2 le basi dell`offerta formativa

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2 le basi dell`offerta formativa
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Ministero dell’Istruzione, dell’’Università e della Ricerca
ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE “Benedetto Castelli”
Sezioni associate: Istituto Tecnico “B. Castelli”
Istituto Professionale “Moretto”
Via Cantore, 9 25128 BRESCIA tel 030 3700267 fax 030 395206
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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INDICE
PREMESSA
Parte Prima
Linee guida del piano dell’offerta formativa
1 L’identità del nostro Istituto
1.1 Le origini dell’Istituto di Istruzione Superiore “B. Castelli”
1.2 Il ruolo nel contesto bresciano
Rivedere l’introduzione con le indicazioni storico-economiche
2 Le basi dell’offerta formativa
2.1 L'Istituto Tecnico Industriale
Vecchio ordinamento
2.1.1 Il Biennio
2.1.2 Le Specializzazioni del Triennio
2.1.2. 1 Elettrotecnica e Automazione
2.1.2. 2 Elettronica e Telecomunicazioni
2.1.2.3 Meccanica
2.1.2. 4 Metallurgia: Progetto Coordinato tecnologico ad indirizzo Metallurgico
2.1.2. 5 Informatica Industriale: Progetto assistito “ABACUS”
2.1.2. 6 Termotecnica
2.1.2. 7 Chimica
Nuovo ordinamento
2.1.2. 8 Elettronica ed Elettrotecnica
2.1.2. 9 Meccanica, Meccatronica ed Energia
2.1.2.10 Chimica,Materiali e Biotecnologie
2.1.2.11 Informatica e Telecomunicazioni
2.1.2.12 Trasporti e Logistica
2.1.3 I corsi serali: Il Progetto Sirio
2.1.3.1 Motivazioni e finalità
2.1.3.2. Biennio: rientri formativi
2.1.3.3 Triennio: rientri formativi
2.1.3.3.1 Elettrotecnica e automazione
2.1.3.3.2 Meccanica
2.1.3.3.3 Informatica
2.1.3.4 Caratteristiche del Corso Sirio
2.1.3.5 Organizzazione didattica
2.2 Istituto Professionale “Moretto”
Vecchio ordinamento
Nuovo ordinamento
2.2.1 IP Istituto Professionale
2.2.2 IeFP Istruzione e Formazione Professionale (Diurno e Serale)
2.3 Liceo Scientifico Tecnologico: Progetto assistito Brocca
2.4 Scuola in Ospedale: La sezione ospedaliera
2.4.1 Le dinamiche organizzative
2.4.2 l’utenza, la Didattica e le Moderne tecnologie
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2.5 L’attività didattica
2.5.1 Finalità generali
2.5.2 Obbiettivi educativi
2.5.2.1 Area cognitiva (Sapere)
2.5.2.2 Area cognitiva (Saper Fare)
2.5.2.3 Area affettiva (Saper Essere)
2.5.3 La programmazione
2.5.4 Linee Metodologiche
2.5.5 La valutazione del profitto
2.5.6 I prerequisiti
2.5.7 Intercultura
2.5.8 Alcune considerazioni in prospettiva
3 L’estensione dell’offerta formativa
3.1 I corsi di Istruzione e Formazione Tecnico superiore
3.2 I corsi di Formazione Permanente
3.2.1Generalità
3.2.2 Finalità
3.2.3 Obbiettivi
3.2.4 Metodologia
3.2.5 Strumenti
4 L'integrazione dell'offerta formativa
4.1 I progetti e le collaborazioni con professionisti esterni in ambito curricolare
4.2 Collaborazione scuole aziende
Alternanza Scuola/Lavoro e stage
4.2.1 Gli stage aziendali
4.2.2 Alternanza scuola/lavoro
4.2.3 Figure coinvolte nell’esecuzione delle attività di Alternanza scuola/lavoro e stage
4.3 Le attività extracurricolari
4.3.1 Corsi di preparazione ed esami
4.4 Centro Sportivo Scolastico
4.5 I progetti
4.5.1 L'accoglienza
4.5.2 Progetto “INTERCULTURA E ITALIANO L2”
4.5.3 Bisogni Educativi Speciali (BES)
4.5.4 Conversatore madrelingua in lingua Inglese
4.5.5 Istruzione domiciliare, istruzione a distanza
4.5.6 Progetto Educazione alla salute
4.5.7 Educazione ambientale
4.5.8 Corso annuale di IeFP
5 Le attività di sostegno agli studenti
5.1 Le attività di accoglienza per le classi iniziali
5.2 Gli interventi didattici integrativi
5.2.1 Corsi propedeutici
5.2.2 Corsi di sostegno e recupero
5.2.3 Sportelli
5.2.3.1 Le diverse tipologie di sportello
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6 L’orientamento scolastico: in ingresso, in corso e in uscita
7 Sostegno e valorizzazione del merito
8 Le attività di sostegno al personale della scuola
8.1 L’attività di accoglienza per i nuovi docenti
8.2 La produzione di materiali didattici
8.3 I corsi di aggiornamento
9 I Servizi e le risorse materiali dell’Istituto: sede “B. Castelli” e sede “Moretto”
9.1 La biblioteca
9.1.1 Organizzazione dei servizi
9.2 La sala stampa e il servizio fotocopie
9.3 I laboratori e le aule speciali
9.4 Le palestre
9.5 I Laboratori e le Aule Speciali dell’Istituto Professionale Moretto
10 Il monitoraggio del piano dell’offerta formativa
Parte Seconda
Regolamento attuativo del piano dell’offerta formativa
11 Gli organismi della scuola
11.1 Gli Organi Collegiali
11.1.1 Il Consiglio d’Istituto
11.1.2 Il Collegio dei Docenti
11.1.3 Il Comitato per la Valutazione del Servizio
11.1.4 I Consigli di Classe
11.1.4.1 Il “tutor di classe”
11.2 Le articolazioni del Collegio dei Docenti
11.2.1 Le Funzioni Strumentali al POF
11.2.2 I Consigli di dipartimento
11.2.3 La Commissione Acquisti
11.2.3.1 Composizione
11.2.3.2 Compiti
11.2.3.3 Area di Progetto
11.2.3.4 Coordinatore
11.2.4 La Commissione Biblioteca
11.2.4.1 Composizione
11.2.4.2 Compiti
11.2.5 I Rappresentanti del Collegio
11.2.6 La Commissione Viaggi d’istruzione
11.2.7 L’Organo di Supporto Tecnico al Piano per l’Offerta Formativa
11.2.8 La Commissione delle Attività Integrative ed Aggiuntive
11.3 Gli organismi dei rappresentanza degli studenti
11.3.1 I rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto
11.3.2 I rappresentanti attivi nella Consulta provinciale
11.3.3 Il Comitato studentesco
11.3.4 I rappresentanti degli studenti nelle commissioni
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12 Le Norme
12.1 Le basi dell’offerta formativa
12.1 I Corsi Sirio (serale)
13 L’estensione dell’offerta formativa
13.1 I corsi di Formazione
14 L’integrazione dell’offerta formativa
14.1 Gli stage aziendali
14.2 Le attività extracurricolari
14.2.1 Normativa
14.2.2 Priorità
15 Le attività di sostegno agli studenti
15.1 Corsi di sostegno e recupero
15.2 Gli sportelli
16 I servizi e le risorse della Scuola
16.1 La Biblioteca
17 Il Monitoraggio dell’offerta formativa
17.1 L’Attività di sportello
18 Norme Comuni
Parte terza
REGOLAMENTI E PIANO DI EMERGENZA
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21
22
Il Regolamento di Istituto
Lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
Protocollo di Accoglienza per gli studenti stranieri inseriti per la prima volta nella scuola
Estratto del Piano di emergenza dell’Istituto
22.1 Norme comportamentali degli studenti
22.2 Procedure operative
22.3 Informazioni conclusive
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Premessa
Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti tenendo conto dei
contributi pervenuti dalle rappresentanze dei Genitori e degli Studenti.
Il Piano si articola in tre documenti:
1 linee guida dell’offerta formativa
2 il Regolamento Attuativo del POF (aspetti organizzativi e normativi)
3 Regolamenti e piano di emergenza
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PARTE PRIMA
LINEE GUIDA DEL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
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1 L’IDENTITÀ DEL NOSTRO ISTITUTO
1.1 Le origini dell’Istituto di Istruzione Superiore “B. Castelli”
Per ritrovare il nucleo originario di questa scuola bisogna risalire agli ultimi decenni della
dominazione austriaca in Lombardia. Nel dicembre 1839 infatti Gabriele Rottini (Brescia 17921858), un pittore bresciano che aveva studiato a Milano e Firenze e che univa agli interessi
artistici un impegno in campo pedagogico, presentò all’Imperiale Real Direzione delle scuole
elementari della provincia di Brescia un’istanza in cui chiedeva di poter aprire una scuola di
pittura, destinata soprattutto ai fanciulli poveri, e univa alla domanda il programma che
contemplava l’avvio di corsi di pittura figurata ribadendo il carattere benefico dell’istituzione,
che avrebbe dovuto sostenersi economicamente attraverso una sottoscrizione dei privati.
L’autorizzazione venne concessa nel 1841 e da quel momento l’Istituto Rottini iniziò
ufficialmente la sua attività, che trovò larghi consensi nella popolazione tanto che nel 1848 il
pittore chiese alla Congregazione Municipale una nuova e più decorosa sede al secondo piano
di palazzo Tosio, dove, dopo il munifico lascito del conte Paolo Tosio, era collocata anche la
Pinacoteca.
Nel 1851 l’Istituto Rottini si trasformò in scuola pubblica: un gruppo di padri di alunni che
frequentavano la scuola ne chiese infatti la pubblicizzazione sostenendo che con i mezzi privati
essa non avrebbe potuto sussistere. Nacque così la Scuola Comunale di pittura, arti e mestieri
annessa alla pinacoteca Tosio, che fu sistemata in un locale dell’ex convento di Santa Maria
della Pace, di fronte a palazzo Tosio. All’indirizzo propriamente artistico si affiancava ora un
settore dedicato all’apprendimento del disegno tecnico per la preparazione di artigiani che
avrebbero trovato sbocco in diversi settori produttivi dell’economia bresciana.
Dopo il conseguimento dell’Unità la trasformazione in senso tecnico industriale della scuola
divenne più accentuata. Con la nomina a presidente dell’istituzione dell’architetto Antonio
Tagliaferri, il 2 gennaio 1865 venne approvato un nuovo regolamento che affermava : “È
istituita in Brescia una scuola comunale di disegno applicato alle arti meccaniche e ai mestieri,
e di preparazione alle superiori scuole di Belle Arti”. La formazione pittorico-decorativa
passava così in secondo piano e, in parallelo allo sviluppo economico e al decollo industriale
della provincia in età zanardelliana, si avviavano i corsi di disegno geometrico e di macchine.
All’inizio degli anni Ottanta la scuola ebbe un primo riconoscimento statale da parte del
Ministero di Agricoltura, industria e commercio che contribuì alle spese di gestione erogando
un sussidio per il pagamento degli insegnanti; nel 1885 il Comune, utilizzando una somma di
denaro messa a disposizione dalla Società Bacologica Bresciana, decise l’acquisto di palazzo
Bonoris in via Tosio per collocarvi la sede della scuola, che due anni dopo, in seguito alla
delibera del Consiglio Comunale del 21 marzo 1887, venne intitolata al Moretto. Nel 1888,
grazie ai giudizi lusinghieri dell’architetto Camillo Boito inviato come ispettore dal Ministero,
venne aumentato il sussidio statale; in seguito furono riorganizzati i corsi con un’ulteriore
accentuazione dell’indirizzo tecnico con l’apertura di officine e una sezione tecnico-pratica
industriale per la formazione di capi-operaio e si incominciò ad impartire nozioni di
elettrotecnica.
Con la crescita del numero degli allievi anche la sede di palazzo Bonoris risultò tuttavia
inadeguata, all’inizio del XX secolo il Consiglio Comunale decise allora il trasferimento nei più
ampi spazi dell’ex monastero di Santa Chiara. Dopo essere stato indemaniato nel 1804, il vasto
complesso monumentale era stato acquistato nel 1834 dall’abate Baldoni, che vi aveva
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trasferito il suo collegio, e in seguito venduto agli amministratori del Collegio Peroni, dai quali
lo comperò il Comune nel 1887 per fondarvi un Convitto e scuole Commerciali. Sciolte anche
queste istituzioni, si decise di collocare nel monastero la Scuola Moretto che qui rimase fino
al 1961.
Nel Novecento lo sviluppo in senso tecnico della scuola fu sempre più evidente. Nel corso
della Prima Guerra Mondiale nacque una sezione per lavoranti di proiettili, alla fine del
conflitto si fecero la sezione per capitecnici e per l’avviamento al lavoro. Con tutto questo
complesso di corsi, diurni e serali, a partire dall’anno scolastico 1923-24 la scuola assunse la
denominazione di “Istituto professionale Moretto” ed alla fine degli anni Venti la sede dell’ex
monastero di Santa Chiara venne radicalmente ristrutturata per sistemare gli spazi necessari ad
ospitare nuove officine e laboratori. Momento decisivo nella storia della scuola fu, nel 1939, la
statalizzazione e la conseguente nascita dell’Istituto Tecnico Industriale Statale, in seguito alla
approvazione della legge Bottai che riformava l’intero sistema scolastico italiano;
nell’occasione i corsi serali furono scorporati e trasferiti altrove, mentre gli spazi e le
attrezzature di via Santa Chiara furono assegnati alla nuova istituzione, che aveva il compito di
formare Periti Industriali Capitecnici nelle due specializzazioni di Meccanica ed Elettrotecnica.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la crescita del numero degli iscritti pose in primo piano
l’esigenza di una nuova sede: il problema del reperimento dell’area trovò soluzione nel marzo
1951 quando il commendatore Federico Palazzoli offrì in dono un’area di sua proprietà di circa
26.000 metri quadrati, posta ad est di via S.Bartolomeo. La donazione venne ufficialmente
accettata nel successivo mese di luglio dal Consiglio provinciale, presieduto dall’avvocato
Ercoliano Bazoli; fu redatto un progetto e la costruzione terminò nel 1961.
Nella nuova sede, oltre alle due specializzazioni di “Meccanica” ed “Elettrotecnica” furono
avviate anche quelle di “Metallurgia” ed “Elettronica”. L’evoluzione dell’istituto, attento a fare
proprie le esigenze del mondo dell’industria e del lavoro per offrire ai suoi studenti, oltre a una
buona formazione di base, validi sbocchi professionali, ha portato negli ultimi anni a nuove
specializzazioni: è nato così il corso di “Informatica” e dal 1994-95 è attivo il Progetto
Coordinato Tecnologico ad indirizzo metallurgico che sostituisce il vecchio corso di
Metallurgia. Inoltre dall’anno scolastico 1993/94 è attivo il Liceo Scientifico-Tecnologico
secondo il progetto sperimentale “Brocca”. Dall’a.s. 2005-06 è attivo, unico nella Provincia di
Brescia, il corso di Perito Chimico. Nello stesso anno scolastico è stato anche avviato il corso
per Periti industriale In Informatica nel corso Serale (prog. Sirio).
Nell’anno scolastico 2012-2013 gli originari Istituti Tecnico Industriale “B: Castelli” e
Professionale “Moretto” hanno dato luogo all’Istituto di Istruzione Superiore “B. Castelli”
composto dalle due sezioni originarie.
Il Documento qui di seguito rappresenta il primo lavoro di riunificazione delle due realtà
con il duplice impegno di salvaguardare le due identità funzionali alle esigenze della provincia
di Brescia e di riunificare alcuni processi interni per consentire di rafforzarne i ruoli sul
territorio.
1.2 Il ruolo nel contesto bresciano
L’Istituto Tecnico Industriale “Benedetto Castelli” conta oggi oltre 232 docenti, circa 95 tra
ausiliari, impiegati, tecnici ed amministrativi ed è numericamente uno tra i più grandi Istituti
scolastici d’Italia.
L’Istituto Tecnico accoglie circa 1900 studenti tra corsi diurni, serali e di Liceo Scientifico
Tecnologico, giovani destinati ad integrarsi nel contesto industriale bresciano caratterizzato per
lo più, dalla piccola e media impresa dove tuttavia non mancano neppure grossi complessi
industriali.
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La realtà industriale bresciana, a vocazione fondamentalmente meccanica e metallurgica,
presenta anche comparti a tecnologia emergente quali quelli dell’automazione, della robotica, e
delle software house. In ognuno di questi ambiti la richiesta di diplomati è forte e le occasioni
occupazionali risultano diversificate per gli ex studenti del Castelli, scuola che ha costituito
fino ad un vicino passato, per le specializzazioni di Elettrotecnica, Meccanica, Elettronica e
Metallurgia, e più recentemente di Informatica un riferimento di alto profilo nella formazione
di tecnici che hanno saputo imporsi a livello provinciale, nazionale e mondiale.
L’attività tecnico-didattica che si svolge all’Istituto "B.Castelli" (sia nella sezione IT che
nella sezione IP), caratterizzata dall’insegnamento integrato tra docenti tecnici e docenti
tecnico-pratici e dall’utilizzo sistematico e massiccio dei laboratori consente agli studenti di
cimentarsi con studi ed esperienze significativi e strettamente collegabili a processi scientifici e
industriali. Studi ed esperienze che concorrono a costituire una struttura professionale
spendibile proficuamente nel mondo del lavoro e negli eventuali successivi studi universitari.
È opportuno sottolineare anche che gli aspetti sperimentali degli insegnamenti costituiscono,
oltre ad un notevole sforzo economico per la scuola, un momento prezioso ed irrinunciabile per
la valorizzazione della teoria, uno stimolo continuo per l’utilizzo delle nuove tecnologie e per
l’aggiornamento dei docenti.
Gli insegnamenti, impartiti nei corsi diurni e serali, sono finalizzati alla progettazione
elettronica, meccanica, elettrica, metallurgica e alle realizzazioni informatiche; e consentono
agli ex allievi di trovare facilmente occupazione oltre che sul versante dell’impiego dipendente
anche in quello della libera professione, peraltro in forte espansione.
La realtà del Liceo Scientifico Tecnologico, sperimentazione dell’Istituto,(in via di
conclusione per il riordino delle sedi sul territorio della Provincia) propone invece a studenti
che intendono conseguire un diploma di maturità scientifica, una formazione non soltanto
tecnico-scientifica, mutuata dai paralleli corsi dell’Istituto Tecnico ma anche una storicofilosofica. La consistente formazione complessiva che ne deriva è raggiungibile in larga misura
anche per la presenza nell’Istituto B. Castelli di una dotazione di laboratori cospicua per qualità
e quantità. Ciò oltre a costituire una notevole risorsa della scuola risulta assolutamente
pertinente con la disposizione del Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto naturale
attivare le sperimentazioni di Liceo Scientifico Tecnologico nell’ambito degli Istituti Tecnici.
Bisogna infine osservare che i piani didattici dei vari indirizzi, pur presentando forti
connotazioni scientifiche e tecnologiche, costantemente protese verso la realtà e l’innovazione,
si connotano anche, ed in modo significativo sul versante umanistico e linguistico, fornendo
un’adeguata conoscenza della lingua straniera, senza però tralasciare la trasmissione di altri ed
alti valori quali il rispetto della persona portatrice di affettività e cultura, l’educazione alla
legalità, la salvaguardia della salute e dell’ambiente, la multiculturalità e la consapevolezza di
appartenere ad un pianeta nel quale le distanze fisiche e culturali si accorciano, giorno dopo
giorno sempre di più.
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2 LE BASI DELL’OFFERTA FORMATIVA
2.1 L'istituto tecnico industriale
La proposta formativa dell’ITIS Benedetto Castelli è finalizzata a garantire, accanto ad una
approfondita conoscenza di sé ed ad una maggiore capacità relazionale, l’approfondimento
della cultura scientifica e delle basi di riferimento tecniche delle tecnologie, fornendo allo
studente le competenze necessarie per comprendere criticamente le problematiche scientifiche e
storico-sociali collegate alle tecnologie e alle loro espressioni contemporanee, favorendo
l’acquisizione di competenze applicative e pratiche e assicurando lo sviluppo della creatività e
dell’inventiva progettuale.
L’ITIS Benedetto Castelli offre ai giovani conoscenze teoriche e applicative spendibili in
ampi contesti di studio, professionali e di lavoro, nonché una gamma di abilità cognitive
necessarie a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da
innovazioni continue, assumendo progressivamente anche responsabilità per la valutazione ed
il miglioramento dei risultati ottenuti.
Il sistema formativo dell’ITIS Benedetto Castelli prepara le basi delle varie competenze e
costruisce, a partire dalla conoscenza del Territorio, attività progettuali come gli Stage presso
aziende ed attività didattiche di approfondimento per consentire ad ogni ragazzo di misurarsi
con i rapidi cambiamenti delle tecnologia, i mutamenti delle modalità di lavoro e dei mercati,
nonché con l’evolversi delle conoscenze scientifiche.
I corsi per tutti gli indirizzi, hanno durata di cinque anni e sono articolati in un biennio
preparatorio uguale per tutti e in un successivo triennio con curricoli differenziati a seconda
delle varie specializzazioni di indirizzo.
Al termine degli studi si consegue il titolo di perito industriale.
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Vecchio ordinamento
In base a quanto stabilito dal Ministero dell’Istruzione dell’Università della Ricerca nello
“Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai
sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla
legge 6 agosto 2008, n. 133.
Testo approvato in seconda (ed ultima) lettura dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4
febbraio 2010.”
•
“4. A partire dall’anno scolastico 2010/2011 le classi seconde, terze e quarte
proseguono secondo i piani di studio previgenti sino alla conclusione del quinquennio
con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, corrispondente a 32 ore
settimanali. “
Si riportano di seguito i quadri orari attuati nell’Istituto fino a tutto l’anno scolastico 20092010 ed a partire dai quali si provvederà ad operare la riduzione secondo le disposizioni
successive previste dallo Schema di Regolamento citato. Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014
le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore.
2.1.1 Il Biennio (non più in vigore)
Di seguito viene riportato il quadro orario del biennio.
DISCIPLINE
ORE SETTIMANALI
Classe 1ª
Educazione fisica
TIPO DI PROVE1
Classe 2ª
2
2
P-O
Religione
1
1
O
Italiano
5
5
S-O
Storia
2
2
O
Geografia
3
-
O
Lingua straniera
3
3
S-O
Diritto ed economia
2
2
O
Matematica
5 (2)
5 (2)
S-O
Scienze della terra
3
-
O
Biologia
-
3
O
Fisica e laboratorio
4 (2)
4 (2)
P-O
Chimica e laboratorio
3 (2)
3 (2)
P-O
Tecnologia e disegno
3 (2)
6 (3)
G-O
36 (8)
36 (9)
TOTALE ORE SETTIMANALI
P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
attività pratica in laboratorio.
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2.1.2 Le Specializzazioni del Triennio
2.1.2.1 Elettrotecnica e Automazione
Il perito in Elettrotecnica e Automazione è un tecnico con competenze basate su essenziali
ed aggiornate conoscenze delle discipline elettriche, completate da un’organica preparazione
nell'ambito tecnico - scientifico che gli consentono di affrontare i problemi del settore in
termini sistemici. È in grado di analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; di
analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, trasporto e utilizzazione
dell'energia; sa partecipare al collaudo e alla gestione dei sistemi elettrici sovrintendendo alla
manutenzione degli stessi; è in grado di progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali
sistemi con particolare riferimento ai dispositivi per l'automazione; di progettare, realizzare e
collaudare sistemi elettrici valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica
presente sul mercato. Sa descrivere il lavoro svolto, comprendere e redigere documenti tecnici
per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese.
Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte
rimodulate sulle 32 ore.
Il quadro orario delle materie è il seguente:
ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE
TIPO DI PROVE1
Classe 3ª
Classe 4ª
2
2
2
P–O
Religione
1
1
1
-
Italiano
3
3
3
S–O
Storia
2
2
2
O
Lingua straniera
3
3
2
S – O2
-
2
2
O
Matematica
4
3
3
S-O
Meccanica e Macchine
3
-
-
O
Elettrotecnica
6 (3)
5 (3)
6 (3)
S-O-P
Elettronica
4 (2)
3
-
S - O3
Sistemi elettrici
automatici
4 (2)
4 (2)
5 (3)
S-O
Impianti elettrici
-
3
5
S-O
4 (3)
5 (4)
5 (4)
G-O-P
36 (10)
36 (9)
36 (9)
Educazione fisica
Economia industriale ed Elementi
di Diritto
Tecnologie elettriche, Disegno e
Progettazione
TOTALE ORE SETTIMANALI
Classe 5ª
P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
laboratorio.
2
Nel quarto e quinto anno la prova è orale.
3
Nel quarto anno la prova è solo orale.
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2.1.2.2 Elettronica e Telecomunicazioni
Il perito in Elettronica e Telecomunicazioni è una figura professionale capace di analizzare e
dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; di analizzare le caratteristiche funzionali
dei sistemi anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione dei suoni, immagini e
dati. Sa partecipare al collaudo, alla messa in esercizio e alla gestione di sistemi di controllo, di
comunicazione e di elaborazione delle informazioni, sovrintendendo alla manutenzione degli
stessi. È in grado di progettare, realizzare e collaudare sistemi di automazione e
telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul
mercato. Sa descrivere il lavoro svolto, comprendere e redigere documenti tecnici per la
produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese.
Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte
rimodulate sulle 32 ore.
Il quadro orario delle materie è il seguente:
ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE
TIPO DI
PROVE1
Classe
3ª
Classe
4ª
Classe
5ª
2
2
2
P-O
Religione
1
1
1
-
Italiano
3
3
3
S-O
Storia
2
2
2
O
3
3
2
S - O2
-
2
2
O
Matematica
4
3
3
S-O
Meccanica e Macchine
3
-
-
O
Elettrotecnica
6 (3)
3
-
S - O3
Elettronica
4 (2)
5 (3)
4 (2)
S-O-P
Sistemi elettronici automatici
4 (2)
4 (2)
6 (3)
S-O
-
3
6 (2)
S-O
4 (3)
5 (4)
5 (4)
G-O-P
36 (9)
36 (11)
Educazione fisica
Lingua straniera
Economia industriale ed Elementi di
Diritto
Telecomunicazioni
Tecnologie elettroniche, Disegno e
Progettazione
TOTALE ORE SETTIMANALI 36 (10)
P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
laboratorio.
2
Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale.
3
Nel quarto anno la prova è solo orale.
1
pag. 14 di 115
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.2.3 Meccanica
Il perito in Meccanica è una figura professionale che avendo superato le tradizionali
differenziazioni tra i vari aspetti della cultura tecnica è in grado di svolgere mansioni relative a:
fabbricazione e montaggio di parti meccaniche, elaborazione di cicli di lavorazione valutando i
costi dei materiali e della manodopera. Sa progettare elementi e semplici gruppi meccanici;
controllare e collaudare i materiali e i prodotti finiti. E` competente nella scelta delle macchine
operatrici, degli utensili, degli strumenti dei mezzi idonei alla produzione e della sicurezza del
lavoro. E` in grado di organizzare i servizi di manutenzione, comprendere e redigere documenti
tecnici per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese.
Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte
rimodulate sulle 32 ore.
Il quadro orario delle materie è il seguente:
ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE
TIPO DI PROVE1
Classe 3ª
Classe 4ª
Classe 5ª
2
2
2
P-O
Religione
1
1
1
-
Italiano
3
3
3
S-O
Storia
2
2
2
O
Lingua straniera
3
3
2
S - O2
-
2
2
O
4 (1)
3 (1)
3 (1)
S-O
Meccanica applicata e Macchine a fluido
6
5 (2)
5 (2)
S-O
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
5 (5)
6 (6)
6 (6)
O-P
Disegno, Progettazione ed Organizzazione ind.
4
5
6 (3)
S/G - O
Sistemi ed Automazione
6 (3)
4 (3)
4 (3)
O-P
36 (8)
36 (12)
36 (15)
Educazione fisica
Economia industriale ed Elementi di Diritto
Matematica
TOTALE ORE SETTIMANALI
P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
laboratorio.
