C`era una volta Quarto Oggiaro…
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C`era una volta Quarto Oggiaro…
lotte IV QUARTO OGGIARO, MILANO, ITALIA C’era una volta Quarto Oggiaro… studentesche, proprio a Quarto Oggiaro si attuano tra le prime esperienze di occupazioni di case e si speriL’inserto “Lotte” inizia con questo armentano le prime forme di autoriduticolo una serie sulla casa e i bisogni zione dei fitti. La lotta in quartiere diabitativi, tema che sta entrando di preventa realmente di massa con l’occupotenza nell’agenda sociale di questo pazione di centinaia di alloggi in un Paese. Vogliamo in questo modo anche contesto urbano di forte immigrazioallargare l’orizzonte alle altre lotte che ne, con un ridotto patrimonio pubnon riguardano direttamente il lavoro blico nella città, con assegnazioni e il “non-lavoro”. non regolamentate, spesso clientelari, e con affitti che permangono molto L’area estesa di Quarto Oggiaro ormai onerosi anche nelle case popolari. In è popolata da quasi 100mila persone questo periodo di forte tensione vi è ed un terzo vivono in case di edilizia anche un’accentuata partecipazione pubblica di proprietà del comune di operaia nel sociale e il quartiere si troMilano. Sorge cinquanta anni fa alla va in una posizione privilegiata con la periferia nord sul modello dei quartievicinanza degli stabilimenti dell’Alfa ri residenziali popolari periferici ediRomeo. ficati per far Ma ormai il Quarto Oggiaro fronte alla dosorge cinquanta anni mondo dell’inmanda di case fa alla periferia nord dustria e la consempre più sodi Milano. Il modello seguente constenuta. L’insesono i quartieri residenziali centrazione diamento ha popolari edificati operaia in queorigine urbaniper far fronte alla domanda sto agglomerato sticamente fuori di case frutto popolare si è ralegge in deroga dell’urbanizzazione dicalmente moal piano regoladi massa dificata dopo la tore del tempo e chiusura di varie viene dotato iniaziende nella zialmente solo zona. In particolare la fabbrica deldei servizi essenziali quali luce, gas, l’Alfa Romeo del Portello che è stata acqua e sistema fognario. Importanti nei primi anni ottanta destinata ad infrastrutture quali le autostrade e le area di investimento immobiliare e ferrovie sono state da subito delle vesuccessivamente lo stesso stabilimenre e proprie barriere che hanno deterto di Arese, a poco a poco smantellaminato un sostanziale isolamento fito, che verrà definitivamente chiuso sico dal resto della città e che carattenel marzo prossimo tradendo tutte le rizzano il quartiere per il suo confinapromesse di sviluppo fatte ai lavoramento esterno alla metropoli. tori e ai sindacati. Milano aveva allora 1 milione e La distruzione di questo tessuto pro700mila abitanti, mezzo milione in duttivo ha implicato delle conseguenpiù di oggi ed il doppio di quelli resize così non soltanto in ambito lavodenti durante la guerra. Le sue indurativo ma anche nella vita sociale del strie attraevano migliaia di lavoratori quartiere dove una realtà industriale migranti ed è in quel periodo che si non forniva unicamente lavoro e stasviluppano accelerati processi di urbabilità reddituale ma dava un senso alnizzazione soprattutto nelle aree pela quotidianità delle famiglie. riferiche. E’ negli anni settanta che si Ora le nuove generazioni tendono a producono nella città vasti movimenrimanere confinati nel proprio quarti di lotta sulla questione della casa. tiere condividendo fallimenti scolastiNella prima fase che si avvia con l’auci e professionali. Uno dei risultati è tunno caldo e con le mobilitazioni Marco Pitzen* che solo un terzo dei bambini di Quarto Oggiaro, rispetto alla media cittadina dei loro coetanei, avrà la possibilità di laurearsi, mentre il 30% in meno riuscirà a diplomarsi. I dati fotografano anche un processo di costante invecchiamento della popolazione del quartiere visto che in larga parte nelle abitazioni popolari vivono anziani, dei quali oltre 2mila da soli. A ciò si aggiunge un degrado degli immobili diffuso con una carenza di manutenzioni sia ordinarie che straordinarie aggravatosi con l’avvento di un gestore privato, la società romana Gefi Spa, che nel 2003 prese in carico l’amministrazione degli stabili comunali, avviando così in questo settore il più vasto processo di “esternalizzazione” dei servizi voluto dalla Giunta del sindaco Albertini. L’intento sbandierato di questa politica di privatizzazione era quello di contenere i costi e migliorare il soddisfacimento degli utenti per un più efficace conseguimento delle finalità