il dizionario biblico easton

Transcript

il dizionario biblico easton
IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
QUESTO DIZIONARIO È STATO PUBBLICATO NEL 1897, TRE ANNI DOPO LA MORTE DEL SUO AUTORE MATTHEW GEORGE EASTON. NEL CORSO DEI SECOLI, È STATO CONSIDERATO IN TUTTO IL MONDO IL DIZIONARIO BIBLICO EVANGELICO PIÙ IMPORTANTE MAI PUBLBLICATO.
CONTIENE 3964 VOCI, LA SUA LETTURA È SCORREVOLE, IL SUO STILE SEMPLICE, IL SUO CONTENUTO È UNO DEI PIÙ COMPLETI.
È CONSIDERATO UNA VERA MINIERA DI INFORMAZIONI SIA PER IL SEMPLICE CREDENTE CHE PER GLI STUDIOSI DELLA BIBBIA.
© Copyright della versione italiana 2013 Casa Editrice Hilkia
Nabot. "FruF".
Izreelita, proprietario di un appezzamento di terreno sul lato orientale del colle di Izreel (2Re 9:25,26), a quanto pare suo unico possedimento. Era una vigna con\gua al palazzo di Acab (1Re 21:1,2), che la desiderava ardentemente. Nabot però rifiutò assolutamente di venderla, perché l’aveva ereditata dai suoi padri e nessun Israelita poteva legalmente vendere la propria eredità (Levi\co 25:23). Profondamente offesa dal rifiuto di Nabot, Izebel, moglie di Acab, riuscì con un piano astuto e crudele a megerlo a morte insieme ai suoi figli (2Re 9:26 1Re 21:19). Andò poi da Acab e gli disse: "Alza\, prendi possesso della vigna […]; poiché Nabot non vive più, è morto". Acab scese allora alla vigna che aveva ogenuto con tanta crudeltà. Mentre la osservava, evidentemente compiaciuto, Elia gli apparve di fronte improvvisamente, pronunciando contro di lui una condanna tremenda (1Re 21:17-­‐24). Ieu e Bidcar, che erano presen\, furono così colpi\ dalle parole del profeta che, mol\ anni dopo, Ieu le citò ancora (2Re 9:26). Anzi, Ieu fu lo strumento usato da Dio per infliggere questa sentenza contro Acab, Izebel e tuga la loro casa (2Re 9:30-­‐37), che sterminò totalmente, senza risparmiare nessuno dei suoi nobili, amici e consiglieri (2Re 10:11). Dato che Acab si umiliò di fronte a Elia (1Re 21:28,29), la profezia fu adempiuta nella vita di suo figlio Ioram (2Re 9:25). La storia di Nabot, comparata a quella di Acab e Izebel, offre un’importante illustrazione della legge di retribuzione divina, che è evidente in tugo il corso della storia (cfr.) (Salmi 109:17,18).
Nabucodonosor. In babilonese è Nabu-­‐kudur-­‐uzur, che significa "Nebo, proteggi la corona!" o "i confini".
In un’iscrizione, Nabucodonosor si definisce "il favorito di Nebo". Era figlio e successore di Nabopolassar, che rese Babilonia indipendente dall’Assiria e distrusse Ninive. Fu il più grande e potente di tuF i re babilonesi. Sposò, inoltre, la figlia di Ciassarre e così unì le dinas\e medie e babilonesi. Quando Neco II, re d’Egigo, sconfisse gli Assiri a Carchemis.
