2 le basi dell`offerta formativa
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2 le basi dell`offerta formativa
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Ministero dell’Istruzione, dell’’Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “Benedetto Castelli” Sezioni associate: Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Via Cantore, 9 25128 BRESCIA tel 030 3700267 fax 030 395206 [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 1 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” INDICE PREMESSA Parte Prima Linee guida del piano dell’offerta formativa 1 L’identità del nostro Istituto 1.1 Le origini dell’Istituto di Istruzione Superiore “B. Castelli” 1.2 Il ruolo nel contesto bresciano Rivedere l’introduzione con le indicazioni storico-economiche 2 Le basi dell’offerta formativa 2.1 L'Istituto Tecnico Industriale Vecchio ordinamento 2.1.1 Il Biennio 2.1.2 Le Specializzazioni del Triennio 2.1.2. 1 Elettrotecnica e Automazione 2.1.2. 2 Elettronica e Telecomunicazioni 2.1.2.3 Meccanica 2.1.2. 4 Metallurgia: Progetto Coordinato tecnologico ad indirizzo Metallurgico 2.1.2. 5 Informatica Industriale: Progetto assistito “ABACUS” 2.1.2. 6 Termotecnica 2.1.2. 7 Chimica Nuovo ordinamento 2.1.2. 8 Elettronica ed Elettrotecnica 2.1.2. 9 Meccanica, Meccatronica ed Energia 2.1.2.10 Chimica,Materiali e Biotecnologie 2.1.2.11 Informatica e Telecomunicazioni 2.1.2.12 Trasporti e Logistica 2.1.3 I corsi serali: Il Progetto Sirio 2.1.3.1 Motivazioni e finalità 2.1.3.2. Biennio: rientri formativi 2.1.3.3 Triennio: rientri formativi 2.1.3.3.1 Elettrotecnica e automazione 2.1.3.3.2 Meccanica 2.1.3.3.3 Informatica 2.1.3.4 Caratteristiche del Corso Sirio 2.1.3.5 Organizzazione didattica 2.2 Istituto Professionale “Moretto” Vecchio ordinamento Nuovo ordinamento 2.2.1 IP Istituto Professionale 2.2.2 IeFP Istruzione e Formazione Professionale (Diurno e Serale) 2.3 Liceo Scientifico Tecnologico: Progetto assistito Brocca 2.4 Scuola in Ospedale: La sezione ospedaliera 2.4.1 Le dinamiche organizzative 2.4.2 l’utenza, la Didattica e le Moderne tecnologie pag. 2 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.5 L’attività didattica 2.5.1 Finalità generali 2.5.2 Obbiettivi educativi 2.5.2.1 Area cognitiva (Sapere) 2.5.2.2 Area cognitiva (Saper Fare) 2.5.2.3 Area affettiva (Saper Essere) 2.5.3 La programmazione 2.5.4 Linee Metodologiche 2.5.5 La valutazione del profitto 2.5.6 I prerequisiti 2.5.7 Intercultura 2.5.8 Alcune considerazioni in prospettiva 3 L’estensione dell’offerta formativa 3.1 I corsi di Istruzione e Formazione Tecnico superiore 3.2 I corsi di Formazione Permanente 3.2.1Generalità 3.2.2 Finalità 3.2.3 Obbiettivi 3.2.4 Metodologia 3.2.5 Strumenti 4 L'integrazione dell'offerta formativa 4.1 I progetti e le collaborazioni con professionisti esterni in ambito curricolare 4.2 Collaborazione scuole aziende Alternanza Scuola/Lavoro e stage 4.2.1 Gli stage aziendali 4.2.2 Alternanza scuola/lavoro 4.2.3 Figure coinvolte nell’esecuzione delle attività di Alternanza scuola/lavoro e stage 4.3 Le attività extracurricolari 4.3.1 Corsi di preparazione ed esami 4.4 Centro Sportivo Scolastico 4.5 I progetti 4.5.1 L'accoglienza 4.5.2 Progetto “INTERCULTURA E ITALIANO L2” 4.5.3 Bisogni Educativi Speciali (BES) 4.5.4 Conversatore madrelingua in lingua Inglese 4.5.5 Istruzione domiciliare, istruzione a distanza 4.5.6 Progetto Educazione alla salute 4.5.7 Educazione ambientale 4.5.8 Corso annuale di IeFP 5 Le attività di sostegno agli studenti 5.1 Le attività di accoglienza per le classi iniziali 5.2 Gli interventi didattici integrativi 5.2.1 Corsi propedeutici 5.2.2 Corsi di sostegno e recupero 5.2.3 Sportelli 5.2.3.1 Le diverse tipologie di sportello pag. 3 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 6 L’orientamento scolastico: in ingresso, in corso e in uscita 7 Sostegno e valorizzazione del merito 8 Le attività di sostegno al personale della scuola 8.1 L’attività di accoglienza per i nuovi docenti 8.2 La produzione di materiali didattici 8.3 I corsi di aggiornamento 9 I Servizi e le risorse materiali dell’Istituto: sede “B. Castelli” e sede “Moretto” 9.1 La biblioteca 9.1.1 Organizzazione dei servizi 9.2 La sala stampa e il servizio fotocopie 9.3 I laboratori e le aule speciali 9.4 Le palestre 9.5 I Laboratori e le Aule Speciali dell’Istituto Professionale Moretto 10 Il monitoraggio del piano dell’offerta formativa Parte Seconda Regolamento attuativo del piano dell’offerta formativa 11 Gli organismi della scuola 11.1 Gli Organi Collegiali 11.1.1 Il Consiglio d’Istituto 11.1.2 Il Collegio dei Docenti 11.1.3 Il Comitato per la Valutazione del Servizio 11.1.4 I Consigli di Classe 11.1.4.1 Il “tutor di classe” 11.2 Le articolazioni del Collegio dei Docenti 11.2.1 Le Funzioni Strumentali al POF 11.2.2 I Consigli di dipartimento 11.2.3 La Commissione Acquisti 11.2.3.1 Composizione 11.2.3.2 Compiti 11.2.3.3 Area di Progetto 11.2.3.4 Coordinatore 11.2.4 La Commissione Biblioteca 11.2.4.1 Composizione 11.2.4.2 Compiti 11.2.5 I Rappresentanti del Collegio 11.2.6 La Commissione Viaggi d’istruzione 11.2.7 L’Organo di Supporto Tecnico al Piano per l’Offerta Formativa 11.2.8 La Commissione delle Attività Integrative ed Aggiuntive 11.3 Gli organismi dei rappresentanza degli studenti 11.3.1 I rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto 11.3.2 I rappresentanti attivi nella Consulta provinciale 11.3.3 Il Comitato studentesco 11.3.4 I rappresentanti degli studenti nelle commissioni pag. 4 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 12 Le Norme 12.1 Le basi dell’offerta formativa 12.1 I Corsi Sirio (serale) 13 L’estensione dell’offerta formativa 13.1 I corsi di Formazione 14 L’integrazione dell’offerta formativa 14.1 Gli stage aziendali 14.2 Le attività extracurricolari 14.2.1 Normativa 14.2.2 Priorità 15 Le attività di sostegno agli studenti 15.1 Corsi di sostegno e recupero 15.2 Gli sportelli 16 I servizi e le risorse della Scuola 16.1 La Biblioteca 17 Il Monitoraggio dell’offerta formativa 17.1 L’Attività di sportello 18 Norme Comuni Parte terza REGOLAMENTI E PIANO DI EMERGENZA 19 20 21 22 Il Regolamento di Istituto Lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Protocollo di Accoglienza per gli studenti stranieri inseriti per la prima volta nella scuola Estratto del Piano di emergenza dell’Istituto 22.1 Norme comportamentali degli studenti 22.2 Procedure operative 22.3 Informazioni conclusive pag. 5 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Premessa Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti tenendo conto dei contributi pervenuti dalle rappresentanze dei Genitori e degli Studenti. Il Piano si articola in tre documenti: 1 linee guida dell’offerta formativa 2 il Regolamento Attuativo del POF (aspetti organizzativi e normativi) 3 Regolamenti e piano di emergenza pag. 6 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” PARTE PRIMA LINEE GUIDA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 7 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 1 L’IDENTITÀ DEL NOSTRO ISTITUTO 1.1 Le origini dell’Istituto di Istruzione Superiore “B. Castelli” Per ritrovare il nucleo originario di questa scuola bisogna risalire agli ultimi decenni della dominazione austriaca in Lombardia. Nel dicembre 1839 infatti Gabriele Rottini (Brescia 17921858), un pittore bresciano che aveva studiato a Milano e Firenze e che univa agli interessi artistici un impegno in campo pedagogico, presentò all’Imperiale Real Direzione delle scuole elementari della provincia di Brescia un’istanza in cui chiedeva di poter aprire una scuola di pittura, destinata soprattutto ai fanciulli poveri, e univa alla domanda il programma che contemplava l’avvio di corsi di pittura figurata ribadendo il carattere benefico dell’istituzione, che avrebbe dovuto sostenersi economicamente attraverso una sottoscrizione dei privati. L’autorizzazione venne concessa nel 1841 e da quel momento l’Istituto Rottini iniziò ufficialmente la sua attività, che trovò larghi consensi nella popolazione tanto che nel 1848 il pittore chiese alla Congregazione Municipale una nuova e più decorosa sede al secondo piano di palazzo Tosio, dove, dopo il munifico lascito del conte Paolo Tosio, era collocata anche la Pinacoteca. Nel 1851 l’Istituto Rottini si trasformò in scuola pubblica: un gruppo di padri di alunni che frequentavano la scuola ne chiese infatti la pubblicizzazione sostenendo che con i mezzi privati essa non avrebbe potuto sussistere. Nacque così la Scuola Comunale di pittura, arti e mestieri annessa alla pinacoteca Tosio, che fu sistemata in un locale dell’ex convento di Santa Maria della Pace, di fronte a palazzo Tosio. All’indirizzo propriamente artistico si affiancava ora un settore dedicato all’apprendimento del disegno tecnico per la preparazione di artigiani che avrebbero trovato sbocco in diversi settori produttivi dell’economia bresciana. Dopo il conseguimento dell’Unità la trasformazione in senso tecnico industriale della scuola divenne più accentuata. Con la nomina a presidente dell’istituzione dell’architetto Antonio Tagliaferri, il 2 gennaio 1865 venne approvato un nuovo regolamento che affermava : “È istituita in Brescia una scuola comunale di disegno applicato alle arti meccaniche e ai mestieri, e di preparazione alle superiori scuole di Belle Arti”. La formazione pittorico-decorativa passava così in secondo piano e, in parallelo allo sviluppo economico e al decollo industriale della provincia in età zanardelliana, si avviavano i corsi di disegno geometrico e di macchine. All’inizio degli anni Ottanta la scuola ebbe un primo riconoscimento statale da parte del Ministero di Agricoltura, industria e commercio che contribuì alle spese di gestione erogando un sussidio per il pagamento degli insegnanti; nel 1885 il Comune, utilizzando una somma di denaro messa a disposizione dalla Società Bacologica Bresciana, decise l’acquisto di palazzo Bonoris in via Tosio per collocarvi la sede della scuola, che due anni dopo, in seguito alla delibera del Consiglio Comunale del 21 marzo 1887, venne intitolata al Moretto. Nel 1888, grazie ai giudizi lusinghieri dell’architetto Camillo Boito inviato come ispettore dal Ministero, venne aumentato il sussidio statale; in seguito furono riorganizzati i corsi con un’ulteriore accentuazione dell’indirizzo tecnico con l’apertura di officine e una sezione tecnico-pratica industriale per la formazione di capi-operaio e si incominciò ad impartire nozioni di elettrotecnica. Con la crescita del numero degli allievi anche la sede di palazzo Bonoris risultò tuttavia inadeguata, all’inizio del XX secolo il Consiglio Comunale decise allora il trasferimento nei più ampi spazi dell’ex monastero di Santa Chiara. Dopo essere stato indemaniato nel 1804, il vasto complesso monumentale era stato acquistato nel 1834 dall’abate Baldoni, che vi aveva pag. 8 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” trasferito il suo collegio, e in seguito venduto agli amministratori del Collegio Peroni, dai quali lo comperò il Comune nel 1887 per fondarvi un Convitto e scuole Commerciali. Sciolte anche queste istituzioni, si decise di collocare nel monastero la Scuola Moretto che qui rimase fino al 1961. Nel Novecento lo sviluppo in senso tecnico della scuola fu sempre più evidente. Nel corso della Prima Guerra Mondiale nacque una sezione per lavoranti di proiettili, alla fine del conflitto si fecero la sezione per capitecnici e per l’avviamento al lavoro. Con tutto questo complesso di corsi, diurni e serali, a partire dall’anno scolastico 1923-24 la scuola assunse la denominazione di “Istituto professionale Moretto” ed alla fine degli anni Venti la sede dell’ex monastero di Santa Chiara venne radicalmente ristrutturata per sistemare gli spazi necessari ad ospitare nuove officine e laboratori. Momento decisivo nella storia della scuola fu, nel 1939, la statalizzazione e la conseguente nascita dell’Istituto Tecnico Industriale Statale, in seguito alla approvazione della legge Bottai che riformava l’intero sistema scolastico italiano; nell’occasione i corsi serali furono scorporati e trasferiti altrove, mentre gli spazi e le attrezzature di via Santa Chiara furono assegnati alla nuova istituzione, che aveva il compito di formare Periti Industriali Capitecnici nelle due specializzazioni di Meccanica ed Elettrotecnica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la crescita del numero degli iscritti pose in primo piano l’esigenza di una nuova sede: il problema del reperimento dell’area trovò soluzione nel marzo 1951 quando il commendatore Federico Palazzoli offrì in dono un’area di sua proprietà di circa 26.000 metri quadrati, posta ad est di via S.Bartolomeo. La donazione venne ufficialmente accettata nel successivo mese di luglio dal Consiglio provinciale, presieduto dall’avvocato Ercoliano Bazoli; fu redatto un progetto e la costruzione terminò nel 1961. Nella nuova sede, oltre alle due specializzazioni di “Meccanica” ed “Elettrotecnica” furono avviate anche quelle di “Metallurgia” ed “Elettronica”. L’evoluzione dell’istituto, attento a fare proprie le esigenze del mondo dell’industria e del lavoro per offrire ai suoi studenti, oltre a una buona formazione di base, validi sbocchi professionali, ha portato negli ultimi anni a nuove specializzazioni: è nato così il corso di “Informatica” e dal 1994-95 è attivo il Progetto Coordinato Tecnologico ad indirizzo metallurgico che sostituisce il vecchio corso di Metallurgia. Inoltre dall’anno scolastico 1993/94 è attivo il Liceo Scientifico-Tecnologico secondo il progetto sperimentale “Brocca”. Dall’a.s. 2005-06 è attivo, unico nella Provincia di Brescia, il corso di Perito Chimico. Nello stesso anno scolastico è stato anche avviato il corso per Periti industriale In Informatica nel corso Serale (prog. Sirio). Nell’anno scolastico 2012-2013 gli originari Istituti Tecnico Industriale “B: Castelli” e Professionale “Moretto” hanno dato luogo all’Istituto di Istruzione Superiore “B. Castelli” composto dalle due sezioni originarie. Il Documento qui di seguito rappresenta il primo lavoro di riunificazione delle due realtà con il duplice impegno di salvaguardare le due identità funzionali alle esigenze della provincia di Brescia e di riunificare alcuni processi interni per consentire di rafforzarne i ruoli sul territorio. 1.2 Il ruolo nel contesto bresciano L’Istituto Tecnico Industriale “Benedetto Castelli” conta oggi oltre 232 docenti, circa 95 tra ausiliari, impiegati, tecnici ed amministrativi ed è numericamente uno tra i più grandi Istituti scolastici d’Italia. L’Istituto Tecnico accoglie circa 1900 studenti tra corsi diurni, serali e di Liceo Scientifico Tecnologico, giovani destinati ad integrarsi nel contesto industriale bresciano caratterizzato per lo più, dalla piccola e media impresa dove tuttavia non mancano neppure grossi complessi industriali. pag. 9 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” La realtà industriale bresciana, a vocazione fondamentalmente meccanica e metallurgica, presenta anche comparti a tecnologia emergente quali quelli dell’automazione, della robotica, e delle software house. In ognuno di questi ambiti la richiesta di diplomati è forte e le occasioni occupazionali risultano diversificate per gli ex studenti del Castelli, scuola che ha costituito fino ad un vicino passato, per le specializzazioni di Elettrotecnica, Meccanica, Elettronica e Metallurgia, e più recentemente di Informatica un riferimento di alto profilo nella formazione di tecnici che hanno saputo imporsi a livello provinciale, nazionale e mondiale. L’attività tecnico-didattica che si svolge all’Istituto "B.Castelli" (sia nella sezione IT che nella sezione IP), caratterizzata dall’insegnamento integrato tra docenti tecnici e docenti tecnico-pratici e dall’utilizzo sistematico e massiccio dei laboratori consente agli studenti di cimentarsi con studi ed esperienze significativi e strettamente collegabili a processi scientifici e industriali. Studi ed esperienze che concorrono a costituire una struttura professionale spendibile proficuamente nel mondo del lavoro e negli eventuali successivi studi universitari. È opportuno sottolineare anche che gli aspetti sperimentali degli insegnamenti costituiscono, oltre ad un notevole sforzo economico per la scuola, un momento prezioso ed irrinunciabile per la valorizzazione della teoria, uno stimolo continuo per l’utilizzo delle nuove tecnologie e per l’aggiornamento dei docenti. Gli insegnamenti, impartiti nei corsi diurni e serali, sono finalizzati alla progettazione elettronica, meccanica, elettrica, metallurgica e alle realizzazioni informatiche; e consentono agli ex allievi di trovare facilmente occupazione oltre che sul versante dell’impiego dipendente anche in quello della libera professione, peraltro in forte espansione. La realtà del Liceo Scientifico Tecnologico, sperimentazione dell’Istituto,(in via di conclusione per il riordino delle sedi sul territorio della Provincia) propone invece a studenti che intendono conseguire un diploma di maturità scientifica, una formazione non soltanto tecnico-scientifica, mutuata dai paralleli corsi dell’Istituto Tecnico ma anche una storicofilosofica. La consistente formazione complessiva che ne deriva è raggiungibile in larga misura anche per la presenza nell’Istituto B. Castelli di una dotazione di laboratori cospicua per qualità e quantità. Ciò oltre a costituire una notevole risorsa della scuola risulta assolutamente pertinente con la disposizione del Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto naturale attivare le sperimentazioni di Liceo Scientifico Tecnologico nell’ambito degli Istituti Tecnici. Bisogna infine osservare che i piani didattici dei vari indirizzi, pur presentando forti connotazioni scientifiche e tecnologiche, costantemente protese verso la realtà e l’innovazione, si connotano anche, ed in modo significativo sul versante umanistico e linguistico, fornendo un’adeguata conoscenza della lingua straniera, senza però tralasciare la trasmissione di altri ed alti valori quali il rispetto della persona portatrice di affettività e cultura, l’educazione alla legalità, la salvaguardia della salute e dell’ambiente, la multiculturalità e la consapevolezza di appartenere ad un pianeta nel quale le distanze fisiche e culturali si accorciano, giorno dopo giorno sempre di più. pag. 10 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2 LE BASI DELL’OFFERTA FORMATIVA 2.1 L'istituto tecnico industriale La proposta formativa dell’ITIS Benedetto Castelli è finalizzata a garantire, accanto ad una approfondita conoscenza di sé ed ad una maggiore capacità relazionale, l’approfondimento della cultura scientifica e delle basi di riferimento tecniche delle tecnologie, fornendo allo studente le competenze necessarie per comprendere criticamente le problematiche scientifiche e storico-sociali collegate alle tecnologie e alle loro espressioni contemporanee, favorendo l’acquisizione di competenze applicative e pratiche e assicurando lo sviluppo della creatività e dell’inventiva progettuale. L’ITIS Benedetto Castelli offre ai giovani conoscenze teoriche e applicative spendibili in ampi contesti di studio, professionali e di lavoro, nonché una gamma di abilità cognitive necessarie a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumendo progressivamente anche responsabilità per la valutazione ed il miglioramento dei risultati ottenuti. Il sistema formativo dell’ITIS Benedetto Castelli prepara le basi delle varie competenze e costruisce, a partire dalla conoscenza del Territorio, attività progettuali come gli Stage presso aziende ed attività didattiche di approfondimento per consentire ad ogni ragazzo di misurarsi con i rapidi cambiamenti delle tecnologia, i mutamenti delle modalità di lavoro e dei mercati, nonché con l’evolversi delle conoscenze scientifiche. I corsi per tutti gli indirizzi, hanno durata di cinque anni e sono articolati in un biennio preparatorio uguale per tutti e in un successivo triennio con curricoli differenziati a seconda delle varie specializzazioni di indirizzo. Al termine degli studi si consegue il titolo di perito industriale. pag. 11 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Vecchio ordinamento In base a quanto stabilito dal Ministero dell’Istruzione dell’Università della Ricerca nello “Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Testo approvato in seconda (ed ultima) lettura dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 febbraio 2010.” • “4. A partire dall’anno scolastico 2010/2011 le classi seconde, terze e quarte proseguono secondo i piani di studio previgenti sino alla conclusione del quinquennio con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, corrispondente a 32 ore settimanali. “ Si riportano di seguito i quadri orari attuati nell’Istituto fino a tutto l’anno scolastico 20092010 ed a partire dai quali si provvederà ad operare la riduzione secondo le disposizioni successive previste dallo Schema di Regolamento citato. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. 2.1.1 Il Biennio (non più in vigore) Di seguito viene riportato il quadro orario del biennio. DISCIPLINE ORE SETTIMANALI Classe 1ª Educazione fisica TIPO DI PROVE1 Classe 2ª 2 2 P-O Religione 1 1 O Italiano 5 5 S-O Storia 2 2 O Geografia 3 - O Lingua straniera 3 3 S-O Diritto ed economia 2 2 O Matematica 5 (2) 5 (2) S-O Scienze della terra 3 - O Biologia - 3 O Fisica e laboratorio 4 (2) 4 (2) P-O Chimica e laboratorio 3 (2) 3 (2) P-O Tecnologia e disegno 3 (2) 6 (3) G-O 36 (8) 36 (9) TOTALE ORE SETTIMANALI P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di attività pratica in laboratorio. 1 pag. 12 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2 Le Specializzazioni del Triennio 2.1.2.1 Elettrotecnica e Automazione Il perito in Elettrotecnica e Automazione è un tecnico con competenze basate su essenziali ed aggiornate conoscenze delle discipline elettriche, completate da un’organica preparazione nell'ambito tecnico - scientifico che gli consentono di affrontare i problemi del settore in termini sistemici. È in grado di analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; di analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, trasporto e utilizzazione dell'energia; sa partecipare al collaudo e alla gestione dei sistemi elettrici sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; è in grado di progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi con particolare riferimento ai dispositivi per l'automazione; di progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato. Sa descrivere il lavoro svolto, comprendere e redigere documenti tecnici per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: ORE SETTIMANALI DISCIPLINE TIPO DI PROVE1 Classe 3ª Classe 4ª 2 2 2 P–O Religione 1 1 1 - Italiano 3 3 3 S–O Storia 2 2 2 O Lingua straniera 3 3 2 S – O2 - 2 2 O Matematica 4 3 3 S-O Meccanica e Macchine 3 - - O Elettrotecnica 6 (3) 5 (3) 6 (3) S-O-P Elettronica 4 (2) 3 - S - O3 Sistemi elettrici automatici 4 (2) 4 (2) 5 (3) S-O Impianti elettrici - 3 5 S-O 4 (3) 5 (4) 5 (4) G-O-P 36 (10) 36 (9) 36 (9) Educazione fisica Economia industriale ed Elementi di Diritto Tecnologie elettriche, Disegno e Progettazione TOTALE ORE SETTIMANALI Classe 5ª P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2 Nel quarto e quinto anno la prova è orale. 3 Nel quarto anno la prova è solo orale. 1 pag. 13 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.2 Elettronica e Telecomunicazioni Il perito in Elettronica e Telecomunicazioni è una figura professionale capace di analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; di analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione dei suoni, immagini e dati. Sa partecipare al collaudo, alla messa in esercizio e alla gestione di sistemi di controllo, di comunicazione e di elaborazione delle informazioni, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi. È in grado di progettare, realizzare e collaudare sistemi di automazione e telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato. Sa descrivere il lavoro svolto, comprendere e redigere documenti tecnici per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: ORE SETTIMANALI DISCIPLINE TIPO DI PROVE1 Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª 2 2 2 P-O Religione 1 1 1 - Italiano 3 3 3 S-O Storia 2 2 2 O 3 3 2 S - O2 - 2 2 O Matematica 4 3 3 S-O Meccanica e Macchine 3 - - O Elettrotecnica 6 (3) 3 - S - O3 Elettronica 4 (2) 5 (3) 4 (2) S-O-P Sistemi elettronici automatici 4 (2) 4 (2) 6 (3) S-O - 3 6 (2) S-O 4 (3) 5 (4) 5 (4) G-O-P 36 (9) 36 (11) Educazione fisica Lingua straniera Economia industriale ed Elementi di Diritto Telecomunicazioni Tecnologie elettroniche, Disegno e Progettazione TOTALE ORE SETTIMANALI 36 (10) P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2 Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale. 3 Nel quarto anno la prova è solo orale. 1 pag. 14 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.3 Meccanica Il perito in Meccanica è una figura professionale che avendo superato le tradizionali differenziazioni tra i vari aspetti della cultura tecnica è in grado di svolgere mansioni relative a: fabbricazione e montaggio di parti meccaniche, elaborazione di cicli di lavorazione valutando i costi dei materiali e della manodopera. Sa progettare elementi e semplici gruppi meccanici; controllare e collaudare i materiali e i prodotti finiti. E` competente nella scelta delle macchine operatrici, degli utensili, degli strumenti dei mezzi idonei alla produzione e della sicurezza del lavoro. E` in grado di organizzare i servizi di manutenzione, comprendere e redigere documenti tecnici per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: ORE SETTIMANALI DISCIPLINE TIPO DI PROVE1 Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª 2 2 2 P-O Religione 1 1 1 - Italiano 3 3 3 S-O Storia 2 2 2 O Lingua straniera 3 3 2 S - O2 - 2 2 O 4 (1) 3 (1) 3 (1) S-O Meccanica applicata e Macchine a fluido 6 5 (2) 5 (2) S-O Tecnologia meccanica ed esercitazioni 5 (5) 6 (6) 6 (6) O-P Disegno, Progettazione ed Organizzazione ind. 4 5 6 (3) S/G - O Sistemi ed Automazione 6 (3) 4 (3) 4 (3) O-P 36 (8) 36 (12) 36 (15) Educazione fisica Economia industriale ed Elementi di Diritto Matematica TOTALE ORE SETTIMANALI P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2 Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale. 1 pag. 15 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.4 Metallurgia: Progetto Coordinato Tecnologico ad indirizzo di Metallurgia Il perito metallurgico è un tecnico con competenze che gli consentono di affrontare e risolvere i problemi del settore in termini sistemici possedendo aggiornate conoscenze nelle discipline chimico - metallurgiche ed un’organica preparazione nella scienza dei materiali. E` in grado di: progettare, realizzare e gestire cicli di lavorazione per pezzi fusi, forgiati e saldati; progettare, realizzare e collaudare sistemi di misura e controllo negli impianti metallurgici; provvedere alla gestione di un impianto per trattamenti termici dei materiali metallici; provvedere alla gestione di impianti per la depurazione di rifiuti di lavorazione per la tutela ambientale; gestire il controllo qualità del prodotto finito. Infine il perito metallurgico è anche in grado di redigere documenti per la produzione industriale e scrivere i manuali d’uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: ORE SETTIMANALI DISCIPLINE Classe 4ª Classe 5ª 2 2 2 U Religione 1 1 1 - Italiano 4 4 4 U Storia 2 2 2 U Lingua straniera 3 3 3 U Matematica 5 (2) 5 (2) 5 (2) U Fisica 6 (2) - - U Chimica 6 (2) - - U Informatica e Sistemi 5 (3) 4 (2) - U Scienza dei materiali - 3 (2) 7 (3) U Macchine elettriche - 3(2) - U Elettronica - 4(2) - U Sistemi organizzativi metallurgici - - 3 U Macchine termiche - 3(2) - U - - 7 (3) U 34 (9) 34 (12) 34 (8) Educazione fisica Meccanica e Processi di produzione metallurgica TOTALE ORE SETTIMANALI 1 TIPO DI PROVE1 Classe 3ª U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. pag. 16 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.5 Informatica Industriale: Progetto assistito “ABACUS” Il perito informatico è un tecnico che possiede competenze che gli consentono di partecipare all’analisi ed alla messa in esercizio di sistemi per l’acquisizione, la trasmissione e l’elaborazione delle informazioni mediante strumenti informatici. E` in grado di analizzare programmi applicativi e curare lo sviluppo di moduli e l’installazione su sistemi anche in rete. È in grado di collaborare con specialisti di altro settore operando valutazioni anche di tipo economico. Comprende e redige manuali d’uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: ORE SETTIMANALI TIPO DI P ROVE1 Classe Classe 4ª Classe 5ª 3ª DISCIPLINE Educazione fisica 2 2 2 P-O Religione 1 1 1 - Italiano 3 3 3 S-O Storia 2 2 2 O Lingua straniera 3 3 3 O Matematica 6 (2) 5 (2) 4 (2) S–O–P Calcolo delle probabilità, Statistica, Ricerca operativa 3 (1) 3 (1) 3 (1) O–P Elettronica e Telecomunicazioni 5 (3) 5 (3) 6 (3) S-O-P Informatica 6 (3) 6 (3) 6 (3) S-O-P Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazione 5 (3) 6 (3) 6 (3) S-O–P 36 (12) 36 (12) 36 (12) TOTALE ORE SETTIMANALI 1 U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. pag. 17 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.7 Chimica Il Perito Chimico presenta un’accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline specifiche dell'indirizzo, integrate da un buon livello di cultura generale, da organica preparazione scientifica nell’ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali. Il Perito Chimico è in grado di partecipare con personale responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo, accettando ed esercitando il coordinamento; di documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici e organizzativi del proprio lavoro; di svolgere un'attività autonoma di aggiornamento onde adeguare la propria preparazione al continuo evolversi della tecnica e delle necessità di mercato; di valutare nella loro globalità le problematiche connesse alla salvaguardia dell'ambiente e alla tutela della salute. