Sons and Lovers - She must be wonderfully fascinating

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Sons and Lovers - She must be wonderfully fascinating
SONS AND LOVERS
D. H. Lawrence
“She must be wonderfully fascinating…”
Sempre quando usciva con Miriam, e faceva piuttosto tardi, sapeva che sua madre si preoccupava
e si arrabbiava per lui – perché, lui non poteva saperlo. Come entrò in casa, deponendo il suo
cappello, sua madre guardava l’orologio. Era stata seduta, pensando, perché un gelo nei suoi occhi
impediva la sua lettura. Poteva sentire che Paul si stesse allontanando per questa ragazza. E a lei
non piaceva Miriam. “È una di quelle che vorrà risucchiare l’anima di un uomo finché a lui non
rimane più nulla di sé, si disse; e lui è un tale sempliciotto da farsi assorbire. Ella non lo lascerà mai
diventare uomo; non lo farà mai”.
Così, mentre lui era fuori con Miriam, Mrs Morel diventava sempre più agitata.
Ella guardò velocemente l’orologio e disse, freddamente e piuttosto stanca:
“Sei stato via abbastanza stasera”
La sua anima, calda ed esposta dal contatto con la ragazza, si fece più piccola.
“Avresti dovuto tornare a casa con lei”, continuò sua madre.
Egli non avrebbe risposto. Mrs Morel, guardandolo velocemente, vide con rapidità i capelli umidi
sulla fronte, lo vide accigliarsi nel suo triste modo, con risentimento.
“Deve essere meravigliosamente affascinante, tanto che tu non riesci ad allontanarti da lei, ma
deve camminare per otto miglia a quest’ora della notte”.
Egli era dibattuto tra il fascino passato con Miriam e la consapevolezza che sua madre era irritata.
Aveva intenzione di non dire nulla, di rifiutare di rispondere. Ma non poteva indurire il cuore per
ignorare sua madre.
“Mi piace parlare con lei”, disse irritato.
“Non c’è nessun altro per parlare?”
“Non dovresti dire nulla se vado con Edgar”
“Sai che dovrei. Sai, con chiunque tu vada, dovrei dire che era troppo lontano per te andare a
piedi, a tarda notte, quando sei stato a Nottingham. Inoltre – la sua voce improvvisamente
trasmise rabbia e disprezzo – è disgustoso – corteggiamento di giovani ragazzi e ragazze”.
“Non è corteggiamento”, egli urlò.
“Non so come altro lo chiami”
“Non è! Tu pensi che siamo apertamente affettuosi reciprocamente? Parliamo solo”.
“Fino a chissà che ora e distanza”, fu la sarcastica risposta.
Paul tirò i lacci dei suoi stivali irosamente.
“Per che cosa sei così arrabbiata?” egli domandò “Perché lei non ti piace”.
“Non ho detto che non mi piace. Ma non approvo che bambini facciamo compagnia, e non l’ho
mai fatto.
“Ma non ti dispiace che la nostra Anni esca con Jim Inger”
“Loro hanno più buonsenso di voi due”
“Perché?”
“La nostra Annie non è una persona che nasconde i suoi veri sentimenti e le sue idee”
Egli non riuscì a scorgere il significato di questo commento. Ma sua madre sembrava stanca. Non
era mai stata così forte dopo la morte di William; e i suoi occhi ferivano.
“Bene”, egli disse “è così bello in campagna. Mr Sleath chiedeva di te. Ha detto che gli manchi. Stai
un po’ meglio?”
“Avrei dovuto andare a letto molto tempo fa”, rispose.
“Perché, mamma, sai che non saresti andata prima delle dieci e un quarto.”
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“Oh si, dovrei”
“Oh, piccola donna, non dovresti dire nulla ora che sei scostante con me, non credi?”
Egli baciò la sua fronte che conosceva così bene: i segni profondi tra le sopracciglia, l’attaccatura
dei sottili capelli, ora grigi, l’orgogliosa forma delle tempie. La sua mano rimase sulla spalla dopo il
bacio. Poi egli andò lentamente a letto. Aveva dimenticato Miriam; vedeva solo come i capelli di
sua madre erano tirati indietro dalla calda, ampia fronte. E in qualche modo, ella era ferita.
Poi la volta successiva che egli vide Miriam le disse:
“Non farmi fare tardi stanotte – non più tardi delle dieci. Mia madre diventa agitata.”
Miriam abbassò la testa, meditando.
“Perché si agita?” domandò.
“Perché dice che non dovrei fare tardi quando mi devo svegliare presto”
“Molto bene! Disse Miriam, abbastanza tranquillamente, con solo un semplice tocco di
un’espressione di disprezzo. Egli se ne risentì. E fu solitamente in ritardo.
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