(vedi) GIOSIA
(vedi) MEGHIDDO
si garanr il possesso delle province sire dell’Assiria, tra cui la Pales\na, mentre le rimanen\ province di quell’impero furono divise tra Babilonia e la Media. Spinto dall’ambizione di riconquistare, togliendole a Neco, le province occidentali della Siria, Nabopolassar inviò suo figlio con un esercito possente (Daniele 1:1). Gli Egiziani lo incontrarono a Carchemis, dove infuriò una bagaglia tremenda che si concluse con la sconfiga totale degli Egiziani, che furono messi in fuga (Geremia 46:2-­‐12). La Siria e la Fenicia passarono allora nelle mani dei Babilonesi (606 a. C.). Da allora in poi, "il re d’Egigo non uscì più dal suo paese" (2Re 24:7). Nabucodonosor soggiogò anche l’intera Pales\na e conquistò Gerusalemme, portando in caFvità una grande mol\tudine di Ebrei, IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
tra cui Daniele e i suoi compagni (Daniele 1:1,2 Geremia 27:19 40:1). Tre anni dopo, Ioiachim, che aveva regnato a Gerusalemme come vassallo di Babilonia, si ribellò contro l’oppressore, confidando nell’aiuto dell’Egigo (2Re 24:1). Nabucodonosor marciò allora nuovamente contro Gerusalemme, che si arrese immediatamente (598 a. C.). Scese poi una terza volta, in cui depose Ioiachin, portandolo in caFvità in Babilonia insieme a gran parte del popolo e agli utensili sacri del Tempio, e pose Sedechia sul trono di Giuda in sua vece. Anche Sedechia, nonostante gli avver\men\ del profeta, si alleò con l’Egigo e si ribellò a Babilonia. Fu allora che la cigà fu assediata e distruga completamente (586 a. C.) Sedechia fu portato in caFvità dal re di Babilonia, che lo fece accecare e lo mantenne prigioniero per il resto della sua vita. Un cammeo in onice conservato in un museo di Firenze presenta un’iscrizione cuneiforme, certamente an\ca e genuina. Secondo alcuni (Shrader), anche il profilo con elmo sarebbe genuino, ma è più probabile che sia il ritrago di un usurpatore dei tempi di Dario (Hystaspes), chiamato Nidinta-­‐Bel, che assunse il nome di "Nabucodonosor". L’iscrizione è stata tradoga: "In onore di Merodac, suo signore, Nabucodonosor, re di Babilonia, ha fago incidere questa mentre era in vita". Una tavola d’argilla, contenuta nel Bri\sh Museum, porta la seguente iscrizione, l’unica rinvenuta finora con un riferimento alle sue guerre: "Nel trentasegesimo anno di Nabucodonosor, re del paese di Babilonia, egli scese in Egigo [Misr] per far guerra. Amasis, re d’Egigo, radunò [il suo esercito], e marciò al di fuori dei confini". Si adempirono così le parole del profeta (Geremia 46:13-­‐26 Ezechiele 29:2-­‐20). Dopo aver soggiogato la Fenicia e infligo un cas\go all’Egigo, Nabucodonosor si impegnò a ricostruire e ad abbellire la cigà di Babilonia (Daniele 4:30), aumentando la grandezza e prosperità del suo regno con la costruzione di canali, acquedoF e laghi ar\ficiali di una grandezza e splendore mai vis\ prima (Daniele 2:37). È presentato come "re dei re", sovrano di un vasto regno che comprendeva molte province, con una lunga lista di sogoufficiali e nobili, "i satrapi, i prefeF, i governatori", ecc. (Daniele 3:2,3,27). Si può dire che fu il creatore del grande impero su cui regnava. "Le ricerche moderne hanno dimostrato che Nabucodonosor fu il più grande monarca di Babilonia, e forse di tugo l’Oriente. Aveva probabilmente un numero enorme di operai, dato che nove decimi delle rovine babilonesi e diciannove ventesimi di tuge le altre, quasi innumerevoli in quella zona, sono composte di magoni su cui è inciso il suo nome. Pare infaF che egli avesse edificato o restaurato quasi ogni cigà e Tempio del paese. Le sue iscrizioni danno un degagliato resoconto delle opere immense che fece fare a Babilonia e nei suoi dintorni, illustrando chiaramente la sua espressione di vanto: Non è questa la grande Babilonia che io ho costruita?" (G. Rawlinson, Historical Illustra3ons of the Old Testament). Dopo l’episodio della fornace ardente (Daniele 3:1) ss. in cui furono gega\ i tre creden\ ebrei, Nabucodonosor fu affligo da una par\colare aberrazione mentale come punizione per la sua superbia e vanità, forse la cosiddega licantropia (la trasformazione dell’uomo in lupo). Una sorprendente conferma della narrazione scrigurale è contenuta nell’iscrizione di un gradino di bronzo scoperto recentemente, che sarebbe stato presentato da Nabucodonosor al grande Tempio di Borsippa come offerta vo\va in occasione della sua guarigione da una malaFa tremenda.