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: Discipline Italiano Storia Economia Industriale ed Elementi di diritto Lingua Straniera (Inglese) Matematica Chimica Fisica e Laboratorio Chimica Organica, Biorganica, Fermentazioni e Laboratorio Analisi Chimica, Elaborazione Dati e Laboratorio Tecnologie Chimiche Industriali, Automazione e Organizzazione Industriale Educazione Fisica Religione – Attività Alternative TOTALE ore settimanali Ore settimanali Classe Classe Classe 3ª 4ª 5ª Tipo di prove1 3 2 3 2 2 3 2 2 S.O. O. O. 3 3 2 4 5(2) 5(3) 3 3(1) 6(3) 3 3 3(2) O. S.O. S.P. S.P. 8(6) 6(4) 8(8) S.P. 3(2) 5(2) 7(3) S.P. 2 1 2 1 2 1 P. - 36 (13) 36 (10) 36 (13) 1 S=scritto; O=orale; P=pratico; S/G=scritto/grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di attività pratica in laboratorio pag. 18 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Nuovo ordinamento 2.1.2.8 Elettronica ed Elettrotecnica Profilo Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”: ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È grado di - operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione “Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. pag. 19 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. Gestire progetti. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni: ”Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. pag. 20 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA" INSEGNAMENTI COMUNI BIENNIO DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) di cui Laboratorio Scienze integrate (Chimica) di cui Laboratorio Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica di cui Laboratorio Tecnologie informatiche di cui Laboratorio Scienze e tecnologie applicate Totale ore settimanali insegnamenti comuni 1^ 4 3 2 4 2^ 4 3 2 4 2 1 2 2 3 2 1 2 2 3 TRIENNIO 3^ 4 3 2 3 1 2 1 4^ 4 3 2 3 1 2 1 5^ 4 3 2 3 16 16 15 7 4 5 6 5 5 6 5 6 7 4 5 6 5 5 6 5 6 7 4 5 5 6 5 5 6 6 16 16 17 2 1 2 3 3 2 3 3 2 3 2 3 32 di cui Laboratorio 32 8 ARTICOLAZIONE "ELETTRONICA" Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici ARTICOLAZIONE "ELETTROTECNICA" Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici ARTICOLAZIONE "AUTOMAZIONE" Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici Totale ore settimanali di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive pag. 21 di 115 17 32 32 32 10 32 32 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.9 Meccanica, Meccatronica ed Energia Profilo Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia: ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici, nelle attività produttive d’interesse collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. È in grado di - integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente; - agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale; - pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Meccanica e meccatronica” sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. Nell’articolazione “Energia” sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente. pag. 22 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: - Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti. - Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione. - Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto. - Documentare e seguire i processi di industrializzazione. - Progettare strutture apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. - Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. - Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure. - Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi. - Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali. - Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza. In relazione alle articolazioni: ”Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. pag. 23 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA" INSEGNAMENTI COMUNI BIENNIO DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) di cui Laboratorio Scienze integrate (Chimica) di cui Laboratorio Tecnologie di rappresentazione grafica di cui Laboratorio Tecnologie informatiche di cui Laboratorio Scienze e tecnologie applicate Totale ore settimanali insegnamenti comuni 1^ 4 3 2 4 2^ 4 3 2 4 2 1 2 2 3 2 1 2 2 3 TRIENNIO 3^ 4 3 2 3 1 2 1 4^ 4 3 2 3 1 2 1 5^ 4 3 2 3 16 16 15 4 4 5 3 4 3 5 4 4 3 5 5 5 4 4 3 5 4 2 5 5 4 2 5 16 16 17 2 1 2 3 3 2 3 3 2 3 2 3 32 di cui Laboratorio 32 8 ARTICOLAZIONE "MECCANICA E MECCATRONICA" Meccanica, macchine ed energia Sistemi ed automazione Tecnologie meccaniche di processo e prodotto Disegno, progettazione e organizzazione industriale ARTICOLAZIONE "ENERGIA" Meccanica, macchine ed energia Sistemi ed automazione Tecnologie meccaniche di processo e prodotto Impianti energetici, disegno e progettazione Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive pag. 24 di 115 17 32 32 32 10 32 32 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.10 Chimica, Materiali e Biotecnologie Profilo Il Diplomato in “Chimica, materiali e biotecnologie”: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; - ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; - integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; - applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; - collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; - verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; - essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Chimica e materiali” vengono identificate, acquisite e approfondite, nelle attività di laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici. Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva. A conclusione del percorso quinquennale, Il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. 2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. 3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. pag. 25 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. 5. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. 6. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. 7. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. pag. 26 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Il Perito in Chimica, Materiali e Biotecnologie: - - - - - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche, metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimicobiologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo e monitoraggio dell’ambiente; ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio sanitario, all’interno del sistema sociale e/o ambientale; nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e, nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. pag. 27 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” INDIRIZZO "CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE" INSEGNAMENTI COMUNI DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) di cui Laboratorio Scienze integrate (Chimica) di cui Laboratorio Tecnologie di rappresentazione grafica di cui Laboratorio Tecnologie informatiche di cui Laboratorio Scienze e tecnologie applicate Totale ore settimanali insegnamenti comuni BIENNIO 1^ 4 3 2 4 2^ 4 3 2 4 2 1 2 2 3 2 1 2 2 3 TRIENNIO 3^ 4 3 2 3 1 2 1 4^ 4 3 2 3 1 2 1 5^ 4 3 2 3 16 16 15 7 5 4 6 5 5 8 3 6 4 4 6 2 4 4 6 2 4 4 6 3 16 16 17 2 1 2 3 3 2 3 3 2 3 2 3 32 di cui Laboratorio 32 8 ARTICOLAZIONE "CHIMICA E MATERIALI" Chimica analitica e strumentale Chimica organica e biochimica Tecnologie chimiche e biotecnologie ARTICOLAZIONE "CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI" Chimica analitica e strumentale Chimica organica e biochimica Tecnologie chimiche e biotecnologie Fisica ambientale Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive pag. 28 di 115 17 32 32 32 10 32 32 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.11 Informatica e Telecomunicazioni Profilo Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”: - ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali; - ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale –orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; - collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”). È in grado di - collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; - collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; - esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni; - utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; - definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Nell’articolazione “Telecomunicazioni”,viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza. pag. 29 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. 2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. 3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. 6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. In relazione alle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. pag. 30 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI" INSEGNAMENTI COMUNI BIENNIO DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) di cui Laboratorio Scienze integrate (Chimica) di cui Laboratorio Tecnologie di rappresentazione grafica di cui Laboratorio Tecnologie informatiche di cui Laboratorio Scienze e tecnologie applicate Totale ore settimanali insegnamenti comuni 1^ 4 3 2 4 2^ 4 3 2 4 2 1 2 2 3 2 1 2 2 3 TRIENNIO 3^ 4 3 2 3 1 2 1 4^ 4 3 2 3 1 2 1 5^ 4 3 2 3 16 16 15 6 4 6 4 6 4 3 3 3 3 3 3 4 3 4 6 3 6 3 4 3 6 4 16 16 17 2 1 2 3 3 2 3 3 2 3 2 3 32 di cui Laboratorio 32 8 ARTICOLAZIONE "INFORMATICA" Informatica Sistemi e reti Gestione progetto, organizzazione d’impresa Telecomunicazioni Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni 4 ARTICOLAZIONE "TELECOMUNICAZIONI" Informatica Sistemi e reti Gestione progetto, organizzazione d’impresa Telecomunicazioni Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive pag. 31 di 115 17 32 32 32 10 32 32 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.2.12 Trasporti e Logistica Profilo Il Diplomato in “Trasporti e Logistica”: - ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi, nonché l’organizzazione di servizi logistici; - opera nell’ambito dell’area Logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d’interesse, della gestione dell’impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici; - possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del settore in cui è orientato e di quelli collaterali. Egli è in grado di: - integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto; - intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo; - collaborare nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi; - applicare le tecnologie per l’ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico e organizzativo dell’impresa; - agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell’applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle merci, dei servizi e del lavoro; - collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell’ambiente e nell’utilizzazione razionale dell’energia. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e “Logistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. L’articolazione “Costruzione del mezzo” riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo: aereo, navale e terrestre e l’acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d'idoneità all’impiego dei mezzi medesimi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di progettazione, costruzione manutenzione dei suoi diversi componenti. 3. Mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi. 4. Gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo scarico dei passeggeri e delle merci, anche in situazioni di emergenza. 5. Gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione. 6. Valutare l’impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie. 7. Gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità, nel rispetto delle normative di sicurezza. L’articolazione “Conduzione del Mezzo” riguarda l’approfondimento delle problematiche relative alla conduzione ed all’esercizio del mezzo di trasporto: aereo, marittimo e terrestre. pag. 32 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire in fase di programmazione della manutenzione. 3. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e relative comunicazioni nei vari tipi di trasporto. 4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare e i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. 6. Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 7. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza. L’articolazione “Logistica” riguarda l’approfondimento delle problematiche relative alla gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto: aereo, marittimo e terrestre, anche al fine di valorizzare l’acquisizione di idonee professionalità nell’interrelazione fra le diverse componenti. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Gestire tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Gestire il funzionamento dei vari insiemi di uno specifico mezzo di trasporto. 3. Utilizzare i sistemi di assistenza, monitoraggio e comunicazione nei vari tipi di trasporto. 4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. 6. Organizzare la spedizione in rapporto alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 7. Sovrintendere ai servizi di piattaforma per la gestione delle merci e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative di sicurezza. pag. 33 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” INDIRIZZO "TRASPORTI E LOGISTICA" INSEGNAMENTI COMUNI BIENNIO DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) di cui Laboratorio Scienze integrate (Chimica) di cui Laboratorio Tecnologie di rappresentazione grafica di cui Laboratorio Tecnologie informatiche di cui Laboratorio Scienze e tecnologie applicate Totale ore settimanali insegnamenti comuni 1^ 4 3 2 4 2^ 4 3 2 4 2 1 2 2 3 2 1 2 2 3 TRIENNIO 3^ 4 3 2 3 1 2 1 2 4^ 4 3 2 3 1 2 1 2 5^ 4 3 2 3 18 18 17 3 5 3 3 3 5 3 3 3 8 4 3 5 3 3 3 5 3 3 3 8 4 3 3 3 5 3 3 3 5 3 3 3 6 14 14 15 32 10 32 2 1 2 2 3 3 2 3 3 2 3 2 3 32 di cui Laboratorio 32 8 ARTICOLAZIONE “COSTRUZIONE DEL MEZZO” Elettrotecnica, elettronica e automazione Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo Meccanica, macchine e sistemi propulsivi Logistica ARTICOLAZIONE “CONDUZIONE DEL MEZZO” Elettrotecnica, elettronica e automazione Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo Meccanica e macchine Logistica ARTICOLAZIONE "LOGISTICA" Elettrotecnica, elettronica e automazione Scienze della navigazione e struttura dei mezzi di trasporto Meccanica e macchine Logistica Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive pag. 34 di 115 17 32 32 32 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.3 I corsi serali: Il Progetto Sirio La trattazione di seguito si riferisce alla normativa in vigore fino all’anno scolastico 2009-2010. La progettazione sarà rivista in conformità alle nuove indicazioni contenute nei documenti relativi all’Educazione degli Adulti. In presenza di una normativa ancora in divenire (a.s. 2012-2013) l’Istituto segue con attenzione le variazioni favorendo: - le problematiche relative all’Educazione Permanente - il riconoscimento dei crediti formali e non formali acquisiti anche in contesti diversi - l’attenzione agli studenti provenienti anche da altri Sistemi Formativi - la personalizzazione dei percorsi - risposte positive all’esigenza del territorio. 2.1.3.1 Motivazioni e Finalità I profondi cambiamenti avvenuti nella società contemporanea richiedono che anche il sistema formativo si trasformi passando dall’attuale rigida struttura ad una più decentrata e flessibile che risponda altresì ai bisogni di utenti particolari come coloro che intendono rientrare nel sistema formativo. A ciò , in molti paesi stranieri, è già stata data risposta: la stessa unione Europea ha emanato direttive che tendono a focalizzare l’attenzione degli stati membri sulla necessità di organizzare forme di intervento per il recupero delle carenze nella formazione di base, per la riconversione professionale e per l’educazione permanente Anche in Italia, in risposta a queste nuove esigenze sono state attuate nell’ambito delle Direzione Generale per l’Istruzione Tecnica esperienza volte ad offrire occasioni di promozione socio culturale, a stimolare la ripresa degli studi e a migliorare l’inserimento nel mondo del lavoro. Il Progetto Sirio si caratterizza per la sua differenza con i curricoli tradizionali istituzionali, tanto da connotarsi come vera e propria “seconda via” all’istruzione. Il sistema formativo degli adulti, deve assolvere due funzioni : qualificare i giovani e adulti di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa; consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliono ripensare o devono ricomporre la propria identità professionale. L’idea forte di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi l’esperienza di cui sono portatori gli studenti fondata sia sull’approccio al sapere in età adulta, sia sulla integrazione di competenze normalmente separate come quelle relative alla cultura generale e alla formazione professionale. Per facilitare tali obiettivi si procede al riconoscimento di crediti formativi già acquisiti, al tutoring, a metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti, anche attraverso la riduzione dell’orario settimanale di lezione, al riconoscimento pag. 35 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.3.2 Biennio: Rientri formativi ORE SETTIMANALI AREA COMUNE DISCIPLINE Classe 2ª Italiano 4 4 S-O Scienze storico-sociali 3 3 O Lingua inglese 3 3 S-O Matematica 4 4 S-O Scienze integrate 3 3 O 17 17 Fisica 3(2) 3(2) O Chimica 2(2) 2(2) O Tecnologia e disegno 3(2) 3(2) G-O 8(6) 8(6) AREA D’INDIRIZZO (SETTORE INDUSTRIALE) Totale ore 1 TIPO DI PROVE1 Classe 1ª Totale ore U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2.1 3.3 Triennio: Rientri formativi 2.1.3.3.1 Elettrotecnica ed Automazione ORE SETTIMANALI DISCIPLINE Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª Italiano TIPO DI PROVE1 S-O 4 4 4 Storia O Matematica 4 3 2 S-O Lingua inglese 2 2 2 S - O2 - 2 2 O Meccanica e Macchine 3 - - O Elettrotecnica 4 (2) 4 (2) 6 (2) S-O-P Elettronica 4 (2) 3 - S - O3 3 (2) 3 (2) 3 (2) S-O - 3 4 S-O Tecnologie elettriche, Disegno e Progettazione 4 (3) 4 (4) 5 (4) G-O-P Totale ore 28(9) 28(8) 28(8) Economia industriale ed Elementi di Diritto Sistemi elettrici automatici Impianti elettrici P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2 Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale 3 Nel quarto anno la prova è solo orale 1 pag. 36 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.3.3.2 Meccanica ORE SETTIMANALI DISCIPLINE TIPO DI PROVE1 Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª 4 4 4 Italiano S-O Storia O Matematica 4 3 2 S-O Lingua inglese 2 2 2 S-O - 2 2 O 5(3) 5(3) S-O Economia industriale ed Elementi di Diritto Meccanica applicata, Macchine a fluido 6 (2) Tecnologia meccanica ed esercitazioni 4 (4) 4 (2) 4 (2) O-P Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale 4 5(3) 6(3) S/G - O Sistemi e regolazione 4 (2) 3 (2) 3 (2) O-P 28(10) 28(10) Totale ore 28(8) P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 1 2.1.3.3.3. Informatica Discipline del piano di studi Lingua e Lettere Italiane Storia Lingua Straniera (Inglese) Matematica Elettronica e telecomunicazioni Informatica Sistemi di elaborazione e Trasmissione delle informazioni Economia industriale ed Elementi di Diritto TOTALE ore settimanali 1 Ore settimanali Classe Classe Classe 3ª 4ª 5ª Tipo di prove1 2 2 2 6(2) 2 2 2 6(2) 2 2 2 6(2) S.O. O. O. S-O 5(3) 4(2) 4(2) S-O 6(3) 5(3) 5(3) S-O 5(3) 5(3) 5(3) S-O 2 2 O 28(10) 28(10) 28(11) O = orale; S = scritto. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. pag. 37 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.3.4 Caratteristiche del Corso Sirio L’attività didattica del Corso Serale seguendo i progetti Sirio prevede un orario settimanale di 25 ore per il biennio e di 28 ore per il triennio. Il progetto modifica i tradizionali corsi serali e tiene conto delle esigenze dei lavoratori studenti. Crediti formativi • Saranno riconosciuti agli iscritti gli studi compiuti e le competenze professionali. Per chi è già in possesso di un diploma c’è la possibilità di frequentare solo le materie di indirizzo I crediti, in una o più discipline determinano infatti anche l’esonero dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti: - lo studente che in sede di scrutinio finale, risulti non promosso, nell’A.S. successivo può avvalersi del credito nelle materie in cui ha conseguito la sufficienza, evitando in tal modo la loro frequenza; ciò comporta sicuramente un minor impegno orario I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti ed acquisite in seguito a: - Studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti ( crediti formali), con riconoscimento automatico - Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studi ( crediti non formali), soggette a valutazione caso per caso. Comitato Tecnico Scientifico Il C.T.S. composto da docenti appartenenti alle diverse aree disciplinari, stabilisce i criteri orientativi per assegnare debiti, crediti e classe di inserimento dei nuovi iscritti. Tale assegnazione avviene sulla base della documentazione prodotta relativa agli studi e alle esperienze formative di ogni studente ed eventualmente di sue specifiche richieste in merito, mediante colloqui e test sia ad inizio dell’anno scolastico sia in corso anno per i nuovi iscritti . pag. 38 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.1.3.5 Organizzazione didattica Modularità e Flessibilità Ogni docente organizza la propria programmazione didattica in moduli, allo scopo di verificare con maggiore puntualità la preparazione degli studenti e di consentire nel contempo il recupero delle singole parti nelle quali gli studenti non risultassero sufficientemente preparati. Recupero e sostegno • • Nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni sono previsti corsi di sostegno per favorire l’inserimento dei nuovi iscritti; L’attività didattica del mese di settembre sarà dedicata all’accoglienza, al ripasso, al recupero e al potenziamento degli argomenti trattati nell’anno scolastico precedente allo scopo di consolidare i contenuti minimi necessari ad affronatare la programmazione dell’anno; Recupero dei debiti scolatici Agli studenti con corsi formativi diversi da quelli previsti dal corso di studi ITIS i docenti delle discipline interessate, alla fine dell’anno scolastico, consegnano indicazioni scritte riguardo alle parti di programma da recuperare attraverso lo studio personale durante i mesi estivi Essi possono essere iscritti alle classi successive alla prima attribuendo loro un credito nelel materie che non hanno svolto nel precedente corso di studi. Nell’ambito dell’organizzazione dell’attività didattica prevista nel primo mese di scuola a tali studenti è data l’opportunità di un confronto con l’insegnante per concordare un programma che potrà essere svolto individualmente o partecipando a corsi di recupero organizzati dall’istituto. Le verifiche dei debiti scolastici avverranno durante l’anno scolastico in corso. Sportelli a richiesta e corsi IDEI di recupero Gli sportelli d’aiuto agli studenti possono essere effettuati il sabato e negli altri giorni della settimana dalle 17.30 alle 18.30. Per il recupero degli studenti di madre lingua straniera sono previste alcune ore di sostegno della lingua italiana svolte con insegnante di codocenza durante l’orario curricolare. Questa attività è programmata per i mesi da ottobre a dicembre; in casi di necessità il sostegno verrà riproposto per i mesi di febbraio- marzo, dopo l‘analisi dei risultati del 1° quadrimestre. pag. 39 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.2 L’istituto Professionale Vecchio ordinamento Il seguente piano prevedeva un triennio (di qualifica) e un biennio post-qualifica con diploma di maturità. Il triennio di qualifica è esaurito e del biennio rimane la classe quinta per l’a.s. 2013-2014. PIANI DI STUDIO (Diplomi dei settori: Elettrico, Elettronico, Meccanico e Termico) Diploma: Tecnico Industrie Elettriche Materie di studio area comune 4° anno 5° anno Religione Italiano Storia Lingua straniera Matematica ed Informatica Educazione fisica Materie di studio area d’indirizzo Elettrotecnica, Elettronica e applicazioni 1 4 2 3 3 2 1 4 2 3 3 2 9(3) 9(3) Sistemi, automazione e organizzazione della produzione 6(3) 6(3) ALTERNANZA ( ex TERZA AREA) 132 ore 1.1.1.1.1.1.1 Totale 30 generale 30 Diploma: Tecnico Industrie Meccaniche Materie di studio area comune 4° anno 5° anno Religione 1 1 Italiano 4 4 Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica ed Informatica 3 3 Educazione fisica 2 2 Materie di studio area d’indirizzo Tecnologia meccanica e lab. 8(6) Tecnica della produzione e lab. 8(6) Meccanica app. alle macchine 4 Macchine a fluido 4 Elettrotecnica ed elettronica 3 3 ALTERNANZA ( ex TERZA AREA) 132 ore 1.1.1.1.1.1.3 Totale 30 30 generale Diploma: Tecnico Industrie Elettroniche Materie di studio area 4° anno 5° anno comune Religione 1 1 Italiano 4 4 Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica ed Informatica 3 3 Educazione fisica 2 2 Materie di studio area d’indirizzo Elettronica, telecomunicazioni ed 9(3) 9(3) applicazioni