2
Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale.
1
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2.1.2.4 Metallurgia: Progetto Coordinato Tecnologico ad indirizzo di
Metallurgia
Il perito metallurgico è un tecnico con competenze che gli consentono di affrontare e risolvere i
problemi del settore in termini sistemici possedendo aggiornate conoscenze nelle discipline
chimico - metallurgiche ed un’organica preparazione nella scienza dei materiali.
E` in grado di:
progettare, realizzare e gestire cicli di lavorazione per pezzi fusi, forgiati e saldati;
progettare, realizzare e collaudare sistemi di misura e controllo negli impianti metallurgici;
provvedere alla gestione di un impianto per trattamenti termici dei materiali metallici;
provvedere alla gestione di impianti per la depurazione di rifiuti di lavorazione per la tutela
ambientale; gestire il controllo qualità del prodotto finito.
Infine il perito metallurgico è anche in grado di redigere documenti per la produzione
industriale e scrivere i manuali d’uso anche in lingua inglese.
Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte
rimodulate sulle 32 ore.
Il quadro orario delle materie è il seguente:
ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE
Classe 4ª
Classe 5ª
2
2
2
U
Religione
1
1
1
-
Italiano
4
4
4
U
Storia
2
2
2
U
Lingua straniera
3
3
3
U
Matematica
5 (2)
5 (2)
5 (2)
U
Fisica
6 (2)
-
-
U
Chimica
6 (2)
-
-
U
Informatica e Sistemi
5 (3)
4 (2)
-
U
Scienza dei materiali
-
3 (2)
7 (3)
U
Macchine elettriche
-
3(2)
-
U
Elettronica
-
4(2)
-
U
Sistemi organizzativi
metallurgici
-
-
3
U
Macchine termiche
-
3(2)
-
U
-
-
7 (3)
U
34 (9)
34 (12)
34 (8)
Educazione fisica
Meccanica e Processi di produzione
metallurgica
TOTALE ORE SETTIMANALI
1
TIPO DI PROVE1
Classe 3ª
U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio.
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2.1.2.5 Informatica Industriale: Progetto assistito “ABACUS”
Il perito informatico è un tecnico che possiede competenze che gli consentono di partecipare
all’analisi ed alla messa in esercizio di sistemi per l’acquisizione, la trasmissione e
l’elaborazione delle informazioni mediante strumenti informatici. E` in grado di analizzare
programmi applicativi e curare lo sviluppo di moduli e l’installazione su sistemi anche in rete.
È in grado di collaborare con specialisti di altro settore operando valutazioni anche di tipo
economico. Comprende e redige manuali d’uso anche in lingua inglese.
Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte
rimodulate sulle 32 ore.
Il quadro orario delle materie è il seguente:
ORE SETTIMANALI
TIPO DI P ROVE1
Classe
Classe 4ª Classe 5ª
3ª
DISCIPLINE
Educazione fisica
2
2
2
P-O
Religione
1
1
1
-
Italiano
3
3
3
S-O
Storia
2
2
2
O
Lingua straniera
3
3
3
O
Matematica
6 (2)
5 (2)
4 (2)
S–O–P
Calcolo delle probabilità, Statistica, Ricerca
operativa
3 (1)
3 (1)
3 (1)
O–P
Elettronica e Telecomunicazioni
5 (3)
5 (3)
6 (3)
S-O-P
Informatica
6 (3)
6 (3)
6 (3)
S-O-P
Sistemi di elaborazione e trasmissione delle
informazione
5 (3)
6 (3)
6 (3)
S-O–P
36 (12)
36 (12)
36 (12)
TOTALE ORE SETTIMANALI
1
U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio.
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2.1.2.7 Chimica
Il Perito Chimico presenta un’accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini
sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline specifiche dell'indirizzo,
integrate da un buon livello di cultura generale, da organica preparazione scientifica
nell’ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale,
con particolare riferimento alle realtà aziendali. Il Perito Chimico è in grado di partecipare con
personale responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo, accettando ed esercitando
il coordinamento; di documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici e
organizzativi del proprio lavoro; di svolgere un'attività autonoma di aggiornamento onde
adeguare la propria preparazione al continuo evolversi della tecnica e delle necessità di
mercato; di valutare nella loro globalità le problematiche connesse alla salvaguardia
dell'ambiente e alla tutela della salute.
Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte
rimodulate sulle 32 ore.
Il quadro orario delle materie è il seguente:
Discipline
Italiano
Storia
Economia Industriale ed
Elementi di diritto
Lingua Straniera (Inglese)
Matematica
Chimica Fisica e Laboratorio
Chimica Organica, Biorganica,
Fermentazioni e Laboratorio
Analisi Chimica, Elaborazione
Dati e Laboratorio
Tecnologie Chimiche
Industriali, Automazione e
Organizzazione Industriale
Educazione Fisica
Religione – Attività
Alternative
TOTALE ore settimanali
Ore settimanali
Classe
Classe
Classe
3ª
4ª
5ª
Tipo di prove1
3
2
3
2
2
3
2
2
S.O.
O.
O.
3
3
2
4
5(2)
5(3)
3
3(1)
6(3)
3
3
3(2)
O.
S.O.
S.P.
S.P.
8(6)
6(4)
8(8)
S.P.
3(2)
5(2)
7(3)
S.P.
2
1
2
1
2
1
P.
-
36 (13)
36 (10)
36 (13)
1
S=scritto; O=orale; P=pratico; S/G=scritto/grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
attività pratica in laboratorio
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Nuovo ordinamento
2.1.2.8 Elettronica ed Elettrotecnica
Profilo
Il Diplomato in “Elettronica ed Elettrotecnica”:
ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi
elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e
trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e
trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di
sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.
È grado di
- operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici
complessi;
- sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e
apparati elettronici;
- utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
- integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire
nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in
grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese
relativamente alle tipologie di produzione;
- intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e
del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i
dispositivi alle normative sulla sicurezza;nell’ambito delle normative vigenti,
collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale,
contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione
produttiva delle aziende.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e
“Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con
riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche,
viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e
gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione,
realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione
“Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo.
pag. 19 di 115
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed
elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze:
Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed
elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.
Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per
effettuare verifiche, controlli e collaudi.
Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle
apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e
interfacciamento.
Gestire progetti.
Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di
applicazione.
Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.
In relazione alle articolazioni: ”Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, le
competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in
coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
pag. 20 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA"
INSEGNAMENTI COMUNI
BIENNIO
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e costituzione
Matematica
Complementi di matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
di cui Laboratorio
Scienze integrate (Chimica)
di cui Laboratorio
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
di cui Laboratorio
Tecnologie informatiche
di cui Laboratorio
Scienze e tecnologie applicate
Totale ore settimanali insegnamenti comuni
1^
4
3
2
4
2^
4
3
2
4
2
1
2
2
3
2
1
2
2
3
TRIENNIO
3^
4
3
2
3
1
2
1
4^
4
3
2
3
1
2
1
5^
4
3
2
3
16
16
15
7
4
5
6
5
5
6
5
6
7
4
5
6
5
5
6
5
6
7
4
5
5
6
5
5
6
6
16
16
17
2
1
2
3
3
2
3
3
2
3
2
3
32
di cui Laboratorio
32
8
ARTICOLAZIONE "ELETTRONICA"
Elettrotecnica ed Elettronica
Sistemi automatici
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
ARTICOLAZIONE "ELETTROTECNICA"
Elettrotecnica ed Elettronica
Sistemi automatici
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
ARTICOLAZIONE "AUTOMAZIONE"
Elettrotecnica ed Elettronica
Sistemi automatici
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
Totale ore settimanali di indirizzo (indipendentemente
dall'articolazione)
di cui Laboratorio
Totale ore settimanali complessive
pag. 21 di 115
17
32
32
32
10
32
32
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.2.9 Meccanica, Meccatronica ed Energia
Profilo
Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia:
ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie
manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici, nelle attività
produttive d’interesse collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei
prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione
ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di
dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
È in grado di
- integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi
informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione;
interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai
quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo
delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di
lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
- intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione,
gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel
rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;
- agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul
lavoro e della tutela ambientale;
- pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il
lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”,
nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Meccanica e meccatronica”
sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla
progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del
lavoro.
Nell’articolazione “Energia” sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche
collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici e alle
normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente.
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IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Meccanica,
meccatronica ed energia” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini
di competenze:
- Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai
trattamenti.
- Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna
strumentazione.
- Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di
controllo e collaudo del
prodotto.
- Documentare e seguire i processi di industrializzazione.
- Progettare strutture apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le
risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura.
- Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine
e di sistemi termotecnici di varia natura.
- Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di
trasporto, nel rispetto delle relative procedure.
- Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai
processi produttivi.
- Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali.
- Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità
e della sicurezza.
In relazione alle articolazioni: ”Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, le competenze di cui
sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la
peculiarità del percorso di riferimento.
pag. 23 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA"
INSEGNAMENTI COMUNI
BIENNIO
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e costituzione
Matematica
Complementi di matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
di cui Laboratorio
Scienze integrate (Chimica)
di cui Laboratorio
Tecnologie di rappresentazione grafica
di cui Laboratorio
Tecnologie informatiche
di cui Laboratorio
Scienze e tecnologie applicate
Totale ore settimanali insegnamenti comuni
1^
4
3
2
4
2^
4
3
2
4
2
1
2
2
3
2
1
2
2
3
TRIENNIO
3^
4
3
2
3
1
2
1
4^
4
3
2
3
1
2
1
5^
4
3
2
3
16
16
15
4
4
5
3
4
3
5
4
4
3
5
5
5
4
4
3
5
4
2
5
5
4
2
5
16
16
17
2
1
2
3
3
2
3
3
2
3
2
3
32
di cui Laboratorio
32
8
ARTICOLAZIONE "MECCANICA E MECCATRONICA"
Meccanica, macchine ed energia
Sistemi ed automazione
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
Disegno, progettazione e organizzazione industriale
ARTICOLAZIONE "ENERGIA"
Meccanica, macchine ed energia
Sistemi ed automazione
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
Impianti energetici, disegno e progettazione
Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente
dall'articolazione)
di cui Laboratorio
Totale ore settimanali complessive
pag. 24 di 115
17
32
32
32
10
32
32
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.2.10 Chimica, Materiali e Biotecnologie
Profilo
Il Diplomato in “Chimica, materiali e biotecnologie”:
- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche,
nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti
chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;
- ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e
sanitario.
È in grado di:
- collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella
gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla
risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei
reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;
- integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e
biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei
processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento
tecnologico e organizzativo delle imprese;
- applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di
lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;
- collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di
analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;
- verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i
protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software
dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;
- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale
in cui sono applicate.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e
“Biotecnologie sanitarie”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione “Chimica e materiali” vengono identificate, acquisite e approfondite, nelle attività
di laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei
sistemi chimici, all’elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici e alla
progettazione, gestione e controllo di impianti chimici.
Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le
competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative
sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle
interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti
e alle relative emissioni inquinanti.
Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le
competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici
microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale,
farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare
studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva.
A conclusione del percorso quinquennale, Il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, materiali e
biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni
di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.
2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.
3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei
sistemi e le loro
trasformazioni.
pag. 25 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e
sociale in cui sono applicate.
5. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi
chimici e biotecnologici.
6. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.
7. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza.
In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la
peculiarità del percorso di riferimento.
pag. 26 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Il Perito in Chimica, Materiali e Biotecnologie:
-
-
-
-
-
ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi
di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico,
merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche,
metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimicobiologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo e monitoraggio
dell’ambiente;
ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio sanitario,
all’interno del sistema sociale e/o ambientale;
nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo
dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici,
partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per
l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;
integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e
biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei
processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento
tecnologico e organizzativo delle imprese;
ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del
miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;
ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e,
nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del
prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di
competenza; controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di
analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; esprime le proprie competenze
nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;
conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti
organizzati.
pag. 27 di 115
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
INDIRIZZO "CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE"
INSEGNAMENTI COMUNI
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e costituzione
Matematica
Complementi di matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
di cui Laboratorio
Scienze integrate (Chimica)
di cui Laboratorio
Tecnologie di rappresentazione grafica
di cui Laboratorio
Tecnologie informatiche
di cui Laboratorio
Scienze e tecnologie applicate
Totale ore settimanali insegnamenti comuni
BIENNIO
1^
4
3
2
4
2^
4
3
2
4
2
1
2
2
3
2
1
2
2
3
TRIENNIO
3^
4
3
2
3
1
2
1
4^
4
3
2
3
1
2
1
5^
4
3
2
3
16
16
15
7
5
4
6
5
5
8
3
6
4
4
6
2
4
4
6
2
4
4
6
3
16
16
17
2
1
2
3
3
2
3
3
2
3
2
3
32
di cui Laboratorio
32
8
ARTICOLAZIONE "CHIMICA E MATERIALI"
Chimica analitica e strumentale
Chimica organica e biochimica
Tecnologie chimiche e biotecnologie
ARTICOLAZIONE "CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI"
Chimica analitica e strumentale
Chimica organica e biochimica
Tecnologie chimiche e biotecnologie
Fisica ambientale
Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente
dall'articolazione)
di cui Laboratorio
Totale ore settimanali complessive
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17
32
32
32
10
32
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.2.11 Informatica e Telecomunicazioni
Profilo
Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”:
- ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione,
delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;
- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,
progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di
elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;
- ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al
software: gestionale –orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;
- collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali,
concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).
È in grado di
- collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela
ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione
produttiva delle imprese;
- collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di
comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
- esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio
razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella
realizzazione delle soluzioni;
- utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale
caratterizzato da forte internazionalizzazione;
- definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il
profilo viene orientato e
declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative
normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la
progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.
Nell’articolazione “Telecomunicazioni”,viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione,
installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo
di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza.
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IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e
telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze:
1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di
telecomunicazione.
3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione
della qualità e della sicurezza.
4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
In relazione alle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono
differentemente
sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
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INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI"
INSEGNAMENTI COMUNI
BIENNIO
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e costituzione
Matematica
Complementi di matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
di cui Laboratorio
Scienze integrate (Chimica)
di cui Laboratorio
Tecnologie di rappresentazione grafica
di cui Laboratorio
Tecnologie informatiche
di cui Laboratorio
Scienze e tecnologie applicate
Totale ore settimanali insegnamenti comuni
1^
4
3
2
4
2^
4
3
2
4
2
1
2
2
3
2
1
2
2
3
TRIENNIO
3^
4
3
2
3
1
2
1
4^
4
3
2
3
1
2
1
5^
4
3
2
3
16
16
15
6
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4
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16
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17
2
1
2
3
3
2
3
3
2
3
2
3
32
di cui Laboratorio
32
8
ARTICOLAZIONE "INFORMATICA"
Informatica
Sistemi e reti
Gestione progetto, organizzazione d’impresa
Telecomunicazioni
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
4
ARTICOLAZIONE "TELECOMUNICAZIONI"
Informatica
Sistemi e reti
Gestione progetto, organizzazione d’impresa
Telecomunicazioni
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni
Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente
dall'articolazione)
di cui Laboratorio
Totale ore settimanali complessive
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32
32
32
10
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.2.12 Trasporti e Logistica
Profilo
Il Diplomato in “Trasporti e Logistica”:
- ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività
inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti
relativi, nonché l’organizzazione di servizi logistici;
- opera nell’ambito dell’area Logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del
traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo
in rapporto alla tipologia d’interesse, della gestione dell’impresa di trasporti e della logistica nelle
sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici;
- possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del
settore in cui è orientato e di quelli collaterali.
Egli è in grado di:
- integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo
scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in
materia di trasporto;
- intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo;
- collaborare nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi;
- applicare le tecnologie per l’ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di
contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico e organizzativo dell’impresa;
- agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell’applicazione delle normative nazionali,
comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle merci, dei servizi e del
lavoro;
- collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell’ambiente e
nell’utilizzazione razionale dell’energia.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e
“Logistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
L’articolazione “Costruzione del mezzo” riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo: aereo,
navale e terrestre e
l’acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d'idoneità all’impiego dei mezzi
medesimi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di
progettazione, costruzione manutenzione dei suoi diversi componenti.
3. Mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi.
4. Gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo
scarico dei passeggeri e delle merci, anche in situazioni di emergenza.
5. Gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione.
6. Valutare l’impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie.
7. Gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità, nel rispetto delle normative
di sicurezza.
L’articolazione “Conduzione del Mezzo” riguarda l’approfondimento delle problematiche relative alla
conduzione ed all’esercizio del mezzo di trasporto: aereo, marittimo e terrestre.
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di
trasporto e intervenire in fase di programmazione della manutenzione.
3. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e relative
comunicazioni nei vari tipi di trasporto.
4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare e i servizi di carico e scarico, di
sistemazione delle merci e dei passeggeri.
5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e
delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata.
6. Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli
spostamenti.
7. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi
passeggeri in partenza ed in arrivo.
8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
L’articolazione “Logistica” riguarda l’approfondimento delle problematiche relative alla gestione, al
controllo degli aspetti
organizzativi del trasporto: aereo, marittimo e terrestre, anche al fine di valorizzare l’acquisizione di
idonee professionalità
nell’interrelazione fra le diverse componenti. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato
nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Gestire tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Gestire il funzionamento dei vari insiemi di uno specifico mezzo di trasporto.
3. Utilizzare i sistemi di assistenza, monitoraggio e comunicazione nei vari tipi di trasporto.
4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di
sistemazione delle merci e dei passeggeri.
5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e
delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata.
6. Organizzare la spedizione in rapporto alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli
spostamenti.
7. Sovrintendere ai servizi di piattaforma per la gestione delle merci e dei flussi passeggeri in
partenza ed in arrivo.
8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative di sicurezza.
pag. 33 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
INDIRIZZO "TRASPORTI E LOGISTICA"
INSEGNAMENTI COMUNI
BIENNIO
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e costituzione
Matematica
Complementi di matematica
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o attività alternative
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
di cui Laboratorio
Scienze integrate (Chimica)
di cui Laboratorio
Tecnologie di rappresentazione grafica
di cui Laboratorio
Tecnologie informatiche
di cui Laboratorio
Scienze e tecnologie applicate
Totale ore settimanali insegnamenti comuni
1^
4
3
2
4
2^
4
3
2
4
2
1
2
2
3
2
1
2
2
3
TRIENNIO
3^
4
3
2
3
1
2
1
2
4^
4
3
2
3
1
2
1
2
5^
4
3
2
3
18
18
17
3
5
3
3
3
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14
14
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10
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2
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3
3
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3
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2
3
2
3
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di cui Laboratorio
32
8
ARTICOLAZIONE “COSTRUZIONE DEL MEZZO”
Elettrotecnica, elettronica e automazione
Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo
Meccanica, macchine e sistemi propulsivi
Logistica
ARTICOLAZIONE “CONDUZIONE DEL MEZZO”
Elettrotecnica, elettronica e automazione
Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo
Meccanica e macchine
Logistica
ARTICOLAZIONE "LOGISTICA"
Elettrotecnica, elettronica e automazione
Scienze della navigazione e struttura dei mezzi di trasporto
Meccanica e macchine
Logistica
Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente
dall'articolazione)
di cui Laboratorio
Totale ore settimanali complessive
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17
32
32
32
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.3 I corsi serali: Il Progetto Sirio
La trattazione di seguito si riferisce alla normativa in vigore fino all’anno scolastico 2009-2010.
La progettazione sarà rivista in conformità alle nuove indicazioni contenute nei documenti
relativi all’Educazione degli Adulti.
In presenza di una normativa ancora in divenire (a.s. 2012-2013) l’Istituto segue con attenzione
le variazioni favorendo:
- le problematiche relative all’Educazione Permanente
- il riconoscimento dei crediti formali e non formali acquisiti anche in contesti diversi
- l’attenzione agli studenti provenienti anche da altri Sistemi Formativi
- la personalizzazione dei percorsi
- risposte positive all’esigenza del territorio.
2.1.3.1 Motivazioni e Finalità
I profondi cambiamenti avvenuti nella società contemporanea richiedono che anche il
sistema formativo si trasformi passando dall’attuale rigida struttura ad una più decentrata e
flessibile che risponda altresì ai bisogni di utenti particolari come coloro che intendono
rientrare nel sistema formativo.
A ciò , in molti paesi stranieri, è già stata data risposta: la stessa unione Europea ha
emanato direttive che tendono a focalizzare l’attenzione degli stati membri sulla necessità di
organizzare forme di intervento per il recupero delle carenze nella formazione di base, per la
riconversione professionale e per l’educazione permanente
Anche in Italia, in risposta a queste nuove esigenze sono state attuate nell’ambito delle
Direzione Generale per l’Istruzione Tecnica esperienza volte ad offrire occasioni di
promozione socio culturale, a stimolare la ripresa degli studi e a migliorare l’inserimento nel
mondo del lavoro.
Il Progetto Sirio si caratterizza per la sua differenza con i curricoli tradizionali istituzionali,
tanto da connotarsi come vera e propria “seconda via” all’istruzione. Il sistema formativo degli
adulti, deve assolvere due funzioni :
qualificare i giovani e adulti di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non
costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa;
consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliono
ripensare o devono ricomporre la propria identità professionale.
L’idea forte di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi
l’esperienza di cui sono portatori gli studenti fondata sia sull’approccio al sapere in età adulta,
sia sulla integrazione di competenze normalmente separate come quelle relative alla cultura
generale e alla formazione professionale.
Per facilitare tali obiettivi si procede al riconoscimento di crediti formativi già acquisiti, al
tutoring, a metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali
degli studenti, anche attraverso la riduzione dell’orario settimanale di lezione, al
riconoscimento
pag. 35 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.3.2 Biennio: Rientri formativi
ORE SETTIMANALI
AREA
COMUNE
DISCIPLINE
Classe 2ª
Italiano
4
4
S-O
Scienze storico-sociali
3
3
O
Lingua inglese
3
3
S-O
Matematica
4
4
S-O
Scienze integrate
3
3
O
17
17
Fisica
3(2)
3(2)
O
Chimica
2(2)
2(2)
O
Tecnologia e disegno
3(2)
3(2)
G-O
8(6)
8(6)
AREA D’INDIRIZZO
(SETTORE
INDUSTRIALE)
Totale ore
1
TIPO DI PROVE1
Classe 1ª
Totale ore
U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio.
2.1 3.3 Triennio: Rientri formativi
2.1.3.3.1 Elettrotecnica ed Automazione
ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE
Classe 3ª Classe 4ª
Classe 5ª
Italiano
TIPO DI PROVE1
S-O
4
4
4
Storia
O
Matematica
4
3
2
S-O
Lingua inglese
2
2
2
S - O2
-
2
2
O
Meccanica e Macchine
3
-
-
O
Elettrotecnica
4 (2)
4 (2)
6 (2)
S-O-P
Elettronica
4 (2)
3
-
S - O3
3 (2)
3 (2)
3 (2)
S-O
-
3
4
S-O
Tecnologie elettriche, Disegno e Progettazione
4 (3)
4 (4)
5 (4)
G-O-P
Totale ore
28(9)
28(8)
28(8)
Economia industriale ed Elementi di Diritto
Sistemi elettrici automatici
Impianti elettrici
P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
laboratorio.
2
Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale
3
Nel quarto anno la prova è solo orale
1
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IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.3.3.2 Meccanica
ORE SETTIMANALI
DISCIPLINE
TIPO DI PROVE1
Classe 3ª
Classe 4ª
Classe 5ª
4
4
4
Italiano
S-O
Storia
O
Matematica
4
3
2
S-O
Lingua inglese
2
2
2
S-O
-
2
2
O
5(3)
5(3)
S-O
Economia industriale ed Elementi di
Diritto
Meccanica applicata, Macchine
a fluido
6 (2)
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
4 (4)
4 (2)
4 (2)
O-P
Disegno, Progettazione ed
Organizzazione industriale
4
5(3)
6(3)
S/G - O
Sistemi e regolazione
4 (2)
3 (2)
3 (2)
O-P
28(10)
28(10)
Totale ore
28(8)
P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
laboratorio.
1
2.1.3.3.3. Informatica
Discipline del piano di studi
Lingua e Lettere Italiane
Storia
Lingua Straniera (Inglese)
Matematica
Elettronica e
telecomunicazioni
Informatica
Sistemi di elaborazione e
Trasmissione delle
informazioni
Economia industriale ed
Elementi di Diritto
TOTALE ore settimanali
1
Ore settimanali
Classe
Classe
Classe
3ª
4ª
5ª
Tipo di prove1
2
2
2
6(2)
2
2
2
6(2)
2
2
2
6(2)
S.O.
O.
O.
S-O
5(3)
4(2)
4(2)
S-O
6(3)
5(3)
5(3)
S-O
5(3)
5(3)
5(3)
S-O
2
2
O
28(10)
28(10)
28(11)
O = orale; S = scritto. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio.
pag. 37 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.3.4 Caratteristiche del Corso Sirio
L’attività didattica del Corso Serale seguendo i progetti Sirio prevede un orario settimanale di
25 ore per il biennio e di 28 ore per il triennio. Il progetto modifica i tradizionali corsi serali e
tiene conto delle esigenze dei lavoratori studenti.
Crediti formativi
• Saranno riconosciuti agli iscritti gli studi compiuti e le competenze professionali.
Per chi è già in possesso di un diploma c’è la possibilità di frequentare solo le materie di
indirizzo
I crediti, in una o più discipline determinano infatti anche l’esonero dalla frequenza
delle materie per le quali sono stati riconosciuti:
- lo studente che in sede di scrutinio finale, risulti non promosso, nell’A.S.
successivo può avvalersi del credito nelle materie in cui ha conseguito la
sufficienza, evitando in tal modo la loro frequenza; ciò comporta sicuramente un
minor impegno orario
I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti
ed acquisite in seguito a:
- Studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o
legalmente riconosciuti ( crediti formali), con riconoscimento automatico
- Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con
l’indirizzo di studi ( crediti non formali), soggette a valutazione caso per
caso.
Comitato Tecnico Scientifico
Il C.T.S. composto da docenti appartenenti alle diverse aree disciplinari, stabilisce i criteri
orientativi per assegnare debiti, crediti e classe di inserimento dei nuovi iscritti. Tale
assegnazione avviene sulla base della documentazione prodotta relativa agli studi e alle
esperienze formative di ogni studente ed eventualmente di sue specifiche richieste in merito,
mediante colloqui e test sia ad inizio dell’anno scolastico sia in corso anno per i nuovi iscritti .
pag. 38 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.1.3.5 Organizzazione didattica
Modularità e Flessibilità
Ogni docente organizza la propria programmazione didattica in moduli, allo scopo di verificare
con maggiore puntualità la preparazione degli studenti e di consentire nel contempo il recupero
delle singole parti nelle quali gli studenti non risultassero sufficientemente preparati.
Recupero e sostegno
•
•
Nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni sono previsti corsi di sostegno per
favorire l’inserimento dei nuovi iscritti;
L’attività didattica del mese di settembre sarà dedicata all’accoglienza, al ripasso, al
recupero e al potenziamento degli argomenti trattati nell’anno scolastico precedente allo
scopo di consolidare i contenuti minimi necessari ad affronatare la programmazione
dell’anno;
Recupero dei debiti scolatici
Agli studenti con corsi formativi diversi da quelli previsti dal corso di studi ITIS i docenti delle
discipline interessate, alla fine dell’anno scolastico, consegnano indicazioni scritte riguardo alle
parti di programma da recuperare attraverso lo studio personale durante i mesi estivi
Essi possono essere iscritti alle classi successive alla prima attribuendo loro un credito nelel
materie che non hanno svolto nel precedente corso di studi.