(vedi) DANIELE
Nabucodonosor visse ancora per qualche anno dopo tale guarigione, cioè fino al 562 a. C. e fino all’età di ogantatré o ogantaquagro anni, dopo aver regnato quarantatré anni, e fu succeduto da suo figlio Evilmerodac, che, dopo due anni di regno, fu succeduto a sua volta da Neriglissar (559-­‐555). Alla fine del regno di Nabodinus (555-­‐538), successore di Neriglissar, cioè meno di un quarto di secolo dopo la morte di Nabucodonosor, la Babilonia fu conquistata da Ciro, capo degli eserci\ uni\ della Media e della Persia. "Ho studiato", scrisse Sir H. Rawlinson, "dei magoni appartenen\ forse a cento diverse cigà e villaggi intorno a Bagdad, e l’unica leggenda che ho trovato è stata quella di Nabucodonosor, figlio di Nabopolassar, re di Babilonia". Nove decimi di tuF i magoni trova\ tra le rovine di Babilonia portavano il suo nome.
Nacon. "Preparato".
Padrone di un’aia presso la quale fu ucciso Uzza (2Samuele 6:6). È dego anche Chidon (1Cronache 13:9).
IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
Nadab. "Generoso".
1. Figlio maggiore di Aaronne (Esodo 6:23 Numeri 3:2). Fu consacrato, insieme ai fratelli e al padre, come sacerdote di Yahweh (Esodo 28:1). Morì insieme ad Abiu per aver offerto del fuoco estraneo sull’altare degli olocaus\ (Levi\co 10:1,2 Numeri 3:4 26:60).
2. Figlio e successore di Geroboamo, re d’Israele (1Re 14:20). Mentre assediava, insieme ai suoi eserci\, la cigà di Ghibbeton, nella parte meridionale dei territori di Dan (Giosuè 19:44), alcuni tra le truppe complogarono contro di lui. Fu infine ucciso da Baasa (1Re 15:25-­‐28), dopo un regno di due anni (955 a. C.). Il suo assassinio fu seguito dallo sterminio di tuga la sua casa, fino all’es\nzione di quella grande famiglia di Efraimi\ (1Re 15:29).
3. Uno dei figli di Sammai della tribù di (Giuda 1Cronache 2:28,30).
Nafis. "Rinfrescante".
Uno dei figli di Ismaele (Genesi 25:15 1Cronache 1:31), padre di una tribù araba.
NaMuim.
Tribù cami\ca discendente da Misraim (Genesi 10:13). Altri la iden\ficano con Napata, nome della cigà e del territorio ai confini meridionali di Misraim, la moderna Meroe, presso la grande svolta del Nilo a Soudan. Questa cigà era, a quanto pare, la residenza reale della regina Candace (AF 8:27) e con\ene delle rovine ampie e splendide.
Nagghe. "Illuminante".
Uno degli antena\ di Cristo, dal lato materno (Luca 3:25).
Nahaliel. "Possedimento" o "valle di Dio".
Uno degli accampamen\ degli Israeli\ nel deserto (Numeri 21:19), ai confini di Moab. È iden\ficato con la gola del Zerka M'ain, l’an\ca Callirhoe, sorgente termale a est del Giordano, a poca distanza dal Mar Morto.
Nahbi. "Nascosto".
Una delle dodici spie inviate a esplorare la terra di Canaan (Numeri 13:14).
Nahor. "Sbuffante".