Sistemi, automazione e organizzazione della 6(3) 6(3) produzione ALTERNANZA ( ex TERZA AREA) 132 ore 1.1.1.1.1.1.2 Totale 30 30 generale Diploma: Tecnico Sistemi Energetici Materie di studio area comune 4° anno 5° anno Religione 1 1 Italiano 4 4 Storia 2 2 Lingua straniera 3 3 Matematica ed Informatica 3 3 Educazione fisica 2 2 Materie di studio area d’indirizzo Meccanica macchine e disegno 4(3) 4(3) Impianti termotecnici 8(3) 8(3) Elettrotecnica ed elettronica 3 ALTERNANZA ( ex TERZA AREA) 132 ore 1.1.1.1.1.1.4 Totale 30 generale Note: Le ore tra parentesi si svolgono in laboratorio con la presenza di due docenti (teorico e tecnico-pratico) pag. 40 di 115 3 30 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Nuovo Ordinamento 2.2.1 IP ISTITUTO PROFESSIONALE L’offerta formativa si articola in un’area di istruzione generale e in aree di indirizzo. Il percorso professionale MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA è articolato in 2 bienni e 1 quinto anno con flessibilità di orari per garantire: - personalizzazione dei percorsi nei diversi settori e indirizzi - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica - raccordi con l’istruzione tecnica e la formazione professionale per garantire passaggi tra sistemi - raccordo organico con la realtà economica locale attraverso l’alternanza scuolalavoro L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi/ asse matematico/ asse scientifico-tecnologico/ asse storicosociale Le aree di indirizzo, presenti fin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro(esigenze del territorio); utilizzando le professionalità e le strutture della scuola nei settori: elettrico, elettronico, meccanico e termico. Alla fine del percorso quinquennale gli studenti possono: - inserirsi nel mondo del lavoro - proseguire nel sistema dell’ istruzione e formazione tecnica superiore - proseguire nei percorsi universitari Il Diplomato nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”: - Possiede le competenze per gestire, organizzare, effettuare interventi di: - installazione e manutenzione ordinaria - diagnostica - riparazione - collaudo di apparecchiature, sistemi, impianti e apparati tecnici. - Sa comprendere, interpretare e analizzare schemi e impianti - Sa utilizzare con l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche - Sa utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici che usa e/o per i quali cura la manutenzione - Sa utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi - Garantisce e certifica la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione - Gestisce le esigenze del committente, reperisce le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste A sostegno dell’ acquisizione di competenze culturali, professionali, di cittadinanza l’Istituto attua nell’orario settimanale attività di: - Accoglienza agli studenti della prima classe - Metodo di studio – recupero – sportelli pag. 41 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” - Progetti di educazione alla salute Progetti di educazione stradale Progetti professionalizzanti Stage in azienda/ Alternanza scuola-lavoro Viaggi e visite di istruzione QUADRO ORARIO SETTIMANALE Manutenzione e assistenza tecnica ORARIO COMPLESSIVO SETTIMANALE: 32 ORE CLASSE 1^ E 2^ (PRIMO BIENNIO) AREA DI ISTRUZIONE GENERALE 20 ORE AREA DI INDIRIZZO 12 ORE CLASSE 3^ 4^ 5^ (SECONDO BIENNIO E 5° ANNO) AREA DI ISTRUZIONE GENERALE 15 ORE AREA DI INDIRIZZO 17 ORE 1° biennio 2°biennio DISCIPLINE cl. 1^ Discipline area comune Discipline area di indirizzo - cl. cl. cl. 2^ 3^ 4^ ore settimanali di lezione 4 4 4 3 3 3 2 2 2 4 3 3 2 2 2 2 2 Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze della terra e biologia Scienze motorie e sportive 4 3 2 4 2 2 2 Religione o attività alternative Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate:fisica (con 1 ora laboratorio*) Scienze integrate: chimica (con 1 ora laboratorio*) Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione 1 3 1 3 2 2 2 2 2 3 2 3 Laboratori tecnologici ed esercitazioni ** Tecnologie meccaniche ed applicazioni Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione quinto anno cl. 5^ 2 1 1 1 4 5 5 3 3 5 4 5 3 3 3 8 -*Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico -** Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico pag. 42 di 115 4 3 2 3 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.2.2 IeFP ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (DIURNO E SERALE) Il percorso prevede un triennio di qualifica DDIF - Qualifica Triennale formazione per l’assolvimento del diritto-dovere d’istruzione e formazione/obbligo scolastico Un quarto anno di diploma DDIF - Diploma Professionale (quarto anno post Qualifica Certificato di Frequenza e Profitto III livello europeo ECTS) Un quinto anno per l’ingresso all’università (quinto anno di preparazione per l’esame di stato) Qui di seguito sono riportate nell’ordine: le figure attive, i riferimenti con le attività economiche la correlazione con l’IP. L’offerta dell’Istituto si svolge con corsi diurni e serali: Corsi diurni: Operatore Elettrico Operatore Elettronico Operatore meccanico Corsi serali Operatore elettronico Operatore meccanico L’offerta formativa può variare nel rispetto delle figure professionali definite della regione Lombardia in relazione all’analisi delle richieste provenienti dal territorio. Nello specifico per quanto riguarda i corsi serali: In presenza di una normativa ancora in divenire (a.s. 2012-2013) l’Istituto segue con attenzione le variazioni favorendo: - le problematiche relative all’Educazione Permanente - il riconoscimento dei crediti formali e non formali acquisiti anche in contesti diversi - l’attenzione agli studenti provenienti anche da altri Sistemi Formativi - la personalizzazione dei percorsi - risposte positive all’esigenza del territorio. pag. 43 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Per il solo corso diurno: Operatore Elettrico Denominazione della figura Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Descrizione sintetica della figura OPERATORE ELETTRICO 6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori 6.1.3.7 – Elettricisti nelle costruzioni civili ed assimilati 35. 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 35.12 Trasmissione di energia elettrica 35.13 Distribuzione di energia elettrica 43.21 Installazione di impianti elettrici L’ Operatore elettrico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto pag. 44 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Allegato A/5 CORRELAZIONE TRA AREE FORMATIVE DELL’ORDINAMENTO DI IFP ED INSEGNAMENTI DELL’ORDINAMENTO DI IP DENOMINAZIONE DELLA FIGURA: OPERATORE ELETTRICO (Accordo Stato-Regioni 29 aprile 2010) Ordinamento di IeFP Ordinamento di IP AREA DELLE COMPETENZE DI BASE (articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs. n. 226/05; DM 139/2007 Regolamento Obbligo di Istruzione) Competenze linguistiche Competenze matematiche Competenze scientifiche e tecnologiche Competenze storico-sociali ed economiche Religione o attività alternative Attività fisiche e motorie AREA DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI (art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05) o Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto dell’impianto elettrico o Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso o Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali o Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali o Predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche o Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali o Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino AREA DELLA PERSONALIZZAZIONE INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO (DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998) Italiano – Lingua straniera Matematica Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) Storia, Diritto ed economia Religione o attività alternative Scienze motorie e sportive INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO (DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998) Scienze integrate : Fisica Chimica Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed Esercitazioni Definito nel triennio dal consiglio di classe pag. 45 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Per i corsi diurno e serale: Operatore Elettronico Denominazione della figura Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Descrizione sintetica della figura OPERATORE ELETTRONICO 6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori 6.2.4.3 Riparatori di apparecchi radio, televisivi ed affini. 6.2.4.4 Installatori e riparatori di apparati telegrafici e telefonici 26.20.00 Fabbricazione di computer e unità periferiche 33.20.02 Installazione di apparecchi elettrici ed elettronici per telecomunicazioni, di apparecchi trasmittenti radiotelevisivi, di impianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche 43.21.02 Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione) L’ Operatore elettronico, interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di sistemi elettronici e alle reti informatiche nelle abitazioni, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, dell’installazione di impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche; provvede inoltre alla verifica e alla manutenzione dell’impianto pag. 46 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Allegato A/6 CORRELAZIONE TRA AREE FORMATIVE DELL’ORDINAMENTO DI IFP ED INSEGNAMENTI E DELL’ORDINAMENTO DI IP DENOMINAZIONE DELLA FIGURA: OPERATORE ELETTRONICO (Accordo Stato-Regioni 29 aprile 2010) Ordinamento di IeFP Ordinamento di IP AREA DELLE COMPETENZE DI BASE (articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs. n. 226/05; DM 139/2007 Regolamento Obbligo di Istruzione) Competenze linguistiche Competenze matematiche Competenze scientifiche e tecnologiche Competenze storico-sociali ed economiche Religione o attività alternative Attività fisiche e motorie AREA DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI (art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05) o Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto del sistema/rete elettronica o Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso o Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali o Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali o Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video seguendo le specifiche progettuali o Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali o Assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di riferimento e alle esigenze del cliente o o INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO (DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998) Italiano – Lingua straniera Matematica Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) Storia, Diritto ed economia Religione o attività alternative Scienze motorie e sportive INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO (DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998) Scienze integrate : Fisica Chimica Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed Esercitazioni Effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le specifiche progettuali, predisponendo la documentazione di verifica Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino AREA DELLA PERSONALIZZAZIONE Definito nel triennio dal consiglio di classe pag. 47 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Per i corsi diurno e serale: Operatore Meccanico Denominazione della figura Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Descrizione sintetica della figura OPERATORE MECCANICO 6. Artigiani, operai specializzati ed agricoltori 6214 Montatori di carpenteria metallica 6223 Attrezzisti di macchine utensili e affini 6233 Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati 7. Conduttori di impianti ed operai semi- qualificati addetti a macchinari fissi e mobili 7271 Assemblatori in serie di parti di macchine 25. Fabbricazione di prodotti in metallo 28. Fabbricazione di macchinari e di attrezzature L’ Operatore Meccanico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione meccanica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alle lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici, al montaggio e all’adattamento in opera di gruppi, sottogruppi e particolari meccanici, con competenze nell’approntamento e conduzione delle macchine e delle attrezzature, nel controllo e verifica di conformità delle lavorazioni assegnate, proprie della produzione meccanica pag. 48 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Allegato A/13 CORRELAZIONE TRA AREE FORMATIVE DELL’ORDINAMENTO DI IeP ED INSEGNAMENTI DELL’ORDINAMENTO DI IP DENOMINAZIONE DELLA FIGURA: OPERATORE MECCANICO (Accordo Stato-Regioni 29 aprile 2010) Ordinamento di IeFP Ordinamento di IP AREA DELLE COMPETENZE DI BASE (articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs. n. 226/05; DM 139/2007 Regolamento Obbligo di Istruzione) INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO (DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998) Italiano – Lingua straniera Matematica Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) Storia, Diritto ed economia Religione o attività alternative Scienze motorie e sportive Competenze linguistiche Competenze matematiche Competenze scientifiche e tecnologiche Competenze storico-sociali ed economiche Religione o attività alternative Attività fisiche e motorie AREA DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI (art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05) INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO (DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998) o Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e del sistema di relazioni o Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi di lavorazione sulla base della tipologia di materiali da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso o Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali o Verificare la rispondenza delle fasi di lavoro, dei materiali e dei prodotti agli standard qualitativi previsti dalle specifiche di progettazione o Eseguire la lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici secondo le specifiche progettuali o Montare e assemblare prodotti meccanici secondo le specifiche progettuali o Eseguire le operazioni di aggiustaggio di particolari e gruppi meccanici. Scienze integrate : Fisica Chimica AREA DELLA PERSONALIZZAZIONE Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Laboratori tecnologici ed Esercitazioni Definito nel triennio dal consiglio di classe pag. 49 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.3 Liceo Scientifico Tecnologico: Progetto assistito Brocca Il Liceo Scientifico Tecnologico offre una formazione culturale ampia basata sullo sviluppo di tre componenti fondamentali: quella tecnico-scientifica, quella storico- filosofica e quella linguistico-letteraria. Fornisce una preparazione completa in campo scientifico creando validi presupposti per continuare o approfondire lo studio di una disciplina scientifica. Un aspetto importante della cultura contemporanea è rappresentato dal legame molto stretto tra scienza e tecnologia, tanto che lo sviluppo della prima è strettamente legato alla seconda e viceversa. L'attività scientifica ha come scopo il progresso della conoscenza mentre l'attività tecnologica incide direttamente sulla realtà. Per questo ed altri motivi esiste, presso l'Istituto Tecnico Castelli, dall'anno scolastico 1993/94, un Liceo Scientifico ad indirizzo Tecnologico. Si tratta di un Liceo sperimentale, della durata di 5 anni, che si aggiunge ai corsi tradizionali. Presenta un piano di studi con obiettivi specifici e finalità che lo differenziano dall'Istituto Tecnico, facendolo diventare un Liceo Scientifico, essendo state introdotte nuove discipline a carattere tecnico scientifico (Tecnologia e Disegno, Biologia e laboratorio, Chimica e laboratorio, Informatica e Sistemi Automatici), in sostituzione di altre di formazione umanistica (Latino, Storia dell’Arte). Il titolo di studio conseguito è la maturità scientifica. Questo indirizzo di studio é caratterizzato da un'integrazione tra scienza e tecnologia senza trascurare l'area delle discipline umanistiche che restano validamente rappresentate. L'iter formativo prevede uno spazio adeguato per gli insegnamenti scientifici e tecnologici e un uso sistematico dei laboratori associati alle varie discipline. In questo contesto l'attività svolta in laboratorio presenta una notevole importanza in quanto è capace di portare lo studente ad un'analisi critica dei fenomeni studiati e ad una consapevolezza cognitiva che il solo studio teorico non può dare. La riflessione sulla metodologia seguita e la valutazione delle tecniche utilizzate sono basilari per la formazione scientifica. L'attività di laboratorio si sviluppa nell'arco dei cinque anni e rimane la struttura fondamentale di questo indirizzo di studi. Durante il biennio gli studenti sono guidati nell'esecuzione delle esperienze e aiutati nella interpretazione dei risultati mentre nel triennio si cerca di portare lo studente ad una completa autonomia progettuale ed esecutiva. Presso l'Istituto Castelli vi è disponibilità di laboratori attrezzati che permettono agli allievi di eseguire le esperienze previste. Per l’anno scolastico 2013-2014 sono presenti solamente le classi quinte per il riordino dell’Offerta Formativa sul territorio della Provincia seguita alla riforma. pag. 50 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Il quadro orario complessivo è il seguente: ORE SETTIMANALI TIPO DI PROVE1 DISCIPLINE Classe 1ª Classe 2ª Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª Educazione fisica 2 2 2 2 2 P-O Religione 1 1 1 1 1 - Lettere italiane 5 5 4 4 4 S-O Storia 2 2 2 2 3 O Lingua straniera 3 3 3 3 3 S-O Filosofia - - 2 3 3 O Economia e Diritto 2 2 - - - O Geografia 3 - - - - O Matematica 5 (2) 5 (2) 4 (1) 4 (1) 4 (1) S-O Informatica e Sistemi - - 3 (2) 3 (2) 3 (2) S-O Scienze della terra 3 - - 2 2 O Biologia - 3 - - - O Biologia e laboratorio - - 4 (2) 2 (1) 2 (1) P-O Laboratorio di Fisica/ Chimica 5(5) 5 (5) - - - P-O Fisica e laboratorio - - 4 (2) 3 (2) 4 (2) S -P -O Chimica e laboratorio - - 3 (2) 3 (2) 3 (2) P-O Tecnologia e Disegno 3 (2) 6 (3) - - - S-G-O Disegno - - 2 2 - G-O 34 (9) 34 (10) 34 (9) 34 (8) 34 (8) Totale ore P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quarte e quinte . 1 pag. 51 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.4 Scuola Ospedale: La sezione ospedaliera Sin da quando parlare di Scuola in Ospedale era un concetto legato solo all’obbligo scolastico e quindi dedicato agli allievi della primaria e della secondaria di primo grado, il nostro Istituto ha sperimentato progetti dedicati a studenti che necessitavano di un percorso personalizzato. Queste esperienze che possiamo definire pionieristiche, con il Progetto Edoardo e la professionalità dei “primi docenti ospedalieri”, hanno spinto ad occuparsi del problema ed hanno portato la concessione ministeriale di un organico ospedaliero di quattro cattedre relativamente alla secondaria di II grado affidate a docenti che già erano in organico all’Istituto “B. Castelli”. La relativa novità degli organici per la secondaria di II grado è un passo importantissimo per la tutela del diritto/dovere all'istruzione dei ragazzi ospedalizzati su tutto il territorio nazionale. Nel descrivere il Ruolo del docente ospedaliero citiamo una parte di quanto è delineato dalla CM n. 108 Prot.n. 6097/P4° Roma, 5 dicembre 2007: “ l’accoglienza dell’alunno in ospedale in modo da agevolare il suo approccio al servizio di scuola in ospedale; la personalizzazione e la diversificazione degli interventi educativi a seconda dei bisogni di ciascun alunno, dei suoi ritmi di apprendimento e delle sue condizioni di salute, sia per i lungodegenti sia per quelli in day-hospital, di ogni ordine e grado di scuola; l’utilizzo didattico delle tecnologie; l’armonizzazione tra i bisogni dei ragazzi e la scelta delle attività di apprendimento; il raccordo con la scuola di provenienza, la predisposizione e la cura della documentazione relativa agli interventi educativi realizzati; il coinvolgimento attivo della famiglia, per aiutarla nell’approccio e nella gestione di un’esperienza che sconvolge la normale vita familiare; la gestione delle relazioni tra operatori scolastici e operatori sanitari e tra questi e gli Enti Locali per i servizi complementari connessi alla “tutela della salute e del diritto allo studio” di cui al D. L.vo 31 marzo 1998, n. 112. In sintesi si può dire che il docente in ospedale svolge una funzione molto delicata e complessa, che richiede una grande capacità di adattamento sia in termini di proposte didattiche, sia in termini di capacità di entrare in relazione e cooperare con figure e professionalità diverse. …. “ L’ esperienza acquisita ci permette di affermare che il docente in ospedale svolge una funzione molto delicata e complessa, richiede infatti: • capacità di adattamento in termini di proposte didattiche • competenze che permettono di entrare in relazione con allievi diversi • saper cooperare con figure e professionalità diverse • saper rispettare tempi e modalità dettate dalle esigenze di salute dell’allievo La Scuola Ospedaliera si pone in rapporto paritetico con la scuola di provenienza per lo scambio delle informazioni sull'alunno degente, attraverso incontri diretti - quando sia possibile - e comunque richiedendo copia della scheda di valutazione ed ogni altro elemento utile (programmazione didattica, argomenti svolti) Qualora l'alunno abbia frequentato per periodi temporalmente rilevanti la scuola in ospedale, questa trasmette alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine al percorso formativo individualizzato che è stato attuato, nonché in merito alla valutazione periodica e finale ” pag. 52 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.4.1 Le dinamiche organizzative Livelli organizzativi: • il primo livello è stabilito dalla normativa nazionale specifica per le sezioni ospedaliere. • il secondo livello viene definito dalla convenzione fra USP (e scuole coinvolte) e Spedali Civili. Il secondo livello definisce nel dettaglio i reparti presso i quali è possibile effettuare attività didattica e le linee guida per l'intervento (modalità, orari, luoghi, impegni reciproci sanità/istruzione) Obiettivi della Sezione ospedaliera: • Garantire il diritto / dovere allo studio riducendo i fenomeni di abbandono scolastico a seguito dell’insorgenza di problematiche sanitarie • Integrare percorso didattico e percorso clinico definendo come priorità la centralità dello studente-degente nella prospettiva di un positivo reinserimento nel contesto socio-scolastico di provenienza • Ristabilire un contatto con il “mondo degli adulti” teso alla ricostruzione motivazionale e sociale sviluppando sinergie per raggiungere gli obiettivi formativi ed educativi • Mantenere il contatto scolastico e relazionale con il gruppo classe ed il corpo docenti dell’istituto di provenienza • Sviluppare metodologie didattiche che possano trovare nella personalizzazione dell’intervento il rispetto per l’unicità che l’avvento della malattia manifesta in ogni paziente • Fornire adeguata informativa sulla normativa specifica della Scuola in Ospedale ed Istruzione Domiciliare alle famiglie e scuole di provenienza degli studenti • Provvedere alle mobilitazioni necessarie per una maggior copertura formativa: rete di scuole di supporto, associazioni di docenti volontari in convenzione, coinvolgimento docenti in quiescenza. 2.4.2 L'utenza, la Didattica e le Moderne tecnologie L'utenza della sezione ospedaliera è costituita da tutti gli studenti iscritti ad un istituto della secondaria di II grado ospedalizzati presso gli Spedali Civili di Brescia. La Didattica: La caratteristica degli interventi formativi ospedalieri è basata sulla modularità. In linea di massima si tratta di modularità breve, individuale e personalizzata. Il contenuto e la tempistica ex-ante dei moduli vengono definiti dal docente ospedaliero sulla base di una serie di parametri quali: durata ipotizzata della degenza, significatività della patologia, ipotesi di decorso terapeutico, tipologia delle discipline da affrontare, impatto dello studente verso la proposta didattica, pianificazione concordata con il consiglio di classe di provenienza. Il contenuto e la tempistica ex-post saranno invece caratterizzati da moduli che tengono conto dell’effettiva permanenza in degenza e dell’impatto clinico sulle normali attività di lezionestudio. L’organizzazione modulare consente una suddivisione della proposta formativa che può permettere: l’alternanza studio-lezione con periodi di riposo, la verifica periodica delle nozioni assimilate, la flessibilità nell’erogazione dell’offerta permettendo anche una revisione in itinere di tempi e modi. pag. 53 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Durata Ospedalizzazione Caratteristiche Intervento Attenzione alle esigenze scolastiche D.H. con periodicità estemporanee (aiuto compiti, unica o sporadica chiarimenti sugli argomenti in corso, preparazione compiti in classe). Cura dinamiche sociali Attenzione al percorso scolastico estemporaneo con focalizzazione per alcune discipline (aiuto compiti, D.H. con periodicità spiegazioni sugli argomenti in corso, regolare preparazione compiti in classe, assegnazione lavori/argomenti per la visita successiva). Cura dinamiche sociali Brevi Degenze (2-7 gg) Medie Degenze (8-15gg) Attenzione al percorso scolastico estemporaneo, focalizzazione discipline d’intervento (aiuto compiti, spiegazioni sugli argomenti in corso, preparazione compiti in classe). Cura dinamiche sociali Predisposizione di attività modulari brevi sulla base del percorso didattico in svolgimento e/o delle eventuali lacune. Cura dinamiche sociali Predisposizione di attività modulari integrate nel percorso didattico. Cura dinamiche sociali. Monitoraggio Lunghe Degenze (oltre costante dell’integrazione 15gg) scuola/clinica. Coordinamento delle attività volto al più efficace rientro nel contesto sociale e scolastico di provenienza. pag. 54 di 115 Coinvolgimento del Consiglio di Classe di appartenenza (o altre componenti) Nessuno Di norma nessuno; Per periodicità costanti e molto prolungate può essere definito un percorso di rafforzamento concordato con il Consiglio di Classe di provenienza per le discipline direttamente erogate dallo staff ospedaliero o cercando il supporto esterno per altre discipline centrali nel corso di studi. Di norma nessuno; Per le attività da svolgere si fa riferimento alle lezioni ed ai compiti assegnati dai docenti del Consiglio di Classe di Provenienza durante il periodo di degenza eventualmente coinvolgendo anche i compagni di classe E’ possibile il coinvolgimento del Consiglio di Classe di Provenienza per definire gli obiettivi minimi da trattare all’interno della modularità ospedaliera e concordare eventuali modalità di verifica di fine modulo. Può verificarsi il coinvolgimento di attori esterni allo staff ospedaliero per la copertura delle materie non direttamente erogate (AVULS, Rete di scuole, Elearning). Vengono coinvolti i compagni di classe per aggiornamento tempestivo attività e mantenimento dei contatti relazionali. Il Coinvolgimento del Consiglio di Classe di provenienza è fondamentale per la definizione degli obiettivi minimi delle discipline; Si verifica il coinvolgimento di attori esterni allo staff ospedaliero per la copertura delle materie non direttamente erogate (AVULS, Rete di scuole, Elearning); Vengono definiti i criteri di verifica dei contenuti della modularità ospedaliera; Viene pianificata l’eventuale partecipazione di docenti dello staff ospedaliero alle riunioni del Consiglio di Classe di provenienza; Vengono coinvolti i compagni di classe per aggiornamento tempestivo attività e mantenimento dei contatti relazionali. IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” La forte connotazione tecnica dell'organico ospedaliero è stata definita in modo da sfruttare le potenzialità tecnologiche. L'utilizzo di infrastrutture informatiche permette una proposta fattiva di coinvolgimento dei consigli di classe di provenienza (videoconferenze o classi virtuali) in modo da rispondere all'importante esigenza di limitazione dell'isolamento sociale legato alla lontananza fisica dal gruppo classe e all'ampliamento del ventaglio dell'offerta formativa. E' infatti impossibile prevedere a priori l'entità e la tipologia di discipline che necessiterebbero di erogazione presso la sezione ospedaliera. L’Istruzione Ospedaliera ricerca la massima efficienza della sinergia “tecnologia e didattica” per realizzare un effettivo laboratorio di innovazione didattica. pag. 55 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 2.5 L’ATTIVITÀ DIDATTICA 2.5.1 Finalità Generali • Promuovere attività che sviluppino un'identità equilibrata finalizzata alla formazione di persone e di cittadini liberi, autonomi, responsabili e capaci di scelte consapevoli. • Sviluppare nello studente la capacità di relazionare in modo corretto con le persone e l'ambiente in cui vive. • Promuovere l'acquisizione di conoscenze, abilità e competenze relative agli ambiti disciplinari tipici dell'istituto. 