Nell’ambito dell’organizzazione dell’attività didattica prevista nel primo mese di scuola a tali
studenti è data l’opportunità di un confronto con l’insegnante per concordare un programma
che potrà essere svolto individualmente o partecipando a corsi di recupero organizzati
dall’istituto. Le verifiche dei debiti scolastici avverranno durante l’anno scolastico in corso.
Sportelli a richiesta e corsi IDEI di recupero
Gli sportelli d’aiuto agli studenti possono essere effettuati il sabato e negli altri giorni della
settimana dalle 17.30 alle 18.30.
Per il recupero degli studenti di madre lingua straniera sono previste alcune ore di sostegno
della lingua italiana svolte con insegnante di codocenza durante l’orario curricolare. Questa
attività è programmata per i mesi da ottobre a dicembre; in casi di necessità il sostegno verrà
riproposto per i mesi di febbraio- marzo, dopo l‘analisi dei risultati del 1° quadrimestre.
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IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.2 L’istituto Professionale
Vecchio ordinamento
Il seguente piano prevedeva un triennio (di qualifica) e un biennio post-qualifica con diploma
di maturità. Il triennio di qualifica è esaurito e del biennio rimane la classe quinta per l’a.s.
2013-2014.
PIANI DI STUDIO (Diplomi dei settori: Elettrico, Elettronico, Meccanico e Termico)
Diploma: Tecnico Industrie Elettriche
Materie di studio area comune
4° anno 5° anno
Religione
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica ed Informatica
Educazione fisica
Materie di studio area
d’indirizzo
Elettrotecnica, Elettronica e
applicazioni
1
4
2
3
3
2
1
4
2
3
3
2
9(3)
9(3)
Sistemi, automazione e
organizzazione della produzione
6(3)
6(3)
ALTERNANZA ( ex TERZA AREA)
132 ore
1.1.1.1.1.1.1 Totale
30
generale
30
Diploma: Tecnico Industrie Meccaniche
Materie di studio area comune
4° anno 5° anno
Religione
1
1
Italiano
4
4
Storia
2
2
Lingua straniera
3
3
Matematica ed Informatica
3
3
Educazione fisica
2
2
Materie di studio area
d’indirizzo
Tecnologia meccanica e lab.
8(6)
Tecnica della produzione e lab.
8(6)
Meccanica app. alle macchine
4
Macchine a fluido
4
Elettrotecnica ed elettronica
3
3
ALTERNANZA ( ex TERZA AREA)
132 ore
1.1.1.1.1.1.3 Totale
30
30
generale
Diploma: Tecnico Industrie Elettroniche
Materie di studio area
4° anno 5° anno
comune
Religione
1
1
Italiano
4
4
Storia
2
2
Lingua straniera
3
3
Matematica ed Informatica
3
3
Educazione fisica
2
2
Materie di studio area
d’indirizzo
Elettronica,
telecomunicazioni ed
9(3)
9(3)
applicazioni
Sistemi, automazione e
organizzazione della
6(3)
6(3)
produzione
ALTERNANZA ( ex TERZA AREA)
132 ore
1.1.1.1.1.1.2 Totale
30
30
generale
Diploma: Tecnico Sistemi Energetici
Materie di studio area comune
4° anno 5° anno
Religione
1
1
Italiano
4
4
Storia
2
2
Lingua straniera
3
3
Matematica ed Informatica
3
3
Educazione fisica
2
2
Materie di studio area
d’indirizzo
Meccanica macchine e disegno
4(3)
4(3)
Impianti termotecnici
8(3)
8(3)
Elettrotecnica ed elettronica
3
ALTERNANZA ( ex TERZA AREA)
132 ore
1.1.1.1.1.1.4 Totale
30
generale
Note: Le ore tra parentesi si svolgono in laboratorio con la presenza di due docenti (teorico
e tecnico-pratico)
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3
30
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Nuovo Ordinamento
2.2.1 IP ISTITUTO PROFESSIONALE
L’offerta formativa si articola in un’area di istruzione generale e in aree di indirizzo.
Il percorso professionale MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA è articolato
in 2 bienni e 1 quinto anno con flessibilità di orari per garantire:
- personalizzazione dei percorsi nei diversi settori e indirizzi
- prevenzione e contrasto della dispersione scolastica
- raccordi con l’istruzione tecnica e la formazione professionale per garantire
passaggi tra sistemi
- raccordo organico con la realtà economica locale attraverso l’alternanza scuolalavoro
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di
istruzione: asse dei linguaggi/ asse matematico/ asse scientifico-tecnologico/ asse storicosociale
Le aree di indirizzo, presenti fin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire
agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro(esigenze del
territorio); utilizzando le professionalità e le strutture della scuola nei settori: elettrico,
elettronico, meccanico e termico.
Alla fine del percorso quinquennale gli studenti possono:
- inserirsi nel mondo del lavoro
- proseguire nel sistema dell’ istruzione e formazione tecnica superiore
- proseguire nei percorsi universitari
Il Diplomato nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”:
- Possiede le competenze per gestire, organizzare, effettuare interventi di:
- installazione e manutenzione ordinaria
- diagnostica
- riparazione
- collaudo di apparecchiature, sistemi, impianti e apparati tecnici.
- Sa comprendere, interpretare e analizzare schemi e impianti
- Sa utilizzare con l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e
tecnologie specifiche
- Sa utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la
corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici che usa e/o per
i quali cura la manutenzione
- Sa utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi
- Garantisce e certifica la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola
d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione
- Gestisce le esigenze del committente, reperisce le risorse tecniche e tecnologiche
per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste
A sostegno dell’ acquisizione di competenze culturali, professionali, di cittadinanza
l’Istituto attua nell’orario settimanale attività di:
- Accoglienza agli studenti della prima classe
- Metodo di studio – recupero – sportelli
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IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
-
Progetti di educazione alla salute
Progetti di educazione stradale
Progetti professionalizzanti
Stage in azienda/ Alternanza scuola-lavoro
Viaggi e visite di istruzione
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Manutenzione e assistenza tecnica
ORARIO COMPLESSIVO SETTIMANALE: 32 ORE
CLASSE 1^ E 2^
(PRIMO BIENNIO)
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE 20 ORE
AREA DI INDIRIZZO 12 ORE
CLASSE 3^ 4^ 5^
(SECONDO BIENNIO
E 5° ANNO)
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE 15 ORE
AREA DI INDIRIZZO 17 ORE
1° biennio
2°biennio
DISCIPLINE
cl.
1^
Discipline
area
comune
Discipline
area di
indirizzo
-
cl.
cl.
cl.
2^
3^
4^
ore settimanali di lezione
4
4
4
3
3
3
2
2
2
4
3
3
2
2
2
2
2
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze della terra e biologia
Scienze motorie e sportive
4
3
2
4
2
2
2
Religione o attività alternative
Tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica
Scienze integrate:fisica
(con 1 ora laboratorio*)
Scienze integrate: chimica
(con 1 ora laboratorio*)
Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
1
3
1
3
2
2
2
2
2
3
2
3
Laboratori tecnologici ed esercitazioni **
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni
Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione
quinto
anno
cl. 5^
2
1
1
1
4
5
5
3
3
5
4
5
3
3
3
8
-*Insegnamento in attività di laboratorio svolto congiuntamente da docente teorico e tecnico-pratico
-** Insegnamento in attività di laboratorio svolto da docente tecnico-pratico
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4
3
2
3
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.2.2 IeFP ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(DIURNO E SERALE)
Il percorso prevede un triennio di qualifica DDIF - Qualifica Triennale formazione per
l’assolvimento del diritto-dovere d’istruzione e formazione/obbligo scolastico
Un quarto anno di diploma DDIF - Diploma Professionale (quarto anno post Qualifica Certificato di Frequenza e Profitto III livello europeo ECTS)
Un quinto anno per l’ingresso all’università (quinto anno di preparazione per l’esame di
stato)
Qui di seguito sono riportate
nell’ordine: le figure attive,
i riferimenti con le attività economiche
la correlazione con l’IP.
L’offerta dell’Istituto si svolge con corsi diurni e serali:
Corsi diurni:
Operatore Elettrico
Operatore Elettronico
Operatore meccanico
Corsi serali
Operatore elettronico
Operatore meccanico
L’offerta formativa può variare nel rispetto delle figure professionali definite della regione
Lombardia in relazione all’analisi delle richieste provenienti dal territorio.
Nello specifico per quanto riguarda i corsi serali:
In presenza di una normativa ancora in divenire (a.s. 2012-2013) l’Istituto segue con attenzione
le variazioni favorendo:
- le problematiche relative all’Educazione Permanente
- il riconoscimento dei crediti formali e non formali acquisiti anche in contesti diversi
- l’attenzione agli studenti provenienti anche da altri Sistemi Formativi
- la personalizzazione dei percorsi
- risposte positive all’esigenza del territorio.
pag. 43 di 115
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Per il solo corso diurno: Operatore Elettrico
Denominazione
della figura
Referenziazioni
della figura
Professioni
NUP/ISTAT
correlate
Attività
economiche di
riferimento:
ATECO
2007/ISTAT
Descrizione
sintetica della
figura
OPERATORE ELETTRICO
6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori
6.1.3.7 – Elettricisti nelle costruzioni civili ed assimilati
35. 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata
35.12 Trasmissione di energia elettrica
35.13 Distribuzione di energia elettrica
43.21 Installazione di impianti elettrici
L’ Operatore elettrico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione
dell’impianto elettrico con autonomia
e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua
operatività. La qualificazione
nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di
svolgere attività con
competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni
residenziali, negli uffici e
negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla
sicurezza degli impianti elettrici;
pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della
posa delle canalizzazioni,
del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della
manutenzione dell’impianto
pag. 44 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Allegato A/5
CORRELAZIONE TRA AREE FORMATIVE DELL’ORDINAMENTO DI IFP ED INSEGNAMENTI
DELL’ORDINAMENTO DI IP
DENOMINAZIONE DELLA FIGURA: OPERATORE ELETTRICO
(Accordo Stato-Regioni 29 aprile 2010)
Ordinamento di IeFP
Ordinamento di IP
AREA DELLE COMPETENZE DI BASE
(articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs. n. 226/05;
DM 139/2007 Regolamento Obbligo di Istruzione)
Competenze linguistiche
Competenze matematiche
Competenze scientifiche e tecnologiche
Competenze storico-sociali ed economiche
Religione o attività alternative
Attività fisiche e motorie
AREA DELLE COMPETENZE TECNICO
PROFESSIONALI
(art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05)
o Definire e pianificare fasi/successione delle
operazioni da compiere sulla base delle istruzioni
ricevute e del progetto dell’impianto elettrico
o Approntare strumenti e attrezzature necessari alle
diverse fasi di attività sulla base del progetto, della
tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso
o Monitorare il funzionamento di strumenti e
attrezzature, curando le attività di manutenzione
ordinaria
o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di
assicurare il rispetto delle norme igieniche e di
contrastare affaticamento e malattie professionali
o Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le
specifiche progettuali
o Predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi
diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza
e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede
tecniche
o Effettuare le verifiche di funzionamento
dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche
progettuali
o Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria
di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e
problemi di funzionamento e conseguenti interventi di
ripristino
AREA DELLA
PERSONALIZZAZIONE
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
Italiano – Lingua straniera
Matematica
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia)
Storia, Diritto ed economia
Religione o attività alternative
Scienze motorie e sportive
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
Scienze integrate :
Fisica
Chimica
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Laboratori tecnologici ed Esercitazioni
Definito nel triennio dal consiglio di classe
pag. 45 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Per i corsi diurno e serale: Operatore Elettronico
Denominazione
della figura
Referenziazioni
della figura
Professioni
NUP/ISTAT
correlate
Attività
economiche di
riferimento:
ATECO
2007/ISTAT
Descrizione
sintetica della
figura
OPERATORE ELETTRONICO
6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori
6.2.4.3 Riparatori di apparecchi radio, televisivi ed affini.
6.2.4.4 Installatori e riparatori di apparati telegrafici e telefonici
26.20.00 Fabbricazione di computer e unità periferiche
33.20.02 Installazione di apparecchi elettrici ed elettronici per
telecomunicazioni, di apparecchi trasmittenti radiotelevisivi, di
impianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
43.21.02 Installazione di impianti elettronici (inclusa
manutenzione e riparazione)
L’ Operatore elettronico, interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con
autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua
operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di
informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di
sistemi elettronici e alle reti informatiche nelle abitazioni, negli uffici e negli ambienti
produttivi artigianali ed industriali; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le
specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, dell’installazione di
impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche;
provvede inoltre alla verifica e alla manutenzione dell’impianto
pag. 46 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Allegato A/6
CORRELAZIONE TRA AREE FORMATIVE DELL’ORDINAMENTO DI IFP ED INSEGNAMENTI E
DELL’ORDINAMENTO DI IP
DENOMINAZIONE DELLA FIGURA: OPERATORE ELETTRONICO
(Accordo Stato-Regioni 29 aprile 2010)
Ordinamento di IeFP
Ordinamento di IP
AREA DELLE COMPETENZE DI BASE
(articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs. n. 226/05;
DM 139/2007 Regolamento Obbligo di Istruzione)
Competenze linguistiche
Competenze matematiche
Competenze scientifiche e tecnologiche
Competenze storico-sociali ed economiche
Religione o attività alternative
Attività fisiche e motorie
AREA DELLE COMPETENZE TECNICO
PROFESSIONALI
(art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05)
o Definire e pianificare la successione delle
operazioni da compiere sulla base delle
istruzioni ricevute e del progetto del
sistema/rete elettronica
o Approntare materiali, strumenti e attrezzature
necessari alle diverse fasi di attività sulla base
del progetto, della tipologia di materiali da
impiegare, del risultato atteso
o Monitorare il funzionamento di strumenti e
attrezzature,
curando
le
attività
di
manutenzione ordinaria
o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine
di assicurare il rispetto delle norme igieniche e
di contrastare affaticamento e malattie
professionali
o Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri
e i cavi seguendo le specifiche progettuali
o Installare sistemi elettronici per la ricezione e
la comunicazione di segnali audio-video
seguendo le specifiche progettuali
o Installare e configurare reti informatiche
seguendo le specifiche progettuali
o Assemblare e configurare personal computer in
base alla documentazione tecnica di riferimento
e alle esigenze del cliente
o
o
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
Italiano – Lingua straniera
Matematica
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia)
Storia, Diritto ed economia
Religione o attività alternative
Scienze motorie e sportive
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
Scienze integrate :
Fisica
Chimica
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Laboratori tecnologici ed Esercitazioni
Effettuare le verifiche di funzionamento del
sistema o della rete in coerenza con le
specifiche progettuali, predisponendo la
documentazione di verifica
Effettuare la manutenzione ordinaria e
straordinaria di sistemi e reti, individuando
eventuali
anomalie
e
problemi
di
funzionamento e conseguenti interventi di
ripristino
AREA DELLA
PERSONALIZZAZIONE
Definito nel triennio dal consiglio di classe
pag. 47 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Per i corsi diurno e serale: Operatore Meccanico
Denominazione
della figura
Referenziazioni
della figura
Professioni
NUP/ISTAT
correlate
Attività
economiche di
riferimento:
ATECO
2007/ISTAT
Descrizione
sintetica della
figura
OPERATORE MECCANICO
6. Artigiani, operai specializzati ed agricoltori
6214 Montatori di carpenteria metallica
6223 Attrezzisti di macchine utensili e affini
6233 Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati
7. Conduttori di impianti ed operai semi- qualificati addetti a
macchinari fissi e mobili
7271 Assemblatori in serie di parti di macchine
25. Fabbricazione di prodotti in metallo
28. Fabbricazione di macchinari e di attrezzature
L’ Operatore Meccanico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione
meccanica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le
metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie
di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alle
lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici, al montaggio e all’adattamento in opera di
gruppi, sottogruppi e particolari meccanici, con competenze nell’approntamento e
conduzione delle macchine e delle attrezzature, nel controllo e verifica di conformità delle
lavorazioni assegnate, proprie della produzione meccanica
pag. 48 di 115
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Allegato A/13
CORRELAZIONE TRA AREE FORMATIVE DELL’ORDINAMENTO DI IeP ED
INSEGNAMENTI DELL’ORDINAMENTO DI IP
DENOMINAZIONE DELLA FIGURA: OPERATORE MECCANICO
(Accordo Stato-Regioni 29 aprile 2010)
Ordinamento di IeFP
Ordinamento di IP
AREA DELLE COMPETENZE DI BASE
(articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs. n. 226/05; DM 139/2007
Regolamento Obbligo di Istruzione)
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
Italiano – Lingua straniera
Matematica
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia)
Storia, Diritto ed economia
Religione o attività alternative
Scienze motorie e sportive
Competenze linguistiche
Competenze matematiche
Competenze scientifiche e tecnologiche
Competenze storico-sociali ed economiche
Religione o attività alternative
Attività fisiche e motorie
AREA DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
(art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05)
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
o Definire e pianificare fasi delle operazioni da compiere sulla
base delle istruzioni ricevute e/o della documentazione di
appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte materiali, ecc.) e
del sistema di relazioni
o Approntare strumenti, attrezzature e macchinari necessari alle
diverse fasi di lavorazione sulla base della tipologia di materiali
da impiegare, delle indicazioni/procedure previste, del risultato
atteso
o Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e
macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria
o Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il
rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e
malattie professionali
o Verificare la rispondenza delle fasi di lavoro, dei materiali e dei
prodotti agli standard qualitativi previsti dalle specifiche di
progettazione
o Eseguire la lavorazioni di pezzi e complessivi meccanici
secondo le specifiche progettuali
o Montare e assemblare prodotti meccanici secondo le specifiche
progettuali
o Eseguire le operazioni di aggiustaggio di particolari e gruppi
meccanici.
Scienze integrate :
Fisica Chimica
AREA DELLA PERSONALIZZAZIONE
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione
Laboratori tecnologici ed Esercitazioni
Definito nel triennio dal consiglio di classe
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IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
2.3 Liceo Scientifico Tecnologico: Progetto assistito Brocca
Il Liceo Scientifico Tecnologico offre una formazione culturale ampia basata sullo sviluppo
di tre componenti fondamentali: quella tecnico-scientifica, quella storico- filosofica e quella
linguistico-letteraria. Fornisce una preparazione completa in campo scientifico creando validi
presupposti per continuare o approfondire lo studio di una disciplina scientifica.
Un aspetto importante della cultura contemporanea è rappresentato dal legame molto stretto
tra scienza e tecnologia, tanto che lo sviluppo della prima è strettamente legato alla seconda e
viceversa. L'attività scientifica ha come scopo il progresso della conoscenza mentre l'attività
tecnologica incide direttamente sulla realtà.
Per questo ed altri motivi esiste, presso l'Istituto Tecnico Castelli, dall'anno scolastico
1993/94, un Liceo Scientifico ad indirizzo Tecnologico. Si tratta di un Liceo sperimentale, della
durata di 5 anni, che si aggiunge ai corsi tradizionali. Presenta un piano di studi con obiettivi
specifici e finalità che lo differenziano dall'Istituto Tecnico, facendolo diventare un Liceo
Scientifico, essendo state introdotte nuove discipline a carattere tecnico scientifico (Tecnologia
e Disegno, Biologia e laboratorio, Chimica e laboratorio, Informatica e Sistemi Automatici), in
sostituzione di altre di formazione umanistica (Latino, Storia dell’Arte).
Il titolo di studio conseguito è la maturità scientifica.
Questo indirizzo di studio é caratterizzato da un'integrazione tra scienza e tecnologia senza
trascurare l'area delle discipline umanistiche che restano validamente rappresentate. L'iter
formativo prevede uno spazio adeguato per gli insegnamenti scientifici e tecnologici e un uso
sistematico dei laboratori associati alle varie discipline. In questo contesto l'attività svolta in
laboratorio presenta una notevole importanza in quanto è capace di portare lo studente ad
un'analisi critica dei fenomeni studiati e ad una consapevolezza cognitiva che il solo studio
teorico non può dare.
La riflessione sulla metodologia seguita e la valutazione delle tecniche utilizzate sono
basilari per la formazione scientifica. L'attività di laboratorio si sviluppa nell'arco dei cinque
anni e rimane la struttura fondamentale di questo indirizzo di studi. Durante il biennio gli
studenti sono guidati nell'esecuzione delle esperienze e aiutati nella interpretazione dei risultati
mentre nel triennio si cerca di portare lo studente ad una completa autonomia progettuale ed
esecutiva.
Presso l'Istituto Castelli vi è disponibilità di laboratori attrezzati che permettono agli allievi
di eseguire le esperienze previste.
Per l’anno scolastico 2013-2014 sono presenti solamente le classi quinte per il riordino
dell’Offerta Formativa sul territorio della Provincia seguita alla riforma.
pag. 50 di 115
IIS “B. CASTELLI” - BRESCIA
sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
Il quadro orario complessivo è il seguente:
ORE SETTIMANALI
TIPO DI PROVE1
DISCIPLINE
Classe 1ª Classe 2ª Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª
Educazione fisica
2
2
2
2
2
P-O
Religione
1
1
1
1
1
-
Lettere italiane
5
5
4
4
4
S-O
Storia
2
2
2
2
3
O
Lingua straniera
3
3
3
3
3
S-O
Filosofia
-
-
2
3
3
O
Economia e Diritto
2
2
-
-
-
O
Geografia
3
-
-
-
-
O
Matematica
5 (2)
5 (2)
4 (1)
4 (1)
4 (1)
S-O
Informatica e Sistemi
-
-
3 (2)
3 (2)
3 (2)
S-O
Scienze della terra
3
-
-
2
2
O
Biologia
-
3
-
-
-
O
Biologia e laboratorio
-
-
4 (2)
2 (1)
2 (1)
P-O
Laboratorio di Fisica/ Chimica
5(5)
5 (5)
-
-
-
P-O
Fisica e laboratorio
-
-
4 (2)
3 (2)
4 (2)
S -P -O
Chimica e laboratorio
-
-
3 (2)
3 (2)
3 (2)
P-O
Tecnologia e Disegno
3 (2)
6 (3)
-
-
-
S-G-O
Disegno
-
-
2
2
-
G-O
34 (9)
34 (10)
34 (9)
34 (8)
34 (8)
Totale ore
P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di
laboratorio.
Per quanto riguarda l’a.s. 2013-2014 le classi del vecchio ordinamento sono le sole quarte e
quinte .
1
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2.4 Scuola Ospedale: La sezione ospedaliera
Sin da quando parlare di Scuola in Ospedale era un concetto legato solo all’obbligo
scolastico e quindi dedicato agli allievi della primaria e della secondaria di primo grado, il
nostro Istituto ha sperimentato progetti dedicati a studenti che necessitavano di un percorso
personalizzato. Queste esperienze che possiamo definire pionieristiche, con il Progetto Edoardo
e la professionalità dei “primi docenti ospedalieri”, hanno spinto ad occuparsi del problema ed
hanno portato la concessione ministeriale di un organico ospedaliero di quattro cattedre
relativamente alla secondaria di II grado affidate a docenti che già erano in organico all’Istituto
“B. Castelli”.
La relativa novità degli organici per la secondaria di II grado è un passo importantissimo per
la tutela del diritto/dovere all'istruzione dei ragazzi ospedalizzati su tutto il territorio nazionale.
Nel descrivere il Ruolo del docente ospedaliero citiamo una parte di quanto è delineato dalla
CM n. 108 Prot.n. 6097/P4° Roma, 5 dicembre 2007:
“ l’accoglienza dell’alunno in ospedale in modo da agevolare il suo approccio al servizio di
scuola in ospedale;
la personalizzazione e la diversificazione degli interventi educativi a seconda dei bisogni di
ciascun alunno, dei suoi ritmi di apprendimento e delle sue condizioni di salute, sia per i
lungodegenti sia per quelli in day-hospital, di ogni ordine e grado di scuola;
l’utilizzo didattico delle tecnologie;
l’armonizzazione tra i bisogni dei ragazzi e la scelta delle attività di apprendimento;
il raccordo con la scuola di provenienza, la predisposizione e la cura della documentazione
relativa agli interventi educativi realizzati;
il coinvolgimento attivo della famiglia, per aiutarla nell’approccio e nella gestione di
un’esperienza che sconvolge la normale vita familiare;
la gestione delle relazioni tra operatori scolastici e operatori sanitari e tra questi e gli Enti
Locali per i servizi complementari connessi alla “tutela della salute e del diritto allo studio” di
cui al D. L.vo 31 marzo 1998, n. 112.
In sintesi si può dire che il docente in ospedale svolge una funzione molto delicata e complessa,
che richiede una grande capacità di adattamento sia in termini di proposte didattiche, sia in
termini di capacità di entrare in relazione e cooperare con figure e professionalità diverse. …. “
L’ esperienza acquisita ci permette di affermare che il docente in ospedale svolge una
funzione molto delicata e complessa, richiede infatti:
• capacità di adattamento in termini di proposte didattiche
• competenze che permettono di entrare in relazione con allievi diversi
• saper cooperare con figure e professionalità diverse
• saper rispettare tempi e modalità dettate dalle esigenze di salute dell’allievo
La Scuola Ospedaliera si pone in rapporto paritetico con la scuola di provenienza per lo
scambio delle informazioni sull'alunno degente, attraverso incontri diretti - quando sia possibile
- e comunque richiedendo copia della scheda di valutazione ed ogni altro elemento utile
(programmazione didattica, argomenti svolti)
Qualora l'alunno abbia frequentato per periodi temporalmente rilevanti la scuola in ospedale,
questa trasmette alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine al percorso
formativo individualizzato che è stato attuato, nonché in merito alla valutazione periodica e
finale ”
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2.4.1 Le dinamiche organizzative
Livelli organizzativi:
• il primo livello è stabilito dalla normativa nazionale specifica per le sezioni ospedaliere.
• il secondo livello viene definito dalla convenzione fra USP (e scuole coinvolte) e Spedali
Civili. Il secondo livello definisce nel dettaglio i reparti presso i quali è possibile effettuare
attività didattica e le linee guida per l'intervento (modalità, orari, luoghi, impegni reciproci
sanità/istruzione)
Obiettivi della Sezione ospedaliera:
• Garantire il diritto / dovere allo studio riducendo i fenomeni di abbandono scolastico a
seguito dell’insorgenza di problematiche sanitarie
• Integrare percorso didattico e percorso clinico definendo come priorità la centralità dello
studente-degente nella prospettiva di un positivo reinserimento nel contesto socio-scolastico
di provenienza
• Ristabilire un contatto con il “mondo degli adulti” teso alla ricostruzione motivazionale e
sociale sviluppando sinergie per raggiungere gli obiettivi formativi ed educativi
• Mantenere il contatto scolastico e relazionale con il gruppo classe ed il corpo docenti
dell’istituto di provenienza
• Sviluppare metodologie didattiche che possano trovare
nella personalizzazione
dell’intervento il rispetto per l’unicità che l’avvento della malattia manifesta in ogni paziente
• Fornire adeguata informativa sulla normativa specifica della Scuola in Ospedale ed
Istruzione Domiciliare alle famiglie e scuole di provenienza degli studenti
• Provvedere alle mobilitazioni necessarie per una maggior copertura formativa: rete di scuole
di supporto, associazioni di docenti volontari in convenzione, coinvolgimento docenti in
quiescenza.
2.4.2 L'utenza, la Didattica e le Moderne tecnologie
L'utenza della sezione ospedaliera è costituita da tutti gli studenti iscritti ad un istituto della
secondaria di II grado ospedalizzati presso gli Spedali Civili di Brescia.
La Didattica:
La caratteristica degli interventi formativi ospedalieri è basata sulla modularità. In linea
di massima si tratta di modularità breve, individuale e personalizzata. Il contenuto e la
tempistica ex-ante dei moduli vengono definiti dal docente ospedaliero sulla base di una serie
di parametri quali: durata ipotizzata della degenza, significatività della patologia, ipotesi di
decorso terapeutico, tipologia delle discipline da affrontare, impatto dello studente verso la
proposta didattica, pianificazione concordata con il consiglio di classe di provenienza. Il
contenuto e la tempistica ex-post saranno invece caratterizzati da moduli che tengono conto
dell’effettiva permanenza in degenza e dell’impatto clinico sulle normali attività di lezionestudio. L’organizzazione modulare consente una suddivisione della proposta formativa che può
permettere: l’alternanza studio-lezione con periodi di riposo, la verifica periodica delle nozioni
assimilate, la flessibilità nell’erogazione dell’offerta permettendo anche una revisione in itinere
di tempi e modi.
