Dadaismo e marcel duchamp - Associazione culturale E. Levi

Transcript

Dadaismo e marcel duchamp - Associazione culturale E. Levi
AVANGUARDIE STORICHE 4
Dadaismo e M. Duchamp
DADAISMO
5) Il dadaismo
 Dove: Europa e America
 Quando: Durante la I Guerra Mondiale
 Caratteristiche:
 - Azzeramento di tutte le nozioni accademiche
 - Il valore più importante è il caso
 - Attribuisce un nuovo significato alle figure
comuni
 Autore: Marcel Duchamp (percorso individuale)

IL DADAISMO -CRONOLOGIA
1 febbraio 1916 viene
fondato il Cafè
Voltarire a Zurigo
 8 febbraio 1916 il
movimento Dada
viene battezzato da
Tristan Tzara, Hugo
Ball, Hans Arp e
Marcel Janco

ORIGINE DEL NOME - RIVISTA
Leggenda: gli artisti
hanno aperto a caso il
vocabolario e hanno
scelto questa parola
che in francese
significa cavallo di
legno per bambini
 Il nome esprime il
carattere primitivo, il
ricominciare da zero

PRESUPPOSTO TEORICI
Apollinaire
 nel 1913 afferma “Uno
può dipingere con
quello che vuole, con i
fischietti, i francobolli,
con le cartoline e le
carte da gioco, con
pezzettini di tela
cerata, con giornali, o
con la carta da
parati”.

PRESUPPOSTI TEORICI
Ruskin
 Ruskin diceva
“selecting nothing,
rejecting nothing”,
 dottrina naturalistica
che considera degna di
rappresentazione ogni
specie di realtà

PRESUPPOSTI TEORICI
Laforgue
 esige dall’arte che
rispecchi l’anarchia
della vita e che attesta
legittimità ad ogni
modo compositivo

OGGETTI DI USO COMUNE
Dada non restituisce
più la realtà attraverso
il colore e il pennello,
cioè un’ imitazione
della natura, ma lascia
le cose nella loro
tridimensionalità più
pura.
 deve essere superata la
fenditura tra
immagine estetica e
l’oggetto di uso
comune.

IL DIO CAOS

Tutto lo sforzo del
Dadaismo consiste nel
seminare la
confusione nei generi
e nel ridurre le
frontiere erette fra
l’arte, la letteratura e
le tecniche,
accumulando quadrimanifesti, poemimanifesti,
fotomontaggi.
FINE DELL’ARTE DADA

Dada è dunque una rivolta totale contro ogni
aspetto della civiltà attuale .
Dada vuole distruggere tutto, per ricostruire
tutto il mondo completamente diverso, rendendo
all'uomo quel ruolo di protagonista, che gli è stato
tolto a favore dell'organizzazione alienante della
società moderna.
INFLUENZE ARTISTICHE CHE
CONTRIBUISCONO ALLA NASCITA DEL
DADAISMO
Collage cubista
READY MADE DI
DUCHAMP
FINALITA’
coniugare humor e
derisione
 usano tutti i mezzi
espressivi,
 anzi la confusione
delle arti e dei generi
e tentano di fare
tabula rasa di tutte le
regole artistiche,
logiche e morali

MOVIMENTO INTERNAZIONALE

movimento internazionale di artisti e di scrittori
che trova la principale origine nel disgusto
provocato dalla Prima Guerra mondiale
ha come fine fondamentale il diffondere uno
stato spirituale sovversivo e iconoclasta.
 promuove una dinamica di socializzazione e di
internazionalizzazione, diffondendosi come una
sorta di virus.

DADAISMO IN SVIZZERA
Hans Arp
Hans Arp
HANS ARP
Citazione*
 Abbandona la pittura
su tela, usa legno,
ricami, ritagli di carta

HANS ARP
Le sue opere sono
ordinate secondo le
leggi del caso
 Lavora su forme
ondulate, morbide,
usa il colore
 Forme fitomorfe

HANS
E
SOPHIA ARP

Lavora molto insieme
alla moglie per
allontanarsi dal
“mostruoso egoismo
dell’artista” per un
ideale di lavoro
comunitario.
DADAISMO IN FRANCIA
Una volta partito Duchamp
per New York, rimane il
maggior esponente dell’arte
pittorica del gruppo
 dopo un primo avvicinamento
al cubismo
 sposa la causa del dadaismo
pur rimanendo sempre legato
alla rappresentazione
pittorica

PICABIA

il soggetto che domina
le sue composizioni è
la macchina con i
suoi meccanismi e
suoi ingranaggi che
rappresenta l’essere
umano sia uomo che
donna.
PICABIA

raffigura la macchina,
ma non in termini
lirici come i futuristi.
Egli evita di
rappresentarla in
piena attività, poiché
è la forma ad
affascinarlo e non il
movimento.
PICABIA
per evocare le sue
macchine, si ispira a
schemi di cui si
servivano gli ingegneri
 evitare qualsiasi enfasi,
 le sue macchine sono
immagini
metaforiche di
un’umanità
disumanizzata.