1. Padre di Tera, che era il padre di Abraamo (Genesi 11:22-­‐25 Luca 3:34).
2. Figlio di Tera e fratello maggiore di Abraamo (Genesi 11:26,27 Giosuè 24:2). Sposò Milca, figlia di suo fratello Aran, e rimase nella sua terra natale a est del fiume Eufrate, a Caran (Genesi 11:27-­‐32). La famiglia di Abraamo, a Canaan, e i paren\ che erano rimas\ nella casa ancestrale di Caran rimasero in contago fino ai tempi di Giacobbe. Quando Giacobbe fuggì da Caran, ogni rapporto tra le due diramazioni della famiglia ebbe fine (Genesi 31:55). La nipote di Naor, Rebecca, divenne la moglie di Isacco (Genesi 24:67).
Nain. (Dall’ebraico nain, "pascoli verdi", "bello").
Nome di un villaggio presso le cui porte Gesù riportò in vita il figlio di una vedova (Luca 7:11-­‐17). È iden\ficato con il villaggio dego Nein, sul pendio nord-­‐occidentale di Jebel ed-­‐Duhy (= "collina di More", "Ermon minore"), a circa 6 km. da Tabor e 25 km. a sud-­‐ovest di Capernaum. Ai piedi del pendio su cui si trova questo villaggio giace la grande pianura di Esdraelon. Questo fu il primo miracolo di risurrezione dei mor\ compiuto dal nostro Signore, che provocò grande ammirazione e stupore tra il popolo.
Naioth. "Dimore".
Nome assegnato alla scuola dei profe\ stabilita da Samuele presso Rama. Consisteva di un gruppo di dimore separate (da cui deriva il nome). Davide si rifugiò a Naiot quando fuggì da Saul IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
(1Samuele 19:18,19,22,23) e qui trascorse diverse seFmane di pace (cfr.) (Salmi 11:1) ss. Era probabilmente la residenza comune dei "figli dei profe\".
Nano.
Persona scarna o emaciata (Levi\co 21:20).
Naomi. "Amabile", "mio dilego".
Moglie di Elimelec, madre di Malon e Chilion e suocera di Rut (Rut 1:2,20,21 2:1). Elimelec e sua moglie avevano lasciato il territorio di Betlemme di Giuda e avevano trovato una nuova dimora nelle campagne di Moab. Nel corso del tempo, Elimelec morì, come pure i suoi figli Malon e Chilion, che avevano sposato delle donne di Moab, lasciando tre vedove in lugo. Naomi decise allora di ritornare alla sua patria, cioè a Betlemme. Una delle sue nuore, Rut, l’accompagna e alla fine sposa Boaz (vedi voce).
Narcisso. "Narciso".
Cris\ano romano che Paolo saluta (Romani 16:11). Pare che fosse stato il segretario personale dell’Imperatore Claudio. Questa supposizione è, però, piugosto incerta.
Nardo. (Eb. nerd).
Profumo prezioso Can\co dei (Can\ci 1:12 4:13,14). Era "di gran valore", cioè, molto costoso (Marco 14:3 Giovanni 12:3,5). È estrago dalla radice di una pianta indiana, il Nardostachys jatamansi, della famiglia delle valerianacee, che cresce sui mon\ dell’Himalaya. Si dis\ngue per i suoi steli pelosi che partono da un’unica radice. Gli Arabi lo chiamano sunbul hindi, "la punta indiana". Nel Nuovo Testamento, l’espressione greca è nardos pis3ke, che è tradoga "nardo schiego", "nardo puro" o "auten\co nardo".
Nascita.
Non appena un bambino nasceva, era lavato e massaggiato con del sale (Ezechiele 16:4) e poi avvolto in bende (Giobbe 38:9 Luca 2:7,12). La madre ebraica rimaneva in reclusione per quaranta giorni dopo la nascita di un figlio maschio e due volte tanto dopo la nascita di una femmina.