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Durata
Ospedalizzazione
Caratteristiche Intervento
Attenzione alle esigenze scolastiche
D.H. con periodicità estemporanee
(aiuto
compiti,
unica o sporadica
chiarimenti sugli argomenti in corso,
preparazione compiti in classe). Cura
dinamiche sociali
Attenzione al percorso scolastico
estemporaneo con focalizzazione per
alcune discipline (aiuto compiti,
D.H. con periodicità spiegazioni sugli argomenti in corso,
regolare
preparazione compiti in classe,
assegnazione lavori/argomenti per la
visita successiva). Cura dinamiche
sociali
Brevi Degenze (2-7 gg)
Medie Degenze (8-15gg)
Attenzione al percorso scolastico
estemporaneo,
focalizzazione
discipline d’intervento (aiuto compiti,
spiegazioni sugli argomenti in corso,
preparazione compiti in classe). Cura
dinamiche sociali
Predisposizione di attività modulari
brevi sulla base del percorso didattico
in svolgimento e/o delle eventuali
lacune. Cura dinamiche sociali
Predisposizione di attività modulari
integrate nel percorso didattico. Cura
dinamiche sociali. Monitoraggio
Lunghe Degenze (oltre
costante
dell’integrazione
15gg)
scuola/clinica. Coordinamento delle
attività volto al più efficace rientro
nel contesto sociale e scolastico di
provenienza.
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Coinvolgimento del Consiglio di Classe
di appartenenza (o altre componenti)
Nessuno
Di norma nessuno;
Per periodicità costanti e molto prolungate
può essere definito un percorso di
rafforzamento concordato con il Consiglio
di Classe di provenienza per le discipline
direttamente erogate dallo staff ospedaliero
o cercando il supporto esterno per altre
discipline centrali nel corso di studi.
Di norma nessuno;
Per le attività da svolgere si fa riferimento
alle lezioni ed ai compiti assegnati dai
docenti del Consiglio di Classe di
Provenienza durante il periodo di degenza
eventualmente coinvolgendo anche i
compagni di classe
E’ possibile il coinvolgimento del Consiglio
di Classe di Provenienza per definire gli
obiettivi minimi da trattare all’interno della
modularità ospedaliera e concordare
eventuali modalità di verifica di fine
modulo. Può verificarsi il coinvolgimento di
attori esterni allo staff ospedaliero per la
copertura delle materie non direttamente
erogate (AVULS, Rete di scuole, Elearning). Vengono coinvolti i compagni di
classe per aggiornamento tempestivo attività
e mantenimento dei contatti relazionali.
Il Coinvolgimento del Consiglio di Classe
di provenienza è fondamentale per la
definizione degli obiettivi minimi delle
discipline; Si verifica il coinvolgimento di
attori esterni allo staff ospedaliero per la
copertura delle materie non direttamente
erogate (AVULS, Rete di scuole, Elearning); Vengono definiti i criteri di
verifica dei contenuti della modularità
ospedaliera; Viene pianificata l’eventuale
partecipazione di docenti dello staff
ospedaliero alle riunioni del Consiglio di
Classe di provenienza; Vengono coinvolti i
compagni di classe per aggiornamento
tempestivo attività e mantenimento dei
contatti relazionali.
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La forte connotazione tecnica dell'organico ospedaliero è stata definita in modo da sfruttare
le potenzialità tecnologiche. L'utilizzo di infrastrutture informatiche permette una proposta
fattiva di coinvolgimento dei consigli di classe di provenienza (videoconferenze o classi
virtuali) in modo da rispondere all'importante esigenza di limitazione dell'isolamento sociale
legato alla lontananza fisica dal gruppo classe e all'ampliamento del ventaglio dell'offerta
formativa.
E' infatti impossibile prevedere a priori l'entità e la tipologia di discipline che
necessiterebbero di erogazione presso la sezione ospedaliera. L’Istruzione Ospedaliera ricerca
la massima efficienza della sinergia “tecnologia e didattica” per realizzare un effettivo
laboratorio di innovazione didattica.
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2.5 L’ATTIVITÀ DIDATTICA
2.5.1 Finalità Generali
• Promuovere attività che sviluppino un'identità equilibrata finalizzata alla formazione di
persone e di cittadini liberi, autonomi, responsabili e capaci di scelte consapevoli.
• Sviluppare nello studente la capacità di relazionare in modo corretto con le persone e
l'ambiente in cui vive.
• Promuovere l'acquisizione di conoscenze, abilità e competenze relative agli ambiti
disciplinari tipici dell'istituto.
2.5.2 Obiettivi educativi
2.5.2.1 Area cognitiva (Sapere)
•
•
•
•
•
•
•
Conoscere ed utilizzare i concetti, le strutture ed termini propri alle singole discipline, al
fine di conseguire un'adeguata cultura di base.
Conoscere i fatti principali, le informazioni concernenti la cultura e la società
contemporanea e saperne cogliere la complessità.
Ricordare e riconoscere ciò che è caratteristico di epoche passate.
Conoscere le fonti affidabili per una corretta acquisizione delle informazioni.
Conoscere i modi di organizzare, studiare e comunicare le idee.
Conoscere le metodologie, le tecniche di approccio alla soluzione dei problemi posti dalle
singole discipline.
Conoscere le regole comuni della convivenza.
2.5.2.2 Area cognitiva (Saper Fare)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Interpretare un messaggio anche complesso, estrapolando le inferenze.
Esprimere/tradurre con le proprie parole un concetto o un problema, padroneggiando i
registri linguistici.
Riassumere un messaggio lungo, sfrondando i particolari superflui.
Tradurre da una forma verbale ad una simbolica (schema, diagramma…) e viceversa
Ricavare conclusioni, formulando ipotesi plausibili.
Stimare e prevedere conseguenze, distinguendo quelle più probabili.
Distinguere i giudizi di valore dalle previsioni oggettive.
Applicare principi, leggi, teoremi, o altre astrazioni a nuove situazioni o discipline.
Applicare le conoscenze acquisite, tenendo conto delle risorse disponibili.
Avere abilità di analisi: degli elementi, delle relazioni, dei principi organizzativi .
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•
•
•
Esprimere giudizi sul valore di idee, opere, metodi, materiali ecc., in termini di criteri
interni (individuando eventuali inesattezze "logiche") o esterni (mediante comparazione).
Ricercare e gestire le risorse finalizzate all'autoaggiornamento.
Portare a termine un compito, rispettando tempi e consegne.
2.5.2.3 Area affettiva (Saper Essere)
•
•
•
•
•
•
Essere sensibile agli stimoli culturali-educativi, disposto a prestarvi attenzione ed a
rispondere attivamente, con soddisfazione.
Avere consapevolezza del proprio potenziale, esprimendolo in maniera autonoma in
rapporto a situazioni diverse.
Interagire con gli altri in termini di accettazione e rispetto, relazionandosi correttamente con
le strutture, con le istituzioni, con l'ambiente.
Essere coerente con i valori in cui crede ed impegnarsi per la loro realizzazione.
Avere fiducia in sé e negli altri, come presupposto all'atteggiamento di tolleranza e
solidarietà.
Regolare la propria vita personale e civica, basandola su principi etici coerenti con gli ideali
democratici..
2.5.3 La Progarmmazione
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
La programmazione delle attività e dei percorsi didattici spetta al Consiglio di classe che
Valutati i livelli in ingresso si preoccupa di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento:
•
Nelle attività di accoglienza agli stranieri: Promuovere l'acquisizione e la
padronanza della lingua italiana quale strumento indispensabile per
l'effettiva partecipazione scolastica.
•
Nell'analisi delle differenti competenze: Valorizzare le abilità di ciascuno
studente e rimuovere le difficoltà all'apprendimento attivando tutti gli
strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla normativa vigente per
gli studenti che presentino una richiesta di ausili didattici e metodologici
specifici.
Procede alla Programmazione delle seguenti azioni:
fissa gli obiettivi didattici ed educativi della classe;
verifica periodicamente tale progettazione;
decide quali attività di recupero o di approfondimento siano opportune per la classe;
approva le attività aggiuntive (visite di istruzione, dibattiti, conferenze, ecc.);
valuta il processo di apprendimento;
valuta i singoli studenti e comunica tali valutazioni alle famiglie;
La programmazione delle singole discipline spetta ai Consigli di Dipartimento che:
determinano i prerequisiti per avviare il processo formativo;
predispongono gli strumenti per la rilevazione dei livelli di partenza;
dando le indicazioni per la costruzione di prove di verifica iniziali (scritte, pratiche, orali)
che consentono di individuare il livello di partenza del gruppo classe e in esso dei singoli
studenti;
rileggono i programmi fissando i contenuti e i saperi minimi essenziali;
organizzano la programmazione;
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•
•
•
•
definiscono, in termini di conoscenze capacità e competenze gli standard che lo studente
deve raggiungere nelle diverse fasce di livello;
elencano le prestazioni che meglio descrivono il raggiungimento degli obiettivi minimi;
descrivono la tipologia ed il numero di prove per il superamento del debito attribuito allo
studente;
esplicitano il numero di prove scritte orali o pratiche minime per la valutazione
quadrimestrale.
2.5.4 Linee metodologiche
Il progetto formativo, trasversale a tutte le discipline, individua alcuni cardini intorno cui
ruota l'attività didattica nel suo complesso:
• Insegnare a studiare, ad organizzare in modo coerente l'apprendimento.
• Insegnare a ragionare per problemi, mediante la progettazione e gli approcci
interdisciplinari.
• Insegnare a leggere la contemporaneità, in tutto l'arco del quinquennio, e tenendo in
considerazione dei saperi necessari all'educazione del futuro.
• Valorizzare l'attività pratica che assegna al laboratorio un ruolo fondamentale nello
sviluppo cognitivo ed agli stages un'occasione di confronto con il mondo extrascolastico.
• Sostenere l'attività sportiva, importante non solo ai fini dello sviluppo psico fisico ma anche
educativo in senso più ampio.
• Sviluppare e potenziare la componente comunicativa in lingua inglese, quale strumento
indispensabile per la formazione.
• Educare alla socialità, sviluppando la competenza sociale e la capacità comunicativo
relazionale, sia nel quotidiano clima di classe che offrendo occasioni di approfondimento
teorico e concreto.
• Educare alla legalità, alla solidarietà, al rispetto dei diritti umani, alla tolleranza, creando
occasioni di confronto, dibattito, approfondimento.
• Sviluppare la cultura della sicurezza , dalla fase progettuale a quella applicativa, attraverso
l’attività educativa ed istruttiva.
2.5.5 La valutazione del profitto
Ogni singolo insegnante, nella valutazione del profitto degli alunni, fa ricorso a prove
formative e sommative, con valutazione in decimi, che dovranno contemplare tutti i voti, da 1 a
10.
Il Consiglio di classe nella valutazione finale del profitto degli alunni tiene conto dei
seguenti aspetti:
• Esiti delle prove sommative e formative.
• Relazione tra i livelli di ingresso e risultati conseguiti.
• Impegno dimostrato.
• Partecipazione proficua ai corsi di recupero e sostegno, risposta positiva ad interventi
didattici e risoluzione dei debiti formativi.
• Possibilità di perseguire proficuamente il piano di studi dell'anno scolastico successivo.
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•
Possibilità di raggiungimento nel corso degli studi degli standard minimi disciplinari
mediante interventi didattici ed educativi integrativi dell'anno scolastico successivo.
Nel caso di codocenza il docente ed il codocente concordano i criteri di valutazione.
2.5.6 I Prerequisiti
CLASSI PRIME
L’Istituto predispone all’inizio di ogni anno scolastico test volti ad individuare eventuali
lacune nella preparazione di base degli studenti che si sono iscritti al primo anno di frequenza .
Rilevati i profili di ogni singolo studente vengono effettuate attività di recupero e di sostegno
tali da consentire un percorso scolastico adeguato e proficuo . Tutti gli interventi vengono
realizzati durante la prima settimana dell’anno scolastico e rappresentano una prima forma di
orientamento e di ri–orientamento degli studenti cui sono invitate a collaborare le famiglie
tramite un’interazione dialogico – educativa attiva .
Abilità strumentali
•
•
•
•
•
•
Saper codificare e decodificare sia a livello scritto che orale una frase minima in modo
chiaro, individuando le informazioni primarie ed i più elementari nessi logici traducendoli
successivamente in forme espressive adeguate.
Saper leggere e comprendere un testo scientifico.
Saper riconoscere forme e volumi della geometria elementare e saper calcolare superfici e
volumi.
Saper lavorare con tabelle e grafici ed utilizzare correttamente le equivalenze.
Saper eseguire calcoli e risolvere semplici espressioni.
Saper conoscere ed usare correttamente gli strumenti tradizionali del disegno.
Capacità comportamentali
•
•
Conoscere e rispettare le regole fondamentali della vita comunitaria.
Sapersi confrontare con situazioni etniche, culturali ed ideologiche diverse.
Abilità e strategie di apprendimento
•
•
Saper organizzare il lavoro personale.
Essere disponibili ad interagire con i compagni e gli insegnanti.
Classi Terze
I prerequisiti di ammissione alle classi terze rappresentano un elemento fondamentale
dell’orientamento di ogni singolo studente. Il biennio propedeutico alla scelta dell’indirizzo di
specializzazione deve consentire una preparazione omogenea. Pertanto, qualora si
presentassero lacune nelle discipline dell’area comune, l’Istituto predispone, tramite apposite
commissioni per l’assolvimento dei debiti, che all’inizio di ogni anno scolastico esse vengano
affrontate e risolte. Tali forme di intervento risultano essere efficaci per affrontare con
maggiore successo i vari corsi di indirizzo . Le attività di orientamento delle classi seconde si
avvalgono, inoltre, di:
• Conferenze con i responsabili dei vari Dipartimenti e con esperti del mondo del lavoro.
• Visite guidate ai laboratori dei vari Dipartimenti ed incontri con gli studenti delle varie
specializzazioni.
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Abilità strumentali
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Saper utilizzare correttamente la lingua italiana sia nell’espressione orale sia nella scritta
Saper riconoscere i nessi logici e le inferenze in un testo.
Conoscere gli elementi di base di scienze della terra e di biologia.
Conoscere la lingua inglese a livello intermedio.
Saper utilizzare l’algebra di primo e di secondo grado e la geometria euclidea piana.
Conoscere la fisica di base negli aspetti elettrici e meccanici.
Saper eseguire semplici esperimenti, analizzare ed elaborare i dati formulando regole
interpretative.
Conoscere le norme generali del disegno tecnico: proiezioni ortogonali, assonometriche,
convenzioni sulla rappresentazione di viste e sezioni, sistemi di vuotatura, AutoCAD di
base.
Comprendere le basi della Chimica generale e dei principali processi chimici.
Abilità comportamentali
•
•
•
Conoscere e rispettare le regole fondamentali della vita comunitaria e del comportamento
nelle società organizzate.
Saper comunicare la propria concezione di vita e di valori fondamentali.
Partecipare attivamente formativo e al dialogo educativo.
Strategie di apprendimento
•
•
•
Essere in grado di organizzare gli appunti.
Possedere autonomia nello studio individuale.
Essere in grado di applicare conoscenze teoriche mediante esercitazioni.
2.5.7 Intercultura
Il Protocollo di accoglienza e accompagnamento, che il collegio docenti approva ad inizio
anno, contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione (nel limite del 30% per
classe stabilito dalla norma) e l’inserimento degli alunni stranieri all’interno della nostra scuola;
definisce compiti e ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica; individua le
diverse attività in cui si articola l’accoglienza, l’inserimento e l’accompagnamento scolastico
degli allievi. Il Protocollo di accoglienza è un documento che, come previsto dalla norma,
delinea prassi condivise di carattere:
• amministrativo e burocratico (l’iscrizione ),
• comunicativo e relazionale (prima conoscenza ),
• educativo – didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza,
accompagnamento scolastico, insegnamento dell’italiano seconda lingua ),
• sociale (rapporti scuola - famiglia e collaborazione con il territorio per l’integrazione
scolastica).
Il Protocollo è allegato al Piano dell’Offerta Formativa
L’Istituto promuove le seguenti iniziative/attività
• organizzazione di incontri d’accoglienza con gli alunni iscritti e le rispettive famiglie;
• somministrazione di un test linguistico agli studenti;
• scambio di informazioni con le famiglie degli alunni;
• organizzazione di corsi di italiano L2;
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•
•
•
•
•
•
•
•
monitoraggio delle attività;
rapporti con i consigli di classe in cui gli studenti stranieri sono inseriti;
proposte d’acquisto di materiale per i corsi di italiano L2;
raccolta di informazioni su eventuali corsi di formazione/aggiornamento relativi
all’accoglienza e inserimento di alunni stranieri; partecipazione ai suddetti corsi;
raccolta di informazioni sui sistemi scolastici di provenienza degli alunni e sulle
caratteristiche dei rispettivi corsi di studi;
aggiornamento del Protocollo di accoglienza e accompagnamento e della
documentazione interna relativa agli studenti;
rapporti con le istituzioni scolastiche e con le realtà operanti sul territorio
Coordinamento del progetto “RETE ABITAR” (coordinamento reti che si
sviluppassero sul territorio)
2.5.8 Alcune considerazioni in prospettiva
Nel programmare e aggiornare l’offerta formativa la scuola ritiene significativi i seguenti
aspetti:
• Analizzare e tenere in considerazione le motivazioni e i valori che muovono gli studenti
e le aspettative che sono vissute da loro, dalle famiglie e dal contesto sociale circostante
nei confronti della scuola.
• Sviluppare una progettazione didattica che richieda agli studenti un ruolo attivo,
promuovendo progetti ed attività nelle quali il coinvolgimento e la conseguente
responsabilizzazione diventino fattori significativi. In particolare va valorizzata
pienamente l’Area di Progetto, prevista dalla vigente normativa. Si tratta di utilizzare
quello spazio di programmazione dei Consigli di Classe in cui si sviluppano nei ragazzi,
con il coinvolgimento di insegnanti di diverse materie, conoscenze interdisciplinari e
capacità di affrontare problemi e si producono situazioni che favoriscono in loro
assunzione di responsabilità e capacità autonome di lavoro.
• Ricercare e favorire momenti di comunicazione autentica tra docenti e studenti che
producano comprensione reciproca, intesa e condivisione di mete generali e obbiettivi
culturali.
• Ricercare mezzi e momenti che permettano alla scuola, prevalentemente ai docenti, di
entrare in contatto con la realtà esterna per essere in grado di adeguare
continuativamente la propria offerta formativa.
• Favorire iniziative rivolte a migliorare la qualità nella scuola
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3 L’ESTENSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
3.1 I Corsi di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore
L'Istituto promuove e realizza in collaborazione con Enti di formazione, Università e
Associazioni di categoria e aziende singole o associate, corsi post-diploma sulla base di progetti
specifici nazionali e internazionali.
3.2 I Corsi di Formazione Permanente
3.2.1 Generalità
I Corsi di Formazione per soggetti esterni rappresentano una naturale estensione del POF
d’istituto ed implicano un ulteriore sforzo di progettazione e gestione estremamente utile per la
conseguente positiva ricaduta sugli insegnamenti curricolari.
I Corsi di Formazione per soggetti esterni si istituiscono al fine di attivare un momento
didattico forte per un particolare segmento della scuola nell’ambito del settore industriale e
terziario.
I corsi sono coerenti con le attività e le finalità dell'Istituto e non interferiscono con la stessa
specificando: modalità di partecipazione e coinvolgimento del personale ed ente proponente.
L’attività didattica rivolta a persone che hanno urgenti precise e consapevoli esigenze
professionali e culturali è connotata da un taglio pratico, con un iter didattico breve ma
significativo, teso ad un apprendimento che consenta in un tempo adeguatamente limitato a
misurarsi con la realtà.
L’attività didattica, per essere proficua, è connotata anche da un dialogo franco, cordiale,
costruttivo al fine di far sorgere un corretto rapporto tra persone prima, e tra insegnanti ed
allievi poi.
3.2.2 Finalità
A quelle generali contenute nel POF d’Istituto si aggiungono le seguenti:
rispondere alla domanda emergente da fasce sociali deboli, esposte al rischio di marginalità
culturale, professionale, sociale
offrire una occasione didattica significativa che consenta la maturazione di conoscenze
tecniche, comportamenti ed abilità operative coerenti;
abilitare ad un ruolo professionale specifico adeguato;
rispondere ai bisogni formativi provenienti dal territorio, anche in collaborazione con
istituzioni, forze sociali, associazioni professionali e di categoria, ecc.
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3.2.3 Obbiettivi
Sono quelli generali del POF d’Istituto, adattati alle situazioni specifiche.
3.2.4 Metodologia
Per perseguire le finalità ed gli obiettivi dichiarati si opera nell’ambito teorico ed in quello
pratico sperimentale con:
lezioni frontali semplici, chiare e soprattutto esemplificative;
attività di laboratorio che comprendono necessarie ricognizioni della teoria e lo svolgimento di
unità didattiche che hanno collegamenti continui e diretti tra la teoria svolta, l’attività
sperimentale, la realtà.
3.2.5 Strumenti
Le attività di laboratorio sono supportate da materiali prodotti per i corsisti, da utilizzare
nelle varie unità didattiche e come momento di approfondimento e riflessione guidata.
4 L’INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
4.1 I Progetti e le Collaborazioni con Professionisti esterni in ambito
curricolare
La scuola offre la possibilità di attivare dei progetti nell'ambito dell'area curricolare con
l'apporto di esperti che collaborano con gli insegnanti per la realizzazione di attività didattiche
ed educative con diverse possibilità di interventi quali:
• lezioni in codocenza in orario curricolare per approfondire temi particolari con
l’apporto di professionalità specifiche;
• attività rivolte a più classi;
• conferenze riguardanti tematiche culturali ed educative di vario genere;
• interventi riguardanti problematiche scolastiche quali l’orientamento, il disagio,
l’abbandono, sulla base di progetti approvati dal collegio dei docenti e accolti e
programmati dal consiglio di classe.
4.2 Collaborazione scuola aziende
Alternanza Scuola/Lavoro e stage
L'Istituto promuove, in collaborazione con le Associazioni di categoria e nel rispetto della
normativa vigente in materia, tirocini formativi e di orientamento, in breve detti “stages”. La
proposta formativa dell’IIS Castelli è finalizzata a ottenere:
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- approfondita conoscenza di sé
- capacità relazionale
- approfondimento della cultura scientifica
- raggiungimento di competenze necessarie per comprendere criticamente le problematiche
- scientifiche collegate alle tecnologie
- favorire l’acquisizione di competenze applicative e pratiche
- assicurare lo sviluppo della creatività e dell’inventiva progettuale
in linea con questi obiettivi, il sistema formativo dell’ITIS Benedetto Castelli prepara le basi
delle varie competenze. Nell’ottica di una progettualità orientata a “IMPARARE AD
IMPARARE” e per consentire agli studenti di misurarsi con i rapidi cambiamenti delle
tecnologie, i mutamenti delle modalità di lavoro e dei mercati, nonché con l’evolversi delle
conoscenze scientifiche l'istituto propone, a partire dalla conoscenza del Territorio, attività
progettuali come:
- Stage presso aziende
- Attività di alternanza scuola/lavoro
4.2.1 Gli stage aziendali
L’attività di stage consiste in un periodo di attività in azienda con lo scopo di acquisire
competenze professionalizzanti e di comprendere le dinamiche relazionali all’interno di realtà
produttive locali. Nell'ambito dei processi formativi di base l’Istituto realizza queste attività:
- come momenti di contatto con le aziende
- al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del
lavoro.
L’attività è rivolta agli studenti del 3°, 4° e 5° anno di ogni Dipartimento, distribuita in periodi
e con modalità di anno in anno concordate con il C.D., compatibilmente con le risorse
finanziarie. L’attività degli stage è coordinata e monitorata dalla Funzione Strumentale
preposta, che agisce in collaborazione con i referenti di indirizzo, i Tutor di stage e i Tutor di
classe, formulando gli obbiettivi, i contenuti, la metodologia i documenti di supporto
dell’attività.
Il tutor di classe ha il compito di informazione e consiglio agli allievi in relazione allo
svolgimento di attività di stage. L’adesione avviene compilando il modulo “richiesta
stage/alternanza” reperibile presso la sala stampa o nella sezione documenti del sito. La
richiesta di aderire al percorso impegna lo studente alla frequenza del percorso concordato e
alla giustificazione di eventuali ore di assenza.
4.2.2 Alternanza Scuola/Lavoro
La attività di alternanza proposta agli studenti consiste in argomenti e/o moduli didattici che
possano svolgersi in maniera più completa e tecnologicamente più aggiornata in ambito
aziendale. Ogni dipartimento e/o la funzione strumentale possono definire, in maniera
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strutturata, un tema per il cui sviluppo si cercano poi collaborazioni presso le aziende del
settore.
Trovata la giusta collaborazione, spetta ai singoli tutor/consigli di classe, in sinergia con
l’azienda, formulare gli obiettivi, i contenuti, la metodologia, i documenti di supporto
dell’attività e un appropriato criterio di valutazione.
Il percorso di alternanza preferibilmente dovrebbe coinvolgere l’intera classe, anche se in
momenti diversi.
L’attività di alternanza scuola- lavoro consiste in un insieme di attività tra cui possono rientrare
:
• periodi di attività in azienda
• conferenze e corsi riguardanti temi “aziendali” o di attualità di indirizzo
• percorsi didattici pluridisciplinari e attività laboratoriali svolte in collaborazione con
aziende
• visite aziendali
Presupposto essenziale per un percorso di Alternanza è la valutazione dell’attività svolta dal
consiglio di classe sentiti i pareri e i giudizi dei docenti coinvolti e dei tutor aziendali.
L’adesione avviene, consultato il tutor della classe, compilando un modulo “richiesta
stage/alternanza” reperibile presso la sala stampa o nella sezione documenti del sito. La
richiesta di aderire al percorso impegna lo studente alla frequenza e alla giustificazione di
eventuali ore di assenza. L’attività è monitorata dalla Funzione Strumentale preposta.
4.2.3 Figure coinvolte nell’esecuzione delle attività di Alternanza
scuola/lavoro e stage
Funzione Strumentale coordinamento attività di stage/alternanza suola lavoro
Organizza e presiede la Commissione Alternanza in tutte le sue riunioni, Con i referenti
di progetto ed eventualmente i referenti dei dipartimenti, individua le
diverse esigenze tecniche e didattiche che giustificano l’attivazione del
progetto, Mantiene rapporti con le organizzazioni industriali e
dell’artigianato, l’ispettorato del lavoro e le ASL di competenza,
Interagisce con il Dirigente scolastico per tutte le necessità, richieste e/o
problemi in merito all’attività in corso, Partecipa a convegni e/o
incontri che a vario titolo possano migliorare il servizio offerto.
Referente di Progetto (o referente di indirizzo/dipartimento) nominati dai
dipartimenti/indirizzo
Predispone il progetto, ricerca le aziende disponibili a collaborare al progetto, seleziona
e coordina i tutor di stage, controlla la documentazione prodotta dai
tutor di stage, relaziona alla commissione sull’attività svolta
Funzioni assegnate al Tutor Scolastico
Collabora con il referente di progetto alla predisposizione del Progetto educativo di ogni
singolo studente, gestisce le comunicazioni per la classe di competenza
(informa il C.d.C, gli studenti e qualora lo ritenga necessario, i
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Genitori), sovrintende lo svolgimento dell’attività in azienda facendo da
riferimento per lo studente e per l’azienda, raccoglie tutto il materiale
relativo agli alunni a lui assegnati e relazione al referente di progetto
sull’attività svolta
4.3 Le attività extracurricolari
Nell'ambito dell'integrazione dell'offerta formativa rientra tutta una serie di iniziative che, di
anno in anno, vengono proposte dai singoli docenti tramite il Dipartimento di appartenenza o
dalle Funzioni Strumentali elette. Compito dei dipartimenti è quello di attuare una prima analisi
dei progetti che saranno discussi in Collegio dei Docenti indicando le relative priorità. Le
attività si pongono obiettivi didattici ed educativi di carattere disciplinare o interdisciplinare
che vengono esplicitati nella formulazione della proposta.