2.5.2 Obiettivi educativi 2.5.2.1 Area cognitiva (Sapere) • • • • • • • Conoscere ed utilizzare i concetti, le strutture ed termini propri alle singole discipline, al fine di conseguire un'adeguata cultura di base. Conoscere i fatti principali, le informazioni concernenti la cultura e la società contemporanea e saperne cogliere la complessità. Ricordare e riconoscere ciò che è caratteristico di epoche passate. Conoscere le fonti affidabili per una corretta acquisizione delle informazioni. Conoscere i modi di organizzare, studiare e comunicare le idee. Conoscere le metodologie, le tecniche di approccio alla soluzione dei problemi posti dalle singole discipline. Conoscere le regole comuni della convivenza. 2.5.2.2 Area cognitiva (Saper Fare) • • • • • • • • • • Interpretare un messaggio anche complesso, estrapolando le inferenze. Esprimere/tradurre con le proprie parole un concetto o un problema, padroneggiando i registri linguistici. Riassumere un messaggio lungo, sfrondando i particolari superflui. Tradurre da una forma verbale ad una simbolica (schema, diagramma…) e viceversa Ricavare conclusioni, formulando ipotesi plausibili. Stimare e prevedere conseguenze, distinguendo quelle più probabili. Distinguere i giudizi di valore dalle previsioni oggettive. Applicare principi, leggi, teoremi, o altre astrazioni a nuove situazioni o discipline. Applicare le conoscenze acquisite, tenendo conto delle risorse disponibili. Avere abilità di analisi: degli elementi, delle relazioni, dei principi organizzativi . pag. 56 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • Esprimere giudizi sul valore di idee, opere, metodi, materiali ecc., in termini di criteri interni (individuando eventuali inesattezze "logiche") o esterni (mediante comparazione). Ricercare e gestire le risorse finalizzate all'autoaggiornamento. Portare a termine un compito, rispettando tempi e consegne. 2.5.2.3 Area affettiva (Saper Essere) • • • • • • Essere sensibile agli stimoli culturali-educativi, disposto a prestarvi attenzione ed a rispondere attivamente, con soddisfazione. Avere consapevolezza del proprio potenziale, esprimendolo in maniera autonoma in rapporto a situazioni diverse. Interagire con gli altri in termini di accettazione e rispetto, relazionandosi correttamente con le strutture, con le istituzioni, con l'ambiente. Essere coerente con i valori in cui crede ed impegnarsi per la loro realizzazione. Avere fiducia in sé e negli altri, come presupposto all'atteggiamento di tolleranza e solidarietà. Regolare la propria vita personale e civica, basandola su principi etici coerenti con gli ideali democratici.. 2.5.3 La Progarmmazione • • • • • • • • • • • La programmazione delle attività e dei percorsi didattici spetta al Consiglio di classe che Valutati i livelli in ingresso si preoccupa di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento: • Nelle attività di accoglienza agli stranieri: Promuovere l'acquisizione e la padronanza della lingua italiana quale strumento indispensabile per l'effettiva partecipazione scolastica. • Nell'analisi delle differenti competenze: Valorizzare le abilità di ciascuno studente e rimuovere le difficoltà all'apprendimento attivando tutti gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla normativa vigente per gli studenti che presentino una richiesta di ausili didattici e metodologici specifici. Procede alla Programmazione delle seguenti azioni: fissa gli obiettivi didattici ed educativi della classe; verifica periodicamente tale progettazione; decide quali attività di recupero o di approfondimento siano opportune per la classe; approva le attività aggiuntive (visite di istruzione, dibattiti, conferenze, ecc.); valuta il processo di apprendimento; valuta i singoli studenti e comunica tali valutazioni alle famiglie; La programmazione delle singole discipline spetta ai Consigli di Dipartimento che: determinano i prerequisiti per avviare il processo formativo; predispongono gli strumenti per la rilevazione dei livelli di partenza; dando le indicazioni per la costruzione di prove di verifica iniziali (scritte, pratiche, orali) che consentono di individuare il livello di partenza del gruppo classe e in esso dei singoli studenti; rileggono i programmi fissando i contenuti e i saperi minimi essenziali; organizzano la programmazione; pag. 57 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • • definiscono, in termini di conoscenze capacità e competenze gli standard che lo studente deve raggiungere nelle diverse fasce di livello; elencano le prestazioni che meglio descrivono il raggiungimento degli obiettivi minimi; descrivono la tipologia ed il numero di prove per il superamento del debito attribuito allo studente; esplicitano il numero di prove scritte orali o pratiche minime per la valutazione quadrimestrale. 2.5.4 Linee metodologiche Il progetto formativo, trasversale a tutte le discipline, individua alcuni cardini intorno cui ruota l'attività didattica nel suo complesso: • Insegnare a studiare, ad organizzare in modo coerente l'apprendimento. • Insegnare a ragionare per problemi, mediante la progettazione e gli approcci interdisciplinari. • Insegnare a leggere la contemporaneità, in tutto l'arco del quinquennio, e tenendo in considerazione dei saperi necessari all'educazione del futuro. • Valorizzare l'attività pratica che assegna al laboratorio un ruolo fondamentale nello sviluppo cognitivo ed agli stages un'occasione di confronto con il mondo extrascolastico. • Sostenere l'attività sportiva, importante non solo ai fini dello sviluppo psico fisico ma anche educativo in senso più ampio. • Sviluppare e potenziare la componente comunicativa in lingua inglese, quale strumento indispensabile per la formazione. • Educare alla socialità, sviluppando la competenza sociale e la capacità comunicativo relazionale, sia nel quotidiano clima di classe che offrendo occasioni di approfondimento teorico e concreto. • Educare alla legalità, alla solidarietà, al rispetto dei diritti umani, alla tolleranza, creando occasioni di confronto, dibattito, approfondimento. • Sviluppare la cultura della sicurezza , dalla fase progettuale a quella applicativa, attraverso l’attività educativa ed istruttiva. 2.5.5 La valutazione del profitto Ogni singolo insegnante, nella valutazione del profitto degli alunni, fa ricorso a prove formative e sommative, con valutazione in decimi, che dovranno contemplare tutti i voti, da 1 a 10. Il Consiglio di classe nella valutazione finale del profitto degli alunni tiene conto dei seguenti aspetti: • Esiti delle prove sommative e formative. • Relazione tra i livelli di ingresso e risultati conseguiti. • Impegno dimostrato. • Partecipazione proficua ai corsi di recupero e sostegno, risposta positiva ad interventi didattici e risoluzione dei debiti formativi. • Possibilità di perseguire proficuamente il piano di studi dell'anno scolastico successivo. pag. 58 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • Possibilità di raggiungimento nel corso degli studi degli standard minimi disciplinari mediante interventi didattici ed educativi integrativi dell'anno scolastico successivo. Nel caso di codocenza il docente ed il codocente concordano i criteri di valutazione. 2.5.6 I Prerequisiti CLASSI PRIME L’Istituto predispone all’inizio di ogni anno scolastico test volti ad individuare eventuali lacune nella preparazione di base degli studenti che si sono iscritti al primo anno di frequenza . Rilevati i profili di ogni singolo studente vengono effettuate attività di recupero e di sostegno tali da consentire un percorso scolastico adeguato e proficuo . Tutti gli interventi vengono realizzati durante la prima settimana dell’anno scolastico e rappresentano una prima forma di orientamento e di ri–orientamento degli studenti cui sono invitate a collaborare le famiglie tramite un’interazione dialogico – educativa attiva . Abilità strumentali • • • • • • Saper codificare e decodificare sia a livello scritto che orale una frase minima in modo chiaro, individuando le informazioni primarie ed i più elementari nessi logici traducendoli successivamente in forme espressive adeguate. Saper leggere e comprendere un testo scientifico. Saper riconoscere forme e volumi della geometria elementare e saper calcolare superfici e volumi. Saper lavorare con tabelle e grafici ed utilizzare correttamente le equivalenze. Saper eseguire calcoli e risolvere semplici espressioni. Saper conoscere ed usare correttamente gli strumenti tradizionali del disegno. Capacità comportamentali • • Conoscere e rispettare le regole fondamentali della vita comunitaria. Sapersi confrontare con situazioni etniche, culturali ed ideologiche diverse. Abilità e strategie di apprendimento • • Saper organizzare il lavoro personale. Essere disponibili ad interagire con i compagni e gli insegnanti. Classi Terze I prerequisiti di ammissione alle classi terze rappresentano un elemento fondamentale dell’orientamento di ogni singolo studente. Il biennio propedeutico alla scelta dell’indirizzo di specializzazione deve consentire una preparazione omogenea. Pertanto, qualora si presentassero lacune nelle discipline dell’area comune, l’Istituto predispone, tramite apposite commissioni per l’assolvimento dei debiti, che all’inizio di ogni anno scolastico esse vengano affrontate e risolte. Tali forme di intervento risultano essere efficaci per affrontare con maggiore successo i vari corsi di indirizzo . Le attività di orientamento delle classi seconde si avvalgono, inoltre, di: • Conferenze con i responsabili dei vari Dipartimenti e con esperti del mondo del lavoro. • Visite guidate ai laboratori dei vari Dipartimenti ed incontri con gli studenti delle varie specializzazioni. pag. 59 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Abilità strumentali • • • • • • • • • Saper utilizzare correttamente la lingua italiana sia nell’espressione orale sia nella scritta Saper riconoscere i nessi logici e le inferenze in un testo. Conoscere gli elementi di base di scienze della terra e di biologia. Conoscere la lingua inglese a livello intermedio. Saper utilizzare l’algebra di primo e di secondo grado e la geometria euclidea piana. Conoscere la fisica di base negli aspetti elettrici e meccanici. Saper eseguire semplici esperimenti, analizzare ed elaborare i dati formulando regole interpretative. Conoscere le norme generali del disegno tecnico: proiezioni ortogonali, assonometriche, convenzioni sulla rappresentazione di viste e sezioni, sistemi di vuotatura, AutoCAD di base. Comprendere le basi della Chimica generale e dei principali processi chimici. Abilità comportamentali • • • Conoscere e rispettare le regole fondamentali della vita comunitaria e del comportamento nelle società organizzate. Saper comunicare la propria concezione di vita e di valori fondamentali. Partecipare attivamente formativo e al dialogo educativo. Strategie di apprendimento • • • Essere in grado di organizzare gli appunti. Possedere autonomia nello studio individuale. Essere in grado di applicare conoscenze teoriche mediante esercitazioni. 2.5.7 Intercultura Il Protocollo di accoglienza e accompagnamento, che il collegio docenti approva ad inizio anno, contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione (nel limite del 30% per classe stabilito dalla norma) e l’inserimento degli alunni stranieri all’interno della nostra scuola; definisce compiti e ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica; individua le diverse attività in cui si articola l’accoglienza, l’inserimento e l’accompagnamento scolastico degli allievi. Il Protocollo di accoglienza è un documento che, come previsto dalla norma, delinea prassi condivise di carattere: • amministrativo e burocratico (l’iscrizione ), • comunicativo e relazionale (prima conoscenza ), • educativo – didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, accompagnamento scolastico, insegnamento dell’italiano seconda lingua ), • sociale (rapporti scuola - famiglia e collaborazione con il territorio per l’integrazione scolastica). Il Protocollo è allegato al Piano dell’Offerta Formativa L’Istituto promuove le seguenti iniziative/attività • organizzazione di incontri d’accoglienza con gli alunni iscritti e le rispettive famiglie; • somministrazione di un test linguistico agli studenti; • scambio di informazioni con le famiglie degli alunni; • organizzazione di corsi di italiano L2; pag. 60 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • • • • • • monitoraggio delle attività; rapporti con i consigli di classe in cui gli studenti stranieri sono inseriti; proposte d’acquisto di materiale per i corsi di italiano L2; raccolta di informazioni su eventuali corsi di formazione/aggiornamento relativi all’accoglienza e inserimento di alunni stranieri; partecipazione ai suddetti corsi; raccolta di informazioni sui sistemi scolastici di provenienza degli alunni e sulle caratteristiche dei rispettivi corsi di studi; aggiornamento del Protocollo di accoglienza e accompagnamento e della documentazione interna relativa agli studenti; rapporti con le istituzioni scolastiche e con le realtà operanti sul territorio Coordinamento del progetto “RETE ABITAR” (coordinamento reti che si sviluppassero sul territorio) 2.5.8 Alcune considerazioni in prospettiva Nel programmare e aggiornare l’offerta formativa la scuola ritiene significativi i seguenti aspetti: • Analizzare e tenere in considerazione le motivazioni e i valori che muovono gli studenti e le aspettative che sono vissute da loro, dalle famiglie e dal contesto sociale circostante nei confronti della scuola. • Sviluppare una progettazione didattica che richieda agli studenti un ruolo attivo, promuovendo progetti ed attività nelle quali il coinvolgimento e la conseguente responsabilizzazione diventino fattori significativi. In particolare va valorizzata pienamente l’Area di Progetto, prevista dalla vigente normativa. Si tratta di utilizzare quello spazio di programmazione dei Consigli di Classe in cui si sviluppano nei ragazzi, con il coinvolgimento di insegnanti di diverse materie, conoscenze interdisciplinari e capacità di affrontare problemi e si producono situazioni che favoriscono in loro assunzione di responsabilità e capacità autonome di lavoro. • Ricercare e favorire momenti di comunicazione autentica tra docenti e studenti che producano comprensione reciproca, intesa e condivisione di mete generali e obbiettivi culturali. • Ricercare mezzi e momenti che permettano alla scuola, prevalentemente ai docenti, di entrare in contatto con la realtà esterna per essere in grado di adeguare continuativamente la propria offerta formativa. • Favorire iniziative rivolte a migliorare la qualità nella scuola pag. 61 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 3 L’ESTENSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 3.1 I Corsi di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore L'Istituto promuove e realizza in collaborazione con Enti di formazione, Università e Associazioni di categoria e aziende singole o associate, corsi post-diploma sulla base di progetti specifici nazionali e internazionali. 3.2 I Corsi di Formazione Permanente 3.2.1 Generalità I Corsi di Formazione per soggetti esterni rappresentano una naturale estensione del POF d’istituto ed implicano un ulteriore sforzo di progettazione e gestione estremamente utile per la conseguente positiva ricaduta sugli insegnamenti curricolari. I Corsi di Formazione per soggetti esterni si istituiscono al fine di attivare un momento didattico forte per un particolare segmento della scuola nell’ambito del settore industriale e terziario. I corsi sono coerenti con le attività e le finalità dell'Istituto e non interferiscono con la stessa specificando: modalità di partecipazione e coinvolgimento del personale ed ente proponente. L’attività didattica rivolta a persone che hanno urgenti precise e consapevoli esigenze professionali e culturali è connotata da un taglio pratico, con un iter didattico breve ma significativo, teso ad un apprendimento che consenta in un tempo adeguatamente limitato a misurarsi con la realtà. L’attività didattica, per essere proficua, è connotata anche da un dialogo franco, cordiale, costruttivo al fine di far sorgere un corretto rapporto tra persone prima, e tra insegnanti ed allievi poi. 3.2.2 Finalità A quelle generali contenute nel POF d’Istituto si aggiungono le seguenti: rispondere alla domanda emergente da fasce sociali deboli, esposte al rischio di marginalità culturale, professionale, sociale offrire una occasione didattica significativa che consenta la maturazione di conoscenze tecniche, comportamenti ed abilità operative coerenti; abilitare ad un ruolo professionale specifico adeguato; rispondere ai bisogni formativi provenienti dal territorio, anche in collaborazione con istituzioni, forze sociali, associazioni professionali e di categoria, ecc. pag. 62 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 3.2.3 Obbiettivi Sono quelli generali del POF d’Istituto, adattati alle situazioni specifiche. 3.2.4 Metodologia Per perseguire le finalità ed gli obiettivi dichiarati si opera nell’ambito teorico ed in quello pratico sperimentale con: lezioni frontali semplici, chiare e soprattutto esemplificative; attività di laboratorio che comprendono necessarie ricognizioni della teoria e lo svolgimento di unità didattiche che hanno collegamenti continui e diretti tra la teoria svolta, l’attività sperimentale, la realtà. 3.2.5 Strumenti Le attività di laboratorio sono supportate da materiali prodotti per i corsisti, da utilizzare nelle varie unità didattiche e come momento di approfondimento e riflessione guidata. 4 L’INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 4.1 I Progetti e le Collaborazioni con Professionisti esterni in ambito curricolare La scuola offre la possibilità di attivare dei progetti nell'ambito dell'area curricolare con l'apporto di esperti che collaborano con gli insegnanti per la realizzazione di attività didattiche ed educative con diverse possibilità di interventi quali: • lezioni in codocenza in orario curricolare per approfondire temi particolari con l’apporto di professionalità specifiche; • attività rivolte a più classi; • conferenze riguardanti tematiche culturali ed educative di vario genere; • interventi riguardanti problematiche scolastiche quali l’orientamento, il disagio, l’abbandono, sulla base di progetti approvati dal collegio dei docenti e accolti e programmati dal consiglio di classe. 4.2 Collaborazione scuola aziende Alternanza Scuola/Lavoro e stage L'Istituto promuove, in collaborazione con le Associazioni di categoria e nel rispetto della normativa vigente in materia, tirocini formativi e di orientamento, in breve detti “stages”. La proposta formativa dell’IIS Castelli è finalizzata a ottenere: pag. 63 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” - approfondita conoscenza di sé - capacità relazionale - approfondimento della cultura scientifica - raggiungimento di competenze necessarie per comprendere criticamente le problematiche - scientifiche collegate alle tecnologie - favorire l’acquisizione di competenze applicative e pratiche - assicurare lo sviluppo della creatività e dell’inventiva progettuale in linea con questi obiettivi, il sistema formativo dell’ITIS Benedetto Castelli prepara le basi delle varie competenze. Nell’ottica di una progettualità orientata a “IMPARARE AD IMPARARE” e per consentire agli studenti di misurarsi con i rapidi cambiamenti delle tecnologie, i mutamenti delle modalità di lavoro e dei mercati, nonché con l’evolversi delle conoscenze scientifiche l'istituto propone, a partire dalla conoscenza del Territorio, attività progettuali come: - Stage presso aziende - Attività di alternanza scuola/lavoro 4.2.1 Gli stage aziendali L’attività di stage consiste in un periodo di attività in azienda con lo scopo di acquisire competenze professionalizzanti e di comprendere le dinamiche relazionali all’interno di realtà produttive locali. Nell'ambito dei processi formativi di base l’Istituto realizza queste attività: - come momenti di contatto con le aziende - al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. L’attività è rivolta agli studenti del 3°, 4° e 5° anno di ogni Dipartimento, distribuita in periodi e con modalità di anno in anno concordate con il C.D., compatibilmente con le risorse finanziarie. L’attività degli stage è coordinata e monitorata dalla Funzione Strumentale preposta, che agisce in collaborazione con i referenti di indirizzo, i Tutor di stage e i Tutor di classe, formulando gli obbiettivi, i contenuti, la metodologia i documenti di supporto dell’attività. Il tutor di classe ha il compito di informazione e consiglio agli allievi in relazione allo svolgimento di attività di stage. L’adesione avviene compilando il modulo “richiesta stage/alternanza” reperibile presso la sala stampa o nella sezione documenti del sito. La richiesta di aderire al percorso impegna lo studente alla frequenza del percorso concordato e alla giustificazione di eventuali ore di assenza. 4.2.2 Alternanza Scuola/Lavoro La attività di alternanza proposta agli studenti consiste in argomenti e/o moduli didattici che possano svolgersi in maniera più completa e tecnologicamente più aggiornata in ambito aziendale. Ogni dipartimento e/o la funzione strumentale possono definire, in maniera pag. 64 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” strutturata, un tema per il cui sviluppo si cercano poi collaborazioni presso le aziende del settore. Trovata la giusta collaborazione, spetta ai singoli tutor/consigli di classe, in sinergia con l’azienda, formulare gli obiettivi, i contenuti, la metodologia, i documenti di supporto dell’attività e un appropriato criterio di valutazione. Il percorso di alternanza preferibilmente dovrebbe coinvolgere l’intera classe, anche se in momenti diversi. L’attività di alternanza scuola- lavoro consiste in un insieme di attività tra cui possono rientrare : • periodi di attività in azienda • conferenze e corsi riguardanti temi “aziendali” o di attualità di indirizzo • percorsi didattici pluridisciplinari e attività laboratoriali svolte in collaborazione con aziende • visite aziendali Presupposto essenziale per un percorso di Alternanza è la valutazione dell’attività svolta dal consiglio di classe sentiti i pareri e i giudizi dei docenti coinvolti e dei tutor aziendali. L’adesione avviene, consultato il tutor della classe, compilando un modulo “richiesta stage/alternanza” reperibile presso la sala stampa o nella sezione documenti del sito. La richiesta di aderire al percorso impegna lo studente alla frequenza e alla giustificazione di eventuali ore di assenza. L’attività è monitorata dalla Funzione Strumentale preposta. 4.2.3 Figure coinvolte nell’esecuzione delle attività di Alternanza scuola/lavoro e stage Funzione Strumentale coordinamento attività di stage/alternanza suola lavoro Organizza e presiede la Commissione Alternanza in tutte le sue riunioni, Con i referenti di progetto ed eventualmente i referenti dei dipartimenti, individua le diverse esigenze tecniche e didattiche che giustificano l’attivazione del progetto, Mantiene rapporti con le organizzazioni industriali e dell’artigianato, l’ispettorato del lavoro e le ASL di competenza, Interagisce con il Dirigente scolastico per tutte le necessità, richieste e/o problemi in merito all’attività in corso, Partecipa a convegni e/o incontri che a vario titolo possano migliorare il servizio offerto. Referente di Progetto (o referente di indirizzo/dipartimento) nominati dai dipartimenti/indirizzo Predispone il progetto, ricerca le aziende disponibili a collaborare al progetto, seleziona e coordina i tutor di stage, controlla la documentazione prodotta dai tutor di stage, relaziona alla commissione sull’attività svolta Funzioni assegnate al Tutor Scolastico Collabora con il referente di progetto alla predisposizione del Progetto educativo di ogni singolo studente, gestisce le comunicazioni per la classe di competenza (informa il C.d.C, gli studenti e qualora lo ritenga necessario, i pag. 65 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Genitori), sovrintende lo svolgimento dell’attività in azienda facendo da riferimento per lo studente e per l’azienda, raccoglie tutto il materiale relativo agli alunni a lui assegnati e relazione al referente di progetto sull’attività svolta 4.3 Le attività extracurricolari Nell'ambito dell'integrazione dell'offerta formativa rientra tutta una serie di iniziative che, di anno in anno, vengono proposte dai singoli docenti tramite il Dipartimento di appartenenza o dalle Funzioni Strumentali elette. Compito dei dipartimenti è quello di attuare una prima analisi dei progetti che saranno discussi in Collegio dei Docenti indicando le relative priorità. Le attività si pongono obiettivi didattici ed educativi di carattere disciplinare o interdisciplinare che vengono esplicitati nella formulazione della proposta. Le tipologie delle iniziative possono essere così suddivise: • attività di approfondimento disciplinare e interdisciplinare • attività di potenziamento • attività di sperimentazione metodologica • attività espressive (teatrali, artistiche, musicali) • attività finalizzate all'uso di strumenti informatici e multimediali • attività sportive di gruppo • attività finalizzate al rispetto dell'ambiente e della salute I corsi extracurricolari non sono obbligatori: gli studenti decidono autonomamente e in libertà di partecipare ad alcuni di essi. La partecipazione ai corsi viene monitorata dal consiglio di classe e valutata al termine dell’anno scolastico ai fini dell’attribuzione del credito scolastico. 