Alla fine di quel periodo entrava nel Tabernacolo o nel Tempio e offriva un sacrificio di purificazione (Levi\co 12:1-­‐8 Luca 2:22). Il figlio maschio era circonciso l'ogavo giorno dopo la sua nascita, quando era consacrato a Dio (Genesi 17:10-­‐12) cfr. (Romani 4:11). I momen\ di afflizione sono paragona\ alle doglie di una donna che partorisce, e i momen\ di prosperità alla gioia che segue il parto (Isaia 13:8 Geremia 4:31; Giovanni 16:21,22). La nascita naturale è citata come simbolo della nuova nascita (Giovanni 3:3-­‐8 Gala\ 6:15 Tito 3:5) ecc.
Natan. "Dato".
1. Profeta, durante i regni di Davide e Salomone (2Cronache 9:29). È citato per la prima volta in relazione ai prepara\vi faF da Davide per la costruzione del Tempio (2Samuele 7:2,3,17). Lo ritroviamo quando rimprovera Davide per il suo peccato con Bat-­‐Sceba (2Samuele 12:1-­‐14). Fu incaricato di istruire Salomone (2Samuele 12:25) e occupò una posizione prominente nella cerimonia del suo insediamento al trono (1Re 1:8,10,11,22-­‐45). I suoi figli, Zabad (1Cronache 2:36) e Azaria (1Re 4:5), mantennero posizioni onorevoli alla corte del re. Compare per l’ul\ma volta quando assiste Davide nella riorganizzazione del culto pubblico (2Cronache 29:25). Pare che avesse scrigo una biografia di Davide e una di Salomone (1Cronache 29:29 2Cronache 9:29).
2. Figlio di Davide e Bat-­‐Sceba (2Samuele 5:14). È nominato nella genealogia di Maria, madre del nostro Signore (Luca 3:31).
3. (Esdra 8:16).
Natanaele. "Dato da Dio".
IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
Uno dei discepoli del nostro Signore, "di Cana di Galilea" (Giovanni 21:2). Era "un vero Israelita in cui non c’è frode" (Giovanni 1:47,48). È nominato solo nel Vangelo di Giovanni, che invece non cita mai, tra i discepoli, Bartolomeo, con cui Natanaele è stato quindi iden\ficato. Era tra quelli a cui il Signore si mostrò in vita dopo la sua risurrezione, al Mar di Tiberiade.
NaOvità di Cristo.
La nascita del nostro Signore avvenne nel momento e nel luogo predeF dai profe\ (Genesi 49:10 Isaia 7:14 Geremia 31:15 Michea 5:2 Aggeo 2:6-­‐9 Daniele 9:24,25). Giuseppe e Maria furono provvidenzialmente guida\ a recarsi a Betlemme in quel periodo e fu là che nacque Cristo (Mageo 2:1,6 Luca 2:1,7). Non si conoscono l’anno, il mese e il giorno esago della sua nascita. Sappiamo che avvenne "quando giunse la pienezza del tempo" (Gala\ 4:4), cioè nel momento giusto della storia del mondo. In genere, gli esper\ di cronologia oggi convengono che egli nacque nell’anno 4 a. C. e che quindi aveva già quagro anni nell’1 d. C.
Naum. "Consolazione".
SeFmo dei cosiddeF profe\ minori, un Elcosita. Di lui si sa solo ciò che è scrigo nel libro delle sue profezie. Era probabilmente na\vo della Galilea e risiedege a Gerusalemme dopo la deportazione delle dieci tribù. Altri pensano che Elcos fosse il nome di un luogo sulla sponda orientale del Tigri, dove visse Naum.
Naum, libro di.
1. Secondo alcuni, Naum profe\zzò all’inizio del regno di Acaz (743 a. C.). Secondo altri, le sue profezie risalgono alla seconda metà del regno di Ezechia (ca. 709 a. C.). La seconda opinione è la più probabile, dato che ci sono elemen\ nel testo stesso che porterebbero a questa conclusione. Il libro fu probabilmente scrigo a Gerusalemme (poco dopo il 709 a. C.), dove egli assistege all’invasione di Sennacherib e alla distruzione del suo esercito (2Re 19:35).