Le tipologie delle iniziative possono essere così suddivise:
• attività di approfondimento disciplinare e interdisciplinare
• attività di potenziamento
• attività di sperimentazione metodologica
• attività espressive (teatrali, artistiche, musicali)
• attività finalizzate all'uso di strumenti informatici e multimediali
• attività sportive di gruppo
• attività finalizzate al rispetto dell'ambiente e della salute
I corsi extracurricolari non sono obbligatori: gli studenti decidono autonomamente e in
libertà di partecipare ad alcuni di essi. La partecipazione ai corsi viene monitorata dal consiglio
di classe e valutata al termine dell’anno scolastico ai fini dell’attribuzione del credito
scolastico.
4.3.1 Corsi di preparazione ed esami
L’istituto organizza corsi di preparazione per affrontare esami di certificazione di competenze
in diversi campi:
E.C.D.L. (Patente Europea Del Computer)
L’Istituto è accreditato come test center E.C.D.L. Si svolgono periodicamente corsi di
preparazione ed esami per il conseguimento della patente europea del computer. L’offerta è
diretta a studenti, genitori, personale della scuola e soggetti esterni. Per tali attività è richiesto
un contributo economico.
Trinity College London
Trinity College London è un Ente Certificatore britannico senza scopo di lucro che opera in
oltre 60 paesi al mondo e, oltre a certificazioni di lingua inglese per studenti, rilascia anche
qualifiche iniziali e avanzate per docenti.
E’ soggetto accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione Italiana per la formazione del
personale docente dal 2001 ed è stato firmatario di specifici protocolli e accordi con il
Ministero Italiano dell'Istruzione e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.
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L’Itis “B.Castelli” è da anni centro accreditato Trinity per gli esami orali di comprensione
della lingua inglese (GESE, Graded Examinations in Spoken English, 12 livelli certificabili) e a
partire dall’anno scolastico 2009-2010 è accreditato anche per la certificazione delle
competenze nel leggere e scrivere attraverso gli esami di abilità integrate (ISE, Integrated Skills
in English, 5 livelli certificabili). Agli esami possono iscriversi, oltre agli studenti del nostro
istituto, anche candidati esterni che ne facciano richiesta. Per gli studenti del nostro istituto la
scuola organizza ogni anno corsi gratuiti, tenuti da un insegnante madrelingua, in
preparazione all’esame, mentre la quota d’iscrizione all’esame è a carico delle famiglie.
Ulteriori informazioni, aggiornamenti ed integrazioni si possono trovare nel sito
www.trinitycollege.co.uk oltre ad un’ampia gamma di materiali.
Cisco Networking Academy
l'ITIS Castelli è diventata una Cisco Local Academy e può erogare il corso certificato Cisco
denominato
IT
Essential
PC
Hardware
e
Software.
Il corso IT Essentials PC Hardware and Software V.4.0 è un’ eccellente introduzione
all’Information
Technology
e
Data
Communications.
Gli studenti imparano infatti come assemblare un computer, installare differenti versioni del
sistema operativo Windows ed esplorano una gran varietà di problematiche, quali le procedure
di installazione, le problematiche di security, le procedure di backup e di accesso remoto.
Il corso prepara gli allievi a sostenere l'esame di certificazione Cisco CompTIA A+ e EUCIP,
certificazione riconosciuta in tutto il mondo da qualsiasi azienda che operi nel settore
informatico. Non vi sono particolari prerequisiti per accedere al corso (che dal 2008 è anche in
italiano), eccetto una certa familiarità con l'uso del personal computer.
4.4 Centro Sportivo Scolastico
In coerenza con le linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva,
diramate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è istituito il Centro
Sportivo Scolastico col compito di programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti
con le finalità e gli obiettivi del progetto nazionale e tese a creare negli alunni, in modo non
episodico, un’abitudine all’attività sportiva percepita come stile di vita.
Le attività svolte favoriranno la partecipazione degli studenti alle manifestazioni sportive
studentesche organizzate ai vari livelli territoriali.
4.5 I progetti
L’Istituto promuove in via continuativa i seguenti progetti e delibera le loro modalità di
attuazione:
• gare didattiche (es.:Olimpiadi della fisica, chimica, matematica, informatica)
• gare nazionali (es.:elettrotecnica, di elettronica e di informatica
• gare sportive locali e nazionali
• progetto accoglienza
• Intercultura
• BES
• progetto conversatore madrelingua in lingua Inglese
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•
•
•
•
progetto istruzione domiciliare e a distanza
progetto educazione alla salute
progetto educazione ambientale
istruzione domiciliare, istruzione a distanza
4.5.1 Progetto accoglienza
Le iniziative proposte per l'attività di Accoglienza perseguono diversi obiettivi:
• redigere un'analisi della classe in base alla quale strutturare la successiva progettazione
didattica, calibrando gli interventi per gli studenti;
• fornire ai genitori ed agli stessi studenti un'identità del gruppo classe;
• esplicitare le esigenze dei docenti rispetto ai livelli di preparazione, in termini di
conoscenze e capacità degli studenti in ingresso;
• far conoscere agli studenti l'ambiente, le regole di comportamento e le nuove
opportunità di partecipazione alle assemblee di classe e di istituto, consentendo
consapevoli esperienze legate alle attività di rappresentanza;
• essere per gli studenti occasione per maturare comportamenti positivi verso la nuova
realtà scolastica
• promuovere la consapevolezza nei confronti dei diritti e dei doveri scolastici.
Aree di intervento:
• accoglienza di tutti gli allievi che frequentane la classe prima
• accoglienza agli studenti stranieri
• accoglienza agli studenti che presentano handicap
• accoglienza alle famiglie
• la sicurezza nell'Istituto
• un primo screening degli studenti in ingresso ed una prima descrizione dei profili di
classe.
Il progetto prevede:
Attività, proposte a tutti gli studenti, in forma assembleare:
• incontro con il Dirigente Scolastico
• incontro con il responsabile della sicurezza
• distribuzione materiale di orientamento e metodo di studio
• iniziative volte a favorire la socializzazione.
Un incontro ad inizio anno con i genitori degli alunni delle classi prime e il D.S. per illustrare le
attività programmate e il regolamento di Istituto
Attività, proposte a tutti gli studenti nelle classi di appartenenza:
presentazione del regolamento d'Istituto,
• esecuzione di test di ingresso rispettivamente riferiti alle aree linguistica, matematica
• scientifica autocorrezione/correzione dei test secondo griglie predisposte.
I risultati dei test saranno elaborati e comunicati nei Consigli di Classe.
Attività dedicate agli studenti stranieri:
rilevazione all'atto dell'iscrizione degli alunni stranieri con carenze nell'uso e nella
comprensione della lingua italiana ed attivazione di corsi di sostegno finalizzati a:
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•
•
•
uso corretto ed appropriato delle strutture linguistiche
pronuncia e intonazione corrette
analisi del testo
Sportello di ascolto counseling
E’ presente nell’Istituto, uno sportello di consulenza e ascolto a cura di un’équipe di psicologi e
pedagogisti. Esso è finalizzato a dare ascolto e a fornire suggerimenti su problematiche
personali. Vi si possono rivolgere tutti gli alunni (i minorenni con il consenso delle famiglie),
genitori e docenti.
4.5.2 Progetto “INTERCULTURA E ITALIANO L2”
(anno scolastico 2013-2014)
FINALITÀ E OBIETTIVI
1. Costruire un sistema organizzativo stabile ed efficiente che sia in grado di gestire
situazioni di emergenza e situazioni permanenti riguardo al tema stranieri.
2. Favorire lo sviluppo della seconda lingua per comunicare e per studiare.
3. Programmare l’insegnamento-apprendimento dell’italiano L2 per agevolare il
passaggio da un livello linguistico a quello successivo sulla base delle
competenze indicate dal Quadro Comune Europeo per le Lingue, con
particolare attenzione ai liv. A1, A2, B1.
4. Fornire conoscenze e strumenti per delineare la situazione linguistica di
partenza e i bisogni di apprendimento degli allievi di altra lingua e cultura.
5. Favorire il confronto su approcci didattici, materiali e strumenti necessari per
l'insegnamento-apprendimento dell'italiano L2 per comunicare e per studiare
6. Elaborazione di materiali didattici di italiano L2.
7. Prove d'ingresso per definire i livelli linguistici di italiano L2 per studiare.
8. Bibliografia di materiali didattici di italiano L2 per adolescenti della scuola
secondaria di secondo grado.
9. Promuovere il dialogo interculturale e la reciproca conoscenza tra ragazzi
italiani e stranieri nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri comuni.
10. Valorizzare le culture di provenienza.
11. Coinvolgere i genitori stranieri dei ragazzi ad affrontare le eventuali difficoltà
del percorso scolastico e a non abbandonare gli studi.
12. Fornire a ragazzi e famiglie un servizio informativo sul funzionamento e sulle
opportunità offerte dal sistema scolastico italiano.
13. Elaborazione e diffusione di un vademecum: “Buone pratiche di integrazione
nella scuola secondaria di secondo
grado”.
PROGETTI
1. Realizzazione ed implementazione del protocollo d’accoglienza in collaborazione con le
altre funzioni strumentali e con la segreteria Didattica
2. Conferma dell’Accordo di Rete “Abitar” con Abba-ballini e assunzione delle finalità e
degli obiettivi del Progetto “ Laboratorio Multidisciplinare di Italiano L2” della Rete
“Abitar”
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3. Predisposizione di uno screening per valutare le conoscenze degli alunni, in modo da
poter predisporre non solo per i neo-arrivati dei progetti specifici
4. Predisposizione di corsi di Italiano L2 extracurricolari
5. Predisposizione di gruppi di lavoro per la preparazione di materiale semplificato, per la
visione del materiale esistente
6. Acquisto di materiale didattico per facilitare l’attività di Italiano L2 e di Intercultura
7. Esame di licenza media (sessione straordinaria e ordinaria)
Predisposizione documentazione per ammissione all’esame di licenza media nella
sessione straordinaria di aprile e ordinaria di giugno presso il CTP Scuola Foscolo e
Franchi degli studenti ancora privi di licenza media
Contatti con i docenti del CTP e preparazione del percorso d’esame
8. Verranno studiate iniziative per favorire la frequentazione extrascolastica degli studenti italiani
e stranieri e delle rispettive famiglie
9. “LA LETTERATURA DELLA MIGRAZIONE”, incontro con scrittori che sono immigrati in
Italia e che scrivono nella nostra lingua. I temi molteplici e necessari per una rappresentazione
positiva ed articolata dell’immigrazione
10. “La conoscenza e lo scambio culturale”: verranno organizzati momenti di conoscenza reciproca
e di scambio culturale soprattutto a partire dai linguaggi artistici ed espressivi: teatro, musica
ed ogni attività pertinente
11. Verranno studiate iniziative tese a valorizzare il ruolo che gli studenti stranieri già frequentanti
possono esercitare per accogliere i nuovi iscritti e per rendere il loro inserimento migliore sia
sul piano delle relazioni umane che dello studio
12. “ MIGRAZIONE: ALUNNI-SCUOLA-FAMIGLIE”; dotare gli insegnanti di conoscenze e
strumenti per interpretare le questioni connesse alla condizione di studenti e studentesse figli di
famiglie migranti, specialmente, ma non esclusivamente, nella relazione con la scuola.
Contrastare la tendenza al distacco tra i giovani italiani e i loro compagni/e di famiglie
migranti. Prevenire la tendenza all’aggregazione per gruppi etnico-culturali e la formazione di
gruppi a rischio. Fornire ai docenti spunti che alimentino un’autonoma progettualità educativa,
capace di affrontare la realtà interculturale dentro e fuori il gruppo classe.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ :
sono previste le seguenti azioni:
- incontri periodici con la Commissione Italiano L2 ed Intercultura
- analisi dei dati relativi ai corsi di italiano l2 in orario extracurricolare: 1) se sono state
effettuate segnalazioni dei bisogni di italiano L2 dai vari consigli di classe; 2)
disponibilità dei docenti a tenere i corsi; 3) effettiva attivazione dei corsi; 4) numero
degli studenti indirizzati ai corsi; 5) numero degli studenti frequentanti
- analisi dei dati sulla produzione di testi semplificati: 1) numero 2) discipline coinvolte)
3) se frutto di un lavoro collegiale o individuale
- incontri allargati al Dirigente Scolastico, ai coordinatori di classe, ai docenti di Italiano
L2, ad altri docenti degli studenti stranieri (ai quali, di volta in volta, verrà richiesta la
disponibilità a partecipare) per monitorare: la frequenza scolastica curricolare ed
extracurricolare, l’andamento delle attività di italiano l2 e la loro ricaduta sul processo
di inserimento e di apprendimento
- confronto tra le competenze linguistiche iniziali e conclusive delle varie esperienze di
apprendimento, sia in orario curricolare che extracurricolare
- analisi dei risultati scolastici del primo e del secondo quadrimestre degli studenti
stranieri effettuata dalla commissione
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partecipazione di uno o più membri della commissione agli incontri di verifica con i formatori
esterni e con i docenti delle classi interessate alla fine di ogni percorso di educazione
interculturale.
4.5.3 Bisogni Educativi Speciali
Alunni diversamente abili
•
Particolarmente curati sono l’inserimento e l’integrazione degli studenti in situazione di
diversa abilità. Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) del nostro Istituto vanta una
buona esperienza nell’attuazione di iniziative volte all’inclusione degli alunni diversamente
abili, per favorirne il processo di autonomia personale, sociale e culturale. L’Istituto, grazie
al coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche favorisce l’integrazione degli studenti,
avvalendosi anche della collaborazione esterna di assistenti specializzati, operatori sociali,
personale sanitario nazionale e ospedaliero.
Studenti portatori di DSA
•
La Legge n. 170/2010 sui DSA, riconosce e definisce alcuni disturbi specifici di
apprendimento:
• Dislessia (disturbo specifico che si manifesta nella correttezza e rapidità nella lettura)
• Disgrafia (disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione
grafica)
• Discalculia (disturbo specifico che si manifesta in difficoltà negli automatismi del
calcolo e nell’elaborazione dei numeri)
• Disortografia (disturbo specifico della scrittura che si manifesta in difficoltà nei
processi linguistici di transcodifica).
La medesima legge sancisce il diritto a usufruire dei provvedimenti compensativi e
dispensativi lungo tutto il percorso scolastico.
• A partire dall’a.s. 2011/12 è presente in Istituto un docente referente per i DSA dedicato
speficificatamente ai Disturbi Specifici degli Apprendimenti, con lo scopo di:
• Creare un collaborativo rapporto con le famiglie
• Sensibilizzare i docenti ad una osservazione attenta degli studenti in difficoltà per
favorire la diagnosi di DSA
• Fornire ai docenti e alle famiglie un aggiornamento sulle problematiche e sulla
normativa relative ai DSA
• Fornire ai docenti un supporto per elaborare strategie e metodologie didattiche da
utilizzare
• Fornire consulenza ai docenti per l’individuazione di strumenti compensativi e
misure dispensative adeguate per la stesura del Piano Didattico Personalizzato
(PDP)
• Essere un punto di riferimento costante per gli studenti, le famiglie e i docenti
• Redigere la bibliografia e creare un archivio di documentazione per la consultazione
degli operatori che ne abbiano un interesse diretto
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4.5.4 Conversatore madrelingua in lingua inglese
In un mondo in cui i bisogni cambiano rapidamente è necessario attrezzarsi per dare
risposte veloci ed efficaci. In particolare, in una realtà sempre più globalizzata, la capacità di
utilizzare le lingue straniere come strumento di comunicazione e lavoro non è più una scelta,
ma un obbligo.
Con questa consapevolezza il nostro istituto, che si è posto come obbiettivo il potenziamento
delle abilità comunicative, ha avviato da alcuni anni il “Progetto conversatore madrelingua”,
per soddisfare la necessità degli studenti di apprendere l’inglese con un approccio non solo
“scolastico”, ma funzionale all’uso.
La particolarità dell’esperienza in atto al “Castelli”, rispetto a progetti analoghi, va individuata
nell’inserimento a pieno titolo, all’interno del curricolo formativo e didattico, dell’attività di
conversazione in lingua, superando così la tradizionale e riduttiva logica che vede nel
conversatore un “assistente linguistico”.
Il progetto ha coinvolto anche quest’anno gli studenti delle terze, quarte e quinte, sia dei corsi
ITIS che del Liceo Tecnologico; in ognuna di queste classi due ore di lezione al mese sono
state dedicate alla conversazione in lingua inglese, affidata ad un docente madrelingua in
compresenza con l’insegnante titolare della classe.
4.5.5 Istruzione Domiciliare, Istruzione a Distanza
L'eventualità che uno studente non possa frequentare per periodi significativi nella frequenza
curricolare (per motivazioni in genere riconducibili a problematiche sanitarie) trova nell'
Istituto una risposta organica ed organizzata.
In accordo a quanto visto in generale al paragrafo 2.3 il nostro Istituto attua progetti per i
propri allievi degenti in Ospedale o costretti a casa per un periodo di malattia significativo:
opera in raccordo con i docenti della Scuola in Ospedale
effettua lezioni di Istruzione a Domicilio
organizza lezioni con il gruppo classe utilizzando tecniche per istruzione a distanza con
l’allievo protagonista del progetto.
Individuato lo studente che necessita di un intervento personalizzato anche in termini di
Istruzione Domiciliare, nell’Istituto si coinvolge il Consiglio di classe, che individua le
discipline ed i docenti che realizzeranno il raccordo. Gli ulteriori compiti affidati al Consiglio
di classe sono:
la progettazione personalizzata che tiene presente i vincoli didattico/ministeriali specifici, le
aspettative di pronto e positivo rientro nel gruppo classe dell’allievo e i le modalità contro la
dispersione scolastica
la definizione di un percorso che, coniugando le aspettative formative con il contesto clinico
sottostante e partendo dagli obiettivi minimi delle discipline, permetta una sollecitazione
didattica calibrata (considerando le dinamiche motivazionali legate al lato terapeutico) e la
conseguente acquisizione di un portfolio di conoscenze e competenze.
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Il Consiglio di Classe si troverà, in sede di scrutinio, a dover inquadrare la congruità del
portfolio considerando tutti gli aspetti: grado di risposta al progetto personalizzato,
miglioramento rispetto ai livelli minimi di partenza, possibilità di recuperare proficuamente
rispetto al livello medio del gruppo classe, possibilità di accesso a forme di recupero previste
dall'Istituto, importanza del reintegro nella classe di provenienza.
Il dialogo formativo può prevedere che il Consiglio di Classe utilizzi le moderne tecnologie
per attenuare la distanza domicilio-scuola e come integrazione del monte ore e/o del montediscipline ipotizzato, individuando gli strumenti e le modalità più adeguati.
L'Istituto è in possesso delle competenze didattiche e tecniche per poter attivare procedure di
formazione a distanza che si realizzano mediante una progettazione che utilizza strumenti di elearning e/o comunicazione sincrona/asincrona questo che permette di coinvolgere tutti i
compagni dell’allievo interessato e costituiscono un occasione per rinsaldare la coesione di
tutto gruppo classe.
I dettagli operativi degli interventi oltre a prevedere un'attenta valutazione delle peculiarità
dei singoli casi e la doverosa armonizzazione con le fonti normative superiori (peraltro in
costante evoluzione), coinvolgono le competenze del Consiglio d'Istituto.
4.5.6 Progetto Educazione alla Salute
In riferimento alla definizione di Salute dell’ OMS come condizione di benessere fisico,
psichico e sociale, le attività che il nostro Istituto offre a tutti gli studenti del corso diurno che
lo frequentano, rappresentano un supporto ed una collaborazione con le Famiglie affinché i
ragazzi possano crescere, maturare, diventare adulti coscienti e responsabili delle proprie scelte.
Il carattere trasversale dell’Educazione alla Salute e la sua complessità impongono tuttavia
un’attenta scelta e selezione delle tematiche aventi problematicità prioritaria, in ragione dell’età
dei ragazzi e del loro livello evolutivo.
Gli interventi si svolgeranno in orario curricolare e saranno tenuti da relatori esterni
specializzati facenti parte di Enti operanti sul territorio e comporteranno un impiego massimo
di dieci ore curricolari per le classi del biennio e le classi terze, mentre per le classi quarte e
quinte il numero massimo sarà di sei ore.
Quanto sopra e le successive attività di rielaborazione che ne potranno derivare hanno la
finalità, attraverso l’acquisizione di informazioni corrette, relative ai principali fattori di rischio
correlati a comportamenti sbagliati, di sensibilizzare e rafforzare i giovani in modo che
diventino una risorsa per se stessi e per la comunità.
In particolare verranno privilegiate le seguenti tematiche:
• I servizi offerti ( gratuitamente ) ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 21 anni dal
Consultorio dell’Adolescente dell’ASL di Brescia e visita dello stesso.
• I principi base di un’alimentazione corretta ed equilibrata
• I diritti dell’adolescente
• Le sostanze psicotrope e i danni che ne derivano a chi ne fa uso
• Sessualità ed affettività
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sezioni associate Istituto Tecnico “B. Castelli” Istituto Professionale “Moretto”
• Il valore del volontariato
La sensibilità delle Famiglie alle problematiche di cui sopra sarà altrettanto importante per il
raggiungimento degli obiettivi previsti.
4.5.7 Progetto Educazione Ambientale
L’Istituto si attiva per accrescere un diffuso e sentito sentimento di partecipazione alla tutela
dell’ambiente sviluppando, partecipando e promovendo iniziative
che interessano le
tematiche dei comportamenti ecosostenibili e quelle della realizzazione di studi e progetti
relativi all’efficienza e all’innovazione energetica (magazzino del sole, monitoraggio
energetico, pannelli fotovoltaici, trattamento dei rifiuti tecnologici, recupero e riutilizzo di
apparecchiature elettroniche e personal computer,…).
Promuove in collaborazione con gli allievi: conferenze, dibattiti, campagne di pulizia e riordino
delle aree verdi dell’Istituto, raccolta differenziata dei rifiuti, raccolte solidali di materiale di
recupero, un uso responsabile dell’energia elettrica e dell’acqua.
4.5.8 Corso annuale di IeFP
L’Istituto promuove la possibilità di costituire un quinto anno di IeFP quale Corso annuale
integrativo, valevole per l’accesso all’esame di Stato previsto dall’art. 15 ecc. del Dlgs n.
226/05 e regolamentato, a livello nazionale dalle Linee guida recepite con DM 4/2011 e
dall’OM 13/2013 esami di Stato ed a livello regionale, dalle Linee guida regionali, allegato A)
al DDG 6424/12.
5 LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO AGLI STUDENTI
5.1 Le attività di accoglienza per le classi iniziali
L’Istituto promuove una attività di accoglienza per gli studenti delle classi prime e per le
famiglie.
Allo scopo di prevenire la demotivazione e per ridurre gli ostacoli di ordine affettivo che
interferiscono nel processo cognitivo, l’Istituto analizza ed interpreta i dati dell’abbandono e la
natura del disagio.
In applicazione della norma vigente, si fa carico dell’accoglienza degli studenti stranieri e
disabili, predisponendo progetti speciali e, in relazione all’obbligo scolastico, un progetto che si
adatti alla tipologia dell’utenza e alla realtà territoriale.
L’Istituto garantisce spazi per l’ascolto educativo, onde aiutare i soggetti o le classi ad
analizzare e razionalizzare il non apprendimento, partendo dalla consapevolezza di sé.
Le attività programmate sono nel dettaglio descritte in 4.5.1.
5.2 Gli interventi didattico integrativi
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Il recupero delle lacune che si evidenziano in alcune parti del programma rappresenta una
delle tappe del normale processo di apprendimento da organizzare nella progettazione
educativa.
Si prevedono distinte tipologie di attività di intervento in orario extrascolastico:
• corsi propedeutici
• corsi di sostegno e di recupero dell’ordinaria attività didattica (Interventi Didattici
Educativi Integrativi);
• sportelli;
• corsi di recupero a fronte di valutazioni quadrimestrali insufficienti
5.2.1 Corsi propedeutici
Corsi propedeutici per uniformare la preparazione di base degli studenti provenienti dalla
scuola media per:
• matematica
5.2.2 Corsi di sostegno e di recupero
La programmazione dei corsi di sostegno e di recupero viene effettuata dai Consigli di
Classe utilizzando le ore pomeridiane dei giorni di attività didattica.
Il Consiglio di Classe individua gli studenti per i quali attivare i corsi di recupero che
possono essere tenuti da un insegnante del Consiglio stesso, da un altro insegnante dell’Istituto
che ne dia disponibilità o da docenti esterni.
La valutazione e la scelta dei rinforzi più idonei spetta al Consiglio di Classe, che
individuerà anche la precedenza da assegnare a ciascun modulo e ne darà comunicazione allo
studente, che sarà tenuto alla frequenza obbligatoria
Al fine di contenere l’insuccesso scolastico e rinforzare le attività curricolari il P.O.F., ogni
anno, prevede progetti specifici che rinforzino le ordinarie lezioni. Il recupero dei contenuti
ritenuti fondamentali (soprattutto nelle classi del biennio) è attuato anche in modo che, nella
classe articolata in diversi sottogruppi, si propongano lezioni in cui due docenti coordinino
attività mirate alle diverse tipologie di allievi presenti.
5.2.3 Sportelli
Gli interventi didattici denominati “sportelli” rappresentano una tipologia di intervento che
intende fornire agli studenti risposte su quesiti precisi e argomenti ben delimitati. Sono un
sostegno per lo studente che si realizza da ottobre a maggio su richiesta dello stesso.
Gli sportelli intendono fornire una risposta sistematica , flessibile e il più possibile
personalizzata.
Tra gli obiettivi qualificanti dell’attività di sportelli troviamo:
• stimolare lo studente alla consapevolezza delle sue acquisizioni e delle sue modalità
operative in funzione anche della autovalutazione;
• acquisire/consolidare un metodo di studio adatto alla materia e alle caratteristiche dello
studente;
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•
puntualizzare la necessità di uno studio regolare come elemento portante per il successo
scolastico.
5.2.3.1 Le diverse tipologie di sportello
a) Sportelli a tema: nascono da una progettazione che propone agli studenti un tema
preciso. L’attività dello sportello a tema è rivolta principalmente allo studente che
intende consolidare conoscenze già acquisite o abilità da sviluppare.
b) Sportelli di lavoro individualizzato: sono rivolti agli studenti che hanno lacune ben
identificabili e necessitano di un aiuto limitato nel tempo e coloro che hanno problemi
di metodo di studio.
La prestazione del docente sarà certificata e monitorata.
6 L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO: IN INGRESSO IN
CORSO E IN USCITA
L’Istituto Benedetto Castelli ha elaborato una articolata azione di Orientamento che segue ed
assiste gli studenti in tutte le fasi del loro percorso scolastico:
• ORIENTAMENTO IN INGRESSO: per aiutare gli studenti delle classi terze medie nel
delicato momento della scelta del nuovo corso di studi.
• ORIENTAMENTO IN CORSO: per verificare la validità delle scelta operate nel
percorso di studi dopo la terza media, per intervenire in modo diretto ed
individualizzato aiutando coloro che mostrano interesse a voler cambiare indirizzo di
studi e per guidare verso una scelta mirata e consapevole dell’indirizzo
professionalizzante.
• ORIENTAMENTO IN USCITA: per orientare gli studenti delle classi quarte e quinte
verso i percorsi universitari e gli scenari lavorativi che li attendono.