DADAISMO IN GERMANIA
Max Ernst
Max Ernst
DADAISMO IN GERMANIA

Max Ernest
KURT SCHWITTERS
Pittura Merz
collage non
rappresentativi
 fatti di materiali
spregevoli.

KURT SCHWITTERS

Le sue composizioni
assumono allora il nome di
Merz, la parola Merz
significa, nella sua
essenza, l’assemblaggio di
tutti i materiali possibili e
immaginabili per scopi
artistici, e in senso tecnico
l’uguale valorizzazione di
principio dei singoli
materiali.
MERZBAU

La pittura Merz non
si serve solo del colore,
della tela, della
tavolozza e del
pennello, ma di tutti i
materiali percepibili
all’occhio e di tutti gli
utensili necessari.
HEARTFIELD - IL FOTOMONTAGGIO
estetica dello
 Shock
 per tutta la sua
carriera usa il
montaggio
fotografico per
attaccare il
crescente potere
del nazismo.

HEARTFIELD - IL FOTOMONTAGGIO
HEARTFIELD
HEARTFIELD
HEARTFIELD - IL FOTOMONTAGGIO
HEARTFIELD
HEARTFIELD
HEARTFIELD
DADAISMO USA
Man Ray
 A New York Dada
nasce in seguito
all’arrivo di artisti
europei che emigrano
come Picabia
 ma vi troviamo anche
un artista americano
come Man Ray che
incarna perfettamente
lo spirito dadaista, nel
campo della fotografia

DADAISMO USA
Man Ray
 personaggio
poliedrico, riesce ad
introdurre a pieno
titolo la fotografia
nel contesto delle
arti figurative con
un valore analogo e
sostitutivo della
pittura

INGRES
DADAISMO USA
Man Ray
Man Ray
DADAISMO USA
Man Ray
Man Ray
DADAISMO – MAN RAY
DOVE FINISCE DADA?
Il 1923 segna la fine di DaDa, quasi per
autodistruzione, inoltre molti suoi appartenenti
fondano il Surrealismo (Max Ernst, Paul Eluard,
Anrè Breton…).
 Il Surrealismo nasce infatti dall’incontro di questi
intellettuali e artisti nel 1924 a Parigi.
 Il grande personaggio che precorre il Dadaismo,
che lo definisce, che se ne allontana, che pur
mantenendo un certo distacco è il più dadaista di
tutti è il francese Marcel Duchamp

MARCEL DUCHAMP

Marcel Duchamp è
stato pittore, scultore e
scrittore, artista di
origine francese, ha
vissuto tra Parigi e New
York, e ha realizzato
circa 200 opere.
NUDO CHE SCENDE LE SCALE 1912
Si forma nella cultura
post-impressionista,
cresce nell’ambiente
delle avanguardie,
 Nel 1911 al Salon
d’Automne conosce
Picabia di cui diventa
grande amico. nel
1912 una delle sue
opere più note: Nudo
che scende le scale.

UN PERCORSO INDIVIDUALE

ma presto si allontana
dalle tradizionali
tecniche pittoriche per
far ricorso a nuovi
materiali e a nuovi
procedimenti artistici
OPERE PRELIMINARI

Nel 1913 stabilisce il suo
nuovo studio a Parigi.
Nascono in questi mesi le
prime riflessioni
preliminari sui temi che
confluiranno nell’opera
più importante della
prima maturità
dell’artista: La sposa
messa a nudo dai suoi
scapoli, o Grande
vetro.
MACINATRICE DI CIOCCOLATO

nasce da un ricordo
d’infanzia, quando
osservava una macinatrice
di cacao in una pasticceria,
lo colpisce molto la
freddezza meccanica del
moto continuo. L’artista
aggiunge alla macchina un
incongruo treppiede in stile
Luigi XV. I contorni
vengono tracciati con un
filo.
IL READY MADE
Ma il 1913 è un anno
fondamentale anche
per un’altra
invenzione di
Duchamp: nasce con
la ruota di bicicletta
 inventa i readymade> oggetti
usuali riproposti
come opere d’arte

IL READY MADE

Le sue opere, così
come le sue idee,
affidate ad
innumerevoli scritti e
interviste, rivelano la
volontà di un
approccio
concettuale all’arte.
READY MADE
il Ready-made: termine
coniato dall’artista
 indica un oggetto di uso
comune e di produzione
industriale estrapolato dal
suo contesto ed elevato
dall’artista al rango di opera
d’arte: tale trasfigurazione
può avvenire anche e
semplicemente grazie al fatto
che l’artista sceglie l’oggetto e
lo firme, senza nessun’altra
interpolazione.