2. L’argomento di questa profezia è la distruzione imminente e finale di Ninive, la capitale del grande impero assiro, allora fiorente. Assurbanipal era all’apice della sua gloria. Ninive era una cigà molto vasta, il centro culturale e commerciale del mondo di allora, una "cigà sanguinaria, piena di menzogna e di violenza" (Naum 3:1). Aveva infaF derubato e saccheggiato tuge le nazioni circostan\. Era difesa da robuste for\ficazioni da ogni lato, che sfidavano qualunque nemico. Eppure, fu totalmente distruga come punizione per la grande empietà dei suoi abitan\. Giona aveva già dato questo messaggio di avver\mento, e Naum fu seguito da Sofonia, che predisse anch’egli (Sofonia 2:4-­‐15) la distruzione di questa cigà. Tuge queste predizioni furono straordinariamente adempiute (625 a. C.) quando Ninive fu distruga, a quanto sembra da un incendio, e l’impero assiro giunse alla fine, cambiando radicalmente il volto dell’Asia.
(vedi) NINIVE
Nave.
Usate fin dai tempi an\chi dai Fenici per il commercio con altre nazioni (Genesi 49:13). Mosè (Deuteronomio 28:68) e Giobbe (Giobbe 9:26) ne fanno accenno, e Balaam parla delle navi di ChiFm (Numeri 24:24). Salomone costruì una floga a Esion-­‐Gheber con l’aiuto dei marinai di Chiram (1Re 9:26-­‐28 2Cronache 8:18). In seguito, Giosafat cercò di crearsi una floga nello stesso porto, ma sembra che le sue navi si ruppero prima ancora di salpare (1Re 22:48,49 2Cronache 20:35-­‐37). Si può imparare molto sulla costruzione delle an\che navi mercan\li e sulla navigazione di quei tempi nella descrizione di (AF 27:1-­‐28:12).
Nazareno. (Gr. Nazaraios). Compare solo una volta in riferimento a Cristo (Mageo 2:23). In ogni altro caso è tradogo "di Nazaret" (Marco 1:24 10:47 14:67) ecc. All’inizio, era usato solo per indicare il luogo di residenza del nostro Signore, ma in seguito divenne un termine offensivo, con un’allusione alle profezie che definiscono Cristo "disprezzato" (Isaia 53:3). Alcuni ritengono che faccia riferimento all’ebraico netser, che significa "ramo" o "germoglio" e che per questo sia IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
applicato al Messia (Isaia 11:1), che i profe\ chiamano Netse, ossia "germoglio" o "rampollo". I seguaci di Cristo erano chiama\ "sega dei Nazareni" (AF 24:5). In tuga la Pales\na e la Siria questo nome è usato ancora per indicare i Cris\ani.
(vedi) NAZARET
Nazaret. "Separato".
Generalmente è considerata la forma greca dell’ebraico netser, ossia "germoglio" o "rampollo". Alcuni ritengono, però, che il nome della cigà debba essere collegato al nome del colle che le sta dietro, colle da cui si può ammirare uno dei panorami più stupendi della Pales\na, e lo fanno derivare dall’ebraico notserah, cioè, "guardiano" o "sen\nella", indicando così il colle che sovrasta e quindi sorveglia una vasta regione. Questa cigà non è citata nell’An\co Testamento. Qui abitavano Giuseppe e Maria (Luca 2:39) e fu qui che l’Angelo annunciò alla Vergine la nascita del Messia (Luca 1:26-­‐28). Qui Gesù trascorse l’infanzia e l’adolescenza (Luca 4:16) e qui iniziò il suo ministero pubblico nella sinagoga (Mageo 13:54), ministero da cui la folla si senr talmente offesa che cercò di gegarlo dal precipizio su cui era edificata la cigà (Luca 4:29). Due volte lo cacciarono dai suoi confini (Luca 4:16-­‐29 Mageo 13:54-­‐58), finché