ORIENTAMENTO IN INGRESSO
FINALITA’:
Fare in modo che la scelta dell’indirizzo di studi dopo la terza media:
• Sia sentita dallo studente e dalla famiglia come un passo all’interno di un percorso
formativo di continuità con la scuola media;
• Tenga conto delle attitudini, potenzialità, aspirazioni e motivazioni dello studente;
• Sia consapevole, responsabile e serena mediante una informazione semplice e completa
che illustri le caratteristiche degli indirizzi di studio presenti nell’Istituto.
OBIETTIVI:
•
•
Realizzare iniziative rivolte ai genitori ed agli studenti delle terze medie del territorio
che permettano di conoscere l’Istituto;
Concordare e realizzare insieme alle scuole medie iniziative condivise che permettano
agli studenti di scegliere l’Istituto e l’indirizzo di studi che meglio rispondono alle
aspirazioni ed attitudini di ogni singolo ragazzo attraverso momenti di riflessione che
sviluppino una maggiore conoscenza di sé e delle proprie potenzialità;
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•
•
•
•
•
•
Promuovere e far conoscere nel territorio l’Istituto Benedetto Castelli e i relativi
indirizzi mediante iniziative di informazione e di promozione;
Progettare strategie operative efficienti ed efficaci per la promozione e la realizzazione
delle iniziative dell’Istituto sfruttando le competenze, la professionalità e gli strumenti
disponibili all’interno dell’Istituto stresso.
INIZIATIVE:
Presentazione indirizzi …
Visite guidate all’Istituto …
Stage di gruppi di studenti
ORIENTAMENTO IN CORSO
FINALITA’:
•
•
interventi rivolti agli studenti delle classi prime e seconde ed anche ai loro genitori, al
fine di verificare la validità delle scelte operate nel percorso di studi dopo la terza media
e di ridurre al minimo od eliminare i fenomeni di dispersione scolastica;
presentazione chiara e completa degli indirizzi di studio presenti nell’Istituto affinché la
scelta, da parte degli studenti delle classi seconde, possa essere rispondente alle
potenzialità ed alle aspettative individuali.
OBIETTIVI:
•
•
•
•
•
individuare tempestivamente gli alunni in difficoltà per attivare azioni mirate a far
superare gli ostacoli di ordine relazionale;
verificare la coerenza tra indirizzo di studi scelto e potenzialità ed attitudini individuali;
favorire la riflessione sulla necessità di investire tempo ed energia nella propria
formazione culturale;
incrementare i processi di autostima;
guidare verso una scelta consapevole dell’indirizzo di studi professionalizzante.
INIZIATIVE:
•
•
•
•
•
Incontri con esperti (educatori, pedagogisti, psicologi);
Sportelli di ascolto;
Incontri con docenti dei vari indirizzi di studio;
Incontri con esponenti delle aziende e del tessuto lavorativo del Territorio;
Incontri culturali atti a promuovere la crescita culturale.
ORIENTAMENTO IN USCITA
FINALITA’:
•
Fornire agli studenti delle classi quarte e quinte gli elementi chiave per realizzare una
scelta motivata ed adeguata per l’inserimento nel contesto lavorativo e/o la
prosecuzione degli studi nei percorsi post diploma o universitari.
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OBIETTIVI:
•
•
Presentare agli studenti delle classi quarte e quinte i percorsi universitari,le offerte post
diploma e gli scenari lavorativi del Territorio;
Rendere il processo decisionale il più possibile conforme alle attitudini, alle potenzialità
di ogni singolo studente.
INTERVENTI:
•
•
•
•
•
Orientamento universitario e professionale;
Test attitudinali;
Incontri presso l’Istituto con docenti universitari e presentazione delle Facoltà del
territorio;
Giornate in Facoltà;
Giornate per le professioni.
7 SOSTEGNO E VALORIZZAZIONE DEL MERITO
L’Istituto riconosce e promuove, per la sua validità educativa, il merito scolastico.
Attribuisce, utilizzando risorse interne anche provenienti da donazioni, un premio agli
studenti che nel corso dell’anno si sono distinti per capacità, profitto e in attività, progetti
tecnico-scientifici di livello superiore. La partecipazione a gare nazionali di cui al punto 4.4
permette agli allievi di ricevere i premi previsti dalle stesse.
8. LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO AL PERSONALE
DELLA SCUOLA
8.1 L'attività di Accoglienza per i nuovi Docenti
L’istituto ha cura di fornire ai nuovi docenti:
• indicazioni, supporto e consulenza in merito agli aspetti gestionali ed organizzativi;
• informazioni sull’attività didattica nelle sue fondamentali articolazioni;
• informazioni sul POF e le altre normative interne;
• una presentazione degli ambienti e dei servizi di supporto alla didattica.
8.2 La produzione dei Materiali Didattici
È prevista la realizzazione di materiali di supporto alla didattica e di documentazione,
coordinata dalla Funzione Strumentale al POF n. 4.
I lavori possono riguardare:
• utilizzo di strumenti informatici e multimediali;
• messa a punto di unità didattiche multimediali spendibili all'interno dell'Istituto;
• produzione di schede di laboratorio e manuali descrittivi delle prove;
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•
•
iniziative di orientamento degli studenti delle scuole medie con il loro coinvolgimento
diretto nell'attività di laboratorio;
progetti quali Educazione musicale e attività sportive particolari.
8.3 I Corsi di aggiornamento
•
•
•
L’Istituto progetta e organizza corsi di aggiornamento per i docenti dell’Istituto al fine di
migliorare la qualità generale dell’insegnamento;
migliorare la professionalità degli insegnanti;
preparare i docenti all’utilizzo di nuove tecnologie.
9 I SERVIZI E LE RISORSE MATERIALI
DELL’ISTITUTO:
SEDE “B. CASTELLI” E SEDE “MORETTO”
9.1 La Biblioteca
La biblioteca dell’ITIS “Benedetto Castelli”, nata contestualmente alla fondazione dell’Istituto
(1930), ha avuto come primo patrimonio i testi dell’ex Istituto “Moretto” di Arti e Mestieri,
attualmente IPIA “Moretto”. Il primo fondo di circa 1.750 volumi risale al 1939, anno in cui i
due Istituti si separano e l’ITIS acquisisce l’intero patrimonio librario.
Attualmente il numero di volumi ammonta a circa 11.500 unità, catalogate e classificate
secondo i più aggiornati criteri biblioteconomici. Recentemente sono state raccolte e catalogate
circa 800 videocassette, 280 Cd rom e 116 floppy disk.
La struttura, pur possedendo circa 4.000 opere nel settore umanistico, è specializzata nel
settore tecnico-scientifico (in particolare testi di Elettronica, Elettrotecnica, Meccanica,
Metallurgia ed Informatica); vi si può trovare inoltre la raccolta completa delle Norme UNI e
CEI.
La biblioteca dell’ITIS intende assolvere a due funzioni fondamentali:
• essere di supporto alle attività formative della scuola: a tale scopo, all’inizio di ogni anno
scolastico è prevista una visita guidata nei locali della struttura affinché gli studenti
prendano visione delle potenzialità del servizio;
• essere punto di riferimento per gli operatori dell’ambito scolastico, culturale e produttivo
bresciano, realizzando così l’integrazione - più volte auspicata da Enti pubblici e privati fra struttura e territorio.
La biblioteca dell’IP “Moretto” è dotata di moderne attrezzature; dispone di un centro operativo
e di ricerca bibliografica oltre che di un'ampia sala di lettura; sono consultabili i principali
settimanali e libri di informatica, elettronica, narrativa, scienze umane e formazione
professionale. Numerose sono anche le riviste tecnico-scientifiche, di argomento ecologico e di
didattica. È inoltre fornita di videoproiettore con collegamento al PC. E' ammesso il prestito,
rinnovabile, per una durata di 15 giorni.
9.1.1 Organizzazione dei servizi
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I servizi offerti dalla biblioteca dell’ITIS, cui è possibile accedere secondo un regolamento
interno, sono completamente gratuiti, aperti anche all’utenza esterna (previo rilascio di una
tessera personale), e consistono in:
• consultazione e prestito libri;
• consultazione Norme UNI, CEI e Gazzette Ufficiali e periodici;
• accesso a Internet per ricerche bibliografiche e/o a fini didattici.
La biblioteca è articolata in tre sezioni: volumi, riviste e quotidiani.
9.2 La Sala Stampa ed il servizio fotocopie
La Sala Stampa dell’ITIS è un servizio e a disposizione dei docenti per l’esecuzione
gratuita di fotocopie relative a materiali finalizzati alla didattica (testi di verifiche, appunti,
dispense, ecc). I docenti accedono al servizio con autorizzazione della Presidenza.
Il Servizio Fotocopie è un servizio a pagamento a disposizione di studenti e docenti per
l’esecuzione di fotocopie ad uso personale.
9.3 I Laboratori e le Aule Speciali dell’Istituto Tecnico Castelli
SPECIALIZZAZIONE
LABORATORI
LABORATORIO DI TECNOLOGIA
OFFICINA MACCHINE UTENSILI
LABORATORIO CAD-CAM 1
MECCANICA
LABORATORIO CAD-CAM 2
LABORATORIO AUTOMAZIONE
LABORATORIO MACCHINE A FLUIDO
LABORATORIO DI METROLOGIA
LABORATORIO DIGITALE
LABORATORIO ANALOGICO
ELETTRONICA
LABORATORIO TELECOMUNICAZIONI
LABORATORIO SISTEMI
LABORATORIO TDP
LABORATORIO CALCOLATORI 1
INFORMATICA
LABORATORIO CALCOLATORI 2
LABORATORIO CALCOLATORI 3
MISURE ELETTRICHE 1
ELETTROTECNICA
MISURE ELETTRICHE 2
LABORATORIO TDP E SISTEMI
METALLURGIA
LABORATORIO DI METALLOGRAFIA
MICROSCOPIA ELETTRONICA
LABORATORIO DI TECNOLOGIA
TECNOLOGIA E D ISEGNO
LABORATORIO CAD 1
LABORATORIO CAD 2
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SPECIALIZZAZIONE
LABORATORI
FISICA 1, BIENNIO
FISICA 2, BIENNIO
FISICA
FISICA 3, BIENNIO E TRIENNIO
FISICA 4,TRIENNIO
AULA A GRADINATA
LAB. CALCOLATORI 4
MATEMATICA
LAB. CALCOLATORI 5
LAB. CALCOLATORI 6
CHIMICA 1,BIENNIO
CHIMICA 2,BIENNIO
CHIMICA 3,BIENNIO
CHIMICA
CHIMICA 4,METALLURGIA E TRIENNIO LICEO
SALA BILANCE
AULA A GRADINATA 1
AULA A GRADINATA 2
LABORATORIO LINGUISTICO 1
INGLESE
LABORATORIO LINGUISTICO 2
AULA DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOGRAFIA
SCIENZE E BIOLOGIA
AULA DI SCIENZE E LABORATORIO DI BIOLOGIA
LABORATORIO MULTIMEDIALE
INFORMATICA 1
SALA LETTURA
SALA CONSULTAZIONE
SALA NORME UNI E CEI
BIBLIOTECA
SALA MULTIMEDIALE
SALA AUDIOVISIVI 1
SALA AUDIOVISIVI 2
9.4 Le palestre
PALESTRE
SALA POTENZIAMENTO
PARETE ATTREZZATA PER “FREE CLIMBING”
EDUCAZIONE FISICA
CAMPO ESTERNO PER CALCETTO
CAMPO ESTERNO DI ATLETICA
CAMPO ESTERNO DI PALLACANESTRO
PIASTRA MULTIFUNZIONALE
BASKET,PALLAVOLO TENNIS
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9.5 I Laboratori e le Aule Speciali dell’Istituto Professionale Moretto
Buona parte dell’edificio è occupata dai LABORATORI. Nelle tabelle che seguono sono
evidenziati i laboratori esistenti e le relative attrezzature.
Tutti i laboratori sono collegati con alla RETE INTRANET (sito GOLEM
dell’Istituto).
Laboratorio di
Informatica
INFO 1
Laboratorio di
Informatica
INFO 2
Laboratorio
Linguistico
Laboratorio
di
Fisica
Laboratorio
di
Scienze
INFO 1: Attrezzato con 15 PC collegati in rete per svolgere lezioni
multimediali utilizzando i seguenti pacchetti applicativi: WORD, EXCEL,
POWER POINT, PUBLISHER, DERIVE, CABRI.
- N° 14 PC tipo “PENTIUM III 667 MHz”
- n° 1 PC tipo “PENTIUM III 804 MHz (server)”
INFO 2: Attrezzato con 21 PC nella stessa configurazione del 1° laboratorio.
- N° 10 PC tipo “AMD SEMPRON 64 BIT 2500+”
- n° 1 PC tipo “MIDI ATX 350 AMD ATHLON 3400/64”
- n° 10 PC tipo “AMD XP 1800”
LL: Vi sono 17 postazioni di lavoro tra loro separate e indipendenti; sono
dotate PC multimediali e di cuffie e microfono per interagire con la consolle
centrale governata dal docente; consente l’ascolto e la riproduzione di brani in
lingua. Video-proiettore per la proiezione di film originali (sottotitolati in
lingua inglese);
Sui PC (tutti collegati in rete), sono stati installati (dal gruppo del prof
Azzanni):
•
Window XP HE + service pack 2;
•
Office 2000 (word, excel, power point, outlook);
•
Acrobat Reader ver. 5; Winzip ITA
•
Norton Antivirus
•
Utility per controllo rete;
•
Power DVD sulle macchine dotate di lettore DVD
LF:
•
Bancone per esperienze frontali fornito di rubinetti per acqua, aria
compressa e alimentatore di tensione alternata;
•
6 banconi (da 6 posti ciascuno) dotati di alimentatore per basse tensioni
continue e alternate per la realizzazione di esperienze di laboratorio svolte
dagli alunni stessi in piccoli gruppi
Possono essere svolte esperienze di dinamica, cinematica, termologia,
idrostatica, elettrodinamica, ottica, magnetismo. E’ dotato di TV e
videoregistratore
LS: Bancone fornito di rubinetti per acqua, gas, aria compressa e alimentatore
di tensione bassa e alta, continua e alternata;
Consente la realizzazione di esperienze frontali con la partecipazione a
rotazione degli alunni. Cappa e armadio aspirante per riporre le sostanze
utilizzate nelle esperienze di scienze.
Attrezzato con plastici e microscopio, è dotato di TV e videoregistratore
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Laboratori di
Esercitazioni
Pratiche
elettricheelettroniche
2 Laboratori
esercitazioni
pratiche
Misure
Elettriche
OE1- Attrezzato con:
1. 30 posti di lavoro con relativi pannelli per la realizzazione di semplici
impianti elettrici di abitazione civile;
2. 10 computer per la realizzazione di disegni tecnici tramite pacchetto
applicativo ORCAD
3. 1 postazione per il controllo e la verifica dell’impianto
4. pannelli di simulazione video-citofonica premontati
OE2 - Attrezzato con tester, alimentatori, resistenze a decade (N° 10
acquistate nel seguente a.s.), condensatori ecc. per la realizzazione di misure
elettriche, in piccoli gruppi di allievi, per la verifica sperimentale delle leggi
introdotte nelle lezioni teoriche.
Il laboratorio è fornito di 1 PC Pentium 4 ATX 300 con software Office 2000,
Autocad 2000, e software vari di simulazione di circuiti.
OE4 – E’ dotato di:
• 6 banchi di prova attrezzati con 24 pannelli per la realizzazione di impianti
automatici a ciclo continuo e per la simulazione di impianti industriali anche
di potenza.
• 2 pannelli per la simulazione di cicli di lavoro manuali e automatici
• 6 computer per lo sviluppo di programmi simulati al PLC; un computer è
collegato alla rete d’Istituto.
• 1 computer Pentium (postazione insegnante) collegato alla rete.
OE6 – Laboratorio attrezzato con strumenti di misura per il rilievo sia in AC
che in DC dei parametri elettrici di macchine elettriche quali: trasformatori
monofasi e trifasi, motori asincroni; dinamo; freno motori e generatori in c.c,
carichi induttivi, capacitivi e ohmici. Inoltre è presente:
2 1 PC Pentium 4 ATX 300 con software vari di simulazione di circuiti.
3 2 PC per l’elaborazione delle misure se interfacciati con gli strumenti di
misura (utilizzando il software specifico di interfacciamento)
4 1 pannello solare per il risparmio energetico
5 1 banco per l’azionamento a TIRISTORI con la regolazione in corrente, in
frequenza e studio degli azionamenti in fase rigenerativa, della risposta in
frequenza, della funzione di trasferimento del regolatore di corrente e del
regolatore di velocità.
6 Macchine elettriche: trasformatori monofasi e trifasi, motori asincroni trafasi
e monofasi, gruppo motore c.c. -generatore, gruppo motore asincrono trifasefreno Pasqualini, motore trifase a 2 velocità.
7 strumenti di misura (alcuni interfacciabili con PC), fra cui amperometri,
voltmetri, wattmetri monofasi e trifasi, alcuni Digital-Lab e Analog-Lab,
VIP e micro-VIP per misure multiple di impianti elettrici.
OE7 – E’ presente:
• 1 TRANSFERT attrezzato con 3 PLC per la simulazione di cicli di lavoro
• 1 PULLER per la simulazione di cicli di lavoro;
• 1 banco per il controllo della temperatura;
• 1 banco per il controllo di motori passo-passo;
4 armadi di misura per il controllo di temperatura, livello, pressione e portata.
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OE5 – Vi si trovano:
• 21 PC PENTIUM III collegati in rete e muniti di software OFFICE; Autocad
LT; AUTOSKETCH; calcolo delle reti elettriche (ON-OFF); uno dei
computer funziona da server di stampa comune;
2 Laboratori • 1 scanner ed una stampante laser (per la stampa in rete);
di Sistemi ed
• 1 hub per il collegamento in rete dei PC, con 24 postazioni;
Automazione
• 1 PLC SIEMENS, S7-300
Industriale
• 8 PLC SIEMENS, S7-200 (uno per ogni coppia di PC);
• 2 PLC PS306 per la simulazione di robotica industriale;
• 2 PC per l’interfacciamento con un braccio meccanico con un transfert per
l’autoattrezzamento di cicli di lavoro programmabili.
OM1: Vi si trovano 8 torni paralleli tradizionali, 4 fresatrici universali
tradizionali, una rettificatrice piana, un lapidello e una affilatrice per punte
Officina
elicoidali.
Meccanica
Completano la dotazione del laboratorio 8 postazioni per lavorazioni al banco e
2 trapani a colonna.
Fornito di 1 PC Pentium 100 riciclato, con software Office 97, Autocad LT 97.
LP: Attrezzato con 6 pannelli didattici della Festo per la realizzazione di
Laboratorio di semplici automatismi pneumatici.
Pneumatica
Completano la dotazione anche un PLC e un pannello di tipo elettropneumatico.
Fornito di 4 PC Pentium 100 riciclati, con software Office 97, Autocad LT 97
LT: E’ dotato di una attrezzatura per la misura e il controllo tridimensionale di
pezzi meccanici (Dea) interfacciata ad un calcolatore elettronico per la
registrazione delle misure effettuate. Sono disponibili 3 postazioni di lavoro con
Laboratorio
installati dei pacchetti software per la gestione statistica delle misure effettuate
Tecnologico
(controllo di qualità).
Completano la dotazione una serie di strumenti di misura e controllo tradizionali
e un durometro Galileo per prove di durezza.
CAM: E’ dotato di 8 computer di ultima generazione collegati in rete e con
collegamento diretto ad internet. (N° 5 PC ATX 300; N° 3 PC MIDI ATX CPU
K6 III 400 MHz).
I programmi installati sono: Microsoft Office 97 e 2000, Autocad LT 97 e 2000
Laboratorio
e programmi specifici per la simulazione TRIDIMENSIONALE di lavorazioni
CAM
alle macchine utensili (Visicam).
Completano la dotazione 1 stampante HP A3 a getto di inchiostro, un plottter A0
e uno scanner A4. Nella zone macchine sono presenti: un tornio CNC didattico
(sistema Elcon 6) e una fresatrice Mi-Val CNC (sistema Bosh).
CAD: Vi sono di 15 computer, di ultima generazione (Pentium 4- 300w ATX)
stampante HP 1120 per fogli in A3: i programmi installati sono: Microsoft
Laboratorio
Office 2000 e Autocad 2000 LT.
CAD
Questo laboratorio viene utilizzato prevalentemente per il disegno
bidimensionale affrontato nei primi tre anni di studio del corso meccanico.
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LTE: E’ dotato di 11 computer: i programmi installati sono:
Microsoft Office 97 e 2000, Autocad LT 97 e 2000 e programmi
specifici per l’area termo-idraulica (StimaWin, Rame 97, ecc.) per il
calcolo del fabbisogno termico edifici e per il dimensionamento
dell’impianto idraulico e termico.
Una postazione di lavoro è dotata di accesso ad internet.
Laboratorio
Completano la dotazione 2 stampanti A4 a getto di inchiostro, una
Termico
stampante laser e uno scanner A4.
Il laboratorio possiede un Pannello solare tipo “paradigma”.
Il laboratorio possiede anche un impianto per la misurazione delle
perdite di carico idrauliche.
Sono inoltre presenti una serie di testi e riviste specifiche del settore
consultabili solo nel laboratorio.
OT: E’ presente una postazione di saldatura e varie postazioni di
Officina termica
lavoro per la realizzazione di semplici circuiti idraulici e termosanitari.
LE3: Laboratorio utilizzato dalle classi quarte e quinte per
esercitazioni a computer. E’ attrezzato con 15 postazioni multimediali
connesse in rete.
Ogni computer supporta il sistema operativo Windows; sono presenti
programmi di simulazione elettronica e disegno elettronico.
Completano la dotazione uno scanner e una stampante laser.
LE4: Laboratorio di sistemi elettronici e telecomunicazioni.
E’ fornito di una buona strumentazione sia di tipo analogico che
digitale; sono presenti: oscilloscopi, multimetri, ponti RCL, generatori
di funzione, frequenzimetri oltre a pannelli didattici per lo
svolgimento di esercitazioni su telecomunicazioni e controlli
elettronici.
LE5: E’ un laboratorio di misure per le classi seconde. Vi sono
5 Laboratori di
installati 8 computer non collegati in rete utilizzati per la simulazione
Misure
di circuiti elettronici oltre che per la stesura di relazioni tecniche.
Elettroniche Sistemi
La strumentazione, sia di tipo analogico che digitale, comprende 10
Elettronici
oscilloscopi, 10 generatori di funzione frequenzimetri, alcuni DigitalLab e Analog-Lab.
LE6: Si tratta di un laboratorio di misure per le classi terze:
è dedicato alle misure e alle esercitazioni pratiche; possiede una
completa strumentazione elettronica;
LE7: Si tratta di un laboratorio di misure per le classi terze:
è attrezzato con 16 computer connessi in rete; esso consente la
realizzazione di progetti dei circuiti stampati, il disegno
elettronico, la simulazione, la stesura di grafici e tabelle.
Su ogni PC sono stati installati: Office 2000, Acrobat REader 6,
Winzip, Norton Antivirus, Orcad, Circad, Microcap, Safety Card.
Completa l’attrezzatura una stampante laser, uno scanner e una
lavagna elettronica.
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All'interno della scuola vi è una sola PALESTRA (con attrezzature di fitness), la quale non
è sufficiente per tutte le classi, questo impone l'utilizzo di una palestra esterna all'edificio. A
fianco alla palestra vi è anche una SALA PESI.
L'AULA MULTIMEDIALE, attrezzata con computer, impianto audio-video, telecamera,
TV satellite, ecc.,è in grado di assolvere ad una serie di necessità didattiche: dalla microconferenza all'attività creativa in campo musicale.
L'AULA MAGNA, completamente ristrutturata, con impianto di video-registrazione – può
contenere fino a 200 persone.
10 IL MONITORAGGIO DEL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Il monitoraggio delle attività del POF costituisce un aspetto qualificante con il quale
l'autonomia scolastica intende presentare gli aspetti più autentici dell'innovazione didattica e
organizzativa. Le attività del POF riguardanti il recupero, l'approfondimento degli studenti e
l'aggiornamento dei docenti vengono sottoposte a monitoraggio anche mediante questionari
rivolti agli utenti.
Gli obiettivi che si vogliono perseguire sono
• ottimizzare l'uso delle risorse
• valutare la progettazione in base alle mete educative, ai risultati attesi e a quelli ottenuti
• certificare le competenze
Il monitoraggio corrisponde ad esigenze interne all'Istituto che definisce criteri di qualità e
risponde ai desideri dell'utenza che vede certificate le competenze acquisite e può esprimere un
parere importante sul servizio ricevuto in relazione alle proprie aspettative.
La raccolta e la diffusione delle informazioni costituiscono il punto di forza di un'efficace
autoanalisi con la quale l'Istituto è in grado di evidenziare gli aspetti positivi e le eventuali
carenze del "progetto educativo" di partenza.
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PARTE SECONDA
REGOLAMENTO ATTUATIVO
DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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11 GLI ORGANISMI DELLA SCUOLA
11.1 Gli Organi Collegiali
Gli organi collegiali della scuola sono stati istituiti dal DPR n.416 (31/5/1974). I loro
compiti e competenze sono previsti dal decreto stesso integrato dalle norme di cui al testo unico
n297 (16/4/1994), aggiornato dalla legge 59/1997 e dalle norme previste dallo “Statuto degli
studenti” DPR n.249 (24/6/1998). In questo contesto ci si limita a ricordarne i tratti essenziali.
11.1.1 Il Consiglio d’Istituto
È costituito dai rappresentanti dei genitori, dei docenti, degli studenti, del personale ATA e
dal Dirigente Scolastico. Elegge al suo interno la Giunta Esecutiva. È presieduto da un genitore
eletto nel Consiglio stesso. Provvede a deliberare su proposta della Giunta esecutiva in materia
economica e su tutto ciò che è previsto dalle vigenti disposizioni.
11.1.2 Il Collegio dei Docenti
È responsabile degli aspetti didattici e formativi di tutte le attività svolte dall'Istituto e
nell'Istituto.
È composto da tutti i docenti in servizio cui spettano le deliberazioni inerenti a proposte e a
progetti a carattere didattico, cioè curricolare, extracurricolare, educativo ed organizzativo,
limitatamente a quanto di sua pertinenza.
In particolare il Collegio:
• programma, valuta periodicamente ed adegua l’offerta formativa della scuola;
• propone al Dirigente Scolastico i criteri per la composizione delle classi e per la
formulazione dell’orario scolastico;
• delibera il calendario scolastico e l’adozione dei libri di testo;
• propone l’acquisto dei sussidi didattici;
• elegge i docenti Rappresentanti del Collegio;
• individua le Funzioni Strumentali al POF e designa i docenti incaricati;
• approva i tutti i corsi e le attività didattiche svolte in proprio o per conto o in collaborazione
con enti od organismi esterni.
11.1.3 Il Comitato per la Valutazione del Servizio
Tale comitato è istituito secondo le vigenti disposizioni in materia di disciplina per gli allievi
allo scopo di fornire in caso di sanzione grave la possibilità agli allievi di sostenere le loro
ragioni anche in vista di una possibile revisione del provvedimento. Tale comitato si compone
del Dirigente Scolastico, di due docenti, di un genitore, di un rappresentante del personale ATA
e di uno studente.
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11.1.4 I Consigli di Classe
Il Consiglio di Classe è composto dai docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori e
da due rappresentanti degli studenti. Ha il compito di formulare proposte in ordine all’azione
educativa e didattica, di valutare l’andamento della classe sotto i diversi profili, di proporre
attività integrative e interventi di sostegno e recupero. Si riunisce con la sola presenza dei
docenti per le valutazioni periodiche e finali e per il coordinamento didattico.