sociali. Era apparsa subito evidente la contraddizione tra l’esoso dispendio di risorse pubbliche finite nelle casse dei gestori privati (Gefi, Edilnord, Romeo) ed il mancato risparmio legato all’impossibilità sia di una riduzione di organico del personale dell’amministrazione pubblica precedentemente impiegato alla gestione del patrimonio immobiliare, sia di una sua proficua ricollocazione. Ma il vero fallimento di questo progetto si è palesato nella pratica della gestione. A Quarto Oggiaro la Gefi Spa ha lasciato gli affitti invariati per diversi anni dal suo insediamento, né applicando la nuove fascia a chi aveva avuto una riduzione del reddito, né esaminando le pratiche del censimento anagrafico effettuato l’anno successivo (ottenendo dal Comune un altro sostanzioso contratto), generando così una morosità giustificata dall’impoverimento di una larga fetta del ceto popolare residente. Nel frattempo ha aumentato, fino in alcuni casi a raddoppiare, le spese di gestione senza in bando, centinaia di istanze di deroga alcuna maniera migliorare il servizio, per emergenza abitativa con un risulanzi creando un malcontento diffutato di migliaia di domande di asseso. Inoltre, appena insediata la Gefi gnazione inevase ogni anno), è ineviSpa, in concomitanza con l’apertura tabilmente fallita. Mentre i consideredi un nuovo presidio della Polizia ha voli aumenti dei canoni voluti dalla avviato una campagna contro le famiGiunta regionale di Formigoni in una glie di occupanti senza titolo del fase di crisi economica che sta fortequartiere. mente penalizzando i ceti popolari, Senza avere nessuna conoscenza del hanno già prodotto un’impennata territorio e di chi lo abita, senza rapdella morosità in quartiere. portarsi con i servizi sociali locali senLa crisi di questo quartiere popolare za curarsi delle segnalazioni dei centri fa risaltare l’assenza, da parte del Codi ascolto della Caritas diffusi in zona mune di Milano, di una strategia poe senza che la Polizia facesse nessun litica per le periferie pubbliche. Oclavoro di investigazione e di indagine corrono Piani di accompagnamento preventiva, hanno iniziato ad eseguisociale integrati che, abbandonando re con durezza alcuni sgomberi. Nula logica settoriale e dirigistica, mirino clei familiari con donne e bambini a favorire la parportati via da catecipazione desa ed espulsi dal Con l’autunno caldo qui si attuano le prime gli abitanti, a stiquartiere dove esperienze di occupazioni molare il loro risiedevano da di case e le prime forme coinvolgimento anni per essere di autoriduzione dei fitti. nei processi deparcheggiati, anOra, la cancellazione cisionali, ad auche per diverso del tessuto produttivo mentare il loro tempo, in Istituha distrutto la vita sociale senso di apparti o comunità del quartiere tenenza locale, distanti decine ad arrestare i di chilometri. processi di segreFamiglie smemgazione sociale. brate, figli tolti dall’affido dei genitoE’ indispensabile definire su scala ri, drammi sociali e umani a ripetizionazionale livelli essenziali delle prene. Si è costituito così un forte comistazioni di welfare, procedendo attato di occupanti che si è organizzato, traverso una legge quadro organica con l’appoggio del Sicet, riuscendo sulla materia che sancisca la finalità dopo strenue lotte a fermare questa sociale del patrimonio con un finanguerra dichiarata dalla Istituzioni alla ziamento specifico per la casa alifascia più povera della popolazione. mentato da una quota derivante dalIl subentro nell’ultimo trimestre 2009 la fiscalità generale. dell’Aler nella gestione di questo paSi deve infine tentare di sradicare il fetrimonio ha portato già ad una ridunomeno mafioso ancora presente nel zione generalizzata delle spese ma saquartiere per far prevalere il principio rà tutta da valutare nel lungo periodo. di certezza del diritto ed i valori deComunque nell’esperienza di Quarmocratici. Quarto Oggiaro si potrà alto Oggiaro una politica sulla questiolora riscattare dalla sua cronica criticine delle occupazioni abusive insensatà, per non rimanere territorio perifetamente tutta sbilanciata sul fronte rico di esclusione sociale, ma centro della repressione senza tenere conto di elaborazione di una nuova politica dei dati relativi allo sfitto con oltre della casa e dell’abitare. 4mila alloggi vuoti in città e dei nu*del direttivo nazionale Sicet, meri dell’emergenza abitativa milaneautore del libro “Casa, merce, diritto, se (13mila sfratti da eseguire, 26mila bene comune”, Edizioni Punto Rosso famiglie nella graduatoria all’ultimo