4.3.1 Corsi di preparazione ed esami L’istituto organizza corsi di preparazione per affrontare esami di certificazione di competenze in diversi campi: E.C.D.L. (Patente Europea Del Computer) L’Istituto è accreditato come test center E.C.D.L. Si svolgono periodicamente corsi di preparazione ed esami per il conseguimento della patente europea del computer. L’offerta è diretta a studenti, genitori, personale della scuola e soggetti esterni. Per tali attività è richiesto un contributo economico. Trinity College London Trinity College London è un Ente Certificatore britannico senza scopo di lucro che opera in oltre 60 paesi al mondo e, oltre a certificazioni di lingua inglese per studenti, rilascia anche qualifiche iniziali e avanzate per docenti. E’ soggetto accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione Italiana per la formazione del personale docente dal 2001 ed è stato firmatario di specifici protocolli e accordi con il Ministero Italiano dell'Istruzione e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. pag. 66 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” L’Itis “B.Castelli” è da anni centro accreditato Trinity per gli esami orali di comprensione della lingua inglese (GESE, Graded Examinations in Spoken English, 12 livelli certificabili) e a partire dall’anno scolastico 2009-2010 è accreditato anche per la certificazione delle competenze nel leggere e scrivere attraverso gli esami di abilità integrate (ISE, Integrated Skills in English, 5 livelli certificabili). Agli esami possono iscriversi, oltre agli studenti del nostro istituto, anche candidati esterni che ne facciano richiesta. Per gli studenti del nostro istituto la scuola organizza ogni anno corsi gratuiti, tenuti da un insegnante madrelingua, in preparazione all’esame, mentre la quota d’iscrizione all’esame è a carico delle famiglie. Ulteriori informazioni, aggiornamenti ed integrazioni si possono trovare nel sito www.trinitycollege.co.uk oltre ad un’ampia gamma di materiali. Cisco Networking Academy l'ITIS Castelli è diventata una Cisco Local Academy e può erogare il corso certificato Cisco denominato IT Essential PC Hardware e Software. Il corso IT Essentials PC Hardware and Software V.4.0 è un’ eccellente introduzione all’Information Technology e Data Communications. Gli studenti imparano infatti come assemblare un computer, installare differenti versioni del sistema operativo Windows ed esplorano una gran varietà di problematiche, quali le procedure di installazione, le problematiche di security, le procedure di backup e di accesso remoto. Il corso prepara gli allievi a sostenere l'esame di certificazione Cisco CompTIA A+ e EUCIP, certificazione riconosciuta in tutto il mondo da qualsiasi azienda che operi nel settore informatico. Non vi sono particolari prerequisiti per accedere al corso (che dal 2008 è anche in italiano), eccetto una certa familiarità con l'uso del personal computer. 4.4 Centro Sportivo Scolastico In coerenza con le linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva, diramate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è istituito il Centro Sportivo Scolastico col compito di programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti con le finalità e gli obiettivi del progetto nazionale e tese a creare negli alunni, in modo non episodico, un’abitudine all’attività sportiva percepita come stile di vita. Le attività svolte favoriranno la partecipazione degli studenti alle manifestazioni sportive studentesche organizzate ai vari livelli territoriali. 4.5 I progetti L’Istituto promuove in via continuativa i seguenti progetti e delibera le loro modalità di attuazione: • gare didattiche (es.:Olimpiadi della fisica, chimica, matematica, informatica) • gare nazionali (es.:elettrotecnica, di elettronica e di informatica • gare sportive locali e nazionali • progetto accoglienza • Intercultura • BES • progetto conversatore madrelingua in lingua Inglese pag. 67 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • • progetto istruzione domiciliare e a distanza progetto educazione alla salute progetto educazione ambientale istruzione domiciliare, istruzione a distanza 4.5.1 Progetto accoglienza Le iniziative proposte per l'attività di Accoglienza perseguono diversi obiettivi: • redigere un'analisi della classe in base alla quale strutturare la successiva progettazione didattica, calibrando gli interventi per gli studenti; • fornire ai genitori ed agli stessi studenti un'identità del gruppo classe; • esplicitare le esigenze dei docenti rispetto ai livelli di preparazione, in termini di conoscenze e capacità degli studenti in ingresso; • far conoscere agli studenti l'ambiente, le regole di comportamento e le nuove opportunità di partecipazione alle assemblee di classe e di istituto, consentendo consapevoli esperienze legate alle attività di rappresentanza; • essere per gli studenti occasione per maturare comportamenti positivi verso la nuova realtà scolastica • promuovere la consapevolezza nei confronti dei diritti e dei doveri scolastici. Aree di intervento: • accoglienza di tutti gli allievi che frequentane la classe prima • accoglienza agli studenti stranieri • accoglienza agli studenti che presentano handicap • accoglienza alle famiglie • la sicurezza nell'Istituto • un primo screening degli studenti in ingresso ed una prima descrizione dei profili di classe. Il progetto prevede: Attività, proposte a tutti gli studenti, in forma assembleare: • incontro con il Dirigente Scolastico • incontro con il responsabile della sicurezza • distribuzione materiale di orientamento e metodo di studio • iniziative volte a favorire la socializzazione. Un incontro ad inizio anno con i genitori degli alunni delle classi prime e il D.S. per illustrare le attività programmate e il regolamento di Istituto Attività, proposte a tutti gli studenti nelle classi di appartenenza: presentazione del regolamento d'Istituto, • esecuzione di test di ingresso rispettivamente riferiti alle aree linguistica, matematica • scientifica autocorrezione/correzione dei test secondo griglie predisposte. I risultati dei test saranno elaborati e comunicati nei Consigli di Classe. Attività dedicate agli studenti stranieri: rilevazione all'atto dell'iscrizione degli alunni stranieri con carenze nell'uso e nella comprensione della lingua italiana ed attivazione di corsi di sostegno finalizzati a: pag. 68 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • uso corretto ed appropriato delle strutture linguistiche pronuncia e intonazione corrette analisi del testo Sportello di ascolto counseling E’ presente nell’Istituto, uno sportello di consulenza e ascolto a cura di un’équipe di psicologi e pedagogisti. Esso è finalizzato a dare ascolto e a fornire suggerimenti su problematiche personali. Vi si possono rivolgere tutti gli alunni (i minorenni con il consenso delle famiglie), genitori e docenti. 4.5.2 Progetto “INTERCULTURA E ITALIANO L2” (anno scolastico 2013-2014) FINALITÀ E OBIETTIVI 1. Costruire un sistema organizzativo stabile ed efficiente che sia in grado di gestire situazioni di emergenza e situazioni permanenti riguardo al tema stranieri. 2. Favorire lo sviluppo della seconda lingua per comunicare e per studiare. 3. Programmare l’insegnamento-apprendimento dell’italiano L2 per agevolare il passaggio da un livello linguistico a quello successivo sulla base delle competenze indicate dal Quadro Comune Europeo per le Lingue, con particolare attenzione ai liv. A1, A2, B1. 4. Fornire conoscenze e strumenti per delineare la situazione linguistica di partenza e i bisogni di apprendimento degli allievi di altra lingua e cultura. 5. Favorire il confronto su approcci didattici, materiali e strumenti necessari per l'insegnamento-apprendimento dell'italiano L2 per comunicare e per studiare 6. Elaborazione di materiali didattici di italiano L2. 7. Prove d'ingresso per definire i livelli linguistici di italiano L2 per studiare. 8. Bibliografia di materiali didattici di italiano L2 per adolescenti della scuola secondaria di secondo grado. 9. Promuovere il dialogo interculturale e la reciproca conoscenza tra ragazzi italiani e stranieri nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri comuni. 10. Valorizzare le culture di provenienza. 11. Coinvolgere i genitori stranieri dei ragazzi ad affrontare le eventuali difficoltà del percorso scolastico e a non abbandonare gli studi. 12. Fornire a ragazzi e famiglie un servizio informativo sul funzionamento e sulle opportunità offerte dal sistema scolastico italiano. 13. Elaborazione e diffusione di un vademecum: “Buone pratiche di integrazione nella scuola secondaria di secondo grado”. PROGETTI 1. Realizzazione ed implementazione del protocollo d’accoglienza in collaborazione con le altre funzioni strumentali e con la segreteria Didattica 2. Conferma dell’Accordo di Rete “Abitar” con Abba-ballini e assunzione delle finalità e degli obiettivi del Progetto “ Laboratorio Multidisciplinare di Italiano L2” della Rete “Abitar” pag. 69 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 3. Predisposizione di uno screening per valutare le conoscenze degli alunni, in modo da poter predisporre non solo per i neo-arrivati dei progetti specifici 4. Predisposizione di corsi di Italiano L2 extracurricolari 5. Predisposizione di gruppi di lavoro per la preparazione di materiale semplificato, per la visione del materiale esistente 6. Acquisto di materiale didattico per facilitare l’attività di Italiano L2 e di Intercultura 7. Esame di licenza media (sessione straordinaria e ordinaria) Predisposizione documentazione per ammissione all’esame di licenza media nella sessione straordinaria di aprile e ordinaria di giugno presso il CTP Scuola Foscolo e Franchi degli studenti ancora privi di licenza media Contatti con i docenti del CTP e preparazione del percorso d’esame 8. Verranno studiate iniziative per favorire la frequentazione extrascolastica degli studenti italiani e stranieri e delle rispettive famiglie 9. “LA LETTERATURA DELLA MIGRAZIONE”, incontro con scrittori che sono immigrati in Italia e che scrivono nella nostra lingua. I temi molteplici e necessari per una rappresentazione positiva ed articolata dell’immigrazione 10. “La conoscenza e lo scambio culturale”: verranno organizzati momenti di conoscenza reciproca e di scambio culturale soprattutto a partire dai linguaggi artistici ed espressivi: teatro, musica ed ogni attività pertinente 11. Verranno studiate iniziative tese a valorizzare il ruolo che gli studenti stranieri già frequentanti possono esercitare per accogliere i nuovi iscritti e per rendere il loro inserimento migliore sia sul piano delle relazioni umane che dello studio 12. “ MIGRAZIONE: ALUNNI-SCUOLA-FAMIGLIE”; dotare gli insegnanti di conoscenze e strumenti per interpretare le questioni connesse alla condizione di studenti e studentesse figli di famiglie migranti, specialmente, ma non esclusivamente, nella relazione con la scuola. Contrastare la tendenza al distacco tra i giovani italiani e i loro compagni/e di famiglie migranti. Prevenire la tendenza all’aggregazione per gruppi etnico-culturali e la formazione di gruppi a rischio. Fornire ai docenti spunti che alimentino un’autonoma progettualità educativa, capace di affrontare la realtà interculturale dentro e fuori il gruppo classe. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ : sono previste le seguenti azioni: - incontri periodici con la Commissione Italiano L2 ed Intercultura - analisi dei dati relativi ai corsi di italiano l2 in orario extracurricolare: 1) se sono state effettuate segnalazioni dei bisogni di italiano L2 dai vari consigli di classe; 2) disponibilità dei docenti a tenere i corsi; 3) effettiva attivazione dei corsi; 4) numero degli studenti indirizzati ai corsi; 5) numero degli studenti frequentanti - analisi dei dati sulla produzione di testi semplificati: 1) numero 2) discipline coinvolte) 3) se frutto di un lavoro collegiale o individuale - incontri allargati al Dirigente Scolastico, ai coordinatori di classe, ai docenti di Italiano L2, ad altri docenti degli studenti stranieri (ai quali, di volta in volta, verrà richiesta la disponibilità a partecipare) per monitorare: la frequenza scolastica curricolare ed extracurricolare, l’andamento delle attività di italiano l2 e la loro ricaduta sul processo di inserimento e di apprendimento - confronto tra le competenze linguistiche iniziali e conclusive delle varie esperienze di apprendimento, sia in orario curricolare che extracurricolare - analisi dei risultati scolastici del primo e del secondo quadrimestre degli studenti stranieri effettuata dalla commissione pag. 70 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” partecipazione di uno o più membri della commissione agli incontri di verifica con i formatori esterni e con i docenti delle classi interessate alla fine di ogni percorso di educazione interculturale. 4.5.3 Bisogni Educativi Speciali Alunni diversamente abili • Particolarmente curati sono l’inserimento e l’integrazione degli studenti in situazione di diversa abilità. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) del nostro Istituto vanta una buona esperienza nell’attuazione di iniziative volte all’inclusione degli alunni diversamente abili, per favorirne il processo di autonomia personale, sociale e culturale. L’Istituto, grazie al coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche favorisce l’integrazione degli studenti, avvalendosi anche della collaborazione esterna di assistenti specializzati, operatori sociali, personale sanitario nazionale e ospedaliero. Studenti portatori di DSA • La Legge n. 170/2010 sui DSA, riconosce e definisce alcuni disturbi specifici di apprendimento: • Dislessia (disturbo specifico che si manifesta nella correttezza e rapidità nella lettura) • Disgrafia (disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica) • Discalculia (disturbo specifico che si manifesta in difficoltà negli automatismi del calcolo e nell’elaborazione dei numeri) • Disortografia (disturbo specifico della scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica). La medesima legge sancisce il diritto a usufruire dei provvedimenti compensativi e dispensativi lungo tutto il percorso scolastico. • A partire dall’a.s. 2011/12 è presente in Istituto un docente referente per i DSA dedicato speficificatamente ai Disturbi Specifici degli Apprendimenti, con lo scopo di: • Creare un collaborativo rapporto con le famiglie • Sensibilizzare i docenti ad una osservazione attenta degli studenti in difficoltà per favorire la diagnosi di DSA • Fornire ai docenti e alle famiglie un aggiornamento sulle problematiche e sulla normativa relative ai DSA • Fornire ai docenti un supporto per elaborare strategie e metodologie didattiche da utilizzare • Fornire consulenza ai docenti per l’individuazione di strumenti compensativi e misure dispensative adeguate per la stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP) • Essere un punto di riferimento costante per gli studenti, le famiglie e i docenti • Redigere la bibliografia e creare un archivio di documentazione per la consultazione degli operatori che ne abbiano un interesse diretto pag. 71 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 4.5.4 Conversatore madrelingua in lingua inglese In un mondo in cui i bisogni cambiano rapidamente è necessario attrezzarsi per dare risposte veloci ed efficaci. In particolare, in una realtà sempre più globalizzata, la capacità di utilizzare le lingue straniere come strumento di comunicazione e lavoro non è più una scelta, ma un obbligo. Con questa consapevolezza il nostro istituto, che si è posto come obbiettivo il potenziamento delle abilità comunicative, ha avviato da alcuni anni il “Progetto conversatore madrelingua”, per soddisfare la necessità degli studenti di apprendere l’inglese con un approccio non solo “scolastico”, ma funzionale all’uso. La particolarità dell’esperienza in atto al “Castelli”, rispetto a progetti analoghi, va individuata nell’inserimento a pieno titolo, all’interno del curricolo formativo e didattico, dell’attività di conversazione in lingua, superando così la tradizionale e riduttiva logica che vede nel conversatore un “assistente linguistico”. Il progetto ha coinvolto anche quest’anno gli studenti delle terze, quarte e quinte, sia dei corsi ITIS che del Liceo Tecnologico; in ognuna di queste classi due ore di lezione al mese sono state dedicate alla conversazione in lingua inglese, affidata ad un docente madrelingua in compresenza con l’insegnante titolare della classe. 4.5.5 Istruzione Domiciliare, Istruzione a Distanza L'eventualità che uno studente non possa frequentare per periodi significativi nella frequenza curricolare (per motivazioni in genere riconducibili a problematiche sanitarie) trova nell' Istituto una risposta organica ed organizzata. In accordo a quanto visto in generale al paragrafo 2.3 il nostro Istituto attua progetti per i propri allievi degenti in Ospedale o costretti a casa per un periodo di malattia significativo: opera in raccordo con i docenti della Scuola in Ospedale effettua lezioni di Istruzione a Domicilio organizza lezioni con il gruppo classe utilizzando tecniche per istruzione a distanza con l’allievo protagonista del progetto. Individuato lo studente che necessita di un intervento personalizzato anche in termini di Istruzione Domiciliare, nell’Istituto si coinvolge il Consiglio di classe, che individua le discipline ed i docenti che realizzeranno il raccordo. Gli ulteriori compiti affidati al Consiglio di classe sono: la progettazione personalizzata che tiene presente i vincoli didattico/ministeriali specifici, le aspettative di pronto e positivo rientro nel gruppo classe dell’allievo e i le modalità contro la dispersione scolastica la definizione di un percorso che, coniugando le aspettative formative con il contesto clinico sottostante e partendo dagli obiettivi minimi delle discipline, permetta una sollecitazione didattica calibrata (considerando le dinamiche motivazionali legate al lato terapeutico) e la conseguente acquisizione di un portfolio di conoscenze e competenze. pag. 72 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Il Consiglio di Classe si troverà, in sede di scrutinio, a dover inquadrare la congruità del portfolio considerando tutti gli aspetti: grado di risposta al progetto personalizzato, miglioramento rispetto ai livelli minimi di partenza, possibilità di recuperare proficuamente rispetto al livello medio del gruppo classe, possibilità di accesso a forme di recupero previste dall'Istituto, importanza del reintegro nella classe di provenienza. Il dialogo formativo può prevedere che il Consiglio di Classe utilizzi le moderne tecnologie per attenuare la distanza domicilio-scuola e come integrazione del monte ore e/o del montediscipline ipotizzato, individuando gli strumenti e le modalità più adeguati. L'Istituto è in possesso delle competenze didattiche e tecniche per poter attivare procedure di formazione a distanza che si realizzano mediante una progettazione che utilizza strumenti di elearning e/o comunicazione sincrona/asincrona questo che permette di coinvolgere tutti i compagni dell’allievo interessato e costituiscono un occasione per rinsaldare la coesione di tutto gruppo classe. I dettagli operativi degli interventi oltre a prevedere un'attenta valutazione delle peculiarità dei singoli casi e la doverosa armonizzazione con le fonti normative superiori (peraltro in costante evoluzione), coinvolgono le competenze del Consiglio d'Istituto. 4.5.6 Progetto Educazione alla Salute In riferimento alla definizione di Salute dell’ OMS come condizione di benessere fisico, psichico e sociale, le attività che il nostro Istituto offre a tutti gli studenti del corso diurno che lo frequentano, rappresentano un supporto ed una collaborazione con le Famiglie affinché i ragazzi possano crescere, maturare, diventare adulti coscienti e responsabili delle proprie scelte. Il carattere trasversale dell’Educazione alla Salute e la sua complessità impongono tuttavia un’attenta scelta e selezione delle tematiche aventi problematicità prioritaria, in ragione dell’età dei ragazzi e del loro livello evolutivo. Gli interventi si svolgeranno in orario curricolare e saranno tenuti da relatori esterni specializzati facenti parte di Enti operanti sul territorio e comporteranno un impiego massimo di dieci ore curricolari per le classi del biennio e le classi terze, mentre per le classi quarte e quinte il numero massimo sarà di sei ore. Quanto sopra e le successive attività di rielaborazione che ne potranno derivare hanno la finalità, attraverso l’acquisizione di informazioni corrette, relative ai principali fattori di rischio correlati a comportamenti sbagliati, di sensibilizzare e rafforzare i giovani in modo che diventino una risorsa per se stessi e per la comunità. In particolare verranno privilegiate le seguenti tematiche: • I servizi offerti ( gratuitamente ) ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 21 anni dal Consultorio dell’Adolescente dell’ASL di Brescia e visita dello stesso. • I principi base di un’alimentazione corretta ed equilibrata • I diritti dell’adolescente • Le sostanze psicotrope e i danni che ne derivano a chi ne fa uso • Sessualità ed affettività pag. 73 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • Il valore del volontariato La sensibilità delle Famiglie alle problematiche di cui sopra sarà altrettanto importante per il raggiungimento degli obiettivi previsti. 4.5.7 Progetto Educazione Ambientale L’Istituto si attiva per accrescere un diffuso e sentito sentimento di partecipazione alla tutela dell’ambiente sviluppando, partecipando e promovendo iniziative che interessano le tematiche dei comportamenti ecosostenibili e quelle della realizzazione di studi e progetti relativi all’efficienza e all’innovazione energetica (magazzino del sole, monitoraggio energetico, pannelli fotovoltaici, trattamento dei rifiuti tecnologici, recupero e riutilizzo di apparecchiature elettroniche e personal computer,…). Promuove in collaborazione con gli allievi: conferenze, dibattiti, campagne di pulizia e riordino delle aree verdi dell’Istituto, raccolta differenziata dei rifiuti, raccolte solidali di materiale di recupero, un uso responsabile dell’energia elettrica e dell’acqua. 4.5.8 Corso annuale di IeFP L’Istituto promuove la possibilità di costituire un quinto anno di IeFP quale Corso annuale integrativo, valevole per l’accesso all’esame di Stato previsto dall’art. 15 ecc. del Dlgs n. 226/05 e regolamentato, a livello nazionale dalle Linee guida recepite con DM 4/2011 e dall’OM 13/2013 esami di Stato ed a livello regionale, dalle Linee guida regionali, allegato A) al DDG 6424/12. 5 LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO AGLI STUDENTI 5.1 Le attività di accoglienza per le classi iniziali L’Istituto promuove una attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime e per le famiglie. Allo scopo di prevenire la demotivazione e per ridurre gli ostacoli di ordine affettivo che interferiscono nel processo cognitivo, l’Istituto analizza ed interpreta i dati dell’abbandono e la natura del disagio. In applicazione della norma vigente, si fa carico dell’accoglienza degli studenti stranieri e disabili, predisponendo progetti speciali e, in relazione all’obbligo scolastico, un progetto che si adatti alla tipologia dell’utenza e alla realtà territoriale. L’Istituto garantisce spazi per l’ascolto educativo, onde aiutare i soggetti o le classi ad analizzare e razionalizzare il non apprendimento, partendo dalla consapevolezza di sé. Le attività programmate sono nel dettaglio descritte in 4.5.1. 5.2 Gli interventi didattico integrativi pag. 74 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Il recupero delle lacune che si evidenziano in alcune parti del programma rappresenta una delle tappe del normale processo di apprendimento da organizzare nella progettazione educativa. Si prevedono distinte tipologie di attività di intervento in orario extrascolastico: • corsi propedeutici • corsi di sostegno e di recupero dell’ordinaria attività didattica (Interventi Didattici Educativi Integrativi); • sportelli; • corsi di recupero a fronte di valutazioni quadrimestrali insufficienti 5.2.1 Corsi propedeutici Corsi propedeutici per uniformare la preparazione di base degli studenti provenienti dalla scuola media per: • matematica 5.2.2 Corsi di sostegno e di recupero La programmazione dei corsi di sostegno e di recupero viene effettuata dai Consigli di Classe utilizzando le ore pomeridiane dei giorni di attività didattica. Il Consiglio di Classe individua gli studenti per i quali attivare i corsi di recupero che possono essere tenuti da un insegnante del Consiglio stesso, da un altro insegnante dell’Istituto che ne dia disponibilità o da docenti esterni. La valutazione e la scelta dei rinforzi più idonei spetta al Consiglio di Classe, che individuerà anche la precedenza da assegnare a ciascun modulo e ne darà comunicazione allo studente, che sarà tenuto alla frequenza obbligatoria Al fine di contenere l’insuccesso scolastico e rinforzare le attività curricolari il P.O.F., ogni anno, prevede progetti specifici che rinforzino le ordinarie lezioni. Il recupero dei contenuti ritenuti fondamentali (soprattutto nelle classi del biennio) è attuato anche in modo che, nella classe articolata in diversi sottogruppi, si propongano lezioni in cui due docenti coordinino attività mirate alle diverse tipologie di allievi presenti. 5.2.3 Sportelli Gli interventi didattici denominati “sportelli” rappresentano una tipologia di intervento che intende fornire agli studenti risposte su quesiti precisi e argomenti ben delimitati. Sono un sostegno per lo studente che si realizza da ottobre a maggio su richiesta dello stesso. Gli sportelli intendono fornire una risposta sistematica , flessibile e il più possibile personalizzata. Tra gli obiettivi qualificanti dell’attività di sportelli troviamo: • stimolare lo studente alla consapevolezza delle sue acquisizioni e delle sue modalità operative in funzione anche della autovalutazione; • acquisire/consolidare un metodo di studio adatto alla materia e alle caratteristiche dello studente; pag. 75 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • puntualizzare la necessità di uno studio regolare come elemento portante per il successo scolastico. 5.2.3.1 Le diverse tipologie di sportello a) Sportelli a tema: nascono da una progettazione che propone agli studenti un tema preciso. L’attività dello sportello a tema è rivolta principalmente allo studente che intende consolidare conoscenze già acquisite o abilità da sviluppare. b) Sportelli di lavoro individualizzato: sono rivolti agli studenti che hanno lacune ben identificabili e necessitano di un aiuto limitato nel tempo e coloro che hanno problemi di metodo di studio. La prestazione del docente sarà certificata e monitorata. 