11.1.4.1 Il “tutor di classe”
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il Consiglio di classe designa il tutor, all'inizio dell'anno scolastico, con i seguenti criteri:
disponibilità personale ad assumere un impegno di particolare delicatezza ed oneri
aggiuntivi, anche in termini di riunioni e formazione;
titolo specifico (partecipazione a seminari, corsi di formazione sulla comunicazione e sulla
gestione del gruppo…);
esperienza professionale (docente possibilmente di ruolo);
rispetto, ove possibile, della continuità didattica;
incarico preferibilmente in una sola classe;
Compiti del tutor:
osservazione sistematica dei singoli e della classe, al fine di conoscere i comportamenti
degli studenti nell'ambito cognitivo e relazionale, ricorrendo, ove possibile, all'attività di
counseling (ascolto);
individuazione delle tensioni e dei conflitti tra studenti o tra studenti e docenti e soluzione
degli stessi;
informazione puntuale al Consiglio di classe sulle dinamiche cognitive e ralazionali
individuate e compilazione della relazione finale, secondo lo schema predisposto
dall'Istituto;
controllo dei debiti e dei crediti formativi degli studenti e segnalazione alle famiglie della
loro risoluzione;
segnalazione e controllo dei casi di studenti aventi diritto a progetti speciali (stranieri,
portatori di handicap, "passerella" verso altre scuole…);
informazione e consiglio agli allievi in relazione alle attività extracurriculari e allo
svolgimento di eventuale attività di stage.
Per i tutor delle classi prime e terze:
• somministrazione di questionari, test di ingresso e verifica dei prerequisiti richiesti per lo
svolgimento del programma.
Per la nomina del tutor si dovranno osservare i seguenti criteri:
• docente di ruolo;
• rispetto, ove possibile, della continuità didattica;
• incarico in una sola classe.
•
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11.2 Le Articolazioni del Collegio Docenti
11.2.1 Le Funzioni Strumentali al POF
Le “Funzioni Strumentali al POF” sono docenti, designati dal Collegio dei Docenti, con
l’incarico di svolgere compiti organizzativi complessi e attività di coordinamento tese alla
realizzazione del Piano per l’offerta formativa. Nella nostra scuola sono in numero di nove; per
ciascuna di esse i compiti individuati dal Collegio nella sua più recente deliberazione per il
corrente anno scolastico sono:
FUNZIONI STRUMENTALI
Figura
1
Formulazione 2012/13
Coordinamento delle attività annuali del POF
•
•
•
•
•
2
Coordinamento delle attività per la promozione
delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC)
•
•
•
3
•
•
Promozione, coordinamento e valorizzazione
dell’attività di stages, Alternanza Scuola / Lavoro e
relativi rapporti con le aziende.
Monitoraggio e valutazione delle attività.
Coordinamento dei servizi agli studenti delle
prime classi
•
•
•
•
6
Promozione, coordinamento e valorizzazione
dell’attività di stages, Alternanza Scuola / Lavoro e
relativi rapporti con le aziende.
Monitoraggio e valutazione delle attività.
Coordinamento dell’attività di Stages e Alternanza
Scuola Lavoro per la sezione Istituto Professionale
•
5
Coordinamento per l’inserimento e la valorizzazione
delle nuove
tecnologie all’interno dell’Istituto.
Monitoraggio e valutazione delle attività.
Coordinamento dell’attività di Stages e Alternanza
Scuola Lavoro per la sezione Istituto Tecnico
•
4
Coordinamento delle attività di aggiornamento del
POF.
Coordinamento delle attività aggiuntive ed integrative
per gli studenti
Coordinamento dei Progetti didattici
Coordinamento delle attività di aggiornamento dei
docenti
Monitoraggio e valutazione delle attività.
Accoglienza e ascolto.
Coordinamento test ingresso.
Analisi della dinamica del rendimento scolastico.
Monitoraggio e valutazione delle attività.
Coordinamento dei servizi di orientamento per la
sezione Istituto Tecnico
•
•
Promozione delle attività di orientamento per i genitori
e gli studenti della scuola secondaria di primo grado.
Promozione delle attività di orientamento per gli
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•
•
7
Coordinamento per le attività di Educazione
Ambientale
•
•
•
•
8
Educazione al rispetto dell’ambiente.
Coordinamento delle attività mirate al risparmio
energetico.
Coordinamento e programmazione delle iniziative per
la conoscenza delle fonti energetiche.
Monitoraggio e valutazione delle attività.
Coordinamento delle attività di accoglienza ed
inserimento degli studenti stranieri neoimmigrati
•
•
•
9
studenti del secondo anno per la scelta dell’indirizzo
Organizzazione della partecipazione alle attività di
orientamento promosse dalle università e delle aziende.
Monitoraggio e valutazione delle attività.
Coordinamento delle attività di accoglienza e
valutazione finalizzate all’inserimento ed
all’accompagnamento degli studenti stranieri.
Organizzazione e coordinamento delle attività di
inserimento, sostegno e recupero realizzate anche in
rete.
Monitoraggio e valutazione delle attività svolte e dei
risultati ottenuti
Coordinamento delle attività connesse con la
Scuola in Ospedale
•
•
•
•
•
Coordinamento delle attività della scuola in ospedale
Coordinamento dei progetti di istruzione domiciliare
Riferimento per i rapporti con la Struttura Ospedaliera e
l’Ufficio Scolastico Regionale
Coordinamento situazioni interne connesse a
problematiche sanitarie
Monitoraggio e valutazione dell’attività.
11.2.2 I Consigli di Dipartimento
- Dipartimenti disciplinari
È composto dai docenti che esercitano la loro professione nella stessa disciplina e\o classi di
concorso indicata dal ministero (graduatoria).
Tale consiglio è coordinato da un docente delegato dal Dirigente, tenuto conto dell’indicazione
formulata dal dipartimento durante la prima seduta dell’anno scolastico, fra coloro che
maggiormente conoscono la realtà dell’istituto e dei suoi laboratori in base alle competenze
specifiche e rispetto ad un programma annuale o pluriennale.
Il Consiglio esercita tutte le prerogative propositive che la legge riconosce al Collegio Docenti
ed in particolare suggerisce: le proposte per il piano dell’offerta formativa, le proposte per il
piano delle attività e le proposte di acquisto tese al miglioramento di detta offerta.
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- Dipartimenti di indirizzo
I Dipartimenti di Indirizzo sono previsti dai Regolamenti degli Istituti Tecnici e
Professionali della riforma. Costituiscono un raccordo tra i vari ambiti disciplinari per
realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per Competenze, all’Orientamento
ed alla Valutazione degli apprendimenti.
Sono formati dalle materie delle aree di Indirizzo e coordinati da un docente delegato dal
Dirigente, tenuto conto dell’indicazione formulata dal dipartimento durante la prima seduta
dell’anno scolastico.
I dipartimenti di Indirizzo:
individuano i bisogni formativi e piani di aggiornamento del personale
promuovono la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle
metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli
studenti.
11.2.3 La Commissione Acquisti
11.2.3 Commissione Acquisti
Il presente capitolo sarà soggetto a revisione alla luce dell’evoluzione della
normativa relativa alla gestione degli uffici tecnici negli istituti del settore
tecnologico, introdotti dalla riforma, non appena saranno più chiari e definiti
compiti e attribuzioni, al fine di rendere compatibili le esigenze normative con
l’organizzazione interna.
11.2.3.1 Composizione
La Commissione è costituita da 6 docenti eletti dal Collegio dei Docenti.
11.2.3.2 Compiti
La Commissione, tenuto conto del POF e dei piani di sviluppo (in generale articolati su più
anni) proposti dai Coordinatori di Dipartimento, elabora e sottopone al Collegio dei Docenti i
criteri generali relativi alle linee di attuazione dei piani. Nel fare questo tiene conto della
coerenza delle richieste avanzate negli anni e dell’azione di monitoraggio sugli acquisti svolta
dall’Ufficio Tecnico, che conserverà uno storico degli acquisti articolato per reparto.
Valuta le richieste relative al piano acquisti annuale per attrezzature tecnico-scientifiche e per
materiali di consumo, proposte dai coordinatori, sotto il profilo della coerenza con le linee
generali. Le richieste dovranno essere formulate con un’articolazione temporale di attuazione.
La commissione esprime un parere al Dirigente Scolastico, in linea con le politiche di sviluppo
dell’Istituto, relativamente alle percentuali di disponibilità per investire in ogni dipartimento, e
propone un ordine di priorità degli acquisti, basandosi sulle motivazioni addotte dai proponenti,
sulla “storia” del reparto, sulla coerenza con i piani.
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Verifica l’effettivo utilizzo delle attrezzature e dei materiali acquistati negli anni precedenti,
redigendo una relazione scritta che rimarrà come documentazione per le commissioni degli
anni successivi.
Stila un rendiconto degli investimenti effettuati nel corso dell’anno scolastico, che rimane come
documento di lavoro per le successive commissioni.
Riferisce al collegio Docenti sul suo operato, presentando i documenti redatti e le valutazioni
dei membri della commissione circa l’andamento dell’anno.
11.2.3.3 Area di Progetto
La commissione, sentite le richieste dei consigli di classe, propone un accantonamento per le
attività straordinarie relative alle Aree Progetto. Questa tipologia di spesa è differente rispetto a
quelle proposte dai gruppi in quanto per sua natura poco strutturata ed è quindi necessaria una
differente modalità operativa.
Le richieste dovranno essere di modesta entità ed avere un carattere di urgenza che richiede un
intervento immediato. La commissione esprime in merito a queste richieste un parere e riferisce
al collegio al termine dell’anno scolastico.
I consigli di classe che decidono di operare l’attività di laboratorio per progetti faranno
pervenire al Dirigente Scolastico, tramite l’ufficio tecnico, la bozza dei progetti che vogliono
adottare e tutte le modifiche che andranno apportate al progetto nel corso dell’anno, anche in
funzione della scansione temporale dell’attività didattica, in modo tale da rendere quanto più
semplici le procedure di approvvigionamento, consentendo eventualmente di accorpare le
richieste con quelle di altri progetti sviluppati in altre classi e/o in altri reparti.
11.2.3.4 Coordinatore
Il Dirigente, su indicazione della commissione, nomina un coordinatore con i seguenti compiti
operativi:
• Tenere i rapporti con gli uffici e gli organi collegiali della scuola garantendo l’accesso
alle informazioni circa la disponibilità finanziaria;
• Operare in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico e l’ufficio acquisti ai quali si
appoggia per ogni aspetto tecnico-amministrativo del suo lavoro;
• Fornire chiarimenti al Dirigente, alla Giunta ed al C.d.I. sui piani presentati e nel caso di
variazioni propone eventuali correzioni;
• riceve eventuali richieste presentate al di fuori dei piani di acquisto e le sottopone alla
commissione perché questa esprima il proprio parere di merito circa l’ammissibilità e la
priorità;
• Riferire a fine anno scolastico al Collegio dei Docenti le valutazioni della commissione
in merito al piano, alla sua corretta attuazione ed informare sul grado di utilizzi delle
attrezzature.
11.2.4 La Commissione Biblioteca
11.2.4.1 Composizione
In quanto emanazione del Collegio dei Docenti, la Commissione è costituita da:
• la Funzione Strumentale al POF, se deliberata dal Collegio (con funzioni di Coordinatore)o
da un incaricato del D.S.,
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•
•
•
•
un docente elette da ciascun Consiglio di Dipartimento,
un rappresentante del personale ATA, addetto alla biblioteca,
un rappresentante degli studenti,
un rappresentante dei genitori.
11.2.4.2 Compiti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
I compiti principali della Commissione possono essere così riassunti:
sulla base del POF, elaborare le linee guida generali di funzionamento e di sviluppo della
Biblioteca, da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli altri Organi competenti;
contribuire alla definizione dell’organizzazione dei servizi di biblioteca (regolamenti di
accesso ai vari servizi e apparecchiature), da sottoporre all’approvazione del Collegio e
degli altri Organi competenti;
proporre i criteri di gestione del patrimonio esistente (libri, videocassette, cd rom), da
sottoporre all’approvazione del Collegio e degli Organi competenti, e – sulla base di tali
criteri, nonché delle richieste dell’utenza e delle necessità della biblioteca - formulare le
proposte di acquisto di nuovo materiale da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli
altri Organi competenti;
definire i criteri per la raccolta e l’utilizzo didattico del materiale prodotto dalla Scuola
(tesine, dispense ecc.), da sottoporre all’approvazione del Collegio e degli altri Organi
competenti;
proporre progetti specifici per l’uso didattico delle nuove tecnologie (multimediale, editoria
elettronica, Internet) e per lo sviluppo/aggiornamento delle risorse e dei servizi della
biblioteca;
raccogliere i contributi di tutti gli interessati.
Il Coordinatore della Commissione ha la funzione di:
indire le riunioni della Commissione, coordinarne i lavori e curare l’attuazione di quanto
approvato dagli Organi competenti,
redigere, con la Commissione, la relazione annuale sul lavoro svolto da sottoporre al
Collegio dei docenti per l’opportuna valutazione,
essere punto di riferimento per iniziative, attività e progetti che coinvolgano la biblioteca e i
suoi servizi,
tenere i contatti, nei limiti e nei modi opportuni, con enti e strutture esterni attinenti o
coinvolti nelle attività svolte dalla biblioteca.
11.2.5 I Rappresentanti del Collegio
I Rappresentanti del Collegio sono 5 docenti, eletti dal Collegio stesso nella sua prima
seduta annuale, con funzioni di rappresentanza e garanzia del Collegio per quanto riguarda le
sue prerogative e la realizzazione delle sue delibere.
Sulla base dei principi generali del POF, in particolare:
• sono punto di riferimento per quanto attiene gli aspetti didattici e formativi delle attività e
delle iniziative realizzate dall'Istituto, anche in collaborazione con Enti o privati esterni;
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•
•
•
•
assieme alle Funzioni Strumentali al POF, provvedono al monitoraggio ed
all’aggiornamento del POF;
elaborano il regolamento del Collegio dei Docenti;
garantiscono il raccordo tra le autonome scelte del Dirigente Scolastico e del Collegio dei
Docenti;
collaborano con la Presidenza nel predisporre il lavoro del Collegio dei Docenti.
11.2.6 La Commissione Viaggi d’istruzione
Ne fanno parte 5 membri eletti dal Collegio nella prima seduta annuale.
Ha il compito di diffondere il regolamento dei viaggi d’istruzione e fornire il supporto al fine
di garantire la conformità delle proposte dei Consigli di Classe.
I membri eletti dovranno essere di Ruolo e avere una specifica preparazione per quanto
attiene alle vigenti disposizioni in materia e conoscere le decisioni prese dal Consiglio
d’Istituto al riguardo.
11.2.7 L’Organo di Supporto Tecnico al Piano per l’Offerta Formativa
Tale organo è formato dalla Dirigenza Scolastica, dalla Direzione Affari Generali, dalle
Funzioni Strumentali al POF ed ha il compito di:
• pubblicizzare adeguatamente le attività del Piano per l’Offerta Formativa;
• stabilire i raccordi sul piano tecnico - organizzativo per la realizzazione del Piano per
l’Offerta Formativa;
• definire le strutture logistiche a disposizione delle Funzioni Strumentali al POF per
l’espletamento dei loro compiti.
11.2.8 La Commissione delle Attività Integrative ed Aggiuntive
La Commissione è composta da:
• il Dirigente Scolastico (o un suo delegato),
• un docente designato da ciascun Consiglio di Dipartimento,
• il docente che ricopre la Funzione Strumentale al POF, che svolge compiti di
coordinamento.
La commissione raccoglie le proposte di attività integrative aggiuntive provenienti dalle
Riunioni di Dipartimento, dai genitori, dagli studenti, nonché proposte di natura
interdisciplinare. La commissione classifica le proposte e definisce i criteri per formulare
l’offerta complessiva da sottoporre al Collegio dei Docenti.
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11.3 Gli Organismi di Rappresentanza degli Studenti
11.3.1 I rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto
I rappresentanti degli studenti, nel numero di quattro, secondo la normativa vigente,
vengono eletti annualmente. Essi, oltre a partecipare al Consiglio d’Istituto, assolvono i
seguenti incarichi:
• richiedono la convocazione del Comitato studentesco e ne presiedono i lavori;
• organizzano, in collaborazione con la Dirigenza scolastica e i docenti, assemblee di Istituto
per gli studenti;
• curano i rapporti con i rappresentanti degli studenti delle altre scuole;
• fungono da tramite, relativamente agli studenti, con la Dirigenza scolastica ed il Collegio
dei Docenti;
• collaborano con le Funzioni Strumentali al POF nella definizione dell’offerta formativa;
• coordinano lo svolgimento di attività proposte dagli studenti;
• raccolgono le proposte inerenti all’utilizzo dei fondi da destinarsi alle attività extracurricolari;
• organizzano la festa d’Istituto.
11.3.2 I rappresentanti attivi nella Consulta provinciale
I rappresentanti attivi nella Consulta provinciale, oltre alle competenze dell’organo di cui
fanno parte, hanno diritto di partecipare al Comitato studentesco dell’Istituto. Essi lavorano in
collaborazione con i rappresentanti d’Istituto, in particolare riguardo alle attività che
concernono i rapporti con le altre scuole.
11.3.3 Il Comitato studentesco
Il Comitato studentesco è composto da tutti i rappresentanti di classe e dagli studenti eletti
nel Consiglio di Istituto e nella Consulta Provinciale. Tale organo assolve i seguenti compiti:
• consulta ed è consultato dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Istituto;
• approva le proposte relative alle attività extracurricolari ed esprime un parere riguardo alle
spese ad esse inerenti;
• discute le problematiche degli studenti e si preoccupa della diffusione dei risultati didattici
nelle varie classi.
11.3.4 I rappresentanti degli studenti nelle commissioni
I rappresentanti degli studenti nelle commissioni sono eleggibili tra tutti gli studenti
dell’Istituto. È compito dei rappresentanti d’Istituto raccogliere le candidature per ogni
commissione. Il comitato studentesco elegge con voto palese i vari rappresentanti.
La presenza di rappresentanti degli studenti è richiesta nelle commissioni:
• Biblioteca;
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• Garanzia disciplinare;
Vengono eletti inoltre due studenti per l’aggiornamento del POF.
12
LE NORME
12.1 Le Basi dell’Offerta Formativa
12.1.1 CORSO SERALE - PROGETTO SIRIO - Criteri per l’inserimento
dei nuovi iscritti
Il Comitato Tecnico Scientifico del Corso Serale propone le seguenti procedure nell’ambito
della riorganizzazione del Progetto Sirio supportate dalla relativa modulistica.
Inserimento nuovi iscritti:
I nuovi iscritti si dividono in 2 categorie:
tipo a) studenti dalla scolarizzazione regolare e documentata;
tipo b) studenti per i quali risulta incerto il percorso scolastico e la formazione,
insufficiente ed incompleta documentazione.
per
Tipo a) l’inserimento dei nuovi iscritti in possesso di titoli di studio di scuola secondaria
superiore italiana, avviene a cura della presidenza che assegna la classe in base ai criteri di
massima espressi nella tabella riportata.
Provenienza (ultima classe frequentata Inserimento
con promozione)
1° anno scuola professionale
2° anno scuola professionale
3° anno scuola professionale
4° anno scuola professionale
5° anno scuola professionale
Classe prima scuola tecnica o liceo
Classe seconda scuola tecnica o liceo
Diploma di scuola tecnica o di liceo
Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta (stesso indirizzo)
Classe quinta (stesso indirizzo)
Classe seconda
Classe terza
Classe terza
N.B.: l’inserimento nelle classi può avvenire con eventuali debiti o crediti
Tipo b) la scheda personale viene integrata con il modello “Inserimento nuovi iscritti”.
Il modello costituisce l’avvio del percorso scolastico dello studente all’interno del corso serale
“Progetto Sirio”. Il C.T.S. valuta la documentazione presentata, la confronta con le richieste
dello studente e propone un inserimento di massima nella classe che ritiene più opportuna. Il
C.T.S., provvede ad accertare mediante test e colloqui il grado di preparazione, e/o si esprime
sulla attribuzione della classe.
La valutazione fin qui espressa ha valore di proposta, mentre la delibera spetta al c.d.c., che
assegna anche eventuali debiti (anche riferiti a singoli moduli della materia).
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Coloro che richiedono il passaggio ad una classe diversa da quella assegnata, (il corso Sirio
prevede questa opportunità sempre che si rispettino i vincoli legati all’età o ad una bocciatura
nell’ultimo anno scolastico) devono fare esplicita domanda sul modello”richiesta di cambio
classe”. Anche in questo caso il C.T.S., provvede ad accertare mediante test e/o colloqui il
grado di preparazione, ed esprime un eventuale parere favorevole al passaggio che comunque
sarà deliberato dal c. d.c.
Richiesta crediti:
Gli interessati al riconoscimento di crediti formali e non formali ne devono fare esplicita
richiesta sul modello “Richiesta di riconoscimento crediti” che verrà consegnato dal tutor di
classe.
Il riconoscimento di tali crediti avviene su delibera del consiglio di classe e ratifica del CTS
entro il termine ultimo del primo trimestre o quadrimestre.
I crediti non formali devono essere valutati dal docente della disciplina che li certifica, sulla
base della documentazione presentata e a seguito di colloquio e/o verifica.
Il docente compila il modello”certificazione del credito non formale” e lo sottopone
all’approvazione del C.d.C.
Recupero debiti:
Gli interventi di recupero avverranno su proposta del C.d.C. secondo una delle seguenti
modalità:
- corso IDEI (sabato mattina o pomeriggio fuori dell’orario scolastico);
- sportello (fuori dell’orario scolastico individuale);
- recupero in itinere.
Le modalità di verifica del recupero dei debiti scolastici avverranno secondo la
programmazione decisa dai rispettivi Consigli di Classe.
La certificazione del recupero del debito è a cura dell’insegnante, il quale è tenuto a compilare
l’apposito modello “certificazione del recupero del debito” e a presentarlo al C.d.C. ai fini
della verbalizzazione durante gli scrutini.
Il modello andrà ad integrare la cartella personale dello studente.
13 L’ESTENSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
13.1
I corsi di Formazione
I corsi non dovranno interferire con le attività e le finalità della scuola e dovranno essere
specificati: le modalità di partecipazione e coinvolgimento del personale, l’utilizzo delle
strutture ed l’ente proponente.
Per entrambe le tipologie di corsi (IFTS e Formazione Permanente), è coinvolto il Collegio
Docenti per gli aspetti di sua competenza, quali ad esempio:
• l'organizzazione didattica dei corsi;
• la definizione dei criteri di assegnazione degli incarichi di docenza;
• la valutazione delle ricadute didattiche delle iniziative.
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In ogni caso l'attuazione del corso non deve comportare, di massima, oneri finanziari per
l'Istituto.
14 L’INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
14.1 Gli Stage Aziendali
•
•
•
•
•
Lo studente iscritto è tenuto:
alla frequenza e, in caso di assenza, alla presentazione di una giustificazione scritta;
al rispetto degli orari concordati;
al rispetto delle persone e delle cose nelle aziende nelle quali viene svolta l’attività;
alla raccolta di appunti che costituiranno la base di una relazione finale (individuale o di
gruppo) che verrà corretta, integrata e valutata dagli insegnanti, secondo criteri comuni
concordati con la Funzione Strumentale al POF;
alla comunicazione, alla condivisione e alla discussione con i compagni di classe non
partecipanti alla stage dei contenuti della relazione finale in orari opportuni concordati con
gli insegnanti.
L’attività degli stages è coordinata e monitorata dalla Funzione Strumentale al POF
preposta, che agisce in collaborazione con i tutors di classe, nell’ambito dei progetti
annualmente definiti ed approvati dal C.D.
14.2 Le attività extracurricolari
L’adesione ai corsi avviene, consultato il tutor della classe, compilando un modulo di iscrizione
reperibile presso la segreteria studenti.
Sarà compito della Presidenza gestire l'aspetto organizzativo degli stessi e garantire il
rispetto dei criteri indicati.
L'iscrizione ad un corso obbliga lo studente alla frequenza e alla giustificazione di eventuali
ore di assenza.
Al termine dell'iniziativa è previsto che lo studente possa esprimere un suo giudizio sul
corso mediante un test informativo.
La partecipazione con profitto ai corsi verrà valutata ai fini dell'attribuzione del credito
scolastico di fine anno.
14.2.1 Normativa
Gli studenti possono essere impegnati di norma in attività extracurricolari per un massimo di 20
ore a quadrimestre, oltre la normale attività di recupero
Si attivano i corsi ai quali si iscrivono almeno 12 studenti (nel caso sia prevista attività di
laboratorio), 15 studenti per gli altri corsi o almeno il 70% degli allievi, nel caso della
partecipazione dell'intera classe. Se, durante lo svolgimento del corso, il numero dei
partecipanti cala del 30% il corso viene di norma interrotto: può continuare con il parere
favorevole del Dirigente Scolastico, sentita la Funzione Strumentale al POF preposta. In ogni
caso tutti i corsi, extracurricolari e curricolari, devono terminare, di norma, entro il 30 aprile
dell'anno scolastico in corso.
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L'elenco dei corsi approvati dal Collegio dei Docenti e il relativo progetto viene esposto in
un apposita bacheca. I docenti referenti e le Funzioni Strumentali al POF incaricate si
preoccupano di aggiornare la stessa.
14.2.2 Priorità
All’atto di definire il Piano delle Attività il Collegio dei Docenti terrà conto delle seguenti
priorità:
a) corsi di recupero e sportelli
b) attività integrative in orario curricolare
c) attività integrative in orario extracurricolare, con la precedenza ai corsi attinenti alla
figura professionale del perito o alla formazione scientifico tecnologica richiesta agli
studenti del Liceo e ai corsi di lingua straniera.
15 LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO AGLI STUDENTI
15.1 Corsi di Sostegno e di Recupero
L'insegnante curricolare indica l'elenco degli studenti interessati, propone quante ore siano
necessarie e dichiara la propria disponibilità o meno ad effettuare il corso.
Nel caso di corsi di recupero del debito si tratta di norma di 10 ore.
Compatibilmente con le altre discipline del Consiglio di classe o con le altre iniziative
programmate viene stilato un calendario dei corsi.
Se l'insegnante titolare non avesse dato la propria disponibilità si cercherà all'interno
dell'Istituto un insegnante disponibile ad effettuare il corso stesso.
Al termine dell'attività il docente registrerà oltre al calendario dell'attività effettivamente
svolta, le presenze degli allievi, gli argomenti trattati e un giudizio sui risultati del corso (in
termini di interesse, la partecipazione, il rendimento dei partecipanti e la ricaduta nel processo
di apprendimento).
Nel caso di attività volte al recupero del debito scolastico contratto nell'anno scolastico
precedente il Dipartimento predispone una prova di verifica volta a stabilire se lo studente è
riuscito a saldare tale debito. Il Consiglio di Classe visto l'esito della prova delibera il
superamento (o meno) del debito e lo comunica alla famiglia.
15.2 Gli Sportelli
•
•
•
•
É allestito un punto di riferimento per
acquisire le iscrizioni;
avvisare gli studenti qualora non si raggiunga il minimo di iscrizioni previsto;
avvisare gli studenti dell'eventuale assenza del docente
avvisare il docente di ritirare il modulo registro con le prenotazioni degli studenti e di
restituirlo compilato.
Si predispone una bacheca sulla quale i docenti referenti di sportello indicano il calendario
delle lezioni.
L'adesione allo sportello da parte dello studente è volontaria, ma costituisce impegno a
partecipare.
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Lo studente assente allo sportello dovrà giustificare tale assenza al docente referente entro
una settimana. L'assenza non giustificata si configura come negligenza ed inciderà sulla
valutazione finale del Consiglio di Classe.
Sportelli di tipo a ( a tema)
• Lo Sportello viene attivato con un numero minimo di cinque studenti fino ad un massimo di
otto, oltre i quali lo Sportello può essere raddoppiato.
Sportelli di tipo b ( lavoro individualizzato)
Lo Sportello viene attivato anche per un solo studente per un modulo unitario di mezz'ora
(per gli studenti del corso diurno9 e di un'ora (per gli studenti del corso serale, tenuto conto
della particolare situazione didattica e di disagio che questo tipo di studenti-lavoratori debbono
sopportare).
