mano, baloccandocene, o peggio, assillando qualcuno di messaggi. Al cellulare dobbiamo parlare a bassa voce, sempre! Se lo usiamo camminando per strada con l’auricolare evitiamo il sorrisetto ebete sulle labbra. Non interromperemo mai una conversazione per rispondere al cellulare a meno che sia una telefonata di lavoro attesa anche dal nostro interlocutore. Il cellulare non abbia una suoneria stramba o infantile, non Tutti possiamo fare degli errori. E in conforme al nostro ruolo professionale. Mai spiare nel cellulare dei colleghi o dei nostri clienti. genere nelle situazioni meno COMPORTAMENTO E RELAZIONI IN UFFICIO indicate. Occorre sempre assumerci la piena responsabilità di ogni sbaglio commesso. Da subito in quanto le scuse non si rinviano ma sono susseguenti all’errore. E’ il superiore che stabilisce il grado di formalità del rapporto a cui ci dovremo adeguare. Se abbiamo necessità di incontrare il nostro capo, non scavalchiamo mai i suoi assistenti, per farlo. Impariamo ad accettare le critiche di buon grado, senza controbatterle a meno che non siano palesemente ingiuste. Evitiamo di uscire dall’ufficio del nostro capo pronunciando affermazioni drammaticamente ultimative. Si ricorderà sempre di noi, in maniera spiacevole. SAPER IMPRESSIONARE E LASCIARE UN OTTIMO RICORDO DI SÉ E DELLA PROPRIA AZIENDA Innanzitutto, mettiamo a proprio agio il nostro ’interlocutore: cordiali ma sicuri di sé; non manifestiamo spocchia, presunzione, fretta od arroganza; non dimostriamo l’altrui sopportazione. Per poter contro dedurre agli altrui argomenti, occorre saper ascoltare, ripartendo dagli argomenti dell’interlocutore, confutandoli in base ai dati di cui disponiamo. Fondamentale è difendere sempre l’operato dei nostri colleghi o dell’azienda anche quando non lo condividiamo od emergano palesi errori o mancanze. COMPORTAMENTO CON I COLLEGHI Mai sfruttare ogni occasione assentarci più del dovuto. per assentarci o per Non perdiamo tempo per evitare di occuparci di qualcosa di spiacevole. Mai frugare nei cassetti dei colleghi né controllare o sbirciare nelle pratiche sulle scrivanie altrui, assenti i colleghi. E’ un grave comportamento il seminare zizzania tra i colleghi per affermare Imperdonabile è l’antico prendere un “divide et impera”. collega come capro espiatorio od anche vittima preferita dei nostri scherzi in ufficio e, peggio ancora, fuori ufficio. SCUSE Tutti possiamo fare degli errori. E, spesso, nelle situazioni meno indicate. Occorre sempre assumerci la piena responsabilità di ogni sbaglio commesso. Da subito, in quanto le scuse non si rinviano ma sono susseguenti all’errore. Evitiamo, comunque, di minimizzare o di mitigare l’errore commesso, creando così, invece, ancor più imbarazzo e, oltretutto, difficoltà a noi stessi. UOMINI E DONNE: LORO RELAZIONI. IN UFFICIO PROCEDERE CON CAUTELA E PRUDENZA. LE MOLESTIE SESSUALI Sono assolutamente da evitare “storie” in ufficio, perchè self-control e stile ce lo impongono. Molestia o non molestia? E’ l’intenzione che fa la differenza! Saper distinguere senza subire. FARE E RICEVERE REGALI. QUELLI OBBLIGATI E QUELLI DA SCEGLIERE CON BON TON I regali aziendali sono spesso obbligati e sono una faccenda delicata. Controlliamo, pertanto, sempre la policy aziendale altrui in tema di regali. E’ importante che in azienda sia tenuta una lista, anno per anno, dei regali fatti, per evitare banali ed antipatiche ripetizioni. Rifiutiamo, categoricamente, i regali dei fornitori che tendono a “comprarci”. Non facciamo regali ai nostri clienti che siano tali da apparire sproporzionati al rapporto che abbiamo con loro, quindi scegliamoli con gusto e Bon Ton, per evitare brutte figure, compromettenti gli affari. NOZIONI DI GALATEO COMPORTAMENTO A TAVOLA A tavola, innanzitutto, sediamoci composti, dritti sulla sedia, tanto che questa non permanga troppo staccata dal margine della tavola apparecchiata. I gomiti devono A tavola non è Bon Ton trattare argomenti scabrosi rimanere stretti ai fianchi, i polsi appena appoggiati ai lati del piatto. Si inizia a