Gesù abbandonò quel luogo, dove, "a causa della loro incredulità, non fece molte opere poten\" (Mageo 13:58) e si trasferì a Capernaum. Nazaret si trova tra i mon\ del Libano, sul pendio scosceso di un colle, a circa 16 km. dal Mare della Galilea e a circa 6 km. verso ovest dal monte Tabor. È iden\ficata con il moderno villaggio en-­‐Nazirah, che comprende [ai tempi dell’autore, n.d.t.] dai seimila ai diecimila abitan\ ed è situato sulla stessa collina, "come in un bacino", un po’ più in basso della cigà an\ca. La via principale per i commerci tra l’Egigo e l’Asia centrale passava da Nazaret, vicino ai piedi del Tabor, e proseguiva poi a nord verso Damasco. Dalle parole di Natanaele riportate in (Giovanni 1:46), sembrerebbe che la cigà di Nazaret fosse generalmente disprezzata, perché si dice che il popolo della Galilea fosse più rozzo e incolto degli altri e in gran parte influenzato dai Gen\li che vivevano tra loro, oppure perché avevano uno standard morale e religioso più basso. Non ci sono però ragioni sufficien\ per convalidare queste supposizioni. Gli Ebrei credevano che, secondo (Michea 5:2), il Messia sarebbe nato a Betlemme, in nessun altro luogo. Natanaele condivideva questa opinione e pensava che il gran Bene che gli Ebrei aspegavano non potesse venire da Nazaret. È probabilmente questo il significato delle sue parole. Non sembra infaF che gli abitan\ della Galilea fossero in alcun modo inferiori o disprezza\ ai tempi del nostro Signore (cfr. Merrill, Galilee in the Time of Christ). La popolazione di questa cigà (oggi [ai tempi dell’autore, n.d.t.] di circa diecimila abitan\) ai tempi di Cristo ammontava probabilmente a quindicimila o ven\mila abitan\. "Probabilmente la cosiddega Santa Casa di Nazaret, che si trova sogo la chiesa la\na, era in origine una cisterna e il luogo da cui volevano gegare Cristo era il dirupo segentrionale. Secondo la tradizione, affermatasi nel Medio Evo, quel luogo si trovava più a sud. Nessuna di queste congegure è sufficientemente an\ca, né ha qualunque autorità. Il nome Nazaret indica forse una torre di guardia (oggi en-­‐Nasrah), ma nel Nuovo Testamento è collegato al termine Netzer, che significa ramo (Isaia 4:2 Geremia 23:5 Zaccaria 3:8 6:12 Mageo 2:23). Il termine Nazareno è molto diverso da Nazireo".
Nazioni. 1. (Eb. pl. goyum).
Inizialmente, la parola goyim indicava tuge le nazioni del mondo in genere (Genesi 18:18) cfr. (Gioele 3:8). Gli Ebrei divennero in seguito un popolo illustre, ben dis\nto dalle altre goyim, un popolo a parte (Levi\co 20:23 26:14-­‐45 Deuteronomio 28:1) ss. Le altre nazioni (gli Amorei, gli IF\, ecc.) erano quindi i goyim, i pagani, a cui gli Ebrei non avevano il permesso di associarsi in alcun modo (Giosuè 23:7 1Re 11:2). L'idolatria era pra\cata comunemente in queste nazioni e, di conseguenza, lo stesso termine fu usato per definire gli idolatri (Salmi 106:47 Geremia 46:28 Lamentazioni 1:3 Isaia 36:18) e gli empi (Salmi 9:5,15,17).
2. Il corrispondente termine greco nel Nuovo Testamento, ethne, ha delle simili sfumature di significato. In (AF 22:21 Gala\ 3:14) indica i popoli della terra in genere e in (Mageo 6:7) un IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
idolatra. Nell'uso odierno, la parola "pagano" indica tuge le nazioni che non conoscono la religione rivelata da Dio.
Nazireo. (Eb. nazyir).