Per ogni sportello è previsto un docente referente per ciascun Dipartimento che si incarica
di:
• tenere aggiornata la bacheca;
• raccogliere le adesioni degli studenti
• informare mensilmente la Funzione Strumentale al POF responsabile.
• Il monitoraggio sarà effettuato dalla Funzione Strumentale al POF coadiuvata dai referenti
di sportello.
16 I SERVIZI E LE RISORSE MATERIALI DELLA
SCUOLA
16.1 La Biblioteca
•
•
L’accesso alle Norme UNI e CEI avviene attraverso l’uso di indici annuali, ora su supporto
informatico, organizzati per codice, argomento e gruppo di appartenenza.
L’accesso a Internet è consentito ai docenti e agli studenti nel rispetto del regolamento
vigente.
17
IL MONITORAGGIO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
17.1 ATTIVITÀ DI SPORTELLO
Per le attività di sportello e i corsi di approfondimento sono previsti due diversi tipi di
valutazione:
Monitoraggio quantitativo nel quale figurano le seguenti informazioni:
• Argomento proposto
• Proponente o gruppo proponente
• Materie e docenti coinvolti
• Alunni interessati
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•
•
•
•
Entità del progetto (ore di progettazione, ore di lezione curricolare o extracurricolare, ore di
laboratorio)
Strutture coinvolte (aule, laboratori, palestre)
Coinvolgimento del personale tecnico e ausiliario
Modalità di iscrizione
Monitoraggio qualitativo: è uno strumento utile ai fini della riconferma o riprogettazione
didattica dell'iniziativa nell'anno scolastico successivo.
Comprende una verifica finale volta a valutare il raggiungimento degli obiettivi, viene
predisposto dai docenti relatori e riguarda i contenuti e le abilità che il corso intendeva
sviluppare.
È costituito da un questionario con il quale l'utente fornisce informazioni sulla qualità del
servizio [rispetto alle aspettative (modalità, tempi, tipo di approfondimento, acquisizione delle
informazioni)].
18 NORME COMUNI
Le riunioni delle Commissioni devono essere verbalizzate.
I docenti eletti nelle diverse articolazioni previste, di norma, possono assumere un solo
incarico di coordinamento.
I docenti delegati del Dirigente Scolastico, di norma, non sono Rappresentanti del Collegio
né Coordinatori.
Tutte le articolazioni del Collegio e le figure di coordinamento hanno la durata di un anno
scolastico.
Le Commissioni indicate ai punti 10.2.3 e 10.2.4, per perseguire i propri obbiettivi, entro le
prime due convocazioni, stendono un calendario di massima degli incontri per la
programmazione delle attività.
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PARTE TERZA
REGOLAMENTI E PIANO DI EMERGENZA DI
ISTITUTO
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19
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
(approvato dal Consiglio di Istituto in data 4 maggio 2004 e modificato in data 25 maggio 2005)
PREMESSE
Il comportamento degli Studenti, come quello di tutti, deve essere coerente con la Costituzione dello Stato
Italiano rispettoso delle Leggi, dei Regolamenti applicabili e deve uniformarsi a quell’insieme di norme
comportamentali che vanno sotto il nome generico, ma non per questo meno chiaro, di “buona educazione”.
Questo regolamento si inquadra in questa ottica e d è reso necessario dalla peculiarità della scuola quale
ambiente di cultura e di formazione ed è strettamente collegato al DPR 24 giugno 1998 n° 249, noto come Statuto
degli Studenti che ne è parte integrante.
A queste norme generali si aggiungono e si possono aggiungere altri regolamenti specifici per ambienti e
situazioni particolari quali, citiamo come esempi non esaustivi, i laboratori, le palestre, la biblioteca.
Esso promuove una partecipazione attiva di allievi, docenti, non docenti e genitori perché il compito educativo
è di tutte le componenti della scuola, da esercitarsi prima di tutto con l’esempio.
La scuola costituisce una comunità di lavoro, di ricerca. di studio e di apprendimento nella quale gli allievi,
con l’aiuto dei docenti e di tutto il personale della scuola, si formano al senso di responsabilità e autonomia
individuale.
I rapporti tra le varie componenti della scuola saranno improntati al reciproco rispetto, al colloquio e alla
collaborazione.
La nostra scuola, per le dimensioni e per la dinamica di funzionamento, richiede il massimo di serietà, di
partecipazione e di responsabilità di tutti in un confronto serio, civile e democratico delle idee e delle proposte.
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
FREQUENZA
La frequenza delle lezioni è per gli studenti un diritto-dovere ed è pertanto obbligatoria.
Si ricorda che il titolo di studio e le materie di insegnamento richiedono una costante presenza degli allievi sia
alle lezioni, che alle esercitazioni pratiche, che a tutte le attività a carattere umanistico o tecnico scientifico che si
svolgono nell’ambito normale delle lezioni.
CONDIZIONI GENERALI
Di norma non sono consentite entrate posticipate oltre l’inizio della terza ora di lezione ed uscite anticipate
prima della fine della quarta ora, eventuali deroghe saranno concesse dal dirigente scolastico o suo delegato,
per gravi e documentati motivi.
I permessi di uscita ed entrata in deroga all’orario ufficiale non sono cumulabili.
RITARDI
Tutti gli ingressi in ritardo rispetto all’orario ufficiale delle lezioni debbono essere giustificati.
Gli allievi che giungeranno in ritardo alle lezioni potranno accedere direttamente alle aule.
L’insegnante, di norma, non ammetterà in aula lo studente che arriva con oltre 10 minuti di ritardo. Superato
tale ritardo lo studente è ammesso in classe all’inizio della seconda ora, giustificherà il giorno successivo.
Nel caso di entrata posticipata, comunque non oltre l’inizio della terza ora di lezione, l’ammissione in aula
sarà autorizzata dall’ufficio di vice-presidenza previa verifica e valutazione dei motivi di tale ritardo.
Tutti i ritardi saranno in ogni caso registrati sul Registro di Classe indicando l’ora in cui lo studente viene
ammesso in aula e dovranno essere giustificati di norma il giorno successivo e comunque in tempi brevi,
utilizzando gli appositi spazi del Libretto Scolastico.
Tutti i docenti della classe ed in particolare, il Tutor presteranno particolare attenzione al ripetersi sistematico
di ritardi e di assenze in modo da cercare di ottenere dallo studente una maggiore puntualità ed impegno.
Il ripetersi dei ritardi, delle assenze e delle mancate giustificazioni comporta l’avviso alla famiglia da parte del
Tutor di classe, avviso che deve essere registrato sul Registro di Classe e sul Libretto dello Studente.
PERMESSI PERMANENTI DI ENTRATA POSTICIPATA
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Per motivi giustificati, la Presidenza, valutati tali motivi, potrà rilasciare permessi di durata predeterminata o
valevoli l’intero anno scolastico, di entrata posticipata che verranno segnati sul Registro di Classe e sul Libretto
Scolastico.
PERMESSI DI USCITA ANTICIPATA
Gli allievi non possono uscire dall’Istituto durante l’orario scolastico.
Tuttavia nel corso delle ore di insegnamento gli allievi possono eccezionalmente e per gravi motivi, lasciare
l’Istituto solo se autorizzati dalla Presidenza.
Tale autorizzazione verrà rilasciata soltanto su richiesta scritta, da presentarsi entro le ore 8.00 del giorno
precedente l’uscita presso la segreteria di Presidenza, utilizzando gli appositi spazi sul Libretto scolastico, essa
potrà riguardare esclusivamente le ultime due ore di lezione. Il numero massimo di uscite consentite, nell’arco
dell’anno scolastico, non potrà essere superiore a 8 (otto).
L’uscita verrà annotata sul Registro di Classe.
PERMESSI PERMANENTI DI USCITA ANTICIPATA
Per motivi giustificati la presidenza valutati tali motivi, in genere dovuti al trasporto pubblico, potrà rilasciare
permessi di durata predeterminata o valevoli l’intero anno scolastico, di uscita anticipata che verranno segnati sul
Registro di Classe e sul Libretto Scolastico.
ASSENZE
Per i giorni di assenza dalle lezioni gli allievi presenteranno giustificazione scritta all’insegnate della prima ora
del giorno in cui si ripresentano a lezione utilizzando il Libretto Scolastico.
L’accettare la giustificazione in tempi, comunque brevi, successivi al primo giorno di ripresa delle lezioni sarà
a discrezione del Docente.
Qualora il Docente non accetti il ritardo della giustificazione o non consideri validi i motivi di una assenza, pur
ammettendo in classe lo studente, ne informerà il Tutor della classe, con un’annotazione sul Registro di Classe,
per gli eventuali opportuni provvedimenti.
I genitori, a semplice richiesta, possono prendere visione delle assenze del proprio figlio registrate ed
aggiornate dalla Segreteria.
Le famiglie si impegnano ad informare la Segreteria della scuola delle variazioni di indirizzo e di numero
telefonico.
ASSENZA COLLETTIVA E ARBITRARIA
La normativa e la giurisprudenza indicano chiaramente che tali assenze non possono essere giustificate ed è
necessario che sia comunque evidenziato il provvedimento di riammissione, in mancanza del quale lo studente non
può essere accettato in classe.
Per questa evenienza sono stati predisposti appositi spazi sul Libretto Scolastico sul quale il genitore (per i
minorenni) o il maggiorenne (per sé stesso) sottoscriverà la dichiarazione: “sono a conoscenza della volontaria
astensione (non giustificabile) di mio figlio del giorno ..... e chiedo la sua riammissione”.
Il provvedimento di riammissione sarà vistato dal docente e trascritto sul Registro di Classe.
Il Tutor di Classe raccoglierà i motivi delle assenze collettive ed i modi con cui tale decisione è stata
determinata e li presenterà al primo Consiglio di Classe utile per valutare eventuali sanzioni che si suggerisce,
come previsto, comportino studio aggiuntivo.
STRUTTURE ED ARREDI DELLA SCUOLA
Gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
La scuola affida alla maturità dei Docenti, del personale A.T.A. (Amministrativi, Tecnici, Ausiliari) ed agli
allievi ogni materiale necessario a conseguire le finalità formative che si prefigge, consapevole che il rapporto
fiduciario è parte integrante di dette finalità formative ed è il più adatto alla salvaguardia delle strutture.
All’inizio di ogni anno scolastico, le aule vengono affidate alla classe di competenza con apposito verbale
firmato da due allievi e di questa consegna ne viene dato avviso alle famiglie.
La classe risponderà di eventuali danneggiamenti ad essa imputabili.
Qualora la classe rilevasse danneggiamenti di cui non ne ha responsabilità, sia per cause estranee, sia per causa
della normale usura durante l’uso corretto, deve darne immediata informativa in presidenza che valuterà i
danneggiamenti e cercherà di individuarne le cause.
In mancanza di tale informazione la classe ne verrà ritenuta responsabile.
I servizi igienici vengono affidati alle classi di competenza del corridoio, con apposita circolare della Dirigenza
all’inizio di ogni anno scolastico.
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Eventuali danneggiamenti saranno a carico delle classi affidatarie e non del fondo per atti vandalici di ignoti.
Il rimborso economico del danno non esclude automaticamente le sanzioni disciplinari.
SISTEMA DISCIPLINARE
Agli alunni che manchino ai doveri scolastici, così come definiti dal DPR 24 giugno 1998, n° 24, Statuto degli
Studenti, in particolare all’art. 3 (Doveri) dal presente regolamento e da altre leggi e regolamenti applicabili, sono
inflitte, secondo la gravità delle mancanze, le seguenti sanzioni disciplinari:
a) richiamo;
b) ammonizione privata o in classe;
c) sospensione dalle lezioni.
Per mancanze non gravi viene inflitta la sanzione a) da parte del Docente che le rileva.
Per mancanza al dovere di frequentare regolarmente ed assolvere assiduamente agli impegni di studio, di
rispettare anche formalmente tutti i componenti della scuola e mantenere un comportamento corretto, di osservare
le disposizioni organizzative e di sicurezza, di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici
e di non arrecare danni al patrimonio della scuola, si infliggono le sanzioni di cui alla lettera b) .
Qualora concorrano circostanze attenuanti, e avuto riguardo al profitto e alla precedente condotta, può essere
inflitta la sanzione a).
In caso di recidiva, o qualora le mancanze assumano particolare gravità, può essere inflitta la sanzione c).
Le sanzioni a) e b) sono inflitte dal docente o dal dirigente scolastico, la sanzione c) dal Consiglio di Classe,
che ha comunque sempre facoltà di infliggere quelle di grado inferiore.
La sanzione b) può essere accompagnata da attività in favore della comunità scolastica, attività che può essere
sostitutiva della sanzione c).
Tali attività possono essere di due tipi a seconda delle mancanze commesse:
1. studio individuale a casa con successiva relazione a beneficio della classe;
2. ove possibile, riparazione diretta del danno sotto la guida del personale della scuola.
Qualora la riparazione del danno non sia possibile esso dovrà essere risarcito. Il risarcimento o la riparazione
del danno non escludono automaticamente la sanzione disciplinare.
In entrambi i casi b) e c) l’attività deve svolgersi in un tempo proporzionato all’infrazione commessa e
compatibile con l’espletamento dei normali impegni di studio.
Delle sanzioni b) e c) deve essere data comunicazione ai genitori.
Dei procedimenti disciplinari di cui alle lettere b) e c) viene redatto verbale, da parte dell’organo individuale, o
collegiale, competente ad infliggere la sanzione, dal quale risultino tutti gli estremi dell’episodio commesso,
eventuali testimoni, le ragioni dello studente che dovrà essere sempre invitato ad esporle, l’attività in favore della
comunità, se prevista, nonché successivamente l’avvenuto espletamento della stessa.
I danni per i quali non fosse possibile individuare i colpevoli vengono risarciti dalla classe o da un gruppo di
classi o da tutti gli studenti della scuola a seconda di come sia stato possibile individuare i responsabili o i gruppi
di responsabili.
La presenza degli studenti nei laboratori è governata dai regolamenti degli stessi.
ORGANO DI GARANZIA
L’organo di garanzia come previsto dal DPR 24 giugno 1998 n° 249, Statuto degli Studenti competente per i
ricorsi di chi è sottoposto a sanzione è composto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, che lo presiede, da
due docenti, da un genitore, da uno studente e da un A.T.A. eletti dal Consiglio di Istituto tra i suoi componenti e
opera come previsto dal citato DPR.
IL TUTOR DI CLASSE
Tutti i docenti si opereranno in modo da prevenire comportamenti che abbisognino di sanzioni ed in particolare
il Tutor di classe mantenendo i contatti e collaborando con le famiglie ove necessario ed opportuno.
DIRITTO DI ASSOCIAZIONE
È garantito il diritto di associazione degli studenti purché le finalità non siano in contrasto con quelle della
Istituzione scolastica.
Agli studenti, come gruppo classe o associazione è destinato dal Dirigente Scolastico un apposito locale della
scuola. La presenza all’interno di questo locale è definita dal Regolamento già deliberato dal Consiglio di Istituto.
La partecipazione di eventuali esterni dovrà essere di volta in volta autorizzati.
APPROVAZIONE E MODIFICHE
Questo regolamento è approvato dal Consiglio di Istituto in data 4 maggio 2004 ed annulla e sostituisce i
precedenti.
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Esso può essere modificato in parte o completamente dal Consiglio di Istituto o da altro organismo cui la legge
od i regolamenti trasferissero queste competenze.
Il Dirigente Scolastico può apportare modifiche di lieve entità dovute a motivi di opportunità e di urgenza
richiedendone la ratifica alla prima riunione utile dell’organismo competente.
Il Dirigente Scolastico, nei limiti e sotto la propria responsabilità, può individuare “norme di comportamento”
specifiche, che non abbiano significato e forza di regolamento, quali, a titolo di esempio non esaustivo, le modalità
di ingresso e uscita degli studenti, le modalità degli intervalli delle lezioni ed il comportamento da tenere negli
stessi.
Qualora si ravvisasse in queste norme le caratteristiche tipiche di regolamento esse vanno portate in Consiglio
di Istituto che è comunque competente, anche a mezzo di apposita commissione, a dirimere eventuali difformità di
interpretazione del presente regolamento.
20 LO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI
STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA
(DPR 24 giugno 1998, n. 249)
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta
alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli,
opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla
Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e
con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo
progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della
personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di
genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi
culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul
rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni
barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche
attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la
continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata
informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative
autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i
docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle
scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della
scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una
valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare
i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della
scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione
mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli
studenti della scuola media o i loro genitori.
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6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le
attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche
curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei
ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale
appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e
cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli
studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero
della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli
studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione
all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative
all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I
regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e
dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un
comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei
singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi
nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come
importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze
disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della
comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad
irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed
al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere
stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può
influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni
correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile,
al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo
studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati
da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi
o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i
suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
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9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati
commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è
commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile
il disposto del comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o
dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di
iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni
di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti
nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione
della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti
delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola
secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di
chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del
presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti
della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento,
anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di
garanzia composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre
docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presideuto da una persona di elevate
qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in
luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o
modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia
agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica
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21 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI STUDENTI STRANIERI INSERITI PER
LA PRIMA VOLTA NELLA SCUOLA
Incaricato
Materiale da richiedere o da
consegnare
Tempi
Obiettivi
1. Su richiesta di un’eventuale
iscrizione si avvisa la
referente per gli studenti
stranieri che organizza un
colloquio con la famiglia
Assistente amministrativo
Modulo colloquio stranieri
Tempestivamente
Avviare il protocollo accoglienza
2. Colloquio orientativo sulle
caratteristiche e sul
funzionamento della scuola
con lo studente e i genitori e
informativo sul percorso
scolastico dello studente e
prima valutazione di
conoscenza della lingua
italiana
Referente stranieri
•
Pof intero e parti tradotte che
riguardano il patto formativo
con la famiglia
Modulo colloqui stranieri
Scheda studente
Su appuntamento
•
3. Dopo formale impegno
della famiglia a iscriversi,
nel caso lo studente richieda
di essere inserito in classi
successive alla prima,
Somministrazione di test
dell’area logico-matematica
,scienze, inglese, disegno,
fisica
Docenti delle varie discipline
Test d’ingresso delle varie
discipline. Possibilmente tradotti.
Su appuntamento
Attività
•
•
Se si iscrive in prima
somministrazione dei test
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•
Informare sulle
caratteristiche della scuola
italiana in generale e sulla
nostra scuola nello specifico.
Acquisire informazioni sulla
storia scolastica dello
studente per scegliere
l’inserimento più adatto.
Valutare le competenze pregresse
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della classe tradotti
4. Se non si iscrive in prima,
scelta della clas-se di
inserimento (in qsta fase
non è definitiva, può subire
variazioni successive solo in
positivo) e conseguente
comunicazione alla famiglia
Dirigente, collaboratori,
referente, secondo i seguenti
criteri:
- Percorso scolastico
- Età anagrafica
- Esito dei
test
5. Iscrizione
Assistente amministrativo
6. Scelta della sezione
Dirigente scolastico
Dopo i test
Iscrizione+mod
Richiedere vaccinazioni e
dichiarazione di valore
Orario segreteria
Iscrizione
Patto formativo con la famiglia
In contemporanea all’iscrizione
Favorire l’inserimento dello
studente
Referente
Coordinatore di classe
Criteri: % di stranieri; max a
stranieri della stessa etnia.
7. Presentazione dello studente
al coordinatore di classe
8. Informare i docenti del cdc
Referente
Scheda studente
In contemporanea all’iscrizione
Coordinatore di classe
Scheda studente
In contemporanea all’iscrizione
9. Secondo colloquio con lo
studente e test d’ingresso di
italiano dettagliato
Referente
Scheda studente
In contemporanea all’iscrizione
10. Assegnazione di uno
studente tutor che parli la
stessa lingua dello studente
neoarrivato
11. Informare la classe
dell’arrivo di uno studente
Referente
Primi giorni dopo l’arrivo dello
studente
Favorire inserimento dello
studente
Favorire inserimento dello
studente
Raccogliere informazioni sulla
storia scolastica da presentare al
cdc
Valutare le competenze
linguistiche.
Favorire l’orientamento e
l’inserimento.
Coordinatore di classe
Primi giorni dopo l’arrivo dello
studente
Creare un clima di accoglienza
nella classe.
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che conosce poco o niente
la lingua italiana e spiegarne
il percorso scolastico.
12. Formulazione di un progetto
didattico e di PEP ( nuclei
fondanti, obiettivi minimi)
per tutte o per alcune
discipline e conseguente
valutazione differenziata.
13. Frequenza obbilgata al
corso di Italiano L2 interno
14. Uso di testi facilitati e nel
primo periodo di frequenza,
somministrazione di sole
verifiche scritte
15. Elaborazione di criteri di
valutazione comuni
Ogni docente della classe
Documento PEP
Primo consiglio di classe con
partecipazione della referente.
Permettere allo studente con
scarse competenze linguistiche di
partecipare all’attività scolastica.
Docente distaccata
Testo di grammatica
Dall’inserimento nella scuola
Docenti del cdc
Documenti prodotti
Entro la fine del primo anno
Acquisire la lingua per
comunicare e avviarsi ad
apprendere quella per studiare
Favorire l’inserimento nella realtà
scolastica italiana offrendo
strumenti per un efficace percorso
formativo.
Commissione intercultura.
Commissione intercultura,
docenti delle varie discipline.
Approvazione successiva del
C.D.
Documenti prodotti
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23 ESTRATTO DEL PIANO DI EMERGENZA
D’ISTITUO
(D.L. 626/94 e successive integrazioni)
23.1 Norme comportamentali degli Studenti
Conoscere e gestire le emergenze
Scopo di queste note è fornire succinte e chiare indicazioni sul comportamento da tenere in caso di emergenza e di
evacuazione. La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l’evacuazione parziale o
totale dell’edificio scolastico può manifestarsi per le cause più disparate. Gli eventi che potrebbero richiedere tale
procedura sono generalmente i seguenti:
• incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico
• crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola
• ordigno esplosivo all’interno della scuola
• evento sismico
• emergenza tossico-nociva
Sono state affisse nei corridoi della scuola ed in tutte le aule le planimetrie indicanti le uscite d’emergenza, le
vie di fuga, i punti di raccolta fissati. Si raccomanda di familiarizzare con queste indicazioni per individuare e
memorizzare la via di fuga appropriata da ogni ambiente dell’istituto. La conoscenza del tragitto e del
comportamento da tenere permette di affrontare la situazione di pericolo con atteggiamento razionale e corretto,
consentendo un’azione pianificata di spostamento da un luogo pericoloso ad un luogo sicuro.
ORGANIZZAZIONE DEGLI ALLIEVI
In ogni classe si individueranno alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni:
Allievo APRI-FILA, con il compito di aprire le porte e,se il corridoio non è impegnato da altre classi, condurre i
compagni verso l’area di raccolta;
Allievo SERRA-FILA, con il compito di verificare che nessuno si attardi in aula e chiudere la fila;
Norme di comportamento al segnale d’allarme
Per allertare l’intera popolazione scolastica è previsto l'utilizzo degli altoparlanti presenti in ogni aula con
comunicazioni che indichino il tipo di emergenza, il tipo di evacuazione (parziale o totale) e cosa fare.
Se necessario l’allarme potrebbe essere dato con il sistema porta a porta laddove siano necessarie comunicazioni
specifiche per poche classi.
Sono di seguito indicate le azioni che devono essere eseguite dagli allievi in caso di segnalazioni di pericolo.
Atti da compiere
appena avvertito l’ordine di evacuazione, gli allievi presenti nell’edificio devono immediatamente interrompere
ogni attività ed apprestarsi all’esodo ordinatamente (ricorda che l’uscita di sicurezza più vicina è ad una
distanza massima di 60 metri dalla porta dell’aula; anche camminando lentamente tale distanza si percorre in
poco tempo).
mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo.
tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, zaini, ecc) prendendo solo, se a portata di mano, un indumento per
proteggersi dal freddo
disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami
camminare in modo sollecito, senza soste e senza spingere i compagni
collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento
attenersi strettamente alle indicazioni dell’insegnante
i disabili, che dovranno lasciare l’aula per ultimi, vanno aiutati da due o tre compagni o dall’unità di personale
incaricato e dall’eventuale insegnante di sostegno
in caso di infortunio occorre segnalare subito il fatto all’insegnante
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Atti vietati
•
•
•
•
usare l’ascensore
rientrare nei locali
marciare controcorrente al flusso di evacuazione e/o fermarsi nei punti di transito
allontanarsi a piedi, con autovetture o altri veicoli
23.2 PROCEDURE OPERATIVE
NORME DI COMPORTAMENTO VALIDE PER OGNI CIRCOSTANZA:
Alla diramazione dell’allarme:
Mantieni la calma
5. Interrompi immediatamente ogni attività
6. Lascia tutto l’equipaggiamento
7. Incolonnati dietro l’apri-fila
8. Ricordati di non spingere, non gridare e non correre
9. Segui le vie di fuga indicate
10. Raggiungi la zona di raccolta assegnata
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO
Se ti trovi in luogo chiuso:
Mantieni la calma
Non precipitarti fuori
Resta in classe e riparati sotto il banco, sotto l’architrave della porta o vicino ai muri portanti
Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi perché cadendo potrebbero ferirti
Se sei nei corridoi, in bagno o nel vano scale rientra nella tua classe o in quella più vicina
Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandona l’edificio senza usare l’ascensore e ricongiungiti
con gli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata
Se sei all’aperto:
8 Allontanati dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e
ferirti
9 Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo sotto qualcosa di sicuro come
una panchina
10 Non avvicinarti ad animali spaventati
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO D’INCENDIO
Mantieni la calma
Se l’incendio si è sviluppato in classe esci subito chiudendo la porta
• Se l’incendio è fuori dalla tua classe ed il fumo rende impraticabili le scale ed i corridoi, chiudi bene la
porta e cerca di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati
• Apri la finestra e, senza esporti troppo, chiedi soccorso
• Se il fumo non ti fa respirare filtra l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul
pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto)
• Non spalancare mai una porta dietro cui è in atto un incendio:l’apporto improvviso di ossigeno
alimenta le fiamme che possono investire il volto di chi si trova davanti alla porta.
• E’ possibile verificare la portata dell’incendio tastando la porta chiusa dall’esterno:se anche le parti
superiori sono scottanti, la stanza è completamente investita dalle fiamme.
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NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI NUBE TOSSICA
Mantieni la calma
Rientra immediatamente in classe, chiudi repentinamente ed accuratamente porte e finestre.
• Attendi aiuti ed istruzioni
23.3 Informazioni Conclusive
E’ normale che una situazione di potenziale pericolo crei uno stato di tensione emotiva (negli studenti, ma anche
negli adulti). In un sistema complesso e con alta concentrazione di persone, come la scuola, tale situazione può
portare ad un comportamento con reazioni irrazionali (panico). Per fronteggiare efficacemente tale condizione,
evitando reazioni pericolose per se e per la collettività, è necessario conoscere bene l’ambiente in cui l’emergenza
si evolve (la planimetria dell’edificio e la disposizione delle vie di fuga), sapere che comportamenti mettere in atto
(le procedure operative sopra elencate), essere preparati alla situazione (comportarsi come appreso nelle prove di
evacuazione).
Ricorda che la tua scuola è organizzata per affrontare situazioni di emergenza, è dotata dei necessari dispositivi di
sicurezza e dispone di personale appositamente formato per fronteggiare tali emergenze.
Durante l’anno scolastico il tuo Tutor svolgerà una lezione su questi argomenti dandoti tutte le informazioni
necessarie e rispondendo alle tue domande.
Verrà effettuata una prova di sfollamento che ti permetterà di prendere confidenza con i comportamenti che devi
tenere (e servirà ai responsabili della sicurezza per testare il piano di evacuazione ed apportare le eventuali
necessarie modifiche per il suo miglioramento).
Come vedi sei un attore importante del “progetto sicurezza” e pertanto ti chiediamo di
collaborare in modo serio ed efficace.
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