mangiare al momento che vi si accinge chi ci ha quali: le malattie; le inviato o la padrona di casa o quando lei lo autorizza. disgrazie, le morti di Se parenti, amici o momento che ci servono il vino. astemi, si dirà semplicemente: “no, grazie”, al conoscenti o dei nostri convitati. CONVERSAZIONE A TAVOLA A tavola non è Bon Ton trattare argomenti scabrosi quali: le malattie; le disgrazie, le morti di parenti, amici o conoscenti o dei nostri convitati. Nel caso facciamo una gaffe, dobbiamo subito cambiare argomento, senza sottolinearla, scusandocene. Ci scuseremo successivamente con l’oltraggiato/a e con i padroni di casa. MENU PER COLAZIONE E CENA Menu Colazione: un antipasto, pasta asciutta, un secondo con due contorni, formaggio, dessert, frutta. Menu Cena: minestra in brodo, piatto di pesce che va servito sempre prima della carne, e uno di carne, due Lo champagne va contorni, dessert, frutta. bevuto sempre freddo e occorre PRANZO O CENA IN PIEDI. BUFFET FREDDO stapparlo al momento del brindisi e il tappo non deve essere mai fatto esplodere in aria. Vi deve essere un Menu di portate come nel caso di una colazione o di una cena placè. Per cui le pietanze saranno portate calde in tavola in successione. Antipasto, due primi, pesce o carne, due contorni, dessert già a fette o in porzioni. Nel buffet tutte le portate, che non saranno mai piatti caldi, sono disposte in tavola contemporaneamente. Un primo, caldo, concluderà il buffet. CHAMPAGNE E BRINDISI Se desideriamo pasteggiare a champagne, in tavola vi dovranno essere solo due bicchieri. Uno per l’acqua e l’altro per lo champagne. Lo champagne va bevuto sempre freddo e occorre stapparlo al momento del brindisi e il tappo non deve essere mai fatto esplodere in aria. Nei brindisi non si dirà mai: “CIN CIN”. I bicchieri si possono toccare tra loro, solamente quando vi sono pochi invitati, altrimenti, basta levare i calici in alto. BACIAMANO Il baciamano è un saluto molto formale che è tornato di moda. Di regola è consentito solo in luogo chiuso e privato. Il baciamano è riservato alle sole signore di una certa età, mai è consentito eccezione: la omaggiarne mano di una una ragazza. concertista al Unica termine dell’esibizione o di un attrice che riceva un premio. Qualora nel ricevimento vi siano più signore presenti, il baciamano lo dovremo fare a tutte se lo abbiamo già fatto ad una di loro. Si procederà al baciamano, alzando appena la mano della signora alla nostra bocca e sfiorandola appena con le labbra, si accennerà un inchino. Dovremo nell’atto, guardare negli occhi la signora. COMPORTAMENTO PER STRADA CON UNA SIGNORA Ad una signora daremo sempre il lato protetto. Quello del muro. L’accompagnatore di una signora normalmente le darà la destra. COMPORTAMENTO IN ASCENSORE E IN AUTOMOBILE Chi entra per primo chi esce per primo? Dipende solamente dal piano a cui si deve scendere. Esce per primo, allo stesso piano, la signora o la persona anziana. In ascensore non è bene entrare in numero tale da comprimerci, specie se vi sono signore che, certo, non gradirebbero l’eccessiva intimità. In automobile il Bon Ton insegna che dobbiamo sempre chiedere il permesso per accendere la radio o per alzare o abbassare i livelli del riscaldamento. Così come per aprire i finestrini, fosse anche d’estate. Copyright 2011 Maestro Alberto Il posto davanti è riservato all’ospite di maggior riguardo. E’ buona regola non chiedere in prestito l’auto altrui. Presutti E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata di CORSI E SERVIZI AZIENDALI Ideati e condotti dal Maestro Alberto Presutti questo E-Book, in qualsiasi formato • Business Etiquette o mezzo di • Global Etiquette diffusione. • Bon Ton del Pranzo di Affari • Social Bon Ton e Personal Branding • LeaderChic • Buone Maniere per dipendenti al pubblico • Bon Ton per Concierge e Governanti • Comunicazione Percettiva • Personal Etiquette Coaching • Cene di Bon Ton e Galateo – “Il Galateo degli Affari a tavola” A cura del Maestro Alberto Presutti - www.albertopresutti.it - mob. +39 339.4252350