Israelita che aveva fago il voto descrigo in (Numeri 6:2-­‐21) e, in genere, chiunque si separa dagli altri per consacrarsi a Dio. Anche se le Scrigure non citano Nazirei prima di Sansone, è ovvio che esistevano già ai tempi di Mosè. Il voto di un Nazireo comprende generalmente l’as\nenza da:
1. vino e altre bevande alcoliche;
2. il taglio dei capelli, per tugo il periodo della consacrazione;
3. qualunque contago con i mor\;
Alla fine del periodo della consacrazione, il Nazireo doveva presentarsi alla porta del Santuario con:
1. un agnello di un anno, come olocausto;
2. un’agnella di un anno, per il sacrificio per il peccato;
3. un montone per il sacrificio di ringraziamento.
Dopo l’offerta di ques\ sacrifici da parte del sacerdote, il Nazireo si tagliava i capelli alla porta del Tempio e li gegava nel fuoco, sogo il sacrificio di ringraziamento. Per qualche mo\vo, probabilmente durante la sua opera a Corinto, Paolo fece voto di nazireato. Questo voto poteva essere terminato solo recandosi a Gerusalemme per offrire i capelli che fino ad allora non erano sta\ taglia\. Pare che altre persone potessero tagliare i capelli a distanza, che erano poi porta\ a Gerusalemme per il compimento della cerimonia. Paolo lo fece a Cencrea prima di imbarcarsi per la Siria (AF 18:18) e ripetè lo stesso voto (AF 21:23-­‐26) alla festa della Pentecoste. "Le cerimonie richiedevano più tempo di quanto Paolo avesse a disposizione, ma la Legge permegeva che una persona condividesse il voto se trovava dei compagni che avevano seguito le cerimonie prescrige e che gli permegevano di unirsi a loro. Questo permesso era generalmente concesso se il nuovo arrivato si occupava di tuge le spese (la parcella del Levita che tagliava i capelli e le spese dei sacrifici) e completava il voto insieme agli altri. Quagro Ebrei conver\\, che avevano fago tale voto, permisero quindi a Paolo di unirsi a loro a tali condizioni. Paolo acconsenr e, all’inizio degli ul\mi sege giorni, andò a vivere insieme a loro nel Tempio, no\ficando, come era consueto, i sacerdo\ che si era unito agli altri secondo la regola e che il suo voto si sarebbe concluso insieme al loro. I Nazirei trascorrevano gli ul\mi sege giorni nel Tempio, al sicuro da qualunque contaminazione accidentale" (Lindsay, Acts). Per quanto riguarda la durata di un voto nazireo, ognuno era libero di stabilire la propria. La Scrigure parlano solo di tre Nazirei a vita: Sansone, Samuele e Giovanni BaFsta (Giudici 13:4,5 1Samuele 1:11 Luca 1:15). Comunemente, il voto di nazireato durava solo trenta giorni o, al massimo, cento. Questa usanza era simbolo di una vita consacrata a Dio e separata dal peccato, cioè santa.
(vedi) RECABITI
Nea. "Scossa" o "insediamento" o "discesa".
Villaggio sul lato est di Zebulun, a poca distanza da Rimmon (Giosuè 19:13).
Neapolis. "Nuova cigà".
Villaggio della Tracia in cui Paolo approdò appena giunse in Europa (AF 16:11). Era il porto della cigà di Filippi, cigà interna che distava circa 16 km. Da qui Paolo parr per il suo ul\mo viaggio verso Gerusalemme (AF 20:6). È iden\ficato con la moderna cigà turco-­‐greca di Kavalla.
Nebaiot. "Altezza".
1. Primogenito di Ismaele (Genesi 25:13) e capo di una tribù israeli\ca (Genesi 25:16). Sua sorella, Maalat, era una delle mogli di Esaù (Genesi 28:9 36:3).
2. Nome della tribù ismaelita discendente dal Nebaiot citato sopra (Genesi 25:13,18). "I montoni di Nebaiot" (Isaia 60:7) sono i doni che queste tribù nomadi del deserto consacravano a Dio.
IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON
Neballat. "Segreta empietà"
(Neemia 11:34). Probabilmente il villaggio di Beit Nebala, circa 6 km. a nord di Lidda.
Nebat. "Veduta", "aspego".
Padre di Geroboamo, re d’Israele (1Re 11:26) ecc.
IL DIZIONARIO BIBLICO EASTON