DA PARIGI A NEW YORK

Nel 1915 Duchamp si
trasferisce a New
York, nella città è un
artista conosciuto e
riesce ad entrare in
contatto con le elites
benestanti della città.
nel 1916 a Zurigo nasce
ufficialmente il
movimento dadaista, con
l’intento di provocare e
distruggere i valori
dell’arte.
 Duchamp battezza le sue
creazioni col nome di
ready-made, sposando la
filosofia dada, in quanto i
suoi oggetti non hanno
più niente a che fare con
ciò che tradizionalmente
si intende per opera
d’arte.

NASCE DADA
FUNTAIN
Da questo momento in poi
Duchamp non dipingerà
più con la tecnica olio su
tela.
 Nel 1917 espone sotto lo
pseudonimo di Richard
Mutt l’opera Funtain che
desta grande scandalo,
definita come indecente e
come “prodotto di
un’adolescenza repressa”.

FUNTAIN

La manipolazione
applicata all'oggetto da
parte di Duchamp è una
semplice rotazione
attraverso la quale un
oggetto
apparentemente
anonimo e "sgradevole"
prende vita e si riveste
di valore.
Tale manipolazione può
essere attuato anche per
via puramente mentale?
Se cosi fosse, il mondo che
abbiamo davanti agli occhi
come cambierebbe?
MARCEL DUCHAMP E IL GRANDE VETRO

Nel 1923 il Grande
vetro verrà dichiarato
ufficialmente non
finito e questo
comporterà un
cambiamento radicale
rispetto all’idea
comune che l’esistenza
dell’opera d’arte
dipenda dal suo
compimento e dalla
sua conclusione.
MACCHINA DI CIOCCOLATO
LA SPOSA
NOVE STAMPI MASCHI
LA SPOSA MESSA
A NUDO DAI SUOI
SCAPOLI O
GRANDE VETRO
L.H.O.O.Q.
DUCHAMP

Rose Selavy
IL GRANDE VETRO
SCATOLA VERDE 1934
SCATOLA IN
VALIGIA
SCATOLA IN VALIGIA
M . DUCHAMP
 Nonostante
i misteri che avvolgono le sue
creazioni, Duchamp attua la sospensione
del giudizio estetico, dando vita ad una
forte espressione di libertà:
 “L’artista non è solo a compiere l’atto della
creazione poiché lo spettatore stabilisce il
contatto dell’opera con il mondo esterno
decifrando e interpretandone le qualifiche
profonde e in questo modo aggiunge il
proprio contributo creativo”. “L’arte è un
pensiero”.
ALLA BASE DELL’ARTE CONCETTUALE
L'essenza
dell'arte risiede
nell'idea, nel concetto che precede
e conforma l'opera.
ARTE CONCETTUALE

Si definisce arte concettuale qualunque espressione
artistica in cui i concetti e le idee espresse siano più
importanti del risultato estetico e percettivo dell'opera
stessa.
ARTE CONCETTUALE
Il movimento artistico che porta questo nome si è
sviluppata dagli Stati Uniti d'America a partire dalla
seconda metà degli anni sessanta.
 La definizione di arte concettuale nel contesto dell'arte
contemporanea si deve a Joseph Kosuth che lo utilizzò
verso la metà degli anni sessanta per definire un'arte
fondata sul pensiero e non più su un ormai frainteso ed
equivoco piacere estetico.

PREDECESSORI
Magritte
Duchamp
PREDECESSORI
Manzoni
Ives Klein
JOSEPH KOSUTH

Nel 1965, infatti, Kosuth
realizzò l'opera Una e tre
sedie che comprendeva una
vera sedia, una sua
riproduzione fotografica ed
un pannello su cui era
stampata la definizione da
dizionario della parola
"sedia": l'artista si
proponeva di richiamare lo
spettatore a meditare sulla
relazione tra immagine e
parola, in termini logici e
semiotici.
IL RADICALISMO DELL’ARTE CONCETTUALE

La scelta di rinunciare all'opera dopo aver ripudiato in
sequenza la prospettiva, la storia, la forma, il valore
sociale, la realtà e la natura, rappresenta senza dubbio il
momento più alto e, nel contempo, l'ultimo possibile
offerto alla ricerca e all'ansia di novità delle avanguardie
novecentesche
ARTE CONCETTUALE

Gillo Dorfles la definisce “corrente squisitamente
mentale, di ricerca intellettuale, speculativa il cui fine è
soprattutto disgiungere ad una realizzazione poetica più
che quello di incarnarsi in un preciso embrione formale,
tangibile e decisamente fruibile percettivamente. Sicchè
anche alcune forme in cui l'elemento percettivo è
particolarmente evidente, danno più peso alla ricerca dei
meccanismi messi in moto dall'impatto percettivo che
alla realizzazione fattuale degli stessi".