6 L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO: IN INGRESSO IN CORSO E IN USCITA L’Istituto Benedetto Castelli ha elaborato una articolata azione di Orientamento che segue ed assiste gli studenti in tutte le fasi del loro percorso scolastico: • ORIENTAMENTO IN INGRESSO: per aiutare gli studenti delle classi terze medie nel delicato momento della scelta del nuovo corso di studi. • ORIENTAMENTO IN CORSO: per verificare la validità delle scelta operate nel percorso di studi dopo la terza media, per intervenire in modo diretto ed individualizzato aiutando coloro che mostrano interesse a voler cambiare indirizzo di studi e per guidare verso una scelta mirata e consapevole dell’indirizzo professionalizzante. • ORIENTAMENTO IN USCITA: per orientare gli studenti delle classi quarte e quinte verso i percorsi universitari e gli scenari lavorativi che li attendono. ORIENTAMENTO IN INGRESSO FINALITA’: Fare in modo che la scelta dell’indirizzo di studi dopo la terza media: • Sia sentita dallo studente e dalla famiglia come un passo all’interno di un percorso formativo di continuità con la scuola media; • Tenga conto delle attitudini, potenzialità, aspirazioni e motivazioni dello studente; • Sia consapevole, responsabile e serena mediante una informazione semplice e completa che illustri le caratteristiche degli indirizzi di studio presenti nell’Istituto. OBIETTIVI: • • Realizzare iniziative rivolte ai genitori ed agli studenti delle terze medie del territorio che permettano di conoscere l’Istituto; Concordare e realizzare insieme alle scuole medie iniziative condivise che permettano agli studenti di scegliere l’Istituto e l’indirizzo di studi che meglio rispondono alle aspirazioni ed attitudini di ogni singolo ragazzo attraverso momenti di riflessione che sviluppino una maggiore conoscenza di sé e delle proprie potenzialità; pag. 76 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • • • • Promuovere e far conoscere nel territorio l’Istituto Benedetto Castelli e i relativi indirizzi mediante iniziative di informazione e di promozione; Progettare strategie operative efficienti ed efficaci per la promozione e la realizzazione delle iniziative dell’Istituto sfruttando le competenze, la professionalità e gli strumenti disponibili all’interno dell’Istituto stresso. INIZIATIVE: Presentazione indirizzi … Visite guidate all’Istituto … Stage di gruppi di studenti ORIENTAMENTO IN CORSO FINALITA’: • • interventi rivolti agli studenti delle classi prime e seconde ed anche ai loro genitori, al fine di verificare la validità delle scelte operate nel percorso di studi dopo la terza media e di ridurre al minimo od eliminare i fenomeni di dispersione scolastica; presentazione chiara e completa degli indirizzi di studio presenti nell’Istituto affinché la scelta, da parte degli studenti delle classi seconde, possa essere rispondente alle potenzialità ed alle aspettative individuali. OBIETTIVI: • • • • • individuare tempestivamente gli alunni in difficoltà per attivare azioni mirate a far superare gli ostacoli di ordine relazionale; verificare la coerenza tra indirizzo di studi scelto e potenzialità ed attitudini individuali; favorire la riflessione sulla necessità di investire tempo ed energia nella propria formazione culturale; incrementare i processi di autostima; guidare verso una scelta consapevole dell’indirizzo di studi professionalizzante. INIZIATIVE: • • • • • Incontri con esperti (educatori, pedagogisti, psicologi); Sportelli di ascolto; Incontri con docenti dei vari indirizzi di studio; Incontri con esponenti delle aziende e del tessuto lavorativo del Territorio; Incontri culturali atti a promuovere la crescita culturale. ORIENTAMENTO IN USCITA FINALITA’: • Fornire agli studenti delle classi quarte e quinte gli elementi chiave per realizzare una scelta motivata ed adeguata per l’inserimento nel contesto lavorativo e/o la prosecuzione degli studi nei percorsi post diploma o universitari. pag. 77 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” OBIETTIVI: • • Presentare agli studenti delle classi quarte e quinte i percorsi universitari,le offerte post diploma e gli scenari lavorativi del Territorio; Rendere il processo decisionale il più possibile conforme alle attitudini, alle potenzialità di ogni singolo studente. INTERVENTI: • • • • • Orientamento universitario e professionale; Test attitudinali; Incontri presso l’Istituto con docenti universitari e presentazione delle Facoltà del territorio; Giornate in Facoltà; Giornate per le professioni. 7 SOSTEGNO E VALORIZZAZIONE DEL MERITO L’Istituto riconosce e promuove, per la sua validità educativa, il merito scolastico. Attribuisce, utilizzando risorse interne anche provenienti da donazioni, un premio agli studenti che nel corso dell’anno si sono distinti per capacità, profitto e in attività, progetti tecnico-scientifici di livello superiore. La partecipazione a gare nazionali di cui al punto 4.4 permette agli allievi di ricevere i premi previsti dalle stesse. 8. LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO AL PERSONALE DELLA SCUOLA 8.1 L'attività di Accoglienza per i nuovi Docenti L’istituto ha cura di fornire ai nuovi docenti: • indicazioni, supporto e consulenza in merito agli aspetti gestionali ed organizzativi; • informazioni sull’attività didattica nelle sue fondamentali articolazioni; • informazioni sul POF e le altre normative interne; • una presentazione degli ambienti e dei servizi di supporto alla didattica. 8.2 La produzione dei Materiali Didattici È prevista la realizzazione di materiali di supporto alla didattica e di documentazione, coordinata dalla Funzione Strumentale al POF n. 4. I lavori possono riguardare: • utilizzo di strumenti informatici e multimediali; • messa a punto di unità didattiche multimediali spendibili all'interno dell'Istituto; • produzione di schede di laboratorio e manuali descrittivi delle prove; pag. 78 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • iniziative di orientamento degli studenti delle scuole medie con il loro coinvolgimento diretto nell'attività di laboratorio; progetti quali Educazione musicale e attività sportive particolari. 8.3 I Corsi di aggiornamento • • • L’Istituto progetta e organizza corsi di aggiornamento per i docenti dell’Istituto al fine di migliorare la qualità generale dell’insegnamento; migliorare la professionalità degli insegnanti; preparare i docenti all’utilizzo di nuove tecnologie. 9 I SERVIZI E LE RISORSE MATERIALI DELL’ISTITUTO: SEDE “B. CASTELLI” E SEDE “MORETTO” 9.1 La Biblioteca La biblioteca dell’ITIS “Benedetto Castelli”, nata contestualmente alla fondazione dell’Istituto (1930), ha avuto come primo patrimonio i testi dell’ex Istituto “Moretto” di Arti e Mestieri, attualmente IPIA “Moretto”. Il primo fondo di circa 1.750 volumi risale al 1939, anno in cui i due Istituti si separano e l’ITIS acquisisce l’intero patrimonio librario. Attualmente il numero di volumi ammonta a circa 11.500 unità, catalogate e classificate secondo i più aggiornati criteri biblioteconomici. Recentemente sono state raccolte e catalogate circa 800 videocassette, 280 Cd rom e 116 floppy disk. La struttura, pur possedendo circa 4.000 opere nel settore umanistico, è specializzata nel settore tecnico-scientifico (in particolare testi di Elettronica, Elettrotecnica, Meccanica, Metallurgia ed Informatica); vi si può trovare inoltre la raccolta completa delle Norme UNI e CEI. La biblioteca dell’ITIS intende assolvere a due funzioni fondamentali: • essere di supporto alle attività formative della scuola: a tale scopo, all’inizio di ogni anno scolastico è prevista una visita guidata nei locali della struttura affinché gli studenti prendano visione delle potenzialità del servizio; • essere punto di riferimento per gli operatori dell’ambito scolastico, culturale e produttivo bresciano, realizzando così l’integrazione - più volte auspicata da Enti pubblici e privati fra struttura e territorio. La biblioteca dell’IP “Moretto” è dotata di moderne attrezzature; dispone di un centro operativo e di ricerca bibliografica oltre che di un'ampia sala di lettura; sono consultabili i principali settimanali e libri di informatica, elettronica, narrativa, scienze umane e formazione professionale. Numerose sono anche le riviste tecnico-scientifiche, di argomento ecologico e di didattica. È inoltre fornita di videoproiettore con collegamento al PC. E' ammesso il prestito, rinnovabile, per una durata di 15 giorni. 9.1.1 Organizzazione dei servizi pag. 79 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” I servizi offerti dalla biblioteca dell’ITIS, cui è possibile accedere secondo un regolamento interno, sono completamente gratuiti, aperti anche all’utenza esterna (previo rilascio di una tessera personale), e consistono in: • consultazione e prestito libri; • consultazione Norme UNI, CEI e Gazzette Ufficiali e periodici; • accesso a Internet per ricerche bibliografiche e/o a fini didattici. La biblioteca è articolata in tre sezioni: volumi, riviste e quotidiani. 9.2 La Sala Stampa ed il servizio fotocopie La Sala Stampa dell’ITIS è un servizio e a disposizione dei docenti per l’esecuzione gratuita di fotocopie relative a materiali finalizzati alla didattica (testi di verifiche, appunti, dispense, ecc). I docenti accedono al servizio con autorizzazione della Presidenza. Il Servizio Fotocopie è un servizio a pagamento a disposizione di studenti e docenti per l’esecuzione di fotocopie ad uso personale. 9.3 I Laboratori e le Aule Speciali dell’Istituto Tecnico Castelli SPECIALIZZAZIONE LABORATORI LABORATORIO DI TECNOLOGIA OFFICINA MACCHINE UTENSILI LABORATORIO CAD-CAM 1 MECCANICA LABORATORIO CAD-CAM 2 LABORATORIO AUTOMAZIONE LABORATORIO MACCHINE A FLUIDO LABORATORIO DI METROLOGIA LABORATORIO DIGITALE LABORATORIO ANALOGICO ELETTRONICA LABORATORIO TELECOMUNICAZIONI LABORATORIO SISTEMI LABORATORIO TDP LABORATORIO CALCOLATORI 1 INFORMATICA LABORATORIO CALCOLATORI 2 LABORATORIO CALCOLATORI 3 MISURE ELETTRICHE 1 ELETTROTECNICA MISURE ELETTRICHE 2 LABORATORIO TDP E SISTEMI METALLURGIA LABORATORIO DI METALLOGRAFIA MICROSCOPIA ELETTRONICA LABORATORIO DI TECNOLOGIA TECNOLOGIA E D ISEGNO LABORATORIO CAD 1 LABORATORIO CAD 2 pag. 80 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” SPECIALIZZAZIONE LABORATORI FISICA 1, BIENNIO FISICA 2, BIENNIO FISICA FISICA 3, BIENNIO E TRIENNIO FISICA 4,TRIENNIO AULA A GRADINATA LAB. CALCOLATORI 4 MATEMATICA LAB. CALCOLATORI 5 LAB. CALCOLATORI 6 CHIMICA 1,BIENNIO CHIMICA 2,BIENNIO CHIMICA 3,BIENNIO CHIMICA CHIMICA 4,METALLURGIA E TRIENNIO LICEO SALA BILANCE AULA A GRADINATA 1 AULA A GRADINATA 2 LABORATORIO LINGUISTICO 1 INGLESE LABORATORIO LINGUISTICO 2 AULA DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOGRAFIA SCIENZE E BIOLOGIA AULA DI SCIENZE E LABORATORIO DI BIOLOGIA LABORATORIO MULTIMEDIALE INFORMATICA 1 SALA LETTURA SALA CONSULTAZIONE SALA NORME UNI E CEI BIBLIOTECA SALA MULTIMEDIALE SALA AUDIOVISIVI 1 SALA AUDIOVISIVI 2 9.4 Le palestre PALESTRE SALA POTENZIAMENTO PARETE ATTREZZATA PER “FREE CLIMBING” EDUCAZIONE FISICA CAMPO ESTERNO PER CALCETTO CAMPO ESTERNO DI ATLETICA CAMPO ESTERNO DI PALLACANESTRO PIASTRA MULTIFUNZIONALE BASKET,PALLAVOLO TENNIS pag. 81 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 9.5 I Laboratori e le Aule Speciali dell’Istituto Professionale Moretto Buona parte dell’edificio è occupata dai LABORATORI. Nelle tabelle che seguono sono evidenziati i laboratori esistenti e le relative attrezzature. Tutti i laboratori sono collegati con alla RETE INTRANET (sito GOLEM dell’Istituto). Laboratorio di Informatica INFO 1 Laboratorio di Informatica INFO 2 Laboratorio Linguistico Laboratorio di Fisica Laboratorio di Scienze INFO 1: Attrezzato con 15 PC collegati in rete per svolgere lezioni multimediali utilizzando i seguenti pacchetti applicativi: WORD, EXCEL, POWER POINT, PUBLISHER, DERIVE, CABRI. - N° 14 PC tipo “PENTIUM III 667 MHz” - n° 1 PC tipo “PENTIUM III 804 MHz (server)” INFO 2: Attrezzato con 21 PC nella stessa configurazione del 1° laboratorio. - N° 10 PC tipo “AMD SEMPRON 64 BIT 2500+” - n° 1 PC tipo “MIDI ATX 350 AMD ATHLON 3400/64” - n° 10 PC tipo “AMD XP 1800” LL: Vi sono 17 postazioni di lavoro tra loro separate e indipendenti; sono dotate PC multimediali e di cuffie e microfono per interagire con la consolle centrale governata dal docente; consente l’ascolto e la riproduzione di brani in lingua. Video-proiettore per la proiezione di film originali (sottotitolati in lingua inglese); Sui PC (tutti collegati in rete), sono stati installati (dal gruppo del prof Azzanni): • Window XP HE + service pack 2; • Office 2000 (word, excel, power point, outlook); • Acrobat Reader ver. 5; Winzip ITA • Norton Antivirus • Utility per controllo rete; • Power DVD sulle macchine dotate di lettore DVD LF: • Bancone per esperienze frontali fornito di rubinetti per acqua, aria compressa e alimentatore di tensione alternata; • 6 banconi (da 6 posti ciascuno) dotati di alimentatore per basse tensioni continue e alternate per la realizzazione di esperienze di laboratorio svolte dagli alunni stessi in piccoli gruppi Possono essere svolte esperienze di dinamica, cinematica, termologia, idrostatica, elettrodinamica, ottica, magnetismo. E’ dotato di TV e videoregistratore LS: Bancone fornito di rubinetti per acqua, gas, aria compressa e alimentatore di tensione bassa e alta, continua e alternata; Consente la realizzazione di esperienze frontali con la partecipazione a rotazione degli alunni. Cappa e armadio aspirante per riporre le sostanze utilizzate nelle esperienze di scienze. Attrezzato con plastici e microscopio, è dotato di TV e videoregistratore pag. 82 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Laboratori di Esercitazioni Pratiche elettricheelettroniche 2 Laboratori esercitazioni pratiche Misure Elettriche OE1- Attrezzato con: 1. 30 posti di lavoro con relativi pannelli per la realizzazione di semplici impianti elettrici di abitazione civile; 2. 10 computer per la realizzazione di disegni tecnici tramite pacchetto applicativo ORCAD 3. 1 postazione per il controllo e la verifica dell’impianto 4. pannelli di simulazione video-citofonica premontati OE2 - Attrezzato con tester, alimentatori, resistenze a decade (N° 10 acquistate nel seguente a.s.), condensatori ecc. per la realizzazione di misure elettriche, in piccoli gruppi di allievi, per la verifica sperimentale delle leggi introdotte nelle lezioni teoriche. Il laboratorio è fornito di 1 PC Pentium 4 ATX 300 con software Office 2000, Autocad 2000, e software vari di simulazione di circuiti. OE4 – E’ dotato di: • 6 banchi di prova attrezzati con 24 pannelli per la realizzazione di impianti automatici a ciclo continuo e per la simulazione di impianti industriali anche di potenza. • 2 pannelli per la simulazione di cicli di lavoro manuali e automatici • 6 computer per lo sviluppo di programmi simulati al PLC; un computer è collegato alla rete d’Istituto. • 1 computer Pentium (postazione insegnante) collegato alla rete. OE6 – Laboratorio attrezzato con strumenti di misura per il rilievo sia in AC che in DC dei parametri elettrici di macchine elettriche quali: trasformatori monofasi e trifasi, motori asincroni; dinamo; freno motori e generatori in c.c, carichi induttivi, capacitivi e ohmici. Inoltre è presente: 2 1 PC Pentium 4 ATX 300 con software vari di simulazione di circuiti. 3 2 PC per l’elaborazione delle misure se interfacciati con gli strumenti di misura (utilizzando il software specifico di interfacciamento) 4 1 pannello solare per il risparmio energetico 5 1 banco per l’azionamento a TIRISTORI con la regolazione in corrente, in frequenza e studio degli azionamenti in fase rigenerativa, della risposta in frequenza, della funzione di trasferimento del regolatore di corrente e del regolatore di velocità. 6 Macchine elettriche: trasformatori monofasi e trifasi, motori asincroni trafasi e monofasi, gruppo motore c.c. -generatore, gruppo motore asincrono trifasefreno Pasqualini, motore trifase a 2 velocità. 7 strumenti di misura (alcuni interfacciabili con PC), fra cui amperometri, voltmetri, wattmetri monofasi e trifasi, alcuni Digital-Lab e Analog-Lab, VIP e micro-VIP per misure multiple di impianti elettrici. OE7 – E’ presente: • 1 TRANSFERT attrezzato con 3 PLC per la simulazione di cicli di lavoro • 1 PULLER per la simulazione di cicli di lavoro; • 1 banco per il controllo della temperatura; • 1 banco per il controllo di motori passo-passo; 4 armadi di misura per il controllo di temperatura, livello, pressione e portata. pag. 83 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” OE5 – Vi si trovano: • 21 PC PENTIUM III collegati in rete e muniti di software OFFICE; Autocad LT; AUTOSKETCH; calcolo delle reti elettriche (ON-OFF); uno dei computer funziona da server di stampa comune; 2 Laboratori • 1 scanner ed una stampante laser (per la stampa in rete); di Sistemi ed • 1 hub per il collegamento in rete dei PC, con 24 postazioni; Automazione • 1 PLC SIEMENS, S7-300 Industriale • 8 PLC SIEMENS, S7-200 (uno per ogni coppia di PC); • 2 PLC PS306 per la simulazione di robotica industriale; • 2 PC per l’interfacciamento con un braccio meccanico con un transfert per l’autoattrezzamento di cicli di lavoro programmabili. OM1: Vi si trovano 8 torni paralleli tradizionali, 4 fresatrici universali tradizionali, una rettificatrice piana, un lapidello e una affilatrice per punte Officina elicoidali. Meccanica Completano la dotazione del laboratorio 8 postazioni per lavorazioni al banco e 2 trapani a colonna. Fornito di 1 PC Pentium 100 riciclato, con software Office 97, Autocad LT 97. LP: Attrezzato con 6 pannelli didattici della Festo per la realizzazione di Laboratorio di semplici automatismi pneumatici. Pneumatica Completano la dotazione anche un PLC e un pannello di tipo elettropneumatico. Fornito di 4 PC Pentium 100 riciclati, con software Office 97, Autocad LT 97 LT: E’ dotato di una attrezzatura per la misura e il controllo tridimensionale di pezzi meccanici (Dea) interfacciata ad un calcolatore elettronico per la registrazione delle misure effettuate. Sono disponibili 3 postazioni di lavoro con Laboratorio installati dei pacchetti software per la gestione statistica delle misure effettuate Tecnologico (controllo di qualità). Completano la dotazione una serie di strumenti di misura e controllo tradizionali e un durometro Galileo per prove di durezza. CAM: E’ dotato di 8 computer di ultima generazione collegati in rete e con collegamento diretto ad internet. (N° 5 PC ATX 300; N° 3 PC MIDI ATX CPU K6 III 400 MHz). I programmi installati sono: Microsoft Office 97 e 2000, Autocad LT 97 e 2000 Laboratorio e programmi specifici per la simulazione TRIDIMENSIONALE di lavorazioni CAM alle macchine utensili (Visicam). Completano la dotazione 1 stampante HP A3 a getto di inchiostro, un plottter A0 e uno scanner A4. Nella zone macchine sono presenti: un tornio CNC didattico (sistema Elcon 6) e una fresatrice Mi-Val CNC (sistema Bosh). CAD: Vi sono di 15 computer, di ultima generazione (Pentium 4- 300w ATX) stampante HP 1120 per fogli in A3: i programmi installati sono: Microsoft Laboratorio Office 2000 e Autocad 2000 LT. CAD Questo laboratorio viene utilizzato prevalentemente per il disegno bidimensionale affrontato nei primi tre anni di studio del corso meccanico. pag. 84 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” LTE: E’ dotato di 11 computer: i programmi installati sono: Microsoft Office 97 e 2000, Autocad LT 97 e 2000 e programmi specifici per l’area termo-idraulica (StimaWin, Rame 97, ecc.) per il calcolo del fabbisogno termico edifici e per il dimensionamento dell’impianto idraulico e termico. Una postazione di lavoro è dotata di accesso ad internet. Laboratorio Completano la dotazione 2 stampanti A4 a getto di inchiostro, una Termico stampante laser e uno scanner A4. Il laboratorio possiede un Pannello solare tipo “paradigma”. Il laboratorio possiede anche un impianto per la misurazione delle perdite di carico idrauliche. Sono inoltre presenti una serie di testi e riviste specifiche del settore consultabili solo nel laboratorio. OT: E’ presente una postazione di saldatura e varie postazioni di Officina termica lavoro per la realizzazione di semplici circuiti idraulici e termosanitari. LE3: Laboratorio utilizzato dalle classi quarte e quinte per esercitazioni a computer. E’ attrezzato con 15 postazioni multimediali connesse in rete. Ogni computer supporta il sistema operativo Windows; sono presenti programmi di simulazione elettronica e disegno elettronico. Completano la dotazione uno scanner e una stampante laser. LE4: Laboratorio di sistemi elettronici e telecomunicazioni. E’ fornito di una buona strumentazione sia di tipo analogico che digitale; sono presenti: oscilloscopi, multimetri, ponti RCL, generatori di funzione, frequenzimetri oltre a pannelli didattici per lo svolgimento di esercitazioni su telecomunicazioni e controlli elettronici. LE5: E’ un laboratorio di misure per le classi seconde. Vi sono 5 Laboratori di installati 8 computer non collegati in rete utilizzati per la simulazione Misure di circuiti elettronici oltre che per la stesura di relazioni tecniche. Elettroniche Sistemi La strumentazione, sia di tipo analogico che digitale, comprende 10 Elettronici oscilloscopi, 10 generatori di funzione frequenzimetri, alcuni DigitalLab e Analog-Lab. LE6: Si tratta di un laboratorio di misure per le classi terze: è dedicato alle misure e alle esercitazioni pratiche; possiede una completa strumentazione elettronica; LE7: Si tratta di un laboratorio di misure per le classi terze: è attrezzato con 16 computer connessi in rete; esso consente la realizzazione di progetti dei circuiti stampati, il disegno elettronico, la simulazione, la stesura di grafici e tabelle. Su ogni PC sono stati installati: Office 2000, Acrobat REader 6, Winzip, Norton Antivirus, Orcad, Circad, Microcap, Safety Card. Completa l’attrezzatura una stampante laser, uno scanner e una lavagna elettronica. pag. 85 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” All'interno della scuola vi è una sola PALESTRA (con attrezzature di fitness), la quale non è sufficiente per tutte le classi, questo impone l'utilizzo di una palestra esterna all'edificio. A fianco alla palestra vi è anche una SALA PESI. L'AULA MULTIMEDIALE, attrezzata con computer, impianto audio-video, telecamera, TV satellite, ecc.,è in grado di assolvere ad una serie di necessità didattiche: dalla microconferenza all'attività creativa in campo musicale. L'AULA MAGNA, completamente ristrutturata, con impianto di video-registrazione – può contenere fino a 200 persone. 10 IL MONITORAGGIO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il monitoraggio delle attività del POF costituisce un aspetto qualificante con il quale l'autonomia scolastica intende presentare gli aspetti più autentici dell'innovazione didattica e organizzativa. Le attività del POF riguardanti il recupero, l'approfondimento degli studenti e l'aggiornamento dei docenti vengono sottoposte a monitoraggio anche mediante questionari rivolti agli utenti. Gli obiettivi che si vogliono perseguire sono • ottimizzare l'uso delle risorse • valutare la progettazione in base alle mete educative, ai risultati attesi e a quelli ottenuti • certificare le competenze Il monitoraggio corrisponde ad esigenze interne all'Istituto che definisce criteri di qualità e risponde ai desideri dell'utenza che vede certificate le competenze acquisite e può esprimere un parere importante sul servizio ricevuto in relazione alle proprie aspettative. La raccolta e la diffusione delle informazioni costituiscono il punto di forza di un'efficace autoanalisi con la quale l'Istituto è in grado di evidenziare gli aspetti positivi e le eventuali carenze del "progetto educativo" di partenza. pag. 86 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” PARTE SECONDA REGOLAMENTO ATTUATIVO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 87 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 11 GLI ORGANISMI DELLA SCUOLA 11.1 Gli Organi Collegiali Gli organi collegiali della scuola sono stati istituiti dal DPR n.416 (31/5/1974). I loro compiti e competenze sono previsti dal decreto stesso integrato dalle norme di cui al testo unico n297 (16/4/1994), aggiornato dalla legge 59/1997 e dalle norme previste dallo “Statuto degli studenti” DPR n.249 (24/6/1998). In questo contesto ci si limita a ricordarne i tratti essenziali. 11.1.1 Il Consiglio d’Istituto È costituito dai rappresentanti dei genitori, dei docenti, degli studenti, del personale ATA e dal Dirigente Scolastico. Elegge al suo interno la Giunta Esecutiva. È presieduto da un genitore eletto nel Consiglio stesso. Provvede a deliberare su proposta della Giunta esecutiva in materia economica e su tutto ciò che è previsto dalle vigenti disposizioni. 11.1.2 Il Collegio dei Docenti È responsabile degli aspetti didattici e formativi di tutte le attività svolte dall'Istituto e nell'Istituto. È composto da tutti i docenti in servizio cui spettano le deliberazioni inerenti a proposte e a progetti a carattere didattico, cioè curricolare, extracurricolare, educativo ed organizzativo, limitatamente a quanto di sua pertinenza. In particolare il Collegio: • programma, valuta periodicamente ed adegua l’offerta formativa della scuola; • propone al Dirigente Scolastico i criteri per la composizione delle classi e per la formulazione dell’orario scolastico; • delibera il calendario scolastico e l’adozione dei libri di testo; • propone l’acquisto dei sussidi didattici; • elegge i docenti Rappresentanti del Collegio; • individua le Funzioni Strumentali al POF e designa i docenti incaricati; • approva i tutti i corsi e le attività didattiche svolte in proprio o per conto o in collaborazione con enti od organismi esterni. 11.1.3 Il Comitato per la Valutazione del Servizio Tale comitato è istituito secondo le vigenti disposizioni in materia di disciplina per gli allievi allo scopo di fornire in caso di sanzione grave la possibilità agli allievi di sostenere le loro ragioni anche in vista di una possibile revisione del provvedimento. Tale comitato si compone del Dirigente Scolastico, di due docenti, di un genitore, di un rappresentante del personale ATA e di uno studente. pag. 88 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 11.1.4 I Consigli di Classe Il Consiglio di Classe è composto dai docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti degli studenti. Ha il compito di formulare proposte in ordine all’azione educativa e didattica, di valutare l’andamento della classe sotto i diversi profili, di proporre attività integrative e interventi di sostegno e recupero. Si riunisce con la sola presenza dei docenti per le valutazioni periodiche e finali e per il coordinamento didattico. 11.1.4.1 Il “tutor di classe” • • • • • • • • • • • Il Consiglio di classe designa il tutor, all'inizio dell'anno scolastico, con i seguenti criteri: disponibilità personale ad assumere un impegno di particolare delicatezza ed oneri aggiuntivi, anche in termini di riunioni e formazione; titolo specifico (partecipazione a seminari, corsi di formazione sulla comunicazione e sulla gestione del gruppo…); esperienza professionale (docente possibilmente di ruolo); rispetto, ove possibile, della continuità didattica; incarico preferibilmente in una sola classe; Compiti del tutor: osservazione sistematica dei singoli e della classe, al fine di conoscere i comportamenti degli studenti nell'ambito cognitivo e relazionale, ricorrendo, ove possibile, all'attività di counseling (ascolto); individuazione delle tensioni e dei conflitti tra studenti o tra studenti e docenti e soluzione degli stessi; informazione puntuale al Consiglio di classe sulle dinamiche cognitive e ralazionali individuate e compilazione della relazione finale, secondo lo schema predisposto dall'Istituto; controllo dei debiti e dei crediti formativi degli studenti e segnalazione alle famiglie della loro risoluzione; segnalazione e controllo dei casi di studenti aventi diritto a progetti speciali (stranieri, portatori di handicap, "passerella" verso altre scuole…); informazione e consiglio agli allievi in relazione alle attività extracurriculari e allo svolgimento di eventuale attività di stage. Per i tutor delle classi prime e terze: • somministrazione di questionari, test di ingresso e verifica dei prerequisiti richiesti per lo svolgimento del programma. Per la nomina del tutor si dovranno osservare i seguenti criteri: • docente di ruolo; • rispetto, ove possibile, della continuità didattica; • incarico in una sola classe. • pag. 89 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 11.2 Le Articolazioni del Collegio Docenti 11.2.1 Le Funzioni Strumentali al POF Le “Funzioni Strumentali al POF” sono docenti, designati dal Collegio dei Docenti, con l’incarico di svolgere compiti organizzativi complessi e attività di coordinamento tese alla realizzazione del Piano per l’offerta formativa. Nella nostra scuola sono in numero di nove; per ciascuna di esse i compiti individuati dal Collegio nella sua più recente deliberazione per il corrente anno scolastico sono: FUNZIONI STRUMENTALI Figura 1 Formulazione 2012/13 Coordinamento delle attività annuali del POF • • • • • 2 Coordinamento delle attività per la promozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) • • • 3 • • Promozione, coordinamento e valorizzazione dell’attività di stages, Alternanza Scuola / Lavoro e relativi rapporti con le aziende. Monitoraggio e valutazione delle attività. Coordinamento dei servizi agli studenti delle prime classi • • • • 6 Promozione, coordinamento e valorizzazione dell’attività di stages, Alternanza Scuola / Lavoro e relativi rapporti con le aziende. Monitoraggio e valutazione delle attività. Coordinamento dell’attività di Stages e Alternanza Scuola Lavoro per la sezione Istituto Professionale • 5 Coordinamento per l’inserimento e la valorizzazione delle nuove tecnologie all’interno dell’Istituto. Monitoraggio e valutazione delle attività. Coordinamento dell’attività di Stages e Alternanza Scuola Lavoro per la sezione Istituto Tecnico • 4 Coordinamento delle attività di aggiornamento del POF. Coordinamento delle attività aggiuntive ed integrative per gli studenti Coordinamento dei Progetti didattici Coordinamento delle attività di aggiornamento dei docenti Monitoraggio e valutazione delle attività. Accoglienza e ascolto. Coordinamento test ingresso. Analisi della dinamica del rendimento scolastico. Monitoraggio e valutazione delle attività. Coordinamento dei servizi di orientamento per la sezione Istituto Tecnico • • Promozione delle attività di orientamento per i genitori e gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Promozione delle attività di orientamento per gli pag. 90 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • 7 Coordinamento per le attività di Educazione Ambientale • • • • 8 Educazione al rispetto dell’ambiente. Coordinamento delle attività mirate al risparmio energetico. Coordinamento e programmazione delle iniziative per la conoscenza delle fonti energetiche. Monitoraggio e valutazione delle attività. Coordinamento delle attività di accoglienza ed inserimento degli studenti stranieri neoimmigrati • • • 9 studenti del secondo anno per la scelta dell’indirizzo Organizzazione della partecipazione alle attività di orientamento promosse dalle università e delle aziende. Monitoraggio e valutazione delle attività. Coordinamento delle attività di accoglienza e valutazione finalizzate all’inserimento ed all’accompagnamento degli studenti stranieri. Organizzazione e coordinamento delle attività di inserimento, sostegno e recupero realizzate anche in rete. Monitoraggio e valutazione delle attività svolte e dei risultati ottenuti Coordinamento delle attività connesse con la Scuola in Ospedale • • • • • Coordinamento delle attività della scuola in ospedale Coordinamento dei progetti di istruzione domiciliare Riferimento per i rapporti con la Struttura Ospedaliera e l’Ufficio Scolastico Regionale Coordinamento situazioni interne connesse a problematiche sanitarie Monitoraggio e valutazione dell’attività. 11.2.2 I Consigli di Dipartimento - Dipartimenti disciplinari È composto dai docenti che esercitano la loro professione nella stessa disciplina e\o classi di concorso indicata dal ministero (graduatoria). Tale consiglio è coordinato da un docente delegato dal Dirigente, tenuto conto dell’indicazione formulata dal dipartimento durante la prima seduta dell’anno scolastico, fra coloro che maggiormente conoscono la realtà dell’istituto e dei suoi laboratori in base alle competenze specifiche e rispetto ad un programma annuale o pluriennale. Il Consiglio esercita tutte le prerogative propositive che la legge riconosce al Collegio Docenti ed in particolare suggerisce: le proposte per il piano dell’offerta formativa, le proposte per il piano delle attività e le proposte di acquisto tese al miglioramento di detta offerta. pag. 91 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” - Dipartimenti di indirizzo I Dipartimenti di Indirizzo sono previsti dai Regolamenti degli Istituti Tecnici e Professionali della riforma. Costituiscono un raccordo tra i vari ambiti disciplinari per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per Competenze, all’Orientamento ed alla Valutazione degli apprendimenti. Sono formati dalle materie delle aree di Indirizzo e coordinati da un docente delegato dal Dirigente, tenuto conto dell’indicazione formulata dal dipartimento durante la prima seduta dell’anno scolastico. I dipartimenti di Indirizzo: individuano i bisogni formativi e piani di aggiornamento del personale promuovono la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti. 11.2.3 La Commissione Acquisti 11.2.3 Commissione Acquisti Il presente capitolo sarà soggetto a revisione alla luce dell’evoluzione della normativa relativa alla gestione degli uffici tecnici negli istituti del settore tecnologico, introdotti dalla riforma, non appena saranno più chiari e definiti compiti e attribuzioni, al fine di rendere compatibili le esigenze normative con l’organizzazione interna. 11.2.3.1 Composizione La Commissione è costituita da 6 docenti eletti dal Collegio dei Docenti. 11.2.3.2 Compiti La Commissione, tenuto conto del POF e dei piani di sviluppo (in generale articolati su più anni) proposti dai Coordinatori di Dipartimento, elabora e sottopone al Collegio dei Docenti i criteri generali relativi alle linee di attuazione dei piani. Nel fare questo tiene conto della coerenza delle richieste avanzate negli anni e dell’azione di monitoraggio sugli acquisti svolta dall’Ufficio Tecnico, che conserverà uno storico degli acquisti articolato per reparto. Valuta le richieste relative al piano acquisti annuale per attrezzature tecnico-scientifiche e per materiali di consumo, proposte dai coordinatori, sotto il profilo della coerenza con le linee generali. Le richieste dovranno essere formulate con un’articolazione temporale di attuazione. La commissione esprime un parere al Dirigente Scolastico, in linea con le politiche di sviluppo dell’Istituto, relativamente alle percentuali di disponibilità per investire in ogni dipartimento, e propone un ordine di priorità degli acquisti, basandosi sulle motivazioni addotte dai proponenti, sulla “storia” del reparto, sulla coerenza con i piani. pag. 92 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Verifica l’effettivo utilizzo delle attrezzature e dei materiali acquistati negli anni precedenti, redigendo una relazione scritta che rimarrà come documentazione per le commissioni degli anni successivi. Stila un rendiconto degli investimenti effettuati nel corso dell’anno scolastico, che rimane come documento di lavoro per le successive commissioni. Riferisce al collegio Docenti sul suo operato, presentando i documenti redatti e le valutazioni dei membri della commissione circa l’andamento dell’anno. 11.2.3.3 Area di Progetto La commissione, sentite le richieste dei consigli di classe, propone un accantonamento per le attività straordinarie relative alle Aree Progetto. Questa tipologia di spesa è differente rispetto a quelle proposte dai gruppi in quanto per sua natura poco strutturata ed è quindi necessaria una differente modalità operativa. Le richieste dovranno essere di modesta entità ed avere un carattere di urgenza che richiede un intervento immediato. La commissione esprime in merito a queste richieste un parere e riferisce al collegio al termine dell’anno scolastico. I consigli di classe che decidono di operare l’attività di laboratorio per progetti faranno pervenire al Dirigente Scolastico, tramite l’ufficio tecnico, la bozza dei progetti che vogliono adottare e tutte le modifiche che andranno apportate al progetto nel corso dell’anno, anche in funzione della scansione temporale dell’attività didattica, in modo tale da rendere quanto più semplici le procedure di approvvigionamento, consentendo eventualmente di accorpare le richieste con quelle di altri progetti sviluppati in altre classi e/o in altri reparti. 11.2.3.4 Coordinatore Il Dirigente, su indicazione della commissione, nomina un coordinatore con i seguenti compiti operativi: • Tenere i rapporti con gli uffici e gli organi collegiali della scuola garantendo l’accesso alle informazioni circa la disponibilità finanziaria; • Operare in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico e l’ufficio acquisti ai quali si appoggia per ogni aspetto tecnico-amministrativo del suo lavoro; • Fornire chiarimenti al Dirigente, alla Giunta ed al C.d.I. sui piani presentati e nel caso di variazioni propone eventuali correzioni; • riceve eventuali richieste presentate al di fuori dei piani di acquisto e le sottopone alla commissione perché questa esprima il proprio parere di merito circa l’ammissibilità e la priorità; • Riferire a fine anno scolastico al Collegio dei Docenti le valutazioni della commissione in merito al piano, alla sua corretta attuazione ed informare sul grado di utilizzi delle attrezzature. 11.2.4 La Commissione Biblioteca 11.2.4.1 Composizione In quanto emanazione del Collegio dei Docenti, la Commissione è costituita da: • la Funzione Strumentale al POF, se deliberata dal Collegio (con funzioni di Coordinatore)o da un incaricato del D.S., pag. 93 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • • un docente elette da ciascun Consiglio di Dipartimento, un rappresentante del personale ATA, addetto alla biblioteca, un rappresentante degli studenti, un rappresentante dei genitori. 11.2.4.2 Compiti • • • • • • • • • • I compiti principali della Commissione possono essere così riassunti: sulla base del POF, elaborare le linee guida generali di funzionamento e di sviluppo della Biblioteca, da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli altri Organi competenti; contribuire alla definizione dell’organizzazione dei servizi di biblioteca (regolamenti di accesso ai vari servizi e apparecchiature), da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli altri Organi competenti; proporre i criteri di gestione del patrimonio esistente (libri, videocassette, cd rom), da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli Organi competenti, e – sulla base di tali criteri, nonché delle richieste dell’utenza e delle necessità della biblioteca - formulare le proposte di acquisto di nuovo materiale da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli altri Organi competenti; definire i criteri per la raccolta e l’utilizzo didattico del materiale prodotto dalla Scuola (tesine, dispense ecc.), da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli altri Organi competenti; proporre progetti specifici per l’uso didattico delle nuove tecnologie (multimediale, editoria elettronica, Internet) e per lo sviluppo/aggiornamento delle risorse e dei servizi della biblioteca; raccogliere i contributi di tutti gli interessati. Il Coordinatore della Commissione ha la funzione di: indire le riunioni della Commissione, coordinarne i lavori e curare l’attuazione di quanto approvato dagli Organi competenti, redigere, con la Commissione, la relazione annuale sul lavoro svolto da sottoporre al Collegio dei docenti per l’opportuna valutazione, essere punto di riferimento per iniziative, attività e progetti che coinvolgano la biblioteca e i suoi servizi, tenere i contatti, nei limiti e nei modi opportuni, con enti e strutture esterni attinenti o coinvolti nelle attività svolte dalla biblioteca. 11.2.5 I Rappresentanti del Collegio I Rappresentanti del Collegio sono 5 docenti, eletti dal Collegio stesso nella sua prima seduta annuale, con funzioni di rappresentanza e garanzia del Collegio per quanto riguarda le sue prerogative e la realizzazione delle sue delibere. Sulla base dei principi generali del POF, in particolare: • sono punto di riferimento per quanto attiene gli aspetti didattici e formativi delle attività e delle iniziative realizzate dall'Istituto, anche in collaborazione con Enti o privati esterni; pag. 94 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • • assieme alle Funzioni Strumentali al POF, provvedono al monitoraggio ed all’aggiornamento del POF; elaborano il regolamento del Collegio dei Docenti; garantiscono il raccordo tra le autonome scelte del Dirigente Scolastico e del Collegio dei Docenti; collaborano con la Presidenza nel predisporre il lavoro del Collegio dei Docenti. 11.2.6 La Commissione Viaggi d’istruzione Ne fanno parte 5 membri eletti dal Collegio nella prima seduta annuale. Ha il compito di diffondere il regolamento dei viaggi d’istruzione e fornire il supporto al fine di garantire la conformità delle proposte dei Consigli di Classe. I membri eletti dovranno essere di Ruolo e avere una specifica preparazione per quanto attiene alle vigenti disposizioni in materia e conoscere le decisioni prese dal Consiglio d’Istituto al riguardo. 11.2.7 L’Organo di Supporto Tecnico al Piano per l’Offerta Formativa Tale organo è formato dalla Dirigenza Scolastica, dalla Direzione Affari Generali, dalle Funzioni Strumentali al POF ed ha il compito di: • pubblicizzare adeguatamente le attività del Piano per l’Offerta Formativa; • stabilire i raccordi sul piano tecnico - organizzativo per la realizzazione del Piano per l’Offerta Formativa; • definire le strutture logistiche a disposizione delle Funzioni Strumentali al POF per l’espletamento dei loro compiti. 11.2.8 La Commissione delle Attività Integrative ed Aggiuntive La Commissione è composta da: • il Dirigente Scolastico (o un suo delegato), • un docente designato da ciascun Consiglio di Dipartimento, • il docente che ricopre la Funzione Strumentale al POF, che svolge compiti di coordinamento. La commissione raccoglie le proposte di attività integrative aggiuntive provenienti dalle Riunioni di Dipartimento, dai genitori, dagli studenti, nonché proposte di natura interdisciplinare. La commissione classifica le proposte e definisce i criteri per formulare l’offerta complessiva da sottoporre al Collegio dei Docenti. pag. 95 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 11.3 Gli Organismi di Rappresentanza degli Studenti 11.3.1 I rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto I rappresentanti degli studenti, nel numero di quattro, secondo la normativa vigente, vengono eletti annualmente. Essi, oltre a partecipare al Consiglio d’Istituto, assolvono i seguenti incarichi: • richiedono la convocazione del Comitato studentesco e ne presiedono i lavori; • organizzano, in collaborazione con la Dirigenza scolastica e i docenti, assemblee di Istituto per gli studenti; • curano i rapporti con i rappresentanti degli studenti delle altre scuole; • fungono da tramite, relativamente agli studenti, con la Dirigenza scolastica ed il Collegio dei Docenti; • collaborano con le Funzioni Strumentali al POF nella definizione dell’offerta formativa; • coordinano lo svolgimento di attività proposte dagli studenti; • raccolgono le proposte inerenti all’utilizzo dei fondi da destinarsi alle attività extracurricolari; • organizzano la festa d’Istituto. 11.3.2 I rappresentanti attivi nella Consulta provinciale I rappresentanti attivi nella Consulta provinciale, oltre alle competenze dell’organo di cui fanno parte, hanno diritto di partecipare al Comitato studentesco dell’Istituto. Essi lavorano in collaborazione con i rappresentanti d’Istituto, in particolare riguardo alle attività che concernono i rapporti con le altre scuole. 11.3.3 Il Comitato studentesco Il Comitato studentesco è composto da tutti i rappresentanti di classe e dagli studenti eletti nel Consiglio di Istituto e nella Consulta Provinciale. Tale organo assolve i seguenti compiti: • consulta ed è consultato dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto; • approva le proposte relative alle attività extracurricolari ed esprime un parere riguardo alle spese ad esse inerenti; • discute le problematiche degli studenti e si preoccupa della diffusione dei risultati didattici nelle varie classi. 11.3.4 I rappresentanti degli studenti nelle commissioni I rappresentanti degli studenti nelle commissioni sono eleggibili tra tutti gli studenti dell’Istituto. È compito dei rappresentanti d’Istituto raccogliere le candidature per ogni commissione. Il comitato studentesco elegge con voto palese i vari rappresentanti. La presenza di rappresentanti degli studenti è richiesta nelle commissioni: • Biblioteca; pag. 96 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • Garanzia disciplinare; Vengono eletti inoltre due studenti per l’aggiornamento del POF. 12 LE NORME 12.1 Le Basi dell’Offerta Formativa 12.1.1 CORSO SERALE - PROGETTO SIRIO - Criteri per l’inserimento dei nuovi iscritti Il Comitato Tecnico Scientifico del Corso Serale propone le seguenti procedure nell’ambito della riorganizzazione del Progetto Sirio supportate dalla relativa modulistica. Inserimento nuovi iscritti: I nuovi iscritti si dividono in 2 categorie: tipo a) studenti dalla scolarizzazione regolare e documentata; tipo b) studenti per i quali risulta incerto il percorso scolastico e la formazione, insufficiente ed incompleta documentazione. per Tipo a) l’inserimento dei nuovi iscritti in possesso di titoli di studio di scuola secondaria superiore italiana, avviene a cura della presidenza che assegna la classe in base ai criteri di massima espressi nella tabella riportata. Provenienza (ultima classe frequentata Inserimento con promozione) 1° anno scuola professionale 2° anno scuola professionale 3° anno scuola professionale 4° anno scuola professionale 5° anno scuola professionale Classe prima scuola tecnica o liceo Classe seconda scuola tecnica o liceo Diploma di scuola tecnica o di liceo Classe prima Classe seconda Classe terza Classe quarta (stesso indirizzo) Classe quinta (stesso indirizzo) Classe seconda Classe terza Classe terza N.B.: l’inserimento nelle classi può avvenire con eventuali debiti o crediti Tipo b) la scheda personale viene integrata con il modello “Inserimento nuovi iscritti”. Il modello costituisce l’avvio del percorso scolastico dello studente all’interno del corso serale “Progetto Sirio”. Il C.T.S. valuta la documentazione presentata, la confronta con le richieste dello studente e propone un inserimento di massima nella classe che ritiene più opportuna. Il C.T.S., provvede ad accertare mediante test e colloqui il grado di preparazione, e/o si esprime sulla attribuzione della classe. La valutazione fin qui espressa ha valore di proposta, mentre la delibera spetta al c.d.c., che assegna anche eventuali debiti (anche riferiti a singoli moduli della materia). pag. 97 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Coloro che richiedono il passaggio ad una classe diversa da quella assegnata, (il corso Sirio prevede questa opportunità sempre che si rispettino i vincoli legati all’età o ad una bocciatura nell’ultimo anno scolastico) devono fare esplicita domanda sul modello”richiesta di cambio classe”. Anche in questo caso il C.T.S., provvede ad accertare mediante test e/o colloqui il grado di preparazione, ed esprime un eventuale parere favorevole al passaggio che comunque sarà deliberato dal c. d.c. Richiesta crediti: Gli interessati al riconoscimento di crediti formali e non formali ne devono fare esplicita richiesta sul modello “Richiesta di riconoscimento crediti” che verrà consegnato dal tutor di classe. Il riconoscimento di tali crediti avviene su delibera del consiglio di classe e ratifica del CTS entro il termine ultimo del primo trimestre o quadrimestre. I crediti non formali devono essere valutati dal docente della disciplina che li certifica, sulla base della documentazione presentata e a seguito di colloquio e/o verifica. Il docente compila il modello”certificazione del credito non formale” e lo sottopone all’approvazione del C.d.C. Recupero debiti: Gli interventi di recupero avverranno su proposta del C.d.C. secondo una delle seguenti modalità: - corso IDEI (sabato mattina o pomeriggio fuori dell’orario scolastico); - sportello (fuori dell’orario scolastico individuale); - recupero in itinere. Le modalità di verifica del recupero dei debiti scolastici avverranno secondo la programmazione decisa dai rispettivi Consigli di Classe. La certificazione del recupero del debito è a cura dell’insegnante, il quale è tenuto a compilare l’apposito modello “certificazione del recupero del debito” e a presentarlo al C.d.C. ai fini della verbalizzazione durante gli scrutini. Il modello andrà ad integrare la cartella personale dello studente. 13 L’ESTENSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 13.1 I corsi di Formazione I corsi non dovranno interferire con le attività e le finalità della scuola e dovranno essere specificati: le modalità di partecipazione e coinvolgimento del personale, l’utilizzo delle strutture ed l’ente proponente. Per entrambe le tipologie di corsi (IFTS e Formazione Permanente), è coinvolto il Collegio Docenti per gli aspetti di sua competenza, quali ad esempio: • l'organizzazione didattica dei corsi; • la definizione dei criteri di assegnazione degli incarichi di docenza; • la valutazione delle ricadute didattiche delle iniziative. pag. 98 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” In ogni caso l'attuazione del corso non deve comportare, di massima, oneri finanziari per l'Istituto. 14 L’INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 14.1 Gli Stage Aziendali • • • • • Lo studente iscritto è tenuto: alla frequenza e, in caso di assenza, alla presentazione di una giustificazione scritta; al rispetto degli orari concordati; al rispetto delle persone e delle cose nelle aziende nelle quali viene svolta l’attività; alla raccolta di appunti che costituiranno la base di una relazione finale (individuale o di gruppo) che verrà corretta, integrata e valutata dagli insegnanti, secondo criteri comuni concordati con la Funzione Strumentale al POF; alla comunicazione, alla condivisione e alla discussione con i compagni di classe non partecipanti alla stage dei contenuti della relazione finale in orari opportuni concordati con gli insegnanti. L’attività degli stages è coordinata e monitorata dalla Funzione Strumentale al POF preposta, che agisce in collaborazione con i tutors di classe, nell’ambito dei progetti annualmente definiti ed approvati dal C.D. 14.2 Le attività extracurricolari L’adesione ai corsi avviene, consultato il tutor della classe, compilando un modulo di iscrizione reperibile presso la segreteria studenti. Sarà compito della Presidenza gestire l'aspetto organizzativo degli stessi e garantire il rispetto dei criteri indicati. L'iscrizione ad un corso obbliga lo studente alla frequenza e alla giustificazione di eventuali ore di assenza. Al termine dell'iniziativa è previsto che lo studente possa esprimere un suo giudizio sul corso mediante un test informativo. La partecipazione con profitto ai corsi verrà valutata ai fini dell'attribuzione del credito scolastico di fine anno. 14.2.1 Normativa Gli studenti possono essere impegnati di norma in attività extracurricolari per un massimo di 20 ore a quadrimestre, oltre la normale attività di recupero Si attivano i corsi ai quali si iscrivono almeno 12 studenti (nel caso sia prevista attività di laboratorio), 15 studenti per gli altri corsi o almeno il 70% degli allievi, nel caso della partecipazione dell'intera classe. Se, durante lo svolgimento del corso, il numero dei partecipanti cala del 30% il corso viene di norma interrotto: può continuare con il parere favorevole del Dirigente Scolastico, sentita la Funzione Strumentale al POF preposta. In ogni caso tutti i corsi, extracurricolari e curricolari, devono terminare, di norma, entro il 30 aprile dell'anno scolastico in corso. pag. 99 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” L'elenco dei corsi approvati dal Collegio dei Docenti e il relativo progetto viene esposto in un apposita bacheca. I docenti referenti e le Funzioni Strumentali al POF incaricate si preoccupano di aggiornare la stessa. 14.2.2 Priorità All’atto di definire il Piano delle Attività il Collegio dei Docenti terrà conto delle seguenti priorità: a) corsi di recupero e sportelli b) attività integrative in orario curricolare c) attività integrative in orario extracurricolare, con la precedenza ai corsi attinenti alla figura professionale del perito o alla formazione scientifico tecnologica richiesta agli studenti del Liceo e ai corsi di lingua straniera. 15 LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO AGLI STUDENTI 15.1 Corsi di Sostegno e di Recupero L'insegnante curricolare indica l'elenco degli studenti interessati, propone quante ore siano necessarie e dichiara la propria disponibilità o meno ad effettuare il corso. Nel caso di corsi di recupero del debito si tratta di norma di 10 ore. Compatibilmente con le altre discipline del Consiglio di classe o con le altre iniziative programmate viene stilato un calendario dei corsi. Se l'insegnante titolare non avesse dato la propria disponibilità si cercherà all'interno dell'Istituto un insegnante disponibile ad effettuare il corso stesso. Al termine dell'attività il docente registrerà oltre al calendario dell'attività effettivamente svolta, le presenze degli allievi, gli argomenti trattati e un giudizio sui risultati del corso (in termini di interesse, la partecipazione, il rendimento dei partecipanti e la ricaduta nel processo di apprendimento). Nel caso di attività volte al recupero del debito scolastico contratto nell'anno scolastico precedente il Dipartimento predispone una prova di verifica volta a stabilire se lo studente è riuscito a saldare tale debito. Il Consiglio di Classe visto l'esito della prova delibera il superamento (o meno) del debito e lo comunica alla famiglia. 15.2 Gli Sportelli • • • • É allestito un punto di riferimento per acquisire le iscrizioni; avvisare gli studenti qualora non si raggiunga il minimo di iscrizioni previsto; avvisare gli studenti dell'eventuale assenza del docente avvisare il docente di ritirare il modulo registro con le prenotazioni degli studenti e di restituirlo compilato. Si predispone una bacheca sulla quale i docenti referenti di sportello indicano il calendario delle lezioni. L'adesione allo sportello da parte dello studente è volontaria, ma costituisce impegno a partecipare. pag. 100 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Lo studente assente allo sportello dovrà giustificare tale assenza al docente referente entro una settimana. L'assenza non giustificata si configura come negligenza ed inciderà sulla valutazione finale del Consiglio di Classe. Sportelli di tipo a ( a tema) • Lo Sportello viene attivato con un numero minimo di cinque studenti fino ad un massimo di otto, oltre i quali lo Sportello può essere raddoppiato. Sportelli di tipo b ( lavoro individualizzato) Lo Sportello viene attivato anche per un solo studente per un modulo unitario di mezz'ora (per gli studenti del corso diurno9 e di un'ora (per gli studenti del corso serale, tenuto conto della particolare situazione didattica e di disagio che questo tipo di studenti-lavoratori debbono sopportare). Per ogni sportello è previsto un docente referente per ciascun Dipartimento che si incarica di: • tenere aggiornata la bacheca; • raccogliere le adesioni degli studenti • informare mensilmente la Funzione Strumentale al POF responsabile. • Il monitoraggio sarà effettuato dalla Funzione Strumentale al POF coadiuvata dai referenti di sportello. 16 I SERVIZI E LE RISORSE MATERIALI DELLA SCUOLA 16.1 La Biblioteca • • L’accesso alle Norme UNI e CEI avviene attraverso l’uso di indici annuali, ora su supporto informatico, organizzati per codice, argomento e gruppo di appartenenza. L’accesso a Internet è consentito ai docenti e agli studenti nel rispetto del regolamento vigente. 17 IL MONITORAGGIO DELL’OFFERTA FORMATIVA 17.1 ATTIVITÀ DI SPORTELLO Per le attività di sportello e i corsi di approfondimento sono previsti due diversi tipi di valutazione: Monitoraggio quantitativo nel quale figurano le seguenti informazioni: • Argomento proposto • Proponente o gruppo proponente • Materie e docenti coinvolti • Alunni interessati pag. 101 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” • • • • Entità del progetto (ore di progettazione, ore di lezione curricolare o extracurricolare, ore di laboratorio) Strutture coinvolte (aule, laboratori, palestre) Coinvolgimento del personale tecnico e ausiliario Modalità di iscrizione Monitoraggio qualitativo: è uno strumento utile ai fini della riconferma o riprogettazione didattica dell'iniziativa nell'anno scolastico successivo. Comprende una verifica finale volta a valutare il raggiungimento degli obiettivi, viene predisposto dai docenti relatori e riguarda i contenuti e le abilità che il corso intendeva sviluppare. È costituito da un questionario con il quale l'utente fornisce informazioni sulla qualità del servizio [rispetto alle aspettative (modalità, tempi, tipo di approfondimento, acquisizione delle informazioni)]. 18 NORME COMUNI Le riunioni delle Commissioni devono essere verbalizzate. I docenti eletti nelle diverse articolazioni previste, di norma, possono assumere un solo incarico di coordinamento. I docenti delegati del Dirigente Scolastico, di norma, non sono Rappresentanti del Collegio né Coordinatori. Tutte le articolazioni del Collegio e le figure di coordinamento hanno la durata di un anno scolastico. Le Commissioni indicate ai punti 10.2.3 e 10.2.4, per perseguire i propri obbiettivi, entro le prime due convocazioni, stendono un calendario di massima degli incontri per la programmazione delle attività. pag. 102 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” PARTE TERZA REGOLAMENTI E PIANO DI EMERGENZA DI ISTITUTO pag. 103 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 19 REGOLAMENTO DI ISTITUTO (approvato dal Consiglio di Istituto in data 4 maggio 2004 e modificato in data 25 maggio 2005) PREMESSE Il comportamento degli Studenti, come quello di tutti, deve essere coerente con la Costituzione dello Stato Italiano rispettoso delle Leggi, dei Regolamenti applicabili e deve uniformarsi a quell’insieme di norme comportamentali che vanno sotto il nome generico, ma non per questo meno chiaro, di “buona educazione”. Questo regolamento si inquadra in questa ottica e d è reso necessario dalla peculiarità della scuola quale ambiente di cultura e di formazione ed è strettamente collegato al DPR 24 giugno 1998 n° 249, noto come Statuto degli Studenti che ne è parte integrante. A queste norme generali si aggiungono e si possono aggiungere altri regolamenti specifici per ambienti e situazioni particolari quali, citiamo come esempi non esaustivi, i laboratori, le palestre, la biblioteca. Esso promuove una partecipazione attiva di allievi, docenti, non docenti e genitori perché il compito educativo è di tutte le componenti della scuola, da esercitarsi prima di tutto con l’esempio. La scuola costituisce una comunità di lavoro, di ricerca. di studio e di apprendimento nella quale gli allievi, con l’aiuto dei docenti e di tutto il personale della scuola, si formano al senso di responsabilità e autonomia individuale. I rapporti tra le varie componenti della scuola saranno improntati al reciproco rispetto, al colloquio e alla collaborazione. La nostra scuola, per le dimensioni e per la dinamica di funzionamento, richiede il massimo di serietà, di partecipazione e di responsabilità di tutti in un confronto serio, civile e democratico delle idee e delle proposte. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA FREQUENZA La frequenza delle lezioni è per gli studenti un diritto-dovere ed è pertanto obbligatoria. Si ricorda che il titolo di studio e le materie di insegnamento richiedono una costante presenza degli allievi sia alle lezioni, che alle esercitazioni pratiche, che a tutte le attività a carattere umanistico o tecnico scientifico che si svolgono nell’ambito normale delle lezioni. CONDIZIONI GENERALI Di norma non sono consentite entrate posticipate oltre l’inizio della terza ora di lezione ed uscite anticipate prima della fine della quarta ora, eventuali deroghe saranno concesse dal dirigente scolastico o suo delegato, per gravi e documentati motivi. I permessi di uscita ed entrata in deroga all’orario ufficiale non sono cumulabili. RITARDI Tutti gli ingressi in ritardo rispetto all’orario ufficiale delle lezioni debbono essere giustificati. Gli allievi che giungeranno in ritardo alle lezioni potranno accedere direttamente alle aule. L’insegnante, di norma, non ammetterà in aula lo studente che arriva con oltre 10 minuti di ritardo. Superato tale ritardo lo studente è ammesso in classe all’inizio della seconda ora, giustificherà il giorno successivo. Nel caso di entrata posticipata, comunque non oltre l’inizio della terza ora di lezione, l’ammissione in aula sarà autorizzata dall’ufficio di vice-presidenza previa verifica e valutazione dei motivi di tale ritardo. Tutti i ritardi saranno in ogni caso registrati sul Registro di Classe indicando l’ora in cui lo studente viene ammesso in aula e dovranno essere giustificati di norma il giorno successivo e comunque in tempi brevi, utilizzando gli appositi spazi del Libretto Scolastico. Tutti i docenti della classe ed in particolare, il Tutor presteranno particolare attenzione al ripetersi sistematico di ritardi e di assenze in modo da cercare di ottenere dallo studente una maggiore puntualità ed impegno. Il ripetersi dei ritardi, delle assenze e delle mancate giustificazioni comporta l’avviso alla famiglia da parte del Tutor di classe, avviso che deve essere registrato sul Registro di Classe e sul Libretto dello Studente. PERMESSI PERMANENTI DI ENTRATA POSTICIPATA pag. 104 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Per motivi giustificati, la Presidenza, valutati tali motivi, potrà rilasciare permessi di durata predeterminata o valevoli l’intero anno scolastico, di entrata posticipata che verranno segnati sul Registro di Classe e sul Libretto Scolastico. PERMESSI DI USCITA ANTICIPATA Gli allievi non possono uscire dall’Istituto durante l’orario scolastico. Tuttavia nel corso delle ore di insegnamento gli allievi possono eccezionalmente e per gravi motivi, lasciare l’Istituto solo se autorizzati dalla Presidenza. Tale autorizzazione verrà rilasciata soltanto su richiesta scritta, da presentarsi entro le ore 8.00 del giorno precedente l’uscita presso la segreteria di Presidenza, utilizzando gli appositi spazi sul Libretto scolastico, essa potrà riguardare esclusivamente le ultime due ore di lezione. Il numero massimo di uscite consentite, nell’arco dell’anno scolastico, non potrà essere superiore a 8 (otto). L’uscita verrà annotata sul Registro di Classe. PERMESSI PERMANENTI DI USCITA ANTICIPATA Per motivi giustificati la presidenza valutati tali motivi, in genere dovuti al trasporto pubblico, potrà rilasciare permessi di durata predeterminata o valevoli l’intero anno scolastico, di uscita anticipata che verranno segnati sul Registro di Classe e sul Libretto Scolastico. ASSENZE Per i giorni di assenza dalle lezioni gli allievi presenteranno giustificazione scritta all’insegnate della prima ora del giorno in cui si ripresentano a lezione utilizzando il Libretto Scolastico. L’accettare la giustificazione in tempi, comunque brevi, successivi al primo giorno di ripresa delle lezioni sarà a discrezione del Docente. Qualora il Docente non accetti il ritardo della giustificazione o non consideri validi i motivi di una assenza, pur ammettendo in classe lo studente, ne informerà il Tutor della classe, con un’annotazione sul Registro di Classe, per gli eventuali opportuni provvedimenti. I genitori, a semplice richiesta, possono prendere visione delle assenze del proprio figlio registrate ed aggiornate dalla Segreteria. Le famiglie si impegnano ad informare la Segreteria della scuola delle variazioni di indirizzo e di numero telefonico. ASSENZA COLLETTIVA E ARBITRARIA La normativa e la giurisprudenza indicano chiaramente che tali assenze non possono essere giustificate ed è necessario che sia comunque evidenziato il provvedimento di riammissione, in mancanza del quale lo studente non può essere accettato in classe. Per questa evenienza sono stati predisposti appositi spazi sul Libretto Scolastico sul quale il genitore (per i minorenni) o il maggiorenne (per sé stesso) sottoscriverà la dichiarazione: “sono a conoscenza della volontaria astensione (non giustificabile) di mio figlio del giorno ..... e chiedo la sua riammissione”. Il provvedimento di riammissione sarà vistato dal docente e trascritto sul Registro di Classe. Il Tutor di Classe raccoglierà i motivi delle assenze collettive ed i modi con cui tale decisione è stata determinata e li presenterà al primo Consiglio di Classe utile per valutare eventuali sanzioni che si suggerisce, come previsto, comportino studio aggiuntivo. STRUTTURE ED ARREDI DELLA SCUOLA Gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. La scuola affida alla maturità dei Docenti, del personale A.T.A. (Amministrativi, Tecnici, Ausiliari) ed agli allievi ogni materiale necessario a conseguire le finalità formative che si prefigge, consapevole che il rapporto fiduciario è parte integrante di dette finalità formative ed è il più adatto alla salvaguardia delle strutture. All’inizio di ogni anno scolastico, le aule vengono affidate alla classe di competenza con apposito verbale firmato da due allievi e di questa consegna ne viene dato avviso alle famiglie. La classe risponderà di eventuali danneggiamenti ad essa imputabili. Qualora la classe rilevasse danneggiamenti di cui non ne ha responsabilità, sia per cause estranee, sia per causa della normale usura durante l’uso corretto, deve darne immediata informativa in presidenza che valuterà i danneggiamenti e cercherà di individuarne le cause. In mancanza di tale informazione la classe ne verrà ritenuta responsabile. I servizi igienici vengono affidati alle classi di competenza del corridoio, con apposita circolare della Dirigenza all’inizio di ogni anno scolastico. pag. 105 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Eventuali danneggiamenti saranno a carico delle classi affidatarie e non del fondo per atti vandalici di ignoti. Il rimborso economico del danno non esclude automaticamente le sanzioni disciplinari. SISTEMA DISCIPLINARE Agli alunni che manchino ai doveri scolastici, così come definiti dal DPR 24 giugno 1998, n° 24, Statuto degli Studenti, in particolare all’art. 3 (Doveri) dal presente regolamento e da altre leggi e regolamenti applicabili, sono inflitte, secondo la gravità delle mancanze, le seguenti sanzioni disciplinari: a) richiamo; b) ammonizione privata o in classe; c) sospensione dalle lezioni. Per mancanze non gravi viene inflitta la sanzione a) da parte del Docente che le rileva. Per mancanza al dovere di frequentare regolarmente ed assolvere assiduamente agli impegni di studio, di rispettare anche formalmente tutti i componenti della scuola e mantenere un comportamento corretto, di osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza, di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e di non arrecare danni al patrimonio della scuola, si infliggono le sanzioni di cui alla lettera b) . Qualora concorrano circostanze attenuanti, e avuto riguardo al profitto e alla precedente condotta, può essere inflitta la sanzione a). In caso di recidiva, o qualora le mancanze assumano particolare gravità, può essere inflitta la sanzione c). Le sanzioni a) e b) sono inflitte dal docente o dal dirigente scolastico, la sanzione c) dal Consiglio di Classe, che ha comunque sempre facoltà di infliggere quelle di grado inferiore. La sanzione b) può essere accompagnata da attività in favore della comunità scolastica, attività che può essere sostitutiva della sanzione c). Tali attività possono essere di due tipi a seconda delle mancanze commesse: 1. studio individuale a casa con successiva relazione a beneficio della classe; 2. ove possibile, riparazione diretta del danno sotto la guida del personale della scuola. Qualora la riparazione del danno non sia possibile esso dovrà essere risarcito. Il risarcimento o la riparazione del danno non escludono automaticamente la sanzione disciplinare. In entrambi i casi b) e c) l’attività deve svolgersi in un tempo proporzionato all’infrazione commessa e compatibile con l’espletamento dei normali impegni di studio. Delle sanzioni b) e c) deve essere data comunicazione ai genitori. Dei procedimenti disciplinari di cui alle lettere b) e c) viene redatto verbale, da parte dell’organo individuale, o collegiale, competente ad infliggere la sanzione, dal quale risultino tutti gli estremi dell’episodio commesso, eventuali testimoni, le ragioni dello studente che dovrà essere sempre invitato ad esporle, l’attività in favore della comunità, se prevista, nonché successivamente l’avvenuto espletamento della stessa. I danni per i quali non fosse possibile individuare i colpevoli vengono risarciti dalla classe o da un gruppo di classi o da tutti gli studenti della scuola a seconda di come sia stato possibile individuare i responsabili o i gruppi di responsabili. La presenza degli studenti nei laboratori è governata dai regolamenti degli stessi. ORGANO DI GARANZIA L’organo di garanzia come previsto dal DPR 24 giugno 1998 n° 249, Statuto degli Studenti competente per i ricorsi di chi è sottoposto a sanzione è composto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, che lo presiede, da due docenti, da un genitore, da uno studente e da un A.T.A. eletti dal Consiglio di Istituto tra i suoi componenti e opera come previsto dal citato DPR. IL TUTOR DI CLASSE Tutti i docenti si opereranno in modo da prevenire comportamenti che abbisognino di sanzioni ed in particolare il Tutor di classe mantenendo i contatti e collaborando con le famiglie ove necessario ed opportuno. DIRITTO DI ASSOCIAZIONE È garantito il diritto di associazione degli studenti purché le finalità non siano in contrasto con quelle della Istituzione scolastica. Agli studenti, come gruppo classe o associazione è destinato dal Dirigente Scolastico un apposito locale della scuola. La presenza all’interno di questo locale è definita dal Regolamento già deliberato dal Consiglio di Istituto. La partecipazione di eventuali esterni dovrà essere di volta in volta autorizzati. APPROVAZIONE E MODIFICHE Questo regolamento è approvato dal Consiglio di Istituto in data 4 maggio 2004 ed annulla e sostituisce i precedenti. pag. 106 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Esso può essere modificato in parte o completamente dal Consiglio di Istituto o da altro organismo cui la legge od i regolamenti trasferissero queste competenze. Il Dirigente Scolastico può apportare modifiche di lieve entità dovute a motivi di opportunità e di urgenza richiedendone la ratifica alla prima riunione utile dell’organismo competente. Il Dirigente Scolastico, nei limiti e sotto la propria responsabilità, può individuare “norme di comportamento” specifiche, che non abbiano significato e forza di regolamento, quali, a titolo di esempio non esaustivo, le modalità di ingresso e uscita degli studenti, le modalità degli intervalli delle lezioni ed il comportamento da tenere negli stessi. Qualora si ravvisasse in queste norme le caratteristiche tipiche di regolamento esse vanno portate in Consiglio di Istituto che è comunque competente, anche a mezzo di apposita commissione, a dirimere eventuali difformità di interpretazione del presente regolamento. 20 LO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA (DPR 24 giugno 1998, n. 249) Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. pag. 107 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. pag. 108 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297. 2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presideuto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica pag. 109 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 21 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI STUDENTI STRANIERI INSERITI PER LA PRIMA VOLTA NELLA SCUOLA Incaricato Materiale da richiedere o da consegnare Tempi Obiettivi 1. Su richiesta di un’eventuale iscrizione si avvisa la referente per gli studenti stranieri che organizza un colloquio con la famiglia Assistente amministrativo Modulo colloquio stranieri Tempestivamente Avviare il protocollo accoglienza 2. Colloquio orientativo sulle caratteristiche e sul funzionamento della scuola con lo studente e i genitori e informativo sul percorso scolastico dello studente e prima valutazione di conoscenza della lingua italiana Referente stranieri • Pof intero e parti tradotte che riguardano il patto formativo con la famiglia Modulo colloqui stranieri Scheda studente Su appuntamento • 3. Dopo formale impegno della famiglia a iscriversi, nel caso lo studente richieda di essere inserito in classi successive alla prima, Somministrazione di test dell’area logico-matematica ,scienze, inglese, disegno, fisica Docenti delle varie discipline Test d’ingresso delle varie discipline. Possibilmente tradotti. Su appuntamento Attività • • Se si iscrive in prima somministrazione dei test pag. 110 di 115 • Informare sulle caratteristiche della scuola italiana in generale e sulla nostra scuola nello specifico. Acquisire informazioni sulla storia scolastica dello studente per scegliere l’inserimento più adatto. Valutare le competenze pregresse IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” della classe tradotti 4. Se non si iscrive in prima, scelta della clas-se di inserimento (in qsta fase non è definitiva, può subire variazioni successive solo in positivo) e conseguente comunicazione alla famiglia Dirigente, collaboratori, referente, secondo i seguenti criteri: - Percorso scolastico - Età anagrafica - Esito dei test 5. Iscrizione Assistente amministrativo 6. Scelta della sezione Dirigente scolastico Dopo i test Iscrizione+mod Richiedere vaccinazioni e dichiarazione di valore Orario segreteria Iscrizione Patto formativo con la famiglia In contemporanea all’iscrizione Favorire l’inserimento dello studente Referente Coordinatore di classe Criteri: % di stranieri; max a stranieri della stessa etnia. 7. Presentazione dello studente al coordinatore di classe 8. Informare i docenti del cdc Referente Scheda studente In contemporanea all’iscrizione Coordinatore di classe Scheda studente In contemporanea all’iscrizione 9. Secondo colloquio con lo studente e test d’ingresso di italiano dettagliato Referente Scheda studente In contemporanea all’iscrizione 10. Assegnazione di uno studente tutor che parli la stessa lingua dello studente neoarrivato 11. Informare la classe dell’arrivo di uno studente Referente Primi giorni dopo l’arrivo dello studente Favorire inserimento dello studente Favorire inserimento dello studente Raccogliere informazioni sulla storia scolastica da presentare al cdc Valutare le competenze linguistiche. Favorire l’orientamento e l’inserimento. Coordinatore di classe Primi giorni dopo l’arrivo dello studente Creare un clima di accoglienza nella classe. pag. 111 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” che conosce poco o niente la lingua italiana e spiegarne il percorso scolastico. 12. Formulazione di un progetto didattico e di PEP ( nuclei fondanti, obiettivi minimi) per tutte o per alcune discipline e conseguente valutazione differenziata. 13. Frequenza obbilgata al corso di Italiano L2 interno 14. Uso di testi facilitati e nel primo periodo di frequenza, somministrazione di sole verifiche scritte 15. Elaborazione di criteri di valutazione comuni Ogni docente della classe Documento PEP Primo consiglio di classe con partecipazione della referente. Permettere allo studente con scarse competenze linguistiche di partecipare all’attività scolastica. Docente distaccata Testo di grammatica Dall’inserimento nella scuola Docenti del cdc Documenti prodotti Entro la fine del primo anno Acquisire la lingua per comunicare e avviarsi ad apprendere quella per studiare Favorire l’inserimento nella realtà scolastica italiana offrendo strumenti per un efficace percorso formativo. Commissione intercultura. Commissione intercultura, docenti delle varie discipline. Approvazione successiva del C.D. Documenti prodotti pag. 112 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” 23 ESTRATTO DEL PIANO DI EMERGENZA D’ISTITUO (D.L. 626/94 e successive integrazioni) 23.1 Norme comportamentali degli Studenti Conoscere e gestire le emergenze Scopo di queste note è fornire succinte e chiare indicazioni sul comportamento da tenere in caso di emergenza e di evacuazione. La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l’evacuazione parziale o totale dell’edificio scolastico può manifestarsi per le cause più disparate. Gli eventi che potrebbero richiedere tale procedura sono generalmente i seguenti: • incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico • crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola • ordigno esplosivo all’interno della scuola • evento sismico • emergenza tossico-nociva Sono state affisse nei corridoi della scuola ed in tutte le aule le planimetrie indicanti le uscite d’emergenza, le vie di fuga, i punti di raccolta fissati. Si raccomanda di familiarizzare con queste indicazioni per individuare e memorizzare la via di fuga appropriata da ogni ambiente dell’istituto. La conoscenza del tragitto e del comportamento da tenere permette di affrontare la situazione di pericolo con atteggiamento razionale e corretto, consentendo un’azione pianificata di spostamento da un luogo pericoloso ad un luogo sicuro. ORGANIZZAZIONE DEGLI ALLIEVI In ogni classe si individueranno alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni: Allievo APRI-FILA, con il compito di aprire le porte e,se il corridoio non è impegnato da altre classi, condurre i compagni verso l’area di raccolta; Allievo SERRA-FILA, con il compito di verificare che nessuno si attardi in aula e chiudere la fila; Norme di comportamento al segnale d’allarme Per allertare l’intera popolazione scolastica è previsto l'utilizzo degli altoparlanti presenti in ogni aula con comunicazioni che indichino il tipo di emergenza, il tipo di evacuazione (parziale o totale) e cosa fare. Se necessario l’allarme potrebbe essere dato con il sistema porta a porta laddove siano necessarie comunicazioni specifiche per poche classi. Sono di seguito indicate le azioni che devono essere eseguite dagli allievi in caso di segnalazioni di pericolo. Atti da compiere appena avvertito l’ordine di evacuazione, gli allievi presenti nell’edificio devono immediatamente interrompere ogni attività ed apprestarsi all’esodo ordinatamente (ricorda che l’uscita di sicurezza più vicina è ad una distanza massima di 60 metri dalla porta dell’aula; anche camminando lentamente tale distanza si percorre in poco tempo). mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo. tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, zaini, ecc) prendendo solo, se a portata di mano, un indumento per proteggersi dal freddo disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami camminare in modo sollecito, senza soste e senza spingere i compagni collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento attenersi strettamente alle indicazioni dell’insegnante i disabili, che dovranno lasciare l’aula per ultimi, vanno aiutati da due o tre compagni o dall’unità di personale incaricato e dall’eventuale insegnante di sostegno in caso di infortunio occorre segnalare subito il fatto all’insegnante pag. 113 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” Atti vietati • • • • usare l’ascensore rientrare nei locali marciare controcorrente al flusso di evacuazione e/o fermarsi nei punti di transito allontanarsi a piedi, con autovetture o altri veicoli 23.2 PROCEDURE OPERATIVE NORME DI COMPORTAMENTO VALIDE PER OGNI CIRCOSTANZA: Alla diramazione dell’allarme: Mantieni la calma 5. Interrompi immediatamente ogni attività 6. Lascia tutto l’equipaggiamento 7. Incolonnati dietro l’apri-fila 8. Ricordati di non spingere, non gridare e non correre 9. Segui le vie di fuga indicate 10. Raggiungi la zona di raccolta assegnata NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO Se ti trovi in luogo chiuso: Mantieni la calma Non precipitarti fuori Resta in classe e riparati sotto il banco, sotto l’architrave della porta o vicino ai muri portanti Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi perché cadendo potrebbero ferirti Se sei nei corridoi, in bagno o nel vano scale rientra nella tua classe o in quella più vicina Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandona l’edificio senza usare l’ascensore e ricongiungiti con gli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata Se sei all’aperto: 8 Allontanati dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferirti 9 Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo sotto qualcosa di sicuro come una panchina 10 Non avvicinarti ad animali spaventati NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO D’INCENDIO Mantieni la calma Se l’incendio si è sviluppato in classe esci subito chiudendo la porta • Se l’incendio è fuori dalla tua classe ed il fumo rende impraticabili le scale ed i corridoi, chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati • Apri la finestra e, senza esporti troppo, chiedi soccorso • Se il fumo non ti fa respirare filtra l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto) • Non spalancare mai una porta dietro cui è in atto un incendio:l’apporto improvviso di ossigeno alimenta le fiamme che possono investire il volto di chi si trova davanti alla porta. • E’ possibile verificare la portata dell’incendio tastando la porta chiusa dall’esterno:se anche le parti superiori sono scottanti, la stanza è completamente investita dalle fiamme. pag. 114 di 115 IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto” NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI NUBE TOSSICA Mantieni la calma Rientra immediatamente in classe, chiudi repentinamente ed accuratamente porte e finestre. • Attendi aiuti ed istruzioni 23.3 Informazioni Conclusive E’ normale che una situazione di potenziale pericolo crei uno stato di tensione emotiva (negli studenti, ma anche negli adulti). In un sistema complesso e con alta concentrazione di persone, come la scuola, tale situazione può portare ad un comportamento con reazioni irrazionali (panico). Per fronteggiare efficacemente tale condizione, evitando reazioni pericolose per se e per la collettività, è necessario conoscere bene l’ambiente in cui l’emergenza si evolve (la planimetria dell’edificio e la disposizione delle vie di fuga), sapere che comportamenti mettere in atto (le procedure operative sopra elencate), essere preparati alla situazione (comportarsi come appreso nelle prove di evacuazione). Ricorda che la tua scuola è organizzata per affrontare situazioni di emergenza, è dotata dei necessari dispositivi di sicurezza e dispone di personale appositamente formato per fronteggiare tali emergenze. Durante l’anno scolastico il tuo Tutor svolgerà una lezione su questi argomenti dandoti tutte le informazioni necessarie e rispondendo alle tue domande. Verrà effettuata una prova di sfollamento che ti permetterà di prendere confidenza con i comportamenti che devi tenere (e servirà ai responsabili della sicurezza per testare il piano di evacuazione ed apportare le eventuali necessarie modifiche per il suo miglioramento). Come vedi sei un attore importante del “progetto sicurezza” e pertanto ti chiediamo di collaborare in modo serio ed efficace. pag. 115 di 115